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A mio parere non tutto è da buttare, certo è che ci sono tante cose che non funzionano, a cominciare dalla scelta di far interpretare Pinocchio a Benigni stesso, non tanto per una questione di età ma perché è proprio lo stile di recitazione a non essere convincente. Anche altre scelte del cast non convincono. L'intenzione di Benigni di mettere il suo tocco personale sul capolavoro di Collodi è chiara e da un lato pure lodevole, peccato che a conti fatti quello che ne viene fuori è un film veramente noioso e a tratti pure fastidioso. Non aiuta il fatto che di "Pinocchio" esistano una miriade di trasposizioni con cui è inevitabile ritrovarsi a fare un confronto, e questa è una di quelle che ne esce peggio in assoluto. L'aspetto tecnico (scenografie, costumi ed effetti speciali) è probabilmente la cosa migliore del film, ed è pure comprensibile visto che è costato parecchio, specie relativamente alle produzioni italiane. Alto budget che appare nel complesso sprecato anche più perché Benigni arrivava da quel bellissimo (e di successo) film che è "La Vita È Bella".
Pinocchio di Benigni si puo' commentare con il sucesso da alla testa costato la bellezza di 60 milioni di euro il film rappresenta tutto cio che c'è di sbagliato nel mondo benigni 50enne interpreta un bambino , non è truccato da burratino eppure i soldi c'erano. la scene della creazione del burratino registicamente è bruttissima dettaglio sul legno che viene scolpito poi primo piano fisso su giuffrè che parla a pinocchio e si sente la voce di benigni fuori campo con una vocetta infantile e fastidiosa. non si vede la lavorazione del burattino e quindi c'è la dobbiamo immaginare, i soldi non mancavano per qualche effetto speciale ripeto. quando pinocchio esce di casa a combinare guai si mette a suonare due coperchi dei bidoni come dei piatti. piu' che vedere pinocchio sembre di vedere un cinquantenne che fa il gioppino per strada. la fata turchina interpretata dalla braschi è anonima senza espressioni, il grillo parlante appare ma senza influire mai nella trama rimanendo inutile. medoro che dice signora io devo ancora finire di nascere ( che cosa??) e che va sempre in giro con un puppazzo in mano , perchè? alcuni episodi come il contadino e le tre pere sono delle grandi lezioni di vita ma beningi a traviato il messaggio riducendo tutto sull' umorismo. il gatto e la volpe sono troppo sopra le righe, lucignolo è un discolo e basta una machietta, un altra scene ridicola è mangiafuoco che fa bollire dell' acqua e l'assapora con gusto (deve essere squisita l'acqua calda ) e dice di voler mangiare il burattino ricordiamoci di legno signor mangiafuoco hai dei gusti un po duri' ma ad ognuno la sua opinione culinaria. i conigli neri indovinate un po' sono dei costumi da 4 soldi con dentro degli attori bambini. no davvero 60 milioni e poi fai il costume da recita scolastica? i personaggi ti danno zero empatia , non ci sono sentimenti tra di loro quando la fata vede pinocchio penzolare impiccato non fa alcuna espressione la scene deve essere drammatica ma invece non ti dice niente la scena finale con l' ombra del burattino che insegue la farfalla che aveva animato il tronco di legno mi dice davvero poco. da lodare sono le scenografie che sono davvero belle felliniane tra il posticcio tetrale e il realistico io il paese di pinocchio me lo immaginavo cosi' , gli effetti visivi che anche dopo vent anni sono fatti molot bene il pescecane , mangiafuoco e gli sfondi e i topini. giuffrè e Luis Molteni sono semplicemente perfetti Molteni in particolare è una via di mezzo tra il grottesco e l'inquietante l' omino di burro è un orco in forma umana è questo lo rende piu' affascinante. i costumi sono belli e anche Nicola Piovani se la cava bene come colonna sonora. questo film ha un punto in piu' rispetto ad hero perchè almeno non c'è propaganda ma solo pessime scelte di recitazione, regia e scenggiatura.
