la maschera del demonio regia di Mario Bava Italia 1960
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la maschera del demonio (1960)

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locandina del film LA MASCHERA DEL DEMONIO

Titolo Originale: LA MASCHERA DEL DEMONIO

RegiaMario Bava

InterpretiBarbara Steele, John Richardson, Andrea Checchi, Ivo Garrani, Arturo Dominici, Enrico Olivieri

Durata: h 1.27
NazionalitàItalia 1960
Generehorror
Tratto dal libro "Vij" di Nikolaj Vasil'evič Gogol'
Al cinema nel Settembre 1960

•  Altri film di Mario Bava

Trama del film La maschera del demonio

1830: sulla strada per Mosca, il dottor Chomas ed il suo assistente si fermano in una cappella diroccata, dove trovano il corpo mummificato di una strega giustiziata un secolo prima. Accidentalmente, Chomas infrange il cristallo del sarcofago, risvegliando con le gocce del suo sangue la diabolica strega. Assetata di vendetta, la strega cercherà di assorbire la bellezza e l'energia vitale di una sua giovane discendente.

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Voto Visitatori:   7,82 / 10 (77 voti)7,82Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
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Voti e commenti su La maschera del demonio, 77 opinioni inserite

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alex94  @  05/12/2024 05:04:19
   8 / 10
Insieme a "I Vampiri" di Freda è la pellicola che sancirà la nascita dell' horror italiano.
Un esordio nel quale Bava mostra già tutto il suo talento nella costruzione dell' atmosfera ( elemento fondamentale per un gotico),aiutato in questo da una splendida fotografia in bianco e nero,incorniciando il tutto con eleganti inquadrature,bei giochi di luci e sepolcrali scenografie.
Storia semplice ma funzionale ( molto liberamente ispirata a Vij di Gogol),non risparmiando al pubblico neanche dei particolari piuttosto crudi ( almeno per il tempo).
Tra i tanti meriti ha anche lanciato la Steele come reginetta incontrastata del gotico italiano....
Premiato da un grosso successo di pubblico ( soprattutto all' estero) è una delle pellicole imprescindibili per ogni amante dell' horror e del cinema in generale.

zerimor  @  31/01/2024 17:25:46
   8 / 10
Piccolo gioiellino gotico di Bava con una fotografia e un'atmosfera invidiabili. Fonte d'ispirazione di opere future tra cui la più lapalissiana in ambito manga/animazione del Sol Levante, ossia "Le bizzarre avventure di JoJo".
Sceneggiatura solida e coinvolgente. Invecchiato non benissimo invece sotto il profilo degli effetti speciali che in alcuni frangenti oggi risultano assai datati.
Affascinante.

stratoZ  @  04/12/2023 13:14:49
   8 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Uno dei momenti fondamentali per lo sviluppo dell'horror italiano, ma più in generale dell'horror gotico, è quando Mario Bava termina la sua lunga formazione come direttore della fotografia e passa alla regia, esordendo come regia "solista" in questo "La maschera del demonio", diventato a ragione una delle opere più rappresentative nonché influenti di tutta la corrente.
Non è corretto parlare di prima opera, perché già Bava e Freda ci avevano deliziato negli anni immediatamente precedenti con altre belle pellicole ormai diventate di culto, ma in ogni caso il film mette in gioco buona parte degli elementi che poi saranno propri del genere, stupisce la cura foto-scenografica così come la regia ispiratissima di Bava, pieno di fantasia e inventiva che ci regala diverse sequenze superlative, a partire dallo shockante prologo con la soggettiva della maschera del demonio applicata sul viso della strega, un inizio fulminante che pone le basi per l'affascinante mito che si verrà a creare col proseguo della pellicola, in un mondo fatto di boschi, rami secchi, cripte, tombe, castelli, ragnatele, pipistrelli, ombre, oscurità, vampiri, ma soprattutto una torbida ossessione per la morte che Bava tira in ballo più volte con un crescendo di fascino ipnotico, la bellezza gelida e misteriosa di Barbara Steele contribuisce a creare questo effetto.

Bava alterna sequenze puramente narrative, che in un contesto simile sembrano quasi i punti deboli a scene di straordinario fascino visivo, dalla iniziale discesa nella cripta della strega, con conseguente risveglio involontario, allo splendido passaggio di scene tra la pozza in cui si riflette il volto e l'interno della tomba della strega/vampira al suo risveglio.
Altra sequenza che mi ha colpito molto è la scoperta del passaggio segreto all'interno del castello che porta fino alla cripta, con quell'attraversata del quadro che mi ha messo un inquietudine unica, come se il quadro si potesse muovere da un momento all'altro, diciamo ci sono diverse scene così in cui Bava ti fa raggelare, e questo nonostante, bisogna ammetterlo, degli effetti speciali parecchio modesti dati sia dall'epoca ma anche dal basso budget dell'opera.

L'opera in sé non ha una struttura narrativa originalissima, per questo magari non ho dato di più, compensano però gli aspetti visivi ma anche sonori, con cui Bava stava già iniziando a sperimentare, raggiungendo apici nei film successivi, in ogni caso parliamo di un'opera dall'importanza fondamentale e di un passaggio obbligato per gli amanti del genere.

Italo Disco  @  02/11/2023 16:25:16
   8½ / 10
Inventivo, con visualizzazioni macabre e un buon ritmo, risulta efficace come horror, senza avere nulla di invidiare ai modelli inglesi.

BigHatLogan91  @  01/11/2023 15:22:06
   8 / 10
Cult del cinema horror gotico italiano.

Goldust  @  09/06/2021 18:19:21
   6½ / 10
Storia gotico-horrorifica di medio interesse nobilitata dalle invenzioni registiche di Bava e dalla sensualità strabordante della Steele.
Giudicato da tanti critici ed addetti ai lavori come un'opera imprescindibile per il genere tanto da essere citato e preso come esempio da diversi cineasti, oggi sembra essere in verità invecchiato non tanto meglio di altre pellicole simili del periodo.

biagio82  @  22/05/2021 23:04:45
   8 / 10
film che ha segnato, non solo un'epoca ma anche diversi futuri registi che poi lo omaggeranno nelle maniere più disparate (tim burton nel mistero di sleapy hollow per esempio copierà il volto della strega segnata dai chiodi della maschera)
l'inizio è d'impatto ancora oggi poi si scade un po' nel banale e in alcune ingenuità che però dobbiamo contestualizzare, è un film degli anni 60 e dobbiamo ricordarci che gli spettatori dell'epoca non erano smaliziati come lo sono oggi.
la storia è un classico del gotico, tra vecchi manieri, cripte maledizioni e vampiri, ed ancora oggi per me ha un fascino particolare, capace di giocare più sul non visto e sulle ombre, che non sui jump scare odierni, ed il bianco e nero risalta anche questo aspetto.
un caposaldo del cinema italiano che per me merita di essere visto

