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Bello questo spot della mulino bianco in perfetto stile Muccino. Il film non sa di niente, patinato e vuoto com'è; ma ne ho trovato sgradevole comunque la visione. La sequenza finale invece è da orticaria.
Solitamente rifuggo dai fenomeni editoriali e penso continuerò a farlo. Non ho letto il libro ma penso (e spero) sia migliore. Il film dà una sensazione di appiattimento, la retorica manichea e i buoni sentimenti prendono il sopravvento su un Afghanistan mai protagonista. Impostato per gli americani, mira a lavare la coscienza ma nulla più.
Mi dispiace, ma non mi è piaciuto... Si aspetta dall'inizio alla fine che succeda qualcosa, che ci sia un cambio di ritmo, ma niente... Il protagonista poi l'ho trovato molto fuori luogo...
Con rispetto parlando per chi ha (comprensibilmente) apprezzato questo film, devo dire che trovo il cacciatore di aquiloni i un'opera artificiosa e retorica che nulla aggiunge alla già sommaria conoscenza che abbiamo di certi popoli e culture orientali.
Non conosco il libro e quindi le mie critiche si atterranno alla sceneggiatura che racconta una storia ruffiana dalla prima all'ultima inquadratura, cercando la lacrima ma non riuscendo mai ad andare a fondo. L'inizio calca la mano sui protagonisti raccontati in modo a dir poco approssimativo, salvando il protagonista Amir le cui sfaccettature sono ben rese durante tutto il film, gli altri personaggi restano sfondo o meglio macchiette difficilmente decifrabili a cominciare dal patetico Hassan. Non so come nel libro sia descritto, magari in Afghanistan esistono particolari rapporti di servitù, ad ogni modo stando al film Hassan è una sorta di sottomesso affascinato alle dipendenze Amir, un rapporto che se ci limitiamo a come ci viene raccontato dal film di "amicizia" ha ben poco mettendo spesso frasi in bocca ad Hassan veramente improponibili. Inoltre si imbastisce il film di un certo perbenismo e spirito di sacrificio di una tale superficialità da risultare non solo stucchevole ma anche irritante ad esempio:
Il sacrificio di Hassan che per i suoi principi , ovvero salvare la casa del suo """amico""" Amir, si fa uccidere dai Talebani.........e pazienza se poi suoi figlio rimasto orfano verrà sottoposto alle peggiori torture LUI DOVEVA SALVARE LA CASA! Lo stesso discorso riproponibile al padre di Amir che per salvare una donna da una violenza sessuale si era dato al suicidio, cioè il film indugia sulla descrizione di gesti pregevoli che alla fine però non tengono conto dei paradossi narrativi cui vanno in contro. Magari sarò cinico perdonatemi ma non riesco ad emozionarmi davanti a gesti plateali che mi sanno tanto di "ho finito le idee" "e vai arronziamo".
E poi il Far West conclusivo con un colpo di scena finale che più telefonato non si può
Il pedofilo è proprio quello che violenta Hassam............ooooooh ma chi l'avrebbe mai detto???
Inoltre il film fa di tutto per rendere gradevoli i suoi personaggi anche ad occhi occidentali con una figura del padre Musulmano laico e illuminato.
Nel complesso il film è strutturato per commuovere e darsi un tono per l'impegno politico e forse riesce anche nel suo intento ma che in realtà è pieno di trucchetti ruffiani che una volta svelati rendono la visione piuttosto scontata e irritante.
Per il resto salvo la figura di Amir sia l'attore bambino che adulto e il suo approfondimento psicologico, l'unica cosa davvero riuscita per me ovviamente.
Ho letto il libro e, nonostante tutto sommato mi sia piaciuto, non credo sia effettivamente ai livelli della sua fama. Pensavo se ne potesse trarre un ottimo film, invece mi ha profondamente deluso. Sembra un riassuntino relativamente fedele e molto sbrigativo. Peccato
non ci siamo.Il film non segue per filo e per segno il libro e su questo ci si potrebbe pure sorvolare ma ho avuto come l'impressione che le scene avessero fretta di terminare per passare subito alla sucessiva.Di fatti non vengono approfonditi a dovere i rapporti tra Amir e Hassan tra questi e Baba ne cosa abbia spinto Amir a compiere quel gesto...per non parlare del ruolo del tutto marginale di Ali...a sto punto leggetevi meglio il libro.
Se avete letto il libro non vi conviene guardarlo. Si salva l ultima mezzora che è resa abbastanza bene e le ottime recitazioni dei bambini. Troppo tagliato, perde il valore originale. Se non avete letto il romanzo faticherete a capirci qualcosa. Era meglio trarre una serie tv o anche un film di 3 ore.
