velluto blu regia di David Lynch USA 1986
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velluto blu (1986)

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locandina del film VELLUTO BLU

Titolo Originale: BLUE VELVET

RegiaDavid Lynch

InterpretiKyle MacLachlan, Dennis Hopper, Isabella Rossellini, Laura Dern, Dean Stockwell, Jack Nance, Brad Dourif, Hope Lange

Durata: h 2,00
NazionalitàUSA 1986
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1986

•  Altri film di David Lynch

Trama del film Velluto blu

Dopo aver trovato un orecchio mozzato in un prato, un giovanotto si improvvisa detective e si ritrova coinvolto nel rapporto sadomasochistico tra una cantante e uno psicopatico, all'interno di uno strano mondo vagamente irreale.

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Voto Visitatori:   7,76 / 10 (180 voti)7,76Grafico
Voto Recensore:   9,50 / 10  9,50
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Voti e commenti su Velluto blu, 180 opinioni inserite

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it.sandi  @  26/05/2024 13:39:19
   8 / 10
Veramente difficile da valutare . Parto come sempre in questi casi da quello che non mi ha convinto . Prima di tutto David Lynch ha fatto sicuramente svariati film superiori , di cui molti trattano più o meno anche perché in questi casi é sempre difficile catalogare questi film assolutamente atipici e onirici . Ma Strade perdute , Inland Empire - L' impero della mente e lo stracapolavoro Mulholland Drive sono meglio di Velluto blu senza discussioni , anche il lineare e commovente Una storia vera . Inoltre alcune scene non mi hanno convinto però su due ore di film ci può stare . Però questo film rappresenta una svolta non soltanto nel cinema di David Lynch ma nel cinema in generale , ci sono scene parecchio ardite e il tema della violenza viene affrontato in un modo assolutamente diverso e addirittura con eleganza . La prima parte é nettamente superiore alla seconda perché é molto più affascinante e misteriosa . Però alla fine il mio grande dubbio nel valutare questo film é che una scena singola vale più di tutto il film in generale . Ovviamente é la scena dell' armadio e di Dennis Hopper compeltamente maniaco e fuori di testa che tormenta Isabella Rossellini e in seguito il malcapitato per colpa sua Kyle McLachlan . Una scena troppo assurda che va ad inserirsi in un film che comunque per gli standard futuri di David Lynch risulta anche fin troppo lineare . Detto tutto questo , resta senza ombra di dubbio un film controverso , ma sicuramente anche un cult totale ...

Alpagueur  @  05/11/2020 17:59:21
   5 / 10
Dopo il disastro di "Dune" (1984), David Lynch ha voluto realizzare un film noir nella tradizione di quelli realizzati negli anni Cinquanta. È in queste condizioni che è stato girato "Blue Velvet", molto sopravvalutato da una parte della critica americana (gode anche di una reputazione nefasta). Quando questo film è stato rilasciato per la prima volta ha raccolto un'enorme quantità di attenzione critica, ma guardandolo ora, trentaquattro anni dopo la sua uscita e dopo "Twin Peaks" e "Cuore selvaggio", è evidente che la reputazione di David Lynch riposa su non più di una manciata di idee riciclate all'infinito. Se solo si fosse preso la briga di riempire i buchi nella trama, ne sarebbe valsa la pena guardarlo più volte, ma da quando "Blue Velvet" ha perso il suo potere di sconvolgere o turbare molto tempo fa, non ha più molto da offrire. Insomma, non è certo invecchiato bene...
Tuttavia, se lo guardi più da vicino, ti rendi conto che non c'è nulla per cui fare storie. Va bene, il film può essere interpretato come una discesa agli inferi dato che Lynch li ama, ma è solo un classico complotto poliziesco che viene usato come guida vitale per un mondo sotterraneo di corruzione e perversione sessuale. Questo mondo contrasta con l'apparente tranquillità della piccola città in cui si svolge l'azione. In un certo senso, l'inizio del film include una sequenza significativa che la dice lunga sui contenuti del film: la telecamera di Lynch passa da un giardino verde e splendente per arrivare sottoterra a un brulicare di insetti. In un certo senso, il lavoro di Lynch illustra bene la famosa massima: non lasciarti ingannare dalle apparenze e insomma, il regista cerca di dirci che il bene e il male non sono così lontani l'uno dall'altro (anche l'eroe Jeffrey Beaumont sembra essere affascinato dal male nei suoi rapporti sessuali con Dorothy Vallens). Ma questa rivelazione non costituisce davvero una novità perché Alfred Hitchcock ci aveva pensato prima in modo molto migliore prima con "L'ombra del dubbio" (1943). Il personaggio principale (Theresa Wright) ha percepito suo zio interpretato da Joseph Cotten come un uomo rispettabile e simpatico, ma ha scoperto che in realtà era un pericoloso criminale. Per quanto riguarda la perversione sessuale, penso che sia meglio espressa nella musica con i Velvet Underground. Nonostante le inquadrature interessanti (la sequenza con gli insetti citata in precedenza) e i dettagli raccapriccianti (ovviamente, l'orecchio tagliato), la realizzazione di Lynch rimane piuttosto piatta e il suo film a volte rasenta il grottesco come il momento in cui Dennis Hopper, dopo essersi ricoperto la bocca di rossetto, bacia il nostro eroe Jeffrey sulla bocca per fargli capire che sono la stessa cosa (e gli ripete le parole della canzone "Nei sogni cammino con te, nei sogni ti parlo, nei sogni sei mio tutto il tempo, siamo insieme nei sogni"). Introduce anche scene sadomasochistiche abbastanza liberamente e nella maggior parte dei film del regista, quest'ultimo non ha dimenticato gli effetti sgargianti (il detective ucciso che è ancora in piedi).
"Velluto blu" sembra un'orribile scusa per l'orrore. La recitazione e il dialogo sono atroci (es. quando dice "i miei capezzoli stanno diventando duri, puoi toccarli" etc.), quasi ogni battuta è super tenera, pronunciata in modo molto innaturale, o così palesemente sceneggiato che non c'è modo che qualcuno possa relazionarsi con nessuno dei personaggi. La trama è ugualmente terribile, non andando da nessuna parte nei modi più irrealistici mentre ogni personaggio principale si comporta in modo completamente opposto rispetto al background del suo stesso personaggio senza una ragione apparente senza alcun segno di rimorso o nervosismo mentre commette crimini e adulterio per capriccio. Portare scene cruente e sessualmente esplicite in questo film non salva la trama, che è molto debole. In realtà, il film è molto noioso, non c'è tensione, il solito umore mistico di Lynch è sprecato semplicemente perché non c'è mistero come in altri suoi film. La stessa scena famosa di nudo di Isabella Rossellini è mortificante (perchè stare nuda sul prato in quel modo? la stessa scena sarebbe potuta essere presentata in modo più gradevole)...degrada le donne e la violenza sembra essere presentata in una maniera piuttosto pretenziosa. Come dicevo la trama manca di credibilità. Il padre di Jeffrey ha un grave ictus e Jeffrey dovrebbe essere più preoccupato per suo padre. Tuttavia, nel film, Jeffrey si comporta come un "combattente per la giustizia sociale" e un pervertito. Incasina una donna sposata Dorothy e combatte con i cattivi che torturano Dorothy. Jeffrey quasi ignora suo padre. In secondo luogo, la narrazione è orribile. Raccontare una storia semplice in un modo complicato è l'ultima cosa che un regista dovrebbe fare. La narrazione è solo sfocata. Qual è il punto della scena di sesso tra Dorothy e Jeffrey? Terzo, lo sviluppo del personaggio è un fallimento totale. Chi ama Jeffrey? Dorothy o Sandy? Temo che nemmeno lui stesso abbia una risposta. Perché Sandy si arrende con Mike? Cosa ha in mente? L'antagonista principale, Frank, è solo piatta e unidimensionale, e nessuno conosce il suo motivo. È solo uno psicopatico? La colonna sonora anche è strana, appare sempre in un momento improprio senza scopo (pessimo score). Dennis Hopper che respirava costantemente da una maschera per l'ossigeno stava diventando un po' sciocco alla fine del film.
Credo che sia uno dei film più disgustosi (ma soprattutto morbosi e malati) che abbia mai visto. Senza dubbio è destinato ad essere pieno di significati nascosti, o simbolismo e la violenza e il sesso sembrano essere lì solo per sfruttare i personaggi. Questo dovrebbe essere "nuovo e spaventosamente surreale", una "satira sui sobborghi", uno "scorcio della malavita". Ho trovato il personaggio di Dennis Hopper per niente spaventoso o inquietante, l'ho trovato completamente sciocco. Dispiace, perchè il film inizia in modo interessante con una buona tecnica cinematografica e simbolismo, ma non appena vengono pronunciate le prime parole, il film inizia una parabola discendente progressiva, con dialoghi ridicoli, prevedibili e giovanili. Le scene sono estremamente goffe e palesi, come se Lynch non ci desse abbastanza credito per capirlo da soli. Faccio un esempio: in una scena, Laura Dern e Jeffrey ono seduti in una macchina davanti a una chiesa. Laura inizia a parlare del suo sogno mistico, allora la musica passa a un organo a canne da chiesa, quindi si allontanano e la telecamera ingrandisce la chiesa e mantiene l'inquadratura per 3 secondi interi. Ad ogni modo, i fan di Lynch saranno entusiasti di questo thriller di seconda classe, ma per me il miglior film di Lynch rimane "Elephant Man" (1980). Il resto è tutto fumo e niente sostanza... Insomma niente di eccezionale in questo thriller di uno dei registi americani più sopravvalutati di sempre. Lynch cerca di fare un prodotto all-in-one (soggetto, regia e sceneggiatura sono suoi) ma non è Carpenter e almeno per le musiche deve appoggiarsi a terze parti, in questo caso ad Angelo Badalamenti (nome che è tutto un programma...e che si intona al resto), alla sua prima collaborazione con lui. Niente di che, segnalo per ultima la musica che da il titolo al film, molto famosa, di Bobby Vinton (devo dire che purtroppo neanche questa mi è mai piaciuta). Non ho niente contro Lynch, ma ho notato che in molti suoi film c'è questo velo di morbosità/squallore alquanto fastidioso. Alcuni iniziano bene (Eraserhead, Mulholland drive, questo) ma poi perdono mordente man mano che si dipana la matassa. Contavo almeno sull'impianto musicale per dare un po' di slancio a questo film, ma è completamente mancato anche quello :(

Ursus88  @  11/11/2018 10:12:07
   5 / 10
Uno dei film più noiosi che abbia mai visto. Si salva solo la fotografia.

