giu' la testa regia di Sergio Leone Italia 1971
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giu' la testa (1971)

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locandina del film GIU' LA TESTA

Titolo Originale: GIU' LA TESTA

RegiaSergio Leone

InterpretiRod Steiger, James Coburn, Romolo Valli, Antoine Saint-John, Franco Graziosi, Rick Battaglia, David Warbeck, Vivienne Chandler, Maria Monti, Amato Garbini

Durata: h 2,31
NazionalitàItalia 1971
Generewestern
Al cinema nell'Ottobre 1971

•  Altri film di Sergio Leone

Trama del film Giu' la testa

Un bandito messicano e un rivoluzionario irlandese si alleano durante la rivoluzione messicana: uno perderà la sua famiglia, l'altro porterà fino in fondo i suoi ideali, nel ricordo di una vecchia amicizia finita.

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Voto Visitatori:   8,54 / 10 (128 voti)8,54Grafico
Migliore regista (Sergio Leone)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Giu' la testa, 128 opinioni inserite

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stratoZ  @  15/11/2023 13:01:33
   8 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Con "Giù la testa" Leone fa il suo primo passo per allontanarsi dal suo caro western, è un passo relativamente piccolo spostandosi solo di poco sia a livello spaziale - andando poco più a sud del solito, dai deserti del sud ovest degli Stati Uniti, al Messico - che a livello temporale - passando da rappresentazioni tipiche della seconda metà dell'ottocento a alla rivoluzione messicana nei primi del novecento - lo fa tuttavia facendo un lieve ritorno al passato a livello stilistico.

Se in "C'era una volta il west" il regista aveva quasi del tutto rinunciato allo humor e ai suoi personaggi picareschi ed autoironici già con la prima sequenza di questo film ci mostra come ci sia un'inversione di tendenza, la spettacolare introduzione, caratterizzata da sporcizia, calci nel sedere allo snobismo borghese e la presentazione di un personaggio come Juan Miranda - neanche troppo lontano da El Tucu de "Il buono, il brutto e il cattivo - e la sua famiglia/banda rende perfettamente l'idea dello stile che l'opera vuole far passare, almeno per una buona prima parte del film.

Un po' per caso, un po' per un atteggiamento poco prudente Juan farà conoscenza con Sean, o John dipende, un esperto artificiere che dopo avergli fatto esplodere la carovana appena rubata - giù la testa, cogli0ne! - tramite una serie di peripezie dettate dalla voglia di Juan di voler rapinare la banca di Mesa Verde con suo aiuto, finirà per coinvolgerlo nella rivoluzione messicana, in atto in quel momento e che vede John come uno dei suoi principali sostenitori.

Se nella prima parte del film viene mostrato uno stile scanzonato da buddy movie, la componente drammatica si fa molto più forte e in alcuni momenti preponderante nella seconda parte del film. La contestualizzazione della rivoluzione messicana iniziata con delle sequenze d'azione, anche un po' gioiose, come la liberazione dei rivoluzionari da Mesa Verde, con conseguente rabbia di Juan per non aver trovato il bottino, continua con degli eventi estremamente drammatici culminando anche con la perdita della famiglia da parte di Juan, il movimento di macchina sui corpi morti dei rivoluzionari, tra cui anche i figli del protagonista è un momento di rara struggevolezza. Da qui in poi Leone va sempre di più ad approfondire la parte ideologica della rivoluzione, portando l'attenzione del film sulla disillusione dei personaggi, particolarmente influente è il tradimento sotto tortura del dottor Villega, fino a quel momento baluardo della rivoluzione, questo evento pone l'attenzione sul particolare contrasto tra doveri, ideali e fedeltà ad essi con l'istinto di sopravvivenza, al quale alla fine il personaggio ha dovuto cedere per non essere torturato ulteriormente, con un conseguente enorme senso di colpa.
Questo episodio convincerà Juan stesso in preda alla delusione a lasciarsi tutto alle spalle, arrivando però alla fine delle peripezie ad assistere impotente alla morte del suo amico John, in una scena non molto differente dal finale di "C'era una volta il west" a livello emotivo, con ancora una volta una forte malinconia, ma se nel precedente capitolo della trilogia vi è a causa dell'inesorabile passare del tempo, qui vi è a causa dell'assunta consapevolezza della fallacità degli ideali che si son portati via le persone più care.
Adesso Juan è solo.

Il secondo capitolo della trilogia del tempo, sebbene non ai vertiginosi livelli di bellezza degli altri due, nella sua lunga durata racconta una storia agrodolce, i bei sentimenti dell'amicizia nata tra i due personaggi principali a contrasto con la crudeltà della rivoluzione, che non risparmia niente, Leone ce la narra con la sua solita regia virtuosa, ormai diventata molto riconoscibile, tra i primi piani, il continuo utilizzo di dettagli e inquadrature dal basso, oltre che tanti movimenti di macchina, ci porta nel mezzo dell'azione accompagnato dalla solita grande colonna sonora di Morricone.

goophex  @  13/10/2022 15:58:37
   9 / 10
Personalmente lo amo anche più della trilogia del dollaro. La storia di un'amicizia nata quasi per casi piena di emozioni, dall'ironia ai drammi, raccontata in un contesto ben diverso dai classico western di Leone e del tempo e magistralmente recitato da Coburn e Steiger.
Secondo solo a "c'era una volta in America" per quanto mi riguarda.

Alpagueur  @  05/10/2020 13:55:49
   6 / 10
Il film non mi ha entusiasmato molto, nonostante sia un grande fan di Sergio Leone. Rod Steiger sembra più cubano che messicano, Coburn perde il suo accento irlandese ogni volta che alza la voce e le scene d'azione sono una grande delusione. Lo stile distintivo di Leone, con immagini mozzafiato e personaggi intensi e minacciosi, è completamente assente in questo film. La storia non ha alcun focus e ci sono molti dialoghi abbastanza brutti. Credo che la rivoluzione messicana e la dinamite non abbiano molto appeal, però il film è guardabile e godibile, anche se personalmente le uniche emozioni le ho ricevute all'inizio (la scena sulla diligenza, molto divertente) e alla fine (la scena in cui i due si divertono a inseguire la stessa donna, condotta dalla bella musica "Sean", un commovente inno all'amicizia). Nel mezzo una trama un po' forzata in cui la figura del dinamitardo e del peone improvvisato rivoluzionario cercano di imporsi ma senza troppo carisma. A mio giudizio, il meno bello tra i film di Leone.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  26/09/2020 12:38:03
   8 / 10
Non essendo un fan del genere Western ma solo un grande estimatore di Sergio Leone, ho preferito questa versione un pò piu scanzonata all'epicità di C'era una volta il West.
La decisione di cambiare paese e concentrarsi sul Messico da alla storia un taglio decisamente diverso e Leone riesce a confezionare un'opera diversa dagli altri quattro precedenti Western.

Grande classico della storia del cinema, poco da aggiungere.

Beefheart  @  30/04/2019 13:44:58
   9½ / 10
Altra validissima espressione dello spaghetti-western firmata Leone.
Confermata la costante dei suoi film, dove la spalla del protagonista è in assoluto il personaggio più interessante, ben delineato ed empatico. In questo caso è quel fenomeno di Rod Steiger, semplicemente esaltante.
Filmone-one che non delude sotto nessun aspetto e gode della giusta e meritatissima fama di capolavoro.
Promosso e consigliatissimo.

dagon  @  16/09/2017 19:14:07
   8 / 10
Film dichiaratamente politico di Leone, pervaso da una profonda vena nichilista. Ancora un film di antieroi, con maestose scene e momenti brutali.
Rispetto agli altri film del regista, a partire da "per qualche dollaro in più", questo è quello che amo di meno. Non so dire perché, forse per il tono "umoristico" e ironico che si alterna a quello più drammatico, sottolineato troppo da alcuni passaggi della colonna sonora di Morricone, bellissima da sentire, anche a prescindere dal film, ma talvolta troppo invadente e caricata.
Non mancano momenti memorabili, ma mi è sempre sembrato complessivamente un po' disomogeneo. Stiamo parlando sempre di un grande film (magari ce ne fossero oggi) e tutto il discorso è relativo alla filmografia Leoniana, di tale livello che rende ogni considerazione comunque relativa. La coppia Coburn/Steiger funziona (quest'ultimo in un ruolo tagliato su misura per Eli Wallach) benissimo.

