ran regia di Akira Kurosawa Giappone, Francia 1985
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ran (1985)

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locandina del film RAN

Titolo Originale: RAN

RegiaAkira Kurosawa

InterpretiTatsuya Nakadai, Akira Terao, Jinpachi Nezu, Daisuke Ryu, Mieko Harada, Yoshiko Miyazaki, Hisashi Igawa, Masayuki Yui

Durata: h 2.40
NazionalitàGiappone, Francia 1985
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1985

•  Altri film di Akira Kurosawa

Trama del film Ran

Dopo aver spartito l'impero fra i suoi tre figli, il vecchio feudatario Hidetora Ichimonji assiste allo scatenarsi di una guerra fratricida che porterà a conseguenze imprevedibili per tutta la prestiogisa casata.

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Voto Visitatori:   8,90 / 10 (92 voti)8,90Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Migliori costumi (Emi Wada)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliori costumi (Emi Wada)
Migliore regista straniero (Akira Kurosawa)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista straniero (Akira Kurosawa)
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Voti e commenti su Ran, 92 opinioni inserite

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VincVega  @  07/11/2024 11:14:26
   8½ / 10
Opera imponente di Kurosawa, sia dal punto di vista visivo che di contenuto. Il potere che rovina tutto, chi ha potere finisce per sopraffare il prossimo, anche il proprio padre e i fratelli. Magistrale la sequenza centrale dell'attacco alla fortezza, oppure stupende alcune inquadrature, talmente belle visivamente quasi da sembrare quadri. Un grande opera, l'unica pecca è che in alcuni frangenti la durata si fa sentire, alcuni momenti e dialoghi forse un po' distanti dal nostro vivere dell'occidente, ma la colpa forse è mia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/10/2024 11:26:55
   8½ / 10
Dopo "Il trono di sangue" del '57 Kurasawa prende spunto da un'altra tragedia Shakespeariana per parlare della crudelta' dell'animo umano sotto ogni forma.
All'interno della stessa famiglia abbiamo sete di potere e di prevaricazione sul prossimo che porteranno a fratricidi, inganni e tradimenti.

Si potrebbe dire pero' che sono le colpe dei Padri che "ricadranno sui figli" visto che la figura inizialmente angelica del Padre è in realta' quella di uno spietato conquistatore che ha costruito i suoi tre castelli sul sangue.

La profezia del figlio minore si avvera mentre riesce a realizzare qualcosa che il padre riteneva impossibile, spezzare un gruppo di frecce. La stessa sorpresa il Padre l'avra quando si vedra' rifiutato da quegli stessi figli a cui ha da poco lasciato il suo regno.

La prima battaglia è resa epica da una splendida fotografia che mette in risalto il giallo e il rosso degli stendardi, il contrasto tra il fumo e il rosso del sangue. Da qui esce un Hidetora nuovo, vicino alla follia, forse per la prima volta pero' ha aperto gli occhi verso il regno che lui stesso ha creato.

Importanti anche le figure femminili, neanche queste positive, per sete di vendetta e piani cospirativi.

La regia di Kurosawa è come sempre strepitosa.

Una "tragedia" nel vero senso della parola, tutto senza speranza...come essere ciechi e camminare sull'orlo di un burrone...

alex94  @  17/05/2024 20:33:44
   9½ / 10
Profondamente shakespeariano, il quasi ottant'enne Kurosawa racconta il disfacimento di un impero in parallelo con quello di una famiglia.
Ne viene fuori una vera e propria opera d'arte, intrisa di sangue, disperazione e morte.
Non è tanto la tragedia però a prevalere e ad affascinare ma i toni poetici con cui è messa in scena, la stupenda fotografia, i costumi assolutamente perfetti e la bellezza drammatica delle scene di battaglia.
Cupo e maestoso è uno dei miei preferiti del maestro nipponico, assolutamente da vedere.

zerimor  @  01/02/2021 17:15:41
   9 / 10
Fotografia magnifica e poetica: spenderei del tempo a contemplare alcuni scorci.
Personaggi stupendi: Hidetora e il suo lento ma inesorabile smarrimento del lume della ragione; Saburo, il figlio minore e la sua bontà e purezza d'animo; Lady Kaede e il suo infido e perfido piano (così come in "Rashomon" e "Il trono di sangue" anche in "Ran" il personaggio femminile, interpretato benissimo da Harada Mieko tra l'altro, è una figura angosciante e usurpatrice), nonché Kyoami, il buffone di corte, che di primo acchito può apparire come un personaggio insulso ma che regala alcuni tra i dialoghi più belli e profondi dell'intera pellicola.
... senza dimenticare gli splendidi costumi, ovviamente.
Davvero un gran film, assolutamente da visionare.

Goldust  @  13/03/2019 16:05:26
   7½ / 10
Kurosawa rilegge il Re Lear con una grande profondità di pensiero e rappresenta nel modo più epico possibile lo sfaldamento di una famiglia e di un regno erosi da ambizioni e manie di grandezza. Visione impegnativa e forse fin troppo lunga, ripagata però da una cura cromatica eccezionale ( costumi, colori e cura dei dettagli prendono spesso il sopravvento sulle gesta dei vari personaggi ) ed un furore agonistico nelle scene di massa che si sublima nella furiosa sequenza dell'attacco alla fortezza di Hidetora. Da vedere almeno una volta.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/06/2018 16:46:35
   6 / 10
Non sono riuscito a vedere neanche lontanamente le fattezze di un capolavoro in questo normalissimo film giapponese se non nella durata, che per quanto narrato è decisamente eccessiva.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/01/2020 12.12.24
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pierzapata  @  02/02/2018 14:18:00
   3 / 10
Personalmente l'ho trovato troppo lento e noioso nel suo svolgimento. Kurosawa non all'altezza della situazione

C_0_  @  16/10/2017 17:12:42
   5½ / 10
Tecnicamente sarà pure un capolavoro ma per come la vedo io il cinema è soprattutto intrattenimento. Se tu fai un lavoro eccelso a livello tecnico ma poi la gente a metà film si addormenta o comincia a pregare in aramaico per vedere i titoli di coda allora per me lo scopo non è raggiunto. Sarebbero da riscoprire i capolavori della commedia all'italiana quando ridendo si parlava di temi importantissimi e di sicuro non c'era bisogno di grandi scenografie o trovate varie.