Scuderia2  @  10/08/2018 19:53:57
   8 / 10
CONTIENE SPOILER

Terzo appuntamento con David Lynch dopo i miei primi due fallimentari approcci con Mulholland Drive e Strade Perdute.
Con l'urbanistica ho avuto problemi, proviamo lo stile sartoriale.
Diciamo che questo Velluto Blu si caratterizza, rispetto alle altre 2 opere citate, per una certa linearità o verosimiglianza; insomma la storia più o meno sta in piedi senza tanti incubi, iperboli o fantasiose interpretazioni. E non é un male.
Ma andiamo con ordine.
All'inizio sembra un film di Russ Meyer: la radio locale che ti aggiorna sui volumi giornalieri di legna prodotti, camion che trasportano il legname stesso attraverso il paesello e scorci vari che rimandano allo stravagante regista tettomane.
Poi si parte.
Un ragazzetto trova un orecchio in un prato, lo mette in un sacchetto e lo porta alla polizia.
Però decide di indagare da solo sulla questione.
Le premesse non sono buone. Per niente.
E i primi dialoghi non mi aiutano a intravedere spiragli degni:
- ...in quella casa ci abitava il ragazzo con la lingua più lunga del mondo... (INTERESSANTE...) e a ruota
- Sai come fa la gallina? ( grande imitazione)
- Lo vedi quell'orologio? Tra 5 minuti non crederai a quello che ti ho raccontato. (DAIIIII!?!?!).
In generale i dialoghi tra la Dern e MacL. sono abbastanza da mani in faccia.
Però ad un certo punto il film inizia a regalare cose interessanti.
Tipo il bordello più brutto della storia. Ma soave.
O sta t.roia che balla male sulla capotta della Dodge di Frank.
Siamo vicini al top.
Isabella Rossellini (sensualità zero) che vaga nuda per il giardino: "È tua madre quella?" ( COME NO!)
Ed ecco la scena cult.
Lynch disegna un interno devastante, un soggiorno grottesco con due figure statiche dove l'unica cosa che si muove è il sangue che sgorga dai loro corpi.
Indelebile.
Velluto Blu è questa scena qua.
È uno strano mondo.
Dove succedono cose che mai mi sarei aspettato: tipo che mi sia piaciuto un film di Lynch.
Scampoli di grande Cinema.

Colibry88  @  02/07/2018 23:15:31
   8 / 10
Come spesso accade quando mi ritrovo a disquisire del cinema "lynciano", mi piace parlare di "viaggio", che sia surreale od onirico, poco importa. Qui continua il fortunato sodalizio tra il regista e il bravissimo Kyle McLachlan, il quale si rivela un ottimo interprete. Ancora una volta ci si trova dinanzi ad una storia buia, cupa, bizzarra e a tratti grottesca. Atmosfere misteriose, tipiche del mondo dei sogni, avvolgono l'intera pellicola e l'intera storia. Lynch è un pittore che al posto della tela adopera la pellicola ma il risultato non è affatto da meno. Si percepiscono qua e là anche alcuni elementi che Lynch riproporrà da qui a pochi anni nella sublime serie "Twin Peaks". Siamo davanti ad un genio visionario, non c'è molto da aggiungere. Molti fanno notare alcune incongruenze. Io preferisco parlare di "elementi nascosti". Nel cinema di Lynch nulla accade per mero caso.
Ultima nota: la meravigliosa colonna sonora. La musica ha sempre uno spazio fondamentale nel mondo di questo regista e anche in "Velluto Blu" viene confermata questa costante.
Da vedere almeno una volta nella vita!

Filman  @  18/11/2017 18:20:11
   9½ / 10
A partire dall'audace decisione di cambiare ambientazione al racconto investigativo americano, sradicando la sua anima noir dalla metropoli industrializzata e insediandola negli organici ed isolati suburbs periferici, la variante messa in gioco da BLUE VELVET investe altri profili cinematografici, come la psicoanalisi nel thriller, rimarcando quella che è la sua attinenza al genere, ma rivolge anche molte delle sue potenzialità all'ammodernamento degli stessi stereotipi, passando per una regia che inizia a deformare suono e immagine, travalicando la realtà per tuffarsi nella percezione mentale. Tuttavia, ciò che rende questo capolavoro alienante, disturbante e folgorante sono proprio i personaggi, incarnazione di identità stereotipate, come la femme fatale o il gangster, scritti e diretti per apparire inverosimili, caricature vittime della loro ripetitiva imprevedibilità, attori di scene ai limiti dell'assurdo e sulle soglie dell'onirico, simbologia di in una realtà ancora provinciale. Il lavoro di scrittura e direzione di David Lynch crea un livello metafisico che non ha bisogno di riscontri convenzionali e genera quello che è uno scontro tra i protagonisti e forze più grandi di loro.

daaani  @  19/08/2017 16:07:15
   9½ / 10
I brividi questo film... pazzesco

Mildhouse  @  18/08/2017 10:52:56
   7 / 10
Sono un pazzo se dico che questo sembra uno dei film più convenzionali di Lynch?
L'atmosfera é come sempre intrigante, ma nel complesso il film non mi ha particolarmente colpito. Nonostante ciò, ti trascina fino alla fine

Qwertyuiop  @  18/08/2017 02:13:58
   3 / 10
Vale il solito discorso fatto per altri film: noia montata ad arte! Personaggi sconclusionati, dialoghi insensati... Basta con questa storia dell'arte... È noioso e basta, c'è poco da dire... Ho comunque visto di peggio, e qualcosa si salva, come le scenografie. Ma il film è fondamentalmente una storiella piena di insensatezze per fare parlare "quelli che ne capiscono".

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Ultima risposta 19/08/2017 16.10.15
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Crabbe  @  15/04/2017 19:10:12
   8 / 10
Uno dei migliori lavori di D.Lynch con un D.Hopper assolutamente superbo.

VincVega  @  13/02/2017 15:01:56
   8 / 10
Di "Velluto Blu" mi ha sempre affascinato quel contrasto tra la provincia, la vita tranquilla del vicinato, i viali alberati, i fiori, gli uomini che innaffiano il prato e il sottobosco malato che si cela dietro, soprattutto con il personaggio di Frank, interpretato da un luciferino Dennis Hopper (la chicca: Frank per tutto il film è volgarissimo, è scurrile ed estremo in ogni frase che espelle, in contrapposizione tutti gli altri personaggi principali che hanno un linguaggio normale senza eccessi).
Ed è proprio la sequenza iniziale la scena simbolo del film, dopo la carrellata di immagini felici e di tranquillità, un malore colpisce il padre di Jeffrey e la camera si incunea nell'erba con i conseguenti rumori degli insetti, quasi a sottolineare il degrado che c'è dietro la pace della cittadina.
David Lynch gira un thriller-giallo col sapore degli anni '50, dalle immagini alle musiche, col tema omonimo proposto per quasi tutto il film.
"Velluto Blu" ha il grande merito di tenerci attaccati alla poltrona, ci coinvolge in questo mistero che il protagonista Jeffrey vuole risolvere, attratto da un mondo sconosciuto, curioso di sapere cosa c'è dietro il rapporto perverso tra Dorothy e Frank.
Luogo chiave l'appartamento, dove si incrociano le vite di Jeffrey e Dorothy, dove il protagonista si nasconde dentro un armadio e spia la cantante, dove Frank fa le sue nefandezze alla povera donna, dove si conclude la pellicola in un finale sanguinolento.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/12/2016 23:10:28
   10 / 10
Il mio film preferito di Lynch? Velluto Blu, senza dubbio. Dopo il disastro produttivo e commerciale di Dune, il regista ha avuto la forza di ricominciare daccapo e lo ha fatto alla grande, creando quello che secondo me è la pietra angolare del suo cinema. Film che anticipa le sue pellicole future, anche se apparentemente più lineare di quelle successive. C'è un contesto dalle apparenze tranquille e bonarie della vita di provincia, ma che nelle sue viscere nasconde un altro mondo parallelo e perverso, una vera distorsione del reale in cui il protagonista si trova a fronteggiare. Un mondo che lo attira sulle note di una canzone cantata da una donna ormai spezzata nello spirito, che gli mostra a sua volta un lato a lui sconosciuto disturbante (il voyerismo), facendolo trovare di fronte a quel Frank, dominatore di quella realtà parallela, pazzo e psicopatico i cui semi gemoglieranno di nuovo nel Bob di Twin Peaks. Un capolavoro che partendo da un genere cinematografico come il noir, nelle mani di Lynch diventa a sua volta una versione estrema e da incubo.

TheLory  @  05/11/2016 09:42:35
   4 / 10
Non mi è piaciuto. Mi aspettavo un capovaloro visti i voti esagerati, invece la storia è trista, per niente intrigante, perfino stupida considerando i dialoghi spesso ridicoli. Il personaggio interpretato da Hopper più che uno psicopatico pare un cretino.
Mi aspettavo un thriller intrigante e geniale, invece è noioso e banale.
Sarà anche per le pettinature e i costumi alla duran duran, ma qua c'è quasi da ridere, signori miei!