Alpagueur  @  26/12/2020 11:24:27
   4 / 10
Horror d'esordio di Mario Bava ampiamente deludente. Quando il dottor Thomas Kruvajan (Andrea Checchi) viene attaccato da un gigantesco pipistrello di gomma mentre esplora una vecchia cripta con il suo assistente dottor André Gorobec (John Richardson), spacca accidentalmente la croce di pietra posizionata sopra la bara della strega vampirica Asa Vajda (Barbara Steele); a peggiorare le cose, le toglie la maschera che le copre il viso, tagliandosi nel frattempo (stupido vecchio dottore). Con la croce distrutta, la maschera scomparsa e il sangue del dottore che gocciola nella bara, Asa viene resuscitata e, con l'aiuto del compagno vampiro Igor Javutic (Arturo Dominici), si vendica degli antenati di coloro che l'hanno condannata a morte. La scena di apertura di "Black Sunday" (alias "The Mask of Satan") di Mario Bava offre una delle immagini più potenti nella storia del cinema horror italiano: una maschera da diavolo di metallo appuntita che viene martellata sul viso della strega vampirica Asa Vajda (ouch!). Sfortunatamente, questa scena è così scioccante e brutale che, per quanto impressionante sia la bellissima cinematografia in bianco e nero di Bava per tutto il resto del film, non c'è nulla che possa competere con la brutale esecuzione di Asa in termini di puro orrore, rendendo tutto ciò che segue qualcosa di deludente. Questa sensazione di delusione non è aiutata dalle vecchie sciocchezze dell'orrore gotico che si dispiega, che è carico di stanchi cliché di genere (vecchie porte scricchiolanti, tempo tempestoso, tombe coperte di ragnatele, passaggi nascosti, abitanti del villaggio armati di forconi e torce) e che soffre da una sceneggiatura ricca di dialoghi verbosi che sono spesso ridicoli (esempio: "Qual è la mia vita? Tristezza e dolore. Qualcosa che si distrugge giorno dopo giorno e nessuno può ricostruirlo. Ecco l'immagine stessa della mia vita. Guarda...si consuma ora per ora come questo giardino, abbandonato a un'esistenza senza scopo."). Le musiche di Nicolosi ("La ragazza che sapeva troppo", "I tre volti della paura"...) sono piuttosto anonime, come negli altri due film sempre di Bava. L'uso ispirato di luci e ombre e un acuto lirismo visivo non possono che scusarsi così tanto. Begli elementi visivi, peccato per il resto.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/12/2020 14:28:53
   8½ / 10
Il capolavoro di Bava, al suo primo vero lungometraggio, apre le porte del cinema horror all'Italiana e lo fa nel migliore dei modi.
Scene di fortissimo impatto emotivo, come il prologo o la resurrezione della straga, tanto per citarne due. Una magistrale regia che gioca molto su rumori e passi dietro la porta. Posso davvero affermare che visto ad altto volume il film fa davvero paura...e siamo nel 1960, imparate nuovi pionieri del genere che perdete tempo a girare slasher.
In questo film è tutto al suo posto, malgrado qualche ingenuita', ma è soggettivo.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  07/12/2020 18:05:59
   7½ / 10
L'inizio è agghiacciante per un film del 1960, poi emergono i problemi di budget e lo scorrere del tempo, lasciando un film che si impone per il suo fascino gotico del tutto inedito ma che agli occhi moderni è invecchiato peggio di altri (anche a causa della recitazione così così e degli effetti speciali, cui Bava chiedeva troppo). Resta una testimonianza del talento innovativo di portata smisurata di Mario Bava, che nel 1960 praticamente settava lo standard dell'horror moderno.

topsecret  @  29/09/2020 22:17:10
   7 / 10
Esordio alla regia in un lungometraggio per Mario Bava che firma uno dei gotici più riusciti e più importanti nella storia del cinema italiano di genere.
Ottimi gli ambienti e i costumi, discreto il cast, regia senza sbavature nonostante l'artigianalità di alcuni effetti speciali (gli occhi della strega sembrano due uova in camicia) e una fotografia vivida che gioca un ruolo fondamentale per la riuscita del film sotto l'aspetto visivo.
Alcune piccole sbavature nel finale non inficiano l'esito del lavoro di Bava che merita senza dubbio di essere riscoperto e apprezzato.

Jokerizzo  @  29/03/2020 23:05:27
   10 / 10
Il capolavoro immortale di Mario Bava, un film che ha segnato e ha portato ad un punto di svolta la storia del cinema italiano horror e in generale, da vedere e rivedere!

alex94  @  10/08/2016 17:12:26
   8 / 10
Memorabile pellicola d'esordio di Mario Bava,probabilmente l'horror più importante del cinema italiano,un film assolutamente indimenticabile che oltre a presentare una storia piuttosto semplice (ma che riesce a riservare anche qualche sorpresa) e priva di punti morti si lascia ricordare anche per un aspetto tecnico di prim'ordine.
Inquadrature e movimenti di macchina meravigliosi, tesi ad enfatizzare nel modo migliore possibile, i vari eventi che si succedono nello svilupparsi della trama,scenografie affascinanti ed effetti speciali artigianali ma riuscitissimi innalzano questo lavoro di Bava allo status di cult assoluto.........inoltre bisogna anche ricordare che questa pellicola ha avuto il merito di lanciare e rendere celebre nel panorama cinematografico mondiale, quella che negli anni seguenti diverrà la vera e propria reginetta del gotico,la leggendaria Barbara Steele.
Non so se questo sia il miglior lavoro di Bava (mi manca ancora da vedere quello che è considerato il suo capolavoro, Cani Arrabbiati) ma penso di poter affermare piuttosto tranquillamente, che è la sua opera più importante,un vero e proprio classico del cinema,da vedere almeno una volta.

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 20:52:37
   8 / 10
L'esordio alla regia di Mario Bava avviene con uno dei suoi film più belli oltre che più famosi. "La maschera del Demonio" inaugura la stagione del gotico italiano e lo fa con un prodotto che è insieme molto italiano ( la fotografia dello stesso Bava che, anche se non a questi livelli, si può trovare in altri film o sceneggiati anche non horror del periodo ) ma che possiede pure un tocco internazionale, una capacità di soddisfare gusti diversi da quelli italiani che renderà lo stesso Bava un punto di riferimento per registi italiani e non nei decenni successivi. E' interessante e personale anche il modo in cui Bava tratteggia il personaggio del vampiro, così distante dal solito Dracula a cui ci si era fino a lì abituati. Barbara Steele è perfetta sia nella parte della malefica Asa che in quella della discendente buona, diventando così la classica dark lady del film horror degli anni sessanta. La recitazione è in generale un po' datata ma trovo che il film non ne risenta granchè, così come sopportabili sono alcuni momenti, comunque pochi, di stanca. Non è però il film che più mi ha colpito tra quelli che ho conosciuto fino ad ora di Bava, che preferisco alle prese con il giallo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  31/01/2015 22:22:01
   6 / 10
Storico, eppure anche sforzandomi al massimo di contestualizzarlo all'epoca di appartenenza faccio gran fatica ad apprezzarlo se non per la magistrale atmosfera gotica, per la figura agghiacciante della Steele, e per il bianco e nero che in quanto a fascino e brividi non avrà mai eguali.
Obiettivamente parlando, dopo un inizio folgorante (e per i tempi, cattivissimo) il film cala vertiginosamente di ritmo tra una storia che non decolla mai veramente, personaggi poco interessanti, e tanti dialoghi inutili.

