Cesare e il suo popolo di scimmie sono costretti a battersi contro un esercito di esseri umani guidati dal crudele Colonnello. Le scimmie subiscono grosse perdite e Cesare comincia a meditare vendetta!
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Matt Reeves dirige anche il capitolo conclusivo della "Trilogia di Cesare", chiudendo la saga reboot e mantenendo il livello tecnico e spettacolare che aveva caratterizzato i primi due capitoli, il primo film era stato diretto da Rupert Wyatt. "Cesare" è il protagonista assoluto che dimostra di essere il personaggio con più umanità e buon senso rispetto anche agli uomini. L'attacco di "Koba" alla cittadella di sopravvissuti ha causato la guerra tra le scimmie evolute e gli umani sopravvissuti al letale virus "ALZ-113". Una parte di quello che è rimasto dell'esercito statunitense da la caccia alle scimmie ed è guidato dallo spietato colonnello "McCullough" che scatena l'incontenibile desiderio di vendetta di "Cesare", disposto a tutto pur di ritrovare il nemico umano. Ancora una volta gli effetti speciali la fanno da padrone nonostante si ail capitolo con meno action a parte lo spettacolare scontro finale tra le forze statunitensi. Woody Harrelson è come al solito bravo e convincente. Forse un pò troppo lungo in alcune parti ma finale e chiusura dignitosa e indubbiamente commovente per l'epilogo finale.
Completato felicemente questa trilogia, di questo egregio rilancio di questa saga cinematrografica. Trama buona, effetti speciali bene fatti. 2 ore e mezza quasi piene di action. Un gran colonna sonora, mielosa, vero ma da piccolo capolavoro action dove sto giro le scimmie impongono la loro vendetta sul "povero" umano.
Umani poco pervenuti, l'attore vero è la scimmia Cesare!
Il regista scrive e dirige l'ultimo film della trilogia, la chiude in modo egregio, all'altezza delle aspettive, crea un hype pazzesco con scene action con effetti speciali curati e una trama seppure del genere fantascienza regge il gran passo! Un grande lavoro il suo!
In linea con la qualità degli altri due, questo terzo capitolo non delude affatto, mantiene una qualità più che discreta, approfondendo i caratteri, specie delle scimmie, più in profondità rispetto ai due precedenti capitoli, se questi ultimi magari avevano un'azione più corale, questo invece si concentra molto di più sulla figura di Cesare, considerato il leader delle scimmie, in questa sua lunga vendetta personale, interessante vedere lo sviluppo del personaggio, passare dal suo essere di stampo pacifista al meditare una vendetta del tutto personale nei confronti dell'uomo dopo le barbarie del colonnello, che gli ucciderà moglie e figlio, che lo porterà ad una lunga avventura, affiancato dai suoi fedelissimi alla scoperta di nuovi scenari, tra cui altre scimmie, che non aveva mai conosciuto, che stanno sviluppando una maggiore intelligenza esattamente come accadde al suo gruppo, fino ad arrivare in dei veri e propri campi di concentramento dove dimora il comandante, interpretato da un diabolico Woody Harrelson, che come al solito si dimostra un attorone, col suo carisma strabordante e il suo gigioneggiare. Qui Cesare vedrà la realtà di queste scimmie lavoratrici che si sono piegati al volere dei militari umani pur di non essere uccise, alcune addirittura combattono a fianco degli umani, contro le scimmie, come si vede nel caso di Red, che però riuscirà ad avere un ruolo chiave successivamente, redimendosi.
Con uno schema narrativo simile al primo, la prima parte è una più ragionata ricerca e ambientazione da parte di Cesare in questi campi di lavoro, successivamente si sviluppa la componente d'azione, diretta, come per i capitoli precedenti, in maniera impeccabile, con la rivolta delle scimmie alla ricerca di una libertà dalla tirannia di un uomo mai descritto così negativamente all'interno della saga, arrivando ad alcuni momenti clou caricati di grande pathos, come il confronto finale tra Cesare, assetatissimo di vendetta e il colonnello, ma anche tutta la sequenza che porta all'esplosione, con un Cesare ormai allo stremo.
Non ho sopportato la colonna sonora così mielosa soprattutto nei momenti compassionevoli. L'ho recuperato visto che presto uscirà il quarto capitolo che farà resuscitare una serie che si pensava conclusa. La storia è carina, se nel primo capitolo c'era quel non so chè di novità anche a livello di effetti speciali, dopo tanti anni questo effetto è un po svanito e il fatto essere talmente canonico gli fa perdere appeal.
