source code regia di Duncan Jones USA 2011
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source code (2011)

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locandina del film SOURCE CODE

Titolo Originale: SOURCE CODE

RegiaDuncan Jones

InterpretiJake Gyllenhaal, Vera Farmiga, Michelle Monaghan, Jeffrey Wright, Russell Peters, James A. Woods, Michael Arden, Cas Anvar, Joe Cobden, Neil Napier, Gordon Masten, Craig Thomas, Susan Bain, Kyle Allatt

Durata: h 1.33
NazionalitàUSA 2011
Generefantascienza
Al cinema nell'Aprile 2011

•  Altri film di Duncan Jones

•  Link al sito di SOURCE CODE

Trama del film Source code

Colter (Jake Gyllenhaal) è un soldato che fa parte di un programma governativo sperimentale per le investigazioni su un attacco terroristico. Si trova quindi costretto a vivere e rivivere, attraverso la tecnologia, la tragedia di un treno fatto esplodere da una bomba fino a che non riesce ad individuare gli attentatori. Ad aiutarlo nel suo viaggio attraverso il tempo e lo spazio ci sarà un ufficiale di collegamento (Vera Farmiga), mentre sul treno verrà supportato e s'innamorerà di una ragazza (Michelle Monaghan).

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Voto Visitatori:   7,22 / 10 (215 voti)7,22Grafico
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Voti e commenti su Source code, 215 opinioni inserite

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ozrecsehc  @  09/05/2011 00:46:49
   8 / 10
decisamente interessante, visti gli ultimi tempi

James_Ford89  @  08/05/2011 03:14:09
   8½ / 10
Sono uscito dalla sala un'ora fa molto soddisfatto. Davvero un bel film questo di Jones che mescola vari generi: azione, thriller, fantascienza e riesce a dare quel pizzico di emozioni sentimentali molto forti tra padre e figlio. Molto buoni anche i dialoghi e la fotografia.
L'idea è perfetta e Gyllehnaal ovviamente è una garanzia. Non sarà un film che entrerà nella storia ma è sicuramente da vedere a mio avviso!

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Hyspaniko9  @  08/05/2011 00:26:15
   8½ / 10
Il film è molto godibile, azione e ritmo veloce, un film thriller-fantascientifico con bravi attori che ti lascia incollato allo schermo, inoltre lascia pensare attraverso un finale sorprendente.

gemellino86  @  07/05/2011 20:38:25
   6 / 10
Carino ma non entusiasmante. All'inizio si fatica un po' a seguire per la presenza di eventi confusionari. Comunque il film è guardabile. Il lieto fine era prevedibile.

axel90  @  07/05/2011 11:41:21
   6½ / 10
Un leggero passo indietro per Bowie Jr. visto il meglio riuscito "Moon".
"Source Code" paga a volte l'idea della ripetizione infinita degli eventi e qualche sortita nella retorica di troppo. Comunque il lavoro svolto è tutt'altro che deprecabile, la storia ha ritmo, tensione ed affascina dall'inizio alla fine. Gyllenhaal dimostra di essere un protagonista carismatico. Convincente.

elmoro87  @  07/05/2011 11:37:14
   6½ / 10
Sul filone fantascienza/realtà virtuale, ecco un altro prodottino degno di nota, dove la trama originale e l'interpretazione di Gyllenhaal innalzano un film che poteva rischiare il patetico (e lo hanno rischiato in molti punti...) se non fosse per il finale che dà una bella svolta all'economia del film e lo fa risultare molto piacevole... Non sarà un capolavoro, ma sicuramente merita di essere visto...

mainoz  @  07/05/2011 10:32:35
   7 / 10
Un pò "Donnie Darko" (sigh..una lacrimuccia mi è scappata..tra l'altro cè lo stesso protagonista) un pò "L'Esercito delle 12 scimmie", un pò "Ritorno al Futuro"..Da tanta che è la carne al fuoco si potrebbe scivere anche un libro su questo film..fantascienza, dramma e thriller mescolati molto bene assieme lo rendono molto scorrevole ed avvincente dall'inizio alla fine. Io comunque avrei preferito un altro finale (quello un po meno fantascientifico), sicuramente resta un film sorprenedente, soretto anche da un ottima regia... da vedere senz'altro

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peppepetru  @  07/05/2011 09:23:42
   6½ / 10
L'idea alla base del film è intrigante. Peccato che poteva essere sviluppato meglio a tratti risulta un pò noiso.
Quindi è godibile.

Dante12  @  06/05/2011 10:03:02
   6½ / 10
Un po deluso, mi aspettavo qualcosina in più. Comunque tutto sommato non è male, l'argomento era intrigante, forse andava sviluppato meglio.. ma da spettatore è facile criticare :-)

Alex89  @  06/05/2011 01:36:18
   6½ / 10
Ho sentito nominare Inception, ma non ci azzecca granché, certo le tematiche simili, ma il film non esplode quanto credessi..Mi è piaciuto a metà..
A tratti quasi noioso e banalotto, comunque da sufficienza piena e consigliato per una bella serata

MMarco  @  06/05/2011 01:15:57
   8 / 10
Quasi ai livelli di Inception. Grandioso.

forzalube  @  05/05/2011 23:46:31
   5½ / 10
Dopo l'ottimo "Moon" posso anche perdonare il regista perché si tratta di un lavoro su commissione, ma questo film è decisamente deludente.

