il sorpasso (1962)

Uno dei capolavori del cinema italiano.
Risi trova un equilibrio perfetto tra commedia, satira, analisi della società e tragedia.
E' un amalgama da cui viene fuori la vita reale.
Lo sguardo dell'autore è dotato di una lucidità sbalorditiva.
Indimenticabile.

SPOILER

Non credo che questo film valga la cima della classifica. Mi aspettavo di trovare il più grande capolavoro mai contemplato, così non è! Quello che più detesto è il fatto che in questo sito si verifichi quello che io chiamo l'effetto gregge: il voto medio è 9 1/5 e allora bisogna dare 9 1/5 per non rovinare la media. Io dò 7, perchè è un bel film e perchè Gassman è un grande attore, ma non è il più bel film della storia! Da vedere e consigliare, ma non il più bel film della storia!

capolavoro italiano degli anni sessanta, dove due 'amici' appena conosciuti passano un paio di giorni insieme!!! l'uno timido, l'altro sfrontato, piano piano si renderanno conto di aver bisogno l'uno dell'altro fino al finale forse aspettato!! gassman è una spanna sopra tutti, senza di lui forse il film avrebbe perso molta della sua magia!!!
commedia e dramma si mescolano in un film che sfiora la perfezione sotto molti punti di vista!!

se c'è una cosa buona della top25 è che ogni tanto ti ricorda che esistono film stupendi ceh hai dimenticato di commentare. Ricordo di aver visto il sorpasso (non avevo mai letto niente sulla trama) aspettandomi un mattonazzo tipico dell'epoca. Sono rimasto sorprendentemente coinvolto dall'attualità della storia e dal perfetto equilibrio tra dramma e commedia. Veramente veramente bello e commovente.

un capolavoro senza tempo,struggente,malinconico da vedere all'infinito,un Gassman da oscar.

Ho visto da poco in tv questo film, incredibilmente bello, è stata una totale sorpresa, è incredibile come tutte le commediole italiane moderne cercano di avvicinarsi a film così.
Il finale è l'emblema di come si avesse carattere per fare film.
Stupendo

Una dimostrazione della grandezza della commedia all'italiana.
Il film è una spiazzante analisi del disagio che apparentemente non traspare in una siituazione di prosperità economica come il boom economico.
Con un'approfonditissima analisi psicologica dei personaggi Risi ci invita a una responsabilità individuale e collettiva e ad essere parte integrante e determinante di un sistema in cui ognuno è "predestinato" (molte le scene in cui si coglie un vago senso d'inquietudine esistenzialista) a un(a) fine inutile.

Quando il cinema italiano era veramente grande. Capolavoro assoluto con un Gassman stratosferico che regge praticamente da solo tutto il film, anche se i comprimari sono comunque bravissimi e perfetti nei rispettivi ruoli. Tanto struggente quanto inaspettato il finale. Capolavoro.

Vorrei tanto sapere perche la televisione italiana non manda questi capolavori in prima serata invece di trasmettere quelle ******* di programmi da sottosviluppati.Ad ogni modo il film e' perfetto sotto ogni punto di vista.Gassman e' memorabile nella parte e Trintignant non e' da meno.Dino Risi ha raccontato l'Italia di quegli anni meglio di un libro di storia.Il finale lascia senza fiato.Solo la grande commedia all'italiana riusciva a mescolare cosi' bene la comicita' e la spensieratezza con il dramma e la riflessione.Capolavoro senza tempo.

Nel complesso il film non arriva al 10 ma un Gasmann del genere merita veramente il massimo.

capolavoro!l'ho registrato pochi giorni fa e continuo a rivederlo
non avevo mai incontrato la grandezza di gassman

è LA PRIMA VOLTA CHE VEDO UN FILM DI GASSMAN, Bè DEVO DIRE CHE UNA SPECIE DI CHRISTIAN DE SICA ALL'ENNESIMA POTENZA...UNA FORMA DI INTRATTENIMENTO ECCEZIONALE..UN FILM CHE VORRESTI NON FINISSE MAI .. Bè PROPRIO IERI HO VISTO UN ALTRO PER COSì DIRE ROAD MOVIE, GRINDHOUSE.. ECCO SAREBBE COME PARAGONARE KAKà A OLIVEIRA.....