Dopo questa visione non ho grandi aspettative nei confronti del quarto capitolo. Speravo di alzarle sbiriciando il regista, ma quasi mi si sono abbassate.
Terzo e ultimo capitolo di questa bella trilogia. La qualità è sempre alta e nonostante dal punto di vista della storia mi sia piaciuto un po' di meno rispetto agli altri due voglio comunque premiarlo in egual misura. Alcune scene sono meravigliose, come quella emozionante del ramoscello di fiori di ciliegio con la bambina e la scimmia. Mi sono sciolto come "neve al sole". Sempre stupendi gli scenari, uno spettacolo per gli occhi. Andy Serkis bissa ancora una volta l'ottimo lavoro fatto nei film precedenti, ma bravi tutti nel complesso. Cesare è davvero un grandissimo personaggio.
Ultimo capitolo della saga, il più debole dei tre a livello di sceneggiatura a mio avviso ma che recupera il terreno perso grazie ad un ottimo "cattivo" interpretato da Woody Harrelson. Finale tirato un po' troppo per le lunghe, ma in generale è una saga di ottimo intrattenimento. Giusto però finirla qui.
Terzo e ultimo film della nuova saga. Quello con più effetti speciali ma anche più crepuscolare dei predecessori. Non male la fredda ambientazione. Tutto sommato una buona conclusione.
La nuova saga del "pianeta delle scimmie" sembra giunta al termine, e lo fa citando spudoratamente "Apocalypse now", non a caso ovviamente. Il nuovo colonnello Kurtz ha ovviamente lo stesso grado militare ed è interpretato dal sempre bravissimo Harrelson. Una degna conclusione che regala bei momenti di azione, ottimi effetti visivi e qualche momento di comicita' con lo scimpanze' imbranato.
Trilogia clamorosa che conclude in crescendo con un capitolo che è secondo solo al capostipite di Schaffner. Due semplici considerazioni: 1 - Woody Harrelson: truccato come il colonnello Kurtz vale da solo il prezzo del biglietto in una delle sequenze più epiche e drammatiche del cinema recente. 2 - Cesare.
Boh, che dire? Va bene che ste scimmie si evolvono come ridere, ma in questo film di scimmiesco non c'è più niente; intendo dire che al di la dei costumi da scimmia nient'altro lascia supporre che ci si trovi di fronte a dei pitechi. Nel primo capitolo, ad esempio, c'era abbondanza di sequenze funamboliche dove Cesare e compagni davano spettacolo con salti capriole e piroette che solo scimmie cazzute avrebbero potuto fare, ma qui... qui ci sono solo azioni e reazioni totalmente umane al 100%. Quindi più si va avanti e più lo scimmiesco diventa meramente accessorio. Se a questo si aggiunge che di questo genere di storie si era già visto e rivisto tutto più e più volte, non rimane che un film inutile, noiosetto ed ignorabile.
Non mi risulta facilissimo parlare di un film che ho particolarmente amato e che ho recuperato (ahimé) fin troppo tardi.
Il regista Matt Reeves fa della meditazione e della riflessione drammatica l'anima del suo film, estremamente comunicativo nei momenti in cui lascia che siano i gesti, gli atteggiamenti, gli sguardi e le movenze a dire più di quanto le parole potrebbero mai infondere significato. Eppure il film è un film di guerra, come Apocalypse Now, come Full Metal Jacket, come Salvate il Soldato Ryan. Una guerra che non è che una dannazione cui Cesare e il suo popolo non possono sottrarsi pur desiderandolo con tutte le loro forze. Ed è mostrata in tutta la sua crudeltà.
