l'ultimo bacio (2000)

Film imbarazzante diretto da Muccino.L'inizio è talmente brutto che sembra uno spot pubblicitario oppure ricorda i fake trailer di Maccio Capatonda. Accorsi ha un'espressione imbabolata, per tutto il film sembra sotto effetto di droghe,gli altri attori che urlano senza motivo(Muccino vuole così)Martina Stella **** quanto incapace a recitare, il resto non è altro che una storiella del ***** con una sceneggiatura scritta dallo stesso Muccino a quanto pare probabilmente copiata dai baci perugini per quanto è patetica; per il resto abbiamo i soliti temi del ***** di Muccino:adulti con la sindrome di peter pan,smielato oltre ogni limite,canzoni per boomer. Per me film inguardabile

È un buon film, che non annoia

Quando si dice che la pandemia sta cambiando le nostre abitudini: mai in vita mia avrei pensato di passare una domenica pomeriggio di sole a guardare "L'ultimo bacio", e di apprezzarlo pure!

Il soggetto è quanto di più banale ci possa essere, i soliti trentenni che non sono ancora pronti a prendersi le responsabilità che la loro età richiederebbe, o coppie di mezza età stanche della solita vita e della solita routine. Però bisogna dire che Muccino queste banalità le fa funzionare alla grande, gli incastri combaciano alla perfezione e la storia gira bene, con personaggi allo stesso tempo stereotipati ma pure realisti nei quali ogni trentenne può ritrovarsi. C'è poco da fare, ma il film nella sua semplicità e mediocrità appassiona.

Capitolo recitazione: partono tutti malissimo, devo dire che nelle primissime scene stavo per spegnere (mi chiedevo: "ma veramente sto guardando l'ultimo bacio?"), però a mano a mano che cresce il dramma devo dire che le cose si sistemano. La più grande trasformazione dal mio punto di vista avviene in Giovanna Mezzogiorno, inguardabile all'inizio ma poi da quando scopre il tradimento mi è piaciuta parecchio. C'è comunque un abisso tra uomini e donne, il cast maschile è di altro livello (ma non perché sia chissà cosa, semplicemente per lo scarso livello di quello femminile, ad eccezione della madre del bambino piccolo che è molto brava), su tutti Santamaria mentre Accorsi mi è piaciuto solo a tratti. Razzie Awards senza ombra di dubbio a Martina Stella e Stefania Sandrelli, ma se la prima poverina non ne ha nessuno colpa (in fondo è stata messa lì a fare la barbie, non a recitare, e la cosa le riesce pure egregiamente), io la Sandrelli veramente non la capisco: leggo solo ora allibito che ha pure vinto il David di Donatello come miglior attrice non protagonista per questo film ma spero sia uno scherzo, veramente non ho mai capito come abbia potuto fare l'attrice per tutti questi decenni, non ho mai visto una (dico una) scena da lei recitata in maniera minimamente decente.

Bella la colonna sonora, anche se non capisco perché la meravigliosa title track sia stata relegata ai miseri titoli di coda: sarebbe stata perfetta in molte scene, come ad esempio quando lui fugge in macchina e lei lo rincorre di corsa (Carmen Consoli che tra l'altro ho intravisto in una delle scene con il ragazzo con i rasta, indubbiamente le più divertenti del film). Verso la fine c'è anche una scopiazzatura mal riuscita al monologo finale di Trainspotting.

Devo anche aggiungere che i suoi vent'anni li porta benissimo, in fondo i trentenni di allora sono gli stessi di adesso.

Capolavoro.