Vabbeh che la basi "scientifiche" del tutto sono molto labili, ma anche volendo ammettere di tutto il final non sta minimamente in piedi.

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Anche lo svolgimento, diciamocela tutta, non è che sia un granché visto che alla fine la sceneggiatura paga inevitabilmente

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Aggiungiamo anche i difetti già segnalati da Kowalsky nel suo commento e nonostante la buona fattura non si arriva alla sufficienza.

Burdie  @  05/05/2011 23:09:45
   7 / 10
...solo un po' corto

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  05/05/2011 20:25:53
   6 / 10
Il film è interessante e si lascia vedere soprattutto all'inizio dove coinvolge e spiazza.

Purtroppo la trama tende eccessivamente ad ingarbugliarsi sempre di più con il passare del tempo fino ad arrivare al paradosso assoluto dove anche "Sense of wonder" viene messo a dura prova dalle enormi incongruenze e da un lieto fine assolutamente posticcio.

Purtroppo Ben Ripley sceneggiatore del film non è il Chrisopher Nolan de "Inception"......e si vede....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/05/2011 14:26:09
   7½ / 10
I primi trenta minuti del film sono qualcosa di letteralmente formidabile, roba da trip allucinogeno nella poltrona del multisala... il voto pertanto è condizionato non tanto o solo dallo script, ma dalla realizzazione di un'opera che ti assorbe completamente, ti ridesta e infine colpisce annientando tutte le tue riserve (che non mancano) sulla carenza scientifica e sociale del tema. Perchè alla fine, in questo astutissimo cocktail di Minority Report, Speed e Atto di forza (i primi che mi vengono in mente) c'è anche una teorizzazione non banale sul tema della dimensione mentale parallela, che è come dire che se Queneau scrivesse Esercizi di stile nell'America tecnologica di oggi, forse avrebbe un'impatto di questo genere. Quello che colpisce è proprio la capacità del regista di creare una splendida galleria di volti comuni (i personaggi del treno) sul tema ormai abusatissimo della sicurezza e del terrorismo.
Nonostante questi merìti però il film risulta enfatico e ordinario, almeno per due ragioni (v. spoiler 1 e spolier 2) .
Al contrario, il rapporto che si crea tra l'uomo-cyborg (sopravvissuto o vivo artificialmente) e l'assistente rasenta il sublime, e ricorda quasi quasi l'incosciente dualismo tra David e hal 2000 nel capolavoro di Kubrick.
Ci sono altre sfumature, nel film, che tentano di conciliare il mondo della tecnologia con una forte componente umanistica, di cui il film è purtroppo almeno in parte sprovvisto. e riguarda le vittime del treno.
La preventività post-11 Settembre serve a trovare un capro espiatorio credibile oppure è più importante evitare la strage e agire affinchè il dramma non si consumi sotto i nostri occhi?
Un cinema che. con tutti i suoi limiti, ha perciò l'innegabile merito di rinverdire i fasti della fantapolitica nel cinema, come nel miglior John Frankenheimer, pur senza aggiungere ulteriori sorprese a quello che è di fatto un thriller di cassetta di ottima fattura tecnica

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3 risposte al commento
Ultima risposta 16/05/2011 14.00.21
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Alien.  @  05/05/2011 12:32:03
   8 / 10
A me è davvero piaciuto tanto..non l'ho trovato per niente noioso

vale1984  @  05/05/2011 09:59:26
   7 / 10
Guadato senza pretese e mi è piaciuto...non è particolarmente originale l'idea ma riesce bene a interpretare la situazione...il protagonista è molto bravo e riesce a reggere da solo il film anche perchè è un pò ripetitivo.
Il finale è carino e nel complesso si apprezza...lo consiglio...

calso  @  05/05/2011 09:11:31
   7 / 10
Bello!!!L'ho guardato solo per coincidenza al cinema perché non c'era posto per quell'omone di Thor e quegli psicopatici di Fast and furious e devo dire che sono stato fortunato...la trama è bella e congruente, non mi pare di aver notato cose assurde (se si prescinde dal fatto che lui possa rivivere 8 minuti passati ;-)) Detto ciò la storia è intrigante e coinvolgente, fin dall'inizio...un film che non ha bisogno di durare tre ore per essere apprezzato, e Jake è veramente molto bravo nell'interpretazione...da vedere

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  05/05/2011 00:17:55
   8 / 10
Amo Duncan Jones. Voglio un figlio da lui a cui raccontare tante belle storie distopiche che gli faranno venire gli incubi per mesi e mesi.
Anche se meno personale rispetto a Moon, questo Source code ci consegna un regista in grado di confezionare un solido blockbuster d'autore. Un' ottima regia permette di sfruttare una situazione ripetitiva senza annoiare mai. E' esemplare come i particolari degli otto minuti cambino, anche impercettibilmente, ogni volta che il protagonista ricomincia la sua indagine a posteriori da capo. L' impatto emotivo del film è forte. Si tratta di fantascienza etica, umana, profonda. Peccato per un finale che avrei troncato qualche minuto prima. Ma va bene anche così.
Abbiamo trovato un regista di fantascienza con le palle. Teniamocelo stretto.