Filman  @  18/10/2016 13:45:29
   8 / 10
Data la mancanza di volontà da parte di Sergio Leone di dirigere l'ennesimo western, senza dimenticarsi dei diverbi con la produzione, forse si può parlare di miracolo se con GIU' LA TESTA abbiamo l'ennesimo film di genere interessante firmato dal regista italiano, pellicola sui generis che soffre nella perdita di sottigliezza stilistica e rimastica alcune particolarità del cinema diretto precedentemente dal regista, senza mantenere la stessa memorabilità, ma guadagna nel suo essere politico a tutti i costi, ovvero facendo insorgere quelli che prima erano gli antieroi avventurati per caso all'interno di un contesto storico e adesso resi protagonisti di una specifica e concreta condizione sociale, atta ad individuare la lotta di classe e l'oppressione militare nella guerra civile e nella rivoluzione, non solo grazie alla penna evocativa di Sergio Leone ma anche per la sua rudezza formale che diventa eleganza compositiva, in questa pellicola particolarmente spinta e non sempre efficace nell'epicità che vuole trasmettere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  21/05/2016 14:16:38
   6 / 10
Se ne può ammirare l'indubbia competenza visiva (come in ogni film del regista del resto) ma allo stesso tempo la visione è fortemente compromessa dalla narrativa della storia (che alla fine si riduce ad una serie frammentata di episodi, ciascuno ad un passo dall'autoconclusivo) penalizzata da una sceneggiatura farraginosa ed una esasperante lentezza fine a se stessa ricca di virtuosismi e lungaggini vuoti ed inutili, tipici del regista (primi piani infiniti, silenzi infiniti accompagnati da una musica a volte appropriata a volte invadente, sequenze intere tirate per le lunghissime in una slow-motion letteralmente eterna).
A fine visione, ci si rende conto che sono molti di più i momenti di noia che quelli avvincenti, e se non fosse per le ottime performance di Steiger e Coburn sarebbe anche peggio.

Ecco perchè quanto si parla di Leone vado sempre controcorrente; non l'ho mai reputato sto gran regista perfetto ed intoccabile, anzi. Sono dell'idea che per essere un regista degno di tal nomina le storie devi saperle anche raccontare, non solo girarle.
Per quanto mi riguarda Leone non è mai stato una cima in questo, al contrario, non ricordo una volta di non aver rischiato il coma durante la visione di uno dei suoi film (escludo forse e solamente "Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo").

Mi spiace ma fosse per me non ci penserei due volte se dovessi scegliere tra un qualsiasi Eastwood post-leone (o un titolo a caso di genere italiano di serie B con un Tomas Milian o un Franco Nero) ed un Leone vero e proprio.

Quanto a "Giù la Testa", sopravvalutato tanto quanto il regista.
Mi spiace, ho riguardato l'intera filmografia più e più volte e a me Leone pur rispettandolo mi rimane indigesto.

DogDayAfternoon  @  06/12/2015 22:11:32
   7 / 10
Abbastanza lontano dalla genialità dei film precedenti, "Giù la testa" è forse il meno bello del regista (escluso "Il colosso di Rodi" che non ho mai visto).

Molto buona la prima parte, dove situazioni e battute sono di alto livello e gradimento ("miccia corta"), si perde poi via via diventando sempre meno interessante e coinvolgente. Ottima la prova degli attori, musiche di Morricone molto simili ad altre ma epiche allo stesso modo.

E' un bel film, ma per un regista come Leone è un'opera minore.

fabio57  @  29/10/2015 15:42:48
   9 / 10
Grandissimo film di un Sergio Leone, magnificamente ispirato, musiche indimenticabili fanno da contrappunto ad una storia suggestiva, sullo sfondo della rivoluzione messicana di Villa. Grandi attori per interpretazioni magistrali. Il migliore del regista assolutamente geniale, che inventò un genere nuovo, quello degli "Spaghetti western"
da non perdere

peppe87  @  27/09/2015 01:15:34
   7 / 10
niente a che vedere con i precedenti ma è pur sempre un bel film di guerra targato Leone

alex94  @  19/09/2015 10:15:15
   8 / 10
Ultimo western diretto da Sergio Leone, che nonostante non abbia i toni epici della trilogia dell dollaro riesce ugualmente a farsi seguire con piacere dagli spettatori grazie ad una buona trama che alterna alla perfezione parti ironiche ad altre tragiche risultando sempre coinvolgente ed emozionante (nonostante le diverse forzature presenti nella sceneggiatura).
Ottima naturalmente la regia e la fotografia,perfetta anche la recitazione, (James Coburn qui ci regala quella che secondo me è la sua miglior interpretazione di sempre).
Insomma non è un capolavoro ma è un grandissimo film,da vedere assolutamente......

freddy71  @  13/09/2015 13:34:47
   9 / 10
si il film è magnifico e non bisogna perderlo....i due protagonisti attori eccellenti...la regia di Leone anche se non proprio ai massimi livelli ma comunque grandiosa.. il mezzo voto in più per la colonna sonora di morricone.

mrmassori  @  04/02/2015 13:45:33
   10 / 10
Non solamente un Film, ma un'opera d'arte a 360°. E' un Capolavoro Immortale ed una pietra miliare della storia del Cinema. purtroppo è INGIUSTAMENTE SOTOTOVALUTATO ma è e rimmarrà un'opera d'arte. QUESTO E' CINEMA AI MASSIMI LIVELLI

_Hollow_  @  15/10/2014 03:22:53
   9½ / 10
Ingiustamente sottovalutato; che sia un capolavoro lo si intuisce già dall'inizio con la scena della carrozza e il dettaglio delle bocche. Il resto è solo una conferma.

marcogiannelli  @  25/11/2013 21:33:40
   7 / 10
un film "diverso" di Sergio
ancora una volta i protagonisti sono due "banditi"..James Coburn è John, un irlandese dal passato che si scopre pian piano durante il film...Rod Steiger è Juan, un banditello messicano che in compagnia della famiglia ruba per quanto gli è possibile...i due incrociano i loro destini...in un'interpretazione lodevole
film che fino all'ora e mezza risulta anche noiosetto e con una trama troppo lineare e poco avvincente..anzi no facciamo proprio da far cadere le palle...dopo la morte dei figli di Juan il film assume tutt'altro valore e un interesse maggiore ma il film non mi ha mai preso in modo definitivo, forse perchè a volte l'ho trovata assurda...certo l'amicizia nata tra i due rimane...stupendo come sempre Morricone

gianni1969  @  19/08/2013 21:00:50
   9 / 10
Anche qui musiche straordinarie,per un western atipico di leone, ma molto interessante. Giu la testa coglio.ni

bucho  @  05/05/2013 03:46:03
   9 / 10
stupendo, molto sottovalutato purtroppo!

TonyStark  @  20/01/2013 18:45:14
   7½ / 10
non mi è sembrato agli stessi livelli degli altri lavori di Leone, troppo lento in alcune parti. Superlativa l'interpretazione di Rod Steiger.

cort  @  12/01/2013 19:12:29
   7½ / 10
visto per ultimo dei film western di leone non mi ha colpito al 100%. Secondo me molte scene sono molto lente, il che toglie tempo alla caratterizzazione dei personaggi "secondari" come la famiglia presente in quasi tutto il film e parte fondamentale. ottime le musiche ottima la fotografia e la regia.

