brood - la covata malefica regia di David Cronenberg USA 1979
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brood - la covata malefica (1979)

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locandina del film BROOD - LA COVATA MALEFICA

Titolo Originale: THE BROOD

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiOliver Reed, Samantha Eggar, Art Hindle, Cindy Hinds

Durata: h 1.32
NazionalitàUSA 1979
Generehorror
Al cinema nel Novembre 1979

•  Altri film di David Cronenberg

Trama del film Brood - la covata malefica

Frank è costretto a lasciare spesso la figlia Candice dalla nonna Juliana. Sua moglie Nola è in cura dal dottor Raglan, sostenitore della teoria della "psicoplasmia". Un giorno iniziano a verificarsi mostruosi omicidi: la prima vittima è proprio Juliana. Un certo Jan Hartog mette Frank sulla pista giusta...

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Voto Visitatori:   7,38 / 10 (94 voti)7,38Grafico
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Voti e commenti su Brood - la covata malefica, 94 opinioni inserite

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Oskarsson88  @  27/05/2024 10:25:00
   8½ / 10
The shape of rage. Si sarebbe anche potuto intitolare così, come il libro che legge il padre di Candy. Cronenberg elabora una pellicola geniale in cui porta, attraverso l'horror e la fantascienza, sullo schermo la somatizzazione degli stati d'animo - in questo caso la rabbia, la collera - analizzando profili con problemi psichiatrici. La storia è coinvolgente, innovativa e si spiega via via sempre più concettualmente. Non è un banale horror tanto per spaventare con qualche pretesto, o qualche creatura strana fine a sé stessa, è una profonda analisi dell'essere umano e dell'interconnessione mente-corpo e di come questo possa portare a conseguenze. Geniale e all'avanguardia. Bravi gli attori, affascinante il magnetico psichiatra del Psychoplasmic...

Lucio 1982  @  30/05/2023 11:37:27
   6½ / 10
Film fine anni 70 di Cronenberg ,regista visionario e avanti nel tempo per argomenti e film diretti ....
Film che mi ha incuriosito soprattutto per le varie recensioni che ho potuto leggere durante gli anni ,positive e molto dettagliate!
A mio modesto parere ,il film per gli anni in cui è stato girato è più che sufficiente anche se nn lo posso definire ottimo e tantomeno un capolavoro....
Parte lento ,con qualche argomento un po' così ,qualche chiave di lettura un po' strana e confusionaria...per poi prendere una strada meglio decifrata solo da metà film un poi ....
Gli attori sono abbastanza bravi e la trama si sviluppa solo verso la fine ,rendendo il film più interessante e sensato !
All'inizio sinceramente non mi sono proprio interessato più di tanto e ero pure mezzo assonnato,poi dopo la metà invece il film diventa più interessante e si capiscono meglio le vicende!
Se la prima parte è da 5 o poco più ,il finale è buono e supera la sufficienza.....
Tenendo conto del tempo passato è ovvio che perda di mordente ,per l'epoca il suo dovere l'ha fatto invece...
Voto 6.5

Thorondir  @  09/10/2022 11:06:35
   7 / 10
"The Brood" contiene tutti gli elementi che caratterizzeranno il cinema di Cronenberg negli anni a venire: mutazione corporea, psicologia, momenti di violenza improvvisa, soprannaturale metafisico. Ma anche disgregazione dei legami famigliari, crisi di coppia, paura e incertezza di fronte ai cambiamenti. È un condensato di tutto il cinema cronenberghiano che paga un po' per le interpretazioni (soprattutto Art Hindle, monoespressivo e distaccato) ma che nel non detto di tutta la prima parte e in quella tensione quasi anticipatrice del cinema di Haneke trova un andamento asettico, cerebrale e disturbante che culmina in un finale per molti aspetti terrificante.

Godbluff2  @  03/05/2022 12:20:46
   7½ / 10
Del primo Cronenberg "Brood" è il mio preferito insieme a "Shivers". Il livello di morbosità del cinema del canadese continua ad aumentare, stavolta, fin dall'introduzione del film, all'interno di un contesto familiare completamente distrutto e sconvolto.
Di "Brood", come è stato per "Shivers", ho apprezzato moltissimo il finale, tanto l'ultima raggelante inquadratura quanto in generale le sequenze e lo scontro finali. Lì, nelle ultime battute, il film e la visionaria disgustoteca di Cronenberg esplodono e danno il loro meglio, portando ad un nuovo livello di orrore morboso e degenerato la mutazione della carne, del corpo umano.
Prima del finale in realtà non è un film che brilli in maniera particolare, è gradevole questo si e soprattutto è evidente un passo in avanti nei mezzi a disposizione, una fotografia più limpida e meno sgranata che da spessore al gelido vuoto dell'ambientazione canadese, un'immagine più nitida e un film in generale migliore nell'impatto visivo rispetto ai due precedenti, ma con una storia che non ha picchi particolari, vivacchia in un ritmo lento che tiene lo spettatore sul chi vive e poi esplode nella violenza degli inspiegabili nanerottoli omicidi, che tuttavia prima del finale non sono granché esaltanti come deformazioni cronenberghiane. A tenere bene in piedi "Brood" sono le mostrate conseguenze di profondi traumi psicologici a livello familiare su più generazioni che hanno le loro radici ben ancorate nel passato, un tema ben espresso dal film e che è un'ulteriore maturazione del cinema di Cronenberg e poi la memorabile interpretazione di Samantha Eggar, vera signora assoluta del film in un cast che non appare esattamente convincente. Anche prima del finale Cronenberg tira fuori un paio di sequenze memorabili (

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER) ma è con il con il confronto della sequenza finale che Cronenberg crea nello spettatore, con un semplice montaggio alternato, una forte tensione (per il destino della bambina) e nello stesso momento lo immerge nell'orrore fisico del corpo che muta (la straordinaria "nuova carne" della Eggar, con i suoi feti-mutazioni ancorati all'esterno del ventre in quella mostruosa sacca carnale, come enormi deformazioni tumorali) in quella che è la visione orrorifica più efficace del suo cinema prima di "Videodrome" e de "La Mosca".
Come ho detto, molto bello il finale, che abbandona in realtà i toni apocalittici "globali" dei tre film precedenti, per restare in un tragico contesto familiare, ma risulta ugualmente capace di turbare e dimostra lo stesso inesorabile pessimismo.
C'è un punto tematico in particolare con il quale Cronenberg con "Brood" dimostra di aver ulteriormente aggiunto qualcosa alla scrittura del suo cinema: il male non viene più soltanto dal corpo, dalla carne, ora viene anche dalla mente umana ed esplicitamente; anzi, è la mente stessa la scintilla che provoca la mutazione carnale del corpo. Sono le distorsioni della mente a liberare gli istinti più violenti e repressi di Nola e a far nascere in/da lei nuove, distorte forme di pseudo-vita, al punto da cambiare il suo corpo. Un'ottima aggiunta, che anticipa il tema della mente come potere e minaccia che sarà protagonista del successivo "Scanners" ma che qui, paradossalmente, è trattato in modo più completo o meglio, è scritto in modo da completarsi pienamente con la parte fisica delle ossessioni cronenberghiane e per questo mi convince più di quanto non faccia il film del 1981.
Un bel film davvero, di un autore che all'epoca andava verso una maturità e una completezza espressiva sempre più palpabile.

