il grande gatsby (2013)

Noooooo...e che so sti 8 9 e 10???!!!Vabbè andiamo con ordine.Il pregio migliore di questo film è ovviamente la rappresentazione della New York anni '30....scenografie e costumi sono perfetti,ed anche la regia in alcune scene è davvero ottima,ad esempio alla prima comparsa di Daisy ed ovviamente nel primo ricevimento della villa di Gatsby.Gatsby....un personaggio estremamente deludente;fa incuriosire tutti,si circonda di un ammaliante alone di mistero e di onnipotenza...poi che succede?Gatsby non diventa altro che un ragazzo come tanti che ci mostra per il resto del film la sua banale storia d'amore...e il suo passato?5 minuti di flashback.Dopo aver bruciato il personaggio...anche la storia d'amore che vediamo è banale e noiosa;l'unico punto che ho seguito con interesse e coinvolgimento è il litigio tra Gatsby e il marito di Daisy...ma ciò probabilmente è dovuto a Di Caprio che come sempre da il meglio di sè.A poco serve il tentativo registico di fare un finale da "monologo interiore epico e strappalacrime"...purtroppo se il film ha annoiato non è certo un espediente che inganna.Insomma la sufficienza la raggiunge per i pregi sovracitati e anche perchè non ha avuto particolari elementi trash,ma farsi abbindolare da questo film considerandolo un capolavoro,vuol dire avere un'esperienza piuttosto acerba col cinema.Ah....dimenticavo

SPOILER

Non mi ha convinto molto.
Luhrmann cera di strafare senza però strafare davvero. Apprezzai molto di più il suo pacchianissimo Romeo+Giulietta. Qui invece cerca di fare una pacchianata sobria che alla fine si trasforma in un brodino tiepido senza infamia e senza lode.
La pecca maggiore a mio avviso sta nell'aver reso troppo piatti alcuni personaggi (come ad esempio la campionessa di golf) che non riescono a dare il giusto contrappunto narrativo ma sono limitati ad appoggi, sostegni di singole scene.
Purtroppo anche il protagonista non esce fino in fondo e alla fine sembra quasi sono un folle.
Di Caprio è il solito, mentre Maguire è un cane, completamente fuori parte; la sua prova è a dir poco pessima.
Filmetto mediocre, da vedere se proprio non avete niente di meglio sotto mano.

Il film luccicante ed eccessivo di Luhrmann mi ha convinto, nonostante tutto. Ha dato un taglio di modernità agli anni '20, proprio come doveva essere l'atmosfera elettrizzante che si respirava allora .
Ho amato molto il libro, anche se l'unica grande pecca per me è Di Caprio, che non è romantico come il Gatsby del libro, anzi a tratti sembra ossessivo, frenetico e dispotico. Manca quello slancio d'amore che rende Gatsby , a mio avviso, il personaggio più romantico della letteratura americana.
Ottima anche la scelta di Lana del Rey, la cui voce struggente è stata perfetta come sottofondo alla storia d'amore di Gatsby e Daisy

Mi è piaciuto molto, Leo ormai una sicurezza (sempre uno spettacolo vederlo in azione, si fa anche attendere), forse troppa poca caratterizzazione di alcuni personaggi, ma l'ho trovato visivamente stupendo e coinvolgente.

Visivamente stupendo, ma lento, piatto, noioso, non mi ha coinvolto ne' emozionato per niente. Dicaprio tiene in piedi tutto, se non ci fosse stato lui probabilmente mi sarei addormentata a meta' film. Tobey Maguire perfetto nel suo ruolo da spettatore un po' inutile. La storia, per quanto mi sia sembrata abbastanza banale, poteva essere sviluppata meglio, in modo più incalzante. Sicuramente il libro sara' tutta un'altra cosa.

e vero il film e' un po lento,ma la confezione,il cast,i dialoghi,cosi' come scenografie e le musiche sono superbi,veramente un'opera ben fatta,una delle migliori di questo 2013

Questa è l'ultima volta che affogo dentro il pessimo gusto stilistico di Luhrmann, autore di un cinema di plastica che mi son reso conto di detestare con tutto me stesso. Ora, non ho letto il romanzo, ma quello che penso è molto semplice: hai una storia d'amore classica che funziona perfettamente, hai un buon Di Caprio e, soprattutto, hai un fascino da sfruttare a fondo che corrisponde al nome di "New York"...e tu invece che fai? Gonfi tutto all'eccesso passando dal "classico" al "posticcio", con quel cazzò di montaggio frenetico fin troppo inadatto a una storia del genere.
C'è tanto di quel digitale che a un certo punto credevo si trattasse di una parodia, ma la cosa peggiore è che in quel cavolo di schermo è tutto talmente "carico" da stuccare di brutto. L'unica cosa che salvo sono le musiche, almeno quelle, abbastanza divertenti. Ma il film è merdà fumante.

Mezzo punto in meno alla pessima scelta della colonna sonora per niente anni 20, per fortuna le feste non invadono tutto il film.. Io ho letto anche il libro e devo dire che risulta fedele, Luhrmann è stato bravo soprattutto nella fotografia e nella riproduzione della New York dell'epoca, Di Caprio ormai è una garanzia, la sorpresa per me è stata Maguire perfettamente calato nella parte di Nick il "narratore"..

Grande Di Caprio , Belle atmosfe anni 20 rese vive e vitali grazie ad una grande fotografia costumi e colonne sonore da rap jc ad altri artisti contemporanei ,bellissima la Long Insland e la New York in pieno boom economico ,il regista ci restituisce un remake di un grande classico dove un uomo insegue il suo sogno ed il desiderio di realizzarlo nel lungo abbraccio con la sua amata,alla fine si tramutera nel suo Incubo .un Icaro del nostro tempo .
Consigliatissimo ,grande Baz Lhurman amo Romeo piu Giulietta.

Baz Luhrman una garanzia...sì di "baracconata". Devo comunque dire che rispetto a "Moulin Rouge" e "Romeo + Giulietta" ("Australia" non l'ho visto) questo suo ultimo film l'ho apprezzato decisamente di più, probabilmente grazie anche a una storia molto più interessante (purtroppo non ho letto il libro).
Tobey Maguire in grande forma, che a tratti eclissa un pur sempre bravo Di Caprio.
Voto 1 alla scelta delle canzoni, soprattutto nella prima parte.

La trama in sé non è male, ma mi è sembrato molto anacronistico e costruito. Un film ambientato negli anni '20 e tra poco mettevano come sottofondo musicale Lady Gaga. Troppa troppa finzione e diversi momenti morti. Si risolleva solo nel finale.

