arrivederci amore, ciao (2006)

Ecco, "Arrivederci amore, ciao" fa parte di quel cinema italiano di genere di cui abbiamo bisogno più che mai e, fortunatamente, è tornato ultimamente in auge. Un poliziesco oscuro, fatto con la grazia e molto coinvolgente. Che Soavi fosse un regista bravo si sapeva, ma che fosse in grado di dirigere con maestria anche un noir in modo così solido, non me lo aspettavo. Non male il cast. Buona la prova di Alessio Boni, eccellente come sempre Placido in questi ruoli viscidi e sudici.
Ottimi i dialoghi, qualche chicca qua e la

SPOILER Bello il finale, in cui il titolo della pellicola acquista ancora più valenza.

filmone

Arrivederci amore, ciao è forse il film più maturo e completo del talentuoso e sottovalutato Michele Soavi, diventato famoso negli anni 80 grazie alla partecipazione come attore a molti film di genere (perlopiù horror) e per aver diretto gli ultimi brillanti titoli dell'orrore del nostro cinema.
Questo noir valse il ritorno al grande schermo Soavi dopo Dellamorte Dellamore (1994), un ritorno davvero pazzesco con quello che molti considerano il miglior film della carriera del cineasta italiano.
Arrivederci amore, ciao (che riprende la famosa hit di Caterina Caselli) è la storia di Giorgio Pellegrini, ex sovversivo e aspirante rivoluzionario che, tornato in Italia, decide di ottenere la riabilitazione pubblica. Per arrivare al suo scopo, l'uomo si macchierà dei più orrendi crimini, calpestando chiunque gli si pari davanti.
E' proprio qui il succo della pellicola: un uomo che cerca di raggiungere la libertà e la redenzione pubblica, nel privato si macchia delle più profonde ipocrisie pur di arrivare a ciò che vuole; il regista ritrae un quadro nero della società, che nel film viene incarnata non solo da Giorgio ma anche dai personaggi restanti, uno più sporco e arrivista dell'altro.
Il ritratto che Soavi fa dei protagonisti della storia e dei mondi che rappresentano è davvero impetuoso, senza sconti per nessuno, nemmeno (forse) per la moglie del protagonista.
Tecnicamente il regista conferma il suo talento, già evidente negli horror degli anni 80 e qui confermato grazie ad una prova matura e di stampo internazionale. Peccato per per una fotografia forse non all'altezza, mentre gli attori e la colonna sonora sono di alto livello.
Dunque, Arrivederci amore, ciao è un film ingiustamente sottostimato e poco noto, che avrebbe meritato molto più successo (come del resto Soavi stesso, attualmente ancora "relegato" a produzioni televisive e poco altro). Potente, graffiante, cattivo e con un finale da urlo, una visione da recuperare e, se possibile, diffondere.

Per quanto riguarda Entertainment ci siamo pienamente.. il film è un misto di azione e intrighi cupi con una finta redenzione da ottenere ad ogni costo. Purtroppo le recitazioni sono molto mediocri, e come detto da altri, sembra realmente di vedere una fiction.. tutto troppo finto, marcato.. attori che recitano malaccio.. forse Michele Placido nello sbirro corrotto è quello che emerge di più positivamente.

SPOILER
Insomma, promosso per l'intrattenimento, ma decisamente troppo televisivo e di qualità media.

Un thriller formalmente straordinario, dove Soavi gira alla Scorsese e con grande maestria registica. Fotografia azzeccatissima eatmosfera plumbea che entra nelle vene dello spettatore. Peccato per una sceneggiatura a tratti troppo abbozzata e troppo fatta di sbalzi, con il protagonista Giorgio che subisce cambiamenti bruschi senza che venga accompagnato da una sceneggiatura veramente in grado di delineare le varie fasi della sua storia. Insomma si salta un po' troppo di qua e di là. Ciò va a svantaggio della struttura del film, che si perde un po' per strada, ma va a vantaggio della figura ansiosa, forte ma estremamente vulnerabile di Giorgio, tra la lucidissima freddezza e la sadica follia.

Dalle sperdutre lande sumericane si avvia il percorso riabilitativo dell'ex terrorista Giorgio. Un percorso fatto di pochissimi scrupoli, tradimenti e doppiogiochismi vari. Alla fine di tale percorso di sangue sarà completamente riabilitato agli occhi di tutti. Una persona onesta da guardare con rispetto. Questo è il sottofondo ironico in un film dove l'ironia non c'è affatto. Un noir brutto sporco e cattivo con personaggi brutti, sporchi e cattivi, a cominciare dal suo stesso protagonista vittima e carnefice alle stesso tempo, pronto a sfruttare situazioni e persone che possono accordare vantaggi personali. Una riabilitazione perfetta che fa tabula rasa dell'idealismo di una volta e lo porta ad essere in perfetta sintonia con la società attuale. Il miglior film di Soavi, insieme a Dellamorte Dellamore. Uno dei film più sottovalutati degli ultimi anni.

