ma quando arrivano le ragazze? regia di Pupi Avati Italia 2004
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ma quando arrivano le ragazze? (2004)

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locandina del film MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?

Titolo Originale: MA QUANDO ARRIVANO LE RAGAZZE?

RegiaPupi Avati

InterpretiClaudio Santamaria, Vittoria Puccini, Paolo Briguglia, Johnny Dorelli, Augusto Fornari, Enrico Salimbeni, Manuela Morabito, Eliana Miglio

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia 2004
Generecommedia
Al cinema nel Febbraio 2005

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film Ma quando arrivano le ragazze?

Gianca e Nick sono due ventenni bolognesi che si conoscono nel 1994 a Perugia durante lo stage per giovani musicisti di Umbria Jazz. Hanno vent'anni e entrambi sognano una carriera: Gianca suonando il sax e cercando di corrispondere alle aspettative di un padre che ha abbandonato le sue velleità artistiche per diventare un affermato commercialista, Nick dedicandosi alla sua tromba come per una sorta di rivincita su una situazione familiare squallida ed affettivamente arida. Nasce una amicizia fondata sul contrasto di due mondi ma unita dalla comune passione. Nove anni dopo essersi incontrati su quel treno Bologna-Perugia, i due ragazzi chiuderanno definitivamente la loro avventura comune al grande concerto che Nick terrà al Teatro Comunale di Bologna, e a cui Gianca, confuso tra il pubblico, assisterà turbato e commosso. Il pezzo che lui stesso aveva scritto con e per i suoi amici quando ancora ci si aspettava tutto dalla vita è ormai un successo, e legherà per sempre le storie di tutti: il suo titolo è "Ma quando arrivano le ragazze?".

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Voto Visitatori:   6,27 / 10 (55 voti)6,27Grafico
Miglior colonna sonora
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Ma quando arrivano le ragazze?, 55 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/02/2014 13:31:35
   6½ / 10
La musica e l'amore uniscono e dividono continuamente due amici.
Si puo' riassumere cosi il film diretto da Pupi Avati che lega il movimento e la caduta degli astri con le situazioni che vediamo sullo schermo.
Come gli astri che si avvicinano al nostro pianeta ed esplodono, cosi i due protagonisti prima si avvicinano e poi si allontanano.
La causa non è solo l'amore. Uno ha un talento innato per la musica mentre l'altro è obbligato dal Padre a seguire questa strada.
Storia non originale ma di piacevole visione.

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  07/12/2012 09:44:28
   7½ / 10
Lo avevo già visto qualche anno fa ma non mi aveva colpito particolarmente, lo dimenticai abbastanza in fretta. L'ho rivisto per la seconda volta è mi ha preso tantissimo, non so perchè.. forse ero dell'umore adatto per questo genere di film, molto malinconico ma allo stesso tempo deciso. Le musiche sono eccezionali, la storia è davvero convincente. Mi sono immedesimato parecchio nel personaggio principale (anche se male interpretato), tanto da emozionarmi nelle scene finali. Il finale è perfetto!

gemellino86  @  10/11/2011 16:41:24
   6 / 10
Discreto omaggio alla musica jazz. Il film non regala emozioni ma svolge il suo compitino di rendere un tributo. Puccini recita così così.

FurFante9  @  04/09/2010 13:01:57
   5 / 10
Come risikoo:
Un film che mi ha trasmesso pochissimo, belli sono i riferimenti al jazz, attori quasi impacciati, Dorelli a tratti quasi patetico.... Non capisco dove voleva andare a parare Avati.

TheLegend  @  14/02/2010 16:42:52
   6 / 10
Piacevole ma nulla più,si dimentica in fetta....