Un mezzo disastro. Tono troppo bambinesco, Benigni dedito all'overacting diventa molto fastidioso (oltre al fatto che impersonare un bambino è stata una scelta molto sbagliata), altri attori fuori ruolo. Una delle poche cose che invoglia ad andare avanti a vedere il film è la scenografia, ottima, quella si.
Allora, ho riletto di recente il romanzo capolavoro di Collodi (il libro simbolo della mia infanzia), così da poter avere una mente bella "fresca" del romanzo ma soprattutto dei suoi messaggi. Voglio che sia chiara una cosa: Benigni è un bravo caratterista, su questo non ci piove. "La vita è bella" è un film che adoro, e ci stava da parte sua voler passare da un film profondamente toccante ad un film dai toni certamente più luminosi, scegliendo stavolta di adattare un'opera nota in tutto il mondo e che è stata già adattata in tutte le salse. Purtroppo, ci troviamo di fronte ad una mezza ciofeca. Il problema principale del film risalta già nella prima scena. La fata è interpretata da Nicoletta Braschi, e va bene che è la musa ispiratrice di Benigni, ma la recitazione è ai limiti della legnosità. Ma non raggiunge (in negativo) il livello della performance di Benigni. La peggiore scelta è stata senza dubbio la scelta di Benigni di interpretare Pinocchio. Pinocchio è un bambino di al massimo dieci anni, e qui è interpretato da un uomo cinquantenne che PER TUTTO IL FILM recita in un falsetto irritante nei momenti "comici" e che rovina del tutto la ""drammaticità"" dei momenti più drammatici. Se Benigni voleva interpretare un personaggio principale entrando nel vivo della storia va benissimo, l'ha fatto in "la vita è bella" e ha funzionato, ma poteva scegliersi tantissimi altri ruoli fuorché quello del bambino! Poteva fare Geppetto (certo, sotto un bel po' di makeup) e ci sarebbe stato già meglio! Che dire, in certi momenti sfioriamo l'imbarazzo totale verso gli attori e verso la sceneggiatura che in certi punti altera abbastanza lo scritto originale. Sarò onesto, il film segue abbastanza fedelmente le dinamiche del romanzo (che sono, lo saprà bene chi l'ha letto, piuttosto movimentate) e ciò può rivelarsi un'arma a doppio taglio. Se da una parte abbiamo una buona fedeltà nel seguire l'opera originale, dall'altra abbiamo una storia frenetica che non ti lascia neanche il tempo di riprendere fiato che ti ritrovi catapultato in qualche altra sequenza. Bisogna sapere introdurre momenti più tranquilli per permettere allo spettatore di rifare il punto della situazione e rilassarsi un attimo per prepararsi ai successivi sviluppi. Non sono un esperto di cinema, ma cerco di vederne il più possibile e così notare i pregi di una sceneggiatura scritta bene e una sceneggiatura scritta male. Inutile dire a quale categoria faccia parte la sceneggiatura di questo film. Il film Disney è qualcosa di distante anni luce dal libro, ma è riuscito a mantenere intatto lo spirito della storia e dei personaggi. Una trasposizione cinematografica deve essere ossessivamente fedele? No, la fedeltà dovrebbe esserci, ma la prima cosa che deve avere una trasposizione cinematografica è lo spirito dell'originale rimasto intatto. La versione Disney ci è riuscita alla grande, non segue le dinamiche del romanzo ma comunque riesce a lanciarti gli stessi messaggi del romanzo (e poi non aveva Benigni nei panni di un bambino) Le poche cose salvabili sono l'interpretazione di Geppetto (ma un film intero non può reggersi sulle spalle di una sola persona) e gli effetti speciali, davvero ben realizzati e ricchi di un che di sognante che ben si addice alla storia. Per il resto, evitatelo. Se volete un live action che conservi bene lo spirito del romanzo, abbia buone performance e sia scritto bene correte alla versione di Comencini