Oskarsson88  @  17/11/2012 13:49:40
   6 / 10
Francamente mi ha deluso, forse l'ho visto nel momento sbagliato ma l'ho trovato molto meno coinvolgente di altri film del grande regista. Gli attori sono bravi ma non epici come quelli degli altri film, la colonna sonora è bella ma di nuovo risulta sottotono rispetto ai capolavori della trilogia del dollaro, ma soprattutto è la trama che specialmente nella seconda parte è troppo lenta e non sono proprio riuscito ad entrarci dentro, tant'è che il sonno l'ho rischiato più volte. Insomma, non mi ha entusiasmato...

Atlantic  @  18/06/2012 01:01:06
   9 / 10
Il film più sottovalutato di Sergio Leone, parla della rivoluzione Messicana e narra le vicende di un peone Juan Miranda (Rod Steiger) e l'amicizia col motociclista/rivoluzionario dell'IRA John Mallory (uno straordinario James Coburn , forse la sua interpretazione migliore).
La colonna sonora è celestiale , cantata dalla soprano Susanna Rigacci, interprete delle musiche di Ennio Morricone.
Importante anche il ruolo di Romolo Valli ne panni di Villega , un dottore capo dei rivoluzionari della città di Mesa Verde .
Le scene migliori rimangono però i flashback di John Mallory che mostrano alcuni momenti di felicità con il suo migliore amico Sean Nolan , che costretto a tradirlo in seguito alle torture della polizia britannica , fu ucciso da John in segno di autodifesa.
Ma i ricordi continuano a riaffiorare , e per quanto fossero amici , John e Sean condividevano anche la stessa ragazza.
Bellissimo anche il finale nonostante sia triste pensare che Miranda dopo avere perso il padre e i figli , ha perso anche il suo amico. E adesso io?
Non si può non vederlo.

Crazymo  @  13/06/2012 15:22:48
   9 / 10
Snobbatissimo film di Leone che (so di andare controcorrente) insieme a Il buono, il brutto e il cattivo è diventato quello che rivedrei più volte. Inizia in modo crudo (bellissima la sequenza nella carrozza) per poi pochi minuti dopo ritagliarsi quasi una sfumatura fumettistica ("L'apparizione" dell'insegna della banca su Coburn), introducendoci a un film che parla di un contesto storico ben preciso ma parlando anche di altri temi, come per esempio l'amicizia, un rapporto di amore/odio fra i due protagonisti che si dilunga fino al bellissimo finale. Veramente un capolavoro, colonna sonora di Morricone inconcepibile, grandissimi i due protagonisti (Coburn perfetto nella parte, Steiger ci fa ricordare dell'iconico Wallach anche se Rod è più "dosato" per la parte) e come sempre superbo Leone.
Assolutamente da rivalutare!

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  06/06/2012 22:03:55
   7 / 10
qui ci sta la battuta più secca e più spietata del cinema... detta in 2 secondi e legata al film... non la posso ripetere... ma ha tutto il suo fascino. Per chi ha visto il film, basta ricordare il titolo ed aggiungere un'altra "parola".

IL film appassiona. Attrae nella sua trama lo spettatore incuriosito. Il genere è noto e non ha bisogno di presentazioni, direi su un altro piano rispetto ad altre opere dello stesso genere, ma inteso come diversa impostazione e non di diversa qualità.

Ottimo da vedere e rivedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/06/2012 22.05.44
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/06/2012 18:51:51
   8½ / 10
Leone, il west e la rivoluzione messicana.
E' il più debole della cosiddetta "trilogia del tempo" ma avercene di film come questo. Forse un po' troppo lungo con qualche tempo morto ma vale assolutamente la pena di investirci due ore e mezza. Sempre straordinario Leone e memorabili le musiche di Morricone. Imperdibile.

Goldust  @  06/06/2012 11:07:40
   8½ / 10
Leone vuole filmare lo squallore della vita ( emblematica la pisciata iniziale al pari dei primi piani sulle bocche masticanti dei trasportati della diligenza ) ma anche la storia di un'amicizia forzata ed impossibile, sullo sfondo - anomalo per il genere western - della guerra civile messicana.
Prima parte favolosa, accusa via via qualche trascurabile punto morto a causa dell'imponente lunghezza e, rispetto alla trilogia del dollaro, può contare su meno battute ad effetto. Sono comunque dettagli.
Numerose scene cult, su tutte l'assato alla banca di Mesa Verde. E se Steiger è a dir poco indimenticabile ( come l'ennesima colonna sonora di Morricone ) James Coburn ne è un perfetto dirimpettaio, con la sua risata a 50 denti e la dinamite sempre pronta.

gemellino86  @  06/06/2012 09:35:58
   8½ / 10
Non al livello dei grandi capolavori di Leone ma è un ottimo western con storia e personaggi di grande merito. Belle le scene d'azione. L'unico difetto sono i dialoghi a mio parere poco incisivi.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  05/06/2012 21:07:17
   9 / 10
Uno dei film più belli sull'amicizia; i due interpreti sono incredibili, Leone è come al solito stratosferico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  30/12/2011 19:20:12
   8 / 10
Lungo e stiracchiato com'era lecito aspettarsi, specialmente nella prima metà. Cresce di intensità più avanti, quando cominciano i "botti" e i protagonisti fanno sul serio. Splendido e di grande interesse il contesto storico della rivoluzione messicana, ben ricreato. Rispetto agli altri lavori di Leone denoto una minore ispirazione del maestro Morricone per quanto riguarda le musiche; naturale poi il confronto tra Rod Steiger, bravo e simpatico senza nulla obbiettare, ed Eli Wallach, che però è una spanna sopra. Ottimo e carismatico James Coburn.
Il tema principale del film sono gli ideali, visti attraverso gli occhi di personaggi eterogenei; raramente si assiste a una rappresentazione così intensa e per nulla stucchevole di un argomento impegnativo e spesso controproducente per chi lo vuole rappresentare. Che classe questo grandioso regista italiano... attualmente si sente davvero il bisogno di gente come lui.

gantz88  @  20/12/2011 20:05:38
   6 / 10
adoro i film di sergio leone li ho visti tutti, questo l'ho visto x ultimo e mi ha deluso molto non è ai livelli degli altri anke se alcune scene sono veramente belle e la musica è sempre fantastica

PignaSystem  @  19/07/2011 12:15:44
   8½ / 10
Non è propriamente un western: è ambientato durante la rivoluzione messicana, e infatti doveva intitolarsi, in origine, "C'era una volta la rivoluzione": piuttosto, un'epopea avventurosa sul picaresco, cui il personaggio del rivoluzionario irlandese in fuga James Coburn dona una tonalità drammatica che gli dà un sapore tutto particolare. Nel cinema di Sergio Leone, se mediamente si ama tanto "C'era una volta in America", e si riguarda tante volte tutta la trilogia del dollaro o il successivo "C'era una volta il West", questo è un titolo che viene tenuto in una considerazione particolare. E' un lavoro che differisce dagli altri per avere in sè un discorso sugli ideali e sulla disillusione circa gli stessi, che al tempo della sua uscita nei cinema venne scambiato da alcuni recensori come "una rozza anarchia di destra". In realtà, Leone fece più probabilmente un lungometraggio forse ambizioso, ma che arriva all'obbiettivo di essere memorabile. Se Rod Steiger fornisce un'interpretazione comunque strabordante, forse eccessiva, ma in linea con le caratteristiche del personaggio, James Coburn è al suo meglio, con i chiaroscuri di un idealista che respira amaro, ricorda con rabbia e vive con malessere: il duo è funzionale e assortito a dovere. Non ci sono duelli, ma sparatorie e dinamite:affermatosi in tempi record nelle prime visioni, il film venne curiosamente smontato dopo neanche un mese, che per quegli anni era veramente poco. Anni dopo, è forse quello più "cult" tra i film di Sergio Leone.

