a serbian film regia di Srdjan Spasojevic Serbia 2010
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a serbian film (2010)

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locandina del film A SERBIAN FILM

Titolo Originale: SRPSKI FILM

RegiaSrdjan Spasojevic

InterpretiSrdjan Todorovic, Sergej Trifunovic, Jelena Gavrilovic

Durata: h 1.44
NazionalitàSerbia 2010
Generehorror
Al cinema nel Luglio 2010

•  Altri film di Srdjan Spasojevic

Trama del film A serbian film

Milos è un attore porno serbo e quarantenne che si è ritirato dalle scene. L'uomo, in chiara parabola discendente, riesce a stento a dar da mangiare alla sua famiglia, in una nazione piegata dalla crisi economica. Una ex-collega approfitta del suo stato di bisogno e gli propone un affare impossibile da rifiutare: girare un ultimo film porno, senza conoscere assolutamente nulla del copione. Il compenso: la sua famiglia sarà mantenuta a vita e non dovrà mai più preoccuparsi di lavorare. Peccato che, come in seguito Milos avrà modo di scoprire nel peggiore dei modi, il progetto non sia altro che un violentissimo film snuff nel quale verranno torturati e moriranno parecchi attori e attrici. E Milos, là in mezzo, dovrà trovare un modo per salvare la propria vita...

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Voto Visitatori:   6,75 / 10 (129 voti)6,75Grafico
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Voti e commenti su A serbian film, 129 opinioni inserite

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antoeboli  @  11/10/2024 12:03:02
   5½ / 10
Da fruitore di film estremi, ho voluto dopo tanto tempo accingermi a guardare A serbian film. Appunto film serbo che ha suscitato disgusto e scalpore, tanto da spingere alcuni paesi alla censura o a bandirlo in maniera netta.
Come tecnica e messa in scena, il nostro regista dal cognome impronunciabile fa un buon lavoro in generale sia come movimenti di macchina che come gestione di alcune scene particolarmente spinte, cosi da ottenere un risultato soddisfacente. Buoni gli effetti, pochi si ma riprodotti in maniera decorosa. Buono il montaggio, forse con un ritmo troppo carico verso il finale.
Parlando invece del film ingenerale, mi aspettavo come scrittura qualcosa di assurdo, invece tolte le scene molto estreme, mi sono trovato un po al festival della banalità.
E' sicuramente un film consigliato prima di tutto a chi apprezza questo genere, che non si crea problemi di stomaco nel vederli. Perchè il regista, dietro alla scusa di girare un porno, ci infila un pò di tutto, dai cazzottoni, alle sparatorie, al gore e splatter pomposo. Fino a scene di sesso con annessa necrofilia e tante altre parole situazioni da esclamare Oh my god!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  18/02/2024 10:24:22
   5½ / 10
Io credo che qualunque messaggio abbia voluto dare il regista passa in secondo piano rispetto a quello che ti lasciano le immagini che vengono proiettate sullo schermo.
E questo a mio avviso è un errore...perche' questo film non verra' mai ricordato per il suo "messaggio" politico e sociale sulla famiglia Serba ma per le immagini crude che rovinano l'ultima mezz'ora del film.

Fino a quel punto il crescendo di tensione era ben dosato, le musiche davano quel senso di suspence e di curiosita' su cosa sarebbe successo nella prossima scena.

Il ricercare l'eccesso di violenza ci puo' stare ma mostrarla in questo modo, a mio avviso, annichilisce la visione rendendola spregevole e disgustosa.

Un film riuscito a meta' e che sicuramente non rivedrei nemmeno...sotto tortura...

zerimor  @  25/05/2021 16:57:51
   6½ / 10
A Serbian film fa parte di quella categoria di film che trascende il significato di estremo. Estremo nelle intenzioni e nei fatti/immagini. Un film che, come si suol dire, non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico. Il regista ha sicuramente esagerato nel portare su schermo alcune idee, ma tant'è... dubito fortemente poi che ci sia da parte di quest'ultimo il volere di diffondere una critica al governo serbo, ma credo si tratti solo di mero autocompiacimento. Lo valuto dunque per quel che è: un horror estremo sconvolgente e disturbante che difficilmente potrà essere dimenticato da chi ne ha affrontato la visione. Tale Spasojevic è riuscito a quanto pare nel suo intento, qualunque esso fosse...
Dettò ciò, tecnicamente la pellicola è ben confezionata, ma purtroppo priva di contenuti e fine a sé stessa per quanto mi riguarda.

Alpagueur  @  04/12/2020 15:47:05
   6½ / 10
Benvenuti nel lato più oscuro del cinema. Controverso, grafico, violento, inquietante, inquietante, devastante e disgustoso, ma comunque un cinema sottovalutato che osa esplorare il lato più oscuro dell'industria per adulti, non si può negare che "A Serbian film" sia destinato a sconvolgere la maggior parte degli spettatori con il suo grossolano, disgustoso e totale argomento scomodo, che è esattamente il suo scopo, ma guardando oltre la rappresentazione sullo schermo di ogni tabù, è anche un film piuttosto audace. Ambientato in Serbia, il film racconta la storia di Milos, un porno attore la cui fama è andata ben oltre il suo periodo migliore e che ora è felicemente sposato e ha un figlio ma la famiglia sta attraversando difficoltà finanziarie. Contattato da uno dei suoi ex colleghi che ha un'offerta di lavoro per lui, Milos viene presentato al nuovo regista e alla fine accetta di partecipare a un "film d'arte" solo per scoprire che è stato coinvolto nella realizzazione di uno snuff film a tema pedofilia e necrofilia. Diretto in modo brillante, eseguito in modo equo, dal ritmo efficace, gestisce in modo superbo gli elementi di suspense e presenta molte sequenze profondamente inquietanti dall'inizio alla fine, "A Serbian film" non è certamente per i deboli di cuore o facilmente angosciabili o anche per un essere umano del tutto normale, in più la sua cosiddetta allegoria politica non è altro che una scusa per giustificare la perversione qui raffigurata poiché l'unica ragione per cui questo film esiste è scioccare gli spettatori in nome dell'arte. Tuttavia, una storia come questa doveva emergere sullo schermo non perché abbia un movente, ma perché rappresenta un lato molto più oscuro del mondo che la maggior parte delle persone sceglie di ignorare, pur essendo consapevole della sua esistenza. Su scala generale, "A Serbian Film" è una storia estremamente snervante sull'industria del porno, ma sicuramente non è porno e non ha paura di saltare in profondità nell'abisso e portare tutto in superficie, cosa che riesce a fare in modo risoluto. Sì, ti lascerà emotivamente sfregiato e No, non devi guardarlo solo per il gusto di farlo. Rifletti più volte prima di premere il pulsante di riproduzione e per coloro che pensano di poter gestire queste cose, proprio quando penserai che questa esperienza sadica è finalmente finita e sei quasi fuori da questo tunnel buio, l'ultima riga appena prima dei titoli di coda farà abbastanza danni da scatenare l'inferno. Guardalo a tuo rischio.

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markos  @  09/02/2020 19:36:05
   7 / 10
Sadico, spiazzante, irritante. Non so che messaggio vuole dare il regista...alcune scene sono raccapriccianti. Ti rimane impresso per un po'.

Jokerizzo  @  28/01/2020 09:26:43
   10 / 10
Non fermatevi soltanto all'apparenza...per cercare di comprendere il nerissimo e drammaticissimo significato di questo film bisogna scavare nel profondo...

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  23/09/2019 21:05:46
   8 / 10
Al netto dei contenuti risulta un dramma, un odissea nell'oblio dove ogni sacralità del corpo si annienta, il soggetto è importante e non si distanzia molto dalla realtà di certa pornografia, ma il film ha anche dei pregi tecnici notevoli, sceneggiatura, regia, musiche ed una fotografia fantastica, malata, morbosa. Un piccolo gioiello estremo, oramai già cult assoluto.

Konflagrator  @  05/08/2019 00:51:54
   8 / 10
Pensavo che " l indinniazzione" avrebbe sepolto quei pochi buoni voti di chi aveva guardato la pellicola con sano spirito critico. Personalmente mi sembra un nuovo Salò, con tanto di amareggiato messaggione sociopolitico (che non mi sono preoccupato troppo di approfondire)! Ha una sceneggiatura e dei personaggi completamente inediti, attori azzeccatissimi e capaci, è fatto bene a livelli inquietanti, ed è senza dubbio il Film più sconvolgente girato fino ad oggi: cose che a mio parere nascondono seriamente un certo genio... Sarà che apprezzo tutto ciò che è provocatorio ma con criterio e qualità!

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  02/04/2019 15:45:47
   9 / 10
A partire dal 2010, la mia discesa agli inferi del cinema horror ha raggiunto profondità inattese. Superate le colonne d'Ercole del mainstream, approdai splendidamente in Oriente per gustare la malinconica spettralità thailandese o la sanguinaria alienazione nipponica, in un'esplorazione che non mi ha risparmiato comunque dall'imbattermi nel lezzo di orribile materia fecale ("Grotesque" del 2009 era di una stupidità quasi offensiva).
Nel meccanismo tipico della scoperta dei piaceri, ne volevo ancora e sempre peggio: l'assuefazione all'horror ti porta ad una certa insensibilità che ti fa desiderare qualcosa di ancor più estremo. E così, dopo aver girato il mondo per scavare nel fango di squisitezze alla "Guinea Pig", approdai vicino a casa per trovare il tesoro sepolto: da subito vidi "Martyrs" (2008) come autentico capolavoro e pietra miliare sul percorso di completa ridefinizione dell'acerbo concetto che avevo di cinema horror. Un fiore di sublime violenza fisica e psicologica.
Poi "A Serbian film" rovinò tutta la poesia di questo viaggio.

Pellicola inarrivabile nel superare ogni limite di decenza e pudore, nel mettere su schermo perversioni che pochi altri possono avere solo immaginato, "A Serbian film" elabora e contorce il più comune dei piaceri, quello sessuale, in tutte le sadiche sfumature che questo può assumere.
Questa cruda spietatezza, in scene scioccanti anche solo a pensarle, tenta una giustificazione nella critica sociopolitica: l'intenzione vorrebbe condannare l'indifferente cinismo di un potere politico storicamente violento, la cui corruzione si riflette nell'anemia morale socialmente diffusa in una popolazione soggiogata e rassegnata. Intenzione in realtà fin troppo nobile, giustificazione forzata e pretenziosa per una pellicola che in realtà nasce per sconvolgere e per essere pietra di scandalo, sapendo che incorrerà in pesanti censure e godendo di questo.

In tutto questo non si dimentichi l'aspetto estetico/tecnico: siamo davanti ad un film ben fatto, che al di là di recitazioni dimenticabili entra nel cervello per fotografia e sonorità validamente poste al servizio di un crescendo orrorifico inimmaginabile per crudeltà, ma molto ben architettato.

Un horror potentemente psicologico come "Martyrs" ha una componente più matura e più sottile, che lo rende qualitativamente superiore; ma per capire cosa significa superare il limite, bisogna passare le forche caudine di "A Serbian film", dimenticando totalmente moralità e sensibilità.

In ultima analisi: "A Serbian film" fa orrore, è insensibile, disturba, stupisce e rimane impresso. Perfettamente riuscito, direi.

gemellino86  @  25/11/2018 17:05:34
   6½ / 10
Disturbante horror serbo con un bravo protagonista. Tuttavia non ho trovato una elevatissima dose di splatter come mi aspettavo. Inquietante la seconda parte del film. Eccessivo il finale.

horror83  @  26/08/2018 13:17:29
   6 / 10
Mi ero giurata di non guardarlo questo film, perché dato che ha fatto molto scandalo, e quindi molta gente ne ha parlato, ero venuta a conoscenza di due scene che erano troppo disturbanti per i miei gusti. io amo il genere horror ma a tutto c'è un limite. Solo che la curiosità ha preso il sopravvento (come spesso mi succede riguardo ai film) e devo dire che questo film mi ha divisa in due personalità diverse. Da una parte mi è piaciuto, secondo me come horror ne vale la pena di guardarlo e il regista è stato molto coraggioso a far vedere quello che ha mostrato in questo film (oltre che ad essere un pazzo psicopatico). non so neppure come gli siano venute in mente certe scene. Dall'altra parte non mi è piaciuto perché si è andati oltre il limite, e mi riferisco alle 3-4 scene che ormai conoscono tutti e non mi va neppure di scrivere!!!