Questo film secondo me non sarebbe affatto male - voglio dire, la storia nella gran parte dei casi segue fedelmente il testo di Collodi, e questo non può che esserne bene, data la bellissima storia di partenza, no? - ma secondo me ha due ENORMI pecche che incidono fortemente sulla riuscita dell'opera:
1) Benigni che recita Pinocchio. Per dare l'impressione di interpretare un bambino, il suddetto attore è costretto a usare per tutta la durata del film un forzatissimo falsetto, irritante, isterico e finto laddove pretenderebbe di risultare triste e disperato. Purtroppo 108 minuti accompagnati da questa recitazione stucchevole incidono fortemente - almeno, questo è stato il mio caso - sul gradimento complessivo dell'opera. Il peggio arriva nelle scene tra Pinocchio e Fata, con una combo malefica di recitazione leziosa di lui, e monoespressiva di lei: brutto, brutto, brutto. Non vedo l'ora di rifarmi le orecchie con la versione di Comencini. :P
2) Il tono del film. Ma solo io ho visto cadute di serietà e ridicolaggini ovunque, dall'inizio alla fine? Cosa mi rappresenta Pinocchio che deve rubare la parrucca a Geppetto per convincerlo a saltare dalla bocca del pescecane, o il Gatto e la Volpe che nel mentre uccidono Pinocchio si danno a fuoco e devono buttarsi nel lago? Io boh, ridicolaggini eccessive che spezzano indelicatamente la tensione di quelle scene. Persino sul finale serio, mi ritrovo demotivanti uscite verbali di Geppetto, assolutamente fuori contesto. Voglio dire, l'ironia nel libro non manca, ma fotunatamente è ben dosata, giusto giusto per alleggerire l'opera dei toni moralistici che mai risultano pedanti; allo stesso tempo non risulta mai veramente invadente, tanto che sul finale, veramente tanta malinconia, non lo ricordavo assolutamente così potente.
In realtà comunque ci sarebbero altre scelte di trama che non m'hanno convinto affatto: l'incipit tra cocchiere e fatina, assolutamente fuori contesto (ma non sarebbe stato meglio rappresentare un onestissimo incontro tra Geppetto e Mastro Ciliegia?), e banalissimo dei dialoghi, laddove pretenderebbe di risultare poetico. Altri momenti vengono invece sacrificati dalla messa in scena e non possiedono l'incisività che si meritano; ne riporto tre:
1) L'episodio di Pinocchio che si ritrova a fare il cane da guardia rappresenta un'importante lezione sull'onestà e la ricompensa che ne segue; bruttarella la rappresentazione filmica con lui che semplicemente scappa via liberato da Lucignolo, occasione persa per arricchire la psicologia del personaggio; 2) la colazione a casa di Pinocchio a base di panini imburrati e caffè-latte: nel libro legittimamente arriva dopo un periodo di serio studio e impegno, nel film campa un po' per aria così, anche qua: perde completamente di potenza e risulta essere banale e posticcio. Non ci voleva davvero nulla a rappresentare con un montaggio l'anno scolastico di Pinocchio, così da dre maggior enfasi e soprattutto contestualizzazione. 3) La trasformazione-ricompensa. La resa di Benigni non è male, ma m'è risultata un po' incompleta: penso che far vedere Pinocchio che effettivamente vende i canestri e si esercita nel frattempo in lettura e scrittura, avrebbe dato un po' più di respiro al tutto; ma questa è forse la mia "critica" più soggettiva perché ho adorato il finale del romanzo, di tal potenza e malinconia!, tal da rendermi monco quello del film, non brutto di per sé, quello no.
Cosa salvo dunque? Le interpretazioni di Geppetto e Lucignolo, nonché la confezione estetica e le suggestive musiche di Piovane, che anzi non rammentavo così belle.