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  14/02/2010 15:33:21
   6½ / 10
L'atmosfera che si respira non è affatto male, l'omaggio al jazz di un regiasta ed ex musicista è abbastanza coinvolgente. Un po' meno gli attori, con un Santamaria non convincente nella parte del bello e figo (o forse semplicemente più antipatico del solito) e un Briguglia irritante come non mai (ma che voce ha?!). Però da Avati è logico aspettarsi di meglio

Invia una mail all'autore del commento bustegoal  @  25/09/2009 09:06:52
   8 / 10
Divertente, non banale.
Bravi attori e bravo Pupi!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  11/01/2009 15:38:33
   6 / 10
La realtà chiara per me è che Avati non gliela fa a essere un regista di tutto rispetto. Non conosco uomo più confuso. I suoi film, a mio parere, sono davvero un oltraggio e sopravvalutati. Si salva solo "Regalo di Natale" che stranamente gli è venuto discretamente, e questo "Ma quando arrivano le ragazze". Non mi piace nemmeno qui quello che gira, la storia e raccontata meglio del solito però, e ci sono anche momenti carini. L'eccezzione che conferma la regola...

everyray  @  03/07/2008 05:05:09
   4½ / 10
Riconfermo e ribadisco tutto il mio disappunto sul modo di recitare di Paolo Briguglia (poco reale!!) che ha notevoli qualità,ma è troppo finto...se poi viene messo accanto a Santamaria che è l'opposto la differenza allora si vede!!
Ammetto anche la mio poca conoscenza del regista nonostante la sua notorietà,ma questo film mi ha annoiato terribilmente...l'unica cosa davvero piacevole era la musica jazz,,,

frizz  @  16/06/2008 18:23:42
   7 / 10
tutto ok..viva santamaria

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  28/05/2008 21:19:58
   7½ / 10
Meraviglioso.
Già un film di Pupi Avati sul jazz non può che esserlo.
Già la scena del litigio alle audizioni è un capolavoro, poi il film è pervaso da una melancolia furiosa che fa da specchio a quella che è l'essenza del jazz: blues, lamento.
Ottimi tutti gli interpreti, bellissima la figura del fallito, il padre di Gianca.
Da vedere e rivedere, senza pretese.
uno dei pochi film che inanzitutto tratta questa stupenda musica, e soprattutto ch e la tratta come si deve.

Sar_men  @  05/02/2008 00:35:32
   4 / 10
Lo voto 4 e non 1 soltanto per il retroscena musicale del film ma la storia è molto deludente, pervasa da un senso di insoddisfazione e gelosia...ma la cosa che più mi ha deluso è la figura di Francesca, che è infelice per aver sposato un uomo che non ama e non si capisce perchè...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  01/09/2007 18:01:41
   6 / 10
Raggiunge il 6 x l'affascinante atmosfera Jazz che regna in tutto il film. Altrimenti, che dire, l'ho trovato un po' vuoto. Questa coppia di amici-antagonisti unita x talento, passione e sogni, mi ha deluso. Li ho trovati pessimi come persone, entrambi indistintamente, x motivi diversi. Uno forse troppo arrogante e fascinoso, l'altro una specie di ameba. In realtà tutti e due con poco coraggio di affrontare la vita, la quale non può essere sempre emozionante come i concerti ad Umbria Jazz. Credo sia x questo che il film non mi ha particolarmente coinvolta. Mi è dispiaciuto!

cinemamania  @  23/08/2007 08:58:52
   8 / 10
Bellissima unione tra jazz e ragazze. Bravissimo Pupi Avati per la direzione. Bravissimo Claudio Santamaria.

Jumpy  @  28/03/2007 19:29:21
   6 / 10
Poteva essere un capolavoro ma mi ha deluso profondamente, salvo solo qualche idea carina e le musiche.
L'inizio è bellissimo: il regista ha reso molto bene la magica atmosfera della scuola di jazz.
E' dopo che peggiora, troppe situazioni sono veramente assurde e rendono il film inverosimile...

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sweetyy  @  22/03/2007 04:42:33
   6½ / 10
Film poco riuscito e poco coinvolgente . Mi sono avvicinata con molte aspettative a quest' opera del signor Avati, ma la delusione era già affiorata in me a metà del film. Forse perchè il jazz mi fa ca.gare cmq c'è sicuramente di peggio in giro,quindi do una sufficienza piena
Notevole Santamaria e la Puccini...ODIOSO Paolo Briguglia nella parte di ''Gianca''...

tavullia86  @  03/02/2007 00:11:42
   5 / 10
devo dire che non mi ha per nulla esaltato sto film. eccessivamente lento, freddo, distaccato, triste, malinconico. sconsigliato

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2007 17.01.19
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la mia opinione  @  18/01/2007 15:14:53
   8½ / 10
ma che bel film mi è piaciuto tantissimo una storia intensa molto emozionante. Bello bello. e bravi anche i ragazzi del cast - Claudio Santamaria al top.

