j. edgar regia di Clint Eastwood USA 2011
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j. edgar (2011)

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locandina del film J. EDGAR

Titolo Originale: J. EDGAR

RegiaClint Eastwood

InterpretiLeonardo DiCaprio, Naomi Watts, Josh Lucas, Lea Thompson, Ed Westwick, Armie Hammer, Dermot Mulroney, Judi Dench, Jeffrey Donovan, Stephen Root

Durata: h 2.16
NazionalitàUSA 2011
Generebiografico
Al cinema nel Gennaio 2012

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film J. edgar

La vita di J. Edgar Hoover, direttore dell’FBI per oltre mezzo secolo, è caratterizzata da un lato dal suo operato pubblico e dall’altro dalla complessa e chiacchierata vita privata. Circondato sempre dalla fedele segretaria Helen e consigliato dalla rigida madre Anne Marie, Hoover contribuisce a creare il mito dell’organizzazione investigativa federale americana, occupandosi in prima persona di riorganizzarne struttura e metodi applicativi e di condurre la lotta contro il mondo dei gangster. Mentre il suo potere cresce a dismisura, fino a intimorire anche i presidenti americani, molte voci cominciano a insinuare dubbi sul vero legame che intercorre con il braccio destro Tolson, sospettato di essere il suo amante. 

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Voto Visitatori:   6,51 / 10 (131 voti)6,51Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su J. edgar, 131 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  08/04/2024 18:46:22
   7½ / 10
Poteva essere il capolavoro assoluto dello zio Clint, invece è un'opera riuscita a metà. Straordinario DiCaprio, fedele la ricostruzione, ma manca un po' quel pathos che rende i film di Eastwood così belli.

Filman  @  26/04/2019 19:15:21
   7½ / 10
Il mondo federale americano è un intersecarsi di apparati burocratici e poche ma potenti strutture statali, in cui i giochi di potere interni e i colpi sferrati attraverso la pubblica informazione ed opinione sono parte del meccanismo e le personalità a capo ne influenzano l'andamento. Tutto sommato J. EDGAR parla di questo, ponendo l'accento sui comportamenti e la psicologia del protagonista, facendone un quadro critico e onesto, non cadendo nelle politicizzazioni ed evidenziando le falle di sistema che sono realmente spuntate prima del definitivo consolidamento dell'FBI negli USA. Clint Eastwood dirige ancora una volta un film biografico a modo ma non alla moda, marginale nell'estetica ma potente nella narrazione, parlando di un qualcosa di interessante e non casuale: la nascita e lo sviluppo della regolamentazione americana.

kafka62  @  28/02/2018 09:41:36
   6½ / 10
Qualche critico ha parlato di "J. Edgar" come del "Quarto potere" di Clint Eastwood, anche se le ambizioni del film dell'ottuagenario regista californiano sono di gran lunga inferiori a quelle del capolavoro di Orson Welles. "J. Edgar" è un biopic abbastanza classico su colui che è stato il capo carismatico dell'FBI per ben 48 anni, una delle personalità chiave della storia americana del XX secolo, ma le perverse dinamiche del potere, le intercettazioni, i ricatti, i fantomatici e segretissimi dossier di cui si sussurrava che era in possesso e che condizionarono perfino le attività di presidenti e ministri, rimangono tutto sommato sullo sfondo, per privilegiare invece un'analisi più intima dell'uomo. Il film tratteggia Hoover come un ambizioso megalomane, un uomo che sicuramente credeva nel sogno americano ma la cui lotta contro radicali e comunisti prima, e gangster dopo, è apparsa soprattutto un pretesto per accumulare sempre più potere nelle sue mani e in quelle della struttura investigativa che egli vedeva come una diretta emanazione di sé e dei suoi più stretti collaboratori, dai quali pretendeva una dedizione e una vocazione quasi monacale. Sulla sua presenta omosessualità, Eastwood (e il suo giovane sceneggiatore Dustin Lance Black) non lascia dubbi: Hoover avrebbe avuto nella vita solo due grandi attaccamenti, la madre e il vice Tolson, i quali furono anche fonte di veti e tabù che condizionarono paradossalmente, lui essendo la persona più influente d'America, la sua vita privata (la madre non permettendo che la sua omosessualità venisse espressa più liberamente, Tolson che il suo capo contraesse un rispettabile matrimonio borghese con un'attrice di Hollywood). Particolarmente suggestiva è la scena in cui Hoover, sconvolto dalla morte dell'adorata madre, ne indossa i vestiti quasi fosse il Norman Bates di "Psyco".
Eastwood fa una sorta di compendio della storia americana più recente (il rapimento del figlio di Lindbergh, l'uccisione di Dillinger, l'assassinio di Kennedy, il premio Nobel assegnato a Martin Luther King, ecc.), ma il tono si mantiene tutto sommato abbastanza grigio ed incolore, un po' come la personalità dell'uomo che, nonostante amasse la celebrità e la partecipazione a party e corse di cavalli (in fondo "fama e segretezza sono i due estremi della stessa fascinazione", scriveva Don De Lillo in "Underworld"), non mirava tanto ad apparire quanto a controllare e manovrare dietro le quinte. L'unico colpo di scena Eastwood lo riserva nel secondo tempo, allorquando Tolson fa capire che molto di quanto Hoover ha raccontato al giornalista incaricato di scrivere la sua biografia e che lo spettatore ha visto come flash back apparentemente autentico, in realtà è stato gonfiato e artefatto a scopi agiografici. Il finale, con un Di Caprio splendidamente trasformato dal trucco in un credibile settantenne, salta del tutto gli anni quaranta e cinquanta (quelli che hanno permesso a Hoover di essere l'uomo più potente e temuto d'America), e si concentra sul declino e la morte del protagonista, con un leggero cedimento nel convenzionale e nel patetico, macchiando lievemente un film che comunque sa mantenersi nella media della ragguardevole produzione del prolifico regista.

CyberDave  @  09/01/2017 10:13:56
   6½ / 10
Storia interessante e sicuramente di grande impatto, però manca qualcosa che renda questo film ai livelli di altri di Di Caprio, una marcia in più, rimane sempre abbastanza piatto senza suscitare grandi emozioni nello spettatore.
La prova di di Caprio è sicuramente buona, il trucco invece per invecchiare gli attori è francamente imbarazzante.
Da vedere come tutta la filmografia di Leonardo, però un paio di gradini sotto ad altri suoi immensi film.

xymox  @  16/12/2016 10:24:55
   6 / 10
Gli do la sufficienza perchè ho trovato la storia interessante, ma il film lo reputo piuttosto noiso. Buona la recitazione di Di Caprio

pak7  @  17/04/2016 10:17:23
   4½ / 10
Ho veramente aspettato qualche anno prima di rivedermelo, prima di scartare il bluray e inserirlo nel lettore. Già la visione al cinema non era stata delle più entusiasmanti, ma ho pensato che potevo essere io quella sera a non averne voglia, a essere più stanco del solito. Può capitare. Poi comunque a Clint si lascia sempre una seconda possibilità.
E invece niente. Per me il peggior Eastwood fino ad ora, che regge abbastanza bene nella prima parte, ma che precipita nella seconda. Script prevedibile, e attori invecchiati truccati malissimo, che sembrano deformati.

fabio57  @  10/03/2016 21:07:38
   7½ / 10
Bel film biografico,la storia del fondatore dell' F.B.I. non era facile da portare sullo schermo, ma Eastwood che ha spalle larghe ci riesce con grande abilità. Il personaggio ambiguo e certo non simpatico è efficacemente interpretato da un grande Di Caprio. Tutto il resto è Storia.

