il nome della rosa regia di Jean-Jacques Annaud Francia, Italia, Germania 1986
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il nome della rosa (1986)

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locandina del film IL NOME DELLA ROSA

Titolo Originale: THE NAME OF THE ROSE

RegiaJean-Jacques Annaud

InterpretiSean Connery, Christian Slater, Ron Perlman, Helmut Qualtinger, Elya Baskin, Michael Lonsdale, Volker Prechtel, Feodor Chaliapin Jr., William Hickey, Michael Habeck, Urs Althaus, Valentina Vargas, Kim Rossi Stuart

Durata: h 2.12
NazionalitàFrancia, Italia, Germania 1986
Generethriller
Tratto dal libro "Il nome della rosa" di Umberto Eco
Al cinema nel Settembre 1986

•  Altri film di Jean-Jacques Annaud

Trama del film Il nome della rosa

In un monastero benedettino arrivano due monaci francescani, il più grande di questi, Guglielmo da Baskerville, deve partecipare ad un infuocato scontro teologico tra poveri francescani e ricchi domenicani, guidati questi ultimi dall'inquisitore Bernardo Gui. Il tutto dopo aver risolto una serie di assassinii tra monaci, che hanno oscurato l'immagine del convento.

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Voto Visitatori:   8,00 / 10 (160 voti)8,00Grafico
Miglior produttoreMiglior fotografiaMigliore scenografiaMigliori costumi
VINCITORE DI 4 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior produttore, Miglior fotografia, Migliore scenografia, Migliori costumi
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Il nome della rosa, 160 opinioni inserite

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stratoZ  @  02/03/2024 19:51:41
   8 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Annaud mette in scena il famoso libro di Eco e ne esce un giallo medioevale di altissimo livello, ok ci sono da dire tante cose, sicuramente che l’autore ha trovato una situazione estremamente favorevole, tra degli interpreti in formissima e delle ambientazioni perfette per il soggetto, oltre alla componente visiva che fa primeggiare il film con la fotografia di Delli Colli ispiratissima.

L’opera parla di un frate francescano, Guglielmo da Baskerville - il riferimento a Sherlock Holmes è evidente, non soltanto per il luogo di provenienza quanto per l’astuzia e l’intuito tipici del detective, ma anche dal curioso rapporto col suo assistente Adso che ricorda tanto quello tra Sherlock e Watson - che giunge in questa abbazia del nord Italia in cui vi è stato il ritrovamento di un frate morto, con gli altri frati che pensano sia opera del demonio dato il macabro dettaglio di aver trovato il corpo con le mani e la lingua nere.
Fin dall’inizio Guglielmo e il suo assistente iniziano ad indagare, ma sono spesso ostacolati dagli altri membri del convento, da questa prima parte si nota come vi sia una forte chiusura da parte dei membri del clero verso delle spiegazioni razionali, Guglielmo assieme al suo assistente cercherà di mettersi sulle tracce di un eventuale assassino, mentre nel convento le morti continuano ad avvenire con costanza.
Il film procede con un ritmo relativamente dilatato nell’esplorazione dei luoghi del convento e nella caratterizzazione dei personaggi, che sempre di più hanno a che fare con la coppia di investigatori, tra i dettagli che nota Guglielmo vi è la biblioteca del convento, assieme alla stanza dei frati traduttori in cui non vi sono libri, particolare curioso assieme al fatto che i frati ritrovati morti siano comunque correlati ai libri per via delle loro mansioni.

Nella seconda parte di film si assiste a due fattori fondamentali, il primo è la scoperta tramite l’acume di Guglielmo della biblioteca/labirinto, il secondo è l’entrata in scena di Bernardo Gui, famoso e temibile inquisitore della chiesa qui chiamato per scoprire la natura di queste continue morti, è in questa fase che il film sviluppa i suoi principali sottotesti, da una parte si vede come frate Jorge, aiutato dal bibliotecario e dai vari assistenti, tentino continuamente di tenere nascosti i libri perché mettono in dubbio la fede degli uomini, la biblioteca labirinto mostra numerosi testi, che la chiesa conserva gelosamente e a cui non vuole dare accesso a nessuno perché “il dubbio è nemico della fede”, qui l’opera mostra l’insabbiamento dei testi scientifici e culturali, in particolare il focus è sul secondo libro della “Poetica” di Aristotele, libro che tratta della commedia, di cui frate Jorge ha paura perché il riso scaccia via il timore e il timore e la paura sono gli elementi fondamentali per aggrapparsi alla fede.
Ma non basta, con l’entrata in scena di Bernardo Gui assistiamo ad una rappresentazione quasi caricaturale della Santa Inquisizione, con un processo sommario, basato sulla coercizione, la tortura e il far confessare il presunto eretico anche il falso pur di ottenere la risposta che si vuole sentire, a questo proposito il personaggio di Gui è terribile nella sua viscidità e cattiveria, Murray Abraham ancora una volta regala un cattivo memorabile, quasi quanto il Salieri di due anni prima, col suo sguardo gelido, con una freddezza disumana, lontanissimo dai valori della religione stessa, rappresentante di un clero che pensa solo ai suoi meri interessi, a terrorizzare la popolazione, di una religione ormai basata sulla paura, che come si vede nel film, punisce i più deboli perché incapaci di difendersi, dovrà intervenire Guglielmo, ultimo baluardo della giustizia e della razionalità per salvare, parzialmente, la situazione, poi il film si concede anche una vendetta appagante nei confronti di Gui, fatto lontano dalla realtà storica e che magari mi ha fatto storcere un po’ il naso, ma perdonabile nell’insieme.

Annaud realizza una messa in scena strepitosa, aiutato dalle splendide scenografie dell’italia del basso medioevo - in realtà tutto ricostruito in studio, almeno gli esterni, ma molto bene e prendendo spunto da Castel del Monte - fotografate sempre da quel cielo grigiastro e cupo, in esterno, invece in interno si assiste ad un’atmosfera ancora più cupa e oscura, con la fotografia, basata spesso sulle luci di scena che siano torce, lanterne e via dicendo, che illuminano solo parzialmente lo spazio, facendo percepire come se i personaggi vagassero nel buio, metafora dei tempi che si stavano vivendo e dell’oscurantismo praticato dalla Chiesa stessa, il cast è ispiratissimo, oltre al già citato Murray Abraham che domina la seconda parte, Connery regala uno dei suoi ruoli migliori, da investigatore e da mentore del giovane Adso, sapiente e colto, quasi una figura paterna, sempre rassicurante, dal carattere contenuto e mai scomposto, ma funzionano bene anche tutti i personaggi secondari, alcuni volutamente delle macchiette timorate, se dalla fede o dal clero stesso non si sa, probabilmente da entrambi.

In definitiva, gran film, splendido nelle atmosfere ma anche sorretto da un’ottima sceneggiatura che indaga nei meandri del clero e delle abbazie medioevali, oscuro e misterioso e dal forte fascino, molto consigliato.