Visto in 3d(piuttosto inutile).
Luhrmann ci teletrasporta nella bella new york degli anni venti, con le feste sfarzose al limite del vanesio e del kitsch del misterioso Gatsby. Scenografia, costumi ed effetti visivi sono a dir poco ESAGERATI ed è impossibile rimanervi indifferenti.
Il problema è che la trama inizia effettivamente dopo un'ora di questo circo impazzito e smodato. Intendiamoci, per presentare la figura di Gatsby tutto ciò è effettivamente necessario ma l'impressione è che la trama vera e propria inizi troppo tardi, come se Luhrmann avesse dato priorità alla confezione più che alla sostanza, in stile americanata.
Alla fine però la storia c'è, inizia tardi ma spicca per sceneggiatura e recitazioni(meglio Di Caprio di Maguire comunque) e quando si esce dalla sala qualcosa rimane dentro, forse la sublime atmosfera anni venti, forse la storia di struggente storia di Gatsby, probabilmente entrambe.
Non è un capolavoro, ma neanche un baraccone senza arte nè parte.

Caleidoscopico
Eccessivo
Sopra le righe
Videoclipparo
Barocco
Opulento

in una parola: ORRIBILE

Non si sa il film dove sia. Qualcuno l'ha visto ?

Molto bravi gli attori, e il film è ben girato. Ma non ho apprezzato lo stile del regista nel riproporre la vita del tempo, nè il modo con cui è stata riportata la trama del libro, che fa perdere a mio avviso dei risvolti importanti.

Passato qualche giorno il film ancora mi frulla per la testa, il che vuol dire che si tratta di un buon film. Non un capolavoro ma vale il prezzo del biglietto. Ottima fotografia e buona colonna sonora seppur con qualche scelta poco azzeccata (nel 1922 non si puo' ballare la canzone di Fergie -_-").

Fastidiosissimo Di Caprio, che penso ce l'abbia messa pure tutta, fastidiosi tutti. Povero Fitzgerald, povero Redford che non si meritavano queste scene da baraccone. Se il tutto fosse stato trasposto in chiave moderna, ma tanto moderna, a me sarebbe pure piaciuto. Per il resto lasciate perdere.

Non vedevo l'ora che finisse....che brutto film...noioso e prevedibile in ogni sua parte...da evitare

Ho letto il libro anni fa, sarà stato che ero troppo giovane per apprezzarlo, ma il film mi sembra di gran lunga meglio.Il libro infatti era difficile da digerire per le lunghe descrizioni delle feste etc, mentre nel film tutto ciò si risolve ovviamente in maniera molto più immediata e piacevole(almeno dal mio punto di vista).
DI Caprio come al solito è davvero molto bravo, anche Carey Mulligan non mi è affatto spiaciuta nel suo ruolo. Riguardo Tobey Maguire sono un po' di parte, visto che metà del tempo lo prenderei a pugni perchè lo trovo irritante a prescindere, ma comunque fa quel che deve fare;) Visivamente mi sembra davvero molto apprezzabile, forse poteva essere solo un pochino più corto.

un grande film viene da sè, non lo si progetta a tavolino, e con questo dico tanto per non dire tutto di questa pellicola,che sembra sempre sul punto di decollare ma che poi collassa su se stessa per troppo narcisismo, di caprio è nettamente sopra gli altri, ma non è una novità questa.

Vanesio e inconcludente? Una singola, qualsiasi battuta di questo film vale una intera sceneggiatura della media dei film in circolazione. Questo film vale 10 o forse 100, perchè - come ha detto qualcuno più giù - è tecnicamente ed emotivamente perfetto. Parole, attori, regia, musiche e magia: davvero troppo facile parlar male del genio di turno, diventa persino poco originale. Ma forse, è vero, chi lo direbbe! in fondo non è un film per tutti, perchè non devi accontentarti di guardar le lucciole: c'è tutta una notte dietro.

Diciamo che inizialmente non mi stava dispiacendo affatto. La trama di per se non è affatto male, tuttavia lo stile adottato dal regista alle volte proprio non l'ho digerito. Come anche qualcun'altro ha detto, troppo computer, spesso e volentieri anche pessimo, di cui si poteva tranquillamente fare a meno in più di un'occasione. Per il resto, un ottimo Di Caprio come sempre, che risolleva non poco il mio giudizio finale sul film.

Un film che mi ha sorpreso. Pensavo di annoiarmi, di andare incontro a un polpettone condito con effetti speciali sbalorditivi, invece devo ammettere che mi ha coinvolto molto, a tratti esaltato ed emozionato.
Non ho visto l'originale nè letto il romanzo, quindi non sono influenzato da paragoni che magari metterebbero questa versione in cattiva luce.
In ogni caso, sebbene un po' troppo lungo, il film non mi ha mai stancato nè la mia attenzione è calata: questo grazie anche ad una colonna sonora fresca e moderna, con molte canzoni che conoscevo riarrangiate e adattate molto bene. Perfetta "Young and beautiful" di Lana del Rey.
Di Caprio ottimo, ma non al massimo, ho trovato Maguire perfetto per il ruolo, il suo personaggio è forse il meglio riuscito.
Questo "Grande Gatsby" non è certamente esente da difetti, a mio parere è uno di quei film che o si amano o si odiano: o gli si perdonano le tante pecche, o ci si impunta e accanisce su di esse. Io ho deciso di perdonargliele.

Troppo troppo computer, Di Caprio buono, la sua amata meno, allungato e rivedibile.

Pro:
Riesce a cogliere lo spirito del romanzo
Musiche
Alcune scene chiave realizzate veramente molto bene
Attori

Contro:
Dura troppo, prologo ed epilogo sono praticamente metà film
Scenografie, specialmente esterne, troppo artificiose per i miei gusti, anche se tipiche del regista

Grandi le aspettative quanta la delusione. Troppo lungo e noioso, coinvolge solo negli ultimi 15 min. Ho trovato Tobey Maguire quasi imbarazzante. Strepitosi i costumi, ma non possono compensare tutto il resto. Sinceramente NON riesco proprio a consigliarlo !

La sfarzosa versione de "Il grande Gatsby" firmata Baz Luhrmann.
E avendo visto altri lavori del regista (Uno su tutti "Mouline Rouge") sapevo piu' o meno a cosa andavo incontro.
Luci, colori sfavillanti, costumi e scenografie da urlo...ma il film, purtroppo, finisce qui...
Perche per quanto Di caprio ci metta l'impegno (sempre bravissimo) la storia di Fitzgerald si conferma difficile da trasportare al cinema.
Spettacolare ma vuoto

Bel film, fotografia stupenda... Non avevo letto il libro ma ottime le interpretazioni e storia appassionante.

Non ho mai visto l'originale, tantomeno letto il libro, ma devo ammettere che il film non mi è dispiaciuto. Gatsby (Di Caprio) è un personaggio costruito veramente bene, Nick (Maguire), fa perfettamente da narratore della vicenda. Purtroppo il film paga per la sua eccessiva lunghezza e lentezza, infatti fino a circa mezz'ora dalla fine succede poco e niente.
Grande metafora della vita che dimostra come i soldi e il potere sono cose del tutto volubili e di poco conto dinnanzi l'amore.

