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amici miei (1975)

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locandina del film AMICI MIEI

Titolo Originale: AMICI MIEI

RegiaMario Monicelli

InterpretiUgo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Adolfo Celi, Olga Karlatos, Silvia Dionisio, Milena Vukotic, Franca Tamantini, Angela Goodwin

Durata: h 2.20
NazionalitàItalia 1975
Generecommedia
Al cinema nell'Agosto 1975

•  Altri film di Mario Monicelli

Trama del film Amici miei

Perozzi, Melandri, Mascetti, Necchi e Sassaroli: cinque amici con la mentalità di altri tempi. Ormai cinquantenni, ma rimasti ragazzi, sono pronti a improvvisare situazioni burlesche a Firenze e nei dintorni.

Film collegati a AMICI MIEI

 •  AMICI MIEI ATTO II, 1982
 •  AMICI MIEI ATTO III, 1985

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Voto Visitatori:   8,61 / 10 (220 voti)8,61Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Migliore regista (Mario Monicelli)Miglior Attore (Ugo Tognazzi)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista (Mario Monicelli), Miglior Attore (Ugo Tognazzi)
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Voti e commenti su Amici miei, 220 opinioni inserite

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Goldust  @  03/01/2021 18:16:16
   8 / 10
Personaggi, situazioni e battute ormai entrate con forza nell'immaginario collettivo. Un grande classico della nostra commedia che non sembra voler passare di moda e che non smette mai di divertire!

Er pomata  @  06/02/2020 12:20:27
   10 / 10
Commedia amara sugli anni che passano. Un cast di mostri sacri diretti magistralmente dal grande Monicelli. Il Perozzi, Melandri, il Conte Mascetti, Sassaroli e il barista Necchi...semplicemente mitici!!!

Gigetto01  @  04/09/2018 21:20:20
   10 / 10
Capolavoro assoluto del cinema italiano. Ideato dal genio di Pietro Germi e diretto dal grandissimo Monicelli, questo film rimane una delle più belle pellicole mai prodotte. La bravura dei protagonisti è davvero eccezionale, se pensate che nessuno di loro è toscano: Tognazzi è lombardo, Moschin e Celi hanno discendenze venete e Del Prete è piemontese. L'unico attore che parlerebbe in fiorentino doc sarebbs Noiret, che però essendo francese è doppiato dal grande Renzo Montagnani, lui si toscano, che interpreterà il Necchi nei due film successivi. La sceneggiatura è esemplare e le gag, tra cui l'intramontabile Super*****la, rimangono uniche. Detto questo non posso non dare 10 a questa splendida pellicola, una spassosissima commedia, con però anche molti lati tragici. Consigliatissimo a chi non l'ha visto.

Spotify  @  17/03/2018 21:27:26
   8½ / 10
--- PRESENTI SPOILER ---

Ennesima grande prova del cinema italiano, il quale, come ho detto più volte, ai bei tempi che furono, non aveva nulla da invidiare alle produzioni hollywoodiane. Anzi, spesso, i film nostrani erano migliori.
Con "Amici Miei" ci troviamo di fronte ad una delle massime espressioni della commedia all'italiana. Questa è una pellicola che ha fatto la storia del nostro cinema e che si è avvalsa di cinque protagonisti formidabili, i quali, con le loro gag, hanno segnato per sempre la comicità del nostro paese.
Al centro della storia c'è un quintetto di, inseparabili, amici fiorentini: il conte Mascetti, l'architetto Melandri, il giornalista Perozzi, il Necchi, proprietario di un bar e il dottor Sassaroli. Il gruppo, nonostante la non più giovane età (sono tutti tra i 50 e i 60 anni), passano intere giornate insieme fra di loro, ridendo, chiacchierando e, soprattutto, facendo scherzi di ogni tipo.
Monicelli, di questa combriccola, ne fa un ritratto tragicomico: per sopperire alle loro vite disagiate, i cinque si riuniscono come per evadere dalla realtà, per ritornare giovani o per il solo, immenso, piacere di passare del tempo tra di loro.
Infatti, il regista, con questa pellicola, vuole rappresentare un inno all'amicizia e alla giovinezza.
L'amicizia è la cosa migliore che ci possa essere, perché gli amici sono quelli che ti sono sempre vicino, quelli che non tradiranno mai. L'amicizia è anche meglio del matrimonio, come si può evincere da questa scena


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Le amicizie sono i rapporti umani più lunghi che possano esistere e non possono essere scalfite da niente, neanche quando si comincia ad essere avanti con l'età. Insomma, questo film fa capire cos'è l'amicizia e cosa significa avere degli amici.
La giovinezza è l'altro importante elemento che Monicelli celebra. Il regista ci mostra, che si può essere giovani a qualsiasi età, non ci deve stare per forza un limite, nonostante le critiche di alcune persone come ad esempio l'odioso figlio del Perozzi. Sentirsi giovani significa sentirsi liberi, ed è questo che accade ai nostri protagonisti quando commettono le loro "zingarate".
Come detto all'inizio del commento, questa amicizia così stretta, serve ai cinque, in particolare al Perozzi ed al Mascetti, di fuggire, per qualche ora, dalle loro vite piene di problemi. E queste situazioni tragiche sono descritte da Monicelli nella maniera più meticolosa possibile, facendo da contraltare alle varie gag comiche che si susseguono. Con questo, Monicelli tende a dare uno sfondo puramente drammatico all'opera, dramma che alla fine, si fa sentire di più rispetto al lato comico.
Il conte Mascetti ad esempio, è uno che è senza un soldo, ha moglie e figlia sperdute in un paese di montagna (durante la prima parte della pellicola), non ha dimora fissa, ha un amante 18enne. Però il Mascetti è uno che non si perde mai d'animo, e prende tutto con molta ironia. Senza dubbio, questo personaggio è il più emblematico dell'intero film, invita lo spettatore a riflettere su tante cose e provoca parecchia empatia.
Anche il Perozzi è un personaggio particolare. Forse, nel gruppo, è quello che più di tutti ha la tendenza alle "zingarate". Per questo riceve le pesanti critiche del figlio nonché il totale disprezzo della moglie. Ma al Perozzi ciò sembra non importargliene affatto. A lui interessa consumare atti di goliardia con i suoi carissimi amici e solo in quel modo riesce a vivere la propria vita. Lo spettatore, nonostante l'età del soggetto, non può far altro che assecondare il Perozzi ad occhi chiusi, sostenendolo in tutte le sue azioni.
Tramite le condizioni di vita misere di alcuni dei personaggi, Monicelli ne approfitta anche per fare un ritratto dell'Italia di quegli anni. Il benessere degli anni 50 e della primissima parte degli anni 60, era oramai un lontano ricordo e adesso, ci sono diverse persone che si trovano in condizioni di vita davvero precarie.
Il ritmo è amminstrato benissimo. Il film intrattiene alla grande per più di due ore con il perfetto alternarsi tra episodi tutti da ridere e altre sequenze invece più serie.
Monicelli poi, ha realizzato alcune scene che sono rimaste nell'immaginario collettivo.


