stay - nel labirinto della mente (2005)

mcgregor veda la sua vita con la watts se era solo il sogno di Henry morente? Tutto ciò è incomprensibile :|

Proprio il finale richiama fin troppo quello di Mulholland Drive… Lui tra la vita e la morte sogna una storia alternativa con le persone che vede in quel momento…

quando si intuisce che alla guida della macchina c'era proprio Henry (Ryan Gosling), che quindi si ritiene responsabile della morte dei genitori e della ragazza che ha intenzione di sposare. Da qui parte il suo viaggio onirico (probabilmente dallo stato di coma) creato con i volti, i suoni e le immagini che il ragazzo tramortito dallo schianto fa per il senso di colpa.

Il ragazzo che parte x un viaggio onirico mentre è tra la vita e la morte...... Sogna i 2 che gli sono davanti ed immagina una storia..... Sogna quasi in terza persona, ma forse non è così. Forse lui ha immaginato di essere McGragor e se stesso nel sogno in realtà era la sua parte buia, quella lo opprimeva nella vita........ Quella parte che avrebbe voluto nascondere. Forse nel sogno si è dato la sua ultima possibilità. In fondo nel film non emerge la vera natura di Henry, quindi tutto è possibile. Forse, ovviamente...

Un unica perplessità....forse è solo una mia impressione, ma sembra che lo sceneggiatore si sia eccessivamente sbizzarrito nel mischiare le carte in tavola....forse rendendosì conto che con un finale del genere, la giustificazione era bella che servita...."Era solo un sogno....e i sogni non seguono regole ben delineate" OK !....ma se a sognare era il ragazzo morente...perchè il protagonista del sogno era lo psicologo ??? Che caz.zo di senso ha??? non ricordo di aver mai sognato in terza persona....
Non so se è chiaro il concetto o devo spiegarlo meglio...

Correggetemi se sbaglio, ma alla fine il film era solo il mondo immaginato dalla grande immaginazione di Henry che in punto di morte ha immaginato di essere sopravvissuto e ttt le persone che ha visto attorno a lui sono state inserite nel suo sogno giusto?xkè c'erano tantissimi personaggi usguali e vestiti allo stesso modo...sxo di aver capito bene..

se è vero che tutto il film altro non è che una realtà immaginaria creata da Henry in punto di morte, in cui inserisce tutte le persone che ci sono attorno a lui, e quindi quella "vita" non è mai esistita per nessuno di loro (tranne nella mente di Henry) perchè Sam alla fine ha dei flash di quella vita immaginaria creata da Henry?????

muore?

Si tratta di "Storia di nessuno"... albo memorabile di Dylan Dog.
In tale capolavoro cartaceo si vive per 90 pagine una storia stranissima e a tratti visionaria e sconclusionata, in cui Dylan non è proprio il Dylan che i lettori conoscono ed in cui la realtà pare quasi deformarsi.
Conclusione? Tutto era uno dei possibili universi creati dalla mente di una persona morente, che aveva appena visto la foto di Dylan sul giornale...
Come vedete, la trama è inquietantemente somigliante!
Viva i fumetti italiani dunque!

La fine del film mi ha tolto molti dubbi, qui si capisce che il resto dello spettacolo racconta il viaggio mentale che Henry ha fatto pochi attimi prima di morire e guardando le persone che aveva accanto si è creato il suo mondo immaginario dove lui decideva chi erano e che cosa facevano.

Anche dando per buono che la maggior parte delle cose che accadono non hanno un senso visto che l'ambito è quello onirico, e quindi irrazionale, è troppo copiato da "Mulholland drive", film che appena visto mi aveva lasciato perplesso e che ho rivalutato e sto rivalutando ora. Anche in questo film si parte da personaggi concreti per inserirli in un sogno con ruoli profondamente stravolti. Poi non si può lasciare la spiegazione di tutto agli ultimi 5 minuti (tra l'altro è fatta molto sommariamente). Che ci fosse il colpo di scena lo si capisce, che non tutto è reale, anche quello lo si capisce, io pensavo fosse Ewan McGregor la "Vittima" di non so che (quello che poi è l'incidente).

come in quel finale la cui scoperta della verità è giustamente oscurata dal fortissimo pathos di un'incidente fatale, dalla forma estrema di sopravvivenza atta a contare gli ultimi, spasmodici minuti, di una giovane vita.

La storia è un tutto sogno onirico, tra la vita e la morte, tra l'allucinazione e la realtà di Henry che, dopo aver ricevuto il brutto colpo alla testa a causa dell'incidente di auto dove sono rimaste vittime, la madre, il padre e la fidanzata, è rimasto a terra non privo di sensi, ma bensì tra il coma e la morte. Il film descrive le percezioni mentali di Henry in quei drastici momenti che, nella totale allucinazione, dettata dal mescolare la sua identità in più individui, trovava barlumi di lucidità su ciò che gli era accaduto. ovvviamente dall'inizio del film fino al finale a sorpresa il regista porta fuori strada lo spettatore. Fa sembrare il tutto un gioco tra Psiche e Paranormale (in più di un'occasione Henry prevede avvenimenti futuri ad esempio la grandine"). Solo nel finale diventa tutto chiaro e limpido. Mi viene da pensare che colui che ha scritto questo film abbia avuto esperienze del genere altrimenti come si potrebbe rappresentare in maniera così dettagliata ed efficace il passaggio tra la vita e la morte?