Filman  @  07/10/2016 15:14:57
   9 / 10
Un resoconto di gran parte dei dettami stilistici di Akira Kurosawa trova in RAN ("Caos") il relativo trattato: la traslazione del cinema muto in quello moderno, come mezzo di comunicazione romantico e riflessivo; l'utilizzo vivido delle tonalità nei film a colori; inquadrature basate sulla geometria degli elementi e la gerarchia degli spazi; l'occidentalizzazione intra ed extracinematografica che intacca gli stilemi del film storico orientale, per progredirlo concettualmente; le guerre intestine del Giappone antico come ispirazione narrativa; l'utilizzo coscienzioso della letteratura europea; il jidai-geki come simbolo dei tumulti umani e come critica filosofica all'immoralità dell'uomo potente e violento; la complicata perforazione della psicologia dei personaggi. La conclusione è che, dunque, si possa trovare in questa opera, autonomo complesso di memorabile bellezza, buona parte della filmografia del regista, e viceversa. Tuttavia ciò che rende quest'opera un capolavoro è l'ennesimo culmine tematico trovato da una mente ormai brillante di luce propria, che vede nella tragedia nobiliare una semplice deriva familiare, in realtà, senza tempo e contesto, fatta di rancore covato ed ossessioni emergenti dal passato.

topsecret  @  23/03/2015 18:46:44
   8 / 10
Semplice ma altamente spettacolare, il film di Kurosawa riesce nell'intento di calamitare l'attenzione del pubblico nei confronti di questa storia in cui regna il caos, la follia, la distruzione di una intera casata in cui prevalgono i sottili giochi di strategia legati all'onore, all'orgoglio e ai propositi di vendetta.
Si possono apprezzare i costumi, premiati con l'oscar, la fotografia che immortala scene e sfondi davvero eccellenti e il grande impegno della regia del maestro Kurosawa che tratteggia con assoluta linearità e precisione una storia emozionante, epica e priva di noiose banalità.
Un film da riscoprire ed apprezzare, soprattutto da chi ama il genere.

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Ultima risposta 24/03/2015 09.04.32
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m3tal  @  17/03/2015 23:22:23
   10 / 10
Mastodontico capolavoro. L'assalto alla fortezza lo rivedrei cento volte e mi lascerebbe sempre a bocca aperta. Nakadai strepitoso.
E anche qui mi tocca leggere commenti come "lungo e noioso", roba che sarebbe meglio tenersi alla larga dal cinema e cercare altri hobby.

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Ultima risposta 18/03/2015 10.56.27
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marcogiannelli  @  15/01/2015 18:10:53
   10 / 10
vabbè sui costumi non c'è da disquisire..ma questo è un film che va oltre tutto
personaggi incredibili, su tutti Hidetora
regia stupenda
pazzesche le immagini e i suoni
e infine la storia...beh è magnifica da quanto è crudele
il massimo dei voti senza dubbio

Zanibo  @  03/11/2014 14:33:33
   7½ / 10
E` il terzo film di Kurosawa che guardo, ma e` quello che mi e` piaciuto "meno". Tecnicamente e` da 10, ma la storia non mi ha catturato piu` di tanto.

horror83  @  26/07/2014 18:29:04
   6 / 10
Allora, tecnicamente si vede che è fatto bene come film, ci sono delle belle scenografie, buoni costumi, gli attori recitano bene e il regista Akira Kurosawa sarà sicuramente un buon regista, ma a me questo film mi ha annoiata, l'ho trovato pesante come un mattone (e mi ha fatto venire anche un pò di sonnolenza). Ha un ritmo lento, ci sono inquadrature lunghe dove non succede niente, e la storia non mi ha entusiasmata! Le scene di combattimento mi sono piaciute, ma le scene di "calma" mi hanno annoiata! Cmq bello vedere come era quel periodo storico giapponese!!!! Quindi gli metto la sufficienza per il lato tecnico, ma il resto non mi ha entusiasmata (in più la durata non aiuta dato che dura 2 ore e mezza)! Peccato, speravo che mi sarebbe piaciuto e invece niente! A questo punto sono indecisa se vedermi il suo film più famoso, che è "i sette samurai" (dato che dura 3 ore)!!!!

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Ultima risposta 05/11/2014 09.22.45
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massapucci  @  01/06/2014 00:27:46
   9 / 10
Film stupendo, assolutamente consigliato. Tra i miei preferiti.
Scena finale stupenda, potentissima, davvero emozionante.

Ciaby  @  19/08/2013 14:17:07
   10 / 10
Nonostante i filmoni epici non facciano assolutamente per me, "Ran" è riuscito a sconvolgermi grazie soprattutto a una potenza visiva che in pochi possiedono. Tutto, come dicono già sotto, è da manuale: dalla recitazione (Nakadai straordinario come sempre), alla fotografia, dai costumi alla sceneggiatura. Fino allo splendido finale simbolico che chiude in bellezza queste due ore e mezzo che scorrono in un battibaleno. Imperdibile.

TheShadow91  @  08/07/2013 15:02:04
   10 / 10
Mio Dio,mio Dio e cos'è questo film!!!!Le opere perfette del cinema,un capolavoro sotto tutti i punti di vista!!Non conoscevo finora Re Lear,ma la trama è stata fantastica e senza dubbio Kurosawa ha reso benissimo la tragedia Shakesperiana,un affresco nudo e crudo dei complotti per il potere,la guerra,e il menefreghismo umano(da brividi i dialoghi finali).La maestria principale è stata quella di narrare una storia cruda,violenta e con personaggi perfidi fino al midollo..mantenendo però in ogni dialogo uno stile pacato e aristocratico anche nelle situazioni più accese...completamente coerente alla nobiltà dei protagonisti quindi.E l'arte visiva?Kurosawa mica se la scorda.Costumi,sceneggiatura,fotografia...sono il top del top,tutto da manuale...fino ad una delle scene più mastodontiche della storia del cinema,ovvero l'assedio alla fortezza di Hidetora;un film degli anni '80 nettamente superiore a livello visivo rispetto ai blockbuster americani moderni, farciti di computer grafica.Questo è il cinema,il vero cinema...

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Ultima risposta 11/12/2013 22.04.01
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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  05/02/2013 17:05:47
   9 / 10
L'ultimo grande capolavoro di una maestro di ogni tempo.
Visivamente unico, grazie ad una regia con pochi movimenti di macchina, eppure piena di pathow, sussulti, grazie ad un montaggio serrato.

La rovina di una famiglia (tre fratelli ed un signore), una tragedia ponte tra Shakespeare e l'Oriente con personaggi di contorno che entrano subito nella memoria e un finale indimenticabile.

Oskarsson88  @  28/09/2012 14:10:42
   5 / 10
veramente ottimo...come sonnifero. purtroppo non sono riuscito a digerire il mattone giapponese di Kurosawa, che non mi ha intrigato all'inizio, e che col passare del tempo è diventato un'esasperata speranza del "ma quanto manca?". Nel finale sono stato parzialmente salvato dal sonno, che non ha più lasciato scampo. Che dire, da molti è considerato un capolavoro. Riconosco la bellezza di stile e paesaggi, ma la storia non mi è preso per niente come neanche la sua raffigurazione. Ovviamente, il tutto considerato soggettivamente parlando..

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Ultima risposta 10/10/2015 00.43.56
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Cianopanza  @  17/09/2012 13:26:56
   10 / 10
Re Lear nel Giappone feudale. Storia di umane meschinità, ambizione, potere e sangue. Splendidi paesaggi, costumi e scene corali. Fotografia sublime.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  21/08/2012 11:08:10
   6 / 10
Mi spiace per i cultori di Akira Kurosawa però a me questo film non ha detto molto. Ci sono degli aspetti che non ho apprezzato:
- la freddezza del racconto; la trama è carina ma raccontata in modo troppo distaccato.
- il personaggio del buffone, irritante e per niente divertente.
Per il resto posso dire che la scena della guerra è girata senz'altro bene, come un aspetto positivo lo è anche per gli attori. Scenografia senza infamia né lode.
Ho preferito altro di AK.