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Oltretutto, benché ci siano tutte queste situazioni divertenti, esse sono comunque caratterizzate da un velo di malinconia e mostrano, quanto questo gruppo di amici, sia legato.
Il finale è assolutamente geniale. E' molto amaro, però riserva un ultimissimo momento di pura goliardia. Ed in questo modo, Monicelli va ancora una volta a fondere dramma e comicità, ottenendo un epilogo sensazionale.
Il cast è clamoroso. Abbiamo cinque attori uno più bravo dell'altro: Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Duilio Del Prete. In più è da segnalare la presenza del grandissimo Bernard Blier.
E' difficile dire chi tra tutti sia stato il più bravo, ma alla fine, secondo me, Celi è forse quello che più mi ha colpito.
L'interpretazione dell'attore messinese è a dir poco perfetta. Solo per gli sguardi che fa, Celi meriterebbe un premio. Poi è senza dubbio il più divertente dei cinque amici, anche perché il suo personaggio è più agiato rispetto agli altri. La recitazione dei dialoghi è strepitosa, pronunciati con una spigliatezza esemplare. Basti guardare la scena dell'ospedale, nella prima parte del film, per capire la bravura di questo attore.
La performance di Moschin è un'altra di quelle da ricordare nel panorama della commedia all'italiana, e non solo. Questo è un attore che mi è sempre piaciuto moltissimo e, nel ruolo dell'architetto Melandri, da il meglio di se. Anche in questo caso abbiamo delle espressioni di altissimo livello, molte delle quali, fanno ridere lo spettatore senza che l'attore parli. Dialoghi interpretati magistralmente.
Su Tognazzi nulla da dire. La sua "super*****la" è ormai leggenda. Estrema professionalità e versatilità da parte del fuoriclasse cremonese. Tra tutti quanti, Tognazzi è quello che più alterna circostanze comiche ad altre drammatiche. Inutile dire che lo fa divinamente, passando da una sequenza all'altra come se niente fosse.
Noiret fantastico, forse un filo più statico rispetto agli altri ma anche lui dimostra talento da vendere.
Blier è probabilmente, nel ruolo del personaggio più credulone della storia del cinema italiano ed è esilarante vedere come i cinque amici si prendano continuamente gioco di lui. Recitazione di altissimo livello dell'attore francese.
Del Prete è magari quello meno appariscente, ma anche lui è protagonista di almeno un paio di scene memorabili.
Mitica la colonna sonora, buffa e leggera. Caratterizza ancora di più le avventure dei cinque protagonisti.
La sceneggiatura è impeccabile. I dialoghi ormai sono storia del nostro cinema, genialoidi a tratti. I contesti che si vengono a creare sono strutturati benissimo e per quanto, alcuni di essi possano sembrare assurdi, sono scritti nella maniera più logica e credibile possibile. Stesura dei personaggi senza la più minima sbavatura. L'epilogo coglie di sorpresa l'astante, il quale certo mai si sarebbe aspettato una roba del genere.

Conclusione: un must della cinematografia italiana. "Amici Miei" è un'opera che fa sorridere, fa commuovere e fa riflettere. Una pellicola ideata da dei fenomeni e interpretata da altrettanti.
Film inossidabile!

antoeboli  @  28/09/2017 15:58:56
   7 / 10
Ammetto che non sono riuscito ad apprezzarlo a pieno . a una prima parte costipata di qualche situazione divertente , ma dove il resto mi è sembrato piatto , abbiamo una seconda ora , dove viene riservato il meglio allo spettatore .
Amici miei viene ancora oggi considerato uno dei pilastri della commedia all italiana , solo per il fatto di avere un cast di grandi attori italiani di quel periodo , che oggigiorno mancano al nostro cinema.
le due ore di pellicola ruota attorno a questa voglia di evadere dei protagonisti , dalla solita vita , dallo stress accumulato , ma anche da un unione chiamata amicizia .
Un insieme di scherzi e trovate interessanti , che han fatto la storia del cinema italiano .Film in cui nasce la parola super*****la pronunciata dal Mascetti o per la famosissima scena del treno , omaggiata poi da uno dei Fantozzi .
Regia elegantissima di Monicelli , che gia all epoca era un regista affermato , ma che ha saputo anche lui dare la propria zampata al successo di amici miei .

Qwertyuiop  @  12/08/2017 14:57:37
   9½ / 10
Cosa dire su Amici Miei, il capolavoro della commedia all'italiana? Il film di Monicelli per eccellenza. Bravissimo nel rappresentare, sopra la patina dello scherzo, il vero dramma e tormento dei protagonisti. Come per tutte le grandi opere, scene cult a profusione. Tognazzi È il conte Mascetti, Moschin È l'architetto Melandri; spettacolare come sempre poi Philippe Noiret. Forse Del Prete, ad interpretare il Necchi, stona un pò. Mezzo punto in meno per questo capolavoro del cinema italiano, per l'unico motivo che mi piace molto di più il secondo capitolo.

Hannibal  @  23/03/2017 13:30:42
   9 / 10
Sì ride, ci si commuove e si pensa...ottimo film, anzi quasi capolavoro di Monicelli con un cast di attori che sfoderato interpretazioni sublimi. Inossidabile!!

Fortune  @  10/03/2017 18:38:12
   9 / 10
Un classico della commedia italiana che poi, alla fine, ti può lasciare l'amaro in bocca.Il senso della vita che può essere visto così; da cinque compagni di "merende".Ottimo il cast che e' pure l'anima del film...Tognazzi su tutti.

Matteoxr6  @  02/03/2017 12:49:33
   7 / 10
Commedia all'italiana in stile Monicelli (anche se in realtà si è limitato a girare un'idea di Pietro Germi, morto prima di poter realizzare il soggetto): ben più leggera, nel senso di meno impegnata, di altri celebri capolavori che hanno esaltato tale genere, ma che non snatura affatto la vena malinconica, amara, che rimane un tratto tipico. Scenette carine amalgamate perfettamente dalla solitudine interiore dei protagonisti, che cercano di esorcizzarla rimanendo bambini per sempre, insieme. Coralità degli attori (molti doppiati, ricordiamolo; è un aspetto che viene sempre dimenticato, ma che è stata una forza del successo del cinema, anche d'autore, del glorioso passato italiano) straordinaria, guidata dal sempre travolgente Tognazzi. Celebre la super*****ra, entrata ormai da quasi mezzo secolo nel linguaggio comune.

ZanoDenis  @  28/05/2016 19:17:04
   9 / 10
Prematurata la super*****la o scherziamo?
Bellissimo, comico e drammatico, struggente e riflessivo, uno degli atti conclusivi della splendida commedia all'italiana, interpretato divinamente da tutti i protagonisti, forse uno dei film più nostalgici mai realizzati, innumerevoli i riferimenti nella cultura di massa a quest'opera, un classico è, un classico è destinato a rimanere per sempre.

cinematografo  @  08/02/2016 13:45:28
   9 / 10
Monicelli dirige 5 mostri sacri in un film che sfiora il capolavoro....indimenticabile per le zingarate e per la grande malinconia che il film riesce a trasmettere....tragicomico!!