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Ultima risposta 05/11/2016 13.41.42
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Nic90  @  23/09/2016 21:20:16
   6 / 10
MI aspettavo di più,la storia non è eccellente ma non posso negare che nonostante ciò mi ha preso,ma l'epilogo è troppo scontato e il modo in cui ci si arriva altrettanto.
Ottima l'atmosfera finale alla Lynch.

vinicio  @  14/01/2016 15:21:08
   6½ / 10
thriller molto carino che tiene incollato allo schermo anche se il protagonista è un po insipido come attore... bellissima la colonna sonora... il finale non mi è dispiaciuto anche se un po tirato... il voto è un po basso perchè non l ho visto troppo come un capolavoro ma "semplicemente" un film ben fatto!

paradis  @  02/08/2015 17:17:51
   7½ / 10
Resta viva baby, fallo per Van Gogh

Matteoxr6  @  21/03/2015 23:09:39
   4½ / 10
Siamo ancora nel periodo "normale" di Lynch, che tecnicamente è sempre ineccepibile, ma non mi è bastato. Il soggetto rimane troppo debole, soprattutto in considerazione della commistione tra noir e grottesco su uno sfondo thriller. Ah, tra le altre cose, anche se è assolutamente secondario ai fini del mio voto, Kyle MacLachlan ha fatto abbastanza pena.

deliver  @  13/03/2015 23:58:34
   9 / 10
Veramente un capolavoro, avanti anni luce rispetto all'epoca !
Lynch qui è ai massimi storici e riesce a creare una pellicola potente, dove l' humor nero, il grottesco e il thriller sono uniti in un connubio perfetto.
Velluto Blu non è solo il ritratto di una provincia ambigua che cova il male nel suo interno, è un autentico flusso di coscienza e di coscienze, di personaggi vinti dal desiderio che finiscono per esplodere in un apoteosi di corpi stravolti. Performance cult per Dennis Hopper ! Un vero mattatore ! Da vedere e tramandare !

Noir Jazz  @  25/12/2014 18:59:19
   9 / 10
Dopo il flop di "Dune", ecco il ritorno in grande stile di Lynch. Un elegantissimo noir dai risvolti nebulosi, dove sesso, amore, violenza vanno a dipingere un mondo costantemente sospeso tra reale e surreale.

InvictuSteele  @  03/11/2014 23:38:16
   9 / 10
Uno dei vertici del cinema noir e un Lynch che conferma di essere avanti 50 anni da tutti. Un dramma psicologico mascherato da thriller, dove a scioccare lo spettatore sono la violenza, la morbosità, l'ossessione visiva, la perversione e la curiosità unite insieme per mostrare la parte oscura e malata che si cela in una tranquilla cittadina americana. La scelta cromatica è importante, infatti il paese, dove tutti sono allo scuro di tutto, è contornato da colori solari e brillanti (le staccionate bianco candido, i prati verdi e curatissimi, le casette colorate, i fiori delle aiuole rossi acceso) mentre, dove si svolge e si evolve il mistero, tutto sprofonda nel buio, nei colori scuri, il rosso sangue, il nero, e ovviamente il blu, sinonimo di eleganza, di sensualità ma anche di perversione. Un Lynch che esplora e indaga negli incubi dei personaggi, tra visioni edonistiche, traumi infantili, ricordi nostalgici legati a determinate canzoni, amori perduti e poi ritrovati e un Dennis Hopper che dimostra la sua grandezza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/08/2014 18:43:25
   8½ / 10
In "Velluto Blu" Lynch tratta quello che forse è la sua tematica più cara: la "sporcizia" che si annida sotto il ridente aspetto della piccola cittadina americana. Il cineasta, che qui non è ancora entrato nella sua fase più "delirante" (termine che non è per forza da prendere in senso negativo), crea quindi un noir dalle tinte fosche in cui non manca però la raffinatezza artistica a cui il regista ci ha abituato nè mancano i personaggi fuori di testa (in questo caso parlo di Frank ovviamente). Lynch riesce così a confezionare un prodotto di eccellente fattura pur sfruttando una sceneggiatura che non m'è sembrata nulla di straordinario ma che nasconde la sua povertà sotto i virtuosismi di regista e attori. A tal proposito Hopper è straordinario (anche se secondo me rimane inferiore al Bobby Peru di "Cuore Selvaggio") così come la Rossellini, MacLachlan è bravo mentre la Dern idolatrata da tutti a me proprio non piace.

Comunque sarà uno dei film meno maturi di Lynch ma è tra quelli che preferisco, nella mia classifica secondo solo a "Lost Highway", anche se voglio rivedermi per la terza volta "Mulholland Drive" (così magari riesco a decidere se mi piace o no) prima di dare un giudizio definitivo.

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Ultima risposta 26/08/2014 18.51.01
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alex94  @  15/08/2014 13:28:36
   8½ / 10
Ottimo thriller diretto da Lynch nel 1986.
La trama è ottima sviluppata in maniera originale,molto oscura e grottesca in alcuni momenti.
Ottima naturalmente la regia e la fotografia,molto buona anche la recitazione,bravissimo Dennis Hopper.
Belle anche le musiche.
Un film molto affascinante ed intrigante,assolutamente da vedere.

Goldust  @  13/08/2014 17:16:06
   6½ / 10
Un noir grottesco condotto con mano sicura e sottolineato da placide musiche che hanno il potere stridente di essere inquietanti, come ad esempio la Blue Velvet del titolo. Il talento indubbio del regista si tramuta in alcuni momenti di grande fascino visivo, in altri di coinvolgimento assoluto, in altri ancora di schizofrenico caos. La Dern e MacLachlan, attori feticcio di Lynch, sono in parte; Hopper mi è piaciuto poco, la Rossellini zero.

GianniArshavin  @  22/07/2014 18:21:24
   7½ / 10
Malgrado credessi che "Velluto blu" fosse uno dei film appartenenti al "filone" psicologico di Lynch (mentre è fra quelli "convenzionali") sono riuscito ad apprezzare molto questo prodotto , tenendo anche conto dei numerosi tagli imposti dai produttori che hanno ridotto da 4 a 2 ore la durata complessiva.
Il regista ci porta in una ridente e tranquilla cittadina americana , dove però dietro l'apparente normalità si nasconde un mondo oscuro e sporco.
La prima parte a mio parere è la migliore , quella che riesce meglio nell'intento di descrivere la perversione e la morbosità della città e dei suoi abitanti più insospettabili. Ho trovato in questo senso magistrali le scene con protagonisti la Rossellini e MacLachlan, che riescono ad esprimere perfettamente il lato oscuro dei personaggi. Le famose sequenze nell'appartamento della donna sono morbose e deviate , sicuramente parecchio eccessive per il periodo.
Le ritmiche nella prima parte poi sono ben oliate , Lynch crea interesse e curiosità e la prima ora vola via piacevolmente.
I problemi sono sorti con la seconda parte , dove il buon Hopper non basta a salvare alcune scene a mio modo di vedere fin troppo grottesche ed un affrettatissimo e palesemente tagliato finale . Un calo che davvero ha rovinato parzialmente un'opera dal grande potenziale conclusasi in maniera poco soddisfacente.
Tecnicamente il lavoro è inappuntabile , Lynch si vede e la colonna sonora è ottimale. Bene come detto la Rossellini . MacLachlan e Hopper.
In conclusione "Velluto blu" paga parzialmente alcune scelte ed imposizioni , ma rimane comunque un grande titolo da recuperare e gustare.

Spotify  @  30/06/2014 17:45:35
   7 / 10
Malato film di Lynch. Una pellicola che ci mostra tutta la perversione dell'essere umano e fino a che punto essa si può spingere. Personalmente è un film che mi è piaciuto, l'ho trovato molto godibile e scorrevole, mai noioso o lento. Cast ottimo: MacLachaln e la Dern se la cavano, invece Hooper e la Rossellini sono mostruosi entrambi, ed uno è più perverso dell'altra. La trama in se, è molto risicata, però nonostante questo, Lynch, è riuscito a tirarci fuori tante belle trovate originali che hanno dato senso al film. Lo stesso Lynch sfodera una grande regia, alla quale si associa un'ottima fotografia. La sceneggiatura è buona, presenta si qualche imperfezione, qualche forzatura ed è un po' ripetitiva nelle scene, ma nel complesso è sfruttata bene. I dialoghi poi sono fantastici. Belle pure le musiche. Poi c'è una cosa che caratterizza la pellicola nella sua originalità, e cioè che all'inizio, si può pensare di trovarsi davanti il solito giallo/thriller di quegli anni, ma poi andando avanti ci si accorge che è tutto un'altro film. Si capisce soprattutto dal finale che oltretutto è fatto benissimo ed è pieno di suspance.

Un noir fatto come si deve, ottimo lavoro.

hghgg  @  04/03/2014 20:34:08
   9 / 10
Uno dei più grandi Thriller mai diretti e forse il più grande uscito negli anni '80. Fa impressione pensare che questo Lynch era tuttavia ancora imbrigliato e trattenuto nei contenuti, nell'immagine e nella fantasia, nel surreale, nel folle. L'indimenticabile esordio "Eraserhead" del 1977, sublime parto surreale, era costato tantissima fatica e denaro, era stato molto apprezzato da parecchi "addetti ai lavori" ma si spingeva anche tremendamente avanti, anzi in tutti i lati senza alcuna direzione, a briglie sciolte. Tre fattori che permisero "l'imbrigliamento" e il "taglio delle ali" di Lynch che per vent'anni non potrà più liberare pienamente tutta la sua fantasia e la sua voglia di elevare l'immagine al surreale disintegrando qualsiasi concetto di storia e sceneggiatura da narrare come fatto in "Eraserhead". Dopo il suo primo film Lynch si vide perciò affidare film su commissione, film normalissimi con risultati altalenanti, splendido "The Elephant Man", bruttarello "Dune". Ma anche successivamente, nella seconda metà degli anni '80, quando la Lince riprende a dirigere film più "suoi" più sentiti e più vicini al suo stile, come nel caso di questo film, resta su lande comunque terrene, su un film dotato di schema classico con la sua storia e la sua sceneggiatura lineare. Ciò non toglie che unendo la sua fantasia surreale, grottesca e perversa ad uno schema thriller classico Lynch ha tirato fuori dal cilindro un capolavoro. Non è "Lost Highways" e non è "Mulholland Drive" ma "Velluto Blu" resta comunque un film strepitoso. Il thriller più viscido, malato, perverso, angosciante e oscuro che si possa immaginare.