Assenzio75  @  01/01/2007 14:03:54
   6 / 10
Più 5 e mezzo che sei, ma non volevo abbassare la media di un bel film italiano pieno di buone intuizioni, ma tutte sfumate nel nulla.. e forse, ahimè, mezzo punto in più lo do per lo sfondo jazz del tutto..altrimenti rimane poco o niente.. Dorelli... ?? ma perchè non smette??...;_((

j1j2j3  @  14/09/2006 17:03:58
   3 / 10
Il più classico dei flop italiani. Film banale e lento e, brutto a dirsi, il david di Donatello ne è la dimostrazione lamapante, essendo tradizionalmente il premio che nessun regista può augurarsi di ricevere. Deludente soprattutto la regia, pur essendo Avati meno peggio di tanti altri registi italiani.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  08/08/2006 10:54:37
   7 / 10
Molto carino, piacevole film di Avati, diverso dai suoi soliti, ma come sempre delicato. Santamaria si conferma grande attore e anche gli altri se la cavano niente male, solo Dorelli è sotto tono.
Chi ha suonato in un gruppo o ha accompagnato e sostenuto un gruppo musicale non può non identificarsi con certe emozioni qui ben definite.

KANE  @  05/06/2006 11:21:40
   7 / 10
bello!
molto bravi gli attori dall'inaspettato dorelli al confermato santamaria, al particolare Briguglia e alla bellissima vittoria puccini.
la regia è la classica di avati che però si cimenta in una bellla sceneggiatura (al meno l'idea), proietttato nel mondo jazz e in particolare nel mondo carnevalesco dell'umbria jazz. il flim cmq è bello ed interessante anche se sono evidenti un po di lacune nella trama. belle musiche.

risikoo  @  18/05/2006 16:16:08
   5 / 10
Un film che mi ha trasmesso pochissimo, belli sono i riferimenti al jazz, attori quasi impacciati, Dorelli a tratti quasi patetico.... Non capisco dove voleva andare a parare Avati.

vivi79  @  10/04/2006 14:50:36
   3 / 10
guardatevi " canone inverso" tutta un'altra musica......

cmq dura 1:33....

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2006 11.16.35
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Tara84  @  16/03/2006 00:13:12
   6 / 10
Bhè....prima di tutto...nn l'ho capito molto......secondo...l'ho trovato molto noioso!
Se fosse stato più corto di un'ora l'avrei apprezzato di più!
E poi...Gianca penso che sia tra i protagonisti più COMPLESSATI e PARANOICI di tutti i tempi...uno che le grosse s.eghe mentali solo lui sa cosa sono!

Mama-kin  @  03/02/2006 12:38:38
   10 / 10
Grande, immenso Avati. Come al solito ogni scena, ogni inquadratura, ogni espressione dei visi trasuda emozioni che non possono lasciarvi indifferenti. E' incredibile come raccontando una storia così semplice e lineare si possano provare questi brividi. Un vero maestro del cinema, per me superiore anche a tutti i registi stranieri.

La media così bassa di questo film fa di certo riflettere sulla marmaglia che infesta questo sito. Con tutto il rispetto per la marmaglia.

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  15/12/2005 16:52:48
   7½ / 10
bel film di avati, che ci regala questo film in bilico tra una delle solite e sapide commedie su psicodrammi giovanili e una sorta di "commitments" versione jazz.
Ok, nulla di nuovo sotto al sole, ma la visione è piacevolissima, la recitazione ottima e la spruzzata jazz che lo rivitalizza e lo rinvigorisce gli conferisce un'aria fresca.
di certo non rimarrà, ma per la durata della sua visione non fa rimpiangere l'ora e mezza impegnata nel vederlo.

