dark water (2002) regia di Hideo Nakata Giappone 2001
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dark water (2002) (2001)

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locandina del film DARK WATER (2002)

Titolo Originale: HONOGURAI MIZU NO SOKO KARA

RegiaHideo Nakata

InterpretiKuroki Hitomi, Kanno Rio, Oguchi Mirei, Mizukawa Asami

Durata: h 1.41
NazionalitàGiappone 2001
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 2002

•  Altri film di Hideo Nakata

Trama del film Dark water (2002)

Una giovane madre in cerca di una casa per lei e per la sua bambina di sei anni, entra a far parte di una realtà appartenuta al passato di una bambina vissuta in quello stesso quartiere e scomparsa senza lasciare traccia qualche anno prima. L'umidità dell'appartamento e la pioggia abbondante che circonda la signora Yoshimi Matsubara e la sua bambina Ikuko sono uno sfondo costante per tutto il film, anche nelle sequenze che introducono la triste storia dell'altra bambina, abbandonata a sé stessa e morta tragicamente.

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Voto Visitatori:   6,66 / 10 (74 voti)6,66Grafico
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Voti e commenti su Dark water (2002), 74 opinioni inserite

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Godbluff2  @  04/06/2022 16:07:30
   7 / 10
"Dark Water", il J-Horror che provoca reumatismi.
Nakata realizza il suo secondo piccolo classico di genere, quattro anni dopo "Ringu"; un film più delicato e malinconico con un registro più drammatico che sfuma l'horror, comunque presente ma in un contesto mai così intimo e umano, così semplice e familiare.
Qui non ci sono spiriti già "semi-divini" quand'erano in vita come in "Ring", mossi dalla rabbia e dalla vendetta, non c'è il solito torrente di rancore e la solita maledizione incentrata sull'odio, c'è molta più solitudine, rimpianto e tristezza.
Lo spettro di turno non è particolarmente feroce o vendicativo, più che altro è implacabilmente e disperatamente alla ricerca di affetto e calore (con tutta quell'umidità, lo credo) materno, pur agendo ovviamente in maniera irrazionale e distruttiva.
L'orrore entra nell'intimità di un comune e delicato contesto familiare, una donna con una difficile infanzia e problemi psicologici alle spalle, madre di una figlia, divorziata e in piena causa per l'affidamento della bambina, il lotta per dimostrarsi madre degna; naturalmente l'ingresso dell'elemento sovrannaturale amplifica anziché spezzare questa dimensione narrativa. "Dark Water" è un film equilibrato, piacevole, dove lo stile elegante ma piatto e rigoroso di Nakata è proprio la chiave per entrare con delicatezza nella vita della famiglia protagonista e con altrettanta cautela empatizzare con loro e anche con lo spirito senza pace.
Lo stile è quello tipico del genere e, per quanto riguarda la firma autoriale di Nakata, anche questo film è indissolubile dall'acqua. Onnipresente, l'acqua (anche se non marina questa volta) è fonte di morte, orrore, disperazione, oltre che simbolo di degrado e decomposizione, abbandono e be, un sacco di umidità, appunto. Nakata deve aver avuto brutte esperienze in acqua da bambino.
Bello il crescendo drammatico delle concitate sequenze finali, anche se stona con lo stile asciutto di tutto il film quella colonna sonora così esplosiva e così incalzante che viene fuori all'improvviso e che risulta qui un po' fuori contesto; bello anche il malinconico epilogo.
Non è un film particolarmente esaltante ma è piacevole nel suo complesso e ha qualche scena molto azzeccata (l'onda d'acqua che sgorga fuori, torrenziale, dall'ascensore, sarà una citazione al sangue di "Shining" ?) oltre a risultare forse il più "poetico" e maturo di Nakata. Molto carino davvero.

Boromir  @  06/03/2022 00:40:02
   7½ / 10
Dopo aver lasciato il segno con due pietre angolari del J-Horror, Ringu e il suo seguito, Hideo Nakata torna con un'altra storia di fantasmi dai toni più introspettivi, velati di malinconia, elegantemente inquietante, con l'elemento cosmogonico dell'acqua a fare da colonna portante dell'esperienza sensoriale. Un'acqua gialla, putrida, corrotta, che come nella miglior tradizione nipponica è sempre contenitore delle irrequietezze esistenziali, e invade locali avvolti da atmosfere sgranate e in chiaro scuro. I debiti a Ringu sono evidenti, sia nell'estetica rancida di fine Anni Novanta che nella costruzione di un solido rapporto madre-figlia. Il tutto però verte più sui toni del dramma, e pur non eguagliando le vette di cattiveria di Ringu, prosegue dritto alla meta con grande conoscenza del mezzo e delle logiche del genere.

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Ultima risposta 06/03/2022 09.14.53
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Jokerizzo  @  03/02/2020 10:59:59
   9½ / 10
Tra i migliori J-Horror!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  11/02/2018 14:28:44
   6½ / 10
Classico horror giapponese con niente sangue e tanti spaventi .
ben girato e con l'insolita presenza dell'acqua che da veramente il senso di oppressione e soffocamento .
Peccato per la sceneggiatura un pò debole e telefonata nella seconda parte.
Facile intuire come si risolva il mistero e come vada finire.

