il miglio verde regia di Frank Darabont USA 1999
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il miglio verde (1999)

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locandina del film IL MIGLIO VERDE

Titolo Originale: THE GREEN MILE

RegiaFrank Darabont

InterpretiTom Hanks, Michael Clarke Duncan, David Morse, James Cromwell, Bonnie Hunt, Patricia Clarkson, Jeffrey DeMunn, Graham Greene, Jade Herrera, Michael Jeter, Doug Hutchinson, Christopher Joel Ives, Barry Pepper, William Sadler, Sam Rockwell, Rachel Singer

Durata: h 3,09
NazionalitàUSA 1999
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il miglio verde" di Stephen King
Al cinema nel Novembre 1999

•  Altri film di Frank Darabont

Trama del film Il miglio verde

Un gigantesco uomo di colore viene condannato a morire sulla sedia elettrica per l'omicidio di due ragazzine, ed è rinchiuso nel braccio della morte di un carcere. Qui i suoi secondini scoprono che l'uomo, in realtà innocente, è oltretutto un minorato mentale dotato di incredibili poteri di guarigione...Che darà loro una grandissima lezione di vita.

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Voto Visitatori:   8,62 / 10 (405 voti)8,62Grafico
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Voti e commenti su Il miglio verde, 405 opinioni inserite

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Scuderia2  @  26/12/2023 11:19:15
   5 / 10

SPOILER

Qui non si condanna a morte solo un innocente - che già sarebbe abbastanza grave.
Qui si condanna a morte uno che guarisce il cancro.
Forse sarebbe stato il caso di far interessare alla questione qualche alta sfera governativa.
Un personaggio come Coffey avrebbe fatto comodo.
Invece Tom Hanks fa la figura peggio di Ponzio Pilato.
Almeno Ponzio non avevo capito di avere a che fare con un Prodigio.
Qui c'è da piangere ininterrottamente fino alla fine dei tuoi giorni, non solo quando vedi ballare Fred e Ginger.

Rovino l'umanità un quarto di miglio verde alla volta

Rab_domante  @  24/05/2022 17:34:31
   10 / 10
Straordinario. Un film magnifico, una rappresentazione perfetta del male e di come gli uomini lo vivono, da chi ne soffre oltremodo, a chi è costretto a farne un'abitudine, a chi lo perpetra. Da vedere e ricordare, il gigante buono una delle figure più belle e umane della cinematrografia mondiale.

Lucio 1982  @  10/05/2022 22:02:50
   7½ / 10
Film forse leggermente sopravvalutato, almeno non lo considero il capolavoro che molti dicono che sia ....
Comunque rimane pur sempre un ottimo film con un grande Tom Hanks e un ottimo cast , Veramente bravi tutti gli attori !!
Film molto lungo e questo nn è un pregio ....ma non annoia quasi mai ....
Voto 7.5

Buba Smith  @  26/04/2021 01:23:26
   9 / 10
Bellissimo. Un vero capolavoro.

Quando un cast di alto livello crea una macchina funzionante alla perfezione.

non è da tutti film durare 3 e passa ore, senza annoiare nemmeno per un secondo.

Filman  @  29/04/2020 01:13:46
   7 / 10
L'originalità e l'importanza di questo racconto sono indiscutibili, nella forza e nella meschinità che la sceneggiatura possiede nel raccontare l'ingiustizia della pena di morte e la crudeltà dei pregiudizi umani, che portano uomini malvagi a sentirsi migliori degli altri e che portano gli ignoranti a pensare male delle apparenze.
Ma purtroppo THE GREEN MILE non vive solo di queste metafore e vedendone la durata c'è da immaginarsi il contrario. E' innegabile che ancora una volta Frank Darabont voglia raggiungere l'obbiettivo in maniera facile, parlando del bene con personaggi buoni e del male con personaggi malvagi ma senza quella maestria tale da non farcelo notare. Ed è evidente come la narrazione e lo stile vengano assoggettati alle emozioni, senza però proporre un grande film qualunque ma bensì un grande film scarso, perché purtroppo tutto, dalla fotografia alle musiche, è abbastanza scarso.
Il fatto che ne esca un risultato molto gradevole fa capire come, in fondo, non sia solo l'emozione di pancia a trionfare in questo film. I personaggi e la storia stessa, in quanto elementi migliori nell'insieme, non possono essere solo un mero tramite.

albert74  @  20/09/2018 01:14:11
   6 / 10
un film incredibilmente sopravvalutato. Mortalmente palloso, intriso di buoni sentimenti strappalacrime e didascalico fino alla noia.
La sceneggiatura dilettantesca deriva da un libro di king (che è sulla stessa linea). Un gigante buono (almeno questo simpatico) ha dei poteri. Il gigante però è nel braccio della morte. E qui scadiamo nel pericolo. Un gigante dotato di poteri che viene ucciso e nessuno pensa minimamente a salvarlo, a studiarlo, a capire da cosa derivino questi poteri?
in ttuto questo la squallida figura del boia buono. Tante lacrime, tanta morale.. e poi?

alla fine lui muore e buona notte al secchio.

intendiamoci: a salvare la baracca ci pensa un Tom Hancks bravissimo come sempre e tutta una serie di attori che sanno il fatto loro.

ma tutti questi mielosi buoni sentimenti alla walt disney va bene giusto per i bambini o per chi ha meno di 6 anni.