The BluBus  @  10/01/2022 23:04:29
   6½ / 10
Idea malata alla base che é un vero classico di Cronenberg. Rispetto ad altri una prima parte troppo piatta, c è attesa, ma poca tensione. Stupenda la scena del parto.

Filman  @  07/09/2021 18:13:20
   7½ / 10
Perfettamente incastonato all'interno del cinema del suo tempo, dal mistery americano allo slasher europeo fino al gore orientale, eppure così indipendente e privo di paragoni.
David Cronenberg affronta la prima fase della sua carriera navigando nel cinema di genere per forgiarlo da dentro, con soggetti veramente ispirati e ganzi così come con quegli effetti speciali terrificanti e disgustosi che partorisce dalla sua mente.
THE BROOD diverte senza mai essere prevedibile, sotto tutti gli aspetti, brillando di luce propria come ogni cult fa.

Beefheart  @  14/04/2021 14:17:09
   7 / 10
Altra prova disturbante del regista, forse un pelo meno grand-guignolesco rispetto altre 'vette' ma ugualmente eccessivo e provocatorio.
Recitazione e dialoghi sembrano aver raggiunto una certa maturità rispetto alle fatiche precedenti, guadagnandone in spessore.
Per il resto è ancora un Cronenberg da sgrezzare, con quella fotografia slavata, la produzione canadese, gli attori semisconosciuti, il passo spedito e l'inequivocabile linearità narrativa.
Un buon film, che cede un po in un finale che sa di frettoloso ma che nel complesso risulta funzionante.

VincVega  @  15/10/2020 20:37:11
   7 / 10
Horror di Cronenberg originale e assolutamente coinvolgente, magari non fra i suoi lavori migliori, ma comunque da vedere.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/10/2017 15:44:17
   7 / 10
Buon horror in cui, in pieno stile Cronenberg, il corpo umano e le sue mutazioni sono il vero protagonista.

Mildhouse  @  20/08/2016 01:22:59
   7 / 10
Interessante come Cronenberg sia in grado di descrivere , esasperandole in maniera originale, le conseguenze fisiologiche della psiche : in questo film si trova a trattare la rabbia, quella repressa, derivata dal ricordo di violenze ed abusi, la quale trova sfogo in maniera orrenda e disgustosa.
Scendendo invece in ambito prettamente tecnico, il film è arricchito da poche ma ben orchestrate scene thriller, un trucco che alterna alti e bassi, e un protagonista che risulta spesso monoespressivo ed una sceneggiatura prevedibile ma non per questo sgradevole. "The Brood" insomma risulta intrigante e senza dubbio meritevole di essere visto.

DitaAppiccicose  @  06/06/2016 00:46:49
   7 / 10
Prototipo di tanti film di Cronenberg con le mutazioni corporali al centro della vicenda, "The brood" ha una prima parte piuttosto noiosa ed in cui si capisce ben poco di quanto sta accadendo; più ci si avvicina al finale, però, più sale l'interesse verso la vicenda ( chiamarla tensione è esagerato... ), più crescono le scene splatter ( comunque poche: il film è più un horror psicologico che tradizionale ), più sale l'orrore,

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L'orrore del film è praticamente tutto qui, in quello che mostra ed in quello che rappresenta,

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L'idea è buona. la realizzazione abbastanza ma a tratti la sceneggiatura è zoppicante, mentre la recitazione è nobilitata da un grande Oliver Reed, che avevo già conosciuto ed apprezzato altrove ( "I Demoni" ).

BlueBlaster  @  04/08/2015 23:56:54
   6 / 10
Cronenberg non mi ha mai affascinato molto (lo preferisco nei recenti thriller-drammatici) anche se ammetto che la sua visionarietà ha fatto storia nel Cinema ed alcuni suoi film meritano davvero la visione.
In questo caso mi aspettavo che il film non mi sarebbe piaciuto molto e così è stato...mi è parso ancor più vecchiotto di quel che è e mi ha annoiato praticamente fino agli ultimi venti minuti in cui assistiamo all'esplosione horror (con un paio di momenti rivoltanti per l'epoca) ma per il resto è un dramma psicologico che non mi ha mai interessato veramente nonostante ci fossero tante buone idee alla base.
Bravi Oliver Reed e Samantha Eggar sempre molto espressivi e buona la fotografia.
Per patiti del genere e dell'epoca ma non per tutti.

ferzbox  @  24/07/2015 17:34:10
   7½ / 10
Quanto mi manca il vecchio stile di Cronenberg,quando dirigeva pellicole fantascientifiche e paranormali con sfumature orrorifiche.....era unico nel suo modo di concepire i film,riuscendo sempre a regalare qualche cosa di innovativo o mai visto; poi era incredibilmente predisposto a ricreare atmosfere inquetanti come poche,nonostante non ricoresse all'ausilio del classico Splatter a "go go" o altre formule collaudate e prestampate come tanti altri registi....non che non apprezzi il suo cinema attuale,anzi Cronenberg,in un modo o in un altro,riesce sempre a coinvolgermi,è un ottimo maestrante,però il suo horror mi manca,è inutile...
Anche "Brood" come "Shivers","Scanner","Rabid" o "La mosca", gioca sul concetto delle mutazioni genetiche,mostrando una sceneggiatura inizialmente drammatica e thriller per poi arrivare ad una conclusione tremendamente grottesca.....c'è una scena in particolar modo che secondo me è da antologia del cinema horror....

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Consigliato a tutti coloro che vogliono scoprire le perle orrorifiche anni 70/80 e a chi,vedendo altri film di Cronenberg del periodo,ne sia rimasto affascinato.....qui non si parla di serie B...Cronenberg è Cronenberg.....e si vede....forse non era proprio il massimo in termini di ritmo,ma ciò nonostante riusciva a far apprezzare e seguire i suoi film...un motivo c'è di sicuro,ed è la regia insieme alle idee....

alex94  @  02/06/2015 09:38:30
   7½ / 10
Horror piuttosto spiazzante diretto da Cronenberg che in questo film trasforma quelli che solitamente sono le vittime negli horror (donne e bambini) in spietati carnefici.
Anche qui sono presenti i temi tanto cari al regista,la psiche umana,la medicina e le malformazioni,trattati come al solito in modo interessante ed originale,presente questa volta anche un buona dose di tensione.
Buona la regia e la recitazione ben realizzati e abbastanza presenti gli effetti speciali.
Secondo me è uno dei migliori horror di Cronenberg,sicuramente da vedere almeno una volta.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  07/02/2015 00:28:48
   6 / 10
Vorrei comprendere la mente di cronenberg...affascinante ma a tratti noioso.