Un film che sembra vivere di inesauribile giovinezza e bellezza...una commedia all'italiana come non se ne fanno più oggi. Divertente, ironica, amara...e con una coppia ben assortita come un certo signor Gassman (maestoso) ed un egregio Trintignant.

Un'istantanea dell'Italia del boom.
Due interpretazioni mostruose; Gassman in una delle prove migliori di ogni epoca. Il personaggio di Bruno è una delle figure più affascinanti della cinematografia italiana e non solo.
Insieme a "I soliti ignoti" è probabilmente la più bella commedia all'italiana e forse, sotto certi aspetti, gli è perfino superiore. Da vedere e rivedere.

fa parte di quei grandi film ke mancano tanto all'italia..un capolavoro di altri tempi ke potrebbe essere girato anke oggi, ma con fascino sicuramente differente..tocca temi molto intelligenti x una commedia e un finale a sorpresa ke + inaspettato di così si muore..

che dire ??film perfetto sotto tutti i profili.MOSTRUOSAMENTE bravo gassman.........guardatelo ad ogni costo !!!

uno dei film + belli del cinema italiano, capolavoro assoluto!!!!!

Il film formula con grande precisione il senso dei due elementi motori principali della società italiana.

Da una parte l'arroganza di chi vuole imporre agli altri il proprio modo di vivere e le vedute personali della vita, dall'altra la persona sensibile, umana, giusta, che cerca di vivere senza calpestare il prossimo e che ama lo studio e la cultura.

L'incontro fra queste due istanze non è senza conseguenze, i contrari si attraggono, nella narrazione si crea una dinamica di desideri e pulsioni talmente ricche di eccitazioni da portare a commettere tragici errori.

Film capolavoro, che fa riflettere sui limiti dell'amicizia passionale e sui devastanti desideri irrazionali che sono sempre in agguato tra le pieghe del vivere quotidiano portando ad uscire dai binari della saggezza.

Spaccato sociologico definitivo sul boom economico e l'italia degli anni '60, grande sceneggiatura e 2 interpreti strepitosi. Spaak senza parole. Il finale mi ha sempre ricordato 'gli anni spezzati'.

"l'amore per la donna è mobile come la luna, l'affetto per il fratello è fermo come le stelle"

"e caino allora?"

"caino? e che c'entra caino, quello era un delinquente!"


SPOILER

Film fantastico.............

ma come cavolo sta il recensore a scrivere il finale nella recensione? Vi conviene modificarlo... per fortuna che ho consultato il sito DOPO aver visto il film.

"ma durante il ritorno un brutto sorpasso trasformerà la gita in tragedia.".......................... ???????????

uno dei migliori film italiani di sempre.
Gasmann gigantesco come pure Trintignan. Finale spiazzante

Film che attraverso la vicenda dei due protagonisti è uno sguardo sociologico sul periodo mettendone in mostra i vari difetti, am anche un paio di pregi.

Un film che mentre lo guardi, vorresti non finisse mai :)
Uau.

L'ho rivisto proprio ieri ed è stata un'emozione unica. Dovrebbe essere uno dei primi road movie, almeno di quelli fatti in Italia, anche se poi le scene migliori sono girate fuori l'auto. E' incredibile come Risi sia riuscito a fare un capolavoro con un film così semplice, basandolo tutto su una buona sceneggiatura (non a caso tra gli sceneggiatori figura Ettore Scola...), un'ottima colonna sonora che ha lanciato pezzi che hanno segnato la musica di quegli anni, ma soprattutto costruendo un personaggio interpretato alla perfezione da Gassman (secondo me non recitava in questo film, agiva come sè stesso!) ridicolo, esuberante, a volte anche spassosamente fastidioso.
Trintignant interpreta un giovane studente, serio, timido, rispettoso, la cui vita viene sconvolta in un week-end da un incontro casuale con il CICLONE-TORNADO Bruno, un uomo senza regole, senza programmi, strafottente ma irresistibile, che rompe in 2 giorni qualsiasi schema, qualsiasi convinzione, qualsiasi base sulla quale il giovane ha costruito la sua vita. Gassman è interessato dalla seriosità del ragazzo (lo vorrebbe come amico), ma rinuncerebbe facilmente a lui. Roberto, invece, ne è fatalmente attratto, lo prende a modello, e proprio quando decide di essere come lui succede che...(e qui ci sta uno spoiler bello e grosso!)
Il film ha un ritmo che non annoia mai, sempre divertente ma che fa riflettere, commuovere, pensare! è il film PERFETTO!
Per non parlare poi delle tante gag...le tombe etrusche, il monte Fumaiolo, il dialogo con l'agente bolognese, Garcia Lorca, Antonioni, Sofia Loren, il vecchio che arranca, BiPi, Bruno ne ha per tutti! E poi come dimenticare La donna con la gamba ingessata, i vecchi della festa paesana, e tutte le sue frasi, "che c'hai una sigaretta" su tutte, le sue battute, la sua visione del mondo , forse non condivisibile, ma spassosa.
Lo rivedrei anche oggi, domani, dopodomani, e più di una volta al giorno!