CyberDave  @  24/06/2022 08:30:43
   7½ / 10
Finalmente sono riuscito a rivedere questo bel giallo di Annaud, riuscendo a gustarmelo tutto in quanto non mi ricordavo assolutamente nulla della vicenda.
Ottima la location, che già lo rende interessante di per sé, un Connery perfetto nella parte e molto credibile come personaggio.
La storia sembra abbastanza semplice, però ha qualche trovata sparsa che lo tiene sempre su un livello molto alto e invoglia a proseguire le indagini insieme a Guglielmo, con l'arrivo poi di Bernardo Gui si ha un ulteriore accelerata che ci porta verso la parte finale, gestita bene, anche se con una grossa domanda rimasta irrisolta

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Per il resto un bel film aiutato da tutto il contorno più che dalla sola storia che è abbastanza inferiore a tanti altri film del genere degli anni d'oro.

Godbluff2  @  03/06/2022 23:58:04
   8 / 10
Gran film di Annaud, che supera molto intelligentemente e con gran classe l'arduo compito di adattare su schermo un romanzo complesso come quello di Eco.
Quello messo in piedi è un "palinsesto" del romanzo, come viene immediatamente dichiarato nei titoli di testa, evitando qualsiasi tentativo di trasposizione completa, con la piena consapevolezza di quale potesse essere il modo migliore e più efficace di trasporre il romanzo di Eco in un'opera audiovisiva di intrattenimento. Un lavoro talmente intelligente e consapevole da essere stato apprezzato anche dallo stesso scrittore, che capì bene come il film avesse trasposto, molto bene, la parte del suo lavoro effettivamente adattabile in un film; "Il nome della Rosa" di Annaud dunque riprende soltanto la parte "thriller" eliminando (per fortuna, se chiedete a me) tutte le parti e le importanti riflessioni teoriche più complesse, centrali nel romanzo ma difficilmente trasponibili in un buon prodotto cinematografico.
Annaud parte dalla base costituita dalla trama "gialla" de "Il nome della Rosa" e ci costruisce sopra il suo film, un'opera perfettamente indipendente e di ottimo livello nel suo media di appartenenza, senza mancare di una notevole attinenza con la controparte letteraria soprattutto per quanto riguarda la scenografia e la meravigliosa atmosfera, che costituiscono i punti forti del film e che, qui si, restituiscono fedelmente la bellezza di questi aspetti del romanzo, in chiave visiva.
Di fatto, questo film è un gran thriller medioevale dall'indimenticabile atmosfera, cupa, opprimente, gelida, oscura, che permea le mura del terribile monastero dove si svolge, tra viscidi segreti, ossessioni, repressione e fanatismo, l'indagine di Guglielmo e del suo giovane protetto, una battaglia tra l'irrazionale ristrettezza mentale e l'ipocrisia squallida di certe istituzioni clericali/monasteriali e la logica razionalità illuminata di Guglielmo, una boccata d'aria fresca, pur non mancando anch'essa di un certo fanatismo nel senso opposto (seppur la fiducia nella logica, in un mondo che di logico sembra non avere nulla, è assolutamente comprensibile e necessaria).
Una trama che si dipana in maniera mai noiosa, sempre più allettante, sempre più intrigante (tra gli sceneggiatori c'è anche Gerard Brach, storico collaboratore di Roman Polanski), esaltata dalla regia di Annaud che nell'ambientazione del monastero può sbizzarrirsi nel costruire splendide inquadrature che grazie ad una gestione perfetta e virtuosa dello spazio ci rendono possibile un'immersione scenografica totale, ulteriormente potenziata dalla bellissima fotografia di Tonino Delli Colli. La scenografia di questo film è più protagonista che Connery e Slater (scenografia a cui ha messo mano anche il solito Dante Ferretti tra gli altri) e i costumi di Gabriella Pescucci sono perfetti.
"Il Nome della Rosa" mette la sua splendida realizzazione tecnica totalmente al servizio della narrazione e dello spettatore. Altrettanto valida è la caratterizzazione visiva dei personaggi: i monaci benedettini di questo orribile monastero sono tutti deformi, distorti, gobbi, mostruosi, depravati, disgustosi, provocano ribrezzo, sono contorti dai loro peccati, dalle loro distorsioni mentali, è impressionante quanto tutto il contesto risulti angosciante e quanto Annaud sia bravo a tenere lo spettatore incollato allo schermo.
Capolavoro nel capolavoro la scenografia della biblioteca, un vero e proprio labirinto dell'incubo che toglie il fiato.
Poi, personalmente, la storia "gialla" di questo film o del romanzo mi è sempre piaciuta moltissimo,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER è un'idea che mi ha sempre affascinato molto, la sua costante presenza, sfuggente, letale; così come tutto lo sviluppo della storia mi ha altrettanto affascinato, così come la soluzione finale, grottesca (con gli occhi di oggi, ma persino agli occhi di Guglielmo) nella sua assurda follia.
Sarebbe potuto essere anche un po' più bello di com'è, se non si fosse preso un paio di libertà davvero evitabili, che rovinano parzialmente il bellissimo lavoro di adattamento fatto fino a quel momento; sono due libertà che infatti arrivano solo nel finale:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER messe lì come contentino al pubblico, come appiglio rassicurante, come momento di soddisfazione, ma sono palesemente buttate lì, sono troppo, davvero troppo forzate e stonano con il resto del film, sono soluzioni frettolose. Passi la prima, ma la seconda è una sequenza davvero bruttarella e priva di senso.

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Tolte queste due cadute sul finale, il film resta ottimo e in tutta questa qualità le prove degli attori finiscono per essere la cosa meno interessante, tuttavia Slater è stato bravo, c'è un giovane ed indimenticabile Ron Perlman (in un ruolo pensato all'inizio per Franco Franchi, chissà come avrebbe caratterizzato Salvatore) con la sua lingua che è tutte le lingue e nessuna e infine Sean Connery in una delle sue migliori interpretazioni o almeno in una delle poche dove mi ha abbastanza convinto, visto che di solito non lo reggo affatto.
Dalla produzione Italo-franco-tedesca è uscito un film che è un classico del thriller anni '80. Perdersi nell' inquietante monastero innominabile è un'esperienza che vale la pena tentare.

76eric  @  18/05/2019 18:27:14
   9½ / 10
Di questo film avevo vaghi ricordi ai tempi delle scuole superiori e solo poco tempo fa grazie allo sceneggiato dignitoso di recente messo in onda alla TV, ho ricordato tutto ciò che successe in questa meravigliosa pellicola. Tra l' altro andata in onda qualche giorno fà.... Credo di parlare del film o di uno dei manifesti che maggiormente rappresentano al meglio il periodo oscuro e maligno del Medioevo. Pur avendolo, non ho mai letto colpevolmente l' opera di Eco, ma, penso che Annaud, al suo miglior lungometraggio, abbia tradotto le immagini del libro in modo veramente eccelso. Le differenze di vedute fra i vari ordini monastici all' interno dell' Abbazia, la limitata concezione della mente umana nel distinguere e soprattutto nel giudicare cosa è il bene e cosa è il male..., il potere dell' inquisizione... Il tutto ovattato in una location cupa, ricca di labirinti e di cunicoli bui, di zone d' ombra dove anche il più piccolo rumore mette in apprensione. L' atmosfera ricreata da Annaud sembra più consona ad un film di paura e mantiene inalterata il suo fascino a più di 30 anni.... Di tanto in tanto è sempre un piacere da riguardare... E Sean Connery qui è veramente al top fra le sue interpretazioni...Un solo aggettivo per descrivere questo film? inquietante!