voto appena positivo solo per la recitazione

sopravvalutato

Spotify  @  10/03/2018 17:04:09
   9½ / 10
--- PRESENTI SPOILER ---

Altro film carcerario, altro capolavoro di Frank Darabont. Dopo "Le Ali della Libertà", il regista firma un'altra trasposizione cinematografica tratta da romanzo di Stephen King.
"Il Miglio Verde" è probabilmente uno dei film più noti degli ultimi 20 anni, soprattutto grazie alla presenza dell'imponente Michael Clarke Duncan, nel ruolo del gigante buono più famoso di tutti i tempi. Ma del gigantesco attore ne parleremo dopo.
Questo film è molto diverso da "The Shawshank Redemption", la quale, era un'opera molto più realistica. "The Green Mile" è una sorta di favola che si svolge all'interno di un carcere.
La trama è ambientata nella prigione di Cold Mountain e vede protagonista Paul Edgecombe, capo delle guardie del braccio della morte. Il luogo del penitenziario dove Edgecombe e gli altri secondini lavorano, è soprannominato "Miglio Verde". Un giorno al miglio, giunge un nuovo prigioniero. Questi, è John Coffey, un afroamericano dall'enorme statura, il quale è accusato di aver violentato ed ucciso due bambine. John si dimostra subito molto fragile, infatti, piange spesso e chiede di lasciar illuminato durante la notte. Un giorno, dopo che nel miglio è arrivato un altro detenuto, il cosidetto "Wild Bill", Paul, da tempo perseguitato da un'infiammazione alla vescica, viene guarito miracolosamente da Coffey, il quale successivamente, sputa fuori degli insetti che poi si dissolvono nell'aria. A questo punto il miglio verde diventerà luogo di incredibili eventi soprannaturali.
Il film è un bellissimo saggio sulla vita e sul significato di essa. John Coffey rappresenta il lato più bello della vita, ovvero quel lato buono, gentile, altruista e, se vogliamo, bambinesco.
Ci viene mostrato anche come, di fronte a morte certa, avvenga la redenzione dei detenuti, i quali si rendono conto dei reali valori dell'esistenza.
Non manca naturalmente una riflessione sulla morte e cosa c'è dopo il suo avvento. Anche i metodi di esecuzione sui prigionieri, fanno ovviamente parte del pensiero al quale Darabont, sottopone lo spettatore.
Nonostante poi la pellicola si basi, appunto, sulla vita, il director ci mostra come la morte, in certe circostanze, possa essere migliore. Ad esempio si prenda in considerazione la decisione finale di Coffey, il quale, a causa dei mali dell'uomo, decide di porre fine alla sua esistenza, perché stanco di vedere e sentire ogni giorno, le sofferenze inflitte dagli essere umani.
Ed è qui che abbiamo un altro importantissimo tassello etico, sul quale Darabont fa meditare: la malvagità dell'uomo. Questa, nel miglio, è rappresentata da Percy e Wild Bill. Non a caso, infatti, John li elimina entrambi, perché rispecchiano la crudeltà umana. L'essere umano purtroppo è capace di atti orribili e spesso non se ne pente. E ciò, Darabont lo sottolinea più volte, mandando un forte messaggio di denuncia.
Caratterizzazione dei personaggi eccellente, tutti credibili. John Coffey è un soggetto adorabile: nonostante fino ad un certo punto, lo spettatore creda che sia stato realmente lui ad uccidere le bambine, è impossibile non affezionarsi a questo gigante buono. Darabont riesce a creare molta empatia nei confronti di questa figura. Ma, la cosa che ho apprezzato di più, è stata la gestione del personaggio: Coffey, non diventa immediato protagonista, ma comincia ad essere più presente soltanto dopo un'ora abbondante. Questo permette all'astante di familiarizzare di più col capitano Edgecombe e con l'intero posto dove si svolge la vicenda. E solo successivamente, si assisteranno alle incredibili capacità di John.
Il capo Edgecombe è un uomo serio, ma, allo stesso tempo flessibile. Il director, dopo una persona crudele come il capitano Hadley in "Le Ali della Libertà", stavolta delinea un capo-guardia molto più umano e dall'animo rispettoso, anche nei confronti dei detenuti. Pure in questo caso, si viene a formare una forte alchimia tra l'astante e il personaggio.
Il ritmo è fluidissimo. Tre ore che volano via in un batter d'occhio. Si viene letteralmente travolti da questa magica storia che il regista ci racconta in maniera diretta, si, ma creando al contempo, un'atmosfera unica, che fa completamente immergere lo spettatore nella vicenda. Per 180 minuti si vive un turbine di emozioni che non accennano mai a placarsi, anzi, più si va avanti, più queste aumentano. Altra cosa davvero stupefacente, è che Darabont gira per tre ore quasi sempre nello stesso posto, eppure, si resta per tutto il tempo incollati allo schermo. Da evidenziare anche un favoloso montaggio, il quale aiuta non poco nella scioltezza delle immagini.
Prima dicevo dell'atmosfera. Parliamo di un'aura difficile da definire. E' cupa, in certi frangenti persino malsana. Però, come detto prima, l'astante viene sedotto immediatamente da tale clima, così particolare, che alla fine perdurerà per tutto il film.
Bravissimo Darabont a miscelare il dramma col fantasy. I due generi sono parecchio diversi fra loro, ma il regista, basandosi su un plot tipicamente drammatico, riesce a portare sullo schermo, una serie di elementi che rendono "Il Miglio Verde" una sorta di "favola alternativa".
Il finale è di quelli più commoventi. Un po' prevedibile, si, ma è impossibile restare indifferenti.
Scenografia splendida. Il miglio esercita un grande fascino sullo spettatore ed è valorizzato a dovere da Darabont. Il director rende la location una specie di luogo in bilico tra realtà e fantasia, un luogo dove questi due elementi vanno in collisione. Secondo me, si tratta in una delle ambientazioni più belle di sempre.
La fotografia va a braccetto con la scenografia. I toni sono verdastri, non brillanti, ma tetri.
Bello anche il soundtrack. Molto intimo e delicato, perfetto per una pellicola del genere.
Il cast è impeccabile. Come al solito, abbiamo un ottimo Tom Hanks. L'attore di Concord, mostra, come sempre, carisma da vendere. La sua recitazione è ferrea e decisa, ma anche molto sensibile. C'è poi la tipica versatilità nella performance di Hanks, dote che non gli è mai mancata. Alcuni suoi sguardi restano impressi e l'interpretazione dei dialoghi è perfetta.
Clarke Duncan è straordinario. La sua prova ha spezzato il cuore a mezzo mondo. Una recitazione di un realismo impressionante. L'intensità e l'emotività che il gigante di colore mette nella sua interpretazione, sono di un carattere davvero singolare. Le sue espressioni sono indimenticabili e i suoi dialoghi da bambinone sono estremamente toccanti. Peccato non abbia vinto l'oscar.
Fortissimo Sam Rockwell nel ruolo di "Wild Bill". Da quel tocco di ironia in più.
Bella prova anche di Doug Hutchison, il quale riesce, fin da subito, a farsi odiare dallo spettatore.
La sceneggiatura è strutturata in maniera esemplare. A poco a poco, vanno a delinearsi tutti i personaggi e gli elementi principali della storia, con in mezzo, tante altre, piccole, sottotrame. I colpi di scena arrivano sempre nei momenti opportuni, le idee fioccano, tant'è che non ci sono mai episodi di ripetizione. Oltretutto, gli eventi, si svolgono in continua progressione, non ci si ferma mai, ogni gesto porta ad un'immediata conseguenza. La stesura dei personaggi è ottima, tutti hanno il loro spazio. I dialoghi sono trascinanti, sicuramente pregni di quella tipica retorica che da sempre, persiste in queste pellicole. Però, essi sono uno dei motori cardine dell'opera. Poi sono molto vari, si passa da battute divertenti a battute piene di malinconia.