SPOILER

Da vedere assolutamente! Faccio appello a chi sta leggendo ora
il mio commento: bisogna assolutamente vederlo!

Come non dare 10 a questo CAPOLAVORO?
Non oso chiamarlo film questo è un CAPOLAVORO!!

Sicuramente il più bel Road Movie made in Italy.
Gassman è un idolo, colonna sonora griffata Riz Ortolani
con alcuni dei più bei pezzi anni '60. Mitico Risi che ha saputo
girare l'intero film in davvero pochissimo tempo rendendolo ancora
più vivo, naturale e d'impatto.

Il Sorpasso fa un ritratto dell'italia di quegli anni e ci descrive due
personaggi: uno esuberante e l'altro più tranquillo e posato facendoci vivere
il 15 e il 16 agosto assieme a loro.

Le perle di questo film sono Occhiofino (<<signora enricaaa!?>>)
e senza dubbio la scena in cui prendono in giro i villici al ballo
(grandissima anche l'interpretazione anche del vecchio che balla).

Non voglio dire nient'altro, rimando chiunque lo volesse guardare alla visione
del film

C.A.P.O.L.A.V.O.R.O!
Uno dei film più belli cha abbia mai visto.
Sceneggiatura fresca e coinvolgente.
Scene indimenticabili.
Timido il presonaggio di Trintignant che al 50% rispecchia ognuno di noi.
Di Gassman che dire?
..è il migliore! Sublime.....

SPOILER

Il film scorre veloce, ma dà parecchi spunti di riflessione e non ci si stanca mai di rivederlo. Parecchi si riconosceranno nei due protagonisti.
A parte l'eccessiva caricatura del personaggio Pietro, il film è davvero ben riuscito.

Un boom economico improvviso invade la vita di un popolo di precedenti morti di fame..e comprensibilmente emerge la grande voglia di vivere di chi fino a non troppi anni prima faceva il bucato con la cenere..
Una gita spensierata ed incosciente.. Forse voglio trovare sempre un significato a tutto.. ma l'incidente stradale finale non potrebbe essere considerato un monito ad una società che non aveva neanche trovato il tempo, nello slancio, nemmeno di adeguarsi a sè stessa?

Ma perchè questo film non è tra i top 25?? Gassman inarrivabile....

Un film fantastico: una gita scanzonata attraverso l'Italietta ferragostana del boom economico, ma anche e soprattutto il confronto tra due personalità diversissime e perfettamente interpretate, che vivono in maniera opposta le stesse situazioni, e che forse hanno qualcosa da imparare l'uno dall'altro.
Decine di siparietti accompagnati dalla colonna sonora di un clacson fastidioso e strombazzante e dalle hit dei primi anni '60, un'analisi lieve ma anche sferzante sulla società, l'occasione per vedere con occhi diversi una realtà che si è sempre avuta davanti e non si è mai dipanata nel modo giusto.
Ma l'avventura si interrompe bruscamente, lasciando il tempo di una riflessione sull'ineluttabilità dell'essere se stessi, sulla difficoltà di cambiare, sulla necessità di vivere con gioia le staigoni della vita.
Lo rivedrei cento volte senza mai stancarmi.

