suburra regia di Stefano Sollima Italia 2015
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suburra (2015)

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locandina del film SUBURRA

Titolo Originale: SUBURRA

RegiaStefano Sollima

InterpretiPierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Antonello Fassari, Jean-Hugues Anglade, Adamo Dionisi

Durata: h 2.10
NazionalitàItalia 2015
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2015

•  Altri film di Stefano Sollima

Trama del film Suburra

Nell'antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma è la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge. Il film è la storia di una grande speculazione edilizia che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l'appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e invischiato fino al collo con la malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), il più temuto rappresentate della criminalità romana e ultimo componente della Banda della Magliana. Ma a generare un inarrestabile effetto domino capace di inceppare definitivamente questo meccanismo saranno in realtà dei personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere come Sebastiano (Elio Germano), un PR viscido e senza scrupoli, Sabrina un'avvenente escort (Giulia Elettra Gorietti), Viola (Greta Scarano) la fidanzata tossicodipendente di Numero 8 e Manfredi (Adamo Dionisi) il capoclan di una pericolosa famiglia di zingari.

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Voto Visitatori:   7,57 / 10 (142 voti)7,57Grafico
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Voti e commenti su Suburra, 142 opinioni inserite

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Dompi  @  31/10/2015 21:32:18
   6½ / 10
Pe' fa sta recensione me tocca scrive romano pecché altrimenti nun me se crede. Il film è "Blade Runner coi mafiosi".

Allora, stavamo a dì, sì sì bono Sollima(m'è piaciuto 'n sacco Romanzo Criminale, Gomorra l'ho lasciato lì appena me parte l'ignoranza me o guardo), semo poi arrivati al 2015 e tutti a parlà bene der nuovo film, Suburra, a me m'è parso la prima puntata di una nuova serie mafiosa italiana, appena ho visto me sò detto:"Ma che è già uscita la seconda stagione de Gomorra?", invece no è 'n film de du ore su dei coatti che se sparano de traverso e se guardano in cagnesco pe 10 minuti pe fà vedè chi è sgamato de li altri.

Praticamente a trama è a seguente: Ce stanno de li omini che spacciano a droga, uno fa il politico e va in giro pe la notte, un altro che se chiama "Er Samurai" e dovrebbe esse un cinese ma se scopre che è solo uno de Cesaroni, poi ce sta 'na tipa che sta co un pelato che vo trasformare Ostia in Las Vegas, poi uno che ha dà pagà i debiti del padre e non c'ha l'ombrello, poi inizia a piovè e qualcuno more pe strada.

Mo uno ad uno vado ad analizzà bene chi sono li protagonisti der film:

Pierfrancesco Favino:fa il politico ma va de notte a cercà riposo in alberghi der centro, je va male 'na sera pecché durante 'na festa co delle amiche una se azzoppa e casca male a terra. Un omo vede tutto e lo ricatta de brutto, Favino allora chiama er "Numero 8" e Favino non viene più ricattato. In 'sto film Favino c'ha na faccia che pare un suino umano. PIERFRANCESCO SUINO.

Claudio Amendola. CLAUDIO AMENDOLA: Allò mo non voglio premè troppo su sto pulsante, ma pecché me devo vedè uno che 1)NON SA RECITA' 2)E'
NEGATO CON LA RECITAZIONE 3)NON SA RECITA' 4)NON E' CREDIBILE 5)HA
FATTO I CESARONI 6)HA FATTO I CESARONI FINO ALLA SESTA STAGIONE 6)NON SA RECITA' 7)FACEVA I CESARONI E SE DIVERTIVA 8)NON SA' RECITA'? Quanno appare ner primo dialogo der film pare 'n morto che sta seduto a bere da a' cannuccia, ner film se chiama "Er Samurai", forse ER sta a dì che fra poco o ricoverano d'urgenza pecché c'ha 40 anni a gamba porello e troppo non je si può chiedè de fà. Devo dì che in due o tre scene pare credibile e nel personaggio ma la sera ho gli incubi a pensà che er cattivo mafioso der film lo fa lui. "ER" CLAUDIO AMENDOLA.

Antonello Fassari. ANTONELLO FASSARI:meno male che lo hanno fatto recità in due minuti der film, dopo sti du minuti fà una brutta fine che non gli invidio 'pe nulla. ANTONELLO MI BUTTO GIU' DAR PONTICELLO.

Elio Germano: me spiace lo adoro non je posso sfottè, è il migliore der film. C'è da dì però che deve pagà i debiti e anche lui poi accoppa qualcuno sotto a pioggia de notte. MAMMA GUARDA COME PAGO LI DEBITI.

Alessandro Borghi: un omo pelato che però 'n certe scene fa paura a recità, molto calato ma se sgretola alla fine e cala de intensità, nun me va di punirlo troppo. Ner film se chiama Er Numero 8, otto forse sono i minuti che impiega a pulì il lavandino co il detersivo. MASTROLINDO NUMERO 8.

Greta Scarano: dì che è 'na fia è dì poco, me limito a dì che ad ogni scena stavo ad applaudì Sollima pe avella fatta recità. Forse se spreca 'n po' ma il film se poteva chiamà benissimo "Greta Scarano" che lo andavo a vedè subito al cinema. GRETA SCARANO TE VOJO BENE.

Poi ce sta 'n romano che non so come se chiama de nome pure lui bravo a recità, in pratica dà fastidio a Elio Germano e je intima spesso de pagarje le tasse dovute. Ammirevole.

'Mo a parte li scherzi mia, volevo dì che il film è impostato come a dire:"Mo je faccio a critica sociale, te faccio vedè come gira il mondo, questa è la realtà, ti tiro fuori delle tematiche che faranno tremà i polsi, mo arriva l'Apocalisse". Poi vedi il film e la storia e di sti quattro ebeti che se sparano a vicenda e se incontrano pe strada de notte. De critica sociale non c'è nulla, è solo un pretesto pè mostrà violenza/mafia/corruzione, er Papa lì non se può vedè, relegato a du scene solo pe mostrà come la Chiesa è corrotta. 'Sti luoghi comuni se sprecano e me danno fastidio, sono parole al vento se poi fai vedè pe l'ennesima volta sti mafiosi coatti che non c'hanno spessore psicologico e accoppano qualcuno perché gliel'ha detto 'n altro. Le musiche der film che so state elogiate da tutti sìsì son belle canzoni ma volemo parlà de come so state utilizzate? Prima 20 minuti di silenzio poi appena c'è 'na scena forte e di impatto partivano gli M83 o musica stile House Of Cards pe fà atmosfera. La metafora de la pioggia è bella e riuscita, Claudio Amendola non se può vedè.

'Pe riassume il tutto, andatelo a vedè pecché tecnicamente è fatto bene ma nun me se venga a dì che merita un nove o è un capolavoro.
Bona, alla prossima ce se vede.

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Ultima risposta 05/11/2015 18.41.08
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ValeGo  @  30/10/2015 11:56:49
   8½ / 10
Un pugno nello stomaco, violento, crudo, cosi' forte da farti stare male. Perfetto Favino nell'interpretare il politico qualunquista che pensa solo agli affaracci suoi, bravo anche un inedito Borghi nella parte del numero 8, di tutti i delinquenti, quello più sempliciotto. Un ritratto spietato di una realtà, aihme' sempre peggiore; avrei gradito che fosse possibile riconoscere in maniera inequivocabile i personaggi coinvolti, così da sp******arli per bene. Fanno schifo! Basta!