Trattasi di revisione, ma è come se fosse la prima (visto al cinema decenni fa): Benigni ha avuto l'opportunità per bissare il successo del capolavoro" La Vita è bella", ma l'ha sprecata su tutti i fronti. Partendo dalla conferma della Braschi: capisco che è sua moglie e per darle visibilità e soldi farebbe di tutto, ma ritrovarmela in qualsiasi ruolo in ogni pellicola, è.. estenuante! .Il ruolo della fatina poteva essere interpretato benissimo da un'altra attrice, così come I Fichi d'India nel ruolo del Gatto e la Volpe: imbarazzanti. Ci si chiede come abbiano fatto per far carriera sti due, a me personalmente non mi hanno MAI fatto ridere. La pellciola poi è ridondante e si perde nei suoi costumi e nella sua poca incisività. Bocciato su tutti i fronti.
Dopo il successo de "La Vita è Bella" e con un ampio budget a disposizione, Benigni si è giocato la carta Pinocchio per riconfermarsi e fare quel salto di qualità per entrare nell'Olimpo...e invece..... con rammarico mi tocca affermare che dopo la poetica vita è bella, era alquanto facile scivolare...e così è stato.... Benigni da una sua personale rivisitazione della storia di Pinocchio che non esalta lo spettatore.....(ricordo ancora il senso di rammarico e dispiacere all'uscita del cinema....) sbagliando anche la scelta degli attori (i fichi d'india per esempio sono impresentabili...), si salvano i costumi e l'imponente scenografia ma niente più.... un film mediocre e deludente, che non appagò le aspettative di nessuno neanche degli americani secondo me.... Peccato, occasione mancata
Pinocchio non mi è mai piaciuto come racconto quindi sono già di parte, ma Benigni bisogna dirlo...dopo "La vita è bella" ha perso la bussola tra divina Commedia e partecipazioni/regia di film come questo, addio alle vecchie commedie "da ridere" dei primi 90 e che peccato! Questo è un film patetico e noioso, autocelebrativo per il Roberto nazionale che crede di fare il filosofo-poeta simpatico ma che alla fine mette su una pellicola inguardabile. I Fichi d'India ne "il gatto e la volpe" sono di una oscenità unica e poi mettere sempre dentro la moglie Nicoletta Braschi è una cosa che aborro :) Se proprio vuole tirare in ballo la letteratura italiana che faccia una trilogia sulla Divina Commedia, ma come si deve...con l' ironia che caratterizzava i suoi film storici!
La vita è bella è stato l'apice assoluto della carriera di Benigni; perciò logico attendersi una discesa nei film seguenti.....ma questo schifo di film proprio non lo concepisco!!...Bene solo Kim Rossi Stuart nel ruolo di Lucignolo, e le sfarzosissime scenografie!
Benigni è riuscito a rovinare un classico come Pinocchio. Ha sbagliato tutto, ma proprio tutto: ha toppato completamente la scelta stilistica. Non parliamo poi degli attoroni in questione.
Questo film rappresentava il trampolino di lancio di Benigni nel palinsesto cinematografico americano, dopo il graditissimo successo de La vita è bella. Il film infatti è stato cospicuamente finanziato dalla Miramax, nota casa di produzione degli Usa. Il risultato però è sicuramente è stato di gran lunga inferiore alle attese. Benigni compie il suo passo più falso: giocare prima di tutto con la lingua italiana, e ok... ma come tradurre in inglese il senso di certe battute tanto da lasciarne incontaminato il senso ? Non si può ! (pensate alla scena de "Rivivisci fatina !" quanti tra noi hanno riso, ma all'estero ?) Il secondo errore è la scelta del cast in alcuni punti. Il terzo è quello di aver voluto rivisitare il Pinocchio di Collodi in casa di Fellini. Roberto non è Federico, e si vede ahimè. Una comicità senza l'apiglio di significati ulteriori ci regala una bella trasposizione di un romanzo, ma davvero nulla di che cinematogrficamente parlando- almeno non se confrontato con un precedente illustre come La vita è bella. Crisi creativa per Roberto che non farà meglio con la Tigre e la Neve...
