locke regia di Steven Knight USA, Gran Bretagna 2013
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locke (2013)

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locandina del film LOCKE

Titolo Originale: LOCKE

RegiaSteven Knight

InterpretiTom Hardy, Ruth Wilson, Andrew Scott, Olivia Colman, Tom Holland, Ben Daniels, Bill Milner, Alice Lowe, Danny Webb, Lee Ross

Durata: h 1.25
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2013
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2014

•  Altri film di Steven Knight

Trama del film Locke

Ivan Locke ha lavorato sodo per crearsi una buona vita. Alla vigilia della sfida più grande della sua carriera, Ivan riceve una telefonata che mette in moto una serie di eventi che coinvolgeranno la sua famiglia, il suo lavoro e la sua intera esistenza nell'arco di soli novanta minuti di tempo.

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Voto Visitatori:   6,44 / 10 (72 voti)6,44Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Locke, 72 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

BigHatLogan91  @  10/12/2023 18:04:20
   7 / 10
Non male come storia low budget.

BenRichard  @  05/07/2023 17:12:57
   4 / 10
Che fatica a non dare meno di così a questo film che a quanto vedo invece per la maggior parte è stato apprezzato. Io mi sono skoglionato e non poco! Cerco di venirgli incontro dato che più che altro è una sorta di esperimento ed un modo piuttosto innovativo di narrare una vicenda, ma per me è bocciato. Di una noia allucinante. Mi aspettavo almeno il sussulto finale, ormai mi dava l'idea che è tutta una preparazione per un gran finale, ed invece quando arrivano i titoli di coda sono rimasto del tutto perplesso. L'unico motivo per riguardarlo sarebbe come rimedio per prendere sonno.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  18/09/2022 19:03:09
   4½ / 10
Film piatto e noioso. Senza nessun colpo di scena... una marea di telefonate in macchina per una storia inverosimile in sostanza. Insufficiente.

Goldust  @  03/02/2022 12:23:04
   7 / 10
Tensione intelligentemente dosata nel pur angusto spazio di un abitacolo di un'automobile ed un protagonista magnetico che incarna al meglio le virtù della correttezza etica e dell'onore. Speravo in qualcosa di più dal finale ma il film è promosso.

WinchesterA  @  06/04/2021 23:54:52
   5 / 10
L'idea è sicuramente originale ma mi ha lasciato decisamente perplesso. Vuoi vedere dove andranno a parare le 3 situazioni che pian pian si creano al telefono quindi non è del tutto soporifiero ma in realtà succede un pò tutto e niente. Privo di qualsiasi colpo di scena. Il finale non è pervenuto. Mi è sembrato di guardare una scena molto lunga di una serie tv.
Tom Hardy sempre bravissimo e dò 5 solo per lui. (Il doppiaggio italiano è pessimo comunque).

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  30/03/2021 09:34:26
   8 / 10
Ma questo è un film bellissimo: 1 ora e mezza scarsa per scrutare nella vita comune di un uomo comune, e per soffrire insieme a lui mentre cerca di porre rimedio ad un errore commesso 7 mesi prima è di gestirne le terribili conseguenze. Locke è caratterizzato in modo magistrale (pignolo, maniaco del controllo, determinato, ultra razionale), e Tom Hardy è semplicemente incredibile nel dargli un volto. E poi la girandola di intoppi sul cantiere, paralleli a quelli che Locke incontra nella sua vita, ma che al contrario di questi ultimi hanno sempre una soluzione pronta: è per questo che Locke ama il calcestruzzo. Finché la consistenza sarà C6 non ci sarà da preoccuparsi, ma basta una goccia di C5 e tutto rischia di crollare. L'errore di Locke di sette anni prima è stato il suo C5.
Bellissima anche la telefonata finale col figlio Eddie, che gli racconta la partita, in cui accade l'esatto opposto di quello che sta accadendo a Locke: un giocatore brocco supera se stesso e segna un gol bellissimo che porta la squadra alla vittoria, mentre Locke, stimatissimo da tutti, sta affogando a causa di un singolo errore, frutto di due bottiglie di vino ed un senso di solitudine.

Insomma, tirando le fila: un film meraviglioso. A patto che non lo si voglia vedere aspettandosi inseguimenti d'auto o simili: in quel caso si rimarrebbe delusi. Ma non sarebbe colpa del film.

marcogiannelli  @  27/02/2021 13:50:01
   7½ / 10
Mi fa ammattire che questo film sia stato girato in otto notti consecutive. Cioé ogni notte giravano tutto il film in tempo reale.
Credo che se si possa dare merito a Wright, ma soprattutto a Tom Hardy, di essere riusciti a rendere un'impresa abbastanza complessa in un ottimo film.
Seguiamo essenzialmente il viaggio di Ivan Locke colmo di chiamate. Chiamate che sentiremo per tutta la durata con 5 interlocutori principali e qualcuno secondario.
Un viaggio che Locke sa che lo porterà a peggiorargli la vita, ma lui si è sempre distinto da suo padre, ha fatto un errore (che gli costerà gravissimo) ma è pronto a fare sempre la scelta giusta.
Da quel punto di vista un film forte, enorme.
Ivan è pignolo e tratta tutti i problemi con calma ma allo stesso modo. E' incapace di fregarsene e si essere scorretto, non riesce a dire " ti amo" ad una persona tanto per, non riesce a superare i limiti di velocità nonostante la situazione.
Peccato forse per un finale un pò prevedibile e non in tensione come la parte iniziale.

Fidelio85  @  24/01/2021 16:13:16
   2 / 10
Credo che se fosse stato un film italiano tutti quanti avrebbero scritto le peggiori cose, invece qui in tanti lo apprezzano...
Ad ogni modo il film non mi è piaciuto per niente.
Non è un thriller, la noia regna sovrana!!
80 minuti buttati.

Thorondir  @  26/08/2019 23:38:17
   5½ / 10
Film sull'alienazione dei nostri tempi, sul lavoro che fagocita vite e famiglie, film sul ruolo della tecnologia, film sulla fragilità e il senso di responsabilità. Un'idea interessante, quella di delegare la storia ad una singola auto e un singolo personaggio: il problema è che la sceneggiatura di Knight vorrebbe farci empatizzare con l'improvviso (ma auto-imposto) cataclisma che Locke si trova ad affrontare senza che si riesca mai a creare una vera empatizzazione che un personaggio che passa dall'essere irascibile, a parlare con il fantasma del padre, ad essere la persona più razionale del mondo. E Hardy appare quasi scazzato, non in forma, a trastullarsi la barba e con un atteggiamento spento che ormai lo contraddistingue (fin troppo). La fotografia si salva, il resto è un meh...

Konflagrator  @  20/08/2019 23:52:38
   7 / 10
Singolare psicodrama, teso, realistico e abbastanza stimolante. Si svolge interamente all interno di un auto ma ne beneficia la profondità del personaggio, Ivan Locke, uomo estremamente razionale che, durante un metaforico percorso di vita autostradale, cerca di rimediare a un errore passionale e alle ripercussioni di quest'ultimo sulla sua vita. Locke è l'unico personaggio visibile durante tutto il film, autista della sua vita, mentre responsabilità, integrità, orgoglio e rivalsa sono i passeggeri che lo accompagnano.