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Ultima risposta 17/09/2016 19.35.48
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blabla_89  @  29/10/2015 19:24:54
   8 / 10
Ottimo film. Non sono un appassionate del genere ma il film scorre molto bene e fa si che lo spettatore rimanga concentrato per tutta la sua durata.

InvictuSteele  @  29/10/2015 15:11:24
   8 / 10
Sinceramente non sono un patito di questo genere di film incentrati sulla corruzione mafioso-politica, è una delle tematiche che meno mi interessano visto che è talmente reale e attuale che ne ho il disgusto. Però bisogna ammettere che questo è un grande film ITALIANO, confezionato in maniera eccellente, con una regia e una fotografia spettacolari, attori in formissima e location e musiche incredibili. Due ore che tengono incollati allo schermo e che raccontano (o almeno hanno la pretesa di raccontare) i segreti di una Roma sempre affogata nella pioggia, tanto meravigliosa quanto corrotta. Lo schifo raccontato ovviamente esiste davvero, anche se la narrazione a tratti risulta forzata con improbabili sparatorie, atti di vendetta e scene d'azione degne di un poliziesco americano. Il finale inoltre non ci sta proprio, troppo forzato e quasi scontato. Detto ciò, è comunque un film che va assolutamente premiato e tra tanta spazzatura finalmente ci troviamo di fronte a un grande prodotto che innalza (purtroppo di poco) una filmografia italiana caduta da troppo tempo nel baratro della mediocrità e dell'inconsistenza. Solo per questo merita un 8 pieno. Per tutti i detrattori: va bene che i gusti sono soggettivi ma quando una pellicola è ottima bisogna ammetterlo, anche se è italiana, senza cercare scuse che non hanno capo ne coda.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  29/10/2015 10:37:47
   6 / 10
Fil che vuole essere una specie di Gomorra mix Romanzo Criminale, tutto decisamente sopra le righe. Alcune situazioni non dico che siano impossibili, ma altamente improbabili. Film che perde di credibilità nell'ultimo quarto d'ora. Dopotutto però non mi sento di sconsigliarlo. Il film scorre bene e si lascia guardare senza troppe pretese

GianniArshavin  @  28/10/2015 20:42:38
   8 / 10
Finalmente sembra che il cinema italiano stia abbandonando la crisi nera nel quale da anni è immerso,almeno in piccola parte, ed è una grande gioia vedere che questa tendenza positiva coinvolga anche il defunto cinema di genere.

Infatti dopo Tales of tales ,una sorpresa squisita, arriva Suburra di Sollima,la conferma netta e potente della parziale rinascita del nostro cinema.
Suburra richiama alla mente film che in Italia non si fanno più, come i drammi politici alla Petri o i crime movie tanto in voga in passato. La pellicola di Sollima mescola generi e lo fa bene,parla del disfacimento societario italiano e degli italiani senza banalizzazioni e retorica.

Ambientato in una Roma sporca, corrotta e perennemente sotto la pioggia battente (sotto questo aspetto ricorda Seven) Suburra intreccia le storie di molti personaggi marci dentro,in una struttura corale solidissima a prova di sbavature e buchi.
Tutti i protagonisti sono lo specchio di un'Italia corrotta e senza più valori,viscidi e senza scrupoli come se ne vedono tanti nella realtà. La pellicola è brutale,cruda e sincera nel tratteggiare queste figure una più negativa dell'altra, senza paura di colpire e graffiare come da tempo i nostri cineasti non facevano.

Tecnicamente l'opera è curatissima, dalla regia alla bellissima fotografia. Anche la colonna sonora è pertinente. Per quanto riguarda gli attori,tutti sono sopra la media soprattutto un Favino perfetto nel ruolo del politico venduto e senza scrupoli.

Dunque un film da vedere a tutti i costi , una luce che brilla in un panorama italiano asfittico e fino a poco tempo fa in pieno oblio. Spero vivamente che Suburra non resti un caso isolato.

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Ultima risposta 09/02/2016 20.42.03
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peppe87  @  28/10/2015 18:22:57
   9 / 10
tecnicamente perfetto dopotutto il regista è Sollima una garanzia

PurPLe SKy  @  28/10/2015 16:49:53
   8 / 10
Che dire, bisognerebbe fare una doppia analisi di questo film, una contestualizzandolo nel panorama cinematografico italiano, ed un'altra in quello worldwide. Cosa certa è che livelli simili di regia difficilmente si sono raggiunti qui in Italia nell'ultimo decennio. La ritengo una pellicola di puro intrattenimento volta a stuzzicare per lo più le pupille dello spettatore, e piuttosto palesi sono le influenze di registi europei. Intreccio abbastanza solido, pecca solo per alcune morti un po' scontate, recitazione piuttosto buona da parte di tutti, buon sonoro anche se un po' monotono, ottimi fotografia, riprese e montaggio. Rispetto alle pellicole italiane che ci vengono propinate ultimamente merita sicuramente un 8 pieno, anche 9, e sicuramente riuscirà a farsi apprezzare molto anche all'estero. Ovviamente affiancato ad altre pellicole del genere (di qualità, s'intende), il voto si abbassa di uno o due punti.

jason13  @  28/10/2015 12:39:54
   8 / 10
Da vedere e rivedere...coinvolgente e ben interpretato...complimenti a Favino sempre piu' bravo.

Jumpy  @  28/10/2015 02:41:49
   7 / 10
Film che tutto sommato merita... non c'è che dire :)
La prima parte regge molto bene, fotografia curatissima, personaggi ben calibrati, musiche niente male, la trama scorre via in modo avvincente.

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Il film cede un po'...

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E poi...

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barone_rosso  @  27/10/2015 22:39:46
   5 / 10
Quando ho letto che questo sarebbe un "film di denuncia" mi è venuto da ridere. Se fosse veramente un film di denuncia ci sarebbero nomi veri e fatti veri, altrimenti risulta l'ennesimo tentativo di prendere la caricatura di vicende piu' o meno note e mescolarle a caso senza di fatto dire nulla (incredibile come in due ore e passa non venga detto sostanzialmente NULLA di significativo: i politici vanno a ******** e sono manipolati dalla mafia, ma va????). Si salverebbe QUALCHE interpretazione (sicuramente non quella di Favino) e la colonna sonora, se andando avanti il film non scadesse in una serie di insulsi omicidi stile Rambo-movie, che nulla hanno a che vedere con le reali lotte fra bande criminali.