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Ultima risposta 29/09/2011 18.14.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  05/05/2011 00:12:14
   4½ / 10
Un film spiazzante, nel senso che non si capisce la brusca virata di rotta di un regista dal quale mi sarei aspettato, perlomeno dopo "Moon", tutt'altro genere di film.
Diciamo subito che, se tecnicamente Jones riconferma le sue doti, la storia è assolutamente trita e ritrita, e dopo i primi 8 minuti (non scherzo) si può benissimo indovinarne il finale. I personaggi mancano completamente di spessore psicologico, e le dinamiche emotive che intercorrono fra di essi sono così prevedibili e banali da rasentare l'ilarità. Spiazzante anche la frettolosa risoluzione dell'enigma, ammesso che di enigma si possa parlare; tant'è che la storia in sé appare come una scusa, poco credibile, per attribuire un senso ai vari guazzabugli spazio-temporali che si iterano ad intervalli regolari.
Più che un voto al film, che in effetti potrebbe anche meritarsi la sufficienza, è un voto alle aspettative tutt'altro che ripagate. Gradevole sì, ma troppo frettoloso per coinvolgere davvero; troppo privo di quell'impronta emotiva personalissima che ha reso Moon un piccolo gioiello della fantascienza.

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Ultima risposta 05/05/2011 00.13.51
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IceKiller  @  04/05/2011 17:05:15
   7½ / 10
Questo film nonostante alcune lacune veramente grandi, riesce a essere piacevole e comunque ben realizzato, veramente un peccato perchè emerge che poteva essere migliore sotto molti aspetti. Ottimo l'inizio, ottima la parte finale e il finale stesso. Anche se lascia diverse perplessità, se vi piace il genere guardatelo.

TheGame  @  04/05/2011 10:22:10
   5½ / 10
Ritorno su commissione hollywoodiana per Bowie jr dopo lo splendido "Moon". Continui e intriganti "loopback narrativi" a tener banco, senza il rischio di perdersi in spiegoni alla Nolan, snocciolano telefonati colpi di scena, frasette dalla lacrima facile, retorica spicciola e la gloria della bandiera a stelle e strisce sventolante... Ma per fortuna il finale salva il mondo, il protagonista e l'intera baracca dal fiasco...

Sefirot_89  @  04/05/2011 04:27:03
   9 / 10
appena finito di vedere... film semplicemente fantastico... da vedere assolutamente!!!!

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Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  03/05/2011 23:13:13
   6 / 10
Vediamo cosa ha di buono questo film:

1) l'idea di fondo
2) le interpretazioni
3) i dialoghi
4) le fotografie

Però , purtoppo , il film non si eleva dalla sufficienza, a mio avviso , per la sceneggiatura mal sviluppata in quanto evidenzia diverse forzature su alcuni punti circa il funzionamento del Source Code , il quale mostra molte incongruenze e lascia aperti altrettanti dubbi (non li elenco per non dilungarmi).
Il finale doveva fermarsi 5 minuti prima alla scena del bacio, in quanto tutto ciò che accade dopo, è solo un ennesima forzatura.

Altra critica alla figura dell'attentatore che non gli si addice e non convince !!!

Peccato per l'occasione persa !!!

sempre  @  03/05/2011 21:15:24
   8½ / 10
E' un film interessante, con un finale che fa riflettere... sulla possibilità di mondi paralleli, a cui, evidentemente, si può accedere solo attraverso lo sfasamento spazio-temporale. E se si possono creare percorsi paralleli "migliori", è però ben vero che se ne possono creare anche di peggiori (il che sarebbe intrigante come tema da sviluppare)...
L'attore protagonista recita bene, ma gli 8 minuti del loop temporale sembrano un tempo effettivamente ridotto per combinare qualcosa di buono... soprattutto per intrecciare una relazione convincente con l'altra protagonista (meno carismatica)...

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benny257  @  03/05/2011 12:46:29
   8 / 10
Davvero un bel film. Dal trailer pensavo peggio. Invece la storia è intrigante e il finale è davvero pazzesco. Una sorpresa continua.