Film bruttissimo con un pessimo Roberto Benigni. Da uno dei film più costosi del cinema italiano mi aspettavo qualcosina di più. In generale questo "pinocchio" è un film evitabilissimo. Guardatevi il cartone che è molto, molto meglio di questa ciofeca. Bocciatissimo!!!!!!!!
Purtroppo solo Totò avrebbe potuto fare un Pinocchio adulto all'altezza.Benigni è sottotono ed i Fichi d'india non si possono paragonare minimamente a Franco e Ciccio(che fecero il gatto e la volpe nel bel film di Comencini).Bravo Giuffrè anche se tagliato non sfigura rispetto al grande Manfredi
Ditemi voi, chi non avrebbe scommesso sul capolavoro assoluto nel momento in cui il comico toscano avrebbe interpretato Pinocchio? Non è stato così. L'operazione ha avuto un budget faraonico e dopo essere stata lungamente annunciata e lanciata in pompa magna, ha deluso quasi tutti, anche fra i più sfegatati fan di Benigni(ma ci sono anche alcuni cretini con le fette di salame sugli occhi che lo credono un capolavoro). Inoltre il set è troppo festoso e colorato, non è per niente realista, non da la più pallida idea della miseria di quei tempi. Benigni, ormai costretto a misurarsi con i grandi temi e autonominatosi erede di Fellini, fallisce cercando di far diventare necessaria la rilettura del testo.
Che noia di film, molto fastidioso Benigni con la sua vocetta cerca di fare il bambino, la Braschi se non fosse la moglie del regista chissà dove sarebbe adesso.
Non ho letto il romanzo di Collodi quindi non so quanto sia fedele o no al libro. Credo che comunque non si riesca a salvare niente di questo film a parte le musiche di Nicola Piovani e i bellissimi paesaggi toscani. Persino le recitazioni sono pessime e forse si salva giusto il "Lucignolo Rossi Stuart". Uno scivolone del genere da parte di Benigni non me l'aspettavo davvero.
Nel mio cuore rimane sempre il Pinocchio del 1973. Questo è una rivisitazione maldestra di Pinocchio, con Benigni che si mette a fare bambino ma bambino non è. Un film veramente mediocre, molto.
reputo benigni un buonissimo attore ma questa è una spazzatura di prima categoria. non strappa neanche una risata, forzato per tutto il film in un ruolo che, apparte fisico, non gli riesce proprio. bocciato.
Voto 1 ed è anche troppo. Un film del genere non merita nessun altro voto in più perche' il budget speso non puo' portare ad un risultato, o meglio dire uno scempio simile. Troppi i mezzi investiti per raggiungere un risultato del genere. Nicoletta Braschi, un messaggio per te: "non sai recitare, mettitelo in testa!!!!!"
Si sarebbe salvato Kim Rossi Stuart se fosse capitato un un contesto piu' decente di questo...
Non l'ho trovato così terribile. Si il film è brutto, non ci piove, ed è parecchio deludente visto i grandi mezzi a disposizione. Sull'onda del successo internazionale de La Vita è Bella non ci si aspettava un flop del genere. Rimandato, con riserva.
Clamoroso scivolone di Benigni,in questo film si salva poco o nulla,e poi basta veramente di utilizzare come attrice la moglie Nicoletta"palo della luce"Braschi!!!
Se dico che al cinema quasi mi addormentavo e che gli altri che erano con me sbadigliavano a tutta forza, vale come commento? Non bello,anche se non paghi......purtroppo io pagai.
