Un maturo professore universitario per rimanere vicino a Doleres, la figlia quindicenne della sua padrona di casa della quale si é innamorato, ne sposa la madre. Quando a causa di un incidente stradale rimane vedovo, può finalmente realizzare il suo sogno, ma la sua gelosia renderà questa unione impossibile.
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quando si dice che un film di kubrick non ti può piacere all'inizio ma dopo inizierai ad apprezzarlo...questo ne è un esempio...boicottato da me stesso..con me stesso 2 anni fa...ora lo considero un gran film...innanzitutto mi piace molto la fotografia..molto soft...molto sensuale credo piena di filtri un quarto nebbia al max mezza nebbia...e poi dai i particolari..come sempre nei film di kubrick...l'interpretazione di mason...(peter sellers non lo amo particolarmente...) la bellezza della lyon...la sfacciataggine del personaggio che ha interpretato..lo humor di kubrick e co nella sceneggiatura. ai nostri tempi un film del genere non farbbe neanke tanto colpo...ma si pensi nel 61...un argomento di carattere pedofilo era impensabile eppure stanley lo ha saputo trattare con stile senza mai cadere nel grottesco o diventare volgare
SEMBRA CHE SI VIVA IL FILM IN PRIMA PERSONA...SAPEVO GIA' COSA GUARDARE ESSENDO UN FILM DI KUBRICK,MA NON IMMAGGINAVO TALE POTENZA NARRATIVA..MOLTO PIU' DELLE MIE ASPETTATIVE..UNO DEI FILM PIU' BELLI DELLA STORIA. SUPERLATIVO...TROPPO SUPERLATIVO.
Memorabile addattamento del classico di Nabokov, l'errore principale (dello spettatore intransigente) è di volerlo a tutti i costi compararlo allo spirito del libro... ne esce una sorprendente amara e acuta analisi sul desiderio e sull'alienazione del mondo circostante: a ben pensarci, il professore di Mason persegue un suo desiderio come fosse "un mondo a parte" rispetto ai doveri coniugali e familiari. Intrigante esordio di Sue Lyon (16enne) in bikini, e semplicemente leggendario l'audace locandina-manifesto del film
Gran film di Kubrick che per la prima volta esamina un tema, quello della sessualità, su cui tornerà definitivamente nel suo ultimo lavoro, il grande "Eyes Wide Shut". Dopo una prima parte impostata sui canoni della commedia nera (parte comunque non priva di frecciatine, spesso rivolte alla famiglia ma anche alla società tutta), il film, nella seconda, diviene più "complesso", più "esistenzialista", insomma. La vicenda assume i tratti della tragedia, fino ad arrivare al durissimo finale. Grandissime prove degli attori, dalla giovane Sue Lyon a James Mason, anche se (come al solito) Peter Sellers è sopra a tutti di una spanna.
forse il film di kubrick che mi è piaciuto di meno, è quello che ho trovato piu datato , scontato e meno interessante. sicuramente è 100000 volte meglio del remake e peter sellers è bravissimo
Tra i capolavori di kubrick è quello meno appariscente. Il tema è trattato benissimo e la sceneggaitura di Nabokov segue benissimo le logiche cinematografiche. E' un film di rara sensibilità che riesce a mantenersi sempre in equilibrio in un campo difficile. Davvero magnifico. non perdetelo!
Ennesimo, strabordante, insuperabile capolavoro di quel geniaccio di Stanley:))))))))))
Per l'ennesima volta lo sto vedendo, godendomi ogni singolo fotogramma in cui c'è Peter Sellers:)) Visto che le precedenti volte non lo avevo fatto a sufficienza..mi ero concentrato su altre cose...
Con Kubrick è così...Ogni visione porta con sè particolari nuovi e inaspettati...
Attori straordinari...