Sestri Potente  @  03/03/2019 10:17:11
   8 / 10
Se ci sono buone idee basta poco per fare un bel film: un bravo attore, uno smartphone ed un auto! In realtà dietro c'è un lavoro molto più duro e complesso perchè non è affatto semplice far girare (e rendere avvincente ) una storia con un solo attore. Aggiungo che mi piacciono tantissimo questi film, li trovo sempre molto originali e interessanti da seguire.

jek93  @  12/02/2019 23:19:59
   7½ / 10
Originale, intraprendente e ben realizzato sotto ogni punto di vista: Locke mi ha preso davvero di sorpresa (in positivo).
Non si può dare un voto più alto di così per la natura e le caratteristiche di un film comunque limitato nelle sue possibilità, ma il risultato finale è davvero meritevole.

mauro84  @  29/11/2018 22:44:18
   7 / 10
Film di serata, convinto dall'idea di fondo di tutto, un lungometraggio tutto girato interamente in un posto, fa molto riflettere, visionario e maledettamente serio.
La musica, le luci suffuse, sto viaggio in notturna, rilassano, a volte c'è quel filo di noia, mancano gli eventi, reali, ma si vivono visto che tutto così dettagliato, di vivere la storia, NOI, che vediamo noi in primis. I dettagli del dramma fanno la differenza, esaltano l'intera pellicola e trascinano chi lo vede in fondo...
Monologhi intensi, ricchi di significato.

"un lungo viaggio che cambia la vita" bello!

Tom Hardy, top attore, trascinante, interpretazione perfetta, unico e perfetto!
(il resto del cast, solo "telematico..." fa riflettere...già "

La regia, svolge e narra, qualcosa di alternativo, qualcosa di sottovalutato ed visionario, ripeto, una grande idea di fondo, una gran storia narrata, dettagliata e tutto lì... Particolare ed unico nel suo piccolo, si merita la sua dovuta attenzione!

Nomination ai David di Donatello meritata, come il premio vinto ai European Film Awards

Uno dei must drammatici, originali ad oggi presenti. Consigliato!

Chemako  @  06/05/2018 08:56:07
   3 / 10
Definirlo un thriller è un oltraggio al peggior thriller...
Evitatelo...

riobissolo  @  10/12/2017 14:18:46
   8 / 10
Fa pensare e non é poco. Consiglio visione .

Spera  @  02/05/2017 10:50:54
   7 / 10
Questo film mi ha davvero colpito a livello personale perchè tratta delle tematiche molto vicine a me, probabilmente il voto è più alto del dovuto per questo motivo.
Interamente girato in un'automobile che viaggia nella notte, c'è Tom Hardy a mandare avanti la baracca: tutto si basa sui dialoghi e il contesto automobilistico passa ben presto in secondo piano rispetto alla vicenda.
Un film sulle "responsabilità" che ho apprezzato davvero tanto, dietro la pacatezza del protagonista si nasconde una grande forza: "Ho preso la mia decisione".
La determinazione di assumersi le proprie responsabilità supera ogni barriera: rovinare una famiglia e perdere il posto di lavoro sono scelte giustificabili se questo serve a fare la scelta giusta?
Qui Hardy, non so perchè mi ricorda un pò Russel Crowe (:
Un punto in meno per il finale in cui mi aspettavo qualcosa di più.
Ottima Sceneggiatura non priva di forzature, riesce a essere comunque realistica e capace di tenerti incollato un'ora e mezza al sedile di una macchina.
Se non fosse coinvolgente questo film (i dialoghi a mio avviso sono davvero riusciti) potrebbe diventare un potente sonnifero, guardatelo solo se siete in forma e cercate di immedesimarvi nel personaggio.
Secondo me un film non per tutti.

VincVega  @  19/04/2017 17:20:22
   6½ / 10
Per essere riuscito, un tipo di film come questo deve avere un grande sceneggiatore e un ottimo attore come protagonista. E appunto, Steve Knight e Tom Hardy fanno il loro dovere e confezionano una buona pellicola che riesce ad intrattenere per la sua breve durata di 80 minuti ma nella difficile scelta di unico luogo, ovvero l'auto, di riprese. Magari l'idea era già stata sfruttata in altri film, tipo "Buried", ma si può dire che "Locke", è tra i migliori esempi di questo tipo di cinema indipendente, magari un po' artificiale, ma sicuramente ambizioso e ben fatto.

DogDayAfternoon  @  18/04/2017 13:41:37
   7 / 10
Sono del parere che nel panorama del cinema contemporaneo film così bisogna premiarli. Difficile trovare film come questo, girati in un'unica location e con un unico attore; difficile perché il 100% della riuscita di questo tipo di film si basa ovviamente su dialoghi e bravura del protagonista, due aspetti che molto spesso vengono tralasciati o messi in secondo piano da molti registi.

Sul secondo aspetto direi che ci siamo, nulla da eccepire sulla performance del bravo Tom Hardy. Per quanto riguarda invece sceneggiatura e soprattutto dialoghi, il risultato non è malvagio ma nemmeno esaltante: scostante direi, c'è un abisso tra la qualità dei dialoghi con il collega di lavoro (i migliori) rispetto a quelli con la donna in cinta ma ancor di più con moglie e figlio (soprattutto quest'ultimi a tratti troppo banali e poco originali). Anche il doppiaggio, soprattutto quello di Hardy, gioca la sua parte negativa. Colonna sonora perfetta.

Pur con i suoi difetti, è stata comunque una visione soddisfacente.

markos  @  27/03/2017 13:54:22
   7 / 10
Che dire di questo film costituito da un solo attore: Tom Hardy.
Appare semplice, trama lineare eppure c'è qualcosa che ti tiene incollato allo schermo. Disarmante la calma del protagonista, io personalmente avrei spaccato tutto quello di cui avevo a tiro. Ah dimenticavo, il calcestruzzo è molto importante...

Overfilm  @  03/01/2017 23:06:00
   7½ / 10
Qualche altro utente ha precisato che non si parla a caso di calcestruzzo.
Il calcestruzzo e' l'elemento base per la costruzione di un palazzo...
Nella stessa maniera i comportamenti che noi teniamo sono quelli che "costruiscono" la nostra vita.
Basta un piccolo errore e tutto puo' crollare...
Ed in effetti per un piccolo errore ora tutto sembra crollare.
Ma chissa'... forse non e' neppure detto che stavolta cio' accada.
Ad ogni modo ci sono delle priorita'. E in quella notte la priorita' assoluta e' essere la' sia per la nuova creautura che sta venendo al mondo, sia per quella donna che la dara' alla luce e che in quel momento e' il forse quella che, piu' di chiunque altro, necessita' della sua presenza.
Poi ci sara' il tempo per spiegare... sperando che tutti abbiano la sua flemma e sappiano ragionare come fa lui...
Un'idea, un viaggio lungo una notte, una valida fotografia, dialoghi perfetti, un ottimo attore... e noi in auto con lui a tifare affinche' tutti i pezzi del puzzle vadano al loro posto...

tavullia86  @  25/05/2016 14:03:43
   8 / 10
idea originale e difficile da realizzare, ma il risultato è molto buono

Jack_Burton  @  04/02/2016 10:42:02
   6½ / 10
Tom Hardy fa quel che può per tenere in piedi il film e lo fa con la professionalità tipica del grande attore che è.
Il film ha un soggetto originale che il regista decide di girare tutto all'interno di una macchina...scelta che inizialmente funziona ma che con il passare del tempo, porta inevitabilmente ad un calo dell'attenzione e della carica emotiva, data la ripetitività delle scene che si susseguono.
Il film comunque è godibile.


Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  07/01/2016 23:53:51
   8 / 10
Adoro i film dipendenti quasi esclusivamente dalla scrittura. Locke è uno di questi, con una sceneggiatura intelligente e mai scontata. Dopo un'ora e mezza di automobile sembra di aver vissuto un'intera vita.

Federico  @  01/10/2015 12:47:44
   7½ / 10
Film interessante e originale. Splendida fotografia e un Tom Hardy sempre convincente: un grande attore davvero che sa esprimere emozioni senza strafare.
Non un capolavoro ma merita certamente la visione.

GianniArshavin  @  22/09/2015 14:22:15
   7½ / 10
Girato in una sola location (l'auto) e interpretato da un solo grandissimo attore (Hardy) Locke è un viaggio catartico e metaforico verso la redenzione di un uomo che nella vita ha commesso un solo ma tremendo sbaglio.
Fra chi odia e chi ama questo film io mi schiero decisamente dalla parte di quelli che lo amano , viste le numerose qualità che lo contraddistinguono.

In primis c'è la storia: criticata dai detrattori e definita noiosa e inconcludente è a mio parere una lunga e allegorica ricerca dell'espiazione e della redenzione che Ivan Locke cercherà di raggiungere in una notte mentre viaggia verso una destinazione sconosciuta. La sceneggiatura propone numerosi spunti di riflessione che verranno sviluppati fra alti e bassi durante le telefonate che il protagonista avrà con gli altri personaggi della vicenda. Durante la breve visione l'opera toccherà numerosi temi che spaziano dal perdono e la colpa fino ad arrivare ai rapporti umani e alla loro solidità.
Ovviamente Locke non è un film veloce e adrenalinico ,ha un finale sospeso che può lasciare l'amaro in bocca e non presenta scene d'azione o personaggi iconici, ma per chi sarà in grado di immedesimarsi con quest'uomo comune e dilaniato sarà davvero emozionante immergersi in questo viaggio notturno in auto.

Tecnicamente la pellicola di Knight è ineccepibile : fotografia maestosa,regia attenta ed efficace,dialoghi credibili e mai ridondanti e colonna sonora calzante.

Dunque un prodotto ingiustamente sottovalutato che unisce trama e contenuti ad una cura tecnica di prim'ordine , senza dimenticare una prestazione attoriale di gran livello.

drobny85  @  08/09/2015 21:56:16
   5 / 10
Ottima prova recitativa per Tom Hardy, ma le mie lodi si fermano qua.
Apprezzabile l'idea di avere un solo protagonista, peccato che la sceneggiatura non mi abbia convinto regalandomi una discreta dose di noia.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  03/08/2015 19:46:22
   8 / 10
Anche se ha un'ottima fotografia (limitata alle strade notturne inglesi e all'interno dell'auto) questa prova di Hardy resta molto teatrale: è un vero one man show (dove non sempre le controparti al telefono hanno dialoghi all'altezza). Una storia di redenzione personale e, soprattutto, di riflessione sulla fiducia (senza la quale il finale potrebbe lasciare un po'delusi). Magari l'argomento deve suscitare interesse personale, ma a me è piaciuto molto.

marfsime  @  03/07/2015 22:29:29
   6½ / 10
Non è sicuramente facile mantenere l'interesse in un film con un'unica ambientazione..per giunta molto ristretta come quella di un'auto. Il regista tuttavia ci riesce grazie anche ad un azzeccatissimo protagonista. Il finale rimane un mistero e non si capisce come la vicenda potrà andare a finire..scelta sicuramente voluta e tutto sommato giusta.

crimal9436  @  19/06/2015 22:22:15
   7 / 10
Raramente ho visto un film così controverso nella distribuzione dei voti. O piace o non piace. A me sinceramente è piaciuto, non tanto per la scelta ardita di girare l'intero film solo in auto e con un solo personaggio, ma perché mi è piaciuta la scelta del finale che non finisce anche se

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  03/06/2015 00:09:16
   7 / 10
Nel recente "Buried" un uomo dentro ad'una cassa cerca la salvezza attraverso un cellulare... unico "co-protagonista" del film.
In questo "Locke" un operaio sceglie di cambiare strada (letteralmente) e lungo il viaggio, attraverso sempre un telefono, cerca di mettere a posto i guai commessi a causa di questa scelta.
La scelta in se si puo' anche discutere come forse si puo' criticare il finale, sicuramente debole rispetto a quello di "Buried".
Ma non si puo' non apprezzare il lavoro fatto da Steven Knight nel rendere avvincente un film girato interamente a bordo di un auto e con un solo protagonista, oltretutto bravissimo.
Un susseguirsi di telefonate miste tra lavoro e vita privata con una tensione sempre crescente.
Sceneggiatura e montaggio al top.

mabumba77  @  29/05/2015 14:03:27
   5 / 10
Spunto interessante ma lo svolgimento non porta da nessuna parte.Si salva solo Hardy

fabio57  @  29/05/2015 09:48:03
   6½ / 10
Premesso che girare un intero film in un abitacolo di auto e rendendo unico protagonista il suo occupante, con le sue telefonate non è impresa da poco,resta il fatto che la storia è troppo scarna,scremata di qualsiasi orpello narrativo o visivo, punta tutto sulle emozioni che può suscitare la situazione del protagonista, bravo nell'interpretare il ruolo di un uomo caparbio, dalla volontà di andare fino in fondo, di grande solidità morale ,che pur di adempiere a quello che ritiene essere un dovere, rinunzia a tutta la sua vita perfetta, fatta da una famiglia legata,un lavoro prestigioso, una bella casa.
Un eroe semplice e dei nostri giorn,che combatte per il rispetto verso se stesso e per una donna che non ama ,ma verso la quale ha un obbligo imprescindibile.Tutto bello e giusto, ma il film resta vincolato a quell'auto,non ci sono sussulti,colpi di scena o quant'altro, ma succede solo quelo che deve succedere.

