il grande dittatore regia di Charles Chaplin USA 1940
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il grande dittatore (1940)

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locandina del film IL GRANDE DITTATORE

Titolo Originale: THE GREAT DICTATOR

RegiaCharles Chaplin

InterpretiCharles Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie, Reginald Gardiner, Henry Daniell, Billy Gilbert, Grace Hayle, Carter De Haven

Durata: h 2.04
NazionalitàUSA 1940
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2002

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Trama del film Il grande dittatore

Un barbiere ebreo, reduce dalla Prima Guerra Mondiale, torna in Germania.La ritrova sotto la dittatura di Adenoid Hynkel. Il barbiere viene imprigionato in un lager, ma, grazie alla somiglianza con Heinkel, riesce a sostituirsi al dittatore. E il discorso alla nazione, al posto della dichiarazione di guerra all'Ostria, avrà come oggetto un invito alla pace nel mondo.

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Voto Visitatori:   8,99 / 10 (222 voti)8,99Grafico
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Voti e commenti su Il grande dittatore, 222 opinioni inserite

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Thorondir  @  07/02/2023 11:42:59
   9 / 10
Va bene, oggi il film può apparire datato in molte cose e per molti motivi. Ma tutto va sempre contestualizzato al momento storico in cui nasce il prodotto: da questo punto di vista "Il grande dittatore" è un continuo di invenzioni, di gag, di battute, di ridicolizzazione delle dittature tedesca e italiana. È insieme denuncia della condizione degli ebrei e modo per provare, tramite la risata, ad esorcizzare il male (va ricordato che il film esce prima dell'inizio della "soluzione finale"). E poi si potrebbe parlare di come alcune scelte e scene sono invece ben sopravvissute alla prova del tempo (basta vedere in tal senso le sequenze iniziali della Prima guerra mondiale).

Insomma, uno di quei film che non solo hanno fatto epoca dal punto di vista cinematografico, ma che hanno contribuito a costruire un immaginario oltre la settima arte, che hanno ridefinito il genere comico e la satira politica, che hanno messo in mostra le fallacie del virilismo totalitario (molte e diffuse le allusioni alla virilità impotente e femminea). E poi sarà pur vero che oggi quel monologo finale appare un po' troppo pieno di retorica a buon mercato: ma, di nuovo, calato in quel tempo storico, è un grido di fratellanza (inascoltato) prima dell'inizio della guerra che ha sepolto la fratellanza tra gli uomini.

DogDayAfternoon  @  04/04/2021 23:47:19
   8 / 10
Quello che più fa impressione è la capacità di Chaplin di fare satira nel pieno della guerra più devastante mai combattuta e di due tra i totalitarismi e le dittature più terribili della Storia. Una satira molto intelligente, che ridicolizza in modo grottesco le figure di Hitler e Mussolini (Benzino Napaloni è semplicemente geniale) senza mai mancare di rispetto alle vittime, cosa non facile.

L'abilità mimica di Charlie Chaplin è un qualcosa di irraggiungibile, un'artista a 360° che supera magnificamente anche forse l'ultima prova rimastagli, quella del sonoro.

Uno di quei film la cui visione dovrebbero obbligarla per legge.

Goldust  @  06/05/2020 18:05:16
   8 / 10
Siamo dalle parti del mito visto che questo film è diventato tra i più celebri se non il più celebre di Chaplin ( il primo in cui parla! ) per la sua capacità di sbeffeggiare in tempo reale le manie guerrafondaie di Hitler e Mussolini, i cui nomi vengono opportunamente storpiati come le regole della satira da sempre impongono. Mi ha colpito come la capacità di osservazione della realtà di Chaplin si sia tradotta in un lavoro di derisione veritiero anche nei più piccoli dettagli, quelli non sempre così facili da percepire ( in Hinkel traspare un senso di inferiorità rispetto a Napoloni proprio come tra Hitler e Mussolini ) e ovviamente mi ha colpito l'ottimo lavoro svolto dal regista sui registi drammatici e comici del film, che si alternano in una miscela vincente.
Il comizio finale di speranza in cui vengono esaltati rispetto e pacifica convivenza reciproca ha fatto il giro del Mondo eppure tante altre scene sono gustose: quella dei budini contenenti le monete, lo squinternato buffet tra i due dittatori, la fuga dal barbiere dal campo di concentramento e l'arrivo in pompa magna nella capitale. Nonostante tutto ciò, la parte centrale della pellicola vive qualche momento di stanca e le parentesi con la pur brava Goddard non sembrano così imprescindibili per il racconto

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Dom Cobb  @  21/06/2018 00:13:07
   10 / 10
Un timido e lievemente imbranato barbiere ebreo ritorna in patria alla fine della Prima Guerra Mondiale, dove nel frattempo si è instaurata una dittatura sotto la guida del folle megalomane Hinkel. La perfetta somiglianza fra il dittatore e il barbiere si rivelerà cruciale nel decidere il destino dell'intera nazione...
All'epoca dell'uscita di questo film, così tanto eppure così poco tempo sembra passato da quando, nella seconda metà degli anni Dieci, un giovanotto membro della compagnia produttiva di un tal Mack Sennett sceglie di indossare pantaloni trasandati, bombetta e baffi finti come creazione dell'ultimo secondo per un personaggio in uno dei tanti corti realizzati all'epoca. Quello che iniziò come un caso si tramutò in pochissimo tempo in un'icona, un simbolo di bontà, innocenza e genio ancora conosciutissima e altrettanto amata ancora oggi da chiunque abbia anche solo un briciolo di buon gusto. Chi poteva immaginare, ai tempi di quei primi corti, che quello stesso uomo avrebbe raggiunto due decenni dopo tali vette di eccellenza da costituire una pietra miliare nella storia della settima arte, da lasciare una traccia indelebile e di ispirazione non solo per future generazioni di cineasti, ma anche di future generazioni di persone, uomini e donne comuni di qualsiasi provenienza e casta sociale? Pochissimi, anzi, quasi nessuno, è capace di dichiarare tanto di sé, e il maestro Chaplin è uno di quei pochi.
E questo "Il grande dittatore", opera con la quale il maestro approda finalmente al parlato, è quella vetta. "Tempi moderni" ci era andato vicino, ma qui si va oltre. La vicenda del barbiere e del dittatore incarna tutti gli elementi che hanno fatto il successo di Chaplin e del suo cinema e li porta all'estrema perfezione, sia formale che contenutistica, arricchendoli di sottotesti politici di rara intelligenza e affrontati in una maniera diretta, eppure anche delicata, che non verrà mai ripetuta con la stessa efficacia.
Il meccanismo imbastito da Chaplin è perfetto, e per certi versi costituisce una summa di tutti gli aspetti della filosofia del grande cineasta e delle tecniche apprese nel corso di due decenni e mezzo di esperienza cinematografica: fin dall'inizio si susseguono sequenze che vanno dalla commedia slapstick tipica del cinema muto in cui il maestro ha le sue radici,


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alla graffiante e spietata satira politica, che si avvale fino all'ultimo dell'arma costituita dal sonoro,


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passando per gli inserti più drammatici ed altri dove la narrazione visiva tocca vertici di metafora e allegoria spiazzanti nella loro diretta semplicità.