Il lungo pellegrinaggio di Cesare è l'ultima tappa di un ben più corposo viaggio iniziato in quel 2011, quando Cesare nasceva sotto i nostri occhi e veniva allevato tra le amorevoli cure di un padre umano. Quest'ultima traversata è lo step finale verso il raggiungimento della meta esistenziale di questo condottiero. Il popolo di Cesare, privato di un luogo sicuro in cui vivere, è costretto a spostarsi, a vagabondare senza una meta apparente, una delle tante metafore in cui possiamo rivedere gli ebrei nelle scimmie. Cesare è dunque una guida che si ritrova ad essere un condottiero, per un episodio doloroso. Ed è un mutamento di un personaggio molto più sfaccettato di quanto si creda, un mutamento che potrebbe assumere dei connotati che vanno ben oltre la semplice difesa di un popolo. Cesare è Mosè soprattutto nella scena finale, ma è anche Gesù, è anche ognuno degli ebrei che si sono opposti all'Olocausto con forza. Il tutto ovviamente grazie anche ad un mostro come Serkis
E' decisamente importante il character di Nova, ultimo baluardo di una speranza di comunicazione e integrazione tra le due "razze". In "The War" le tematiche filosofiche ed esistenzialiste raggiungono vette poetiche di sublime magnificenza.
Il Colonnello (interpretato da un Woody Harrelson in modo sublime) è chiaramente una metafora di un gerarca nazista, viste le sue pretese di guidare il suo esercito in una guerra santa per epurare la Terra dall'abominio dell'evoluzione scimmiesca e della regressione umana. Per quanto possa sembrare condivisibile il suo discorso in alcuni punti è lui la personificazione di ciò che condurrà gli uomini alla distruzione. Nel disperato tentativo di fermare il suo insano operato, la guerra che scoppierà tra gli uomini le scimmie ereditano la Terra, con gli uomini a distruggersi tra loro, come si poteva capire sia dall'originale del '68, sia dal primo film della trilogia.
"The War – Il pianeta delle scimmie" è il meraviglioso ultimo atto della trilogia di fantascienza migliore degli ultimi anni. Imponenti sequenze d'azione, spettacolari esplosioni e combattimenti adrenalinici per la sopravvivenza sono un dono di grande valore per gli amanti del genere. Un film che potrà sembrare il classico blockbusterone, ma mi ha toccato davvero il cuore.
sicuramente il piu' debole della trilogia moderna Cesare. Molto tempo a perdersi dietro il linguaggio delle scimmie appesantiscono il film, meno dinamico rispetto ai primi due. Comunque merita una visione per capire il tutto ma non è leggendario: a mio avviso si poteva osare di piu'. Si collega al film cul del 1968 Più che sufficiente.
Il giusto finale di una saga che non sarà ricordata per l'originalità, ma sicuramente per una serie di film onesti e senza sbavature. Dove la sceneggiatura riesce sempre a rimanere salda sui binari, con ottimi attori e degli effetti speciali degni di nota. La motion Capture qui è resa al meglio, mai un film si era spinto a tanto. A. Serkis da anima e corpo al protagonista.
Capitolo conclusivo di una nuova trilogia che ho amato e che non sfigura affatto rispetto a quella originale, di cui il capostipite resta uno dei miei film preferiti in assoluto. Questa terza parte è forse la più debole, i due precedenti capitoli erano superiori di sicuro, ma anche in questo caso troviamo ottime idee, grande azione e belle tematiche. Le citazioni al primo storico film si sprecano, ed è anche giusto, essendo il prequel, tanto che i collegamenti sono creati perfettamente, non lasciando nulla al caso. Bello, molto bello, degna conclusione di una trilogia meravigliosa.
ottimo film, per me il migliore di questa bella saga. non capisco come possa eesserci una media così bassa qui su filmscoop. E' un film coinvolgente, fatto benissimo e con temi davvero umani. Epico in alcuni tratti e anche commovente.
Erano mesi che rimandavo la visione perché sta serie con le scimmie me le ha appiattite che più non si può. A sorpresa mi è piaciuto molto, più dei precedenti. Non annoia, a tratti anche diverte e ovviamente commuove, insomma ben studiato per intrattenere la casalinga, in negoziante sulle navi da crociera, fino al macellaio disossatore.
Film tecnicamente valido che se li lascia vedere dall'inizio alla fine..però ormai devo dire la verità questo Franchising mi ha veramente stancato..certo c'è una nuova innovazione nel plot con il nuovo concetto del virus..però questa storia delle scimmie che sovvertono l'umanità grazie anche a se stessa mi ha proprio stomacato...
Sicuramente la trilogia del Pianeta delle scimmie si conclude in bellezza. Temi estremamente umani visti da occhi di animali, con l'essere umano che si tramuta in bestia (moralmente parlando). Ottimo film.