La forma batte il contenuto (il visivo ed il sonoro, inizio escluso, fanno il film). Non un merito da poco, ma da una delle pietre miliari dell'horror ci si aspetterebbe comunque di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  19/01/2015 18:55:56
   8 / 10
Primo vero lungometraggio di Mario Bava, primo horror gotico italiano. Certo non deve stupire perchè Bava è stato un innovatore in molti generi e avesse avuto a disposizione mezzi maggiori sarebbe considerato oggi uno dei più grandi.
Anche se ormai può considerarsi un film sotto alcuni aspetti superato, "La Maschera del Demonio" è una pellicola che ha fatto scuola in Italia e nel Mondo per le sue atmosfere cupe e paurose, rese ancor più macabre da una magnifica fotografia di cui lo stesso Bava è direttore. Bava è maestro nel creare un'aura malefica che pervade i suoi film e qui ne da prova in più di un'occasione, si veda ad esempio la splendida sequenza iniziale. La sceneggiatura non è sempre impeccabile, tutt'altro, ma quasi non si nota. Purtroppo gli attori non sono alla stessa altezza del regista ma questa è praticamente una costante nei film di Bava.
Visto oggi non si può dire che "La Maschera del Demonio" non sia invecchiato, alcune ingenuità balzano all'occhio, però il suo immenso fascino l'ha conservato eccome.

JOKER1926  @  11/11/2014 21:14:32
   7 / 10
Nell'ordine delle cose, cioè nella scala temporale, uno dei primi nomi inerenti all'Horror, è sicuramente legato alla figura di Mario Bava. Poi, nel corso del tempo, in Italia si sono susseguiti altri nomi, alcuni, a nostro parere, superiori.
"La maschera del demonio" è associato alla tradizione un po' classicista del genere in questione. Il prodotto italiano del 1960 si sviluppa in contesti appartenenti al gotico e infatti anche a livello di contenuto la storia strizza prontamente l'occhio a vicende macabre vicine alla tradizione di antichi popoli barbarici.
L'esperta regia italiana di Bava pone i riflettori su un plot accattivante, si parla di streghe; il mondo cinematografico dell'Horror ne ha parlato poco e male di questi intriganti e paurosi personaggi femminili.
In poche parole la sostanza (il plot) in questo caso offre un qualcosa di positivo, il primo passo per accaparrarsi le attenzioni dello spettatore è compiuto. La previsione, anche un po' pessimistica, del critico è la seguente: riuscirà il plot delle streghe e delle maledizioni a tener botta per tutto il tempo?
La domanda legittima ed intelligente troverà una risposta che riserva, al contempo, una serie di impressioni, forse anche soggettive. La sensazione predominante , e dunque la risposta, è che "La maschera del demonio" tiene per circa una mezz'ora, poi il ritmo cade verso il basso e gli episodi perdono parte del loro mordente iniziale.
Si va in contro ad un appiattimento narrativo e fanno festa solo le bellissime ambientazioni e scenografie guidate da un ottimo ed essenziale bianco e nero. Si capta un'aria prettamente fiabesca, la nebbia che si avviluppa e le tombe spettrali, il gioco artistico è condotto al vertice della logica.

A distanza di anni, o meglio di epoche, "La maschera del demonio" diventa una bella riscoperta per i cinefili dell'orrore, per gli altri, cioè per la massa spettatrice abituata agli slasher, sarà impresa titanica giungere a fine visione.

antoeboli  @  28/09/2014 01:48:34
   6½ / 10
un filmetto per passare un momento della giornata in cui si ha un oretta e mezza libera e null altro .
Seppur con basso budget il film si può collegare al classico filone di vampiri , anche se senza canini .
Infatti in questa pellicola a rispetto di altre , vuoi che erano tempi diversi vuoi che i denti finti costavano un botto , si tratta di demoni e vampiri , ma non si vedono ma i i famosi morsi .
Tecnicamente però La maschera del demonio è girato molto bene se parliamo di inquadrature , scenografia molto azzeccate , in quello sicuramente si .
Invece soffre come sempre del problema di essere un pochetto lentino nelle prime battute , per snodarsi bene dopo un certo periodo , e per avere degli attori che spesso recitano troppo superficialmente.Alcuni dialoghi in italiano , non so se è un problema di doppaggio fatto successivamente , ma hanno dei dialoghi come se leggesse un scolaretto .
Alcune scene d azione finali dovrebbero creare tensione ma sono a livello di trashume e senza molto senso , ma non me la sento di castigare un film di 50 anni fa.

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markos  @  01/07/2014 15:33:47
   7 / 10
Gli dò un 7 perchè essendo un film degli anni 60 è fatto bene. Godibilissima ambientazione e visione. Entusiasta della scena iniziale. Per gli amanti dell'orrore
consiglio almeno una visione.

_Hollow_  @  24/06/2014 00:11:12
   7½ / 10
Bel film di Bava, con una fotografia ed una regia decisamente ottimi, ma altri aspetti lasciano un po' più a desiderare. Diciamo che sa di moderno per certi aspetti (regia e fotografia, come detto, sono ancora invidiabili; ma anche certi dialoghi soprattutto inizialmente tra i due dottori risultano piuttosto divertenti e "freschi"), di vecchio invece per altri (la Steele sarà anche diventata un'icona del genere ma è pessima, idem il personaggio del dottorino che si innamora di lei; il film comunque è pieno di cliché di genere e decisamente poco originale).
Alla fine ne esce un film superiore a certi standard del periodo (v. certi lavori della Hammer) e di buon augurio per un corrispettivo nuovo filone italiano ma inferiore ai mostri sacri del genere, a film più vecchi di trent'anni.
Insomma un buon film, non un capolavoro per certe carenze, un po' invecchiato ma alla fine abbastanza bene. Merita uno sguardo, soprattutto per i primissimi minuti.

Oskarsson88  @  02/05/2014 12:19:38
   7 / 10
non mi ha entusiasmato però per l'epoca è stra ben fatto

GianniArshavin  @  17/02/2014 22:16:04
   8 / 10
Pensare che questo film sia uscito ben 54 anni fa ha dell'incredibile. Mario Bava era un regista decenni avanti rispetto ai colleghi e questa pellicola ancora oggi di grande valore lo conferma.
La storia non è delle più originali ma molte scene ancora ora sono davvero forti e inquietanti (la fase iniziale è un pugno nello stomaco).
L'atmosfera e l'ambientazione sono semplicemente inarrivabili! Questa pellicola di Bava è il film gotico per antonomasia,e di conseguenza ci ritroveremo immersi in un mondo lugubre e cupo fatto di castelli,cripte,passaggi segreti,ululati,boschi minacciosi,notti di luna piena e cimiteri isolati come nella migliore tradizione di genere.
Il regista è un maestro nel ricreare al meglio queste ambientazioni,e l'uso di una fotografia in bianco e nero stupenda non fa altro che potenziare questo aspetto.
Gli effetti speciali sono,per il tempo,il massimo. Nonostante i bassi budget utilizzati dall'autore sanremese i trucchi da lui stesso creati sono di qualità assoluta e in più punti della storia risulteranno indovinati.
La recitazione è valida,soprattutto grazia alla bellissima,bravissima e luciferina Barbara Steele, perfetta nel doppio ruolo che il regista le ha ritagliato.
Ovviamente qualche pecca il prodotto la presenta,come una storia lineare e prevedibile,qualche sequenza invecchiata male e una caratterizzazione dei personaggi purtroppo non profondissima.
Oltre alla semplice storia gotica e dell'orrore il film tocca anche argomenti più "alti" e scabrosi per l'epoca (senza ovviamente approfondirli come succederà invece in seguito) tipo:la repressione sessuale;il tema del doppio;l'attrazione erotica sia verso l'altro sesso che verso il proprio;la misoginia ecc).
Quindi mi sembra chiaro che ci troviamo di fronte ad capolavoro di genere, prima perla di una lunga serie che questo geniale e sottovalutato regista sfornerà nel corso della sua carriera.