Neurotico  @  27/01/2015 21:16:31
   8½ / 10
In un'atmosfera invernale cupa ed estraniante grazie anche allo score di Howard Shore, che qui firma la sua prima colonna sonora, Cronenberg inscena una delle sue più raccapriccianti e disturbanti metamorfosi (ancora più dei vermi fallici di Shivers e degli aculei "vaginali" di Rabis). E' il corpo di donna/madre che muta, generando una covata di bambini deformi che controlla e guida telepaticamente, consciamente o inconsciamente, soprattutto attraverso la rabbia che sente per chiunque costituisca un pericolo per lei o per sua figlia.

Comincia a farsi largo nella riflesione del regista canadese il potere della mente (che in Scanners avrà degli effetti più esplosivi e apocalittici, anche se meno interessanti psicologicamente), carnalmente connessa con mutazioni del corpo femminile. Se in Melanie Chambers/Rose di Rabid la metamorfosi riguarda un elemento maschile che fuorisce da un'apertura vaginale, nel caso di Eggar/Nola la nuova carne è esposta fuori dal suo corpo in un utero che partorisce piccoli mostriciattoli malvagi al suo servizio. E' l'apoteosi del potere della donna, crudele, possessiva e manipolatrice, che perdurerà anche dopo il sanguinario finale.

Più complesso e stratificato delle prime due opere cronenbergiane, e con ambizioni psicologiche fin'ora assenti nel geniale regista, Brood è la prima svolta della sua poetica, per cui accanto alle incredibili metamorfosi della carne, appare quel vastissimo campo d'analisi che con Scanners prima e Videodrome (soprattutto) e La zona morta poi, avrà degli sviluppi eclatanti che marchieranno a fuoco il cinema dell'orrore e della fantascienza: il potere del cervello.



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topsecret  @  22/10/2014 20:00:41
   7 / 10
Come tutti anche io ho i miei registi preferiti, quelli che prenderei volentieri a calci nelle gengive e quelli ai quali non ho ancora deciso se donare il mio affetto o tutto il mio odio. Cronenberg è esattamente uno di quelli a cui non so decidere quale sentimento assegnare. Alcuni suoi lavori mi colpiscono in positivo altri invece mi gettano nello sconforto totale.
Questo BROOD fa parte di quelle sue opere che più mi hanno convinto: una storia interessante e originale quanto basta per mantenermi incollato al video fino alla fine. Merito ella sceneggiatura sicuramente ma anche del cast credibile e del ritmo fluido, anche se non mancano alcune contraddizioni che però forse fanno proprio parte delle caratteristiche del regista.
LA COVATA MALEFICA riesce ad essere interessante e densa di pathos, non lesina sui colpi ad effetto e lascia una certa soddisfazione alla fine che appaga pienamente lo spettatore, meritandosi un buon voto.

hghgg  @  10/08/2014 11:43:21
   7 / 10
Buon prodotto del primo Cronenberg, ancora acerbo ma già con idee grandiose in testa e sempre capace di offrire spunti e soluzioni interessanti. Già meno derivativo rispetto ai due film precedenti, presenta soluzioni e idee già più personali e sviluppa ulteriormente il tema delle mutazioni della carne, ossessione totale del regista canadese per molti anni. Innanzitutto in "The Brood" è per la prima volta la mente umana a scatenare le mutazioni e la nascita di una nuova carne, non più quindi degli elementi esterni come nei due film precedenti, un passo avanti notevole nella "poetica" del regista, un elemento che verrà sviluppato ancora meglio nel successivo "Scanners". Tuttavia a livello di sceneggiatura il film non è eccelso ed è registicamente ancora acerbo anche se il talento c'è e le belle cose non mancano, poi ovviamente il Cronenberg da metà anni '80 in poi dietro alla mdp sarà un'altra cosa, certo.

Indubbiamente nella parte finale Cronenberg ci regala grandi cose, forse con la prima vera orripilante mutazione della sua carriera, e le sequenze finali del film sono davvero belle e difficilmente dimenticabili. Anche l'idea delle mutazioni della carne frutto dei disturbi psichici e mentali è ottima, con la mente che da corpo ai desideri e alle ossessioni della donna protagonista (una memorabile Samantha Eggar) trasformandole in orrorifica e letale realtà. Troviamo già anche la critica di Cronenberg a quella irrefrenabile voglia dell'uomo di spingersi oltre le possibilità della propria specie e della natura, a provocare i "poteri" mentali che portano alle mutazioni infatti sono degli esperimenti condotti dal solito medico-scienziato che gioca a fare il dio.

Tutti questi elementi tipici del cinema di Cronenberg in "The Brood" sono già presenti, quello che manca è una piena abilità nell'amalgamare il tutto, una consapevolezza maggiore dei propri mezzi e dell'effettiva portata delle proprie idee, una maggiore coesione generale e ovviamente delle sceneggiature migliori capaci di andare a briglie sciolte e di scatenare la morbosa fantasia di Cronenberg dietro la macchina da presa e questo accadrà soltanto a partire da "Videodrome" dove per la prima volta il genio del canadese sarà libero e pronto a volare verso la maturità.

In questo film per gran parte del tempo invece non assistiamo a spunti particolarmente geniali a mio avviso e la sceneggiatura non è propriamente eccelsa, c'è forse qualche momento morto di troppo e molti cali di tensione, troppe sequenze che non riescono davvero a catturare l'attenzione, nonostante il crescendo finale tappi davvero molti buchi aperti in precedenza. C'è un miglioramento per quanto riguarda gli attori (c'è anche Oliver Reed), mentre non ho mai apprezzato particolarmente la fotografia.

Comunque un buon film, qui Cronenberg era ancora soltanto sulla rampa di lancio ma si intuiva già bene quanto di più avrebbe poi effettivamente dato al cinema.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/07/2015 17.48.08
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/01/2014 19:17:35
   7 / 10
Ulteriore pellicola di Cronenberg con alla base la fissa delle mutazioni della carne.
Un horror lento ma interessante, con una sceneggiatura sviluppata bene fino alla fine (anche se le origini della follia di Nola sono poco chiare) e pochi ma buoni momenti di suspense.
Viene data più attenzione alla storia rispetto alla paura, lo stesso quelle poche volte in cui vengono messi in scena gli effetti speciali non ho potuto fare a meno di inorridire da quanto disgustosi e fatti bene.
Bravi gli attori (in particolare la Eggar) e belle anche le musiche di Howard Shore, storico collaboratore del regista.

Un buon prodotto, ma il meglio di Cronenberg deve ancora arrivare.