SPOILER

Il Grande Gatsby è un colossale spettacolo pirotecnico prestato al cinema con la scusa di Francis Scott Fitzgerald.
La trasposizione del romanzo passa in secondo piano perché al centro della scena ci sono le musiche, i costumi, le scenografie e, soprattutto, gli attori.
I bravissimi attori che, da soli, valgono il prezzo del biglietto.
Non ho apprezzato la scelta dell'hip hop come tema trainante - al contrario del bel pezzo di Lana del Rey - e l'uso a volte troppo assordante della colonna sonora.
Nel complesso è un prodotto carino che merita di essere visto.

a volte mi domando chi mette 9 o 10 a film come questo, che voto metterebbe ai grandi capolavori del cinema? questo gatsby è un film di una lentezza imbarazzante, il classico film che se vai al cinema con una leggerissima sonnolenza ti darà sicuramente il colpo di grazia, chiudendoti gli occhietti e facendoti chinare il capo. per la gioia delle fan, buona performance di di caprio, belle scenografie, ma per il resto film mediocre, anzi men che mediocre.

Film molto curato e perfettamente riuscito soprattutto nella parte iniziale.
Ottima la regia di Baz Luhrmann , perfetta la sceneggiatura e la fotografia.
Tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald.
Incredibili anche le ambientazioni in una New York del Jazz negli anni '20.
Si tratta della quarta trasposizione.
Molto bravo Leonardo Di Caprio (ma non in una delle sue migliori interpretazioni) , Tobey Maguire davvero sorprendente e finalmente maturo.
Bravine anche Carey Mulligan , Joel Edgerton , Jason Clark , Isla Fisher e Elizabeth Debicki.

perdonatemi ma credo che questo film, a livello tecnico ed emozionale, sia assolutamente perfetto.
Non aggiungo altro

Penso che comunque é un film(prima di giudicarlo)che debba essere analizzato nei particolari,in quanto:
-le musiche mi piacevano già prima che uscisse il film e sono azzeccate al metodo di regia di Lurhmann.
-il regista ha messo tutto se stesso per far capire che fondamentalmente i protagonisti sono due:Nick e Gatsby.Lo scrittore apparentemente é abbastanza scialbo e statico,ma per questo in linea con ciò che doveva essere Tobey Maguire come personaggio,e si riscatta mettendosi a confronto con DiCaprio.Non bisogna soffermarsi su quest'ultimo però per come ha interpretato il suo ruolo,ma scavare nel suoi tratti caratteriali e nel senso ultimo delle azioni compiute nel film.La storia d'amore(non corrisposto tra l'altro)in se per uno spettatore sveglio dovrebbe essere posto in secondo piano,ma il fulcro della trama risiede in Gatsby e i suoi segreti,in Gatsby che si nasconde dietro la sua ombra,un'icona che brilla in una New York sgargiante,in Gatsby e una luce verde che insegue da una vita.
-le scenografie danno l'idea del quadro globale degli anni Venti:il lusso sfrenato e opportunista da una parte,e dall'altra la povertà operaia.

Personalmente lo reputo un bellissimo film che rivedrò sicuramente con molto piacere.

Un carnevale stucchevole e nausabondo di colori, suoni e grafica digitale.

Nonostante la convincente performance di DiCaprio, Gatsby rimane soltanto una proiezione bizzarra e variopinta senza personalità e senza carattere. La solitudine, l'indifferenza sociale e la disfatta del sogno americano, capisaldi del romanzo, non trovano il giusto peso nella realtà post-moderna di Luhrmann, infarcita di sgargianti costumi, balletti e scenografie.

È una (mancata) pellicola sulla speranza e sul desiderio, su quella luce verde che, il regista stesso, si è lasciato sfuggire dalle mani.

Da Luhrmann non potevamo aspettarci una pellicola meno spettacolare, con una tale riuscita rivisitazione in chiave contemporanea delle feste, dei colori, del lusso e dello stesso gusto che definiscono quella classe degli anni '20. La prima metà del film scorre così piacevolmente ritmata dall'incessante desiderio di Gatsby che è stata per me una delusione vedere come poi è stata sviluppata la trama. Lo stesso Gatsby assume dei tratti molto più paranoici e assillanti confronto al libro, dove è il fascino e il romanticismo che dominano. Ottima la conclusione, anche se non totalmente fedele all'originale.

Frastornante cinema-spettacolo, senza spessore né ispirazione alcuna. Si salva la rilettura d'ambiente dei 'roaring twenties' ma lo spirito precognitivo del romanzo di Fitzgerald, quel suo romanticismo trattenuto, quella corsa al sogno, tutto è malamente perduto nell'inghiottitoio di un kolossal asfissiante e asfissiato. Pessimi i protagonisti, dal solito DiCaprio al cucciolotto Maguire, ridicolo nei panni dell'intellettuale tormentato (che onta quell'incipit dallo psichiatra!), per finire con una Mulligan versione gatta morta insopportabile, ben lungi dall'essere un desiderabile oggetto di perdizione. Luhrmann deludente, assai meno iconoclasta che in passato, del tutto assoggettato al lucro finale.

Vedi recensione

E se fossi costretto ad ammettere che, nonostante le scarse aspettative, il Gatsby di Luhrmann mi è pure piaciuto? Proprio così. Come prevedevo un fumettone tronfio, ridondante, pacchiano, esagerato un trionfo del cattivo gusto e bla bla bla certo privo di sfumature (che a parte Romeo et Juliet sono totalmente assenti nel cinema di Luhrmann), non esaltante neanche sotto il profilo della recitazione (l'unico a salvarsi da tanto falso manierismo è l'attore che fa il meccanico cornuto) eppure... Luhrmann filma gli occhi verdi di McGuire come se fossimo in un cartoon della Walt Disney (eeh magari) e Di Caprio mi è parso ingessato ai limiti della caricatura non abbastanza cinico e propenso a mostrare solo un lato umano/sentimentale del personaggio. Eppure se mai nessuno è riuscito a rendere sullo schermo la complessità emotiva e morale del romanzo e del personaggio (un Citizen Kane da sogno lungo un giorno) la storia è talmente affascinante da costringere anche la prosopopea di Luhrmann a sedarsi, come effettivamente accade nel magnifico epilogo. E' la fiera delle vanità che decide vita trionfo e caduta di un Mito evanescente, che mette alla berlina il glamour che cerca solo un palcoscenico qualsiasi dove mostrare le proprie meschinità.
E in questo senso tutta la mise in scene di Luhrmann, il suo teatro plastificato delle illusioni i giochi dell'apparenza e di seduzione (memorabile la confessione di Gatsby a Tom sulla sua relazione con Daisy), tutto il gioco posticcio di Broadway che incontra Liberace che brinda a champagne con Ziegfield mentre si ascolta ottimo hip-hop e non (per esempio) Cab Calloway hanno un loro senso.
Una gigantografia ultrapop di un mondo decadente che esorcizza la paura dei propri fallimenti

Secondo me è "quasi" un CAPOLAVORO. dico quasi, perchè può risultare un pò lento e un pò lungo rispetto al dovuto.

