quel pomeriggio di un giorno da cani regia di Sidney Lumet USA 1975
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quel pomeriggio di un giorno da cani (1975)

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locandina del film QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI

Titolo Originale: DOG DAY AFTERNOON

RegiaSidney Lumet

InterpretiAl Pacino, John Cazale, Charles Durning, James Broderick, Beulah Garrick, Chris Sarandon, Lance Henriksen, Penelope Allen, Carol Kane

Durata: h 2.04
NazionalitàUSA 1975
Generepoliziesco
Al cinema nel Novembre 1975

•  Altri film di Sidney Lumet

Trama del film Quel pomeriggio di un giorno da cani

Il 22 agosto 1972, tre balordi assaltano una banca di Brooklyn. Uno dei tre si tira subito indietro e scappa; Sal e Sonny restano intrappolati nei locali della banca dopo l'intervento fortuito della polizia.

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Voto Visitatori:   8,21 / 10 (142 voti)8,21Grafico
Migliore sceneggiatura originale (Frank Pierson)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale (Frank Pierson)
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Voti e commenti su Quel pomeriggio di un giorno da cani, 142 opinioni inserite

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Filman  @  21/10/2021 10:07:41
   9 / 10
Una volta messa in moto la manifestazione artistica della New Hollywood alcune libertà dei registi erano diventati di approvazione comune: non si aveva più bisogno di un genere definito, non erano più necessari degli eroi come protagonisti, la critica sociale aveva la priorità sul resto.
DOG DAY AFTERNOON nasce in questo contesto, ovvero quello delle lotte per le libertà individuali, per la non marginalizzazione sociale, per le parità, per l'antirazzismo, per contrastare la tirannide della polizia. E pur essendo un film su una rapina goffamente andata male riesce a parlare di tutto questo, incredibilmente: degli emarginati sociali, degli ex-soldati senza ragione di vita, dell'omosessualità, della povertà, delle rivolte contro la polizia, degli hippy.
Sidney Lumet dosa ironia e dramma per una storia semplicissima ma che riesce ad essere un resoconto umano di quegli anni, dirigendo uno dei capolavori della New Hollywood.

Nic90  @  04/07/2016 23:54:45
   6½ / 10
Un film che fa la sua parte e ha molti significati intrinseci, ma a mio parere nulla di eccezionale come decantato...
Otima interpretazione come sempre di Al,la sceneggiatura non mi ha colpito piu di tanto,il film e' tratto da una storia vera ma ho letto che l'autore reale della rapina ha riferito che il 30% e' veritiero.
Un film che risente della vecchiaia,comunque una guardata e' d'obbligo.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  30/05/2016 00:36:46
   8 / 10
E, nuovamente (cioè, sarebbe meglio dire: molto presto), Al riesce a trasformare in oro ciò che interpreta.
Decisamente un bel film che, senza la sua interpretazione, sarebbe potuto diventare un mattone indigesto.
Si crea un'atmosfera di simpatia per i due protagonisti rimasti in banca, si annusa l'inganno e quasi si vorrebbe proteggerli.

Tratto da una storia vera non annoia, ti fa soffrire e ti trascina nel vortice della 'compassione'.
Tra l'altro, per l'epoca, un film con, tra l'altro, una tematica pesante: l'omosessualità. Alla fine è per questo che è accaduto tutto.

"ATTICA!" Formidabile, i tumulti della prigione, Vietnam.

marcogiannelli  @  08/04/2016 20:10:09
   8 / 10
gran bel film, forse leggermente overrated dalla critica
grandissimo Al Pacino, bene tutto il cast, la regia, la scenografia e la sceneggiatura è veramente ben orchestrata

DarkRareMirko  @  26/04/2015 13:34:56
   9 / 10
Ottimo film di Lumet anche se tra rapporti amichevoli riguardo rapinatori e poliziotti/ostaggi e qualche momento improbabile (i poliziotti sono spesso vicino a Sonny ma non fanno nulla per catturarlo) la credibilità non è altissima.

Ci sono tensione, recitazioni ottime (anche il compianto Cazale ed un giovane Henriksen sono da notare), regia solida e ritmo che tiene per tutti i 130 minuti di durata.

Ripeto, una rapina edulcoloratissima/romanzatissima imho (ad un certo punto Sonny si mette anche a regalare soldi alla gente!!!), ma la qualità del film non si discute affatto; grande Al Pacino.

galileo  @  08/04/2015 12:07:03
   6 / 10
interessante ma ormai gli anni pesano tutti.

ferzbox  @  30/06/2014 17:23:28
   8 / 10
Comunque Al Pacino è un'attore che spacca davvero di brutto; qualsiasi ruolo gli viene affidato riesce a renderlo superbamente realistico e dotato di un'anima.

Chi è Sonny?....Sonny è uno di noi,uno come tanti,che un giorno gli sono girati i maroni e ha deciso di fare una rapina in banca..

"...se i soldi non me li da nessuno,io che devo fare?!?"-direbbe lui-

Ora,si tratta di un film che parla della solita rapina a mano armata?...bhè,si...direi di si,ma la rapina non è la vera protagonista; la rapina è un pretesto per far dire a Sonny che cosa c'è che non va in questa società di merdà....quali sono i suoi disagi....non è un rapinatore,si tratta di un'eccezzione....è un'onesto cittadino in fase di sclero....

"...tutti calmi e tranquilli,facciamo subito,vedrete che nessuno si farà del male...qualcuno deve andare al bagno?"

C'è tutto un retrogusto ironico in questo film drammatico...tutti stanno vicino a Sonny; il direttore della banca che risulta il più collaborativo,le cassiere che instaurano quasi un'amicizia,la gente per strada che lo ammira,la stessa polizia che sembra quasi comprenderlo; i familiari,che dovrebbero essere le persone a lui più vicine,sembrano essere gli unici a non capirlo.....questa è la cosa più sorprendente di questo film....il primo rapinatore che non riuscivo ad odiare....
Climax anni 70 a tutto spiano......bellissima prova di Al Pacino in una pellicola drammatica condita da un pizzico di "gas esilarante"... davvero coinvolgente; non credevo che mi avrebbe catturato così...