gemellino86  @  21/01/2016 11:27:46
   7 / 10
Mi è piaciuta questa biografia del direttore gay dell'FBI nonostante qualche errore nella sceneggiatura. Bravo DiCaprio che riesce pienamente a convincere. Bei dialoghi e buona la regia di Eastwood. Consigliato.

demarch  @  19/01/2016 15:44:00
   7 / 10
Inutile spendere ancora parole per elogiare Dicaprio, ormai nella top 3 da molto degli attori più bravi del panorama mondiale.
Anche Clint alla regia non e'una sorpresa e grazie anche una cupa fotografia, ci fa immedesimare nella storia di un personaggio così lontano da noi ma molto interessante.
Buone le prove del resto del cast, anche se ovviamente e'Leo che buca lo schermo già dalle prime scene.
Mi e'piaciuto molto il modo di narrare gli eventi non linearmente, buon modo per tenere lo spettatore sempre attento anche nei momenti con ritmo più basso.
Per una seratina in tranquillità va più che bene, anche per capire cosa può arrivare a fare un uomo con la determinazione e con dei ferrei principi.
Molto americano

alex94  @  19/01/2016 13:56:33
   7 / 10
Bel film di Clint Eastwood che traccia un ritratto non proprio positivo ed eroico di J. Edgar Hoover,fondatore e direttore per oltre mezzo secolo dell'FBI,un uomo potentissimo ed intelligente,ossessionato dalla lotta al comunismo e alla criminalità.......un uomo che per mantenere il suo potere e per raggiungere i suoi obbiettivi,non ha esitato a ricattare e a ricorrere ad altri metodi scorretti ed illegali........
Clint presta molta attenzione alla vita personale (ancora di più che a quella lavorativa) di questo personaggio,il fatto che non abbia mai eseguito un arresto di persona,il rapporto molto stretto con la madre e quello molto ambiguo con il suo vice Clyde Tolson...........
Ben diretto ed interpretato........una cosa che non mi è particolarmente piaciuta è il trucco che ha in faccia Di Caprio per interpretare J.Edgar da vecchio,lo rende una specie di caricatura,è ridicolo.
Non il miglior film di Eastwood ma interessante e piacevole da vedere.

Goldust  @  19/01/2016 11:50:09
   6 / 10
Racconto un pò confuso e forse neanche così esauriente di un cawboy della giustizia, quasi più sbilanciato sul lato personale ( che fa più sensazione ) rispetto a quello lavorativo. Nel ripercorrere 50 anni di storia nazionale in cui potere, bugie e scandali si alternano senza sosta sono diversi i passaggi di abbacinante bellezza ( la cena al club, l'ultimo toccante confronto tra Hoover e il suo fedele braccio destro Clyde Tolson ), eppure la fotografia fosca ( probabilmente voluta così perchè aderisse maggiormente al lavoro oscuro del protagonista ) e i continui sbalzi temporali rendono la visione un pò tortuosa. E anche il ritmo è balbettante.
Non tra i migliori di Eastwood.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  19/06/2015 20:50:00
   6½ / 10
Nei paesi non totalitari la polizia segreta finisce per essere una sorta di Stato nello Stato. Così, Edgar Hoover finisce per essere uno degli uomini più potenti degli USA, in grado di ricattare gli stessi presidenti.
Eastwood, da buon vecchio repubblicano, firma un bel ritrattino di Mr. Hoover, ne mostra certo le fragilità, ma senza infangarne la memoria di eroe dell'anticomunismo.
Bravo come sempre DiCaprio, anche se questa non è forse la sua interpretazione migliore.
Nel complesso un buon film.

genki91  @  31/01/2014 14:24:28
   7 / 10
Senza infamia né lode, il biografico diretto dal maestro Eastwood, che da qui luogo alla sua performance minore fra quelle che ho personalmente visionato, ma che resta comunque di buon livello. Complice un DiCaprio sempre straordinario e che sarebbe meritevole di maggior considerazione nell'olimpo dei più grandi.
Le parti più interessanti sono quelle che riguardano Edgar e Tolson, il loro rapporto su cui mai veramente si avrà una certezza e sicuramente quello in cui esce la maggior parte di umanità del vecchio pignolo. Contraddizioni e controversie escono alla larga nel profilo di Hoover, mai sicuro al cento per cento di sé stesso e con il continuo bisogno della presenza di qualcuno, sia esso la madre, la segretaria, o il suo braccio destro.
Con un'intelligenza superiore alla norma, affetto da una balbuzie nervosa e quasi mai in prima linea, se non per effettuarne gli arresti, questa è la storia dell'uomo principe che contribuì a rendere il bureau quello che è oggi.
Buono.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/01/2014 14.25.35
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ketch  @  07/01/2014 23:54:08
   5 / 10
una dei poche film di dicaprio che non mi è piaciuto

joker4479  @  05/01/2014 11:56:32
   8 / 10
Grandissimo biopic diretto da uno dei più grandi registi viventi e interpretato da colui che decreto uno dei 5 migliori attori dei giorni nostri.
J.Edgar racconta la vita di una delle personalità più affascinanti e particolari del XX secolo.
Un plauso in particolare alla fotografia(Tom Stern, assiduo collaboratore di Eastwood), alle interpretazioni e alla sceneggiatura del giovane Dustin Lance Black(già autore del magnifico script di Milk, per la quale si è aggiudicato l' Academy Award nel 2009).
Inoltre mi è piaciuta molto la relazione tra J.Edgar e Clyde Tolson(molto bravo Armie Hammer) e la figura della madre, la divina Judi Dench.
Per finire: non sarà uno dei film biografici più belli mai prodotti, ma non mi sento affatto di screditare quella che è l'ennesima conferma del grande Clint, perché questo suo "calo", io, non l'ho visto neanche in Hereafter.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/06/2013 14:38:35
   5 / 10
Brutta caduta di stile per Clint Eastwood, confusosi nelle inquietudini di un uomo confuso. "J. Edgar" sarebbe irresistibilmente comico se non fosse un fastidioso bigino moralista anziché no.

DogDayAfternoon  @  17/05/2013 20:25:09
   4½ / 10
Niente da fare, ho dato più di una chance (Million dollar baby, Gran Torino, Changeling, Invictus) al Clint Eastwood regista ma proprio non mi va a genio. Questo J.Edgar non ha niente che possa coinvolgere lo spettatore, una storia confusionaria con continui passaggi temporali (inguardabili gli attori invecchiati) che non fanno altro che far perdere il filo del discorso (per quei bravi che riescono in qualche modo a seguirlo). Non capisco tutta questa acclamazione da parte del pubblico per i film di Eastwood, per carità alcuni non sono malvagi (soprattutto Million Dollar Baby) ma quello che riscontro in ogni suo film è una certa apatia nel raccontare le storie, non riesce proprio a prendermi. Per quanto riguarda Di Caprio uno dei suoi film peggiori.

Fortune  @  06/05/2013 10:16:39
   7½ / 10
Fantastico L. Di Caprio in questa sua interpretazione...beh..si..il vero J Edgar Hoover non l'ho conosciuto, quindi, posso solo immaginarmelo come fosse stato, a meno che non vada a ricercare la sua biografia o fonti storiche (non l'ho fatto).
C.Eastwood alla regia riesce a coinvolgere lo spettatore, anche quello piu'distratto.Ma ripeto...Di Caprio e' un fenomeno.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  01/03/2013 16:24:18
   6 / 10
Una mezza delusione questo film di Clint Eastwood. La storia è interessante ma il film è troppo verboso e pressoché privo di ritmo. Il make up è da denuncia e la voce narrante risulta fastidiosa.
Di Caprio credibile e regia come al solito più che buona.

