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Abbastanza buono, anche se ricorda altri film con una storia simile. Film che mostra come la musica possa influenzare positivamente pure dei bambini considerati "difficili", una storia che sembra andare a braccietto con la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner che, tra le altre, include l'Intelligenza musicale. Un po' buonista e con personaggi un po' troppo schematici, tutto sommato piacevole.
Non è che il film sia brutto (salvo irritanti picchi di buonismo sparsi qua e là), ma sul genere 'artista fallito diventa saggia guida spirituale per giovani ragazzini affranti' ce ne sono tanti e soprattutto di migliori. Buono nel complesso (resta qualche dubbio sulla costruzione del film in funzione del diario...), sebbene non lasci assolutamente niente a distanza di qualche ora, più o meno il tempo necessario al protagonista per piagnucolare sui bei tempi andati...
Bellissimo film francese che ha fatto (e continuerà, spero) storia, la storia mi è piaciuta tantissimo e gli attori sono stati perfetti! Merito anche del regista (a me sconosciuto) che ti fa venire voglia di vederlo e rivederlo! Consigliato...
Piccolo gioiello di un cinema, quello francese, capace di eccellere in questi ultimi 10 anni in tutti i generi, dalla commedia ( Veber, Giù al Nord e il recentissimo Nicholas) all'Horror (vera e propria nuova scuola), dall' azione (36, L'Ultima missione) al drammatico. Opera prima. Clement Mathieu è un musicista, ma viene assunto come sorvegliante in un severissimo istituto di rieducazione per bambini. Il cattivissimo direttore ha un solo credo, azione-reazione per il quale ogni piccolo errore o malefatta dei ragazzi deve essere severamente punita. Mathieu invece ha un altro credo, la musica, e tramite essa, con la crezione di un coro, ridare speranza, felicità, vita ai piccoli "ospiti" dell'istituto. Film misurato come pochi in cui niente è esagerato, nè la violenza nè l'amore, nè la condanna nè la retorica. Sono i bambini, le loro emozioni, le loro paure, le loro speranze ad essere protagoniste, a ricordarci che mai, mai, un bambino può essere segregato o inibito nelle proprie passioni o potenzialità. E qui viene in soccorso la musica, l' altra grande protagonista del film. E' attraverso essa che i ragazzi "migliorano", una musica educatrice che li compatta, che li rende più responsabili, che fornisce un appoggio nel caotico mare delle loro pulsioni frustrate. Le regole ferree non servono, un bambino circondato da regole si comporterà sempre, appena ne avesse la minima possibilità, come una tigre uscita dalla gabbia. La musica è il collante, la passione che li farà tornare vivi e, in un certo senso, "puri". Ed è sempre attraverso la musica che viene fuori lo straordinario personaggio di Morhange (eccezionale il giovane attore), ragazzo ribelle dalla voce meravigliosa, talento purissimo che rischiava di appassire tra le mura asfissianti dell'istituto.E lui diventa il simbolo di tutti, il simbolo della bellezza, della meraviglia, della dolcezza che OGNI bambino dovrebbe avere la possibilità di vivere e dimostrare. Il sorvegliante Mathieu non è un eroe, è solo una persona che conosce l'importanza dell'infanzia, e sa che quando questa viene corrotta o inibita rovina irrimediabilmente la vita futura. Film che commuove e a volte diverte, ma sempre sotto le righe, con garbo. Film permeato fortemente da un'atmosfera neorealista per ambientazioni, anni (siamo nel 1949), protagonisti, tematiche. E ovvio il rimando del cuore allo "Zero in condotta" di Vigo. Forse non siamo di fronte a un capolavoro, ma a uno di quei film "veri" che per un'ora e mezza, forse, ci rendono persone migliori.