Matteoxr6  @  20/04/2014 23:37:23
   7½ / 10
Film vero. Non impazzisco per i polizieschi, ma questo è diverso: è una descrizione e una critica alla società in molti suoi aspetti. Un voto in più per questo.

Spotify  @  12/04/2014 20:13:46
   7½ / 10
Un'ottimo film, sorprendente e molto moderno. La prima cosa che si nota subito dopo averlo finito di vedere, è che la pellicola è una critica sociale, verso i mass media, la polizia e cose del genere. Il cast è strepitoso, in cui naturalmente spicca un monumentale Al Pacino ( e pensare che questo è solo il secondo film che vedo in cui c'è lui ), poi buone anche le altre interpretazioni. Bisogna anche ammettere che Giancarlo Giannini fa davvero un bellissimo doppiaggio. La scenografia è ottima, e nonostante sia la stessa per quasi tutto il film (il 95% si svolge tutto nella banca), non ci si stanca mai di vedere sempre lo stesso ambiente. Grande regia di Lumet e bella fotografia. I dialoghi sono tutti ottimi e azzeccatissimi. La sceneggiatura è brillante, anche se ci sono un paio di pecche (vedi spoiler), ma è comunque ottima. Da notare poi la quasi totale assenza di colonna sonora. Il ritmo è altissimo, ed è difficile mantenere un ritmo alto in un film del genere. Magari nella seconda parte cala leggermente, ma la noia non si fa sentire mai. Il finale è elettrizzante e carico di suspance (che è presente in tutto il film), anche se era un po' prevedibile che andava a finire in quel modo.

Un bellissimo noir, non è un capolavoro anche se poco ci manca, tiene incollati dall'inizio alla fine. Grande Al Pacino

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  28/01/2014 04:34:54
   8 / 10
"The robbery should have taken 10 minutes. 4 hours later, the bank was like a circus sideshow. 8 hours later, it was the hottest thing on live TV. 12 hours later, it was history"
Quando i film li sapevano fare. Quando i registi erano coraggiosi. Quando le tagline non erano frasi ad effetto ma frasi d'effetto.
Dog Day Afternoon è uno di quei film talmente originali che lascia spiazzati.
Le atmosfere di quell'afoso pomeriggio d'agosto vibrano di realtà pur raccontando una storia talmente assurda da essere vera: nell'estate del '71 un ex-carcerato (Sonny Wojtowicz) si impadronisce di una banca assieme al suo complice (Salvatore Naturale) per rubare il denaro necessario alll'operazione di cambio di sesso del suo amante omosessuale.
L'epoca di fuoco delle dirette TV, l'eredità di un Vietnam prima carneficina ripresa e venduta, le rivendicazioni dei diritti LGBT, la rivolta carceraria di Attica - si respirano gli anni '70 e tutte le sue contraddizioni in questo film. E tutto in uno spazio scenico che si riduce ad una banca e alla strada su cui si affaccia.
E' straordinario come Lumet crei due micromondi così vicini ma così distanti fra di loro: la realtà "interna", dove tutto segue un corso surreale e sin dall'inizio tragicomico - l'empatia che si sviluppa tra i rapitori e i rapiti, le frequenti scenette con le commesse - e quella "esterna", quella dei dispiegamenti di polizia esagerati, dei media, dell'opinione pubblica e delle folle chiassose e incontrollabili.
E' proprio questo il tema di fondo: la società odierna e la capacità di distorcere la realtà a suo piacimento (Sal che viene dichiarato omosessuale dalla stampa) per costruire il proprio show circense e vendere lo scoop.
Diventa quindi impossibile - o meglio inutile - per un regista cogliere una verità dei fatti plasmata dalla Storia secondo troppi punti di vista (le masse, i media, i protagonisti stessi).
Al Pacino è immenso nel delineare il suo personaggio, un padre di famiglia che sa ancora cos'è il vero Amore e vuole dimostrarlo, a scapito dei giudizi della gente. Le scene del testamento, dell'incontro della madre, della telefonata con Leon esternano tutto il tormento di un vero eroe (come d'altronde lo era Serpico) e gli apici emotivi di una storia sulla diversità e sulla sofferenza.
Certo, lo stile inusuale può spiazzare - chi mai si aspetta un crime senza spari e pieno di battute? - ma la lucidità e la freddezza con cui Lumet affronta le proprie tematiche sono un esempio di forte autorialità.
L'unica cosa che non mi è piaciuta: lo sbrigativo finale.
Ma a parte ciò, questo sì che è grande cinema di Hollywood.

jb333  @  14/11/2013 11:31:16
   8 / 10
gran film, con uno strepitoso Al Pacino (come sempre direi)... vale la pena vederlo..

DEX1982  @  30/10/2013 19:07:37
   8½ / 10
cinema di altri tempi con grandissimi attori...

gianni1969  @  19/08/2013 22:52:57
   9½ / 10
Mamma mia che poliziesco!!! Tiene incollati per tutta la durata, con un mostruoso al Pacino. Nota di merito anche per il compianto John cazale

dagon  @  02/06/2013 22:57:48
   9½ / 10
ahhhhh il cinema di un tempo.. che regia, che attori, che sceneggiatura.... grandi tutti: da Pacino a Cazale a Durning. Sottovalutato, talvolta ed ingiustamente, l'apporto di Lumet.

mabumba77  @  02/06/2013 22:45:51
   10 / 10
Passano gli anni ma la bellezza di questo film e' immune alla vecchiaia.Pacino dei giorni migliori!

DogDayAfternoon  @  16/05/2013 21:16:26
   10 / 10
Il miglior film del miglior attore doppiato dal miglior doppiatore. Potrebbe bastare questo incipit per correre a comprare il dvd se ancora non lo avete fatto. Quel pomeriggio di un giorno da cani ha tutto, gli attori i dialoghi la storia tra il comico e il drammatico che ti tiene sempre sulle spine…e poi magnifica l'ambientazione nella canicola estiva con i sudori che scendono copiosi, il "dog day afternoon" che Sonny e Sal non si aspettavano. Se proprio vogliamo trovare una pecca forse quella telefonata con Leon un po' troppo lunga e piatta che potrebbe far momentaneamente cadere l'attenzione, ma vorrebbe dire andare proprio a cercare il pelo nell'uovo. Al Pacino e John Cazale rappresentano qui forse una delle migliori coppie che il cinema abbia mai avuto, l'innocenza di Sal e l'istintività di Sonny funzionano alla perfezione. Un film da guardare e riguardare e riguardare.