Nic90  @  08/01/2016 21:44:20
   7½ / 10
Commedia semi impegnata oggettivamente ben fatta,ma ho riso poco....tranne che in occasione delle varie "super*****le" e l'ultima mezz'ora nella scena dei marsigliesi.
Ugo Tognazzi una spanna sopra tutti.

genki91  @  14/10/2015 02:28:57
   8½ / 10
Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto.
Tragicomiche avventure di cinque amici (nel concetto più puro del termine), che seppur alla soglia dei 60, continuano (e sembrano non averne mai abbastanza) a divertirsi.
Una commedia di livello altissimo, che credo in poche dello stesso genere possano vantare di avvicinare.

Overfilm  @  13/10/2015 13:17:23
   10 / 10
Visti e rivisti tutti e 3 fracancamente faccio pure un po' di confusione tra le stupende gag.
Do' un 10 (complessivo) perche' oltretutto e' davvero difficile mantenere un livello cosi' alto per altre due volte dopo la prima... (in altri campi la seconda a volte e' meglio della prima... ;-) ma qui pure la terza e' eccellente...).
Ovviamente ho evitato come la peste l'operazione commerciale di Neri Parenti del 2011... (doveva esser vietata "per legge"...)

Testu  @  07/01/2015 13:32:26
   7½ / 10
Mi ci volle un po per apprezzare questo film, lo vedevo a singhiozzo nei periodi natalizi e i protagonisti mi embravano troppo s..onzi per approfondirli. In effetti sono cinici, immaturi, egoisti, eppure scavando c'è anche del buono in loro, se da un lato manca del tutto il senso familiare minimo, dall'altra c'è una dispettosa ma solida amicizia e le trovate, tra cui il pensionato gangster, fanno scompisciare insieme ai carnefici. Il conte poi benchè sia persona orribile e ripetitiva non si riesce ad odiare e una volta compreso bene i personaggi, il finale risulta azzeccato.

Lavezzi78  @  07/11/2014 12:44:29
   8 / 10
Uno dei tanti capolavori del maestro Mario Monicelli. Il film a tratti amaro, racconta l´amicizia di cinque buontemponi nella Firenze degli anni settanta. Gli scherzi o zingarate abbondano per tutto il film fino all´epilogo finale...sontuoso P. Noiret nel ruolo del Perozzi. Bene anche Tognazzi, Moschin, Adolfo Celi e B. Blier nel ruolo del Righi. Sottotono e poco in parte Duilio Del Prete che nel secondo capitolo verrà sostituito dal più simpatico e convincente Montagnani. Film da vedere, ma reputo migliore il seguito.

DogDayAfternoon  @  30/08/2014 16:36:15
   5½ / 10
Non sono un amante della commedia ma vista la notorietà e il successo di questo film pensavo comunque di trovare un bell'intrattenimento. Il film è fatto bene, sicuramente siamo cento piani sopra la commedia italiana di oggi, però non mi ha strappato mezzo sorriso né mi ha coinvolto più di tanto lasciandomi totalmente apatico. Visti i giudizi precedenti probabilmente è un mio limite.

BlueBlaster  @  27/08/2014 03:14:23
   8 / 10
Ottima commedia storica che ho visto solo ora per la prima volta...
Divertente e non priva di venature intelligenti e tragicomiche.
Un cast impeccabile ed una regia d'autore.
In Italia di film così non ne vedremo mai più!
La "scappellata a destra" ormai è un tormentone per me.

hghgg  @  20/02/2014 11:15:05
   8½ / 10
Forse il canto del cigno della grande Commedia Italiana (si, dopo c'è stato Fantozzi, c'è stato Troisi, il miglior Verdone, qualcosa di Benigni ma erano già altri stili e altra commedia), questo ennesimo grande film di Mario Monicelli uno dei maestri assoluti nel gestire e mescolare il drammatico con il comico, spostando l'ago della bilancia una volta più verso il dramma ("La Grande Guerra") l'altra più verso la commedia (questo) ma mantenendo sempre nello stesso film i due aspetti, facendoli correre insieme e a volte unendoli in maniera sublime (come nel già citato capolavoro del 1959), in perfetta armonia. Successivamente, precisamente due anni dopo "Amici miei", arrivò invece a farli scontrare questi due elementi a far sì che all'improvviso il dramma polverizzasse la commedia, nell'amarissimo "Un borghese piccolo piccolo".

Questo grandissimo esempio di grande Commedia italiana non fa certo eccezione nel cinema e nello stile di Monicelli. Si ride, e parecchio, ci sono gag entrate di diritto nella storia del cinema e addirittura nell'uso comune del parlato (no dico no dico, la Supercàzzola), le situazioni che si susseguono sono un crescendo di ilarità perfettamente gestite nel ritmo e nello sviluppo dalla regia maestra di Monicelli (ottimo e personalissimo come sempre) e le bischerate dei quattro, poi cinque, compari, si fanno mano a mano sempre più esilaranti e geniali. Eppure la sceneggiatura, che potrebbe sembrare il solito pretesto, ed in parte lo è di sicuro, per dar vita a momenti continui di grande comicità, non nasconde certo l'amaro che Monicelli non risparmia mai: povertà, vacuità della vita, nostalgia del passato, si ride ma si sente sempre il gusto dell'amaro in bocca. E ancora nello splendido finale drammatico e comico si uniscono e si sublimano insieme, perché i bischeri non risparmieranno in una situazione "molto particolare" l'ennesima burla alla loro vittima prediletta.

Tutto ciò è splendidamente diretto da Monicelli e meravigliosamente interpretato da un gruppo di grandissimi attori in stato di grazia. Non ci sono abbastanza lodi per un attore come Ugo Tognazzi, comico raffinato ed attore eccelso, lui, la sua fantasia, la sua espressività, la sua classe, la sua ironia, le sue invenzioni fonetiche (Supercàzzola...). Quanto pesa l'assenza di un attore come Tognazzi (e molti altri) nel panorama italiano odierno,soprattutto riguardo alla commedia. Grandissimo, e in "Amici miei" offre forse una delle sue prove migliori, Conte Mascetti nei secoli dei secoli.
Poi anche un grande Philippe Noiret (voce narrante del film) nel ruolo più amaro e sofferto del film offre un'interpretazione di primissimo livello e Gastone Moschin che si rivela trasformista eccellente e favoloso salterino-tra-i-generi (solo l'anno prima, 1974, si era scontrato, perdente, con un giovane Vito Corleone-Robert De Niro nel capolavoro coppoliano che è "Il Padrino-Parte II"). Notevoli anche gli apporti e le prove di Adolfo Celi (indimenticabile) e Duilio Del Prete. C'è anche una giovanissima Milena Vukotic che, per inciso, qualche anno prima era brevemente apparsa ne "Il fascino discreto della Borghesia" di tal Luis Bunuel.
Grandissimo film quindi, commedia perfetta ed esilarante con sfondo amaro e drammatico, sempre affrontato però con verve e ironia. Cala il sipario sulla grande Commedia italiana.