Soddisfacente chiusura della trilogia col trascinatore Cesare in dubbio tra la necessità di salvare la propria tribù o affrontare nuovamente gli esseri umani, colpevoli di un atto deplorevole che rischia di tramutare il saggio ma risoluto condottiero in una sorta di Koba ben più pericoloso. Questa dicotomia è la trave portante del film, non esattamente esempio di cinema bellico tout court, più una specie di esodo dove il desiderio di pace e tranquillità viene messo a repentaglio da un folle colonnello, probabile parente stretto del Kurtz di "Apocalypse Now", una delle tante citazioni - non sempre azzeccate - cui Matt Reeves ricorre con una certa insistenza. La guerra sta prima nella mente dei personaggi che sullo schermo, è questo conflitto interno a prendersi il proscenio, a sfavore, e per fortuna, della solitamente spettacolare ma sterile trafila di esplosioni e sparatorie. Gli effetti speciali si confermano sbalorditivi con Andy Serkis sovrano indiscusso della recitazione in motion capture. La storia del virus mi ha convinto poco, mentre da promuoversi è l'idea del gulag/campo di concentramento. "The War" è nel complesso un film riuscito, epilogo dotato del giusto pathos e sicuramente di un ritmo invidiabile. Semmai paga tematiche già intavolate in precedenza che in questo caso anzichè essere esaurite o almeno meglio sviscerate, si limitano ad essere semplici motivazioni non aggiungendo nulla a livello di contenuti. Tuttavia l'intrattenimento non manca e la figura di Cesare è ancora una volta caratterizzata in maniera esemplare.
Nono film complessivo, terzo della serie reboot, THE WAR non aggiunge nulla di nuovo o di significativo (ormai si raccontano concetti vecchi). Ma, diamo a Cesare quel che è di Cesare, riesce a ricreare un'atmosfera tensiva che coinvolge e mantiene l'interesse dello spettatore fino alla, riuscendo anche a non far pesare le oltre due ore di durata. Discrete scene action, ritmo fluido in massima parte, effetti speciali degni e storia che intrattiene degnamente meritando un voto più che positivo. Si profilano altri capitoli all'orizzonte che speriamo siano all'altezza di chi li ha preceduti.
Film che concettualmente non aggiunge nulla di nuovo alla saga, dimostrandosi difatti inutile. Ci si può fermare tranquillamente al secondo meraviglioso capitolo della trilogia se non la si vuole rovinare con la visione di questo mattone, ben fatto registicamente ma moscio.
Buono il personaggio del Colonnello e bei momenti drammatici, ma troppo poco per rendere questo film degno di nota e tutto sa di già visto nei precedenti capitoli. Metto un voto in più perchè è sempre parte di una gran bella saga.
Terzo capitolo di una saga ben riuscita nel suo complesso. Sa coniugare bene l'intrattenimento senza essere deleteria per i personaggi e per le tematiche. Semmai in questo capitolo l'ambizione tende forse a voler strafare troppo. Mette sul piatto una storia che ha il sapore del western classico, cita in maniera palese Apocalipse now attraverso il personaggio del Colonello interpretato da un bravissimo Harrelson, sorta di simbolico vicolo cieco a cui è giunta l'umanità. Campi di concentramentro e muri contro muri. Un film che scorre via liscio come l'olio per oltre due ore e non annoia un attimo, che di per sè un attestato di merito.
Capitolo conclusivo di una discreta trilogia. Buon compromesso tra intrattenimento ed emozioni, con effetti speciali veramente spettacolari. Si, a volte sopraggiunge la noia e qualche situazione è prevedibile, ma il giudizio nel complesso è più che positivo. "Ape-pocalypse Now"
Mi preparavo a passare un paio d'ore di magia con questo film ed invece tutto avrei pensato che avrei abbandonato la visione dopo una mezzora. Davvero il peggiore in assoluto di tutta la saga, con una sceneggiatura e dei passaggi anche difficile da interpretare. Noioso...ed ho detto tutto...
Computer grafica che fa da padrone per l'ultimo episodio un po' scarno di idee e da cui mi aspettavo una guerra che in realtà non c'è in tutto il film. Harrelson bene nella parte del cattivo, ma Cesare banale stavolta...buona trilogia nel complesso.