Non mi è piaciuto molto questo film,a tratti troppo simile all'Attimo fuggente di Weir (film che non mi ha mai preso). Si distingue comunque da quest'ultimo in più punti ma vedendolo non ho avuto alcuna emozione di commozione nè di qualcos'altro che mi spingesse a dire di questo Les Choristes che sia un bellissimo film. Buona l'interpretazione dell'attore principale ma non si capiscono alcuni comportamenti dei personaggi principali come il direttore,ad esempio. Certo è più che guardabile ma da qui a candidarlo all'oscar per me ce ne passa... Mezzo voto in più per le musiche,quelle si bellissime. Comunque non è un brutto film ma non ho provato le emozioni che mi aspettavo di provare. Ma vedendolo ho avuto la sensazione di averlo ga visto mille volte,l'unica cosa che lo distingue sono le musiche splendide.
"Mai dire mai nella vita... c'è sempre qualcosa da tentare"
Davvero un gran "drammino" alla francese.. come piaciono a me... La storia è favolosa, e i bambini hanno sorpreso davvero, con una buonissima interpretazione. Commuovente, veritiero, cattivo, dolce, inaspettato, vivo, affettuoso e molto altro. La storia non è nuovissima, ma il maestro impacciato, i bambini abbandonati e il preside cattivo, anche se già visti in questo film rendono benissimo cullandoti dolcemente tra le musiche del coro... Un gran lavoro, che consiglio vivamente a tutti.
Film drammatico che si contrappone tra tragico e comico, indagando sugli eventi di una scuola maschile. A tratti mette molta tenerezza. Rende soprattutto guardandolo in lingua originale.
Senza dubbio non ho molta simpatia per i cugini transalpini ma devo ammetere che i francesi i films li sanno fare, e questa ne è l'ennesima riprova. Storia bella e delicata, trattata con grande maestria registica, elegantissima nel tenersi a un palmo da un facile pietismo senza tuttavia rinunciare ai sentimenti. Certo un po' di buonismo trasuda qua e là ma non urta e, ricoperto dalla patina sofisticata della macchina da presa, risulta accettabile e persino catartico nel finale. Non oso immaginare cosa sarebbe stato di questa storia da libro "Cuore" nelle mani di un regista italiano e interpretato da attori italiani: qualcosa di indecorosamente inguardabile. Qui, invece, tutto fila alla grande, leggero e poetico, a tratti strappa persino qualche sorriso e coinvolge lo spettatore con il sempre efficace escamotage della narrazione in prima persona. Consigliato!
e' stato poco capito secondo me, sarei contento di sbagliarmi. invece e' proprio bello: commovente innanzitutto. attori e regista davvero superlativi. musiche bellissime.
Bello, molto delicato e commovente. Ottima la prova di tutti gli attori e sopratutto nei ragazzo protagonista. Storia semplice, resa perfettamente dalla mano di Barratier, che costruisce un film francese a tutti gli effetti.
un bellissimo film alla francese come piacciono a me, una bellissima storia e dei protagonisti molto calati nei vari personaggi. le colonne sonore sono eccelse ed è commuoventissima la vicenda del piccolo carinissimo Pepinò (non so se si scrive così) che fa da contorno prelibato a un film decisamente coinvolgente.
Commovente e molto francese, ambientato nel 1949 in un "internat" a metà fra l'orfanotrofio e la casa di correzione, questo film - ben diretto e splendidamente interpretato - merita davvero di essere visto. Chi mi ha venduto il DVD, nel raccomandarmelo, commentava che è la storia di ragazzi che si trovano in un istituto di rieducazione, ma sono piuttosto i loro educatori (tranne lo splendido Mathieu) che dovrebbero piuttosto essere rieducati.
Con tutti i pessimi film che ci sono in giro che si meritano un voto basso, non vedo come lo si possa attribuire a Les Chorists! Un film che, con così pochi e semplici elementi, riesce a farci sentire come come quando eravamo bambini, credo valga davvero la pena di essere visto. Di una dolcezza meravigliosa.