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C'è poco da dire, per il resto, che altri già non abbiano detto prima: ogni singola scena del film, dall'inizio alla fine, è nota e conosciuta a tutti, e l'abilità con cui Chaplin mischia e alterna i vari registri senza mai colpire una nota stonata è un modello rimasto imbattuto ancora oggi, quasi ottant'anni dopo. E che dire, poi, dello struggente e indimenticabile discorso finale, un monologo appassionato in cui, per la prima volta forse, Chaplin mette fine ai giochi e getta la maschera, rivolgendosi direttamente agli spettatori non come il personaggio del barbiere, ma come sé stesso. Una disperata esortazione a ricordare chi e cosa siamo, di cosa siamo capaci e di cosa dovremmo evitare di essere capaci, un appello alla parte migliori di noi stessi che rimane tuttora per lo più inascoltato.
Con "Il grande dittatore", non si ha soltanto la più grande opera di satira politica mai creata, ma in generale uno dei pinnacoli della settima arte e di ogni arte di tutti i tempi. Qualcosa che ci parla e il cui messaggio, non importa quanto tempo passi, rimane oggi e rimarrà in eterno pericolosamente, schiacciantemente e inevitabilmente attuale. E con questo non saprei che altro aggiungere.


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antoeboli  @  19/06/2017 20:24:45
   7 / 10
Quello che per molti è considerato uno dei pilastri della cinematografia , per me è stata un esperienza visiva interessante e poco più .
Un misto tra una commedia er un film riflessivo , girato in uno dei periodi più bui dell umanità , con aneddoti che volevano Chaplin essere trucidato dal Fuhrer dopo questo film . Il quale ridicolizzava la sua figura , quella della Germania nazista ,senza dimenticare di Mussolini .
Sotto il profilo tecnico , ancora oggi è un grande film , certo qualche effetto vecchio stile stona molto , ma l interpretazione di Chaplin è tutto quello che regge la baracca.
Alcune scene poi rimangono nella storia : il discorso all umanità, l arrivo di Mussolini alla stazione , il giocare con una sfera raffigurante il mondo ,ma anche tutta la prima parte nella grande guerra in trincea (che è anche la parte più divertente)

topsecret  @  10/05/2017 14:59:59
   7½ / 10
Se lo scopo di Chaplin era quello di ridicolizzare lo stato nazionalsocialista e il suo massimo esponente, il discorso finale è un inno invece alla serietà, all'unione, alla tolleranza e al rispetto degli uomini, incitati tutti a unirsi in pace e fratellanza.
IL GRANDE DITTATORE fu uno dei successi di Chaplin, ed è un film abilmente costruito, che contrappone alla forte carica comica la naturalezza e la voglia di serietà, in un mix riuscito di risate e appassionate riflessioni.
Per quanto mi riguarda, meno coinvolgente di altri lavori di Chaplin ma comunque un gran film che merita di essere visto ed apprezzato.

pak7  @  06/04/2016 10:59:34
   9 / 10
Un'opera grande, grandissima. Personalmente l'ho apprezzato (globalmente) meno di altri lavori di Charles, ma il messaggio finale vale da solo il prezzo del biglietto. Coraggiosissimo, un pugno nello stomaco per l'epoca, e se ci si riflette bene, anche per adesso. Voto altissimo, ma meritato.

Filman  @  30/03/2016 18:57:20
   9½ / 10
Inventata la comicità moderna, Charlie Chaplin si lascia alle spalle la figura di Charlot, il sorridente e sfortunato vagabondo che vive la vita con ottimismo e col sorriso verso un futuro incerto, aprendo la bocca per la prima volta sul grande schermo in THE GREAT DICTATOR per lanciare un messaggio universale e immortale con le parole, rintracciabile ed assimilabile da chiunque tramite questa satira internazionale, con una presa di posizione e una presa in giro alla Germania nazista infinitamente coraggiosa dato il contesto storico in cui è stato prodotto il film, e con un risultato successivo importante non solo a livello cinematografico ma anche socialmente e culturalmente parlando. Infatti, la grandezza pacifista e umana della pellicola è talmente limpida che diventa essa stessa la forza narrativa di questo ennesimo capolavoro dell'autore, il quale alimenta lo sguardo malinconico sempre appartenuto al suo animo anche nella forma ed utilizza la metodologia più classica e solida del cinema muto, ovvero la sua, nelle scene maggiormente comiche, anche per sminuire il grande potere di singoli uomini, crudeli tiranni che privano dell'istinto di libertà interi popoli per sostituirlo con quello dell'insensato odio verso un finto nemico.

BlueBlaster  @  12/01/2016 01:53:56
   7½ / 10
Un'opera "enorme" per l'epoca...coraggioso, irriverente, con riflessioni profonde e portatore di principi di pace proprio nel periodo in cui esplodeva il delirio della Seconda Guerra Mondiale. Ciò che, al termine del film, auspica Chaplin non è mai stato più lontano da quello che realmente accadrà nei successivi 5 anni...milioni di morti, Guerra Totale, miseria e macerie, olocausto ebreo, bombe atomiche!!!

Indubbiamente una pietra miliare ma indubbiamente anche un film lontano dai canoni a cui uno spettatore come me è abituato e perciò un film che non mi ha appagato appieno a fronte del suo status di capolavoro.
Per alcuni aspetti è geniale, ha delle gag molto divertenti ed è ben girato.
Ho notato però una certa difficoltà di Charlie Chaplin come attore di Cinema sonoro...cerca quindi di inserire le classiche sequenze da "classico comico muto", vedasi inizio del film o le parti di litigi con i militari e le padellate, con tanto di scene velocizzate ecc... A me sto tipo di comicità anni 20/30 rimane proprio sullo stomaco e fa ben poco ridere!
Ho visionato la versione in cui Chaplin/Hitler è doppiato da Oreste Lionello e mi è piaciuto, l'attore poi è formidabile come presenza scenica e somiglianza con il fuhrer.