Thorondir  @  22/03/2019 14:32:38
   7½ / 10
Non ho letto il libro quindi non mi esprimerò rispetto ad assonanze o divergenze libro/pellicola: il film è però estremamente interessante e uno dei pochi esempi che ricordi di cinema in costume/storico dove si respira veramente il pathos dei luoghi medievali, in cui le persone sono effettivamente sgraziate e senza denti. E il giallo viene ben gestito da Annaud che riesce molto bene a gestire i tempi tra quadro complessivo teologico e vicenda "poliziesca" perchè il ritmo è veramente quello di un poliziesco classico senza esserlo. Manca forse qualcosa che ti faccia completamente inserire nel contesto, ma la pellicola ha giustamente la fama che merita.

Amanda Young  @  04/07/2017 15:57:29
   8 / 10
un giallo molto intrigante ambientato in un periodo in cui prevaleva l'oscurantismo e il fanatismo religioso...da vedere o leggere almeno una volta.

yeah1980  @  04/07/2017 13:32:46
   7½ / 10
Molto bello!
Mi dispiace solo che così non posso leggere il libro...

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/07/2017 16.16.53
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DitaAppiccicose  @  05/06/2016 10:53:00
   8 / 10
Abbastanza raro esempio di film che riesce a fare cassetta con ingredienti quali la cultura, la filosofia, la storia, la teologia, nonostante il tutto sia presentato in maniera più leggera e succinta rispetto al libro. La storia è avvincente nonostante non sia basata sulla suspance ;

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la qualità della recitazione è ovviamente altissima ( Connery, Abraham, ma anche Saljapin: il personaggio del venerabile Jorge è entrato nell'immaginario di tutti... ).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/03/2016 18:29:41
   8 / 10
L'importanza di adattare un testo come quello di Eco, complesso ed articolato, era senza dubbio l'impresa più difficile da portare a termine. Annaud asciuga bene il libro è gli dona una solida impronta di genere, senza tralasciare tuttavia il contesto di un epoca tetra ed oscura, di una chiesa lacerata da guerre intestine, interessata più a riscuotere le decime da una popolazione già stremata dagli stenti. Un'istituzione che custodisce un'immensa conoscenza ma non la condivide, che si fonda su dogmi senza ascoltare la voce della ragione. Un'epoca oscura messa in mostra da una scenografia stupenda, sfondo perfetto per una trama avvolgente e coinvolgente dove un monaco francescano, orgoglioso della sua razionalità riesce dove il dogma fallisce. Un lavoro sopraffino che non svilisce tantomeno si confronta a duello con il testo di Eco. Ancora oggi mantiene un certo fascino rivederlo.

sixx79  @  22/02/2016 22:35:01
   7½ / 10
Finalmente l'ho rivisto, dopo tanto tempo.
La prima volta non lo aprezzai (sarà che ce lo fecero vedere a scuola alle medie, se non ricordo male, troppo piccoli eravamo!).
Gran bel thriller/giallo, con molte citazioni da Sherlock holmes, bell'intreccio che si segue abbastanza bene, nonostante la complessità dei fatti.
Io comunque ci avevo indovinato prima eh!

Niko.g  @  21/05/2015 10:41:35
   7½ / 10
Con "Il nome della rosa" siamo ancora lontani dalla propaganda anticattolica in stile "Magdalene", anche se le architravi narrative sono più o meno le stesse: i benedettini sono dipinti con volti deformati e sadici e l'abbazia è un luogo dove si danno appuntamento i vizi più inconfessabili. Però tutto rientra nel quadro di un giallo medievale dai toni grotteschi, anche perché il film traduce sullo schermo gli aspetti più spettacolari del libro omonimo, rendendolo appetibile a coloro che non se la sono sentita di affrontarne il complesso e storicamente discutibile testo.
Musiche, scenografia e costumi sono curati da tre premi Oscar, mentre la fotografia è affidata alle sapienti mani di Tonino Delli Colli.
Certamente l'inquisitore Bernardo Gui, qui presentato come feroce sanguinario, esce malconcio da questo quadretto orroroso (i tribunali dell'Inquisizione erano più prudenti nel consegnare gli eretici al braccio secolare). Analoga sorte tocca ai poveri monaci benedettini, che a dispetto di un'Europa oggi unita solo da una moneta infame, dettero al continente un impulso decisivo sul piano culturale, trasmettendo sapienza, conoscenze tecniche e agricole.

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/05/2015 13.22.05
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crimal9436  @  23/04/2015 18:21:57
   8 / 10
Bellissimo giallo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  31/01/2015 00:06:13
   7½ / 10
Raro caso di un ottimo film tratto da un libro di grande successo. Il regista Annaud riesce a trasportare lo spettatore, come Eco ha fatto con i lettori, attraverso i portoni e gli archi di questo misterioso monastero dove è avvenuto un omicidio.
Il tema "giallo" è una scusa per mettere a confronto diverse interpretazioni di fede durante il Medioevo...gli anni piu' bui del Cristianesimo.
Da una parte i monaci Benedettini si scontrano con la semplicita' del messaggio Francescano e dall'altra parte abbiamo la Santa (?) inquisizione che opera al servizio di un Papato avido.
Trama avvincente, dialoghi molto colti ma brillanti venati d'ironia.
Un interessante viaggio nel Medioevo dei pensieri...

kadhia  @  26/01/2015 12:21:07
   8½ / 10
Gran bel film, molto azzeccato Sean Connery nel ruolo. Forse il mio preferito nel genere.

dagon  @  06/01/2015 19:30:35
   8 / 10
Eliminando ogni considerazione relativa agli sfoltimenti e ai riadattamenti rispetto all'omonimo romanzo di Eco, bisogna dire che Annaud confeziona un cupo ed intrigante gialllo medioevale, sfruttando al massimo l'azzeccato casting di Connery nel ruolo di Guglielmo da Baskerville ed il talento di alcuni dei maggiori talenti dell industria cinematografica italiana: Pescucci, Ferretti e Delli Colli. Contribuisce alla riuscita del tutto anche la tenebrosa colonna sonora di James Horner. Non vorrei rimarcare troppo l'abissale differenza tra le scenografie "reali" e quelle odierne (penose) in computer grafica.

sagara89  @  02/01/2015 19:54:29
   8½ / 10
Non avendo letto il libro non posso farne il paragone (cosa inutile dato che e' risaputo che sono due opere molto diverse). Il film espire in maniera eccellente l'ambientazione dell'abazia medievale. ottima la trama.