Al contrario di molti trovo che gli attori di questo film non recitino male..sono rimasta maggiormente colpita dall'insegnante e dalla sua aria molto simpatica (le sue espressioni e la voce mi ricordano moltissimo il mio professore di musica al liceo). Comunque detto questo ritengo che il film non sia niente male soprattutto il finale!
secondo me più di un 6 questo film non merita...certo,c'e una trama abbastanza originale ma gli attori sono un pò scarsetti(soprattutto l'insegnante di musica)e il ritmo è troppo lento per i miei gusti.comunque accettabile
Discreto film, che riesce a trattare il tema del riformatorio senza indulgere a sentimentalismi o buonismi. Abbastanza divertente e grazioso; pollice alto.
diciamo u bel filmetto, ci si emoziona un pò, e si apprezza molto la semplicità durante tutto il film, senza cercare il colpo di scena o la scena ad effetto drammatico. Bravi gli sconosciuti interpreti, e belli anche i cori.
Semplicemente sa cos'è provocare emozioni.Bello toccante e dalla colonna sonora più che appropriata; ci lascia un messaggio importantissimo:anche in situazioni di disagio sociale la vita PUò non essere del tutto negativa, anch grazie a quacosa di semplice come un coro di bambini.
Dopo averlo visto mi sono sentito più positivo e speranzoso. In Francia questo film ha avuto molto successo ed è stato candidato pure all'Oscar. Emozionante e commovente.
credo uno dei migliori ultimi film visti. semplice e chiaro con significato diretto che si nasconde dietro la facciata di miolioni di altri film... si parla apparentemente di amore, di passione, di bontà d'animo. ma dietro, dietro a tutto come fonte comune... l'ascolto. sviluppato con un ottimo strumento... la musica. davvero incantevole. pochi sanno ancora ascoltare e togliersi dal centro del proprio io per spostarsi su quello degli altri in modo da farli crescere, da farli ascoltare, da lasciare un segno indelebile positivo. pochi davvero.
Affittato pensando narrasse una storia sulla falsariga di Magdalene ci ha conquistato e sbalordito per la freschezza del racconto il coinvolgimento e la semplicità dei personaggi. Certo, forse, con qualche ragione, potrà sembrare un po' banale nello sviluppo, ma il risultato è un racconto appassionante, caldo, che non lascia l'amaro in bocca e ti lascia molta speranza nel domani. Il miglior film francese che ricordi.
Bello, divertente e triste........ bel film! Pensavo fosse un pacco, ma alla fine lo tornerei a vedere! Se nn vi piacciono i film francesi, questo dovete per forza vederlo! A tutti quelli che vogliono vederlo un consiglio... armatevi di fazzoletti!
Al'inzio questo film non mi diceva niente a dire la verità non l'avevo ancora visto poi però, tutti ke dicevano che era bello quindi lo guardato e devo dire che sono rimasta molto colpita dalla storia e dall'interpretazione degli attori, Un film fantastico ke consiglio a tutti.
Vabbe' la storia è trita e ritrita. Nonostante questo il film ,che fa leva suoi buoni sentimenti e sulla parte migliore che c'e' in ognuno di noi, si lascia guardare anche senza troppi colpi di scena. Belle le scenografie e le interpretazioni, anche quelle dei bambini. Incantevoli le musiche. Sentimentale.
stupendo, finalmente un film sull'educazione che non parla solo di abusi (come la mala education) ma anche di una forte voglia di vivere, di felicità. Questo film mi ha dato l'impressione i voler trasmettere che, sebene la vita é dura troverai sul tuo cammino qualcuno che ti aiuterà a renderla più felice, comprensibile e di sopportare meglio il dolore incitandoti a sconfiggerlo con la forza di volontà e di non cadere nell'auto commiserazione. il guardiano é la provvidenza di quei ragazzi. Poi senza contare la musica che é stupenda e anche la fotografia non mi é spiaciuta ( in questo almodovar ammetto che é bravissimo). cmq io non oserei troppo a paragonarlo all'attimo sfuggente.. il maestro instaura un rapporto con il ragazzo che canta meglio in maniera da prepararlo ad eventuali sconfitte non solo a lodarlo per il suo talento ma lo educa ad essere più critico con se stesso e questo aiuta il ragazzo a aver più fiducia in sestesso, in poche parole a maturare. nell'attimo sfuggente il maestro si limita a galvinizzare gli studenti per poi non inserirli nella realtà ben più dura come il rapporto con i propri genitori.
