ovosodo (1997)

Per chi aveva quell'età in quel periodo storico è soprattutto un gigantesco catalogo di ricordi. Un racconto in prima persona che suona tanto di Bildungsroman degli anni Novanta. Tutto sommato, un film semplice. Ma a volte è più difficile ritrarre la semplicità che fare analisi sui macrosistemi.

Sì, è molto molto carino come racconto di formazione generazionale, seguire Piero sperimentare tutte le esperienze di scuola, amicizia e sentimentali/sessuali del caso m'ha coinvolto molto.

Qualcuno un po' più giù faceva il paragone con 'Tutti giù per terra', altro film generazionale uscito lo stesso anno: ecco, in quel film mi è arrivata più la tematica del "malessere giovanile": l'impressione che ho avuto è che in Ovosodo essa è qualcosa di "istituzionalizzato" nel giovane, che la sperimenta prima di rimettere la testa a posto e realizzarsi, laddove invece in Tutti giù per terra rimane molto più pervasiva, dall'inizio alla fine.

Diverse ottime trovate di sceneggiatura e capacità di creare personaggi molto caratteristici, insieme alla buona recitazione e all'uso della voce narrante, sono i pregi di questo film di Virzì.
Purtroppo nella seconda parte la leggerezza diventa "troppa" rispetto alla premesse iniziali e finisce per lasciare poco allo spettatore. Comunque apprezzabile soprattutto nella scrittura.

E' stato premiato a Venezia per la migliore regia: ma, francamente, non se ne capiscono le motivazioni. "Ovosodo" è quello che una volta si sarebbe definito un film fatto da un buon artigiano. Ha un discreto ritmo – è vero -, usa con disinvoltura la presa diretta e qualche inserto video, ma alla fine fa rimpiangere un film come "Tutti giù per terra". "Ovosodo" non è che un onesto film di genere, tendente più all'aneddoto minimalista che al pungente ritratto sociale o generazionale (anche quando parla di occupazioni studentesche o di lavoratori in fabbrica: ma già "La bella vita", ambientata nella proletaria Livorno, assomigliava più a "Romanzo popolare" che non a "La classe operaia va in Paradiso"), non è intelligentemente trasgressivo come il film di Ferrario anche se neppure fastidiosamente ruffiano come "Il ciclone". Un film in fin dei conti carino, ma nulla di più.

Una delle perle del cinema italiano. C'è tutto: amore, commedia, amicizia, tristezza, vita, passione, delusione. Probabilmente il più bel film di Virzì.

Spaccato sugli anni 90, neorealismo allo stato puro.
Commedia nostalgica, simpatica e profonda allo stesso tempo.
Esempio di buon cinema all'Italiana.

Una buona storia,leggermente superiore (forse meno divertente) a Tanino proprio grazie alla sceneggiatura.
Resta una "commedia" godibile ma nulla di trascendentale a mio parere,il pregio è che non annoia mai.
Ruffini (per fortuna dice 2 battute) faceva pena sin da ragazzino:)

Ovosodo è stato la conferma di un regista che ha spiccato il volo dopo il buon esordio della Bella vita. Il suo racconto affonda le sue radici nell'anima popolare di una città come Livorno, divisa tra il proletariato e la grande borghesia, accomunata dalla profonda amicizia tra Piero e Tommaso, due facce della stessa città. accomunati da una visione simile della vita, però accomunati anche da un destino che gli ricorda le loro origini e la loro incompatibilità sociale. Un senso di malessere non urlato, bensì sottile e malinconico, quasi schizofrenico come la personalità della professoressa di lettere di Piero. Eppoi c'è quell'umorismo tipicamente labronico, così dissacrante e genuino e difficile da non aprrezzare. Dopo tutte le peripezie del protagonista la felicità in fondo si può trovare anche nelle piccole cose che ti può offrire una quotidianità grigia, mai rassegnata.

Nella stagione dei tre grandi incassi nostrani e del solito cinepanettone "Ovosodo" seppe ritagliarsi un proprio spazio. La pellicola ha la forza nel suo umorismo arguto e verace, ma sceglie un po troppo la strada del teen-movie nello stereotipatissimo, almeno nella prima parte, personaggio di Mario Cocci e nella solita storia del protagonista che

SPOILER Meglio la seconda parte quindi. Comunque esempio di come il cinema italiani negli anni 90 desse ancora chiari segni di vitalità!