Conclusione: un film pieno di magia. "Il Miglio Verde" sono tre ore di purissimo cinema. Si ride, ci si emoziona, si prova rabbia, insomma, tutte quelle sensazioni che ogni grande pellicola dovrebbe far provare. Un enorme plauso agli attori, di meglio Darabont non poteva scegliere. Non servono altre parole, se non lo avete ancora visto, provvedete subito, sarà un viaggio indimenticabile!

GreyJoke  @  05/02/2018 17:25:16
   8 / 10
Nonostante l'eccessiva durata Il miglio verde è un bellissimo film drammatico, impreziosito da un cast ottimo, che porta a riflettere sulla fragilità dell'esistenza, la paura per il diverso e la crudeltà dell'uomo. Straziante la scena in cui

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yeah1980  @  04/07/2017 13:47:24
   9 / 10
Come spesso accade con i film presi da romanzi non horror di King, un capolavoro.

antoeboli  @  02/07/2017 15:11:49
   10 / 10
Frank Darabont + King , negli anni 90' significava certezza . Certezza che se andavi beato al cinema , rimanevi abbagliato da tanta bellezza visiva .
Dalle Ali della Libertà , fino al miglio verde , che è tipo una costola del primo.
Un horror fantasy intriso in una storia drammatica e struggente che vi farà piangere come agnellini .Un film che è subito diventato un cult onnipresente per ogni persona , anche non appassionata di film .
Peccato solo che non abbia neanche vinto un premio importante all epoca .
Livello tecnico eccezionale , dalla fotografia , specie degli interni del carcere , fino ca un cast di tutto rispetto , con personaggi scritti in maniera impeccabile .

Hellbound  @  26/04/2017 16:39:50
   8 / 10
Un gran film con aspetti eccellenti e altri forse un pò meno; attori e sceneggiatura ottimi, Tom Hanks indescrivibile, ma c'è ancora bisogno di dirlo? Incredibile come nonostante l'ambientazione sia quasi sempre la stessa il film riesca a rendere in maniera così buona, qua si capisce che siamo di fronte a un gran film. La lezione di vita che viene impartita durante le varie vicende e la critica più o meno velata al razzismo sono davvero incredibili e purtroppo realistiche; le musiche ci sono, ma la migliore è quella finale ai titoli di coda. Gli aspetti che mi son piaciuti meno sono il finale, sembra forzato apposta per rendere la storia il più triste possibile, e la punizione per il protagonista viene ribadita troppe volte, rendendola ridondante; alcuni dialoghi poi li ho trovati un pò troppo lunghi e visto la lunghezza del film a tratti ho avuto un pò di pesantezza nella visione. Chiariamo una cosa, il film in questione non è una favola, non ha nulla di una favola, anche se c'è una sorta di intreccio direi simbolico tra reale e surreale( insomma è ovvio che gli insetti rappresentino il male in maniera simbolica che viene in qualche modo espulso); al contrario è molto molto triste e diretto, crudo sia nelle varie esecuzioni( una praticamente da film horror) e sia nelle varie malattie dei protagonisti o di quelle mentali. In sintesi un film con critiche molto profonde anche se un pò scontate, che riesce a emozionare, coinvolgere e commuovere, tra luci(molte) e ombre(poche).

piernetto1  @  17/02/2017 14:06:21
   10 / 10
Un capolavoro, 3 ore di emozioni, di pianti, di riflessioni, di silente religiosità. Ottimo da tutti i punti di vista

Samu  @  08/09/2016 17:49:08
   8½ / 10
Uno dei migliori film tratti dai romanzi di stefano re, e uno dei migliori film del cinema.
Da vedere assolutamente.

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Zio81  @  28/05/2016 10:14:04
   10 / 10
Film che ti lascia senza parole, stupendo.

fabio57  @  08/03/2016 14:45:32
   9 / 10
Monumentale ed epico film tratto da un bellissimo romanzo di S.King. edito a puntate. Il dramma carcerario si fonde alla vena soprannaturale che contraddistingue l'autore. Oltre ad essere una convinta e accorata condanna della pena capitale, è una riflessione sulla natura dell'uomo.In un ambiente particolare come può esserlo solo il braccio della morte, emergono i vizi tanti e le virtù poche, di un'umanità che a contatto così ravvicinato con la morte reagisce in modo imprevedibile, chi con sgomento, diffidenza, paura, chi con ossessione e pazzia,chi addirittura con crudeltà . Attori veramente superlativi, sceneggiatura e regia da Oscar.

marcogiannelli  @  17/08/2015 14:15:49
   7½ / 10
Ok, un film cult, un film con un'ottima media qui sul sito, ancora un soggetto di Stephen King in questione
Perché il mio voto è questo allora? Perché il miglio verde perde troppo, davvero troppo, risultando alla fine una favola, con tutte le caratteristiche che le appartengono...per un film che tratta un argomento e una storia così seria e così drammatica non va bene
Sinceramente ho dato un punto in più perché mi ha un pò commosso

KinGZoneAlE  @  30/05/2015 12:03:40
   7 / 10
Film fatto bene poche imprecisioni per quei tempi consigliato .

9 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2015 21.30.32
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hghgg  @  11/04/2015 22:07:17
   7 / 10
Non chiedetemi perché ma ho deciso di farmi una piccola rassegna personale di film tratti da romanzi e racconti del mattacchione del Maine. Ho iniziato rivedendo "Il Miglio Verde" colossale film da tre ore tratto da una delle più riuscite opere di King per quanto riguarda gli anni '90.

A portarlo sul grande schermo ci pensa Frank Darabont, il più fedele traspositore cinematografico di King. Darabont qui si occupa sia della regia che della sceneggiatura scegliendo tuttavia la non fortunata strada della semplificazione retorica e lacrimevole che nella parte finale aumenta esponenzialmente rendendo il film patetico e annullando quanto di buono visto prima. In realtà più o meno la stessa cosa Darabont l'aveva fatta già con "Le ali della libertà" ma lì, per un motivo o per l'altro, il prodotto finale presentava un film comunque una spanna buona superiore a questo del '99. Stavolta il ridurre l'atmosfera cupa e drammatica dello scritto di King ad un interminabile drammone banalizzato e con eccessivi picchi di retorica decisamente non ha pagato e si deve anche tener conto della poca abilità di Darabont nel gestire il ritmo del film davvero troppo dilatato tenendo conto della sceneggiatura debole e sfilacciata, incapace di caratterizzare a dovere tutti i personaggi (cosa che a King riesce dannatamente bene invece) e fin troppo piena di scene riempitivo e momenti morti.