Dick  @  26/07/2014 09:47:41
   8 / 10
Uno degli ultimi kolossal cinematografici italiani. Tratto dal bel libro di Eco, una trasposizione che per forza di cose punta più sulla vicenda che sulle riflessioni teologiche e sui riferimenti storici molto presenti nel libro, ma che comunque riesce ad essere bello e coinvolgente riuscendo ben a rendere l' atmosfera, il senso di morte e il mistero che circondano l' abbazia nonché a ben rendere la caratterizzazione dei monaci. Grande Sean Connery! Unici nei:

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genki91  @  27/05/2014 02:22:23
   8 / 10
Premetto di non aver letto il libro.
Il film mi è molto piaciuto, ben diretto, con un bell'intreccio.
Devo essere stato penalizzato dal fatto di aver letto "Il signore del silenzio", un albo di Dylan Dog che aveva come base appunto

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Se poi inseriamo la plurinominata paura della conoscenza, il riso che così tanto male porta alla società, ne esce un buon thriller appunto, scritto da uno dei più grandi semiologi di stampo mondiale.
Il film è buono, Sean Connery come al solito traina bene il film che non stanca e intrattiene bene.
Molto interessante, da vedere.

Matteoxr6  @  14/04/2014 19:24:30
   5 / 10
Il fatto che il regista abbia specificato che non si tratta di una esatta trasposizione del romanzo, non giustifica l'appiattimento che ne è derivato.

Troppo semplicistico e quasi favolistico. Non vale un decimo del romanzo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  16/03/2014 14:39:06
   7 / 10
Riuscito, rappresenta bene l'atmosfera cupa e decadente del medioevo. Il libro che l'ha ispirato è molto descrittivo; purtroppo questo si traduce in una sceneggiatura a tratti stiracchiata. Ciò non pregiudica del tutto il risultato finale, ma sicuramente lo condiziona.

DogDayAfternoon  @  08/02/2014 13:13:58
   7 / 10
Intreccio e ambientazioni molto affascinanti, non ho ancora avuto modo di leggere il libro ma penso che possa essere superiore alla trasposizione cinematografica. Il film infatti non sfrutta pienamente la potenzialità della storia, né dal punto di vista storico o dei personaggi, la cui personalità è poco approfondita, né tantomeno dal punto di vista del giallo, con un Sean Connery che troppo spesso svela frettolosamente la soluzione degli intrighi.

Tutto sommato è comunque un buon film ben interpretato con una storia appassionante ma che, complice anche la regia non sempre di livello, non coinvolge come dovrebbe. Film riuscito solo in parte, aveva le carte in regola per essere un capolavoro.

P.s.: bravo Slater, ma se fosse un mio amico lo starei ancora prendendo in giro per il look in questo film!

Signor Wolf  @  25/01/2014 13:22:03
   8 / 10
un ottimo film che nelle 2 ore disponibili tratta abbastanza fedelmente un ottimo libro.

Fortune  @  11/08/2013 22:35:33
   8 / 10
Premetto di aver letto il libro parecchio tempo fa e proprio ieri ho rivisto volentieri il film di J. J. Annaud.

Il film non è altro che una libera interpretazione del libro di Eco. Mancano la maggior parte dei riferimenti storici ed i dialoghi che fanno dello scritto di Eco uno dei più grandi romanzi storico-noir della nostra epoca.Nonostante tutto pero',la pellicola,dispone di una chiave di lettura più diretta, ma altrettatanto significativa a quella che ritroviamo nel romanzo. Tutto sta nella capacità dell'autore nel saper rendere significativa la propria opera. Poiché tra scrittore e regista non vi è differenza. Entrambi descrivono e raccontano. Il primo attraverso parole e frasi, il secondo, attraverso la composizione di immagini in movimento. Tuttavia vi sono delle eccezioni. Poiché un racconto, attraverso la scrittura, può trasformarsi in qualcosa di ancora più grande ed affascinante. Qui subentra non solo la fantasia dello scrittore, ma anche la sua sapienza e la sua capacità di saper contestualizzare gli eventi creati dalla sua fantasia, con eventi veramente accaduti.
Il film riesce a catapultare lo spettatore in un'atmosfera incredibilmente convincente. Gli interpreti incarnano molto bene i propri personaggi e le musiche raggiungono dei livelli soddisfacenti. Unica pecca sta nella sceneggiatura, che sbroglia in maniera fin troppo palese e semplice degli intrighi che per ragion di logica sono ben più complessi di come sono stati pensati dal regista.
In conclusione direi che questo film ha saputo trarre buoni spunti da un romanzo straodinario, il regista ha fatto un discreto lavoro dietro la macchina da presa, ma la vera lode va alla scenografia e ai costumi, in quanto sono il vero punto forte di tutto il lungometraggio.

Plauso a S.Connery (perfetto nella parte) e C.Slater al suo esordio.

Al tempo mi incuriosì molto il significato del titolo :


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daniele64  @  09/05/2013 15:56:03
   7½ / 10
Bel film,.vivo ed avvincente dall'inizio alla fine. Valida la regia,splendidi i costumi e le scenografie (fantastica la biblioteca!) e grande cast,con i volti scelti con attenzione per i ruoli. Certo non è fedelissimo al libro di Eco nella storia (soprattutto nel finale) e nello spirito. Però era invitabile fare dei taglietti e delle semplificazioni,visto che le innumerevoli dotte disquisizione stavano benissimo nel romanzo ma avrebbero appesantito troppo una pellicola che vuol essere per tutti. Una volta tanto una trasposizione cinematografica di un libro venuta bene! E anche ad Eco non deve essere dispiaciuta,visto che non ha ritirato la firma...

JOKER1926  @  25/01/2013 15:23:43
   7 / 10
A salire prepotentemente in cattedra, nel film francese di Jean-Jacques Annaud, sono quelle ambientazioni di altri tempi, la scena si nutre nel ventre di un abbazia, il mistero sorge ben presto ne "Il nome della rosa".

E' proprio questa la forza del prodotto, oltre il tema, sicuramente allettante, la cosa più importante è quella inerente all'alone che si crea, partendo dalle location, si instaura un qualcosa di non consueto, poi le musiche fanno il resto.
"Il nome della rosa" attrae, senza alcun dubbio, gli attori in vena sono un'altra lieta nota; Sean Connery integrato appieno nella parte del francescano.
La regia prendendo spunto da un libro riesce a mettere sul grande schermo ciò che lo spettatore realmente vuole; ovvero storia avvincente ma non complicata, atmosfere di grande effetto e intrattenimento.
Questo ultimo punto, quello dell'intrattenimento, è un'altra forza preponderante dell'apparato cinematografico de "Il nome della rosa", le due ore di film scivolano via con una grande veemenza, i ritmi sono alti.
Il film convince quasi per tutto, forse la sceneggiatura, compatta e intrigante nella prima parte, si appanna un po' nella costruzione scenica e dinamica della seconda parte, ovvero della parte finale.
Parte finale un po' troppo "rumorosa" con tanta azione , che in film del genere, dovrebbe lasciare spazio ad altro. In pratica "Il nome della rosa" parte come thriller e finisce come uno delle tante pellicole di azione e di lieto fine. Su questa cosa emergono perciò dei dubbi, nel complesso comunque, il prodotto del 1986 merita la visione, abbraccia diverse fasce di pubblico e rispetta, di conseguenza, i parametri economici del mondo Cinema lanciando la morale dell'equilibrio per quanto concerne il settore religioso nel nome, come dice stesso il narratore, di una fierezza intellettuale.