Ma a parte questi 2 aspetti, per il resto (scenografia, musica, storia, dialoghi) secondo me è geniale.

PS: alla fine del film svariate persone hanno dichiarato "madò è finito finalmente..". per farvi capire che, come per ogni altro film, non tutti ci vedono le stesse cose nella stella pellicola ;)

Potrà piacervi o no, ma E' FATTO BENE in quasi tutto

Quasi nulla a che vedere con il capolavoro letterario dal quale è tratto, ma in fondo poteva uscire peggio.
Sferzante uso di colori e musiche e ottima fotografia che gli fa raggiungere la sufficienza. Buona la prima parte, quella introduttiva in cui l'alone di Gatsby è ancora avvolto nel mistero, in caduta libera la seconda, davvero lunga e decisamente troppo piatta.
Ottimo Leonardino che in quanto a ruoli ormai non sbaglia un colpo, se la cava benino anche il resto del cast.
Spacciato per il capolavoro del 2013 è in realtà soltanto un filmetto senza infamia e senza lode. Leggetevi meglio il libro che è decisamente un'altra cosa.

PRO: bella fotografia, ottima performance attoriale;

CONTRO: eccessiva lunghezza, poca tensione (un gran bel mattone insomma), sceneggiatura povera.

VOTO PERSONALE: 5,5

Noia e confusione per una film che bada più all effetto speciale che alla trama e alla recitazione.Tutto fatto in funzione del 3d ,con colori sgargianti che non trasmettono nulla allo spettatore.

non ho visto il primo e quindi non posso dare un giudizio comparativo. io in genere non sopporto il 3d la trovo una trovata inutile per avere un sovrapprezzo al biglietto. ho visto il film solo perchè era nella settimana che il cinema costava meno e.... mi è piaciuto molto! trovo che il 3d sia essenziale per incorniciare questo film, mi è piaciuto molto, soprattutto esteticamente. la prima parte è superba, con un gran ritmo che ti tiene incollato allo schermo, cala alla distanza manetenedosi comunque su buoni livelli. Storia interessante. molto bravi gli attori.

Trama nota poichè remake.
Storia d'amore ambientata nella splendida fotografia degli anni '20.
Attori bravi, anche se Maguire l'ho trovato sottotono rispetto a Di Caprio.

Un bravo di Caprio non riesce a risollevare le sorti un film poco coinvolgente, il cui il tema vero si perde negli effetti speciali ed nella poco esaltante performance dei protagonisti. Il 5 solo per la media con l'interpretazione di tutto rispetto di Di Caprio

La trama non mi ha mai convinto (vedi il mio commento su "Il grande Gatsby" del 1974), ma qui Luhrmann riesce a tirare fuori qualcosa di davvero sensazionale. L'inizio è con il botto, e proprio il punto debole del precedente lavoro di Clayton, le interminabili tediose scene di ballo alle feste di Gatsby, vengono qui stravolte con scene tipiche della movida del nuovo millennio (se al posto delle musiche hip hop/truzze che comunque ci stanno Baz mi avesse sparato una colonna sonora indie/rock, beh che capolavoro sarebbe venuto fuori!!).
Straordinari i costumi e le scenografie, veramente uno spasso per gli occhi; tutto grandioso, fino a che Gatsby ritrova Daisy...ecco qui devo ammettere che lo sbadiglio m'è scappato, una parte centrale del film che perde di ritmo ma non solo, perde anche dal punto di vista dei dialoghi e della sceneggiatura che in questa parte ho trovato un po' povera; e poi il personaggio di Daisy ha secondo me un potenziale quasi pari a Gatsby non sfruttato da Luhrmann.
La parte finale, l'unica che mi è piaciuta anche nel libro, ritrova tutti gli elementi che mi avevano sorpreso all'inizio del film con una colonna sonora azzecatissima.
Al di là della già nota bravura di Di Caprio da sottolineare l'ottima interpretazione di Maguire (e per quanto mi riguarda la caratterizzazione del personaggio del film non deve per forza ricalcare quella del libro, il sorriso da ebete di Nick per come è strutturato il film l'ho trovato adattissimo), un po' anonima Carey Mulligan.

Sicuramente uno dei pochi film degli ultimi anni che fra qualche decennio riguarderò ancora volentieri.

Film senza infamia e senza lode. Il mio giudizio è condizionato dall'aver letto il libro poche settimane prima di visionare il film. Devo dire che il fatto di aver citato interi dialoghi fedelmente mi è piaciuto molto, mi sembrava quasi di rileggere alcuni capitoli ma le anacronistiche musiche delle feste e i continui primi piani e inquadrature su Tobey Maguire non me lo hanno fatto apprezzare appieno. So che non è una vera e propria pecca ma quella sua tipica espressione facciale la trovo fin troppo irritante. In generale il film non mi è dispiaciuto, lo consiglierei. Ma se mi venisse chiesto se il film rende onore al libro temo che la mia risposta sarebbe negativa.

Bello visivamente,ma niente di che..tutto fumo e niente arrosto insomma.

Discreto adattamento del celebre romanzo, con meravigliose ambientazioni ed attori sopra le righe. La colonna sonora merita un plauso cosi' come fu per Moulin Rouge. Di Caprio strepitoso dimostra di essere maturato e pronto per l' Oscar. Consigliato.

Prolisso polpettone accademico che stravolge un classico letterario abbandonando la sua struttura biografica per costruire un pastrocchio mitologico orgogliosamente kitsch.
Costruito sulla falsa riga di Moulin Rouge, Gatsby è un musical mancato con una colonna sonora che riarrangia i brani pop del momento, operazione discutibile ma curiosa ai tempi di Moulin Rouge oggi solo discutibile.

Superata la prima ora iniziale dove si mantiene un certo interesse, ben presto ci si abbandona alla noia, un pò per l'eccessivo barocchismo dei personaggi un pò per il racconto fatto da una terza persona che non aiuta l'immedesimazione.
Colpa di Buz Lurhmann e del suo stile eccessivo ed egocentrico, incapace di adattarsi alle storie che racconta e in questo caso del tutto inadeguato e fuori contesto.
Funziona in un contesto eccessivo quale spesso quello dei musical e poteva essere gradevole ai tempi di Australia essendo un classico feuilleton ottocentesco se poi non avesse avuto ambizioni di classico cinematografico.
Con "Il grande Gastby" siamo nel deja vù fuori contesto e la cosa ancora più grave è che si trasforma un romanzo di grande spessore in una pellicola armony cercando di ripetere le vecchie operazioni commerciale dei romanzi d'appendice.
La trovata 3D è il classico specchietto per le allodole e ben presto la fascinazione per i virtuosismi registici diventa mero fastidio per tanta presopopea finendo nel più classico disinteresse per la storia dei personaggi.
Cosa ancora più grave visto che parliamo di un film che si basa su un romanzo di solidissimo spessore narrativo.
Luhrmann si conferma essere un regista edonista e narcisista incapace di dare spessore ai suoi personaggi, nessuno di loro in realtà ben scritto, e inondando il film di un eccesso estetico che ritiene essere sufficiente a rendere validi i suoi lavori.
Mediocre.