Rivedere Il sorpasso e trovarlo per la centesima volta attuale, sagace, brillante e amaro allo stesso tempo è un merito che spetta a pochi pilastri del cinema. A dire il vero, la cinematografia italiana di quegli anni è ricchissima di questi esempi, ma Il sorpasso merita una nicchia tutta sua.

Sono felice che non sia stato scelto Sordi, ma Gassman. Albertone ha ritratto ruoli di questo tipo, ma Gassman era ideale come donnaiolo e "grande fratello" per un timido e insicuro Trintignant (in grande ascesa allora).

A volte anche una bellissima sceneggiatura può essere sprecata se non interpretata correttamente. La freschezza e la naturalezza delle battute recitate da Gassman sono uniche. Non è quasi quello che dice, ma COME le dice. Si ride di gusto e si ride amaro, anche, attraverso gli occhi del timorato Trintigant. Formidabili le scene dagli zii di Roberto in Toscana.

E' la metafora della persona vincente senza qualità oggettive, ma che le persone fin troppo "perbene" invidiano, perché sono caratteristiche non codificabili nè che si possano apprendere in nessun libro.

La genialità del film sta proprio nello sviluppare così bene l'amicizia fra i due uomini, che infatti entrambi scoprono lentamente. Psicologicamente due figure così contrastanti hanno bisogno l'una dell'altra per esistere, braccio e mente, ying e yang, sole e luna. Chi ci legge una metafora dell'italianità sbaglia perché Bruno e Roberto sono lo specchio di una società che sta vivendo il Boom economico da due angolazioni diverse non necessariamente negative nè positive, guardando il mondo intorno a loro come un palcoscenico e non come un ingranaggio freddo e ben oliato.

Se esistesse ancora dialogo in famiglia (e spero esista!), fra genitori e figli, tanti, tantissimi sarebbero gli spunti per discutere e capire il mondo attraverso questo capolavoro.

peccato che sapevo gia il finale...si perche forse quel colpo di scena cosi improvviso mi avrebbe sconvolto ancora di piu!
con questo non voglio dire che il mio voto è influenzato da questo discorso...
il film è bello dal primo all'ultimo minuto!
si va dalle battute alla drammaticita' di alcune frasi dette da Gasman tipo "non ti ridurre come me"!
ma il personaggio che mi ha piu' convinto è il timido Trintignant in cui mi sono rispecchiato quasi completamente!
il suo pensiero che non corrisponde mai ai fatti...il chiudersi in bagno e rimanerci per tempi lunghi solo per evitare la vergogna del fatto!
insomma un bellissimo film...e italiano!

"Lo conosce bene lei Bruno?"
"No, ci siamo incontrati stamattina".
"Allora lo conosce bene: la prima impressione che si ha
di lui è quella giusta".

film cult della commedia all'italiana con una coppia di attori straordinari e la perfetta mocciosetta catherine spaak

Un'altra spettacolare pellicola degli anni che furono, un altro manifesto della commedia all'italiana amara e intelligente. Una sintesi del periodo del boom economico. Trintignant rappresenta l'italiano onesto, studioso e lavoratore. Gassman invece l'italiano caciarone, furbo, godereccio, fan*****sta. Per chi come me volesse usare questo film come una metafora sul miracolo economico italiano e la sua fine potrebbe divertirsi a confrontare i personaggi principali del film con le sorti dello sviluppo italiano. Il finale preveggente rivela che ha perso la parte migliore dell'Italia a vantaggio di quella più volgare e inconcludente, con il risultato che a perderci è tutto il Paese? Io la vedo così!

D'accordo, spaccato sociale dell'italia del boom, satira dei costumi e vizi italiani e bla bla bla pero'... pero' chi è stato timido e chiuso in se stesso come Trintignant nel film (oggi verrebbe da dire provocatoriamente che è il responsabile che rende un servizio onorevole alla società) ha spesso avuto bisogno di un compagno di bisbocce come Bruno, gente che contagia con il loro entusiasmo e la loro ahimè talvolta dannosa inconscienza.
Questa tipologia di individui vive la vita come una giostra dalla quale si puo' scendere in qualsiasi momento, ma ho l'impressione che talvolta non provino un vero amore per la loro e l'altrui esistenza.
"Il sorpasso" è (serve a dirlo?) una delle opere determinanti della commedia italiana, con una Spaak davvero da sballo (mi permetto un'aggettivo burino) nei suoi 17 anni

Pietra miliare della storia del cinema. Uno dei migliori ritratti di quell'epoca. Superlativi gli sceneggiatori, il regista e soprattutto gli attori.

bellissimo film con una buona regia è con un gassman al meglio...da vedere.