Se il matrimonio e l'imminente paternità ti sembrano una gabbia e i viaggi con gli amici alla Salvatores sono solo una patetica fuga dalle responsabilità della vita, allora vuol dire che hai 30 anni. Questo almeno è quello che trapela da "L'ultimo bacio", una ricognizione disillusa e amara sulla generazione precedente a quella dei liceali di "Come te nessuno mai". E dieci anni, a quanto pare, non sono pochi, a giudicare dalle sbandate, dalle vigliaccherie e dalle falsità di questi ex adolescenti che, appena affacciatisi alla vita adulta, hanno già visto infrangersi irrimediabilmente i sogni di purezza e di amore eterno che ancora caratterizzavano i loro fratelli minori. E nemmeno c'è da farsi molte illusioni sulla cosiddetta maturità, perché i genitori di entrambi i film (là De Filippo e la Galiena, qui Diberti e la Sandrelli) vivono crisi fors'anche peggiori di quelle dei loro figli, per giunta con la terribile prospettiva che il tempo massimo per loro è ormai scaduto. Forse un po' di speranza non guasterebbe a questo film di Muccino (giacché di speranza non si può parlare per il falso happy end normalizzatore); servirebbe per lo meno a sollevarlo dalla possibile e fondata accusa di voler troppo generalizzare e semplificare. Far finta che tutte le coppie soffrono del complesso di Peter Pan è fare della cattiva sociologia, così come lo è credere che a cinquant'anni, senza più la passione degli inizi e per di più con la prospettiva di diventare nonni, il mondo crolli addosso.
"L'ultimo bacio" soffre di una certa artificiosità esistenziale, ma questo paradossalmente contrasta con l'estrema naturalezza e veridicità di ambienti, linguaggio e situazioni. Eh sì, perché detto dei difetti, non va taciuto che Muccino è un regista col senso del cinema cucito addosso. Il crescendo drammatico della storia, ottenuto attraverso il montaggio parallelo di tante storie, è davvero pregevole, e denota un controllo della materia narrativa raro nel cinema italiano. Il pathos di certe scene raggiunge poi livelli intensissimi. Essere sopravvissuto a un affresco generazionale così ambizioso senza inciampare negli stereotipi e nei didascalismi (un luogo comune, "La normalità è l'unica vera rivoluzione", viene subito neutralizzato ed eliso da un altro luogo comune di segno contrario, "La fedeltà è l'unica vera utopia"), è già un grande successo.

Tra i film italiani che apprezzo di più. Amo la colonna sonora. Mi spiace che Giovanna mezzogiorno non stia più facendo film ultimamente.. La apprezzo molto come attrice!

A tratti questo film, lo ammetto, mi ha divertito. E' la moraletta da quattro soldi che sta alla base che mi infastidito. Un protagonista antipatico ed odioso, a prescindere da Accorsi, nella sua debolezza. Certamente immaturo, ma rientrando sulla retta via non è che dimostri maturità, semmai si infila in una gabbia chiamata matrimonio. Il film non mi è dispiaciuto del tutto, a patto di non prenderlo troppo sul serio, cosa che Muccino fa.

Niente male questo film di Muccino, che scava nelle crisi esistenziali di un gruppo di giovani alla viglia del loro ingresso nella vita adulta. Brava la Mezzogiorno, bella Martina Stella, e inossidabile la Sandrelli

Dal frastuono adolescenziale a quello adulto, la vacuità dell'amore secondo Gabriele Muccino approda in L'ULTIMO BACIO, dove altrettanto vacuo sembra il fine di questa "poetica" cara al regista e al suo modus operandi di intensificare la linfa drammatica di una storia fondamentalmente sentimentale e comica, premendo su determinate scene con la camera a mano, creando praticamente un biglietto da visita presente in quasi tutti i suoi film, punta di un'estetica non male che narra qualcosa di semplice e modaiolo nel suo modo di emozionare, presente in un mondo parallelo a quello più giovane già raccontato dal regista e allo stesso modo poco convincente, nido di storie d'amore forse sommarie ma, in questo caso, non di pessimo gusto.

L'intreccio di storie e relativi deliri amorosi non sarebbe neanche male, così come la regia di Muccino che in certi momenti ricorre a dei movimenti di macchina davvero encomiabili; ma tanto sono fasulli i dialoghi quanto sopra le righe è la recitazione che il film sprofonda fin da subito nel ridicolo più totale, impossibile prenderlo sul serio.

Mi sorprende che gli attori non siano collassati dopo ogni singolo ciak. Chi è che ha insegnato a recitare a sta gente?

Ma dico io. Fiera della banalità e del luogo comune a parte, ma la cifra stilistica della totalità degli "attori" qua dentro non va oltre la modalità mormorio incomprensibile/grida isteriche?