Tutte le parti della trama riguardanti il ghetto e il rapporto con la giovane ebrea mi hanno annoiato, le ho trovate melodrammatiche e buoniste a fronte degli altri momenti in cui dilaga la dissacrante satira contro il nazismo ed il fascismo. A tal proposito la parte che ho trovato irresistibile e che rende da sola meritevole di visione il film è tutta quella in cui Hitler e Mussolini (con nomi alterati) si incontrano ed i vezzi di entrambi vengono caricati all'ennesima potenza con successiva "sfida di prestigio" che finisce in lotta con il cibo...l'arrivo alla stazione di Benito, loro sulla poltrona del barbiere ecc...
Simpaticissime anche le statue che fanno il saluto nazista, la sequenza della moneta nel budino, Hitler che non ha tempo di farsi fare il ritratto e lo scambio di persona finale.
Il monologo finale è un immortale inno alla pace più che doveroso da parte di Chaplin, purtroppo un pò troppo lungo ed ostentato il che ne sminuisce l'efficacia.

L'ho visto in onore del ritorno sul grande schermo della versione restaurata ed in un mio personale periodo di riscoperta di pellicole sul Terzo Reich...non so se lo avrei visto con interesse in caso contrario e non so se avrò ancora voglia di rivederlo, indice che non l'ho trovato trascendentale.
Resta comunque un gioiello dell'umanità a livello oggettivo, anche solo per l'audacia nel realizzarlo.

dagon  @  27/03/2015 18:57:07
   10 / 10
Non lo scopro certo io: questo è un capolavoro. Tanto più se pensiamo a quando è stato girato. Chaplin realizza un film satirico mescolando in modo ammirevole momenti umoristici e dissacranti con altri altamente drammatici: ti fa ridere e pensare nello stesso tempo, come pochi altri film. Una pellicola profonda ed intelligente, capace di cogliere ed esprimere con estrema lucidità certe dinamiche umane che, evidentemente, sono sempre le stesse attraverso i secoli. Non si impara mai alcunchè dalla storia e questo, ahimè, rende il messaggio di questo film sempre attuale (quanto inascoltato).

chompy  @  29/09/2014 20:39:47
   10 / 10
questo film è l'equivalente del giudizio universale di Michelangelo. regia, recitazione, tutto. è un film completo, coraggioso, inequivocabilmente perfetto.
Chaplin è un mostro sacro e lo dimostra ampiamente.

A.L.  @  24/11/2013 23:04:46
   8½ / 10
Un inno all'umanità, intramontabile

vieste84  @  10/02/2013 19:11:27
   9 / 10
Se si pensa all'anno in cui è uscito e per il coraggio mostrato da Chaplin di fare una satira contro l'uomo più potente e influente all'epoca sicuramente è un film che merita 20 su 10. Cercando di non pensare al contesto storico e analizzando l'opera in se per se il voto che gli do è 9 come Monsier Verdoux anche se quest'ultimo lavoro nel complesso mi è piaciuto di più de "il grande dittatore". Metto pari voto sia per alcune scene comiche e per altre un po più drammatiche, ma ciò che fa prendere il volo alla pellicola è indubbiamente quello strepitoso discorso finale con le relative immagini del popolo e della sua compagna in austria....che dire lo vedo e rivedo e mi vengono i brividi ogni volta, forse è il discorso più emozionante della storia del cinema.
Chaplin dimostra in questa pellicola di saperci fare con le gag comiche, con gli equivoci, con la satira intelligente, interpretare sia i ruoli del cattivo (mi è piaciuto di più Verdoux però) e sia trasmettere messaggi all'intero popolo mondiale e non mi riferisco al mondo della pellicola, ma proprio al mondo vero e proprio cioè noi...... aggiungo inoltre che Chaplin non è un buon attore ma un pezzo di Cinema che cammina perchè dire che è un buon sceneggiatore o altro è riduttivo per un mostro come lui.
Sicuramente era un uomo intelligentissimo e mi dispiace solo perchè a quanto mi risulta, correggetemi se sbaglio, i suoi film parlati sono solo 3. Avevo di lui fin da piccolo e non so perchè, l'immagine di un attore comico e invece vedendo questi 2 lavori mi rendo conto che ha uno spessore artistico che va al di là di un genere. Chissà come sono i suoi lavori muti, spero che i vari "luci della città" "il monello" ed altri mi regalino emozioni altrettanto potenti.

P.s: ho notato che ogni film ambientato nella seconda guerra mondiale ha sempre voti altissimi, pensateci provate a pensare a un film mbientato in quegli anni che non sia giudicato un capolavoro, io cmq non mi sono lasciato influenzare da questo ed il mio voto è esclusivamente al film e molto influenzato dal discorso finale

prof.donhoffman  @  28/11/2012 12:10:24
   9 / 10
Per me tra i migliori e il più sottovalutato di Chaplin.

Invia una mail all'autore del commento RMmonteverde  @  27/10/2012 20:58:37
   7 / 10
Un film da non perdere, perchè denuncia l'assurdità delle dittature militari. Comicità e drammaticità si mescolano grazie alla sapienza di un gradissimo attore assoluto. E' in bianco e nero, due soli colori. Ma bastano.

Crazymo  @  22/07/2012 22:21:53
   9 / 10
Capolavoro, Chaplin al massimo dello splendore. Immortale.

outsider  @  21/07/2012 17:52:40
   10 / 10
Qui c' e' poco da dire, poiche' dovrei esibirmi in enunciazioni di complimenti a chi, all'epoca, grandissimo e innovatore, il gigante Charlie, giro' un film sugli eccessi e sulla stupida inconsistenza di quanto veniva ostentato.
Il personaggio di Mussolini romagnolo fa scom pi scia re.
Poi tutto e' geniale, curatissimo, dal simbolo doppio ++ alla qualita' del bianco e nero, cosa non scontata allora.
potrebbe essere un film di vent' anni piu' tardi, ricordiamo che in europa i regimi erano in piedi.
Se lo avessero preso....
Stupendo

DeciSex  @  23/06/2012 20:59:00
   8½ / 10
Grande idea di Chaplin e grande recitazione. Chaplin disse che se avesse saputo cosa avrebbe portato la guerra (l?olocauso e le sofferenze) probabilmente non se la sarebbe sentita di prendere in giro i criminali protagonisti, ma la cosa bella è che comunque Chaplin, resosi conto (come moltissimi americani e opinioni pubbliche dell'epoca) dell'oscura immagine di Hitler che prendeva sempre più potere in Europa, avesse voluto avvertire il mondo e comunque denunciare questi fatti. Chaplin prende l'occasione per esprimere le sue opinioni sulla guerra in generale e nel discorso finale (che fa venire la pelle d'oca) recita un grido di speranza (più che altro di utopia) che contraddistinguerà questo film per il suo doppio volto: prima la recitazione ed infine, prima di finire, un gesto di umanità.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2012 21.28.17
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dgdrfg  @  10/04/2012 16:06:33
   9 / 10
credo che un mio commento sia superfluo, il film si commenta da solo. Chaplin, straordinario come sempre

gemellino86  @  08/04/2012 19:05:22
   9½ / 10
Uno dei migliori Chaplin. Un film antifascista e ironico con una satira pungente. Da vedere assolutamente per i fan del regista-attore.