David Lynch con "Velluto Blu" scava nel profondo della società borghese e va a tirar fuori il marcio che c'è al di sotto e parallelamente scava in fondo all'animo umano scovandone le perversioni, le follie, le ossessioni, le ipocrisie, le crudeltà e si prende anche il lusso di lasciarci alla fine un sorriso e una speranza, un raggio di luce e un finale lieto che in fondo è una costante del Lynch "lineare" ("Cuore selvaggio" "Una storia vera" ma direi anche "The Elephant Man" in fondo). Punto iniziale del film è: "cosa può nascondersi di tanto perverso e oscuro nel cuore, all'interno di una tranquilla piccola cittadina americana ?" Lynch ci mostra questo trascinando noi e il suo protagonista in un vortice maligno apparentemente senza scampo, in cui depravazione, disperazione, criminalità, meschinità e tanta, tanta follia sono gli elementi dominanti. Due normali, onesti e ingenui ragazzi si troveranno ad affrontare tutto questo.
Ovviamente la mano e lo stile del Lynch che tanto bene si è imparato a conoscere da "Twin Peaks" e soprattutto da "Strade Perdute" in poi è qui già ben presente e palpabile. Lynch sa modellare il surreale e qui soprattutto il grottesco come pochi, pochissimi altri. E lo sa fare con uno stile unico, inconfondibile pur con i suoi modelli di riferimento.
Si crede di seguire un Thriller lineare ma la linearità della trama (ovviamente rispetto ad altri film di Lynch) è immersa in un calderone di stranezze, bizzarrie e apoteosi del grottesco da pelle d'oca, atmosfere inquietantissime (Lynch non è un regista horror, eppure è uno dei registi più horror di sempre) e soprattutto atmosfere e sequenze malatissime, davvero sudice e perverse, è un film sporco, spaventoso, folle. Malato però è la parola più adatta alla fine, credo. Un capolavoro per me irrinunciabile, con la miglior sceneggiatura mai vista in un film di Lynch (escludendo quelli in cui la sceneggiatura viene sbranata e sbrindellata), un intreccio eccellente e coinvolgente nonostante il ritmo lento, cadenzato, in alcuni tratti tra il sonnolento e l'ipnotico che poi accelera poderosamente e diventa concitato, da stretta allo stomaco. Tensione tremenda che aumenta costantemente man mano che ci si avvicina al finale, ci sono dei momenti di suspance purissima in cui tensione e sgomento diventano quasi insopportabili e la sequenza pre-finale ne è l'apice insieme a quella del primo incontro tra la Rossellini e Hopper con MacLachlan a guardare nascosto nell'armadio...

La regia di Lynch è eccellente e regala momenti che sono da manuale del miglior cinema, francamente le sequenze straordinarie sono davvero tante per perizia tecnica, intensità e grandezza espressiva, "Velluto Blu" regala sequenze memorabili quanto non indimenticabili, ci sono vari momenti di regia sublimi a partire anche solo dalla prima scena, in cui viene poi presentata la metafora principe del film, col mucchio di scarafaggi (o vermi, non ricordo) che infestano un apparentemente tranquillo giardino di un apparentemente tranquilla casetta dell'apparentemente tranquilla cittadina americana. Per non parlare del ritrovamento dell'orecchio mozzato, la "gita" in macchina, la Rossellini che canta "Blue Velvet" le altre due scene che ho già citato, il rasserenante finale col pettirosso che mangia l'insetto e altre ancora. L'occhio di Lynch dirige e crea meravigliosamente tutto questo. Ottimi anche tutti gli attori, Isabella Rossellini e Dennis Hopper ovviamente sugli scudi entrambi per me alle loro migliori interpretazioni, semplicemente perfetta lei, semplicemente straordinario lui, perfetta incarnazione di una follia perversa e pericolosa. Bravi anche i due giovani co-protagonisti Kyle MacLachlan e Laura Dern che rivedremo in gran spolvero in successivi lavori di Lynch ("Twin Peaks", ovviamente, lui e "Cuore selvaggio" e "Inland Empire" la Dern). Indimenticabile cameo per un grandissimo Dean Stockwell in un'apparizione a dir poco memorabile, un'altra delle grandi scene del film. Strepitosa fotografia, forte del contrasto tra colori accecanti o molto forti, dal rosso a ovviamente il Blu del Velluto che domina il film (la canzone, il colore e il tessuto della vestaglia di velluto blu della Rossellini) ad altri più smunti o oscuri, il nero, anche...
In conclusione, uno dei più grandi e riusciti film di David Lynch, strepitoso.


"Adesso è buio"...

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james79  @  22/10/2013 19:47:44
   5 / 10
incuriosito dai vari commenti positivi ho visto questo film,nulla di particolare come questo film ce ne sono a centinaia,le solite trame dei film thriller hollywoodiani,omicidi,sesso!!

MonkeyIsland  @  22/06/2013 17:07:26
   9 / 10
Magnifico,unico e con un Hooper stratosferico.

BrundleFly  @  15/05/2013 20:20:17
   7½ / 10
L'interpretazione di Dennis Hopper vale da sola il voto dato a questo film.
Pur non avendo una trama originalissima, la tecnica registica e le atmosfere rendono questo film un piccolo cult di genere.

Lore.84  @  17/04/2013 14:28:25
   9 / 10
Dopo il mezzo passo falso "inevitabile" con Dune, David Lynch torna alla sua massima libertà espressiva con il film, forse, più lynchiano in assoluto.
Velluto Blu è, infatti, l'opera che meglio di tutte le altre mette in evidenza alcuni aspetti e tematiche del suo cinema: l'interesse per il lato oscuro, negativo e a volte morboso che si nasconde dietro le cose apparentemente luminose e serene.
David Lynch per la prima volta riesce a rendere strano il quotidiano, impregnando la pellicola di una dimensione surreale che ci mostra il lato oscuro della realtà che si nasconde in uno "strano mondo" al di sotto di noi.

ragefast  @  03/03/2013 23:18:11
   6½ / 10
E' da poco tempo che mi sono avvicinato alle opere di Lynch. Dopo un buon primo impatto con l'intrigante "Mulholland Drive", ho optato per "Velluto Blu", ma non mi ha convinto più di tanto, probabilmente anche perchè mi aspettavo qualcosa di diverso e più criptico (prima della visione sapevo solo il titolo e che fosse stato girato da Lynch). La trama, come detto da qualcun altro in precedenza, è piuttosto lineare e tira in ballo un mondo superficiale (in tutti i sensi) che ne nasconde uno segreto di angoscia e perversione. Molte scene incentrate sul secondo aspetto probabilmente sono ciò che rimane più impresso, anche grazie al personaggio interpretato da Dennis Hopper. Forse una ventina-trentina di anni fa questa pellicola avrebbe potuto essere più sconvolgente, in ogni caso mi è parsa un pò lontana dall'unica con cui posso fare un confronto ("Mulholland Drive").

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/02/2013 17:10:59
   9½ / 10
Noir capolavoro degli anni 80 e primo film in cui tutta la poetica di Lynch è sintetizzata compiutamente. Con un ritmo sognante ci viene raccontata la perdita dell'innocenza di un giovane, la scoperta di un mondo di perversioni sessuali e rapporti di dominio.

Scenografie, musiche e personaggi che rimangono nella memoria, più vicino a Twin Peaks che alle opere più mature di Lynch, si lascia vedere e rivedere per il suo essere un nostalgico - e surreale e oscuro - addio alla giovinezza.

BlueBlaster  @  25/01/2013 15:03:11
   6½ / 10
Sinceramente non lo reputo un capolavoro!
Certo c'è tantissimo David Lynch ed è buona cosa però è un pò troppo lento e comunque la storia non è qualcosa di indimenticabile, anzi avevo dimenticato di votarlo!
Bravo Hopper e tutto il cast...eccellente la regia, la fotografia e la colonna sonora però per me è un film come tanti altri.

maitton  @  21/01/2013 11:12:55
   6½ / 10
primo passo verso twin peaks.
dei film che ho visto di lynch, questo e'sicuramente quello piu'lineare, sebbene si comincino ad intravedere tutta quella serie di elementi che lo renderanno nel tempo un regista piu'unico che raro.

SKULLL  @  19/01/2013 03:04:21
   5 / 10
Non mi ha colpito. Non l'ho trovato nè particolarmente intrigante nè coinvolgente. Qua e là riesce ad essere curioso e piacevole, ma non basta per salvarlo. Trama confusa e irrisolta in più punti. Non mi è piaciuta la Rossellini che trovo tutto tranne sensuale. Mi piace invece la Dern, come sempre. A mio parere è un film sopravvalutato e uno dei minori di Lynch che ha saputo fare ben meglio.

alle507  @  14/01/2013 21:31:53
   3 / 10
trama veramente irreale.. sto ragazzino che si mette ad indagare e si introduce di nascosto nella casa della donna e che una volta scoperto a momenti finisce a fare sesso con questa.. tutto veramente reale.. ma per favore.. se è un film di fantasia allora ritiro tutto!

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Invia una mail all'autore del commento diderot  @  13/01/2013 09:02:23
   7 / 10
Velluto Blu è un film molto interessante, un misto tra Pulp Fiction e il Laureato, racconta una storia avvincente che coinvolge fin dalle prime scene. Anche se il ritmo è un po' blando non annoia, si evolve in maniera abbastanza lineare se pur a volte si incarta in alcune scene apparentemente confuse. Davvero un film riuscito!