Una piacevole sorpresa.

Personalmente non gradisco Di Caprio però devo dire che il film è scorrevole e realistico e che la storia è interessante, anche se non appassionante.

Alla fine ho pensato "ma per quella scema lì ... non ne valeva proprio la pena ...", però mi è piaciuto lo stesso.

Secondo me, ad oggi, è uno dei pochi film del 2013 che vale il prezzo del biglietto.

non è un capolavoro, ma nemmeno un brutto film (come ho sentito dire)... Di Caprio è qualcosa di spettacolare, la parte sembra essere stata scritta per lui, gli calza a pennello....

Dopo "On the road" (che comunque mi era piaciuto) un altro massacro letterario, di un romanzo assolutamente straordinario che non aveva alcun bisogno di essere trasposto sul cinema, tranne ovviamente quello di fare una montagna apocalittica, decisamente gatsbiana, di denaro. Come nel romanzo Daisy ha una voce "full of coins", questo è un prodotto che suona, odora, è sostanziato di soldi. Ma questo non doveva essere necessariamente un male, se il film fosse venuto bene. Peccato che sia uscito come un pessimo, ricchissimo aborto di opera d'arte, una cosa kitch come non si vedeva da tempo immemore. La fotografia sembra "Via col vento" unita alla pubblicità della Ceres, le musiche (a parte quella magnifica degli XX) sono fin troppo scontate e non hanno il peso che mi aspettavo, i virtuosismi della mdp sembrano gli zoom di Google Earth, il tutto assemblato mi ha ricordato quel polpettone di cattivo gusto che è "Amabili resti", poi ci sono varie interpretazioni fuori parte, su cui svetta Di Caprio che, come il suo personaggio, si fa surclassare bellamente dal bravissimo e carismatico Joel Edgerton/Tom Buchanan (come succede spesso per il pur buon Di Caprio, a partire da quando Billy Zane gli rubò la scena in "Titanic" interpretando magistralmente Cal Hocley), ma anche la sciapa Carey Mulligan (che dai bei tempi di "An education" mi piace sempre meno) surclassata bellamente anche lei da una splendida e ammiccante Elizabeth Debicki/Jordan Baker miseramente ridotta a ruolo di tritagonista, quasi come fossimo in una tragedia greca (Ismene, il personaggio muto della storia di Antigone), e invece personaggio pulsante e stupendo del polifonico romanzo di Fitzgerald, un personaggio a cui mi ero affezionato durante la catartica lettura e che qui, grazie a un'attrice molto brava, riesce a ritagliarsi nonostante i profondi e spericolati tagli di sceneggiatura (su inspiegabili due ore e venti di film) un posto d'onore fatto di allusioni, mimica, presenza, bellezza, eleganza, insomma un film salvato in extremis non dalle interpretazioni principali (Maguire si salva, anche se Nick è molto più ombroso e non sorride come un deficiente a ogni frase, e poi tutta la trovata del caz.zo dello psichiatra sa di Coscienza di Zeno post-litteram, e non se ne capisce il motivo), bensì dalle interpretazioni di cui normalmente ci dimenticheremmo.
Per il resto, spero di dimenticarmi presto della regia videoclippara à la Danny Boyle, le scritte in sovraimpressione degne degli ashtag nei video di Robin Thicke, la scena al rallenty dell'incidente (???), la voce compiaciuta di Nick, l'incapacità più totale di rendere la tumultuosa e magmatica scrittura di Scott che riesce a ricreare un mondo intero di dissoluzione morale e di dolore attraverso uno stile allusivo, che procede per ripidissimi scorci prospettici, che riesce continuamente ad incantare e a stupire, senza conferire mai l'impressione di assistere a una storia d'amore, ma solo a una storia di dolore, di perdita, di quella capacità tutta maschile e fantasmatica di amare qualcosa che non esiste, se non nella nostra mente (rimando al bellissimo "M. Butterfly" di Cronenberg).

Ciò detto si poteva benissimo dare un bel 6, perché il film è godibilissimo (soprattutto nella seconda parte), ma questo non è merito di Luhrmann, ma della bellissima storia inventata da uno degli scrittori americani che più hanno contribuito al progresso della scrittura, della letteratura, mattone su mattone di cultura pop (il dott. Eckleburg), di postmoderno, di beat generation, di ogni tendenza più prolifica e seria del romanzo americano. Luhrmann ha provato con onestà a rendere non solo la storia, ma uno stile, a creare un film autonomo rispetto all'antenato cartaceo, ma è evidente che non ne ha minimamente le capacità. Peccato.

Non entro nel merito della storia originale o di quanto possa essere stata, bene o meno bene, adattata. Mi limito a giudicare il film.
Prima parte stupenda, colorata, barocca, simpatica, ricca, misteriosa, musicale. Sicuramente è almeno ai livelli di Moulin Rouge (che io ritengo un capolavoro), peccato però che l'ultima ora sia girata con con minore creatività, pare quasi che l'immaginazione di Baz, così come ha trovato facile (e meraviglioso) sfogo nella fase più libera e introduttiva, sia poi rimasta più soffocata dai vincoli della trama.
Questo 'peccato' fa sì che il film non raggiunga il rango di capolavoro e resti 'solamente' ottimo.
Ad ogni modo, seppure parzialmente deluso, sono soddisfatto (aspiravo a un nuovo 'moulin rouge' ma anche temevo un nuovo, pessimo, 'Australia'...) e quindi lo straconsiglio.

Ottimi attori, trama fantastica, riprese da 10+ e accostamento delle musiche moderne all'ambientazione anni '20 che rende tutto surreale e divertente allo stesso tempo! Merita veramente!

SPOILER

Baz Luhrmann ha delle visioni cinematografiche stupende. E qui lo conferma.
Trasforma una lenta storia anni '20 in qualcosa di modernissimo e lo fa con grande passione e trasporto.

L'accostamento delle musiche moderne a vecchie trame è una sua caratteristica,cosi come l'aria eterna da musical in ogni movimento di tutto il cast e della cinepresa.
DI CAPRIO E' IMPRESSIONANTE talmente è bravo. Da Oscar senza discutere. Passa nella stessa scena da potente e ricco e misterioso a ragazzino innamorato e credulone a cattivo della malavita... E' impressionante! Cosi come da Oscar i costumi!! WOW! Regia e montaggio da candidatura...

Un film avvolgente e senza un solo punto morto in tutta la sua lunga durata,un film avvincente e mai noioso. Un film bellissimo!
La Mulligan e Edgerton sono bravissimi (ma non lo scopriamo di sicuro oggi!) cosi come mi è piaciuto molto Jason Clarke.. Ma in generale è un cast ben amalgamato e sapientemente diretto da Luhrmann che amo sempre più!