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/03/2013 16.33.07
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Bacarospus  @  22/02/2013 14:56:07
   8 / 10
Di solito non amo i film biografici ma devo dire che questo j. edgar mi è piaciuto e non poco

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/01/2013 17:41:09
   7½ / 10
Ecco un film americano girato con sobrietà ed onestà. Spielberg, impara.
Di Caprio sfodera un'altra interpretazione di altissimo livello incarnando uno degli uomini più ambigui e potenti della storia statunitense: personaggio dalle mille sfaccettature, il film diventa inevitabilmente romanzato specie se il lato che predilige narrare è quello privato. Ovvero quello più difficoltoso. Ma Eastwood da vecchia volpe non si impantana, a parte qualche cedimenti che rende "J.Edgar" un film disomogeneo: racconta anzi con coraggio una storia d'amore (omosessuale, ribadisco, toccando un mito americano a suo modo) senza per questo cozzare con il lato pragmatico e spietato di un uomo "nella stanza dei bottoni". Hoover è restituito quindi molto più fedelmente di quanto mi aspettassi e Eastwood non si nasconde dietro un dito come altri suoi colleghi americani nel narrare personaggi del passato che qualcuno potrebbe considerare intoccabili.
Alcune scene sono perfette poi.

Stupisce che le delusioni maggiori siano proprio sotto il profilo tecnico: una fotografia strana, molto oscura e ombrosa, ma soprattutto un trucco improponibile da fucilazione immediata: se Di Caprio è credibile sempre, lo stesso non si può dire di come lo conciano quando dovrebbe invecchiare il suo personaggio. Problema che non riguarda solamente lui ma tutti gli altri personaggi. Strano, da un professionista come Eastwood.
Per il resto è un biopic vecchio stampo, con i còglioni. Zio Clint ha fatto di meglio sicuramente ma siamo su buonissimi livelli.

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Ultima risposta 27/01/2013 12.14.58
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elnino  @  15/01/2013 11:05:16
   6 / 10
molto lento, si riprende nel finale, ottimo di caprio.

benzo24  @  07/01/2013 20:31:00
   7½ / 10
Grande interpretazione di Leo è solida regia di Clint. Non era facile raccontare la storia di un personaggio ambiguo come Hoover.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  03/01/2013 21:46:10
   6½ / 10
Fluviale e non sempre riuscito ritratto di una personalità complessa (e uomo per molti aspetti decisivo nella storia Usa) e contraddittoria. La performance di Di Caprio è appesantita da un trucco poco credibile, la regia di Eastwood è di gran classe, ma è proprio lo svolgimento narrativo a non convincere: flahsback non sempre funzionali e una lentezza non meditata, ma noiosa.

Un passo falso. Peccato.

davmus  @  27/12/2012 09:25:45
   7 / 10
Buona ricostruzione, dove grande è l'apporto di C.Eastwood, e più passa il tempo e più apprezzo anche Di Caprio (non mi piaceva particolarmente in passato), con una buonissima interpretazione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  11/12/2012 11:24:03
   7 / 10
A me Di Caprio piace moltissimo e non capisco perchè non riesce mai a vincere un oscar...In questo film poi la sua interpretazione è davvero superba anche se il film è un pò pesante ( dovuto forse ai lunghi dialoghi dove lo spettatore deve impegnarsi dall'inizio alla fine ). Eastwood si conferma ancora una volta un grandissimo regista, dirige magistralmente. Sulla scia di "Quarto Potere" questo film si impone come prima pagina dell'america che ambisce al potere, scostando tutto ciò che intralcia il suo cammino...un pò come succede in italia in fin dei conti. Bello.

Riccà  @  15/11/2012 11:26:49
   8 / 10
Gran bel film! Di Caprio eccezionale seppur non impegnato in una parte particolarmente complessa; comunque segna un altro punto a suo favore sebbene abbia fatto di meglio. Insomma è ormai attore maturo, godibile da tutti, non come all'esordio col Titanic in cui era un idolo solo per le adolescenti. Ottimi anche i colleghi.
Bella la scenografia e i costumi, sicuramente qualcosa di meglio sul trucco poteva essere fatto.
La storia, però, è la vera protagonista, non quella degli Stati Uniti o meglio non solo quella, bensì la storia di un'esistenza, quella di J. Edgar, che per il ruolo che ha ricoperto è strettamente connessa con quella del paese.
Ha un bel taglio se vista dall'occhio del protagonista, sicuramente meno dal punto di vista strettamente storico, ma non è un documentario.
Anzi, mi ha colpito proprio perché vuole offrire il lato umano di un personaggio poco noto al di qua dell'Oceano.
Personaggio che è e resta sgradevole, davvero un'esistenza senza umanità e carità verso il prossimo, frustrato in famiglia, incapace di vivere i propri sentimenti, ossessionato dall'idea di fare bene e di apparire. Vorrebbe essere un esempio di uomo probo e pio e per questo nasconde il vero se stesso al mondo, è un codardo ma attraverso la sua concretezza e odiosa puntigliosità raggiunge ciò che desidera. Da scaltro personaggio utilizza il suo potere per ottenere ciò che vuole e aumentare il suo potere dimostrando, però, il pregio di una totale dedizione al lavoro.
Usa l'informazione per rendersi inattaccabile all'interno del sistema di potere americano e per manipolare la realtà all'esterno, ma questo evidenzia un acume più unico che raro poiché pone il personaggio avanti di secoli nell'intuire l'enorme potere che deriva dall'informazione.
Ma è persona meschina, quindi ricade nel vizio dell'opportunismo e della becera convenienza.
Cavolo è un uomo di poca umanità, ma di granitici principi, un essere diverso dagli altri, nel bene e nel male, che si è portato dietro i segreti della Nazione più potente del mondo, varrà pure la pena di sapere qualcosa su di lui? Insomma ha creato l'FBI mica pizza e fichi

Gioyest  @  29/10/2012 22:47:39
   4 / 10
Ok, la parte buona sono naturalmente le scenografie, i costumi, la perfezione delle ambientazioni storiche. Non è poco ma non basta per due motivi. Il primo perchè dal punto di vista narrativo il film è del tutto incosistente, patetico, grottesco nel trucco dell'invecchiamento dei personaggi principali. Il secondo e gravissimo motivo invece è che è scialbo dal punto di vista storico: una ricostruzione lacunosa, scontata, reticente, imbonitoria... Tutto si risolve in una forzata auto-assoluzione finalizzata a sostenere che anche le carogne hanno dei sentimenti.
Anche vista allo specchio la storia americana genera mostri o pistoleri. Vero Eastwood?

Lory_noir  @  25/10/2012 16:08:30
   6½ / 10
Un interessante ritratto di una personalità molto particolare. Nella produzione di Eastwood però è il secondo film di seguito, a mio parere, che non mi colpisce quanto gli altri.

calso  @  25/10/2012 10:26:29
   7 / 10
7 più per la grandissima interpretazione di Di Caprio che per la storia...la caratterizzazione è eccellente, e i sentimenti dei personaggi descritti magnificamente...leggermente lento ma veramente bello.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  14/10/2012 14:23:52
   7 / 10
Buon film di Eastwood con un grande Di Caprio.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  28/09/2012 15:01:07
   7½ / 10
La mano di Clint si vede. E' tutto di eccellente fattura, dall'interpretazione alla fotografia, passando per la sceneggiatura. A mio modo di vedere cio' che condiziona la media voto della pellicola non è la creatura cinematografica in sè quanto il tema stesso del film, ossia la vita di Hoover.

alanwake  @  21/09/2012 20:14:30
   7 / 10
Un buon film, che avrebbe potuto essere ottimo vista la ricchezza di temi e situazioni che offriva la vita di Edgar. Purtroppo la trama risulta un po' ingarbugliata e sconclusionata in certi punti. E' imperdonabile non trattare praticamente per niente (a parte la notizia data al telefono) la morte di J.F.K. e le relative indagini dell'F.B.I. (genuine o insabbiate che siano). Peccato, anche perchè gli attori sono stati scelti (e diretti) davvero bene. Per me, una grande occasione mancata...