Interessante ovosodo. Dubbi, incertezze,sogni di un adolescente molto intelligente,ma con una situazione familiare pesante alle spalle. Per me che sono toscano, un romanzo di formazione di dietro casa...

SPOILER

Bello bello bello! Spensierato e simpatico con parlata livornese che è spettacolare.lo adoro!

Oh dai su, la commedia è simpatica.. chiaramente non ci sono prestazioni eccelse ne eventi straordinari che sorprendono particolarmente, ma la parlata livornese e una certa leggerezza adolescenziale rendono molto piacevole la visione!

Commedia impegnata che risulta simpatica e divertente.
Regia e interpretazioni un pochino approssimative.

La fotografia e gli attori sono mediocri, ma calzano perfettamente in un film come questo. È una commedia drammatica molto ben fatta e per niente scontata.
Lo reputo uno dei film italiani degli ultimi tempi.

Mi ha fatto venire molta nostalgia ...

Commedia piuttosto strana...ma molto bella

Commedia che si può vedere con delle parti leggere e banali ed altre che sono spunto di riflessione e più impegnative.

L'ho davvero apprezzato. E' un piccolissimo capolavoro di terra nostra, condito da quel livornese davvero simpatico. La trama è davvero meravigliosa, gli attori sono nella media, ma ti fanno adorare il film. Per gli amanti delle commedie lievi, ma ricche d'eventi.
Consigliato.

Commedia tenera e lieve, adatta non solo ad un pubblico di giovanissimi. Bravo il protagonista ed irresistibile l'accento livornese.

Amato da pubblico e critica, è un ritratto abbastanza sincero e divertente dell'italietta di qualche anno fa.
Il finale pare quasi un inno alla mediocrità, chi si accontenta gode e l'importante è metter su famiglia... tipico atteggiamento italiota. E' proprio per via di questa sua retorica sempre presente nei suoi film che Virzì non sarà mai un grande regista ma solo un modesto mestierante.

scorrevole e divertente, con alcuni spunti di riflessione...consigliato

Virzì è nettamente uno tra i peggiori registi italiani di tutti i tempi.

Ovosodo è l'ennesimo raccontino rivolto ad un target post adolescenziale in cerca di ordinarietà cittadina.
Nella speranza che costui prima o poi cambi mestiere, è inferiore persino a Moccia.

bello,abbastanza melanconico,vorrebbe quasi far tornare alla mente"amarcord",tant'evvero che in una scena lo cita anche.
che noia però quella dannata voce narrante perennemente presente,dopo un po' stufa!

Come rielaborazione di temi dozzinali (sesso, adolescenza, ecc.) e di elementi già affrontati da altri (Pieraccioni, Benigni e, perchè no, Verdone) il film è brillante, colorato, pieno di brio.

Scade un pò per prolissità (seppur non duri neanche 100 minuti) e clichè, anche se certe gag (Wyoming!!!) si ricordano.

Attori bravi (fenomenale la Pandolfi bambina ad esempio ed indicata la materna Braschi) checchè altri dicano (e almeno due di loro saran presenti 3 anni dopo nel cult L'ultimo bacio), stile registico ben presente, ma si ha come la sensazione che, vista l'elevata quantità di temi presenti, un'altra mezz'oretta male non avrebbe fatto; troppi temi trattati in modo un pò noioso, poco vario, che avrebbero meritato maggiore approfondimento.

Comuqnue un buon film.

Pellicola realizzata ottimamente in tutte le sue sfumature.
Sopratutto è geniale l'accennare il significato di una situazione e poi non spiegarlo esplicitamente; anche la condizione del ragazzo è descritta bene e risulta verosimilmente realistica, in equilibrio fra amarezza e felicità.
Non mi hanno convinto in pieno sonoro e recitazione di alcuni attori.

Simpatico e amaro

Sembra un gaio amarcord e invece si rivela un racconto di un'amarezza inaudita.

Gran bel film, scorre molte bene grazie ad una discreta sceneggiatura che intrattiene facilmente.
Molto buone le interpretazioni dell'intero cast.