Tarapia tapioco, prematurata la supercàzzola o scherziamo ? Come fosse Antani, la supercàzzola con scappellamento a destra, per due.

5 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2014 16.14.24
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GianniArshavin  @  20/01/2014 12:00:38
   8 / 10
Amici Miei è un pilastro della commedia italiana diretto nel 1975 da Mario Monicelli. Un film diventato cult nel tempo,che ancora oggi è citato e imitato non solo in Italia ma anche all'estero.
La forza del film,oltre ad una massiccia dose di risate,è che ognuno a seconda della propria personalità può vedere le avventure dei protagonisti in modo diverso. Il Necchi,il Mascetti,il Perozzi,il Melandri e il Sassaroli infatti possono essere visti come 5 adulti di mezza età ottimisti fino al midollo che prendono anche le cose più tragiche sul ridere;possono essere 5 burloni che soffrono della sindrome di Peter Pan oppure possono essere 5 adulti che con le loro "zingarate" sfuggono ad una realtà quotidiana che li opprime e gli ricorda giorno per giorno l'inesorabile passare del tempo.
Ognuno può valutare come meglio crede Amici Miei,senza in nessun caso sminuire il valore dell'opera. Le risate infatti copiose e mai demenziali si affiancano ad una malinconia di fondo che nelle commedia di Monicelli non manca mai,perché oltre che far ridere al regista piaceva far riflettere.
Il film è anche un puro e chiaro omaggio all'amicizia sincera,quella li che va avanti da una vita senza troppe parole ma con tanta complicità,chiaro specchio di un ottimismo che negli anni 70 era ancora presente nell'italiano medio e che ora è solo un lontano ricordo.
Alcune gag e scene di questo lavoro sono entrate nell'immaginario collettivo,come quella del treno,"la zingata" e la "super*****la".
Gli attori sono di altissimo livello,dai 5 protagonisti all'ultima delle comparse tutti sono funzionali alla vicenda e nessuno è fuori luogo o sopra le righe.
Tutti i vari tipi di persone incontrate durante la storia sono effettivamente realistici anche se non stereotipati e ognuno risulta credibile e familiare;dall'amante Titti al pensionato Righi tutti i personaggi sono caratterizzati benissimo ed entrano nel cuore anche se sono in scena per pochi minuti. Questa cosa dovrebbe far pensare molto chi nelle commedie odierne scrive e dirige personaggi a stampo tutti uguali.
Se proprio devo fare un appunto al prodotto,la prima cosa che mi viene in mente sono gli iniziali 30-40 minuti un po lenti e poco divertenti,cosa fuorviante per lo spettatore poco paziente.
Amici Miei quindi è un film che tutti dovrebbero aver visto almeno una volta, mix di risate e riflessioni,con un cast di alto livello e tante trovate geniali e divertenti.

Jack_Burton  @  31/12/2013 20:19:32
   7½ / 10
Alla fine dopo tanto tempo mi sono deciso a guardare questo pilastro della commedia italiana che ahimè non mi ha colpito come mi sarei aspettato...
Nulla da dire sulle interpretazioni degli attori ed i tecnicismi registici che sono lampanti per la loro qualità artistica...quello che è mancato, per me, è stata proprio la risata di gusto che mi sarei aspettato di fare nel vedere "AMICI MIEI" !!!
Si, qualche sorrisetto c'è stato, lo ammetto, ma insomma, è ben poca cosa paragonata a film come Fantozzi o Cornetti alla Crema, ecc, ecc...
Secondo me, l'essenza e la forza del film si regge solo ed esclusivamente sul carisma e la grandezza degli attori, ed in particolare di Tognazzi, che come si suol dire "tirano avanti la baracca"...
Poi non approvo più di tanto il fatto di dare sfumature drammatiche a vicende comiche e goliardiche, ma questa è questione di gusti.
Il fatto inoltre che molte battute siano entrate nel gergo quotidiano, tolgono alla battuta stessa quella verginità che le impedisce di colpire con effeccacia (vedi super*****la...); ed a prescindere da questo, cmq nn hanno la stessa carica di ilarità di skatch presenti in altri film.
Insomma, il film è godibile e si vede con piacere, ma nulla di eclatante o da strapparsi i capelli...
Sopravvalutato.

vieste84  @  23/10/2013 18:26:26
   7 / 10
Film che ha fatto storia, bravi tutti gli attori nelle loro parti, ma di monicelli ho preferito altro

ilmoro88  @  09/09/2013 15:30:09
   10 / 10
Ogni commento è superfluo. Comicità mai vista prima.
Rimpiango questo tipo di commedia all'italiana.

pardossi  @  23/08/2013 00:19:19
   8 / 10
Commentare questo film non è facile, perchè è condizionato dalla sua grande fama e reputato un cult del genere e effettivamente è irripetibile perchè racchiude tutta la positività che si respirava all'epoca, poi il cast è mitico e farà parte per sempre di un cinema ormai perduto per sempre, quello Italiano.

Rosario5000  @  26/05/2013 22:08:13
   10 / 10
questo voto è quello che rappresenta l'intera saga di Amici miei, vederla tutta d'un fiato è qualcosa di spettacolare, risate accompagnate da quella sottile amarezza che caratterizza la vita di tutti noi.. uno di quei capolavori da farci la tesi di laurea

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  07/05/2013 13:16:55
   9 / 10
Commedia leggendaria, uno dei punti più alti del cinema di Monicelli.

topsecret  @  01/05/2013 17:49:28
   7½ / 10
Nasce il mito della super*****la, in questo primo capitolo estremamente divertente, ironico e beffardamente cinico che non conosce tempi morti e diverte fino alla fine.

Orikum  @  09/04/2013 20:31:07
   9 / 10
Capolavoro . Monicelli crea la commedia densa di malinconia perfetta ,con una realtà della vita tra amici ironica ,vera e sincera. Una prova collettiva grandiosa di tutti gli attori.

deliver  @  16/03/2013 12:43:49
   9 / 10
Questo film è "la commedia italiana" per antonomasia. La più bella trilogia di sempre. Epico, corale, divertente, profondo. Una pellicola da consegnare alle generazioni future, per dimenticare la pochezza del nostro presente cinematografico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  08/02/2013 20:03:36
   10 / 10
In fondo i personaggi non esplodono che alla fine, in quel pianto di gola che è risata irrefrenabile, indecorosa, bellissima. Ho visto un film di tenue ironica tristezza, profondamente ancorato ad un' idea di gioiosa accettazione della vita tutta intera. Penso all' ultima super*****la del Perozzi e mi viene in mente una frase di Monicelli: "Muoiono solo gli str.o.n.zi".

7 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2013 17.01.46
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Oskarsson88  @  05/12/2012 12:26:00
   7½ / 10
Molto carino, svoltosi nei dintorni e nel centro fiorentino, questa commedia (forse un po' troppo prolissa) racconta la storia di cinque uomini rimasti ancora a burlare e scherzare come adolescenti. Tante idee carine, qualche sana risata, ma in alcuni frangenti troppo lungo. Insomma un buon film, ma per me lontano dall'essere considerato un capolavoro...

