c'era una volta il west regia di Sergio Leone Italia 1968
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c'era una volta il west (1968)

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locandina del film C'ERA UNA VOLTA IL WEST

Titolo Originale: C'ERA UNA VOLTA IL WEST

RegiaSergio Leone

InterpretiCharles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards, Gabriele Ferzetti

Durata: h 2,47
NazionalitàItalia 1968
Generewestern
Al cinema nel Dicembre 1968

•  Altri film di Sergio Leone

Trama del film C'era una volta il west

Un magnate delle ferrovie assolda uno spietato killer per convincere una donna a cedergli il terreno della sua proprietà sul quale dovrà passare la ferrovia. Ma un misterioso pistolero senza nome, che ha vecchi conti da saldare con il killer, farà la sua comparsa in difesa della donna.

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Voto Visitatori:   8,86 / 10 (185 voti)8,86Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
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Voti e commenti su C'era una volta il west, 185 opinioni inserite

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stratoZ  @  14/11/2023 17:24:02
   9 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Dopo la trilogia del dollaro Sergione (che è una crasi tra nome e cognome) realizza un ulteriore western a due anni di distanza, questa volta però cambia totalmente lo stile, sembra abbandonare gli scanzonati spaghetti western e realizza un ritorno al western di stampo più classico dai tempi più dilatati, dal montaggio meno serrato, concettualmente ad una chiusura di un cerchio riguardante il genere dalle sfumature nostalgiche e malinconiche, ed in effetti c'è poco da fare, le emozioni che trasmette "C'era una volta il West" specie nei minuti finali sono difficilmente eguagliabili, ancor di più per un appassionato del genere che vede riscorrere nei campi lunghi ad ampio respiro un trentennio pieno, di un genere diventato iconico, con la modernità ad incombere e seppellire i ruderi del periodo che fu, lasciando allo spettatore la sensazione agrodolce di aver vissuto un periodo unico ma ormai inevitabilmente in declino. Una visione sublime accompagnata dall'ulteriore colonna sonora di Morricone - ma che ne sappiamo, eravamo nel 68, avremo altri 50 anni per apprezzare le sue meraviglie - questa volta non caratterizzata dal fischiettio sgangherato tipico dei personaggi picareschi dello spaghetti western quanto di impianto più classico, come tutto il film.

Già dalla prima lunghissima sequenza con dei titoli di testa che sembrano interminabili si intuisce lo stile dilatato del film, fatto di più silenzi, cigolii, dettagli, l'epicità sgangherata e fumettosa degli spaghetti viene sostituita da un altro tipo di epicità, quella solenne, imponente, tipica del western classico ma più in generale del melodramma americano, Leone asciuga quasi del tutto l'ironia, ridà un valore alle morti, e di conseguenza anche alle vite, che negli spaghetti erano soltanto dei body count tra una frase epica e l'altra - ma avevano anche dei difetti - creando una componente drammatica sentitissima pur non sforando dai temi che hanno contribuito al suo successo.
Primo di tutti parlo dell'avidità o ancor di più la brama di denaro, su cui fondamentalmente si basa il plot principale, dallo sterminio della famigliola da parte degli uomini di Frank - un Henry Fonda stagionato e glaciale, considerabile il villain del film - ai continui ribaltamenti, tradimenti e colpi di scena che l'opera ci riserva, principalmente per risolvere gli interessi delle parti, dal magnate Morton a cui interessa arrivare a completare la ferrovia prima che la sua malattia progressivamente lo uccida a Cheyenne e la stessa vedova Jill che fiutano l'opportunità di guadagnare parecchio dal progetto dei McBain - sebbene questi ultimi siano considerati i buoni del film, ma attenzione, non c'è scritto da nessuna parte che i soldi non piacciano ai buoni :) - anche se oltre al denaro nel progetto dei McBain c'è un vero e proprio sogno di costruzione di una comunità, diciamo un ideale che si sposa con gli interessi economici, questa volta messo in scena senza una critica o una morale verso di esso ma utilizzato come tramite per mostrare il cambiamento dei tempi e l'avanzare del progresso.
L'altra tematica cara a Leone ma anche a tutto il genere è quella della vendetta, una vendetta covata decenni da parte di Armonica, interpretato da un grande Charles Bronson che da piccolo ha dovuto subire una grave ingiustizia da Frank, già ai tempi uno spietato criminale, la verità non verrà svelata fino a pochi minuti dalla fine, chiudendo il cerchio di una sceneggiatura ad orologeria calibrata perfettamente.

E poi la malinconia, il passaggio dei tempi, Leone inizia la trilogia del tempo, concettualmente, chiudendo a suo modo un'epoca, non è casuale il ritorno alla Monument Valley dove uno dei suoi principali ispiratori, John Ford iniziò tutto tre decenni prima, lo fa con la sua solita splendida regia che ci regala passaggi meravigliosi, dall'arrivo in carrozza di Jill con quei campi lunghi dalla scenografia straordinaria al carrello sui corpi morti della banda di Frank dopo la sparatoria - non mostrata - sul treno, fino ad arrivare a quella che è la scena più sentita del film, la morte di Cheyenne, rappresentante una vera e propria rottura col passato - il personaggio l'ho visto come un capobanda stanco e rasserenato dal passare della sua epoca tramite un'accettazione passiva, metaforicamente potrebbe essere il duro del west che si è ammorbidito - con quel movimento di camera splendido a salire e mostrare il treno che arriva, gli operai che lavorano, Jill che gli porta l'acqua, mentre armonica si allontana col corpo di Cheyenne per dargli una degna sepoltura. E ovviamente la splendida musica di Morricone.

Lacrimuccia, sipario chiuso, applausi.

VincVega  @  27/03/2023 14:09:58
   9½ / 10
Il capolavoro supremo di Sergio Leone, a parer mio il suo apice e forse il miglior western di tutti i tempi. Lo stile inconfondibile del regista romano supera i propri limiti, con una regia mozzafiato (stupendi i campi lunghi e i primi piani), una storia meravigliosa e dialoghi di alto livello. I tempi si dilatano ma in senso positivo, lo spettatore può assaporare ogni momento e ascoltare i rumori, i silenzi e le musiche immortali di Ennio Morricone, qua autore di una colonna sonora da brividi. La sequenza inziale di quindici minuti è qualcosa d'incredibile.

BigHatLogan91  @  29/08/2022 18:46:20
   9½ / 10
Tra i migliori western mai fatti.

Italo Disco  @  02/07/2021 18:23:35
   6 / 10
Opera megalomane realizzata in un momento in cui il regista si era montato la testa, oddio, se lo poteva permettere visti i risultati precedenti però qui perse il controllo della situazione, il voler riflettere sulla storia del West attraverso le vicende dei protagonisti in maniera contemplativa con lunghi silenzi, una durata così ampia e con la continua ricerca di scene madri alla fine fa diventare quest'esperienza un percorso snervante. Meglio disquisire sul lato tecnico con la splendida fotografia di Delli Colli, le stupende scenografie naturali, la sempre epocale colonna sonora di Morricone e la buona prova recitativa. Peccato per la mancanza di asciuttezza e concisione per una parabola allungata oltremodo. Ha avuto nella stagione 1968/69 un gran prix di pubblico in Italia: 3° posto e medaglia di bronzo. Ho visto sia la versione cinematografica restaurata nel 2007 sia la director's cut che dura 10 minuti di più, ma a parte la fotografia giallognola in quest'ultima non ho visto scene in più; non sarà che la pellicola è velocizzata?

