precious regia di Lee Daniels USA 2009
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precious (2009)

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locandina del film PRECIOUS

Titolo Originale: PRECIOUS

RegiaLee Daniels

InterpretiGabourey Sidibe, Mo'Nique, Paula Patton, Mariah Carey, Lenny Kravitz, Sherri Shepherd, Nealla Gordon

Durata: h 1.50
NazionalitàUSA 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2010

•  Altri film di Lee Daniels

Trama del film Precious

La giovanissima Clareece Precious Jones è stata messa a dura prova dalla vita. Maltrattata dalla madre, violentata dal padre, è cresciuta a Harlem, povera, analfabeta ed obesa. Incinta del secondo figlio, la ragazza accetta di entrare in una scuola "speciale" dove la sua profesoressa l'aiuterà a costruirsi una vita migliore.

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Voto Visitatori:   7,32 / 10 (64 voti)7,32Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior attrice non protagonista (Mo'Nique)Miglior sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior attrice non protagonista (Mo'Nique), Miglior sceneggiatura non originale
Miglior attrice non protagonista (Mo'Nique)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice non protagonista (Mo'Nique)
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Voti e commenti su Precious, 64 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  21/01/2021 04:43:02
   5 / 10
Sinceramente non so manco da dove cominciare, mi e' parso un film di un buonismo e di una ruffianeria notevoli, con personaggi esili come fogli di carta e che riesce a scatenare un coinvolgimento emotivo praticamente nullo pur a fronte di una storia di uno squallore e di una morbositá estremi. Nella trama tutto e' portato al parossismo, dai comportamenti da TSO della madre a quella sorta di corte dei miracoli / scuola alternativa fino ai dettagli (figli con sindrome di Down, uomini adulti che si fanno allattare dalle compagne mentre masturbano figlie di tre anni..) e quando non lo fa si lascia andare a ruffianerie LGBT-friendly, stereotipi inquietanti e lesivi per la comunita' afroamericana, foul language di dubbia utilitá e piagnistei non esattamente ben piazzati.
Se l'intento era quello di fotografare il degrado metropolitano delle minoranze forse Daniels avrebbe dovuto chiedersi se davvero l'harlem degli anni '80 fosse cosi, ma evidentemente manco sapeva di aver ambientato la sua storia in quegli anni perche' i riferimenti a quel contesto storico e socio-culturale si limitano ad un titoletto ad inizio pellicola.
Se l'aspetto "espressionista" della protagonista e' di sicuro impatto visivo e l'interpretazione di Gabourey Sidibe e' tutto sommato convincente lo stesso non si puo' dire delle altre prove attoriali, da quella di una Mariah Carey tanto irriconoscibile quanto piatta a quella di un Lenny Kravitz piazzato a caso almeno quanto il suo personaggio, a quella di una Paula Patton per me inadatta al ruolo; per assurdo la migliore performance e' quella di Mo'Nique, davvero efficace nonostante la sua carriera di attrice comica non l'abbia portata proprio nella sua comfort zone.
A me Precious é sembrata piu' una fiaba di Andersen - con i dettagli morbosi/scioccanti e senza la loro carica allegorica - perfetta per le rassegne dell'Obamacare e del Yes We Can partorita da un retrogrado che ha lo stesso occhio critico di un naturalista di fine Ottocento.
Le scene e i dettagli random non mancano, dagli assurdi sogni ad occhi aperti di Precious a due o tre scatti d'ira (un paio di ceffoni ben assestati e una bambina di 8 anni lanciata in terra, cosí) ad una sana vomitata dopo aver mangiato un barile di ali di pollo fritte alle nove del mattino (aspetta dobbiamo lanciarci dentro anche il problema dell'obesita e del binge eating in contrasto con la povertá e ricordare che ai neri, si sa, piace il KFC e il junk food del MacDonald) a episodici movimenti di camera a mano da mockumentary che hanno solo l'effetto di far chiedere allo spettatore "ok, ma perché?"
E tralaltro e' davvero un peccato perche' se solo alla meta' dei risvolti morbosi che ha questo dramma familiare avessero dato il peso narrativo che avrebbero potuto meritare magari poteva anche uscire fuori un buon film.
Il climax non esiste, i personaggi hanno scarsa quando non nulla evoluzione e il film finisce ancor prima di aver capito se effettivamente sto libro di Giobbe vissuto da Precious abbia avuto l'effetto di cambiare lei, la vita di quelli attorno a sé o la coscienza sociale di chi la sta guardando da dietro uno schermo.
Non sono un grande fan dei voti cattedratici e raramente metto meno di cinque a meno che non si tratti di un film oggettivamente brutto, ma a mio parere questo lavoro é un delirio, lascia poco e niente e mi stupisco davvero che possa aver attecchito su una fetta di pubblico e critica cosi ampio

Spera  @  03/04/2018 14:56:03
   8 / 10
Non sono d'accordo con le critiche mosse al regista.
Non ho trovato questo film ne furbo ne ruffiano, avercene di film americani così.
Devastante e drammatico ai limiti del sopportabile è sorretto da ottimi e attori e da una gran regia.

Emarginazione, ignoranza, razzismo, violenza domestica, dramma famigliare e molto altro in un film che non vi lascerà indifferenti.
Non potrà.

Da vedere.
Ma solo se non siete troppo giù di morale, potreste sprofondare. (:

Attila 2  @  25/08/2017 10:18:11
   6½ / 10
Se volete vedere un film per "svagarvi" e rilassarvi per due ore , non guardate questo film perche' e' un film molto intenso che descrive puntigliosamente la vita di Prcious con una madre alcolizzata e che la tratta malissimo e che e' stata violentata dal padre e addirittura la madre invvece di difenderla l'accusa di averle portato vias il marito,allucinante.La ragazza incontra un'insegnante che e' la figura,per me principale,del film un'insegnante che le fara' riapprezzare la vita e diventera' una sorta di madre,visto che quella vera anche alla fine , quando ti aspetti che si "redima" cade definitavemente ancora piu' in basso con un discorso delirante davanti all'assistente sociale.Un film che ti fa sentire e vivere il problema di Prcious quasi da star male un film che fa rabbia e soffocasnte,con la "luce" dell'insegnante che rida' speranza a Precious e allo spettatore.