Sir_Montero  @  15/01/2013 16:01:30
   8 / 10
Questo film è la riproposizione non letterale del ben noto romanzo di Eco "Il nome della rosa". Come d'accordo tra i due, regista e scrittore, l'opera nasce come palinsesto, ovvero come una rielaborazione liberamente inspirata al racconto originale e non come fedele e semplice trasposizione.
Le differenze, come accade ogni qualvolta vi sia un legame diretto tra libro e film, sono diverse e molto definite; chiaramente parzialità e superficialità sono elementi determinanti che contraddistinguono la resa finale dell'opera, la cui pecca principale risiede nell'incompletezza dei dialoghi (fondamentali nel testo ai fini dello svolgersi della storia) che risultano strutturalmente poco approfonditi; inoltre, l'analisi psicologica dei personaggi (di Adso e Guglielmo su tutti) lascia il campo ad una maggiore teatralizzazione della vicenda, raccontata come mero dramma, semplice scontro tra forze del bene e forze del male.
Al di là di queste inevitabili carenze frutto di un confronto, anch'esso inevitabile, è a mio avviso necessario sottolineare quelli che ritengo essere gli aspetti positivi: formalmente parlando la regia, sinergicamente con la fotografia e il supporto di una bella colonna sonora, riesce nella resa verosimile del tempo e dello spazio della storia, con i suoi paesaggi freddi e desolati, attraverso i silenzi e i sospiri di uomini lontani dal mondo, soli e terrorizzati più che mai da un male che neanche Dio riesce a fermare.
Detto questo, credo sia da apprezzare più di tutto, la cornice culturale che racchiude la storia e che cela, al suo interno, i significati nascosti dell'intera vicenda: le diatribe teologico-filosofiche tra una Weltanschauung razionalistica che si apriva alle scienze empiriche (Guglielmo ne è l'emblema) e una concezione di un sapere totalmente fideistico, sordo ai richiami di una curiosità per il mondo naturale e violento nella sua condanna (Jorge ne è l'incarnazione); le lotte di matrice politica tra ordini mendicanti e papato; riflessioni squisitamente filosofiche intorno all'ordinamento del mondo, alla giurisdizione del male e del bene, all'anima dell'uomo.
Tanti altri sarebbero gli elementi "esoterici" da portare alla luce, ma preferisco fermarmi qui, scongiurando il rischio che il commento smetta di riguardare il film in sè; chiudo chiosando con un duro, e quanto mai significativo memento:

"Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus."

Oskarsson88  @  01/10/2012 09:46:20
   7½ / 10
Non sono il periodo storico e le ambientazioni che più mi affascinano, ma devo dire che il film è ben girato, e sapientemente fa salire la tensione in queste atmosfere cupe e solenni. Un punto assolutamente a favore è l'incalzante colonna sonora. La risoluzione dell'enigma poi ha meno valore di quanto si possa pensare, non è quello che conta davvero, seppur si giochi a lungo su di ciò. Gli attori, bravo Sean Connery... qualche dubbio sul ragazzino voce narrante che francamente è mono espressivo per 3 quarti di film, ma non mi sento di bocciarlo...alla fine il suo lo fa. Film promosso!

andreapau  @  02/09/2012 12:56:57
   7½ / 10
Ancora un bel film, originale nello spostare il giallo in ambientazione inconsueta.
Grandissima interpretazione di Sean Connery, che rende verosimile uno 007 medievale assetato di verità e cultura, in un tempo in cui entrambe erano scritte e non risultato di scoperta.
Estremamente pedagogico ed educativo, grazie a queste qualità si fa perdonare l'eccesso di laicismo.

09dream  @  21/08/2012 12:35:20
   9½ / 10
Un film sempre attuale, un giallo medioevale appassionante che fa da sfondo a personaggi ( quello di Sean Connery su tutti) e citazioni memorabili.

Edredone  @  23/03/2012 09:15:08
   8 / 10
Un filmone anche a distanza di 20 anni.....

gemellino86  @  19/03/2012 09:27:10
   8½ / 10
Thriller gotico con un grande Connery. Un film capace di catturare l'attenzione dello spettatore per tutta l'intera durata. Lo considero un piccolo gioiello del genere.

mauro84  @  01/03/2012 15:57:58
   8 / 10
uno dei primi film che ho visto in tv su questi generi .. un bel thriller.. ottime location.. ambientazione fedele e storicamente corretto.
avevo 2 anni e i film li sapevam fare meglio di ora!..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  19/02/2012 18:43:52
   7 / 10
Thriller incalzante e dalla grande atmosfera. Non ho letto il libro e neanche mi interessa, tanto che la trasposizione sia accurata o meno, il film funziona bene lo stesso.
Affascinante davvero, specie nella storia, nelle musiche, nelle location, e nella cura dei personaggi. Ottimo anche il cast da cui spicca il volto del talentuosissimo Christian Slater, qui al suo primo ruolo da protagonista.

Bello, da vedere.

4 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2012 22.17.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  08/02/2012 14:16:10
   7½ / 10
I gialli non mi sono mai piaciuti, e questo lo è.
Positiva però l'ambientazione e la fotografia, e la stessa atmosfera risulta veramente cupa ed opprimente.
Bravo connery nel ruolo del protagonista!!
MI hanno detto che il libro è superiore sotto tutti i punti di vista, ma non potrei mai leggerlo.
COmunque il film ha molto pregi e riesce a catturarti per farti sapere chi è che uccide i monaci uno dopo l'altro.
l'assassino\a io l'ho sgamato 20 minuti prima della fine, dato che poteva essere solo lui...
comunque guardatelo e non ne rimarrete delusi!!!