Alpagueur  @  30/09/2020 17:19:23
   7½ / 10
Il film è buono, ma Fonda non mi ha convinto come villain (non vale l'unghia della mano sinistra dell'Indio), nonostante si sforzi molto sia all'inizio (con la smorfia innaturale e sparando a sangue freddo su degli innocenti) che alla fine (con gli occhi spalancati e la sceneggiata della pistola che non riusciva a far rientrare nella fondina). Molta vigliaccheria (come si può sparare a un ragazzo disarmato?), poca intelligenza (poteva uccidere il suo avversario sul treno ma non lo fa ma preferisce legarlo e schiaffeggiarlo, poteva tranquillamente lasciar perdere tutto e godersi i soldi ma pur di soddisfare la sua curiosità preferisce farsi impallinare), da solo non riesce a scovare ed eliminare nemmeno i suoi vecchi compari, e alla resa dei conti finale è stato eliminato direi abbastanza facilmente, in sostanza poco carisma, tanto fumo e niente arrosto. Ottima invece l'ìnterpretazione di Bronson nei panni di Harmonica. Tra i film di Leone l'ho messo al 3° posto, dopo Per qualche dollaro in più e Il buono il brutto il cattivo. Sicuramente è da guardare e riguardare, se non altro per le musiche di Morricone e la presenza di Claudia Cardinale e di Bronson, anche Henry Fonda non se la cava male ma ripeto il personaggio è poco credibile.

CyberDave  @  21/07/2020 09:20:18
   8 / 10
Primo film che vedo di Sergio Leone, ho deciso di avvicinarmi a lui, e al genere, guardando quello che viene definito da molti il suo capolavoro.
Devo dire che sono rimasto colpito da tutto, dal ritmo lento, dalle inquadrature, dalla musica, dalla bellezza della Cardinale.

In ogni scena si respira qualcosa di epico.

La storia tuttavia sembra passare in secondo piano, si punta maggiormente sulla drammaticità degli eventi, sul rapporto tra i personaggi e sulla resa dei conti che prima o poi, si sà, arriverà.

Un grandissimo film che non risente assolutamente del peso degli anni, ora recupererò la "trilogia del dollaro".

marycoff  @  15/05/2020 21:42:32
   10 / 10
Cinema allo stato puro.

mrmassori  @  08/04/2020 11:16:34
   10 / 10
Capolavoro immortale della settima arte. Sublime.

Beefheart  @  30/04/2019 13:38:23
   10 / 10
Probabilmente il miglior film del regista.
Anche stavolta dico che la stella più brillante non è il protagonista, ma la spalla Jason Robards. Ineguagliabile.
Non sono un addetto ai lavori, nè un accreditato critico cinematografico, ma mi sento di dire che questo film rasenta la perfezione e raggiunge il sublime nel sonoro.
Promossissimo. Da vedere assolutamente anche (e soprattutto) se non si ama il western.

andrea90  @  23/04/2019 00:26:24
   10 / 10
Poetico e malinconico , triste e spietato.
Sembra migliorare con il passare del tempo e in tempi estremamente bui per il nostro paese, da ammirare a bocca aperta perchè registi come Leone non ne avremo mai più.
L' ultimo primo piano sul volto di Bronson e quella improvvisa carrellata verso l'alto, verso l'avanzare della ferrovia che cancellerà per sempre la sua razza, non ci sono parole:
INDIMENTICABILE E TRAGICAMENTE COMMOVENTE.
in pochi secondi e' possibile percepire il messaggio profondo del film.
Superlativa la colonna sonora del maestro Morricone.
Chi non lo guarda perchè non interessato ai film western si schiarisca la vista perchè qui si parla di OPERA D'ARTE.

Karlo1200S  @  30/12/2018 10:47:32
   10 / 10
Capolavoro del maestro Sergio Leone e capolavoro ancora più grande del mastro Ennio Morricone

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  28/08/2018 21:01:01
   9 / 10
Ci sono film che vanno visti, film che prescindono il tema, l'interesse alla storia o al genere ma che devono essere visti per comprendere il cinema-
C'era una volta il West è davvero uno di questi film, un trattato cinematografico che rende una storia difficile con personaggi che sono dipinti, dipinti in primi piani, dipinti attraverso i loro sfondi, i loro occhi, le loro rughe in un West che sta morendo per lasciare posto alla modernità-

E poi , mai come in questo film, Morricone ne fa da padrone con una colonna sonora monumentale che non solo accompagna ed enfatizza le fasi del film ma addirittura ne restituisce il senso.
CHi scrive non ama il cinema Western ma ha C'era una volta in America come film preferito, ebbene non sarebbe potuto esserci C'era una volta in America senza questa pellicola che racchiude in se un trattato di arte cinematografica.