P.s.Qualcuno nel cinema alla fine del film non aveva capito nulla ed il commento di qualcuno è stato che si aspettava più azione.
In realtà il film è comprensibilissimo ( ricordate Inception...quello era un attimino più intricato ed a volte ci si poteva perdere...in questo non avrete alcun problema)

Black Eight  @  03/05/2011 00:17:23
   7 / 10
E' stata una piacevole sorpresa questa pellicola diretta da Duncan Jones, che ha sulle spalle il peso ingombrante del padre, ma che sembra anche essere uno dei più promettenti sul mercato. E in effetti si sente il tocco originale e soprattutto personale nella scelta di ogni singola inquadratura da parte di questo giovane regista che cerca di andare oltre il genere fantascientifico dando (in generale) allo spettatore l'idea di trovarsi di fronte ad un film d'autore ben più complesso nella sua lettura. Si può dire che riesce nel suo intento anche perché supportato da un grande montaggio e un'ottima quanto fastidiosa fotografia, due elementi che insieme non fanno che accentuare il senso di claustrofobia e smarrimento che richiede questa particolare storia. Fortunatamente l'idea dei mondi paralleli e della realtà frammentata nel suo ordine spazio-temporale continua a funzionare bene a livello cinematografico e per ora non stanca. Partendo da questa base, quindi, Duncan Jones decide di cavalcare l'onda approfittando dell'immagine del suo protagonista Jake Gyllenhaal che ancora una volta dimostra un talento indiscusso, messo purtroppo a volte al servizio di produzioni sbagliate. I co-protagonisti fanno il loro senza eccellere

outsider  @  02/05/2011 23:23:44
   8 / 10
ottimo film e ottima prova interpretativa del nostro ex ragazzo donnie.
certamente espressiva Lei, attraente.
Esisterà un mondo parallelo? Mah.
Comunque bello.
Da vedere e nulla più.
Consigliato da outsider

24 risposte al commento
Ultima risposta 05/05/2011 09.08.44
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Invia una mail all'autore del commento ziotony  @  02/05/2011 22:30:14
   5 / 10
Non capisco proprio questi gran voti, l'idea agenerale del film è anche decente , ma nulla di più , il film risulta lento fino a metà ,ripetitivo, ripetitivo, ho detto ripetitivo? Nulla è sviluppato in maniera sufficiente , alla fine ci si arrende a ciò che accade , senza farsi troppe domande , il lieto fine (lieto fine ?!?!) arriva , ma alla fine ciò che dà soddisfazione è più che altro la FINE !!!

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Ultima risposta 02/05/2011 22.46.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  02/05/2011 20:28:32
   6½ / 10
In genere non seziono il giudizio in "parti" di pellicola; stavolta però è quasi inevitabile.
Normalmente non giudico sulla base della (poca o tanta) originalità - e non lo farò nemmeno stavolta.
Dopo un inizio assai brillante (che ha fatto ricordare "Inception"), il film si concede 45 minuti buoni di reiterazioni stucchevoli di questi "famosi" 8 minuti, sulle quali condivido nello specifico il giudizio qui sotto di Pompiere.
Il finale, tuttavia, anche se in ritardo, riscatta a mio avviso la pellicola, inanellando almeno 2 notevoli colpi di scena che piegano lo "script" verso una "morale della storia" forte, coinvolgendoci a livello emotivo ed etico come sino ad allora la pellicola non era riuscita.
Se l'inizio rammenta "Inception", la conclusione si muove verso "Avatar" (NB in termini di contenuto, non estetici).

Dieci mesi fa era uscito "The box" dal regista di Donnie Darko, che viene in mente perché appartiene a un medesimo filone della post-fantascienza, quella distopica ambientata non più in un futuro immaginario (è passato da tempo di moda), ma in un alternativo presente. Inoltre, il protagonista di questa pellicola è lo stesso di Donnie Darko.
Ma se "The box" faceva scadere una notevolissima prima parte in una seconda parte controversa e in parte...insulsa, "Source code" si avvale di un ottimo finale per conferire senso a una pellicola che era, sino a 15 minuti dalla fine, scaduta, come fosse "costretta" nello spazio - claustrofobicamente esiguo - sia sotto il profilo spaziale (la "capsula" e il vagone), sia sotto il profilo temporale (gli 8 minuti...).