Ho già detto poi dell'insopportabile finale, un ultimo quarto d'ora davvero stucchevole, finto che nulla riporta dell'intensità del romanzo, tutto è semplificato e asservito all'effetto cinematografico della lacrima facile e della retorica tanto palese che verrebbe quasi da dire: "Ma chi diavolo è, Spielberg che ha dimenticato gli effettoni fantascientifici a casa ?"

E a quel punto il film perde molto, non aiutato da un Tom Hanks scialbo e assolutamente privo della personalità necessaria per reggere un ruolo e un film del genere pur non essendo lui stesso supportato da una sceneggiatura in grado di caratterizzare doverosamente il suo personaggio che resta troppo anonimo e almeno a me non ha trasmesso nulla se non irritazione negli ultimi 20 minuti. Poi vabè la faccia da còglione costipato che accompagna il povero Tom è un ulteriore punto a sfavore, Hanks dissemina espressioni (eh, che parolone "espressioni"...) involontariamente esilaranti per tutto il film, tra una pisciata e l'altra, e vogliamo parlare della sua faccia la prima volta che appare in scena ? No dico, avete presente la prima inquadratura di Tom Hanks ne "Il Miglio Verde" ? Epico, davvero.

Peccato però perché il film di cose buone ne ha. Darabont è un buon regista, forse qui si è fatto prendere anche lui dalla stagnazione ritmica del film e del vuoto narrativo (brutta cosa con un ritmo lento) che lo attanaglia ma ogni tanto, quando si svegliava, tirava fuori alcune sequenze notevoli, di quelle che tengono incollati allo schermo e insomma il film di momenti memorabili ne ha pure, l'arrivo di Walton al Miglio ad esempio (o comunque ogni càzzo di scena in cui c'è lui ma lì il merito non è nemmeno tanto di Darabont) oppure la crudissima scena dell'esecuzione di Delacroix; valide anche le scene col topolino, Mr. Jingle, che nel noioso nulla retorico delle scene madri risultano simpaticamente rilassanti e anche divertenti. Peccato che siano alternate a scene totalmente inutili per come sono trasposte (la parte in cui Hanks va a parlare con l'avvocato ad esempio, giusto per rispolverare 5 minuti Gary Sinise).

Nel complesso il film è buono, tra alti e bassi, fino alla mezz'ora finale e lì perde parecchi punti anche se una volta o due si può guardare senza problemi è un prodotto in definitiva più che discreto se si vuole chiudere un occhio sul finale o su un po' di stagnazione abbastanza pesante sparsa qua e la.

Gli attori adesso, che ce ne sono tanti... Nessuno fa poi male, alcuni sono molto bravi altri semplicemente troppo anonimi.

Clarke Duncan (ex-bodyguard di Will Smith) davvero bravo e convincente in un personaggio che non mi ha mai catturato ma che senza dubbio il gigante riesce a rendere credibile, molto calato nel ruolo sicuramente la prova della vita. Di Hanks ho già detto, lasciamo stare.

Poi ci sono: James Cromwell un tantino sprecato fa quello che deve fare e via, Michael Jeter che invece è, ancora una volta, molto bravo e ritaglia un personaggio memorabile (i suoi scontri con Percy e la sua orribile fine sono tra i momenti più riusciti del film), Barry Pepper che interpreta la guardia Dean Stanton non fa niente di che ma tre anni dopo lo vedremo bravissimo ne "La 25a Ora" di Spike Lee, questo si un grandissimo film; c'è in una particina quel meraviglioso caratterista di Henry Dean Stanton che non passa mai inosservato (e quando ha fatto il protagonista è stato mostruosamente bravo, come in "Paris, Texas" di Wenders), c'è ovviamente Jeffrey DeMunn ma se riusciste a visionare il filmino della comunione dei figli di Darabont vedrete che DeMunn sarà anche lì, Doug Hutchinson è certamente molto credibile nel ruolo del viscidissimo Percy, d'altronde fu già memorabile caratterista in "X-Files" (Tooms). David Morse invece lo ritroveremo l'anno successivo con Lars Von Trier e Bjork in quell'allegro musical con protagonista la stangona islandese.

Ma il migliore di tutti, ancora una volta, è quel genio di Sam Rockwell. Attore bravissimo certo molto a suo agio nei ruoli da "fuori di testa" ma che in un ruolo del tutto diverso, nel 2009, si è dimostrato in grado di reggere un intero film letteralmente da solo, ed è pure un gran bel film ("Moon" di Bowie jr.). Rockwell in uno dei primi ruoli importanti della sua carriera è anche qui indimenticabile, spazza via una noia che al momento del suo ingresso in scena stava diventando eccessiva e porta al film un tocco di follia necessaria, irrefrenabile e ovviamente molto sopra le righe si rende protagonista di tutte le scene più ritmate, convincenti e pure divertenti del film, ritagliandosi piccoli indimenticabili spazi da protagonista con un personaggio che ai fini della trama è anche "un tantino" importante. Una mèrda umana come poche eppure la trascinante interpretazione di Rockwell e la sua capacità di spezzare la noia del film me lo rende "simpatico". Lo scherzo del tortino, l'ingresso in scena, l'uscita di scena, le scene dell'isolamento, quando fa pisciare sotto Percy ogni volta che c'è lui in scena sai che ti divertirai, almeno da un punto di vista del ritmo. La scena dell'esecuzione di Delacroix è terribile l'ho già detto ma per colpa della parallela esibizione di quell'adorabile bàstardo di Sam Rockwell a me scappava anche da ridere... Un attore che mi piace davvero molto sebbene ogni tanto sia infognato in qualche produzione mediocre di troppo, tuttavia "Moon" mi è bastato e avanzato per consacrarlo.

"Il Miglio Verde" è quindi un film con alti e bassi, pachidermico nel ritmo e nella durata senza essere sorretto a dovere dalla sceneggiatura e con la scelta, funzionale al successo del film, discutibile di Darabont di scivolare mano a mano sempre di più verso la banalità e la retorica per quanto il regista tanto fedele a King sia anche riuscito a dirigere momenti sinceramente intensi e scene memorabili. Buon lavoro anche della fotografia, l'atmosfera del Miglio non si dimentica facilmente.