Spotify  @  19/07/2018 00:49:52
   10 / 10
Con questa pellicola, siamo di fronte, e lo dico senza un minimo di esitazione, ad uno dei più bei film che il cinema abbia mai partorito.
Personalmente, eccetto per "C'era una Volta in America", non mi sono mai confrontato col cinema di Sergio Leone, e, dopo una serie di vicissitudini, ho deciso di farlo, partendo da questo "C'era una Volta il West", primo film della cosiddetta "trilogia del tempo".
La trama è ambientata in una immaginaria città del West e, vede diversi personaggi le cui vite si intrecciano. Nella fattoria McBain, Brett, con i figli, è in attesa dell'arrivo della moglie Jill, un' ex-prostituta di New Orleans, la quale, ha deciso di sposare Brett per una vita più agiata. Brett e i figli però, improvvisamente, vengono scovati e uccisi dal crudele bandito Frank, accompagnato dai suoi scagnozzi. Jill, una volta scoperto il terribile massacro, si ritrova sola, con la possibilità che i killer ritornino e uccidano anche lei. Ma un fuorilegge, Cheyenne, ed un misterioso cowboy, andranno in difesa della donna.
Leone, in questa sua opera, fa cinema puro, ovvero, non tenta di insegnarci o trasmetterci contenuti o messaggi extra-cinematografici (questo è solo il mio punto di vista), ma, si "limita" a raccontare al pubblico una storia, con protagonisti una donna e tre uomini.
Il regista, non gira un semplice western, ma realizza un vero film epico, con forti contenuti drammatici.
Leone qui è andato oltre il concetto di cinema western. Il director ha realizzato un'opera superiore, orchestrando tutto nei minimi dettagli.
Una delle abilità più grandi, se non la più grande, che si può notare, è il fatto che il regista utilizzi personaggi e altri elementi propri del cinema western, e, li inserisca in un contesto molto più ampio, dove varie sotto-trame prendono vita, fino a creare un puzzle perfetto.
Uno dei principali elementi, dove risiede l'epicità della pellicola, è sicuramente la strabiliante colonna sonora di Ennio Morricone, la quale, fa guadagnare almeno un punto e mezzo, se non due punti, al film.
Questo soundtrack, accentua moltissimo il carattere epico della pellicola, dando l'idea, a volte, di trovarsi di fronte un film dove i protagonisti non sono manco più esseri umani, ma piuttosto delle specie di supereroi o antieroi.
Il motivo della fisarmonica, divenuto celebre nel corso degli anni, è impossibile da dimenticare, come se quel tema fosse una voce, una voce che cerca di dire qualcosa.
Senza ombra di dubbio, Morricone firma una delle più belle colonne sonore di tutti i tempi. E parte del merito va ovviamente anche a Leone, il quale sceglie sempre le sequenze più adatte dove immettere il soundtrack.
Naturalmente, accanto alla musica, si associa l'altro tassello chiave del film: la regia.
Leone gira alcune sequenze che andrebbero mostrate nelle scuole di cinema. Delle scene talmente perfette che è una cosa difficile da spiegare a parole.
I tempi, sono incredibilmente dilatati, ma non per questo, le sequenze risultano noiose, anzi, tutt'altro. Leone fa spesso uso del primo piano sui volti degli attori, quasi a sfidarli.
La tensione in questi episodi è palpabile, quasi da film thriller. Non è trascurato nulla, neanche il più piccolo dettaglio. Tutto è curato in modo quasi maniacale.
In queste sequenze, abbiamo un montaggio eccezionale: le inquadrature cambiano in fretta, diventando quasi frenetiche, ma, allo stesso tempo, offrono allo spettatore la possibilità di notare tutti i particolari di quelle immagini.
Un chiarissimo esempio è la scena di quando "Armonica" non lascia che Frank venga ucciso. Ecco, questa è una sequenza che riassume ciò che ho provato a spiegare sopra. Girata e montata divinamente.
Ma perché, vogliamo, sennò, parlare dei primi, celeberrimi, 10 minuti? Durante l'inizio del film, sono i dettagli a fare la differenza, ad esempio, la mosca, o, l'acqua che gocciola sulla testa dell'uomo di colore. E come dimenticare il rumore del mulino in sottofondo...
Caratterizzazione dei personaggi spaziale. Leone fa sembrare i soggetti talmente reali, che a tratti ci si chiede, se si sta ancora guardando uno spettacolo di finzione. "Armonica" è un individuo incredibilmente carismatico, inutile dire che ci mette poco a colpire l'astante.
Jill, provoca emozioni contrastanti nello spettatore, il quale da un lato è incredibilmente attratto per via della sua sensualità, ma dall'altro, prova un grande senso di empatia, vorrebbe in qualche modo aiutarla.
Frank, pur essendo tremendamente cattivo, è comunque un individuo di forte carisma, diciamo, uno di quei cattivi, che, in un certo senso, si ammirano.
Il ritmo, nonostante la durata di quasi 3 ore, è dinamico. Chi pensa che "C'era una Volta il West" sia un film pesante, sbaglia di grosso, in quanto, la pellicola appassiona sin dal primo fotogramma. Bastano i primissimi minuti per far immergere lo spettatore nel clima della pellicola. Gli eventi si susseguono rapidi, e i dialoghi frizzanti e i molti personaggi, facilitano una maggiore scioltezza della narrazione.
Il finale, è tra i più epici della storia della settima arte. Le numerose emozioni, che si sono accavallate per due ore e mezza, esplodono letteralmente negli ultimi 15 minuti, in un tripudio di suspense e dramma. A fare sfondo, allo splendido epilogo, c'è una scenografia eccezionale, che rende ancor più incredibile lo scontro finale. E ovviamente non può mancare il tema portante di Morricone.
Un'altra delle cose pazzesche di questa pellicola, è che Leone, riesce a dare gloria anche a personaggi secondari, facendoli in qualche modo quadrare, in maniera perfetta, all'interno della storia. Vedi ad esempio i tre cowboy di inizio film.
La ferrovia è un altro elemento importantissimo. D'altronde, è per via di essa che si sviluppano buona parte delle vicende. Il rumore, stridulo, del treno che si ferma nelle stazioni, entra prepotentemente nella colonna sonora. E ogni volta che sentiamo il treno arrestarsi, quel suono fastidioso è un segnale d'avvertimento, qualcosa sta per accadere.
Fotografia e location combaciano splendidamente. La fotografia da un tocco rossastro al film, quasi polveroso.
L'ambientazione, da un forte senso di desolazione vista l'immensa grandezza. Leone la valorizza con panoramiche uniche.
Il cast è fenomenale: Charles Bronson è mitico. La cosa che più colpisce, è per come lui si cimenta nei panni di "Armonica". Una recitazione, quella del compianto Charles, incredibilmente carismatica, quasi come se quel ruolo, gli fosse stato cucito addosso. E vogliamo parlare dello sguardo glaciale? Un'espressione come quella non si dimentica facilmente.
Claudia Cardinale è, prima di tutto, bellissima e poi, recita, anche lei, in modo impeccabile. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la Cardinale recita in maniera decisa, intensa, dando al personaggio di Jill tanta credibilità.
Henry Fonda è il cattivone della situazione. Fonda, grazie anche all'aiuto del regista, riesce a dare al suo soggetto, una forte personalità, cosa che porta l'astante, in un certo senso, a rispettarlo. Leone si concentra moltissimo sugli occhi azzurri dell'attore, per dargli quel tocco di freddezza in più.
Jason Robards è fortissimo, senza dubbio l'attore che più di tutti, provoca un senso di simpatia. Magistrale nel primo confronto con Charles Bronson.
La sceneggiatura, è forse l'unico elemento, dove un paio di errori, vengono commessi. Si tratta più che altro di leggerezze presenti nell'impianto narrativo.


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Detto questo, il resto è tutto perfetto. I dialoghi sono magnifici e, a volte, dotati anche di una certa ironia. La stesura dei personaggi è ottima e i colpi di scena sono piazzati sempre nei posti giusti. Nel complesso, uno screenplay ferreo.

Conclusione: un capolavoro senza eguali, probabilmente una delle vette più alte mai raggiunte dal cinema. Leone riesce a non sbagliare praticamente nulla e confeziona questo autentico gioiello. E pensare che questa pellicola ha 50 anni. Chi non l'ha ancora visto, provveda al più presto! E' un dovere!

K212  @  18/07/2018 15:15:29
   10 / 10
Capolavoro del maestro Sergio Leone.

BlueBlaster  @  24/04/2018 16:47:04
   9 / 10
Leone ci racconta il West (per l'ennesima volta) a suo modo ossia con uno stile impeccabile...tempi dilatati, accompagnamento musicale stupendo e grandissime interpretazioni per questo cult senza tempo e sullo sfondo gli Stati Uniti della FERROVIA ossia il simbolo del progresso e dell'unione dei popoli...è anche la storia di come nacquero le città e del sangue versato per esse!
Mitico Bronson e mitica Claudia Cardinale...

adrmb  @  01/04/2018 23:00:43
   9½ / 10
Fortuna che mi son concesso una revisione al cinema, ché me lo ricordavo molto più farraginoso.
Enorme cagàta, film assolutamente godibilissimo con tre ore che non si fanno sentire per nulla, elevate dalla potenza visiva della regia del Sergione e dalla liricità di Morricone, ma su questi Due Giganti nessun tentennamento avevo. La parte iniziale poi è probabilmente la sequenza più tesa e dilatata che Leone abbia diretto (anche più del triello a mio avviso), ma il finale penetra nella pelle dello spettatore e si fa ricordare per il pathos impressionante e il senso di malinconia generale. Tutto molto molto molto bello, probabilmente lo reputerei il migliore di Leone se non esistesse il film del cuore 'C'era una volta in America'... Però l'apice musicale di Ennio nei film di Leone lo troviamo qui, assolutamente.

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C_0_  @  24/10/2017 11:26:18
   8½ / 10
Gran film. Le solite musiche di Morricone e la solita regia di Leone sono il massimo che si può chiedere ad un film. Per mio gusto, però, è un po' inferiore a "il buono il brutto e il cattivo" e a "per qualche dollaro in più", in primis perchè reputo gli attori meno in palla e in secundis perchè è un po' meno scorrevole come film.

Overfilm  @  02/02/2017 21:08:58
   10 / 10
Mi fan ridere i 9 e i 10 che vengon attribuiti a film usciti adesso e che fra sei mesi saran dimenticati...
Qui signori siano di fronte al CINEMA... ed i 10 se non si danno a questi film quando li vogliam dare?
Film come questi han fatto la storia del cinema e soprattutto sembran documentari su un periodo importante della nostra storia.
Quell'ultima sequenza... quello sbuffare del treno.. ti fa sentire la'...
Scenografia eccellente.
Grande cast.
Regia perfetta
Il must?
Una colonna sonora perfetta che nonostante tutti gli altri incredibili "ingredienti" quasi-quasi riesce a primeggiare: spettacolo!