Un film da vedere in ogni singolo dettaglio,un film dove nulla è lasciato al caso dalla cura impressionante dei dettagli di Baz Luhrmann..

L'unico errore del film è Tobey Maguire! Un attore per me senza senso e che ha solo un'espressione,quello dello sfigato.. Che anche qui conferma! Sono stupito dalla sua scelta,perche è davvero un attore di basso livello. Per fortuna la sua non-recitazione non rovina minimamente il film.

ONORE A BAZ LUHRMANN

Mi domando come si faccia a dare l'insufficienza a tale lavoro.

Non sarà un Di Caprio arrembante, ma si incastra meravigliosamente nella cornice e nella trama vorticosa e gradevole del film. Effetti speciali, costumi, location e colonna sonora entusiasmanti, grazie ai quali l'attenzione rimane alta nonostante 5-10 minuti di rallentamento a metà della proiezione.

GRANDE PELLICOLA

RAGAZZI BASTA QUESTO E' UN CAPOLAVORO, E IL LIBRO LO E' ANCORA DI PIU'.

Melodrammone sentimentale dai colori accesi e vivaci, davvero ben fatto e ben recitato.
Colpiscono molto sia la fotografia che le musiche, a dir poco futuristiche rispetto al contesto in cui si svolge il film.
Splendide prove attoriali, peccato solo per l'eccessiva lunghezza che lo rende un po' troppo pesante!

Grandi movimenti di camera, grandi scenografie, grande sfarzosità e gusto dell'apparire, esattamente come tutti i ricchi che popolano questo film ambientato negli esplosivi anni '20 prima della crisi che chiuderà in disgrazia il decennio; il film rappresenta molto bene tutto questo, ma d'altro canto grazie a tutta questa sfarzosità perde in quanto a scene che facciano appassionare all'avventura amorosa di Gatsby, tant'è che ho provato molta più curiosità nei confronti del personaggio di Tobey Maguire, con il quale sono entrato in sintonia da subito... Gatsby è un personaggio misterioso, che si fa seguire per tutto il film, ma la sua storia d'amore non sboccia mai veramente... forse proprio perchè anche la Mulligan è a sua volta una piccola oca giuliva, attaccata alle proprie sicurezze. Lo stile di Luhrmann non mi ha dato fastidio, anzi, si addice alle perfezione nelle scene di festa, e nelle parti in cui deve essere più classico non se lo fa dire due volte, pur sempre mantenendo il proprio inconfondibile stile; non male nemmeno l'accostamento di musica moderna a musica dell'epoca, seppur il contrasto svanisca totalmente dalla metà del film in poi, infatti se la prima parte è molto stuzzicante e viva, la seconda è più classica e solida, ed il tutto torna meglio senza particolari sbavature. L'unico difetto appunto, è che manca un pò di sentimento che ci leghi ai personaggi. Ottime le interpretazioni, anche se nessuno brilla realmente, con ottimi pregi ma evidenti difetti la regia, soprattutto a causa di una CGI che dà forse un pò troppa freddezza... e ottime le scenografie. Nulla da dire ovviamente sulla storia. Veramente memorabili un paio di scene, le quali non dimenticherò facilmente. Bellissimi i minuti finali! Insomma, un film che vale il prezzo del biglietto, niente di miracoloso ma comunque degno di una visione, a me non ha annoiato e anzi, mi ha anche fatto riflettere... il dialogo della Mulligan riguardante sua figlia, o la scena in cui Gatsby si vede costretto a ricambiare il favore fattogli da Carraway, il quale ha fatto il tutto come segno d'amicizia, sono un ottimo riassunto della società dell'epoca, e molto probabilmente anche odierna. Un bel film, imperfetto, ma da vedere!

Luhrmann non si smentisce, anche se personalmente non mi è dispiaciuto, certo il regista australiano non mi ha mai particolarmente convinto, vedi Moulin rouge e Australia, solo Romeo e Giulietta ha un senso, nel contesto il cui si trova.
così Gatsby rappresenta la summa dello stile sia visivo che narrativo in cui Luhrmann cala i personaggi. A dispetto della storia, che sinceramente non rappresenta molto dal punto di vista narrativo, poichè il grosso limite di Fitzgerald è non tanto la scrittura, comunque interessante, ma l'argomento. Un intreccio sentimentale, con storia d'amore, ma in cui i personaggi mi sono sembrati sempre un pò anonimi... in questo caso l'opera cinematografica supera abbondantemente quella letteraria. A dispetto della narrazione il regista imposta un escamotage narrativo sorprendente, poichè la difficoltà era la narrazione di Nick, in prima persona, così l'uso della narrazione di un periodo di vita, in cui era giovane, ma tutti bevevamo troppo, riesce a creare i risvolti per incominciare la narrazione cinematografica. Tobey Maguire è un Nick Carravay ingenuo e squattrinato, purtroppo lo stile recitativo risente delle prove passate, e la faccia da pesce lesso funziona, ma a tratti. Carey Muligan è lievemente scomoda, ma la Daisy che interpreta riesce comunque a essere coinvolgente. Sorprende invece Isla Fischer, irriconoscibile con capelli a caschetto anni 20 e occhioni blu aquamarina, nel ruolo di Jordan Baker, in cui surclassa e non poco la Muligan, Joe Egerton si rivela nella sua consapevolezza di incarnare perfettamente Tom, il "giocatore di polo" arrogante, rozzo, ricco e sospettoso, perfetto rivale di Jay Gatsby, in cui Leonardo di Caprio distilla il suo consueto stile, riuscendo ancora una volta ad "essere" Gatsby, più che impersonarlo, con perfetto stile, elegante, accativante, simpatico, ma anche insicuro e emotivo. A questo punto non mi stupirei se finalmente vincesse l'oscar, l'accademy è sempre più palesamente confusionaria, e potrebbe premiarlo più per quello che incarna che per la sua interpretazione, comunque ottima. Un plauso alla colonna sonora, assolutamente perfettamente coinvolgente, che accompagna la visione del film riuscendo a non stonare per niente. Inoltre scenografie e costumi sono di gran classe, senza essere pacchiani, lo sfoggio di ricchezza e faschion non stonano, certo le vedute digitali a volte sono un pò fuori luogo, senza contare alcuni piccoli errori, tipo auto che corrono come macchinucce majorette, ma sono peccati veniali che non stonano più di tanto. Nonostante la durata il film scorre bene, fedele in maniera quasi pedissequa al romanzo, ma riuscendo allo stesso tempo ad incarnarne lo stile, senza perdersi troppo nei dettagli, di una narrazione che parla dell'America. Finale da libro, e in definitiva una prova riuscita.
"Vecchio mio!"