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Ultima risposta 28/10/2015 15.06.43
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ZanoDenis  @  27/10/2015 20:39:46
   7½ / 10
Si è senza dubbio un ottimo film, di cui si sentiva il bisogno nel panorama cinematografico italiano. Un fatto di cronaca riportato al cinema, sotto forma di gangster movie ma senza le esagerazione e la pomposità classica del genere, il tutto è trattato in maniera sobria e realistica. Una serie di vicende che si intrecciano tra loro e sono legate da un filo comune, delle storie di diversi clan che saranno coinvolti tutti nello stesso progetto per la costruzione dei casinò ad Ostia, che dipenderanno da un politico corrotto che dovrà approvare una legge per i loro interessi. In questo caso il montaggio fa un gran lavoro, ed è straordinario ad alternare le sequenze e creare un filo narrativo pieno di pathos e di grande interesse per lo spettatore.
Enigmatico il rapporto tra mafia e parlamento, quasi come se Sollima volesse portare a galla tutto lo sporco che c'è. Recitazione di alto livello da parte di tutti, anche Amendola che solitamente fa film e prodotti poco impegnati, qui recita ad ottimi livelli, ottimo come al solito Elio Germano e bravissimo Alessandro Borghi, attore semi sconosciuto che quest'anno con Non essere cattivo e Suburra ha interpretato sublimamente due ruoli molto simili, in maniera veramente convincente. Buono a livello tecnico, Sollima gira benissimo diverse sequenze, tra cui quelle riguardanti gli omicidi con una certa libertà stilistica che fa vedere un certo tocco autoriale al film, dove invece per il resto rimane molto realista.
Si personalmente mi sento di consigliarlo, ne vale la pena decisamente anche per chi non è informatissimo su certi fatti di cronaca come me.

macom  @  27/10/2015 15:55:24
   5 / 10
Film senza capo ne coda, banale mette dentro tutto politica, criminalita e zingari condito da una buona dose di violenza senza mai andare in profondita, una delusione visto che sollima ci aveva abituato a ben altro, due ore di film senza la minima aspettativa, scontato e pieno di luoghi comuni, nn lo definirei neanche un film di azione ma solo un intruglio di buone intenzioni con l'occhio strizzato al botteghino.
Una delusione totale.

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Ultima risposta 27/10/2015 23.19.07
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lukef  @  26/10/2015 23:46:25
   8 / 10
Partendo dal presupposto che non vi sia proprio nulla di nuovo in questo film, ne la trama incasinata e violenta "alla Guy Ritchie" , ne la solita giustizia divina dei film sulla mafia (altresì definita "chi la fa, l'aspetti").. devo ammettere che mi è piaciuto, e parecchio.
L'azione non manca mai, la fotografia è ottima, la musica è potente e gli attori sono bravissimi. Soprattutto la parte di Favino: il politico di secondo piano, che con scarso carisma e mediocre intelligenza è riuscito comunque a conquistare un ruolo di grande potere, grazie a quelle capacità "arrampicatorie" così difficili da capire.
Forse non abbiamo ancora ritrovato quei fattori di novità e avanguardia che un tempo il mondo ci invidiava, ma credo che da qualche anno l'Italia sia comunque rientrata alla grande nel mondo del cinema vero dopo decenni di silenzio (o quasi).

Musica  @  26/10/2015 13:45:46
   8 / 10
A me è piaciuto molto. Belle anche musiche ed ambientazioni. Bravissimi gli interpreti dei "Boss": Manfredo Anacleti, Spadino, N.8...
Bel film. Interessante il tema dei "nuovi" vs "vecchi" mafiosi: stile, approccio, rispetto. La vera mafia non vuole casino, contano i "miioni"...

Si perde un po nella seconda parte, speravo in un finale diverso. 8 perchè italiano, mi stanno simpatici gli attori.

Molto belle le due protagoniste..

Trixter  @  26/10/2015 10:46:01
   6½ / 10
Partiamo dal presupposto che Suburra è senza dubbio un discreto film. Sollima ha la fortuna di partire già da una base solida, una storia molto intrigante in cui i vari personaggi, moralmente sporchi, intersecano le proprie esistenze criminali fino al disfacimento collettivo, morale e personale, che neppure la pioggia insistente di Roma riesce minimamente a lavare.
Detto questo, a mio modesto parere, il regista non è riuscito nell'intento di sublimare il materiale a disposizione, divenendo più un punto di debolezza dell'insieme che non di forza. In primis ho trovato la colonna sonora troppo invadente ed invasiva. E' vero, le note disturbanti si sposavano in pieno con il marciume narrato, ma Sollima sembra aver scelto la strada di far da parte gli attori e sostituirli, troppo spesso, con le monotone note degli M83.
Inoltre, con mia grande sorpresa, altra nota (parzialmente) dolente è stata l'interpretazione offerta. Le due punte di diamante, gli ottimi Favino e Germano, non sono stati gestiti a dovere da Sollima, tanto da concedere niente più che un'interpretazione forzatissima, plastificata e macchiettistica del propri personaggi. Favino, insomma, non "era" il politico Malgradi ma lo "faceva"... altrettanto direi per Germano, ancor meno credibile a parer mio. Non parliamo poi di Numero 8, come se strabuzzare continuamente gli occhi potesse essere il modo più efficace per far respirare la follia criminale del personaggio.
Insomma, Suburra è un film con molti sottotesti, che al termine della visione non si cancella dalla mente, che fa pensare e deprimere per quanto racconta. Ma, ripeto, stavolta Sollima ha osato poco e, secondo me, ha tenuto il freno a mano tirato, trattenendo le briglie e costipando gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  26/10/2015 08:45:44
   8½ / 10
Suburra parte con luci intermittenti che si schiantano sulle ville romane tirate a festa mentre gli M83 sbeffeggiano corpi che si atteggiano e si dimenano come nei migliori Sorrentino, la Roma di Suburra è una Grande Bellezza in cancrena.

In Suburra la politica piscia sulle strade dai balconi dorati, dopo una festa che finisce in lenzuola bianche che coprono corpi andati in disuso, pronti da smaltire a rifiuto, incatenati nell'oblio di una notte finita male e picchiata dall'acqua.

Sollima filma una strategia di corpi e contusioni, di voragini nelle braccia, di promesse di pallottole, di agguati pronti ad essere intrapresi anche soltanto per sbaglio o per orgoglio. Sotto la luce tossica di Ostia si preparano crani lucidi pronti a raccogliere milioni in leggi a misura e minacce.

Suburra è anche un film di super-eroi, di risvolti da occhi di gatto sotto eroina, di corpi forati sui selciati e cani rabbiosi ingabbiati nei loro precisi ruoli, di cattopolicisti impossibili da asportare chirurgicamente, in un'epidermide urbanistica rifatta da un lifting cittadino che si atteggia come una bellissima ******* sfigurata, che aspetta le altrui esecuzioni, di corpi uccisi dietro le vetrine come manichini, di assalti al supermercato fra fiotti di sangue pioggia e surgelati.

maxresdefault

E in tutto questo la regia sferoidale di Sollima realizza mondi nelle pause, crea immagini come epitaffi, storie fra i neon a guastarsi in silenzio, prima dell'ultima resa dei conti.

È un giro ai ferri corti, prima del prossimo vicolo a sinistra da santificare, antropologia di un territorio che secolarizzato sta a guardare, una città che resta comunque sola e marmorea, per i secoli dei secoli, mentre le marionette s'agitano e s'ammazzano in un susseguirsi di faide da sfarzo e nuovi samurai in leggings.

E tuttavia, restiamo a guardare con Lei, con gli occhi in gola di una notte che aspetta lo sfacelo dell'impero, nell'età della decadenza.