BlueBlaster  @  26/11/2013 21:08:25
   7½ / 10
Il primo gotico italiano (a parte "I Vampiri" di Freda) e anche il più famoso, non potevo non guardarlo prima o poi...
Ottimo esordio di Bava, il che mi impone di guardare quelle altre sue opere importanti che mi mancano.
Sono abituato un pò ad i gotici inglesi, specie a colori, ma questo film è ben diverso...Bava ha coraggio di mostrare ben più dei colleghi britannici e questo aiuta a rendere il film appetibile anche per il pubblico del giorno d'oggi anche se alcune cose lo rendono vecchiotto.
Buona storia, non pensavo trattasse di vampiri, ottima regia, scenografie e fotografia crepuscolare che il B/N rende ancor più spettrale con degli ottimi giochi di luce...
La recitazione però a volte è troppo teatrale per i miei gusti anche se Barbara Steele fa la sua figura nel doppio ruolo!
Molte scene sono riuscitissime come la resurrezione dalla tomba o l'arrivo del dottor Choma al castello della strega , complimenti ancora a Bava per aver messo in scena nel 1960 sangue e morti in buona dose.
Un film di ottima atmosfera che sa ancora affascinare chi ama il Cinema dell'orrore e rimane un cult senza tempo.
A breve vedrò il remake girato dal figlio Lamberto in chiave teen-horror anni 80 anche se so già di che pasta sarà!

CyberDave  @  25/11/2013 18:52:03
   7 / 10
Un capostipite dell'horror italiano e per questo merita rispetto.
Ancora oggi le ambientazioni, la storia e alcune scene fanno rabbrividire, le storie sulle streghee maledizioni varie mi sono sempre piaciute, trama abbastanza classica con la maledizion e che torna dal passato per colpire i successori della famiglia.
Ben fatto a livello registico e ottime interpretazioni.
Merito e onore al grande Bava, ovviamente va visto pensando che sia un film del 1960.

Leonardo76  @  24/11/2013 21:12:30
   9 / 10
50 anni e fa ancora paura e con scene che risultano violente e ripugnanti pure ai nostri giorni

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ovviamente in qualche scena risulta obsoleto (come il finale telefonatissimo) ma resta cmq un film eccellente.

InvictuSteele  @  10/08/2013 15:01:04
   8 / 10
Il film che ha dato nuova linfa al genere horror non solo in Italia, una capolavoro realizzato con budget irrisorio da un Bava dalla tecnica eccellente, i suoi movimenti di macchina sono perfetti e coprono in parte i difetti di un bianco e nero un pò sfocato e scuro. La sceneggiatura è impeccabile, vederlo 50 anni dopo è ovviamente diverso, moltissimi film si sono ispirati a questo, alle streghe, castelli maledetti e maledizioni da spezzare, perciò ai più risulterà una visione quasi banale e a tratti noiosa, ma nel 1960 era "il Capolavoro" dell'orrore e per me lo è ancora. Il fascino di questa pellicola è ancora intatto e poi Barbara Steele è un mito assoluto, bella e brava. Superbo.

sweetyy  @  19/04/2013 03:55:20
   6 / 10
Non male, ma personalmente lo trovo un film sopravvalutato che non mantiene la giusta dose di suspance e tensione. Oggettivamente è comunque un classico dell'horror da guardare almeno una volta.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  29/03/2013 16:13:18
   8 / 10
È il punto zero dell'horror italiano l'esordio alla regia di Mario Bava, che trae spunto da una novella russa stravolgendone però il contesto generale a vantaggio dell'aspetto visivo, infatti in questo film non è da porre in rilievo il soggetto ma la tecnica estetica con la quale viene prodotto: il gotico richiama le atmosfere di Jacques Tourneur per la quale ha fatto anche l'assistente regista, infatti più che al chiaroscuro dell'espressionismo si nota un cromatismo turgido. La figura del vampiro si discosta da quella più classica di dracula, e si distacca anche dal linguaggio ironico e surreale di Gogol, il tono della pellicola è decisamente macabro, si tratta la necrofilia, il doppio, primi abbozzi di sessualità che all'epoca era ancora illibata, ma anche tecnicamente si nota tutto il suo repertorio lo zoom fulminante, i piani sequenza. Citato in Il Mistero di Sleepy Hollow la sequenza della carrozza.

Lucignolo90  @  30/01/2013 21:34:28
   9 / 10
Uno dei primi horror italiani e anche uno dei più conosciuti ed apprezzati del maestro ligure, nonchè capostipite del gotico nostrano.
Budget tendente più al nulla che al poco non scalfiscono la validità di quest'opera su vampiri e streghe che, anzi, non disdegna scene forti egregiamente rappresentate (Una su tutte la scena iniziale del martirio). Il bellissimo bianco e nero esalta un continuo gioco di specchi di luce e ombra, cimiteri, foreste oscure e castelli fatiscenti che mi hanno riportato indietro con la mente al cinema espressionista a cavallo tra il muto e il sonoro. Grandiosa Barbara Steele nel duplice ruolo di strega/nobile (il migliore della carriera con ogni probabilità)

Jack_Burton  @  10/01/2013 18:54:47
   2 / 10
Sarà pure una pietra miliare del cinema horror, ma quello che ne rimane al giorno d'oggi sono solo pochi sassolini.
Con una velocità da rallenty, un bianco e nero al limite del visibile, ed una storia tanto scontata quanto noiosa, questo "capolavoro" di bava entra in classifica come uno dei peggiori film che abbia mai visto.
Penso che sia uno dei pochissimi film che non sono riuscito a finire di vedere, tanta era l'irritazione che provavo durante la visione.
Non gli do 1 solo perchè è uno dei primi film horror italiani.
I capolavori, non si lasciano scalfire dal tempo e questa pietra miliare purtoppo è stata erosa...peccato

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2013 23.04.38
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  30/04/2012 01:44:45
   9 / 10
Fondamentale. Una pietra miliare del cinema horror! Da vedere ad ogni costo!

MarcoCam  @  11/04/2012 03:22:34
   8½ / 10
bello, sicuramente all' epoca avrà terrorizzato gli spettatori, oggi gli anni si fanno sentire, in più punti è molto noioso,ma comunque vanta un lato tecnico di alto livello e una bella trama. per gli appassionati dei B/N è un must imperdibile, per gli altri, bhè, sicuramente gli strapperà qualche sbadiglio, rimane comunque un film che ogni appassionato di cinema dovrebbe vedere, e non gli si può certo dare un voto basso.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  24/10/2011 22:45:17
   9 / 10
Ecco a voi il miglior horror gotico mai girato in Italia.