Quindi alla parte che gli è piaciuto il voto è 8, alla parte che non gli è piaciuto il voto è 4, la media è voto 6.

Cmq a chi gli piace il sottogenere horror delle torture lo consiglio ma preparatevi perché non è un film adatto a tutti!

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Ultima risposta 26/08/2018 13.22.48
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Crabbe  @  05/06/2018 11:17:18
   8 / 10
Una delle metafore cinematografiche più dure da digerire in assoluto.

Un film di alto livello.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/06/2018 16:27:43
   8 / 10
Corpi, sesso, sangue.
Un film disorientate e disturbante.
Lo stomaco era sottosopra dopo la visione e credo sia una reazione naturale.
Ben girato. Ho apprezzato anche la colonna sonora.

BenRichard  @  03/04/2018 15:03:16
   8 / 10
Ad oggi rimane uno dei film che mi abbia sconvolto maggiormente se non forse addirittura quello che mi ha sconvolto e disgustato più di tutti. Assieme a pellicole come "Salò o le 120 giornate di Sodoma", "The Human Centipede 2", cito anche "Martyrs" perchè è stato uno dei primi che vidi anche se si discosta un pò come genere. Probabile che me ne stia dimenticando altri, ma questi mi hanno inorridito veramente parecchio.
Il voto alto se lo merita perchè questo film vuole solo provocare nella maniera più assoluta la sensibilità dello spettatore che guarda e ci riesce alla grande. Veramente osceno. Se non si è ben preparati psicologicamente sarebbe buona cosa non avvicinarsi assolutamente a questa pellicola, è a dir poco destabilizzante...folle nella maniera più assoluta...
D'altro canto non mi sento di voler dare un voto maggiore di questo perchè personalmente mi sembrerebbe di glorificare troppo lo schifo che si vede in questo film.
In realtà sarebbe
Livello di disturbo: 10
Apprezzamento del contenuto: 0
Lo premio perchè come ho detto prima una volta visionato è uno dei più difficili da rimuovere dalla propria memoria, è veramente un'esperienza cruda e atroce. Tende seriamente a violentare la psicologia umana.
Quindi attenzione a questo film.

Cinquantenne  @  18/02/2018 05:06:18
   10 / 10
Penso sia il film più sconvolgente mai fatto, l'ho visto con quel vecchiaccio di mio padre che è svenuto e ha vomitato, ahahahah beh se ha fatto effetto a lui vuol dire che è veramente forte! Veramente disturbante, ed è anche bello il messaggio che il regista vuole mandare. Aspetto con impazienza il nuovo film del regista e spero sia ancora più estremo di questo. Questo è il cinema che voglio vedere!!

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lukef  @  27/09/2017 15:13:01
   3 / 10
Non lasciatevi ingannare dall'ottima confezione, questo film è m*rda.
Non avrei aggiunto molto a quest'assunto ma viste le tante critiche positive, penso si meriti una disamina più analitica.
Partendo dal profilo tecnico, notiamo subito l'ottima fotografia, dall'inizo alla fine, con picchi di assoluta eccellenza nelle scene clou. Davvero la cura per i dettagli, la pulizia delle location e l'uso magistrale della luce facilmente portano a pensare si tratti di un prodotto raffinato (in alcune scene ricorda effettivamente Lynch). A tutto questo si aggiunge l'egregia colonna sonora, non altrettanto notevole ma comunque efficace e ben inserita.
Quanto alla recitazione invece, passiamo da un "buono" dei personaggi principali, a un "mediocre" delle varie put*anette che scimiottano espressioni e movenza da blockbuster americani (tipo Fast&Furious per capirci), a un "ridicolo" di alcuni personaggi marginali (e.g. i bodyguard che sembrano venuti fuori da na discoteca techno di 20 anni fa).
L'aspetto tecnicamente meno convincente è proprio la regia, che scade molto nello storytelling e soprattutto nella costruzione delle varie scenette funzionali alla trama, come le conversazioni al bar o cose del genere. Inutile rilevare che le scene più concitate siano nettamente superiori a quelle secondarie, elemento tipico (e comprensibile) dei registi alle prime armi.
Essendo comunque un'opera prima, sintetizziamo la parte tecnica con una promozione piena.
La schifezza riguarda invece il contenuto, privo di una qualsiasi connotazione artistica e concentrato unicamente sull'obiettivo di sconvolgere e scandalizzare con ogni mezzo. Partendo dal banalissimo sesso (inserito ovunque, fino al ridicolo) per poi crescere in una climax di violenza, pedofilia, necrofilia e chi più ne ha più ne metta. A grandi linee, sono gli stessi elementi che già aveva trasposto il buon Pasolini trentacinque anni prima, in un'epoca molto meno tollerante in materia di offesa alla morale.
Ma "Salò" disturbava non tanto lo stomaco quanto la mente, poichè la perversione ivi narrata era quella dentro ognuno di noi. Era il desiderio di trasgredire dal sesso convenzionale, sempre più inappagante per quest'uomo "nuovo" e portato sempre più in là, fino alle estreme conseguenze in un tutt'uno con il senso di oppressione e onnipotenza fascista e futurista del regime visto da Pasolini.
Un altro esempio di film disturbante è "Seul contre tous" di Gaspar Noè. I temi non cambiano ma il punto di vista è del tutto differente. E' dagli occhi del depravato protagonista che osserviamo tutti i suoi abomini, e l'immoralità non sta negli eventi descritti ma proprio nella narrazione in quanto tale, essendo essa stessa sottomessa alle emozioni del "buon" Seul (chi l'ha visto forse capirà).
Nella nostra slava pellicola non c'è nulla di tutto questo, ma semplicemente una ridicola storia di maniaci che fan cose disgustose.. ma in questo non si discosta molto dai vari splatter senza arte ne parte come Hostel e compagnia bella, semplicemente al posto di tagliarsi caviglie qua si fott*no cadaveri, ma non c'è molto altro. Qual è l'innovazione se non mostrare cose disgustose, comunque già viste, e perchè mostrarle? Cosa dovrebbe comprendere o provare lo spettatore? (Quella sparata sulla politica serba mi è sembrata solo un pretesto)
Non ci ho trovato ricerca nè poesia ma solo intrattenimento splatter infiorettato con un po' di tecnica. Magari a qualcuno piacerà, a me no.

Veppe96  @  29/08/2017 21:05:22
   9 / 10
La prima volta che lo vidi ricordo che ci rimasi sotto parecchio..
Visto oggi per la seconda volta. Decisamente molto più sopportabile.
Non ho sentito il bisogno di stoppare più volte per riuscire ad assimilare ciò che stavo vedendo, al contrario della prima volta. In ogni caso: una pellicola che non si riesce a dimenticare, violenta, cruda, sporca, pornografica, sanguinolenta, malata e oserei dire al limite della legalità (sicuramente moralmente parlando ha già sorpassato il limite di parecchio). E tutto questo viene presentato con la massima tranquillità. La tensione che si prova è puramente empatica e questo è qualcosa di fantastico.

Non condivido la polemica sulle ragioni più o meno accreditate che avrebbero spinto Srdjan Spasojevic a girare la pellicola. E' una visione che sconvolge e quindi di per sé comunica. E qualcosa che comunica, a mio avviso, è qualcosa già di per sé di riuscitissimo, a prescindere dal contenuto. Racconta una storia, nuova e originale, una di quelle che non vorreste mai vivere in prima persona. Tecnicamente fatto molto bene, musiche minimali azzeccate, la lingua serba poi contribuisce a rendere il tutto ancora più crudo e cattivo. La prima parte può risultare un po' noiosetta, ma sinceramente l'ho trovata comunque scorrevole.
Finale drammatico e POTENTISSIMO: "Comincia dal più piccolo"...

Interpretazione personale:


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E' un film (incubo) per pochi. Per stomaci forti, ma soprattutto per menti forti.
NON ESISTE NIENTE DI SIMILE. Piccolo capolavoro macabro e malato.

PROMOSSO OVVIAMENTE.

Unica caduta di stile:

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Neurotico  @  28/08/2016 17:05:59
   8 / 10
Un brutale e delirante giro infernale di prostituzione, pedofilia, e pornografia lanciate a folle velocità contro il muro di un nichilismo cinico e grottesco.
Secondo me Spasojevic ha voluto distruggere la pornografia uccidendola da dentro attraverso un'estremizzazione caricaturale dei suoi assunti: mostrare spudoratamente il sesso tra meri corpi (senza desiderio) e quindi senza vita, che a forza di essere penetrati vengono tagliati, soffocati, decapitati e infine uccisi. La violenza della pornografia non risparmia nulla, neanche il bambino che scopre il sesso con un video porno del padre, o una ragazzina voyeur.
Non si arretra di fronte a nulla, il regia è libera di lacerare il velo del buon senso e il comune senso del pudore, fino all'esecuzione finale, l'apice di una sequenza di scene malsane e ripugnanti, che diventano Arte sotto l'occhio della camera.

Hellbound  @  19/08/2016 23:40:58
   10 / 10
é difficile commentare film così, o lo reputi una 'schifezza' oppure un capolavoro. Bisogna essere abbastanza aperti e capire dove vuole andare a parare il film, che vuole essere assolutamente senza freni, sia in termini visivi che psicologici, insomma qui non ci si risparmia nulla: thriller, horror, splatter, 'porno', shock. In sè una volta contato tutto questo, il film risulterà eccezionale nel suo genere: attori tutti perfetti(nota di merito a Milos e Vukmir), musiche azzeccate incredibilmente, trama assolutamente non banale per essere un horror, fotografia e ambientazioni anch'esse perfette, spirale di violenze scioccante. Ma soprattutto il film è capace di coinvolgere molto nel suo vortice di follia; si vede che dietro a questo film c'è gente 'che ne sa' di horror e tutti hanno dato il loro contributo in maniera incredibile. Qualche disappunto ci può comunque essere, ad esempio qualche momento 'porno' in meno non avrebbe per nulla intaccato il film,anzi.. e alcune volte con la violenza si rischia di sfociare nel ridicolo(newborn porn), ma qui come già detto non si risparmia nulla. Il film dovrebbe rapprestentare, in una sorta di metafora, il popolo serbo come vittima del governo e costretto a qualunque cosa per sopravvivere..in realtà questa metafora mi sembra un pò troppo forzata, ma vabè poco importa ai fini di un horror. Violento e drammatico oltre ogni confine, lo consiglio solo ai fanatici dell'horror e a chi è già navigato nel genere.

Biasx  @  22/07/2016 16:13:48
   9½ / 10
Nella mia vita ho visto numerosi film horror, ma NESSUNO è riuscito a colpirmi come questo: disturbante, sconvolgente, nauseante, traumatizzante. Dall'inizio alla fine. Anche il semplice serbo (la lingua originale) è qualcosa di fastidioso (metallico e ruvido) a pensarci bene... Questo film è un vero e proprio pugno nello stomaco. Ci sono scene che rasentano l'illegale. Sconsigliatissimo a chi non è fan del genere. Ma allo stesso tempo, lo reputo un capolavoro del genere horror.

Jumpy  @  17/11/2015 20:17:43
   7 / 10
Film dal fortissimo impatto emotivo e visivo.
Disturbante, al limite del sopportabile, al di là di qualsiasi depravazione che mente umana possa immaginare.
Non è porno... non ci ho visto nulla di effettivamente pornografico, non vedrete rapporti sessuali espliciti... anzi... magari, sarebbe stata una visione piacevole e divertente... vedrete di peggio... molto peggio.