Divertente pellicola Italiana che scherza e diverte su argomenti che potrebbero essere trattati in un dramma...tra Madre defunta,Padre galeotto e fratello con Handicap Virvi' riesce a farci divertire,merito di una buona sceneggiatura e di un buon cast!

Molto molto bello, divertente e scorrevole!!! Ce ne sono poche di commedie italiane così...

Scorrevole,non annoia

Sarà che sono toscana e quindi certi siparietti non mi sono del tutto estranei, ma ho apprezzato davvero tanto il film, una commedia dolceamara che fa ridere ma è riesce aanche a rendere uno spaccato sociale e culturale non sempre roseo. Molto bravo il protagonista e resi ottimamente certi personaggi-macchiette non troppo distanti da certe realtà!

Genuino e divertente. Guardabile in compagnia senza brutte figure.

Dico solo una cosa, il protagonista di questo film è UGUALE spiaccicato a Renzo Bossi, il trota.
Per il resto una commedia davvero divertente, certo magari Regina Orioli andrebbe bene a recitare per un film muto, tutto sommato Ovosodo fa parte delle poche pellicole italiane che si possono distinguere per il timbro popolare che le rende uniche e molto vicine alla gente comune.

Sarà adolescenziale ma a me personalmente piacque tremendamente all'epoca e me lo sono gustato volentieri molti anni dopo. Non è una commedia di quelle di adesso, in cui il luogo comune regna sovrano e fastidioso... In questo film c'è un'elegante ironia.
Nicoletta Braschi, ottima interpretazione.

Avrò forse visto un altro film??!
X adolescenti

Bellino davvero!

Davvero una chicca!

Virzì a me piace e questo suo film, semplice ed efficace, mostra le sue capacità. Farà meglio in seguito ma anche qui è tutto degno di rispetto (misterioso il David di Donatello alla Braschi, attrice dalle dubbie capacità, imho)

rivisto ultimamente, me lo ricordavo migliore.
probabilmente ha contribuito il fatto che nel frattempo è uscito La prima cosa bella, che per un livornese come me, era un po' la prova di maturità per un regista come Virzì, che in entrambi i film usa Livorno come palcoscenico, anche se le storie non sono neanche lontanamente simili.
probabilmente a differenza di altri che vedono questo film, la vivo più dal di dentro e colgo dei difetti che ad altri possono sembrare invisibili perchè fondamentalmente su alcune cose tipicamente livornesi non interpreto quello che Virzì mette in scena, ma semplicemente lo so...è difficilissimo da spiegare!! :-))
comunque vale la pena vederlo.

O a me Virzì piace. e tanto.
"Ovosodo" è, nel suo piccolo, un capolavoro scomodo e incazzato. Virzì con la sua apparente (e comunque in parte reale) semplicità e (passatemi il neologismo) "scanzonatura", rivela una profondità e una spiritualità che sono puro Cinema. Le sue storie, un pò surreali e un pò verosimili, sono dei bellissimi romanzi d'amore, di vita, di morte e d'altre sciocchezze (parafrasando Guccini alla bell'e meglio).
Come "Ovosodo" ho visto pochi film, ma più che altro è il piacere con cui li guardo che lo trovo difficilissimamente in giro..e forse questa è la cosa che conta di più, e la prima cosa bella di quando abbiamo cominciato da piccoli a vedere i film e a incantarci di fronte alla televisione..è la magia del Cinema. del Cinema italiano.

Odio i film italiani, ma questo dovrebbero proiettarlo obbligatoriamente in tutte le scuole.
Unico e irripetibile.
Chicche di buon vivere, altro che ricerca della felicità!

Scorrevole,una bella commedia.Niente di trascendentale.

aspettando di vedere, "La prima cosa bella", voto "il film" di Virzì. Lo stile è agrodolce ma questo film è davvero riusciuto. Alcune scene davvero esilaranti (il primo fidanzamento e sfidanzamento telefonico è mitico...)

Commedia deliziosa di Virzì, si lascia guardare che è un piacere, simpatici tutti i personaggi a cui, alla fine, ti affezioni (specialmente il protagonista ^^).

Film divertente dolceamaro; Virzì mostra da subito grande sensibilità verso le tematiche sociali, che affronta con leggerezza e cinismo al tempo stesso.