CyberWYX  @  23/08/2017 02:56:51
   6½ / 10
Sa un po' di già visto, gli horror giapponesi si somigliano un po' tutti, ma rimane comunque un film interessante e realizzato discretamente.

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Ultima risposta 23/03/2021 16.40.39
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addicted  @  15/02/2017 23:46:17
   8½ / 10
Che bella storia di fantasmi! Ha tutto per essere un classico del genere. È una narrazione tanto struggente quanto spaventosa, che non si accontenta di fare solo paura, ma inquieta in un modo più sottile, comunicando un senso del macabro fuori dal comune.
Molto affascinante il ruolo svolto dall'acqua, avvolgente, ma anche repellente. Una ghost story perfetta, caldamente consigliata agli amatori più esigenti.

topsecret  @  21/06/2015 14:17:34
   6½ / 10
Dramma a tinte cupe diretto da Hideo Nakata che si meritò un remake americano.
La storia non mi ha inquietato, proprio perchè ho visto prima il film con la Connelly, ma forse non era neanche quella l'intenzione del regista. Infatti se si scava a fondo nella sceneggiatura si può trovare la volontà di colpire lo spettatore con i sentimenti: malinconia, tristezza e dolore sono le cose che più si evidenziano, grazie anche ad una fotografia dai toni scuri, prediligendo il lato umano della vicenda più che quella del paranormale.
DARK WATER è comunque una storia che funziona, colpisce senza banalizzare il tutto e senza forzare troppo la mano allo spettatore che assiste ad una visione interessante e discretamente coinvolgente.

alex94  @  06/06/2015 14:17:52
   6½ / 10
Hideo Nakata nella sua ventennale carriera ha realizzato solamente un paio di film decenti che sono per sua fortuna divenuti due autentici cult,il primo e migliore è "Ringu",il secondo e più modesto,è questo "Dark Water".
La vera protagonista del film è l'acqua,una presenza fastidiosa,onnipresente e dopo un po anche inquietante ed angosciante,questo è sicuramente l'aspetto più interessante del film insieme all'ottima (anche se piuttosto classica) ambientazione.
La trama per il resto non è nulla di speciale è parecchio triste ma non mostra praticamente nulla che non si sia già visto in decine di prodotti del solito genere.
Buono anche se forse un po prevedibile il finale.
Ottima la regia,molto attenta ai particolari, che riesce a mantenere alto l'interesse nello spettatore e la recitazione.
Anche questo è da vedere.....

hghgg  @  26/03/2015 10:30:19
   7 / 10
Un film umido, molto umido, finisci di vederlo e hai i reumatismi.

Si, si ok, avete ragione tutti quanti, più o meno è sempre la solita tiritera. E si, Nakata ha una fantasia che te lo raccomando ma d'altronde il suo stile è questo e non è certo il primo regista a restare (magari fin troppo) fedele al suo stile e ai suoi personali cliché/ossessioni. Tra l'altro le idee ce le ha pure, sarebbe stato meglio se le avesse utilizzate nell'ambito di una sceneggiatura meglio scritta perché è quello il grosso punto debole del film, quello e un altro paio di cosette però, a dire il vero, a me non è mica dispiaciuto, non l'ho trovato poi così incredibilmente inferiore al capostipite "Ringu".

Che sia Nakata certo lo si capisce dopo 30 secondi, basta vedere tutta quell'acqua, acqua di la, acqua a catinelle, acqua ovunque, Nakata ha il chiodo fisso dell'acqua, vedi acqua in un J-Horror e dici "eccallà, è Nakata".

Più che altro a mio avviso il film decolla nel finale (che poi il modo in cui ci si arrivi sia scritto alla càzzo di cane è un altro discorso a cui arriverò) in modo pazzesco rispetto al nulla dei precedenti 70-75 minuti, sebbene fosse un nulla con una discreta atmosfera e un buon approfondimento della psicologia della protagonista e del rapporto madre-figlia che è la trave portante dell'intero film. Il finale, dicevo, fa in ogni caso decollare notevolmente il film anzi a dirla tutta il pre-finale. Fosse finito con la bomba d'acqua che esce dall'ascensore e investe la bambina dopo gli eventi appena accaduti questo film avrebbe guadagnato mezzo punto in più; oh, cavolo, è un finale veramente angosciante, uno ci rimane così, un po' di mèrda. Invece c'è la sezione dei "10 anni dopo" che non è brutta eh, aggiunge un tocco di poetica e maturità al film e gli da un ulteriore colpo di cruda malinconia e tristezza però se fosse finito con la scena dell'ascensore (fessa, hai sbagliato bambina!!!) l'avrei apprezzato ulteriormente.

A conti fatti mi aspettavo un horror e ho trovato un film drammatico dalle atmosfere scure e inquietanti, pregno delle tradizioni "ectoplasmatiche" giapponesi certo ma che non mi ha mai spaventato e in compenso mi ha lasciato una discreta dose di tristezza addosso; un Nakata con ambizioni un tantino più mature.