Un film italiano davvero crudo e spietato come se ne vedono pochi,da premiare soprattutto considerando l'anno di uscita.Adesso vedere film del genere è già più normale.

Bellissimo

Io mi credo se sia davvero possibile che un film così ben girato e recitato, ma soprattutto così CATTIVO (il finale è di una freddezza e un sadismo assurdi) sia una produzione italiana degli anni 2000.
Ovviamente non lo conosce (quasi) nessuno.

Soavi è uno dei registi italiani più dotati tecnicamente, e fin qui ci siamo (ma molti lo ignorano ancora).
Che fosse scomparso dalle sale cinematografiche dopo il curioso "Dallamorte Dallamore" è stato un peccato. Che sia tornato con un noir dopo tanti anni, passato sotto silenzio, è un'indecenza.
"Arrivederci amore ciao" è un film poco italiano, direbbe Stanis in Boris; e dico anch'io, nel senso più encomiabile che il termine potrebbe assumere sotto un certo aspetto. Ovvero un film di genere che ha come protagonista uno dei personaggi più cinici, opportunisti e privi di morale che il nostro cinema ricordi. Credo sia merito del romanzo omonimo di Carlotto, a quanto dicono un romanziere particolarmente freddo e crudele.
Alessio Boni sorprende con un'ottima prova per un ruolo molto difficile, lo stesso il navigato Placido.
Soavi si dimostra un regista sottovalutato, costretto a lavorare in tv quando al cinema italiano e non potrebbe dare tanto.

Un bel noir girato come Dio comanda, gli attori giusti messi al posto giusto, qualche accenno all'attualità italiana, niente bambini, un finale che non rovina il film. Da vedere assolutamente.

Crudo e spietato. Recitazione mediocre, trama interessante; nel complesso un buon film.

Promosso.

Grande film dell'ottimo Soavi.
Messa in scena notevole e film curato nei minimi dettagli, Placido nella parte del bastardo recita molto bene (finalmente) anche il resto del cast se la cava.
Anche il finale è molto buono.

Uno dei igliori noir degli ultimi dieci anni. Cinico e violento, gurato e recitato bene. Non sembra nemmeno un film italiano.

Buon film di Michele Soavi tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto il libro non l'ho letto ma questa pellicola è molto bella. La trama è abbastanza accattivante e coinvolge bene lo spettatore. Bravo Alessio Boni che interpreta Giorgio Pellegrini un ex terrorista che diventa criminale e assassino. Consigliato.

Mostruoso.
Ammetto che vorrei vedere quanto deve al romanzo, ma già il film di Soavi mi pare un mezzo capolavoro. O perlomeno un film con due cojoni grossi così.

Un'escalation micidiale di cattiveria, violenza, simbologia, inferno, dolore, grottesco umorismo.

Boni è il volto della razza umana, al di là dell'aspetto allegorico-politico dell'opera. Ammesso che ci sia.

Non un personaggio positivo nel film, eppure siamo costretti ad amarli tutti. Non c'è alcuna scelta, esattamente come quella del protagonista che fa il male per un insulso obiettivo: quella riabilitazione al mondo borghese che ha gettato via la notte di uno (splendido) attentato terroristico.

"Si muore un po' per poter vivere"

Forse, in quel camaleontico trasformismo, in quel continuo e innocente, ma malefico perseguire se stessi Giorgio vuole solo continuare a vivere, al di là della bruttezza di ciò che questo obiettivo comporta: che sia la pioggia che cade sempre uguale nelle foreste pluviali del Sud America, che sia lo schifo di tradire gli amici e ammazzare i parenti, Giorgio si concede solo un'espressione amareggiata (bravissimo Boni, ma eccelso tutto il cast) e poi via che si va, con una nuova avventura.

"Arrivederci Amore, Ciao" è un film straordinario che mi ha colpito tantissimo, mi ha scosso, divertito, mi ha fatto soffrire come pochi (indimenticabile scena finale).

Quel poco di umanità che resta è una canzone, su una corona funebre.

non riesco a dire molto su questo film. non mi ha particolarmente colpito, sotto nessun aspetto: recitazione, storia, fotografia. piu' un addio che un arrivederci...

Un film parzialmente riuscito, quello di Michele Soavi. Il personaggio principale è un caimano che tutto domina e tutto calpesta, purtroppo non egregiamente interpretato dal bell'Alessio Boni, forse non adatto a un ruolo così nero.
Per il resto questo film è un'occasione sprecata per parlare del terrorismo italiano, dei risvolti politici, ecc.
Rimane un buon film d'azione.