Wen0m  @  12/09/2012 20:00:58
   6 / 10
Questo è il tipo di film che puoi mettere in piedi solo se hai mezzi, voglia e idee sopra la media. Invece Clint ripercorre 50 anni di storia americana rimettendosi totalmente all'abilità interpretativa (notevole) di DiCaprio, che in diversi frangenti salva capre e cavoli, ma che alla lunga non può fare miracoli: un film privo di idee originali rimane pur sempre tale, anche se le interpretazioni sono magistrali.

Non mi sento di bocciarlo perchè il biondino ci sa veramente fare, ma per Clint Eastwood questo film è un bel passo falso

max67  @  22/08/2012 16:23:51
   6½ / 10
peccato , veramente un capolavoro mancato , la scneggiatura , gli interpreti con di caprio su tutti meritavano un montagio e uno svolgimento della storia migliore
i film con molti flasbhack devono avere uno svolgimento molto preciso in modo da non confondere lo spettatore , e in questo film spesso si incrociano ricordi con altri senza un filo logico se ti distrai un secondo non riesci piu' a coloocare la scena , veramente peccato un buon film , ma un capolavoro mancato .

vale1984  @  23/07/2012 11:19:10
   7 / 10
Un Di Caprio magistrale per una storia abbastanza coinvolgente anche se a tratti rimane un pò lenta. E' un film godibile e ben fatto ma a mio avviso soprattutto per l'ottima interpretazione del protagonista e del suo compagno.

BlueBlaster  @  09/07/2012 15:50:37
   7 / 10
Non è perfetto ma è comunque un gran bel film

floyd80  @  08/06/2012 16:21:11
   6 / 10
Una pellicola con un ottimo protagonista, Di Caprio è il De Niro dei nosti giorni, e una buona regia.
Peccato che la sceneggiatura risulti lenta e non impeccabile lasciando al film una struttura alquanto noiosa e prolissa.

Jimmy.Carollo  @  06/06/2012 11:59:18
   6 / 10
Ho visto questo film appena uscito e nel mio blocchetto istintivamente gli avevo messo una sufficienza... il perchè? Perchè vada che Di Caprio stupisce in positivo spesso in ruoli come questi ma quanto ci si poteva spingere oltre al limite raggiunto in questa pellicola? I temi erano migliaia, fatti di segreti, informazioni, vita reale del personaggio controverso... Bene, secondo me questa volta Eastwood non ha colto pienamente nel segno.

JOKER1926  @  18/05/2012 13:42:13
   5 / 10
Sempre prolifico il grande regista ed ex attore Clint Eastwood si ripropone per l'ennesima volta alla regia con un altro film. Il tema trattato in "Edgar" è di quelli pesanti, infatti, come vuole il titolo del prodotto cinematografico, in scena entra Edgar Hoover fautore dell'organizzazione investigativa dell' FBI.
In pratica da questo soggetto è lecito aspettarsi un grosso film, ma, purtroppo, gran parte delle aspettative non sono rispettate.

"Edgar" ha delle pecche praticamente oggettive.
La storia non viene esposta in ottimo modo da Eastwood, insomma il tutto, più di una volta, risulta essere terribilmente macchinoso. Inoltre "Edgar" è costruito in alcune scene davvero male, a livello di sceneggiatura, sono presenti alcuni punti forzati ed altri superficiali.
Il film scorre in modo lento. Manca una colonna sonora e questo è molto grave. A livello tecnico non convince nemmeno il trucco usato per camuffare Di Caprio nelle vesti si Edgar in età avanzata, sembra di assistere ad una mezza parodia, davvero imperdonabile.
Parlando di Di Caprio, però, vengon fuori facilmente apprezzamenti alla persona, all'attore che, come sempre, è reo di un'altra prova splendida. Nell'interpretazione di Leonardo Di Caprio emerge tanta verve e tanta passionalità che porta, dopotutto, il film a godere di qualche complimento. Insomma senza Di Caprio questo film poteva valere davvero pochissimo.
"Edgar" è un film che poteva essere costruito meglio, con più sostanza e con più enfasi. Dalla regia di Eastwood era lecito, ovviamente, aspettarsi un qualcosa di più consistente. Occasione sprecata.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  17/04/2012 09:57:09
   8 / 10
Ho aspettato un po' a vederlo perche' ero seriamente titubante riguardo a questo film(con la media che c'era su Rotten Tomatoes sapete quel sito condiziona un po' i miei pensieri)..
Pero' acciderbolina mi viene da dire che anche se lungo e con tempi ben dilatati,ritmo inesistente e trucco a volte posticcio mal gestito,LEONARDO DI CAPRIO domina completamente la scena.Durante il film parlavo da solo,mi dicevo"impossibile restare catturati tutto il tempo da un'interpretazione,ma come ci riesce a ipnotizzarti..",sensazioni cosi' le avro' sentite si e no poche volte(per esempio con un megalomane strafatto di cocaina a Miami in Scarface,o con un"poliziotto di colore"in Training Day,per esempio recentemente con un Joker in The Dark Knight).
Il voto che ho messo e' solo ed esclusivamente messo per come Eastwood ha diretto DiCaprio,trasformando spero definitivamente(cosicche' voi lo capiate) quest'ultimo in uno tra i migliori attori viventi nell'era moderna.

E per definire al meglio il personaggio interpretato da Leo,una sceneggiatura a prova di bomba,veramente esaustiva che delinea la determinazione di Edgar nella sua passione piu' grande,in qualcosa in cui credeva ardentemente senza farsi mettere i piedi addosso da nessuno..e intanto mostrare un lato fragile di lui(quando balbetta e' eccezionale),un'identita' coperta dalla maniacale voglia di riuscire in quello che gli riesce meglio.Entri dentro il suo personaggio,ti cali nel suo animo,per esempio si scopre che ha paura di ballare con una donna...come puoi restare impassibile di fronte a questo?
Affiancato da un'altrettanto straordinaria Judi Dench nei panni di sua madre,lui crede solo in lei,e lei vuole che lui diventi un esempio per la nazione,deve essere perfetto senza sfaccettature senza crepe.Quando lo consola veniamo coccolati anche noi,quando assume espressioni glaciali ti impaurisci proprio e' assurdo ma e' cosi'!

Una pellicola di un'intensita' rara se andiamo a parlare di biopic.Condotta alla grande a piene mani da un Eastwood invecchiato ma con carte ancora da giocare.Sceneggiatura per quanto mi riguarda scritta come si deve e incredibile performance(sottolineo incredibile,ma le nomination a loro no eh? No.Va bene Academy che schifo)di Di Caprio assoluto protagonista,ruba la scena a tutti e da una Dench in stato di grazia.