Benigni si è sciolto nel mare del sentimentalismo becero..mi sembra di assistere a una recita di buonismo politico. Benigni è ora di deporre le armi! I tuoi film oramai sono solamente dei Ripieni per Gonzi.
fedele ricostruzione della fiaba di Collodi ma decisamente noioso. L'interpretazione di Benigni è un po' sottotono, la fatina più che una mamma sembra avere una vaga connotazione erotica mentre il Geppetto di Giuffrè appare freddo e anche cinico.Consigliabile la visione della versione di Comencini per un confronto
Ben confezionato e dotato di un badget da kolossal,il pinocchio diretto da benigni e'solo un pessimo riassunto di tutti gli episodi chiave del classico di Collodi,con una sceneggiatura piatta e incapace di donare continuita'agli avvenimenti:meccanico,approssimativo e abbastanza mediocre nella costruzione dei personaggi(tutti ridotti a banali macchiette),il film tocca il punto piu'basso propio nel protagonista principale,rappresentato come un bambino insterico in preda ad attacchi epilettici...da salvare fotografia,scenografie e costumi,ma per il resto niente da fare.
Inserisco il DVD, premo PLAY e mi accomodo sulla poltrona. Dopo 15 minuti realizzo che Benigni non si è sforzato di rivisitare la vicenda come invece mi aspettavo. Resisto altri 5 minuti e realizzo che Benigni adulto nelle vesti di un ragazzino con tanto di "vocina" è assolutamente fastidioso. Inverto l'azione: mi alzo dalla poltrona, premo STOP e disinserisco il DVD. Distinti saluti.
Che delusione, quando andai al cinema, mi ricordo che ero veramente emozionata perché sapevo dentro di me che Benigni aveva tirato fuori un capolavoro. Che delusione invece....Niente di piu' della storia che noi tutti conosciamo bene di pinocchio, Benigni c'era?? io non l'ho visto, c'era uno che faceva la parte di pinocchio che gli assomigliava, ma non era benigni... Anche i Fichi d'india si sono attenuti strettamente al copione. Sconsigliatissimo se avete visto altre trasposizioni di pinocchio e non volete restare delusi!
E io che pensavo fosse una versione comica e satirica del capolavoro di Collodi... Adoro Benigni e adoro Pinocchio, ma questo film non mi è piaciuto molto. Sicuramente il peggior Benigni, se ripenso alla Vita è Bella o a Il Mostro mi viene da piangere. Va beh, comunque penso che i 45 milioni di euro che è costato potevano essere facilmente risparmiati per altre pellicole.
Considerato da tutti come il "flop" di Benigni. Mi ricordo che era abbastanza noiosetto, neppure Benigni, nonostante si impegnava, riusciva a risollevare il film. Sconsigliato.
Irritante, noioso ai limiti della sopportazione. Roberto Benigni con questo film ha veramente toccato il fondo. Per me che l'ho amato alla follia in pellicole come Berlinguer ti voglio bene, Chiedo asilo, Tu mi turbi, un obbrobrio del genere è deleterio alla salute.
Assolutamente I-N-D-E-C-E-N-T-E del sopravvalutatissimo Benigni a cui gli elogi sono andati in testa........ FLOPPONE ORRIBILANTE che ha giustamente sbancato i Ratzie, un film in cui francamente non riesco a salvare niente nemmeno l''impostazione tecnica, gli Americani ci hanno abituati bene....... TENTATIVO di imporsi al pubblico Usa con un pellicola commerciale, Benigni sceglie Pinocchio come storia adatta per girare il mondo, senza rendersi conto di essere semplicemente ridicolo...... e poi BASTA CO STA BRASCHI se vi dovete lasciare lasciatevi mettitelo in crisi sto matrimonio ma per piacere liberacela dai tuoi film!
GRANDE COMICO GRANDISSIMO, BUON ATTORE REGISTA MEDICORE e PESSIMO per le sue ambizioni
Solitamente tutte le frivolezze di benigni sono compensate da una poesia di fondo, che questa volta però è del tutto assente. Il film inutile e apatico, uno dei meno riusciti dell'autore.
Se da piccolo non avessi avuto un fantastico libro illustrato del peso di 2 kg sulla storia di Collodi il voto sarebbe probabilmente ancora più basso. Il 4 lo raggiunge unicamente per i costumi e alcune ricostruzioni scenografiche fiabesche ben riuscite. Ma il resto........ da dove cominciare............... ehm.,...... Benigni come Pinocchio? Come si fa a non accorgersi dell'assurdità di Benigni come Pinocchio?