Soggetto abbastanza originale per il panorama italiano, non sono del tutto convinto invece dello svolgimento. Il ritmo c'è tutto e non è difficile scorgere delle influenze tarantiniane. Però, forse anche per la sua lunghezza, a tratti ho perso un pò il filo del discorso e non ho ben capito dove volesse andare a parare esattamente. L'egoismo ok, ma anche sti c.azzi. E poi non c'è niente da fare, a parte forse Germano, tra le nuove generazioni di attori italiani, faccio davvero fatica a trovarne uno che nell'interpretare dei ruoli drammatici sia dannatamente convincente. Boni è così impegnato a rendere una recitazione spuria, che a tratti sembra fintissimo, di un altro pianeta.

Probabilmente il miglior film del dotatissimo Soavi che soprattutto tecnicamente/visivamente/fotograficamente riesce sempre a sbalordire lo spettatore; se poi ci si mettono pure attori del calibro di Alessio Boni (La meglio gioventù), Michele Placido (che qui, visto com'è vestito/truccato, ho scambiato per Dapporto!!!), ecc., le cose ovviamente non fanno che migliorare.

Molto cattivo in certe sequenze (Placido che sfregia Boni, o quest'ultimo che ammazza Placido stesso con 10 colpi di pistola!!!), a tratti è però un pò esagerato, soprattutto nell'evoluzione e nella storia generale del protagonista, ma può contare ad ogni modo su un finale nero molto riuscito ed indicato; azzeccata pure la colonna sonora (che spesso ripropone la famosa ARRIVEDERCI AMORE, CIAO ovviamente).

Uno spietato e violento drammatico/nero come per davvero non se ne vedevano da tempo con elementi poliziotteschi che non guastano mai.

In alcuni punti molto bello, in altri l'esatto contrario...l'attore principale non mi impressiona, la storia si può seguire...discreto.

Soavi è un foriclasse,in tempi bui(a non credo torneranno quelli lucenti)dirige un piccolo capolavoro,un noir moderno con uno stile molto personale,torbido teso ed amaro.durante la visione mi sono venuti in mene capolavori del cinema nero recente come Match point ed Infernal Affair...grande recitazione(anche se alcuni dialetti stonano),Placido potrebbe smettere di fare film del ***** come regista e continuare a fare parti sopra e righe come questa...alessio boni è bravissimo
il film si sviluppa in modo magnetico,fino ad arrivare al gran finale!!!una scena eccezionale,quelle scene madri che inalzano da sole la qualità del film(come accade nei film di de palma o hitchcock)il film è uscito da 3 anni...è da 3 anni che "l'industria"cinematografica italiana non produce niente d'interessante...c'è da preoccuparsi seriamente

l'egoismo che sovrasta ogni altra cosa, ogni affetto, amicizia o amore... film forse non eccezionale ma devastante nel suo contenuto

Dopo la lunga parentesi televisiva, il grande Michele Soavi torna al cinema con questo splendido film, uno dei migliori italiani degli ultimi anni, finalmente un grande noir di casa nostra.
Soavi è maturo, spero continui su questa strada perchè potrebbe segnare la svolta definitiva per il nostro cinema. Completamente padrone della mdp e straordinario nella scelta delle musiche e delle inquadrature, il regista racconta una storia nera, molto triste e violenta, di forte impatto con una sceneggiatura ottima e degli interpreti perfetti, a partire dal protagonista Alessio Boni per arrivare a quella carogna di Michele Placido e alla sensualissima Isabella Ferrari.
Bellissimo l'inizio, molto simile a "Dellamorte Dellamore", geniale il flashback e un altro paio di scene memorabili.
Grande cinema. Soavi si candida come erede di Di Leo.

SPOILER

Molto interessante con una bella interpretazione di Boni, tra il sadico e l'enigmatico.

Il miglior italiano film degli ultimi anni.

Non mi ha fatto impazzire, ma l'idea è originale ed è bello guardare qualche film un po' diverso ogni tanto.

avevo letto il libro, quindi sono rimasto un pò deluso. però il film è ben fatto, ottimo il personaggio di placido.

concordo con chi sostiene che non sembra un film di fattura italiana!!

gran film colonna sonora compresa

Grandissima interpretazione di Placido,davvero sopra le righe..bravo anche Boni.
Intenso e coinvolgente a fasi alterne,con un finale davvero inaspettato,ma grandioso!!Ottima e brillante regia,sicuramente da vedere assolutamente!