Continua cosi' Clint!

sergiolandia  @  26/03/2012 16:08:34
   7½ / 10
Ottimo biopic ed un eccezionale DiCaprio, sempre più nell'Olimpo dei grandi Attori di tutti i tempi.
Non stupisce la regia di Eastwood, sempre impeccabile.

mauro84  @  06/03/2012 00:32:37
   6½ / 10
nel suo complesso nn male affatto come film.. pensavo peggio.. bella e resa bene l'ambientazione storica sulla nascita dell'FBI moderna.. Di caprio all'altezza del compito assegnato.. anche se alla lunga è molto noioso ed estreamente lento.. una biografia degna di nota sull'america che nn conosciamo..

ellisweb  @  28/02/2012 21:38:22
   6 / 10
Non amo affatto Di Caprio ma in questo film l'ho trovato molto bravo. Il film tralascia purtoppo moltissimo della biografia di J.E. Hoover, lascia intuire poco piacevoli verità su alcuni personaggi storici ma niente più, attraversano indenni la pellicola. Hoover inoltre è stato sì un innovatore ma anche un gran b......o e per questo secondo me non meritevole del finale commovente con il quale lo spettatore viene gongedato.

ghigo buccilli  @  24/02/2012 13:04:16
   6 / 10
Un sei di stima a Clint, però è chiaro che il film non è all'altezza dei precedenti capolavori. Viene ricostruita alla grande l'atmosfera dell'epoca, ma nulla più, i personaggi non lasciano il segno e alla fine il tutto si dimentica facilmente. Dài Clint, fai il bravo, alla tua età non pensare solo a fregarci i soldi del biglietto come un Pieraccioni qualsiasi, ti aspettiamo al prossimo film...

ValeGo  @  20/02/2012 20:45:57
   7 / 10
Non mi è dispiaciuto anche se ho trovato il trucco terribile. Di Caprio, ma soprattutto Tolson, non si possono vedere truccati da vecchi..sembrano finti! Molto interessante conoscere la vita di colui che ha costruito la moderna FBI, anche i suoi lati più oscuri e sconosciuti come la sua omosessualità repressa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR faith81  @  20/02/2012 18:43:31
   7½ / 10
Di Caprio sempre più credibile. Regia lineare,classica.
Storia interessante,racconta la nascita dell'FBI in America, ma è un prodotto finito, non avrà gran seguito.

vitocortesi  @  18/02/2012 12:36:10
   8 / 10
A differenza di molti altri che hanno commentato il film non mi ha deluso affatto.
Sempre magnifica la regia del maestro ed una biografia molto attenta di questo personaggio che io non conoscevo ma a quanto pare figura carismatica nell'organizzazione dell'FBI ed in generale nella vita politica americana con un risvolto privato piuttosto ambiguo.

JackAllsopp  @  16/02/2012 22:53:57
   7 / 10
Un buon film, sicuramente niente da dire, ma forse un po' troppo lento lo sviluppo della trama. Tuttavia da vedere assolutamente, si riconosce la mano di Clint Eastwood; inoltre faccio i miei complimenti a Di Caprio, bravissimo qui.

dgdrfg  @  08/02/2012 15:45:22
   5 / 10
di caprio si conferma un ottimo attore, ma il film è decisamente troppo troppo noioso. i ritmi lenti ci possono stare, ma a mio parere la trama è esposta in maniera confusionaria e il risultato è poco coinvolgimento. clint eastwood questa volta non è riuscito pienamente nel suo intento

Martofrog  @  05/02/2012 11:38:00
   6½ / 10
Interessante, ma niente di eccezionale.

antoeboli  @  05/02/2012 08:16:12
   7 / 10
Film che riprende la vita e la carriera del personaggio di J.Edgar , interpretato da un magistrale Di Caprio che a quanto pare alla academy non è piaciuto molto in quanto non è tra i candidati all oscar .
Regia buona con quei momenti in cui si passa dal personaggio invecchiato al giovane con quel pizzico di bravura nel montaggio . Recitazione di ottimo livello anche nella versione italiana la voce di Pezzulli è sempre formidabile .
Il trucco poi per quanto riguarda il protagonista secondo me è fatto bene , mentre per il suo collega Clyde sembra si siano ispirati al Ruggero dei soliti idioti per quanto sia finto .
Mentre i difetti maggiori sono la noiosità per i primi trenta minuti dove non succede nulla e il tutto è lento , e poi per l argomento trattato che per uno che va al cinema è trova in sala J.Edgar non sa neanche chi sia .
Eastwood ha avuto il coraggio di non tirare fuori una trama che parli di un grande eroe conosciuto in tutto il mondo , scelta piuttosto azzeccata .
Sicuramente un buon film , ma lontano da essere un capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento lupai  @  05/02/2012 00:39:27
   4 / 10
per fortuna (o forse meglio dire sfortuna ) che ho visto il film al cinema e dipendevo da amici, poichè in caso contrario difficilmnte la mia pazienza avrebbe superato la prima mezzora del film.
Gia i film biografici non sono solitamente il massimo in quanto a coinvolgimento, in più se aggiungiamo che narra di un personaggio del quale all'italiano medio non glene puo fregare di meno, ritorna la nostalgia per quel caro giochino del serpentino sui nostri cellulari nokia a noi tanto caro durante le lezioni di storia e filosofia al liceo.
Dimenticavo, che nessuno mi venga a chiedere cos'è successo in questo film...perchè non succede proprio un bel nulla !

stefy 86  @  02/02/2012 23:18:26
   6½ / 10
Buon film per capire chi era questo j.edgar,anche se onestamente il film parte bene con la sua carica d'azione per poi proseguire in maniera un po' malinconica facendoci scoprire qualche aspetto su questo uomo che noi nn sapevamo..del resto buona interpretazione di leo di caprio!

Rockem  @  31/01/2012 14:46:17
   6½ / 10
Vi piace la storia? Siccome molti di voi penseranno: "Storia? No, no, stiamo scherzando?", allora non dirò che serve un po' di allenamento cronologico per comprendere fino in fondo questa pellicola. Ma sto mentendo. Se togliete il fascino da retroscena che Eastwood propone con questo film, svelando attraverso quali metodi l'Fbi è diventata quella struttura investigativa per eccellenza come tutti noi ora la conosciamo, poco resta sulla "pizza". Certo, una buonissima interpretazione di Di Caprio (da giovane), ma i personaggi invecchiati non convincono proprio. Eppoi c'è troppa abbondanza di oggettività: un po' di maggiore critica - in bene o in male - all'operato del capo Edgar, non sarebbe stonata. Sempre che la sua biografia non sia da considerare essa stessa una critica alle maniere forti e alle fobie statunitensi.

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Ultima risposta 01/02/2012 22.00.59
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RHCP  @  31/01/2012 13:32:25
   6 / 10
Le mie aspettative erano, ahimè, ben più alte.
Recitazione ineccepibile di Di Caprio.
Molti punti a sfavore sono a causa del make-up che sfiora il ridicolo: Di Caprio e Watts mi hanno ricordato il tizio de "I soliti Idioti".
La trama scorre lentamente, troppo lentamente. Inoltre, per quanto io possa essere una fan dell'utilizzo di flashback, in questo caso hanno solo confuso e impasticciato la trama, Clint non mi sei piaciuto!

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7219415  @  26/01/2012 19:08:27
   6½ / 10
Mi dispiace dirlo ma...Clint è decisamente in calo...(invictus...j edgar ma soprattutto hereafter....)

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Ultima risposta 06/02/2012 23.20.27
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elmoro87  @  24/01/2012 12:33:35
   6 / 10
Adoro la regia superba di Clint Eastwood, che nel recente passato ci ha regalato pellicole stratosferiche, e adoro DiCaprio, forse il più forte in circolazione... Ma questo film per "colpa" di una trama e di un taglio un pò troppo biografico, a mio avviso, rimane troppo statico e dopo un pò stanca... Rimane comunque una storia abbastanza interessante, ma mi aspettavo tutt'altra cosa sinceramente... Buonissima comunque la prova di DiCaprio, anche se non c'è stato bisogno in questo film di fare gli strordinari...