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Ultima risposta 09/02/2013 20.41.31
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Paolo70  @  30/04/2012 15:36:38
   6½ / 10
Film incentrato sulla guerra fraticida che si scatena dopo l'abbandono del proncipe Ichimonji e che tralascia altri aspetti. Preferisco di Kurosawa sicuramente "I sette samurai" che trasmette dei valori molto più profondi e significativi mentre in questa pellicola si evidenziano la scenografia ed i costumi.

ValeGo  @  21/02/2012 11:12:22
   7½ / 10
Credo che non sia il miglior film di Kurosawa..l'ho seguito bene nella parte iniziale poi però non so c'è qualcosa che non mi ha convinto nella seconda parte e nel finale..riconosco che è un bel film, probabilmente è un limite mio non apprezzarlo pienamente.

gemellino86  @  22/01/2012 22:45:07
   9½ / 10
Sono pochi i film capaci di emozionare come questo capolavoro di Kurosawa. Poetico e con diverse scene da antologia. C'è da pensare molto in questa poesia e riflettere sulla crudeltà umana.

vieste84  @  28/10/2011 02:04:30
   10 / 10
Primo film che vedo del regista che wikipedia presenta come uno dei piu acclamati di tutti i tempi. Abituato ai film di mafia ed azione americani devo ammettere che non immaginavo che il cinema potesse raggiungere questi livelli e che le scene potessero essere così ben fatte, alcune di esse sono a dir poco indimenticabili e destinate a rimanere impresse nella mia mente a lungo. CAPOLAVORO ASSOLUTO da consigliare a tutti, sicuramente il film più bello che abbia mai visto e credo che oggettivamente sia tra i più belli mai girati.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR HollywoodUndead  @  25/10/2011 22:32:17
   10 / 10
Premetto di non aver mai visto un film di Akira Kurosawa prima di questo. Ma incuriosito dai numerosi commenti positivi, mi sono procurato questo "Ran". Che dire...Un' esperienza tremendamente piacevole, un vero e proprio capolavoro della cinematografia, l'ho trovato stupendo e perfetto sotto ogni aspetto. La storia bellissima e avvincente di una famiglia, distrutta dalle varie gelosie e rivalità. Il tutto intorno agli spettacolari scenari del Giappone feudale, che offrono un vero e proprio piacere per gli occhi. I temi forti trattati nella pellicola, sono messi sulla scena in maniera cruda, ma allo stesso tempo, con la sensibilità giusta, si perchè, Kurosawa alterna le immagini di guerra, con immagini dei vari paesaggi e dei magnifici castelli sfarzosi che caratterizzano l'intero feudo. A rendere il tutto MOLTO realistico, ci pensa il cast, che tra comparse e attori principali, hanno tutti il gran merito di alzare la qualità del film fino alle stelle. Tra i personaggi rappresentati in quest'opera, non manca il buffone di corte, che spezza la drammaticità del film, con trovate buffe e irriverenti. Un personaggio che molto mi ha colpito, anche perchè mi ha ricordato in modo incredibile, i personaggi "felliniani" che hanno solcato le scene di quelli che rimangono, i nostri capolavori italiani. Tornando a questo capolavoro giapponese, possiamo dire che il grande Kurosawa, si dimostra regista virtuoso, girando scene bellissime ed epiche, come quello degli scontri, mostrandoci grandi riprese che riescono a penetrare nella mente ed a lasciarci la vera e propria "essenza" dell'onore giapponese, che va difeso fino alla morte. Troppo belle e avvincenti le sequenze della pellicola, come gli assalti, il tutto condito da trame e strategie offensive, proprio come un grandissimo (e grandioso) film di guerra. Ma Ran, non è un film di guerra, è un film drammatico, ed è proprio questo, il fulcro del discorso, è un film che vuole dimostrare, come gli eventi narrati, non siano intrattenimeto, infatti questo film ben si discosta dal cinema entertaiment. Questa è una pellicola che vuole presentare una storia. Una storia drammatica. Una faida fratricida, che si consuma man mano che le immagini scorrono. Sono rimasto veramente colpito da questo film di Kurosawa (regista molto stimato anche nell'industria hollywoodiana, avendo vinto 3 oscar, tralasciando il discorso della 20th Century Fox ovviamente), ispirato alla tragedia in 5 atti di Shakespear, Re Lear. Non voglio divulgarmi troppo, anche perchè c'è poco altro da dire per uno come me, non avendo nozioni "tecniche", posso solo dare una mia personale considerazione alla pellicola, che, a mio parere, continuo a dire che è un'opera stupenda e veramente toccante, un'opera magnifica che non si dimentica. A questo punto avendo appena "scoperto" Akira Kurosawa, non vedo l'ora di guardare altri capolavori di questo regista, che a detta di molti, è uno tra i migliori registi esistenti, troppo prematuro per me dare un giudizio del genere, avendo visto un solo film, ma comunque il regista, con me parte bene, perchè Ran lo trovo una vera opera d'arte (dire film, sembra riduttivo, perchè lo mette sullo stesso piano di "molti altri", invece questo è di un altro livello). Naturalmente lo consiglio a chi ama il cinema, perchè se il cinema è una forma d'arte moderna, ovvero la "settima" arte, questa pellicola è ciò che più rappresenta la magnificenza di questa arte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  15/10/2011 14:44:52
   9½ / 10
Impressionante.
Credo sia inutile tentare di scovare altri aggettivi per definire meglio questo capolavoro di Kurosawa. E certo ce ne sarebbero tanti altri: solenne,maestoso,imponente,epico,mostruoso... tutte definizioni che calzano perfettamente a questo dipinto del Caos tracciato dal maestro giapponese.
Rielaborando Shakespeare,Kurosawa gira un film impermeato della cultura giapponese; va precisato che non è tratto da una storia vera ma ogni dettaglio,dalle spade degli eserciti ai loro costumi,affondano le radici nella storia del Giappone feudale.
Per il resto non è di certo il primo kolossal girato dall'Imperatore: Kagemusha,il suo lavoro precedente a Ran,vedeva scena di grande suggestione con eserciti schierati a combattere. Eppure Ran ha qualcosa in più che lo rende il miglior Kurosawa con I Sette Samurai.
Sarà perché come un grande pittore (e dipingere era una sua grande passione) il regista dipinge con estrema precisione caratteri e passioni di personaggi avidi e bramosi di potere,ma terribilmente umani. Stesso discorso per alcune scene di grandioso impatto visivo,su tutte quella dell'assalto alla fortezza di Hidetora che è tra le più sconvolgenti della storia del cinema. Ma questa grandiosità epica e visiva si allarga a tutto il film,lungo anche se lento ma che riesce a rendere giustizia a tutti i suoi personaggi (attori,specie quello che interpreta il vecchio re,strepitosi). Questo non accadeva per fare un esempio in Kagemusha,anche quello di grande durata ma a tratti un pò dispersivo.
Alcuni personaggi ricalcano altri già visti nell'universo di Kurosawa,come la lady del Trono di sangue che non a caso hanno un'altra cosa in comune,la più importante: anche quel film era una rilettura orientale di Shakespeare.