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Ultima risposta 14/11/2015 15.27.56
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TonyStark  @  25/10/2015 23:03:02
   8 / 10
Sicuramente poteva essere più incisivo, sicuramente presenta dei difetti nella sceneggiatura, non tutti gli attori sono da premio oscar... si può dirne tante contro questo film, resta il fatto che non ho ricordo dell'ultima volta prima di questa che sono uscito così soddisfatto dal cinema dopo aver visto un film italiano, a me è piaciuto molto.

freddy71  @  25/10/2015 13:23:15
   7 / 10
si il film è buono e vale la pena vederlo ma non è certo un capolavoro....il finale da panico!!!!!!

gaino  @  24/10/2015 23:46:58
   4 / 10
Brutta copia di romanzo criminale

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Izivs  @  24/10/2015 14:50:07
   7 / 10
Un film discreto che dipinge uno spaccato inquietante di un'italietta in mano a furfanti, venduti e zingari......il drammatico per lo spettatore più attento è la consapevolezza che il film descrive solo la punta di un iceberg......il 90% del pattume sta ancora più sotto e non può essere neanche diffuso come rappresentazione cinematografica.....

alfrar  @  24/10/2015 12:39:03
   4 / 10
Clamoroso flop. Sulla falsariga dei films Romanzo Criminale e Gomorra, Suburra si pone l'obiettivo di voler raccontare i giochi di potere nella città eterna tra Politica, Vaticano, Mafia e Zingari, tutto a ridosso delle dimissioni di Berlusconi. Ne esce fuori un gran pastrocchio. Lo spettatore rimane continuamente spiazzato dalla sceneggiatura, che mescola in maniera superficiale, la storia del film con fatti realmente accaduti. Il risultato è disastroso sotto ogni punto di vista. La recitazione e la regia risultano approssimative. Lasciate perdere.

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Ultima risposta 05/12/2015 01.56.50
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fabiob  @  22/10/2015 23:04:36
   7 / 10
Mi è piaciuto. Recitato bene con una sceneggiatura attenta. Il film scorre bene e fa riflettere.

polbot  @  22/10/2015 22:01:29
   8 / 10
Ottimo ennesimo western urbano del nuovo Sergio Leone (ho esagerato??).. peccato che la trama del libro di De Cataldo sia già stata rivelata dalla realtà!!! Così si ha un po' la sensazione di non rimanere mai davvero sorpresi dall'Apocalisse. Attendiamo Sollima al prossimo film.. cambierà mai genere? PS Numero 8 e lo zingaro super-personaggi

dagon  @  22/10/2015 19:33:57
   7 / 10
Sollima si cimenta in un film ambizioso come contenuti ma che formalmente non si discosta poi molto dalle sue 2 serie televisive di grande successo. Basandosi su una simbologia tutto sommato scontata (il diluvio, la fogna che trabocca ecc.) e su una vena di critica che sembra sempre un po' con il freno a mano tirato (soprattutto per quel che riguarda il Vaticano, messo lì, con qualche allusione a coinvolgimenti in qualcosa, ma senza poi il coraggio di essere più espliciti –evidentemente meglio non rischiare, accettando, in sostanza, il sistema e la società che si vorrebbero rappresentare/denunciare-), il regista strizza spesso l'occhio a Michael Mann, si fa non di rado sostenere dalla colonna sonora degli M83, talvolta un po' troppo invadente (oltre che sempre uguale al resto della produzione degli stessi), realizzando più un film di genere fatto bene che non un grande affresco di decadenza moderna. Posto il livello del cinema italiano di oggi, già questo mi è sufficiente per dargli un voto più che decoroso. Fronte interpreti un po' deludente, sceneggiatura che mette troppa carne al fuoco ma che mi è sembrata un po' poco coesa e con qualche scelta di dosaggio degli elementi poco equilibrata o poco credibile

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massapucci  @  22/10/2015 18:26:26
   7 / 10
fondamentamente un bel film, ma mi ha leggermente deluso. Mi aspettavo di più. Certe situazioni sono troppo esagerate, inverosimili.

ben4  @  22/10/2015 15:39:34
   8 / 10
film italiano o no questo a mio avviso è un gran bel film...
personalmente l'unico difetto trovato nel film, al contrario di quanto ho letto fino ad ora, riguarda la colonna sonora.
non credo che una bella canzone voglia dire una bella colonna sonora.
inoltre ho trovato nella primissima parte del film la colonna sonora troppo presente enfatizzando eccessivamente scene che non ne avevano a mio avviso nessun bisogno visto che ci si trovava appunto soltanto all'inizio della storia.
per ultimo la canzone almeno per me è subito riconducile a cloud atlas e avrei preferito unaltra scelta.
per il resto OTTIMO film.

Luther  @  22/10/2015 13:44:08
   9 / 10
F I N A L M E N T E un film italiano con i veri e cosiddetti c0ntroc0gli0ni !!!
Davvero perfetto in tutto e recitato super bene da tutti gli attori.
Grazie per la bella serata che ieri sera alla multisala mi avete fatto passare grazie alla proiezione di codesto film . :-)
Complimenti ! ;-)

Non so se magari forse sará un po' esagerato, ma io un bel 9 glielo metto .
:-) ;-)

marcogiannelli  @  22/10/2015 09:52:07
   8½ / 10
immagini stupende, musica eccelsa, sceneggiatura decisa che fa anche pensare, recitazione perfetta di tutto il cast (eccetto Amendola)
il gangster movie che mancava in Italia e in generale il film che mancava in Italia
superbo

TheLegend  @  21/10/2015 15:22:51
   7 / 10
Mi aspettavo qualcosa di più ma tutto sommato è un buon film.
Buona la regia e la realizzazione tecnica ma a mancare sono alcuni personaggi,supportati da attori poco in forma e da una caratterizzazione appena abbozzata.

albert74  @  21/10/2015 12:48:39
   7½ / 10
Il film non mi è dispiaciuto complessivamente.
Certo ci sono dei lati negativi: la recitazione di Amendola è sotto tono, la recitazione complessivamente è accettabile ma gli attori andavano doppiati tutti quanti perché parlano "come magnano", come se un bimbo delle elementari leggesse un testo sul sussidiario. Stessa cantilena, stessa intonazione.
A perte questo le musiche sono eccellenti. Ci sono diversi colpi di scena e la trama è avvincente. NOn è un capolavoro - come da molti definito - ma è un buon film piacevole da vedere e con un suo perché. Riflette in pieno lo stato di degrado della capitale.

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Ultima risposta 21/10/2015 13.01.52
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Everts76  @  21/10/2015 08:35:47
   6½ / 10
Suburra mi è parso un film abbastanza deludente. .. Se nn fosse per la scelta di affidare la colonna sonora ai "miei" M83....eccellente..... Ma Ho visto anche un Claudio Amendola osceno, poco credibile e poco coinvolto nel personaggio.... Per il resto un gangster movie noir.... Che non denuncia nulla di nuovo... Ben fatto sicuramente, ma appiattito sulla storia da intrattenimento più che sulla vera, potente e corrotta suburbanita' che viene appena sfiorata... Peccato...forse una partenza così onirica mi aveva fatto sperare altro... Poi il finale riduce tutto ad un buon gangster movie introspettivo e con l'assenza totale delle forze dell'ordine (non so quanto voluta) . La scia della grande bellezza (volutamente ripresa) non ha funzionato... Buona visione 😁

JOKER1926  @  21/10/2015 00:24:15
   6½ / 10
Stefano Sollima è un nome che è destinato a ricevere, pian piano, sempre più apprezzamenti e fama. Forse merita più la seconda.
Dopo la fortunata serie ambientata a Napoli, "Gomorra", tale regia si cimenta con un film che concettualmente strizza l'occhio a ciò che è stata la serie televisiva sulla criminalità di Napoli.