GianniArshavin  @  04/01/2014 19:37:53
   6½ / 10
Brood è il terzo film del filone Body-Horror che Cronenberg ha inaugurato con "Shivers" e continuato con Rabid che ne conserva i grandi pregi ma anche i fastidiosi difetti.
Anche questa volta ci troviamo di fronte ad un B-movie dalle idee geniali e dalla trama intrigante,girato con un bassissimo budget che non impedisce al regista di parlarci dei temi a lui tanto cari che anche in questa pellicola assumono una dimensiona simbolica e metaforica.
Questa volta l'analisi del cineasta canadese si concentra sulle emozioni della mente umana,e di come queste possano concretizzarsi in maniera positiva o negativa a seconda dei pensieri dell'individuo. Infatti la storia vede come protagonista una donna,Nola,che per problemi psichiatrici è stata ricoverata in un centro e sottoposta ad un trattamento che,appunto,riesce a rendere reali le emozioni della donna,con conseguenze devastanti.
Il tema delle emozioni rese reali è davvero geniale,e Cronenberg è bravo a rendere orrorifica questa idea fantascientifica con il suo classico tocco visionario.
Quindi ancora una volta il regista si conferma all'avanguardia nelle idee e nel realizzarle,e in questo caso è anche supportato da un cast migliore rispetto al passato dove spicca soprattutto una straordinaria e inquietante Samantha Eggar nel ruolo di Nola.
Purtroppo non sono tutte rose e fiori,e come nei precedenti casi,anche questo film pecca di una lentezza eccessiva,che per un'ora rende prolissa la pellicola;inoltre la carezza di soldi si nota nella qualità tecnica complessiva e nella scelta degli attori di contorno che sono effettivamente poco credibili.
Fortunatamente dopo una prima parte molto lenta abbiamo un finale incredibile per genialità e orrore,che rende quindi Brood una visione obbligatoria per chi vuole conoscere questo innovativo regista.

Melefreghista  @  27/07/2013 00:53:51
   9 / 10
Un film spaventoso, struggente, romantico, intrigante, GENIALE.

Cronenberg partorisce la "Psicoplasmia" e da vita (in tutti i sensi) ai sentimenti della conturbante Nola (una meravigliosa Samantha Eggar). E' vero, la prima parte è forse un po' lenta, ma il film è veramente ben recitato, le sequenze degli omicidi sono da urlo, il finale stratosferico.


Un film che ti rimane dentro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  09/01/2013 23:41:16
   8 / 10
Questo film ha rischiato veramente tantissimo. Perchè il film è arrivato sulla soglia dell'ora proponendo una trama sviluppata in maniera lenta, in alcuni punti si sfiorava la noia. C'era il grandissimo rischio di cadere nelle banalità più assurde. Però l'ultima mezz'ora mi ha soddisfatto appieno e ha rilanciato la pellicola di almeno due voti. Molto intrigante e naif la tematica della psicoplasmia,cioè della capacità di "esportare " le emozioni sotto forma di modifiche strutturali sul corpo. Ovviamente non voglio aggiungere altro, ma è stata questa trovata a rendere il film veramente "Originale".


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strepitoso il binomio che si viene ad osservare tra la stanza in cui si trova la moglie e la stanza in cui riposano

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Penso che Cronemberg abbia tirato fuori dal cilindro una pellicola di qualità, un horror in senso stretto che ai giorni nostri abbiamo un pò dimenticato. Un film che parte in sordina, carbura piano piano come un diesel, regala omicidi a profusione con quel tocco di patetico e di inquietante e conclude con una scena ad effetto ed un finale più che buono in linea con il film.
MI è piaciuto molto il regista con alcune riprese dall'alto ( soprattutto alcuni agguati ), ho apprezzato particolarmente la fotografia "nevosa" del Canada ( la quale si addice ad un ambiente un pò solitario, isolato e "malato") e mi sono piaciuti anche gli interpreti. Una menzione di merito va alla moglie del protagonista, che possiede uno sguardo inquietante da vera schizofrenica.
Del medesimo regista avevo visto " il pasto nudo" e l'ho votato bene, anche se mi aveva un pò lasciato l'amaro in bocca, perchè era una pellicola difficile da seguire. Questo film invece mi ha fatto capire la potenza visionaria e soprattutto l'efficacia del regista nel concretizzare le sue idee malsane.
Cronemberg, ci vediamo al prossimo film!!

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vieste84  @  04/01/2013 18:47:15
   6 / 10
questo film rispetto ai suoi 2 precedenti lungometraggi(escludendo Stereo) ha avuto la presenza di due attori un po più navigati e una piccola distribuzione presso il grande pubblico. E' anche questo un horror puro, abbastanza noioso al principio, storia ancora abbastanza piatta rispetto ai suoi lavori successivi. Rispetto ai precedenti lavori possiede una sceneggiatura un po più attiva, recitazioni e dialoghi migliori così come gli effetti speciali ed ha una regia un po più autoritaria.
Trama un po meno originale, dato che non è il primo a descrivere un dottore che ha metodi scentifici rivoluzionari e insani, la parte finale è indubbiamente la parte migliore e che rimane più impressa e fanno lievitare il voto alla sufficienza, Cmq i capolavori del folle maestro sono dietro l'angolo....

prof.donhoffman  @  29/11/2012 13:33:27
   8½ / 10
Il primo Cronemberg ha dato molto.
Tra i suoi film più strani, ma è una bella gara.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  27/09/2012 11:22:41
   8 / 10
Mi avvalgo dell'esaustivo e incisivo commento di rockeye del quale condivido critica e voto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  05/05/2012 18:16:35
   6½ / 10
Un horror che nasce da una grande idea con un Cronenberg che ancora una volta mette in scena la sua ossessione per le mutazioni.
Peccato per la prima parte, bruttina anche se probabilmente era necessaria per la riuscita del resto del film, comunque l'ho trovata abbastanza noiosa. Molto buona invece la seconda parte, disturbante e con una scena davvero riuscita (chiunque abbia visto il film ha capito di che scena parlo). Prima parte da 5, seconda da 8, il mio voto finale sta nel mezzo: 6,5.