Ran è una parabola di rara bellezza sul potere e sul caos narrata da un maestro. Definirlo con tale semplicità magari non restituisce tutta la bellezze che permea questo capolavoro,ma tanto basta.

lukef  @  10/09/2011 17:26:40
   8½ / 10
Molto particolare questo kolossal d'estremo oriente in cui ogni scena è eseguita con la massima cura, rendendo così possibile ammirare immagini e sequenze davvero spettacolari. E' bello immergersi in queste realtà lontane dove si cerca ancora di mandare dei messaggi allo spettatore con quell'ingenuità ma anche quella franchezza di un tempo. Chi mai potrebbe non capire i destini di molti personaggi.. chi potrebbe conservare ancora dei dubbi sulle reali intenzioni della principessa Kaede? Kurosawa non cerca certo l'enigma, non vuole far sorgere dubbi ma solo far sì che l'intera opera venga letta come una parabola sull'eterna questione del bene e del male. A nulla serve nascondersi dietro un'etichetta ne tanto meno dietro a valori come onore e coraggio, per poter ingannare il destino sul reale degrado dell'animo umano. Neanche la redenzione viene ritenuta sufficiente per salvarsi dai propri peccati che prima o poi si pagano sempre. Il tutto protratto in un'atroce reazione a catena in cui ogni male ne genera un altro maggiore del primo, ma in cui i colpevoli sono gli stessi che prima causano dolore e poi ne diventano vittime.
Unico sopravvissuto colui che più di tutti era riuscito a mantenere un rigore morale realmente incontaminato e che si trova così solo, in un mondo distrutto e abbandonato dalla corruzione dell'animo umano.
Un altro aspetto che mi ha colpito è stato il rapporto tra i personaggi, in cui conviveva un'etichetta rigidissima e pure una schiettezza che spesso si rivelava assolutamente offensiva.. strana scelta.
Complessivamente dunque, il film è girato in maniera ineccepibile scontando purtroppo il peso di una durata di 2.35h che talvolta si traduce in momenti davvero pesantini, per non dire noiosi. Proprio per quest'ultimo aspetto non mi sento di dare il massimo della valutazione ad un'opera che per molti aspetti può davvero dirsi un capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  18/08/2011 02:02:06
   8 / 10
Bello.
Per quanto riguarda i costumi penso sia giusto l'oscar vinto.
Per la regia, non lo so. La parte iniziale mi piace moltissimo, poi va un poco in calando, rimanendo comunque notevole.
Nel suo complesso è un film da consigliare sicuramente.

axel84  @  08/08/2011 16:28:06
   6 / 10
nn mi ha convinto per nulla!!!
assolutamente incredibile avvicinarlo a mostri sacri del cinema!!!!
cmq sufficente!!!

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Ultima risposta 10/12/2012 12.28.45
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7219415  @  31/07/2011 19:51:10
   7 / 10
Assolutamente non tra i migliori di Kurosawa per quel che mi riguarda...Ottimo l'inizio...poi peggiora e diventa noioso...troppo lungo...

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/08/2011 10.33.12
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IL N°1  @  25/07/2011 12:33:32
   7 / 10
Primo film di Kurosawa che vedo.
Nulla da eccepire riguardo per quanto riguarda regia, fotografia, costumi e scenografie che si attestano su livelli d' eccellenza come dimostrano le candidature e l' oscar vinto.
Nelle battaglie in generale si nota la cura maniacale per i dettagli che aumentano l' impatto visivo ed emotivo.
A tratti però l' ho trovato un po noioso,a volte troppo lento secondo me per questo genere di film.
Devo dire che non amo particolarmente i film ambientati in giappone e forse per le aspettative che avevo dopo aver letto i commenti entusiasti, il mio voto complessivo è 7.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/07/2011 15.41.03
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guidox  @  13/07/2011 01:16:54
   8 / 10
a livello visivo c'è poco da commentare, vista l'oggettiva eccellenza, con colori maestosi che sembrano quelli di un dipinto e sequenze di battaglia al limite della perfezione per l'accuratezza (l'attacco alla fortezza è un fulgido esempio di splendore).
fotografia, costumi, scenografia...ed anche la storia è ben concertata, con un'ottima trasposizione dalla trama del Re Lear.
personalmente però la comunque eccessiva durata, trovo che appesantisca non poco la visione e non nascondo di aver avuto anche momenti di noia.
per me il capolavoro di Kurosawa rimane I sette samurai (sul quale mi riservo un giudizio però solo dopo averlo rivisto perchè mi baso solo su un ricordo lontano), precisando comunque di non essere un esperto dei lavori del regista.

BuDuS  @  08/07/2011 00:08:35
   7 / 10
Incuriosito dalle valutazioni così alte, ho voluto vederlo.

È certamente fatto molto bene, soprattutto a livello di ricostruzione dell'epoca, una valanga di comparse, tutte perfette, una cosa realmente faraonica.

Pure la storia ha un suo perché anche se, tuttavia, sono convinto sia un modo di vedere le cose un po' troppo distante da quello occidentale e non capisco - in sintesi - perché piaccia così tanto.

Non nascondo che, a tratti, mi ha pure annoiato e, onestamente, non ritengo che - almeno per la cultura occidentale - sia da ritenere il film migliore di sempre.

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AirCount  @  01/07/2011 01:53:08
   7½ / 10
il film e bello da vedere,anche se non credo sia uno dei migliori film che abbia mai visto,Kurosawa mi piace tantissimo e nella mia modesta opinione Rashomon o i Sette samurai sono piu belli.
La storia e quella di King Lear che lascia il potere ai suoi primi due figli (nella tragedia di Sheakespeare lo lascia alle figlie) il terzo che dice quello che pensa veramente lo manda in esilio,e segue una guerra fratricida per la conquista del potere...l'ambientazione non mi e piacuta tantissimo,in molte scene si notava che ce una fotografia come sfondo,e il ritmo mi e parso abbastanza blando....
Detto cio e un film assoultamente godibile e molto interessante...

baskettaro00  @  28/06/2011 19:05:00
   8 / 10
Privo film visto di Kurosawa, visionato perchè attualmente ricopre il primo posto nella classifica dei migliori film di FS in base ai commenti.
Nel film ci son scene di battaglia molto ben fatte e curate, in una il regista leva perfino la musica, lasciando solo i rumori.
La storia narrata è una vera e propria tragedia, infatti è tratta da un romanzo si W. Shakespeare.
Il ritmo, a parte un paio di scene di combattimento, è parecchio lento, per questo consiglio di vederlo in più parti, almeno così ho fatto io( come del resto faccio con tutti i film che ho la possibilità di spezzettare )
Gli attori, a me sconosciuti, non sono il top se la cavano bene.
L'intento del regista è quello di far capire allo spettatore come la fame di potere superi il bene che si vuole a un padre, a un fratello..ma nonostante questo la media mi pare esagerata, spettacolare in alcune sequenze e con molto significato, un 8 mi pare un voto ragionevole.