Ti passa in mente a ogni minuto del film....ma è Benigni quello? Ma è Pinocchio? Ma è lui Pinocchio? Ma nooo.. Ma è proprio lui? Cribbio ma come si è conciato? Ma l'hanno pagato per farlo ? Ma quel pigiamino colorato... è lui? Nooo... Ma la fata turchina è sua moglie? Che cacchiata....
non mi ha entusiasmato, come normalmente fa Benigni e qua sembra veramente che l'ottimo regista non ci creda veramente. tutta l'impostazione è sbagliata: la storia è per bambini, pinocchio è bambino nel grande romanzo di Collodi, rimanga bambino anche nel film; sarebbe stato bellissimo l'inserimento del figlio di Benigni già visto felicemente ne "La Vita è Bella" e come padre (è un ruolo importante) Roberto, invece capovolge i ruoli con un Pinocchio adulto travestito da infante e la cosa se voleva risultare originale è nondimeno grottesca, poi la Braschi non più giovane che fa la fatina è ancor più distorto. poi è noioso, è stato rovinato un classico della letteratura e qui non c'è la freschezza degli altri film di Benigni come "Johnny Stecchino", però tutto sommato il voto non scende sotto il cinque e si salva in estremis.
Benigni fa parte di quella schiera di attori (- registi) capaci di grandi slanci e di opere opertanti, ma anche di mediocrità riluttanti! Ecco, il film in questione, a miio parere, fa parte di questo genere! Non saprei quale spunto positivo cogliere nella pellicola.
Film deludente con attori poco convincenti. Benigni si sforza, ma la sua interpretazione non basta a salvare una pellicola che alla fine , dispiace affermarlo, non lascia assolutamente niente.
E' un genere che non mi piace, ma penso che non sia un gran film. Benigni fuori dalla satira politica e sociale o dal cabaret esistenziale non può piacere agli adulti, ai bambini forse sì, non so...
Un cinquantenne che si finge un bambino, con una irritante voce in falsetto. Altri giovincelli interpretati da attori di poco più giovani di benigni per dare credibilità alla farsa. Attori non all'altezza (i fichi e Kim Rossi Stuart si salvano a malapena). Un solo termine per descriverlo, che con fiabesco fa solo rima. Grottesco.
Ridicolo Ridicolo Non so riuscito a vederlo per più di venti minuti Come si fa un uomo di 50 anni a intepretare Pinocchio? Come sempre Benigni ha manie di protagonismo. Non poteva fare Geppetto? Poi alla moglie fa fare la fatina. Le offese Benigni se le tira
Mai visto un Pinocchio così antipatico. La storia è molto fedele a quella del libro senza particolari spunti di originalità; la scelta degli attori è pessima, a partire dai fichi d'india fino fino ad una fastidiosa fatina interpretata da Nicoletta Braschi. E come se non bastasse Benigni imita pure la voce dei fichi d'india nell'interpretare Pinocchio.
Probabilmente il film – bello di Benigni. Già la storia di Pinocchio non mi piace e qui è la sua esatta storia, solo ke è interpretata da alcuni comici ed è quindi + divertente (ma neanke + di tanto a dir la verità). È la presenza dei fichi d’india ke impreziosisce il film. Tutto il resto è sufficiente.
Quando ho saputo che stavano girando questo film e che l'attore sarebbe stato Benigni ho pensato che sarebbe stato un capolavoro, perchè Benigni come personaggio rispecchia la figura di Pinocchio. Ma purtroppo è stata una delusione!!!
perchè roberto? perchè hai voluto fare questo film? hai raccontato la favola di pinocchio e niente più, forse mi aspettavo qualcosa di speciale per il tam tam mediatico creato per l'uscita di questo film , ma dopo la vita è bella non potevi finire così in basso, non c'ho trovato nulla di più della favola di pinocchio di collodi, pensavo che con la tua visione poetica del mondo riuscissi ad aggiungere fantasia e emozione ad una favola già bella di suo ....perchè?