alex14  @  02/05/2011 18:43:23
   9 / 10
Bellissimo!!! Mi ha entusiasmato!!!
Ho letto un commento qui sotto che dice che il film sarebbe dovuto durare 5 minuti in meno...e invece io alla fine pregavo perchè non finisse proprio lì :D
Sono uscito dalla sala davvero soddisfatto, come non succedeva da tempo!
Gyllenhaal strepitoso!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  02/05/2011 17:54:43
   5½ / 10
Sean Fentress (Jake Gyllenhaal) era un'insegnante di storia, il Capitano Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) un elicotterista dell'esercito, ovviamente americano, in missione per conto di Zio (Sam). Donnie Darko (Jake Gyllenhaal) era una specie di eroe depresso e romantico. Adesso, in "Source Code", Jake Gyllenhaal è un insieme di tutti questi personaggi. Anche lo specchio pare indeciso, riflettendo un'immagine che non è la sua.
Prendendo in prestito la primitiva imbranataggine tipica di certi docenti (soprattutto quando sono gettati in pasto a congegni fantascientifici poco avvezzi alla loro indole), la risolutezza di certi soldati, e un viaggio nel tempo (il quale in verità assomiglia in questo caso più a un loop che a un wormhole), l'eroe della storia (presentato attraverso l'uso di tanti nomi per confondervi un po') è convinto di partecipare a una simulazione, probabilmente ideata da quel manipolo di burloni dei suoi amici (?) militar-governativi. E così se ne sta bel bello sul treno delle 7.40, nell'ora di punta, e gli basterebbero ancora 8 minuti per giungere verso Chicago. Solo che quel treno esploderà, e lui dovrà scoprire, uscendo e rientrando continuamente da quei brevi giri d'orologio, chi è l'attentatore e come ha fatto a far saltare in aria quel maledetto convoglio blindato (sul quale non funzionano i freni di emergenza, deprecabili tecnici USA!).

Partendo da presupposti che tirano in ballo la fisica quantistica, il calcolo parabolico, le mappe sinaptiche e altre ******* del genere, lo spaesamento del povero Gyllenhaal si manifesta attraverso aggressioni gratuite ai passeggeri tanto che, prendendo a cazzotti un po' tutti (neri, bianchi, gialli), prova alla cieca a evitare l'attentato. Inizialmente un po' duro di comprendonio, non è un bel vedere mentre recita roteando gli occhi e la testa nel tentativo di risultare apprensivo. Il bello è che deve fare tutto da solo, senza l'inquinamento di tanti effetti speciali che di solito riempiono le scene di film come questo.

Tuttavia l'artificiosa "riassegnazione del tempo sta alla rassegnazione dello spettatore" come il "continuum temporale sta al cortocircuito emozionale", in un'equazione matematica inventata qui per qui giusto per prendere in giro la protervia dello scritto. E' troppo facile insinuarsi nell'ostinazione scientifica di questa sceneggiatura. Il film predica il valore della vita, quando non è in grado di discernere tra il suo rispetto e lo sfruttamento; oltretutto non tenendo conto dell'importanza della salute cinematografica, sempre più irrimediabilmente compromessa nelle mani di certi trascurabili figuranti.

Come in "Moon", il sopravvalutato esordio sempre diretto da Duncan Jones, il protagonista parla con il mondo esterno attraverso un monitor, ha desideri semplici e molto umani (il tentativo di parlare col padre), e si trova chiuso in una specie di sarcofago transitorio nel quale "opera" in semisolitudine; dalla base lunare siamo passati a una capsula-tomba. Jones, figlio di David Bowie, ha il pregio di mantenere una limpidezza registica che a tratti intriga e ci avvicina a una sgradevole sensazione claustrofobica. Prima di parlare della nascita di un Autore, a mio avviso bisognerà attendere ancora: troppi riferimenti in carta carbone, deboli e un po' inconsistenti sono stati esibiti fin qui perché si possa individuare un'impronta originale e significativa.

Ma ritorniamo all'eroe tanto citato all'inizio, che altrimenti scadono gli 8 minuti. Jake, io ti voglio bene. Sono convinto che tu sia uno dei più bravi attori in circolazione. Non farti azzerare la memoria da queste sciocchezze, non cedere alle facili lusinghe di un finale dalla lacrima artificiale: l'esplorazione spirituale e l'approfondimento morale arrivano troppo tardi per emozionare davvero. La prossima volta scegliteli meglio i film, Donnie mio caro.

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Ultima risposta 03/05/2011 10.15.08
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Rand  @  02/05/2011 17:19:01
   8½ / 10
Duncan Jones si rivela essere un regista di fantascienza da tenere d'occhio e con source code lo dimostra. Tornare indietro nel tempo per indagare sull'esplosione sul treno per soli otto minuti è già di per se una sfida, sia per il regista che per lo spettatore. Perchè il tutto deve risultare credibile, senza strafare al dettaglio ma comunque la plausibilità è quello che cerchiamo. Così altro che dejavu, quello era un filmetto approsimativo nell'idea e anche nella caratterizzazione dei personaggi. qua invece a parte i protagonisti gli altri passeggeri sono anche loro parte dell'investigazione. Jake riesce a farsi perdonare Prince o Persia, e Michelle Monaghan è brava e non certo solo di contorno. Vera Farmiga è ambigua quanto basta, inoltre la trama è abbastanza complessa e non certo così prevedibile negli sviluppi. Il finale mi ha spiazzato notevolmente perchè Jake-Colter

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Chiede di tornare indietro alla realtà, che per lui è più vera

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Questo è tutto, andatelo a vedere e Duncan merita i complimenti!
Nel reparto tecnico è tutto ben fatto nonostante il budget di 30 milioni di dollari la spettacolarità non manca, inoltre cari miei se siete dei fanse del Cavaliere Oscuro qua potrete gustarvi delle panoramiche di Chicago che nel film di Nolan sono solo semplici apparizioni.