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  14/12/2012 22:25:12
   8 / 10
Lynch ci regala ancora un altro film dove l'emozione (in questo caso la tensione tipica dei thriller) la fa da padrone. E' anche presente il tema principale della sua cinematografia: il difficile rapporto con la parte irrazionale dell'animo umano.
Dal punto di vista formale "Velluto Blu" appartiene ai film "tradizionali" di Lynch, quelli di più immediata fruizione. Comunque, anche se Lynch usa uno stile convenzionale, lo fa in maniera personalissima, introducendo squarci onirici o simbolici tramite il montaggio incrociato con oggetti o scene strane e particolari, non direttamente attinenti alla storia e che la rendono inquietante.
Apparentemente Lynch rispetta le regole standard del thriller classico: ci sono protagonisti medi, buoni, rispettabili, inseriti in società, rispettosi delle regole e delle leggi, i quali si trovano ad incontrare e ad affrontare persone deviate, perverse (però affascinanti), senza scrupoli e senza morale. Alla fine comunque il bene prevale (anche usando mezzi violenti) e si ristabilisce l'equilibrio iniziale. Anche la sceneggiatura segue canovacci classici, concentrandosi quasi esclusivamente sulla vicenda e sui protagonisti. Tutto si svolge in maniera chiara, compatta, semplice e comprensibile (a differenza di "Dune"), piena di coincidenze e avvenimenti dosati ad hoc, con molte circostanze lasciate alla fantasia dello spettatore

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Tradizionale è anche la distinzione netta e precisa fra male e bene, fra buoni e cattivi.
Questo però è solo quello che appare esteriormente. Lynch indirettamente ci fa capire che la situazione è più complessa, che questa è solo l'apparenza. Prima di tutto la curiosità di Sandy e Jeffrey ha qualcosa di morboso, si vede e si sente che subiscono il fascino del torbido, del misterioso, ne sono attratti irrazionalmente (non riescono a capire perché fanno cose assolutamente scorrette, eppure le fanno). Jeffrey poi si trova a comportarsi in una maniera che non avrebbe mai immaginato di essere capace, tirando fuori un lato decisamente inquietante di se stesso (la scena in cui picchia Dorothy e la prende con la violenza, mentre un rumore di fondo imita il ruggito del leone). Entrambi poi non riescono a resistere al voyeurismo, vizio rimproverato in qualche maniera anche allo spettatore stesso. Insomma l'irrazionale è anche profondamente dentro ciò che si considera ordinato e positivo (come ad esempio il poliziotto corrotto).
Del resto anche i "cattivi" e gli sbandati posseggono lati decisamente umani che variano e complicano la loro figura. Frank, il grande cattivo, (superba interpretazione di Dennis Hopper) è capace di commuoversi davanti a una canzone, soffre di schizofrenia, è preda della droga, respira sempre un gas che non si sa cosa sia, ha il feticismo del velluto blu; insomma è più complesso di quello che sembra. Così anche Dorothy, nonostante le perversioni sessuali, le abitudini di vita sregolate, è una donna fragile, confusa, bisognosa di aiuto.
Il finale è positivo ma lascia comunque dietro di sé molte ombre e ci rivela l'altra faccia dietro l'apparente ordine e gli splendidi colori della provincia americana.
Questo era un tema molto comune all'epoca (3 anni dopo "Velluto Blu" uscirà "Sesso, bugie e videotape"), riportato in auge recentemente da Cronenberg con "A History of Violence". Lynch però si discosta dall'ordinario, grazie a un coinvolgimento emotivamente diretto e profondo dello spettatore e ai suoi caratteristici tocchi onirici dal sapore inquietante e angosciante.
"Velluto Blu" è quindi un film che lascia il segno e che non si dimentica.

SelFxTreem  @  10/11/2012 12:22:26
   7 / 10
Il film è bello e la trama è inusualmente facile e lineare, almeno per essere un film di Lynch. Il film è bello dall'inizio alla fine. Il protagonista maschile è un vero ebete ficcanaso, la protagonista femminile dimostra 40 anni. Il voto è un po' basso perchè mi aspettavo qualcosa di più "Lynchiano", altrimenti sarebbe tranquillamente da 8.

giraldiro  @  31/10/2012 17:38:40
   7 / 10
Affascinante e suggestivo, anche se, come ha detto TheGame, il genere è ancora troppo acerbo e approssimativo...

TommyTI  @  26/08/2012 15:02:41
   8½ / 10
Dorothy Vallens abita al quinto piano in un palazzo di soli 3 piani,this is Lynch...solito capolavoro

TheShadow91  @  01/08/2012 21:50:03
   8½ / 10
Film che mostra bene lo stile di David Lynch...un crudo trattato di fantascienza sociale,sulla falsariga di Arancia Meccanica,ma molto più sentito psicologicamente dai personaggi protagonisti del film.Il simpatico protagonista viene a trovarsi in una tragica situazione,dove a capo c'è Frank...non solo uno dei cattivi del cinema più carismatici di sempre...ma anche un personaggio rappresentato con una negatività enfatizzata a più non posso,in modo tale che questa cattiveria disumana,questa pervesione,generano a loro volta eventi tanto assurdi e bizzarri quanto dolorosi e terrificanti

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In tutto questo surreale dolore...Lynch non fa il melodrammatico...e ci dona anche una voglia di reagire da parte del protagonista ed un lieto fine,quest'ultimo accompagnato una riuscita rappresentazione metaforica

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Crazymo  @  13/06/2012 15:42:49
   8½ / 10
E' il primo film spiccatamente Weird di Lynch che ho visto (The Elephant Man è forse il più "classico" quindi non lo considero Weird o altro, semplicemente un capolavoro.) ed è stato veramente come immergersi in un mondo nuovo, alcune scene al limite del grottesco e del surreale tutto circondato da una trama misteriosa che non ti fa capire dove vuole andar a parare. Finalmente posso dire di essermi approcciato a Lynch (Non sono mai andato pazzo per i film Weird) e posso felicemente dire che lo ritengo un genio, non vedo l'ora di vedermi gli altri film. Fantastico!

C.Spaulding  @  08/06/2012 01:13:14
   9½ / 10
film bellissimo. Ogni volta che lo guardo vengo rapito completamente dalla storia. Un film crudo. Ottima la regia così come la recitazione dove spicca un malvagio e sadico Dennis Hopper. Un film inquietante dove una ragazzo si trova coinvolto in una storia più grossa di lui. Non dico altro perchè non voglio anticipare niente a quei pochi che ancora non l'hanno visto. CONSIGLIATISSIMO !!

Leonardo76  @  27/04/2012 21:01:10
   8½ / 10
Uno dei rari film di Lynch vedibile anche da quelle persone bizzarre che pretendono una trama chiara. Straordinario Hopper.

TheGame  @  26/04/2012 23:06:27
   7 / 10
Lynch comincia quel cammino cinematografico che lo porterà alla fama meritatamente acquisita poi, gli elementi ci sono già tutti il surrealismo, la violenza, i simbolismi e lo storytelling decostruito, ma il risultato è ancora troppo acerbo e approssimativo per soddisfare e avvincere come solo in seguito riuscirà a fare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/03/2012 12:29:25
   8½ / 10
Un noir torbido, coinvolgente e avvolgente.
Un film che mostra un incubo che si chiama realtà. Sessualità repressa, un malato rapporto con il prossimo, curiosità, violenza sono parti della vita e temi spesso presenti nella filmografia di questo grande regista.
Grandiosa la trovata della canzone Blue Velvet.
Molto bravi Hopper e Rossellini, meno convincente MacLachlan.

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Bobby Peru  @  29/12/2011 20:33:06
   7½ / 10
Lynch. O lo ami o lo odi credo a questo punto... è successa una cosa strana con "Cuore selvaggio" prima giudicato in un certo modo da me, poi a distanza di qualche giorno lho apprezzato di piu per scene, personaggi e musiche che mi rivenivano in mente. Non so se succederà anche per questo Blu Velvet che è scivolato come un bicchier d' acqua, non è stato cervellotico ed ha avuto un finale. Il pettirosso, gli insetti, l' orecchio... non è solo ciò che vedi, bisogna andar oltre.

Giudizio: troppo lineare per ciò che avevo in mente, ma ha fascino per la sua perversione mai volgare e attuale.

e la scena di frank???? grande

gemellino86  @  13/11/2011 13:11:52
   7½ / 10
Non il miglior Lynch ma è comunque un film di buon spessore. Tra gli attori spicca un bravo Hopper. Da vedere per gli appassionati del regista.

Kymmy  @  18/09/2011 01:05:11
   10 / 10
Uno spettacolo forte, sgradevole, Lynchiano allo stato puro.. macLachlan molto alla twin peaks recita nei panni di un (solo all'apparenza) ingenuo giovanotto di buona famiglia che trova un orecchio umano in un prato e da il via ad una serie di indagini , aiutato da Laura Dern, qui poco simpatica a mio parere. Dennis Hopper non scalfisce come molti hanno sostenuto..più in là di tutti è sicuramente una magistrale Rossellini, di bellezza ammaliante e sensuale, efficacissima nella sua disperazione e nei suoi eccessi. La sequenza del locale a tinte rosse e blu dove canta Blue Velvet è memorabile, ma la mia preferita è quella in cui Hopper si reca a far visita al marito sequestrato e da il via al suo delirio oratorio più sfrenato, accompagnato dalla piattezza e tranquillità inquietanti dei malviventi immobili a eccezione dei burberi scagnozzi e dello straordinario Dean Stockwell.. Lynch inforna una scena dopo l'altra in maniera sublime, incapace di stancarci o deluderci, ruota attorno a torbidissime rivelazioni senza mai essere trash ma sempre in linea col suo stile noir più poetico e personale, senza mancare di risvolti onirici, grotteschi, surreali. Capolavoro da antologie , merita più di una visione. Indimenticabile.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  31/07/2011 22:06:24
   8 / 10
Coinvolgente ed enigmatico film in cui traspare la grandezza e il genio di David Lynch, ben diretto dallo stesso, e soprattutto, magiustralmente interpretato da uno splendido Dennis Hopper (indimenticabile quando si inietta il gas con la sua fialetta) e da altrettanto bravi e incisivi Kyle McLachlan e Laura Dern.
Nota di merito per la Rossellini, bravissima nell'interpretare la cantante che nascondeva il terribile segreto di cui era vittima.
Buono lo svolgimento, un po' meno nella seconda parte quando si giunge alla combriccola di amici di Hopper; splendide le atmosfere cupe e plumbee, sepcie nelle sequenze di notte; e straordinario l'epilogo col pettirosso.
Un grande film di Lynch, molto particolare ed eccentrico, ma che non si può non aver visto.