Elwing77  @  06/07/2011 15:00:34
   9 / 10
Il film non sfocia mai nel patetico, la storia è molto interessante e procede con intensi flashback accompagnati dalle indimenticabili musiche di Morricone e momenti di grande commozione.

Black Eight  @  13/06/2011 00:31:35
   9 / 10
Film splendido (e non poteva essere altrimenti) di un immenso Sergio Leone che con Giù la Testa smuove il penultimo passo verso la conclusione trionfale di C'era una Volta in America. Il secondo capitolo della trilogia del tempo mostra infatti alcuni dei temi chiave, come l'amicizia e il tradimento, che ritroveremo nell'ultimo film dell'epopea leonesca. Ciò che però caratterizza in assoluto Giù la Testa è evidentemente il discorso sulla rivoluzione e sugli orrori della dittatura. Si potrebbe dire quindi che la storia di Juan e John faccia quasi da sfondo al dramma storico del Messico di inizio 900, che emerge prepotentemente in ogni singola sequenza. Tra un'esplosione e l'altra risaltano da subito le splendide prestazioni di un gigionegiante Rod Steiger e di un un enigmatico James Coburn

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  28/04/2011 18:52:46
   9 / 10
Profonda pellicola, diretta dal maestro Sergio Leone, narrante il periodo duro e sanguinario, della Rivoluzione Messicana, vista dagli occhi di un peone ed un ex-rivoluzionario dell'IRA, che rimarranno coinvolti in quella che è stata una vera e propria lotta per la libertà, tra intrecci politici, tradimenti e amicizie.
Analizzando il film, spuntano in risalto le magistrali interpretazioni di James Coburn, straordinario nei panni del dinamitardo John H. Mallory, ex-militante nell'IRA, e di Rod Steiger nelle vesti del peone messicano Juan Miranda, capo di una banda di desperados. Ambientazioni ricercatissime, girate proprio in Messico; storia perfetta, senza una sola scena in eccesso; dialoghi magistrali e dinamici; musiche di Ennio Morricone superbe, semplicemente uno dei tanti picchi più alti del compositore italiano; e regia di Sergio Leone, stupenda, qui al fulcro della "Trilogia del Tempo".

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2 risposte al commento
Ultima risposta 21/05/2011 16.25.14
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topsecret  @  04/01/2011 10:15:39
   8 / 10
Se è vero che la rivoluzione è un atto di violenza per cui non si può andare troppo per il sottile, è altrettanto vero che Leone nei suoi film usa contrapporre la forza e l'ironia trattandoli con rispetto e dosandone sapientemente le quantità.
Un film che mette in risalto molti temi, quello più evidente è l'amicizia che lega due uomini con radici diverse ma fondamentalmente simili. Una storia che coinvolge dall'inizio alla fine e che mantiene un ritmo fluido per tutta la sua durata, avendo nei suoi punti di forza un cast diligente e molto ben amalgamato, una ambientazione azzeccata ed una colonna sonora che rimane impressa nel tempo nella mente degli spettatori.
Un altro ottimo lavoro del maestro Sergio Leone.

Temujin  @  02/01/2011 00:11:39
   10 / 10
Colonna sonora, interpretazioni,regia, fotografia, dialoghi da Oscar...punto!
Non voglio scendere tropo nei particolari poichè altri prima di me hanno svolto ampiamente questo compito...il mio commento potrebbe benissimo finire qui. Quello che segue vuole essee un appunto per i "detrattori" di questa pellicola.
Paragonarlo alla trilogia del dolaro è una "****** pazzesca" come direbbe Fantozzi.....quelli erano, bellissimi e spassosissimi, spaghetti western....involucro magnifico senza anima, con personaggi bidimensionali e caricaturali...film innocenti e di svago. Giù la testa no! ha molto da dire....tocca temi di valorre assoluto come l'amicizia, il senso di colpa, l'orrore della guerra, l'ineluttabilità del destino, il razzismo etc etc.....ha la carrozzeria di una ferrari, il motore di una ferrari...porcaccia miseria E' UNA FERRARI.
Altro appunto, gli attori.........ragazzi il confronto fra Wallach e Steiger non esiste proprio.....il primo è un caratterista eccezzionale ma recita sopra le righe, è caricaturale al massimo....Steiger ( vedetevi l'uomo del banco dei pegni) è un altro pianeta....gli bastano gli occhi per recitare....I suoi primi piani durante la scena dei figli morti non hanno bisogno di commenti....riesce poi ad avere mille volti per mille situazioni diverse che spaziano dal comico al drammatico...ragazzi per favore non scherziamo!
Eastwood/Coburn..due attori mediocri ( Eastwood è però uno dei più grandi registi contemporanei e non...tra l'altro il suo GLI SPIETATI è forse il più bel wetern di sempre...Giu la testa non è un western!)dove il primo ha solo due espressioni : incazzato con la pistola e incazzato senza pistola...va! una terza con qualche sorriso sornione glila concedo....Coburn non ha mai fatto granchè..ma qui ha pescato il Jolly... ha fatto l'interpretazione della vita risultando, per questa unica volta, perfetto e da oscar...l'intesa con Steiger è eccezzionale, monumentale...avrebbere potuto benissimo recitare l'intero film senza proferir parola per quanto sono riusciti ad essere comunicativi anche solo con gli sguardi.
Questi livelli di comunicatività li ho percepiti solo altre 3 volte:
Kinski in Nosferatu, Irons in Inseparabili e Rourke in the Wrestler.
Se vi aspettate un western o lo considerate tale siete fuori strada....come tutti i grandi capolavori del cinema, il contesto è solo la "scusa" per comunicare qualcosa alle nostre menti e i nostri cuori.


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aladino  @  31/12/2010 09:53:18
   6½ / 10
Finisce così così l'avventura cinematografica di Sergio Leone nel genere western e dintorni (più dintorni, in questo caso, poichè mentre ne 'Il Buono, il Brutto e il Cattivo' la componente storica faceva da sfondo al western vero e proprio, qui avviene l'esatto contrario). Dopo una parte iniziale dove forte è stata la tentazione di spengere la tv per andare a leggere un buon libro, il film sale di tono e intensità, raggiungendo risultati accettabili, ma inferiori agli standard leoniani. Poco convincenti alcuni fatti che cadono sulla narrazione con troppa faciloneria e non altrettanta credibilità. Il che appare molto curioso, vista la maniacale attenzione per i dettagli per cui il regista è diventato famoso (mi viene da pensare che Leone volesse dare risalto in modo particolare al messaggio contenuto nel suo lavoro, mettendo in secondo piano la verosimiglianza di alcuni episodi). Alcune scene o situazioni sanno di già visto, e inoltre gli attori, pur bravi, non raggiungono i livelli dei vari Eastwood, Van Cleef, Giuffrè e Wallach. Meno avvincente anche la colonna sonora, buona ma non epica come avvenuto spesso nel sodalizio Leone-Morricone. Forse l'obiettivo del regista di raccontare la sua idea di rivoluzione attraverso la 'redenzione' (repentina ma tutto sommato verosimile, visto le vicende che lo hanno colpito) di uno dei personaggi, è troppo ambizioso; forse pesa il fatto che il film sia stato costruito in poco tempo e con budget relativamente basso; forse l'averci abituato con protagonisti dal carattere solido e ben definito, a dispetto di quanto avviene qui, spiazza un pò lo spettatore. Resta che l'opera, nel suo complesso, lascia un pò perplessi. Più in là lo vedrò comunque di nuovo, perchè questi sono film che vanno visionati almeno due volte per coglierne in pieno tutti gli aspetti.

endriuu  @  30/12/2010 23:59:24
   7 / 10
Un Sergio leone diverso che non ho saputo apprezzare.Le musiche di Morricone (le piu belle insieme a c'era una volta il west) e la qualità della regia sollevano un poco il film, ma la noia rimane.