L'ultima fatica dell'italiano Sollima parte da un titolo che è un chiaro richiamo storico ad un quartiere colorato dalla corruzione, nell'antica Roma c'era imbroglio, figuriamoci adesso.
Il plot almanaccato dalla regia è certamente interessante con una storia incastrata che gioca quasi tutte le sue chance di successo nel nome di un ritmo robusto e di varie sequenze pulp/tragiche, esse sono splendidamente avallate dai suoi protagonisti, brutti e sporchi.

"Suburra" quindi mantiene altissimo l'interesse nel primo troncone di proiezione, lo spettatore inizia a "familiarizzare" con quella schiera di personaggi potenti e violenti, essi sono contrapposti ma quanto mai vicini.
Nel secondo tempo, ahimè, "Suburra" inizia a perdere qualcosina, Sollima paga, senza dubbio, la scelta di alcune sequenze fin troppo sopra le righe e le scempiaggini iniziano a consumarsi velocemente nel ventre narrativo e di sceneggiatura. Non convincono assolutamente alcune dinamiche e soprattutto un paio di personaggi, fra tutti uno bizzarro Elio Germano che rende parodistica la sua prestazione, ma qui la colpa è del copione. Altra icona folle è quella della tossica, la donna di Numero 8.
"Suburra" ad un certo punto sembra non bastarsi più; cerca l'eclatante avvicinandosi alla megalomania. Il tutto sfocia in una inopportuna e plastica fantapolitica ove il politico corrotto, interpretato da un buon Favino, rincorre in una piazza colma di dissidenti altri uomini di potere.
"Suburra" paga, infine, anche la scelta di donare un finale chiuso, a nostro giudizio il tutto non doveva avere alcun recinto, dare un epilogo ad una storia del genere rende la cosa mentecatta. Si cade nell'individualismo più furente. Una storia che si fonda su imbrogli e scandali di grandi portate dovrebbe avere dalla sua parte un maggiore senso di indefinito, poggiare i riflettori su singoli e secondari personaggi ha sapore di pulp tarantiniano. Ma le storie di Tarantino erano di delinquenza di borgo e private, quindi tutt'altra storia.

Il film sulla Roma (Italia) corrotta è un lavoro furbo che avrà successo presso quel pubblico che definiamo medio.

Darksyders77  @  20/10/2015 23:57:46
   7 / 10
Pellicola drammatica che non aggiunge nulla di nuovo a quello che tutti noi ci aspettiamo dall'argomento trattato nel film. Si lascia guardare per la crudezza delle scene,per la forza della sceneggiatura,per la recitazione davvero buona di tutti gli attori.

genki91  @  20/10/2015 22:40:01
   8 / 10
Mi meraviglio di chi lo paragona a La Grande Bellezza.
Ma non per una questione qualitativa, anzi, più per una questione generale.
Vi consiglio la visione.
Potrà piacere o meno, ma sono dell'opinione che di film del genere, in Italia, ce ne vorrebbero di più. La parte tecnica la reputo davvero ineccepibile, dalla fotografia, alla color, alla scelta delle musiche e degli attori (solo Amendola m'è sembrato davvero sotto tono).
Favino e Germano mostruosi, ma la Scarano è la vera sorpresa, monumentale.
Colonna sonora davvero azzeccata, ritma in maniera ottima l'intero film, dall'inizio alla fine.
Ottimo.

albten92  @  20/10/2015 19:22:26
   7½ / 10
Ottimo! Uno dei film italiani più belli degli ultimi anni!

Giuditta1970  @  20/10/2015 15:06:57
   5 / 10
Sono andata a vederlo sopratutto per tutti i commenti positivi ed è stata una grande delusione. La sceneggiatura è banale ed è solo un recipiente dove ha messo tutti insieme presi qua e là fatti di cronaca, piena di luoghi comuni e noisa e nonostante il film sia ben recitato e la fotografia accurata il risultato purtroppo è imbarazzante. Se questo è il cinema italiano osannato siamo messi molto male!

venetoplus  @  20/10/2015 15:00:43
   9½ / 10
Il punto e'... perché non 10?
Non do dieci solo per la figura di nr.8 troppo "sopra le righe" (in tt i sensi..)
Non do dieci per gli ultimi 5' troppo telefonati.. (che poi ci son telefonate e telefonate sia ben chiaro..)
Non do dieci perché... beh.. perché.. boh... non lo so.. perché forse spero che Sollima non si senta arrivato ma continui a regalarci opere d'arte come questa (SI, ho detto "opera d'arte".. e lo ribadisco pure!!!!)
S E M P L I C E M E N T E S T U P E N D O

13 risposte al commento
Ultima risposta 28/10/2015 16.04.51
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Federico  @  20/10/2015 09:19:13
   9 / 10
film da intrattenimento di altissimo livello... se proprio vogliamo, il finale è prevedibile anche da uno come me che non cerca di immaginarsi il finale..

bravi attori, bravissimo Borghi (Numero 8)

Scuderia2  @  19/10/2015 20:46:01
   7½ / 10
Ostialido come la Strip di Vegas?
Se po' fà.
Basta la legge giusta, pianificata in commissione serale threesome.
Ai fondi ci pensa lo Ior,alle strutture i clan.
Non è così semplice:tutti vogliono prendersi una fetta di torta,figuriamoci poi se vige la legge che i morti si pareggiano coi morti.
Straordinaria caratterizzazione degli zingari de m***** col loro carrozzone arricchito.
La nuova malavita sfida l'ultimo supereroe della Magliana che crede di essere invincibile col suo mantello impermeabile.
In questo sottobosco grondante cupidigia si muovono imperiose e pericolose le donne:Giulia Elettra e Greta.Fatali.
Memorabile il finale:pioggia di proiettili e proiezioni d'acqua.
Che cos'è l'Apocalisse?
Le dimissioni del Papa?
Il Governo che cade?
Le gerarchie che son saltate.

joker25  @  19/10/2015 19:40:53
   5½ / 10
E' puro intrattenimento.
Uscendo dalla sala, non ho avuto la sensazione di aver assistito ad un'opera di denuncia, come è stata osannata da molti invece.
Per chi cerca in suburra un film scomodo, non troverà nient'altro che un gangster movie molto ben girato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  19/10/2015 01:59:47
   8 / 10
Chapeau, nulla da dire. Un affresco potente, diretto in modo splendido (v. L'agguato al Centro Commerciale) che rispolvera in gran stile il cinema di genere e il film di denuncia sociale, senza peraltro sottrarsi al piu' Classico e controverso dei dilemmi, che spero non sia solo IL MIO... Cinema autoriale o cinema di genere? Se l'eccellente Sollima avesse evitato certe forzature (i personaggi femminili, troppo...glamour, troppo overflow) e avesse concesso meno spazio al suo Referente letterario, avremmo avuto il film piu' scomodo, coraggioso e temuto (dai Poteri forti) dai tempi di "Cadaveri eccellenti" di Rosi. Non e' cosi perche' come dice Bertarelli "la realta' supera la fantasia" e personalmente trovo il testo di Di Cataldo troppo qualunquista per poter infastidire i Rei Confessi di una Certa Dinastia politica e sociale. Troppe riserve?! Davvero no, il film ti assorbe completamente mettendo sulla stessa falsariga un politico laido, un criminale, un capoclan zingaro, un tossicodipendente, un ingenuo delinquente Ostiense, un ambiguo affiliato tra politica e malavita, personaggi maschili ognuno a modo loro indimenticabili nella loro imperturbabile mediocrita' - strepitoso il Numero 8 di Adamo Dionisi (cfr. Non essere cattivo). Pierfrancesco Favino tratteggia con una bravura indiscussa il personaggio di Filippo Malgradi, la sua ambiguita' il suo doppiogiochismo il disprezzo per le regole della vita sociale. Quello che manca, appunto, al film di Sollima e' una DIRETTA ADERENZA ALLA REALTA', che non sia soltanto la spirale delle somiglianze inevitabile con Mafia Capitale e tutto quello che puo' essere connesso ai personaggi della storia. Ma e' come Un cerchio che si chiude, e in questo mix tra Gomorra e Il Divo di Sorrentino c'e' comunque la duplice affiliazione di uno Sguardo che, fuor di metafora, invade e pervade Il Parlamento, il Vaticano, la Criminalita' Romana e la disonesta' recidiva di una classe dirigente "dipinta" com'e', in una commistione di Visibilita' che ricordano, rievocandole, il Marcio che vediamo manifestarsi ogni giorno