Bello davvero. Meriterebbe di essere visto solo per la splendida scena

SPOILER
La riabilitazione bla bla bla bla.... (!!!)

il film è girato splendidamente, soavi si conferma un ottimo regista...ottima anke la colonna sonora e le interpretazioni anke se alessio boni con quella voce ke si ritrova francamente fa ridere....cmq un film da vedere, un prodotto italiano di alto livello...

veloce, feroce e splendidamente 'cinematografico' il lavoro del grande soavi.
alessio boni, il nostro jonathan rhys-meyers, merita di essere esportato, decisamente.

veramente ottimo questo pezzo italiano che scorre fotogramma dopo fotogramma lasciando acceso l'interesse di chi lo guarda dall'inizio alla fine.
film assolutamente al di sopra di molte " solite" produzioni italiane . per me che , lo ammetto , faccio fatica a trovare film italiani interessanti oggigiorno , ( ma ce ne sono !) , questo film rappresenta un cimelio da vedere assolutamente . i miei complimenti a regista ed attori .
finale di livello .

Dopo una lunga parentesi televisiva,Soavi torna al cinema con un noir discreto,ma non privo di pecche:Arrivederci Amore,Ciao(tratto dall'omonimo romanzo di Carlotto)e'un film basato su una sceneggiatura fin troppo forzata e piena di buchi narrativi...la cosa peggiore poi,e'il modo in cui la pellicola si sbarazza di personaggi apparentemente fondamentali(vedi il ruolo di Flora,ricoperto da una stupenda Isabella Ferrari),oppure ne aggiunge di nuovi(vedi il casuale e approssimativo incontro con Roberta)...il regista milanese sembra voler buttare troppa carne al fuoco,e la storia spesso ne risente in termini di credibilita',con punte di comicita'involontaria fancamente evitabili.Di contro abbiamo cmq un buon cast(bravi Boni e Placido),un'ottima regia(stupendo il flashback a meta'pellicola e la sequenza finale)e un'uso straordinario della colonna sonora...peccato davvero,ma oltre un 6.5 non vado.

Feroce ed esagerato con un Boni direi finalmente a suo agio nella parte del nichilista.
Gran bella galleria di personaggi per un Noir da romanzo.
Placido sempre il N°1.

belissimo, emozionante, struggente

Ottimo lavoro di genere di Michele Soavi, tratto dal buon romanzo di Carlotto, che si fregia anche di buonissime interpretazioni e una gustosa colonna sonora. Veramente un colpo a sensazione tutto considerato il momento del cinema italiano, sembra di tornare ai bei tempi di Milano e Roma criminale, ottima la regia e la fotografia, bravo Boni anche se ci si deve abituare alla sua voce che all'inizio sembra non azzeccarci troppo e invece mano a mano che il film scorre si cambia idea (visto poi che il protagonista del romanzo se non sbaglio dovrebbe avere quell'accento). Bravi anche Placido e la Ferrari, una stupenda sorpresa." Arrivederci amore ciao,,,"

nichilismo a go go al servizio di una trama pasticciata

Un film fatto molto bene, che rappresenta perfettamente la voglia di "arrivare" del protagonista. Lui vuole diventare un vincente, e per riuscirci si trova quasi "costretto" a eliminare tutti gli ostacoli nell'unico modo che conosce: con la violenza. Molti hanno criticato l'interpretazione di Alessio Boni, ma a me non viene in mente nessun altro attore che avrebbe potuto interpretare un ruolo simile; azzeccatissimo Michele Placido nel ruolo del poliziotto corrotto, brava anche Isabella Ferrari.
Ho anche molto apprezzato la fedeltà al bellissimo libro di Carlotto, cosa non facile data tutta la violenza contenuta nel libro, che nel film è stata alleggerita. Nel complesso, un film godibile e che consiglio a tutti gli amanti del noir.

Un noir italiano abbastanza riuscito, ma non troppo convincente a partire dal protagonista di cui mi è piaciuto il cinismo, la freddezza, la violenza ma non l'eccessiva interpretazione di Alessio Boni, molto stereotipati gli altri ruoli, anche se ben recitati come il personaggio di M. Placido o dell'adultera I. Ferrari ed anche quello della ragazza dolce ed ingenua, quella giusta da sposare per ripulirsi l'immagine! La colonna sonora è usata in modo efficace, anche se la canzone della Caselli è peggio di Giovanna Mezzogiorno o Stefano Accorsi, è in ogni film italiano!
Il finale dark mi è piaciuto molto.
Un genere insolito per la cinematografia italiana e quindi merita una visione.

Mi piace lo stile narrativo di Massimo Carlotto, sempre incisivo, essenziale, cinicamente ironico. Non l'ho affatto ritrovato nel film di Soavi, che mi è sembrato al contrario dispersivo, contorto, slegato, eccessivo nel caratterizzare un personaggio perduto in un mondo inverosimile. Eccessivo in tutto il quadro che ci offre il regista, esagerata anche l'interpretazione di Boni che sembra volere gareggiare con il collega Accorsi per il migliore strillo sullo schermo; ho apprezzato Alessio Boni, attore senza dubbio convincente, in film in cui aveva un ruolo meno caricaturale.
Mi chiedo se il mondo del cinema abbia mai qualche obbligo commerciale con Caterina Caselli, possibile che non ci siano altre canzoni cui attingere?