Ambizioni non sempre supportate dalla sceneggiatura che come detto lavora bene sulla costruzione del fondamentale rapporto madre-figlia (+ bambina fantasma senza la madre, altra fissa di Nakata, ovviamente la bambina è morta cadendo in una cisterna ed è affogata) e sulla psicologia della madre, peccato però che si dimentichi tutto il resto. L'atmosfera c'è, ma la narrazione è davvero debole, sembra davvero un ibrido tra un film drammatico più maturo e il più classico horror giapponese targato Nakata (e quindi "Ringu"); inoltre la caratterizzazione della morticina di turno lascia alquanto desiderare, è un personaggio debolissimo, al contrario dell'esci televisori di qualche anno prima, non spaventa mai, non impressiona mai e alla fine, con tutto il drammatico finale eccetera finisce pure per fare tenerezza e probabilmente la cosa era abbastanza premeditata. Però, prima, un po' di ansia almeno avrebbe dovuto trasmettertela e invece nulla, nada, nisba. Mi ha inquietato di più l'avvocato che aiuta la protagonista, che aveva lo stesso doppiatore di Vegeta. Càzzo, Vegeta in live-action! Infatti è inutile, come al solito.

Per non parlare dell'assurdità di come Nakata ci trascina verso il, per carità l'ho già detto bello, finale:

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Insomma, il finale è bello, drammatico e angosciante ma come detto il modo in cui Nakata ci arriva fa càcare.

Un film con alti e bassi insomma, con cose buone e altre meno con punti a favore (psicologia protagonista, rapporto madre-figlia, pre-finale molto riuscito) e altri a sfavore (sviluppo narrativo e sceneggiatura in primis, "villain" troppo morbido in secundis). Apprezzabile il fatto di spostare il tiro dalle solite tematiche di vendetta. In "Ringu" era vendetta, in "Ju-On" di quello strònzo di Shimizu era Vendeeeetta e solo veeendeeetta (alla Homer Simpson) e infatti i "villain" erano straordinari; qui no, non c'entra la vendetta la cosa è un poco più profonda, e il fantasma fa schifo... Non tutte le ciambelle riescono col buco. Ah e Shimizu, al contrario di Nakata, è strònzo perché si è spùttanato il film facendosi da solo il remake americano e rovinando totalmente il suo gioiellino (a cui mi sono pentito da tempo di aver dato solo "6 e 1/2" è molto più bello di quanto pensassi un tempo). Ha guadagnato uno sproposito quindi crètino no, ma strònzo di sicuro.

Infine...

Nakata voleva girare un J-Horror più malinconico e maturo di "Ringu"e in parte ci è riuscito secondo me, peccato che nel complesso "Dark Water" non convinca del tutto, resta comunque un valido prodotto nel genere a mio parere.

ferzbox  @  19/06/2014 17:42:51
   6 / 10
E pensare che visto anni fa mi fece lo stesso effetto....anche se di questi film non ce n'erano molti già cominciavo a stufarmi di questa formula riciclata; nonostante stiamo parlando di Hideo Nakata,non sono riuscito a farmi catturare da questo film...avevo già visto "Ringu"...avevo già visto "Ju-on"...avevo già visto "two sisters".....insomma,un deja-vu deludente...
Non che fosse privo di spunti interessanti,però il problema sta nell'effetto sorpresa e l'effetto novità...qui non si parla di slasher; in quel caso anche se la formula è identica ci si diverte con lo splatter,le uccisione diverse,i protagonisti beoti....sono più fracassoni....ma su questo genere ripetere le stesse cose è distruttivo...
Per carità,profonda la storia della madre,della bimba fantasma....belle alcune atmosfere,molto lugubri....ma ormai certe determinate emozioni le avevo già provate....bho....per me questi film non hanno da regalare più nulla,se non una trama leggermente diversa,ma ad horror stiamo sempre li.....una volta che capisci il meccanismo,le scene spaventose non sorprendono più....uno slasher può sempre giocare sulle uccisioni fantasiose,differenti.......sti film su cosa contano?....forse sul fatto che lo spettatore non abbia mai visto un film del genere,o al massimo ne ha visti solo due?....perchè solo in quel caso si può apprezzare fino in fondo senza cadere nella ripetitività del concept....
Carino....ma l'ho visto quando ormai avevo già vissuto opere simili.....

GianniArshavin  @  22/04/2014 20:24:53
   6½ / 10
Classico j-horror firmato Hideo Nakata che contiene tutti gli stilemi tipici di questo sottogenere.
Dark water è la storia di una giovane donna fresca di divorzio che lotta per ottenere la custodia della figlia di sei anni e che decide , per contenere le spese, di trasferirsi in un fatiscente condominio di periferia.
Proprio i contenuti drammatici , l'atmosfera e l'ambientazione sono i punto forti di questo lavoro di Nakata.
L'introspezione psicologica della protagonista è davvero notevole e questo ci renderà familiare fin da subito il suo personaggio e i suoi problemi. Tutta la fase dedicata al rapporto madre/figlia e alla personalità della donna risulta ben elaborata e parecchio sopra la media del genere.
Come detto l'atmosfera e l'ambientazione sono davvero indovinate e sono i migliori elementi orrorifici del prodotto; il fabbricato che ospita la vicenda è spettrale e lugubre e l'atmosfera straniante e cupa che avvolge il tutto rende inquietante ogni inquadratura fra i corridoi e gli appartamenti del complesso.
Purtroppo questi due elementi rappresentano gli unici spunti horror del titolo , visto che per il resto la storia è fin troppo scontata ed anche le apparizioni del fantasma nella maggior parte dei casi appaiono parecchio telefonate.
Nakata quindi realizza un buon lavoro , superiore a mio parere al precedente e più famoso "Ringu", che sfortunatamente paga per quanto riguarda il villain, fattore ovviamente importante ma che non pregiudica totalmente la riuscita di un prodotto che rinuncia a sangue e spaventi in favore di introspezione e atmosfera.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  07/01/2014 18:52:21
   5 / 10
Normalmente gli horror asiatici mi piacciono; questo fa eccezione, tutto già visto e tutto troppo scontato, senza nessun sussulto.
Avevo letto l'omonimo libro di Koji Suzuki, una raccolta di racconti horror o pseudo-horror già di per sé deludente; la trasposizione cinematografica di uno dei brani ("Corpi Galleggianti", neanche il migliore del volume) non riesce a elevare il racconto originale da quella che è la sua mediocrità. La trama è troppo simile a tante altre ghost story giapponesi, inutile dire che dall'autore del bellissimo "Ring" (e dei suoi seguiti, non belli quanto il primo ma comunque molto originali) ci si aspetta qualcosa di più; alla storia ritrita Hideo Nakata (curiosità: non solo l'autore del libro da cui la storia è tratta è lo stesso di "Ring", anche il regista è lo stesso che ha girato "Ringu") non riesce a dare a giusta atmosfera e suspence. Insomma, stavolta la premiata ditta Suzuki-Nakata non ha funzionato a dovere.