Leonhearth87  @  02/05/2011 15:55:02
   6½ / 10
Sicuramente un buon film. Buona la trama, il ritmo è sempre alto, complice anche la non eccessiva durata del film (1 ora e mezza). Bravo Jake Gyllenhaal, secondo me potrà essere anche migliore in futuro. L'unico grande difetto del film è l'originalità: l'idea di base, anche se cambiata in qualche modo, fondamentalmente è quella vista in altre pellicole come Deja Vù. Sicuramente non è la "copia fatta male" di quest'ultimo, ma sicuramente Source Code usa l'idea di fondo: tornare ai momenti del disastro per catturare l'attentatore, cambiando qualche elemento e creando, tutto sommato, un film gradevole.

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Ultima risposta 02/05/2011 16.24.51
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spoonji  @  02/05/2011 10:54:44
   8 / 10
Come si fa a fare i migliori film di fantascienza degli ultimi anni, usando buone idee (originali o no non è importante, non c'è quasi più nulla di originale ormai), senza usare grandi effetti speciali, spendendo due lire, usando uno scenografo part time, al quale basta disegnare 3 scene mentre è seduto sul cesso per fare un gran film?
Chiedetelo a Duncan Jones.
Non c'è nient'altro da dire. Segue lo stesso filo conduttore di Moon, ma applica gli stessi temi in maniera diversa e tira fuori un altro film cult. Un po' più patinato del precedente, ma sempre con la sua impronta, che è già diventata un marchio di fabbrica.

zakfett  @  01/05/2011 23:18:31
   8 / 10
Un film di ritmo, idee (non originali ma assemblate bene) e caratterizzazione del protagonista che regge il film sulla sua prova attoriale.

Esci dal cinema e lo commenti, e lo fai tornando a casa, e prima di dormire... un film che ti lascia riflettere.
Detto questo l'incipit del commento di VincentVega1 spiega bene la storia.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  01/05/2011 23:15:29
   7½ / 10
Andate nel futuro e raggiungete la luna in compagnia di un Precog. Mettetevi subito alla ricerca del bar più alternativo e schiaffate il vostro amico Precog dientro al bancone.

Ora, fategli fare un cocktail: un po' di "Ricomincio da capo", qualche spruzzatina di "Lola corre" e un mezzo litro di "Allucinazione perversa". Infine, prendete il vostro vecchio cd di David Bowie e inseritelo nel lettore:

Rebel Rebel, you’ve torn your dress
Rebel Rebel, your face is a mess
Rebel Rebel, how could they know?
Hot tramp, I love you so!

Tutto ciò sarà stellare.

7 risposte al commento
Ultima risposta 05/05/2011 00.15.59
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Andreweffe  @  01/05/2011 23:00:59
   10 / 10
albio1985  @  01/05/2011 18:38:39
   7½ / 10
La storia ricorda molto Dejavù,ma sono stati inseriti vari elementi che lo rendono un film molto buono.Consigliato

Izivs  @  01/05/2011 17:56:46
   7 / 10
Sebbene il genere non era originale, il film riesce in pieno a coinvolgere lo spettatore.....Ottima l'interpretazione del protagonista e i più vivi complimenti alla Michelles Monagham che a 35 anni ne dimostra almeno 10 di meno.

Alex2782  @  01/05/2011 17:10:07
   7 / 10
film non originale sul genere deja-vu ma ben strutturato ed interpretato soprattuto da gyllenhaal azzeccato nel ruolo. il regista dopo l'esordio con "moon" sembra promettere bene anche in futuro.

jiko  @  01/05/2011 12:25:32
   6½ / 10
Non male, un bel thriller fantascientifico, l'idea di base è ingegnosa ma poteva essere sviluppata meglio, mi aspettavo qualcosa di più dal regista di "The moon". I riferimenti ai vari film di genere (Inception, Next, Deja Vu) sono fin troppo evidenti. Come già detto da qualcuno, con una trama così poteva essere un capolavoro, ma molti dettagli non vengono approfonditi, molte domande rimangono senza risposta e il film si chiude un pò frettolosamente con un finale non troppo convincente.

dagon  @  01/05/2011 08:56:51
   6½ / 10
Idea non male, un mix tra "ricomincio da capo" e "deja vu", affidata ad un regista che si conferma interessante e non dozzinale. Purtroppo il film dura 5 minuti di troppo, non finisce dove dovrebbe finire


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Ultima risposta 05/05/2011 12.15.19
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enter  @  01/05/2011 07:47:52
   7 / 10
comincio...si fa per dire...dall'unica pecca che riguarda il film che prende spunto tra inception,prospettive di un delitto,avatar e minority report,quindi a livello di novità non e proprio il massimo;ma cmq tra mondi paralleli e viaggi spazio temporali ti mescola le idee facendo pensare ogni minuto che passa in modo diverso,per nulla scontato ovviamente alla fine come capita in film del genere qualche domanda te la poni....e perchè non rivederlo per cercare di colmare le lacune??!!!una bella sorpresa...