Bava rende una semplice leggenda popolare russa in qualcosa di sublime, in un film entrato negli annali cinematografici. Due cose che ci prendono subito sono: la colonna sonora meravigliosamente inquietante e l'interpretazione della Steele, unica nel suo genere, maledettamente sensuale, accattivante e misteriosa. Ma il meglio di questo film sta nella maestria di Bava: grazie all'uso geniale della monocromia rende ogni immagine del film tremendamente paurosa e suggestiva, inserendo dettagli spaventosi che prendono nel profondo, dove narrativamente vengono inserite morti improvvise, passaggi segreti e maledizioni di famiglia. Tutto ciò già anticipato dal prologo che apre il film con un'esecuzione divinamente grottesca.

Mothbat  @  19/11/2010 18:21:24
   7 / 10
Pellicola obsoleta che fin dai tempi di Poe non riesce ad aggiungere nulla che già si era detto nel genere horror. Bava crea un film di grande atmosfera e classe registica, la prima sequenza è da antologia, ma si limita a ricalcare stilemi incartapecoriti e ottocenteschi che solo in quegli anni erano così tanto in voga, un po' come oggi va di moda l'eppi auar. Se da un lato si rimane affascinati dall'altro si rimane completamente impassibili di fronte a candelabri, porte segrete e morti che resuscitano. C'è da dire però che il bianco e nero è un qualcosa di meraviglioso, anche perchè non tutti sanno che Bava era anche un grande artigiano della fotografia. Il film in sè ha più difetti che pregi: innanzitutto la trama troppo lineare non offre particolari momenti di suspense e, cosa più importante non si prova neanche un brivido in tutta la sua durata, anche e soprattutto per l'eccessiva lentezza e un plot privo di originalità e colpi di scena. Dispiace poi non vedere quel volto così impressionante che è riportato ingannevolmente sulla locandina, almeno sarebbe stato un motivo in più per apprezzarlo. Senza dubbio lo reputo un grande esercizio di stile, ma che da parte mia non confina assolutamente in altre lodevoli qualità.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  28/10/2010 11:05:01
   8 / 10
Tra i più conosciuti e giustamente osannati horror gotici italiani "La maschera del Demonio" segna l'ufficiale debutto alla regia del maestro Mario Bava.Fino ad allora direttore della fotografia ed esperto di effetti speciali,cimentatosi con la macchina da presa solo per portare a compimento le riprese di un paio di pellicole,tra cui "I Vampiri" di Freda (in cui non venne accreditato) ,reputato altro caposaldo seminale dell'horror tricolore.
La valenza del film è soprattutto da ricercarsi in una meticolosa cura nella messa in scena,ravvisabile dall'esemplare apparato scenografico,oltre che in uno intreccio,tratto dal racconto "Il Vij" di Nikolaj Gogol,sempre gestito con accortezza a dispetto delle numerose svolte e dei parecchi personaggi.Gli stilemi del genere vengono riprodotti con eleganza macabra e assoggettati ad una storia che non presenta rilevanti cedimenti di ritmo.Con questo film prese il via la carriera di Barbara Steele,attrice inglese dalla bellezza inconsueta,assurta a scream queen tra le più amate dai fans dell'horror.
Qualche scena ancora oggi ha il suo bell'impatto:la maschera conficcata sul volto della strega (girata con la soggettiva della malcapitata) è decisamente spietata,mentre alcuni effetti speciali,considerata l'epoca, lasciano sbigottiti per il realismo.Tra questi da segnalare rigorosamente quello dell'invecchiamento, già sperimentato con successo da Bava nel già citato "I Vampiri".
Un must per gli amanti di certe atmosfere.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  11/10/2010 20:49:27
   7½ / 10
Bava non ha certo confezionato un un capolavoro ma per quello che si era proposto di fare, lo ha fatto decisamente bene. Lo scopo di quest'opera è infatti quasi unicamente quello di far impressionare, agitare, mettere in tensione lo spettatore e almeno con me c'è perfettamente riuscito.
Per raggiungere questo scopo ci si concentra quasi esclusivamente sui mezzi, soprattutto visivi e sonori, che provocano ed esaltano le sensazioni piacevoli/disturbanti legate ai timori e alle paure ancestrali. Ed ecco quindi che il demoniaco e i suoi accoliti hanno grande spazio ed evidenza. Sono loro i veri protagonisti. I "buoni" servono più che altro per fare i testimoni e messaggeri che ci riferiscono e ci comunicano tutta la potenza immane, misteriosa, destabilizzante che ha il male. I buoni sono personaggi normali, belli ma decisamente banali e quasi remissivi (soprattutto il personaggio femminile). Dalla loro hanno solo la fortuna e la complicità del narratore che procura loro sempre la soluzione dell'ultimo secondo. I cattivi invece brillano per fascino, magnetismo, imperiosità, forza. Letteralmente si impongono all'attenzione dello spettatore.
Bava profonde a piene mani qualsiasi tipo di suggestione visiva o sonora che esalti l'impatto inquieto dei cattivi sullo spettatore. L'inizio è un piccolo capolavoro, teso com'è fino alla spasimo, dove non si risparmiano torture e scene forti (come quando la maschera puntuta viene spinta contro la mdp, dando l'impressione allo spettatore di stare per essere torturato).
Questo inizio al fulmicotone fa sì che per tutto il film si mantenga una tensione sottile e continua, che inquieta e disturba anche nelle scene più tranquille. Poi entra in scena tutto l'armamentario tradizionale della paura, tipico della letteratura gotica: manieri, tombe, pipistrelli, temporali, passaggi segreti, ecc … Bava di suo mette lo sguardo della mdp che spesso si stacca da quello del protagonista e ci anticipa il pericolo o la disgrazia imminente. Ci prepara psicologicamente a dovere, non c'è che dire. Il suo merito non sta quindi nell'innovazione, ma nell'uso sapiente e intenso dei mezzi cinematografici tradizionali. Il suo è il cinema della cura dell'effetto, per questo è stato rivalutato ultimamente; visto che adesso si tende a dare esteticamente più importanza all'effetto che al contenuto.
Concentrandosi esclusivamente sull'effetto che produce la visione del film in chi guarda, si può allora sorvolare sulla miriade di incongruenze e di assurdità di cui la storia è zeppa, come pure non fare caso se i personaggi sono trattati in maniera superficiale e stereotipata.
L'unica eccezione riguarda il personaggio femminile interpretato da Barbara Steele. Si poteva forse puntare di più e approfondire il concetto di doppio e di compenetrazione fra bene e male che comporterebbe l'identità fisica dei due personaggi. Ci si accontenta invece di dare al personaggio di Katia una patina di mistero, di non detto e non espresso, che rimane sempre dietro qualunque cosa dica o faccia. Barbara Steele poi è molto bella e molto brava e gran parte del film si regge sulla sua interpretazione.