Invia una mail all'autore del commento Larry King  @  23/01/2012 16:44:44
   9 / 10
"Deconstructing J.Edega", ossia la demistificazione degli ideali a stelle striscie, attraverso la decostruzione di una delle figure politiche più rilevanti della loro storia contemporanea, il deus ex machina del Bureau. Il piccolo ominismo di chi si è fatto superuomo, solo per nascondere le proprie miserie, sacrificando se stesso ed i propri affetti, perseguendo qualcosa che non esiste, se non attraverso la narrazione di un eroismo apparente. Tutto è inganno, dalle false imprese che J.narra ai vari biografi che si susseguono nel suo ufficio, alle grottesche maschere che coprono i volti dei protagonisti.
Ennesimo capolavoro "testamentario" di Eastwood, dove il dilemma non è più cosa ci sarà "hereafter", ma cosa si potrà lasciare di noi, mediando fra il mito ed il reale.
Con poche ma fondamentali scene, destinate a rimanere indelebili (il corteggiamento nella biblioteca, la telefonata a Bob Kennedy per informarlo dei fatti di Dallas, ma soprattutto la cena con Ginger Rogers), dialoghi di impronta quasi teatrale (potrei azzardare che questo è il "Riccardo III" di Clint, sperando di non offendere nessuno), ed una fotografia esemplare nel catturare il lato "oscuro" dei personaggi e dell'epoca che vivono, ha pochissimi e perdonabili difetti (vedi spoiler).
Se ci fosse ancora bisogno di sottolinearlo, Di Caprio è forse il miglior attor giovane (inteso under 40)della sua generazione, uscito dai suoi clichè,e strappa in alcuni momenti, applausi a scena aperta.
Consigliatissimo, anche se chi cerca il Clint di Million Dollar o Gran Torino, può rimanere deluso. Chi ha apprezzato "Mezzanotte nel giardino..."si alzerà dalla poltrona soddisfatto, anche se non dovrà meravigliarsi che in sala qualcuno reclamerà della caffeina.

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tumbleweed  @  23/01/2012 09:11:21
   7 / 10
Bel film, che ci ricorda come all'epoca eravamo sprovvisti di pc, internet, google, intercettazioni e via discorrendo. Eastwood è in grado di fare film di destra e di sinistra quando vuole. Mi piace di più però in film intimisti e originali, ma faccio sempre un salto "a casa sua" perchè non resisto mai!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  22/01/2012 18:06:17
   8 / 10
Per nulla deluso. Anzi, il film è magnifico e Eastwood il più grande cineasta vivente. All'inizio faticavo a reggere la voce narrante, non amo le realtà romanzesche, con il (falso) modello di Citizen Kane a farsi largo. Tutt'altro. La storia che forse non ci appartiene, ma più che riflettere l'America delle bugie può a ragione identificarsi anche con le menzogne italiche degli ultimi decenni.
Di Caprio anima magistralmente un'ossessione (ben più di Hughes-Aviator) di un volto animato solo da un bisogno patologico di potere. Come è patologica, e il fine giustifica i mezzi, la paura di un paese e la difesa della patria - v, è accaduto anche nell'era Bush - anche a costo di sfasare i sentimenti personali.
Paura del prossimo e macchinazione degli inganni vanno di pari passo, e poi?
Poi, la regia, magistrale perchè insegue la fedeltà la bugia per colpa di un sentimento, come quello della segretaria o del compagno/amico/servo? - in senso Maughaniano - di tutta una vita.
Questo è quello che stupisce a rende grande J. Hoover, il film. E' quando Eastwood sembra guidato da Pinter e dirige una vita ehm coniugale come se fosse... Joseph Losey, diventando tutto a un tratto (mai così) fortemente INGLESE.
Forse c'è meno attenzione per altri particolari, e tutta la vicenda del rapimento in casa Lindbergh è guidata da mano meno sicura, onesta ma obiettiamente poco credibile.
Però questa rappresentazione TOTALE di un mondo oltraggiosamente Fordiano e sconfitto non può che meritare, ancora una volta, un degno plauso

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Ultima risposta 23/01/2012 16.51.07
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The White  @  22/01/2012 16:20:38
   7 / 10
DiCaprio ormai è stabilmente a livelli eccezionali ! Anche in questo film riesce a dare vita ad un personaggio quanto mai complesso perchè ha dovuto mostrare il suo volto "in pubblico", quello di persona rigida e senza debolezze, e quello più "privato" in cui mostra tutte le debolezze di un uomo insicuro e succube di una madre autoritaria. DiCaprio è riuscito a rendere convincenti entrambi gli aspetti del personaggio prendendosi sulle spalle l'intero film ! Difficile capire se abbia possibilità per gli oscar... secondo me la sua interpretazione non è inferiore a quella di Sean Penn in Milk quindi non lo escluderei del tutto però dipende più che altro dagli altri attori !
Nel suo insieme comunque il film risente di qualche pecca in particolar modo nel trucco (veramente orribile per un film di questo livello !) ma anche in una narrazione inizialmente troppo piatta ! La seconda parte l'ho trovata decisamente più riuscita anche perchè forse azzarda un pò di più nel raccontarci il rapporto tra J. Edgar e Clyde Tolson ma anche il rapporto di J. Edgar con la madre (Judi Dench veramente brava !) che umanizzano si il personaggio ma secondo me in modo onesto e non tanto per accaparrarsi il consenso di tutti i pensieri politici... Nel complesso non lo considero un capolavoro ma un buon film che magari coinvolge un pò meno rispetto ai capolavori di Clint Eastwood ma comunque resta un film da vedere !

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  22/01/2012 12:35:59
   6½ / 10
Film che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. In particolare mi ha coinvolto veramente poco. Il buon Clint racconta una pagina molto ampia della storia americana con chiarezza e passione. Ma quello che mi ha lasciato perplesso (oltre ad un make up orribile) è la verbosità del film e alcune eccessive lungaggini. Nel complesso quindi un film che ha disatteso le mie aspettative, perché dal vecchio Clint ci si attende sempre un grande film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  21/01/2012 23:39:57
   7 / 10
L'ineccepibile Clint Eastwood dopo Hereafter torna dietro la cinepresa con questo J.Edgar.

Il buon vecchio Clint esterna nuovamente la sua visione imperfetta del mondo attraverso una pellicola biografica decisamente godibile.
Il giudizio del regista è imparziale,joyciano:gli eventi sono meticolosi nella loro storicità,realistici,senza alcuna aggiunta astrattistica o non veritiera.
Per mezzo di un estetica umilissima ma comunque godibile riconosciamo il genio semplice di Eastwood che affidandosi all'ottima prova (come sempre) di Di Caprio riesce in un film impegnato e per nulla scontato,malgrado si abbia la sensazione che si poteva osare di piu.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  21/01/2012 12:59:04
   7½ / 10
"Non accetterei ad altre condizioni."

E come rifiutare la visione del nuovo film di Clint Eastwood dove troviamo una delle più belle ricostruzioni storiche che siano mai esistite, dove gli ambienti, le scenografie, le singole inquadrature, gli oggetti scenici, i costumi, la moralità, i comportamenti e la polizia sono riportati in modo puntiglioso tanto che il film non annoia per niente visto che lo spettatore viene catapultato ed estratto violentemente tra passato e presente (che rimane comunque un passato recente).

Con un ritmo sostenuto, grazie alla capacità di Eastwood di alternare scene violente con scene drammatiche in giro di pochi istanti, un trucchetto che porta lo spettatore ad essere coinvolto pienamente sul piano emotivo, Eastwood racconta tramite la vita narrata di J. Edgar, il Cesare dell'FBI, interpretato da un Leonardo Di Caprio che si aggira nelle scene tra giovinezza e vecchiaia.