Nel libro Amir deve fare un casino prima di portare Sohrab in America. Inoltre è stato tagliato: -il tentato suicidio di Sohrab. -la battuta dell occhio di Hassan verso Afef. -la morte dell amico di Afef all'uscita dall autocisterna. -I bambini dell'autista che guardano estasiati il cibo di Hassan. Queste scene erano fondamentali
se un film come questo può aver avuto pubblico, è solo xkè racconta la storia di un libro divenuto celebre. ma in sè il film, dopo un inizio decente, lascia parekkio a desiderare!
Ho letto il libro. è un'opera commovente e in ciò risiede tutto il suo valore.. ma la sostanza in questo caso non è forma e quindi, dal mio punto di vista, il cacciatore di aquiloni non è un capolavoro della letteratura. è il libro giusto che tratta l'argomento giusto nel momento giusto. il film non è all'altezza del libro e nemmeno del titolo che porta, perchè nonostante tutto non riesce a far emergere nessuno degli elementi chiave del libro. forster, probabilmente per esigenze di montaggio e di durata, taglia qua e là in maniera disordinata, dimenticandosi di particolari estremamente significativi ed esplicativi. arrivo a dire che se non avessi letto il libro, probabilmente avrei faticato a tenere il filo della storia.
La parte iniziale del film è davvero fatta bene: i due piccoli protagonisti sono interpretati magistralmente... infatti ritengo che siano i migliori di tutto il cast! ma veniamo al grande difetto di questa pellicola: l'indagine psicologica dei personaggi la loro caratterizzazione vengono lasciate in balìa dei venti... (tranne, forse-ancora una volta-i due bambini all'inizio). Il film è stato realizzato per far commuovere e far riflettere (sulla guerra, l'intolleranza, il terrorismo, la dittatura).. e, se in parte ci riesce nel primo intento, fallisce miseramente nel secondo... nell'intera pellicola si respira un'aria di ostentato sentimentalismo, se non moralismo... è, nell'insieme, eccessivamente patinato e macchinoso. Il romanzo, invece, è molto più profondo e, molto meno artificiale: se gli fosse stata resa giustizia ci troveremmo davanti un film molto meno fittizio. Delusione.
un film immorale. Pietista, consolatorio, fintamente edificante. Confezionato per commuovere la gente e lasciare un'immorale gratificazione per il sentirsi capaci di buoni sentimenti, di fronte all'orrore della Storia. Chi è interessato a questo mio punto di vista, può vedere la mia recensione online a http://www.kultunderground.org/articoli.asp?art=932
scontato, retorico.... tra l'altro la versione italiana snatura pure l'originale che è per lo più in afgano con sottotitoli, dialoghi tutti doppiati in italiano. Da quel che vedo sono tra i pochissimi a pensarla così. Comunque insufficiente.
Purtroppo un film non potrà mai dare quello che è capace di fare un libro. Specialmente questo. Infatti il libro è semplicemente bellissimo. Il film tenta in qualche modo di attenersi sttamente alla trama ma sono tralasciate cose importanti mentre altre, sono trattate con superficialità. Quello che ne risulta è, a mio parere, una narrazione che si sussegue e basta, senza dare più di tanto La fine specialmente è stata davvero deludente: sembra quasi che da parte del regista ci sia una certa fretta nel concludere la narrazione, quando invece ne doveva risultare la parte più commovente e magnifica.
Detto ciò, non ritengo che il film possa meritare la sufficienza.
La fine è stata "tagliata via". Nel libro il rapporto tra Sohara e Amir vine visto passo per passo. Nel film un minuto prima sono a parlare su una scala, il minuto dopo scendono dall'aereo. Fa molto commuvere quando il bambino prima della fine del libro, tenta il suicidio tagliandosi le vene in bagno.
la troppa retorica è il limite di questo film,fin troppo americanizzato. Belle le riprese sugli aquiloni e poco altro. La recitazione dei bambini è stata esaltata,io l ho trovata abbastanza insopportabile.
Avendo letto il libro, il film mi ha deluso abbastanza, in quanto mancano secondo me delle parti essenziali ai fini della storia, soprattutto la parte finale che è troppo breve e descritta superficialmente, ed andava approfondita.
Ad esempio xkè il bambino Sohrab è sempre silenzioso?? Manca il vero motivo che riguarda una promessa non mantenuta di Amir, e che nel libro Hosseini spiega molto bene.
Poi la parte in cui scappana dai talebani, si vede che cè dietro la mano hollywoodiana, nel libro è tutta un'altra cosa...
Le cose che mi sn piaciute sono: la recitazione dei 2 bambini, le scene in cui volavano gli aquiloni,e alcune immagini di quando amir torna a kabul.
Ma non mi sento di dare di più di 5 e mezzo, xkè ieri dal cinema sn uscito trp deluso...