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/02/2017 08.45.07
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fratellodiringo  @  31/01/2017 00:36:12
   7½ / 10
Bello, non come per un pugno di dollari, ma da vedere

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/02/2017 21.27.08
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Filman  @  18/10/2016 12:31:14
   10 / 10
Sergio Leone narra l'apologo surreale sulla fine di un'epoca e lo fa soccombendo il genere western e tutti i suoi connotati, esiliati al confine del genere stesso fino ad un cambio panoramico, soggetti di una teoria che permette di trascendere tale tipologia cinematografica pop e americana, ambientata intorno alla collisione tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, rivisitando alcuni specifici stereotipi, anche del regista, allo scopo di liberarli da ogni contesto. Così facendo, C'ERA UNA VOLTA IL WEST risulta tanto gangster, o noir, quanto western, ed con questo salto cinematografico, Leone esplicita un cambio storico e sociale, non fatto più di cowboys e delinquenti ma di pover'uomini sognatori e naviganti in un mondo mutevole gestito da potenti imprenditori criminosi, semplici speculatori macchiati di sangue, in realtà arrivati fino ai giorni nostri. Dipingendo nella polvere il declino di un'intera epoca e dilatando i tempi in modo romanticamente estenuante, il lessico post-moderno del western ritorna su orme malinconiche e nostalgiche, anche moraliste, per depositare sul genere ormai destrutturato una pietra tombale, ormai, pressoché definitiva.

dagon  @  19/08/2016 19:53:05
   9½ / 10
Monumentale opera Leoniana. I 10 minuti iniziali sono da antologia. Il regista porta all'estremo le sue caratteristiche, dilatando spesso i tempi fino all'inverosimile. Western sporco, polveroso, cattivo, impietoso, eppure lirico grazie anche alle stupende musiche di Morricone. Pieno di sequenze iconiche ed indimenticabili. Non è al livello de "il buon il brutto e il cattivo" , ma rimane un film eccezionale. Rivisto restaurato al festival di Roma qualche anno fa, con una riverente introduzione nientemeno che di Ang Lee. Cast ottimo, Fonda spicca in un ruolo in contrasto con la sua immagine consolidata ed è grandioso (cosi come la scena in cui appare).

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  17/08/2016 16:31:28
   9½ / 10
Film meraviglioso, che consegna alla storia del cinema almeno l'incipit, la colonna sonora, i dialoghi e l'umanità di tutti i personaggi.

sagara89  @  04/04/2016 13:20:48
   7 / 10
Sinceramente mi aspettavo di meglio da questo film. Data la sua grande fama e gli apprezzamenti. La trilogia del dollaro la trovo superiore sia per il carisma dei personaggi che qui manca, sia per le scene di azione.
Pregi senza dubbio sono le immense scene e fotografie da mastro e la colonna sonora firmata Morricone.

fabio57  @  21/03/2016 12:18:41
   9 / 10
Straordinario e leggendario film western di un Sergio Leone che qui raggiunge quasi la perfezione stilistica. A parte il copione geniale, c'è una fotografia splendida, coniugata con musiche indimenticabili. Interpretazioni superlative. Un capolavoro

Niko.g  @  20/03/2016 16:35:46
   9 / 10
I tempi dilatati di "C'era una volta il West" sono qualcosa di unico, qualcosa di cui si può approfittare per recuperare quel lirismo che il cinema moderno quasi sempre trascura, come fosse una vergogna, oppure utilizza facendone mero esercizio di stile.
Con la nota magistrale simbiosi tra immagini e musica (qui diventano musica anche i rumori della natura e degli oggetti), Leone mostra tutta la sua viscerale passione per l'estetica cinematografica, scoprendo però il suo tallone d'Achille nella sceneggiatura, che non si può dire all'altezza del capolavoro registico e scenografico (è con rammarico che ci si rende presto conto della farraginosità della trama).
Capolavoro assoluto di Ennio Morricone, che dispensa un tema per ognuno dei personaggi, ottimamente caratterizzati e interpretati.

NickGatsby  @  17/03/2016 21:27:11
   8 / 10
Magnifico western che incarna alla perfezione lo spirito che si ricerca in un film di questo genere. Leone alla regia si supera e da il via ad una nuova "trilogia" che nel tempo diventerà una saga imperdibile. Una stupenda Claudia Cardinale, mozzafiato. Per non parlare del livello recitativo degli altri protagonisti. Mitico Cheyenne!! Anche la trama è ben strutturata.
UN WESTERN AL 100%.

peppe87  @  26/09/2015 01:04:13
   9 / 10
in piedi ad applaudire

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  14/02/2015 02:05:29
   9 / 10
Tecnicamente fra i primi 5 film della storia del cinema. Lo reputo tuttavia inferiore ai due film precedenti del maestro. Vine comunque raggiunta la perfezione formale.

Charlie Firpo  @  03/12/2014 17:11:48
   8 / 10
Filmone del genere Western firmato Leone, ma al tempo stesso senza dubbio inferiore a Il Buono Il Brutto e il Cattivo, qui manca un vero e proprio protagonista nel quale il pubblico si immedesimi, Charles Bronson non ruba la scena agli altri quando compare come faceva Clint Eastwood, Bronson non ha una personalità coinvolgente, mentre per il cattivo abbiamo il vecchio Fonda tirato a lucido per l'occasione e possiamo dire che più o meno se la cava anche se non mi ha convinto più di tanto, purtroppo generalmente nel suo insieme tutto il film risulta in parte dispersivo e a momenti noiosetto, e non c'è un vero e proprio personaggio dominante.

Per quanto riguarda la colonna sonora d'accompagnamento che ci regala Morricone è in una parola splendida, anche se a tratti un po' troppo persistente,è presente in quasi trequarti di film, poi abbiamo una fotografia sublime e la regia di Leone è da scuola del cinema, con riprese mozzafiato, qui non c'è nulla da dire solo applausi.

Buona la presenza della Cardinale che da' quel tocco in più al film, sopratutto visto che precedentemente i western al quale ci aveva abituato Leone erano 100% testosterone con qualche leggera comparsa femminile di poco conto.

Un gran western

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  21/02/2014 21:53:39
   10 / 10
Mi sento davvero in imbarazzo a commentare un film di Sergio Leone.
Sergio leone rappresenta tutto il nostro potenziale artistico che non riesce ad essere espresso, imprigionato in una gabbia in cui le sbarre sono grossi mucchi di immondizia televisiva e che qualcuno si ostina a chiamare "industria dell'intrattenimento".
Come se fossimo in una stazione ferroviaria ad aspettare qualcuno che non arriverà.

Nelle scuola di cinema si studia la scena del treno.

la regia canonica del flashback parte da qui.

un carrello che si ferma per il tempo di breve dialogo che non odiamo perché la telecamera rimane fuori dalla stazione. Nel frattempo i macchinisti trasformano il carrello in un dolly.

Il dolly si alza su un campo lunghissimo e poi su una panoramica.

La panoramica ci mostra La fine di un epoca.

La piccola storia nella grande Storia.

_Hollow_  @  31/01/2014 18:36:35
   9½ / 10
Beh unite Sergio Leone alla ****ggine della Cardinale ... solo per questi due fattori il film diventa imperdibile. Finisce in secondo piano anche Morricone.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  04/01/2014 04:15:26
   9½ / 10
L APICE DEL WESTERN. PERFETTO, MAGISTRALE REGIA E FOTOGRAFIA E INQUADRATURE DA OSCAR

marcogiannelli  @  24/11/2013 10:23:59
   9½ / 10
Capolavoro...i 4 protagonisti son ben caratterizzati..Charles Bronson/Armonica è un uomo desideroso di vendetta (molto particolare la scena in cui si spiega perchè lui cerchi Jack), abilissimo con la pistola in mano e a tratti simpatico (vedere la faccia sul treno in partenza)..ancor più simpatia suscita Jason Robards/Cheyenne, bandito che si mette dalla parte di Armonica ma per un risvolto economico...i 2 in coppia risultano perfetti...poi c'è Henry Fonda/Jack, un ottimo antagonista, spietato e crudele ma seriamente spaventato da Armonica..le sue certezze svaniranno nel corso della storia...infine c'è Claudia Cardinale/Jill, donna forte, priva di scrupoli nel raggiungere i suoi scopi...suscita turbamento nello spettatore per la sua bellezza, è decisamente più attraente di qualsiasi donna svestita di oggi, magnifica.