Divertente e con vari spunti di riflessione.

bella commedia in stile neorealismo, bravo il protagonista... peccato che non si sia ripetuto...

Vedi recensione

Film leggero , scorrevole e divertente.
Bravi e simpatici gli attori.

Nelle intenzioni ma anche nel risultato, "Ovosodo" mi ricorda le commedie d'epoca, quelle che non avevano bisogno di nulla tranne che il "cuore" di che le animava. Una ideologica commedia diretta in modo intelligente da quel furbone di Virzì che riesce molto bene a far intendere e a conquistare. Promossa a pieni voti.

carino ma sopravalutato qui su filmscoop

Leggero e divertente.

Una delle migliori commedie italiane riguardanti adolescenza & co.

molto carino...

che spettacolo...

Massì, è semplice e come tale carino...è la storia di un timido ragazzo toscano di provincia, narrata da una simpatica e ben costruita voce fuori campo. Di questi film all'italiana ben riusciti non ci si può lamentare. E poi, ha risollevato le mie aspettative su Virzi dopo l'orribile "My Name is Tanino".

simpatico e ben fatto. peccato per l'orrendo accento dialettale di quasi tutti gli attori, che rende molti dialoghi incomprensibili. ottime invenzioni registiche.

Mi ero dimenticato di votare questo simpatico film italiano del '97 che, nonostante non brilli particolarmente sia per trama che per regia, riesce ad appassionare lo spettatore per tutta la sua durata. Forse qui è un tantinello sopravvalutato, ma in ogni caso è un film discreto.

Bellissimo, poetico, vero. Narrazione stupefaciente soprattutto per la prima parte. Una delle migliori commedie all'italiana degli ultimi anni. Forse un po' ostico da seguire in tutte le sue parti per chi non appartiene ad un certo spirito toscano, anzi livornese che è tutt'altra cosa.

film davvero bellissimo anche pensando che gli attori sono raccattati per strada.. trama coinvolgente e personaggi con una personalità affascinante ( come tommaso e il protagonista). un mix che forma una commedia tutta italiana, con un'ottima regia alle spalle.
Imperdibile

Nel decennio più desolante per il cinema italiano, Virzì è una delle pochissime note liete... Ovosodo è certo il suo film più riuscito

Una divertente commedia diretta da un regista di indubbio talento, che alterna momenti di ilarità con quelli seri in maniera efficace ed intelligente. Non ci sono attori da oscar e si vede, ma la recitazione è comunque discreta, anche se non mi spiego il david di donatello alla Braschi. In compenso la Orioli è un gran pezzo di attrice.

ahahaha...ogni volta che vedo... risate,risate e risate....ahahahha...
Secondo me è il film più riuscito di Virzì...il cast nel suo piccolo è molto riuscito...molto bravo il protagonista e il ragazzo ritardato...ahahahaha...di una simpatia unica...

Affresco generazionale divertente e riflessivo.
Virzì si conferma un ottimo regista.

Come non si può amare un film come Ovosodo?Per noi toscani,devastati dalle macchiette dei Panariello,Pieraccioni,Ceccherini et similia,non può che essere un sollievo vedere sul grande schermo uno spaccato di livornesità così strampalata e per questo ancor più vera...raccontata con una delicatezza unica,ma senza rinunciare a pungere qua e là,sempre con garbo...Peccato solo per la Braschi che recita come reciterà la Bellucci tra 15 anni...

SPOILER

piccola perla; film che racconta i drammi familiari con un'ironia fuori dal comune; si lascia guardare e il tempo passa senza accorgersene; bravo il protagonista, perfettamente calato nel ruolo....da vedere

La solita commedia di Virzì al confine con la farsa, che sa giocare sulla riconoscibilità dei personaggi e sulle situazioni divertenti.
Un'amara riflessione sul mondo del "proletariato" su quello che era e su quello che ne resta.