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Ultima risposta 15/12/2005 19.21.26
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Assenzio@75  @  24/08/2005 17:56:16
   6 / 10
Più 5 e mezzo che sei, ma non volevo abbassare la media di un bel film italiano pieno di buone intuizioni, ma tutte sfumate nel nulla.. e forse, ahimè, mezzo punto in più lo do per lo sfondo jazz del tutto..altrimenti rimane poco o niente.. Dorelli... ?? ma perchè non smette??...;_((

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  04/08/2005 18:10:53
   6 / 10
A mio giudizio invece la storia si fa vedere, è abbastanza godibile ma lo trovo completamente monco di finale.... Sufficienza stiracchiata

Gruppo REDAZIONE maremare  @  26/06/2005 11:19:52
   4 / 10
Un Avati imbolsito gira un film scontato e banale, dove anche la recitazione dei giovani attori, solitamente punto di forza dei suoi film, risulta mediocre.
In definitiva un film brutto e dal messaggio 'amorale'.

penny85  @  23/06/2005 09:24:26
   5 / 10
Con dispiacere devo dire che questo film (italiano) non mi ha trasmesso quasi niente. Secondo me è partito già male... ormai è troppo banale far cominciare il film col finale! La puccini, che ritenevo un'"attrice" che poteva valere qualcosina x il futuro, mi ha completamente deluso...non era calata nel personaggio e la recitazione lasciava un po' a desiderare. Briguglia non mi è piaciuto particolarmente e Santamaria che è stato il motivo che mi ha fatto decidere di vedere questo film, in parte mi ha deluso anche se quello che doveva fare lo ha fatto e bene, ma è la storia, la musica che a me personalmente non piace, che mi fanno scadere questo film. Il finale poi è indeciso, sembra che deve finire xkè deve!
Noioso e poco incisivo. Sto cercando di vedere se l''Italia riesce a fare qlcs di buono ma è dura... e cmq chi dice che muccino piccolo fa pena, si sbaglia perchè è uno dei pochi che non recita ma è spontaneo e a me piace! E molto!

fede  @  01/04/2005 22:22:40
   1 / 10
Un film che tocca vari argomenti, ma tutti trattati con una certa superficialità...i personaggi sono veri e propri stereotipi, pessima l'interpretazione di Vittoria Puccini, imbalsamata in un personaggio nel quale non riesce mai a calarsi totalmente. Scadente.


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Ultima risposta 03/02/2006 12.29.01
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zippo  @  31/03/2005 09:47:41
   10 / 10
Sono due giorni che mi cerco di ricordami chi è...

chi è la (bellissima) barista con cui si mettono durante il tour ?
Sono sicurissimo di averla già vista ...

se non me lo ricordo impazzisco!!


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Ultima risposta 01/09/2007 17.52.23
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skull  @  29/03/2005 16:46:23
   2 / 10
basta!!!!!!!!!!!!! ormai questi filmetti sentimentali all'italiana hanno rotto i cog****i sono tutti uguali e perfettamente scontati

marco86  @  17/03/2005 10:08:50
   7 / 10
Pupi avati dirige con leggerezza un film che parla un pò di tutto,dall'amicizia all'amore passando per il jazz.Bravi gli attori e belle le musiche.Buona anche la sceneggiatura che regala non pochi momenti divertenti.

Catwoman  @  13/03/2005 10:21:56
   6 / 10
Film che fa riflettere,ma talvolta anche noioso!Un salto in basso per Pupi!

Ciccio  @  11/03/2005 13:50:01
   5 / 10
Il film non è bruttissimo, ma Pupi è ora che vada in pensione. W la Felini

Invia una mail all'autore del commento Micina666  @  06/03/2005 13:16:11
   6 / 10
Film carino, ma un po' superficiale, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi..in compenso è abbastanza divertente.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  03/03/2005 15:41:14
   5 / 10
Boh! A me non ha detto nulla 'sto film. Mi sembra superfluo spenderci troppe parole...