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Ultima risposta 05/04/2011 23.46.49
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valis  @  25/12/2010 16:02:57
   10 / 10
capolavoro assoluto di Leone, il film migliore del regista romano che metto allo stesso livello di c'era una volta il west e c'era una volta in America.
Rivoluzione, sangue e amicizia in Messico, con spunti altissimi, e dall'andamendo sghembo, in cui si vanno ad intervallare scene leggere a cruente, sicuramente il suo film più politico.
Gli ideali di rivolta patriottica dell'irlandese john/sean si vanno a scontrare con le mire più prettamente materiali del bandito messicano Juan.
John cerca di portare il fuorilegge a divenire un leader rivoluzionario, fino a quando non rivive nella morte della familgia di Miranda nel nome della rivoluzione il sacrificio da lui patito anni prima nella rivolta irlandese nel nome del quale aveva sacrificato i propri affetti più cari, fino ad uccidere il suo migliore amico.
Mentre progettava rapine in banca negli Stati Uniti assieme all'ormai amico Juan Miranda, il destino interviene e la storia prende un'altra piega.
Splendido!


ValeGo  @  20/11/2010 19:53:39
   9 / 10
Io adoro la colonna sonora di questo film!Non fa altro che aggiungere valore a un film che amo tantissimo!

7219415  @  14/11/2010 15:53:51
   8½ / 10
Diverso dal classico stile di Sergio Leone...niente male..

lukef  @  12/11/2010 14:45:56
   5 / 10
Delusissimo,
Leone in questo film mi ha deluso moltissimo, veramente l'ho trovato un filmetto di serie B che non si merita affatto tutta questa acclamazione. Innanzitutto partiamo con l'eccessiva accidentalità e fatalismo..

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Ancora più gravi gli errori logici:


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C***o non volevo essere puntiglioso MA GLI ERRORI SONO DAVVERO TROPPI!!!
Dai ragazzi come si fa a mettere 10??? E' tutto a caso..

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Per non parlare delle decine di scene prevedibilissime.. degli stereotipi continui e di questo continuo focus sulla lottta di classe portata quasi al ridicolo.. ad un certo punto mi sembrava di guardare uno di quei filmetti filocomunisti sui partigiani. Ciliegina sulla torta la citazione di Mao Tze Tung, che ricordiamo essere stato il dittatore più sanguinario della storia (tanto valeva mettere Hitler).
Anche le musiche le ho trovate inferiori al solito.. in alcuni momenti belle ma personalmente neanch'io ho apprezzato quel continuo shon shon e sinceramente mancava proprio la FORZA che c'era in tutti i precedenti western con Morricone. A parte che questa caratteristica in primis mancava ai personaggi... facevano i duri certo.. ma siamo anni luce da un Clint Eastwood o un Lee Van Cliff, duri nella sostanza non solo nella forma (mi riferisco a Per non parlare delle decine di scene prevedibilissime.. degli stereotipi continui e di questo continuo focus sulla lottta di classe portata quasi al ridicolo.. ad un certo punto mi sembrava di guardare uno di quei filmetti filocomunisti sui partigiani. Ciliegina sulla torta la citazione di Mao Tze Tung, che ricordiamo essere stato il dittatore più sanguinario della storia (tanto valeva mettere Hitler).
Anche le musiche le ho trovate inferiori al solito..in alcuni momenti belle ma anche a me quello shon shon continuo ha disturbato un po' e sinceramente mancava proprio la FORZA che c'era in tutti i precedenti western con Morricone. A parte che questa caratteristica in primis mancava ai personaggi, facevano i duri certo.. ma siamo anni luce da un Clint Eastwood o un Lee Van Cliff, duri nella sostanza non solo nella forma (mi riferisco soprattutto a Coburn).

p.s. e poi basta con tutti sti occhi azzurri!

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Ultima risposta 10/05/2014 14.55.21
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MarkTheHammer  @  26/10/2010 00:58:41
   8½ / 10
Splendido film che m'ha lasciato piacevolmente spiazzato.
Molto diverso da tutti gli altri western di Leone (in effetti, questo alla fine non è un western), con una trama e una regia impeccabili. I personaggi son ben caratterizzati e ottimamente interpretati (a differenza del precedente - C'era una volta il west - che non aveva dei personaggi carismatici come questo film o tutti i principali della trilogia del dollaro... mia personale opinione). La scena finale è da antologia.
Musiche incommentabili, non si può esprimere alcun giudizio per ciò che è oggettivamente la perfezione assoluta.. come al solito.
Voto al film 8... voto alla musica incalcolabile. Alzo perlomeno di mezzo punto il voto finale per questo.

guidox  @  18/10/2010 18:44:09
   9 / 10
rivisto ieri, apprezzato per l'ennesima volta.
western atipico sullo sfondo della rivoluzione messicana, con i due protagonisti (bravissimi entrambi gli attori) che instaurano man mano un'amicizia profonda e che, con il susseguirsi degli avvenimenti, giungono alla fine scambiandosi i ruoli.
la scena in cui Juan spiega la sua idea sulle rivoluzioni, con John che butta via il libro di Bakunin dopo averlo ascoltato, è di una forza sorprendente, forse la chiave di lettura più adatta, anche rispetto a quella di Mao che appare nella celebre frase che apre il film.
musica come sempre indimenticabile.
imperdibile.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  12/10/2010 08:18:17
   8 / 10
Con questo film inizia la seconda trilogia di Leone, quella della "fine di un mondo". Morricone regala ancora una volta una colonna sonora eccezionale e anche se Steiger non è Wallach, nell'insieme i personaggi funzionano bene. Storia particolare. Da vedere.

Redlife88  @  16/08/2010 23:29:56
   9 / 10
Tre scalini sopra..

76eric  @  10/05/2010 15:13:37
   10 / 10
E' un Leone che allarga i confini del western analizzando il difficile periodo della rivoluzione messicana ( cosa peraltro che fa Zingarelli prima di lui in "Un esercito di 5 uomini" nell' ancor più lontano 1969).
Girato veramente in Messico, il grandissimo regista romano narra l'amicizia che si viene a creare in un modo molto atipico fra John, rivoluzionario irlandese interpretato dal mitico James Coburn alla sua migliore performance; e Juan spassosissimo e altrettanto grande Rod Steiger, bandito peones che ha in mente il "colpo" alla banca di Santa Mira.
Quest' ultimo scoprendo e contando sulle virtù del primo si ritroverà suo malgrado a combattere e a diventare un eroe della causa sostenuta da Villa e Zapata.
Un film molto più profondo se vogliamo rispetto alla mitica trilogia del dollaro ( comunque tutti Capolavori, sia chiaro), nel quale si alternano momenti davvero spassosi con altri veramente tragici ( su tutti la perdita della famiglia di Juan e i continui flashback rivelatori che tanto hanno "travagliato" la vita di John e il suo punto di vista sul valore dell' amicizia). Finale amarissimo con quell' "E adesso io?"
Da citare la presenza nel cast dell' ottimo Romolo Valli-Noriega che riparerà e modo suo il precedente tradimento e l' uso della straordinaria colonna sonora da brividi, un Ennio Morricone come non mai, il suo Capolavoro dei Capolavori, che accompagna le immagini in maniera impeccabile. (Shaun Shaun).
Capolavoro.

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Ultima risposta 19/10/2010 18.03.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/04/2010 23:46:31
   8½ / 10
L'atipicità di Giù la testa forse sta nel suo minore distacco rispetto a tutti gli altri film. Ho sempre avuto la netta impressione che Leone abbia messo qualcosa di personale in questa pellicola: la rivoluzione, gli ideali disillusi e la fine dei sogni. Una coppia di protagonisti al loro meglio e il cui affiatamento crea situazioni di ampia gamma emotiva, dal comico al tragico senza tralasciare poi attori del calibro di Romolo Valli. Ottima la colonna sonora di Morricone anche se ad essere sincero alcuni frammenti di flashback con il contrappunto di "Sean, Sean" tendono troppo allo smielato per i miei gusti.

wooden  @  24/04/2010 12:56:03
   7 / 10
Tralasciando la spettacolare colonna sonora di Morricone (assieme a "c'era una volta il west" una delle più belle in assoluto della storia) è, assieme ai primi due della trilogia, un film che non ho mai apprezzato più di tanto.