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Ultima risposta 04/06/2013 21.39.55
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Rosario5000  @  23/04/2013 00:27:22
   8 / 10
Do' mezzo voto in più per l'impeccabile interpretazione di Al Pacino... finale intuibile già dopo una mezzoretta, ma questo non impedisce a chi lo guarda di rimanere attaccato fino alla fine, e devo ammetterlo, ho tifato per il cattivo stavolta...

Tuonato  @  06/01/2013 14:39:18
   8½ / 10
Un colpo in banca dai risvolti tragicomici, ai due poveri rapinatori non ne dice bene una.
Ma 'Dog day afternoon' forse è ancor di più, viene posto l'accento su diverse novità nella società americana degli anni Settanta: il terzo sesso, l'esagerazione delle operazioni di polizia, la privacy personale corrotta, con la benevolenza e il crescente desiderio di esibizionismo della gente comune, dall'eccessiva "confidenza" dei canali tv.
Applausi per Lumet, discreto nelle riprese e perfetto nel dirigere gli attori, e per Pacino autentico mattatore.

Jumpy  @  27/10/2012 01:04:40
   7½ / 10
Straordinaria la prova del giovanissimo Al Pacino... quasi irriconoscibile.
Nonostante risenta in modo sensibile degli anni, resta una pietra miliare del poliziesco.
Ho personalmente trovato qualche leggerezza (forse ingenuità cinematografica), del resto era molto difficile mantenersi in equilibrio, per tutto il film, tra il grottesco/surreale ed il drammatico.

deadkennedys  @  02/10/2012 18:34:27
   7½ / 10
Ispirato ad una storia realmente accaduta nel 72. Una rapina finita male ed i rapinatori si ritrovano bloccati all'interno della banca con 10 ostaggi.
Al Pacino eccellente e il film probabilmente è il migliore per quanto riguarda il filone delle rapine.

Lory_noir  @  29/08/2012 20:26:15
   7 / 10
Un film che mi ha subito coinvolto grazie alla bravura degli attori e alla naturalezza con cui ti presenta scene bizzarre dovute allo strano rapporto che si viene a creare tra i rapitori e gli ostaggi della banca. Poi a mio parere si appiattisce un po' e perde quota fino a stabilizzarsi ad un livello discreto.

BlueBlaster  @  23/07/2012 15:59:59
   7½ / 10
Di certo gli anni sulle spalle li sente ma tutt'ora è davvero un gran bel film da vedere...dopo la visione ero soddisfatto...mi ha sia fatto sorridere più volte che reso triste!
Un film veritiero che affronta, bene, un bel po di temi...avvalendosi di un Pacino in gran forma ed un Lumet ispirato...per una volta lo stranissimo modo di recitare di Cazale(la cui carriera brevissima è costellata di partecipazioni a film da Oscar nonostante fosse un attore alquanto mediocre e relegato a ruoli da babbeo) ci sta bene...
Da vedere assolutamente.

C.Spaulding  @  10/07/2012 17:53:03
   8 / 10
Film stupendo di Sidney Lumet. La storia è molto coinvolgente e non annoia......un film poliziesco ben girato e ben recitato con grande Al Pacino in una delle sue migliori interpretazioni. Una pellicola drammatica che non lascia indifferenti. Da vedere !!!!

Goldust  @  10/07/2012 16:23:22
   9 / 10
Uno dei miei Lumet preferiti: attori di razza magnificamente diretti, capacità di avvincere lo spettatore sfruttando un'ambientazione perlopiù statica dal minimo appeal ( "la parola ai giurati " docet ) senza tralasciare le stoccate ironiche, una sana critica al sensazionalismo mass-mediatico ed ai metodi dozzinali della polizia americana.
Se Al Pacino è gigantesco, John Cazale non gli è da meno ed i suoi occhi da pazzo non si dimenticano facilmente. Un grande film, tratto da una storia vera.

Son Goku  @  02/05/2012 19:52:29
   7½ / 10
Brillanti interpretazioni, bella regia, buona fotografia praticamente un'ottimo film.

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moregiu  @  17/04/2012 16:05:54
   8½ / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  13/04/2012 16:32:56
   8½ / 10
Appena visto, uno dei tanti film storici di Pacino che mi mancavano.
Che dire... mi sembra che sia un film talmente famoso da rischiare di essere fin troppo ripetitivo.
Prima di tutto, Lumet è un regista che dirige in maniera tale da sorprenderti: mi aspettavo un action serratissimo, con venature thriller, invece con mio grande (iniziale) disappunto e crescente sorpresa...a tratti si sfiora il film comico!
Ovviamente esagero, anche qui sta la bellezza del film, in quanto Lumet dirige una vicenda, vera tra l'altro, con impulsi grotteschi ed ironici. La tragicommedia di due uomini ridicoli come rapinatori di banche, ma uomini in tutto e per tutto: è straordinario quando veniamo a scoprire il loro retaggio passato, la loro religiosità a piccoli accenni, la loro in poche parole "umanità".
Stesso dicasi per tutti gli ostaggi e per il rapporto che si viene a creare tra loro e i rapitori, spesso di complicità e gioco.
Eppure sarebbe stato molto più semplice girare un thriller ambientato in una banca pieno di sparatorie e sangue...
Trovo stia qui la genialità e la freschezza narrativa che ancora oggi trasmette "Quel pomeriggio di un giorno da cani": la sensazione di guardare una storia tragicomica e terribilmente vera, molto coraggiosa peraltro.
E con interpretazioni magistrali, dal mai troppo compianto Cazale all'immenso Al Pacino.