Tambo90  @  16/02/2012 14:46:01
   8 / 10
Un film di indiscusso valore, magnifiche le caricature di Hitler e Mussolini, gag esilaranti alcune più riuscite di altre. il discorso finale non mi è particolarmente piaciuto, la parte del film che avrei evitato, ho trovato il discorso piuttosto banale e utopico.

Ciaby  @  16/01/2012 17:02:07
   8½ / 10
Classico.
Memorabile nella sua perfetta fusione tra dramma e commedia, altro che Benigni. Tra i suoi migliori.

7219415  @  13/01/2012 13:21:36
   7½ / 10
Film molto coraggioso..con scene veramente divertenti (Hinkel che gioca col pallone mappamondo, i budini con dentro le monete)...però sarò sincero...alla lunga mi ha un po' annoiato...insomma quando mancavano 40 minuti speravo che fosse già più o meno finito...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  28/12/2011 23:03:37
   9 / 10
Troppo oltre questo film, di una modernità sconcertante e di un coraggio notevole Chaplin confeziona il suo capolavoro, una grande satira, sottile e nello stesso tempo forte.
Anticipa le tematiche di un certo tipo di cinema che si affermerà a cavallo tra gli anni 60 e 70-
Un grande classico

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  30/10/2011 19:06:37
   10 / 10
un grande capolavoro.Grandissima satira anti Hitler e Mussolini.Chaplin meraviglioso specie nel monologo finale(ancora attualissimo)

PignaSystem  @  02/08/2011 00:03:15
   8½ / 10
E' un'opera ambiziosissima ed altrettanto coraggiosa quella che Chaplin, ormai affermato come attore, regista e sceneggiatore (nonchè musicista dei suoi film) si appresta a girare nei mesi che vedono lo scoppio della seconda guerra mondiale e l'inizio di una catena di tragedie destinate a sconvolgere gli assetti politici, geografici e sociali del pianeta. Ancorato al passato comico (le scenette di puro slapstick si sprecano), virato qui al brillante grazie all'utilizzo di pseudonimi comici (Hitler è Hynkel, la Germania è la Tomania, Mussolini è Napoloni e così via) e sarcastiche simbologie varie (celebre è la scena in cui il dittatore fantastica giocando con il pallone-mappamondo), Chaplin fa il bello e il cattivo tempo e si permette persino di prendersi gioco - con un'ironia realmente signorile, perfida e sottilissima - di un personaggio abbastanza temibile e vendicativo come Adolf Hitler.

Lory_noir  @  08/07/2011 00:17:01
   9½ / 10
Questo film rasenta la perfezione. Maledettamente attuale, fa ridere e commuovere. Chaplin è IL genio!

albert74  @  29/06/2011 23:57:52
   10 / 10
uno dei più bei film comici della storia del cinema che è anche e soprattutto una spietata critica ai regimi dittatoriali del tempo il tutto magistralmente narrato con una genialità che non ha eguali nella storia del cinema. Chaplin è come al solito un genio, un maestro della satira, della comicità nel senso più puro del termine. Le intuizioni geniali e la regia del film sono quasi profetiche, sembra quasi di scorgere il paradosso e il ridicolo proprio di ogni regime dittatoriale. Il mettere alla berlina Hitler e mussolini richiede una grande capacità per non cadere nel macchiettistico o nel ridicolo. Chaplin non cade mai nel ridicolo e la sua comicità non è mai melensa.
questo grandissimo film è un gioiello della cinematografia di tutti i tempi, un capolavoro che solo un genio come Chaplin poteva ideare.
Merita di essere visto mille volte.

.Kia90.  @  26/06/2011 23:22:19
   9 / 10
Stupendo.
Chaplin che parla fa un po' effetto ma personalmente non delude.

Il discorso finale è da brividi.

censurableah  @  30/05/2011 16:20:09
   7 / 10
Film sopravvalutato, eccessivo in alcune parti, non il miglior Chaplin

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  05/05/2011 17:50:12
   9 / 10
Charlie Chaplin, con l'avvento del sonoro, non smarrisce lo smalto della sua mirabile dialettica ed escogita un "Great dictator" pervaso da una forma in via di evoluzione, aperta alle nuove invenzioni tecnologiche dell'epoca. L'ironia si diffonde anche attraverso il dialogo (forse con un impatto leggermente più debole) e conferma le tipiche situazioni alleviate dai gesti e dalle spassose gag. Trovate come quella del missile che, uscito dal gigantesco cannone "Grande Bertha" e caduto senza esplodere mentre gira intorno ingovernabile come una prima avvisaglia di ribellione al padrone, sono godibilissime perle di humour.

Incombe su tutto e tutti l'emblema delle croci accoppiate: vessillo di coloro i quali alzano la voce per farsi sentire, tanto che ai microfoni non rimane altro che ritrarsi. Si conferma l'atteggiamento tipico dei grandi poteri autoritari; direttori d'orchestra che dettano tempi e modi degli applausi di approvazione, di cori e fanatismi vari, disprezzando nel frattempo tanto la democrazia quanto i loro sostenitori. I comandanti, si sa, vedono solo se stessi.
E i colpi di tosse di cui sembrano soffrire, arrivano provvidenziali a nascondere le indecisioni e la mancanza di argomenti. I condottieri tirano in ballo problematiche fasulle, o secondarie, per nascondere quelle vere, e avvalersi di un numero spropositato di lecca…buste. Oppure si fanno belli e cercano di restare in qualche modo nella Storia, facendosi ritrarre su tela o sotto forma di scultura, sempre senza concedere molto tempo perché, si sa, all'Arte non si riservano quelle attenzioni che merita la Belligeranza. E poi chi ha voglia di prestarsi a uno specchio così impietoso quando la natura non lo ha dotato in altezza e in spiritosaggine?

Hynkel, dittatore della fantomatica e assonante Tomania, è il marchio ostile della logica di Chaplin. Raffigurato ed estremizzato ad arte da un volto perennemente sboccato, e comico solo perché naturalmente innocuo. Un po' come Charlot. Napaloni invece, confortato dall'abbagliante interpretazione fornita da Jack Oakie, è l'assurdo dittatore di Bacteria (anche se nel film mi pare che il nome abbia un riferimento più esplicito all'Italia), un finto contraltare di Hynkel, in realtà doppione rafforzativo di una condizione sociale allo sbando e ridicola per quanto realmente pericolosa.