DogDayAfternoon  @  14/11/2013 21:14:34
   8½ / 10
C'era una volta il west…come dire dopo di me non ci sarà più qualcosa del genere. E Leone aveva pienamente ragione.

Il western più drammatico e profondo di Sergio Leone, rispetto ai film precedenti viene lasciato molto meno spazio alle battute ed anche la storia raggiunge una serietà e compostezza maggiori. Un film straordinario, che paga forse un po' la lunghezza eccessiva che rispetto a "Il buono, il brutto, il cattivo" si fa sentire maggiormente per una lentezza maggiore nello svolgersi delle scene e degli avvenimenti.

Cast magnifico, dal primo all'ultimo: la scena iniziale, con i leggendari primi piani di Leone a personaggi totalmente secondari al resto della narrazione (vere e proprie comparse alle quali il regista da il loro momento di gloria) sono un marchio di fabbrica indelebile. Come la colonna sonora di Morricone, che alla fine sono sempre le solite tre musichette riproposte all'infinito ma che non stancano mai. Indimenticabile.

gianni1969  @  19/08/2013 20:40:10
   9½ / 10
Le musiche più belle di sempre per un western crepuscolare del grande maestro, cast favoloso con una stupenda Claudia Cardinale

Lory_noir  @  03/08/2013 11:31:24
   10 / 10
Per quanto il genere non mi sia consono, non riesco a dare un voto diverso a questo film che mi è sembrato perfetto in tutto e per tutto. Fotografia, musica, attori, regia. Veramente una goduria per gli occhi e non solo.

TonyStark  @  20/01/2013 18:42:16
   8 / 10
piu profondo, raffinato, curato dei film della trilogia del dollaro ma a mio parere meno coinvolgente. Charles Bronson poi non mi ha convinto.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 11:01:06
   9 / 10
Toccare la "santa" saga del Dollaro di Leone mi sembra un sacrilegio, ma i cult con Eastwood e compagnia sono deliziosi piaceri e nulla più.
C'era una volta il West è un capolavoro di tecnica e narrazione. Praticamente ogni sequenza rimane impressa, la storia è solida e per nulla accomodante.
L'interazione tra il duro Bronson e la bravissima Cardinale è un punto di forza da cui parte tutto.

Vedere e rivedere!

prof.donhoffman  @  28/11/2012 13:36:24
   7 / 10
Noiosetto ... troppi duelli e troppo lunghi. Tra i peggiori di Leone e a differenza di Per qualche dollaro in più non vanta neppure la presenza di un Volonté.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  26/11/2012 15:35:22
   8½ / 10
Sì, è vero, meglio "Il buono, il brutto, il cattivo". Ma mi viene spontaneo dare almeno otto e mezzo a "C'era una volta il west", gran film di Sergio Leone. Forse inizialmente il ritmo è un pò lento, ma progressivamente va crescendo d'intensità. Bella la sequenza iniziale ma i titoli la rendono un pò noiosa, sembra che si stia assistendo ad una scena inutile. Per il resto pietra miliare del western internazionale, soprattutto per quanto riguarda il duello (quasi) finale con annesso flashback.
Meglio di "C'era una volta in America", a mio avviso un pò sopravvalutato.

daniele64  @  28/10/2012 16:04:56
   10 / 10
Siccome è il mio film preferito in assoluto,non posso che dargli 10!Sin da bambino sono sempre stato un appassionato di western,ma questo,per me,è il massimo!Nonostante una lunghezza a cui non siamo più abituati (ora i film durano meno di due ore sennò in TV risultano troppo lunghi!) ed il proverbiale ritmo lento di Leone,la pellicola ti avvince dall'inizio alla fine con la sua epicità,regalandoci personaggi ed interpretazioni indimenticabili.Una Cardinale bellissima e brava davvero,un Fonda notevole nella sua prima parte di cattivo,un Bronson abile a cogliere l'occasione del lancio definitivo,un Ferzetti incisivo e degno di apparire accanto a questi mostri sacri,ma soprattutto un Robards eccezionale ed impareggiabile che interpreta alla grandissima un personaggio che non si può scordare facilmente.Confesso che la prima volta che ho visto il finale del film mi sono commosso e ho pianto.Indimenticabile la scena della cinepresa che si alza sopra le case inquadrando il cantiere ed il treno che arriva, a decretare la fine del vecchio west e l'inizio della nuova era.Magnifica la scenografia naturale della mitica Monument Valley,perfetta la sceneggiatura,ricca di battute fulminanti e ottima la fotografia.Infine la colonna sonora,per me la più bella in assoluto di tutte quelle del grande Morricone,con diversi pezzi(primo fra tutti il tema principale) che ti entrano nelle orecchie e non ne escono più!

éowyn_3  @  20/08/2012 18:27:18
   10 / 10
secondo me, il punto più alto del cinema leoniano. Perfetto in tutto, il canto del cigno di un'epoca, raccontato nel modo più epico ed emozionante possibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  13/08/2012 12:56:51
   7½ / 10
Epico e crepuscolare, "C'era una volta il West" di Sergio Leone è subito stato ritenuto da critica e pubblico come uno dei più bei film nella storia del cinema. Considerato ancora oggi il più grande western di sempre ed entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo, il film di Leone si distingue, come al solito, per la grande cura delle scenografie, per la scelta delle locations, per i classici primi piani, per le stupende note di Morricone (che accompagnano alla perfezione svariate sequenze memorabili come il duello finale tra il giustiziere anonimo Bronson e il perfido "mercenario" Fonda), ed infine, per le straordinarie performance degli attori protagonisti (Robards in primis, ingiustamente quasi mai menzionato quando si tratta di elogi).
Inutile negare che sotto questi aspetti, il film fa ancora oggi la sua gran bella figura.

Tuttavia, nonostante questi punti di forza non siano indifferenti, anche in "C'era una volta il West" si riscontrano tutti i difetti passati e futuri del cinema leoniano; difetti non così gravi (almeno a confronto con i pregi), ma comunque piuttosto incisivi sulla visibilità generale del prodotto.
Trattasi della solita durata spropositata, del solito vizio del regista di allungare il brodo molto più del necessario; infatti il film avrebbe potuto durare esattamente la metà e il risultato finale sarebbe stato grandioso in ogni caso. Invece no, Leone infarcisce la narrativa con tante inquadrature e piani sequenza inutili, tanti tempi morti e troppi silenzi spossanti. E a farne le spese per prima di queste pecche è, oltre al ritmo, proprio la storia, che viene annacquata a tal punto da renderla praticamente incomprensibile e contorta per chi sta guardando; e anche se nell'epilogo (bellissimo) ci vengono spiegati gran parte degli intrecci, lo spettatore alla fine farà comunque fatica mentalmente a rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle (nel senso che è passato talmente troppo tempo tra una sequenza e l'altra che risulta difficile ricordare il perchè di una determinata azione/ragione).

Ma in definitiva, pregi e difetti che siano, "C'era una volta il West" rimane comunque un grandissimo film che ha fatto storia e scuola, e che continua tutt'oggi a godere di una fama assolutamente meritata (o quasi almeno).