Eccezionale per essere stato girato in quegli anni, è una storia che secondo me intende dire allo spettatore come l'uomo deve essere ciò che è, senza cercare di essere e sembrare qualcun altro. A tratti contiene inoltre alcune rilevanti e a mio giudizio filosofiche affermazioni. Indimenticabile la scena finale del sorpasso.
Quel che c'è da dire però è che probabilmente senza Gassman questo film non risulterebbe così interessante come poi risulta essere, da solo regge tutto il film.

meraviglioso con un gassman in gran forma
irriverente

Forse mai come in questo film tutti i vizi degli italiani sono rappresentati con spietata lucidità. Amarissimo.
Sociologicamente è un capolavoro; per di più si guarda ancora con grande piacere. Consgliatissimo a grandi e piccini (ovviamente dai 16 anni in su).

SPOILER

Spaccato dell’Italia del boom economico filtrato attraverso l’amicizia di due persone completamente diverse: Bruno rappresenta la nuova categoria sociale che si andava delineando in quel periodo (spaccone, chiacchierone, istrionico e maneggione), Roberto rappresenta invece lo studente timido e impacciato che finirà inevitabilmente affascinato dallo stile di vita del nuovo amico… Divertente, amaro (soprattutto nel finale), sceneggiato, diretto e fotografato alla perfezione, è un road-movie (praticamente il primo del genere) che deve il suo successo anche alla straordinaria coppia di attori… Eccellente la prova di Trintignant, addirittura superlativa quella di Gassman… Imperdibile…

film bellissimo, di una intelligenza a parer mio inconsapevole.
è si un film che ti travolge con il peso dei due protagonisti, con la storia intrisa di vita e di malinconia, ma è anche un film dotato di una profondità storica credo unica. Ancor più dei film del neorealismo che della realtà volevano farne storia, con il sorpasso si avverte a distanza di anni che della realtà se nè fatta una prospettiva storica (inconsapevole) perfetta. Lessi da qualche parte che il sorpasso era non solo quello automobilistico ma bensì culturale (d'altrone l'auto inizia ad essere uno status, un segno di appartenenza economico e sociale). In effetti è l'Italia del boom e quindi del cambiamento (la critica ad Antonioni ne è l'esemplificazione ironica ma concisa), del sorpasso sociale, del contrasto tra chi di questo cambiamento ne è artefice e protagonista quotidiano (Gassman) e chi invece ne è preso alla sprovvista e resta vincolato al vecchio e alle tradizioni, oltre che restarne vittima in modo così beffardo. Non v'è in prospettiva grande difficoltà nel trovare nell'"ingenua" disinvoltura di Gassman l'origine della cinica indifferenza di oggi.

Pietra miliare della commedia all'italiana, il film trova la sua forza, oltre che nell'intreccio, divertente ed amaro allo stesso tempo, nelle strepitose interpretazioni di Gassman e Trintignant, oltre che nel clacson, entrato nel mito. Di una bellezza rimasta ineguagliata anche dal suo stesso autore, che in tempi più recenti, forse in preda a rinco.glionimento senile, ha preso l'idea di fondo del film, para para, e ci ha costruito attorno quell'insulto al cinema che è "Giovani e belli" (peraltro auto scopiazzandosi anche il titolo dall'assonante "poveri ma belli").
Da vedere.
"Chi è 'sta cicciona?" "Mia madre" "Perbacco, bella donna!"