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  26/09/2010 15:16:37
   7½ / 10
Ottimo horror gotico di Mario Bava, vero maestro dell'horror italiano.
Lo stile e l'atmosfera, più che la storia, sono il pezzo forte di questo film che non ottenne molto successo in patria ma ne ottenne moltissimo oltralpe e oltreoceano.
Complimenti a Mario Bava per questo film elegante e raffinato che dopo 50 anni è ancora d'effetto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  19/06/2010 10:46:27
   7 / 10
Esordio di Bava,da incorniciare per la fotografia curata dallo stesso regista,per le atmosfere macabre e inquietanti e perché è stato il capostipite di un genere che ha trovato ne La maschera del demonio il suo rappresentante più degno.
Girato benissimo,con una trama non eccezionale ma che è supportata da tutto il reparto tecnico più che all'altezza,alcune immagini e scene sono indimenticabili: quella iniziale con la maschera conficcata sulla strega è da antologia.
Poi,dopo 50 anni di horror di tutti i generi,può anche starci che oggi il film sia ritenuto un pò datato ma non mi sembra tutto questo grande problema,anzi: dà un'aria ancora più interessante e particolare al film.
Plauso soprattutto alle atmosfere,quindi,e ad alcune scene creata in maniera magistrale e inquietante.
Barbara Steele la ricorderò più per la particina nel film di Fellini che in questo,non me ne voglia.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  14/05/2010 14:44:27
   8 / 10
Bellissimo film di Mario Bava, è (solo) il terzo di lui che vedo, e il terzo a cui metto 8. L'augurio è che possa farlo anche coi prossimi...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  18/02/2010 18:43:10
   7 / 10
Bava sarà anche brava…
Cioè, volevo dire...
Bravo sarà anche bavo…
ehm, no.
Bova sarà anche…
Bavaff…

Ah, ecco, ho trovato:

Bava sarà anche bravo nel ricreare un clima macabro da vecchio libro dell’orrore, in un esordio che è tutto sommato buono, suggestivo, e precursore di un nuovo gusto che ritroveremo spesso in futuro e in particolar modo nelle pellicole di Corman; ma onestamente si limita a ricalcare tutti gli stereotipi di un genere che era già antiquato ai tempi di Poe: notti, cimiteri, castelli, maledizioni, porte segrete e quant’altro.

Sì, ogni tanto può far piacere rileggere certe vecchie pagine, ma – parere sempre prettamente personale - fino a un certo punto.

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pinhead88  @  06/02/2010 03:44:50
   8 / 10
Esordio coi fiocchi per il maestro Bava.uno dei suoi migliori film,se non il migliore in assoluto.splendida la fotografia in bianco e nero e le scenografie gotiche.la prima parte è da antologia,meriterebbe un dieci pieno,peccato che poi nel proseguo va leggermente a calare quell'atmosfera fantastica in cui si assiste i primi minuti di pellicola.la trama man mano che prosegue diventa sempre meno avvincente,però si rifà nel finale di grande effetto.

Mastermovies  @  30/12/2009 20:24:02
   10 / 10
Folgorante opera prima del maestro Bava dove, curando sia la splendida fotografia che gli innovativi ( per i tempi ) effetti speciali, crea uno splendido film legato al tema dell'attrazione morbosa per il male, costruendo una dimensione onirica e fantastica. Grandiosa interpretazione della Steele nel suo doppio ruolo benigno e maligno. Il film viene omaggiato da Monicelli nel film " i motorizzati" e da Tim Burton in "il mistero di Sleepy Hollow".

The BluBus  @  06/12/2009 19:22:03
   8 / 10
Atmosfere rese in modo eccezionale (con l'aiuto del bianco e nero che fa la sua parte) e ottime musiche.
Recitazione eccessivamente "teatrale".

LionelCosgrove  @  16/11/2009 21:25:10
   5½ / 10
Boh... non mi sento di dare un voto alto solo perchè è un film abbastanza storico.
Non mi ha convito... non soo... forse la trama un pò troppo campata in aria, la nebbiolina horror è usato fino alla nausea e le interpretazioni delle attori non mi hanno convinto.
Anche la fotografia non mi ha emozinato troppo e la lentezza ha contribuito a non farmelo piacere proprio.



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edmond90  @  16/10/2009 10:05:53
   9 / 10
Grandissimo horror-gotico del maestro incompreso(almeno qui in Italia)Mario Bava.Un film teso e angosciante,perfetto dal punto di vista tecnico e che riscatta la povertà del budget con la grande ricchezza stilistica di questo regista geniale.Barbara Steele perfetta nel ruolo della strega

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  20/08/2009 23:59:13
   8 / 10
Prima pellicola di Bava. Il suo esordio in un genere che lo consacrò. Il principio di un periodo d'oro per il cinema di genere nel nostro paese.
Film che influenzò i suoi successori e che rimane negli annali della storia del cinema.
La Maschera del Demonio, nonostante la produzione nostrana, non ha nulla da invidiare alle produzioni americane. Grande qualità degli ambienti, atmosfere sempre cariche di mistero, angoscianti e tenebrose. Ottima regia e grandi interpreti su tutti la bella Steele.
Una pecca, forse, è il ritmo, forse eccessivamente cadenzato, nella prima parte e che a tratti può ridurre l'interesse per la vicenda.
Molto buona la tensione, invece, nella seconda parte che rende la pellicola coinvolgente.
Ottimo esordio quindi e buonissima prima pellicola. Enorme è la sua importanza storica.

bulldog  @  16/07/2009 12:00:33
   7 / 10
Ottimo esordio di Bava,non un capolavoro.

USELESS  @  13/07/2009 17:16:29
   8 / 10
Se a fine visione mi avessero detto che la regia era di Roger Corman,
non ne avrei dubitato minimamente.
E visto che "I vivi e i morti " uscì al cinema nel Gennaio 1960 e
"La maschera del demonio" nel Settembre 1960
Allora chi ha influenzato chi?
Un bel dilemma...

http://www.youtube.com/watch?v=3iDINtdcfdA

paride_86  @  04/07/2009 04:08:38
   7½ / 10
Uno dei primi film di Mario Bava, maestro dell'horror italiano.
Si tratta di una storia densa di atmosfera e certamente dalle emozioni molto forti per l'epoca; tuttavia, a guardarlo adesso, è un film che sente parecchio il peso degli anni e non coinvolge più di tanto.
La regia, comunque, è ben calibrata e gli effetti speciali notevoli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  23/04/2009 19:36:50
   8 / 10
Registicamente impeccabile. La Maschera del Demonio segna l'esordio di quello che sarebbe diventato uno dei Maestri del genere horror, Mario Bava. Incredibili le innovazioni che Bava portò con questo film, ha infatti creato un genere(l'horror gotico). Le finezze tecniche inoltre contribuiscono a rendere La Maschera del Demonio stilisticamente unico, elegante e curato nei minimi dettagli.