Non male quindi, nella media dei film di Darabont che solo con "Le ali della libertà" (abbastanza sopravvalutato comunque) si è spinto un po' oltre al suo classico "più che discreto ma poteva esser meglio se..."

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  02/03/2015 22:38:50
   6½ / 10
In gara agli Oscar con "American Beauty", "Il miglio verde" mi sembrava per la prima metà all'incirca decisamente migliore, per poi scadere in vari errori che fanno chiudere il film non proprio in bellezza. Chiariamo subito una cosa, "Il miglio verde" non è, come pensavo io e come pensano magari anche tanti altri un film di denuncia sulla pena di morte, vari elementi impediscono di pensare ciò, e sono proprio questi elementi che in parte ne pregiudicano la qualità. Dal punto di vista tecnico non ci sono particolari falle (se non appunto qualche interrogativo nella sceneggiatura), la recitazione è mediamente buona (da segnalare la bella prova del mitico Michael Clarke Duncan, purtroppo morto, che mi piacque molto anche nel non memorabile "Daredevil") e il film si segue tranquillamente nonostante la durata piuttosto importante. Siamo più o meno ai livelli di "American Beauty" (non a caso ho dato lo stesso voto sia a questo che a quello).

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2017 23.11.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  24/12/2014 15:08:55
   7 / 10
Film semplice e prevedibile (non c'erano dubbi, specie in un periodo dove il genere aveva già spopolato che basta) ma ad ogni modo coinvolgente e capace di raggiungere grandi picchi di intensità emotiva grazie alla buona regia ed all'ottimo cast.
E' molto piacevole e si guarda volentieri fino in fondo, da mettere comunque in preventivo retorica e buonismi a go-go, una durata tranquillamente limabile, ed uno sviluppo generalmente poco credibile (tutta il fantastico di fondo): elementi che, ovviamente, sono bastati per sopravvalutarlo molto più del dovuto.

Carino, ma lontano dal capolavoro nella maniera più assoluta.

BlueBlaster  @  19/12/2014 02:23:21
   8 / 10
Ho dimenticato di votarlo!!
Non si potrà dire molto più di ciò che sarà già stato esposto da 400 commenti...
L'ho visto un paio di volte in anni diversi e riesce sempre ad emozionare.
Bravissimo Frank Darabont in questa ennesima trasposizione di King, un'opera fantasy piena di drammaticità ma anche di gioia di vivere.
Cast straordinario nella totalità a partire dal solito Hanks ed ovviamente il compianto gigante Michael Clarke Duncan.
tutto straordinario dalla colonna sonora alla fotografia passando ovviamente per la già citata regia di questo professionista.
Dura tanto ma è una storia stupenda che merita di essere vista almeno una volta nella vita, impossibile non farsi scappare una lacrima.

BenRichard  @  27/04/2014 23:27:08
   8 / 10
si è già detto tutto..per nulla un capolavoro ma davvero un gran bel film

Spera  @  23/02/2014 11:43:18
   8½ / 10
Forse raramente 3 ore e passa di film sono volate così velocemente.
Devo dire che Darabont nonostante si esprima mediante un tipo di cinema molto digeribile per il grande pubblico riesce spesso a raccontare storie con grande maestria, stessa cosa avevo pensato per "le ali della libertà".
Molti lo accusano di nascondersi dietro una retorica facile e un buonismo scontato che rendono alcuni suoi lavori spesso insopportabili a una buona fetta di pubblico meno convenzionale.
Questa sensazione è senz'altro presente in alcuni punti del film ma come per Spielberg mai mi infastidisce: ormai di questi tempi stiamo finendo all'estremo opposto quindi ogni tanto ci sta' un pò di sana retorica per ricordarci da dove veniamo e che nonostante la società si stia evolvendo molto velocemente dobbiamo sempre tenere ben presente i limiti oltre cui non possiamo andare.
Detto questo penso che ogni minuto di questo film sia un piacere per i sensi nel vedere questi grandiosi attori recitare: da Tom Hanks a Sam Rockwell davvero tutti, TUTTI bravi, un capolavoro di recitazione.
Se aggiungiamo una bella storia e un messaggio per niente da sottovalutare o sminuire il film acquista uno spessore drammatico alla quale non si può rimanere indifferenti.

Dopo circa 2 ore il miglio verde diventa un pò casa nostra nonostante i terribili eventi che prendono posto nel desolato e lungo corridoio lasciandoci riflettere su molteplici temi e facendoci sentire sulla nostra pelle la cattiveria umana che come un fiume scorre inesorabile senza mai fermarsi e travolgendo ogni cosa.
Cattiveria umana che come un fiume in piena rompe i suoi argini straripando in qualsiasi direzione: uomini buoni e cattivi naufragano insieme creando personaggi contraddittori come la guardia Percy o lo stesso Coffee salvatore travestito da assassino.
Numerose le metafore e i messaggi su cui soffermarsi e pensare, una vicenda da vedere e rivedere, consigliato davvero a tutti.
Se il prezzo da pagare per assistere a film di questo genere è un pò di retorica e buonismo ben venga!

krypton  @  30/01/2014 11:30:48
   8 / 10
"Tutti noi percorriamo il miglio verde, ciascuno a suo tempo". Mai verità fu più giusta; "Il miglio verde" non è semplicemente un film che denuncia le pratiche medioevali legate alla pena di morte. Si tratta di un ritratto più completo della vita; del lungo ma inesorabile percorso che ci guida dalla nascita alla morte.

Un ottimo film, molto toccante, che è coronato dalla splendida interpretazione di Tom Hanks. Per i miei gusti è un po' troppo lungo e intriso di buonismo, ma riconosco senza dubbio le qualità e le intenzioni della pellicola...

Indubbiamente un film da vedere!

horror83  @  09/01/2014 22:09:18
   7½ / 10
ecco appunto. ennesimo film tratto da un libro di King ed è un ennesimo bel film, anche se è molto crudo, drammatico e triste.