Crazymo  @  27/02/2012 00:46:51
   8 / 10
Grande film con un grande Pacino, che seppur ai limiti del grottesco in certe parti, divertente, triste, leggero, non toglie mai le speranze allo spettatore fino alla fine. Notevole Al Pacino come tutti gli altri attori.Un cult.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  23/02/2012 17:42:17
   6 / 10
Devo dire che questo film mi ha deluso, non dico che sia brutto ma mi aspettavo qualcosa al livello degli altri straordinari film di Al Pacino (che comunque anche stavolta offre una prova davvero sopra le righe). Qui si alternano dei buoni momenti a parti che ho trovato piuttosto noiose (come ad esempio la telefonata a sua moglie o il testamento). Alcune scelte sono anche poco credibili (in certi momenti gli ostaggi sembrano parteggiare per il rapitore).
Sono convinto che questo film fosse straordinario per il periodo in cui è uscito, ma oggi è ben poca cosa in confronto ad opere come "Inside Man", tanto per citarne uno (anche se va detto che "Dog Day Afternoon" a differenza degli altri film non è stato inventato dal nulla ma tratto da una storia vera, con conseguenti aspetti positivi e negativi).

Marga80  @  23/02/2012 08:21:05
   6½ / 10
Poco dopo l'inizio, il film pare possa avere 2 possbilità di sviluppo: o i due rapinatori prendono i soldi e si danno alla fuga, pur essendo notevolmente imbranati; oppure, come accade, rimangono vittime di se stessi e, quindi, intrappolati in banca, nella quale si svolge quasi per intero il film. Le scene inziali, infatti, sono troppo affrettate e confusionarie e il filmpare possa finire nel giro di poco mentre, in verità, prosegue...eccome se prosegue! A parte l'ingombrante (in positivo) Al Pacino (Cazale è una macchietta) che tirata per le lunghe! Mi sono molto annoiata in attesa che qualcosa di eclatante accadesse! e qualcosa accade, alla fine, in preparazione, però, di un finale scontato e affrettato.

Charlie Firpo  @  11/09/2011 12:48:44
   8½ / 10
Grande prova di bravura di Pacino , praticamente magistrale nelle sue espressioni, il tutto sotto una grande regia di Lumet.

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Ambientazioni anni 70 per un poliziesco da non perdere!

cipcip  @  03/08/2011 14:29:27
   9 / 10
Bellissimo e innovativo, ottima recitazione come sempre di Al Pacino e bravo anche John Cazale.

PignaSystem  @  16/07/2011 16:22:57
   8 / 10
Il perfetto stile Lumet: un film che si evolve nel genere e nella storia (vera) trascinando con sé il pubblico come fosse presente. Qualche periodo morto ne rallenta il ritmo, ma lo schermo è tutto di Pacino. Un cult.

franky83  @  09/05/2011 12:35:22
   8 / 10
Ottimo! grandissimo Pacino,come sempre

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  09/05/2011 11:44:35
   8½ / 10
Magistrale. "Quel pomeriggio di un giorno da cani" (traduzione completamente sbagliata degli esercenti italiani, Dog Day sta per giornata caldissima...) è un dramma con leggeri toni da commedia (o una commedia tragica) basato sulla reale vicenda di Sonny Wojtowicz, ragazzo che tentò di rapinare una banca insieme ad un amico per ritrovarsi poi 14 ore chiuso nella filiale, media e poliziotti fuori, con tutti gli impiegati sequestrati all'interno.
Lumet, vero maestro, tra l'altro, del crime (non a caso anche il suo ultimo film, Onora il padre e la Madre, riguarderà una rapina) dopo Serpico dirige ancora uno straordinario Pacino in un film che nella sua sobrietà ed efficacia raggiunge quasi la perfezione.
Dopo 3 minuti siamo già dentro la banca e vi resteremo per quasi 2 ore a dimostrazione della solidità di sceneggiatura. Molti altri avrebbero ricamato sul prima e sul poi, Lumet vuole semplicemente raccontare quel pomeriggio e non ha bisogno di aiuti e trucchetti per dare un'incredibile spessore a quasi tutti i personaggi coinvolti. Sonny è un bravissimo ragazzo, la sua rapina più che un atto malavitoso è un atto d'amore (Sonny è omosessuale e vuole pagare l'intervento per il cambio sesso del suo compagno). Anche tutte le persone sequestrate capiscono sin da subito l'assenza di pericolosità di Sonny tanto da, quasi come una sindrome di Stoccolma, star dalla sua parte, capirlo, aiutarlo. Ci sono personaggi, come la capo-cassiera ad esempio, che sono così lontani dall'immaginaria figura di sequestrati da sfiorare quasi il grottesco.
Il film può essere tranquillamente diviso in 2 parti. La prima è quella più "pubblica", con l'arrivo della polizia, delle televiioni e le trattative per il rilascio. Lampante la satira si Lumet, specie nel mostrare quanto le televisioni possano far diventare celebrità chiunque, anche chi sta commettendo un crimine. Forse un pò esagerati in questo senso i cori pro-Sonny di tutti gli "spettatori" al di fuori della banca, soltanto esagerati però perchè comunque plausibili e coerenti. Non manca poi una certa critica (più che critica, una simpatica perplessità) sul massiccio dispiegamento delle forze di polizia per controllare alla fine un solo uomo e neanche tanto pericoloso. In questo senso molto affascinante ma un pochino confusa la figura del secondo rapinatore, Sal, personaggio di cui sappiamo pochissimo (rapporto con Sonny, vita familiare, motivazioni per la rapina) ma forse proprio grazie a questo acquista una carica tragica ancor maggiore.
La seconda parte, quella che più mi interessa, è invece molto più personale, intima. Sappiamo della storia omosessuale di Sonny e della reale motivazione della rapina. La telefonata con il suo compagno (uno straordinario Chris Sarandon) seppur sottotraccia, racconta quello che è un Amore vero e non a caso viene appena prima della seconda telefonata, quella alla moglie, in cui l'incomunicabilità la fa da padrone. In queste due telefonate c'è un intero mondo dietro, un mondo di amori nascosti, di passioni celate, di vite non vissute, di relazioni non volute ma convenzionali, "dovute". Raccontano più questi 5 minuti sul mondo gay che interi film incentrati sull'argomento.
Il coinvolgimento emotivo, quasi inesistente nella prima parte, inizia qua il suo percorso in un climax crescente che passerà dalla lettera-testamento dettata alla cassiera ( con quel tragico e magnifico "a mia madre io chiedo perdono") fino ad arrivare nell'intenso finale. Pacino è grandioso e più che la tecnica recitativa in questa pellicola si nota perfettamente il talento naturale del grande attore.
Uno piccolo film, girato quasi esclusivamente in una sola location, che solo apparentemente può sembrar leggero e distaccato. In realtà racconta perfettamente l'incredibile dramma di Sonny, un uomo che ama di nascosto, che deve intraprendere una rapina per far inseguire un sogno al suo amato, che in un giorno perderà un amico e la libertà.
E forse sì, quegli incompetenti esercenti avevano ragione, è proprio un pomeriggio da cani.

giraldiro  @  26/04/2011 01:18:23
   7 / 10
Pellicola abbastanza ironica che racconta, seppur solo al 30% (come affermò il vero Wojtowicz) una rapina fatta nel 1972 a una banca di Brooklyn da due rapinatori piuttosto particolari.