Sestri Potente  @  21/01/2017 14:31:21
   8½ / 10
Un film drammatico nel senso vero della parola: è la storia di questa ragazza che vive, anzi, sopravvive in una situazione familiare davvero disagevole.
Un vero pugno nello stomaco, però è fatto talmente bene che non si può non apprezzare.
Ben fatto e ben recitato, oscar strameritati.

pak7  @  11/01/2016 16:44:04
   7½ / 10
Non ha mezzi termini un pò come la sua protagonista, la bravissima Gabourey Sibide, una storia violenta e cinica di abusi sessuali e isolamento dal mondo. Quando sembra esserci spazio per uno spiraglio, il regista ci rigetta nel dramma di questa ragazza, piena di vita e assolutamente più donna di tante altre.

topsecret  @  27/08/2015 15:24:52
   7½ / 10
La storia narrata è una scarica di pugni nello stomaco.
Una storia cruda, satura di odio, violenza, ignoranza e miseria, trattata con un certo equilibrio dal regista e stupendamente interpretata dai protagonisti, davvero abili e credibili nel far risaltare tutte le barbarie fisiche e psicologiche di vite vissute nel degrado e nell'aridità di sentimenti.
Un film dal ritmo costante, capace di coinvolgere ed emozionare, nonostante alcuni eccessi visivi forse volutamente intrisi di enfasi per colpire maggiormente il pubblico li dove non c'era bisogno, poichè la storia è così pregna di interesse ed attualità che non correva di certo il rischio di lasciare indifferenti.
Molto buona la prova del cast e soprattutto dell'esordiente protagonista Gabourey Sidibe che avrebbe meritato l'oscar più della Bullock.
Da vedere.

DarkRareMirko  @  07/04/2015 00:46:33
   8½ / 10
Ottima regia, bravi interpreti (ci sono pure 2 irriconiscibili Mariah Carey e Lenny Kravitz, per la serie il trucco fa miracoli), script di valore (tratto da un libro) ma siam in territorio "occhi puntati al botteghino", e poi anche la storia è di quella tipologia che non si può non premiare (ma l'Oscar allo script ci stava eccome).

Edificante ma vero, pensato ma riuscito, conquista sin da subito con citazionismo strano (La ciociara, in parte rirecitato in italiano!) e fughe psichiche spiazzanti.

Brava Mo'Nique, in origine attrice comica, e Gabourey Sidibe, in tutti i sensi, è senz'altro un'attrice di un certo peso.

Un riuscito dramma moderno che va sul sicuro.

marimito  @  18/01/2014 21:52:30
   9 / 10
Dalla sceneggiatura agli interpreti, dai dialoghi alla fotografia, tutto è devastante per l'animo di chi, ignaro spettatore, siede comodo su una poltrona del cinema. Nulla è come prima dentro quello spettatore dopo aver ascoltato il silenzio di Precious, la sua forza, la sua capacità di resistere al mondo, quello stesso mondo che la doveva difendere. Ci si tira su dalla sedia a stento ed a stento non vi si ricade su. Viviamo troppa disumanità per poter essere chiamati umanità.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  18/09/2013 14:43:29
   6½ / 10
Triste e straziante sicuramente, eppure per tutta la visione ho riscontrato un certo distacco emotivo e un lieve odore di furbo: le sfortune della protagonista (brava) sono estremizzate fino al midollo, quasi che lo spettatore debba soffrire a forza, mentre alcune vicende e personaggi vengono o lasciati in sospeso o semplicemente non approfonditi; ma vista la delicatezza delle tematiche che affronta, di questo alla massa generale non frega più di tanto. Daniels ha comunque saputo ben catturare il degrado urbano e sociale che circonda la protagonista così come le lancinanti liti tra questa e l'odiosissima madre... è anche vero però che in passato il tutto è già stato fatto più volte e anche meglio. Non capisco poi (ed è una cosa che odio), perchè ambientarlo nella Harlem degli anni 80 quando di anni 80, a parte un primo piano di due secondi su uno stereo e una citazione a "Barfly" con Mickey Rourke, non c'è proprio nulla?
Non mi sono dispiaciuti gli intervalli onirici visto che, dopo tutte le pene dell'inferno patite da Precious, sognare era l'unica cosa che le rimaneva (in fondo non è ciò che facciamo tutti quando ci sentiamo male o depressi?).

Un film duro e riflessivo ma, al tempo stesso, fatto con riguardo verso il proprio tornaconto economico e il radar degli Academy Awards; l'ho guardato volentieri, ma non mi ha emozionato più di tanto. Non quanto avrei voluto almeno.

horror83  @  03/08/2013 11:54:17
   9 / 10
uno dei film più drammatici che ho visto in vita mia! è veramente un pugno nello stomaco, io sono molto sensibile e sono stata quasi male a vedere questo film, ero sconvolta! quella ragazza mi ha fatto una pena infinita per tutto quello che passa nel film!!! eppure quelle cose succedono pure nella realtà e a tante persone, purtroppo!
Dio mio, è una cosa orrenda!!!! cmq ben venga che ci siano film così che aprono gli occhi alla gente troppo impegnata a fare carriera, a farsi belle, e a darsi un tono (tutte cose superflue) e invece nel mondo c'è tanto orrore ma a nessuno gliene frega, tutti a topparsi occhi e orecchie. tutti a pensare alla moda, all'estetica, alla chirurgia plastica e non si pensa che magari il tuo vicino di casa stupra sua figlia, o picchia la moglie! che schifo di mondo! che schifo di gente!
questa povera crista è stata stuprata fin da bambina dal padre da cui ha avuto 2 figli (una con la sindrome di Down), la madre l'ha sempre trattata da handicappata e offesa, i ragazzi del suo quartiere la prendevano in giro perchè grassa, semianalfabeta, ecc.! cioè non so cosa dire!!! cmq lo consiglio assolutamente!

DA VEDERE!!!!!!

kako  @  15/06/2013 19:10:38
   8 / 10
un dramma molto riuscito, fatto in maniera originale, intenso e dall'ottimo impatto emotivo. Una tematica importante, trattata senza eccessiva volontà di strappar lacrime, tramite una sceneggiatura solida e delle ottime interpreti.

devis  @  08/05/2013 13:16:04
   8 / 10
Bellissimo film che fa riflettere sulla vita di tante bambine costrette a subire le violenze domestiche.
Veramente commovente, dialoghi forti e interpretazioni maiuscole delle due attrici protagoniste nere

Ch.Chaplin  @  28/10/2012 13:27:24
   8 / 10
toccante, riflessivo e (quasi) mai banale. nel film confluiscono diverse tematiche sviluppate nel migliore dei modi, dall'educazione alla formazione scolastica, dal sostegno dei servizi sociali alla difficoltà degli stessi a "personalizzare" il sostegno medesimo, dalla malattia ad alcune pratiche diciamo poco ortodosse anche al cinema. ind efinitiva un film molto coraggioso e, non a caso, riconosciuto e premiato. ottimo l'uso della camera, perfettamente espressivo in alcuen scene forti

Hyspaniko9  @  10/08/2012 02:50:22
   8 / 10
Precious è un film emozionante e drammatico che tratta la storia di una ragazza nella più reale tragicità e crudeltà, una drammaticità che raggiunge livelli molto elevati.