Film bellissimo. Dopo che lo hai guardato ti senti addosso un senso di vuoto proprio come dopo quei giorni d'estate che ti sembrano non debbano mai finire. Ti sembra infatti di stare li, con tutti i personaggi del film, in giro per le strade incendiate dal sole, a far parte di quell'amicizia tra Gassman e Trintignant, del sentire il peso della vita con tutta la leggerezza e l'assurdità del destino.

l'entusiasmo che mi ha messo questo film frizzante mi spingerebbe a un 10 ma mi contengo. Fresco e dinamico.....modernissimo...alcune inquadrature mozzafiato...Gassman da sogno! Che dialoghi! Catherine Spaak...Dio mio! Bello bello ...............................bello! Una perla

Capolavoro di Risi. Che altro aggiungere: il regista lo si conosce (o lo si dovrebbe...), gli attori pure (Gassman lo si può solo ammirare: in questo film ha improvvisato un numero incredibile di battute, tra cui anche la mitica "Hai visto l'ultimo film di Antognoni? 'na dormita.... Gran regista Antognoni!")...

Ma perché non abbiamo più attori così, trame di questa potenza e tanta travolgente allegria e, nel contempo, malinconia?
Bellissimo film, che ti rimane impresso nel cuore.
L'incoscienza di Bruno e la timidezza di Roberto, una giornata diversa.
Uno sbruffone, non cattivo, ma cafone ed irresponsabile che porterà ad una conclusione amara.

questo film andrebbe studiato alle superiori o come cacchio si chiamano adesso ed invece trovo soltanto otto commenti.
non ha bisogno di commenti è storia,
è la nostra storia a quanto pare già dimenticata.
tristezza!

Era feragosto quanno che Bruno, tardi pe ricchiappà l'amici se ritrova con compagno conosciuto li pe li...
Lui, 'n gran fio de na m.i.g.notta e l'altro, piu pischello e timidone. Se parte e se va in giro, e te vedi la Roma de un tempo e poi la campagna, che sfrecciano via fotografate ad arte, e su su, fino quasi a Livorno!
Tutto quello che er pischello aveva visto, lo rivede co l'occhi furbi d'un compagno dell'urtimo momento... lì capisce tante cose nove, ariscopre er monno.
Non che Bruno nun c'avesse li probblemi sua, ma la piava con serenita, anche se apparente...
Ogni 20-30 kilometri se prova a rimorchià e pe strada tra 'n sorpasso e n'artro te vedi le macchiette de l'Italia daa ripresa daa lira, del twist, della bella vita e de li poveracci...
Affrescati tutti con simpatia e l'occhi veri d'un romano der tempo...
Ma nun famme annà ortre, te posso solo di c'ho vissuto n'avventura intensa, che m'ha fatto riflette e m'ha divertito in un sacco de momenti...
Catapurtato in un tempo che nun c'è piu ma cò i drammi e le gioie de sempre...
"E mmo me vado a magnà nà zuppa de pesce che è la fine der monno!!!"

Bellissimo...mi capita spesso di rivederlo in agosto quando tutti sono in ferie ed io sono rimasto solo nella mia vuota città. Un film molto attuale girato in pieno boom economico...un film che apre un nuovo modo di fare cinema in Italia dopo il neorealismo e l'esistenzialismo. Come qualcuno l'ha già definito in un commento predente è un film immortale...

CUBA

Film quasi documentaristico che sembra lo spot del miracolo economico. Gassman salva baracca e burattini

Ho dato un esame all'università su questo film.Con questo ho detto tutto.
è troppo per noi comuni mortali.questo film è IMMORTALE.

GRANDISSIMO!!! FAREBBE SUCCESSO, FAREBBE RIDERE E SORRIDERE, FAREBBE RIFLETTERE ANCHE SE USCISSE IN QUESTI GIORNI!!!

Un film che è un trattato sociologico sull'Italia del boom economico.
Capolavoro di Dino Risi, con un Gasmann strepitoso.

Il mio voto vale un 12: autentico capolavoro di Risi. Spaccato sociologico dell'Italia del 60 che fa vedere tutti i difetti e i pochi pregi del paese rifletti nel personaggio di Gassman. Ottimi gli attori (con un Trintignant imperdibile nei panni del timido). Il film è anche un analisi sullo scontro di due personalità diverse e sui diversi modi di vivere la vita.
Molto criticato il finale, ma non se ne poteva francamente fare a meno. Leggendaria la colonna sonora, che riprende gli hit di un estate e una società che non c'è più, e indimenticabile la sceneggiatura, leggermente improvvisata da gassman.