BlueBlaster  @  29/05/2015 01:46:21
   5 / 10
Non ho alcuna remora verso un film girato totalmente in una location...che sia una stanza, uno sportello bancomat o un'auto come in questo caso ma l'importante è che ci sia una storia che valga la pena e che riesca a sfruttare tale singola location...in molti casi ci sono riusciti ma a mio gusto questa volta no, e che partivo prevenuto positivamente per via di Hardy che stimo!
Io lo credevo un thriller e invece è una monotona e monocorde solfa di oltre un'ora sul disfacimento di una vita...
Non è che sia una sceneggiatura da schifo perché qualche freccia al suo arco ce l'ha ma troppo poco per stupirmi e non annoiarmi.
Salvo Tom Hardy come da copione ma non me la sento di andare oltre perché non sono stato stimolato minimamente e ho terminato la visione solo perché costretto.

guidox  @  03/05/2015 19:14:20
   7½ / 10
idea originale sviluppata molto bene, grazie alle tematiche trattate e ad un Tom Hardy che riesce a reggere benissimo il peso di tutta la pellicola.
un errore marchiano piuttosto lo commettono in Italia in sede di doppiaggio: colui il quale prende le redini del lavoro da completare, ha una voce di un adolescente, mentre dalla trama si capisce che dovrebbe essere un uomo anche abbastanza attempato (dice di avere due figli grandi che stanno lavorando in Germania).
e in un film dove neanche si vede il volto di chi parla...

Jolly Roger  @  06/04/2015 20:34:15
   7½ / 10
Film molto particolare, 85 minuti dentro l'abitacolo di un'automobile, un uomo che sta viaggiando verso il proprio destino, verso ciò che egli ritiene giusto fare.
Quest'uomo ha fatto un errore, ha messo incinta una donna che non ama. Questa donna sta per partorire.
Ivan Locke è il padre.
Tuttavia, Ivan Locke è già padre, di due figli già grandicelli, con i quali, quella notte, avrebbe dovuto assistere ad una partita di pallone in tv, insieme all'amata moglie, che ha preparato salsicce per l'occasione.
Inoltre, la mattina dopo, Ivan Locke avrebbe dovuto trovarsi sul luogo di lavoro. Ma il giorno dopo non è un giorno di lavoro normale… bensì è Il Giorno, quello più importante, il giorno in cui verranno gettate le fondamenta della costruzione più importante che l'Europa abbia mai avuto.
Ivan Locke decide di fare quello che un uomo qualunque non avrebbe mai fatto: rifiuta di dire bugie, accetta di prendersi le proprie responsabilità: racconterà alla propria moglie del tradimento. Dirà ai propri superiori che l'indomani non riuscirà ad essere presente nel momento più importante, quello della gittata, perché ha una cosa che deve fare, ancora più importante: assistere alla nascita del proprio figlio, dargli un nome, essere presente di fronte a questa vita che nasce, che lui ha contribuito a far nascere - indipendentemente dal fatto che sia stato un errore o meno.
Ivan Locke è un uomo che ha deciso di essere uomo fino in fondo, al punto tale da mettere in discussione tutto ciò che ha: il suo felice matrimonio, la sua carriera, il rispetto che i suoi figli nutrono verso di lui.
Metterà in discussione tutto, fuorché l'unica cosa alla quale un padre non può rinunciare: dare il benvenuto al proprio figlio che nasce.

Bellissimo ed emozionante. Non un capolavoro, ma sicuramente un film molto particolare con un attore fantastico, capace di reggere da solo la pesantezza di un intero film, come solo pochi altri grandi attori sanno fare (Tom Hanks docet).

il ciakkatore  @  25/03/2015 22:44:09
   5 / 10
Abbastanza originale l'idea,un solo attore,una sola location,ma originalità non significa per forza che il prodotto sia buono,non è un film che consiglierei per svagarsi (perchè alla fine a quello dovrebbe servire). Alla lunga un pò noioso

Gruppo COLLABORATORI julian  @  01/03/2015 19:18:29
   4 / 10
L'entusiasmo per questo film è uno dei grossi misteri di Filmscoop.
Telefono: "Ehi amore, sono andato a letto con un'altra", finisce la chiamata, chiacchierata immaginaria col padre morto, altra chiamata: istruzioni su come pompare il calcestruzzo, finisce la chiamata ne attacca un'altra, il figlio racconta un gol al padre e così avanti fino alla fine.
Un film che tenta di reggersi sul nulla con giochi di luce ammiccanti, un esperimento incomprensibile e sicuramente mal riuscito.
A Cannes applaudono. Dai su, siamo seri.

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/03/2015 20.01.05
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Alex22g  @  16/02/2015 08:51:01
   9 / 10
Film davvero atipico e coraggioso , paragonabile forse come struttura a "Buried-Il sepolto" con il quale condivide l'idea di un protagonista da solo collegato al mondo tramite un telefono . Il film si svolge in poco più di un ora e venti , ed è montato come se ciò che viene mostrato fosse tutto in tempo reale dentro l'auto con Ivan Locke . Parliamo di una produzione low-budget girata in 8 giorni , ( o per l'esattezza nelle 8 notti ) e sceneggiato e diretto da Steven Knight (sceneggiatore dell'ottimo la promessa dell'assassino) . Il peso dell'intera operazione ricade sulle spalle del grandioso Hardy e la sua espressività è l'unico mezzo di immedesimazione per il pubblico. La sceneggiatura funziona e riesce a mantenere sempre viva l'attenzione, mentre l'autostrada di notte fa perfettamente da sfondo alla vicenda e suggerisce costantemente la sensazione di un uomo isolato da un mondo che continua inevitabilmente il suo percorso ( non curante dei drammi personali del protagonista ) . Il senso di immedesimazione è molto alto , e a fine visione mi è sembrato " sul serio " di essere stato per oltre un ora in macchina con Hardy , nonostante non avesse mai ascoltato i miei consigli sul come rispondere ad alcune delle situazioni .... Scherzi a parte , il film non è certo di facile fruizione per il pubblico in quanto potrebbe annoiare chi lo affronta con aspettative sbagliate , ma se avete letto fin qui e ancora siete incuriositi allora ci sono probabilità che possiate apprezzarlo . Particolare apprezzamento personale anche per quanto riguarda le bellissime soundtrack di Dickon Hinchliffe e al finale che molti potrebbero ritenere....bohh ditemelo voi .