Ammetto che non mi ha colpito come speravo (stesso discorso che feci per i primi due capitoli della "trilogia del dollaro") e mi sento anche di dire che Leone rimane un regista sopravvalutato che non mi ha mai detto molto... ma riconosco e rispetto comunque il significato storico e simbolico delle sue opere.
Pochi cazzì... "C'era una volta il West" è un film che, amanti del genere o meno che siate, va visto almeno una volta nella vita.

Oskarsson88  @  03/08/2012 14:36:02
   9 / 10
non è il mio genere ma il film è indiscutibilmente bello e soprattutto la scena finale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER! Spesso lento, ma curatissimo, e le musiche ovviamente sono sublimi... da vedere

Atlantic  @  18/06/2012 00:48:28
   8½ / 10
Un classico di Sergio Leone che dopo i precedenti Per Un Pugno Di Dollari , Per Qualche Dollaro In Più e Il Buono,Il Brutto e Il Cattivo abbandona il genere Spaghetti Western rifacendosi con un western più classico.
Inizia la trilogia del tempo,, che proseguirà con Giù La Testa e finirà con C'era Una Volta In America.
Se devo essere sincero inizialmente iniziava ad annoiarmi , in particolare durante i primi 10 minuti quando ci sono tre pistoleri che attendono alla stazione , uno dei questi talmente pigro da non riuscire ad allontanare nemmeno le mosche che gli ronzano attorno.
Poi dopo avere visto scene epich come la sparatoria sull treno , la sparatoria dopo l'asta e infine il duello finale il film è riuscito a colpirmi.
La storia si divide in 5 personaggi: Frank (Henry Fonda , il cattivo perfetto) , l'industriale Morton , indebolito da una tubercolosi ossea e che si incoraggia guardando un dipinto raffigurante l'oceano (un grandissimo Gabriele Ferzetti) ,
il bandito buono Cheyenne (Jason Robards , in una interpretazione incredibile) , la bellissima Gill , rimasta sola dopo lo sterminio della famiglia da parte di Frank (una bellissima Claudia Cardinale) e infine Harmonica , il protagonista , e uno dei personaggi più enigmatici del film (l'immancabile Charles Bronson).
Il duello finale mostra alcuni flashback di quando Harmonica era ragazzo , forse la scena migliore.
Bellissimo anche il finale.
La colonna sonora di Ennio Morricone è magnifica.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  07/06/2012 17:01:49
   9½ / 10
Il west e lo sguardo nostalgico di Sergio Leone. I due "C'era una volta..." basterebbero a proiettare Leone nell'olimpo dei grandissimi cineasti. Con la sua regia Leone ha fatto scuola in tutto il mondo.
Dal fantastico inizio allo struggente finale il film cattura nonostante la durata.
Splendida la Cardinale, perfetti Bronson e Fonda.
La colonna sonora del maestro Morricone è una delle più belle (se non la più bella) della storia del cinema. Indimenticabile.
Grazie Leone per averci mostrato il west come nessuno ha mai fatto.

ValeGo  @  03/06/2012 12:13:01
   8½ / 10
Ormai di film Western non se ne vedono più..che peccato!Gran Film!Musiche da brivido..

Goldust  @  30/05/2012 16:31:23
   6 / 10
L'accorato omaggio di Leone al mito del West ormai agli sgoccioli mi ha colpito solo parzialmente, la sua magniloquente visione di un'epoca che fu l'ho trovata spesso verbosa e sicuramente di una lunghezza estenuante. Ne giovano, in negativo, anche l'assenza di personaggi a cui ci si possa affezionare o per cui si possa parteggiare, visto che Fonda ne interpreta uno troppo negativo per i suoi soliti standard, la Cardinale è prima bella che brava, Bronson è un attore troppo debole per il ruolo del cavaliere senza nome, ed il paragone con il suo predecessore Eastwood è tanto automatico quanto inglorioso.
Va però detto che in mezzo a tanta ridondanza di contenuti è sempre ben viva - Dio sia lodato - la classe stilistica di un regista che ha fatto scuola ( indimenticabile per tensione narrativa l'inizio nella stazione, ma anche il finale direi ) ed il tocco magico di Morricone alla colonna sonora: se in ampi tratti del film si respira quel senso di autentica epicità tanto ricercata dal regista lo si deve soprattutto a lui.

GIOELE1203  @  29/05/2012 16:04:21
   10 / 10
gran film,da bambino al cinema garden di roma l'avevo visto con mio padre e mia madre ....oggi ho 45 anni e l'ho rivisto su rai movie....stupendo ritratto di leone con uno dei piu' bei film sul west...
c'e' tutto....vendetta,vite future,vite passate,rimpianti,gioie,rancori e dolori che finiranno con il piu' bel duello nella storia del cinema che portera' alla rinascita di una nuova epopea(la cardinale)...il bene(bronson) trionfa a meta' ,per la morte di cheyenne(robards)....il cattivo (fonda) muore...
cosa dire ....eccezionale opera di un grande cineasta...intelligentissimo a cambiare clint eastwood con charles bronson,da oscar,con il personaggio dell'enigmatico armonica strepitoso a cui bronson ha regalato una delle sue migliori interpretazioni...dove clint eastwood non c'entrava nulla...
la cardinale ....bravissima...robards naestro di vita formidabile bandito filosofo di vita...henry fonda bravissimo ad accettare il cliche' del bandito cattivo...ferzetti da ricordare...dialoghi penetranti come lo sguardo di bronson nel finale,gli occhi di fonda,il sorriso di robards,le facce di woody strode e jack elam all'inizio e la straordinaria bellezza di claudia cardinale

gemellino86  @  28/05/2012 19:57:02
   10 / 10
Grande classico di Leone molto vicino alla trilogia del dollaro. Bronson e Fonda offrono una delle loro migliori interpretazioni. Da non perdere.

JOKER1926  @  12/05/2012 20:21:05
   6½ / 10
"C'era una volta il West" forma ,ad alta voce, un robusto pezzo della cinematografia dell'indimenticato Sergio Leone.
Ma, come capita spesso, il fenomeno che nel Cinema verte verso la fama non sempre collima in un altro fenomeno, quello che riguarda da vicino la sostanza di un film.
Si può dire che "C'era una volta il West" è uno strabiliante lavoro di tecnica e non una perfetta miscela di storie ed emozioni.

Sergio Leone avvalendosi di un ottimo cast e del lavoro musicale del formidabile Ennio Morricone fissa le basi di un film che fotografa, ancora una volta, in modo personale, il West . Leone in questo è stato un maestro assoluto.
Ma se tutta questa bontà visiva e musicale non ha una sua corrispondenza nella narrazione il tutto diventa inutile, o quasi.
Ad esempio la bellissima Claudia Cardinale si ricorda più per la sua bellezza che per l'interpretazione ; l'attrice italiana si trova in una storia troppo strampalata e macchinosa. Anche gli altri attori calcano scenari insoliti. Insomma quella concepita da Leone è una storia alquanto confusa che cerca, alla fine, attraverso alcune immagini (quella della ferrovia) di fotografare la conclusione di un'epoca (quella del Western), in scena entra la "nuova" generazione. Subentra a vele spiegate il mondo commerciale e quello della classe operaia impegnata nella costruzione di infiniti binari.