La fantasiosa dicotomia creata da Chaplin si esprime tuttavia ai massimi livelli quando scorta musicalmente il barbiere-sosia e il vero dittatore. Servendosi di Brahms e della sua marcia ungherese, infonde un'allegra agilità al barbiere e alla sua confidenza col rasoio, facendolo muovere a ritmo di musica mentre taglia via i peli a un malcapitato e impaurito signore.
La sequenza della follia estatica raggiunta tramite la danza col mappamondo invece, sulle note della celestiale melodia di violini del preludio del "Lohengrin" di Wagner (!), favorisce subito un'immediata empatia di Hynkel nei confronti del palloncino-mondo; amato e coccolato, poi bramato con quel senso di possesso così vorace che il "giocattolo" gli esplode fra le mani. I due personaggi fluiscono in una similitudine e, grazie alla divergenza della loro origine, manifestano la loro irruenza in due modi completamente differenti: il primo per mezzo di una prepotente difesa, il secondo con l'aiuto di un distensivo attacco.

"Il grande dittatore" ha un non so che di estraneo. Forse perché decreta l'allontanamento della figura di Charlot, pur mantenendone certi lineamenti fisici e spirituali. Il barbiere ebreo che vediamo fin dalle prime scene sembra il maturo erede di un clown, quasi composto nel suo silenzio: adesso ha un'occupazione (condizione sociale di solito estranea all'omino con i baffi) e si ritrova catapultato, dopo una breve parentesi introduttiva che passa attraverso una memoria ballerina, nel grande realismo della Storia. E' l'uccellino in gabbia che simbolicamente viene inquadrato al momento dell'assalto al ghetto. Da quella prigione dell'incoscienza riesce a evadere quale ambasciatore, durante il discorso finale a una folla che non si vede mai da vicino (una velata critica alla sprovvedutezza della gente?).

D'altronde il palesamento dell'ispirazione nazista giunge come integrazione all'assopito discernimento della piccola borghesia, e perviene a identificare un perfetto inganno popolare. Una volta che gli si presenta la possibilità di vestire i panni del tiranno, il barbiere trasmette con la voce il Chaplin-pensiero: discorre richiamando la dignità dell'uomo di fronte alla barbarie dell'autoritarismo. Una "piazzata" che giunge forse un po' fuori luogo, ma che nasconde l'urgenza e l'ideale di molti oppressi in quel periodo storico così deleterio e misero.

trickortreat  @  16/04/2011 14:31:06
   8½ / 10
Tanto buffo quanto intelligente, questo film (il primo di Chaplin che vedo) mi è piaciuto davvero molto! Lui è magnifico!

simo96  @  04/04/2011 21:46:34
   7½ / 10
di solito non apprezzo più di tanto chaplin,perchè mi pice di più lo stile moderno e a colori e non i film vecchi ed in bianco e nero...
Però questo film ha una grande morale ed un gran coraggio(è syato fatto nei tempi dei nazisti)...quindi non può far altro che ricevere un voto positivo da me...

Oskarsson88  @  24/02/2011 20:22:07
   8 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  31/01/2011 15:59:13
   8 / 10
Il grande dittatore è un film coraggioso, nonostante lo stesso regista ammise di aver sottovalutato la tragedia imminente. Il monologo finale infatti, per quanto condivisibile, mi è parso vagamente ingenuo. Molto più lucida invece la caratterizzazione del dittatore, ridotto ad un essere fondamentalmente decerebrato (basta leggere qualche passo del Mein Kampf per scoprire che Hitler era in realtà un piccolo uomo invigorito da una testarda stupidità ). Detto questo non è secondo me il miglior Chaplin.

rob.k  @  18/12/2010 22:34:46
   9½ / 10
Meraviglioso film di Chaplin, uno dei migliori. Coraggiosissmo e all'avanguardia.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

scantia  @  02/12/2010 17:04:44
   8½ / 10
Un film testamento.
E' commiato di Chaplin al cinema muto e al tempo stesso una dichiarazione di intenti su quanto avverrà in futuro ed è Il commiato di Charlot al suo pubblico. La maschera legata in modo inscindibile agli schemi del muto non può sopravvivere all'avanzata del sonoro, è tempo che si ritiri dando l'ultima prova nel memorabile personaggio del barbiere.
Ma i fatti reali in Europa vanno troppo al di là, sia della finzione cinematografica, sia degli strumenti messi a disposizione dalla satira. Non si può affidare il commento delle atrocità naziste ad una maschera o ad un attore, è necessario che sia Chaplin uomo a prendere posizione.
Solo così il monologo finale va interpretato. Non è più cinema, non è più recitazione, si va oltre: si guarda dritto in macchina da presa, si guarda l'ascoltatore negli occhi e si cerca di smuovere le coscienze con ciò che oggi più sembrare retorico e sentimentale, ma allora tragicamente necessario.
Per Chaplin autore e per il mondo fu un punto di non-ritorno.

ValeGo  @  14/11/2010 13:04:39
   10 / 10
Film rivoluzionario,geniale e coraggioso per gli anni in cui è stato realizzato. Un grande Chaplin.

Dr. Nekrobilly  @  05/10/2010 15:24:10
   10 / 10
Geniale, solamente geniale si può dire su questo film... da vedere e rivedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  27/08/2010 20:56:13
   8½ / 10
Grandissimo, geniale, unico nel suo genere, il grande dittatore non è solo un film comico, ma è un messaggio di propaganda esplicito in un periodo molto duro e nero nella storia del secolo scorso e non solo.
L'addio al muto da parte di Chaplin, e l'addio anche al vagabondo da parte del regista, il grande dittatore chiude ufficilamente il capitolo muto da parte di Chaplin, ormai l'era del poetismo e dell'ingenuità da parte del vagabondo era un capitolo finito, sovrastato dall'odio e dal meterialismo dell'epoca, che poteva essere visto non solo attraverso le immagini, ma anche sentito e raccontato con il sonoro.
La grandissima interpretazione di Chaplin nella doppia parte è stratosferica, la migliore dell'attore senza ombre di dubbio, le battute sono fortissime, e molte scene fanno morire dal ridere, un Chaplin immortale.
Un film che entra nella storia, la presa di posizione inequivocabile da parte del regista sulla follia del nazismo, una commedia che sfocia nel discorso finale da parte di Chaplin per un mondo migliore, un discorso che seppure sia arrivato alla soglia dei 70 anni dalla sua uscita, hai giorni nostri non può passare innosservato. Capolavoro.

bebabi34  @  10/08/2010 11:32:26
   7 / 10
Un film propaganda, figlio della maturità filosofica e quindi dell'impegno sociale. Lodevole nell'intento, ma non all'altezza artistica di altre sue pellicole.