C.Spaulding  @  07/08/2012 11:44:45
   8 / 10
Ottimo film. Un dramma crudo che coinvolge in pieno ben girato e ben recitato. La terribile storia di una ragazza tra violenza e degrado. Una storia sporca che non può far rimanere indifferenti. Un film da vedere !!!!

Lory_noir  @  02/07/2012 23:16:04
   8½ / 10
Davvero un bel film, molto forte e coinvolgente. Il pericolo di questi film di denuncia è quello di cadere nel già visto e nello scontato ma questo riesce a portare onestamente e senza fronzoli una storia con uno stile molto originale.

BuDuS  @  28/05/2012 22:51:33
   8 / 10
È un film pesante, molto pesante, almeno quanto la protagonista.

Quest'ultima ritengo non potevano sceglierla meglio; non so da dove l'hanno tirata fuori, ma la scelta è più che azzeccata. Aldilà della sua ottima interpretazione (mi è piaciuta molto anche la madre) è proprio il suo volto a parlare in questo film.

Onestamente non lo rivedrei nuovamente, il regista non risparmia nulla e ritengo che la pellicola non si faccia dimenticare facilmente, si tratta di un drammatico con la D maiuscola.

Tuttavia ritengo che una visione la merita tutta, ampiamente.

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e 82  @  18/05/2012 21:02:21
   9 / 10
Film molto toccante. Come spesso accade, di fronte a certi drammi umani non ci sono troppe parole per commentare. Infatti ho aspettato un po' prima di farlo.
Un gran film, per quanto mi riguarda, che riesce ad arrivare dritto al cuore (e allo stomaco) dello spettatore perché messo in piedi da chi evidentemente certe tematiche le ha affrontate e conosciute da vicino. Non l'ho intesa come una "fotografia" o una critica alla società americana. Situazioni limite di questo tipo possono verificarsi ovunque, anche se non in quelle esatte modalità, e la forza da tirare fuori in certi momenti, è la stessa.
La pellicola racconta di una ragazza in una situazione di profondo disagio familiare che quando vede uno spiraglio di luce aprirsi davanti a lei è in grado di saperlo riconoscere e con gran coraggio ha la forza di resistere e mettersi in discussione, di aprirsi al mondo.

"Certi hanno una luce attorno che illumina anche le altre persone.
Penso che forse alcuni di loro stavano in un tunnel, e in quel tunnel forse l'unica luce che avevano stava dentro di loro.
E Poi, anche tanto tempo dopo che sono usciti dal tunnel continuano a splendere per tutti gli altri."

Come molte citazioni, anche questa decontestualizzata perde intensità. Ma questa frase, detta dalla giovane-grande Precious, esprime un concetto tanto semplice quanto vero, nel modo così delicato che contraddistingue tutto il film.

Arizona  @  01/05/2012 21:38:42
   7½ / 10
Un film drammaticamente intenso e tagliente per le tematiche affrontate.
Indubbio valore educativo nella trama, bella recitazione, colta al meglio nella versione originale, e tanto amaro in bocca allo spettatore, consapevole che di adolescenti come la nostra Precious, nel mondo reale, purtroppo, ce ne sono tanti.

trickortreat  @  19/03/2012 22:15:50
   9½ / 10
Un film che non riesco a dimenticare, tanta è l'emozione che ho provato nel vederlo. Interpretazioni mostruose ed una storia (già vista) di abusi e sofferenze, raccontata con estrema realtà e purezza. Appassiona e colpisce allo stomaco, Precious meritava più attenzione. Bellissimo

paride_86  @  14/03/2012 22:00:50
   8 / 10
Storia di una ragazza cresciuta nel degrado che tenta di risorgere dalla sua vita disperata.
"Precious" è un film toccante e commovente, colpisce lo spettatore alla pancia e non lo lascia più, pur essendo abbastanza edulcorato in alcune sue parti.
L'interpretazioni di Mo'Nique ha giustamente vinto un Oscar, mentre la sceneggiatura è stata un po' sopravvalutata.
Si può accusare questo film di faciloneria, ma le intenzioni del regista sono oneste e alla fine il messaggio arriva.
Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  29/02/2012 16:33:19
   6 / 10
Molto commovente e ben recitato (cast pieno di star), ma non mi ha appassionato.
Problematiche già viste e finale tirato via.
Kowalsy ha scritto un bellissimo commento e non ho niente da aggiungere.

Andrea Cisonkik  @  26/02/2012 02:59:15
   6½ / 10
la storia è stupenda quanto crudele.tanti temi affrontati tra cui analfabetizzazione,violenze sessuali(incesti)e personali,degrado,diversità,omosessualità,povertà... ma allo stesso tempo sogni,speranze e forza di lottare per le persone che si amano anche quando nella vita tutto si è ricevuto tranne che amore.un film "tosto" che poteva divenire un capolavoro del cinema ma che resta solo un bel film-documentario di una storia se non vera(poichè non lo so)almeno verosimile.tuttavia bellissimo il finale e commuovente sia il discorso con l'assistente sociale che lo sfogo della protagonista: "Why me?"

gantz88  @  02/01/2012 20:18:19
   7½ / 10
bel film molto interessante la tematica e il messaggio che trasmette! attori molto bravi oscar meritato a Mo'Nique! lo consiglio caldamente

Bobby Peru  @  29/12/2011 20:20:28
   7 / 10
Non è che vedo solo Horror... una sana dose di drammaticità ogni tanto ci vuole. Anche se all' inizio il film (causa madre di Precious, che trall' altro da in paio di occasioni prove di notevole bravura) mi ha fatto anche ridere (non so se volendo o meno...). Ragazza sfortunata fino alla fine, il film cresce verso il finale e non risulta banale nonostante il tema.