horror83  @  31/07/2013 09:14:21
   6½ / 10
bel film! certo non è un capolavoro ma a me i film horror giapponesi mi piacciono e anche questo mi è piaciuto! però non è il massimo! magari una visione sì ma alla seconda stanca!

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2 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2016 15.38.36
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MonkeyIsland  @  23/06/2013 14:13:44
   7 / 10
Grande atmosfera, tensione a mille e decisamente pauroso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/02/2013 18:19:31
   6½ / 10
Dark water tiene molto presente le difficoltà di una madre single fragile e la figlia. Questo stempera probabilmente la tensione iniziale, ma le irruzioni del fantasma aumentano di pari grado sia la tensione sia il profondo senso di solitudine della protagonista. Un finale coerente appunto con la solitudine tipica di chi è stato abbandonato. Dark water pur nelle sue imperfezioni sa essere inquietante e struggente allo stesso tempo. Forse per questo non potrei definirlo spaventoso, nemmeno superficiale però.

MarcoCam  @  18/12/2012 11:32:23
   3½ / 10
palloso.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/01/2013 13.52.52
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  20/09/2012 07:39:55
   7 / 10
Molto bello questo J-Horror firmato Nakata Hideo, non tanto per gli elementi più inerenti al genere, che comunque sono ben fatti e in più di un momento fanno correre freddi brividi sulla schiena dello spettatore, quanto per la dimensione sociale del film che ne decreta una certa autorialità e profondità a livello tematico.

Al centro di questa dimensione sociale vi è la disgregazione della famiglia nella società contemporanea (giapponese). Già la prima scena ci presenta una coppia divorziata che si contende la piccola figlia a suon di avvocati e bassezze (come quelle del marito che fa sapere tutte le debolezze e i problemi passati della ex-moglie; e la pedinare per poter utilizzare ogni più piccolo episodio controverso). E quello del divorzio dei genitori e della solitudine diventa il vero legame tra i tre personaggi femminili principali della storia: Ikuko, la madre Yoshimi e la bambina scomparsa. Tale legame è evidenziato dal comune destino di essere spesso lasciate sole all'asilo, ultime rimaste senza che nessuno le venga a prendere fino a ora tarda. Ed è proprio uno di questi giorni che la bambina scomparsa va a ficcarsi nei guai, cadendo poi nella cisterna d'acqua dove rimane annegata: è chiaro che con una famiglia presente vicino che avesse fatto il suo dovere la tragedia non sarebbe mai accaduta.

Ciò che colpisce, inoltre, è che a conti fatti questa volta lo spirito della bambina non è mosso dal rancore, come di solito capita, ma dalla domanda di amore materno, che le era stato negato in vita. E' molto toccante infatti il momento in cui la presa intorno al collo di Yoshimi si allenta per trasformarsi quasi in un abbraccio quando lei le dice "sì, sono tua madre". Come capita poi spesso nei film di Nakata, lo spirito non riceve piena consolazione e rimane incapace di andare in pace nell'aldilà: è necessario infatti il sacrificio eterno di Yoshimi, che decide di rimanere anche dopo la morte per sempre insieme a quella bambina che, proprio come lei, non aveva potuto conoscere l'affetto materno e di soddisfare la sua infinita domanda d'amore.

speXia  @  26/12/2011 19:10:14
   9 / 10
Non lo trovo superiore a Ring, ma si mantiente comunque sullo stesso livello!
Al contrario del remake (Puah! Raramente mi piace un remake!) questo Dark Water è davvero un ottima ghost story! Angosciante, triste e macabro, il film trova la sua parte migliore nella seconda metà, e soprattutto nel bellissimo finale!

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Buona la recitazione, ottimo il lato tecnico, ed emozionante la colonna sonora. Inoltre mi è piaciuto tantissimo come Nakata sia riuscito a inserire un po' d'acqua ovunque!
Da vedere!!

mauropalermo  @  23/08/2011 09:18:01
   6½ / 10
film made in japan sui fantasmi.

film molto delicato e narrativo(caratteristica del resto comune a molti film nipponici) , dove la trama scorre lenta senza però annoiare.
forse qualche "situazione forte" in più avrebbe dato più ritmo all'intera opera.
colpisce l'estrema malinconia e tristezza della protagonista , che piano piano (crede) di scivolare nella follia più assoluta.
infine molto belle e originali le atmosfere e gli scenari "macabri".

consigliato a tutti , anche ai più impressionabili e a chi non ama il genere "fantasmi".

ecco ... forse non consigliato ai fan dell'horror più estremo.