Qualche pecca narrativa o buco nero nella storia ci sta senza dubbio, tutto sommato però è un crescendo di intensità emotiva che riesce a tenerti con l'attenzione viva fino alla fine senza mai annoiare. Sufficienza piena ma Boni a me, personalmente, continua a non convincermi.

Ben ritmato e costruito il noir di Soavi ha un taglio internazionale e merita la visione

Aspettavo da tempo un film italiano così.
Un vero Noir.
Il voto è anche di incoraggiamento perchè vorrei seguissero altri film su questo livello in Italia.
Comunque ho apprezzato moltissimo questo film tanto da leggere successivamente anche il libro di Carlotto, e devo dire che da un libro così bisognava davvero trarre un film.
Ottima la regia di Soavi, un tempo collaboratore di Dario Argento, ottime le musiche e le interpretazioni.
Curato in ogni particolare, il film coinvolge dall'inizio alla fine e ci mostra il percorso di "ripulita" legale e di degenerazione morale del protagonista.
Molto bravo Alessio Boni (anche se il protagonista del libro era più spietato), ma soprattutto perfetta l'interpretazione di Michele Placido nei panni dell'agente della Digos, corrotto e senza scrupoli.
Buona anche l'interpretazione di Isabella Ferrari .
Ottime le ambientazioni e le scene d'azione, una regia da elogiare, finalmente a livello dei noir di levatura internazionale.

Il film in se' non e' male anzi!!!
Pero' l'errore forse a mio avviso sta nell'avere scelto A.Boni nel ruolo del protagonista, considero l'attore monoespressivo e con una pessima dizione.
Penso che un'altro al suo posto avrebbe fatto avere al film il doppio del successo e anche degli incassi che ha avuto.
Ma sta Alessio Boni e' come il prezzemolo, sta ovunque...
Booh per me non sa recitare.
Ma si sa In Italia si va avanti a forza di c.....i nel ****!!!!
E non sono la sola a pensarla cosi' su di lui.

Le aspettative erano molto più elevate.
Se fosse rimasto improntato alla storia da "malvivente" lo avrei premiato di più...ma quando è iniziata la patetica e fatta male storia d'amore, non riuscivo quasi più a guardarlo

Ottima regia di Soavi. Un film diretto in maniera ineccepbile dall'inizio alla fine che supera ogni tentativo di classificazione. Eccezionale la fotografia: gli ambienti suggestivi, molto suggestivi danno un colore acceso alla trama, l'uso sapiente del nero ,del rosso aumenta il coinvolgimento delle scene, buon uso delle soggettive e appropriati richiami a Bava ed Argento.
Nella parte centrale c'è il rischio di assistere ad un film di genere, e Soavi cede la mano ad un inutile tentativo di piegare sullo spionaggio televisivo da fiction,ma si fa subito perdonare con un approfondimento della trama in chiave decisamente noir.
Importante e piacevolissima la colonna sonora, che ha contribuito al successo del film,ma ahimè il cast rappresenta il punto dolente di questo lungometraggio.
Con l'eccezione di Isabella Ferrari,nessuno è credibile e persino Michele Placido con un accento da macchietta risulta essere un po' troppo sopra le righe.
Ma il grande errore è proprio il protagonista ,Alessio Boni,che non mi ha per niente convinto: recitazione scarsa,pessimo auto-doppiaggio e viso per niente conforme al tono drammatico di alcune scene. Un personaggio così studiato aveva l'obbligo di essere interpretato in modo più consapevole per dare spazio ad un approfondimento psicologico che il regista,per sua stessa ammissione , ha tentato di costruire. Il viso monoespressivo di Boni è quanto di più dannoso si poteva trovare per un'operazione simile; anche la ragazza non convince, pur avendo dato buona prova di sé.
Ma il film va comunque visto e merita un voto decisamente più che discreto.
Bravo Soavi! Con un cast differente,avresti sfiorato il capolavoro.

Considerando che è un film italiano con attori italiani non è male, e quindi consiglio comunque di vederlo. Carine le musiche, anche se sta andando molto di moda l'inserire nei film qualche successo del passato, che male non fa. Attori sopra la media italiana (un bravo soprattutto a Placido). Il film ha un finale che mi ha lasciato così così...