Xavier666  @  20/04/2011 11:27:48
   8 / 10
Lui e Robert De Niro, due carriere a massimi livelli sin dagli inizi, folgoranti e stupefacenti. Questo film di AL Pacino conferma la sua leggenda. Anche John Cazale fa la sua porca figura, ma Lui, troppo bravo, troppo talentuoso.

pinhead88  @  30/03/2011 16:14:36
   8 / 10
Ottimo e sagace.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/03/2011 20.12.39
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kako  @  29/03/2011 23:50:02
   8½ / 10
avvincente la storia di questa rapina. Ottimi i personaggi, ben delineati; Al Pacino nei panni del ladro impacciato e di buon cuore, veramente straordinario, con un'interpretazione da Oscar. Apprezzabile il fatto che sia così coinvolgente una storia ambientata in grandissima parte nello stesso luogo. Emerge anche qualche riflessione sociale durante le scene

la_gradisca  @  29/03/2011 18:53:30
   10 / 10
Tratto da un fatto realmente accaduto, storia comune di un rapinatore non comune, Sonny, interpretato dal grandissimo Al Pacino.
Potrebbe essere il predecessore de Le iene di Tarantino, forse meno acuto ma assolutamente girato con la giusta ironia, drammaticità e momenti pulp.
Tra i più belli di Pacino.

ValeGo  @  17/03/2011 21:57:45
   8 / 10
L'attenzione non cala mai nemmeno per un secondo,il ritmo è incalzante e Al Pacino è unico in questi panni da rapinatore scapestrato che finisce per attirare la simpatia della folla!Senza di lui non so se il film avrebbe avuto lo stesso impatto!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  10/03/2011 01:49:04
   8½ / 10
Lumet sembra specializzato nella realizzazione di pellicole con ambienti e situazioni tendenzialmente statici. Mantenere il ritmo viste le premesse non è affatto facile, eppure lui ci riesce. Non fosse che per questo, il film merita. In più il tono tragicomico, perfettamente reso da Al Pacino (come si fa a non amarlo?), da' un guizzo di surrealismo che non guasta.

FEDERIKK  @  02/03/2011 15:29:12
   9½ / 10
al questa volta è un rapinatore insieme con cazale. non è un film conosciuto oggi giorno ma vi assicuro che resterete soddisfatti se siete amanti di al

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  15/02/2011 15:22:13
   7½ / 10
Buonissimo film di Lumet con un grandissimo Al Pacino.
La storia è interessante e la narrazione avvincente, merito della premiata sceneggiatura.
Un poliziesco con annesse critiche sociali. Da vedere.

Oskarsson88  @  24/01/2011 20:08:44
   8½ / 10
veramente un gran bel film!!!

_Hollow_  @  24/01/2011 00:13:24
   9 / 10
Attica! Attica! Attica!

Storico nel suo genere, Al Pacino immenso come sempre.

guidox  @  28/12/2010 21:14:31
   9 / 10
un grande Lumet firma un bellissimo film che farà scuola negli anni a venire.
un ottimo cast con un giovane ma già impressionante Al Pacino, contribuisce a rendere questa pellicola immortale.
da vedere e rivedere.

7219415  @  14/11/2010 15:23:33
   9 / 10
Classica storia di una rapina...con un giovanissimo ma già bravissimo Al Pacino

MartyGlamster  @  23/10/2010 21:59:07
   8½ / 10
Premio Oscar come migliore sceneggiatura, meritato! Il giovane Al Pacino nei panni di un rapinatore alle prime armi! Penso sia sicuramente una delle sue migliori interpretazioni. Il punto di forza di questo film è il fatto che racconta una storia vera, e che si svolge quasi interamente all'interno della banca, una bella sfida che il regista si è posto, non far mai calare l'attenzione dello spettatore, pur avendo utilizzato poche location. Il film presenta da subito un lato ironico che mette a proprio agio, e spezza un po' la tensione che si crea in certe occasioni, ma probabilmente è proprio questo il bello.

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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  15/10/2010 00:20:55
   9 / 10
Mi sono spesso chiesto come si possano incensare filmetti melensi come "John Q." o "Mad City" quando Lumet ci ha consegnato un tale capolavoro con 40 anni di anticipo.
Il film è qualcosa di letteralmente straordinario, non solo come lucido apologo degli eventi vissuti nell'era sensazionalistica della diretta tv, o come feroce atto d'accusa di un'America che divora i suoi idoli senza cognizione di causa. "Dog day afternoon" è anche una monumentale prova registica, un irripetibile saggio di recitazione drammatica, un encomiabile esempio di perizia sceneggiativa (da una storia realmente verificatasi e raccontata sulla rivista "Life").
Cinema vibrante, profondamente sociale, che non si dimentica.
Memorabile Pacino e il suo personaggio.

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Ultima risposta 15/10/2010 01.06.58
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  26/09/2010 21:46:18
   8½ / 10
Qualche forzatura (la foto-rivelazione su Sonny) c'è, ma resta ancora a distanza di decenni un grandissimo film. Esplora così efficacemente la psiche dei protagonisti da risultare persino odioso, nella sua cerebralità. Uno dei migliori Lumet di sempre, e un Al Pacino letteralmente superlativo che non si può dimenticare facilmente

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/09/2010 00:58:56
   8½ / 10
John Cazale (5 film e tutti da oscar. che perdita per il cinema!) e Pacino sono eccezionali e in questo film sembra davvero di trovarsi lì con loro. Lo stesso Wojtowicz (in carcere) si complimentò con loro per quanto bene avevano interpretato lui ed il compare.