Constantine  @  01/05/2011 01:30:30
   8 / 10
Ragguardevole seconda opera quella di Duncan James, una pellicola di fantascienza che trova le sue solide basi in un ottima sceneggiatura, una bellissima fotografia, un cast davvero in forma, ed ultimo ma non ultimo, un ispirata e tecnica regia. La vicenda sembra girare fin dalla prima inquadratura alla perfezione, c'è: adrenalina, suspence, contenuto, spunto. Un opera realizzata con cura. Uscendo dalla sala si ha quella soddisfazione propria di non aver sbagliato a scegliere "Source Code". Io avrei preferito un piccolo taglio che spiegherò meglio in spoiler ma che comunque rientra nella sfera della soggettività. Il film è davvero consigliabile, in particolar modo agli amanti di "Quantum Leap"... Un Jake Gyllenhaal davvero convincente.

"Dimmi che andrà tutto bene."

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albert74  @  01/05/2011 00:21:24
   7 / 10
il film - sulla falsa riga di inception ma molto più lineare nella trama - si presenta bene ed è molto coinvolgente. Buona anche la recitazione dei protagonisti. Di sicuro non ci si annoia ed è un prodotto di notevole livello. Mi è piaciuto più di inception perché la trama non è ingarbugliata e non ti fa venire il mal di testa anche se il filone è quello. Qui non si tratta di viaggare nei sogni ma nel tempo. Certo di film sui viaggi nel tempo ne sono usciti diversi (mi viene in mente time machine del 2002) ma questo è maggiormente coinvolgenti di quelli che ho visto fino ad ora.

Bert  @  30/04/2011 19:39:13
   8 / 10
Ottimo, ben scritto (la trama è abbastanza originale, e in ogni caso la struttura è solida e tiene bene), ben recitato, avvincente e ritmato. Il finale non è eccezionale, ma in generale non ho trovato sbavature rilevanti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/04/2011 15:25:15
   7 / 10
Una sceneggiatura solida anche se non eccessivamente originale (ricorda qua e là Nolan e altri...), un protagonista decisamente convincente e una regia accurata rendono Source Code un blockbuster riuscito. Bella confezione e buon intrattenimento. Ritmo teso per un film che riesce a catturare pienamente l'attenzione.
Un po' troppo sdolcinata la parte finale.

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Ultima risposta 01/05/2011 01.56.47
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simonssj  @  30/04/2011 10:26:53
   7½ / 10
pregevole sicuramente, ben recitato davvero....ma rimane quel senso di deja vu (e mi riferisco sia al fenomeno che al film con Washington...)...

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guidox  @  30/04/2011 00:27:48
   7½ / 10
interessante lavoro di Duncan Jones, che bissa il successo di Moon, a mio modo di vedere facendo addirittura meglio.
la trama, basata sui salti spazio-temporali e sul tema degli universi paralleli (addirittura qua il protagonista per le sue missioni da otto minuti interpreta un'altra persona) segue un filo logico sempre preciso e ha il pregio di non accartocciarsi per qualche incongruenza che stona nel complesso generale (come in Deja vu ad esempio).
nessun effetto speciale eclatante di cui comunque non si sente affatto la mancanza, una regia precisa che fa benissimo il suo lavoro, sostenuta da un buon cast.
7,5-8