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Il tutto in un crescendo di angoscia e in una spirale di violenza indicibile, coadiuvata anche dalla colonna sonora e dalla fotografia.
Disturbante per il concetto stesso che vuole far passare, ancora più atroce delle atrocità che si vedranno.
Credo che rappresenti per questi anni, con le dovute proporzioni, quello che, negli anni '70 ha rappresentato i Diavoli di Russell o arancia meccanica di Kubrick.
Non è per tutti, ma se ce la fate vedetelo fino al tristissimo e desolante finale...

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jason13  @  07/11/2015 12:11:32
   8 / 10
Un calcio in c*** ai moralisti....basta con ste censure sti vomitevoli commenti per ogni violenza mentale o fisica che qualche pellicola fa vedere....siamo circondati da spazzatura e violenza dappertutto...questo e' semplicemente un film e per tale deve essere giudicato....il regista non ha la mente malata ma e' assolutamente un artista che mette a fuoco la sua idea di storia sporca di violenza grautita che non lascia nessuno salvo dalle sue responsabilita' e dalle sue atroci azioni....bene cosi'...apriamo la mente e gustiamoci questo spettacolo sppur rozzo e cattivo....

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Ultima risposta 07/11/2015 19.19.34
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ferzbox  @  07/11/2015 11:29:00
   6½ / 10
Ne avevo sentite di cotte e di crude riguardo a questo film; tra filmscoop e le amicizie locali mi ero fatto un teatrino di violenza e immoralità che quasi mi avevano intimorito nell' affrontarne la visione....a mettere il carico da 11 pure la mia ragazza, amante di Buttgereit, splatters e pellicole crude, arrivata al punto di dirmi:" ...lascia stare, chi ha prodotto questo film sarebbe da mandarlo in galera!!!....uno schifo per gente malata!!!...."

Per dirlo lei.....la cosa cominciava a preoccuparmi seriamente....

Fanculò...ho affrontato la visione lo stesso....non potevo certo farmi intimidire dopo tutta la roba che mi sono visto in passato....

Ora che dire....sono rimasto un tantino deluso se devo essere sincero, ma non tanto dalla pellicola di per se(ne parlo dopo), ma per l'eccessiva esagerazione della gente nel ritenere violento oltre ogni limite questo lavoro dedicato agli "Snuff movies".....quando invece rispetto ai veri Snuff questo è roba per bambini delle elementari(purtroppo....).....inoltre sia l'elemento pornografia che violenza sanguinolenta/psicologica sono molto paraculè....e mi spiegherò meglio ora...

"A serbian film" è una pellicola che per quanto vada contro ogni morale e rispetto etico gioca sui due fattori più facili del mondo come lo splatter e la violenza sessuale perversa, ma senza toccare nessun altro tassello, rimanendo sempre li.....e sono capaci tutti così....chiunque possiede un lato oscuro per concepire merdàte come queste......film come "Martyrs" o "Dread" o " A l'interiour"...o lo stesso "Salò" di Pasolini(mettendo da parte il valore cinematografico e parlando solo del lato "disturbante") avevano una potenza psicologica 3 volte superiore...non si appoggiavano al semplice inorridire e basta, ma giocavano anche sulla forza della sceneggiatura, sull'analisi dei personaggi...cosa che "A Serbian film" fa molto poco, regalando una miriade di scene forti fine a se stesse e concepite solo per un discorso di pura violenza gratuita....talmente gratuita che arriva addirittura ad essere stupida, sopratutto nell'esasperatissimo ed assurdo finale...

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Sono del parere che si tratta di un film girato bene, dalla buona fotografia, dalla buona resa scenica, ma assolutamente inutile in termini di messaggio...e anche in termini di violenza.....inorridire con i bambini non è un impresa da geni e lo si vede pure in modo piuttosto stupido, senza remore e senza senso, giusto per dare qualcosa di forte che li inizia e li finisce.....la violenza e la perversione devono essere appoggiate anche da un senso logico, altrimenti non ha ragione di esistere in un film...o meglio, lo si può vedere anche così, ma non lo reputo di certo un lavoro tra quelli più sconvolgenti....
a me ha lasciato piuttosto indifferente se non per la realizzazione tecnica buona....stop....
Sono rimasto deluso di brutto....ho visto cose che mi hanno colpito molto di più senza regalare nulla e giustificando tutto.... già un film come "non violentate jennifer2 degli anni 70 mi ha sconvolto di più...perchè più concreto...
In definitiva un film particolare che una volta visto, tolta la curiosità, perde moltissimi punti....non lo rivedrei di sicuro....

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Ultima risposta 07/11/2015 13.16.09
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outcast  @  31/10/2015 10:27:41
   5½ / 10
Se non vi fa ridere, avete dei problemi

GianniArshavin  @  29/10/2015 20:56:48
   5 / 10
Non voglio fare il moralista, e basta scorrere la lista dei film che ho commentato per capire che non lo sono e che apprezzo spesso e volentieri anche pellicole estreme e violente, ma con A serbian film il cinema è andato oltre,troppo.

Diretto da Srdjan Spasojevic nel 2010,questo film serbo è quanto di più atroce e brutale potreste immaginare. La pellicola è piena di una violenza che nella seconda parte raggiungw picchi impensabili per chiunque, forse nemmeno Miike o Zulawski si sono spinti cosi in la.
Andando con ordine, A serbian film è tecnicamente un bel prodotto,diretto come si deve,dalla trama intrigante e straziante con un ritmo elevato e una sceneggiatura solida e scritta benissimo. Purtroppo quello che poteva essere un grande horror dramma si trasforma col passare dei minuti in una macelleria senza limiti,dove vengono abbattuti uno dopo l'altro i più proibiti tabù cinematografici e non.
Secondo Srdjan Spasojevic l'opera dovrebbe essere la rappresentazione delle angherie e delle sofferenze patite dal popolo serbo durante la sua storia, ma io questo significato allegorico non l'ho trovato neanche per sbaglio;anzi A serbian film mi è parso gratuito ed eccessivo , estremo solo per il gusto di scandalizzare e traumatizzare, e di conseguenza per farsi una bella pubblicità. L'opera strumentalizza in modo palese la violenza per mettere in scena una storia che non riesci a toglierti dalla testa per colpa di alcuni passaggi di una crudeltà unica.

Forse il regista nelle intenzioni voleva veramente lanciare un messaggio,ma ci sono modi e modi ed in questo caso è stato scelto il peggiore possibile.
Per quanto riguarda gli attori tutti sono credibili,soprattutto il protagonista con cui a tratti si entra pure in empatia. L'atmosfera è inquietante e morbosa, trasmette una sensazione di sporco e di marcio ,anche quando non è mostrato.
Penso che se A serbian film avesse continuato sul vedo non vedo della prima parte sarebbe stato un gradissimo lavoro,ma lo splatter (ben realizzato) e la violenza perversa del secondo tempo hanno rovinato tutto in modo troppo grave.

Una pellicola dunque più ipocrita di Cannibal holocaust, che ha ottenuto fondamentalmente quello che voleva: far parlare di se utilizzando il veicolo sempre fruttuoso della violenza totale.

Slipknot  @  05/10/2015 00:58:34
   6½ / 10
Non potevo non vedere questo film. In un certo senso mi sono sentito sfidato dalle stesse opinioni che giravano sul conto della pellicola e dovevo togliermi questo sassolino. Diciamo che le "aspettative" (se così possono essere chiamate) di vedere il film più violento e crudo di sempre sono state in buona parte deluse. Mi sento quindi parecchio contro corrente con la media. Bhè, parliamoci chiaro, è comunque una pellicola che sconsiglierei caldamente a ogni essere umano. Però ad essere sincero mi aspettavo ben altra pasta, altri "innesti". Invece quello che lo spettatore si trova davanti è sì un film violento diretto molto bene, che scorre in ogni sua parte senza momenti deboli, ma il cui motore portante non è altro che la pornografia. Io, personalmente, sono sempre stato un po' scettico nell'abbondante inserimento di scene pornografiche nell'horror (lo so, vanno a braccetto nella quasi totalità delle pellicole del genere) però l'ho spesso visto come un accozzamento forzato. In questo caso il film mixa in maniera estrema questi generi, ma quello che ho notato è che c'è una netta maggioranza della pornografia rispetto alle scene di violenza "classic" che mi ha lasciato un senso di perplessità. Voglio dire, basta inserire la pornografia ogni minuto per rendere questo il film horror più "estremo"?

In ogni caso bisogna riconoscerlo come un film veramente spietato, scene come

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER non si scorderanno facilmente.
Sarò l'unico anche per questo, ma la fotografia, seppur fredda e quindi adatta per il film, l'ho trovata fin troppo sbiadita che dava un senso di low cost amatoriale.
Mezzo punto in più per il massacro finale, veramente azzeccato e ben architettato, letale.

In conclusione, anche se siete appassionati di Horror non è detto che questo film faccia per voi. Non dico tanto per l'estrema violenza ma perché c'è una forte dose pornografica. Se questo mix fa per voi e ritenete di averne viste di cotte e di crude servitevi pure.

Ho cercato di recensire il film per quello che veramente è, ma le mille opinioni sul conto di "a serbian film", lo hanno a parer mio un po' troppo mitizzato e spinto in settori sbagliati dell'horror ed è inevitabile che mi abbia deluso un tantino le aspettative.

Giovans91  @  22/09/2015 12:50:42
   7½ / 10
Il cinema, ormai, non ha più nessun limite. Stiamo parlando di un'opera che supera tutti i limiti, che spacca ogni barriera del comune pudore, e che sbatte in faccia allo spettatore delle cose che non vorrebbe mai vedere.
Il film è girato molto bene, di ottima fattura sotto tutti i punti di vista. La prova attoriale è perfetta, e gli effetti speciali (niente CGI) sono disturbanti e credibili al massimo. Nel film ci sta un pò di tutto, scene snuff, scene pedofile, sesso a ripetizione e sangue.
"A serbian film", bandito nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo, lo consiglio solo a chi è abituato alle scene forti, chi ha visto tanti horror e agli amanti degli splatter; ma chi vuole solo mettere alla prova il proprio livello di resistenza fisico e mentale è meglio che cambi pellicola, perché scommetto che vi farà star male, poi fate voi.

Creepyy  @  09/09/2015 20:10:29
   6 / 10
Film disturbante,o come lo definisce il mitico Yotobi destabilizzante.
Molteplici le scene di pedopornografia e violenza.

rikpse  @  31/07/2015 02:20:41
   8½ / 10
Filmaster95  @  12/12/2014 15:31:34
   6½ / 10
Beh,un film facilmente digeribile e che non si scorda facilmente cosi come le scene presenti all'interno della pellicola.
Onestamente nella mia mente è rimasto impresso il malato finale con la violenza ai danni del filgio e della moglie,ma anche la lente caduta del protagonista mi ha vermanente lasciato di stucco,come un uomo possa cadere in balia degli eventi ed uscirne completamente trasformato in senso negativo.
Onestamente la trama è alquanto tirata ed per alcune persone tutta questa violenza gratuita è solo un concentrato di schifezze ma per chi ama il genere ne rimarrà sicuramente ammagliato.
Alcune scene comunque le ho trovate veramente senza senso ad esempio lo stupro del feto,rimane comunque una pellicola veramente dura e senza pietà che ti rimane impressa per un bel po di tempo.

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Ultima risposta 12/12/2014 16.28.28
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the saint  @  01/12/2014 22:52:33
   6 / 10
AGGHIAGGIANTE e PORCA T.R.O.I.A.!!!
queste le prime parole a caldo che vengono in mente finito di vedere sto film horror...


che poi non può esser catalogato come horror , poiché è un mix tra un porno-thriller- pedoporno- horror-snuff e chi ne ha più ne metta....


d'altronde dopo aver visto tutti i vari Saw, gli Hostel, Audition , Martyrs,. the human centipede 1 e 2 mi sentivo abbastanza pronto!!
ma questo come film malato/violento/disturbante li batte proprio tutti!!

un film da stomaci da acciaio Inox!!