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Ultima risposta 19/10/2015 02.01.31
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  19/10/2015 01:13:39
   8½ / 10
Davvero bello. Ancora un film Italiano di tutto rispetto. Non era facile affrontare un argomennto del genere. Bravi tutti

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/10/2015 23:17:30
   8½ / 10
Diverso da ciò che mi aspettavo. Suburra non é un bignami di Mafia Capitale, c'è anche quella come ci sono fatti accaduti e condensati in un'unica fittizia settimana, ma la storia che offre è solo un pretesto per raccontare all'interno di un'atmosfera cupa l'Apocalisse, quella sì, di personaggi che si considerano onnipotenti e intoccabili. L'onnipotenza che scopre gradualmente la sua debolezza, dalle stanze del Vaticano fino ai piccoli boss di borgata. L'apocalisse per queste figure è la scoperta amara e tragica di poter manovrare gli eventi ma non dominarli in assoluto. Una variante impazzita, un evento incontrollabile o anche un minuscolo granello di sabbia che incrina il meccanismo. Una pioggia incessante che non ha il potere di purificare nessuno, facendo emergere dalle fogne di Roma, città del potere, tutto il suo marcio interno. La storia di Suburra quindi è solo un collante che potrà sembrare anche schematico, ma è fondamentale per evidenziare i personaggi che la popolano.
La regia di Sollima è stupenda, degno erede di un padre che faceva film di genere e come il padre cerca la difficile sfida di riuscire, si spera, a riportare il cinema di genere in auge in Italia. E' riuscito nell'intento di elevare il livello della fiction televisiva con Gomorra e Romanzo criminale, speriamo anche nel cinema possa riuscire altrettanto. Proprio i due titoli citati, Gomorra e Romanzo criminale (cinematografici), sono i numi tutelari di Suburra, specia nella coralità del racconto e per Gomorra in particolare la sequenza del centro benessere che fa coppia con la sequenza iniziale del film di Garrone.
Attori favolosi e particolarmente in parte. Accanto a sicurezze come Germano e Favino, stupisce in positivo la prestazione di Amendola e dietro ci sono volti nuovi e interessanti come Borghi che dopo Non essere cattivo di Caligari si conferma fra le nuove leve più interessanti, un Adamo Dionisi che ti rimane impresso in maniera profonda nel ruolo del boss zingaro Anacleti e due volti femmnili come la Gorietti e la Scarano tuttaltro che stereotipate. Una prova d'insieme di altissimo livello. La speranza è che succeda più spesso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  18/10/2015 21:58:10
   8 / 10
Bellissimo film di Sollima che rilancia alla grande il genere poliziesco in Italia.
Sollima riesce a restituirsci una Roma oscura, inquietante senza farle perdere il suo fascino, Suburba è la Gomorra (serie) in salsa romana e non tradisce le aspettative.
Come in Gomorra si toccano vette narrative notevoli, e quindi già collaudate, qui si rifà lo stesso, utilizzando escamotage tecnici dall'uso della fotografia all'invadente ma sontuosa colonna sonora.
L'effetto realismo viene aumentato attraverso interpretazioni notevoli, di grande impatto e coinvolgimento.

Ci sarebbero grandi rimproveri da fare, come in Gomorra, anche Suburra si continua nella pessima abitudine di spacciare FICTION PER REALTA', il fatto di raccontare storie plausibili non significa che siano vere.
Purtroppo mescolando eventi di pura finzione con elementi reali diventa difficile capire e lo scindere, il che non sarebbe un difetto se in malafede non si parlasse di cinema verità o di denuncia.

Ad ogni modo nell'avvilente mediocrità del cinema italiano, al di fuori dei grandi pochi autori c'è stato poco turn over, applauso senza riserve per un mestierante come Sollima sperando resti nel genere e non si metta in testa anche lui di diventa l'ennesimo autore autoreferenziale.

Tautotes  @  17/10/2015 19:09:01
   8½ / 10
Sicuramente un film importante, ben orchestrato e recitato. Si può definire un ulteriore capitolo sulla decadenza romana che segue La Grande Bellezza. Nel film di Sorrentino assistiamo ad una decadenza poetica, soft, quasi radical chic, e fa centro, qui invece entra prepotentemente in scena lo strato basso che incrocia l'alto, il mondo di mezzo di cui abbiamo sentito parlare per le note vicende romane. Sollima si conferma un regista di spessore. Un piccolo appunto sul finale, che avrei reso se possibile più amaro.

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Ultima risposta 18/10/2015 13.18.08
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sixx79  @  17/10/2015 01:38:41
   8½ / 10
Uno squarcio di realtà del nostro paese che arriva diretto come un pugno. Super consigliato.
Complimenti vivissimi al regista

Marv91  @  16/10/2015 23:55:35
   9 / 10
Suburra è veramente un gran film, Sollima si conferma un regista abilissimo, alcune scene sono da bava alla bocca come per esempio la scena nel supermercato/centro commerciale che è veramente spettacolare, ma tutto il film è costruito bene. Non so quanto sia fedele o meno al libro, perchè non l'ho letto e non mi interessa sinceramente, il film è ottimo così come e non cambierei una virgola. Buoni Favino (non mi è mai piaciuto, ma ammetto che è un buon attore), bene Germano, appena sufficiente Amendola (mi aspettavo di peggio); mentre il resto degli attori è sugli standard dei classici personaggi di Sollima.
Sollima si supera è realizza un film nerissimo, marcio, ambientato in una Roma continuamente uggiosa e piovosa e che racconta la corruzione e la criminalità romana in tutte le sue forme, un film che è diverse spanne sopra ad A.C.A.B. e sarà difficile per Sollima in futuro eguagliare la potenza di questo film.

ZioMestre  @  16/10/2015 20:26:30
   9½ / 10
Film sconvolgente, sono uscito dalla sala letteralmente intontito. Sollima non lascia nulla al caso, tutto è curato alla perfezione, le musiche del gruppo francese m83 strepitose una pellicola che sfiora la perfezione. IMPERDIBILE!!!