SPOILER

Maroooooooooooooooo' ke "inkapata"..........me lo persi al cinema quando uscì, ma l'ho "rekuperato" oggi pom e............maro' , bellissimoooooooooooooooooooo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sikuramente uno dei migliori film italiani della skorsa stagione e uno dei migliori thriller nostrani degli ultimi anni: kon una storia effikacissima, violento al punto giusto, KRUDELISSIMO, kon degli attori straordinari (nonkè perfetti x quei ruoli !!!)...........pekkato ke non ho letto il romanzo x fare un konfronto, ma vabbe'...........
da vedere ASSOLUTAMENTE, anke x ki non amo molto 'sto genere di film !!!!!

a me è tanto parsa una brutta copia di romanzo criminale.Boni è bravo ma il film in alcune parti lascia proprio a desiderare. soprattutto il finale.trovo patetici i film che ci propongono una visione dell'italia come il paese della corruzione.usciamo dallo stereotipo. i terroristi di sinistra, la polizia corrotta, il parlamentare di forza italia talmente marci da aiutare per misere bustarelle un ex comunista macchiatosi di ogni piu efferato omicidio.
vogliamo cose nuove non le solite minestre riscaldate

SPOILER

Davvero una piacevole sorpresa. Il ruolo del cattivo qui è portato alla luce in una maniera incredibile. Freddo, ostinato, crudele. Diventerà un cult!

Il film è carino. In certi passaggi "poco italiano" e piu' americano, ma sempre all'altezza. Un alessio Boni che ormai rivedo spesso e sempre piu' nella parte dello psicopatico con sembianze normali. Devo dire che gli sta addosso piuttosto bene. Discreta anche la Ferrari che a me non piace per niente.
Come sempre, ottimo il Buon Michele, che nelle parti forti trova il suo pane.
Storia interessante, semplice da seguire, con alcuni risvolti sociali che la rendono piu' realistica. Pero' non ho capito molto la sequenza temporale. Prima a Cuba durante la rivoluzioine, poi subito dopo in Francia negli anni nostri...Boh.

SPOILER

Un film scomodo, che inizia come un pugno nello stomaco e finisce come un pugno nello stomaco. In mezzo?Altri pugni nello stomaco! Aspettiamo Soavi al varco dell'opera #2 !!!

Notevole noir italiano, fuori dai consueti schemi cui ci ha abituato il nostro cinema ultimamente: niente crisi di 30enni, niente donne stressate e depresse,abbiamo invece la storia di una brutta persona (finalmente!), lontana da qualunque concetto di morale, di coscienza, di dignità, pronta a tutto (ma proprio a tutto) per i propri interessi.
Interessante come la corsa verso la riabilitazione nei confronti della giustizia sia, in modo paradossale, parallela ad una excalation di crimini e malvagità del protagonista!
Film girato bene:

SPOILER
Ottima l'interpretazione di Boni con un insospettabile accento veneto, e un Placido, come spesso gli capita ultimamente, sopra le righe nell'interpretare un poliziotto della DIGOS "Elegante fuori e sporco dentro" (la scena della pipì del cane è stupenda!).
Il secondo film, riuscito, dopo "Il fuggiasco", che vedo in pochi giorni tratto dai romanzi del padovano Carlotto

Forte questo davvero interessante ed intenso, non stanca mai la storia è tutta d'un fiato, ottimo il protagonista, bello e bravo, e grande anche Michele Placido, qui un corrotto commissario sardignolo, fortissimo. Il film è condito con altre sfaccettature molto interessanti, insomma davvero un bel film, w il made in Italy. Dimenticavo la brava e sempre bella Isabella Ferrari... in genere cmq il cast è grandissimo. Buon segnale tricolore.

Veramente un bel film, lo consiglio. Un film crudo, sincero e a tratti commovente.

Il protagonista Alessio Boni è secondo me uno dei migliori attori italiani in circolazione, è un attore completo che sa spaziare da un genere all'altro, ottima la sua interpretazione anche in questo film.
Ottime interpretazioni di Michele Placido e di Alina Nedelea.

Regia sofisticata di Michele Soavi.

Antonio

Grande Soavi!
Bellissimo film, secondo me il miglior film italiano dell'anno ex aequo con Romanzo Criminale.
Speriamo che continuino a dare opportunità a Michele Soavi perchè lo merita.
Anche nei suoi Film TV si vedeva che aveva stoffa!
Bravo!

La storia di una carogna d’uomo è ben raccontata da Soavi grazie anche ad un buon cast (anche se Boni alterna momenti convincenti ad altri un po’ meno) e ad un uso della colonna sonora che personalmente ho gradito molto… A tratti un po’ forzato e scontato (soprattutto per quanto riguarda alcuni omicidi) è pero un film molto interessante e ben diretto (stupenda la scena con La Notte di Adamo in sottofondo e con il rallenty su Boni mentre avvengono alcune cose “raccontate” nella canzone)… Cala un po’ nel finale (quasi a rasentare la noia) nobilitato però da una grande citazione a Shock di Mario Bava… Davvero un buon film, che merita di essere visto…

Bel film italiano...interpretazioni strepitose: Michele Placido in primis, buona anche quella di Boni, ma un po' troppo plastica. Bel film, bellissimo se si pensa che è una produzione italiana...