PignaSystem  @  27/07/2011 23:40:04
   8½ / 10
Apparentemente di impianto classico,e comunque narrativamente meno delirante rispetto a cio'cui ci ha abituati il regista di "The elephant man",questo film introduce lo spettatore in un crescente inferno dietro casa,tra personaggi che hanno saltato il fosso della follia e della perversione,in una ridente provincia americana dietro la quale basta frugare appena un po'per trovare il marciume.Nessuna innocenza,nessuna vera salvezza in questa storia noir ,con un cattivo dalla ferocia strepitante,vizioso e crudele,con tutta la nevrosi che Dennis Hopper puo'dargli:e una donna perduta apparentemente mite ma con riflessi schizofrenici che attrae inevitabilmente il giovane curioso impersonato da MacLachlan.uno dei piu'azzardosi film del periodo,forse il piu'composto e apparentemente meno "lynchiano" nella struttura dei lavori dell'autore,ma in seconda e piu'approfondita analisi,forse il piu'personale.

guidox  @  31/05/2011 21:49:46
   7½ / 10
la grandezza di Lynch viene fuori alla grande anche in questo film, anche se non tutti gli elementi proposti secondo me sono all'altezza della sua fama.
trama un po' troppo lineare nonostante ci sia la solita irrealtà che permea tutta la storia, con diversi temi che preparano il terreno a Twin Peaks, ma che a mio avviso non ne raggiungono i picchi.
la caratterizzazione dei personaggi: Dennis Hopper seppur bravo non l'ho trovato poi così entusiasmante e Kyle MacLachlan neanche paragonabile al suo meraviglioso Dale Cooper; non indimenticabile la Rossellini, così come Laura Dern.
finale un po' tirato via, per una storia che prende forza soprattutto grazie alle genialate del regista, esulando da quel che può essere la sceneggiatura in sè.

Lory_noir  @  21/05/2011 00:54:38
   7 / 10
Di Lynch apprezzo il senso di acuta irrequietezza che riesce a trasmette nei film che ho visto, capisco però che sono lontano da essi ancora, anche se spero di avvicinarmi di più a questo stile col tempo e l'esperienza.

kako  @  11/05/2011 03:47:46
   8 / 10
un gradino inferiore ad altri di Lynch ma comunque un lavoro superbo, con dettagli visivi di grande impatto e una panoramica del marcio presente nella nostra società e in ogni cosa. Frank un personaggio delirante interpretato in maniera superlativa. Peccato che la trama venga esaurita in maniera a tratti un po' troppo sbrigativamente, perchè con un approfondimento sopratutto nel finale il risultato potrebbe essere stato eccellente. Comunque una pellicola di alto livello!

Invia una mail all'autore del commento lupai  @  29/04/2011 21:59:01
   8½ / 10
Un quadretto sublime della realtà umana: tuffo nei meandri della psiche umana, l'uomo e la bestia. La ragione e la pazzia s'incontrano e si fondono dando vita al caos che regna il pianeta, tutto avvolto in un involucro di velluto blu.

_Hollow_  @  31/12/2010 03:40:55
   8 / 10
Il film puzza della regia di Lynch lontano un miglio, e questo è uno dei lati positivi. Come al solito l'intera pellicola è impregnata di dualismi, che si scorgono già alla primissima scena, dove viene presentata l'idilliaca cittadina di Lumberton fino a zoomare per scorgere gli insetti che si annidano tra i verdi fili d'erba. Per tuuta la sua durata il film, come detto, emana quella sensazione di surrealismo propria di Lynch, che rende perversamente affascinante l'intera vicenda di cui ci troviamo inconsapevolmente spettatori, un pò come accade al protagonista. La colonna sonora poi è stupenda (Blue Velvet e In Dreams) e riesce a rendere ulteriormente assurde e spettrali le scene in cui viene impiegata magistralmente a quello scopo.
Fin cui tutto funziona a meraviglia, il problema però è che l'orologio creato la Lynch, pur avendo uno splendido quadrante, segna male le ore. Parlando di recitazione, l'ottima media degli attori viene in parte rovinata da Laura Dern grazie alle sue insopportabili smorfie e alla superficialità e banalità del suo personaggio. Ma a parte questa piccola pecca che può anche essere una sensazione personale, il vero problema della pellicola stà nello sviluppo della trama. Il film doveva essere ben più lungo e questo lo si nota immediatamente, come al solito svariati tagli rispetto all'originale hanno irrimediabilmente compromesso uno svolgersi dettagliato e naturale dei fatti. La vicenda si chiude troppo alla svelta, con uno sprint finale,

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senza che nulla venisse spiegato riguardo il tema portante della pellicola, ovvero il velluto blu e la malattia mentale di Frank.
Per tutto questo non ritengo Blue Velvet un capolavoro, anzi se non fosse per l'impeccabile colonna sonora, l'atmosfera e un senso di dispiacere verso i tagli che Lynch avrebbe voluto probabilmente evitare, darei al film pure un mezzo voto in meno.
Se volete nonostante tutto respirare un pò di quel clima caratteristico del regista, Velluto Blu ve ne darà l'occasione.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:15:05
   7½ / 10
bello, ma non tra i migliori di Lynch

pinhead88  @  21/11/2010 14:42:38
   2 / 10
Di uno squallore unico. Due ore di vita buttate nel cesso. Eppure da uno come Lynch era il minimo che mi aspettassi di più. Lentissimo, ridonante, dilatazione dei tempi pazzesca per colmare vuoti giganteschi in una sceneggiatura stagnante e annacquata che non sta in piedi neanche con le stampelle. A tratti l'ho trovato perfino demenziale. Se non fosse per qualche siparietto interessante, sarebbe stato un uno tondo tondo.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  16/11/2010 04:03:42
   8½ / 10
Blue Velvet è un film che in qualche modo anticipa stile e tematiche dei lavori recenti più famosi di Lynch, vale a dire Strade Perdute, Mulholland Drive e Inland Impire. Nonostante rimanga a mio parere un gradino sotto queste tre opere, Blue Velvet si fa comunque apprezzare per un'atmosfera inquietante e surreale, e situazioni e personaggi altamente simbolici: Jeffrey, il protagonista, è un ragazzo piuttosto infantile che si trova improvvisamente privato della figura autoritaria e rassicurante del padre (colto da infarto), mentre Frank (uno stratosferico Dennis Hopper) è la materializzazione del suo desiderio di una nuova figura paterna, un concentrato di virilità esagerata e fuori controllo. La maturazione avverrà quindi tramite il confronto con questa nuova autorità e il suo superamento, oltre che con la scoperta e la conquista dell'universo femminile. Quest'ultimo è rappresentato in maniera bipolare dal personaggio puro, candido e ingenuo della Dern, e quello sensuale, depravato e masochista della Rossellini: esse per il protagonista sono come due lati della stessa persona (e infatti egli passa senza problemi dal fare l'amore con una a dichiarare il proprio innamoramento all'altra), le due facce della stessa medaglia entrambe indispensabili alla sua maturazione come adulto.

Apparentemente, però, sembra mancare la tematica più caratteristica del cinema lynchano, ovvero il sogno. Ma non è così. Come già detto, l'atmosfera surreale rende già di suo la pellicola impregnata di una dimensione onirica, ma il riferimento al mondo dei sogni diventa esplicito in più di un'occasione. "Now it's dark" ripetono più di una volta i personaggi; e più di una volta si vedono immagini di fiamme e luci che si spengono per lasciare spazio al buio. E questi sono espedienti simili a quelli che nei film successivi Lynch utilizzerà per guidarci all'interno dei sogni. Così canta Frank a Jeffrey, in una delle scene più memorabili dell'intero film: "In dreams, I walk with you. In dreams, I talk to you. In dreams, you're mine. All the time. We're together. In dreams, in dreams. For ever in dreams". Sicuramente non sono parole casuali, tutt'altro. Inoltre, la scena finale viene introdotta con la macchina da presa che virtualmente esce dall'orecchio di un Jeffrey dormiente, come a dirci che tutto quello che abbiamo visto era stato frutto delle sue fantasie oniriche. Ciò che è diverso rispetto a Strade Perdute, Mulholland Drive e Inland Impire è che qui non abbiamo un'interruzione traumatica del sogno con ritorno improvviso a una realtà inaccettabile: dimensione onirica e dimensione reale non si escludono a vicenda e danno vita a un intreccio lineare sia nel tempo sia nello svolgimento. Perchè il mondo di Blue Velvet "è uno strano mondo", in cui tutto è sogno e tutto è reale.

7219415  @  15/11/2010 00:18:02
   8 / 10
Non tra i miei preferiti di David Lynch...anche se questo non significa che non è un gran bel film

Invia una mail all'autore del commento IL MITO.  @  21/10/2010 14:04:52
   8½ / 10
Film fantastico! Per adesso il miglior film di Lynch che ho visto, anche se non li ho visti tutti.
Trama fantastica molto visionaria e coinvolgente.
L'unica cosa che non ho molto apprezzato sono stati i due giovani attori protagonisti, al contrario di un grandissimo Dennis Hopper.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  21/10/2010 11:08:09
   6½ / 10
Diciamo che lynch si allena e fa le provecon questo "velluto blu" al seguente serial tv twin peaks. Moltissime le analogie (tra cui l'attore Hopper e il clima da paesello di provincia). Bella la colonna sonora in una pellicola a tratti malsana, con una rossellini succosa. Nulla di eccezionale però, delle volte l'eccessiva lentezza ne diventa un limite negativo.
Piu che sufficiente. 6 1/2

chem84  @  18/10/2010 22:47:04
   7 / 10
Buon thriller firmato Lynch (che poi solo thriller non è, ma catalogare un film di D.L. in un solo genere non è propriamente semplice); in ogni caso non uno dei suoi migliori lavori, ma pur sempre godibile.
L'ottima prestazione di Hopper e quella altrettanto convincente di Kyle MacLachlan (sempre strano per me vederlo fuori dai panni dell'agente Cooper) mantengono il film su buoni livelli e la coinvolgente "Blu velvet", che spesso si intromette nel racconto, si rivela un ottimo contributo sonoro, soprattutto quando ad intonarla è la brava e misteriosa Isabella Rossellini.
A fine visione manca però l'entusiasmo percepito dopo aver assistito a perle del calibro di Eraserhead, MH, Strade perdute, Twin Peaks e Una storia vera; probabilmente però è stato un errore averlo visto dopo i suddetti, senza aver seguito l'ordine cronologico; inoltre poi la trama più lineare, meno delirante e meno densa di avvenimenti rispetto agli altri (fatta esclusione per "Una storia vera", che però può vantare molti altri pregi) può avere influito sul giudizio finale.
Certo è che l'alone di mistero che si viene a creare sin dall'inizio, con il ritrovamento dell'orecchio, consente di seguire il film senza pause dettate dalla noia e, in pellicole di lunga durata come questa, è sempre un fattore positivo.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  13/09/2010 18:13:25
   6½ / 10
Nonostante io ami Lynch, qui non mi ha convinto. Sarà che per sua stessa natura non gli riesce particolarmente bene mettere in scena "il positivo", ma, come già è stato detto, alcune parti sono così stucchevoli da far parteggiare per "il negativo" e basta! Hopper è sicuramente bravo, ma lui stesso ha interpretato personaggi migliori. La Dern non mi ha mai convinto infine.