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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/09/2010 20:20:20
   7½ / 10
Film che trattano di rapine/ostaggi spesso finiscono per essere quanto di più banale e assurdo si possa realizzare. Questo no, mai banale, nemmeno nei dialoghi. Avvincente fino alla fine con un'eccezionale recitazione di Al Pacino.

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  16/07/2010 14:33:48
   8½ / 10
Tratto da un fatto realmente accaduto, una storia coinvolgente che vede protagonisti 2 uomini assalire una banca e rubarne i soldi. Scoperti troppo presto dalla polizia si vedranno costretti a tenere gli ostaggi nella banca pur di salvarsi.
Un film che meriterebbe senz'altro almeno un 8, ma per la straordinaria prestazione di Pacino almeno mezzo punto in più è necessario darlo.
Come già detto questo è un film che ti prende sin da subito, col suo clima claustrofobico.
A tratti è leggermente lento, però non mi ha trasmesso un senso di noia.
Anche Cazale se la cava bene, ma sono dell'opinione che l'intero cast sia sorretto da Al Pacino.
Un ottimo poliziesco, un must nel genere.
Il finale era prevedibile, ma visto l'evolversi del film me lo sarei aspettato differente.


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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/05/2010 15:42:59
   8½ / 10
Due rapinatori più per necessità che per vera vocazione intrappolati in una banca con degli ostaggi, in balia di un gioco diventato più grande di loro, vivono il loro momento e dimenticano, solo per un attimo, di essere dei perdenti. Lumet orchestra da maestro qual'è un film che risulta meno claustrofobico di quanto si possa preventivare, considerando l'ambientazione quasi tutta al chiuso della banca e non mancando situazioni grottesche che stemperano la tensione della vicenda. Quando hai una sceneggiatura di questo livello, un Pacino immenso e un mai troppo rimpianto John Cazale, il risultato è un film che ti prende e coinvolge fino alla fine.

JOKER1926  @  15/04/2010 17:36:18
   7 / 10
Nella cinematografia dello sfavillante Sidney Lumet rientra fra i suoi lavori di primissimo piano "Quel pomeriggio di un giorno da cani", titolo sarcastico che fotografa un evento reale avvenuto a Brooklyn alcuni anni prima, insomma la regia attratta probabilmente dalle lunghe e asfissianti dinamiche della rapina e dal "magnetismo" e insomma dalla particolarità dei rapinatori marchia su pellicola, dietro un immenso lavoro tecnico, questa storia, ovvio, le enfatizzazioni sono dietro l'angolo.

"Quel pomeriggio di un giorno da cani" si sviluppa in un' America folle, lunatica marchiata da una guerra (quella del Vietnam) che ha cambiato in modo consequenziale un po' la visione del cittadino americano, oltre, logicamente, a estrapolare in esso la mentalità dell'America denunciando e criticandone determinati aspetti nella sfera squisitamente sociale/politica.
A manovrare i fili del gioco un Al Pacino che si cala "anema e core" in un ruolo difficile, ovvero in quello di un improvvisato imbranato rapinatore di banche. Ad accompagnare in scena questo determinato e straordinario attore troviamo John Cazale in una prova asciutta e "cinica", ed era difficile far "da spalla" al mostro di Al Pacino.
Ottimi anche gli altri attori, la regia di Lumet cura scrupolosamente le icone del film proponendo persone carismatiche, indubbiamente ammaliatrici, il direttore di banca, le ragazze ostaggio e i vari personaggi polizieschi.
Il film praticamente non annoia nonostante la palese circoscrizione degli scenari, pellicola sempre vibrante sul piano del ritmo, che a Mio modo di vedere pecca in una ricalcata ed esilarante maniacalità, da parte di Lumet, di voler edificare un "Mito" in Sonny acclamato eroicamente da una massa "confusa", le sue "ascese" in piazza a muso duro con la polizia sanno un po' di retorica e si introducono in un alone socialmente rivoluzionario.
L'ironia (nera) e il paradossale che avvolge tale lavoro inoltre in parte rende reale, vero questo film, la quasi "alleanza" ostaggio/rapinatore ha dell'incredibile, gli atteggiamenti imbranati da ambedue le fazioni polizia/rapinatori hanno un sapore magnifico e guidano le masse in un delirante viaggio.

"Quel pomeriggio di un giorno da cani" arriva poi ad un finale molto drammatico e tremendamente sprezzante, sequenze finale d'èlite della Cinematografia.
A frenare parzialmente il prodotto qualche buco di sceneggiatura, insomma l'icona di Al Pacino è un po' contraddittoria e un po' (troppo) costruita, insomma regia a tratti lievemente goliardica; pellicola composta comunque da parti morte, alcuni passaggi potevano essere benissimo evitati, non convince nemmeno la penosa storiella di Sonny circa l'omosessualità, troppo "demagogica" e quindi studiata ad arte da un Lumet sotto alcuni aspetti morboso, ma in linea di massima grande lavoro.

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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  27/03/2010 12:26:03
   8 / 10
Un Lumet ricco di tecnica e contenuti, un cinema essenziale ma non per questo piatto.
Pacino immenso e un ritmo sostenuto per tutta la durata.

Com'è difficile rapinare una banca. Purtroppo non arriveranno in paradiso mezz'ora prima che il diavolo si accorga che sono morti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  27/03/2010 11:52:05
   8½ / 10
Chi sono i comuni criminali? Ecco qui: sprovveduti e intrappolati, topi più che cani.
Pavidi, più che gli ostaggi, Lumet fa della loro gabbia un palcoscenico: mentre intorno perversa la cagnara delle folle, delle forze dell’ordine, dei media, degli spettatori.
Pacino è un grande istrione. E anche Cazale è bravo nel ruolo dell’intontito. Ma il merito più grande rimane quello del regista. “Quel pomeriggio di un giorno da cani” non è solo un bel film ad alta tensione; ma anche crudo, ben misurato, intelligente.