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barone_rosso  @  21/01/2012 17:41:53
   8 / 10
Mi avevano sempre parlato di questo film come un grosso mattone, e ne ero sempre stato alla larga. In realtà mi ha colpito positivamente, nonostante l'ambientazione storica non sia fra le mie preferite. Sean Connery fenomenale nel suo ruolo, atmosfere inquietanti e affascinanti insieme.

barbuti75  @  30/12/2011 23:54:14
   8½ / 10
Il grande fascino del romanzo di Eco viene egregiamente adattato per il grande schermo con le consuete licenze registiche. Impossibile ricreare il capolavoro in modo integrale, ma non per questo il film va giudicato meno bello di quello che è: un meraviglioso giallo medievale di ambientazione monastica.
Cast superbo con un Connery mai così in parte dai tempi di 007, Murray Abrahams in periodo di grazia nei ruoli da villain (come dimenticare il suo Salieri?), un giovane ed espressivo Slater nei panni del giovane monaco in cerca della sua strada...senza dimenticare tutti i grandi comprimari di questa grande produzione Italo-Franco-Tedesca.
Peccato per le concessioni che Annaud fa al pubblico per ingraziarselo assolutamente assenti nel romanzo

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altrimenti la valutazione avrebbe potuto essere superiore.
La scenografia naturale della bellissima abbazia tedesca Eberbach e la naturale luminosità della fotografia di Tonino Delli Colli fanno il resto.

somberlain  @  10/12/2011 15:17:56
   7 / 10
Difficile trasformare in film il capolavoro di Eco, anche quando si ha a disposizione un gran regista e un cast di prim'ordine.
Devo dire che comunque il risultato finale per me è buono, anche se la pellicola risente notevolmente dell'ovvia adeguazione del soggetto, soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e le divagazioni storico/filosofiche.
Le atmosfere sono tuttavia degne di nota, così come l'interpretazione di Connery e del giovane Slater.
Ricordo che lo vidi mille anni fa e rimasi più soddisfatto che quando lo rividi qualche giorno fa, dopo aver letto il libro.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  10/06/2011 16:21:20
   9 / 10
Un grande film, dalla narrazione appassionante ed intrigante, tratto da un best-seller di Umberto Eco. La regia di Annaud è precisa e lineare, con grandi riprese ed ottime inquadrature; la fotografia di Tonino Delli Colli, eccellente; le musiche di James Horner intense e emozionanti; e le interpretazioni di Sean Connery, F. Murray Abraham e Christian Slater, profonde ed ineguagliabili.
Stupendo.

censurableah  @  29/05/2011 22:41:20
   7 / 10
Salve, qualcuno mi sa dire se esiste la versione del film senza il pudico taglio della scena d"amore fra la rosa ed il monacello? Grazie !

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/07/2014 09.49.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/05/2011 09:39:05
   7½ / 10
Il confronto conm il romanzo di Eco è inevitabile e il testo vince sul film, nonostante questo quello di Jean-Jacques Annaud rimane un buon thriller medievale, forse un po' troppo lungo nella sua durata ma decisamente interessante.
Le atmosfere sono rese al meglio e gli attori offrono tutti prove straordinarie a partire da Connery e F. murray Abraham.

draghetta1989  @  03/05/2011 11:40:33
   8½ / 10
il libro di eco è uno dei miei preferiti tanto da averci basato pure la tesina della maturità e il film è una rappresentazione fedele e curatissima, tetro, riflessivo ma avvincente, tra omicidi e misteri da svelare in un'abazia medioevale perfettamente ricreata. l'atmosfera che si respira è molto simile a quella del romanzo per questo lo trovo un ottimo film.

dave90  @  25/04/2011 22:03:23
   7 / 10
Film fedele e non inferiore al libro. anzi.
Belle le ambientazioni e i personaggi molto curati.

BlueBlaster  @  15/04/2011 01:45:56
   8 / 10
Bellissimo thriller d'autore in un'ambientazione medievale ricreata in modo eccellente dal nostro Dante Ferretti....mai noioso nonostante sia ambientato in un'abbazzia tra benedettini e libri...
Efferati omicidi, indagini alla Sherlock Holmes, durissime critiche al clero medievale, e perchè no anche attuale!
Un ottimo cast con un semi-esordio per Christian Slater e un sempre più brutto Ron Perlman...ma su tutti il sempre verde Sean Connery!
Atmosfere cupe e colonna sonoro completano un film davvero meritevole.

albert74  @  14/04/2011 18:59:20
   8 / 10
ottima trasposizione cinematografica del famoso libro di Eco.
L'atmosfera, la recitazione, la regia.. tutto ottimo

MARMELlata  @  19/01/2011 12:23:09
   7½ / 10
un bel filmozzo che si guarda piacevolmente tutto d'un fiato ... carina l'ambientazione e lo stile narrativo ... si , niente male !!

arpia  @  13/01/2011 13:37:58
   10 / 10
Il film è bellissimo e lo sarebbe ancor di più (da rivedere!) se, come per tutti i film, valutato sulla base delle fondamenta edificatorie.
Tutti sanno che il film coglie fedelmente il contenuto di "romanzo" di Umberto Eco, stimato e personalmente stimato semiologo. Di formazione italica venezia, però, e dunque mix di ebraismo (cabbala o reception) in Style ravennate e giudecca in corso e ricorso con la cultura Savoiarda. Per gli amanti semiologidel genere leggere anche il pendolo di foucoult (il pendolarismo corsi e ricorsi italici) e il cimitero di Praga (triangolo magico Torino Praga Parigi oggi in competizione con il Triangolo delle 13 Lune Biella New York Oslo). L'autore, troppo intelligente per cadere nei tranelli del romanzo storiografico fu molto criticato da certa censura cattolica ortodossa ma amante delle radici celtiche e odiniche lombarde per via del fatto storico inquisitorio. Bernardo Guy non sarebbe stato affatto avvezzo al rogo, storicamente, nè misogino per sostanza.
Infatti il romanzo è ha tutt'altro significato, riferendosi invece alle disputationes dei nominalisti durate il periodo di cattività del papato ad Avignone e in cui gli eretici positivisti giuridici Guglielmo di Ockam (francescano) e Buridano (da cui la locuzione asino di Buridano) persero le disputationes orali e finirono al rogo di foro interno.
Inoltre il romanzo, sempre troppo intelligente per cadere nel mero tranello storico, narra dell'incontro amoroso della Abbadessa Abelarda (autrice degli Analecta rinvenuti dall'autore e di cui ampia e dotta illustrazione nell'intro del libro) con Domingòs (domenicano) de Benfica et de la Liberation (dopo l'incontro e il matrimonio con la sua amatissima Abelarda). Il clima noir è frutto del portato di Abelarda nei Calli Veneziani (quelli del film Morte a Venezia) dopo la sua prigionia e fuga dalle carceri di Avignone in cattività e dalle sue segrete di Castello Maniero. Un film fedele allo spunto letterario assai più bello e insuperato. Talvolta accade invece il contrario.

Invia una mail all'autore del commento sam is here  @  30/11/2010 19:16:10
   10 / 10
A volte i grandissimi Capolavori del cinema e della storia, non chiedono parola o commento, ma solamente un nitido e succoso ricordo, di quello che è stato e che sarà, impresso per sempre nella mente del pubblico.

bebabi34  @  25/11/2010 15:27:59
   7 / 10
Nonostante l'ambientazione e lo stile narrativo molto riflessivo, un film avvincente e ricco di curiosità stilistiche e storiche. Scenografia magnifica e personaggi, anche secondari, molto ben curati. Forse i colpi di scena non sono adeguatamente sottolineati.