Un pò forzato e poco coinvolgente, spesso noioso, un ibrido un pò impersonale, lontano anni luce dai suoi migliori film. Certo, quei primi piani così teatrali, quelle carellate sui paesaggi essiccati, e quella musica...

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Ultima risposta 28/04/2011 20.17.40
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09dream  @  12/03/2010 11:57:40
   10 / 10
Poesia! Il più bello di Leone dopo c'era una volta in america....e per favore........togliete la categoria western che nn c'entra una cippa!!!!!!!!

Junipher  @  06/02/2010 18:30:15
   10 / 10
pinhead88  @  04/02/2010 19:14:23
   7 / 10
Tecnicamente più valido della trilogia del dollaro,ma rispetto a quest'ultima meno accattivante.sicuramente uno dei film più importanti e "intelligenti" di Leone,dalle musiche di Morricone alle sequenze epiche,ma non è riuscito a prendermi più di tanto rispetto ad altri suoi lavori.

MidnightMikko  @  25/01/2010 18:38:31
   9 / 10
Semplicemente magnifico.
Tecnicamente perfetto

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/01/2010 14:56:25
   7 / 10
Sto rivotando alcuno dei miei film per meglio equilibrarli e propozionarli con altri film.

Considero questo film come un'opera a parte nel percorso cinematografico di Sergio Leone. La trilogia del dollaro, c'era una volta il west ed infine c'era una volta in america sono film che perfettamente si incastrano fra loro come un puzzle: il risultato è l'evoluzione dell'America. Giù la testa si occupa di ben altro. Qui il tema predominante è la rivoluzione. Leone, attraverso una citazione di Mao Tse Tung, ricalca l'idea che la rivoluzione altro non è che un atto vandalico, che porta alla povertà e alla morte. A cavallo di questa "tema" duro ma importante si svolge l'intera vicenda del film. Da un lato c'è John (interpretato da un sempre strepitoso James Coburn) che della parola rivoluzione ne ha davvero abbastanza (nella sua Irlanda la rivoluzione gli ha portato via il suo più caro amico) e dall'altra c'è Juan (interpretato da un bizzarro Rod Steiger) che della parola rivoluzione ha sempre avuto un'idea ben precisa, cioè che la rivoluzione non porta assolutamente a nulla, se non che ad una più intensa miseria. Stufi di tutto questo, i due si alleano e, proprio fra le grinfie della rivoluzione messicana, cercano di spianarsi la strada verso la libertà, verso l'America. Ma l'epilogo non fa altro che confermare la brutalità della rivoluzione, che davvero non risparmia niente e nessuno. La colonna sonora di Ennio Morricone (una delle migliori a mio parere) accompagna i momenti salienti del film, ovvero i ricordi di John, conferendo a quest'ultimi una forte carica di nostalgia e tristezza. La scena finale è emblematica. Juan, restato ormai completamente da solo, non può far altro che chiedersi "che ne sarà di se stesso": l'unica certezza è che dovrà abbassare ancora una volta la testa davanti al destino.

ronaldinho80  @  02/01/2010 18:28:08
   10 / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  01/01/2010 02:57:10
   8½ / 10
Dopo il crepuscolare C'era una volta il West,dopo appena tre anni torna Leone e lo fa con un filmone non bello come il precedente ma poco ci manca. Unico difetto: l'eccessiva lentezza nella parte centrale che se nel precedente capolavoro era perfetta in questo film rallenta un ritmo già di per sè non veloce.
Per il resto un signor film che è difficile catalogare come western classico,anzi impossibile: Leone ha già dato il suo addio al western con pistoleri cinici e duri con il suo film precedente,addirittura qui vediamo uno dei primi esempi di moto e non è un caso. Perché si può dire che Giù la testa comincia dove finiva C'era una volta il West.
L'inizio è particolare con una frase di Mao sulla rivoluzione e non è un caso,difatti questo è il film più politico del regista. Allo stesso modo non rende il tutto troppo pesante e non si prende sul serio già dalla prima scena con quel fiume di urina e quell'assalto particolare al treno (sequenza splendida). Giù la testa segue soprattutto l'evolversi di una splendida e commovente amicizia tra i due protagonisti interpretati magnificamente. Incredibilmente spettacolare in molte sequenze, questa volta Leone fa viaggiare il film su binari diversi: a tratti comico e a tratti drammatico ma,nel finale,sfocia nel commovente e di certo è un finale tristissimo.

Meriterebbe un voto a parte Morricone ma 10 sarebbe riduttivo. Ancora una volta non definisco nemmeno la colonna sonora del film perché è inutile esprimerla a parole. Va dato un altro merito a Leone: quello di essersi reso conto (ma di certo non è stato il primo) del'importanza fondamentale che può avere la musica in un film. Alcuni registi devono non tanto la propria fama ma il proprio "completamento" a compositori straordinari: Leone-Morricone,Fellini-Rota,Lynch-Badalamenti,Burton-Elfman. Sono connubi giustamente indissolubili e con questo non si vuole sminuire il lavoro di uno o dell'altro.
Come disse Morricone: “Sergio ha scoperto per pura intuizione che uno degli elementi fondamentali del cinema è anche un elemento fondamentale della musica, cioè il tempo, la temporalità. Rispettando questo elemento comune delle due arti si provoca senza errore un matrimonio perfetto”.

Giù la testa è l'ennesimo esercizio di stile ed emozioni di Leone. Francamente trovo difficile che qualcuno possa non emozionarsi durante la visione di questo film.

Sestri Potente  @  09/10/2009 09:35:50
   8 / 10
L'ultimo western di Sergio Leone, che si distacca molto dai (capo)lavori precedenti, non solo per l'abbandono dei cavalli a favore di una più moderna tecnologia, ma anche perché la trama è molto diversa: non siamo più in presenza dello straniero senza nome, e non ci sono tesori da trovare o torti subiti in passato da vendicare.
Un'opera moderna quindi, che con la solita grande colonna sonora di Morricone riesce a divertire e a commuovere.
Bellissime le battute dei protagonisti, l'unico difetto è che è un po' lento.
Grazie Sergio per aver posto le basi del cinema moderno, anche se al giorno d'oggi non si può certo dire che tutti abbiano imparato da te. Tarantino escluso, ovviamente.

outsider  @  02/10/2009 18:19:24
   10 / 10
Lungo capolavoro!
Nulla più da dire su una pellicola in cui i protagonisti parlano sol con le espressioni!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/09/2009 17:24:39
   7½ / 10
Allora, Sergio Leone è stato un grande regista perché ha diretto film veramente affascinanti e carismatici, peccato però per quel difetto che ho riscontrato in tutti i suoi film, “Giù La Testa” incluso: la lentezza in alcune scene. Infatti ci sono dei momenti nei suoi film abbastanza noiosi, anche se alternati con dei punti geniali… E’ per questo che con lui non sono mai andato oltre l’8 col voto, sennò ne sarebbero fioccati di 8,5, e non pochi… “Giù La Testa” infatti ha i primi 45 minuti che sono una fìgata, peccato che i restanti 105 non siano all’altezza, sebbene molto buoni.
Grandi i due attori principali.
Il voto è 7,5, poteva guadagnarsene uno più alto però.
Ah già, Morricone è Dio (ora ne sono sicuro).