Molto meglio del comunque buon remake di Adrian Lyne:)))
Ormai mi sembra quasi inutile dare un commento ai film di Kubrick...che dire: sceneggiatura superlativa (una delle migliori scritte dal regista), trama stupenda, attori eccezionali (ammazza che Lolita ragazzi) e musiche azzeccate. A tratti sembra quasi distaccarsi dal genere drammatico e diventa comico e provocante. Bellissimo
ma che capolavoro. ma che film bellissimo. mi ha commosso tanto è bello, mi ha stupito, mi ha avvolto nella gioia estatica della contemplazione dell'Opera d'Arte. la sceneggiatura più riuscita di Kubrick (rimanendo nei limiti del non-originale). una cura del dettaglio, una conoscenza dell'animo umano stupefacente, un talento cinematografico ineguagliato. Sellers, la Winters, Mason: il primo caratterista incommensurabilmente geniale è forse il personaggio più interessante, conserva una critica al mondo di Hollywood feroce, ma kubrickamente subdola e ironica, forse rappresenta l'Uomo oppure come Questo si approcci alla concezione freudiana della "censura" è molto difficile come opera da comprendere, un film che va visto e rivisto e sono sicuro se ne colgano dei particolari a formare un puzzle che tuttavia non si ricomporrà mai, poichè è un film rappresentativo del rapporto adulto fra Uomo e Donna nel massacrante realistico cinismo del grande regista, una sintesi straordinaria dello studio novecentesco su questa tematica, ed è forse per questo che continua a scandalizzare lo spettatore, perchè si insinua in ciò che nel nostro cervello viene con l'educazione ricevuta nell'infanzia, censurato e ne rivela il più recondito lato: il desiderio. è normale sentire il bisogno di vedere come si svolgeva il rapporto sessuale fra Lolita e il suo compagno, o almeno io l'ho sentito, ma per esigenze dell'epoca non si sono potute inserire e forse è meglio così poichè lascia in bocca un nonsoche di amaro che rende più affascinante l'opera. ripeto un viaggio nella sessualità primaoradopo che conserva un'attualità sconcertante, che conserva il nome di CAPOLAVORO.
Ennesimo capolavoro di Kubrik che descrive le persone e le loro debolezze. Furba e senza sentimenti la ninfetta, debole e pazzo d'amore il grande Mason, diabolico e mattatore (come sempre) Sellers, che dopo ci regalerà quell'altra gemma rara e preziosa che si chiama Strangelove. Un film dove per la prima volta Kubrik ci rivela la sua opinione sull'amore, visto (in modo opposto alle lagne hollywoodiane) solo come strumento di controllo e di potere sull'altro.
Pellicola di alto livello: inventiva e perfino divertente nel suo nero umorismo. Primo film britannico del mitico Kubrick, migliora ogni anno che passa: impietoso il confronto con il remake in cui son riusciti a far toppare l'interpretazione ad un mostro di bravura come Jeremy Irons.
La discesa nelle tenebre di un uomo rapito a tal punto dall'ossessione verso la piccola Lolita da votarsi all'autodistruzione. Un capolavoro assoluto, con un cast superlativo: la piccola Lolita riesce a catalizzare su di sè non solo le attenzioni morbose del professor Humbert, ma anche quelle degli spettatori, grazie ad una carica sensuale e provocante che lascia spiazzati e porta a prenderne le parti ed a giustificarne le scelte. Pter Sellers, poi, è istrionico e convincente come di consueto, tanto da rubare la scena ad un pur bravo James Mason. Una pietra miliare che pur giocando sui sottintesi colpisce nel profondo e mette a disagio chi guarda, grazie alla propria carica emotiva e sensuale. Emblematica per descrivere il personggio di Lolita la descrizione che ne fa Sellers travestito da psichiatra tedesco, nella quale spicca la notazione: "è una ragazza che ha un perfetto controllo di sè, o non ne ha affatto, non si capisce bene".
film godibile e scorre tranquillamente... poi che bellezza LOLITA... un 8 solo x lei. cmq bella la trama e ottima prova degli attori e di KUBRICK che non si discute mai
Con la maestria che lo contraddistingue Kubrick esplora i meandri piu'oscuri e complessi della psiche umana,regalandoci una pellicola che oscilla tra dramma e commedia nera.... Cinico e indimenticabile resoconto sugli effetti del desiderio che diventa ossessione....
Grandissimo film!Regia e sceneggiatura perfette,straordinarie alcune inquadrature, raffinato,intrigante ma mai troppo esplicito e volgare il gioco erotico-psicologico tra i protagonisti...capolavoro!!!
La maggior parte dei film di Kubrick (non tutti) merita 10. Non si tratta di inchinarsi al maestro o c*****e del genere, ma solo di riconoscere, anche per questo film, che c'è molto di più della abile trasposizione in immagini di un sucesso letterario (e anche un quasi-capolavoro) come il romanzo di Nabokov. Bastano poche inquadrature per ritrarre alla perfezione la provincia americana, incarnata da una Shelley Winters in gran forma; ogni possibile problema di censura è superato (e qui c'è vera maestria) mediante una sola scena, castissima, ma di sottile e nascosto erotismo, dell'unico contatto fisico fra i due protagonosti: la laccatura delle unghie dei piedi della ninfetta. Per il resto James Mason è diretto magistralmente; Peter Sellers sta al gioco. E' stato fatto un remake: non l'ho visto ma certo da evitare.