cerbiattina  @  28/02/2005 01:22:47
   6 / 10
Forse mi ero creata troppe illusioni quando avevo visto nel cast personaggi come Claudio Santamaria (che rimane un gran talento non ancora ben valorizzato dal cinema italiano) Dorelli, la Puccini....invece quando sono uscita sono rimasta delusa...complice il titolo del film, l'idea della musica come filo conduttore, il senso di amicizia, di amore e di competizione....mi hanno fatto aspettare per tutto il film scene che non sono mai arrivate.
Ad esempio il tradimento di lei con Nick è...troppo virtuale! Anzi non si vede per nulla, lo si sa e basta. Io mi aspettavo un film più vivace, più movimentato con scene "alla Muccino" in cui si litiga, si odia e si ama in tinte forti...non una vicenda così piatta. Ed è un gran peccato, ripeto. Perchè Santamaria ci ha già dimostrato di saperlo fare (eccellente nell' "ultimo bacio"), la Puccini secondo me si presterebbe per un ruolo più frizzante senza alterare la sua bellezza e semplicità, invece qui è insipida e priva di carattere. Dorelli fa la parte di un padre fallito- dunque -frustrato -dunque -ubriaco che dopo aver stimolato il figlio a fare quello che lui non è mai riuscito a fare bene,pare diventare improvvisamente geloso proprio del figlio. Una brutta immagine... Ma ripeto, è tutto soggettivo; evidentemente mi ero fatta io troppe illusioni sedendomi sulla poltrona del cinema e credendo di vedere tutt'altro spettacolo!

Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  @  27/02/2005 12:15:52
   7 / 10
La passione per qualcosa, in questo caso per la musica, non può bastare se non è supportatra dal talento. Questa , una delle tematiche afffrontate da Avati che ci lascia una galleria di personaggi, analizzati in maniera semplice ma non banale dal punto di vista psicologico. Ne viene fuori un affresco in cui, seppur sacrificando qualcosa dal punto di vista della verosimiglianza narrativa (la storia d'amore dei due ragazzi, appare fin troppo forzata), non mancano i personaggi colti nelle più sottili sfumature psicologiche. Come nel caso del padre di Gianca, interpretato da Dorelli (davvero bravo), il quale avendo dovuto ormai reprimere la sua passione per il jazz ,cerca di trasmetterla al figlio, sperando in una sorta di riscatto in proiezione. Le sue aspetttive, verrano deluse allorchè il figlio, seppur bravo musicista ma non talentuoso, abbandonerà il suo percorso artistico. Film sul talento e sulla capcità di saper misurare le proprie capcoità in linea con le proprie ambizioni. Nico

Invia una mail all'autore del commento mau2metri  @  24/02/2005 20:47:39
   7 / 10
Bellino...un pò triste!

G.di Montmirail  @  20/02/2005 13:28:56
   8 / 10
Il gusto per la narrazione,il gusto di raccontarie storie,
senza fretta,senza bisogno di ricorrere ai divi,
descrivendo i sentimenti partendo da una storia semplice
senza scivolare troppo nella banalità.
In breve riconciliandoci con il cinema che sempre più spesso
quando affronta i sentimenti lascia solo facce interdette
alla fine della proiezione.
Una storia di ragazzi e ragazze solo apparentemente più vicina ai
trentenni "peter pan" che ai ventenni di oggi,
con una venatura di malinconia e di poesia
rappresentata dallo scorrere del tempo scandito dal passaggio delle comete,
come simbolo di una fase della vita.
Avati dice in sostanza che l'uomo è cambiato pochissimo
anche se il costume ha subito veri e propri stravolgimenti,
che il film guarda con un pizzico d'ironia.
La differenza tra passione e talento è il punto centrale
che il regista ha voluto descrivere.Può trattarsi di Jazz
o della capacità di "rimorchiare" ma dall' illusione
si deve prima o poi uscire,senza drammi ,per quanto l'invidia
resti una sensazione umanissima.
Da segnalare le musiche di Riz Ortolani che a questo punto
meriterebbe un riconoscimento a parte.

margò  @  20/02/2005 12:35:59
   9 / 10
i vent'anni li ho già passati, forse i ventenni di oggi non sono così, ma questa storia d'amicizia più che d'amore ( poichè è poco tratteggiato il rapporto tra Gianca e Francesca, anche se quel poco ci fa capire tutto )mi ha emozionato molto! Bella l' idea delle comete, anche se un senso lo ha avuto solo alla fine. Triste la figura del padre (ma Dorelli è così malridotto anche nella vita???)ma anche quella della ragazza...sarà colpa di un fidanzato musicista!!!margò

Invia una mail all'autore del commento Gioia  @  19/02/2005 21:07:35
   9 / 10
Mi è piaciuto davvero tanto!!!!!!!!!!!!!!
Tutto mi è piaciuto, i protagonisti, la musica.l'atmosfera ...
Bello, bello, bello!!!!!!!
Andatelo a vedere!!!!!!!!!