Insopportabile. Quando non involontariamente comico. ( non mi avesse fatto ridere in certe scene recitate veramente da cani, avrei dato un voto peggiore)

commedia carina, che vidi la prima volta al cinema, ma che se non ho mai sentito il bisogno di rivederla vuol dire che la trovo mediocre. a me le commedie non è che mi piacciano molto, ne salvo poche. dopo un pò mi annoiano. questa però gli metto la sufficienza perchè non è male, e c'è di peggio in giro!

uno dei film made in italy che io abbia apprezzato di più..grandissimo lavoro di Gabriele Muccino..ci fu un periodo che lo guardavo talmente tante volte che conoscevo le scenette e le battute a memoria..tutto il cast è da lodare nessuno escluso ma Stefano Accorsi è davvero 100 passi avanti a tutti..interpretazione da oscar
Non so ma per quanto a tratti possa sembrare esagerato io lo trovo molto vero questo film..
Comunque bastava questo, il sequel non è male però era evitabilissimo

La storia c'è.. generazioni a confronto nella suprema arte della tenuta dei rapporti umani.. spesso fallimentare per quell' imperituro desiderio di desiderare, di emozionarsi, di sentirsi vivi che porta a sacrificare tutto, anche quanto di bello e vero si è costruito nella propria vita.. una strepitosa giovanna mezzogiorno, come sempre nelle parti drammatiche, uno stefano accorsi un po' imberbe, come del resto richiesto dal suo personaggio.. un film che mostra il volto triste dei rapporti di coppia e che va visto quale monito per il futuro delle nostre scelte.. per il resto.. nulla di esaltante..

Descrive in modo crudo ma senz'altro veritiero i rapporti di coppia e i problemi che vivono 4 trentenni.Temi comuni della vita in generale che vengono riportati senza moralità ne smielatezza.Sa più di dramma che di commedia.Ottimo cast ma merita una nota particolare l'interpretazione della Mezzogiorno, una spanna sopra a tutti.

Film onesto, un drammatico a tratti sentimentale che ricalca molti stereotipi tipici dell'Italia odierna o comunque di 10 anni fa... Non male Accorsi, non sfigurano neanche gli altri... Da non buttare assolutamente!

Commedia che si lascia seguire senza annoiare; da qui a incensarla ce ne vuole però!

Curato, conformista e borghese, banale e (quindi) vero.

Muccino sa osservare la realtà e sa cosa offrire agli spettatori italiani, offrendo contenuti consumistici e montaggi/stili di ripresa ottimi.

I suoi personaggi sono vuoti, cinici, pavoni, falsi, proprio come molte vere persone.

Straordinari gli attori (Mezzogiorno su tutti), facenti parte di un cast stellare (e 5 anni dopo il trittico Accorsi/Favino/Santamaria verrà riproposto, ancora con successo, da Placido per Romanzo criminale); un pò inverosimile a tratti (Accorsi trentenne con l'adolescente Stella) ma, purtroppo, come ritratto d'Italia è affidabilissimo.

1 sequel; l'omonimo video musicale della Consoli (qui presente in un cameo) verrà realizzato sugli stessi set del film, attori inclusi.

Cameo di Silvio Muccino.

Film decisamente sotto le mie aspettative, storia inutile e banale. Il romanticismo che qualcuno declama in altri commenti è ben altro, questo è un insulto a chi ama. Accorsi il mono espressione non aiuta certo a far salire la qualità di qualcosa di cui si poteva fare a meno e che è stata spinta come film cult di quegli anni.

decisamente pregevole l'intento di far uscire fuori le aspettative dei personaggi tuttavia un po' isterico il personaggio della mezzogiorno nel complesso bello e appassionante .

odio muccino , il suo stile schizofrenico e non sopporto che sia indicato come grande regista, non ne ha azzeccata una nella sua carriera (se non "la ricerca della felicità"..).. questo tanto chiaccherato ultimo bacio vale solo per le performance di (quasi tutti) gli attori.. molti sono sprecati..accorsi è talmente inetto e irritante da risultare ingiudicabile.. la canzone meravigliosa della divina consoli sprecata terribilmente per un filmetto di grande successo del tutto immeritato..storia banalissima, zero guizzi, regia tiepida e schizzata, finale orrido.

Molto molto bello!!! Non mi aspettavo di vedere un film di questo livello! Muccino da grande prova di se! e anche tutto il cast se la cava alla grande... Tranne la ancora giovane Martina Stella che recita un pò da cani!!!

Da vedere
PS ma quanto è bella la Mezzogiorno??? MAMMA MIA!

seconda prova di muccino da regista,dove raggiunge l'apice della sua estetica per cosi dire,che marchera anche i film successivi......un film che ho trovato un po pretenzioso,con delle pretese di analisi sociologica innestata su dei personaggi troppo emotivi e complessati,fino ad apparire assolutamente forzati(persino la mezzogiorno,solitamente molto brava).......la regia di muccino è ineccepibile,ma il suo manierismo è un po fastidioso......piccola perla la track di carmen consoli che fa parte della colonna sonora

Film che narra le vicende sentimentali di tutti i giorni con varie problematiche che si presentano. Accettabile.