Molto brutto questo film,e anche noioso.Pessime le interpretazioni,odiosi gli accenti...si salva un pò la seconda parte ma non riesco a dare un voto più alto di questo.

La Trama:
Giorgio è un brigatista fuggito dall'Italia per evitare una condanna all'ergastolo, dopo molti anni passati in un avamposto para militare in un non meglio delineato paese del sud america decide di tornare a casa.
Il sogno di una vita nuova, la voglia di sentirsi di nuovo libero e la nostalgia di casa non bastano però ad una persona come lui per reintegrarsi nella socità civile....
La Critica:
Il film tratto dal romanzo di Carlotto è un noir di prima categoria, le tinte fosche e gotiche, le atmosfere offuscate degli interni, le degenerazioni sessuali di Freudiana memoria si contrappongono all'iperrealismo degli esterni, della visione di vita del protagonista e della cinepresa a spalla...
un capolavoro del cinema italiano che farà molto parlare di sè.

mi aspettavo un altro genere di film, cmq non male, placido e' il migliore, l'attore protagonista non lo vedo molto adatto al genere di film.
bella la colonna sonora

Ennesima insignificante produzione italiana...Veramente ridicolo dall'inizio alla fine. Non approfondito il passato , ridicolizzato il presente e ignorato il futuro. Un "più" a Michele Placido, il resto sono solo spari a salve.

Non ho letto il libro da cui è tratto questo film, e non ero molto convinto di andarlo a vedere al cinema per alcuni commenti poco lusinghieri avuti da conoscenti. Devo davvero ringraziare gli amici che la settimana scorsa mi hanno "trascinato" in sala a vedere uno dei migliori film italiani degli ultimi tempi.
Bellissimo, perfette atmosfere noir, interpretazioni magistrali dal protagonista a Michele Placido che riesce a costruire un personaggio volutamente grottesco.
L'ansia e il senso di fastidio dominano durante tutta la proiezione, portando lo spettatore ad un finale-chiave necessario per una lettura critica di tutto il film. (vedi spoiler)
Cala un pò durante le scene sulla rapina, davvero troppo lunga e "di genere", con la quale a mio avviso il regista esce un pò fuori dal tracciato del resto del film ed annoia un pochino.
Di certo rimarrà deluso chi va al cinema convinto di vedere un poliziesco. Soavi ha infatti mire molto più alte: in un periodo in cui impazzano le fiction televisive "buoniste" su personaggi storici, la lettura critica ed etica che fa il regista sulla presunta "morale" del ceto medio-alto italiano attraverso un personaggio di fiction è quanto mai necessaria.
Voto finale sarebbe 9, ma dò un voto in più ed arrivo a 10 per il coraggio e la necessità che c'è oggi in Italia di film simili.

SPOILER

Brutto, brutto, brutto anche per uno come me che è cresciuto a pane e film criminali.
Una mera scimmiottatura di Carlito's way e di Scarface all'italiana come si faceva una volta,con l'aggravante di essere in ritardo di 20 anni.
Il protagonista è quasi comico, Tomas Milian è stato criticato per molto meno in film straordinari come Milano odia,la polizia non puo' sparare.
La scena della rapina è palesemente ispirata a miami vice e il personaggio del poliziotto è preso niente meno che da The Shield.
Del passato da terrorista e degli anni di piombo non c'è nulla, ma in questo periodo questo tipo di trucchi fa vendere molti biglietti.
Fa riflettere il fatto che fuori dal cinema veniva presentata una trama totalmente sbagliata.
Non ho visto la fine......c'è un limite a tutto.

Finalmente un grande noir italiano,una pellicola davvero bella ed entusiasmante.
La storia di un uomo,che da giovane sovversivo con utopistici sogni nel cassetto, si ritrova ad affrontare la dura realta' derivante da un omicidio non premeditato.
L'unico suo scopo è ritrovare una vita quotidiana "normale" e soprattutto riabilitarsi agli occhi del mondo,per raggiungere il suo scopo è disposto ad utilizzare ogni mezzo, anche il piu' crudele e devastante come avviene nello stupendo ed agghiacciante finale,che lascia allo spettatore un senso di angoscia ed amarezza.
Alessio Boni è perfetto ad impersonare la glacialita' di Giorgio,un uomo come tanti, che dopo aver visto i suoi sogni giovanilistici infrangersi,per adeguarsi alla societa' moderna si tramuta in essa e cioè in un individuo privo di scrupoli che per raggiungere il proprio benessere è pronto a calpestare ogni moralita'.
Paradossale vedere come la sua redenzione parta proprio nel momento in cui si tramuta in un feroce criminale,quasi una metafora della societa' attuale dove per vivere bisogna trasformarsi in esseri privi di scrupoli e di ogni pieta',come succede a Giorgio pronto a spazzare tutti coloro i quali osino mettersi sul suo cammino,innocenti o malvagi che siano per lui non fa differenza alcuna,cio' che conta è la riabilitazione della sua immagine.
Ottima la regia di Soavi,(uno che finora al cinema non è che avesse brillato particolarmente),diretta,decisa e mai vigliacca, anche nei momenti piu' cruenti ,forse memore del passato orrorifico dell'autore.
Incalzanti i colpi di scena,almeno per me che non ho letto il libro di Carlotto da cui la pellicola è tratta.
Belle le musiche,impreziosite dalla hit di Caterina Caselli,che da il titolo al film, vera e propria colonna sonora adatta alla discesa agli inferi da parte del protagonista.
Nota di merito al cattivissimo Michele Placido e alla femme fatale Isabella Ferrari(peccato compaia solo in poche scene).
Una pellicola veramente meritevole,superiore alla stragrande maggioranza di thriller o pseudo tali che giungono da oltre oceano.