Ottimo finale alla trilogia "moderna" de Il Pianeta delle Scimmie. Spettacolare la caratterizzazione delle scimmie, la storia regge bene, il ritmo c'è... Godibile e ben fatto.
probabile fine della seconda saga del pianeta delle scimmie. nulla a che vedere con quel capolavoro del passato ma ben fatto. la morte di cesare , la comparsa di nova , gli umani non parlanti , la terra promessa sono tutti i presupposti per riagganciarsi alla vecchia serie. il film non è bellissimo e questa guerra alla fine non è altro che una vendetta personale di cesare mai consumata e un finale decisamente fuori tema. gli attori sono bravi ma nulla più. un film che andava fatto ma lascia delusi
Mi aspettavo molto di più dal capitolo conclusivo della saga che era partita discretamente con il primo, molto bello "revolution" il secondo, un passo indietro con il terzo. Peccato perché c'erano dei buoni propositi. Nonostante tutto il film è fatto molto bene ed è godibile. Bella interpretazione di Woody Harrelson nella parte dell'antagonista. Ottimi effetti speciali e fotografia.
Non sono un grande fan dei film con le scimmie ma devo ammettere che questo è fatto bene. Sia dal punto di vista registico mi è parso molto sobrio che dalla grafica quasi indistinguibile ormai il reale dal CGI.
Mi aspettavo di meglio. La trilogia di per sè è stata una sorpresa, in un mare infinito di remake, questa saga, partita in sordina, era riuscita a rivelarsi migliore del previsto. In questo capitolo vince su tutto la fotografia e la qualità totale della computer graphic. Non c'è una sola scena in cui si veda che le scimmie sono fatte al computer ed alcune riprese sono davvero notevoli. La colonna sonora in certi momenti è davvero bella, in altri è invadente e pomposa. Quel che delude molto è la storia, ridotta a quanto di più stravisto ormai ci sia nel cinema americano: la famiglia e la vendetta. Il finale è imbarazzante per come abbiano chiuso forzatamente una storia che, per il ritmo con cui si stava evolvendo, avrebbe avuto spazio per altro da raccontare. Un paio di momenti di comicità involontaria non aiutano. Nota negativa per Woody Harrelson, che gioca a fare il Marlon Brando, fallendo miseramente. Resta comunque un film di fantascienza con scimmie parlanti: nonostante i riferimenti, non è il caso di aspettarsi Apocalypse Now!
la domanda vera e', dove c a z z z avete lasciato la war, che sono due ore di scimmie che si rincorrono e si fanno catturare e ri liberare a iosa con vari cliche di contorno? irritante passo indietro rispetto al godibile e molto piu action packed capitolo secondo. ah, co sta dialettica scimmie e umani
ma anche umani contro umani durante la crisi niente di nuovo in ogni caso
siamo alla frutta, l'unica era puntare sul genere/tecnica/spettacolo, reeves per me ha toppato pero'. e s'e pure messo a scomodare i nomi grosdi in para citazioni. ma, che ti credi...
Eccellente fotografia pur se ne viene penalizzato il ritmo che resta un pò troppo "inchiodato" alle volte. Ottimo capitolo comunque della straordinaria saga.
Degno epilogo della trilogia prequel de "il pianeta delle scimmie". Ottime la sceneggiatura e le musiche, a farla da padrone è la computer grafica davvero di altissimo livello, che in pochi anni ha fatto un notevole passo avanti rispetto al primo film della trilogia. E' magistrale l'interpretazione di Andy Serkins. Partendo da Gollum l'attore britannico è riuscito a costruirsi una carriera su questa moderna tipologia di recitazione. A mio parere questo rimarrà uno dei suoi migliori film, anche perché è stato supportato da tecnologie all'avanguardia che ne hanno supportato a pieno l'interpretazione. Il Cesare di questo film è un personaggio molto ben caratterizzato ed estremamente profondo. Unica pecca, forse, delle parti del film che mi sono sembrate scorrere troppo lentamente e delle scene con Cesare protagonista troppo enfatizzate, quasi a voler mettere troppi punti esclamativi sulle capacità di Serkins, senza che ce ne fosse un reale bisogno.
Seguendo il filone degli altri due film è emerso ancora più il contrasto scimmie/umani in cui i comportamenti animaleschi di uno e quelli antropomorfi dell'altro iniziano a confondersi finendo con lo scambiarsi completamente alla fine, sia in maniera volontaria che a causa della malattia. Da spettatore ti ritrovi a fare il tifo per quella che non è la tua specie per il semplice motivo che il loro modo di fare è più umano di quello dei veri umani.