Virzì ci presenta, attraverso la storia di un ragazzo di borgata, l'evoluzione della società italiana tra gli anni settanta e la metà degli anni novanta, mettendo in risalto la spaccatura sempre più marcata tra i ceti bassi e quelli più abbienti, che trova nel nuovo miracolo italiano incarnato dal primo Berlusconi la sua manifestazione più evidente. Alla fine del film si ha come la sensazione che la divisione in classi costituisca un muro socio-culturale insormontabile, anche per i più svegli e intelligenti: come Piero, un brillante giovane di umili origini che avrà modo di entrare in contatto con due ragazzi, Tommaso e sua cugina Lisa, che provengono dal mondo dell'alta borghesia. Nonostante questi sembrino estranei alla dimensione sociale e familiare in cui sono cresciuti, la distanza tra loro e Piero sarà tale da determinare una sorta di incomunicabilità dovuta alle differenti storie che hanno contrassegnato rispettivamente le loro vite: una storia di privilegi, quella di Lisa e di Tommaso, ed una di stenti e umiliazioni nella quale si muove il trasognato e allo stesso tempo disilluso Piero. Il finale, amaramente emblamatico, rappresenta benessimo il disinganno riveniente da una realtà segnata profondamente dal divario di classe: Tommaso diverrà ciò che ha sempre avversato, mentre Piero, nonostante le sue eccelse doti intellettuali e il suo animo sensibile, rimarrà invischiato nella realtà umile e frustrante della catena di montaggio. Ma non tutto è perduto, in quanto Piero avrà modo di riscattarsi nell'amore ritrovato con la bella e umile Susy.
Quello di Virzì è una sorta di viaggio felliniano (molti i rimandi ad "Amarcord", tra cui la citazione della scena con la tabaccaia) nella vita di un ragazzo. Essa viene ripercorsa con ironia e intelligenza (dall'infanzia all'adolescenza fino all'età matura), conciliando la nostalgia per il passato (sì pieno di difficoltà e umiliazioni, ma reso pur sempre vivo dall'età della speranza) con la rassegnazione del presente, nella quale l'unica consolazione risiede nella donna amata.

Bellino, leggero e ben fatto.

Stranamente brava la braschi...

semplicemente delizioso..riesce ad essere comico e malinconico..come le vecchie commedie che hanno fatto la fortuna del cinema italiano..chissà che questo virzì prima o poi non riesca a riportare il nostro cinema sul tetto del mondo...com'era una volta.

bellino, gradevole e ben fatto...

Buona commedia

Lo ammetto... sono di parte ... ovosodo è il nome del gozzo che durante il palio marinaro gareggia per il rione centro-città di Livorno ... dove sono nato e dove vivo!
Anche se un po' caricaturale è il più bel omaggio della Livorno popolare portato sullo schermo!

L'ho visto per la prima volta a 10 anni dalla sua uscita. Beh mi pare ancora attualissimo, nonostante la sua "leggerezza"! Non mancano, tuttavia, degli spunti di riflessione.

Commediucola dalla sufficienza solo sfiorata.. un 6--direi.
Divertente in alcune scene, ma un po troppo sedativa in altre.

Commedia carina..

Delizioso....

L'unico che mi è piaciuto (fino ad ora) di Virzì, " l'età delle disillusioni" è rappresentata in modo molto efficace e i personaggi sono verosimili

Lo consiglio vivamente per la sua semplicita' per la sua non volgarita' per la sua spenzierata serenita' e per il fatto che la visione e' accompagnata dal sorriso sulle labbra. Da vedere per passare una leggera serata in armonia col cinema italiano...

Non mi è mai piaciuto questa commediaccia facilona che vuole passare per "classica commedia all'italiana che si distingue da quella robaccia volgare che fanno i Vanzina". Ci si deve mettere d'accordo però su cosa sia la volgarità, perchè se per volgarità si intendono le parolacce e le situazioni sexy-grottesche anche in questo film ne troviamo (basti pensare alla scena in cui il padre si tromba la moglie). Io non sono tra quelli però che considera la volgarità in base alle scurrilità che ci stanno, ma la valuto in base alle facilonerie o alle situazioni furbe (io intendo quindi la volgarità intellettuale) checomunque in questo film abbondano dato che troppo spesso si ricorre alla battuta facile e a situazioni scontate.
Io ho visto solo una discreta commediola nell'insegna dello stile basso della commedia all'italiana non certo quello aulico di Scola.

Commedia italiana sicuramente riuscita!Divertente e abbastanza realistica