Hard to Kill  @  16/10/2015 17:46:33
   8 / 10
Quello di Sollima è un noir moderno, di quelli cattivi. Ci sono tutti gli ingredienti. Roma a luci rosse, piena di insidie, spietata. Dove piove sempre. Dove è stata annunciata l'Apocalisse. Ci sono i criminali, quelli tosti e i pesci piccoli, gli ipocriti e quelli corrotti. Nessuno si accontenta e nessuno viene mai assicurato alla giustizia, se non quella della strada. Qui le donne si muovono un po' come delle femme fatale, sono complici… Sono in grado di rompere gli equilibri, anche quelli stabiliti dai pezzi grossi. Tutti vogliono una fetta di potere, come nella realtà… che poi è un mega flashback (senza ritorno), nel 2011. Ma lì si trova anche il nostro presente… e forse il nostro futuro.
Sollima firma un'opera densa e affascinante. Merito di una sceneggiatura calibratissima, senza fronzoli. Merito del cast, gli attori sono molto ben calati nei personaggi, e tutti molto convincenti. Merito di un lavoro puntiglioso anche dal punto di vista estetico, il che, si vede, ha un grosso peso nell'opera: colonne sonore chic (anche due degli m83), buon ritmo, azione e violenza massiccia (la sequenza al centro commerciale… oro colato), interni curati come specchio dei personaggi, luci e fotografia doc in notturna… Insomma tanta roba che merita una visione.

sottopressione  @  16/10/2015 13:35:05
   9 / 10
Bomba. Dopo non essere Cattivo ancora un altro gran colpo del cinema italiano e questa è una notizia che può solo far sorridere. Dopo l'ottimo Acab e l'acclamata serie di Gomorra, arriva questo nuovo colpo di Sollima - è solo un caso che il titolo rievochi proprio la serie girata a Scampia?-che è destinato a divenire punto di riferimento per i noir/thriller italiani a venire. Il momento è perfetto (dimissioni di Marino, i Casamonica e le note vicende giudiziarie di "Mafia Capitale") e i riferimenti a quel cinema nostrano grandissimo annisettanta sono lampanti, il tutto riadattato alla contemporaneità marcia e con cazzotti in pieno viso per tutti.
Manipolo di attori in grandissima forma, il solite splendido Favino un buon Germano e un grande Borghi nella parte del boss di Ostia (già visto nel film di Caligari) molto bene anche Amenodola nella parte del superboss, tranquillo a parole, il "Samurai". Una settimana di una Roma incupita e asfissiata dalla pioggia, un preludio cupo e crudo a quella che diventerà l'Apocalisse. Un paio di grandissime sequenze(supermercato) e forse unica pecca un finale che ti lascia un attimo perplesso, strizzando troppo l'occhio a Romanzo Criminale, però il film è di un tale coinvolgimento, e la sceneggiatura si incastra così bene che resta un dettaglio che poco leva alla grandezza di questa pellicola. Nota di merito anche alla splendida colonna sonora degli M83, altro punto di forza del film.
Che dire per una volta possiamo non guardare fuori dalle nostre mura per cercare un noir/thriller girato con gli attributi. Quasi capolavoro. 9

Danae77  @  16/10/2015 11:37:58
   9 / 10
Capitolo del libro dell'Italia di sempre. Dagli imperatori ai presidenti, nulla è cambiato. Potere, criminalità e santità in un girotondo perfetto e, come tale, un circolo vizioso, che gira, gira e rimane sempre tale...."Tanto per dove sono arrivato io, nessuno mi può toccare". Protezione parlamentare, protezione della mafia e protezione di Dio. Crolla una crollano tutte? No, i parassiti trovano sempre un nuovo ospite da cui succhiare. Il controllo sul controllo, tutti pedine da gioco, ma la posta è alta: "il progetto" per le famiglie, la vita stessa. Il rispetto gerarchico e reverenziale per i nomi sporchi di sangue e, per chi, piano piano, se ne sta facendo uno, ma, arriva, prima o poi, la resa dei conti...la punizione per un' imprudente sfida, il ricatto frutto dell'esasperazione o la rabbia di chi non ha più niente da perdere. Guerrieri mercenari della stessa battaglia marcia nei secoli dei secoli...Amen.

Manticora  @  16/10/2015 11:34:30
   9½ / 10
Posso dirlo tranquillamente,per me il miglior film italiano del 2015 che sta finendo.
Stefano Sollima aveva mostrato una certa capacità nel cinema di genere già con la serie di romanzo criminale,ma li c'erano i limiti della serialità,limiti raggiunti anche in gomorra,con ACAB aveva mostrato uno spaccato della celere romana e del mondo in cui si muoveva realistico,duro,senza sconti per nessuno e soprattutto da vero crime movie. Con Suburra raggiunge il capolavoro,un ritorno al crime-movie come in italia non si vedeva da tempo,ed era ora!
Partendo neanche tanto velatamente dall'intreccio tra mafia capitale,la politica e i poveracci che si trovano in mezzo non per caso Sollima costruisce un affresco potente,spietato,brutale ma soprattutto realistico,in cui i personaggi sembrano più veri della fiction e in cui si muovono.Il cast è eccezionale,Favino svetta ANCORA UNA VOLTA,non più criminale della magliana,ma politico corrotto per eccellenza,poi c'è Claudio Amendola che fà paura,l'ultimo boss,il samurai rimasto che detta legge con lo sguardo,e si muove tra il mondo di sotto e il mondo di sopra. La scena in cui dà il benservito ad un ex-detenuto è sintomatica,l'uomo cerca di ricattarlo

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Favino che durante la notte brava che innescherà involontariamente l'apocalisse piscia letteralmente sulla città eterna,denotando il disprezzo e l'abbiezza morale di cui è partecipe. Infine Elio Germano che si scontrerà contro il mondo

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a margine ma neanche tanto si muove numero 8 e la sua sgangherata gang di borgatari di Ostia,in cui spicca Viola la ragazza tossica che l'accompagna una inedita ma notevole prova attoriale di Greta Scarano già vista in SENZA NESSUNA PIETA, Tutti si muovono solo per i soldi,così come il capo degli zingari Manfredi che porterà il tutto alle estreme conseguenze,mentre su Roma piove senza sosta qualcuno viene scaricato cadavere nell'acqua di una cava,qualcun'altro sgozza senza tanti complimenti un cazzaro che credeva di avere in mano il giro di carte giuste:ricatto per soldi. E mentre il Samurai osserva tutto dal tavolino della stazione di servizio non possiamo fare a meno di essere coinvolti da questa umanità che affonda sempre più nella corruzione,nel ricatto e nella vendetta. I luoghi del film parlano tantissimo,dalla discoteca acquario di numero 8 alla immensa villa adorna di soprammobili trash del capo zingaro. Mentre la casa di Cosimo(Elio Germano) ignaro servizievole PR che alla fine verrà portato all'esasperazione

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Infine il sangue si mischierà alla pioggia,e una ragazza tossica senza speranza(ma è veramente così?)

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La musica si abbatte sul film,e niente sarà più come prima,perchè la Suburra si intreccerà sempre con la politica e viceversa.
"Stai facendo uno sbaglio,posso pagarti."
"Forse la prossima volta"

Wilding  @  15/10/2015 22:10:58
   8½ / 10
Tratto da una vera "realtà", una pellicola bellissima e molto intensa.
Da non perdere, con un applauso speciale per Elio Germano, a mio avviso uno degli attori più bravi e geniali in circolazione.

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  15/10/2015 21:50:44
   9 / 10
Film nudo e crudo sulla mafia cspitale. Da inserire nella schiera dei capolavori a mio avviso. Assolutamente da vedere.