Matt Reves conclude magnificamente la nuova trilogia delle scimmie. In questa storia finale si mette molta carne al fuoco e ne giova la storia. Intanto la guerra, brutale, spietata in cui gli umani dimostrano quanto poco hanno imparato dalla storia. Lo scontro iniziale in cui un reparto di incursori umani
Attacca di sorpresa le scimmie ma finisce sterminato dalle frecce delle stesse, dato che il gruppo di guerrieri scimmia si e addestrato e emblematicò ma cesare grazia la vita a quattro soldati dato che vuole essere lasciato in pace
. In questo modo si assiste ad un notevole colpo di scena
Con un attacco a sorpresa di alcuni esploratori guidati dal colonnello un folle ma credibile Woody Harelson. Il quale uccide il figlio e la moglie di Cesare.
. Da qui le motivazioni di cesare diventano simili a quelle di Koba, inizia un viaggio e i riferimenti sono variegati, dall'esodo, alla prigionia tipo lager, le scimmie attraversano tutto questo per scoprire
Che il virus mutando sta privando della paura gli essei umani facendoli praticamente diventare come le scimmie
. Tutto questo porta ad un finale action ma non come lo pensate, sara una sorpresa... comunque la sceneggiatura assieme alla regia di Reeves è molto buona, certo la storia e costruita su tutti i topoi del genere ma e soprattutto il foto realismo del motion capture che ha raggiunto delle vette di eccellenza mai eguagliate fino ad ora, Andy Serkins meriterebbe quanto meno una nomination agli oscar il prossimo anno, bella colonna sonora di Gioacchino e splendide le location dell Ontario in Canada, divertente la scimmia cattiva. Il personaggio di Nova assieme a Maurice da speranza per il futuro sia delle scimmie che dei pochi umani rimasti. Scimmie insieme forti!
Capitolo conclusivo della trilogia moderna del "pianeta delle scimmie", continuo a pensare che non abbia la minima ragione di esistere in quanto non aggiunge nulla alla saga storica, non da nessuno spunto nuovo e non riesce a coinvolgere con la sequenza di film. In pratica ogni capitolo è una storia a se stante, i riferimenti a quello precedente sono quasi nulli. In questo capitolo si trova un pretesto per rendere Cesare più aggressivo e desideroso di vendetta e si costruisce una storia su questo. Praticamente un classico action senza nessuna trama particolare. Il film in se non è per niente brutto, le scene sono fatte bene e riesce ad intrattenere, però non è quello che mi aspetto da una trilogia come questa, per questo credo che sia assolutamente dimenticabile a livello di storia. Da vedere se si è fan dei film d'azione e non si analizza il film da un punto di vista narrativo e di raccordo con i film precedenti.
Si conclude ottimamente una trilogia di cui non avrei mai pensato di vederla,tantomeno piacermi così tanto...Cesare e il film ed è uno dei personaggi sicuramente che saranno ricordati!!!poi per il resto buon film con ottimi effetti speciali e scene d'azione..un po' troppo lunga l'introduzione,coinvolgente la seconda parte!!
Forse l'arco narrativo di 3 film era pure troppo "largo" per la vicenda narrata e c'è, nel complesso, un po' di prolissità. Nondimeno, questo 3* capitolo è di ottimo livello, sia da un punto di vista tecnico (l'animazione digitale delle scimmie ormai rasenta la perfezione assoluta) che per quello registico. Matt Reeves allarga le sue ambizioni e la messa in scena è spesso mozzafiato ed epica, con echi/citazioni di film che hanno fatto la storia del cinema, da "Apocalypse now" a "la grande fuga". il senso visivo di Reeves qui sembra trovare la sua massima espressione e non mi spiacerebbe vederlo dirigere uno Star Wars.
Il mio voto giusto sarebbe 7/8 ma arrotondo per eccesso perché ho trovato questa trilogia ottima. Questo atto conclusivo è molto buono, ottima storia e ottimi effetti speciali come i precedenti capitoli. Cesare è un personaggio complesso e molto più umano degli uomini che troviamo in questo film. Unica piccola nota negativa è forse la durata, la narrazione in alcuni punti è lenta e si sofferma su particolari non fondamentali, se fosse durato 10 minuti in meno il film ne avrebbe giovato in scorrevolezza. Rimane comunque un film non banale, che vale la pena di essere visto.