Giudizio: sua madre era da prenderla a calci nel ****, il film merita di esser visto, assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/12/2011 19:20:18
   6½ / 10
In "precious" sono presenti alcuni elementi del classico "dramma" che vengono esasperati fino all'eccesso...
La Madre della protagonista è un concentrato del male allo stato puro,ma quando insulta la nipote con handicap raggiunge l'inverosimile , insomma un personaggio davvero "esagerato"!
La protagonista al contrario, ha le giuste reazioni e il comportamento dovuto alla sua infanzia e crescita in una famiglia difficile.
Il film pero' pur mettendo nel pentolone temi difficile e interessanti non riesce a trovare il giusto ordine e alla fine rimane solo la tristezza per una ragazza che certamente non ne uscira' vincente...a questo senso pare inutile l'appoggio che riesce a dare la comunita' e l'impegno (?) della professoressa.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  04/12/2011 01:01:22
   7½ / 10
Straziante tragedia di degrado sociale interpretata meravigliosamente da una indimenticabile cenerentola nera di 180 chili. Purtroppo la fiaba è in negativo e la nostra eroina dovrà scontrarsi con quanto di più brutto e sporco al mondo esista.
Storia dura e cruda, sembra quasi un neorealismo all'americana (c'è anche una strana citazione da "La ciociara" di De Sica), ha il merito di sbattere in faccia al grande pubblico problematiche da sempre taciute, anche se la valanga di sciagure che si abbatte sulla protagonista è talmente violenta da rischiare l'insincerità. Il valore sociale comunque è più forte di qualunque forzatura, sia la rivelazione Sidibe che l'impressionante Mo'Nique viaggiano a livelli strepitosi e alcuni momenti (come lo sfogo in aula di Precious sull'amore che non le ha mai fatto del bene) dilaniano il cuore.
Sicuramente non lascia indifferenti.

Ironkarlo  @  12/10/2011 09:20:53
   8 / 10
film molto duro e crudo, ci porta ad una realtà di degrado molto vicina.
Attori molto bravi, regia altrettanto; a me non ha per niente pesato.
straconsigliato a tutti, sopratutto nelle scuole.

despise  @  31/08/2011 16:35:46
   7½ / 10
Un film che è davvero un pugno nello stomaco: bellissimo percorso dalla situazione di estremo degrado ambientale/familiare della protagonista al (parziale)l riscatto grazie alla sua voglia di essere diversa, grazie alla sua parziale alfabetizzazione.
Non me lo aspettavo proprio.... un gioiellino.
Impreziosito oltretutto dalla presenza di Mariah carey e Lenny Kravitz ed
interpretato da una strepitosa Gabourey Sidibe.

freddy71  @  28/08/2011 23:18:04
   7 / 10
bel film.....ma per l'argomento trattato meritava di essere fatto meglio....con un pò meno fronzoli.

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castoro79  @  30/07/2011 12:52:59
   7 / 10
Il film è pesante... ma nei momenti più difficili trova anche il modo di alleggerire. Detto questo il tema affrontato è di grande impatto emotivo e la regia è coinvolgente ed emozionante. Inoltre ha il pregio di non cadere mai in un buonismo strappalacrime che, sinceramente mi avrebbe infastidito. In un paio di punti si corre questo rischio ma poi la sceneggiatura non esagera e si riprende bene. Insomma a mio avviso è un film che vale la pena vedere, consapevoli che si farà esperienza di una storia cruda che però lascia spazio all'ottimismo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  16/07/2011 15:49:23
   8 / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Preziosa è la vita, qualsiasi vita.
Ancor più preziosa, un diamante grezzo, è la vita dei bambini e degli adolescenti.
Chiunque si appropri di quel diamante, chiunque lo faccia perdere di lucentezza, chiunque arrivi persino a deturparlo commette uno dei crimini più infami e devastanti che si possano soltanto immaginare.
Preziosa, Precious, è il nome, ma non la vita, di una ragazza di Harlem, un immenso diamante nero di 150 kg.
Precious ha una madre che la chiama "tr.oia".
Precious ha una madre che la picchia e la fa sentire un'handicappata.
Precious è stata stuprata più volte dal padre.
Precious ha avuto due figli dal padre tra i quali una bimba con la sindrome di Down.
Precious ha l' Aids.
Una vita completamente devastata dalle due persone che in un mondo normale avrebbero dovuto volergli più bene.
"L'Amore mi ha violentata".
"L'Amore mi ha chiamato animale" dice Precious alla sua insegnante.
Già, perchè lei, come dargli torto, crede che l'Amore debba per forza combaciare con la Famiglia. Non è questo naturale? No, non c'è niente di naturale, di umano, nella vita di Precious. Con due spalle larghe quanto il suo mastodontico fisico presupporrebbe, Precious è però riuscita ad andare avanti e, forse, trasformerà la m.erda che gli hanno gettato addosso in pepite d'oro, in speranza, in futuro. Capirà che "persone che a stento mi conoscono mi vogliono più bene di mia madre e mio padre" perchè love is in the air e a prescindere dai legami familiari, c'è gente che apre la bocca per respirarlo e altri no.
Film la cui valutazione può prescindere quasi dal film stesso. Affatto perfetto, trova però una straordinaria potenza nel messaggio che lancia, nella materia, nella storia che racconta. Diventa un film imprescindibile, da vedere quasi come documentario, da considerare quasi come una news del tg, perchè può forse servire ad aprire gli occhi a chi ancora preferisce di tenerli chiusi.
Una sceneggiatura non perfetta, passaggi un tantino confusi e troppo bruschi; personaggi come quello di Kravitz assolutamente ininfluenti (messi forse solo per attirare) ed altri veri e propri clichè; inserti visionari del regista troppo lunghi e reiterati (ne sarebbe bastato uno al momento giusto); un modo forse troppo moderno per raccontare una vicenda così sporca.
Però, ripeto, l'impianto cinematografico (comunque buono) può prescindere dalla forza che il film emana, dal cazzotto che, senza possibilità di schivata, ci prendiamo in faccia. Merito anche delle grandi interpretazioni degli attori, quella della dilettante protagonista e quella di Mo'nique, la madre, personaggio terribile, disgustoso. Il suo dialogo-monologo alla fine del film davanti all'assistente sociale (una sorprendente Mariah Carey) è così forte, schifoso, devastante da far star male. Questo non è cinema però, questa è la triste realtà che dietro giardini curati, mura bianche e tendine a pois nascondono parecchie famiglie nel mondo. E, credetemi (perchè questo è forse il tema nella vita a me più caro), considero l'abuso, non solo sessuale, ma anche psicologico verso i propri figli un crimine molto più grave di qualsiasi conflitto mondiale, di qualsiasi guerra, perchè molto più viscido, molto più aberrante, molto più "sleale", un crimine che riguarda noi, e non loro, i padroni del vapore.
"Cosa sai fare meglio nella vita Precious?" le chiede l'insegnante.
"Niente, non so fare niente" risponde la ragazza.
Poi, dopo un pò: "anzi sì, so cucinare bene".
No, cara Precious, tu sai fare bene molte cose.
Sai lottare, sai resistere, sai andare avanti.
Sei un esempio e un punto di riferimento per tutte quelle come te.
Quelle che gli orchi, i mostri, non li sentivano raccontati nelle favole, ma li avevano fisicamente a fianco, proprio al posto di quelle persone che, le favole, dovevano raccontarle.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  10/07/2011 21:17:21
   7½ / 10
Toccante ed emozionante, soprattutto per le straordinarie doti attoriali di tutti i protagonisti, Precious in primis. Bello.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  02/07/2011 00:07:17
   7 / 10
E'un film molto duro che mostra un'America veramente infernale (il secchio di cibo, la televisione, i sogni terrificanti della protagonista...) La storia sembra quasi una caricatura per la quantità di cose orribili che affliggono questa ragazza sfortunata, eppure a quanto pare si tratta di situazioni abbastanza comuni. Mi è sembrato un po'incompiuto (non saprei dire se è colpa del libro [che non ho letto] o del film). Mi ha lasciato perplesso la presenza di rockstar nel cast (e allora, dove finisce la critica ai finti sogni americani?)