rockyeye  @  23/03/2012 18:15:41
   8 / 10
Terzo lavoro a basso costo scritto e diretto dal regista canadese che, fedele ai propri temi, non rinuncia all'intreccio di psiche e corpo. A tre anni di distanza dal precedente lungometraggio, Cronenberg sposta l'ago della bilancia tra psiche e corpo in favore della prima. Forte delle letture freudiane, egli si rifà alle teorie della mutazione del corpo tramite l'intervento di una forte personalità (sia questa dello psichiatra o il percorso privato di ogni paziente) inscenando un parto simbolico di creature mosse dall'odio della protagonista Nola. Dopo il precedente Rabid (1976), in cui l'interesse del regista manifestava nel mettere a nudo il corpo dell'uomo, privandolo anche di quel lembo di pelle che ne determina i tratti e le caratteristiche percettive, in questa pellicola compie il solito passo indietro, facendone un paio in avanti: tutti i protagonisti sono goffamente ricoperti di abiti (scelta supportata anche dalle locations invernali) e quello che è messo a nudo è il pensiero, non più il corpo. Il corpo diventa, in questa pellicola, quasi elemento esogeno di un processo psichico. Il corpo è una sensazione e ciò è più che esplicito nell'incontro tra Barton e la sagoma della sua ex moglie, dopo l'omicidio, immagine eterea che egli non calpesta e che invece accarezza, accarezzandone l'esistenza, percependone la presenza. Ancora una volta è l'uomo debole all'origine delle riflessioni di Cronenberg, l'uomo che si mostra come Michael, con tutte le sue cicatrici, piangendo, ed al quale il dottor Raglan finalmente dice "Ti vedo, adesso!". Alla rabbia evidente, quasi idrofoba, di Rabid, subentra in questa pellicola una rabbia latente e repressa, che la psicanalisi cerca di riportare alla luce, dando vita a veri e propri mostri dell'anima. Forse c'è un velo di critica in questo rapporto tra medico e paziente, nel quale Cronenberg inserisce un breve ma importante dubbio "La psichiatria gioca sulle emozioni". Anche la scelta delle locations è diversa, la vegetazione canadese è, infatti, più triste e presente che nelle altre pellicole, funzionale a descrivere un terreno arido e freddo sul quale s'infiammano i piccoli focolai domestico-psichiatrici. Che sia un discorso che pone in primo piano la mente sul corpo, è anche espresso nel tipo di omicidio che i bambini compiono: tutte le vittime sono uccise a colpi di martello sulla testa, la sede del pensiero, quella che permette a Nola di procreare feti maligni, nell'ultima immagine truculenta di questa pellicola, il corpo mutato che Cronenberg aveva risparmiato per il finale. Il personaggio di Nola è quello attorno al quale ruota non solo la spirale di violenza, ma anche l'intero discorso della pellicola. Ella rappresenta il trauma, è madre e figlia al tempo stesso, è due appartamenti insieme, quello nel quale ella vive e dove Frank si introduce per recitare la parte del buon marito ancora innamorato, e la stanza dove tutti i bambini dormono, figli del suo odio, rappresentazione dell'inconscio della donna. Oltre al corpo della donna, altri riferimenti diretti alle mutazioni del corpo sono espressi nell'autopsia eseguita sul corpo del bambino morto, un breve elenco di deformità che caratterizzano il suo essere assolutamente anormale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2012 11.21.09
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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  22/12/2011 13:08:53
   8½ / 10
Probabilmente, il picco definitivo della prima fase di Cronemberg..... mutazioni carnali, rabbia, risentimento, pazzia, delirio, tensione emotiva .... il tutto racchiuso in una pellicola malata e deviata, marchio di fabbrica del Buon David.
Poi se c'è Reed al timone.. tutto di impreziosisce..

gemellino86  @  27/11/2011 19:44:33
   9½ / 10
Un giallo a tinte horror fatto benissimo e recitato divinamente. Uno dei migliori film di Cronenberg. Ottima l'idea degli omicidi in serie. Da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/11/2011 12:55:30
   7½ / 10
Ancora ossessioni, ancora mutazioni, il corpo che si ribella all'individuo, la mente che cova rancori e plasma tumori pululenti, l'angoscia di un nuovo morbo psicologico che si fa carne viva e sanguinante. Un Cronenberg nero e angosciante, il cui la sensazione di malessere e disagio dei primi due lavori è sostituita con una chiara percezione di impotenza. Grandissimo finale a riscattare una parte centrale un pò monotona. Straordinaria Samantha Eggar, matriarca da incubo della nidiata di piccoli mostri, materializzazioni disturbanti delle nostre paure più recondite.

Jack_Burton  @  11/08/2011 23:58:42
   3 / 10
Purtroppo non basta l'idea per quanto originale possa essere a rendere un film bello. Ho capito che Cronenberg voleva rappresentare la rabbia che porta a covare mostri che uccidono "a comando" però che noia....più volte sono stato vicino ad addormetarmi durante la visione del film data la piattezza e la pesantezza dei temi trattati; solo nel finale il film si è leggermente risollevato risultando più movimentato ed intrigante ma per il resto una noia quasi mortale.

Redlife88  @  30/08/2010 19:14:50
   6 / 10
La trama coinvolge e l'ho trovata originale, ma nella prima parte il film è lento e, a tratti noioso. Bravi gli attori

BraineaterS  @  09/08/2010 19:54:49
   8 / 10
Bel film, sempre incentrato su tematiche "mediche" e malate, a quanto pare tipiche di Cronenberg.
I bambini nei film horror danno sempre una certa inquietudine (e non si può dire che siano simpatici...), e in più qua fanno pure schifo...non hanno l'ombelico! Le scene finali sono raccappriccianti ed è giusto che sia così.

pinhead88  @  18/05/2010 01:50:03
   4½ / 10
Ritmo blando e piuttosto piatto nell'insieme.all'inizio magari può apparire interessante,poi purtroppo sfocia in un finale strambo che lascia abbastanza perplessi,ed era quello che avevo previsto e maggiormente temuto nel proseguire della visione:un inizio intrigante e un finale balordo.diciamo che la trovata di Cronenberg credo volesse essere un finale "sui generis",ma io l'ho trovato veramente amorfo e insipido sotto tutti i punti di vista,anche perchè di finali così se ne sono visti a iosa,quindi assolutamente nulla di originale,anche per il "folle e visionario" maestro canadese.mi aspettavo di più.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 20/05/2010 23.55.40
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chem84  @  27/02/2010 15:33:13
   7½ / 10
Altra buona prova del bizzarro ma grandioso regista canadese in un film che si comporta come un "diesel" e che, nel momento in cui Cronenberg decide di fare il Cronenberg, prende decisamente quota, in un crescendo di inquietudine e di cronemberghiana malattia.

Loomis  @  25/02/2010 23:53:13
   8 / 10
Che paura questo film. Ma perché non li fanno più così...

benzo24  @  06/02/2010 13:37:52
   7½ / 10
ottimo horror di cronenberg.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  06/01/2010 13:24:33
   9 / 10
Ancora malattia, ancora ossessione per le malformazioni, per le tumefazioni, per la carne biancastra, per le deformità fisiche e mentali.
I demoni cronenberghiani sono sempre atomi oscuri, che s’annidano sotto la pelle, pronti a scatenare un nuovo contagio.
E la cura - la psicoplasmica - non è altro che una nuova psicosi. E da psicosi si passa a psicosi, da deformità a deformità. In una convalescenza angosciante, in un decorso convulsivo senza risanamento, ecco allora che il male si mostra. Una massa tumorale, una lacerazione della carne, una covata di piccoli mostri.

L’organismo umano pare già essere predisposto ad accettare un disfacimento fisico e mentale - come nelle pitture di Schiele - i corpi dei bambini sembrano in qualche modo essere stati anzitempo visitati dalla morte, le carni appaiono gelide, e anche lo spazio circostante diviene una specie di vuoto (forse riflesso di quello esistenziale); nel paese regna una quiete quasi straniante, fuori il torpore dell’inverno.

In questo piccolo ricovero che è la vita, gelido come camere d’obitorio, vagano aliti di neve/tenebra dove la malattia divora e si propaga.