76eric  @  13/09/2010 14:51:50
   9½ / 10
Il film del geniale Lynch alla quale sono maggiormente affezzionato che fa da preludio al serial televisivo di Twin Peaks ( uno dei migliori mai realizzati) e certamente meno onirico ed inspiegabile rispetto a sue precedenti ( parlo dell' estremismo weird di Eraserhead) e soprattutto future opere (Strade perdute,Mulholland Drive).
La vicenda si svolge nella piccola cittadina di provincia americana, dove tutti (o quasi) si conoscono, la vita scorre tranquilla in una piccola porzione di mondo dove si ergono dalle staccionate magnifici tulipani di colore rosso e giallo e dove si sente il melodioso e vivace canto dei pettirossi, metafora dell' amore, come dice Sandy a Jeffrey in un suo recente sogno.
Ma sotto il terreno, nascosta nell' erba vi è presente una miriade di scarafaggi, insetti non certamente di bell' aspetto e dalle abitudini notturne che in questo caso rappresentano il "marcio", ciò che un' anonima cittadina come Lumberton, nasconde, quasi come se non volesse saperlo, ma è presente.
Protagonista della vicenda è Kyle Mc Lachlan, feticcio per Lynch, che in seguito al misterioso quanto orribile ritrovamento di un' orecchio umano ed alla sua voglia di "ficcare il naso" per vederci chiaro, si troverà coinvolto in una storia di follia pura, caratterizzata dal rapimento, ricatti, minacce di morte, violenza sessuale e droga, dove anche la polizia, o meglio parte del suo staff, ha un ruolo corrotto.
Il cast è stellare, soprattutto nelle magnifiche interpretazioni del grande e qui "svitato" Dennis Hopper, all' epoca uscito da poco di prigione, e dell' arrapante e dalle forme morbide Isabella Rossellini. Anche Mc Lachlan, simbolo nella fattispecie anche del voyerismo maschile, fa certamente il suo.
Il film nel suo svolgimento a mio parere non presenta alcun momento tedioso, e tutto è magistralmente collegato ai fini degli sviluppi della vicenda, questo grazie ai virtuosismi registici di Lynch, che regala quell' atmosfera ovattata e magica, inteso come onirica, alla cittadina di Lumberton, quasi come fosse un mondo irreale ed a sè stante.
Alcuni dialoghi, mi riferisco a quelli "giovanili" fra Sandy e Jeffrey, forse potranno sembrare frivoli ed ingenui, come è giusto che sia appunto fra adolescenti, per cui non c'è nessun difetto per questa pellicola, che firma il sodalizio fra Lynch e Badalamenti alla cura della colonna sonora.
La vestaglia di velluto blu di Dorothy, i drappeggi delle tende rosse del suo appartamento e soprattutto il tema Blue Velvet di Bobby Vinton, tutti elementi di minor spessore, soprattutto i primi due, che non fanno altro che accrescere la raffinatezza di questo Capolavoro, sicuramente una delle migliori pellicole degli anni '80 e non. Indiscutibilmente.
Nella sua follia, il sinonimo più appropriato per me per questo lavoro è CLASSE.

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Ultima risposta 13/09/2010 19.28.44
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ROBZOMBIE81  @  10/05/2010 13:06:30
   6 / 10
è evidente la mia ignoranza cinematografica e il palato fine non ce l'ho dati i miei gusti,però vorrei capire davvero da voi(perchè c'è sempre da imparare) come mai lo considerate praticamente un capolavoro o quasi.parto dalle cose che mi sono piaciute,la regia è sicuramente pregevole ed elegante niente da dire,la colonna sonora e l'ossessiva e pazza interpretazione di Hopper ma anche della Rossellini sono elementi indiscutibilmente belli, è innegabile,la trama è intrigante e misteriosa e,personalmente credo ma correggetemi se sbaglio,è suggestiva l'idea del regista di contrapporre e mostrare uno stacco da un mondo fatto di semplicità,innocenza e uccellini ad un altro pieno di malvagità e perversione in cui si ritrovano i protagonisti,il problema per me è che tutti questi elementi sono diluiti in due ore di noia e lentezza incredibile,momenti di autentica stanca con personaggi poco carismatici,tranne i due che ho citato, dove troviamo dialoghi brutti e molte volte stucchevoli con frasi tipo"che brutto mondo,mamma mia in che mondo siamo e bla bla bla".Inoltre alcuni momenti sembrano poco chiari e alcuni personaggi sterili vedi il poliziotto complice.probabilmente sarà come bestemmiare in chiesa quello che scritto però è stato cosi e non ci posso fare niente,vi prego spiegatemi.

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Ultima risposta 16/05/2010 00.44.37
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goodwolf  @  05/05/2010 17:30:03
   7 / 10
Lynchiano all'ennesima potenza (ho visto molti elementi che saranno presenti in Twin peaks), il film mi ha entusiasmato per la sua prima abbondante metà, perchè è uno storia normale (o quasi) ma sviluppata con forte personalità registica, senza che questa risulti invadente nello svolgimento.
Non ho gradito l'ultima parte, ovvero il mettere "la follia" ad ogni costo , senza nessun motivo. O forse, mi sfugge qualcosa in questo film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  16/04/2010 20:15:32
   7 / 10
Era il film di Lynch che mi ispirava di meno… ma comunque si può definire discreto.
Sinceramente però da Lynch mi sarei aspettato un ben altro livello, infatti devo dire che non avevo tutti i torti se mi aspettavo poco da questo film… “Velluto Blu” è un normalissimo thriller/poliziesco, dove il protagonista è alla ricerca di indizi come se fosse un detective per risolvere un caso… la trama è scorrevole e non è onirico come la maggior parte dei film di questo regista. Bisogna dire che, a parte qualche momento, non è un thriller che offre novità o genialità nella narrazione, e neanche sperimentalismi o parti che tengono veramente incollati allo schermo. Insomma, se non fosse per la fotografia tendente al blu e al rosso, non sembrerebbe neanche un film di Lynch. La parte più bella è il finale. Bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  17/03/2010 01:32:17
   8 / 10
Ennessimo film visionario del regista Lynch che mi ha lasciato senza parole: cattivo, malsano, perverso, irreale, c'e ne sarebbero tantissimi di aggettivi per indicare questo film. Non c'è niente da fare, quando vedo queste opere da parte di Lynch, mi faccio trascinare nel suo mondo visionario e non ne esco fuori per almeno qualche ora, mi ripasso il suo film nella mente e cerco di analizzarlo in tutti i sensi, e da qui percepisco quanto la sua genialità facci di lui uno dei migliori registi non solo del suo genere, ma del cinema mondiale.
Il film analizzarlo mi mette i brividi: le atmosfere e la scenografia sono senza dubbio una bomba: le stanze dove viene girato buona parte del film, con i suoi colori e le sue luci, non mi hanno fatto ricordare solo Rabbits dello stesso Lynch (e qualcosina anche di Muholland Drive), diciamo che mi hanno fatto letteralemente cadere in una specie di sogno apparente, un mondo irreale, dove la mente umana raggiunge il suo culmine, il suo punto più estremo, e lontana dal mondo esterno, può dare sfogo a alla sua perversione più eccelsa.
Comunque, in tutto il film le atmosfere sono fortissime e penetranti, e grazie ad un paesaggio veramente irreale, fanno si che ci sia la firma d'autore su un quandro perfetto.
Ottime anche le prove degli attori, per ora di Hooper questa è la sua miglior prova che ho visto, sotto tono invece Isabella Rosselini.
Infine: Lynch rimane uno dei miei registi preferiti, velluto blu una delle sue vette più visionarie di sempre, da vedere senza ombra di dubbio.

JOKER1926  @  04/02/2010 17:04:35
   6 / 10
Seppur rientrando per fama nella fantomatica "top" dei film di David Lynch "Velluto blu" non è assolutamente un prodigioso lavoro "Lynchano" insomma troveremo i soliti punti noti e positivi della regia ma non mancheranno, in questo frangente, numerosi difetti.

Pellicola comunque zeppa di allegorie come il concetto dei pettirossi che rappresentano morte e vita; da segnalare i discorsi subliminali circa la violenza e il degrado mentale che accompagna l'uomo nella sua esistenza, le sue paure primordiali e le frustrazioni sessuali…

"Velluto blu" tecnicamente dovrebbe essere una pellicola abbastanza lineare, dovrebbe (nella fattispecie teorica) seguire una determinata asse narrativa ma il tutto è abbastanza confusionario, insomma si cade nel delirio "disordinato" dunque siamo lontani, lontanissimi dagli standard del regista (vedere altre pellicole); "Velluto blu" al di fuori di qualche buona scena e delle sequenze dell'armadio suggestive, a tratti inquietanti, e in fin dei conti molto originali si perde nella lentezza, in dialoghi abbastanza piatti e la noia purtroppo, nelle quasi due ore di proiezione, prende autoritariamente il sopravvento.

Il film all'epoca fu prodotto con un budget ridottissimo, Dino De Laurentiis affidò le redini del lavoro interamente a Lynch il quale si sbizzarrì cavalcando gli scenari dell'ignoto varcando e smarrendosi in un progetto più grande di lui, indubbiamente audace ma disarmonicamente astruso e sperimentale.