Xavier666  @  09/08/2010 16:10:06
   10 / 10
Capolavoro della storia del cinema.
Tutta la scena del barbiere ebreo che rientra a casa e affronta i crucchi, antologia storia e sublime bellezza senza tempo.
Squisito e leggendario Charles Chaplin insieme all'eterna Paulette Goddard!
Di diritto è da sempre fra i primi posti in ogni classifica fatta dei film più belli di ogni tempo e generazione e attuale come non mai.

hideakianno  @  09/08/2010 15:57:01
   8 / 10
capolavoro di chaplin,non tanto pe ril film in se,ma per il coraggio morale di girarlo in un momento in cui il mondo volgeva lo sguardo da un 'altra parte...
grande l'idea di mettere alla berlina il nazismo e il suo leader,e con esso tutti i totalitarismi e le dittature della storia.....il discorso finale vale da solo tutto il film,con quel messaggio di speranza lanciato verso il futuro

tati83  @  20/06/2010 22:48:30
   10 / 10
Capolavoro assoluto del cinema. Grande humor, grande senso della realtà e soprattutto un finale con un discorso che fa venire i brividi.

BrundleFly  @  03/06/2010 08:28:00
   9 / 10
Un film che si commenta da solo, se solo si pensa a quando è stato realizzato.

BlackNight90  @  22/02/2010 00:44:51
   9½ / 10
Non il più poetico di Chaplin ma secondo me il più importante. Non bisogna mai dimenticare il contesto in cui il film nacque: nonostante le difficoltà di realizzazione Chaplin era deciso ad andare avanti perché in cuor suo aveva già intuito le nefandezze del regime nazista, anche se certe atrocità nessuno avrebbe mai potuto immaginarle, mentre il resto d'Europa chiudeva gli occhi e lasciava mano libera alle dittature.
Chaplin capì che l'unico modo che aveva per contrastare i tristi figuri che inneggiano (e ancora lo fanno) al nazifascismo era svelare le assurde e ridicole basi su cui poggiano le loro ideologie con la parodia e la satira.
Quella di Chaplin è un messaggio pieno di umanità all'umanità tutta, il monolgo finale è retorico ma necessario, semplice ma universale.

ezequiel  @  06/01/2010 18:04:03
   6 / 10
grande prova di chaplin attore.
macchiata, però, dallo chaplin regista.
peccato.

troppi indugi e ridondanti strappi macchiettistici. vuol far troppo ridere e troppo piangere. il finale, da molti esaltato, è il trionfo del patetico e della demagogia su scala mondiale. vorrei poter dire anche altro, ma glissiamo, che è meglio.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2011 23.31.24
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Drugo.91  @  06/01/2010 15:30:14
   8½ / 10
Chaplin parla? ma dai..
la comicità del regista è sempre divertente a volte irresistibile
il film è un pò lunghetto, ma il finale è bellissimo
da vedere

capp_86  @  28/12/2009 01:19:15
   9 / 10
Basta un'unica parola: CA-PO-LA-VO-RO.

Battute originali ("Com'è la benzina?"), caricature perfette (su tutti Napaloni), e un messaggio profondo, trattato con il giusto tocco Chaplinesco dall'inizio fino al discorso finale.

Bucefalo  @  25/12/2009 16:01:31
   10 / 10
Altro film da 11. Tematica dura, ma trattata con delicatezza. Il film lascia trasparire tutta la lucidissima percezione della realtà di quegli anni che aveva l'autore e la sua conseguente rabbia, però senza mai rinunciare a una comicità che non stanca ed è ancora frizzante a quasi 70 anni di distanza (altro che le volgarità dei vanzina e neri parenti).
Alcune scene sono esilaranti, altre epocali, geniali alcune trovate. La scena finale da vedere e rivedere. Ancora devo decidere se preferisco questo o il monello.

martymcfly  @  11/10/2009 15:14:08
   9½ / 10
impressionanti la somiglianza tra chaplin e hitler e la preveggenza di questo film!
credo sia la più grande opera di chaplin tecnicamente parlando!
unica pecca: la parte con l'alter ego di Mussolini mi ha un po' annoiato...
per il resto FILM STRAORDINARIO!!!

carrie  @  06/10/2009 12:13:26
   10 / 10
Inarrivabile Chaplin!
Con quanta maestria è riuscito a confezionare questo film, intelligente, riflessivo ed ironico, perchè è proprio nella sua ironia che è presente tanta intelligenza.
Mi rendo conto che è stato anche coraggioso a rischiare di realizzare questo film nel 1940!

E' bellissimo, ci sono tantissime scene memorabili come quella del barbiere! Meravigliosa!!!!

Questo film è un mix perfetto di regia, trama, sceneggiatura ed interpretazione.
E' un gioiello, e a tutti consiglio la visione dei film di Chaplin perchè oltre a divertirvi tanto, è un vero seminario di cultura cinematografica, dove poter attingere la vera essenza del cinema, che tanto deve a questo piccolo omino geniale!

Caplavoro...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  22/09/2009 20:34:36
   9 / 10
C: Innanzitutto, ci vuole parlare della sua Tomania?
H: Un paese davvero ospitale. Arrivano ogni giorno diversi turisti da tutta Europa. E pensi, quando la visitano non vogliono più andarsene. Abbiamo richieste persino dagli Stati uniti.

C: E dove li ospitate?
H: In lager lussuosissimi. Offriamo loro vitto e alloggio, ci sono anche le docce.

C: Però si dice che da quei lager non esce mai nessuno.
H: E' una bugia; si entra dall'ingresso principale e si esce dal camino.

C: Eppure tutto il mondo parla di lei come se fosse un dittatore malvagio.
H: Il mondo? In fondo non è che un piccolo pianeta.

C: Che vuole intendere, scusi?
H: Bè, capita di poterlo calpestare.

C: E perché mai?
H: Dicono porti fortuna.

C: Crede davvero possano esistere minoranze o popolazioni per così dire inutili?
H: Si riferisce agli ebrei, ai dementi, ai pazzi, ai mongoli, ecc.?
No, inutili non direi, anzi, mi ci faccio il bagno tutte le mattine.

C: Un'ultima domanda: perché ha scelto di allearsi con Benzino Napaloni?
H: Non saprei.. Quel Napoloni a qualcosa potrebbe anche servire, a cosa però non ci ho ancora pensato.

C: Ne saranno felici i popoli della Bacteria.
H: Ne saranno entusiasti.

C: In fondo credo che non sia così crudele come la descrivono. Ho concluso, grazie per i chiarimenti.
H: Si figuri… E stia attento con quella ca.zzo di sigaretta! Mi stava quasi bruciando la poltrona, per rivestirla abbiamo dovuto spellare 5 ebrei!


Intervista immaginaria a cura di Ciumi al "grande dittatore" della Tomania (Germania): Adenoid Hynke (Hitler).