Silviaaaaaaa  @  18/02/2005 21:56:36
   6 / 10
Oggi sono andata al cinema a vedere "Ma quando arrivano le ragazze?",e se devo essere sincera mi ha lasciata un po' disorientata. Non si può dire che la recitazione fosse scadente,nè che la regia fosse manchevole ,ma mi sembra doveroso ammettere che è un po' sconclusionato.Cioè,il senso di tutto qual è?Sono uscita dalla sala e ho notato che il film mi è come scivolato addosso senza lasciare granchè....Non so, è possibile che io non abbia colto o che mi sia sfuggito qualcosa...insomma : i presupposti per fare bene c'erano tutti, ma manca di sostanza.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/02/2005 15.12.10
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Supergiaf  @  14/02/2005 19:48:56
   8 / 10
Film bellissimo del migliore regista italiano in circolazione.Film allusivo, penetrante quasi magico con quelle continue citazioni di comete.Un grande Johnny Dorelli , due esordienti all'altezza ,la bellissima Vittoria Puccini.E' chiaro il livello massimo del Cinema italiano oggi è questo:Muccino.Pupi Avati, Ozpetek e poi il nulla.Meglio di niente

GiaF

9 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2005 22.39.36
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serenella  @  13/02/2005 10:49:00
   9 / 10
bello, bello, bello!! un film sull'amicizia, su dei legami che sono più forti di qualsiasi cosa, anche del tradimento. ripensandoci e parlandone anche con altre persone mi sno resa conto che la vera storia d'amore non è fra Gianca e Fancesca (bellissima!), che alla fine non è che proprio esploda d'amore per lui, ma fra Nick e Gianca. " perchè nell'aicizia c'èpiùamore che nell'amore". Dorelli da brvido, musiche stupende. da non perdere davvero

barto  @  12/02/2005 14:48:44
   4 / 10
Potrebbe essere un film sui vent'enni di 40 anni fà.

3 risposte al commento
Ultima risposta 03/02/2006 12.30.41
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/02/2005 11:14:52
   5 / 10
"Perchè qualcosa accada veramente, devi desiderare il contrario"
Beh, ci ho provato: smuovere l'asse del tempo, e coltivare la mia grande passione per il jazz... Come negarlo? Poteva essere il piatto dove solitamente mangio. A parte che ognuno ha i suoi gusti e Avati non può dirmi che Clifford Brown vale più di Monk e Charlie Parker (questo è già campanilismo), una passione un logos che si estende tra Bologna e l'Umbria, eppure non comunica molto, non riesco a empatizzare con personaggi che sembrano usciti da fiction tv o, peggio da format: a volte sembra di assistere a una puntata di "saranno famosi", quelle cose mostruose dove uno crede di essere un cantante perchè conosce tutto della Pausina o dei Pooh (chiedi-chi-erano-i-Beatles, dicevano gli Stadio, e infatti questi scellerati non lo sanno). Avati deve aver "colto" qualcosa quando, tra i titoli di coda, coppie di innamorati pre-sanvalentino si baciano appassionatamente ignorando che il gestore del cinema sta per chiudere. Conosco i motivi per cui questo regista non mi ha sempre convinto: riserve sulla reputazione di cui gode, su appoggi incondizionati (le famose "spalle coperte") di ogni organo politico, o culturale - gongola di felicità l'aterosclerotico GianLuigi Rondi - in parte felicemente oscurati dai diversi gioielli più o meno gothic ("la casa dalle finestre che ridono", "Zeder"; "L'arcano incantatore", "Magnificat") che saranno nel tempo sicuramente rivalutati. Insomma Avati è un ottimo regista di horror, un fantavisionario mancato, e a volte pure un arguto, sarcastico autore sociale ("Impiegati", l'amarissimo "Regalo di natale" la cui "rivincita" non ha sortito lo stesso effetto acre). A volte. Come faccia a coesistere l'autore di coraggiosi sottogeneri con l'integralista della domenica, non si sa. Eppure il film appartiene a quest'ultimo filone: si respira l'aria del televisivo "jazz band" ma purtroppo anche del costosissimo fiasco "Bix", uno dei tanti infelici tentativi di sposare l'America alla provincia italiana... E' il solito problema di sempre: campanilismo emlia(paranoica)no, amicizia un pò viscida amore e tradimenti, nostalgia canaglia che - come vorrebbe il testo dell'inqualificabile canzone - finisce a tarallucci § vino. Ma confesso di aver provato un fastidio quasi fisico davanti a quella borghesia, degenere seduzione di una Bologna-bene, ipocrita e circondata solo dalla propria assurda vaquità. Ma visto che non siamo nel medioevo di Magnificat - il jazz casomai è una mosca bianca nel panorama musicale italiano purtroppo - ecco un'impro-band formata da front-leader stallone e umanamente sleale (almeno poteva risparmiarci il simbolismo fallico della pompa di benzina che "fa il pieno", un'escamotage assai grossolano) e tossico ebete come optional Un logorio alla vita moderna, questa? Peccato, perchè qualcosa non è male: la musica, ovviamente, con quel pezzo di Ortolani che scorre spesso nel mio cd-lettore, e soprattutto il personaggio del padre, un gradito ritorno di Johnny Dorelli al cinema dopo molti anni di assenza: sicuramente la figura più felice del film, con tutte le redini del suo fallimento, le delusioni, i silenzi, l'orgoglio ferito. Le velleità astrofisiche invece mi sembrano un'inutile e presuntuosa trovata di un'occasione in parte mancata: se Avati torna al vecchio amore per il jazz, è altrettanto indiscutibile, secondo me, che non sia riuscito a comunicare questo "amore" agli spettatori. Come direbbe un suo celebre film di qualche anno fa: il cuore E' altrove