Domius  @  04/01/2014 16:20:37
   7½ / 10
C'è una scena precisa dove mi è venuto da piangere. Forse è troppo retorico, però resta sempre un bel film.
Tom Hanks magistrale.

sossio92  @  04/08/2013 00:33:27
   8 / 10
Favola avvolta dal dramma , film fantastico che ti prende dall'inizio fino alla fine ... triste ma è imperdibile , da vedere assolutamente, bravissimi Tom hanks e michael clark duncan

Matteoxr6  @  24/06/2013 03:57:13
   7½ / 10
Una drammatica, bella favola.
Da apprezzare la maestria del regista nel girare per tre ore senza annoiare.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  28/03/2013 18:54:31
   7½ / 10
È un Darabont che mi soddisfa a metà, narrativamente solito ineccepibile lavoro, mantenere senza momenti di stasi il pubblico incollato per 3 ore alla sedia è una qualità che gli appartiene.Non disturba neanche l'incanalarsi nel paranormale, l'assimilazione, il topino antropomorfo, stona in me il romanticismo con la quale ha trasposto lo spirito del romanzo, improntandolo a far emergere la retorica smisurata che verte sull'indignazione, sentimentalismo non controllato, in Le Ali della Libertà la lacrimuccia giungeva spontanea in cotanta calibratura dei toni, qui risulta in me essere spielberghiana da quanto è telefonata.Questa induzione al soggettivismo porterà a manipolare l'emozione dello spettatore nel disastroso Majestic, nella quale accavalla tematiche affrontate con pressapochismo, ipocrisia patriottica e populismo.Tirando le somme Il Miglio Verde è senz'altro una bella favola ma contestualizzandola nella sua filmografia, restano inalterate le tematiche, ma si fanno evidenti le avvisaglie di un cambio di linguaggio dal magistrale Le Ali della Libertà.

benzo24  @  10/03/2013 20:37:29
   4 / 10
Film di una retorica disarmante, esageratamente lungo. Ottima la prova di Sam Rockwell, per il resto è quasi tutto da buttare. I cattivi troppo cattivi, i buoni troppo buoni, etc etc

Bobby Peru  @  03/02/2013 21:51:18
   8½ / 10
Ha qualcosa si magico sto film... emoziona con semplicità "innaturale".

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  08/11/2012 14:43:46
   9 / 10
alepr0  @  09/10/2012 23:40:45
   8 / 10
Il miglior film che tratta il tema del carcere che esiste insieme a Fuga da Alcatraz. Da vedere. Bellissimo!

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/01/2013 09.03.56
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Testu  @  29/09/2012 15:27:18
   8½ / 10
Un film splendido nella sua terribilmente lucida fantasia. Verso la fine amareggia, non in senso negativo e non per la vicenda giustamente poratata avanti, quanto per l'interpretazione del dono fatta da Hanks.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  04/09/2012 23:10:24
   9 / 10
C'è poco da fare, quando a Darabont consegnano la regia di un'opera di King ne viene sempre fuori un filmone: è successo con il precedente "Le Ali della Libertà" (che rimane il suo film migliore), con il successivo e sottovalutato "The Mist" e ovviamente con "Il Miglio Verde". Un po' retorico e melenso forse, ma non commuoversi è impossibile ed i personaggi, da Edgecombe a Coffey, entrano nel cuore. Un po' troppo lungo, ma la leggerezza del film fa si che la durata si senta poco. Bravo Hanks, nella riuscita del film il suo è un contributo importante.

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  23/08/2012 03:17:10
   10 / 10
Film di rara bellezza, che nonostante la sua lunga durata non annoia mai, anzi, riesce a coinvolgere sempre di più lo spettatore. Merito di un cast eccezionale, dove spiccano il mitico Tom Hanks e il gigante buono Michael Clarke Duncan.
Alcune scene sono veramente belle, uniche e crude. Rendono il film un vero e proprio gioiellino il cui voto non può che essere un dieci pieno.
Ormai credo di aver visto questa pellicola 5-6 volte, e riesce tutt'ora a trasmettermi tantissime emozioni ad ogni visione.
Frank Darabont dopo aver sfornato il meraviglioso "le ali della libertà" si riconferma un ottimo regista regalandoci quest'altro CAPOLAVORO!

speXia  @  23/08/2012 00:19:00
   9½ / 10
Una meravigliosa, vera e propria fiaba matura. Basta una visione per innamorarsi del film. La sua storia, e poi i personaggi, Edgecomb, John Coffey, Mr. Jingles, Delacroix, ti entrano tutti nel cuore.

Davvero un capolavoro, capace di mostrare sequenze buffe o divertenti, per poi sbatterti in faccia scene incredibilmente crude senza alcuna pietà.

Attori più che eccellenti e bellissima fotografia.

Da vedere, assolutamente.

TheShadow91  @  09/08/2012 01:38:14
   9½ / 10
Che capolavoro!!Uno dei film che mi ha toccato piu' nel profondo.Lo si puo' quasi definire come una favola matura,dove inizialmente si riesce a dipingere un luogo "maledetto",come un luogo dove invece esistono ancora bonta' e umanita' persino da parte dei detenuti.Poi si ingrana sempre di piu' mostrandoci tutto la bellezza interiore di john coffy,di cui non diro' molto,ma il rapporto che egli avra' col protagonista(considerando anche gli altri coinvolgimenti,soprattutto quello di mr jingle) e' quanto do piu' bello possa comunicare un film

Panther2012  @  09/08/2012 00:04:14
   9½ / 10
Per me questo é semplicemente..IL FILM

GTX33guitar  @  04/07/2012 00:38:40
   9½ / 10
tutti quelli a cui chiedevo un giudizio su questo film dicevano che era bellissimo...a pregiudizio pensavo di non riuscire a gurdarne più di 5 minuti...mi sbagliavo pesantemente...da vedere

C.Spaulding  @  17/06/2012 17:11:53
   9½ / 10
Film stupendo. Dal bellissimo romanzo di king una pellicola toccante e coinvolgente dove tutto è perfetto, la regia la storia e la recitazione. Un film che fa riflettere sull'assurdità della pena di morte, un film indimenticabile che tutti dovrebbero vedere. CONSIGLIATO !!!!!