4 risposte al commento
Ultima risposta 07/01/2010 09.20.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  04/12/2009 23:09:36
   8 / 10
Un'altra ottima pellicola del grande Cronenberg.
Misconosciuta e spesso catalogata tra i minori del regista in realtà è una vera piccola perla, che parte in sordina per poi concludere alla grande e in pieno Cronenberg style.
Teso e a tratti disturbante è una vera chicca per gli appassionati del regista, che godranno per un paio di scene raggelanti.
Veramente consigliato.

BrundleFly  @  13/11/2009 11:15:50
   6 / 10
Un discreto film di Cronenberg che non definirei nè CULT, nè tantomeno CAPOLAVORO. Qualche spunto interessante lo offre e il finale è senz'altro coinvolgente e non passa inosservato:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
La prima parte del film è invece di preparazione e secondo me è parecchio noiosa.

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Ultima risposta 14/11/2009 13.26.58
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  30/10/2009 00:54:53
   8 / 10
I prodromi delle ossessioni cronenberghiane sono tutti presenti in questo piccolo gioiello

DarkRareMirko  @  29/10/2009 23:11:31
   9 / 10
Piccolo grande gioiello Cronenberghiano in cui sono presenti davvero tutti i temi che tanto han ossessionato e tanto han fatto divenire famoso - giustamente - questo grande regista, come per esempio l'ossesisone per la carne, le sue mutazioni, il suo interno, ecc.

Il film, lento ma mai noioso, può contare su una riuscitisisma colonna sonora e su un atmosfera irreale, fredda ed opprimente, il tutto sototlineato da una regia e da una fotografia glaciali, semplici (nel senso che, lameno qui, David non ricerca quasi mai l'angolatura studiata o un certo virtuosismo tecnico) ma ad ogn modo efficace.

Non conoscevo proprio nessuno del cast, ignoranza mia, a cui ho quasi subito cercato di ovviare.

Quindi un gran film, pieno di tensione e paura, con originali ed inquietantisismi bambini/mostri.

Un signor horror.

JOKER1926  @  06/09/2009 20:08:21
   6½ / 10
"La covata malefica" (1979) è un film abbastanza famoso di David Cronenberg, la pellicola è senza dubbio attraente e presenta una serie di positività e purtroppo anche qualche pecca di troppo che alla fine pesa sull'egemonia del prodotto.

Cronenberg presenta un film anomalo, film Horror/Fantascienza con una sceneggiatura ovviamente fuori dai canoni della logica e molto improbabile con una narrazione davvero "fantastica", ma nel complesso la trama (seppur a tratti superficiale) non è un difetto a tutti gli effetti visto che da essa il regista riesce ad estrapolare le "sue" concezioni che riguardano prettamente l'odio, il rancore umano che si genera dalla mente e che (metaforicamente) porta danno, morte e sangue…
Inoltre il regista ama "ornare" le sue pellicole di tante "oscenità" che, sorrette da superbi effetti speciali, riescono (senza dubbio) ad impressionare il pubblico.

"La covata malefica" dunque presenta consistenza tecnica, da segnalare (ovviamente) la fotografia asciutta , gli attori complessivamente sono discreti e a completare il quadro delle note liete del film troviamo gli effetti speciali (già lodati in precedenza).
La pellicola ( a tratti disgustosa specialmente nel finale) regala piccole dose di splatter, gli omicidi sono davvero curati ed efferati, il sangue si spreca e non manca dunque quella indispensabile violenza, follia omicida.
Inoltre i "killer" sono davvero atroci e (almeno per buona parte del film) è impossibile "captare" la loro "nascita", la loro origine.
La tensione e il ritmo non mancheranno, in definitiva lo spettatore sarà molto soddisfatto.
Il finale (la parte più "succosa" del lavoro cinematografico di Cronenberg) è azione e tensione intrisa in tanto sgomento visivo, (gli effetti cinematografici salgono in cattedra in modo imperioso); quindi le ultime sequenze sono davvero ben fatte e praticamente memorabili.

"La covata malefica" resta fondamentalmente un film in piccola parte sopravvalutato ma allo stesso tempo resta un film da vedere per gli amanti dell' Horror e specialmente del regista canadese.

22 risposte al commento
Ultima risposta 26/09/2009 22.39.51
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  01/09/2009 23:14:52
   7½ / 10
Un “horror” che mette in scena i mostri come “figli” dell’odio e della rabbia. Quasi “tarkovskijano” nell’idea, alla base di “Solaris”, dell’ipostatizzazione dei moti dell’animo, circoscrivendoli però a quelli più bassi e negativi.
Ancora una volta la carne, vero e proprio “leit-motiv” della produzione (soprattutto la prima) “cronenberghiana”, a fungere da veicolo di significati: mutazioni e lacerazioni costituiscono il fondamento di una prospettiva, nella quale le degenerazioni esteriori fanno da specchio a quelle interiori, e le cicatrici e somatizzazioni costituiscono il segno di esperienze traumatiche indelebili (cfr. l’eloquente e bellissima sequenza finale, in cui la camera passa dal volto stravolto e atterrito della bambina al suo avambraccio destro “marchiato” da due bubboni). A ciò si aggiunge il potere deleterio della scienza psicanalitica capace di plasmare e condizionare le menti, aggravando problematiche già esistenti fino a farle sfociare in irreversibili psicosi.
Insomma, sono già presenti “in nuce” alcuni dei temi che attraverseranno i successivi lavori di David Cronenberg e che fanno del film in questione un piccolo gioiello orrorifico, in cui non latitano “suspence” e tensione, soprattutto in virtù di alcune inquadrature dall’alto, mirate a generare un senso di pericolo incombente, e di una angosciante e glauca fotografia monocromatica. Ottimi anche gli effetti speciali, che trovano la loro massima espressione nella perturbante immagine (che verrà citata dieci anni più tardi in “Inseparabili”) della gestante con il ventre deformato.

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Ultima risposta 01/09/2009 23.23.04
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simone p  @  23/08/2009 20:33:15
   6½ / 10
La trama è interessante ma gran parte del film è abbastanza noioso.
Si riscatta negli ultimi minuti con un finale angosciante e disgustoso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/08/2009 22:16:53
   7½ / 10
I temi prediletti da Cronenberg ci sono tutti, e il film resta complessivamente un piccolo gioiello horror, di impronta decisamente Sofocliana (Edipo), al quale nuoce forse la spersonalizzazione del soggetto dovuto alle citazioni più o meno evidenti (da Rosemary's Baby di Polansky a Hitchcock).
I più attenti comprenderanno anche l'immenso amore del regista per il fumetto di genere...
complessivamente le performance degli attori sono eccellenti, a cominciare dal luciferino Oliver Reed nei panni del medico
Un film sul rifiuto della carne e sulla sua necrosi (tumorale) affettiva: raggela veramente il sangue

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/08/2009 17:22:23
   6½ / 10
Bell'horror con il tema tanto caro a Cronenberg della fobia della carne. Il film non mi è dispiaciuto ma Videodrome di qualche anno dopo mi ha entusiasmato molto di più.Va riconosciuto al regista che dietro le immagini crude e deformanti dei suoi horror non c'è solo una voglia di disgustare come molti registi del genere,bensì una filosofia personale ben più profonda che Cronenberg ha usato nella maggior parte dei suoi film

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  29/07/2009 12:36:47
   9 / 10
Gran bell'horror carico di tensione ed atmosfere veramente convincenti, il film conserva in sè le classiche tematiche di Cronenberg sulla fobie della carne, sull'angoscia, sulla deformità.