Se il regista voleva impressionare ce l'ha fatta..
qualche critico ha riferito che questo film nasce ed è la rappresentazione dalla violenza subita dalle popolazioni jugoslave durante la loro guerra civile, ma caspita.. mi sembra un tantino esagerato!!!
peccato perché il film attori, musiche e sceneggiatura è ben fatto nonostante l'apoteosi di violenza/sesso!

PER TUTTO IL RESTO C'è LO SPOILER..

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

alex94  @  07/11/2014 14:52:29
   8½ / 10
Disturbante e violentissimo "horror" diretto da Srdjan Spasojevic nel 2010.
La trama è caratterizzata da una prima parte, in cui vengono presentati i vari protagonisti, sviluppata in modo alquanto lento ma mai noioso, sempre interessante, al contrario nella seconda parte si assiste ad una esplosione di violenza e perversione che supera ogni limite,con numerosissime scene semplicemente agghiaccianti,fino ad un finale veramente devastante.
Molto alta per tutto il film la tensione.
Ottima anche la regia,la recitazione,la fotografia e gli effetti speciali.
Perfetta la colonna sonora.
Uno dei film più disturbanti che mi è capitato di vedere,non so se consigliarlo.

Curiosity  @  05/07/2014 16:53:09
   8 / 10
Lo vidi appena uscito. E' un film che và visto. Certo la violenza spesso è gratuita, ma il film ti fà entrare in un gorgo, che crea non poco disturbo.

E le continue lamentele da parte di molti utenti sotto, non fanno altro che aumentarne l'allure, di film maledetto.

Che, piaccia o meno, NESSUN AMANTE DELL'HORROR PUO' EVITARE DI VEDERLO.

A me è piaciuto, capisco anche a chi non è piaciuto. Ma i film brutti sono ben altri.

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Ultima risposta 07/07/2014 19.53.13
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zyzz  @  10/06/2014 14:32:33
   10 / 10
stupendo violento fino alla fine

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  11/04/2014 11:43:50
   7 / 10
In cambio di una grossa somma di denaro Milos decide di tornare sul set. Leggenda del porno serbo, ora ritiratosi e sposato con una splendida ragazza e padre di un bel bimbo, ha un solo cruccio, quello dei soldi. Sembrano non bastare mai, e la prospettiva di dare una vita più agiata ai suoi cari lo induce in errore. Impossibile non farsi tentare da certe cifre, anche se i termini del contratto restano vaghi e l'ideatore/finanziatore della pellicola è tutto fuorchè rassicurante.
Non ci vorrà molto a Milos per comprendere la portata del guaio in cui si è cacciato, finito nelle grinfie di un branco di pervertiti dai quali sembra impossibile affrancarsi.
"A serbian film" è nelle intenzioni un film politico, Srdjan Spasojevic, il regista, ha più volte ammesso che la ferocia ostentata è la dote portata in seno al proprio paese dalla guerra, con relativa assuefazione da parte del popolo alla violenza più aberrante. I soprusi sono di conseguenza quelli perpetrati dalle autorità, abili a costringere e manipolare i loro burattini (in questo caso mediante droghe e afrodisiaci), nei confronti dei più deboli e in sfregio alla famiglia, come viene brutalmente rimarcato più volte sino ad arrivare al culmine nello straziante epilogo.
L'agghiacciante allegoria però convince solo a tratti in quanto sembra prevalere la volontà di shockare a tutti i costi. Spasojevic lancia una sfida di nervi allo spettatore più che riflettere sullo stato morale della Serbia. Il risultato è un film realmente crudele con alcune sequenze impossibili da dimenticare anche per lo spettatore più avvezzo a morbosità cinematografiche di ogni genere.
La sopportazione viene messa a dura prova, rispetto a "Life and death of a porno gang" (altro film shock balcanico) è meno concettuale, più oscuro e deprimente. C'è un pensiero estremo sfrondato di limiti e filtri offerto senza remore ed arginato (fortunatamente) solo nell'indugiare sul particolare più inaccettabile.
Dal punto di vista tecnico il film è un esempio di grande professionalità: ben girato, con ottimi effetti speciali, ben recitato e fornito di ambientazioni e atmosfere inquietanti esaltate da un sonoro lugubre. Ottima anche la costruzione dello script, in cui la prima parte il male è subdolo, si avverte ma non si vede; poi l'esplosione, con un racconto in flashback che da quel momento in poi non lascia scampo.
Spasojevic realizza una storia incalzante a livello narrativo, ma anche discutibile nella trattazione dei temi di denuncia tanto sbandierati. Non so se ci sia dell'autocompiacimento, sicuramente la voglia di far parlare di sè assorbe in buona parte l'urgenza di guardare al disagio del proprio paese.

gitanovic  @  06/04/2014 12:57:25
   1 / 10
1 - Il peggiore, evitalo a tutti i costi

Seguo il forum da molti anni... e mi sono registrato solo per votare questo film.
Se esistesse un bottone per cancellarlo dalla mia mente lo premerei immediatamente.
Evitatelo per il vostro bene.

E pensare che ieri sera ho visto Apocalipse Now... l'orrore... e in questo caso anche lo schifo.

Il regista dovrebbe essere rinchiuso per aver fatto un film del genere e la chiave buttata nell'oceano.
Sono contro la censura, ma c'è un limite e questo film lo ha passato abbondantemente.

Questa non è denuncia. Questo non è cinema. Questa non è arte.

Vomitevole.

RedPill  @  20/02/2014 14:52:48
   6½ / 10
Difficile – oggigiorno più che mai – evitare che i sani (?) principi di un'etica modaiola, stucchevole e volgarmente ipocrita prendano il sopravvento… quindi, soprattutto per le "portate un pò più indigeste" come questa, restare sul pezzo, potrebbe apparire al quanto complicato.Partendo da questo presupposto, tralasciando l'ipotetico senso metaforico attribuitogli dal regista, si può comunque affermare che Srpski NON è più squallido o "pornografico" di un qualunque Big Brother da prima serata.Nel caso specifico, la regia, sceglie di omettere di proposito qualunque tipo di filtro sociomorale – tanto amato e imprescindibile – tra le immagini proposte e lo spettatore stesso, rendendo perciò difficile per quest'ultimo accettare di scendere a compromessi.Così facendo, il dramma, assume connotati che vanno ben oltre i limiti concepiti dal nostro super-ego, arrivando dritto dritto allo stomaco e soprattutto alla coscienziosa sensibilità di chi osserva.Spasojevic inoltre, è abile nel ricreare un'atmosfera ad hoc e per nulla artefatta, figlia di un contesto degradato e degenerativo, nel quale, set scarni e location per buona parte in ombra, alimentano quella persistente sensazione di disturbo emotivo.Che piaccia o no, la storia, appare certamente credibile ed il montaggio, oltre a garantirne una buona scorrevolezza, contribuisce di per sé a mantenere alta la soglia di attenzione, riducendo sensibilmente il rischio di uscirne annoiati.
Un film indubbiamente SPIETATO che, infischiandosene dei detrattori professionisti, toglie qualunque tipo di spazio all'immaginazione, nonostante i temi in esso trattati, siano prettamente legati agli aspetti più deplorevoli della natura umana.Nel caso specifico, credo che il preconcetto imperante di violenza, come unico tramite mercificabile per giungere nell'immediato allo shock dello spettatore, non sia un'argomentazione sostenibile; Srpski sublima la sua natura oltraggiosa, prolifera su di un terreno consacrato alla violenza in un habitat volto esclusivamente ad essa, e di essa se ne fa portavoce.
Qui non si tratta di giustificare un mezzo per giungere a un fine, si tratta di valutare il nesso di una scelta in relazione al contesto in cui essa viene espressa, e chiedersi: è pertinente? … io dico di si.

maitton  @  08/01/2014 20:16:20
   1 / 10
"comincia dal piu'piccolo".
ok, uno.

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Ultima risposta 06/04/2014 12.59.11
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Spera  @  07/01/2014 15:05:43
   5½ / 10
ATROCE. Questo è l'unica cosa che mi è venuta in mente dopo il finale.
Semplicemente atroce. (seguono spoiler)
E' difficile poter giudicare questo film che registicamente ho trovato fatto molto bene, con una fotografia curata ed effetti truculenti di grandissimo livello (chissà qual'è la linea di confine tra il vero e la fiction nel film, ovviamente non mi riferisco alle teste mozzate ma ai rapporti sessuali, allo sperma in faccia, ecc).
Ho trovato ottimamente messa in scena anche la sceneggiatura, all'inizio mi sembrava di assistere a un gran film che minuto dopo minuto ti calava nel dramma di un attore porno alla fine della sua carriera con una famiglia da mantenere ed i conseguenti problemi economici.
Fino qui sarebbe un 7 ... ma il peggio doveva ancora venire, purtroppo.
E no ragazzi, perchè questo film ha superato dei limiti che secondo me snaturano il cinema e lo rendono uno spettacolo dove tutto si può mostrare e dove tutto è permesso togliendoci gran parte di quel piacere che è anche il bello del cinema stesso: l'immaginazione, il vedo non vedo, dire l'indicibile senza mostrarlo.
Questo secondo me dovrebbe fare il cinema.
Una volta mostrato tutto finisce il bello e il gusto nel voler sentire come e cosa ha da dirci un regista, si termina inesorabilmente nell'ovvio, nel ripetitivo con conseguente disinteresse.
E' un pò la morte del cinema.
Non mi esprimo sul fatto che il film debba rispecchiare gli orrori subiti dal popolo serbo (non so se fosse l'intenzione del regista) durante la loro storia. Ci sono 2 brevi cenni riguardo a questo argomento, buttati li senza approfondimento.
Di certo traspare una grande violenza su donne e bambini.
Dramma, horror e porno, si mischiano in un intreccio che scalerà la piramide dell estremo toccando picchi di violenza sempre più alti.
Di sicuro la componente più scioccante è la terza che non definirei neanche pornografia ma perversione e malattia dato che ci sono sequenze in cui si manifestano azioni terrificanti di pedofilia e necrofilia che definisco appunto tali.
Arrivando al punto ... si potevano evitare certe cose mantenendo alta la tensione e l'aspettativa del film, certo il risultato non sarebbe stato così atroce ma non avrei avuto questa sensazione di eccesso che mi porta a dare un 5,5 invece che un 7.
E' difficile commentare questa violenza che non definirei neanche gratuita, appunto per buona costruzione degli eventi ma eccessivamente ostentata.
Mi spiace doppiamente perchè Todorovic è davvero un grande, recita bene, riesce a creare empatia nel suo personaggio che per un film del genere è molto difficile ed inoltre da credibilità alla storia.
A un certo punto quasi inizi a tifare per Milos, perchè la sua vita ritorni ad essere normale per lui e la sua famigliola. Neanche il tempo di dirlo e ci ritroviamo catapultati all'inferno.
E quando pensi di aver visto tutto il possibile Spasojevic si riserva l'impensabile per il finale.
Ho apprezzato questa audacia e coraggio nel voler osare così tanto ma le scelte del regista hanno per forza di cose un impatto sullo spettatore che potrà non essere dei migliori.
Dobbiamo mantenere vivi certi limiti, non solo nel cinema, ma in linea generale ; per me è questo che ci mantiene vivi e ci permette di non snaturare i rapporti tra le persone. Quando non ci saranno più limiti, beh... per noi sarà finita.
Concludo dicendo che quasi mi avvilisce aver provato anche un solo momento di apprezzamento nella visione di questo film perchè per certe scene dovrebbe essere vietato. Tanti film parlano di violenze su donne e bambini ma c'è modo e modo.
In tutto questo orrore Spasojevic forse in qualcosa riesce ... volente o nolente in quello che mi ha mostrato un pò ci ho riconosciuto gli orrori e la perversione della natura umana. In questo caso darei ragione al regista però ... è molto difficile.
Pensavo che niente sarebbe stato più atroce di Pasolini e il suo Salò (non mi riferisco ovviamente a nessun confronto se non sul piano del disturbo e del disgusto estremo) ma questo "a serbian film" è senz'altro il film più estremo che abbia mai visto.
Sconsigliato. A tutti.
Anche amanti del genere.
Teniamo lontane certe idee dalla mente delle persone. Il cinema è un arte e se per esprimere la tua arte hai bisogno di far vedere un uomo che scopa un feto non sei più un artista ma solo un uomo di pessimo gusto !!!!
Atroce.
Semplicemente atroce.