Come lasciato intendere sopra difficilmente "C'era una volta il West" può entusiasmare in senso totale, a differenza degli altri film come "Per qualche dollaro in più" e "Il buono il brutto e il cattivo" qui, con la pellicola del 1968 "dovrebbe" emergere più che la scena goliardica la sequenza drammatica. Non si carpisce appieno il disegno melodrammatico. Non manca invece il lirismo legato all'immagine, caratteristica base della regia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/08/2012 11.14.00
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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  06/05/2012 14:01:22
   10 / 10
Ad ogni scena si respira un lirismo che non credo abbia eguali nella storia del cinema. L'incipit è una delle cose più belle che sia mai stata fatta dall'uomo e la Cardinale è di una bellezza davvero drammatica, semplicemente irraggiungibile. Davanti ad opere simili ci si può solo commuovere e stare zitti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/04/2012 18:25:48
   8½ / 10
Mettiamola così: io non amo particolarmente il genere western e nella maggior parte dei casi non mi piacciono i film troppo lenti. Bene, "C'era una volta il West" oltre ad essere un western è terribilmente lento, eppure mi è davvero piaciuto un sacco con le quasi tre ore di durata che sono letteralmente volate. Sergio Leone dimostra una volta di più di essere il maestro indiscusso del genere sfornando un lavoro di bellezza pari a "Il buono, il brutto e il cattivo".
Ottimo il cast formato da attori americani e italiani, bravissimo Bronson anche se a mio avviso la scena gli viene in gran parte rubata da Claudia Cardinale che, al di là delle sue doti recitative, ha una presenza scenica fenomenale con cui riesce a focalizzare su di sè gran parte dell'attenzione. Per quel che riguarda la colonna sonora non vale nenache la pena spendere molte parole in quanto non conosco nemmeno aggettivi adeguati per esprimere la grandezza di Morricone.
Un voto di 8,5 potrà non sembrare degno di questo capolavoro, ma se a darglielo sono io ( che come già detto non amo particolarmente i western e i film molto lenti) significa che è davvero un gran film, anche per i non amanti del genere.

TimBart  @  29/03/2012 19:49:09
   10 / 10
Non posso non commentare il mio "Leone preferito". Doveva "solo" servire per far soldi e permettere al regista di girare l'altro c'era una volta... quello in America, eppure... Ne esce fuori una summa, un modello per il cinema a seguire di inarrivata classe. L'epopea west è agli sgoccioli e la speranza è donna (la splendida Cardinale). Per l'eroe Harmonica (falso protagonista) c'è solo il tempo di vendicarsi, perché "la gente come lui ha dentro qualcosa, qualcosa che sa di morte" in un mondo che non sta cambiando (la stazione) ma forse è già cambiato. Mentre l'eroe quello "americano" e hollywoodiano (Fonda), fa la parte del cattivo, dell'assassino a sangue freddo, ma anche lui come l'eroe è già solo leggenda. Non può imparare a fare affari come fanno i viscidi "cattivi" di oggi, che non guardano più negli occhi, che non reggono la tensione della pistola, ma che utilizzano gli altri e i soldi come arma per i loro duelli. Un cast monumentale come la Valley in cui il film è girato e una confezione che fa venire la pelle d'oca a ogni inquadratura sormontata dalla MOSTRUOSA colonna sonora del genio Morricone. D'altronde quando tanti artisti così lavorano insieme, il risultato non può che essere eccellente. Una scuola per tutti ma che nessuno ha veramente imparato. Il bravo Sorrentino per ora da Leone può "rubare" solo il nome Cheyenne (il grandissimo Robards).

Crazymo  @  06/02/2012 16:37:11
   9 / 10
Stupendo, fin dalla sequenza iniziale (unica) al finale, con le rotaie che avanzano... insieme a Il buono, il brutto e il cattivo il mio preferito.

Fratuck89  @  29/11/2011 20:27:12
   10 / 10
bhe che c'è da dire? questi sono film con la F maiuscola, regia fantastica sin nei più piccoli particolari, colonna sonora eccezionale, atmosfera da vero west selvaggio, polvere e pallottole, memorabile la scena del duello.

cort  @  20/11/2011 18:39:50
   9½ / 10
film fatto in modo magistrale. ogni inquadratura ogni sguardo ogni parola non stona. attori perfetti, sceneggiatura perfetta fotografia anche. musica da oscar.
se non lo guardate ci perdete solo voi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  31/10/2011 17:46:01
   7½ / 10
Gran film, non c'è dubbio. La capacità di ricreare ambientazioni e personaggi tipici ricorda l'eccellenza già raggiunta con "Il buono il brutto e il cattivo", la differenza con quest'ultimo sta tutta nel modo con cui è raccontata la storia.
Nella la trilogia del dollaro la narrazione era veloce, i colpi di scena continui, il ritmo serrato. Qui tutto è molto più lento, come riflessivo; tanto di guadagnato sul piano della forma, della classe se vogliamo, tuttavia lo ritengo meno coinvolgente.
Charles Bronson e soprattutto Henry Fonda sono stratosferici, la Cardinale forse un po' compassata ma nel complesso giova sul piano dell'immagine. Ottime le musiche del maestro Morricone.
Visione obbligata per scoprire il vero cinema italiano.

PignaSystem  @  29/09/2011 21:14:52
   10 / 10
Il mito della frontiera non è stato più raccontato così....

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  14/08/2011 01:57:35
   10 / 10
c'era una volta sergio leone!

Avremmo mai un regista come lui?

Ecco un altro capolavoro western dove però per la prima volta Leone inserisce la violenza all'interno di un contesto politico. Le inquadrature sono a dir poco stupende grazie anche al fatto che viene utilizzato il tutto schermo e anche se dura parechio alla fine del film c'é ancora quel desiderio che dice "continua, ti prego, continua", dove si vorrebbe che il film non finisse mai. Un ecclatante racconto epico che vede Fonda cancellare la sua immagine di Wyatt Earp per convogliare il suo flusso nel mitico killer dagli occhidi ghiaccio: Frank. Per non parlare poi della bellissima Cardinale e di Bronson nel ruolo dell'assetato di vendetta. Se ne IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO la scena finale é un tocco di rara maestria, qui quella iniziale ha fatto la storia. Una delle scene più memorabili che si possano ricordare: la mosca e un tubo sgocciolante infastidiscono i tre pistoleri. Un lento e lungo accumolo di particolari prima del duello che darà via al film. Un film che non smetterà mai di stancare.

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/03/2012 19.59.30
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Elwing77  @  04/07/2011 15:00:41
   10 / 10
Penso che questo film sia perfetto: dal titolo alle riprese, dalle musiche ai paesaggi. Tutto curato nei minimi dettagli, con personaggi ben tratteggiati e caratterizzati psicologicamente di cui ricorderemo gli sguardi, gli occhi, le espressioni, le frasi... anche la lunghezza, che potrebbe essere un difetto per una pellicola, permette a Leone di indugiare sui particolari visivi e sonori che veramente posso dire essere indimenticabili.

Black Eight  @  11/06/2011 15:57:30
   9 / 10
Se ce ne fosse stato bisogno C'era una volta il West ricorda ancora una volta come Sergio Leone abbia praticamente reinventato il cinema. Opera di raccordo tra le due trilogie, questo film, come suggerisce il titolo, segna la fine di un'epoca affascinante, ambigua ed epica (la scena finale è indicativa di ciò). Si capisce da subito, però, come C'era una volta il west faccia effettivamente parte di un nuovo ciclo, che incarna il pensiero più maturo del suo regista. Amore, vendetta, ambizione emergono con forza in una pellicola evocativa, che riconduce le gesta dei suoi protagonisti ad una dimensione quasi trascendente in cui sotto esame non è il singolo ma l'umanità con il suo intrinseco e innato codice di valori. Certo la lunghezza forse eccessiva è penalizzante, l'attenzione in alcuni punti tende a scemare anche a causa di un montaggio meno serrato e dei tempi narrativi più distesi. Va però detto, come sempre, che i lunghi silenzi continuano ad essere magnetici, le sagome statiche dei duellanti perforano lo schermo, confermando così che la formula cinematografica di Leone è sempre vincente, mai stancante. Il regista romano, grazie anche ai capitali cospicui con i quali ha potuto allestire il tutto, sforna un capolavoro tecnico che può avvalersi del contributo portato, oltre che dalla mitica colonna sonora di Morricone, di un cast di qualità. Spiccano sicuramente la bellezza debordante di Claudia Cardinale e il fascino rude di Henry Fonda e Jason Robards. Bronson è incisivo, ma verrebbe da dire che Eastwood è un'altra cosa

albio1985  @  14/04/2011 23:48:33
   9½ / 10
Ho deciso di rispolverare pian piano questi classici western. Vabbè ovviamente ben poco da commentare,al di là del voto sono praticamente la perfezione. In questo ho da sottolineare 2 cose: mi sarebbe piaciuto vedere Eastwood al posto di Bronson (comunque eccelso) e la stratosferica bellezza della Cardinale