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/02/2015 19:15:08
   4 / 10
Film low cost tutto girato su un automobile che però ho trovato povero di idee. Nemmeno il finale riscatta la pochezza della pellicola.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  12/02/2015 11:38:36
   8 / 10
Il buio della notte avvolge Ivan Locke, rinchiuso nel suo Suv sfreccia in direzione Londra. Marito esemplare, lavoratore instancabile, padre affettuoso; almeno fino ad oggi quando scoperchierà il suo vaso di Pandora.
Quella che è stata l'amante occasionale di una notte in cui alcol, euforia e solitudine hanno avuto il sopravvento, sta per avere un bambino. Ed il padre è Ivan.
Il che comporta dover essere onesto a tutti i costi, assumersi ogni responsabilità anche se ciò dovesse stravolgere la vita che fin'ora ha vissuto.
La maschera può finalmente essere calata mentre corre verso una quasi sconosciuta, fragile e sola, bisognosa della sua vicinanza in quanto abbandonata dal mondo.
Il viaggio è caratterizzato da un flusso continuo di telefonate. Mentre calma e rassicura la donna litiga col suo preoccupato datore di lavoro. Ivan è un capomatsro eccezionale, impossibilitato la mattina seguente a sovrintendere quella che sarà un storica colata di calcestruzzo, la più imponente per quanto riguarda l'edilizia civile europea.
Urge trovare un sostituto, controllare tutto affinchè i materiali richiesti raggiungano il cantiere e i permessi siano in ordine, evitando un disastro che significherebbe bancarotta per l'azienda.
Ma il primo dei pensieri è per Katryn, moglie ignara, amorevole nel preparare birra e salsiccie in attesa che il marito torni a casa e si rilassi con i due figli vedendo la partita. Ovviamente non sarà affatto contenta della novità.
Ci sono solo un uomo e suoi interlocutori: costui sa della possiibile ed imminente distruzione del suo matrimonio, del rischio di perdere il lavoro oltre che la nomea di uomo affidabile. Ma ciò ha importanza relativa, i fantasmi del passato sottoforma di un padre alcolizzato e pusillanime esigono essere ascoltati. Ivan è pronto a fare ammenda anche a costo di perdere con una manciata di telefonate tutto ciò che ha guadagnato in nove anni di duro lavoro.
Film coraggioso quello di Steven Knight, completamente girato nell'abitacolo dell'auto non concede nemmeno per un attimo il fianco al tedio. I dialoghi sono incalzanti, mentre Tom Hardy riesce a rendere alla perfezione il ritratto di un uomo straziato, sull'orlo dell'abisso ma deciso a restare in equilibrio senza che la disperazione lo divori. Un personaggio fallace e quindi umano, con il fardello dell'imperdonabile debolezza da espiare. Il dovere chiama e lui risponde; lanciato su un' anonima autostrada verso il disastro annunciato ma anche verso la redenzione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  01/02/2015 10:51:21
   7½ / 10
Un solo attore, l'abitacolo di un'automobile, la strada che scorre, il telefono che squilla, tutto qui.
Noia? Assente. Complice una solida sceneggiatura e l'ottima prova di Tom Hardy, il tempo scorre che è un piacere. Davvero interessante l'idea di mostrare come un singolo fatto possa cambiare la vita di una persona.

rnbspirit  @  23/01/2015 22:12:16
   7 / 10
Sorpresa e nuovo modo di girare un film, Locke secondo me è una delle pellicole più innovative degli ultimi mesi, girato con una sola scenografia(macchina) con un solo attore(hardy) e diversi problemi che girano intorno a lui. Quello per lui è un giorno infernale dove la vita lavorativa,famigliare e sentimentale prendono il sopravvento su di lui, e lui con diverse scelte dovrà nella sua macchina quale strada percorrere sia nella vita sia sull'autostrada. Consiglio questo film perchè potrebbe essere una boccata d'aria fresca per un pubblico piu esigente.

calso  @  15/01/2015 22:12:58
   6½ / 10
Film ambientato completamente in macchina, in un viaggio in cui il protagonista arriva a confessare tutti i suoi errori...carino ma finale pessimo

Rollo Tommasi  @  04/01/2015 14:58:32
   7 / 10
Avrei voluto infiorettare meglio il commento, ma mi limiterò a ripetere "buon film, vale la pena vederlo", con alcune avvertenze: chi si aspetta un thriller d'azione, magari perchè il brand Tom Hardy richiama il genere alla Inception, si deve rassegnare all'incedere di un classico thriller psicologico, ad uno psicodramma esistenziale e sociale, anche se non privo di qualche sopresa....

Spoilerino: Le reazioni dei personaggi agli avvenimenti che si susseguono nel frullatore di quella macchina sono volutamente sbalorditive, a partire dalla moglie di Locke ed al figlioletto, insopportabilmente a corto di acume...

Un esperimento riuscito in stile "Nodo alla Gola" di Hitchcock, anche se in una versione dinamica, a bordo di una macchina anzichè nella sala degli ospiti di un appartamento, con il "peccato" anzichè il delitto ferale, come motore della storia...

Sullo stesso genere, thriller psicologico: Drive di N. Winding Refn con Ryan Gosling, ma con un migliore coinvolgimento emotivo dello spettatore (Drive è veramente freddo) e Stoker, con una inquientante Mia Wasikowska ed un sempre deliziosamente ambiguo Matthew Goode

vale1984  @  04/01/2015 14:38:27
   5½ / 10
insomma...un viaggio complesso, un uomo solo che vede sgretolarsi la sua vita sotto le sue mani. Insomma.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  02/01/2015 18:07:30
   6½ / 10
Bravo Hardy. Buon film, ma questo non è il cinema che piace a me. Più una pièce teatrale, un lungo dialogo al telefono di 80 minuti che con il cinema centra proprio poco. Non è assolutamente da bocciare, anzi... Astenetevi se volete un film movimentato, perchè qui bisogna stare attenti unicamente ai dialoghi.

Macs  @  27/12/2014 22:02:16
   7½ / 10
Che dire, un film bellissimo da vedere in lingua originale. Tom Hardy assolutamente spettacolare in una storia che avvince e non annoia mai, anzi non vorresti che il film finisse, per vederlo scendere da quell'auto e capire cosa ne sarà della sua vita. Un film che fa del caso e dell'ambiguità le proprie colonne (è proprio il caso di dirlo) portanti, forse perché questo è il modo più genuino per raccontare la nostra vita. Un film che mette in scena come un "errore" può travolgere la propria vita, ridurla in brandelli... ma visto che tutto nasce e cresce sull'ambiguità... una volta ascoltato quel vagito finale, siamo davvero sicuri che la vita di Ivan Locke sia stata distrutta?

Scuderia2  @  24/11/2014 20:17:51
   8 / 10
Il tempo di mettere gli stivali da lavoro in una busta di plastica e gettarli sul sedile posteriore dell'auto e inizia il viaggio nella notte di Ivan Locke.
Un viaggio in cui getterà le basi per la costruzione di un nuovo edificio e per lo sgretolamento della sua vita.
Luci e cartelli autostradali fuori,pensieri e telefonate dentro.
Ma Ivan ha deciso che quella verso Londra è l'unica strada percorribile.
E quando l'ennesima telefonata rivela il messaggio in segreteria di tuo figlio che ti descrive il gol vittoria della squadra del cuore,Locke ha solo la conferma che quella che sta facendo è la cosa giusta.
Perché di quelle telefonate ne arriveranno altre.