Bello! Idea di fondo già sfruttata (vedi i vari "Attimo fuggente", "Forza della volontà" ecc.) ma x fortuna stavolta non siamo in America, e il tema è trattato con tanta delicatezza e poca melassa. E commuove, forse anche grazie alla musica che fa da sfondo a tutto il film. Magari c'è qualche improbabilità o incongruenza, che non impedisce cmq di gustarlo.
Qualcosa di Pagnol ("Merlusse") ma dubito che qualcuno lo conosca Qualcos'altro di Vigo, ma effettivamente è un vertice inarrivabile: di solito film del genere disturbano il mio stomaco... forse sono diventato neutrale chissà eppure... L'adulto e il bambino che dedico a me stesso - Sono il solito artista fallito, non ho altro di meglio da fare che diventare un'improbabile sorvegliante da riformatorio... però anche se non spicco il volo sono l'unico che potrebbe farlo, in questa storia L'unico adulto - Tu l'hai mai trovato un padre che ti porta con sè il sabato? Chiudo gli occhi e mi ritrovo con le ginocchia sbucciate dalle parti di Vasco Pratolini (De Amicis mi dava la nausea anche allora) Avevo i miei amici balordi, con me avevano un grande cuore, forse riuscivo a calmarli, non so, ma mi sentivo protetto da loro e loro... volevano qualcuno che non li temesse... la paura è l'istinto Ho sempre amato Lucignolo e continuerò a farlo, troppo disperato per essere disprezzato, troppo solo per fare davvero del male a qualcuno (L'elegia è la speranza anche Malle con "arrivederci ragazzi" ambiva a fare un film elegiaco Non so se ci sia mai riuscito davvero) - La musica è la vita, ma poi incombe il sapore lugubre e silente della morte (prima scena) - Oh dunque appartengo al novero dell'umanità che non spicca il volo Come tutti gli altri del film Mi guardo indietro e tutto mi sembrava bellissimo Volevo diventare grande... - I miei occhi invece osservano te e anche gli altri... ma non posso capire nè condividere la debolezza degli adulti, vorrei volare ma vedo che anche voi non riuscite a farlo Tutti temete di cadere, oh Icaro Sono solo col mio canto, e cerco... cerco soltanto di essere ascoltato - L'elemento di disturbo: il ragazzino che vuole fare l'uomo Da adulto, mi sento minacciato - non dalla sua forza esibita, ma dalla mia debolezza repressa In fondo mi sento sollevato quando te ne vai, e non dovrò occuparmi più di te (un'0rfanismo sociale in più: non hai osato ascoltarmi) - Ora mi guardo indietro e vedo... vedo il volto rassicurante della mia spiritual guidance Ora posso volare - Svanirò nell'ombra e sottovoce Epilogo: per i miei gusti troppa insulina nel sangue, ma va bene anche così Meglio tuttavia di altri film sul genere Sono tornato bambino per circa 100 minuti. Quando capivo di non volerlo essere, mentre i "grandi" al mio fianco mi guardavano con amore e qualche volta invidia...
Davvero ben fatto. Raramente mi piacciono film francesi, ma questo merita davvero. In particolarmodo se qualcuno si intende di psicologia dello sviluppo, o di pedagogia, troverà alcuni spunti davvero interessanti. Un bravo a Mino Caprio. Grande doppiatore (Peter Griffin tra tutti).
Che meraviglia !! Film poco pubblicizzato nato alla "chetichella" ma un vero CAPOLAVORO !!! GRANDE figura quello del sorvegliante interpretato da Gérard Jugnot che da "ometto semplice, semplice" riesce ad avere la genialità di aiutare dei ragazzi disaddatati, attraverso la musica, le sue parole ed i suoi gesti; meravigliosi i ragazzi tutti "non attori" sopratutto quello che interpreta Jean Marais da giovane "scovato" in un coro di Lione; a volte sono le persone semplici che lasciano un "segno" nella storia, eroi sconosciuti ai più ma, indimenticabili....