Naitsirk  @  26/10/2012 09:19:58
   9 / 10
Una delle migliori commedie italiane, con quella malinconia unica presente , attori maestosi, Ugo Tognazzi immenso. Capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR HollywoodUndead  @  22/10/2012 13:43:14
   8½ / 10
Tarapìa tapiòco! Prematurata la supercàzzola, o scherziamo?
No, mi permetta. No, io... scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina? Come antifurto, per esempio.
No, aspetti, mi porga l'indice; ecco lo alzi così... guardi, guardi, guardi. Lo vede il dito? Lo vede che stuzzica? Che prematura anche? Ma allora io le potrei dire, anche con il rispetto per l'autorità, che anche soltanto le due cose come vice-sindaco, capisce?
Senza contare che la supercàzzola prematurata ha perso i contatti col tarapìa tapiòco.

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Ultima risposta 27/01/2014 20.33.44
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Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  14/10/2012 22:09:14
   7½ / 10
Grande Tognazzi

alepr0  @  30/09/2012 23:13:07
   7 / 10
Non lo reputo eccellente forse perchè non ne capisco la comicità in pieno, ma comunque un bel film. La super*****la è storica!

demarch  @  14/07/2012 00:05:39
   8 / 10
Assolutamente bello. Da vedere come se fosse antani.

Mr. Mojo Risin'  @  04/07/2012 01:28:55
   10 / 10
Sono cresciuto con questo film,il Perozzi,il Mascetti,il Melandri,il Necchi e il Sassaroli ormai mi sembra quasi di conoscerli personalmente.
Una delle commedie italiane che piu ho amato,film malinconico(non poteva essere altrimenti visto che parla di amicizia)con delle scene passate alla storia che ora sono nell immaginario collettivo.
Il conte Mascetti è uno dei miei personaggi preferiti di sempre perchè nel suo essere grottesco mostra comicità, e nello stesso tempo disperazione,come è per tutti noi esseri umani.
E poi la mitica super*****la...........

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SuperLoLz  @  29/06/2012 13:41:08
   9½ / 10
Questo film è più che una commedia,ha qualcosa in più,è malinconico,grigio e alterna periodi divertenti con periodi tristi,come la vita. Ma nonostante ciò,riesce sempre a divertire alla grande,grazie alle trovate geniali come la super*****la,gli schiaffi alla stazioni e le battute. La scena finale è molto bella e commovente.

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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  26/03/2012 16:07:11
   10 / 10
Insuperabile capolavoro della commedia italiana.

"Amici miei" è la storia di amici di mezza età che, irresistibilmente attratti dalla celia, approfittano di ogni occasione per mettere in atto qualche fantasiosa goliardata.
Un film indimenticabile: dalla colonna sonora (chi non ha mai canticchiato "Bella figlia dell'amore" dopo aver visto il film?), al cast stellare, alle molte scene memorabili.

Nei suoi toni scanzonati e nelle sue agrodolci riflessioni esistenziali, "Amici miei" potrebbe essere la storia di ogni amicizia. Un sempreverde adatto per ogni generazione, perché cambiano le città, il vestiario, il modo di vivere e il tempo in cui si vive; ma il piacere cameratesco e goliardico dello stare insieme è una sensazione che ogni uomo è destinato a sperimentare nella sua vita.
"Amici miei" è celebrazione dell'amicizia sincera e spensierata, un unico linguaggio che azzera le differenze nell'ambito del "gruppo". Un valore tanto importante da entrare in competizione con altri valori primari, come la famiglia. Un legame così stretto che nulla (forse la morte, o forse nemmeno quella) è in grado di comprometterne la solidità.

Opera tipicamente monicelliana: un'ironia mai fine a sé stessa, che non scade mai nel demenziale, ma che è sempre percorsa da una venatura drammatica e malinconica. O forse al contrario: una drammaticità che non scade mai nel patetico.
Cos'è il "non prendere nulla sul serio"?
I pessimisti potrebbero definirlo "fuga dalla realtà": una zingarata è una dolce parentesi che allevia il mal di vivere; una risata allevia l'uomo dal pesante e perenne pensiero della vecchiaia e della morte. Gli ottimisti potrebbero definirlo "stile di vita": la vita merita di essere vissuta perché in ogni attimo se ne può ricavare un sorriso.
E' più facile piangere su tutto o ridere di tutto?

"Nutre la mente soltanto ciò che la rallegra" (S. Agostino).

Vedi recensione

Buba Smith  @  08/03/2012 00:38:06
   6 / 10

Non mi ha fatto davvero impazzire.

Un pò malinconico, grigio, e talvolta noiosetto. Molto valida comunque, l'idea di fondo, l'idea particolare di vedere l'amicizia in una determinata maniera.

Signor Wolf  @  04/03/2012 22:33:18
   9½ / 10
La commedia più bella che abbia visto!
la zingarata e la vita rteale che si alternano e si mescolano rendono le gag ancora più squisite

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  02/03/2012 22:49:03
   9 / 10
E' senz'altro la commedia più bella che abbia visto fino ad ora. Secondo me potrebbe benissimo figurare fra i modelli della "commedia perfetta".
Quale è il segreto di quest'opera cinematografica? A mio parere è la perfetta fusione fra finzione, tecnica filmica e realtà umana. Quello di cui soffrono in genere le commedie è la deformazione forzata che subiscono allo scopo di divertire lo spettatore. O si usano facili stereotipi o tipizzazioni (le commedie di Wilder sul tipo "A qualcuno piace caldo") o si fa prevalere la forzatura del grottesco e del ridicolo (le commedie tipo "La grande abbuffata" di Ferreri). Ne vengono fuori opere notevoli e universali che però sacrificano la verità umana quotidiana, l'esistenza e la vita nella suo normale ed effettivo svolgimento.
Questo è invece quello che ci offre "Amici miei": un tuffo nella realtà di tutti i giorni, insieme a persone come noi, alle prese con gli stessi problemi, con le amarezze, le contraddizioni, la voglia di evadere, l'attaccamento alla vita e e alle sue gioie. Come esseri sensibili che vivessero realmente, agiscono come facciamo o faremmo noi.
Divertimento, partecipazione, riflessione si susseguono senza soluzione di continuità e formano uno dei flussi artistici più completi che possa offrire il cinema.
Quest'alchimia perfetta è ottenuta con grande maestria filmica e veramente varrebbe la pena analizzare approfonditamente tutti gli aspetti del film e delle singole scene per carpirne i meccanismi.
Molto fa l'atmosfera dimessa e quotidiana in una Firenze grigia e invernale, ritratta nei suoi angoli vivi e meno turistici. La gente poi (anche le comparse) escono fuori con tutta la loro pienezza umana. Nelle scene ritratte e nei personaggi che agiscono, comico e serio si succedono in una sottile alternanza, fatta ad hoc proprio per mantenere intatta la parvenza di naturalità e prendere così seriamente tutto, anche i personaggi all'apparenza più "scemi". Non esistono assolutamente macchiette, ma gente normale e proprio perché è normale, è allo stesso tempo un po' speciale.
Il comico, il faceto si autoguardano in maniera distaccata, oggettiva quasi critica. Fa fede il discorso indiretto con cui vengono raccontate le storie. C'è poi la severissima requisitoria della moglie del Perozzi nel finale che getta su tutto il film una luce contrastata e aiuta a giudicare ciò che è comico e leggero in maniera seria e riflessiva.
Insomma si capisce che non è una semplice opera di evasione, piano piano ci accorgiamo che è qualcosa di molto serio. Dentro c'è tutto il disagio esistenziale di chi deve vivere in maniera falsa e inautentica, di chi sente l'estremo bisogno di trasgredire e di farlo in maniera creativa e gioiosa, seppellendo il mondo grigio ed ostile con una risata. Il risultato finale è però sconsolante: il mondo non viene scalfito e continua con la sua vischiosa e limitante serietà, mentre le persone che lo hanno sfidato invecchiano, perdono entusiasmo, si sentono sconfitte, sempre più estranee e continuano ad esistere solo quasi per forza d'inerzia. Il finale agrodolce è molto bello e eloquente a proposito.
Dietro la voglia di ridere, di vivere in maniera allegra e scanzonata ci stanno i mali esistenziali della società borghese: la noia e l'alienazione. Questo film ce lo illustra in maniera sublime nella sua leggerezza apparente e nel suo disincantato divertimento.
Un grazie sentito a Germi, a Monicelli e a tutti gli splendidi attori per averci regalato questo capolavoro.