cort  @  21/06/2011 01:17:48
   8 / 10
il film ha tanta roba. una delle fotografie migliori che abbia mai visto, scene epiche e non di altissimo impatto visivo ed emotivo, trama originale sceneggiatura anche(almeno per noi occidentali) ottimo doppiaggio e ottimi attori. molti messaggi importanti che fanno riflettere.

una cosa non sono riuscito a digerire: se per le cose che ho detto darei 10 su tutto ce una cosa di qui il film è molto carente, una mancanza che si fa moolto sentire e questa cosa e la musica. non ce un comparto musicale degno di questo film il che fa perdere molto al voto finale. e anche al film che è lunghissimo e con molti punti praticamente in muto.

ste 10  @  21/06/2011 00:05:49
   10 / 10
Una tragedia mastodontica che lascia veramente abbacinati e sconvolti per la sua potenza; un classico imprescindibile nella storia del cinema

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  10/06/2011 12:40:14
   6½ / 10
Ultimo film di AK a pochi anni dalla morte. Troppo lento e solenne, paga più di un tributo alla vigorìa dell'opera di Shakespeare cui si riferisce. Non più a freno il narcisismo tutto giapponese dell'immagine per l'immagine. Un commiato tutto sommato più che dignitoso per l'autore di Rashomon, dei Sette samurai e di Dersu Uzala.

censurableah  @  02/06/2011 14:20:25
   8 / 10
Non raggiunge la profondità di Rashomon, ma l-impatto é notevole, il Maestro é là

Lopan88  @  03/05/2011 11:50:59
   10 / 10
Uno dei film più belli della storia del cinema...forse il più, anche se però sono più affascinato da Rashomon.

incubodimorte  @  09/04/2011 15:55:35
   9 / 10
Bellissimo film, soprattutto visivamente. Però di Kurosawa ho preferito Kagemusha su questo genere.

fcukman  @  08/04/2011 00:24:28
   10 / 10
Pochi giorni fa l'ho visionato e devo dire che ancora molte immagini che esplodevano sullo schermo mi sono rimaste impresse nella mente.Mai un film ha provocato in me un comportamento del genere.
Un regista che ha realizzato un capolavoro dell'arte moderna,sia nel senso cinematografico che proprio di arte in se'.Come detto da altri,sembra di osservare un'immensa opera pittorica,con miscugli di colore sapientemente dosati,fotografia impeccabile e riprese eccezionali.
Le sequenze di battaglia sono struggenti,impressionanti,altamente emozionanti e chi piu' ne ha piu' ne metta.E la storia che c'e da seguire in questo film e' un qualcosa da scoprire con i vostri occhi e la vostra mente aperta.

Stra-consigliato..la media qui deve alzarsi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  28/03/2011 18:02:11
   9 / 10
Mai visto un Kurosawa del genere. Una vera e propria tragedia (non a caso è tratto da Shakespeare), cui fa da contorno la cattiveria dell'uomo. Tecnicamente perfetto. Penso che una media del genere se la meriti tutta, spero anzi che superi presto i cinquanta commenti per entrare così in classifica. Nella mia classifica personale dei film di Kurosawa, invece, è alla pari con "I sette samurai", che tratta un tema opposto ma il risultato è lo stesso. Ora attendo "Barbarossa"...

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  31/12/2010 23:14:11
   10 / 10
c'è il mito in ogni singolo fotogramma di questa pellicola

_Hollow_  @  02/12/2010 20:08:32
   10 / 10
A volte il passaggio a qualcosa di nuovo spiazza e rende i registi, oppure gli attori, incapaci di adattarsi all'innovazione. Questo è successo col passaggio dal muto al sonoro e in maniera minore pure con quello dal bianco e nero al colore. Kurosawa, se possibile, è riuscito quasi a migliorarsi. Certi film suoi, quelli più strettamente intimi ed esistenzialisti, che vedevano come protagonisti eroi comuni immersi nella povertà e inumanità, probabilmente rimangono perfetti dipinti su di una tela grigia e bicolore. Invece per "Ran" il maestro adopera tutto il suo genio, rendendo questa trasposizione cinematografica del Re Lear shakespeariano un'autentica opera d'arte, sfruttando a meraviglia il progresso e le nuove opportunità artistiche che l'ingresso del colore ha portato con sé, trasformando il suo film in una sorta di dipinto in movimento. Imperdibile.

tnx_hitman  @  20/10/2010 16:42:24
   10 / 10
Che vi posso dire ragazzi..mi avete convinto nel vedere questo primo mio film di Kurosawa.Me lo sono pure acquistato in Blu Ray,la pellicola col voto piu' alto nel sito di FilmScoop.

Non basta il voto medio che vedo qui..anzi,e' imperativo dare 10 a cotanta epica magnificenza.A questa vera rappresentazione di tragedia.A una storia emozionante che fa ben riflettere su quanto il mondo viva ancora adesso di guerra,sangue e violenza senza freni.

Dover distruggere per poter arrivare alla pace senza diplomazia.La prevalenza della malvagita' rispetto alla serenita'.Animi impuri che si notano nelle persone apparentemente buone che si rivelano egoiste.Egoiste perche' hanno fame di potere,e si devono saziare di quello.Per poi arrivare allo sgretolamento di una famiglia intera a causa di tutto questo.

Per quasi 3 ore lo spettatore rimane letteralmente rapito dalla storia,condita soprattutto da immagini forti e sontuose allo stesso tempo.Le tecniche di ripresa e il numero di attori impiegati nelle scene di battaglia sono un qualcosa di allucinante.

La settima arte in Ran prende vita.Il film Epico Perfetto

addicted  @  19/10/2010 21:57:16
   10 / 10
Al termine della visione si rimane schiacciati dalla potenza evocativa delle immagini. I corpi, i colori, i pieni e i vuoti sono più eloquenti di ogni parola. Non si può dire nulla di più. Ma non è solo uno sfoggio di bravura e padronanza del mezzo. Le immagini veicolano un messaggio universale. E' un appello alla pace, al rispetto reciproco, ai più nobili valori dell'uomo. Meraviglioso.

dave89  @  08/10/2010 22:36:45
   7½ / 10
bel film ma a mio avviso non fra i migliori di kurosawa