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TopoXL  @  13/11/2013 14:48:52
   1 / 10
" Il film, praticamente, sarebbe una rappresentazione metaforica della violenza che bla bla bla. Perché il regista è un artista, ovviamente, e il politically correct gli sta nel kulo, ovviamente, e voleva fare una roba scioccante per dimostrare che bla bla bla.
E il bello è che i critici vanno a nozze con queste cassate, e si lanciano in appassionanti discussioni sul significato segreto di quest'opera"

copioincollo da una rece pesa su internet.

in realta e' una serie di scene in cui si voleva passare il limite per scioccare senza senso alcuno.
per quelli per cui la psicosi diventa originalita',fatevi 1 o 2 domande.

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Ultima risposta 13/11/2013 15.04.41
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topsecret  @  16/10/2013 17:42:22
   5½ / 10
Dalle dichiarazioni del regista si capisce che questo è un film politico, inteso come critica.
Quello che ha in serbo il film è la voglia di colpire con forza e violenza, la voglia di scatenare nel pubblico l'abominio della perversione che non ha nulla di umano e che induce le persone a fare cose che non vorrebbero che accadessero mai.
Il film ha la chiara volontà di mostrarsi nudo e crudo, facendo anche uso di retorica ben marcata, che però non sempre riesce a mantenere alta la concentrazione di chi guarda e nella parte finale da libero sfogo alla violenza e al gore con incursioni visionarie che personalmente non hanno convinto.

p.s. Se andate in Serbia e vi offrono del pane...rifiutate.

Oh Dae-su  @  16/10/2013 13:22:31
   6½ / 10
Quando ti trovi a guardare robe del genere, una cosa è certa, anche tra 20, 30, 40 anni te lo ricorderai e anche bene.
è l'estremo, è il punto di non ritorno della cinematografia horror, anche se per me non si tratta di horror ma di dramma. Il dramma di una carriera finita, di una famiglia sul lastrico, del bisogno di soldi, delle scelte sbagliate, della violenza atta ad intrattenere e quasi a giustificare le peggiori perversioni umane.
Il film non è crudo, è aberrante, è la conferma al detto "che al peggio non c'è mai fine" infatti quando credi di aver visto tutto, ti sorprende mostrando cose che non avresti mai voluto vedere..
Non voglio indagare troppo sulle motivazioni reali o sui significati che si celano dietro questa pellicola.. voglio vederla come uno spaccato senza censura del lato peggiore del genere umano.
Fotografia sublime, attori sorprendenti.
Ma prima di rivederlo ci penserei bene..

Krasnodar  @  30/08/2013 02:17:29
   7 / 10
Tecnicamente eccellente , ma in diversi casi l'ho trovato davvero eccessivo...alla prima proiezione infatti era stato accolto anche con critiche severe riguardo proprio a certe scene . Per chi ama le cose un pò forti .

Blatta Blasfema  @  04/08/2013 01:35:46
   6½ / 10
Grandiosa fotografia e trama originale.
A un certo punto si ha la sensazione che il film insegua continuamente scene di violenza ad effetto, questo non mi è piaciuto.
La spiegazione del regista mi ha lasciato perplesso.
6,5

Someone  @  30/07/2013 15:14:47
   4½ / 10
Ed eccomi a commentare quello che a detta di molti figurerebbe nella top ten dei film più aberranti di sempre!

Partiamo dal presupposto che ero già ben preparato da fior di recensioni d affrontare le scene 'clou' di questa pellicola. L'effetto 'sorpresa' in certi frangenti è quindi andato a farsi benedire e non posso certo dire che ciò giochi a favore del film. Premesso ciò devo dire che ho trovato la pellicola di una noia mortale, di una sconclusionatezza allucinante (forse in fin dei conti la lettura politica propostaci dal regista è l'unica vera e propria metafora a poter dare un senso al tutto). Sta di fatto che questo film non mi ha sconvolto più di altri titoli forse meno blasonati (in questi casi cito come termine di paragone 'The Experiment' e 'Frontiers'). La violenza estrema c'è, impossibile negarlo... e anche una buona dose di morbosità, ma se dovessi trovare un motivo per cui ricordare questo film, bhe... è senza ombra di dubbio la fotografia! Davvero di classe, anche grazie ad un sapiente uso delle luci, soprattutto negli interni. per il resto direi che non ci troviamo assolutamente di fronte a un film mal fatto e che paradossalmente, pur essendo meramente esploitativo e degenere, mantiene un gusto ed un equilibrio estetico davvero apprezzabili. Sta di fatto che, come già sottolineato in precedenza, il film si basa su una trama a mio avviso troppo fine a se stessa per evitare allo spettatore il tanto temuto effetto noia. Alcune scene poi sono inserite a soli fini esploitativi, quindi piuttosto gratuite e non essenziali per una quantomeno corretta lettura dell'opera. Sempre che non la si voglia leggere, dietro suggerimento del regista stesso, come una metafora delle angherie commesse dal governo serbo ai danni del proprio popolo.

Il mio giudizio, tenuto conto dei pro (fotografia, ambientazione, recitazione) e dei contro (trama esile, violenza gratuita, scene davvero di cattivo gusto, perlopiù gratuite) opto per l'insufficienza.

Melefreghista  @  24/07/2013 20:52:37
   4 / 10
Mi ha annoiato a morte, solo la superba fotografia mi ha tenuto in vita fino alla fine.
Scene di violenza troppo forzate, scontate e in alcuni casi patetiche (vedi la scena del bambino).
D'altronde è la classica spazzatura da dicitura roboante "il film più violento", "il film più censurato", "il film più qua" e "il film più la"...
Bah, pellicole come queste ti fanno rivalutare la pirateria, almeno lo vedi e lo cancelli all'istante.

hitmanboy47  @  22/07/2013 23:39:04
   6 / 10
Il film più disturbante che abbia mai visto, nonostante abbia visto molti horror/gore/splatter. Secondo me questo film è fatto tecnicamente bene, molto estremo, volgare e sopratutto malato ma non horror, perchè non ha la premessa di spaventare lo spettatore, ma cioè quella di scioccarlo; ma nonostante ciò ho deciso di metterli 6 come voto perchè non capisco se devo etichettare tutta questa violenza come qualcosa di gratuito oppure come qualcosa che ha senso. Ed è per questo che mi trovo in difficoltà, poichè non capisco il messaggio del film. Insomma, altri ad esempio come Arancia Meccanica, Funny Games o anche l'Antichrist di Lars Von Trier avevano una spiegazione, questa invece no. Almeno io non sono riuscito a trovarla. Comincerò a dire qualche spoiler perchè voglio spiegarvi cosa mi ha suscitato questo film:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Un film certamente per stomaci forti, senza censure, indipendente ma che non riesce a trovare un senso. Forse il regista voleva farci vedere questo tipo di violenza? E' se sì con quale scopo? Aiutatemi a capire, magari rispondendo a questa opinione. Il regista aveva commentato il film dicendo : "Questo film è il diario delle angherie inflitteci dal Governo Serbo, il potere che obbliga le persone a fare quello che non vogliono fare, devono sentire la violenza per capirla".

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/07/2013 18:48:59
   7½ / 10
Difficile da giudicare, difficile capire fino a che punto possa essere un atto d'accusa contro il potere, come dice il regista, oppure non sia altro che l'espressione della volontà di andare oltre ogni limite e il gusto autocompiaciuto di scandalizzare.
Un film tecnicamente molto buono. Non lascia certo indifferenti, colpisce e rimane impresso nella memoria. Da vedere, ma non per tutti.

Wen0m  @  12/07/2013 22:24:55
   5½ / 10
Questo è uno di quei film che ti fanno inc.azzare. Ti inc.azzi perché si vede che il regista ci sa fare: ambientazioni lugubri e macabre tremendamente efficaci, chiaroscuri che rendono perfettamente la precarietà e il mistero che nella prima parte pervadono il film, buonissima anche la sceneggiatura, che costringe lo spettatore prima all'incertezza sull'evolversi del misterioso "progetto" del quale lo stesso Milos è tenuto all'oscuro, e dopo alla ricostruzione degli eventi tramite l'espediente ottimo delle cassette sulla videocamera; pregevole persino a livello sonoro, le interpretazioni del protagonista e del "regista" aggiungono phatos ed efficacia ad una prima parte di grande livello.
Il finale non é sul livello del resto del film, ma nel complesso il film in se rimarrebbe ben sopra la sufficienza.
Ci sono cose però che un film non sempre può permettersi di chiedere a se stesso. Nella fattispecie, ritengo vergognoso pretendere di dare a "a Serbian film" un qualunque valore etico-sociale: è aberrante affermare che questo film voglia insegnare qualcosa, che addirittura sia "necessario" affinché il popolo serbo venga sensibilizzato e si renda conto dei soprusi subiti da parte del governo nel corso degli anni. Se passa il concetto che questo film debba sensibilizzare e insegnare siamo rovinati: ci troviamo di fronte a neonati e bambini stuprati, donne sdentate, sgozzate e soffocate, occhi perforati, grazie al cielo ci risparmiano la pedofilia, ma si va ben oltre il confine del politicamente corretto: è un film giá eticamente molto discutibile in se, se poi gli si pretende di affibbiare una valenza educativa siamo alla frutta.
Film tremendamente over limits, che può essere apprezzato e accettato (e non da tutti) se si vende per quello che è, un prodotto che vuole sconvolgere, scandalizzare, impressionare; ma ti prego, caro regista, non provarci nemmeno a vederlo come spunto di riflessione, quella che si vede in questo film non é vita, è follia.

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Ultima risposta 14/07/2013 11.48.02
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krueger419  @  18/06/2013 11:38:41
   7 / 10
Il film più disturbante che abbia mai visto.
La regia è perfetta e l'interpretazione di Srdjan Todorovic è divina.
Questo film si basa molto sull'impatto visivo di certe scene torture porn evidenziandone la violenza e la perversità.
In alcuni punti sembra addirittura uno snuff-movie, le scene sono molto realistiche.
Do solo 7 perché la prima parte è davvero noiosa.