CyberDave  @  05/06/2011 02:31:06
   9 / 10
Il vero capolavoro di Hideo Nakata non è "The Ring" ma questo Dark Water.
Un film perfetto, una storia drammatica, triste, quella di una madre divorziata, sola e con un lavoro poco redditizio che deve fare di tutto per convincere il giudice a lasciarle in custodia la figlia pretesa dal padre, ben più facoltoso e che prova in tutti i modi a sottrargliela.
A tutto questo si aggiunge una ghost story che riemerge dal passato e farà vacillare la stabilità mentale della madre (perfetta e bravissima nel suo ruolo).
La quale dovrà far fronte anche ai turbamenti di sua figlia "minacciata" da questo "fantasma" che è in cerca, forse, solo di una madre che le voglia bene.
Poi c'è la bambina (Hidako), semplicemente stupenda nella sua recitazione, non si può non amarla e non affezzionarsi a lei.
A tratti davvero triste e commovente anche se non manca qualche spavento, la storia procede benissimo senza mai annoiare e piano piano esce allo scoperto la parte più horror della pellicola, dove Nakata ci ricorda che è un maestro in questo genere, con un finale che ti spiazza, ti sorprende e ti ferisce.
A tutto questo fà da continuo sfondo l'acqua, continua, litri e litri che rendono il film molto più inquietante e suggestivo.
Un film che tutti gli amanti di come i registi orientali sanno raccontare le loro storie NON possono non vedere. Meraviglioso!!!!!!!

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pinhead88  @  28/03/2011 15:25:55
   4½ / 10
Trascurabile J-horror, non mette angoscia, tensione ed è piuttosto noiosetto. A volte scade perfino nel trash. L'unica cosa decente è la fotografia, terribilmente tetra.

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trickortreat  @  31/01/2011 17:44:09
   9 / 10
Acqua, tantissima acqua nel secondo lungometraggio che vedo di Hideo Nakata, celebre per aver rilanciato l'horror giapponese con il bellissimo The Ring. Anche qui una madre divorziata, anche qui l'acqua vista come inquietante elemento. Se in The Ring era messa in secondo piano, in Dark Water l'acqua diviene la protagonista, un passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti e Nakata gira un perfetto mix di tensione e dramma. Inoltre il regista nipponico riesce a trasmettere per tutta la durata della pellicola l'umidità, il marciume e la muffa del fatiscente edificio. Molto brave le protagoniste, pessimo il doppiaggio italiano. Che dire.. un horror girato con sapienza e maestria che riesce a trasmettere tensione grazie ad un paio di scene azzeccate e, perchè no, a strappare qualche lacrima. Da segnalare la magistrale scena finale dell'ascensore, un piccolo omaggio a Shining.

marfsime  @  21/09/2010 21:26:41
   7 / 10
Buon horror che si sorregge su un'atmosfera inquietante e una buona performance degli attori. La storia è tutto sommato migliore di tante altri provenienti dagli horror asiatici e questo non è poco..per me un buon horror.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  07/09/2010 22:13:24
   6½ / 10
Tutto sommato un buon film made in Japan sui fantasmi. La trama sa di qualcosa già visto, comunque niente male come prodotto. Come ogni horror giapponese che si rispetti (escludendo Miike) c’è poco splatter, anzi non ce n’è proprio, e l’“orrore” è dato dalla “tensione”. Sicuramente è meglio “Ju-on”, ma anche questo “Dark water” merita. Un pelo noioso, nel senso che il vero inizio è più o meno dopo 50-60 minuti, mentre prima si limita a far vedere la borsa, la macchia sulla parete, sembrando un po’ ripetitivo. Tuttavia penso che questa “non-progressione” sia data dal fatto che si cerchi di narrare un po’ la vicenda della protagonista (la donna) alle prese con la disoccupazione e con il marito che vuole portarle via sua figlia. E’ abbastanza chiaro e semplice come film, e il finale “dieci anni dopo” contribuisce a renderlo così ancora di più.

amsterdam  @  25/07/2010 19:11:41
   10 / 10
Questo è un capolavoro, un film da vedere, e rivedere e rivedere...
C'è tutto: angoscia a non finire, in certi punti fa davvero molta paura, e il finale è terrificante ma anche triste.
Capolavoro

James_Ford89  @  13/03/2010 13:15:26
   7½ / 10
Si parte in sordina per poi sfociare in uno degli incubi peggiori, una ghost story molto ben curata grazie anche alle notevoli interpretazioni della madre e della figlia che mi hanno veramente sorpreso. Il finale è molto scontato ma non è banale quindi è godibilissimo anch'esso. Il continuo crescendo di tensione è un toccasana per lo spettatore. Horror orientali, semplicemente magistrali

bebabi34  @  06/03/2010 17:52:34
   10 / 10
Alla voce "finale da brivido" nelle enciclopedie del cinema, dovrebbe esserci indicato questo film (assieme a 1408).
I personaggi un po' grotteschi che a volte rovinano alcuni film, in questo caso rientrano in un clima di generale senso di impotenza per la soluzione del mistero.
Gotico.

evy42  @  19/09/2009 13:35:45
   8½ / 10
veramente un bel film ha momenti di tensione ma anche drammatici
secondo me non è proprio un horror piu che altro un thriller drammatico !!bravo nakata!