Come devastare una delle più belle fiabe della storia della letteratura in un'ora e mezza. Benigni, dispiace dirlo, ridicolo se non imbarazzante con quel vestitino addosso, effetti speciali di cui tanto si è parlato ridicoli e, dulcis in fundo, Nicoletta Braschi, probabilmente la peggiore attrice non bona del nostro cinema. Ma diamine, Roberto, hai vinto un premio oscar come miglior attore protagonista in tempi più felici, mica roba da ridere! Quando lo capirai che tua moglie non è capace di recitare?LIberatene (cinematograficamente parlando, s'intende), per il tuo bene e per quello dell'umanità! il clou resta comunque la trasformazione in "bambino vero": è tale e quale!!! mi scuso per non aver messo lo spoiler, ma credo di fare del bene alla collettività se dissuado qualcun altro dal vedere 'sta roba!
Non so da dove partire...l'idea di Benigni di fare Pinocchio è sicuramente entusiasmante e ironica,ma purtroppo il film non riesce da intrattenere lo spettatore neanche per 20 minuti.Benigni butta a caso un personaggio molto sfigurato dalla sua ingenuità facendolo diventare ridicolo,il resto dei personaggi"ensemble"non ottengono nulla...purtroppo da dimenticare...forse soltanto le musiche possono aiutare alla sorte sciagurata del film,ma il resto è banalità
Non vorrei sembrare superficiale, ma per fare Pinocchio ci vuole innanzitutto un bambino! Altrimenti si ride e basta. E Benigni ce ne fa fare parecchie di risate in questo film, tra saltelli, voci in falsetto e piagnistei ridicoli! Ci hanno detto che la scenografia sarebbe stata bellissima, ma in quel periodo era uscito anche il ritorno del re, e di certo una sediolina di legno di pino e un naso digitale non ci fanno sgranare gli occhi! (e non si può far finta che film come il signore degli anelli non esistano, altrimenti non cresceremo mai noi italiani!). Comunque fedele al libro, anche se inutile, perchè siamo stanchi di Pinocchio, lo abbiamo visto fatto alla grande con la Lollobrigida e ci è bastato. E poi credo che Benigni avrebbe di meglio da raccontarci! La fata turchina poi è quello che è, un attaccapanni con la parrucca celeste davanti alla cinepresa. Sassolini a favore? Il gatto e la volpe, sorpresa di quei poveretti dei fichi d'india. Noia, noia, noia.......
dopo la vita è bella era difficile ripetersi....ma con tutto il tempo che c'ha lavorato a sto film poteva fare meglio...benigni rimane comunque un grande
Che cappellata... Sembra una recita delle elementari. Peccato rovinare una fiaba bellissima famosa in tutto il mondo... Benigni con quella voce sembra un recchione e poi non c'entra proprio niente con il personaggio. Dovrebbe essere un burattino di legno e soprattutto piccolo, invece è un cinquantenne in carne e ossa che non ho proprio capito se benigni sperava che nessuno si accorgesse della differenza... Come si fa alla sua età a fare la parte di un bambino delle elementari?!?! Se voleva essere comico direi che è riuscito solo a essere ridicolo. Poi quando diventa bambino... Cioè il vero pinocchio diventa bambino, lui rimane tale e quale. (magari se alla fine diventava di legno sarebbe stato un colpo di scena che avrebbe risollevato il film dandogli perlomeno un senso. Senza parlare dell'effetto del naso che in una scena se lo sono fatti scappare proprio (prima c'è, poi al fotogramma successivo scompare misteriosamente). Il pescecane è veramente mostruoso... Non lo so magari l'intenzione era un'altra, chi lo sa... Senza senso proprio.
P.S ma Mastro Ciliegia che fine ha fatto? o sono io che me lo sono perso?