7219415  @  21/11/2010 19:26:53
   8½ / 10
Buona realizzazione del libro di Umberto Eco...bellissimi entrambi

ValeGo  @  19/11/2010 17:18:39
   9 / 10
Un film davvero ben fatto e uno dei pochissimi casi in cui il film supera ,a mio avviso, il libro

Mothbat  @  16/11/2010 18:12:23
   9 / 10
Mai ambientazione del medioevo fu più azzeccata.
Un thriller cupo, misterioso, perfetto.

marfsime  @  16/11/2010 17:56:39
   9 / 10
Straordinario thriller ecclesiastico (per così dire) che ti tiene incollato alla poltrona per tutta la sua durata. Stupende le scenografie e le musiche..ottimo Connery..un film a dir poco magnetico che merita di esser visto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  07/10/2010 12:23:53
   7 / 10
Purtroppo non ho letto il libro ma devo dire che il film risulta essere un buon thriller medioevale che forse ha perso qualcosina a 24 anni di distanza... Connery perfetto per la parte.

1 risposta al commento
Ultima risposta 01/10/2024 20.29.46
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/09/2010 01:05:56
   8 / 10
L'atmosfera è il pregio maggiore di questo film. Le soluzioni del "giallo" sono un po'banali e non serve Colombo o Jessica Fletcher per arrivare al colpevole. Ma la ricostruzione del medioevo è suggestiva e anche se i personaggi sono un po'stereotipati, l'interpretazione li rende molto vivi (fantastico Perlman, perfetto Connery e non male nemmeno Slater).

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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/09/2010 19:42:17
   6 / 10
Film e romanzo cult che da tempo ero ansioso di vedere. Devo dire che sono rimasto abbastanza deluso, soprattutto dalla storia. Bravo Sean Connery, ottima l'ambientazione, bello più come documentario sulle ingiustizie e coperture ai tempi dell'Inquisizione che come thriller.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  12/07/2010 12:06:15
   7½ / 10
Non mi aspettavo che ricalcasse perfettamente il libro, sarebbe stato un film lunghissimo, a tratti noioso e molto colto. Non mi è piaciuto però il finale, abbastanza stravolto rispetto all'opera di Eco per rendere il tutto più spettacolare.
I personaggi sono disegnati abbastanza bene, Sean Connery è un perfetto Guglielmo da Baskerville.
Probabilmente piacerà maggiormente a chi non ha letto il libro.

BlackNight90  @  07/07/2010 02:35:24
   7 / 10
Quello di Eco era uno dei miei romanzi preferiti (riletto almeno altre due volte). Quella di Annaud è sicuramente una trasposizione fedele e un buonissimo film preso a sé stante, ma nel complesso mi ha lasciato abbastanza indifferente.
A mancare è soprattutto l'ironia che mette Eco nel suo libro, oltre al fatto che la necessità di dover tagliare moltissime parti impedisca un'adeguata caratterizzazione dei personaggi e del contesto storico (seppur reso visivamente affascinante dal regista e dai suoi tecnici). Quel finale in tutto 'giustizialista' poi mi ha fatto storcere il naso non poco.
Sean Connery è un Gugliemo da Baskerville perfetto: se mai avessi immaginato un volto per questo Sherlock Holmes ante-litteram, questo sarebbe stato sicuramente il suo.

phemt  @  06/07/2010 10:58:48
   8 / 10
Tratto dal celeberrimo romanzo di Umberto Eco il film firmato Annaud convince ed avvince grazie ad una sceneggiatura ben calibrata, ad un cast di tutto rispetto, un'ottima fotografia e una regia adeguata alla situazione... Eccelente la scenografia e l'atmosfera opprimente da inquisione che si respira a tratti nel film!


Sean Connery e Murray Abraham perfetti, bene Slater praticamente all'esordio, si dice che per la parte di Salvatore la scelta iniziale fosse quella di Franco Franchi che però rifiutò e qeul ruolo andò a Perlman successivamente Bestia in un versione telivisiva di La Bella e la Bestia e protagonista de La Città Perduta...

pinhead88  @  04/07/2010 22:57:29
   8 / 10
Splendida trasposizione del romanzo di Eco.sublime in ogni sua caratterizzazione,dalle scenografie cupe e medievali alla scelta dei personaggi.uno spettacolo per gli occhi e per la mente.

Invia una mail all'autore del commento zanzom  @  04/07/2010 19:12:45
   9 / 10
Uno dei miei film preferiti girato con maestria da uno dei registi che più apprezzo. La cura con cui Annaud dipinge i personaggi, le atmosfere malsane della vita all'interno di una abbazia medievale,la scelta azzeccata degli esterni, la sublime fotografia(Tonino Delli Colli),l'ottima sceneggiatura(Dante Ferretti), la straordinaria interpretazione di Ron Perlman(il dolciniano Salvatore),la bravuradi F.Murray Abraham(l'inquisitore Berrnardo Guy)e un grande Sean Connery,fanno di questo film uno dei pochi veri capolavori trasportati dalle pagine di un libro, allo shermo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  04/05/2010 18:45:30
   7½ / 10
Atmosfere fantastiche e coinvolgenti per questo lavoro difficile di Annaud,tratto dal bellissimo e famosissimo romanzo di Eco.
Il libro di Eco non è trasponibile integralmente sul grande schermo data l'enorme mole di (splendidi) duelli teologici,riferimenti alla Storia del tempo e scambi filosofici, allora gli sceneggiatori (tra cui c'è anche un certo Brach,collaboratore fidato di Polanski) sfoltiscono di molto la storia del libro e, com'è giusto che sia dato che è un film, ne seguono la trama thriller.
Una trama che riesce ad intrigare al punto giusto,anche se la cosa migliore del film rimangono le atmosfere quasi sporche e oscure che un brividino lo fanno passare sulla schiena. Esempio eclatante,almeno personalmente,è il ritrovamento ai limiti del grottesco del corpo


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Abbastanza inusuale e crudo.
Anche la coraggiosa scelta di Connery come protagonista è ottima,come ottima è la sua prova. Per il resto si perde un pò di qualità nella palese commercializzazione del film,con cattivi che sono cattivi fino in fondo (nel romanzo non è propriamente così) e finale che li vede "giustamente" soccombere.
Bravissimo anche l'inquistore Abraham. Alcune scene sono molto crude ed esplicite,bene così.
Anche il finale,buono certamente,rispetto al romanzo perde qualcosa prima di tutto perché


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Eco questo non lo dice esplicitamente e le interpretazioni possono essere varie.
Ad ogni modo la trasposizione è riuscita,con del coraggio in molte scelte. Ci fosse stato coraggio da parte degli sceneggiatori per quanto riguarda degli aspetti della trama il tutto sarebbe stato ancora più interessante.

suzuki71  @  15/04/2010 13:14:10
   9 / 10
Una delle rare trasposizioni cinematografiche di un grandissimo libro dove il film non sfigura, anzi, brilla di luce propria. Bello, gotico, moderno, fotografia eccelsa, Sean Connery magnifico. Indimenticabile.

LEMING  @  23/03/2010 11:44:27
   8 / 10
Ottimo thriller con interpreti tutti sopra la media, buona anche la storia (d'altronde è tratto da un libro di Eco!).