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Ultima risposta 21/02/2005 16.15.44
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Nowitzki  @  07/02/2005 16:25:48
   2 / 10
Allora, io ho 20 anni, quindi questo film, dovrebbe descrivere i miei stati d'animo, le mie paure, le mie gioie...invece niente...un film piatto, banale...
il protagonista assolutamente inverosimile, un cretino totale....le storie d'amore assolutamente campate in aria, i vari personaggi si incontrano e si uniscono per grazia di dio...(non mi dite che se telefono 3 volte in 3 anni ad una donna bellissima fidanzata con un milionario, ci sarai mai qualche speranza di uscirci...ma dai!)
Trovo Avati un regista molto bravo tecnicamente, ma sui ventenni di oggi sa ben poco, e finisce per girare il film compiaciuto di se stesso.
Il finale poi, e' banale, e anche un po' scontato, con lei che gli stringe le mani come a dire "l'ho tanto amato, ma da oggi staro' per sempre al tuo fianco (anche se sei un coglio**)" perche ogni singolo sguardo della bellissima puccini (l'unica che si salva) sembra dire, ma che c'azzecca sto cretino con me, che sono donna di ben altra classe?
In sostanza un film che coi 20enni non ci prende, i dialoghi sono ridicoli, si salvano un poco gli attori, e le musiche...ma per un film di questo blasone, sinceramente, mi sembra un po' poco.

Tenetevi sette euro.

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Ultima risposta 04/03/2005 00.31.37
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Johnny Bar  @  07/02/2005 15:44:03
   10 / 10
Magica è la ’l’apparizione e poi la scomparsa della cometa Hale-Bopp ad accomunare i destini dei protagonisti nel racconto autobiografico di Pupi Avati.
Straordinarie le musiche e l’interpretazione di Paolo Bruglia (Gianca) che sa esprimere con raro talento emozioni come l’amore, l’invidia e l’amicizia.
Un film intimo e commovente che non lascia, certo, indiferrenti.
Sicuramente il più grande firmato Pupi Avati!!!!!!!!!!!!!!!!!!


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Ultima risposta 11/02/2005 21.47.45
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pepe40  @  07/02/2005 14:26:10
   7 / 10
Bel film, ottima colonna sonora, buono il cast ...
Grazie a Pupi Avati anche per questo film.

polbot  @  07/02/2005 09:39:24
   8 / 10
Condivido...comunque...il film di Avati ti lasciano sempre un po' "così"...

pazzoadublino  @  06/02/2005 13:39:49
   8 / 10
Se vi piace Pupi Avati non rimarrete delusi da questa sua ultima fatica... Il film è molto bello... lascia un pò di amaro in bocca ma è carico di sgnificati!!

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