pessimo, pessimo...senza capo nè coda...recitazione pessima (salvo Boni, ma per la stima), Placido la macchietta di se stesso...l'unica ipotesi è che sia un film grottesco demenziale, tipo l'aereo più pazzo del mondo...vi raccomando il finale con la Nadelea (inguardabile), che striscia tipo la bambina di The ring: in sala sono scoppiate fragorose risate

un discreto noir,bravo il protagonista.

Film abbastanza mediocre.salverei solo il grande M ichele Placido

Film che merita, in alcune parti un pochino lento, ma è un gran noir. Vale la pena vederlo.

Un noir come si deve, speriamo il rilancio del nostro cinema di genere. Non mi è piaciuto il finale (comunque io non ho letto il libro).

stupendo, Soavi è maturato bene.

Un film terrorizzante, il finale shocca. Meglio anche del libro. Placido grandioso.

Eccezzionale, il miglior film italiano del 2006.

Bellissimo. Ottima trama, ottimi gli attori, buona la regia. Finalmente un film italiano degno di nota.

Anch'io temevo che la trasposizione da libro a film avrebbe potuto danneggiare quest'ultimo, invece Soavi mi ha proprio "zittita" presentandomi un bellissimo film. Ovviamente chi corre al cinema a vedere il film del libro che fino al giorno prima teneva sul comodino ha un approccio diverso rispetto all'ignaro spettatore...mentre quest'ultimo si lascia trasportare dalla novità degli eventi minuto per minuto, chi già sa prevede nella sua mente la scena seguente (ah si adesso tizio fa questo, ora entra lei, ecc. ecc.) Ma nonostante fossi preparata sono stata felicemente stupita di alcune divergenze col romanzo: l'assenza della vedova e di alcune perversioni del romanzo di cui, vi giuro, avevo paura di vederne la trasposizione cinematografica :) Certo non bisogna mai dimenticare che le parole hanno il loro effetto proprio in quanto tali, il potere che ha la lingua è così sottile e penetrante che il miglior attore non avrebbe cmq saputo rendere, così come una pagina non può trasmetterti ciò che invece fanno gli occhi, i gesti, le espressioni di un attore. Insomma sono molto entusiasta di questo film, lo promuovo a pieni voti e invito i cari colleghi ad andare a vederlo. Sosteniamo il cinema italiano!

Devo dire che sono rimasto positivamente sorpreso da questo ottimo film. Raramente la trasposizione cinematografica di un ottimo libro gratifica chi l'ha letto e apprezzato... a me è successo ieri sera, nonostante fossi abbastanza prevenuto per il motivo suddetto. Soprattutto non era facile rendere le atmosfere cupe, il cinismo, l'angoscia del protagonista, l'ambiente in cui si muove, la critica sociale del sistema... il regista e questo cast, su cui emergono uno strepitoso Michele Placido e un bravissimo Alessio Boni, ci sono riusciti, senza mai cadere nel banale. Bel noir che tiene alto il nome del cinema italiano... Speriamo che di film come "Arrivederci amore, ciao" se ne possano vedere più spesso.

Stupendo. Magari ci fossero sempre film italiani così! Michele Soavi si dimostra regista completo ed omaggia il suo maestro (dichiarato) Dario Argento in almeno tre occasioni:

1- Quando Michele Placido rincontra Boni (bravissimo) al bar del ristorante di quest'ultimo. La soggettiva dell'assassino ed il rumore dei passi sono un chiaro riferimento a Tenebre (il bar dove Franciscosa prende la pillola e poi ammazza John Saxon).

2-Quando la ragazza di Boni perde la collanina: il rumore della batteria mentre la collana cade nel fiume è la stessa di Suspiria.

3- vedi spoiler.

Film imperdibile, come il romanzo.

SPOILER