un viaggio nell'incubo...l'incubo di essere scoperti e di non poter piu nascondere il piccolo segreto... e lei cosi perfida che ne sa una piu del diavolo... non ho riconosciuto la mano di kubrick che dirige in modo normale senza sussulti e reputo discutibile la scelta di peter sellers per quel determinato personaggio...il resto è buono e non ti annoia mai
Il film ha una storia coinvolgente e non risulata mai ne' noioso ne' scontato. Ben evidenziata la situazione di rimbeccillimento ke coinvolge qualsiasi uomo innammorato. Alla fine colui ke dovrebbe essere il carnefice della situazione, diventa la vittima di una donna seducente ma clamorosamente bugiarda e furba. Grandissima l'interpretazione di Lolita.
grandisssssssssimo film! kubrick si dimostra km quasi sempre uno dei migliori..mason e winters inimitabili, lolita magnifica.alcuni dialoghi, soprattt nella prima parte, sorprendenti e spassosissimi.narra un'impossibile amore morboso portato allo strenuo dalla gelosia.unica pecca l'eccessiva lunghezza della trama.
un film di kubrick.non un solo film non mi è piaciuto suo.grandi attori e regia.con una splendida lolita.l'amore trattato dal più grande regista non poteva che essere insolito
Si sente pesante la mano di Kubrick in questa versione cinematografica forse non troppo fedele del romanzo di Nabokov. Non capisco il paragone con l'insignificante "remake" (va bene così, cigliegia?) del '97
Vorrei dire una cosa che per è molto importante...in questo forum non esiste la versione del 97 di Lolita, che personalmente ho amato molto. Adoro quel libro, e ho trovato questa versione più fedele al romanzo rispetto a quella di Kubrick. Che non significa che sia più bello, ci mancherebbe altro, ma sviluppa meglio la sensualità e la carica erotica della "diabolica ninfetta", aspetti questi che costituiscono un pò il climax del romanzo, e che per ovvi motivi di censura Kubrick non ha potuto (o non era interessato) sviluppare a pieno. Aggiungo anche che questo film non esiste nemmeno in dvd: capisco che non sia piaciuto, ma cavolo hanno fatto uscire di tutto in dvd! Come è possibile? Chiusa questa lunga premessa, trovo il film di Kubrick un capolavoro: il regista fa di Lolita l'incarnazione del diavolo, una sorta di creatura mitologica che assaggia i sentimenti come se fossero un lecca lecca, e li trasmuta in beffardi sorrisi. Bellissime le interpretazioni degli attori, molto molto bello. Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione anche in merito alla versione recente, sono curioso di sapere se è piaciuta solo a me.
Stessa cosa per Lolita, non mi è piaciuto molto il soggetto della Lolita, troppo frivolo e banale, per il resto la prova registica è gia piu completa e matura.
Mi è piaciuto moltissimo. Sensuale al punto giusto, lascia intendere ma non si vede nulla, strappa qualche sorriso e a volte qualche risata. Surreale a tratti. Quello più recente, seppur bello l'ho trovato più volgare. Anche se la Lolita (ora nn ricordo il nome dell'attrice) era perfetta nella parte.
Concordo con il commento sotto (di paul mi sembra). E' un film sottovalutatissimo, ma invece molto complesso nell'affrontare le tematiche sessuali dei rapporti uomo-donna. E' anche un film che ha introdotto una parola nel linguaggio universale comune (lolita per l'appunto). Da evitare il rifacimento degli anni '90.
Un film molto più complesso di quello che può apparire, affronta una delle tematiche care al regista, l'autodistruttività dell'uomo (in questo caso incapace di razionalizzare i propri desideri sessuali). Scenaggiato da Nabokov, autore anche del libro, girato interamente nell'East Sussex (Inghilterra), ma ambientato nel New England (Stati Uniti).
a me è piaciuta di più la versione di lyne, questa è troppo "normale", troppo poco straziante. sembra tutto vero e possibile, intendo dire che nel libro e nell'altra versione del film lolita sembra davvero una specie di demone sotto le spoglie di ragazzina, così come la vedeva humbert secondo me. in questo film è tutto un pò più squallido, cosa che senza dubbio fotografa meglio la realtà, ma boh... preferisco una visione + allucinata, che dà molto di più l'idea della discesa verso la pazzia del professore. ecco, forse si può dire che kubrick guarda con un occhio più esterno alla vicenda, mentre lyne guarda alla storia dagli occhi del professore. comunque, a parte il fatto che preferisco l'altro, questo è davvero un bel film!