Larry Filmaiolo  @  15/10/2015 21:25:39
   8 / 10
solido. ulteriore conferma per Sollima, e una rinascita per il cinema di genere italian...parte 2.

FABRIT  @  15/10/2015 17:56:32
   8½ / 10
Bellissimo, 2 ore che volano via con un cast di attori in forma strepitosa e una regia in stato di grazia. Da non perdere.

Lavezzi78  @  15/10/2015 15:42:23
   9½ / 10
Film straordinario. Trama coinvolgente con personaggi magistralmente coinvolti. Attori in parte. Sollima mi era piaciuto con A.C.A.B e nelle serie tv di gomorra e romanzo criminale, ma qui si è superato. Nei prossimi giorni andrò sicuramente a rivederlo. Questo è vero cinema!!

Giovans91  @  15/10/2015 12:03:41
   8½ / 10
Dopo la serie tv di "Gomorra", il regista romano Stefano Sollima ricostruzione una società feroce per una Roma teatro di crimini e immoralità. Una rappresentazione di mafia capitale dura e senza una reale speranza. Il degrado collettivo di essere umani pronti al sacrificio della propria moralità e integrità per ambizione personale.
"Suburra" è molto di più di un riuscito film di intrattenimento, è la conferma che Stefano Sollima è un artista talentuoso che lavora in modo unico sulle location, sulle inquadrature, sull'utilizzo del sonoro e i volti dei protagonisti. Sollima possiede la capacità naturale di realizzare un prodotto elaborato, complesso e di restituirlo alla visione dello spettatore in modo diretto. L'azione non è mai fine a se stessa.
In "Suburra" non esiste il lieto fine, ogni personaggio risponde alle conseguenze delle proprie azioni, perché il cinema non può essere solo finzione. Un cast perfettamente all'altezza della situazione e un Pierfrancesco Favino mostruoso!
Sollima rimette il cinema di genere italiano al centro, con una cura estetica e visiva degna dei migliori autori cinematografici internazionali. Un'opera eccezionale, tecnicamente impeccabile. Un filmone duro e vero. Finalmente cinema!!

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  15/10/2015 11:19:44
   7½ / 10
La strada giusta per il cinama italiano. Fare il meglio possibile (ovvero del cinema di genere o quasi) con i mezzi che si hanno a disposizione (il nostro modesto parco attori). Il film non è un capolavoro, ma si lascia guardare con piacere.

david briar  @  15/10/2015 01:40:35
   8 / 10
Visto in una sala abbastanza piena con una sorprendente atmosfera di religioso e timoroso silenzio,è per ora il mio film preferito del 2015,assieme a "Non essere cattivo" di Caligari.Entrambi italiani,ed entrambi duri,diretti ed espressivamente potenti.Non me lo sarei mai aspettato,visto che son stato spesso deluso dall'attuale cinema italiano,inclusi film molto acclamati.Quest'anno per fortuna non è andata così.

Già A.C.A.B. mi piacque molto,energico e intenso,imperfetto ma molto appassionante.Questo forse è ancora meglio.
"Suburra" sfrutta molto bene il rapporto causa-effetto in una Roma piovosa e demoniaca(le statue inquadrate in una scena nel lungo Tevere son quelle che più ricordano simili fattezze) in cui si intrecciano storie fra persone di diversa classe sociale,che rappresentano un po' degli archetipi,usati come elementi di critica a quella specifica categoria.Qualcosa di simile c'era anche con i poliziotti in A.C.A.B.
In questa storia complessa ma abbastanza semplice da seguire,stupisce la capacità di Sollima nel produrre sempre immagini dure e potentissime,di quelle che ti rimangono in testa per tanto tempo.Non è solo l'ovvia pioggia metaforica,valorizzata da una bellissima fotografia,ma anche il modo in cui mette a fuoco i personaggi,spesso lasciando molto sfocate figure di quinta,ma anche più centrali,come a suggerire una sorta d'incertezza sulla scena.All'inizio poi c'è una scena in cui inquadra un certo famosissimo luogo da un automobile,apposta,perché chiunque conosca Roma sa benissimo che per andare in Piazza del Popolo non si passa lì vicino.Ovviamente non è un errore,ma un modo per creare un contrasto con ciò che succederà dopo,una scena maledettamente efficace e marcia, che in alcune inquadrature sembra citare lo "Shame" di Mcqueen.
Ma di scene memorabili ce ne sono diverse,sia d'azione che dialoghi,si respira un'atmosfera di fortissima tensione che si sentiva anche in sala;e sebbene alcuni passaggi siano ampiamente prevedibili,a livello emotivo colpiscono comunque per come sono rappresentati.C'è una scena su una scala mobile da incorniciare,e soprattutto dopo una scena molto telefonata viene girata da un punto di vista diverso,che la rende veramente dolorosa e sofferta.In generale,scene che abbiamo già visto tanto volte vengono girate con una gestione dello spazio che dona al tutto ben altra forza espressiva.Aiuta la colonna sonora,composta da canzoni spesso famose,e qualcuno potrebbe dire che cercano solo l'emozione facile,ma chi se ne frega,sono adattissime a tutti i contesti in cui sono inserite e danno una grande intensità.

Il cast è davvero affiatato,c'è un grande lavoro d'insieme.Favino e Amendola,che forse son quelli che saranno più acclamati,sono abbastanza bravi,anche se Amendola non ce lo vedo tanto nel ruolo,ma comunque recita bene.
Elio Germano è da applausi a scena aperta,il suo è il personaggio in cui immedesimarsi,è l'italiano medio che si ritrova in cose più grandi di lui senza averne colpa.Bellissimo il suo finale,Elio Germano siamo noi.
Convincono anche le donne,sia la Scarano(protagonista della scena più bella del film,ma è davvero Girl Power o solo un'esaltata Toxic Girl?interessante lasciare questa decisione allo spettatore)sia la Gorietti,che sarebbe stata davvero stimolante con un maggiore approfondimento,nelle mani di Sollima,ma non c'era tempo per tutto e anche così non risulta la solita banale prostituta.
Infine,Borghi dopo "Non essere cattivo" continua a popolare i miei incubi con quello sguardo allucinato,esprime tutto ma non si capisce bene cosa stia per fare,fa veramente paura,a partire dal tono di voce.

Magari nel finale non tutto torna e qualche personaggio viene un po' banalizzato,ma "Suburra" rimane un film coinvolgente per tutta la sua durata,registicamente forte,duro ed efficace.Certo si poteva fare ancora di più,essere ancora più pessimisti e arrivare ancora più in fondo,ma anche così risulta essere un film con pochissimi cedimenti e che sa come stimolare il suo spettatore con argomenti per nulla semplici. Sollima mi sembra uno che ha le capacità per fare un capolavoro,e considerando che questo è solo il suo secondo film ed è già a questi livelli,possiamo ben sperare.
Da vedere,un'opera dal respiro internazionale di cui essere orgogliosi..

gringo80pt  @  15/10/2015 00:33:44
   9 / 10
Concentrazione massima per oltre 2 ore, fiato sul collo, intrecci indivisibili e colonna sonora che ti mette le aliiiiiii.
Protagonisti di gran livello. Il duro Amendola nel suo ambiente raccoglie un gran Favino catastroficamente onnipotente. Gli altri bravissimi attori aiutano ad esprimere al meglio dolorosi pugni nello stomaco, ripetuti e beffardamente restituiti.
Film che farà parlare di sé.

CELESTIALE

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