Ciaby  @  29/07/2009 11:45:54
   7½ / 10
Horror di classe: originale e bizzarro, sostenuto da un ottimo uso della suspense e da uccisioni geniali. A volte rallenta, ma si riprende con almeno una mezz'ora finale di brividi.
L'attrice che interpreta Nola è, a dir poco, talentuosa.

carriebess  @  23/07/2009 18:17:04
   8½ / 10
organico e unico nel suo genere.
grande cronenberg.

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bulldog  @  16/07/2009 00:07:38
   8½ / 10
Uno dei migliori Cronenberg.

AKIRA KUROSAWA  @  04/06/2009 02:14:35
   7½ / 10
cronenberg è cronenberg, ora capisco a chi si è ispirato argento in phenomena, e chi deve capire capisca :)

Invia una mail all'autore del commento wega  @  26/03/2009 12:41:29
   9 / 10
Io adoro i B-movie di Cronenberg, eccellenti anche fonicamente in relazione al nome del regista. Qui forse non c' è molto da capire, la rabbia per un sentimento represso che si manifesta con una covata malefica. E' il "sensazionale" talento visionario di questo regista a colpirmi per l' ennesima volta. L' ossessione per la carne (in questo caso tumefazioni) e l' associazione del male ai bambini - non è la prima volta nella storia del cinema ma di sicuro è una variazione originale - fanno di "Brood" uno dei più efferati horror di sempre. Bella la fotografia.

GodzillaZ  @  19/03/2009 18:57:48
   7 / 10
Bella la trama.
Psicologico ,metaforico e molto ben congegnato.
Però secondo me paga un pò troppo in lentezza...

Someone  @  19/03/2009 13:36:59
   6 / 10
Buoni gli intenti, il risultato complessivo non è male.
Interessanti gli spunti metaforici su cui è costruita la trama. Discreto dramma horror.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  19/02/2009 12:44:02
   8 / 10
Secondo me questo è uno dei migliori body horror di Cronenberg, l'idea di fondo è veramente geniale.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Cronenberg con le sue storie e i suoi film è stato uno degli esploratori più intraprendenti della fantascienza, e forse per quei tempi incompreso. The brood è una angosciante metafora sulla rabbia umana, sulle sue origini e i suoi terribili effetti. Da non perdere.

The Monia 84  @  18/02/2009 00:26:11
   8 / 10
Un Film per stomaci forti (come quasi tutti quelli del maestro canadese) che non lascia delusi gli amanti dell’horror nudo e crudo alla Romero. Cronenberg ci regala alcune sequenze da antologia che ne confermano il talento visionario e ci propone una storia originale da cui emerge già qualche elemento della sua cinematografia. Amministra bene angoscia, tensione e violenza visiva: un regista (già all'epoca) unico e geniale.

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Ultima risposta 18/02/2009 00.37.28
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ROBZOMBIE81  @  06/02/2009 16:36:03
   7 / 10
quello che tira fuori sto regista dalla sua testolina è davvero incredibile...solo lui puo partorire queste idee malate e fantasiose e collezionare un piccolo grande film prima dei suoi successi maggiori...gli effetti non sono un granchè ma tiene incollati allo schermo fino alla fine e tutto sommato non annoia mai...da vedere per gli appassionati del genere(e soprattutto del regista)...mezzo voto in piu per l idea...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  27/01/2009 15:17:27
   7 / 10
Non ero troppo propenso a vederlo ma poi mi son ricreduto. Ti inquieta perchè è girato in una maniera "scura" e carica di tensione. Il finale poi è qualcosa che non ti aspetti e per questo piace, anche nella sua forma un pò "mostruosa" alla Cronenberg maniera. Ovvio che se non amate il genere e il modo di fare film del regista potete evitarlo sicuramente ma il mio consiglio è che buttarci un occhio non fa sicuramente male.

paride_86  @  27/01/2009 00:11:57
   7½ / 10
Fra i primi film di Cronenberg questo è sicuramente il migliore, sia dal punto di vista tecnico che della storia.
La trama e gli attori sono convincenti e la regia è magistrale: c'è suspense e mistero fino alla fine, insieme ai temi cari al regista, quali ricerche scientifiche e mutazioni umane.

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Drugo.91  @  12/01/2009 10:55:00
   7 / 10
poco da dire cronenberg x questo genere di film ha la manina d oro..forse un po inferiore agli altri ma sicuramente da vedere

gasy  @  11/12/2008 17:08:51
   8 / 10
Disturbante. Ossessivo. Distrugge il valore della famiglia dichiarando che coloro che finiscono per farne le spese sono i figli. I genitori assensi creano i mostri del nostro futuro.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  04/12/2008 14:35:10
   8 / 10
Inquietante e malato, distorce tutto ciò che è "normale", come sempre e solo Cronenberg sa fare. Ottimi interpreti, soprattutto l'"ape regina", il cui sguardo è veramente disturbante. Un gioiello da non perdere.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  21/11/2008 14:52:18
   9½ / 10
Uno dei miei Cronenberg preferiti... la sua personale versione di Kramer contro Kramer... sto preparando una recensione di questo film... li esploderò il mio commento

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/10/2008 10:35:49
   8 / 10
Ottimo film,capace di coinvolgere ed inquietare per tutta la sua durata,in grado di miscelare temi strettamente legati al genere horror insieme alle “ossessioni” del regista,che assumeranno uno spessore più definito ed importante nel prosieguo della sua eccezionale carriera.
Il valore del film si può anche riscontrare nell’arguzia con la quale Cronenberg incuriosisce lo spettatore,mostrandosi abilissimo nel giocare con esso,rivelando con parsimonia i misteri che avvolgono la trama per poi rivelarli in un finale di grande impatto.La classe del regista è indiscutibile,l’autore canadese mostra come in nostri desideri,i più reconditi e malsani, possano essere soddisfatti mediante aberrazioni generate dall’individuo attraverso la mutazione della carne,baluardi spietati del nostro essere e capaci di incanalare la rabbia repressa e sfogarla sul colpevole dei nostri stati d’animo. Gli omicidi sono centellinati ma davvero inquietanti,straordinario il primo,altrettanto eccezionale il terzo, non tanto per la brutalità, quanto per il contesto in cui si svolge.
Ciò che spiazza è anche la capacità di rendere plausibile un epilogo palesemente assurdo,ma Cronenberg grazie alla sue doti narrative e costruttive rende tutto credibile,come nel peggiore degli incubi,riuscendo così a scavare a fondo non solo nelle paure ma anche nei desideri più atavici dell’uomo.
L'interessante tappeto sonoro è firmato da Howard Shore,ormai consueto collaboratore del regista,da sottolineare l’intensa interpretazione di Samatha Eggar.
“Brood “ è una pellicola disturbante che non ha perso nemmeno un pizzico del suo fascino malato nonostante l’implacabile trascorrere del tempo,un prodotto che getta le basi per quelli che diverranno gli elementi caratteristici della filmografia di Cronenberg.