Bartebly  @  29/04/2011 23:14:16
   8 / 10
Un gran bel film! Solo che alla fine mi sono balzati in testa una serie di considerazioni prettamente accademiche. Polluzioni accademiche, per dire. Il capitano Colter Stevens non può neanche essere come Narciso, quando si guarda allo specchio il volto dall'altra parte non è il suo ma quello di Sean Fentress, l'insegnante. Eppure quella sua deviante forma gemellare diviene il suo "me" più salvifico. Ma se, in fin dei conti adottiamo - con un super salto acrobatico assurdo - il Narciso di Pausania (Narciso innamorato di sua sorella gemella, sorella che poi muore e che Narciso ricercherà specchiandosi nella fontana), abbiamo in qualche modo un nesso: un palliativo che finisce per avere una funzione consolatrice. Una consolazione che diventa riscatto. Colter-Sean è in sostanza una immagine, un'immagine che - paradossalmente - ha più possibilità d'azione della realtà, di quel primo livello di realtà in cui il corpo del capitano si trova. Facendo un'altra capriola, credo necessaria per riassumere la complessità dell'ottica di Mr. Jones: l'immagine di Colter e il soggetto-oggetto Colter. Questo è uno di quei casi in cui l'oggetto si adegua all'immagine.
How, my God! L'Agostino dei Soliloquia (?) scrive che la rassomiglianza è madre della falsità, definendo ulteriormente che, come nel caso dello specchiarsi, si ha una somiglianza con peggioramento. Vale a dire che l'immagine non potrà mai essere l'oggetto raffigurato; ne divergerà sempre, inevitabilmente. L'immagine riflessa è un' imitazione in sostanza dell'oggetto che si riflette. Immagine con peggioramento, falsità. La realtà "creata" in cui si ritrova il capitano Colter è quindi, di per sé, una somiglianza con peggioramento (direbbe quel burlone di Agostino). E invece, l'esperienza vissuta da Colter ribalta completamente questa credenza agostiniana e non solo. La falsità diviene possibilità di miglioramento. L'immagine da mero surrogato diviene soggetto-oggetto agente.
Il capitano C. lotta continuamente contro quella che Derrida chiama différance, un fondamento vittima sempre di molteplici piani e quindi sempre defondato, un fondo senza fondo. Questo continuo rincorrere il tempo, il tornare indietro per anticiparlo, è ciò che tuttavia va a "creare" il capitano C. La perdita di fondamento porta in superficie la ri-nascita del capitano C. Il capitano C., perennemente in conflitto col mondo o coi mondi, in conflitto con se stesso e con l'epoché fenomenologica (con la sospensione dell'opinione sull'esistenza del mondo) che è costretto suo malgrado ad attuare ma che, di rimando, lo riporta alla sua coscienza, al suo pensare di sé; al suo vissuto intenzionale, alla sua percezione immanente. Per prima cosa il capitano C. deve riconoscere il primato della sua coscienza sul resto. Ma c'è di buono che in tutto 'sto casino, il capitano C. ha quel non poco invidiabile **** di trovarsi ogni volta di fronte Michelle Monaghan. Heh, sì. Se questo non è ****!
Per concludere questa sbobba assurda (parlo di ciò che ho scritto or ora), citerei ancora una volta l'Agostino dei Soliloquia, e credo che questa frase riassuma uno dei temi cardini del film: "Non ti pare che, la tua immagine allo specchio, è come se volesse essere te stesso?"
E comunque i Jefferson Airplane spaccano ancora.

One and only, canzone di Chesney Hawkes compare anche in Moon. E' una sorta di impronta del regista. Il suo "momento" Alfred Hitchcock.

Atomico  @  29/04/2011 22:34:34
   7½ / 10
Il mio voto al film è 7.48 qui approssimato a 7,5 per ovvi motivi di arrotondamento.

Il film sembra tagliato, nel senso che mostra una trama non approfondità, sia per quanto riguarda le cose che accadono e sopratutto le dinamiche dei vari personaggi. Forse è stata una scelta volontaria, pensando che un film più veloce potesse risultare più commerciale.

Il film non dà molte emozioni, il finale che è prevedibilissimo non viene goduto fin in fondo dallo spettatore perchè, come accennavo poc'anzi, manca il dovuto approfondimento dei personaggi.

Ho dato un voto alto (rispetto a quanto ho detto finora) perchè mi piacciono le trame strane e piene di misteri che si dipanano piano piano. Gli spettatori che non hanno questa inclinazione, credo farebbero bene a stare lontano da questo film.

piripippi  @  28/04/2011 00:02:48
   7 / 10
se avete visto iception e vi è piaciuto il genere è quello, ma decisamente più alla buona. il film parte male con una trama che non convince ma poi improvvisamente diventa bello e godibile, la trama nella sua follia diventa avvincente.un film quasi privo di effetti speciali ma non per questo in tono minore.credo che sia un film che non finirà negli annali ma di certo vale la pena vederlo

Fumoffu  @  23/04/2011 00:28:15
   6½ / 10
Di questo film non mi è piaciuta l'idea che sta alla base del codice sorgente, una delle più forzate di sempre, a mio parere, liquidata con una spiegazione molto veloce, ma questo è solo un pregio visto che se si fossero messi a spiegare meglio una cosa del genere sarebbero caduti solo nel ridicolo. Bene hanno fatto, da questo punto di vista, a dire "ehi, fidati, se usiamo la parola quantistico vuol dire che ha senso".
Di contro c'è però che è ottimamente girato, tiene alto l'interesse per tutta la durata senza precipitare in cose troppo complicate adatte solo al cervello dello spettatore appena laureato in fisica, ed ha un eccellente finale, che ho trovato forse la cosa migliore del film. Nè convincente nè sottotono la prova degli attori in ruoli tutto sommato semplici. Un'idea che mi piaceva...

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Dello stesso regista mi era piaciuto nel complesso forse più Moon, seppur dal ritmo molto più lento e con molta meno tensione.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  19/04/2011 19:40:35
   8½ / 10
Davvero un gran film tra thriller e science fiction. Bravo Gyllenhaal, ma la sceneggiatura è davvero qualcosa di pregevole, rivalutando tutte le pellicole basate sui viaggi nel tempo (Donnie Darko?). Da vedere a tutti i costi...

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