AMERICANFREE  @  06/06/2011 13:18:25
   7½ / 10
bel film molto interessante la tematica e il messaggio che trasmette! attori molto bravi oscar meritato a Mo'Nique! lo consiglio caldamente

bloodyhand  @  28/04/2011 19:47:03
   6 / 10
Sinceramente mi aspettavo un film più alla "Blind Side" , invece mi sn trovato davanti ad un film un po diverso; che poteva essere interessante, ma alla lungami ha stancato insomma , la trama è molto lineare ,e alla fine anche abbastanza ripetitivo ,ad il personaggio principale ha sempre un comportamento cupo dall inizio alla fine , come la madre e gli altri , dpo 1 ora stanca, figurateci in 1e50, do una sufficenza perche piu proprio non se lo merita

ste 10  @  25/04/2011 00:04:26
   8 / 10
Una storia di rara durezza e impatto interpretata in maniera straordinaria (guardatelo in lingua originale se riuscite)

Febrisio  @  16/04/2011 13:13:35
   8 / 10
Pensavo fosse molto più... pesante. Riesce sin da subito a dare le giuste sensazioni. La regia iniziale conquista subito lo spettatore, mentre via via tende ad appiattirsi come duvuto, lasciando spazio alla vicenda ed emozioni.
Precious è ùn punto di vista che, come da nome, da un valore inestimabile alla vita.

floyd80  @  10/04/2011 09:28:32
   7 / 10
Un pugno allo stomaco per una pellicola pregevole sotto tutti i punti di vista.
I difetti?
1. Soffre della sindrome di "Biutiful" (intendo la s****)
2. Il doppiaggio in italiano non è dei migliori.
3. Lo stereotipo dell'assistente sociale "sofferente", nella realtà non è sempre così...anzi.

maitton  @  01/04/2011 11:02:43
   7½ / 10
adesso capisco cosa s'intende per "pugno allo stomaco"...una storia triste, che infierisce sull'anima.
da brividi

Roger  @  29/03/2011 17:33:56
   8½ / 10
Complimenti agli attori. Recitazione perfetta. Film dalla storia molto dura, mi ha preso sin dall'inizio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  16/03/2011 13:36:42
   7½ / 10
Violenza ed emarginazione nella Harlem degli anni '80, vittima una ragazza madre, obesa, semianalfabeta, abusata da un padre dal quale ha avuto una figlia affetta dalla sindrome di Down ed ora nuovamente in attesa di un pargolo sempre frutto di un rapporto incestuoso. Come non bastasse obbligata alla convivenza con una madre mostruosa, un parassita che la sfrutta per il sussidio non perdendo occasione di umiliarla sia verbalmente che fisicamente.
Precious si trova a vivere in modo remissivo, quasi fosse stata educata all'abominevole ritualità che la circonda. Il suo inconscio si appella ad abbozzate fantasticherie adolescenziali pur di sfuggire a situazioni che riconosce come anormali, squarci colorati all'interno di un'esistenza scorporata sin da subito di ogni diritto.
Il materiale per trarre un film che puntasse forte sui risvolti più duri e penosi della vicenda non mancava a Lee Daniels, bravo nel non farsi prendere la mano e tracciare con sensibilità un dramma umano senza esasperare situazioni già inammissibili. Sin dalla colona sonora modulata su motivi dalla ritmica spumeggiante si fiutano le intenzioni del regista, ben lontane dal voler creare un clima di compassionevole partecipazione.
Viene quindi mostrato il percorso di crescita e autodeterminazione senza imboccare facili scorciatoie, Daniels tratta con devozione la sua protagonista senza esplicitarla come un fenomeno da baraccone e inserendola in un contesto mirabilmente forgiato su atmosfere anni ‘80. Esalta la lucida fermezza della ragazza, la volontà di affrancarsi nonostante un duro ostracismo da parte di un ambiente a sua volta ghettizzato. L'amore, un sentimento fortemente discrepante con un vissuto stabilito da rabbia e soprusi, funge da motore per una rinascita incondizionata. Precious è appassionante nella risolutezza con cui insegue l'archetipo di ambiente affettuoso a lei negato, inverte le polarità delle sue terribili esperienze sostituendo l'odio con l'amore, la violenza con dolcezza e senso di responsabilità, sino a raggiungere una catarsi forse imperfetta ma punto di partenza verso un futuro in cui non ci sia spazio per biasimarsi.
Molto brave le due interpreti principali: Gabourey Sidibe aderisce con sicurezza al ruolo della vita, Mònique è realmente disturbante, mentre tra le figure minori incuriosisce la presenza di Mariah Carey e Lenny Kravitz.

Nico83  @  23/01/2011 19:58:57
   5½ / 10
Ottime le premesse ma il film sembra che non arrivi mai ad una conclusione.
si poteva fare di più per i temi trattati

john_doe  @  07/01/2011 17:35:06
   8 / 10
Un bel pugno nello stomaco. Mi sono piaciute la regia moderna, originale, i dialoghi intensi, le recitazioni; qualche stereotipo di troppo, ma non ho percepito falso buonismo.

Cinema is Dead  @  20/12/2010 21:20:51
   5 / 10

Filmetto pateticamente manicheo e irritante che fa molto Yes-we-can Obama, nel quale la marciscente società americana che consapevolmente discrimina i negri, gli obesi e i poveri non viene attaccata o perlomeno indagata nemmeno di striscio o per sbaglio.
Il trionfo di oscar e premi vari era ampiamente prevedibile, del resto.