GodzillaZ  @  07/04/2009 13:12:09
   8½ / 10
Il film inizia con una sequenza che non credo abbia molti rivali...
L' atmosfera è macabra, grazie anche al bianco e nero, e grazie anche a Barbara Steele in un ruolo che gli è stato cucito addosso letteralmente (penso che Barbara sia LA strega).
Alcune scene sul volto della strega (quando richiama in vita il fratello) sono davvero agghiaccianti.
Alcuni effetti speciali sono fantastici!
Non c' è molto da dire se non che è un capolavoro...
Non credo ci siano altri film di questo genere (gotico horror) alla stessa altezza.
Mario Bava era il top del top.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  04/01/2009 14:15:53
   5½ / 10
Se non sbaglio qui Bava è all'esordio. Vidi il film molto tempo fa perchè me ne avevano parlato bene. Rimasi colpito dalla sua fotografia e l'eccezzionale atmosfera ma, ahimè, solo quella. Sarà che non prediligo i film di questo genere ma non mi è andato giù. Tra l'altro questo tipo di lungometraggi hanno in comune la paura, tentano di giocare con i timori nascosti dell'uomo, le sue insicurezze e le sue malattie...ma in realtà quasi nessun film Horror mi fa quest'effetto( a parte qualche raro caso ). Non posso quindi dargli una votazione sufficiente.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  04/01/2009 10:39:40
   10 / 10
Impareggiabile Mario Bava, il genio assoluto dell' Horror e del Giallo italiani, un regista che ha influenzato altri registi del calibro di Roger Corman, Carpenter, Tim Burton, Scorsese e addirittura Fellini, e ovviamente (togliendo "del calibro") Dario Argento, il quale deve senz' altro tutto il suo successo alla scia del Maestro lasciata internazionalmente dieci anni prima. Ma che capolavoro questo ragazzi, sono felicissimo di sganciare il votone per un film italiano che sembra girato ad Hollywood. Il Bene ed il Male secondo Bava, tra sesso e morte, erotismo e macabro, con un acutissimo sguardo a Muranu ("Nosferatu"), Whale ("Frankenstein"), Dreyer (il tema ricorrente delle streghe) e le tragedie scespiriane di Orson Welles. Favolosa la fotografia e l' atmosfera gotica, e straordinari gli effetti speciali praticamente perfetti. Ce n'è uno che non so proprio come sia riuscito ad ottenerlo. Sospesa tra erotismo e macrabo c'è lei, quella che diventerà l' icona femminile dell' Horror, la bellissima Barbara Steele (che per inciso lè spiaccicata ad Heidi, la svedese con cui stavo a Londra. Ciao Heidi!). Anyway, masterpiece!

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  08/05/2008 14:56:28
   8 / 10
Ragazzi… che fotografia… che scenografia… che trucchi… che luci… che arte… il bianco e nero poche volte è stato così bello! Così inquietante, così gotico… il Mario Bava agli esordi mi ha convinto appieno… bene… metto solo 8 purtroppo perché la seconda parte non è proprio all’altezza della prima.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  02/05/2008 15:18:15
   8½ / 10
Ahhhhh che film ha fatto Mario Bava! ;-) insomma ragazzi questo e proprio un horror con gli attributi giusti per definirlo horror, da quanto tempo non sento certe sensazioni a guardare i film horror! certe sensazioni che sono riuscito a trovare grazie a questa perla ITALIANA realizzata in maniera efficace.
Allora questo film sarà anche degli anni 60, ma una fortissima inquietudine la trasmette lo stesso, più di certi film del giorno d'oggi.
E poi quella atmosfera che rende il film così cupo e penetrante da lasciarti senza fiato, veramente uno spettacolo orrorifico di alta data e qualità.
Anche la tensione l'ho trovata abbastanza persistente non c'è niente da dire, sarà grazie anche ad un atmosfera che come ho detto prima e penetrante e magnifica, ma una certa tensione riesce a trasmetterla sempre.
Per non parlare dei luoghi dell'ambientazione, che magnifici! che stupendi! veramente azzeccati in pieno, con delle grandissime musiche di sottofondo.
Il miglior film di Mario Bava che fin'ora ho visto, dopo quel totale tracollo di Lisa e il Diavolo, si riscatta con un film di qualità eccessiva, e al giorno d'oggi vi giuro che assistere a spettacoli di questa portata e veramente difficile, grazie a Bava per questa perla! e grazie al signore che sta nell'arco dei cieli per avermi fatto comprare questo magnifico film al solo costo di 5 euro!
Infine il voto giusto sarebbe otto, ma siccome voglio essere buono, l'otto e mezzo se lo merita tutto!

Aztek  @  21/02/2008 12:43:52
   7 / 10
Buon horror di Mario Bava, la trama è abbastanza curata e il film è piacevole da vedere.
Visto il periodo in cui è stato prodotto il film e visto gli strumenti allora presenti riesce a tresmettere inquietudine.

marfsime  @  12/02/2008 14:46:28
   7 / 10
Un buon horror targato bava..anche se come è stato detto la sceneggiatura è abbastanza semplice e priva di quel mistero che avrebbe giovato a un film del genere. Tuttavia è girato molto bene con un'ottima fotografia..le atmosfere sono molto inquietanti e il bianco e nero risalta ancor di più questi aspetti.

Voto:7

Dick  @  01/11/2007 14:24:45
   9 / 10
Scoperto per caso sul dizionario dei film e preso alla mediateca. Perla del cinema italiano purtroppo quasi mai citata che si rivela inquietante e coinvolgente sin dall' agghiacciante prologo. Non mancano le invenzioni visive e i movimenti di macchina che dnano spinta a questa pellicola.
Ho letto che una volta il regista disse che quando se lo rivide con suo figlio si mise a ridere. Beato lui. A mè non ha fatto proprio ridere. S emagari si fossero accnetuati i costumi ed i trucchi allora si magari a distanza di tempo... ma grazie ad una certa sobrietà ciò non accade.
Per quello da come ho visto ci sono certe pellicolole nostrane degli ani 70-80 che partono con ben altro intento.

Vegetable man  @  27/08/2007 12:49:05
   7 / 10
Dopo aver apprezzato altri film del maestro Bava, devo dire che questo La maschera del demonio mi ha in parte deluso.
C'è sì una suggestiva atmosfera gotica, supportata da ambientazioni e fotografia, ma gli interpreti sono mediocri, la trama fin troppo lineare, la tensione ed i colpi di scena pressochè assenti. Riuscito in parte.

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larcio  @  13/08/2007 18:06:29
   9 / 10
gran bel film ke mantiene sempre alta la tensione e soprattutto ottima la regia di mario bava....musike da brivido così come le atmosfere.....da vedere

AKIRA KUROSAWA  @  05/07/2007 03:09:41
   8 / 10
inquietante horror del maestro del brivido mario bava; nonostante il film sia del 1960 riesce a far piu paura di un qualsiasi horror di oggi che si basa solo sullo splatter. il bianco e nero è stupendo in una fotografia che ricorda molto il film di murnau " nosferatu" e un atmosfera da incubo che fa venire in mente quella gotica del film di tim burton " il mistero di sleepy hollow", e sicuramente il grande tim si sara ispirato a sto film perchè lui amava molto mario bava. il primo film del maestro italiano ( e inoltre in sto film è anche il direttore della stupenda fotografia) , lancio barbara steele come regina dell horror , la scena iniziale è un qualcosa di veramente eccezzionale. buoni gli effetti splatter nonostante l epoca; mario rifiuto di farne un remake, lo fara purtroppo il figlio lamberto per la televisione.
un capolavoro , peccato pero che alcuni punti risultino alquanto noiosi, e la musica nn mi è piaciuta piu di tanto, peccato perchè poteva uscirne un voto altissimo