The BluBus  @  06/10/2010 00:47:24
   9½ / 10
Una violenza visiva inaudita, la scena del re che scende la scalinata col bastione in fiamme alle spalle è qualcosa di incredibile.
Fotografia senza eguali.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  05/09/2010 23:52:56
   9½ / 10
A 75 anni Kurosawa regala al mondo questo vero capolavoro. Rilettura di Re Lear in chiave giapponese, in una terribile visione di un mondo coperto di sangue. Visivamente impressionante anche oggi, con uno sfoggio di tecnica registica perfetta. Tanti i momenti eccezionali. Davvero un film unico.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  26/06/2010 13:03:56
   10 / 10
L'ho visto ieri e sono ancora sconvolto. E' stata un'emozione grandissima, alla fine avevo la pelle d'oca. Lo shock è stato soprattutto spirituale. Finalmente ho capito la vera essenza del termine "tragedia". Sui banchi di scuola si sente parlare di questo termine, si cita Euripide, Shakespeare. La si prende come fosse un'astrazione come tante altre. Ecco, con questo film ho toccato con occhio, anzi con animo, tutto il dolore immenso, la grandissima disgrazia, appunto la "tragedia" della comunità umana che non può esistere senza distruggere, spargere fuoco e sangue, calpestare ogni cosa, ogni valore, ogni convivenza, tanto che alla fine sorgono davvero grossi dubbi su come non si possa arrivare davvero all'autodistruzione. "Tragedia" è quindi la disperazione nel vedere l'esistenza umana collettiva senza sbocchi se non una continua distruzione.
E questo Kurosawa l'ottiene non con il facile effetto, il particolare orrido, lo splatter, ma infondendo nell'animo di chi guarda la strage dei sentimenti e dei valori. Lo splatter è quindi spirituale più che materiale. Il tutto è dipinto con la magnificenza dei colori, delle forme e dei movimenti, con scene mozzafiato da quanto sono maestose, belle, perfette. E' come trovarsi davanti a qualcosa che ti fa rimanere a bocca aperta ammirato.
Il film si basa su questa struttura narrativa: c'è una scena iniziale in cui alcuni caratteri appaiono come buoni e fedeli e altri come cattivi e infidi. Il resto del film serve per svelare a poco a poco la vera natura di ciascuno dei personaggi e arrivare alla conclusione che la verità è in genere nel rovescio di quello che si vede (quello che appare buono è in realtà cattivo e viceversa). E' l'invito universale dei grandi artisti a non fidarsi delle apparenze e a cercare il vero dietro e dentro le persone. Tra l'altro sono errori che si pagano carissimi. Queste persone in realtà ingannano e raggirano per il solo fine personale e non hanno scrupoli o remore: ogni persona, istituto, valore deve sottostare alla loro volontà e alla loro brama. Da qui un continuo fingere, ingannare, uccidere, distruggere senza alcun freno. Eppure ci sono persone assennate che vedono, cercano di dissuadere, ma il loro fare prudente viene scambiato per rinuncia o per debolezza e così che il furore bestiale (la vedetta, la sete di potere) ha il sopravvento e per una legge di onore e ubbidienza tutti sono costretti ad andare dietro a questi folli verso l'autodistruzione (sapendo appunto di autodistruggersi!). Non si contano poi i tradimenti, gli assassinii, i doppi giochi. Insomma una desolazione senza salvezza.
La scelta coraggiosa di Kurosawa è quella di non lasciare nessuno esente da questa peste. Il protagonista stesso (il vecchio re, tipo Re Lear) subisce smacchi di ogni genere ed è naturale prenderlo in simpatia, avere pietà. Allo stesso tempo però viene fuori il suo passato e ci accorgiamo che pure lui era una bestia feroce e crudele. Quindi forse se lo merita? Senz'altro la sventura è il risultato di tutti i suoi atti sbagliati. Lui, ingannatore e traditore, come poteva pretendere lealtà e rispetto dai figli? E' chiaro che questi hanno imparato la lezione e lo ripagano con l'identico trattamento che lui riservava agli altri.
Eppure c'è chi non cede a questo circolo vizioso, c'è chi usa il perdono e anche il pentimento (il vecchio re stesso). Queste persone "positive" che sentono veramente e sinceramente sono però deboli, rinunciatarie, perdenti. Davvero, meglio non farsi tante illusioni.
Sarebbe sufficiente tutto questo per fare un film capolavoro, ma a Kurosawa non basta. Anche l'immagine deve parlare. Si rimane incantati fin dalle prime immagini. Distese verdissime di colline erbose, altipiani di lava nera, le nuvole nel cielo, radure, fiumi, interni essenziali: ogni scena bellissima e suggestiva. Tutto però serve per dare la giusta atmosfera, non sono mai immagini che sovrastano il significato della storia. Anzi sono loro che comunicano la tensione emotiva.
Kurosawa in tutti i suoi film aveva volutamente evitato di creare "spettacolo" fine a se stesso con le azioni; le battaglie, i duelli sono tutti molto brevi, intensi, a volte suggeriti o rappresentati simbolicamente. Qui invece decide di entrare nel vivo. Per la prima volta inscena a lungo delle battaglie e come le rappresenta! C'è una scena in cui una struggente musica funerea fa da sottofondo a immagini cruente, terribili, poi all'improvviso scoppia il sonoro ed è una mazzata. Veramente non c'è niente di eroico e spettacolare ma tanto di distruttivo che prende quasi il magone.
"Perché l'uomo preferisce il lutto alla gioia? Perché per sopravvivere deve pensare che sia necessario ammazzare?" ed ecco seguire a queste sconsolate parole la scena della battaglia finale con la sua solita carneficina. Il messaggio delle ultime immagini è poi di un simbolismo sconsolato. Niente, dopo questo film si vede quanto è successo, succede e succederà con occhi diversi.
Peccato solo per la recitazione non eccelsa degli attori, ma veramente alla fine non ci si fa neanche caso.

livis  @  07/06/2010 13:14:42
   10 / 10
il punto più alto del cinema di kurosawa, uno dei pochi film che porterei nella mia arca di noè...... immenso, tragico, visionario............

edmond90  @  26/03/2010 10:12:30
   10 / 10
Capolavoro epocale del maestro giapponese.Le scene di battaglia sono forse la cosa più solenne che io abbia mai visto rappresentata su uno schermo.Sicuramente il riadattamento Shakespeariano più bello di tutti i tempi.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  26/03/2010 09:07:09
   9½ / 10
L'epica della guerra, l'avidità del potere, la vendetta della donna, la disfatta di una famiglia.

Sembra quasi che Herzog e Kubrick se ne siano andati in Giappone a girare il loro capolavoro.

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Ultima risposta 26/03/2010 09.30.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  10/03/2010 13:15:16
   10 / 10
Fa venire letteralmente i brividi, l'impressionante forza visionaria di questo film, fin da quando, dopo la prima ora (ottima), si scatena la battaglia. Un'ecatombe.
Kurosawa toglie il sonoro, e compone una sequenza devastante, in cui le immagini, il susseguirsi dei quadri, uno più "bello" dell'altro, sono di una potenza evocativa difficilmente raggiungibile.
Dopo quella mirabile sequenza, il film prosegue poi senza mai perdere forza; e si susseguono diverse scene madri che si scolpiscono nella memoria (su tutte, i tre momenti in cui vediamo al centro "Lady Macbeth": quando si impone sul marito, quando le viene offerta la testa di volpe, e infine quando viene decapitata).
E' una lunga, avvolgente spirale verso il precipizio.
Il finale è superlativo: una serie di piani, dal campo lunghissimo al dettaglio sulla pergamena con il Buddha caduta di mano nel precipizio, per tornare al campo lunghissimo, gradualmente. Il senso di abbandono, ineluttabilità, tragedia dell'uomo che questa sequenza comunica, è potentissimo.
Kurosawa invece di suggerire semplicemente l'abbandono, da parte dell'uomo, della dimensione spirituale (il Buddha), suggerisce piuttosto come il conforto dato dal chiudersi nella dimensione spirituale non può evitare la catastrofe.