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/07/2009 10:34:03
   9 / 10
Unico film di Chaplin che ho visto fin ora,mi è piaciuto moltissimo.Molte le scene da ricordare,una su tutte quella in cui Chaplin gioca con il mappamondo.Spassose anche le parti con Napoloni.Si dice che Hitler si fece crescere quei baffetti proprio per ricordare Charlot,per essere più simpatico.Incredibile Chaplin durante i discorsi in cui fà sorridere ma anche spaventare per l'incredibile somiglianza con i discorsi e i comportamenti di Hitler sul palco.Un film fatto in un periodo in cui non si poteva esprimere le proprie opinioni senza rischiare la prigione o peggio,figurarsi fare satira.Coraggioso.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  18/06/2009 12:07:35
   8½ / 10
Molto bello ma è il film di Charlie Chaplin che meno mi ha appassionato.
Ottima satira, oltre al sempre grande Chaplin, complimenti anche a Jack Oakie per la presa in giro di Mussolini davvero ben riuscita.
Film assolutamente coraggioso, prendere in giro il regime più ridicolo e sanguinario del novecento non era facile.
La pellicola guadagna tantissimo nel finale, il discorso alla nazione è splendido e da solo vale la visione del film.
Merita assolutamente di essere visto.

elmoro87  @  16/04/2009 17:03:47
   8 / 10
grande film realizzato in un momento topico... Coraggiossissimo Chaplin si scrolla di dosso gran parte della precedente fama costruita su Charlot e si inerpica verso una satira molto pungente, pericolosissima per quei tempi! Inutile dirlo, è un fenomeno! il cinema deve tanto a lui... non do il massimo perchè su alcuni punti mi ha lasciato preplesso, ma nell'insieme e, ripeto, per il momento in cui è stato girato, è un film fatto da gente con le PA.LLE QUADRATE!

maxpower  @  09/04/2009 17:42:41
   8½ / 10
sono partito a guardarlo con il presupposto che era un film vecchio e non dovevo aspettarmi grandi cose... ma mi sono dovuto ricredere è propio un bel film, da vedere assulutamente... grande Charles Chaplin (un mito)

inferiore  @  24/03/2009 22:43:46
   9½ / 10
''L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette.''
Un grandissimo film scritto diretto ed interpretato da un vero e proprio genio, un genio a cui il cinema deve molto: Charlie Chaplin.
Il film è una parodia immortale del Fuhrer, ancora in grado di divertire, alla quale si può perdonare un finale ''buonista'' che purtroppo nella realtà non sarebbe mai accaduto.
Grazie Chaplin per questo capolavoro.
''Guarda in alto, Hannah! L'animo umano troverà le sue ali, e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.''

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

pinhead88  @  20/03/2009 18:58:46
   10 / 10
straordinario.è incredibile come Chaplin,un anno dopo l'inizio della seconda guerra mondiale,aveva già capito tutto...narrato in modo perfetto e con ottimi esempi di satira.un film che rimarrà nella storia.

VikCrow  @  09/03/2009 09:32:08
   10 / 10
Assieme a "Tempi Moderni" il miglior Chaplin di sempre. Un pilastro indistruttibile della storia del Cinema.

Stanley Forever  @  21/02/2009 18:35:05
   10 / 10
Capolavoro unico e immortale, da rivedere e fare vedere a chi non l'ha ancora visto, considerata la brutta aria che tira in questo momento.
Il genio di Charlie Chaplin qui è ai suoi massimi livelli.
Pietra miliare.

Neu!  @  21/02/2009 12:38:57
   7½ / 10
il film non è affatto uno dei migliori Chaplin; non è un gradino, ma una scalinata sotto il successivo Monsieur Verdoux. comunque, è comunque molto bello, anche se il discorso conclusivo è un po stucchevole. Napoloni è fantastico

ale76  @  04/02/2009 22:46:41
   10 / 10
sarebbe da 11 come voto se si pensa al momento in cui è stato realizzato.
stupendo sotto tutti i punti di vista, è uno di quei film che ogni volta che passa me lo guardo come se fosse la prima volta.
Meraviglioso

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  18/01/2009 19:58:23
   5½ / 10
Si...carino. e se ha mezzo convinto anche me vuol dire che non è male dai ;)
qui ci sono dei punti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER dove Chaplin da il meglio di se, anche se a mio avviso oltre a citare frasi del passato si immerge in qualcosa più grande di lui. Film comunque buono ed anche il primo che fece con il parlato, io però, questo tizio proprio non lo reggo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2009 16.13.15
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atpco  @  02/01/2009 18:34:23
   9 / 10
Grandissimo film... Chaplin inarrivabile... una pietra miliare nella storia non solo del cinema...

ulisseziu  @  09/12/2008 11:35:57
   10 / 10
Questo film è stupendo, non sente in nessunissimo modo il peso degli anni, è girato benissimo e coinvolge film dal primo momento.
Il suo discorso finale è da antologia, da standing ovation, è di un intensità e di una bontà d'animo tale che dovrebbe essere scolpito sui muri delle scuole e delle istituzione e fatto imparare a memoria a tutti, per legge.
Il punto piu alto di Chaplin e uno dei punti piu alti del cinema, da un secolo a questa parte.

Paolo70  @  03/12/2008 21:23:29
   7½ / 10
Film ironico che fa riferimento ad Adolf Hitler in un periodo che va dalla fine della prima guerra mondiale alla seconda guerra mondiale. Film ben fatto forse un pò lungo (nel senso che alcune parti si potevano tagliare per far scorrere meglio la pellicola). Comunque sia un grandioso Chaplin.

Invia una mail all'autore del commento robertoma.  @  18/09/2008 13:46:22
   10 / 10
un film con molto significato, che fa piangere,ridere dopo quasi 70 anni dall'uscita al cinema!! un'affronto ad hitler, quando era al culmine della sua esistenza. chi poteva avere il coraggio.la bravura. di fare questo film?
CHARLIE CHAPLIN!!!

kastalya  @  04/09/2008 00:58:03
   6 / 10
Mi spiace abbassare la media ma non ho mai amato particolarmente i film di Charlie Chaplin. E purtroppo nemmeno questo....