BrundleFly  @  21/10/2014 12:01:04
   7½ / 10
Un bellissimo film, sicuramente tra le sorprese del 2014.
Incredibile come una pellicola ambientata per 80 minuti in una macchina riesca a tenerti incollato allo schermo.
Da vedere rigorosamente in lingua originale per apprezzare appieno l'ottima interpretazione di Tom Hardy.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  13/10/2014 19:48:38
   7 / 10
una pièce teatrale sul grande schermo...
Francamente intuibile .. ma ottimamente recitato dal monologo di 90 minuti di Hardy!
Claustrofobico,disturbante,bella fotografia..

sandrone65  @  25/09/2014 08:21:24
   8 / 10
Un gran bel lavoro questo "Locke". Un uomo che ha fondato la propria esistenza sulla contrapposizione ad una figura paterna totalmente mancante per abbandono volontario, si ritrova a dover fare una scelta terribile a causa di un momento di debolezza che rischia di porlo nella medesima situazione già vissuta dal proprio padre. E mentre il padre scelse la via comoda fuggendo dal problema, Ivan Locke sceglie la via della propria integrità personale, per la quale è disposto a mettere in gioco e perdere tutto ciò che ha. Il suo bisogno divorante di fare ciò che ritiene giusto è diventato il fondamento della sua identità personale ed è bellissima la metafora del calcestruzzo che deve essere colato senza la minima deroga alle regole, altrimenti il palazzo crollerà. Ed il rispetto delle regole e del suo prossimo pervadono tutta la sua realtà, dai limiti di velocità sull'autostrada al bisogno di non dire un "ti amo" consolatorio se questo amore non è profondamente sentito e comprovato. Potente ed affascinante l'azione del film, che nei fatti non si risolve in altro che in una serie interminabile di telefonate che però hanno il potere di condurre lo spettatore alla comprensione della psicologia di quest'uomo. Veramente bello, un gran film.

marimito  @  03/09/2014 15:02:32
   7 / 10
Difficile riuscire a tenere l'attenzione nello spazio di una macchina e di un solo personaggio; gli altri sole voci le cui ansie, angosce e personalità si percepiscono unicamente dal vivavoce del telefono. Una storia che "metaforizza" la distruzione di una vita e delle sue certezze verso l'abilità del protagonista di costruirne e cementificarne. Temevo la monotonia delle scene, ma il risultato è stato diverso ed oserei dire buono data la natura del lungometraggio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/08/2014 14:17:26
   6 / 10
Atmosfera affascinante, fotografia molto bella.
La sceneggiatura non si rivela sempre all'altezza.
Sufficiente ma non oltre la prova di Hardy.

Adremingineb  @  22/08/2014 20:35:51
   10 / 10
Originale, intrigante, intelligente, originale!
Un film che fa riflettere su quello che potrebbe realmente accadere nella vita reale di una normalissima persona di successo

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/08/2016 12.25.00
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Nic90  @  25/07/2014 21:20:07
   3 / 10
Questo film è una caata pazzesca,non so come si possa elogiare un film di questo tipo,bho...mistero.

TheLory  @  21/07/2014 14:08:20
   3 / 10
Più che un film si ha a che fare con un audiolibro! ma per la carità, pussa via brutto filmaccio!
l'unica nota positiva è che il protagonista telefona col vivavoce, altrimenti sai che noia... ihihihi

alescar84  @  16/07/2014 08:21:43
   5 / 10
Partiamo dalle poche note positive: bravissimo Hardy, anche se il doppiaggio italiano lascia a dir poco desiderare e originale l'idea di partenza.
Peccato però che un film basato unicamente sui dialoghi telefonici di un protagonista che "semplicemente" guida, sia di una noia mortale. Fortunatamente non sconfina l'ora e mezza. SCIALBO.

TheLegend  @  15/07/2014 04:03:53
   7 / 10
Sono riuscito ad apprezzarlo e non mi ha per niente annoiato nonostante la sua staticità.

luis 98  @  12/07/2014 13:23:04
   5 / 10
No no non ci siamo film noioso e poco coinvolgente solo hardy si salva
Non consigliato
Trama 3
Attori 6(praticamente ce dolo hardy....)

TheGame  @  06/07/2014 12:44:03
   5 / 10
Non stupisce che questo "Locke" possa esser apprezzato, in fondo basta essere dalla parte del regista quando decanta il disgraziato Hardy e accettare che l'ottantina di minuti ruoti intorno a quest'indulgenza fine a se stessa.

albert74  @  03/07/2014 03:25:35
   5½ / 10
C'è un qualcosa in questo genere di film che mi affascina e qualche altra cosa che mi fa riflettere. Non capisco - ma vorrei capire - cosa ha in testa il regista.
ma cominciamo dall'inizio: il montaggio è ottimo, la recitazione dell'unico attore che si vede in tutti gli 82 minuti è convincente. Le atmosfere hanno qualcosa di misterioso. Una persona la cui vita frana addosso in poco più di un'ora, chiuso in un'auto, con il traffico che scorre. intorno si vedono solo i fari delle auto e i lampioni.
tutto studiato perfettamente tranne forse lo svolgimento paradossale del racconto.
un uomo che decide di andare ad assistere al parto di una segretaria con cui ha avuto un rapporto extramatrimoniale e che sente il bisogno impellente - per poter fare ciò - di perdere il lavoro, la famiglia, la stima dei figli e finisce pure per perdere il momento del parto. Tutto ciò lo fa per una donna che non ama!

non so voi ma questa trama è di una illogicità totale. come lo sono le 36 telefonate, il fatto che ripeta una trentina di volte che non c'è traffico e che tutto scorre (il traffico ma magari qualcuno ci potrà leggere il panta rei di Eraclita memoria!) e che - come un mantra continua ad assicurarsi con uno dei suoi ex colleghi di lavoro che ci serve una colata di c6 altrimenti frana tutto... un po' come la sua vita.
poi il tutto si conclude con il bambino che è nato.
fregatura totale: ha buttato tutta la sua vita alle ortiche per una donna che non ama, corre da lei per vederlo nascere e fallisce pure in questo.
fosse stato un perdente.. ma era un uomo di successo, deve occuparsi del più importante lavoro della sua vita..
insomma la tragicità di un fatto del tutto privo di logica e paradossale, ancor più paradossalmente privato della tragicità stessa.
perché se ci pensate bene più il film va avanti e più quest'uomo ne esce rafforzato mentre tutti intorno a lui (le voci ovviamente!) perdono il controllo di se, la calma.

mah

nessun uomo arriverebbe a buttare la propria vita in una corsa su un'autostrada verso una donna con cui ha avuto un rapporto occasionale da ubriaco...
una corsa verso la rovina. una specie di suicidio cosciente.
il film tuttavia attrae, fin dalla locandina che lascia intuire ben altro svolgimento, è un film furbo che però alla lunga annoia e ti viene da chiederti:
cui prodest?
non si poteva raccontare una tragedia veramente tragica in un contesto comune e non del tutto avulso da ogni logica umana?

il voto è più per le atmosfere e per il montaggio che per altro.

deliver  @  12/06/2014 15:13:02
   5 / 10
E' stupefacente di come solo qualcuno in sordina (e la cosa mi fa strano) si sia accorto delle numerose svarionate temporali che sono presenti e grosse come una casa. Il viaggio dovrebbe durare un ora, il film inizia e segue tutto il viaggio, ma mentre Ivan guida e parla con suo figlio - e siamo poco più oltre della metà- veniamo a sapere che sua moglie e' da più di un'ora in bagno, a piangere. Come scusa ? Qui qualcosa, più di una, non torna -.-
Ok, passato al setaccio, Locke ha pochi brillanti e parecchia fuffa. Lo spunto iniziale era interessante, ma tutto il resto e' di ordinaria amministrazione. Non mi pare che Hardy abbia dovuto sostenere un gran prova, così come la psicologia del personaggio e molti passaggi risultano assai poco approfonditi - nulla o quasi ci viene detto del rapporto convulso tra Ivan e suo padre. Per me, un lavoro senza infamia e senza lode. Sopravvalutato sicuramente.

pak7  @  03/06/2014 10:08:58
   4½ / 10
Delusione totale, un film che "poteva essere ma non è". L'idea è appunto buona, ma il tutto risulta ripetitivo, poco appassionante e con un finale assolutamente deludente. Girato con 4 soldi questo è il risultato.