-Uskebasi-  @  15/06/2013 16:19:18
   7½ / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Mi ha dato molto più fastidio Visitor Q.
Non mi hanno disturbato per niente le 2 scene maggiormente incriminate: quela del feto e quella del figlio.
La prima perché fa tenerezza per quanto è assurda, in un film comico avrebbe più effetto; la seconda perché è altrettanto impossibile e miseramente prevedibile, insomma senza senso. Come fa un uomo drogato come un cavallo (e questo non è il solo aspetto che lo accomuna al simpatico equino) senza l'ausilio di kili o litri di lubrificante, a sodomizzare con una tale facilità un bambino!?
Scene solo insensate e provocatorie che macchiano quanto c'è di buono, perché di buono ce n'è. Gli attori, le musiche, lo snodo narrativo, la tensione grandissima presente soprattutto nella prima parte, quando noi, come Milos, non sappiamo quali siano le intenzioni del fantomatico regista. Anche nel complesso comunque non sono riuscito a trovargli un senso, quello delle vittime di guerra mi sembra abbastanza forzato.
Forse voleva soltanto essere uno dei film più estremi mai realizzati, e di questo dobbiamo dargliene atto.
E allora arrovelliamoci anima e stomaco con un mix di immagini scioccanti, come già detto a volte assurde, ma la maggior parte forti e realistiche.
C'è una donna che perisce in modo atroce, esiste un termine medico per il suo decesso: "morte per soffocone". Ce n'è un altra che ha un orgasmo da perdere la testa. E poi c'è un uomo dallo sguardo penetrante che non vede più un càzzo.
Avesse puntato leggermente più sulla trama, tolto scene folli o solo le avesse giustificate scientificamente, sarebbe stato un prodotto inarrivabile.
Ma "E' serbo e tanto basta!", proclamava un vecchio saggio nella collina.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  27/05/2013 22:17:39
   4½ / 10
SPOILER PRESENTI

O.k, l'ho visto.
Sono quasi 2 anni che aspettavo il momento giusto, ogni volta c'era qualcosa che mi diceva di non vederlo.
E quel qualcosa aveva ragione.
Che poi, se devo dir la verità, fino a quasi la fine sto film ha rischiato di fregare anche me.
Ero inorridito, incazzato, disgustato ma c'era talmente tanto anche di buono (sempre se riferito ad un certo genere estremo) che malgrado la voglia di demolirlo mi assaliva rischiavo davvero di salvarlo lo stesso.
Poi quella scena in quel letto matrimoniale, scena che ringrazio e maledico il cielo di aver visto, quella scena mi ha fatto crollare del tutto così sì, se ti potevo salvare, caro A Serbian Film, ora no, mi dispiace, ma ti massacro.
Il fatto è che quella fotografia così bella, mutevole, a volte sporca a volte perfetta, quella colonna sonora così portentosa, quell'atmosfera così malata e carica di tensione, quella sceneggiatura che gioca in maniera straordinaria con 3 piani temporali (il fatto che l'ultima mezz'ora tutto era già successo e lui lo recuperava nei ricordi funziona alla grandissima), l'idea del film nel film, il personaggio principale davvero notevole, con un attore così bravo a restituirci ogni singola emozione e noi che passo passo lo seguiamo sprofondare in un inferno allucinante.
E anche alcune scene -perchè chi parla non è una verginella e i film di tortura in genere li ama- sono davvero straordinarie anche se ognuna, ognuna, è sempre sul sottile confine dell'etico e del non etico, del morale e dell'immorale. Avevo quasi retto a tutto ma poi arriva quella scena.
Un passo indietro.
Io non mangio al tavolo dove hanno mangiato tanti, quello in cui il regista nel film (alter ego praticamente del regista DEL film) afferma che tutto quello che accade ha un non so che di filosofico, metafora del popolo serbo post guerra, un popolo di vittime che ha sofferto come pochi altri. St'esaltazione della vittima, del dolore in nome di qualcosa di grande e vero mi ha disgustato.
E non mangio nemmeno al tavolo di quelli a cui piace il guilty pleasure, quelli che un pò esaltati un pò pieni di vergogna si sono estasiati davanti a donne decapitate durante un rapporto sessuale, donne massacrate, donne umiliate, peni che sfondano una cavità orbitale, bambini che guardano porno, bambine usate per dare un senso deviato al plot in un modo criminale (quella che mangia il gelato durante la fellatio è davvero fastidiosa), donne affogate durante con un rapporto orale.
E avevo anche retto alla celeberrima sodomizzazione del feto perchè così ridicola, grottesca, irreale e senza senso che nemmeno mi va di parlare di morale ed immorale.
Poi però Milosh ha un devastante rapporto anale con qualcuno. Questo qualcuno ha un cappuccio.
Mio fratello butta là un' ipotesi, mi sgomenta, gli giuro che se ha ragione io spacco il televisore.
Il cappuccio si alza e ci regala la sequenza più criminale, insopportabile, inumana e devastante del cinema recente.
Quel bambino con la bava alla bocca non è solo la sconfitta finale di un film immondo, di un regista e della sua distribuzione, è la sconfitta di tutti noi che abbiamo permesso che in questo mondo si potesse realizzare e far circolare una sequenza del genere.
E quel braccino sotto la coperta che si alza per dire basta, braccino che con violenza viene schiacciato di nuovo giù dal padre, quel momento mi ha tormentato tutta la notte.
E ci ho pianto *****.
Auguro a tutti quelli che hanno esaltato questo film di rivederlo quando avranno un figlio.
E, ve lo giuro, vi vergognerete di quell'esaltazione provata la prima volta.
Moralista sì, e mi vanto di esserlo.
Ma quel visino con la bava alla bocca e il sangue che gli sgorga dietro è la fine del cinema e della sopportazione umana.
E, come se non bastasse, nell'ultima battuta che dicono nel film si invita a farselo anche da morto
Io a sto gioco non gioco.
Ve lo lascio.

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Ultima risposta 29/05/2013 20.43.18
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lucabc84  @  03/05/2013 23:24:31
   6 / 10
Ritengo questa pellicola difficile da commentare,ma penso allo stesso modo che meriti un giudizio.SIcuramente siamo davanti a una delle pellicole piu disturbanti del panorama torture porn,una visione a prescindere sconsigliata a chi non cerca qualcosa di davvero estremo.Detto questo penso sia oggettiva la buona interpretazione,la devastante forza visiva che potrebbe far parlare di capolavoro agli amanti.Ancora oggi dopo parecchi mesi non saprei se dare un 4 o un 8 a questo film per la spudorata efferatezza delle immaggini.Qui il regista non risparmia nulla e mette all'interno di questo delirio tutto quello che si possa chiedere alla visione degli eccessi e delle torture.Solo dopo averlo visto e aver assimilitato il contenuto si potrà decidere se lo si reputa un capolavoro o feccia

steven23  @  10/04/2013 15:07:33
   5 / 10
Un film tutto sommato sufficiente, che però non è riuscito a catturare più di tanto la mia attenzione. L'idea di partenza è buona, di violenza ce n'è fin troppa ma per il resto ho assistito a una pellicola a mio parere piatta e, a tratti, noiosa.
No comment sulle dichiarazioni del regista circa l'intento del film, altrimenti il voto andrebbe bruscamente abbassato.

Badu D. Lynch  @  13/02/2013 13:54:45
   2 / 10
Avrei, magari, paertorito un voto differente se non avessi letto le dichiarazioni ridicole del regista e, allora, ho deciso di abortire/espellere con violenza un altro voto : un bel 2.
Ecco le dichiarazioni di Spasojević :
"Questo film è il diario delle angherie inflitteci dal Governo Serbo, il potere che obbliga le persone a fare quello che non vogliono fare, devono sentire la violenza per capirla"
Eh? Mi stai dicendo che QUESTA PELLICOLA ha uno scopo sociale e filosofico?? Ahahahahahahahahah.

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Ultima risposta 13/02/2013 20.52.47
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Sir_Montero  @  28/01/2013 00:53:36
   8 / 10
Decisamente un film di difficile fruizione.
Facile, molto facile, la tentazione di catalogarlo come un semplice e superficiale horror/gore dalle tinte pornografice. Ma sotto la coltre di estrema violenza, esteticamente devastante e moralmente annichilente (e non è un eufemismo), vi è qualcosa di fremente. Si avverte una furia palpabile, un incontrollato odio represso che prende forma attraverso il veicolo artistico della settima arte.
Tanti i rimandi espliciti, presenti nello svolgersi della storia, alla situazione socio-politica degradata e degradante della Serbia; un paese ancora segnato dalle tante violenze subite, e causate, di cui i serbi portano dolorante memoria. Per quanto possa sembrare furbesco, il richiamo a questo parallelismo storico non è un mero escamotage per dare profondità concettuale al film, ma piuttosto (e mi sorge spontaneo il richiamo, seppur vago, a Salò di Pasolini) un'enorme allegoria della decadenza spirituale e morale di un popolo, e della sua nazione, innalzata quasi a metafora universale di collasso.
Privazione della libertà dell'individuo, sedato ed impotente; ricerca ossessionata di un'estetizzazione mediata/mediatica; deformazione e sfruttamento della corporeità ai fini di un sado/masochismo dalla matrice Politica. Tante e diverse le chiavi di lettura che questo maledetto film sembra offrirci.
Ma da non tralasciare, sono le modalità espressive attraverso cui questi significati ci vengono mostrati: brutali episodi di una violenza inaudita in cui il protagonista, drogato suo malgrado, dà sfogo alle pulsioni libidinose più oscure e incontrollate, fino a ritrovarsi, alla fine di questo infernale viaggio, sprofondato nell'abisso più oscuro con al suo fianco due vittime innocenti, le persone a lui più care.
Tecnicamente, la resa finale è più che ottimale: la fotografia perfettamente riesce a trasmetterci quel senso di claustrofobia e angoscia che permea l'intera pellicola, così come la invadente colonna sonora di stampo minimale. Buona la prova attoriale. Il finale è agghiacciante:





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Immagini aberranti. Tematiche decadenti. Cinema estremo.

benzo24  @  21/01/2013 12:05:40
   4 / 10
idea interessante, sviluppo scarso

BrundleFly  @  01/12/2012 11:46:01
   4½ / 10
Tanto rumore per nulla.
I casi sono 2: o a forza di vedere film, anche violenti, sono diventato insensibile, o il regista non è stato in grado di trasmettere ansia e disgusto tali da shockarmi come fecero altri in passato (es. Martyrs). Sarà anche stato il tanto parlare di questa pellicola da rendere le aspettative altissime, ma alla fine la sostanza davvero poca.
Il mio voto quindi non è dovuto alle scene di violenza, ma al fatto che il film è parecchio noioso, anche se curato tecnicamente: fotografia soprattutto.

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turisalvo  @  08/10/2012 18:44:43
   10 / 10
Reputo questo film un capolavoro assoluto del cinema horror.
La pellicola è violentata, crudele e reale senza la ben che minima censura e senza il ben che minimo pudore.
Le scene sono crude e la tensione è palpabile dall'inizio alla fine della pellicola, ben diretto e con discretamente interpretato.
Consigliato solo per stomaci forti

mauro84  @  03/10/2012 01:44:32
   7 / 10
vidi sto film appena è stato possibile dopo esser criticato al festival di cannes.. reputato scandaloso.. violento.. eppure lo è eppure rende il tutto unico.. con trama fattibile.. con attori slavi.. attori che ci sanno far il loro lavoro.. cruenti.. la violenza e il sesso giusto o quantomeno plausibile visto che il personaggio ne faceva parte in vita lavorativa.. e poi bè.. la via della vendetta come unica via di salvezza.. complimenti agli attori.. ed al regista per l'idea folle!
ci son film che non dovrebbero uscire in italiano e film da vedere... questo secondo meritava sorte migliore per dargli atto della follia di sto film!

Gruppo COLLABORATORI paul  @  30/08/2012 17:05:47
   7½ / 10
Film a mio avviso di difficile interpretazione. Fermo restando che A Serbian Film è un pugno nello stomaco, insopprtabile in numerose sequenze, bisogna capire la cultura slava, la loro situazione e di conseguenza la vera intenzione del regista. Per questo non so personalmente dire se le intollerabili scene di violenza siano gratuite o necessarie.
Bisogna vedere se questa pellicola, realizzata unicamente per il mercato serbo, ricordiamolo, rimarrà nella storia: come film maledetto o film in sè.
Certo, da noi, un prodotto del genere non sarebbe distribuito nemmeno nel mercato home video.
Vivamente sconsigliato alle anime sensibili.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  27/05/2012 13:21:33
   4 / 10
Premesso che il mio voto non è legato alla violenza gratuita, alla crudezza di alcune scene e a giudizi morali di vario genere, non riesco a capire il senso generale del film che, dopo un inizio promettente, si perde totalmente.