Kurosawa visto oggi potrebbe perdere qualcosa, assuefatti come siamo a mirabolanti movimenti di macchina, carrellate avvolgenti, effetti speciali che amplificano all'ennesima potenza la partecipazione emotiva dello spettatore, ma che spesso mascherano un vuoto, o non hanno, sotto, la forza di un film come Ran.
Kurosawa invece è ieratico. I gesti sono composti, la recitazione richiama le tradizioni teatrali giapponesi.

Libero adattamento del Re Lear nel Giappone lacerato dalle guerre feudali del 1500, è un film che narra della solitudine del potere, del sommo Male dell'avidità fratricida, della cecità di fronte alla luce.
E' infine la discesa all'inferno di un uomo che sconta in vita la pena di vedere affondare in un vortice di male e violenza tutta la magnificenza di cui era avvolto il suo potere. A differenza del re Lear, sono narrati gli orrendi misfatti compiuti in passato da questo sovrano che non è vittima della sete di potere dei figli, ma ha nel suo passato la colpa del male che si dispiega di fronte ai suoi occhi.
La "Lady Macbeth" non agisce per potere ma per puro desiderio di vendetta, di vedere tutto distrutto, quindi, e non di sostituire una tirannia con un'altra.
E il film è la messa in scena dell'apocalisse del potere.

Il tutto, contrappuntato dal cielo sempre più cupo, dalla cumulogenesi che forma nubi sempre più scure e minacciose, progressivamente a occultare il sole e la luce.

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Ultima risposta 26/09/2010 11.33.45
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Libss  @  01/03/2010 19:47:55
   9 / 10
Uno dei grandi film di Kurosawa. Fotografia pittorica, storia da gelare il sangue, attori imbattibili. Un monumento degli anni '80. Le sequenze di battaglia non hanno nulla da invidiare a I sette samurai.

Dr.Orgasmatron  @  14/09/2009 15:54:01
   9½ / 10
Per me la miglior fotografia mai vista dopo Barry Lyndon. Il, migliore di Kurosawa dopo l'inarrivabile "I sette samurai".

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Ultima risposta 18/09/2009 00.41.53
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Bucefalo  @  24/08/2009 02:26:02
   10 / 10
Semplicemente spettacolare. La discesa nel baratro della follia di Hidetora è terribile, come pure lo sono la sequenza muta dell'attacco al castello e il personaggio della diabolica Kaede. I dialoghi sono meravigliosi. La fotografia stupenda. Un film che sonda gli abissi dell'animo umano. Capolavoro.

Tom24  @  28/07/2009 01:30:47
   9 / 10
Capolavoro universale. Lirico e terribile.

Invia una mail all'autore del commento marcocorsi  @  18/07/2009 02:41:48
   9½ / 10
Shakespeare impresso in video da Kurosawa: uno spettacolo immenso, sia di colori, sia di fotografia, sia di immagini di battaglia, belle come non mai. Purtroppo manca all'appello Toshiro Mifune, ci sarebbe stato da Dio nel cast

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  01/07/2009 17:39:09
   10 / 10

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Ultima risposta 11/09/2009 20.25.17
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  12/03/2009 11:34:13
   10 / 10
Film a 5 stelle. E si potrebbe anche non aggiungere altro. Capolavoro di indefinibile portata nella fase più occidentale del grande regista orientale. "Ran" è, con "Rapsodia d' Agosto" - a differenza di "Vivere" che è più che altro un monito a vivere appunto ma senza un corrispettivo d' età - il vero film sulla vecchiaia di Akira Kurosawa. Dalla semiotica fin troppo trasparente per essere un ritratto di una tutt' altro che lucida follia, in questa storia di un uomo tradito dai suoi stessi figli sarebbe interessante scoprire fino a che punto, il regista nipponico, abbia voluto ispirarsi alla propria tragedia personale che l' ha portato addirittura al tentato suicidio, in questa che è una trasposizione cinematografica della tragedia di Shakespeare del "Re Lear". Eccezionale perché non particolarmente parlato, dando spazio a toni apocalittici alla Herzog, sequenze di battaglie che con il digitale ce le scordiamo, e una fotografia caratterizzante che con il digitale invece proprio è andata persa per sempre. Kurosawa sapeva che stava avvicinandosi alla fine, e decisamente in questo film si sente. E come. Finale in un campo lungo memorabile. Chissà l' apporto che avrebbe dato Toshiro Mifune a questo film, un po' come la vittoria dell' Italia ai mondiali senza il commento di Bruno Pizzul (che non gliela perdonerò mai).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  08/03/2009 23:57:16
   10 / 10
Il capolavoro definitivo di Akira Kurosawa.
Splendida trasposizione cinematografica del Re Lear shakespeariano, sublime rappresentazione della follia e dell'umana disperazione e impotenza.
Il talento visivo di Kurosawa è merce unica: "Ran" è una delle opere d'arte dall'impatto cromatico più devastante mai partorite.
E la sequenza dell'assedio al terzo castello, la lenta discesa agli inferi di Hidetora in un chiasmo di frecce e spari, rientra di diritto nella top ten delle sequenze più sconvolgenti della storia del Cinema.
Inchiniamoci tutti dinanzi a tale magnificenza; il Maestro lo merita.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  25/01/2009 23:37:16
   10 / 10
"Perché gli dei si divertono a guardare gli uomini uccidersi come vermi, senza intervenire? Anche gli dei e Buddha sono impotenti davanti alla follia degli uomini, che cercano la sofferenza invece della gioia e continuano a ripetere sempre gli stessi errori..."

lampard8  @  12/09/2008 15:05:32
   10 / 10
Forse il film dall'impato visivo e cromatico più devastante che abbia mai visto. Capolavoro di tecnica e di stile, montaggio e fotografia con un uso teatrale della scena e una recitazione da pelle d'oca. Applausi

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  27/08/2008 18:55:13
   8½ / 10
Sono passati diversi anni da quando lo vidi. Mi sono rimasti impressi innanzitutto gli splendidi scenari e la fotografia eccelsa, e poi quella formidabile climax tragica , creata sulla base di una rielaborazione del "Re Lear" di Shakespeare, nella quale si sostanzia il pensiero di Kurosawa sulla tensione disgregatrice dell'uomo verso l'avidità e l'ambizione.
Si tratta di uno degli ultimi film firmati dal regista giapponese, e sicuramente rappresenta una delle vette della sua fulgida carriera artistica.

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Ultima risposta 19/11/2008 13.25.34
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Invia una mail all'autore del commento catenanm  @  22/03/2008 21:14:12
   10 / 10
Kurosawa è uno dei miei registi preferiti, pur non essendo del tutto nuovi i suoi film. Rimango sempre più stupito man mano che guardo i suoi film.
Sarà che sono appassionato di cultura e combattimenti orientali, ma questo film lascia proprio il segno

Peppo81  @  03/03/2008 14:33:27
   10 / 10
7imo film preferito

che dire?.....CAPOLAVORO

il padre......tre figli......le donne.....la guerra.....l'onore
che pessimismo!!!!!!!!!!!!!