Un aspetto notevole del film e "innovativo" è proprio il fatto di utilizzare maschere per imbrogliare l'eta dei personaggi principali. Grande scelta artistica che tiene il pubblico ancorato ai personaggi, cosa che solitamente non avviene, o almeno, si perde quel legame che si è formato precedentemente, quando nei film generalmente la fisionomia del protagonista cambia in modo falso chiamando in causa attori simili.
Oltre a Di Caprio anche il resto del cast è eccellente e ogni personaggio ha il proprio ruolo, un ruolo che non può passare in secondo piano perché spalle destre della messa in scena del film.

Il film preme su diverse citazioni cinematografiche come NEMICO PUBBLICO nell'era dell'esaltazione dei gangster marcata dal ruolo che giocava il cinema sull'immaginario collettivo e come il seguente PICCOLO CESARE, per spostarsi in film come DEAD MAN WALKING durante la presa di posizionerei del popolo statunitense nell'esaltare la pena di morte citandola come scelta vendicativa che appaga (falsamente) o nella scena, a mio parere, più bella dove Edgar e Tolson litigano pesantemente e risolvono tutto con un bacio, l'amore che scende in contrasto con la guerra, l'istinto tristemente represso della moralità generale come in BROKEBACK MOUNTAIN. Infine riferimento chiaro a PSYCO per tutta la durata del film in particolare nella scena in cui dopo l'avvenuta morte della madre di Edgar esso si mette i suoi vestiti, la sua collana davanti allo specchio e con un gesto deciso, tra il tormento e la disperazione, spezza in maniera liberatoria la collana della madre.

J. EDGAR è un film diverso, che si stacca dagli ultimi lavori del regista dove, sì lo stile si fa sentire, ma egli soprattutto, inserisce un nuovo modo di raccontare, una narrazione attenta e ben studiata. Eastwood approfondisce quello che era la politica statunitense dagli inizi del ventesimo secolo fino a Nixon, una carrellata tra politica, carriera, moralità, relazioni, indagini che si alternano nel ricordo tra flashback sul passato e presente, la storia stessa che prende vita dalle parole di Edgar.
Lo start è nel 1919, dove troviamo un Di Caprio giovanissimo alle prese con i comunisti radicali, passando per i gangster esaltati dalla popolazione conseguenza della Grande Depressione, la nascita del bourau e dell'attuale FBI, riportando le diverse facce del'"America", presidenti passati e contemporanei alla bozza del libro, tirando in ballo l'uccisione di Kennedy, il discorso I HAVE A DREAM di Martin Luther King fino alla morte di Edgar, dove Nixon era in carica come presidente.

Un omaggio da parte di Eastwood al suo Paese, a quella che è e che è stata l'"America" del primo '900, un pensiero di un uomo che ci ha vissuto, che ha potuto vedere i cambiamenti, un uomo che ha votato, un uomo che ha subito, sofferto, un uomo come Edgar.

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Ultima risposta 05/03/2012 00.51.01
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lukef  @  20/01/2012 15:38:50
   7 / 10
La storia è molto bella e gli attori offrono una buona performance (non la migliore di DiCaprio). Il film complessivamente risulta molto gradevole e ciò lo si deve soprattutto ai fatti raccontati che sono, già da soli, molto interessanti.
Ritengo comunque che a livello di regia non sia stato svolto un lavoro particolarmente organico. C'è un buco scoperto di molti anni che stona alquanto e anche la struttura dei flash back scricchiola. A mio modesto parere si poteva tagliare in tronco lasciando spazio ad una storia pulita e lineare.
In generale quindi, la regia di Clint Eastwood non mi ha convinto neanche questa volta; indubbie sono le sue qualità di comunicatore ma è forse il caso di dire che farebbe meglio a concentrarsi nella sua attitudine a trasmettere emozioni piuttosto che occuparsi di tutta la regia, non brillando particolarmente nè in genialità né in "logica organizzativa".
Plauso invece al modo in cui sono state esposte le vicende private dei protagonisti.

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p.s. Purtroppo il doppiaggio di DiCaprio, nelle sequenze in cui è anziano, è veramente pessimo ed innaturale.

Delfina  @  20/01/2012 15:23:01
   7½ / 10
Primeggia a mio parere, diversamente da altri commentatori, in questo film l'interpretazione di Di Caprio, calato benissimo nei panni e nella mentalità di un uomo dell'epoca. Fotografia cupa e livida, che si adatta alla perfezione al trucco che appesantisce e gonfia i visi di Di Caprio e Watts. Un film lungo, con molti riferimenti alla storia americana del 900, e che per questo potrà sembrare noioso a chi di quegli eventi sia ignaro.

Ciò che mi ha deluso del film è una certa mancanza di coraggio nel finale:

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Lopan88  @  20/01/2012 13:44:17
   6 / 10
Vedo che non sono l'unico a cui non è piaciuto...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  19/01/2012 22:07:41
   6 / 10
Dopo Shame un'altra mezza delusione.
Tanti i punti a sfavore, primo fra tutti Di Caprio, forse per colpa di un make-up da recita parrocchiale, oppure per un doppiaggio che da decadi massacra ogni performance dell'attore americano, fatto sta che il suo faccione in prima linea per due ore e fischi di proiezione non lo tollero. Una storia fatta di primi piani, sfoghi e monologhi è terreno fertile per un attore di razza - ovvero per il tipo di attore che Di Caprio secondo me non sarà mai.

Detto questo, mi trovo quasi a stroncare Eastwood per la seconda volta di seguito dopo il discutibile Hearafter, ma ho come l'impressione che il vecchio Clint dia il meglio di se nei racconti narrativi dove il cuore del film è rappresentato dall'intreccio tra i protagonisti. Non a caso la tensione in JE si respira a malapena: dopo un'ottima prima parte, la pellicola diventa inutilmente verbosa, la fase descrittiva scandita da salti temporali tra presente e passato funziona fino a un certo punto e il finale soffre di almeno 20 minuti di troppo. Da sopportare con quel cazzò di make-up ridicolo oltre ogni logica.
Non è tutto da buttare - parlo soprattutto di una regia come sempre fantastica - ma qui sulla logica del voto prevale quel pizzico di delusione in più per un film in cui riponevo troppe aspettative.

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Ultima risposta 06/03/2012 12.16.58
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gringo80pt  @  19/01/2012 16:27:47
   7½ / 10
Filmo un pò lento, che si compensa con il mistero e le scelte storiche dell'uomo FBI. Leonardo di Caprio è molto legato al personaggio, ma comunque buona prestazione. Ottime colonne sonore e buono l'intreccio tra presente e passato.

DA VEDERE PER CHI AMA IL GENERE

zeta  @  19/01/2012 16:17:46
   6 / 10
Il film è un'occasione persa. Clint Eastwood avrebbe l'eta per portare avanti una storia scomoda e per incassare, senza conseguenze, critiche e censure. Avrebbe anche una qualità di regia, con primi piani e i piani sequenza superiori alla media che c'è in giro, per farne un bel film. Invece, e davvero non capisco il perché, si contorce sull'aspetto meno interessante di Hoover: la sua vita privata. Il suo rapporto con la madre, i suoi gusti sessuali, occupano così tanto spazio che non ne rimane per la cosa più importante che caratterizza questo personaggio: cioè quanto abbia davvero inciso nella politica americana. I rapporti con i presidenti sono soltanto accennati, quelli con i servizi segreti nemmeno accennati. Il risultato è un film stanco e con poca cattiveria.