Insomma, qui in un ghetto che più patinato non si può, tra un vortice di canzonette new-soul mai così di moda ciò che viene suggerito è che la povera nera cicciona è proprio sfortunata e deve subire ogni genere di torti ed angherie per colpa di persone cattive (si badi bene, non per colpa di una società che educa alla cattiveria verso chi non rientra nei canoni dei vincenti). Lo stesso processo di cercare la lacrima facile e il colpo basso presso il pubblico tramite un personaggio così sgraziatamente caricaturato in termini di clichè implicitamente classista, in mancanza di una critica articolata.

Ma naturalmente, posta in partenza la stantìa retorica della famiglia-mostro (l'unico personaggio simpatico è proprio la madre e la sua grandiosa padella)
ecco apparire anche le persone buone e di cuore, che naturalmente simboleggiando le istituzioni della scuola e della sanità -se vogliamo proprio le più classiste e indifferenti tra tutte- prendono le fattezze dei belli-ricchi e vincenti Mariah Carey e Lenny Kravitz. La retorica è chiara: per tendere una mano ed aiutare la brutta e povera negra cicciona sognatrice di Mtv a credere in sè stessa, chi meglio di una bellissima e intensissima insegnante di un bellissimo e scultoreo infermiere potrebbero riuscirvi?

Date queste squallide premesse, il proseguo glassato a triplo strato nel buonismo è presto servito con l'arrivo di uno splendido bambino, che ovviamente grazie al sostegno dei buoni infonderà alla sfortunata Clareence l'autostima che non trovava e tutto finisce ovviamente nel segno del bene, dell'amore, della speranza e della voglia di arrivare e credere in sè stessi, ormai bollitissima retorica stile Mtv a là Save the last dance o simili.

Ma un film con queste premesse che sia coerente fino in fondo e nel raccontare asetticamente rabbia, frustrazione ed emarginazione in un contesto di povertà, razzismo e squallida emarginazione finisca in un modo tragico, inquietante o disperato senza moralismi e che magari nel frattempo lanci uno straccio di critica sociale, lo potremo mai vedere?
Forse, ma non certo al cinema e non certo pubblicizzato in televisione.

A ciò si aggiunga una regia piatta e scolastica, caratterizzazioni buttate lì a tratteggio delle varie macchiette di cui si popola la scena e sceneggiatura che alterna sì momenti accurati ad altri, troppi, decisamente patetici.

Un film furbo, troppo fastidiosamente furbo. Un film-ricatto, che sembra quasi costringa lo spettatore ad apprezzarlo incondizionatamente al di là degli effettivi meriti. Di certo un film lontanissimo da una qualsiasi forma di denuncia e scavo sociale, che utilizza strumentalmente tematiche forti col solo scopo di cercare la lacrima nel grande pubblico dei pop corn.
Vorrei sapere se parte dei ricavi di questo prodotto andranno a comunità per ragazze madri o centri sociali. Onestamente, ne dubito.

A tutti quelli che condividono quello che dico, un consiglio:
se volete qualcosa che apra gli occhi e che colpisca duro senza un fronzolo, guardatevi il film ''Rosetta'' dei fratelli Dardenne.
Chi lo ha già visto sa di che parlo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2011 15.56.11
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  20/12/2010 20:10:49
   7 / 10
Precious è un film difficile nella sua valutazione, da una parte abbiamo una storia edificante e a tratti buonista, dall'altra un film coraggioso che non ha paura di affrontare argomenti anche alquanto scioccanti sopratutto per il pubblico americano.
In realtà queste due anime ben convivono in questo film che comunque non cade nel facile ottimismo anche se è eccessivamente political correct.
Insomma un film coraggioso sulla carta ma in realtà molto attento a non offendere nessuno, riuscito però lo trovo troppo studiato e poco ispirato.

Buone le interpretazioni nessuna però da meritare l'Oscar, trovo la protagonista monoespressiva e fisicamente troppo dirompente per poter giudicare una sua interpretazione visto che il ruolo è esattamente costruito per lei mentre Mon'que pur essendo bravissima mi sembra troppo calcata e non riesce a rendere in pieno le sfumature del suo personaggio che esce fuori come sostanzialmente pazzo.

Comunque visto il livello scadente della stagione cinematografica sarebbe peccato perdersi questo film

jolly  @  15/12/2010 08:46:12
   8½ / 10
Questo film è un vero capolavoro,intenso, che crea forte disagio! Mai visto persone in sala partecipare così intensamente alla trama!
Un calcio nello stomaco.....da non perdere!

bucci  @  15/12/2010 00:22:43
   9 / 10
film intenso, iperrealista, magnificamente interpretato, colorato e scanzonato a dispetto della sua tragicità. Storia per nulla banale, sul piatto anche questioni della nostra scottante e desolante attualità molto ben elaborati. Da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  12/12/2010 19:59:14
   7 / 10
Da tempo uno dei più grandi flagelli che colpiscono la più grande potenza economico-militare del mondo è quello dell'analfabetismo (accanto a quello della povertà), forse uno dei più cocenti paradossi per l'Occidente e i valori su cui dovrebbe fondare la propria società.
E mentre in Italia una allegra banda di politici orgogliosamente ignoranti sta mandando al macero l'unico vero tesoro che abbiamo -la cultura in tutte le sue declinazioni- non intravvedendone neanche il potenziale economico, fa specie vedere con un anno di ritardo rispetto agli States questo "Precious" che è un inno alla funzione liberante e affermante della cultura stessa. Anzi, del saper leggere e scrivere visti come unico mezzo efficace per superare ogni condizione di abiezione, anche la peggiore.
Così, un pugno di artisti dichiaratamente progressisti (da Oprah Winfrey a Lenny Kravitz, dallo stesso Daniels a Mariah Carey) decide di costruire un film "esemplare" che possa portare questo messaggio alle "masse". Ne esce fuori una pellicola lodevolissima nelle intenzioni (e per questo giustamente segnalata dall'UNICEF), ottimamente realizzata e interpretata che però lascia perplesso lo smaliziato spettatore europeo, molto più abituato di quello americano a veder affrontati sullo schermo temi "scottanti" senza troppi tabù.
L'impianto "edificante-didascalico" del film è esaltato poi dallo stile scelto per la sua realizzazione, altro aspetto che dovrebbe essere un punto di forza e che invece tradisce (involontariamente) l'impianto iperrealista della narrazione lasciando trasparire quanto lavorìo "di scrivania" ci sia dietro. Dunque, restituendo uno strano retrogusto di artificiosità che nuoce totalmente all'economia del film tradendone soprattutto i nobilissimi intenti.
La scelta di contrapporre uno stile documentaristico, sporco, a ripetuti inserti onirici praticamente perfetti da un punto di vista tecnico, fino alla costruzione altrettanto perfetta della sceneggiatura e alla resa davvero impressionante della recitazione e delle ambientazioni (meritatissimo l'Oscar a Mo'Nique per la sua ingrata parte, ma tutto il cast dà il meglio di sé con punte notevoli in un Lenny Kravitz "banalizzato" e "quotidianizzato", per non parlare della protagonista); la scelta apprezzabilissima di mostrare-non mostrare le abiezioni e le violenze più efferate che si scatenano sulla giovane e obesa protagonista, cozzano con l'intento "neorealista" che il film avrebbe voluto essere.
Forse il film è troppo "american-americano" e andrebbe visto con gli occhi di uno spettatore medio statunitense, ma per un europeo, abituato a ondate stilistiche cicliche attente a (tentare di) restituire la realtà nella sua crudezza e immediatezza, "Precious" lascia attoniti.
Anche l'impossibilità di comprendere in pieno i testi dei rap inseriti nella pregevole colonna sonora, tolgono rimandi e significanze al film scavando una distanza assolutamente non voluta dagli autori tra noi che assistiamo all'inferno progressivo in cui precipita la protagonista e la vicenda narrata.
Un 7 alle intenzioni, quindi, e alla buona tecnica soprattutto di recitazione e di regia, ma non siamo di fronte a un film capace di incidere universalmente sulle tematiche che affronta, né che rappresenti una svolta stilistica rispetto ad altri prodotti del genere: "Stella", che condivide l'impianto narrativo della storia, o "Il Profeta" sono riusciti ad andare ben oltre. E non sono che due esempi.