Invia una mail all'autore del commento Enora  @  09/04/2009 01:04:10
   3 / 10
Ho voluto guardare questo film perchè ho apprezzato il remake del 2005, ma questo originale mi ha pienamente delusa, un film scialbo, noioso, incapace di creare davvero tensione.
Assolutamente sconsigliato, se volete guardare un ottima ghost-story dall'oriente guardate Two Sister di Kim Jee-Woon o Shutter di Banjong Pisanthanakun..

lolloso22  @  04/04/2009 18:10:58
   8 / 10
bello bello bello complimenti a quei geniacci dei registi di film horror orientali

tnx_hitman  @  04/03/2009 16:30:06
   9 / 10
Uno dei classici esempi di film horror orientale sostituito da un'americanata con la Jennifer Connelly..questo giro dell'orrore è stato proprio spettacolare..ma ke colpi ke mi son venuti e ke ansia per tutta la sua durata!Una storia da far veramente rabbrividire,una location sublime...e mi è piaciuto molto come il regista ha sfruttato l'elemento acqua..brrrrr!Contiene anche un finale tesisssimo e b******o

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERMolto curato e d'effetto...un horror che non si dimentica facilmente.

VikCrow  @  04/03/2009 16:10:06
   8½ / 10
Splendido e impalpabile horror. Un nakata stranamente delicato e geniale.

scorpion  @  16/01/2009 01:38:09
   8½ / 10
In genere, quando guardo film interpretati da attori orientali non ci capisco mai niente, mi pare che abbiano tutti le stesse facce, ma questo horror è davvero bello!Devo ammettere che Nakata è davvero un genio del brivido.

Ciaby  @  23/12/2008 18:42:35
   7½ / 10
un Nakata niente male... impalpabile orrore come metafora dell'incredibile forza dell'amore materno

v4kl4  @  20/10/2008 19:31:19
   6 / 10
ok, carino... niente di eccezionale... la bambina è abbastanza inquietante, anche se in certi punti fa un pò ridere...
e questa maledetta passione che i giapponesi hanno per l'acqua, nei film horror, è un pò irritante... però si può accettare... non ho visto il remake e immagino sia meglio evitarlo...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  04/07/2008 19:34:46
   6½ / 10
Si dai questo dark water in versione giapponese mi ha convinto, confronto al suo maledetto remake che mi ha fatto dormire! Be il film in alcuni casi e abbastanza lento, ma tutto sommato quando vuole essere convincente e carico di tensione ci riesce a meraviglia, buonissimi gli effetti sonori, in alcuni casi cade nella vera e propria drammaticità.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  06/06/2008 17:09:20
   7½ / 10
Altro bel lavoro da parte del regista di Ringu. Film molto melò, drammatico, coinvolgente. Sono rari invece i momenti di spavento, e la recitazione non riesco a digerirla, non che ne capisca qualcosa, ma mi lascia sempre distante. Comunque una bella opera, che si differenzia dalle altre dello stesso "filone"

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  01/03/2008 17:54:46
   6 / 10
Non mi ha convinto molto,la mamma mi sembrava un po de.fi.ce.nte......

sicily  @  26/08/2007 20:57:01
   6½ / 10
nn ho dormito due giorni anke se scontato

HypnoDisk  @  23/12/2006 00:18:08
   6 / 10
Un film con molta suspence e con un'atmosfera angosciante anche se alla fine non accadeva niente, forse l'unico Horror che abbia mai visto dove non viene ucciso nessuno.
Un film niente male, come sempre bravissimo Hideo Nakata.

Alexndro  @  18/08/2006 15:53:16
   7 / 10
Una donna divorziata sbarca il lunario ogni giorno, per mantenere se stessa e la propria figlia.
La vita non è facile specialmente ora che alla ricerca di una nuova casa in cui vivere stabilmente, pena la perdita definitiva dell’affidamento della bambina.
Trovata una abitazione finalmente il futuro da adito alla quiete, purtroppo una irrequieta presenza sembra condurre la donna sul filo della follia.
I ritmi sono lenti e introspettivi, lo spirito di osservazione spadroneggia tra elementi contrastanti, quando tutto si velocizza vorticosamente assumendo sfumature frammiste all’ansia e alla paura, alla confusione.
Un patto notevole, specialmente per noi ‘spettatori occidentali” troppi avvezzi a film rumorosi e nevrotici, dove ci sono solo azioni e imprecazioni.
Pur essendo una Gost Story si rivelano tematiche molto mature, vedi le problematiche familiare, l’amore infranto materno.
Finalmente un horror che pur spaventando sa circondarsi di significati.