Rockem  @  09/02/2011 14:37:46
   9 / 10
L'ermetismo sentimentale ed introspettivo di Leone preso per mano dalla musica incantevole di Morricone: un capolavoro assoluto, con una trama più debole rispetto alla cosiddetta "trilogia del dollaro" ma con una musica da "patrimonia dell'umanità".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  26/01/2011 04:48:47
   9½ / 10
Al primo posto C'era una volta in America, al secondo C'era una volta il west. Niente altro da dire, se non che vista la mia ostilità verso il genere, questo film è una sorta di miracolo.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  19/01/2011 19:46:49
   9 / 10
Una magistrale pellicola del grande Sergio Leone, narrante la fine dell'avventura e la caduta della frontiera, vista con gli occhi di una donna, inserita in un contesto tipicamente maschilista e quasi misogino. Leone individua nel treno il simbolo di "avvicinamento delle distanze" e, aiutato largamente dalla nostalgica colonna sonora di Ennio Morricone, inquadra perfettamente il progresso industriale del lontano Ovest, il cosiddetto "Far West", intrecciandolo ad una storia dalla narrazione lenta, ma molto significativa. In più, abbiamo un'ottimo cast, composto da Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale e Jason Robards, e delle ambietnazione sempre più ricercate, che rispecchiano vivamente la bellezza selvaggia della frontiera. Un capolavoro di inestimabile valore.

Febrisio  @  07/01/2011 00:20:38
   8 / 10
Un film che comunica con immagini molto curate, musiche stupende, dialoghi essenziali, silenzi e sguardi, personaggi epici, in una buona storia. La passione del West!

crimal9436  @  04/01/2011 10:55:33
   10 / 10
Invia una mail all'autore del commento marco986  @  31/12/2010 16:31:34
   8 / 10
Uno dei capolavori di Leone con un ottimo cast(da un esordiente Bronson alla sensualissima Cardinale ,da un cattivo Fonda a un simpatico Robards, passando per degli ottimi camei di Stoppa e Stander)Meravigliosa come sempre la colonna sonora di Morricone

valis  @  25/12/2010 15:39:53
   10 / 10
elegia di un mondo destinato a scomparire, cambiare, e non in meglio.
Leone ci regala un capolavoro assoluto, intenso, drammatico ed epico.
In riferimento a quanto detto in precedenza, circa il fatto che i western del nostro siano una reinterpretazione di quello americano, meno autentico, e quindi meno vero, vorrei esporre due osservazioni.
La prima riguardo il fatto che i registi statunitensi che sono venuti dopo hanno copiato a piene mani da Leone, inquadrature, ambiente e persino la caratterizzazione dei personaggi.
la seconda e che, forse, solo gli hanno di uno straniero hanno saputo lanciare uno sguardo pieno di amore, ma anche differente e privo delle costruzioni mentali che avevano gli stessi americani sulla loro storia, tale da conquistarli.
Bellissimo.

7219415  @  14/11/2010 15:50:28
   9 / 10
Ottimo Western

lukef  @  04/11/2010 14:28:19
   7½ / 10
Mah, tecnicamente ineccepibile, per quanto riguarda la storia in alcune parti l'ho trovata un po' frammentata. Personalmente Bronson non mi piace molto e anche la storia dell'armonica in alcune parti l'ho trovata un po' troppo caricaturale. Per il resto devo dire che è un bel filmone, sebbene io abbia adorato maggiormente la trilogia del dollaro.

MarkTheHammer  @  23/10/2010 20:18:57
   8 / 10
Gran bel film.
Sinceramente ho trovato la prima ora un po' noiosa, poi finalmente "parte" il film. La trama è buona e articolata, sebbene personalmente non l'ho trovata eccezionale. In generale, il film mi è piaciuto ma assolutamente non come nessun'altro della trilogia del dollaro.
Capitolo a parte le musiche di Morricone, è impossibile guardare un film da lui musicato.. sei costretto a vederlo costantemente con la pelle d'oca (voto al film 7 e 1/2, voto alla musica 1000000).

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

guidox  @  11/09/2010 21:49:43
   9½ / 10
la fine di un'epoca raccontata magistralmente da Sergio Leone con in sottofondo la solita struggente colonna sonora di Ennio Morricone.
la scena in cui Claudia Cardinale esce dalla stazione ferroviaria e l'inquadratura si sposta sopra il tetto per poi allargarsi alla città che le sta dietro, mi provocò una delle più belle emozioni mai provate guardando un film.
epico funerale del West che solo Leone poteva concepire in tutta questa grandezza.

Redlife88  @  05/08/2010 22:17:00
   8 / 10
Lento più degli altri western di Leone, ma perchè si deve sentire in tutto il film come un'epoca sia giunta alla fine e come uomini che hanno dominato con il coraggio e le pistole, siano impotenti di fronte all'unico, vero dio dell'età contemporanea: Il dollaro. Emblematica la scena dello sciancato ke si difende dietro una mazzetta di soldi mentre gli puntano contro la pistola, e il discorso prima del duello finale. Gran bel film

capp_86  @  03/08/2010 01:05:52
   8 / 10
C'è una sorta di lentezza nel film, quella a cui al giorno d'oggi non si è più abituati. Ma la trama è originale e intelligente, gli attori danno il meglio di loro stessi. Certo, come sempre è un West di poche parole, ma tale scelta valorizza ogni singola scena, ogni battuta, e ogni nota di armonica.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  02/08/2010 00:33:30
   10 / 10
Questo film gronda epica da ogni fotogramma. E'come se Leone ci dicesse continuamente "questo è un capolavoro, rassegnatevi" e io gli do assolutamente ragione. E Morricone ha creato forse la sua migliore colonna sonora. E anche gli attori sono davvero in uno stato di grazia eccezionale (e alla fine l'assenza di Eastwood è stata un bene: Bronson per me resterà per sempre Harmonica).
E'la fine di ogni western (così come, per me, Apocalypse Now! è la fine di ogni film sulla guerra).
E la Cardinale ci ha regalato uno dei più bei personaggi femminili della storia del cinema. Insomma, questo è uno dei miei film preferiti in assoluto.

beltra84  @  14/07/2010 21:56:35
   10 / 10
devo proprio commentare questo voto?!?!
è un film che può non piacere a molti, però se ti piace lo adori. dal mio punto di vista la miglior colonna sonora della storia del cinema mette in scena un film lentissimo, spietato, ma anche affascinante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/03/2010 23:05:11
   9½ / 10
La Monumental Valley sullo sfondo. Ciò che fu il teatro per eccellenza nel descrivere la nascita e l'epopea del West per John Ford, Sergio Leone al contrario ne decreta la sua fine, la fine di un'intera epoca. Quello a cui assistiamo è una sorta di passaggio di consegne, tramite ferrovia, tra il vecchio mondo di frontiera e il progresso che avanza. Tutto comunque è orchestrato nei minimi dettagli, i tempi sono dilatatissimi e il contrappunto della theme di Armonica suona come un presagio di morte, di un'America che lascia il posto ad un'altra America.

dave89  @  04/03/2010 21:38:32
   8½ / 10
buon film...non il migliore del regista

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