7 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2011 16.00.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  12/12/2010 16:36:44
   7 / 10
Non amo in generale i film a sfondo sociale, cavalcano spesso la retorica e non è raro che perdano di vista l'intrattenimento in funzione della parte documentaristica. Però Precious, che non mi ha particolarmente commosso, proprio per questo, mi è piaciuto. Trovo che la compassione sia un sentimento ambiguo e nemmeno troppo virtuoso. Precious ne subisce di tutti i colori, roba da far accapponare la pelle, ma raramente si lagna. Si limita a delle fantasticherie leggere, leggerissime, persino frivole. E lo sono frivole e anche stucchevoli perché a sedici anni uno si concede il "lusso" d'essere stucchevole, sognatore e pure patetico.
Dunque, seppure non è il tipo di cinema che amo, mi sento di premiarlo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  12/12/2010 12:36:22
   6 / 10
Clareece Precious Jones è una diciasettene che vive e cerca di sopravvivere tra il degrado più disturbante di una Harlem degradata e desolata.
Il regista è molto bravo nel descrivere il contesto sociale in cui vive la protagonista, altrettanto apprezzabili sono le scelte delle ambientazioni e la fotografia, soprattutto quella interna alla casa di Precious. La sensazione anche che i personaggi subiscono la vita e non riescono a dirigerla è palpabile.
Ma al film manca qualcosa per coinvolgere davvero, troppo stucchevoli i sogni di gloria ad occhi aperti della protagonista, poco approffonditi i sentimenti di alcuni personaggi di contorno (come il padre, l'assistente sociale, l'infermiere....) e anche la ripetitività di alcune scene non aiuta il ritmo del film.
Straordinaria prova di Mo'Nique, nel ruolo della madre. Buona prova anche per Paula Patton.

minut  @  12/12/2010 11:12:26
   5½ / 10
piuttosto deludente, è un diario di vicissitudini e sofferenze delle quali avere estrema considerazione, ma un film è un po un'altra cosa.
sembra che si racconti una storia e non che i protagonisti la vivano.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

tnx_hitman  @  12/12/2010 01:16:29
   8½ / 10
Totale coinvolgimento nella vicenda.Ero immerso completamente nella storia e provavo a vestire i panni della protagonista per sentire le sue stesse emozioni e le sue parentesi oniriche erano sublimi.
Lee Daniels sa il fatto suo e riesce a mettere in scena un dramma realistico e con nessun elemento che puo' far storcere il naso e farci dire"ma qui e' tutto truccato".Anzi..abbiamo attrici qui che hanno tirato fuori il meglio di loro stessi e offrono interpretazioni notevoli.(Monique in primis,e' un incubo di madre)
Media bassina non e' stato riconosciuto a dovere qui in Italia..pazienza basta che me lo sono goduto io.;)

sestogrado  @  07/12/2010 00:29:34
   6 / 10
Precious, obesa di colore nella Harlem di fine anni '80, è l'occhio del maelstrom. Maltrattamenti, malattie, abusi familiari, sembra abbattersi di tutto su questa povera ragazza per cui, oltre ad un'incredibile tenerezza, si prova un'infinita pena. unico messaggio importante è quello legato all'istruzione e l'ONU ce lo ricorda all'inizio del film. tuttavia l'assurdità della situazione in cui P. vive portano lo spettatore ad uno stato tale di noia ed incredulità, che non si riesce a distinguere bene il confine tra realtà e incubo.

WildHorse  @  05/12/2010 06:07:06
   4 / 10
Due premi oscar regalati, una storia piuttosto banale. L'intento del regista sembra essere quello di raccontare, e racconta, racconta... senza colpi di scena, né sentimentalismi. Non è necessariamente un punto di forza il sentimentalismo. Spesso e volentieri viene usato per nascondere la mancanza di idee e per far scorrere un film nel male minore. Ma in questo caso, la ricerca di una sorta di un realismo intellettuale dal primo all'ultimo istante rende questo film fin troppo scarno, al punto che il risultato finale è, appunto, una storia piuttosto banale. Altro che premi oscar. Questa cosa la vedrei benissimo nel palinsesto pomeridiano di Canale 5, magari di domenica al posto di Barbara D'Urso e i suoi grandi fratelli.
Non bastano i nomi di Carey, Monique (ma chi cacchio è, una cantante?) e soprattutto Lenny Kravitz (che cavolo ci sta a fare Lenny Kravitz qua dentro? Chi ce l'ha portato?) per dare credibilità al tutto. I nomi semmai la tolgono: i musicisti sarebbe un bene che continuassero a fare i musicisti, la Lopez compresa, che la recitazione non fa per loro e, proprio perché famosi in altri ambienti, non trasmettono credibilità (David Bowie a parte!)
Mamma mia che strazio! Brava la protagonista, il resto da dimenticare in fretta.
Supersconsigliato!

Vimark  @  01/12/2010 20:51:48
   6½ / 10
Poteva essere meglio se concentrato in venti minuti di durata in meno, risparmiando certe scene superflue. Si dilunga troppo ed è patetico nel finale. Nel complesso è un film carino, anche se non è certo un capolavoro.