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Ultima risposta 18/02/2010 16.55.52
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nevermind  @  25/01/2010 00:02:55
   6½ / 10
Mah...un film un pò diverso dal solito ma niente di più. Se dietro la regia non ci fosse il nome "David Lynch" sono quasi sicuro che questo film non avrebbe 8 di media.
Parte molto bene all'inizio, con il ritrovamento di un orecchio e la scontata voglia del protagonista di arrivare a fondo nel mistero, ma poi secondo me si lascia un pò troppo andare tentando di aggrovigliare una storia d'amore tra il protagonista e Sandy e dall'altra parte mostrare una storia di rapimenti, ricatti e droga introducendo il personaggio di Dorothy.
Per tutto il film mi sono sempre chiesto "Ma l'infiltrato nella polizia, ha sempre e solo quel completo giallo canarino, a tratti un pò imbarazzante?" no perchè lo si vede vestito così quando Jeffrey va a disinfestare l'appartamento di Dorothy, quando Jeffrey va alla polizia per sporgere denuncia, la sera stessa quando il padre di Sandy esce fuori con "l'uomo in giallo" ed infine nella scena finale lo si ritrova in piedi con la ricetrasmittente della polizia in tasca e sempre quel completo giallo indosso.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/01/2010 15:27:22
   7½ / 10
Rielaboro alcuni miei giudizi sempre per un fatto di proporzione.

Una vera e propria cavalcata dalla normalità al distorto. Lynch ci spiega come dietro ogni piccola cosa...si nasconda qualcosa di inquietante; come dietro ogni tranquilla cittadina; dietro un giardino di fiori; in mezzo ad una verdeggiante erba; dietro ad una comunissima porta di una palazzina, possa nascondersi qualcosa di oscuro. Questo è il cinema di Lynch, terrorista della normalità. In tutta questa cavalcata Lynch trova spazio anche per la più classica delle storie d'amore. La colonna sonora sublime. Straordinario Hopper. Incantevole la Rossellini. Grande prova di Maclachlan e splendida Laura Dern. Il finale è semplicemente POESIA: il pettirosso sul davanzale che simboleggia l'amore, la cosa più bella secondo lynch. Però i pettirossi mangiano gli insetti: anche la cosa più bella si nutre della cosa più sgradevole....E' PROPRIO UNO STRANO MONDO. Grande LYNCH

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Ultima risposta 18/06/2011 18.08.13
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RedPill  @  22/01/2010 21:06:44
   6½ / 10
Prove di Twin Peaks in corso per Lynch.I richiami e le analogie con l'insolita serie televisiva divenuta cult qualche anno più tardi non mancano di certo, a partire da piccoli dettagli più o meno rilevanti, tipo un'insegna luminosa mal funzionante o un tendone rosso da palcoscenico, fino ad arrivare a quelli più importanti, come la colonna sonora o il ruolo del protagonista.C'è però da dire che il clima che si respira in questo film è sicuramente meno ambiguo e surreale, nonostante il "marchio" inconfondibile del regista sia ben visibile.Blue Velvet è il viaggio di un curioso ragazzo in un mondo perverso e violento, che trascinerà l'improvvisato investigatore in situazioni del tutto sconosciute al tipo di personaggio, il quale però non rimarrà completamente sconvolto e nemmeno troppo impaurito da esse; viene così a mancare la reazione probabilmente più consona alla figura del protagonista, che sembrerà come "sospeso" al di sopra di questa nuova estranea realtà, risultando quasi assente dall'ambiente circostante.Ciò, appare presumibilmente come l'elemento chiave in grado di caratterizzare l'atmosfera della pellicola, che sicuramente non mancherà però d'esser ricordata per la folle e altrettanto straordinaria interpretazione di Dennis Hoper.Da premiare anche l'acerba Rossellini, se non altro per l'impegno e il coraggio dimostrato, mentre la coppia Dern-MacLachlan non si dimostra un gran ché.Non ai suoi livelli nemmeno Badalamenti, che confeziona una colonna sonora nel complesso apprezzabile, ma in grado di enfatizzare le scene solamente in un paio d'occasioni, come ad esempio nelle riprese finali, dove, il contrasto con tutto il resto del film sarà talmente netto, che sembrerà di assistere all'epilogo di una bella favola.Lynch ha però dimostrato di saper fare sicuramente meglio, e questo lavoro non mi sembra proprio il picco più alto toccato dal regista.

suspirio  @  20/12/2009 19:06:39
   9½ / 10
Film molto + lineare rispetto ad altre opere di Lynch ma che mi ha coinvolto allo stesso modo, attori bravissimi, e colonna sonora come sempre indovinata.

Bathory  @  01/12/2009 20:29:39
   7 / 10
Velluto Blu è uno dei film più lineari, ma allo stesso tempo più controversi di Lynch. Il senso di incompiutezza che si percepisce alla fine del film mi ha lasciato abbastanza di stucco, si ha la netta sensazione che manchi qualcosa di importante, ma non saprei dire cosa.

Blue Velvet è un thriller-noir decisamente atipico per quanto riguarda i personaggi, il loro modo di comportarsi, alcune deliranti e dannatamente lynchiane sequenze, ma per il resto è un film lineare, diretto...e non parlate di critica sociale per qualche scarafaggetto che appare nell'erba, perchè si tratta di cercare qualcosa che in Velluto Blu non è presente.

La sola immensa, strabiliante interpretazione di Dennis Hopper ( e il suo amilnitrato) vale il film, riuscendo fortunatamente a oscurare la traballante ma generosa Isabella Rossellini, evidentemente a disagio in alcune scene.

Resta comunque un film molto importante, se non altro per il fatto di essere la prima pellicola a presentare il tema del doppio (in questo caso Frank-Jeffrey), anche se nella successiva "trilogia" Strade Perdute-Mulholland Drive-Inland Empire questo tema verra presentato in maniera più esaustiva, affascinante, onirica, folle e delirante rispetto a questa "acerba" pellicola.

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Ultima risposta 02/01/2010 17.55.17
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/10/2009 16:46:18
   8½ / 10
Molto bello. Dopo il flop di Dune, Lynch torna alla grande con questa ottima pellicola.
Ottima storia narrata benissimo. Gli attori sono perfetti. Isabella Rossellini è eccezionale se si conta la sua inesperienza. Dennis Hopper tornava sul set dopo una disintossicazione da alcool e droghe e sforna anch'egli un'ottima prestazione.
Buone le musiche (prima collaborazione di Lynch con Badalamenti).
Tutto fila liscio in questa ottima pellicola che qualcuno ha definito come la migliore degli anni ottanta.
Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  27/08/2009 13:56:07
   8½ / 10
Il male come qualcosa di nascosto e di contagioso,come una malattia che tutti prima o poi proviamo,questo è Velluto blu in sostanza. Lynch,dopo Dune,finalmente torna a fare un film in cui ha l'assoluto controllo di montaggio e musiche oltre che della sceneggiatura e inutile dire che il risultato è più che eccellente. Da Velluto Blu iniziano tante cose importanti per il regista. Prima di tutto la collabrazione con Badalamenti,fondamentale compositore delle musiche di tutti i suoi progetti successivi,qui ancora lontano dai toni lugubri e riconoscibili di Twin peaks. Poi l'invenzione del ruolo di Maclachlan come di un uomo(ragazzo in questo caso)interessato ai misteri e alla scoperta,ruolo che ricoprirà in maniera però più matura in Twin Peaks. Sempre pensando a Twin Peak,Velluto blu ci fa vedere il lato oscuro di una tranquilla cittadina americana. Dennis Hopper è perfetto in un ruolo che ricorda quello di Perù del successivo Cuore selvaggio di Lynch,anche se in effetti all'inizio il ruolo di Frank sarebbe dovuto andare proprio a Defoe. Hopper imprime al suo personaggio una perversione perfetta e credibile nella sua follia. Isabella Rossellini ci regala anche lei una grande interpretazione,a tratti ancora più sconvolgente di quella di Hopper a causa di alcune scene di nudo e violenza. saranno proprio queste scene a far escludere Velluto blu ala partecipazione al Festival di Venezia. Gian luigi Rondi si dichiarò disgustato e offeso dalla pellicola e disse che la sua unica consolazione fosse che la Bergman non fosse in vita cosicchè non potè vedere lo scempio d cui era stata vittima la figlia. Va ricordato anche un epitaffio di Pasolini a Rondi,che Pasolini non sopportava:"sei così ipocrita che quando l'ipocrisia ti avrà ucciso, sarai all'inferno, ma ti dirai in paradiso".In effetti nelle invettive di Rondi contro il film ho notato molta ipocrisia e bigottismo dilagante.Forse mi sbaglio.
I pochi difetti della pellicola sono un interpretazione non proprio buona di Laura Dern e anche alcune rarissime scene che mostrano una banaità di fondo accentuata da Maclachlan e la Dern,che insieme non mi sono sembrati molto compatibili. Va ricordato anche il ruolo piccolo ma cult di Stockwell nella mia scena preferita del film. Il finale credo debba essere preso per ciò che vediamo,ovvero penso che sia un happy ending in piena regola anche se penso che gli scarafaggi siano ancora lì sotto,silenziosi,ma presenti.

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Ultima risposta 01/10/2009 16.51.40
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DarkRareMirko  @  23/08/2009 23:30:13
   9½ / 10
Inquietante ed irreale eccellente film di Lynch, dove moltissimi degli elementi tipici della sua cinematografia si possono scovare a badilate.

Isabella Rossellini mai così affascinante e sexy, Hopper mai così volgare, MacLachlan mai così bravo ragazzo.

La Dern, seppur brava, non è che la si noti e ricordi poi così tanto francamente.

Un pò forzato in certi punti, ma comunque un grandissimo film, dotato di una regia invisibile, che solo a volte cede a compromessi (tipo il non inquadrare la Rossellini picchiata).

Critica al perbenismo rappresentata dai prati verdi e ben curati in cui comunque brulicano quintalate di scarafaggi.

Blue Velvet, oltre ad essere la canzone che la Rossellini canta nel Night Club, è anche il tipo di feticismo di cui il personaggio interpretato da Hopper soffre.

Il tema del vedere e del non essere visto verrà ripreso altrettanto bene da eastwood nel suo ottimo Potere assoluto.

Il personaggio di MacLachlan ricorda pure un pò il William Harford (Tom Cruise) di Eyes Wide Shut.

Da vedere.

Nokturnia  @  14/08/2009 00:19:52
   7 / 10
è un bel film senza dubbio, ma non è il lynch visionario e subliminale che mi appassiona maggiormente

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