Atlantic  @  17/06/2012 17:08:46
   8½ / 10
Come nel caso de "Le Ali Della Libertà" (1994) Frank Darabont si rifà ad un romanzo di Stephen King.
La storia di un uomo , John Coffey (Michael Clarke Duncan) , accusato ingiustamente di stupro e omicidio di due gemelline e condannato alla sedia elettrica.
Ottima interpretazione per Tom Hanks nella parte di Paul Edgecombe , una guardia che lavora nel braccio della morte insieme ad altri compagni e che si avvicinerà a Coffey grazie a diversi episodi dove Coffey mostrerà i suoi poteri sovrannaturali. Grandissimo cast con David Morse , James Cromwell , Patricia Clarkson,Gary Sinise e così via.
Buona colonna sonora di Thomas Newman.
Nonostante diverse differenze tra il romanzo e il film , è un film da vedere assolutamente , un capolavoro.

lorenyo  @  21/04/2012 15:20:51
   10 / 10
Questo si che è un capolavoro. Adoro Tom Hanks

baskettaro00  @  07/04/2012 22:50:25
   8 / 10
quando passan 3 ore e non lo avverti è segno che quello che hai davanti è un buon prodotto,e il miglio verde lo è,scorrevolissimo e in alcuni punti anche divertente,forse non adatto a tutti a causa di un abbastanza forte contenuto violento,però è molto bello,pensavo peggio.

Danyeluzzo  @  05/04/2012 01:13:30
   9½ / 10
Uno dei migliori film che abbia mai visto. Un Tom Hanks superlativo e un Duncan spettacolare e azzeccatissimo per quel ruolo. Non c'è un momento morto in tutto il film, gli occhi restano incollati allo schermo per tutte le oltre 3 ore della pellicola, anche dopo averlo visto e rivisto tante volte!
In una parola: eccezionale!!!

aztsn38  @  31/03/2012 00:00:53
   7 / 10
Ho visto di meglio, ma comunque questo è un film che merita di essere visto

Vincent91  @  02/03/2012 01:37:21
   9 / 10
Da un romanzo di Stephen King il regista e sceneggiatore Frank Darabont ha tratto uno dei più bei film degli ultimi anni. Una storia bellissima e commovente raccontata con un ritmo calmo e riflessivo in cui si muovono personaggi intensi e indimenticabili portati su schermo da un cast ai massimi livelli recitativi. La schiera di attori capitanata da un Tom Hanks in ottima forma ci fa sorridere, ci fa commuovere, ci fa provare rabbia e ogni altro genere di emozioni in tutti gli oltre 180 minuti di proiezione. Questo film avrebbe senz'altro meritato di essere premiato dall'Academy perchè è un capolavoro, perchè è quasi perfetto in tutti gli aspetti prettamente tecnici e artistici e perchè persino il topolino riesce a ritagliarsi uno spazio da protagonista. La lunghezza abbastanza sostanziosa, il ritmo lento e la quasi assenza di azione potrebbero scoraggiare i più che però si perderebbero una pellicola che ti fa emozionare e ti fa capire di cosa è capace il cinema di qualità. Da brivido le sequenze delle esecuzioni.
Magnifico.

mauro84  @  17/02/2012 00:45:47
   10 / 10
un film perfetto in tutto e per tutto basato sul un romanzo del grande S. King. Perfetto sotto i punti di vista recitativi degli attori.. delle varie sceneggiature e del modo di intepretare dei attori stessi.. soprattutto un certo Tom Hanks.. ogni tanto si può anche ridere e rimaner tristi per altre scene davvero commventi..
un capolavoro sotto tutti i punti di vista!!

CavaliereOscuro  @  02/02/2012 16:59:03
   10 / 10
Cimelio della cinematografia tratto da un romanzo del grande S. King. Ottimo sotto tutti i punti di vista, dalla fotografia alla recitazione, dalla sceneggiatura alla caratterizzazione ed interpretazione dei personaggi (indimenticabili). Un film che sa far ridere e piangere, che non finisce mai di emozionare. Capolavoro da non perdere assolutamente!

Invia una mail all'autore del commento Cartesio81  @  31/01/2012 18:10:00
   9 / 10
Una perla grossa come una noce di cocco!!!

Un lago in un deserto...metafore sui generis descrivono la qualità di questo film!!!

Sbrillo  @  25/11/2011 02:34:43
   8½ / 10
film diretto magistralmente sotto tutti i punti di vista....
grazie Stephen King, grazie Durabont!!!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
di pregevolissima fattura....

L1nch07  @  27/10/2011 16:23:41
   8½ / 10
Davvero un gran bel film, commovente!

Stevelukather  @  10/09/2011 19:51:04
   7 / 10
Un buon film che però non è sicuramente un capolavoro..molto interessante la prima parte..meno invece la seconda che si rivela dopotutto abbastanza banale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  07/09/2011 20:44:08
   9 / 10
ottimo film.
commovente, ma anche divertente.
personaggi indimenticabili e tutt'ora indimenticati, prima di tutti John Coffee.
emozionante davvero.
non ho parole per descrivere un film del genere.
pure i malvagi del film rimangono impressi, inoltre la recitazione è molto buona e questo innalza ulteriormente il film.
da un racconto di Stephen King.

The Doozy  @  23/07/2011 01:59:31
   8½ / 10
Un magnifico capolavoro cinematografico, diretto da un magistralmente da Frank Darabont, così come il grandissimo Tom Hanks. Le atmosfere del film, ricreate in un modo maniacale e dettagliate grazie alla bravura del regista Darabont. Un filmone da vedere assolutamente

Bellinidj  @  23/07/2011 01:52:51
   9 / 10
Eccellente in ogni suo particolare. L'interpretazione di Duncan è ottima, toccante, perfetta nei gesti e nelle espressioni, senza contare il solito infallibile risultato di Hanks che non delude mai. Il risultato è un film che forse tralascia un pò la vera realtà carceraria (d'altronde se si fosse basato solo su qesto non avrebbe riscosso tanto successo) per lasciar spazio ad una storia drammatica che si fonde abilmente con il contenuto mistico tanto da non lasciare privi di emozioni. Molto bella anche l'idea di rendere protagonista il piccolo topolino Mr. Jingle, che contribuisce a dare un tocco di originalità alla pellicola.

BuDuS  @  19/06/2011 23:55:50
   8 / 10
Sarà strano ma a me è l'interpretazione e il ruolo di Duncan che fa piacere questo film.