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Charlie Firpo  @  22/05/2012 18:44:18
   1 / 10
Una sola parola "OSCENO"

Per i curiosi che vogliono guardarlo aspettatevi il peggio del peggio del peggio, si vede una volta e poi si getta nel cesso.

fine

Weltanschauung  @  22/05/2012 11:11:44
   8½ / 10
*Presenza di Spoiler

"Tutta l'intera nazione non è altro che un fottuto asilo. Un mucchio di bambini scaricati dai loro genitori"

Il primo lavoro di Spasojevic, è un film che si spinge a livelli di nefandezze forse mai toccati dalla cinematografia legale.
Sceneggiato in cooperazione con il critico Radivojevic, e concepito solamente per il mercato nazionale serbo, A Serbian Film è una rappresentazione metaforica della violenza politica e della mercificazione sessuale del corpo umano manipolata dal potere.

La storia tratta di Miloš, un ex pornostar in declino, sposato e con un figlio piccolo a carico, che trovandosi ridotto quasi sul lastrico, decide di accettare il lavoro propostogli dal cupo regista Vukmir, e tornare così a recitare in un film hard.
Il compenso? La sua famiglia non dovrà mai più preoccuparsi di lavorare poichè notevole sarà la somma di denaro offertagli in cambio della prestazione.
Il regista assicura subito l'assoluta serietà dell'opera in cui Miloš dovrà accingersi a recitare, e puntualizza che la riuscita del film sarà basata soprattutto sulla non conoscenza da parte del protagonista principale delle scene che andrà a girare, onde evitare da parte sua prestazioni artificiose o forzate. Il realismo dovrà farla da padrone.
E così, con una narrazione lineare e seguendo una linea temporale progressiva, le riprese hanno inizio. Miloš viene filmato sin dalla sua porta di casa ed accompagnato in un orfanotrofio abbandonato, in stanze con inquietanti pavimentazioni a scacchi, con dei cameraman ambigui (dalle uniformi paramilitari stile Serbia nazionalista di Miloševic) che lo seguono facendolo assistere a messinscene con personaggi e situazioni Lynchiane.
Gradualmente anche lo spettatore comincia a sentire il respiro dello spaesamento di Miloš, sospirando nell'attesa di ciò che sarà, fino a che questi viene drogato con del viagra per tori; la narrazione diviene allora frammentata, costituita da flashback improvvisi, scatenati dalla visione di luoghi, cose e persone vissute durante l'effetto delle droghe: ciò che emergerà sarà atroce.

Nonostante la trama usuale, non si tratta di un semplice thriller/ horror, difatti "A Serbian Film", partendo da un continuo richiamo alla propria nazionalità, unisce sin dai primi istanti pornografia ad allusioni storico/culturali, risultando così difficilmente catalogabile.

Sono essenzialmente quattro le tematiche principali della pellicola di Spasojevic.
In primis, trattasi innanzitutto di un ambizioso tentativo metacinematografico sullo smarrimento di ogni confine razionale, basato sul meccanismo per il quale il cinema diventa vita, e viceversa. La riflessione sulla settima arte ed il suo rapporto con la realtà intesa non solo come realtà oggettiva, ma come realtà cinematografica, pervade chiaramente tutto il film.
In seconda battuta, il film medita, servendosi di un gore perfettamente funzionale al messaggio, sulla fascinazione dello sguardo, sulla continua ricerca di stimoli visivi per i nostri sensi assopiti, sul bisogno crescente di una realtà artefatta in cui l'aderenza con il reale continua a perdere consistenza.
Si cerca di scovare la derivazione di questa esigenza di "reality show" sempre più corporei, più esasperati, che arrivano a spingersi sino all'esibizione della morte.
In terzo luogo vi è una denuncia ad un paese devastato dalle guerre, che ha ancora nel proprio cuore le ferite del Kossovo, di Vukovar, di Srebrenica, di Zagabria e di Sarajevo.
Una Serbia che nelle sue molteplici difficoltà sembra sposare il nichilismo più totale, negare tutti i valori, spegnere ogni aspirazione e annullarsi completamente.
Si percepisce un senso di costrizione ed oppressione derivante dal vivere in una nazione degradadata sia culturalmente che spiritualmente.

Chiariamo, Spasojevic non è certamente il nuovo Pasolini, nonostante qualche fugace analogia con il suo Salò. Nello specifico, laddove il regista emiliano seppe lavorare filosoficamente sulla perfezione e raffinatezza degli spazi del potere districandosi tra atmosfere dichiaratamente sadiane, qui il Serbo sembra invece voler volare decisamente più basso, virando su una rappresentazione più diretta e meno profonda.
L'ultimo dei 4 punti, infine, è il sesso nella società consumista, in tutta l'atrocità dei suoi dettagli. La sessualità è sin dalla prima inquadratura, ambigua, brutale, mai affettuosa o dolce.
Tutti i personaggi nè sono pregni, basti pensare al fratello invidioso della moglie che si masturba convulsamente in bagno, oppure la moglie di Milos, che la sera desidera essere sottomessa e violentata.
Il sesso si cela in ogni fotogramma, pronto a manifestarsi in forme sempre deformate.
Viene rappresentato, in linea con la concezione moderna occidentale, come pandemia ossessiva, dando risalto non solamente a quegli impulsi violenti che si manifestano sul piano fisico e che, come in altre epoche, portano ad una esuberante e disinibita vita sessuale e magari al libertinaggio.
Qui il sesso è incarnato sopratutto come un elemento cardine che ha introiettato a sè la sfera psichica, un erotismo divenuto tutto mentale con conseguente eccitazione diffusa e cronica quasi indipendente da ogni soddisfacimento fisico concreto. Lo stupro sembra simboleggiare la violazione dei limiti e odora di preludio alla morte sia fisica che metafisica, inoltre la cosmetica e i mezzi di perfezionamento estetici di cui sono succubi tutte le donne del film, appaiono come l'interesse principale del loro modo d'essere, l'unico mezzo con cui riescano a dare un piacere trasposto preferito a quello specifico dell'esperienza sessuale normale e concreta che, al contrario, pare divenuta oggetto di una specie di insensibilità e nevrotica repulsione. Questa intossicazione mentale è rappresentata esasperatamente come uno dei principali caratteri regressivi dell'epoca attuale, e l'obiettivo non è soltanto la Serbia, ma tutta la civiltà occidentale.

Ma "A Serbian film", cinematograficamente parlando, è anche settima arte di alto livello, ineccepibile tecnicamente. La fotografia di Nemanja Jovanov è stracolma di colori gelidi inframezzati da spruzzate di rosso accesso, la regia è assolutamente impeccabile nella sua capacità di dosaggio dei ritmi, la colonna sonora minimale è superba, e la scenografia con la sua opachezza sfiora la perfezione.
Ottimi anche tutti gli attori, sui cui svetta un devastante Sergej Trifunovic nella parte di Vukmir, il personaggio che rappresenta al meglio le ossessioni e l'illimitata follia del potere attuale che vorrebbe riversare sui corpi già esanimi la sua nobile superiorità.
Gli unici difetti riscontrabili, sono alcune scene di compiacente violenza estetica (il bulbo oculare, la bava improvvisa), che erano evitabili poichè si è rischiato di sbandare nel grottesco, depotenziando il tutto. Ma aldilà di questo, Spasojevic è stato fenomenale nel far percepire senso di morte e smarrimento e lo ha fatto con ferocia, utilizzando lo stesso cinismo destabilizzante della modernità.
Scene estremissime si susseguono sullo schermo, alcune decisamente infime, ma la perversione di fondo risulta molto più concettuale che grafica.

Verso l'epilogo, l'elemento onirico diviene sempre più invasivo sino al plumbeo finale con una scena di rara spietatezza.
"Inizia con quello piccolo".

Titoli di coda, le urla deliranti di "Newborn porn" riecheggiano, nel bene o nel male, Spasjosevic verrà ricordato.

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Ultima risposta 28/01/2013 00.56.54
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MarcoCam  @  13/05/2012 19:13:23
   6½ / 10
decisamente violento e malsano, ma non è affatto detto che se un horror possiede questi due fattori allora è bello a prescindere. molto interessante al' inizio ma a lungo andare la pellicola perde colpi, diventando eccessivamente arzigogolata, insomma non mi ha convinto pienamente.
di culto la scena in cui


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Jolly Roger  @  09/05/2012 09:56:37
   8 / 10
Disturbante, sporco, decadente.
Triste, in tutti i sensi.

Ho letto molto di questo film, mi aspettavo un horror del genere torture porn. Mi sono imbattuto, invece, in un film di new exploitation, girato e recitato molto bene ma con alcune scene sgradevolmente eccessive, da risultare a volte involontariamente ridicole.
Non starò qui a parlare di alcune sciocchezze presenti nel film


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ma mi soffermo esclusivamente su quel che mi è piaciuto. Ognuno ha le proprie chiavi di lettura per un film del genere, io credo che A Serbian Film sia la rappresentazione, insieme reale e insieme metaforica, della disgregazione della famiglia, intesa come affetti, come nucleo in cui una persona (nello specifico, un padre) trova la propria realizzazione personale e l'amore di cui ha bisogno.
La famiglia è come un fiore: ha bisogno di un terreno fertile per crescere.
Se il terreno si inaridisce, a causa della povertà, della corruzione, della guerra e della violenza, anche la più forte delle famiglie rischia seriamente di appassire come una rosa senz'acqua.

"se non c'è pane per entrambi lo mangio solo io. E se io non ho pane, rubo il tuo" In alcuni tempi e in determinate situazioni della storia dei popoli, questo modo di pensare può diventare imperante (penso alla Serbia in tempo di dittatura, ma anche all'Argentina nel momento del default, al Ruanda della guerra civile o a molti altri popoli che si sono trovati in condizioni simili a questi Paesi), può diffondersi in una società e disgregarla, sgretolandone le basi. Questo modo di pensare, in una società allo sbando, può entrare persino dentro i confini della famiglia stessa minando la società nella sua interezza. Come acqua sporca che si infila nelle fenditure e può distruggere le fondamenta grazie alle quali stà in piedi tutto il sistema.

Il fratello arriva a tradire il proprio fratello. Il padre o la madre possono tradire i propri figli. O anche viceversa.
Non è fantasia, succede davvero. Esattamente come succedeva nel regime sovietico, ad esempio, quando c'erano le spie: il tuo vicino di casa, persino un tuo famigliare, poteva essere una spia del regime – il che voleva dire che potevi trovarti da un momento all'altro prigioniero nel Gulag, peraltro senza che avessi fatto niente di male, ma soltanto perché il tuo vicino, per ragioni personali, ti odiava o ti invidiava e per questo ti spediva all'inferno. E perché non ricordare, anche, i bambini durante il terribile regno Khmer in Cambogia? Pare che abbiano superato di molto (in negativo) persino i bambini creati dalla fantasia di Orwell in 1984. Se non vogliamo andare così lontano, basterà pensare alle famiglie che vendono i propri bambini. E quando dico li vendono, intendo in tutti i sensi.

La scena del film che racchiude tutto questo decadimento, non la dico. Mi limito a evocarla attraverso la descrizione che l'accompagna: "una perfetta famiglia serba!".

Quindi, secondo me la cosa più terribile che il film mostra non sono le torture o le perversioni. E' la discesa all'inferno del protagonista.
Discesa che ha un inizio ben preciso: in una delle scene iniziali del film, quando il protagonista, sul letto insieme alla moglie, le parla della proposta di lavoro che ha appena ricevuto, perché non sa se accettarla o no. La proposta è di recitare in un film, ma senza prima conoscerne assolutamente il contenuto, per un compenso enorme.
In quel momento, potevano scegliere NO.
Potremmo anzi tranquillamente dire non solo che avrebbero potuto, ma che avrebbero DOVUTO dire NO. Lui avrebbe dovuto rifiutare fin dall'inizio una proposta di cui sentiva puzzo di losco lontano mille miglia. E la moglie avrebbe dovuto farlo riflettere, avrebbe potuto (e dovuto) capire che c'era qualcosa che non funzionava in tutto ciò.
Ma purtroppo il danaro...