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2010 13.09.17
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Iree__  @  23/03/2010 10:55:59
   8½ / 10
Veramente un buon film. Un giallo che prende anche se ambientato in un luogo insolito ma forse è proprio quello che mi ha incuriosita. Da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  09/03/2010 23:33:30
   6 / 10
Meglio naturalmente il libro rispetto ad un film che però non fallisce... anzi, impressiona per atmosfera e mistero... abbaglia per la notevole fotografia e per il realismo di alcuni personaggi talvolta anche macchiettistici. Colonna sonora sinistra e accattivante, Sean Connery intenso ed efficace maestro.

dewolf  @  03/02/2010 19:31:07
   9 / 10
Concordo con chi sostiene che il romanzo di Umberto Eco sia irraggiungibile ma questo film è davvero ben fatto: trama complessa molto ben sviluppata e soprattutto intrigante, immenso Sean Connery, bravo Christian Slater, stupenda ambientazione e fotografia in un'abbazia medioevale che davvero fa riflettere su tutte le magagne commesse in quei secoli dalla Santissima Chiesa! L'ho visto per la prima volta a scuola e già allora mi era piaciuto tanto: a volte sul cinema i prof ci prendono...

ste 10  @  14/01/2010 02:38:19
   8 / 10
Indubbiamente un film di qualità

Drugo.91  @  05/01/2010 14:21:52
   4 / 10
sarò io che me lo sono dovuto sorbire in tutte le lingue (maledetta scuola cambia disco!) e ogni volta che lo guardavo non mi piaceva, la recitazione inutilmente esasperata, la lentezza, o forse l idea di svolgere un giallo nel medioevo, il finale incredibilmente scontato..non so, questo film lo odio, con rispetto ma lo odio..

vodici  @  19/10/2009 14:35:23
   10 / 10
Il libro di Eco è eccelso e irraggiungibile, però a me la trasposizione cinematografica di Jacques Annaud è piaciuta moltissimo. Un grande, grandissimo Connery ed una fotografia eccezionale (giustamente premiata al David di Donatello). E vogliamo parlare della storia? Capolavoro!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  08/10/2009 19:25:38
   7 / 10
Il romanzo di Eco è bello ma pesante, e per adattarlo al grande schermo Annaud decide di sfoltirlo, buttando giù più di qualche parete, riducendo il forbito labirinto letterario ad un percorso meglio rintracciabile dal comune spettatore. E’ una scelta condivisibile, nel merito della logica dello spettacolo, ma che inevitabilmente toglie nel suo snellimento fascino e spessore alla storia.
L’invettiva ironica contro l’austera intransigenza ecclesiastica viene perduta per strada. Ben ricostruita invece l’atmosfera, seppure il medioevo di Annaud è poco autentico. Azzeccata la descrizione di alcuni personaggi (il gobbo per esempio); mentre l’investigatore frate Gulielmo e il suo allievo risultano, a mio parere, figure troppo moderne e anacronisticamente fuori contesto. E troppo cinematograficamente cattivi i cattivi (soprattutto l’inquisitore).
Nel 1327 il nemico numero uno era una commedia. E dire che appena pochi anni prima, il nostro Dante, scrisse la Divina.

elmoro87  @  04/10/2009 00:52:50
   7½ / 10
film molto bello, andamento molto particolare, che fino alla fine ti tiene nel piu completo spaesamento... il risultato alla fine è buono, e si spiega perchè un film di piu di vent'anni fa appare non sente minimamente il peso dell'età... prova maiuscola di Connery e di un giovanissimo Slater!

Tony yogurteria  @  03/10/2009 14:15:29
   8½ / 10
film capolavoro, bellissimo consigliato a tutti, un pò complicato ma è un film che ti prende quindi non è difficile fare completa attenzione alla trama. nice e molto bello!

ninodettoerpais  @  08/08/2009 12:28:44
   10 / 10
una pellicola assolutamente meravigliosa, ogni aspetto e' curato a livelli altissimi, dalle ambientazioni ai costumi, dalle interpretazioni degli attori (in primis connery con un giovanissimo slater) al fascino di una storia che fotografa impeccabilmente il mondo ecclesiastico del 1300. Sono passati piu' di vent'anni dalla sua realizzazione ma non c'e' tempo che possa intaccare un capolavoro del genere.

Riddler  @  26/07/2009 19:17:02
   7 / 10
Ovviamente non è un film recente,forse è soprattutto questo che non me lo fa valutare con un voto più alto.
Mantiene comunque tutta la sua particolarità e originalità,così come la bellezza per il background del film (ricreati molto bene l'abbazia e i dintorni).
Forse oggi però il voto che darei sarebbe un sei e mezzo o un sette,non di più.
I lati positivi non sono pochi.
Anzitutto il background,l'interpretazione di Connery,i protagonisti...sotto questo aspetto il film è davvero ben riuscito.Non è facile eguagliare i personaggi e gli ambienti di un romanzo (di questa elevata importanza poi...).Bé il regista ci è riuscito.E con successo direi.
I lati negativi però sono soprattutto in alcuni buchi di sceneggiatura.
Alcune scene del libro,sono state omesse e lasciate altre magari evitabili...

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Particolare l'andamento del film ma un grosso buco di sceneggiatura deve essere ancora evidenziato.

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Io,avendo letto il romanzo,so dare una risposta a questo...ma chi non l'ha letto?
Rimane con un punto interrogativo fino a fine film,che non viene colmato.
Ovviamente tagliate le discussioni teologiche e la visione di Adso...giustamente troppo pesanti per un film.
Niente male,comunque.

werther  @  21/04/2009 13:22:01
   7½ / 10
Grande film tratto dal libro di Eco ne ricalca appieno l'ambientazione e la sceneggiatura,ottima la prova di un Connery in gran forma e dell'allora esordiente Slater oggi attore consacrato.Bella trasposizione.

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  09/04/2009 14:24:13
   8½ / 10
Film incredibilmente ben fatto e piuttosto attenente all'omonimo romanzo di Umberto Eco (da me letto), scenografia buona e ottima recitazione a partire ovviamente da Sean Connery.
Da vedere assolutamente anche per i non appassionati del genere.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  06/04/2009 02:25:56
   7½ / 10
Il confronto col libro di Eco è inevitabilmente schiacciante.
Nonostante ciò Annaud, con un soggetto scivoloso, mantiene ottimamente l'equilibrio, realizzando un buon film

Lele87  @  06/04/2009 01:16:05
   10 / 10
Sono riuscito a vederlo finalmente e devo dire che è uno dei migliori film che abbia mai visto, atmosfere e paesaggi stupendi, attori super azzeccati(sean connery è un mito) da vedere e rivedere, UNICO.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  28/02/2009 14:23:29
   7½ / 10
Un altro cult degli anni 80. Un'esperienza che vale la pena di fare per chi ancora non l'avesse visto. Forse è troppo lungo ma non disturba poi tanto dato che questa lacuna viene colmata dalla bellissima interpretazione di tutti gli attori. Grande atmosfera, consigliato.

Alexein  @  09/02/2009 22:39:59
   8 / 10
Bellissime le atmosfere di quest'opera tratta dal famoso libro di Eco. Personaggi e storia veramente intriganti.

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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