Azrael  @  20/05/2014 00:22:55
   4½ / 10
Non voglio fare il bastian contrario, ma questo Locke merita di essere a buon diritto catalogato tra quei film che, per oscuri ed alchemici motivi, vengono incomprensibilmente osannati.

Ok, l'idea di base poteva costituire un buon potenziale...ma se non c'è un minimo di contrappeso, come si può propinare l'idea di far sorbire allo spettatore le paturnie di un quarantenne che in una notte, reo adulterio e di aver impollinato una qualsiasi, perde il lavoro, la casa e la famiglia ? Cioè, ma quanto è banale questo copione ?
Quanto e dico quanto è ruffiano il finale col pianto del bebe' ?
Per dire, sottratto il fatto che sia girato in una macchina, cosa resta in termini di sorpresa, creatività e intuizione ? Praticamente nulla.

Noto con piacere che Filmscoop classifica giustamente questo film come un drammatico - e non un thriller, equivoco abusato invece su altri siti non so se per far funzionare al meglio la macchina degli incassi.

Vi faccio un esempio e chiudo qui: pensate se quel piccolo gioiello che è stato Buried (girato anch'esso in un unico spazio e con un solo attore) anziché raccontarci di un conto alla rovescia ci avesse messo di fronte ql melodramma di un uomo che stava per accomiatarsi dal mondo e che tra le lacrime salutava tutti. Cosa ne sarebbe uscito ? Un polpettone che a lungo andare avrebbe solo annoiato.
Bene, questo e' l'effetto che suscita Locke.

Poca cosa ragazzi. Questa la mia opinione. E la rabbia sale proprio perché sembrava che stasera avrei dovuto vedere un mezzo o un piccolo capolavoro, stando almeno a tutte le recensioni entusiastiche e ai punteggi alti.

Ai britannici dico solo una cosa: goodnight and good luck (o Locke). Ormai il timone del cinema europeo e' guidato dalla triade Spagna, Francia e Scandinavia.

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Ultima risposta 20/05/2014 11.32.12
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Someone  @  14/05/2014 12:19:23
   8½ / 10
Bello. Bello. Molto bello!

Una sorpresa questo film, ambientato coraggiosamente nell'abitacolo di una macchina, con un solo attore e a base di dialoghi telefonici.
Più e più volte mi sono chiesto quanta sapienza ci vuole in questo caso a:
-scrivere un plot che possa coinvolgere e tener testa allo spettatore per la bellezza di 90 minuti
-trovare delle soluzioni fotografiche e non noiose, pur avendo a disposizione un unico attore e un'unica location (+ qualche ripresa esterna)
-giocare l'intera vicenda su dei dialoghi, creando la dovuta tensione, fino a trasformare l'intera vicenda in una sorta di thriller, perlomeno per l'aria tesa che si respira nell'abitacolo della macchina
-gestire con sapienza un solo attore, conferendogli una ben definita personalità e modo di essere

Detto questo, vorrei sottolineare proprio l'ottima performance di Tom Hardy, perfetto nella parte di un uomo che accetta con coraggio il crollo del solido palazzo della sua vita, per porre le fondamenta di un nuovo palazzo, di cui non si sa.

Una pellicola a base di dialoghi, a loro volta a base di metafore, a loro volta specchio di una coscienza solida e all'apparenza intaccabile, che invece deve scendere a patti con la realtà e con le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano. Ma in fondo tutto si gioca sul sottile, e relativo confine tra ciò che è bene e ciò che è male, come si può percepire in più frangenti, nella trasportante visione di questa ottima e coraggiosa pellicola.

Molto consigliato!

TonyStark  @  13/05/2014 19:57:34
   5½ / 10
devo dire che mi ha deluso, le aspettative erano abbastanza alte per quel che se ne diceva. l'ho trovato oltremodo noioso e forzato, anche se non esente da pregi come la splendida fotografia e la performance di Tom Hardy.

dagon  @  10/05/2014 22:31:40
   5½ / 10
Un artificio narrativo già visto ed usato dovrebbe "impreziosire" questo film. Si parla di problemi "normali": lavoro, famiglia, sentimenti..... ma il tutto suona artificioso come la sua struttura. La fotografia è in stile "Drive"(et similia): solite luci sfocate o sbavate, cromatismi marroni/lividi, solito commento musicale Isham-oso.... che palle.... La prova di Tom Hardy dovrebbe esser maestosa, ma andrebbe probabilmente vista in originale per esser apprezzata davvero. Non poche forzature temporali

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e, sui titoli di coda, la cosa più comica: "costumi Nigel Egerton"..... in pratica hanno pagato qualcuno per scegliere un maglione ed una camicia....

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/12/2014 22.07.44
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-Uskebasi-  @  09/05/2014 19:49:35
   8½ / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Scrivimi un film su un uomo dentro una macchina che parla di calcestruzzo, soprattutto di calcestruzzo. Io credo che meglio di così non si possa fare.
Sono molto contento per Tom Hardy perché Locke dovrebbe essere la sua definitiva consacrazione a grande attore. Praticamente perfetto nel ruolo, aiutato da dei dialoghi così naturali e reali che ho difficoltà a credere che qualcuno li abbia scritti; molto più probabile che qualcuno li abbia vissuti, ma al momento di trascriverli te ne dimenticheresti, quindi, opto per qualcuno che li abbia vissuti e registrati. E se disponi di un attore eccezionale e di dialoghi così in un film come questo, di fatto con un solo uomo che parla al telefono, allora puoi aver realizzato il tuo piccolo capolavoro.
Il mestiere di John Locke, scusate, di Ivan Locke, non è certo un caso. Il film parla di questo, del calcestruzzo che usiamo per costruire le nostre vite, i nostri rapporti che, per quanto grandi, possono crollare in un istante.
Io ho amato questo personaggio e lo stimo come nessun altro prima. Un uomo che non può dire "Ti amo" a Bethan, perché non la ama; un uomo che non può darsi per malato salvando il suo lavoro, perché malato non è; un uomo che non può superare i 90 miglia/h, perché non si dovrebbe; un uomo che non può mentire, perché ha deciso che sceglierà la via più giusta e non la più comoda. La via più giusta è andare da una donna testimone del suo unico errore, perché sa la differenza tra avere un padre e non averlo, mentre Katrina, comprensibilmente, sbaglia sulla differenza tra una e mai, tra bene e male. Ivan è solo bene.
Non importa come andrà a finire. Potrà aver distrutto tutta la sua vita, il lavoro, la casa, la famiglia, tutto... ma non il nome. Locke è salvo.
E se macerie saranno si ricomincerà a costruire. C'è un pianto di un bambino come C6, ma soprattutto c'è la telefonata più bella che un figlio abbia mai fatto a un padre, che parlando di calcio accende la speranza di cancellare una brutta serata, di riviverla, ricostruendo un palazzo in un attimo.