Fritz  @  09/08/2008 16:59:37
   5½ / 10
Sostanzialmente Chaplin, per me, è Luci della Città (anche se devo ancora commentarlo e dargli un voto - probabilmente 8). Vanno bene anche gli altri film del periodo (Monello, tempi moderni, ecc). Questo qui non c'entra nulla con Chaplin (come se Stanley avesse fatto un documentario sui gamberi). Basta guardare il cartellone qui sopra: domanda "che c'entra questa roba con Chaplin?" Satira? Ma per piacere, non da Chaplin, non per come ha impostata la sua carriera negli anni 20. Non è così poliedrico come Buster Keaton per potersi permettere di andare su altri generi. E tempi moderni, che forse era una denuncia sulla alienazione umana, e' comunque permeato della sua poetica. Qui non c'è niente di questo (il balletto col mappamondo mi fa abbastanza tristezza in questo senso). Percio', non ho mai capito perché Chaplin abbia fatto questa pellicola, in se' magari buona, se girata da un altro. Fatta da Chaplin non ha senso. Ripeto, darei 5 ad un documentario di Stanley sui gamberi come do 5 a questa roba che non c'entra nulla con Chaplin. Il fatto che ci sia il sonoro la fa doppiamente rendere assurda. Insomma, Chaplin, come Buster Keaton, è nato e morto col muto. Non biasimo chi gli da' 1 perché doppiamente è da squalificare qualcosa di "sballato" fatto da un grande (vedasi Eyes ecc. di Stanley)

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Ultima risposta 22/09/2008 23.44.37
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Necrogenesis  @  01/08/2008 15:08:29
   10 / 10
Pietra miliare della cinematografia mondiale.
Mi è piaciuto molto perchè sono stati ridicolizzati i protagonisti degli orrori della seconda guerra mondiale e perchè Chaplin è riuscito a trasmettere il dramma della guerra velandolo sotto l'aspetto comico.
L'imitazione di Mussolini è meravigliosa ! hahahaha

nwo pozz  @  03/07/2008 00:49:50
   10 / 10
Sicuramente il capolavoro di Charlie Chaplin, fantastica l'imitazione di Hitler

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Ultima risposta 03/07/2008 10.39.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  08/05/2008 14:54:02
   8½ / 10
Sensazionale! Mitico Charlie Chaplin, l’ho preferito in questo film che ne suoi cortometraggi… mitico quando fa la parodia di Hitler… mitica la scena in aereo… e quando fa a botte con le camice grigie! E le scene con Mussolini! Non c‘è che dire, un gran film comico, e pensare che è stato girato ai tempi di guerra e che è piaciuto anche a Hitler stesso! Non può essere un voto più basso di 8,5… e il finale… non so perché ma stavo per scoppiare in lacrime…

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Ultima risposta 28/11/2012 22.32.48
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dragodilegno  @  14/04/2008 04:47:15
   7 / 10
Ma tra i primi 25 del 2008 ci sono le opere più scrause di ogni regista? Il grande dittatore è un film minore di chaplin, bello perchè "polemico nel politico", ma poco poetico rispetto ai suoi capolavori. Mi sembra di vedere molti voti di manica larga. Forse si pensa che sia bello perchè è contro hitler, ma è come sparare sulla croce rossa (tra l'altro hitler lo faceva). Ci sono film come tempi moderni o luci della ribalta che hanno una profondità e una poesia imparagonabili. Il tema non fa il film, e lo dico anche per schindler's list, altro top 25 immotivato. Duel o lo squalo sono film di spielberg, questo è manierismo con ansia da oscar. Anche se il tema è commovente e arruffianante. Quando lo facciamo un bel film sui massacri di gaza? Mi sembra che la storia si stia ripetendo al contrario, la vittima ora è carnefice. Dal 1947 ad oggi 25 palestinesi uccisi ogni israeliano morto (fonte onu, mica istat). Ma sono terroristi e quindi si possono bombardare. Anche io, se mi sterminano la famiglia con i razzi e i carri armati mi vesto di plastico e vado a farmi un giro in un centro commerciale affollato. Basta coi film sul genocidio operato dai nazisti finchè qualcuno non farà un film sul genocidio operato dagli israeliani.
Comunque mi scuso per lo sfogo e la digressione che col film non ha niente a che fare, ma spero che qualcuno produca anche un film su questo problema, ma non va di moda.... so' arabi....

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Ultima risposta 02/09/2010 19.06.02
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Magiko  @  07/04/2008 21:46:59
   9 / 10
Chaplin si esibisce in quella che è una delle sue migliori interpretazioni. La pellicola può essere descritta in tre semplici parole: fantastica, indimenticabile ma sopratutto imperdibile!!

roy rogers  @  01/04/2008 17:41:46
   9 / 10
Avevo visto il film tempo fà e devo dire che non mi era piaciaciuto molto forse perchè non ero riuscito a cogliere la comicità sottile di Chaplin. Ho appena riguardato il film e devo dire che lo ho completamente rivalutato; Saranno cambiati i tempi e sarà cambiato il mio modo di vedere e valutare le cose ma stà di fatto che ora trovo che il film sia a dir poco sensazionale. la cosa che più mi colpisce è la mimica facciale di Chaplin che è davvero sorprendente. Quello che certamente dà molto valore alla pellicola è anche il fatto che è del 1940 un periodo abbastanza critico dove il mondo era in piena seconda guerra mondiale e la Germania era sotto dittatura. Il film è una pura satira critica che illustra con dei paradossi e con delle gag la dittatura nazista. Molto bello e profondo il discorso al popolo che credo sia diciamo la chicca del film.Ci sono scene indimenticabili e divertenti allo stesso tempo, personalmente trovo mitica la scena in cui Chaplin litiga con le due camicie grigie. Assolutamente consigliato!

antocucs  @  25/03/2008 12:04:38
   10 / 10
capolavorooooooo!!!! Un grandissimo film di satira, un grandissimo Charlie Chaplin, un film dalla fortissima morale e dalla prorompente comicita'.
Indimenticabile.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  04/03/2008 14:08:04
   9½ / 10
Film che lascia decisamente a bocca aperta! Oggi perfetto, ieri era qualcosa di più! Un'analisi così accurata di ciò che poi accadrà non era immaginabile per l'epoca in cui è stato girato, e vederlo a quasi 70 anni di distanza non può far altro che rabbrividire lo spettatore che rimane attaccato allo schermo per scoprire ciò che accadrà nella scena successiva! Scene dunque magnifiche, che prese una per una non possono far altro che suscitare un senso di "felicità", "divertimento" e allo stesso tempo riflessione come nessun altro film sà fare! L'unica cosa che recrimino è soggettiva: non sò proprio come ho fatto a ignorare un film di cotanta bellezza fino ad oggi!

Nulla da dire per chaplin, oltre alla regia e alla sceneggiatura, è stato uno dei migliori attori esistenti dell'intero pianeta e lo sarà per sempre!

Il discorso finale mi ha suggestionato in modo indescrivibile!

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/08/2009 09.19.51
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manera4  @  12/02/2008 20:24:47
   10 / 10
unico Charlie Chaplin nella parte di Hitler .

Mr White  @  03/02/2008 16:12:12
   10 / 10
Un grande Film con un grande Carlie, se poi pensiamo al perriodo n cui è stato girato il film amenta ancora d'importanza,
pellissimo l'ultimo discorso del dittatore

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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