A volte si va al cinema non solo per ragionare ma anche per Guardare. E questo, da tale punto di vista, secondo me, è un bel film da Guardare. Riempie gli occhi e li diverte. In più gli attori sono bravi e ben diretti. Soddisfaciente.

Nonostante un pizzico di scetticismo iniziale e non avendo letto il libro da cui è tratto il film sono entrato in sala con quel sentore che sarebbe stato di gran livello, sarà per la presenza di un certo Di Caprio (la sua bravura non dovrebbe far più notizia ormai), o per qualche recensione letta che stimolava comunque la curiosità. La cosa che si nota immediatamente è la vivacità dei colori, fotografia stupenda, accompagnata man mano che passano i minuti da una colonna sonora bella forse tanto quanto, Di Caprio conferma tutto ciò che pensavo di lui e gli altri non sono da meno, un cast veramente ben assortito. La trama, che poi è la cosa più importante in film impegnati come questo, è scorrevole e non pesano affatto le 2 ore e mezzo di visione, riesce a interessare passo dopo passo crescendo sempre di più avvolti da un'alone di mistero che ruota intorno alla figura di Gatsby. Non volendo svelare altro, aggiungo solo che ho trovato questo film molto veritiero, sono poche le persone che sanno davvero ciò che vogliono, specialmente quando ci sono sentimenti forti di mezzo, questo film parla della solidità dell'animo umano e di come sia raro riscontrarlo, ma non solo, parla anche di amicizia e di diversità, insomma un bel mix tra sentimenti,passione,riflessione. Il grande rimpianto è non averlo visto in 3D.

Mi dispiace andare controcorrente, amo la recitazione di Di Caprio ma questo film mi ha proprio delusa. A parte scenografia e colonna sonora ed effetti speciali, penso che un film debba puntare soprattutto sui dialoghi..che in questo film erano molto monotoni e teatrali. Un polpettone noiosissimo e inutilmente lungo.

La prima parte del film scorre bene ed è un'esplosione di colori, feste,divertimenti folli,musiche ecc..la curiosità sale sempre di più verso il personaggio misterioso di Gatsby..introdotto piano piano dalle parole di Carraway che ne parla ammaliato; e anche lo spettatore resta ammaliato..poi si scende quasi nel grottesco ...

SPOILER
Nel complesso un buon film, DiCaprio però, a differenza del solito, non mi ha convinto pienamente, molto brava invece Daisy e ho trovato Maguire, che non amo affatto, adatto alla parte..le sue faccine a ebete ci stavano questa volta!

Davvero una piacevole sorpresa. Non mi aspettavo un film così bello, anzi, mi aspettavo qualcosa di molto artificioso. L'artificiosità un po' c'è e Luhrmann, si sa, adora strafare ma il film è molto bello anche dal punto di vista emotivo. Fedelissimo il libro, "Il Grande Gatsby" può essere un po' lungo ma io non mi sono annoiato, anche grazie alla bravura degli interpreti.
Leonardo DiCaprio perfetto nel ruolo di Gatsby, rendendolo un personaggio a tutto tondo cogliendone tutte le sfumature in un'interpretazione davvero eccellente. Il suo sentimento per Daisy, che è messo al confine tra amore e ossessione, è reso pienamente dall'attore.
Tobey Maguire non mi piace come attore ma si addice al ruolo di Nick e anche lui offre un'interpretazione del tutto soddisfacente.
Carey Mulligan è ottima nel ruolo di Daisy, che riesce a rendere un personaggio davvero complesso facendo emergere il suo amore per Gatsby ma anche la sua grande superficialità creando un personaggio difficile da comprendere.
Joel Edgerton è ottimo nel ruolo di Tom, il marito di Daisy, e anche tutti gli altri interpreti (Isla Fisher nei panni dell'amante di Tom, Myrtle, Elizabeth Debicki nel ruolo della golfista Jordan Baker e Jason Clarke nei panni del marito di Myrtle) sono adeguati ai loro ruoli.
Un film davvero ben fatto che non lascia indifferenti.

Bellissimo film, nonostante gli incomprensibili 2 pallini su 5 del solito Maurizio Porro... ma quando il Corriere si deciderà a mettere recensori e recensioni più vicine al pubblico e meno ai vecchi soloni della critica?
Se Porro dà 5 pallini il film è una pizza mostruosa. Se i pallini sono 2 o 3 sarà un bel/bellissimo film. 4 pallini? Controllate prima di spendere.

Sul GG ottimo Edgerton, Dicaprio in pieno ruolo, Maguire simpatica carpa, storia avvincente e raccontata alla grande... chi gli ha dato 2 rappresenta appieno i limiti della democrazia, anche su filmscoop. Va bene i gusti, ma il film e la storia narrata sono proprio belli e girati molto bene.

Si, buon film e vale la pena vederlo, anzi deve essere visto poichè è davvero un film che ho ritenuto particolare, azzarderei addirittua unico.
Il Grande Gatsby ti affascina, ti cattura e ti seduce per poi lasciarti con l'amaro in bocca.Eh già. Perchè quando si arriva al crescendo massimo del pathos succede...nulla.Oddio non proprio nulla perchè gli eventi prendono una determinata e decisa svolta, ma niente di più.Si presenta come un film clamoroso, accattivante con le sue luci, i suoi colori, un opera che dal cinema quasi salta nel pittorico e quando tutto si sta mescolando per donare allo spettatore la gioia della fruibilità di un piacere unico, avverti una sensazione di incompiuto , di non-finito. Un esplosione interna che non riesce a liberarsi pienamente, un implosione per l'appunto.Dal punto di vista tecnico non si può dire assolutamente niente.Di Caprio si conferma al suo alto livello. Mi è piaciuto anche Maguire che incarna perfettamente il personaggio che subisce violentemente l'ascendente di un diversamente carismatico personaggio, quale "è" Gatsby.Ho trovato la pellicola (e mi ripeto) molto interessante e affascinante, un pò troppo lento, ma a mio parere questa scelta era un pò obbligata visto il riferimento letterario e storico, ma ciò che ( e mi dispiace) non rende questo film un film non più da 7 ai miei occhi è quella sensazione di superficialità, di quella patina dalla quale non si riesce mai ad uscire, risolvendosi in un succo un po' sterile quanto alla trama e allo svolgimento reale degli avvenimenti.FInito l'effetto allucinogeno dell' "ipertrofia" fotografica, il grande Gatsby forse si sarebbe potuto chiamare anche il Buon Gatsby.

Belloccio. Ennesima prova magistrale di Leonardo, probabilmente destinato a diventare il più grande in assoluto della storia del cinema. Ottima interpretazione anche di parte di Tobey, assolutamente congeniale al ruolo. Eccellenti anche le colonne sonore e le ambientazioni. Il film tratta di una bellissima storia d'amore e di amicizia, intersecata da un pò di humor che non guasta mai. Non si tratta di un capolavoro (per quanto riguarda l'annata 2013 DJANGO rimane di un'altra categoria) ma voglio premiarlo con un voto alto, perchè comunque il messaggio che vuole trasmettere è molto forte!