Vorrei che Ivan Locke fosse un mio amico.
Vorrei che Ivan Locke fosse il mio capo.
Vorrei che Ivan Locke fosse mio padre.
Vorrei che Ivan Locke fosse mio fratello.
Vorrei che Ivan Locke fosse mio marito.
Vorrei che Ivan Locke fossi io.

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Ultima risposta 10/05/2014 23.09.34
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flackie76  @  06/05/2014 22:24:16
   7½ / 10
lo ritengo un buon film, ottimamente imterpretato e molto originale.
il regista riesce a creare nel protagonista uno stato d animo unico e anche se a tratti la storia
sembra un po inverosimile, apprezzo moltissimo l impegno del regista e la.bravura dell attore
nel trasmetterti il suo desiderio di rivalsa e.allo stesso tempo la.sua pace interiore. .

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  04/05/2014 23:21:32
   8 / 10
piccoli spoiler
Ivan Locke entra in macchina.
Lo aspetta un viaggio di 2 ore che, inevitabilmente, gli cambierà la vita.
E per ora può cambiargliela solo in peggio.
E lui lo sa.
Ma parte lo stesso.
E parla.
Un trattato di moralità chiuso dentro un abitacolo di un automobile.
Quante volte facciamo le scelte più convenienti? Quelle più facili, quelle meno distruttive?
Locke, no, Locke fa la scelta più giusta.
Impressionante lezione di etica, di coraggio, di riscatto, di tentativo di sentirsi uomo.
Locke lo dice al collega che dovrà sostituirlo l'indomani, gli dice che se sbagli calcestruzzo, se sbagli anche di un solo cm a posizionarlo, ogni minimo errore che farai, quel palazzo crollerà.
E lo dice mentre sta crollando il palazzo della sua vita, e solo per un metro di calcestruzzo sbagliato, solo per una notte sbagliata, solo per un errore così umano, così piccolo e insieme così grande che Ivan non vuole nascondere.
I km scorrono via e piano piano Ivan sente che tutto si sta sgretolando, il suo lavoro, la sua famiglia, la sua casa. Lo sente ma va avanti, gli occhi gli si bagnano di lacrime perchè gli occhi a volte si sa vanno per conto loro, ma la voce invece non trema mai. Perchè un uomo che ha deciso di esser tale non ha paura. O, se ce l'ha, non gliene frega nulla.
Non ama quella donna, non sa quasi nemmeno niente di lei.
Ma sa che è una donna sola, fragile, probabilmente all'ultima possibile oasi nel deserto della propria esistenza. E Ivan sa che esserle vicino, stanotte, è tutto. Ha fatto un errore ma quell'errore può diventare la felicità di qualcun altro.
Se non lo farà invece la distruggerà una seconda volta.
Ivan continua a guidare e lo fa anche piano, rispettando i limiti di velocità, perchè quella notte Ivan rispetta tutto e tutti, anche i limiti, è un uomo talmente limpido e integerrimo che fa paura guardarlo. Perchè è così trasparente che lo sguardo lo può penetrare. E così tutte le altre automobili gli sfrecciano vicino quando in realtà dovrebbe esser lui quello a far rombare il motore, quando in realtà dovrebbe esser lui a far correre quella macchina come non mai per arrivare in tempo da lei. Per poi magari fare anche in tempo a tornare indietro, esser là al cantiere alle 5.15 a far colare quel calcestruzzo, e forse anche esser là a casa sua dopo il lavoro senza che sia successo nulla.
Ma Ivan nemmeno ci pensa a tutto questo. Ivan ha deciso di esser uomo, e quel bambino una volta uscito dal ventre dovrà vedere suo padre. Perchè Ivan invece suo padre non lo vide o se lo vide lo vide andar via. E forse è un pò tutta lì la chiave psicologica del film, quell'istanza impressionante che porta Ivan ad un'eccessiva moralità al costo di perder tutto. Ivan deve riscattarsi. E guarda dietro, su quel sedile vuoto, perchè da lì trae forza, solo da lì, da quella presenza.
Ivan, cui presta il volto un attore formidabile che risponde al nome di Tom Hardy, uno di quegli attori che può far tutto, far luccicare i muscoli o parlare lo sguardo, farsi vedere o farsi ascoltare, passare da un Cavaliere Oscuro a un film, come questo, che è un piccolo Buried in cui l'unica differenza è che la bara che Ivan si sta costruendo ha 4 ruote sotto, Ivan dicevo è persona che anche adesso, in questo momento, pensa a tutto e a tutti. Lei deve star tranquilla per portare a termine un difficilissimo parto; il lavoro, malgrado non sia più cosa sua, deve andar bene, la famiglia deve solo credergli e aspettarlo.
E' impressionante come in un'ora e mezzo Ivan non riesca a dire la minima bugia o nemmeno mancate verità. Riesce nell'incredibile impresa, quasi un ossimoro, di dire sempre la verità a tutti e nel contempo dire le cose migliori per farli star bene.
E poi il figlio gli racconta del magnifico goal di quello che sembrava un brocco mentre il volto, in 3 minuti di un magnifico primissimo piano di Tom Hardy, sono sempre più gonfi di lacrime.
E poi tutto è finito, tutto è perso, ma Ivan sente un pianto dall'altra parte del telefono, ed è un pianto che non è un pianto di dolore ma è il pianto più importante della nostra esistenza, il primo pianto, il pianto che significa vita.
Ivan ormai ha detto tutto, quel che è stato è stato, in quella macchina è come se si fosse creata una specie di chiusura stagna per cui ogni cosa che c'è dentro può esser solo e sempre la verità. Ogni frase, ogni affermazione, ogni sentimento.
Il problema è che molto spesso a tener chiusa la verità là dentro, in quell'automobile, si finisce per perder tutto.
Sarà per questo che quasi tutti noi troppo spesso apriamo quel finestrino e la facciamo uscire. Ma col vento di fuori diventa bugia, col vento di fuori si trasforma.
Locke è arrivato dove voleva.
Da domani potrà succeder di tutto.
No regrets Ivan.
No regrets.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/05/2014 20:15:29
   7½ / 10
Vedi recensione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/11/2013 23:03:58
   6 / 10
Il film più applaudito al festival di Venezia parte da una sceneggiatura formidabile, un Into the night, l'idea è vincente (tutto si svolge in un tragitto in macchina, come un fratello meno ostico dell'ultimo Cronenberg), la fotografia è di una bellezza allucinante, ma alla fine scopre le sue carte, e l'epilogo è francamente poco coraggioso e furbetto. Insomma, alla lunga un film sopravvalutato che aveva potenzialità interattive di non poco conto

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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