TheLegend  @  29/11/2010 23:51:16
   6½ / 10
Per tutta la durata del film non mi sono mai sentito particolarmente coinvolto nella storia,nonostante i numerosi avvenimenti drammatici.Il motivo è che ho avuto la sensazione che si stesse spingendo un pò troppo senza sincerità e soprattutto senza analizzare bene i fatti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/11/2010 21:09:32
   5½ / 10
Il tipico film che "pretende" applausi a scena aperta, ma a me non mi fregano. Credo di appartenere a quell'elite ristretta che non ama pronosticare le scelte alla prossima notte degli oscar (!). Script in stile "Monster" ma privo della cocente brutalità sociale di quel film (peraltro ottimo). Vedi l'odissea di Clareence Jones e "sprofondi" con lei, soprattutto è Lee Daniels a pretenderlo per noi/me. Ma è così compiaciuta questa "Rosetta" di Harlem da far perdere di vista l'empatia naturale che volevo riservare alla protagonista.
La realizzazione del film - immersa per esempio in un barocchismo pop alquanto sgradevole (vedi i sogni ad occhi aperti di C.) può essere libera ed egocentrica quanto ti pare, ma è difficile provare un senso di indincibile disagio.
Lascia perplesso il contorno di personaggi fin troppo politically correct come l'insegnante materna o l'infermiere belloccio (lenny kravitz) tanto "irraggiungibile" da provare interesse per la sorte della povera ragazzina.
E sì, entriamo subìto nel calvario dei soprusi domestici più efferati, e poi ci liberiamo facilmente dai pregiudizi. A quel punto tutto può servire, l'mtv virtuale e i racconti di vita delle riviste femminili, il premio pulitzer e la parapsicologia, le scuole alternative stile meeting di alcolisti anonimi, persino Sophia Loren stuprata assieme alla figlia in un illustre e doloroso romanzo (e film) Moraviano.
Intendiamoci, il regista ha l'indubbia capacità di descrivere il degrado urbano della metropoli, l'ambiente domestico sordido - memorabile la mdp che inquadra la scala delle percosse - la colonna sonora è da urlo, l'attrice è una dissociazione corporale pertinente al soggetto, l'epilogo finale risolve decorosamente certi scompensi narrativi.
Eppure non riesco a liberarmi dalla sensazione di un clamore annunciato, invano, quasi inerme come il distacco tra me e questa (terribile) storia.
Tanto più che il momento più emozionante mi è sembrato quello della nascìta di un bebè, come prova conciliante in un mondo autopunitivo ed esasperato

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  29/11/2010 20:29:33
   8 / 10
Oddio, effettivamente ripensandoci un pò di ruffianità ed eccessiva ricerca di compassione potrebbero anche esserci (alla povera protagonista capita il peggio del peggio), ma personalmente ciò non mi ha distratto da un film che mi ha catturato ed emozionato fin dai primi minuti.
Le scene oniriche, la fotografia splendida e la caratterizzazione dei personaggi mi hanno fatto godere appieno il film.
Apprezzati anche i camei di Mariah Carey e Lenny Kravitz, bravissima Gabourey Sidibe e spaventosa la prova di Mo'Nique.

annibalo  @  28/11/2010 08:55:27
   8½ / 10
fosco ma efficace e vicino alla verità che ci crediate o no....nell'ipocrisia generale.attori bravissimi,la scuola può fare molto ma chi la dirige deve edderne all'altezza

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/11/2010 14.40.43
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ifry  @  20/08/2010 17:34:31
   7½ / 10
Visto in lingua originale e sottotitolato.
film schietto è sincero (come la birra). molto duro.
ho trovato molto belle le parti surreali. Anche la fotografia l'ho trovata eccezionale! Alcune sequenze erano foto d'autore.

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bei dialoghi, bel film.

urxa  @  08/04/2010 18:22:00
   6 / 10
..ma quante gliene capitano a 'sta poveretta?
Il film è girato molto bene (soprattutto le sequenze oniriche)... ma presenta alcune incongruenze:
1) una ragazza di tale peso da ANNI si lascia violentare dal padre, senza dargli un calcio dove sappiamo tutti???
2) una ragazza con così mostruosa esperienza non cerca di difendersi da nuove gravidanze?
3) continua ad andare a scuola ed è pure brava in matematica?
4)... e nel frattempo prende pure roba in testa dalla madre?
5) ovviamente chi la salva è una coppia omossessuale?
6) e si becca pure l'aids!
7) e quando dice di voler dimagrire tutte le dicono che è bella così?!!!
.......... nah... c'è qualcosa che non va.
il personaggio NON è credibile, romantico, drammatico, coinvolgente (il film si guarda fino alla fine con la curiosità di sapere quale s f i g a capiterà alla povera!) fin che si vuole ma poco credibile.


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5 risposte al commento
Ultima risposta 02/12/2010 06.12.19
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unza capiten  @  24/03/2010 05:58:39
   7 / 10
Mi è piaciuto.
Grandissima prova di Mo'Nique, non la conoscevo come attrice e mi ha impressionato.
E' vero, la storia traballa un po' qua e là, a volte confusa e ripetitiva e tende ad arruffianarsi il pubblico, ma tutto sommato resta film godibile e che fa riflettere. Più che sufficiente.

edo88  @  13/02/2010 21:18:09
   6½ / 10
Anche Precious può essere considerato lo Slumdog Millionaire del 2009. Un po' ruffianetto e furbo, poco sinceramente commovente, e quando ci sarebbe il bisogno di mostrare i veri legami, i veri personaggi, le vere situazioni, si vede che c'è una grossa mancanza.
Il film comunque inizia bene, ma alla fine ti rendi conto che le situazioni descritte sono assolutamente limitate: dove sono i rapporti famigliari, col padre soprattutto? E la classe di "recupero" a cosa serve, dato che sembra un po' messa lì, solo per far scena? Perché non approfondire il ruolo con l'istitutrice, con cui tra l'altro vengono creati rapporti interessanti?
Il cast, almeno, è più che buono. Gabby Sidibe è fisicamente e psicologicamente martoriata per tutto il film, e se la cava anche bene, ma purtroppo non esce mai dal suo ruolo di emarginata se non in una brevissima scena. La madre, Mo'Nique, è veramente dura e forte, ma avrebbe potuto dare molto di più se le sue scene non fossero un po' state tutte uguali. La sorpresa maggiore però l'ho avuta dall'istitutrice, Paula Patton, davvero emozionante e vera in alcune scene, senza che sembri falsa o costruita come a volte Mo'Nique rischia di essere.
Alcune scene registiche discutibili, come le sequenze immaginarie della protagonista che dopo poco si ripetono.
In definitiva una piccola delusione, per un film che avrebbe potuto dare molto di più.

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