Giusto una nota sul trucco: ma chi ha scelto i cani di collaboratori che hanno invecchiato i personaggi? Sembrano una via di mezzo tra i Teletubbies e gli Sgommati e tolgono credibilità alla visione

adrart  @  17/01/2012 11:47:49
   6 / 10
Visto al cinema. Sicuramente un buon film, ma davvero pesante... sono riuscito a restare sveglio solo grazie alla solita interpretazione magistrale di DiCaprio.

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Invia una mail all'autore del commento Magoyanez  @  16/01/2012 13:38:56
   5½ / 10
Ben fatto, attori bravi, tutto molto professionale ma... è una mattonata pazzesca!! Metà sala dormiva... peccato!

claudio54  @  16/01/2012 00:24:18
   5 / 10
sinceramente resto stupito di voti così alti per questo film. Pur essendo un estimatore del vecchio Clint, devo dire che questa volta mi ha deluso. Il film è piuttosto noioso, senza grinta, senza energia, dispersivo in quei continui flash back. Il trucco per invecchiare gli attori era addirittura grottesco. E poi, onestamente, credo che la storia dell'FBI sia un tantino più complessa ed oscura di come si racconta in questo film. Insomma, in film piuttosto deludente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/01/2012 00:00:56
   7 / 10
Il vecchio Eastwood sceglie un personaggio molto scomodo da portare al cinema per il suo ennesimo lavoro...un film che parla molto di politica e che probabilmente puo' essere apprezzato solo da chi è interessato a conoscere alcune magagne del sistema Americano...
Per carita',il film non offre nulla di sconvolgente ed è forse questo il suo punto debole,ma racconta con estrema chiarezza le difficolta' di un uomo "solo" contro tutti...soggiogato dalla Madre,sessualmente bloccato e incapace di amare...lo definirei un uomo in apnea!
Classico film da "7"

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  15/01/2012 23:58:08
   6½ / 10
Dopo il pessimo Invictus e il retorico e banale Heartafter, ci si aspettava decisamente di più da questo ritorno in sala di Eastwood anche perchè la storia di un personaggio misterioso come J. EDGAR sembrava essere perfettamente nelle corde del regista americano.
Ottima la ricostruzione storica peccato che il film pecchi molto nella scrittura sia della storia che dei personaggi.
Si ha un senso di disorganicità, per ore vaghiamo su una serie di flashback sconnessi tra loro, su un biopic che non sa ben bilanciarsi tra la descrizione del protagonista e quella delle sue imprese. Quello che lascia stupiti è la freddezza con cui Eastwood filma il tutto, non c'è passione nel racconto, non immedesimazione con i personaggi nè emozioni-
In parte il problema risiede in personaggi di contorno mal delineati come quella di Naomi Watts- letteralmente sprecata in un ruolo presente ma inutile e mai minimamente approfondito- oppure potenzialmente interessanti come quello della madre Judi Dench che purtroppo cadono nel clichè-

Ma forse il vero punto debole di tutto il film è Leonardo Di Caprio che risulta NON ESSERE ALL'ALTEZZA del compito affidato. Il suo J.Edgar è troppo costruito sull'immagine pubblica che ci ha dato la storia, non aggiunge nulla e verso la fine emerge addirittura come un personaggio sgradevole e petulante di cui non se ne può veramente più.
Effetto decisamente non voluto che evidenzia anche il più grande limite del film: l'incapacità oppure la mancanza di volontà di dare un volto "umano e privato" a un grande personaggio pubblico. Non ci prova nemmeno Clint Eastwood a delinearne degli aspetti inediti se non nella relazione omosessuale che viene mostrata ma in cui Di Caprio non riesce a restituirne un minimo di emozione.

A salvare il tutto ci pensa il bravissimo Armie Hammer che sa muoversi bene e oscura del tutto Lenardo Di Caprio dimostrando che l'esperienza non è tutto.
Un film freddo che racconta parzialmente un uomo della storia e se veramente era questo il J.Edgar che Eastwood voleva restotuirci allora forse il film era evitabile.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  15/01/2012 20:29:16
   7 / 10
Biopic sofferto ma non del tutto riuscito, il secondo di Eastwood dal lontano Bird del 1988 sulla vita del jazzista Charlie Parker. Inutile negare una evidente debolezza di scrittura che, pur restituendo un ritratto complesso e disturbante di uno degli uomini più temuti d'America, perde per strada i pezzi di un ingranaggio drammatico che non sa bene se seguire le vicende storiche (del tutto approssimative) o il corollario intimo e interpersonale del protagonista. Il film appare composto da una serie di situazioni slegate tra loro, che raramente riescono ad infondere spessore alla storia ma che, anzi, la fanno apparire a tratti stereotipata e meccanica. Il tempismo con cui si suggerisce una qualche redenzione di Hoover nel finale è completamente ruffiano ed irritante. La stessa tessitura a salti temporali, nonostante si dimostri mirata a dimostrare una realtà tutt'altro che scontata, sembra appesantire ulteriormente un film già di per se faticoso per l'importanza di uno dei personaggi di massima influenza per la storia americana del secolo scorso. Il make up degli interpreti, poi, è osceno, rovina ogni senso di realtà e limita l'interpretazione di un potenzialmente ottimo Di Caprio, rendendola goffa, imbolsita; va anche peggio ad Hammer, che sembra uscito direttamente da un forno del museo delle cere.
Allo stesso tempo non si può non apprezzare lo stile rigoroso, livido, quasi cruciale di un regista ultraottantenne che non si arrende al tempo e che, con grande lucidità, traccia le vie di una personalità contraddittoria, egocentrica, dipendente, dispotica, solitaria ed insicura, tuffandola in una fotografia cupa come l'animo di Hoover ed in una ricostruzione scenica assolutamente ineccepibile. Lascia ammirati anche la delicatezza con cui viene affrontato il conflitto interiore del protagonista, morbosamente condizionato dalla figura materna che lo spinge a rifiutare non senza difficoltà la propria condizione omosessuale.
Probabilmente J. Edgar rappresenta tutto ciò che cinematograficamente Eastwood era (ricordate la saga di Dirty Harry?) e che ora non è più, sicuramente è un monito ad una nazione in costante ricerca di protezione e sicurezze, verso cui l'antieroe detestato da Nixon e dalla signora Roosvelt non è mai stato avaro.

marimito  @  15/01/2012 13:40:26
   6½ / 10
Di certo non il mio genere e comunque lungo.. a tratti lento.. che vuol essere di denuncia, ma che in realtà troppo lascia intendere e poco dice..un bravo Di Caprio interpreta un personaggio ambizioso e con pochi scrupoli.. alla ricerca della propria affermazione personale attraverso quella del suo sistema.. consapevole della sua omosessualità che reprime per il piacere di una mamma invasiva ed invadente.. Molto tenera la figura di Tolson che accetta le condizioni dettate dal suo amore e gli sta accanto tutta la vita..

jiko  @  15/01/2012 13:38:02
   6 / 10
Un film che scorre lineare e monotono senza mai un'emozione, un sussulto, un colpo di scena, da Clint Eastwood mi aspetto sempre film di qualità elevata e invece stavolta la noia è dietro l'angolo. Di Caprio come sempre impeccabile, un cast di attori convincenti, ma nel complesso il film l'ho trovato debole e poco coinvolgente.

PATRICK KENZIE  @  15/01/2012 04:19:22
   8 / 10
Poco da dire... Il maestro indiscusso della macchina da presa Eastwood in coppia con uno dei dieci migliori attori in assoluto confezionano un film forte su IL personaggio che per 50 anni ha cambiato e deciso la giustizia americana nel bene e nel male. Un personaggio con mille sfacciettature tutte totalmente colte da DiCaprio piu che mai da Oscar e una regia di pura eleganza. Da non perdere.

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