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Ultima risposta 30/09/2009 18.53.29
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Efylove  @  15/09/2009 20:39:44
   9½ / 10
Film indimenticabile. Leggermente al di sotto della Trilogia del Dollaro, a mio parere, ma assolutamente da non perdere. Bravissimi gli interpreti, musica come sempre perfetta (del tipo che non te la togli dalla testa per giorni - Sean Sean!). Trama coinvolgente ed emozionante.

edmond90  @  10/08/2009 13:16:25
   9½ / 10
Film bellissimo ed emozionante,riflessione struggente sugli alti ideali della vita

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Ultima risposta 17/10/2013 11.45.50
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weareblind  @  10/08/2009 11:07:54
   4 / 10
Mah, mi aspettavo di leggere una serie di commenti negativi, e invece tutti contenti! Io l'ho trovato orribile. Ancora una volta, un sacco di scene allungate TROPPO oltre quel che serve. Ma con l'aggiunta di musichette fastidiose (avevo voglia di togliere l'audio ogni volta che partiva il scion-scion-scion), di scene completamente implausibili, e di un finale orripilante che lascia il tempo che trova. Mai più...

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Ultima risposta 10/02/2010 15.25.28
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Manu90  @  21/07/2009 10:27:46
   9 / 10
Questa volta Sergio Leone chiude un'epoca, quella del vecchio west, e si cimenta nella rivoluzione messicana, confenzionando un film divertente, sincero, commovente, poetico, duraturo. I due protagonisti sono semplicemente eccezzionali. Non so se è il miglior Leone di sempre, ma questa pellicola resta e resterà comunque un capolavoro.

Mr.619  @  18/06/2009 14:24:24
   10 / 10
Con questo fim è possibile dire che Sergio Leone, sulle note e l'infinito romanticismo straziante di Ennio Morricone, dica addio, un arrivederci commovente e struggente ad un'epoca, un tempo, una vita solo sognata eppure profondamente vissuta e percepita per mezzo dei sensi, aspiranti a un qualcosa di etereo e superiore."E adesso io?"

Kesson  @  29/05/2009 15:02:58
   10 / 10
Sergio Leone ambienta la sua opera in un contesto storico e sociale incredibilmente affascinante e coinvolgente, un mix perfetto fatto di elementi propri del western, uniti con reminescenze futuriste e lontanissime dal genere di partenza. "Giù la testa" non è un western, ma un film che scava nei sentimento dell'uomo, nelle passioni e le voglie di rivalsa sulla vita. Un film completo, epocale, che rotea a 360° il suo punto di vista inglobando a se le più varie tematiche, descrivendo fatti, personaggi e luoghi in modo commovente e sentitissimo.
Gli attori sono giganti, la regia è sontuosa, elegante, puntuale, perefetta condita da veri e propri colpi di genio ed intuizioni del grande regista. La fotografia risulta essere incredibilmente bella, e crea insieme alla regia una resa visiva perfetta, maniacale nelle scelte e nei dettagli, e tra le altre cose propone alcune tra le più belle e suggestive esplosioni che il cinema ricordi.
Le musiche di Ennio Morricone, che per l'occasione sforna una delle sue più belle colonne sonore, seconda forse solo a "C'era una volta in America", sono la ciliegina in più che eleva la pellicola alla perfezione assoluta.

Uno dei più grandi, appassionati, perfetti e profondi film del Maestro Sergio Leone, nonchè uno dei più grandi film della storia del cinema.

Capolavoro assoluto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  27/05/2009 18:19:39
   8 / 10
Giù la testa, ecco il secondo episodio della "trilogia del tempo" firmata Leone, un piccolo capolavoro che certamente verra ricordato, ma il bello di questo film: è sempre un susseguirsi di azione e sparatorie, quindi e quasi impossibile, seppure duri quasi tre ore, che annoi!
Insomma di tutti i film che ha fatto Leone, giù la testa era tra quelli che mi ispirava meno devo essere sincero, ma siccome che con questo film ho concluso anche l'altra trilogia, mi sono deciso di guardarlo, subito si lo devo ammettere: tranne le interpretazione degli attori, l'inizio non mi è piaciuto, e quindi sembrava che le mie supposizioni sul valore di questo film erano esatte, ma dopo tutto cambia, diventa sempre più cattivo e spietato, e si lascia guardare che è una meraviglia, i soliti posti dell'ambientazione sono affascinanti e penetranti, difficile non sottolinearli, e poi fortissimi gli attori, mi hanno fatto anche sorridere ogni tanto, veramente bravi. L'unica cosa che però resta dall'inizio alla fine una piccola delusione sono le musiche di Morricone, dei film di Leone quelle di Giù la testa sono le meno belle secondo me, si sono molto simili a quelle di C'era una volta il west, ma il finale che cambia scusate stona tutto, comunque non incidono sul valore di questa pellicola che è molto alto. Bè insieme al colosso di Rodi, questo e certamente il film di Leone che mi ha sorpreso di più, perchè gli altri più o meno sapevano che mi sarebbero piaciuti alla grande, ma questo e quello detto prima vi giuro che mi hanno sorpeso, per il resto, Giù la testa e un'altro piccolo capolavoro firmato Leone che spero non venga mai dimenticato.

Infine, voglio comunque spendere due parole su questo regista ora che ho finito di vedere tutti i suoi film: Leone, e senza alcun dubbio: uno dei migliori registi di tutti i tempi, si vede che a imparato a fare cinema (confronto ad altre persone) in maniera seria, in ogni suo film ti puo incantare, incavolare, commuovere si insomma riesce ad aggiungere tutti gli ingredienti possibili per far divertire l'aspettatore, quello che è riuscito a commuovermi di più e certamente C'era una volta il west, ma il mio preferito su di tutti e C'era una volta in America. Io mi auguro solo, che i registi contemporanei e il cinema soprattutto, non dimentichino un regista così: perchè se una parte di cinema esiste, lo si deve pure a lui. Straordinario Sergio Leone.

BlackNight90  @  04/05/2009 21:05:04
   9½ / 10
Dalle ceneri del mito, Leone tira fuori un film che di western ha ben poco, un'opera di avvicinamento a C'era una volta in America, il capolavoro-ossessione di Leone in cui egli verserà qualcosa di più della sua anima.
Già dall'inizio, con la citazione da Mao, si capisce di cosa parlerà il film e l'idea del regista durante lo sviluppo della storia è chiara: ma Leone non impone la sua idea, non ce la sbatte in faccia preferendo delineare i tratti di un'amicizia sincera tra due anime all'apparenza antitetiche, e facendo parlare le immagini: il genio visivo di Leone, forse grazie anche alla maggior disponibilità di mezzi, è ai suoi massimi livelli. Sono i drammi interiori di John e Juan i veri protagonisti del film, i loro lutti, ricordi e la loro simpatica complicità, sottolineati sempre, ogni intensissimo momento, da una musica spensierata ma malinconica ed emozionante (tra le migliori di Morricone): 'Sean Sean'.
Leone, comunque, aveva capito tutto sulla Storia: le parole di Juan sulla rivoluzione sono cariche di sentimento e di significato.

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Un solo difetto credo: la sceneggiatura che non è per niente perfetta, ad esempio ci sono degli stacchi temporali troppo marcati tra certe scene e cose così.
Perfette e commoventi invece le interpretazioni del bravissimo Coburn e del simpatico ed esagerato Steiger.

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Ultima risposta 05/05/2009 01.02.28
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Federico  @  02/04/2009 17:15:48
   10 / 10
perfetto.

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Ultima risposta 04/04/2009 12.12.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  25/02/2009 14:20:45
   7½ / 10
Questo potrebbe sembrare leggermente al di sotto degli altri di Leone, gli manca un certo tocco da maestro che forse il regista ha tentato di inserire ma che poi ho non si è visto oppure non ha avuto l'effetto desiderato. Rimane un gran western comunque, non ci sono dubbi.