Aztek  @  09/10/2008 21:29:12
   6½ / 10
Il film non è male, anzi l'idea di Cronenberg è molto originale, ma il film mi sembra povero; cioè tranne la parte finale, c'è poca tensione, la recitazione di alcuni attori lascia a desiderare così come anche i dialoghi (forse sarà colpa del pessimo doppiaggio in italiano).
Insomma vedendo la media speravo di dargli di più.

marfsime  @  07/10/2008 15:19:34
   7½ / 10
Veramente un bel film..solo Cronenberg poteva avere un'idea così pazza e malsana

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La storia è molto interessante sin dall'inizio..i bambini deformi sono di un'inquietudine pazzesca e il quarto d'ora finale da brividi. Un film altamente consigliato a maggior ragione se apprezzate Cronenberg.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  05/10/2008 20:02:49
   7 / 10
Ormai ho la certezza che con Cronenberg vado sempre sul sicuro. Sebbene le tematiche presenti in Brood siano molto simili a quelle di altri film del regista canadese, non ne sono rimasto deluso. Tutt'ora preferisco altri lavori del regista, come "Gli Inseparabili" ma anche Brood ha i suoi spunti interessanti. Il finale poi, non può lasciare indifferenti.

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/01/2009 00.20.35
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spockino  @  24/07/2008 22:05:19
   10 / 10
oliver reed e' davvero bravo in questo film che spaventa davvero, come pochi altri horror....scene che non si dimenticano piu', davvero un cult del genere horror, consigliatissimo.

Taguchi  @  14/05/2008 22:36:05
   8½ / 10
Grande film del primo Cronenberg... Mutazione, carne, follia... Visionario e sorprendente. Oltre che molto inquietante...
Attori bravissimi (da vedere in lingua originale) e come sempre belle musiche di Howard Shore

LEMING  @  13/05/2008 09:13:28
   8½ / 10
Un film stupendo affatto lento come ho letto, dialoghi sempre intelligenti, tensione sempre alta, ottima prova degli attori, diciamo un horror come purtroppo ormai non si usa più, quindi per niente "fraccassone" o urlato, ma estremamente coinvolgente. Consigliato!

FedericoBlasco  @  19/03/2008 15:39:58
   9 / 10
Uno dei miglior film horror che abbia mai visto, dialoghi e trama eccellenti, per non parlare delle interpretazioni, se sarebbe durato un pò di più però avrebbe raggiunto il 10

chucknorris87  @  14/02/2008 11:05:51
   6½ / 10
Di sicuro non è tra i capolavori di Cronenberg...
però è comunque una storia intrigante e sconvolgente.
Peccato che si capisca il senso di tutto solo alla fine..
Gli attori non mi hanno convinto....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  09/02/2008 12:47:13
   7 / 10
La psicoplasmia, ovvero la teoria del Cronenberg-pensiero: la modificazione del proprio corpo indotta da un determinato stato mentale.
E' forse questa la cosa più affascinante di questo film del primo periodo del regista canadese.

La struttura del film è quella tipica: un edificio asettico (clinica o condominio che sia) e una fanta-malattia psicosomatica che si manifesta in maniera sempre più distruttiva.
Dopo la splendida sequenza iniziale,il film è piuttosto lento e non brillano i caratteristi (a parte Silverman, il pazzo uomo-riporto presente in molti film di Cronenberg).
Decisamente di altro (e alto) livello l'ultima mezz'ora, con una tensione crescente fino all'apoteosi della sequenza nella clinica.
Sicuramente inferiore a molti film del regista ma la scena finale merita da sola la visione.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  11/01/2008 12:13:16
   7½ / 10
un film lento e disturbante, dove la bravissima e inquietante eggar comanda una banda di piccoli mostriciattoli, metafora di cosa accadrebbe se i nostri più malati pensieri prendessero vita!
poco splatter, a differenza de 'il demone sotto la pelle' o 'rabid', ma molto efficace !!

originale l'ultima scena e veramente ben girata, con lo stacco fra lo psicologo nell'alveare dell'ape regina e il nostro protagonista alle prese con la mente disturbata della madre!
finale per nulla consolatorio!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  08/12/2007 18:24:01
   6½ / 10
Insomma da Cronenberg mi aspettavo qualcosa di meglio sono sincero.
La trama del film l'ho trovata molto interessante e mi aveva convinto a guardarlo. Per quanto riguarda l'ambientazione del film devo dire che e stata azzeccata in pieno. Poi di positivo ho trovato le colonne sonore del film: sono state veramente penetranti e di buon spessore.
Per il resto la parte migliore secondo me e il finale, il resto del film non riuscivo a seguirlo perché l'ho trovavo lento e non molto entusiasmante.
Infine ho trovato disturbante l'interpretazione di Samantha Eggar.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/12/2007 17:40:28
   8 / 10
Uno dei film più angoscianti del regista canadese. La rabbia, i traumi soffocati dall'individuo vengono portati alla luce e usati come strumento di vendetta verso i propri carnefici. La recitazione è condotta con stile teatrale dagli attori, dove spicca una splendida Samantha Eggar, vera e propria ape regina, personaggio terribile e tragico allo stesso tempo.

mainoz  @  04/11/2007 10:04:09
   7½ / 10
Finalmente non il solito horror, dopo aver visto Videodrome e History of violence pensavo che anche questo film di Cronenberg non mi sarebbe piaciuto, ma invece è stata una piacevole sorpresa. Finalmente grandi attori in un film horror dalla trama originale, con alcuni momenti davvero inquietanti ed agghiaccianti. Consigliatissimo ad appassionati del genere e non.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  19/10/2007 12:52:43
   8 / 10
Un vero gioiellino nella filmografia di Cronenberg.
Un horror mai scontato e che riesce a mantenere un livello di tensione sempre crescente.
Le scene splatter non sono molte ma decisamente efficaci, il finale poi davvero angosciante.
Gli attori si rivelano all'altezza dei loro ruoli.
Da vedere.

Dick  @  24/07/2007 00:52:45
   7½ / 10
Lo schema è quello di diversi film dell' epoca e cioè si parte piano, ma piano e solo la parte finale è proprio tosta diciamo. Questo l' ho trovato un pò un difetto in un film comunque interessante.

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sulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow strays
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the strangers: capitolo 1the substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madreuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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