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Ultima risposta 27/03/2010 18.53.55
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The BluBus  @  05/02/2010 23:41:50
   8½ / 10
Gran bel film, girato al 90% nella banca e forse è proprio questa la sua forza. Al Pacino mostruoso..

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  25/01/2010 17:46:47
   7 / 10
Seppur "quasi" totalmente assente, è un Vietnam che ancora fà sentire i suoi strascichi. Rivendicare il proprio posto nel sistema, dopo la guerra, è come un urlo che va a perdersi in una stanza insonorizzata. Più in superficie l'ironica critica nei confronti di mass media e della polizia oppressiva

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  17/01/2010 23:04:20
   6 / 10
A dispetto della media stratosferica, l'ho trovato essenzialmente piatto. Preciso subito che si tratta si un buon film. Al pacino è fenomenale, una recitazione davvero di nota. La storia e la regia non fanno una grinza, anche perchè sono fatti tratti da una storia vera. Il cast di contorno è di buon livello.
La nota più dolente di questa pellicola è come accennavo prima la staticità. Che non è necessariamente di luogo. Ad esempio "In linea con l'assassino" l'ho trovato strabiliante, EMOZIONANTE, pur girato in uno spazio fisico analogo a quello che troviamo qui. E se vogliamo rimanere in tema di rapine in banca, allora preferisco decisamente il più recente "inside man".
Trovo assurdo che due ore mi restituiscano solo un encefalogramma piatto, in un genere che dovrebbe essere proprio il contrario come ritmo.
Ho letto in diversi commenti come il film dia uno spaccato interessantissimo della società, con tutti i suoi problemi, ecc ecc bla bla.......
Ragazzi sono il primo ad apprezzare i film meno commerciali e con una vena artistica, ma qui si è perso proprio il punto di vista essenziale, ovvero che il cinema deve INTRATTENERE. Una volta raggiunto lo scopo, ci si può aggiungere ogni tipo di tematica!
In sostanza, non mi è piaciuto.

crimal9436  @  05/01/2010 15:22:21
   9 / 10
Al Pacino ha la capacità di farti entrare in un film (anzi, proprio nella banca) al solo sguardo iniziale
Questo è il genio dell'essere attore: c'è chi compone improvvisando sul piano, chi scarta tutti e segna, chi ti fa entrare nei film al primo sguardo

Tony yogurteria  @  02/01/2010 17:37:59
   8 / 10
un'altro grandissimo film dove l'interpretazione di al Pacino risulta sublime. trama molto avvincente, anche se speravo in un'altro finale. quello che sorprende è il fatto che sia una storia vera. Che dire; assolutamente da vedere!

TheLegend  @  31/10/2009 18:13:43
   6 / 10
Questo film riesce ad attirare subito l'attenzione dello spettatore,grazie soprattutto a un favoloso Al Pacino;dopo un pò però l'interesse cala.
Nella seconda parte inizia a diventare sempre più piatto e statico e mi ha un pò annoiato.

BlackNight90  @  28/08/2009 03:35:38
   9½ / 10
Quoto il commento di Gondrano, un film di una forza impressionante soprattutto visti i tempi, che mantiene un ritmo serrato fino all'inevitabile finale, i momenti di pausa (quelli che a molti tristemente sono sembrati di noia) son quelli riservati alle amare riflessioni dei due protagonisti in modo da farli sembrare più vicini a noi, più 'umani' a differenza di come i mass-media vorrebbero rappresentare.
Un capolavoro che urla a voce alta i suoi argomenti di denuncia affidandoli al grido di rabbia di un Al Pacino incredibile, alla sua miglior interpretazione di sempre. Grandissima regia di Lumet che dimostra ancora una volta di essere un maestro nel girare film in un'unica unità di luogo (si veda 'La parola ai giurati'), come se fossimo in un teatro e Pacino ne è il mattatore assoluto.
Molti film con trame simili sono debitori di questo capolavoro (ad esempio il recente JCVD) che rimane irragiungibile.

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Ultima risposta 28/08/2009 03.41.05
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  27/08/2009 14:01:16
   10 / 10
Mi sono appena accorto con sgomento che non l'avevo commentato.
Rimedio subito: CAPOLAVORO!!!!
Nonostante la lunghezza e l'ambientazione (che per due ore è sempre la stessa) non c'è un attimo di noia: Lumet e Pacino non lo permettono, quest'ultimo illuminando ogni scena con il suo talento e la varietà delle proprie espressioni. C'è di tutto: critica sociale, tensione, partecipazione, empatia, entusiasmo e commozione, ed il tutto è reso perfettamente.
Ha aperto la via a diverse reinterpretazioni, ma mai arrivato.
Uno dei miei 5 film preferiti di sempre.

floyd80  @  25/07/2009 21:16:53
   8 / 10
La storia di una rapina in banca raccontata con maestria...regia da oscar e attori magnifici, un thriller avvincente.

bulldog  @  16/07/2009 16:24:33
   7½ / 10
Uno dei migliori di Lumet,grande Al Pacino.

genki91  @  09/07/2009 16:47:37
   6½ / 10
Per una delle poche volte, vado contro media...
Al Pacino splendido come al solito, ma film che scorre troppo lentamente per i miei gusti, nulla togliendo all'idea e all'oscar per la sceneggiatura, ma Al ha fatto di meglio...

edmond90  @  08/07/2009 13:48:13
   9½ / 10
Uno dei miei film preferiti.Al pacino al massimo della forma e un Cazale straordinario ne fanno un capolavoro senza tempo.Tesissimo e coinvolgente grazie anche alla perfetta regia del maestro Lumet e alla sceneggiatura di Pierson giustamente premiata con l'oscar questo film mantiene intatta la sua carica emotiva e non risente per nulla delle location necessariamente monotone(il tutto si svolge quasi esclusivamente nella banca).Cult

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everyray  @  07/07/2009 17:29:07
   8½ / 10
Incredibile e rocambolesca rapina basata su un fatto realmente accaduto.
Il film è sceneggiato in maniera perfetta ed intelligente e per tutto il tempo si respira un'aria pesante,come se fossimo noi stessi ostaggi nella banca,ma in fondo in fondo il tifo lo facciamo per Pacino & co.
Eccellente

3 risposte al commento
Ultima risposta 16/07/2009 02.47.14
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  02/07/2009 14:35:09
   8½ / 10
Un grande film. Un ritmo pazzesco per tutta la sua durata. Molto ironico e di denuncia sociale. Le scene son curate, ben girate e cariche di tensione. Al Pacino in una delle sue più memorabili interpretazioni. Una sceneggiatura, ripresa da un fatto realmente accaduto, di ferro e senza buchi. Fu preso come modello. Assolutamente da vedere.