win87  @  12/08/2006 18:13:05
   1 / 10
Voto 1 solo perchè è il minimo, ma questo film meriterebbe molto meno. La trama è banale e già dalla prima scena si presume che la bambina sia affogata nella cisterna. é una delle solite storie giapponesi in cui appare una bambina dai lunghi capelli neri che è morta e se ne va in giro a disturbare il quieto vivere delle famiglie. Imbarazzanti sono le analogie con the ring ( non so quale sia uscito prima, ma sono entrambi pessimi film orientali). Prima fra tutte il continuo inquadrare monitor e corridoi angusti. Si aggiusta minimamente nel finale, ma tutto sommato è uno dei peggiori horror che abbia mai visto!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/08/2006 10.13.28
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Hugolino  @  26/06/2006 12:16:37
   6½ / 10
Ormai a forza di vedere questi film mi è venuta la fobia della bambine appena ne vedo una o la prendo a calci o cambio strada...
C'erano dei bei momenti nel complesso ma appena c'era il momento di tensione o suspence alla fine non accadeva niente, non c'era niente che appariva all'improvvismo e che ti faceva saltare, eppure lo visto di notte ieri su Mtv da solo mah....
La storia è sempre la stessa o quasi mi stanno incominciando a stare sul cazz questi fantasmi (soprattutto se sono bambine) pieni di problemi irrisolti.
Bello il finale o almeno per quanto ne ho capito io...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Ma il "dopo finale" non l'ho capito, se qualcuno me lo spiega...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

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Ultima risposta 26/06/2006 22.55.04
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markbaz  @  24/03/2006 07:57:40
   5½ / 10
Non è male, solo che ormai questo filone di film orientali giocati sull'immaginazione e le paure si è infacchito di brutto.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/03/2006 17:04:27
   4 / 10
Non ho visto la successiva versione americana del film, però questa è veramente brutta. Si fa fatica ad arrivare alla fine, che poi è difficile da capire... non è l'horror che fa per me.

gei§t  @  18/02/2006 12:05:06
   9 / 10
una notte, solo a casa, su Sky, era il primo horror giapponese che vedevo (prima ancora che uscisse The Ring americano e altri)... me la sono fatta addosso!

lupin 3  @  14/01/2006 15:08:35
   6 / 10
Sicuramente nn è un capolavoro, ma si lascia guardare!

sweetyy  @  14/01/2006 12:59:06
   6 / 10
appena sufficiente...

Giulio R C  @  03/12/2005 20:47:40
   4½ / 10
Il film presenta una sceneggiatura abbozzata molto prevedibile e una storia piuttosto semplice, tanto che la suspense c'è appena. Si salva soltanto per le notevoli interpretazioni delle attrici, ma per il resto... lasciate perdere

NNIICCKK  @  14/11/2005 15:46:31
   3 / 10
La storia può anche essere decente , ma non si può considerare questo film soporifero un'orror , forse thriller ,non ci sono scene che si possono considerare di paura .Veramente scarso

FedericoBlasco  @  12/11/2005 22:03:33
   7 / 10
la solita bambina morta affogata,ma possono cambiare un pò?per il resto nel complesso è un buon film horror godibile

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento elfavy  @  25/10/2005 17:57:58
   6 / 10
gli orientali sono fissati con la morte in acqua...

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/10/2005 17.58.55
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la mia opinione  @  24/10/2005 21:15:00
   4 / 10
Non è originale, la sceneggiatura a tratti non è male ma obiettivamente è un film abbastanza scarso anche se ripeto, in alcuni momenti si lascia guardare.

lapatti  @  23/10/2005 10:16:29
   5 / 10
Ho già avuto modo di vedere altri film giapponesi "horror" e con questo ho l'ennesima conferma che non fanno paura e che più o meno sono tutti uguali. I giapponsei sono ossessionati dalle ragazzine con i capelli lunghi....cosa c'è una leggenda popolare in tal senso?

3 risposte al commento
Ultima risposta 25/10/2005 17.59.10
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genni  @  22/10/2005 23:50:20
   5 / 10
Mediocre.Nakata nel suo intento riesce,ma a metà perchè non fa paura.Meglio di Ring.

SHADE85  @  22/10/2005 03:39:28
   4 / 10
Nakata ha sfornato 2 film uguali...?!! Quando l'ho visto mi è sembrato di rivdere la trama di the ring, ad ogni modo...prevedibile in ogni scena, non l'avevo mai visto e riuscivo ad anticipare ogni avvenimento (fateci caso, è bellissimo vedere come l'attrice inizia a fare la faccia sconvolta ancora prima che qualsiasi cosa accata...) l'ho visto da solo in casa e di notte, ma cmq. nn mi ha spaventato più di tanto, in definitiva, un film scarso!

*Oscar*2005  @  17/08/2005 15:43:33
   7 / 10
Il film nn supera le aspettative ma nn x questo nn merita un buon voto,alla fine è ben strutturato anke se l'atmosfera se pur giusta(brutto tempo costante)è un pò noiosa,ma bello specialmente il finale,che si distacca un pò dal genere dandogli quel giusto tocco di originalità

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  11/08/2005 13:17:25
   8 / 10
Un altro ottimo film di Nakata.... e con The Ring non c'entra una mazza, solo il suo stile è riconoscibile, non dite spropositi per favore.....