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Ultima risposta 15/04/2009 14.49.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  25/02/2009 13:30:03
   10 / 10
"La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità, con tanta grazia e cortesia...la rivoluzione è un atto di violenza"

Dopo aver chiuso il cerchio con un epoca, quella del vecchio west, Leone continua il suo percorso nel raccontare la storia. Il film narra della rivoluzione messicana.
Un capolavoro assoluto, forse quello che più apprezzo di Leone (anche se è veramente impossibile fare un paragone con altri), un film politico, divertente, sincero, commovente, poetico e anche molto violento. Con dei personaggi meravigliosi che, nella loro spensieratezza e genuinità vivono tristi avventure, costretti dalla dura legge della sopravvivenza. Il compito di un regista deve essere quello di far riflettere il suo spettatore, Leone ricrea un mondo ormai passato, ma totalmente simile a quello che oggi viviamo. La rivoluzione è un pretesto per qualcosa di più grande. La diversità, nella geniale sequenza iniziale della diligenza, dove attraverso delle inquadrature quasi ossessive ci arriva un messaggio chiaro e molto potente. L'amicizia, nello splendido rapporto dei due protagonisti. L'amore, la guerra, la ribellione, la libertà.
Cosa dire dei due attori, ad uno spassosissimo James Coburn si aggiunge un maestoso Rod Steiger, indimenticabile il suo primo piano finale con quello sguardo disperato (disperso). Ottimo anche Romolo Valli.
Naturalmente Ennio Morricone nelle sue musiche inserisce qualcosa di unico. Raggiunge l'apice e dirige quella che, indubbiamente, può essere considerata la migliore colonna sonora di sempre.
Leone con la sua regia straordinaria completa quel connubio perfetto di "immagini e musica", ormai marchio di fabbrica. Questo film è scolpito nel cuore.

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Ultima risposta 18/03/2009 16.31.33
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refuse-resist  @  08/02/2009 20:54:05
   10 / 10
E' uno dei più bei film della storia del cinema. Innanzitutto la regia è sensazionale, Sergio Leone utilizza dei meccanismi raffinati, degli zoom efficaci e soprattutto degli effetti speciali di pregevole fattura. Gli attori sono semplicemente perfetti, in quanto incarnano i due personaggi, protagonisti della vicenda. Steiger e Coburn mostrano di amare il ruolo che Leone gli ha destinato, rientrando così nell'ottica del regista. Infine le musiche. Secondo me non esiste una colonna sonora più bella di questa. Ascoltatela, rifletteteci su, vi farà sentire meglio, vi farà superare gli ostacoli, così come Sean e Juan affrontarono la rivoluzione contro Porfirio Diaz. Giù la testa è sublime!

Alex Delarge  @  01/12/2008 16:18:07
   10 / 10
Forse la colonna sonora più bella della storia del cinema....
Amicizia e politica in primo piano...
Suggerisco la scena del ponte per chi vuole provare EMOZIONI FORTISSIME con un "semplice film".....
Questi sono un paio di temi e un suggerimento....
commentare questo film è cosa troppo difficile per me essere umano....
Ma il senso di smarrimento che mi ha colpito dopo questo film non l'avevo mai provato prima......

Non è un film...è una poesia di 150 minuti....

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  27/11/2008 13:00:51
   8 / 10
Un western decisamente atipico e ingiustamente snobbato dal pubblico a suo tempo. I primi 40 minuti sono veramente fantastici, dalla "vendetta" di Steiger sui borghesotti fino all'arrivo del "futuristico" Coburn; poi la sceneggiatura cambia radicalmente per distruggere tutte le ipotesi che si erano fatte sul proseguio della storia. Non mancano scene epiche, e soprattutto non manca la grandissima spalla di Leone, quel ragazzotto che dà musicalità alle sue immagini (sciom sciom).

Forse avrei preferito che si fosse rimasto nel campo western vero e proprio, senza svoltare inevitabilmente nella rivoluzione. Infatti la seconda parte è a mio modo di vedere decisamente meno interessante e a tratti ripetitiva, anche se non mancano scene da brividi (su tutte la frase "erano 6, non li avevo mai contati" - chi ha visto il film sa a che parte mi riferisco).
Stranamente ben sviluppata invece è l'amicizia fra i due protagonisti, cosa che Leone a volte non approfondisce (a differenza di Peckimpah): mi ha ricordato i battibecchi fra il brutto e il buono nell'ultimo film della trilogia del dollaro.

Insomma, un altro bellissimo film di Leone, che si colloca insieme a C'era una volta il West nell'ultimo gradino del mio podio personale.

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Ultima risposta 01/12/2008 00.44.47
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anthony  @  13/09/2008 12:44:42
   10 / 10
l'ultimo film di Leone girato nella polvere assolata del suo grande West! (anche se Giù la Testa non farà parte del famoso filone). Una pellicola malinconica,picaresca,ironica e originalissima! fotografato perfettamente,girato con una tecnica unica e inarrivabile..un cast in stato di grazia : Steiger e Coburn -in Giù la Testa- hanno dato prova di essere due validissimi attori. Quest' Opera d'Arte si colloca tra i migliori film di Avventura (non si tratta di un western...Sergio ha concluso il suo strepitoso viaggio tra i cowboy cinici e sporchi e tra le balle di fieno rotolanti nel deserto arido e brullo con C'era una volta il West)della storia del cinema. La colonna sonora del grande Morricone fa la sua parte..calzando alla perfezione all'interno del Mito..alla fine del Mito..quel Mito che si sgretolerà di fronte alla cupa e sovrastante realtà che avvolge il Lower East Side di New York....davanti a quella perfetta,insuperabile (ma Letale) macchina di morte chiamata C'era una volta in America...l'ultimo e ineguagliabile affresco di un regista che è entrato di diritto nella Storia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  12/09/2008 17:21:36
   9 / 10
giù la testa è un film meraviglioso, con due interpretazioni cosi spontanee e uniche da far venire le lacrime agli occhi

giù la testa cogli0ne!

Zanibo  @  06/08/2008 17:32:38
   8 / 10
Alcune scene sono da 10 ma nel complesso l'ho trovato inferiore rispetto a "C'era una volta il WEST".

nwo pozz  @  20/07/2008 01:10:42
   9½ / 10
Sergio Leone è stato semplicemente eccezionale in questo film, non vedo l'ora di vedere C'era 1 volta in America

eizenstein  @  02/06/2008 13:08:50
   9½ / 10
Questo e' uno dei film che ti lascia il segno.
Sergio Leone prende la scusa della politica e della rivoluzione per fornirci una profonda descrizione dell'animo umano, che spazia dal desiderio venale del denaro a quello spirituale della rivoluzione, dal disprezzo verso il prossimo all'amore fraterno.
Juan e John sono molto tribolati in quanto l'uomo di fronte alla morte e alla guerra esce fuori con tutte le sue forze e debolezze. I contrasti sono ovunque ma alla fine non emerge nessun giudizio ne messaggio politico, solo la vita e la morte. Come dice John "io che ho giudicato una volta, ora non giudico più".
L'uomo e' piu' grande delle ideologie e delle circostanze.

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/03/2009 21.28.11
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Arnold  @  07/02/2008 11:56:54
   8½ / 10
Leone cambia stile e tematiche rispetto alla trilogia del dollaro, ma il risultato è sempre lo stesso: un capolavoro. Giù la testa è un film che ti fa riflettere, che ti rimane dentro, capace di alternare momenti comici a mometi estremamente drammatici. Anche la scelta dei due attori principali (Rod Steiger e James Coburn) calza a pennello, per non parlare della colonna sonora...
Sublime.

drugo78  @  03/02/2008 20:18:25
   9½ / 10
si discosta, per temi trattati, dalla cosidetta "trilogia del dollaro".è ,forse, il film più politico di Leone .ambientato nel periodo della rivoluzione messicana, che rappresenta il punto di arrivo della storia. sebbene non sia il più citato tra i film di leone, è comunque un grandissimo capolavoro..mi ha colpito molto il modo in cui si sviluppa il rapporto tra i due protagonisti ; inizialmente di interesse reciproco fino a sfociare in un'amicizia sincera...

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