Living Dead  @  01/07/2007 17:59:34
   10 / 10
Quello che c'era da dire è già stato detto. Uno dei vertici del cinema horror italiano. Un'atmosfera unica e incredibile, con una scena d'apertura memorabile ed una fotografia eccezionale. Un cult assoluto ed imperdibile.
La prova che per realizzare un horror non bastano litri di sangue e volume sparato a palla ma, proprio come in questo caso, un gioco di regia tale che riesca fin da subito a catturare lo spettatore. La maschera del demonio ha 47 anni.. dico, 47 (per di più è italiano).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/05/2007 00:39:03
   9 / 10
Un film imperdibile per tutti gli appassionati del genere horror e non solo. Insieme a I vampiri di Riccardo Freda, ha fatto fiorire questo genere in Italia distinguendosi dalle vecchie produzione Universal e quella contemporanea (a quei tempi) della Hammer inglese. Fotografia curatissima e bellissima di Mario Bava, al suo esordio registico e la nascita di una delle pochissime icone horror al femminile, quella Barbara Steele, qui nella veste di un doppio ruolo, il Bene ed il Male.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  01/05/2007 23:54:15
   8 / 10
Il film, come è suggerito dai titoli di testa è tratto da un racconto di Gogol e rappresenta ciò che il meglio del cinema horror italiano ha offerto tra gli anni 50 e gli anni 70.
Vi si trovano diverse assonanze con le storie classiche dei vampiri, ma con sostanziali differenze: nella pellicola di Bava il vampiro è sostituito da una strega, al classico morso al collo si è preferito un bacio e il "vampiro" non viene impalato al cuore bensi' all'occhio sinistro.
Un cast modesto ma con un Andrea Checchi nella parte del dottor Kruvajan, una specie di Van Helsing, sempre molto bravo, ed una Barbara Steele che si può considerare una delle più brave attrici del cinema horror-gotico di quel periodo.
Rimanendo nell'horror-gotico, nel film troviamo tutto quello che la tradizione propone: c'è il castello, la chiesa, cripte, sepolcri, tombe, cimiteri nonchè il bosco e la locanda e volendo ci si possono trovare riferimenti a classici ben più famosi e conosciuti come Frankenstein, Dracula, il dottor Jekill e mister Hyde, il ritratto di Dorian Grey ecc., da qui la scelta del bianco e nero azzeccatissimo nel creare atmosfere lucubri e alquanto suggestive.
Da sottolineare un uso magistrale della macchina da presa in tutte le inquadrature, ed il montaggio direi magistrale.
Per concludere, un film che consiglio a tutti gli appassionati di film horror in bianco e nero, perchè bellissimo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  06/04/2007 11:25:03
   7½ / 10
Un buon horror che sin dalle prime scene, per intenderci mi riferisco a quelle della maschera inchiodata, dimostra grande tensione ed atmosfere adatte al tema trattato. Ottima la regia, affascinante la storia con momenti di vera scuola di cinema horror.
Lo consiglio anche ai non appassionati.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  21/01/2007 01:46:05
   6½ / 10
un discreto film ma niente di più,si fa apprezzare soprattutto per la scenografia e l'atmosfera gotica intrisa di mistero,ma la trama è lineare senza sorprese e manca la tensione che dovrebbe contraddistinguere un film di questo genere,aspetti che mancano secondo me in tuttti i lavori di bava...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  21/12/2006 17:46:12
   9 / 10
un gotico di grande fascino e atmosfera.
molto valida la scenografia, che il bianco e nero non fa che valorizzare e angosciante la colonna sonora dell'orchestra diretta da urbini (mi pare).
pivot del cinema horror, visione d'obbligo.

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Norman Bates  @  17/11/2006 14:22:41
   10 / 10
ad un regista come Mario Bava e ad un film del genere non si può che darli 10, il primo film ufficiale, di un regista che ha fatto la storia del cinema horror Italiano.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  02/11/2006 17:48:29
   6½ / 10
Carino ma non me la sento di dare più di 6,5 anche per l'eccessiva lentezza.

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  17/10/2006 15:07:16
   9 / 10
Grandissimo horror, una vera perla del cinema di genere. Atmosfere lugubri e palpabili, scenografie strepitose e alcuni momenti di vero horror macabro (la maschera inchiodata all'inizio, gli occhi che si riformano nelle orbite, il padre che brucia nel camino).

Regia grandiosa di Mario Bava, che conduce splendide carrellate mai gratuite e muove la cinepresa con grande maestria in ambientazioni sempre curatissime. Non mancano alcuni veri e proprio lampi di genio (l'inquadratura ravvicinata dello sfiatatoio di un trombone che per un istante richiama l'orbita di un occhio, inserita subito dopo la sequenza in cui si riformano gli occhi nelle orbite dello scheletro: geniale).

Nonostante sia del 1960, un film che regala momenti di grandissima inquietudine e di brividi. Assolutamente da vedere per chi ama il genere horrorr.

Diames  @  01/08/2006 11:36:48
   9 / 10
Capolavoro dell'orrore tutto, non solo italiano. Molto crudo per l'epoca (1960). Fotografia eccellente. Da vedere senza ombra di dubbio, anche per i non affezionati al genere.

phemt  @  06/03/2006 11:28:22
   8 / 10
Il film rappresenta l’esordio ufficiale come regista di Mario Bava che subito mostra tutte le sue straordinarie qualità e la capacità, pur con un budget irrisorio, di creare arte… Barocco, cupo, gotico, condito di atmosfere magiche, ben sceneggiato, e nobilitato da una fenomenale regia di Bava, una fotografia sublime a cura dello stesso regista e un’ottima prova della Steele… Un film che a distanza di quasi mezzo secolo mantiene intatto tutto il suo fascino…

Dark Funeral  @  16/07/2005 16:41:02
   8 / 10
eccezionale pellicola che si rivolge agli estimatori del genere. Film abbastanza vecchiotto in bianco e nero con una grande regia e una bella sceneggiatura.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  15/12/2004 02:17:50
   8 / 10
Grande horror, ennesimo esempio della ineguagliabile bravura di noi italiani nei film di genere. Un classico.

marco86  @  28/11/2004 15:02:15
   9 / 10
Straordinario film di Mario Bava,che già al suo esordio dimostra di avere un talento visivo impressionante.Le atmosfere sono davvero cupe e conturbanti,e in ogni singola inquadratura è presente qualche invenzione registica che ha segnato profondamente l'horror all'italiana venuto dopo.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  18/11/2004 19:51:16
   10 / 10
Capolavoro di Mario Bava, uno dei vertici dell'horror italiano. Splendido bianco e nero, atmosfere da incubo, impressionante ancora oggi.
La prima sequenza è assolutamente incredibile e impensabile per l'epoca, da pelle d'oca.

Un film magistrale, plagiato, citato, e copiato ovunque.

Gruppo COLLABORATORI L.P.  @  21/10/2004 14:00:50
   8 / 10
Si contende con I Vampiri la palma del primo film dell' orrore italiano. Questo esordio (accreditato, in realtà aveva curato la regia già di altri film senza che gli venisse riconosciuta) dimostra tutta la capacità di creare incubi perfetti del regista. Lo spunto viene da un racconto di Gogol, il Vij, completamente stravolto. E' un film suntuoso, lento (che non sempre è un difetto, anzi!!!), barocco, girato in uno splendido bianco e nero e tutto giocato sul filo dell' inquietudine.

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