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Ultima risposta 24/12/2012 19.06.07
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unpoeta67  @  23/12/2007 23:02:27
   7 / 10
ok il film è bello ma mi spiace non essere daccordo sui voti altissimi che sono stati dati . ok, bellissima la fotografia ed il taglio di kurosawa è assolutamente delizioso , però alcune " giapponesate " proprio non le reggo .

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Ultima risposta 23/12/2007 23.22.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/11/2007 00:34:04
   10 / 10
Magico. La più bella interpretazione del Re Lear shakespiriano. I complotti, la vendetta, la sete di potere e tutto il peggio dell'essere umano messi in mostra senza il minimo spiraglio di speranza. La ricchezza visiva del film strardinaria nella giostra dei colori nelle scene di battaglia, ma anche l'atmosfera onirica di molte sequenze affascinanti che ricordano Il Trono di sangue. Angosciante la scena finale con il ragazzo, cieco e solo, sull'orlo del dirupo.

Invia una mail all'autore del commento Rusty il Selvag  @  20/10/2007 01:28:07
   10 / 10
Ma cosa dovrei commentare,

Ran è un' opera universale,

come l'Eneide di Virgilio e la Gerusalemme Liberata di Tasso.


Liberiamoci dai "Maiali" della Fattoria di Orwell,

non pretendo una Città del Sole, un' Utopia, una Repubblica di Platone,

ma non sopporto più quest' odore di fango e *****.

Dick  @  21/07/2007 01:11:32
   9 / 10
Ispirato al "Re Lear", un film amaro, toccante, truce e commovente con scene che difficilmente si dimenticano.
A vedere i titoli di coda pare centri qualcosa la Francia.
Quando qualche anno fa venne ritrasmesso su RAI 3 di notte lo misi a registrare, ma... ci fu un ritardo non indifferente nella programmazione e mi persi quasi metà film. Che servizio pubblico del kaiser che ci estorce i soldi con il pizzo sul televisiore. Bah! Meno male che alla mediateca ce l' hanno. Curioso come nella videocassetta uscita in allegato con L' Espresso vi sia la suddivisione tra primo e secondo tempo. °________O

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Ultima risposta 21/07/2007 01.23.16
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alessino77  @  09/07/2007 23:02:47
   10 / 10
Ennesima perla dell'Imperatore.La sequenza dell'attacco al terzo castello è tra i vertici del suo cinema(e non solo);nella parte centrale di questa battaglia (la più cruenta)vediamo i fucili sparare ma non ne udiamo il suono,le frecce scoccare ma non sentiamo il sibilo,non avvertiamo le urla di dolore dei feriti ne il crepitìo delle fiamme che avvolge pian piano la fortezza ne tantomeno lo scalpitio dei cavalli..Kurosawa sembra rifiutare sgomento di farci VEDERE e SENTIRE l'orrore della guerra ,una guerra di figli contro il padre,di fratello contro fratello,uomini contro uomini..le nostre guerre di sempe insomma..
IMPAGABILE

Beefheart  @  03/07/2007 16:26:12
   8 / 10
Epico filmone di cappa e spada giapponese, partorito da un ormai 75enne Kurosawa e mutuato dal teatro Shakespiriano. La storia, ambientata nel giappone del 500, racconta di Hidetora Ichimonji, il "grande principe", sanguinario signore del feudo, che, giunto in età avanzata, divide gli averi tra i suoi tre figli. Di questi, il solo Saburo, terzogenito, temendo un inevitabile destino di lotte fratricide, prova a contestare il volere paterno, il quale, tuttavia, sentendosi oltraggiato lo ripudia e lo scaccia. Solo in seguito le parole di Saburo si riveleranno tristemente profetiche ed Hidetora, consumato dai sensi di colpa, potrà capire, oltre al grosso sbaglio commesso nei suoi confronti, anche l'atrocità delle brutture perpetrate ai danni di innumerevoli innocenti in una vita di tirannide e crudeltà. Il tripudio di personaggi, eventi, costumi, castelli, praterie e cavalieri che riempie i circa 160 minuti di visione, alterna eccezionali scene di battaglia serrata, con centinaia di comparse, a piedi ed a cavallo, ottimamente dirette e coreografate, a passaggi più contemplativi e suggestivi, girati all'esterno tra promontori verdeggianti e spolverati dal vento. La recitazione, più ancora del soggetto, è molto teatrale, soprattutto per quanto riguarda le sequenze che vedono protagonista il vecchio capostipite della casata Ichimonji, tanto alle prese con il giullare buffone, quanto con la propria follia galoppante. Il risultato è ottimo, oltre che per i condivisibili e consueti contenuti anti-bellicosi, per la sceneggiatura credibile, il ritmo narrativo scorrevole e l'impatto visivo entusiasmante. A mio avviso molto meglio questo del precedente "Kagemusha, l'ombra del guerriero". Consigliato.

StrangeLove  @  28/06/2007 20:53:27
   10 / 10
meraviglioso! adoro Kurosawa e questo è uno dei film che preferisco; senza parole arte pura

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Ultima risposta 28/06/2007 21.08.19
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AKIRA KUROSAWA  @  08/05/2007 17:42:43
   10 / 10
forse dopo i sette samurai il migliore di kurosawa. trasposizione del re lear shakespereano nel giappone feudale, il risultato è un incredibile affresco con colori vivi e spettacolari; quadri in perenne movimento.un capolavoro, per me meglio di kagemusha e rashomon

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  12/09/2006 13:36:58
   10 / 10
L'opera di Akira Kurosawa assorbe molto delle tragedie di Shakespeare(la trama e'praticamente quasi uguale a quella del Re Lear).Il maestro giapponese racconta quietamente e attraverso una progressione narrativa che da corpo alla rassegnazione pietosa di chi sa gia'come andra'a finire,la vicenda che portera all'autodistruzione al protagonista.
Il regista dimostra ankora una volta di avere una perfetta conoscienza dei mezzi cinematografici piu'efficaci per rendere alla perfezione il messaggio di estrema grandiosita'del male e della perfidia dell'uomo,grazie anke ad una perfetta caratterizzazione dei personaggi....sicuramente il miglior film storico degli anni ottanta.....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  11/09/2006 20:32:39
   10 / 10
Film letteralmente indimenticabile, ispirato al "King Lear" Shakesperiano, mette a nudo tutta la sorprendente capacità visionaria di Kurasawa, anche nel ricorso a efferate crudezze (indimenticabile la spietata esecuzione di una donna decapitata con una sciabola) .
Uno dei pochissimi film degli anni ottanta che merita la definizione di "capolavoro"

stieve86  @  05/08/2006 13:19:20
   10 / 10
Tra i 3-4 film + belli di kurosawa, registicamente perfetto con scene fantastiche (battaglie e finale), attori eccezzionali (interpretazioni più teatrali che cinematografiche), fotografia molto curata e bellissime musiche di takemitsu. Tratto dal re lear, è un film duro, violento e commovente

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ANYWHERE ANYTIME
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