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Ultima risposta 29/03/2012 23.06.50
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Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  29/01/2012 19:20:23
   8 / 10
Il primo capitolo di "Amici Miei", una vera e propria 'medaglia monicelliana', è probabilmente uno dei film più difficili che abbia mai votato: un numero, infatti, a volte risulta essere un indicatore molto freddo per giudicare una pellicola in sè per sè, ma trovandoci in un sito in cui si votano film, è più che giusto attenersi alle regole e cercare nel miglior dei modi di essere giusti e razionali con la propria valutazione.
Mi riferivo prima alla 'medaglia monicelliana' perché il film presenta due parti cinematografiche diverse tra di loro, che possono essere metaforicamente accumunate alle due facce della medaglia (non perché una sia brutta e una bella, per carità): la pellicola, infatti, comincia con una prima parte abbastanza lenta, in cui la malinconia pian piano inizia ad addensarsi (prima parte nella quale con molto garbo vengono presentati i cinque personaggi principali), dando inizio ad una serie di flashbacks in cui i nostri amici, dopo una zingarata, finiscono in ospedale e conoscono qui quello che diverrà il quinto membro della banda: il professor Sassaroli, interpretato da Adolfo Celi.
La seconda parte, invece, è probabilmente la migliore ed è quella alla quale è dovuto il voto principale: per quanto la prima, sebbene provvista sempre della colonna sonora di Rustichelli, di un'ottima recitazione e di una grande regia di Monicelli possa essere un po' sottotono, la seconda si rafforza grazie ad un passo della sceneggiatura più accattivante, comprendnete lo scherzo al 'Righi' (interpretato da Bernard Blier) e quello precedente della zingarata alla festa dei prefetti (?), in cui il Necchi ha un lampo di genio (spoiler).
Infine, si conclude tragicamente, con un fatto piuttosto sconvolgente e con una risata fragorosa in faccia alla morte dei nostri protagonisti.
Come primo capitolo, devo dire che nel suo genere (può piacere o non), è un bel film, con alcune trovate molto gradevoli e con altre forse eccessive.
Per quanto la prima parte valga dal 6.5 al 7 e la seconda dall'8 all'8.5, per non togliere niente a nessuno, mi sento di dare un buon 8 al film.
Il secondo capitolo, sebbene diversino, l'ho trovato un po' più bello, specie per la presenza di Montagnani a sostituire Del Prete e per la più considerevole quantità di gags umoristiche e di zingarate.

Podo  @  27/01/2012 15:52:22
   10 / 10
questo è più di un film, è una filosofia di vita.
Non passa giorno che fra colleghi o amici non ne ricordiamo qualche battuta memorabile.
Il valore dell'amicizia visto dal grande maestro, senza ipocrisie ne' retorica.
La vita a volte è amara e deludente ma l'amicizia è una ragione per continuare a viverla.
Grazie Maestro ti porto dentro.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  20/01/2012 18:18:24
   7 / 10
Un buon film, non un capolavoro secondo me, forse perché quando penso a Monicelli il metro di paragone è sempre e solo il suo impareggiabile Marchese del Grillo.

SuperLollo  @  20/01/2012 18:12:51
   10 / 10
Uno dei migliori film italiano,a tratti divertentissimo da farti crepare in due dalle risate,a tratti così drammatico da farti piangere. Sarebbe bello se riproponessero questi film invece dei Cinepanettoni.

gantz88  @  16/01/2012 13:28:54
   6½ / 10
graziosa commedia italiana si lascia guardare ma non la reputo un capolavoro

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Ultima risposta 04/06/2012 15.25.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  19/09/2011 20:14:52
   7 / 10
Mi è piaciuto, non è il genere comico che preferisco tuttavia è molto ben realizzato, con una trama solida, spassosa e magnificamente sorretta dalle interpretazioni degli attori, nonchè dall'attenta regia. Il tema generale -l'amicizia appunto- conferisce al film un tono più maturo, aumentandone la percezione di qualità.

ALESS!O  @  20/08/2011 01:23:55
   10 / 10
Questo film, che a distanza di quasi 40 anni, riesce ad essere ancora così attuale, a far divertire chi lo guarda anche se magari si conoscono tutti i dialoghi a memoria, a far venire quel senso di amara nostalgia ma mai di tristezza, credo che incarni appieno il senso della parola "immortale".

Un immenso capolavoro del nostro cinema.

Sestri Potente  @  31/07/2011 10:36:52
   8 / 10
Devo ammettere che per tutta la parte iniziale e centrale non mi ha affatto divertito. Pur assistendo a interpretazioni ottime (Tognazzi, ma non solo) e ad una regia straordinaria, ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte ad una storia senza senso, con un umorismo troppo datato.
Poi con gli ultimi 3 quarti d'ora, è cambiato tutto, e ho capito che questa storia è una "zingarata" e non importa se sia sensata o meno.
Lo scherzo al vecchio è stato veramente forte, c'è stata un'esagerazione dietro l'altra e ho riso tutto il tempo.
Chapeau per il finale grottesco!

kastalya  @  22/07/2011 11:43:42
   9 / 10
Un cult immancabile del cinema italiano.
Anche a distanza di 35 anni è un film godibilissimo e non commerciale.
Alcune scene, e soprattutto alcune battute, resteranno per sempre indimenticabili...

Da vedere!