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Ultima risposta 27/05/2013 23.29.58
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sossio92  @  08/05/2012 03:01:34
   8 / 10
da vedere , per stomaci forti , giustamente c'è molto porno nel film dato che il protagonista è un porno attore , parlando del film , sembra supeficiale ma incarna il vero e cioè che le vittime fanno far soldi (e lo si vede nei tg e in altri programmi dove le vittime fanno far soldi ai media), non è per tutti ma lo consiglio per chi ama il torture porn

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  27/03/2012 01:12:17
   8 / 10
Sicuramente il film più sconvolgente che abbia mai viso; ma è ottimamente girato, va dato merito al regista. Il classico film da oratorio :D

elmoro87  @  22/03/2012 11:40:49
   7 / 10
Si in effetti sto film è proprio malato e raccapricciante, con una trama davvero dura e scioccante... Ma allo stesso tempo è fatto stilisticamente molto bene, con una regia polita e per niente approssimativa, la recitazione degli attori è davvero molto buona e per essere un film serbo, con gente sconosciuta (mi aspettavo una porcheria colossale), è stata una sorpresa... Il film in toto è da torcere lo stomaco, anche se è più il pensiero indotto che la scena stessa a far raccapricciare, poichè non ci sono scene visivamente estreme... Comunque un bel film anche se perverso... una novità assoluta!!!

7219415  @  05/03/2012 00:50:34
   3½ / 10
davvero una schifezza...

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Ultima risposta 05/03/2012 17.07.36
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Oskarsson88  @  02/03/2012 22:59:42
   8½ / 10
Applausi per questa opera prima! Per me questo è un genere nuovo...mi aspettavo uno splatter piuttosto pesante e invece il regista ha sapientemente saputo trattenersi per certi versi e ha giocato più col vedo e non vedo a riguardo delle nefandezze...

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la prima parte introduce, e incuriosisce, la seconda mostra la cruda realtà con una colonna sonora veramente incalzante, con tratti un po' lynchiani, e una serie di flashback... le parti più psicologiche sono i flash che ha il protagonista...sembra ti si installino in testa...
per quanto riguarda il messaggio...mah la storia della denuncia al governo serbo non so se è un pretesto oppure no...comunque non ha importanza, l'opera è esteticamente fatta in modo egregio...la trama non mi ha convinto però al 100% e un paio di volte a mio avviso traballa! comunque non ho capito due cose...

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Ultima risposta 05/03/2012 00.52.52
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gantz88  @  10/01/2012 18:29:39
   10 / 10
in una sola parola capolavoro!!!

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  16/12/2011 17:42:10
   10 / 10
a serbian film

Uno dei film più scioccanti, se non il più scioccante, che sia mai stato fatto, all'altezza di SALO', CANNIBAL HOLOCAUST e THE GIRL NEXT DOOR per forza visiva. A SERBIAN FILM arriva direttamente dalla Serbia per scalare tutte le classifiche dell'immaginabile, raccontando con estrema crudeltà e sadismo uno spaccato di una società al resto del mondo sconosciuta. Una società uscita 30 anni fa da una grave e dolorosa guerra interna basata sul razzismo etnico e di nicchia e problemi governativi gravi. Sono passati anni da quella terribile storia ma gli echi del dolore e la rabbia repressa escono improvvisamente in una denuncia profonda che va oltre al terrificante impatto visivo. Un film poco capito e apprezzato da pubblico, critici e cinofili, ma che in realtà è una perla dell'espressionismo moderno basato sul sesso dove il regista senza perdere giri di parole e immagini racconta un problema gravissimo che non si è ancora maledettamente istinto anche se siamo nel 2010. "Un diario delle angherie inflitteci dal Governo Serbo, il potere che obbliga le persone a fare quello che non vogliono fare", dichiara il regista Spasojevic, "..devono sentire la violenza per capirla". E se questo voleva essere il suo messaggio non bisogna affatto stupirci se ha usato la strada dell'impatto conscio. L'amaro rimane solo nel momento in cui la gente si sofferma alle prime bande di un film senza scavare nel profondo, criticando la pellicola per le scene spinte e violente, non rendendosi conto del percorso metaforico e artistico scelto dal padre del film per esprimere fatti e idee.

Il sesso percorre tutto il film, ogni ben che minimi scena, fotogramma, esaltano la sfera sessuale. La donna diventa oggetto, un oggetto che puoi trattare a piacimento, ******* o meno, sottomessa al maschio che invece è lo stallone portato su un piatto d'argento, lei incarnazione del sesso stesso. Tutti bravi a replicare queste immagini spinte ma aprendo gli occhi ci si accorge di quanto la nostra società, non solo quella serba, occidentale od orientale, ma quella di tutto il mondo, sia basata sul sesso. Quanto fin da piccoli il nostro inconscio viene masturbato da pubblicità, immagini, frasi, comportamenti. Ci lamentiamo di questa pellicola e intanto non ho ancora sentito nessun grido di protesta contro quello che viene offerto dai media oggi.

Un film che per alcune immagini ti spingerebbe a toccarti. Sfido chiunque a guardare questo film come si guarda un porno. Il porno, almeno quello di oggi, è molto soft, banale, prevedibile, qui si presentano scene dove l'unica cosa che ti spinge a fare il tuo cervello è chiudere gli occhi, vomitare, scappare da tutta questa brutalità, alla quale sappiamo che non potremmo mai scappare perché è in mezzo a noi e la tocchiamo giorno dopo giorno.

Credo che una delle scene che personalmente mi rimarranno in testa sarà quella della donna incinta che partorisce e il suo "ginecologo improvvisato" l'aiuta. Nasce una bimba e loro che fanno?lui se la scopa come fosse un buco del primo oggetto che gli capita tra le mani e lei tutta felice, orgogliosa, fiera.
Per non dimenticare Milos (ottimissimo Todorovic in questo film) drogato che uccide una donna mentre se la scopa.

Scene come queste dovrebbero essere commentate solo da una presa di coscienza, senza parole, il silenzio dovrebbe essere sovrano e forse nel pensare che noi siamo veramente così, metaforicamente parlando, versare una lacrima di disperazione.

La colonna sonora è innovativa, non si usa la solita orchestra hollywoodiana ma vengono usati programmi di musica, mixaggi, remix, che contribuiscono a far perdere l'equilibrio mentale dello spettatore. Esso viene traviato perdendosi in una confusione dell'insieme, con un tocco adrenalitico nella parte finale del film, dove il presente si alterna con scene di ricordi tramite flashback per confluire in un finale che fa rimanere proprio male, uno dei finali più schifosi mai fatti, dove il protagonista, una vittima tra le tante, un colpevole come altri, diventa una schifezza, il mondo gli cade davanti agli occhi e lo stesso accade allo spettatore pervaso da un senso di rabbia , delusione, rivoltamento,..

26 risposte al commento
Ultima risposta 02/01/2012 19.27.28
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Bobby Peru  @  20/10/2011 22:48:07
   8 / 10
Un film inadatto ai moralisti, che è diverso dal dire inadatto ai deboli di stomaco. Polemiche e critiche forse ingiuste ed eccessive. Resta un film e non una mondezza gratuita come da molti descritto (senza vederlo oltretutto). Ovviamente si deve sapere a cosa si va incontro, non è per tutti, non è da tutti. Detto questo il film a parte una trovata (aimè grottesca) resta "da vedere" per gli amanti del genere.

Giudizio: disturba, come deve fare. Raggiunge l' obiettivo ed è in grado di andar oltre il semplice porno-horror americano. Qualche connotazione socio-politica?!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  21/09/2011 00:47:08
   8 / 10
Non so che dire. Mi avvicino a questo tipo di Cinema per la prima volta, e sono come quel bambino stuprato.
Un film del genere in realtà non mi "emoziona", e penso che questa sia la sua più grande vittoria.
Probabilmente merita altre visioni, perchè ho l'impressione di essere davanti a qualcosa di unico, anche nel suo genere, ammesso ne abbia uno.
Penso anche io che bisogna rinunciare a leggervi qualcosa di preciso, una tematica storico-sociologica, quando piuttosto sarebbe meglio sviscerarne l'aspetto estetico.
Ciò detto, ritengo che il regista avrebbe dovuto dare qualche occhiata in più alla sceneggiatura, alla costruzione dei personaggi, come ha fatto per tutto il resto che è davvero ottimo. Raramente ho visto un film realizzato in modo tanto suggestivo: un gore di lynchiana memoria e alcune interpretazioni da paura.
La mia scena preferita è quella iniziale in cui la moglie vuole essere stuprata. Lì si rasenta la Poesia visiva più inibita.
In ogni caso, ASF è da vedere, assolutamente.

Massive  @  19/09/2011 18:46:12
   3 / 10
Premesso che il mio voto non è condizionato dalla violenza gratuita e dalla crudezza dei temi trattati... Non riconosco il senso di moltissime scelte. Passi l'utilizzo della violenza per relazionarsi allo spettatore in modo estremo e comunicare il dolore di un popolo, di una generazione... Ma una recitazione disastrosa e sequenze eccessive (non tanto per la violenza ma soprattutto per la funzionalità) hanno confezionato un prodotto assolutamente approssimativo. Non ci vedo nessun tipo di genialità o coraggio nelle scelte che sono state fatte... Sono contento di averlo visto perché un film così mi mancava (e di filmacci come questi ne ho visti parecchi)... Non consiglio a nessuno di perdere tempo nel vederlo.

PignaSystem  @  10/09/2011 22:35:31
   8½ / 10
Un film duro e crudo, dal punto di vista tecnico (regia e fotografia) il film è scintillante e si apprezza ancora di più in un campo in cui le sequenze spesso possono sfuggire al controllo totale da parte del regista.E'facile esagerare con sangue e frattaglie in genere così come è semplice valicare la soglia del kitsch involontario quando si voglia arrivare al limite del filmabile.Spasojevic riesce a non oltrepassare questo limite, dal punto di vista dei contenuti molteplici sono i richiami alla famiglia come unica via di salvezza e l'unico ad avere un codice morale è Milos,il pornoattore,che non si piegherebbe mai a certi compromessi.A differenza del fratello poliziotto,quindi espressione del potere,che per eccitarsi guarda innocenti filmati familiari casalinghi di Milos e della sua famiglia.

ide84  @  25/08/2011 14:57:34
   8 / 10
Difficile catalogare e votare questo film. Horror?Thriller?Grottesco? Superbo a livello di regia, sceneggiatura, musica e scenografie la sufficenza è ampiamente meritata. Visivamente non troppo estremo, almeno per chi è abituato a film horror underground o di genere. Una bella sveglia..questo è certo. Corpi sodomizzati e schiavizzati dal potere come metafora di una vita passata a 90°.
Schiavitù e redenzione filmica. Poetico direi..

speXia  @  14/08/2011 14:39:38
   8 / 10
Film horror veramente crudo e malsano,perciò mi è piaciuto! xD Molte scene per molti saranno indigeste,e di certo non è un film per moralisti! Ma comunque consigliato,per gli amanti degli horror/splatter!

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  10/07/2011 22:21:37
   6½ / 10
Questo è un film che vuoi vedere, ma che non augureresti di vedere nemmeno al tuo peggior nemico.
Con un'atmosfera nera e malsana, il regista mette in atto la fiera delle nefandezze dell'essere umano, rivelandone tutta la fetida animalità e lo squallore della sua infima natura.
La choc visivo spinto sino a livelli ben oltre la tolleranza massima, lo rende indigesto anche per chi, magari, cenava bel bello con pizza e coca cola vedendo Martyrs.
Eppure quella balorda curiosità di vedere l'intero sviluppo della pellicola (che, dopo tutto, si dipana lungo un ordito alquanto facile da immaginare) già di per sè rivela la bassezza e la sciatta finitudine dell'uomo.
Uomo che in questo caso non è tanto l'attore protagonista.
Ma è lo spettatore. Una squallida macchietta voyerista soggiogata da fetidi impulsi primordiali. Bieca e perdente.

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