Mr.619  @  02/07/2009 11:18:18
   8½ / 10
Schema riproposto in moltissimi polizieschi di età più recente, è la riproduzione in cellulosa di una storia vera avvenuta a Brooklyn più di trent'anni fa e che concerne moltissimo anche i tempi moderni per la caratura e calibro (non solo dell armi da fuoco) dei sottintesi ematomi e tematiche a sfondo sociale non direttamente esplicate, ma accarezzate con zelo diligente ed accurato.La rapina in banca diventa il punto di maggior estremizzazione raggiunto dal logico movimento del quadrato, "ring" comune della quotidiana ed apparentemente "normale" vita cittadina, durante un giorno della quale un uomo, che appare a tutti, anche stando alle dichiarazioni dei vicini di casa, una persona visibilmente innocua, decide di voler avere il suo piccolo ed intimo momento di rivalsa sulla bestia della macchina capitalistica e priva di scrupoli umani appartenente al sistema socio-culturale americano, compreso il campo dei mass-media.Ogni cosa, naturalmente, dettata da un grande ed appassionato egoismo che tutto accentra e nulla, o quasi, lascia in sospeso.Ma non c'è solo questo: infatti, una delle molteplici sfaccettature di questa sorta di "manifestazione" sociale è costituita dall'equiparazione aventesi fra sfera "pubblica" e sfera "privata", giacchè, e questo è molto probabilmente il significato di fondo più rilevante della pellicola, la comunità, intesa come adunanza di identità intercambiabili, non potrà mai riassemblare i tanti squarci del deframmentato puzzle cittadino, ma specialmente personale, che, una volta portato a termine, risplende in tutta la sua minuziosa e lucente maestosità concatenatistica, lasciando intendere la causa, perciò l'induzione azione-reazione, delle decisioni intraprese e delle volontà pensate.La scelta da parte del regista, Sidney Lumet, di calare subitaneamente lo spettatore "in medias res" è una soluzione assolutamente sensata e ponderata, dal momento che in tal modo ad egli stesso viene offerta la possibilità di poter constatare con i propri occhi, e la propria mente, il sottile ingranaggio (seppur celatamente finalistico) espresso, dialetticamente ( la parola adeguata sarebbe "sillogisticamente", ma è soltanto la seconda, o forse terza, volta che uso "dialetticamente"), mediante la relazione delinquenza/ristabilimento dell'ordine, oltre che razionalità/irrazionalità.Ottimo.

m4551m0  @  28/06/2009 16:08:03
   8½ / 10
Era un tranquillo pomeriggio di agosto del 1972 a Brooklyn. La vita scorreva via piacevole tra gli splendidi prati verdi di Prospect Park e le casette di arenaria bruna di Park Slope... una rapina indimenticabile cambiò quel giorno! Talmente indimenticabile che Sidney Lumet 3 anni dopo decise di imprimere su pellicola quel pomeriggio, tirando fuori dal cilindro un altro capolavoro dell'età d'oro del cinema americano. Ovviamente, con il fondamentale aiuto di Al Pacino!

kastaldi  @  24/06/2009 00:05:44
   8½ / 10
Ho cercato questo film dopo la battuta di John Travolta all'inizio di Swordfish, quando si chiedeva come sarebbe andato a finire il film se Sonny avesse cominciato ad ammazzare gli ostaggi. Notevole Al Pacino nei panni del rapinatore inesperto che tiene in scacco la polizia. Tensione e qualche risata fino al finale al cardiopalma negli ultimi minuti. Caldamente consigliato.

lampard8  @  05/03/2009 12:25:00
   8 / 10
Allora, comincio col dire che è un buon film e non un capolavoro. E'una pellicola che all'apparenza può sembrare banale ma in realtà presenta tantissimi spunti di discussione sociologica; dalla critica feroce e spietata ai media e alla società(colpevole di mitizzare i due rapinatori)alla riflessione sul mondo del " diverso", degli omosessuali.
In certi frangenti è molto lento e si ha la sensazione che Lumet stia letteralmente prendendo per i fondelli lo spettatore, cercando di tirarla per le lunghe inserendo dettagli e situazioni trascurabili.
Bellissimi e serratissimi invece gli ultimi 20 minuti che danno quel tocco di imprevedibilità e adrenalina al film. Il finale, per quanto scontato è altrattanto notevole.
In sostanza un film da consigliare, per chi voglia assistere ad una rapina sui generis

Raging Bull 92  @  13/02/2009 13:39:06
   8 / 10
Grandi Al Pacino e John Cazale, anche se quest ultimo ha recitato poche battute.
Grande sceneggiatura e un ottima regia.

peppe87  @  07/02/2009 18:21:06
   8 / 10
al pacino e' magnifico come sempre
il film poteva essere piu intenso e meno lentuccio

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  04/02/2009 23:44:01
   8½ / 10
Bè....l'oscar per la sceneggiatura originale se le meritato dai....
Molto particolare il personaggio di Sonny prima considerato un patriota che sputava adosso alle vergogne successe ad Attica incitando la folla....e poi disprezzato come un vigliacco.
Storia molto particolare e bella. Assolutamente da vedere per chi ama il grande Al Pacino che anche in questo film ha saputo stupirci e sorprenderci.

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nevermind  @  03/02/2009 20:31:18
   9 / 10
Secondo me è sicuramente un film eccezionale. Guardando il giovane Al Pacino nei panni di un rapinatore alla prima esperienza, penso che quella parte è sicuramente una delle sue migliori interpretazioni...
Il film è molto comico in certi momenti, strappa sicuramente qualche risata, ed è colmo di diversi colpi di scena

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, magari in alcuni momenti può sembrare apparentemente noioso (forse anche perché il film è girato quasi totalmente in banca) però devo ammettere che sono rimasto proprio soddisfatto di questa pellicola!!

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