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TheLegend  @  21/06/2011 04:30:59
   6 / 10
Non mi ha divertito molto,anche se sinceramente è difficile che una commedia ci riesca.
Un 6 di stima alla super*****la.

outsider  @  04/06/2011 18:18:58
   8½ / 10
Primo capitolo della saga, acuto, intramontabile. Da vedere e non dimenticare...non dimenticarLi.
chapeaux

sergiolandia  @  05/04/2011 21:52:16
   9 / 10
Il mio commento vale per la trilogia completa.
Per me, questa di Monicelli (e Loy dopo) è LA commedia per eccellenza. Si ride sempre ma si pensa anche...perchè questa pellicola riesce a fare tanti lavori: è comico, è drammatico, è grottesco, è rivoluzionario...insomma: la trilogia di amici miei va vista e rivista fino a svenire dalle risate.

albert74  @  05/04/2011 21:48:23
   9½ / 10
Mario Monicelli ci presenta questa commedia all'italiana con attori bravissimi, diverse scene d'antologia..
c'è altro da dire. Per me il miglior film degli ultimi 35 anni e una delle ultime commedie all'italiana prima dell'incredibile declino dei cinepanettoni.
L'ultimo uscito di questo film ha solo il nome, per il resto non è neanche l'ombra di questo grandissimo film.

Peters  @  01/04/2011 23:25:27
   9 / 10
questo era un film, non quella ****** che hanno fatto quei ********, ***** *****

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Ultima risposta 04/04/2011 13.53.06
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piripippi  @  01/04/2011 14:27:08
   10 / 10
io credo che un film del genere faccia parte della storia del cinema italiano.gli attori e il regista rimarranno per sempre immortali. la musica di una bellezza una, senza dimenticare la fotografia e tutto il resto. mi piacerebbe che in italia oggi si facesse qualcosa del genere ma la vedo dura se non impossibbile.un film da vedere e rivedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  31/03/2011 00:18:43
   9 / 10
Film di assoluto livello a mio avviso. Monicelli e Germi dirigono e sceneggiano un film che è diventato mito. Amaro e spietato prima che divertente. Un gruppo di amici che cerca con lo scherzo ed il sorriso di dimenticare delle vite sventurate fatte di solitudine, problemi famigliari ed economici. Un tentativo vano di fuggire dalla misera realtà quotidiana. Un inno all'amicizia sincera.
Un film stupendo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  30/03/2011 22:49:14
   6 / 10
In tutta sincerità non mi ha tanto entusiasmato, i personaggi sono troppo caratterizzati, va bene la vena melanconica però mi aspettavo di più.
Non ho trovato grande simpatia verso i protagonisti troppo stereotipati e nello stesso tempo alcune gag mi sono sembrate decisamente deboli.

--Pio--  @  20/03/2011 09:41:41
   5 / 10
Tanto decantato quanto opaco!
Uno dei film più sopravvalutati della storia, figlio di una sottocultura nostrana che porta la maggior parte delle persone a seguire la massa e a compiacerla in ogni situazione.
Parlando del film, l'ho trovato irritante: irritante è tognazzi, irritanti sono le gag, irritante è la trama! Le gag, vere protagoniste del film, sono scialbe, prevedibili e sopratutto non divertenti!

Da evitare come la peste

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Ultima risposta 19/08/2011 02.27.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  19/03/2011 14:35:44
   9 / 10
Gli eterni bambini per antonomasia del cinema italiano in una delle commedie più belle dirette da Monicelli.
Il cast è mostruoso e perfetto,la storia disincantata e realistica riesce ad essere tremendamente graffiante e sempre cinica fino all'eccesso,le goliardate di questo gruppo di zingari (le ormai celebri zingarate) non sono solo funzionali per le risate dello spettatore ma si accompagnano a momenti di una realtà (quella dei protagonisti) a volte patetica,altre volte tristemente borghese; Di conseguenza lo scherzo diventa per il gruppo una via di fuga verso la tristezza effettiva delle loro vite,dai problemi della vita e anche dalla cosa di cui l'uomo da sempre ha più paura: la vecchiaia e,di conseguenza,la morte. Gli spaccati di vita "semplice" dei 5 amici diventano così drammatici e tragicomici così come i loro scherzi,senza limiti di sorta e che infrangono un pò ogni tabù. Hanno bisogno l'uno dell'altro altrimenti non sarebbero nulla,e senza saperlo,magari inconsciamente fanno di tutto per rimanere insieme pur avendo ognuno le proprie aspirazioni e il proprio orgoglio.
D'altronde il finale come scritto da molti è esplicativo sotto questo punto di vista: l'ultimo tabù viene infranto,le lacrime si mescolano alle risate per un'eterna zingarata che non finisce e non si ferma neanche davanti alla morte.
Prova del cast da incornicare,ogni tanto il ritmo del film cala veritiginosamente ma si rialza con sequenze indimenticabili. Capolavoro.

Guinea Pork  @  17/03/2011 12:02:24
   8 / 10
Sfruttando l'appetibile lato della comicità, Monicelli mette in scena tutta la conscia amarezza del tempo che passa (vecchiaia, morte, routine) e, burlandosi di valori quali famiglia e lavoro, mette in primo piano le gioie dell'amicizia e il loro potere esorcistico. Tra terminologia che è subito cult (zingarata, super*****la), gag geniali e personaggi che non mancano di entrare nel cuore e nella storia del cinema, lo spettatore è reso facilmente partecipe e tanto avrà da riflettere durante la triste (ma ironica) sequenza finale. Sceneggiatura di Pietro Germi, la cui prematura scomparsa ha fatto cadere il progetto nelle mani di Monicelli. Con 3 seguiti (di cui l'ultimo firmato da Neri Parenti, il che, per molti fan, è stato visto come un gesto più che sacrilego).

serrano  @  11/03/2011 23:10:51
   10 / 10
strumentalizzi ?!

baskettaro00  @  07/03/2011 19:52:13
   8 / 10
Famosissimo film firmato Monicelli, interpretato da grandi attori tra i quali spiccano il bravissimo Tognazzi e Noiret(doppiato da Montagnani).
Le vicende vedono un gruppo costituito da 4 uomini di mezza età essere degli eterni bambinoni/burloni, che annoiati dalla vita improvvisano scherzi ai danni di ignare persone(memorabile l'abbondantemente citata scena degli schiaffi alla stazione), ed è proprio durante una"zingarata"(termine del film usato per descrivere uno scherzetto) che finiscono per fare un incidente e vengono ricoverati, ed è qui che conoscono il 5°membro della troupe(Celi).
Interessante lo scherzo fatto al Righi(doppiato dal grandissimo Corrado Gaipa), che si trascineranno fino al beffardo finale, nel quale i "ragazzi"trovano da scherzare anche quando uno di loro è morto.
Una pellicola che comunque mette in mostra i valori dell'amicizia, fra una marachella e l'altra.

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jkrb  @  02/03/2011 11:20:06
   8½ / 10
Straordinario! un film dove gli attori piu che recitare sembra che interpretano un film amatoriale, ecco perchè ha avuto successo e lo si ricorda.
l'unica pecca è che a volte non scorre benissimo, la scena dell'ospedale e quella dello scherzo in macchina al vecchio tirano un po' troppo al lungo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  25/02/2011 15:45:08
   8 / 10
Molto bello questo film, che doveva essere affidato a Germi, il quale non poté partecipare alle riprese perché malato. E' sicuramente qualcosa di originale, divertente e piacevole da vedere, ci sono molte gag comiche. Vanzina prova ad imitare questo film con "Yuppies", ma "Yuppies" non è bello come "Amici miei". Il finale tragicomico alza notevolmente il voto.
Strampalata, ma buona, l'idea di mettere in bocca ad alcuni attori l'accento fiorentino.
Complessivamente centra gli obiettivi che si era preposto.