Stupendo, non c'è niente da dire. Di Caprio fantastico, Tobey Maguire ha sempre quella faccia strana, un po' da pesce lesso, che va bene per Spiderman, ma non capisco perché tra tanti attori, con un'espressività migliore della sua, si sia scelto proprio lui. In ogni caso, che dire? Una scenografia e ambientazione da paura, infatti non capisco molti dei voti così' bassi. Cioè in quanti altri film avete visto delle immagini così? E' un film sicuramente lungo e va seguito, ma non mi pare che sia noioso, anzi... Per me più c'è dovizia di particolari, anche interessanti, meglio è...

Scrivo da lettore del libro di Fitzgerald. Sapevo già dall'inizio che non era facile fare un Film prendendo spunto da un libro del genere in cui più che la trama è proprio la morale a dominare. Morale che nel film non si coglie a pieno purtroppo. Un Di Caprio un pò troppo banale, rispetto alle sue ultime uscite, ed i personaggi Tom e Wilson fatti davvero malissimo (Rispetto a come li immagina un qualsiasi lettore del libro).Grandissimo il personaggio di Nick.. Il migliore. Ma Dopo un ora di film è come se già sia successo tutto e sai cosa aspettarti, cosa che non succede nel libro. Nonostante questo do un discreto voto perchè apprezzo il coraggio del regista che si dimostra comunque un buon conoscitore del libro dato che i dialoghi, le musiche ed i paesaggi sono riusciti benissimo.

SPOILER

Dopo un'ora di film i miei occhi, le mie orecchie e persino il mio naso erano saturi. Saturi di colori, musica, ossimori, odori e CGI. Poi per fortuna il tutto si assesta per lasciar spazio ad una storia d'amore vecchia quanto il libro ma con il profumo delle sue pagine. E tutto grazie ad un Di Caprio sempre più bravo, che da solo dà personalità anche ai personaggi che lo circondano (Maguire è sciatto e la Mulligan la preferisco al fianco di un superdotato erotomane) sino ad esplodere in quello scatto d'ira che vale da solo tutto il film.

Peccato però che la lussuria sia la vera protagonista e che quei movimenti di macchina siano tanto inutili quanto autoerotisti.

Di una cosa sono certo: quando Baz Luhrmann morirà finirà nel secondo cerchio dell'inferno, condannato a scappare dalla bufera e a bestemmiare Iddìo per i suoi peccati terreni. E verrà il giorno.

cerchiamo di fare ordine.. il film a livello di immagini,di sequenze e di colori è una gioia per gli occhi,anzi a mio avviso si abusa decisamente troppo di questo fattore e presto il film diventa anche un po fastidioso e visivamente ripetitivo.. ma per il resto ragazzi lasciamo proprio perdere.. questo film è un no-sense a 360gradi,prolisso,lunghissimo,ripetitivo anche nei dialoghi.. per raccontare poi cosa non si è capito benissimo.. alcuni tratti fanno lievemente riflettere ma se stringiamo questa è una storiella inutile dove il personaggio del "grande gatsby" è soltanto una grande e insulsa rottura di scatole.. dopo 2 ore e mezza si esce dalla sala all'ottavo sonno e con l'amaro in bocca per lo spreco di tempo... a malincuore film bocciato.

Terribile... Noioso come la morte. Davvero una delusione.

Ben calato Maguire nella sua parte. Pessimo Di Capiro... Per niente azzeccato per questo schifo di film.

Sono davvero sorpreso dalla media... Ero convinto di trovare una media inferiore a 6.

Questo voto per descrivere la via di mezzo tra la prima tre quarti del film (senza senso, monotona e fastidiosa come una pinza sui cogli0ni) e la parte finale (veramente bella e degna dei migliori film) .

molto bello...
fotografia..scenografia... leonardo ... staordinari..

Visto in 3d,
magnifico!Dall'inizio alla fine...

Luhrmann è diventato un po' schiavo del suo stile. Il film si esaurisce quasi tutto nella rutilante confezione e negli abusati vezzi del regista, sia visivi che musicali. La messinscena è opulenta, anche se ci sono almeno un paio di panorami digitali orrendi, i movimenti di camera un po' piacioni, solito gioco sugli anacronismi nel versante musicale (la colonna sonora di Craig Armstrong impallidisce al confronto di quella di Romeo+Juliet o di Plunkett & MacLeane), il 3D in alcune sequenze è ben fatto ed efficace. Al di là di tutto, il comparto debole è quello attoriale. Eccezion fatta per Di Caprio, che regge un po' il film sulle sue spalle e presta adeguatamente fisico e viso al personaggio principale, Maguire ripropone la solita faccia da ebete imbambolato, mentre la Mulligan è bocciatissima ed Edgerton è perennemente sopra le righe.

Ammetto che ero partito con basse aspettative visto il mio scarso interesse per questo film ma devo dire che invece mi ha colpito! Ha quel qualcosa che non riesci a descrivere ma che ti lascia qualcosa! Di Caprio ha dato ulteriormente prova della sua bravura e spero davvero che non si ritiri così presto dalle scene perchè i suoi film hanno davvero qualcosa di grande!
E' piacevolissimo da guardare, una buonissima regia per non parlare di fotografia e montaggio! Musica a pennello!

La prima parte è una gioia per gli occhi e le orecchie: travolgente e sensuale come un video di Lady Gaga, un'esplosione di colori a tratti onirica, francamente irresistibile. Un'enorme orgia multirazziale in una società razzista, una totale immersione nel sogno americano.
La seconda parte, ovvero dopo la festa da Gatsby a cui partecipano pure Daisy e Tom, è molto più compassata, riflessiva, praticamente priva di colonna sonora. Per il suo stile, questa parte ha preso molto dai noir d'epoca.
Il cast: si poteva fare di più. Di Caprio, manco a dirlo, è qualche spanna sopra tutti; Maguire non è un fenomeno ma svolge discretamente il compitino; la Mulligan ed Edgerton non sembrano proprio all'altezza, appaiono piatti e caricaturali.
Questo great Gatsby sarà anche un esercizio di stile, ma uno di quelli belli davvero, che ti fanno venire voglia di rivedere le sue 2 ore e mezza il prima possibile.

SPOILER

Sono stato deluso da questo film,o meglio è un gran bel film, ma fino a ieri mi aspettavo un gran capolavoro di uno dei registi più visionari del momento,cosa che invece non è.
Di caprio spettacolare come sempre, Tobey Maguire sciapo,sottotono e sempre con la stessa espressione, Carey Mulligan davvero monoespressiva.
Aspettavo questo film davvero tanto e credevo che quasi ogni scena mi avrebbe fatto rabbrividire,cosa che non è andata cosi!
Il mix musica moderna e costumi anni 20 è perfetto... la fotografia è un qualcosa di straordinario per gli occhi.

SPOILER