Alien  @  12/07/2005 22:02:11
   8 / 10
Bello...è vero non è un vero horror ma a me è piaciuto tantissimo e lo rivedrei

Moderator  @  04/06/2005 17:49:10
   5 / 10
ma che è - un altro the ring

Gruppo COLLABORATORI paul  @  29/05/2005 15:57:09
   8 / 10
A me è molto molto piaciuto, non è al livello di Audition, ma mi ha fatto davvero paura. Alcune scene ho dovuto portarle in velocità doppia o tripla per la tensione. davvero, come ha scritto Req, una bella ghost-story.
Senza un filo di sangue il regista riesce a creare una storia piena di suspance. Se volete provare un pò di freddo in questa estate che si annuncia torrida, guardatelo.
Bella, ed originale, la fotografia. Da vedere ad ogni modo con la consapevolezza di stare entrando in un mondo diverso da quello occidentale.


Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  17/04/2005 19:30:20
   8 / 10
Non mi piace il genere. Ma qui siamo su un livello molto + elevato di certi horror stupidi e brutti che arrivano dal giappone appartenenti allo stesso genere.
Questa è una ghost story, ben diretta, senza nessun errore, e senza nessun difetto, che sceglie perfettamente la tempistica e dosa in modo egregio la paura e gli spaventi.

E' una storia classica , questo è vero, ma Nakata si distigue comunque dal mucchio per la sua capacità di creare atmosfere astratte e inquietanti.
E non è neanche un film di paura fine a se stesso come molti suoi simili, anche giapponesi. Le Psicologie, e i rapporti e i temi trattati sono studiati particolarmente bene e sono sviluppati in maniera particolarmente originale.

Ripeto, non è il mio genere, ma questo e "Ringu" (secondo me sullo stesso livello) sono una spanna sopra tutti gli altri.
E alla fine Nakata, si riconosce dopo 3 secondi di visione.
Anche se non piace il genere, è comunque impossibile dare un voto negativo a un film del genere. Anche io preferisco di gran lunga operazioni più concrete e senza i soliti fantasmi.

Be, ma Nakata comunque ci sa fare eccome. E' cosa evidente.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  08/02/2005 08:50:33
   5 / 10
Banalotto, stilisticamente buono ma non sta molto in piedi, poche idee portano a spacciare le poche cose che ci sono in maniera ripetitiva come fosse un'ossessione (la borsa) ma in realtà è solo sintomo di sterilità.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/04/2005 19.16.32
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claudihollywood  @  06/02/2005 09:19:35
   10 / 10
Questo film è davvero bellissimo! Alla fine è un grandissimo dramma! Altro che horror! La fine fa proprio piangere, e la tensione non manca affatto....

panda  @  21/10/2004 21:10:36
   4 / 10
Mah...tutta questa ondata di film orientali è un supplizio...uno peggio dell'altro (salvo qualche rara eccezione) poco originali e simili fra loro, è l'ora di darci un taglio.
Dopo aver vistoPhone avevo deciso che non avrei mai più visto un film orientale...ma poi le recensioni mi hanno incuriosito e...di sicuro Dark WATER è il mattone finale!

Raskolnikov  @  01/09/2004 21:35:39
   5 / 10
Lo stile di Nakata è limpido. Il film non regge. Appare piuttosto come un esercizio formale, impeccabile quanto sterile. Ma si sa, negli horror la componente soggettiva è estremamente rilevante. E per quanto mi riguarda, ho smesso da tempo, fortunatamente, di essere ricettivo nei confronti dei terrori sovrannaturali o parapsicologici. La vera paura è quella che si avverte quando si percepiscono cause efficienti di eventi verosimili e non si riesce a razionalizzarle. Ma quando è l'evento in sé ad essere percepito come palesemente artefatto, non si sente neanche il bisogno di una spiegazione rassicurante, e crolla l'intenzione stessa del film.

Luka91  @  24/06/2004 12:37:48
   7 / 10
A me è piaciuto tanto!un bel 7!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Travis barker  @  01/03/2004 11:32:16
   10 / 10
bah  @  13/09/2003 19:02:53
   1 / 10
e questo sarebbe un horror? poveri stolti.

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2011 02.38.33
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Invia una mail all'autore del commento LUCAKITANO  @  10/09/2003 23:17:09
   7 / 10
Hideo Nakata, dopo Ringu (The Ring), continua nel suo genere horror: nuovamente tratto da un romanzo di Suzuki Kôji (autore di Ringu) Dark Water ne riprende gli aspetti caratteristici: solitudine, pioggia, quotidianità, alienazione, terrore velato. L'anti-splatter per eccellenza: per far paura non è necessario vedere corpi dilaniati e schizzi di sangue. A far paura è il fantasma di una povera bambina scomparsa anni addientro che altro non vuole che una mamma. Questo nuovo horror non lascia alla fine solo la paura, ma anche l'angoscia per qualcosa che va oltre. Probabilmente il vero terrore non è nella morte, ma nella vita.

mimmo  @  10/09/2003 16:29:44
   10 / 10
Invia una mail all'autore del commento myrrina  @  30/08/2003 00:54:11
   7 / 10
l'orrore e'la solitudine della nostra società

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  02/08/2003 18:10:11
   8 / 10
Come da recensione. Una buona alternativa nell'horror dei nostri giorni.

Invia una mail all'autore del commento MASSI DJ  @  07/07/2003 02:13:27
   7 / 10
MEGLIO, MOOOOOOOOOOOOOLTO MEGLIO DI THE EYE. GRANDE TENSIONE, BUONA REGIA. L'UNICO APPUNTO è PER IL FINALE CHE NON HO APPREZZATO A PIENO.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/04/2005 15.48.12
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