ColdWar87  @  19/02/2011 22:59:10
   9½ / 10
Due Appunti:
1)Grazie Mario per averci regalato questa gemma
2)Ma il cinema italiano sfornerà mai una altro attore del livello di Tognazzi??

furstemberg  @  10/02/2011 22:46:58
   9 / 10
che capolavoro, un inno alla scanzonata verve toscana, alla comicità mista ad intelligenza sublime. Assolutamente perfetta la scelta dei personaggi

camifilm  @  03/12/2010 21:52:19
   8 / 10
Ogni volta che lo rivedi, si ride.
Indimenticabile sotto molti aspetti, soprattutto della riuscitissima amalgama dei personaggi rappresentati.
Il migliore di tutta la serie, anche forse perchè il primo non si scorda mai.

senseiken  @  03/12/2010 21:41:47
   10 / 10
*LA* commedia all'italiana. Punto.

Oggi invece si fanno quei film sugli adolescenti che vanno male a scuola, o che hanno le prime palpitazioni amorose ma non sanno come dirlo alla persona amata la quale a sua volta ama qualcun altro... dù palle.

Oppure quei filmetti sulla famiglia con la nonnina demente, o il capofamiglia che ha perso il lavoro (beh... questa è attualità a dire il vero...), o la tresca del marito con la ragazzina... bah...

Quando mai ci sarà ancora un cast del genere.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  30/11/2010 12:45:46
   9 / 10
Molto bello.Cast al top.Il migliore della saga.Molto azzeccate le musiche di Rustichelli

ValeGo  @  21/11/2010 23:13:40
   8½ / 10
7219415  @  19/11/2010 12:02:08
   8½ / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  25/10/2010 11:33:40
   8½ / 10
Non era nessuno. Beh, francamente, non era un granché... Perlomeno, aveva una storia da raccontarci...
Anzi a dire il vero il Perozzi (Noiret) era il personaggio al quale più mi sono affezionato - bravissimo anche Tognazzi, bravi tutti gli altri.

La storia - seppure fu pensata per Germi sembra scritta apposta per Monicelli - di cosa ci parlava? Di un gruppo di amici maschi, ancora una volta, tutt'altro che perfetti, non più giovani, non proprio dei vincenti. Di un'amicizia che, come nell'armata di Brancaleone, aveva un suo non so che di eroico, una meta, che fosse essa una terra santa infine inesistente o un piatto di pasta e ceci. Come ne 'I soliti ignoti', poi, dietro ci sono famiglie distrutte, fallimenti, miserie - il patrimonio sperperato dal conte, la tomba del bambino del tabaccaio, la moglie instabile del primario, la solitudine amorosa del Melandri, il rapporto paradossale del Perozzi in cui è il figlio a dovere rimproverare in continuazione la condotta irresponsabile del padre.

In 'Amici miei' è un eroismo del niente, delle zingarate e della super*****la; e lo scopo, uno scopo vero e proprio, viene a mancare: è come se l'unico scopo, l'unica cosa che valesse davvero, fosse adesso la lealtà del solo stare insieme, e quel giuramento non scritto che già nel primo episodio viene minacciato: se uno abbandona, allora in questo gioco si perde tutti.

Non prendere nulla sul serio fino alla fine, non arrendersi alla famiglia, non interessarsi di nulla, prendere a schiaffi chi parte e ridere di quelli che restano, per loro che, tutto sommato, non partono e non restano. 'Non al denaro, non all'amore né al cielo'. Sarà così anche per il Marchese del Grillo, lo scherzo sopra ogni cosa.

Nell'ultimo episodio s’impossessano delle ore vuote di un pensionato, non uno di loro ma del loro mondo sì, quello dei falliti, degli sfaccendati, e con il “nuovo” giocattolo inscenano la loro finta guerra, in cui burlarsi della meschinità e del carattere disonesto di quell'uomo, e insomma di tutto ciò che non sta iscritto nel loro codice d'onore.

4 amici + 1; infine, 5 - 1. Ma se non era roba seria la vita, figuriamoci la morte. La madre compare dietro il figlio, due statue, due mostri di severità che, poveretti, avranno avuto pure le loro buone ragioni. Ma Monicelli prende le parti degli amici, degli sconsiderati, degli attempati, dei vitelloni, dei 'nessuno', poiché la storia del Perozzi, infondo, era la loro; di chi ride di tutto e intanto, un po', fa anche piangere.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  18/10/2010 17:44:46
   9 / 10
Ecco un film immortale! Monicelli è un grandissimo regista e qui mette insieme un gruppo di attori che sfoggiano la loro bravura dando vita a personaggi indimenticabili. Se dopo 35 anni la supre*****la la fanno ancora, ci sarà un perchè!

Avvocauto  @  07/09/2010 22:58:59
   9½ / 10
Non sarà un capolavoro, ma è un film da vedere assolutamente. Un cult ormai della commedia e dell'umorismo italiani con burle ed espressioni che ormai sono diventate antani della nostra cultura. Imperdibile.

just_human  @  02/09/2010 11:21:09
   10 / 10
CAPOLAVORO . " come se fosse antani , con lo scappellamento a destra " film da non perdere , spiega in modo semplice e a volte drammatico quanto sia importante l'amicizia , e come nonostante le differenze sociali o politiche , si possa restare amici per sempre ..

Valdak89  @  19/08/2010 16:43:50
   8 / 10
Un must ormai, credo che sia già stato detto tutto a riguardo.

axel90  @  15/08/2010 21:37:34
   8½ / 10
Una delle ultime pellicole che si possono ancora definire "commedia all'italiana", Monicelli realizza un film in bilico tra il goliardico e la l'amarezza. Sullo sfondo di una Firenze vitale, 5 amici di vecchia data decidono di giocare tiri mancini e scherzi di vario genere ai malcapitati di turno. Come la situazione in Italia poteva cambiare anche il tono di un film, "Amici miei" è la rappresentazione dell'amicizia come punto di forza nella società sempre più opprimente e come punto di sfogo verso i dolori e i pericoli vissuti durante la vita. Ogni personaggio è rappresentato fedelmente e riproduce con fedeltà uno scorcio d'Italia, i suoi vizi, i suoi costumi.
Sempre tra la disillusione e la spietatezza più efferata, "Amici Miei" è più di una semplice commedia divertente e intelligente; è un occhio cinico e impietoso della nostra società, l'elevazione alla mediocrità e alla solitudine dell'uomo. La risata come mezzo per superare anche la morte. Immenso.

rob.k  @  21/07/2010 22:25:20
   6½ / 10
Attori ottimi per un film che però tende un po' ad annoiare. Alcune "burle" del manipolo di amici sono divertenti, in alcuni casi sono un po' troppo lunghe (oltre che poco credibili).

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