Se non ci fosse stato quel "gigante buono" (di proporzioni realmente incredibili) non so se mi sarebbe piaciuto altrettanto, aldilà della storia che è un po' "allucinata" in perfetto stile King.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  24/05/2011 18:17:36
   9 / 10
Un intenso e toccante capolavoro cinematografico, diretto magistralmente da Frank Darabont, al terzo lavoro dietro la macchina da presa.
La pellicola, questa volta, vede come protagonisti un grande Tom Hanks, nei panni del secondino in un carcere della Louisiana, Paul Edgecomb, e uno straordinario Michael Clarke Duncan, ai primi lavori, nelle vesti del detenuto John Coffey, in attesa di giudizio. Per uno sceneggiatore, è quasi impossibile realizzare un film, tratto da un romanzo intricato e complesso di Stephen King, ma molto intenso e riflessivo, della durata complessiva di tre ore, che non annoia, ma che riesce a commuovere e far riflettere sulla bontà d'animo degli uomini e sull'amicizia. Le atmosfere del film, poi, ricreare grazie ad un abile regia di Darabont, sono la perla del film: vere e proprie scenografie cupe, per un storia drammatica, velata leggiadramente da sfumature fantastiche.
Alla fine, mi ha commosso, e le lacrime hanno avuto la meglio.
Grazie Frank.

ZeroDx  @  18/05/2011 13:34:12
   10 / 10
Un film fatto bene da chi il cinema sa cosa sia. Capolavoro. Non tanto per la storia, comunque bellissima, quanto per come viene raccontata. Ho aspettato più di 10 anni prima di vederlo, nonostante tutti me ne avessero sempre parlato bene. Un errore imperdonabile.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  @  30/04/2011 20:04:53
   7 / 10
"L'uomo, per sua natura, è un essere destinato ad errare. Millenni di storia evolutiva ci hanno dimostrato come la fallibilità di questo complesso organismo si ripresenti ciclicamente nelle medesime situazioni..."

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

gemellino86  @  29/04/2011 16:41:42
   8½ / 10
Davvero bello questo filmone americano ricco di buoni sentimenti. La storia può essere a tratti prolissa ma il messaggio e un'ottima prova di attori la rendono interessante. Poteva avere qualche riconoscimento.

franky81  @  09/04/2011 11:36:57
   9 / 10
un film veramente bello. un po lunghetto ma devo dire che scorre abbastanza bene. si tocca un tema molto difficile ed il regista lo fa nel migliore dei modi. ottimo tutto il cast.

barone_rosso  @  09/04/2011 11:02:44
   9½ / 10
I bei tempi in cui Darabont sfornava capolavori, peccato che il recente "The Mist" non sia stato all'altezza dei predecessori. Il miglio verde è uno dei film più commoventi. Molto lungo, ma la durata non pesa affatto, lo rivedrei decine di volte.

sergiolandia  @  05/04/2011 21:33:48
   8 / 10
Che bello. Un evergreen con un tema tanto particolare quanto problematico. Da vedere.

kako  @  28/03/2011 14:32:39
   9 / 10
toccante e commovente.. grandissima trasposizione cinematografica del romanzo di Stephen King! una storia sulla pena di morte che prende e fa riflettere

Goldust  @  05/03/2011 10:41:38
   8½ / 10
Solido film carcerario, che mescola elementi di commedia e fantastico riuscendo nell'impresa di non annoiare praticamente mai nonostante le oltre tre ore di lunghezza. Il film, che si schiera un pò troppo apertamente contro la pena di morte, riprende alcuni temi già trattati ne Le ali della libertà ( come l'ingiustizia della pena, il desiderio di fuga, o il cinema come mezzo di evasione ) e può contare su di una straordinaria compagnia di attori.

alan  @  28/02/2011 12:04:08
   8 / 10
Sfida raccolta e vinta da Darabont che dopo lo splendido "Le ali della libertà" torna ad affrontare il tema carcerario ribaltandone però il punto di vista: dai carcerati si passa a vedere la vita dal punto di vista dei secondini.
Ne esce un film che esplora ogni emozione umana, sorprende e commuove, terrorizza e consola. Tratto dal capolavoro non horror di Stephen King, con un Tom Hanks per cui ogni complimento sarebbe superfluo ma mai esagerato

Project Mayhem  @  01/02/2011 12:05:42
   7 / 10
Ci scappa pure qualche lacrimuccia!

Invia una mail all'autore del commento fabry85  @  15/01/2011 14:34:54
   10 / 10
un film che ti prende dall'inizio alla fine, anche se molto lungo riesce comunque a farti restare incollato allo schermo! stupendo

El Piccio  @  13/01/2011 12:16:54
   9 / 10
alessiog88  @  10/01/2011 22:20:50
   9 / 10
Anche se il genere drammatico non e il mio genere ....il film e un capolavoro immenso...gli do 9 perché il genere non mi e molto congeniale

blabla_89  @  03/01/2011 22:56:21
   8½ / 10
film veramente molto bello e commovente...anche se un po lunghetto ti tiene sempre incollato allo schermo fino alla fine!!!

aladino  @  31/12/2010 13:29:53
   9 / 10
Bellissimo e commovente questo film, che non stanca nonostante la lunghezza. Buoni e cattivi tagliati un pò con l' accetta, questo forse l' unico difetto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Oskarsson88  @  13/12/2010 17:07:05
   9½ / 10
7219415  @  03/12/2010 09:29:26
   8 / 10
Gran bel film...un pò troppo lunghetto...

ValeGo  @  19/11/2010 12:51:53
   7 / 10
Bello..un pò troppo lungo ma bello!

giraldiro  @  09/10/2010 17:48:32
   7 / 10
Un film abbastanza bello, ma che non è il capolavoro che molti pensano. Comunque bello.

guidox  @  17/09/2010 23:33:11
   8 / 10
sicuramente da vedere, anche se l'accoppiata King-Darabont de Le ali della libertà è impossibile che raggiunga gli stessi livelli, oltretutto in un altro film di ambientazione carceraria, seppur con trame dissimili.
e poi mentre nel caso di "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank" si tratta di romanzo breve, in questo caso siamo di fronte a un romanzo piuttosto lungo, che si appesantisce molto di più, visto che si segue piuttosto alla lettera, in entrambi i casi, il libro.
buona prova degli attori e stavolta invece che il punto di vista principale dei carcerati, abbiamo quello dei secondini.
bene la ricostruzione d'epoca.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  01/09/2010 12:27:00
   6½ / 10
E'troppo scritto a tavolino per piacere a tutti i costi per apprezzarlo appieno (sembra, guardacaso, il Forrest Gump delle prigioni). Tra l'altro in materia Darabont aveva già fatto Le Ali della Libertà, decisamente migliore. Gli attori ci sono (Rockwell!) ma accostare certi temi forti con la magia mi ha irritato abbastanza. Infine, le 3 ore non aiutano.

3 risposte al commento
Ultima risposta 11/10/2010 08.16.54
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FIO__93  @  01/09/2010 12:16:02
   10 / 10
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