Muccino genio dei nostri tempi.
Il film è un cult, inutile aggiungere pareri. Vederlo e basta.
Accorsi brutto, opaco e scialbo ma odiosamente bravo.

Discreto film romantico che non si prende mai sul serio. Gli attori hanno dimostrato di fare la loro parte e il tema è affrontato in maniera corretta. Muccino gestisce bene le parti d'interpretazione.

sufficiente a malapena

Non male, potrebbe (decisamente) essere migliore.
Più che parlare della paura di crescere, il film vorrebbe farlo ma ci riesce solo a tratti ed è penalizzato da una recitazione davvero insufficiente, quasi irritante.
Ne viene fuori un filmetto, il cui successo commerciale è dovuto probabilmente più al tema che non alla sua rappresentazione.

Gli dò la sufficienza perchè alla fine si guarda anche con piacere, però è troppo italiano, troppo provinciale, perfino un pò banale. E poi gli attori che urlano per dare il pathos che non riescono a conferire con la semplice interpretazione proprio non li sopporto...

sufficiente...

Compivo 29 anni all'uscita del film, quindi un candidato quasi perfetto a "soggetto della rappresentazione" ma, per dirla alla Moretti "io non sono così, io non parlo così..." e così non lo sono mai stato, nè io nè i miei coetanei.
Quelli che mette in scena Muccino sono semplicemente degli irritanti stereotipi, e come tutti gli stereotipi non calzano su nessun individuo reale.
I "ragazzi del muretto" sono cresciuti e promossi da Muccino a rango di protagonisti cinematografici tuttavia, oltre al fatto di portare con sè una massiccia dose di superficialità, non riescono a liberarsi del penetrante odore di fiction Raiset che ti inonda la stanza per tutta la durata del film.
Alcuni hanno lodato la regia...che dire, Muccino viene dalla pubblicità...e si vede! (mai pensato prima che un taglio di luce potesse essere involontariamente comico) la direzione degli attori poi sembra essere un optional di cui l'autore può fare a meno.
Voto ben al di sotto della sufficienza, data l'aggravante dell'intenzione pretenziosa e non soddisfatta (analisi socio-culturale di una generazione).
Nota positiva: con questo film Muccino entrò ufficialmente nella mia "lista del pregiudizio giustificato": da allora posso ritenere ogni suo film brutto senza averlo visto.

Ritratto di una generazione sull'orlo di una crisi di nervi!Prendetevi un valium perchè di tutta qeust'ansia si può benissimo fare a meno..La Mezzogiorno non mi è piaciuta per niente sembra una pazza sclerata pronta a uccidere Accorsi!e la Stella sarebbe meglio che cambiasse mestiere perchè a recitare proprio non imparerà mai.

Angosciante... mette ansia. E comunque non mi è proprio piaciuto.

mi è abbastanza piaciuto. ma resta comunque un film sopravvalutato, se non altro per la trama davvero poco originale.

Non credevo di poter arrivare a tanto ma per una volta ho trovato un film dell'odiato(da me)Gabriele Muccino quasi discreto!
A differenza degli odiosi e patetici filmacci con Will Smith,qui Muccino riesce a trovare un buon equilibrio finale e il suo ritratto di una generazione repressa e insicura risulta ben fatto e addirittura appassionante!
Il mio voto sarebbe 7,ma esecrando il miracolato Accorsi con tutto me stesso mi vedo costretto ad abbassare di mezzo punto.
Comunque il fatto che il miglior film di uno dei registi di punta del nuovo cinema italiano sia nient'altro che una passabile commedia dovrebbe far riflettere approfonditamente su come siamo ridotti....

Urla accorsi, urla, che sai solo urlare. Anzi, un po'tutti urlano e alla fine ti tocca abbassare il volume. Questo è davvero un film insulso che non dice niente di più di una qualsiasi fiction rai. Grande successo per Muccino (che, pare, poi abbia imparato a fare di meglio). Questo proprio non gli è riuscito. L'unica cosa che apprezzo è Sabrina Impacciatore, che amo da morire in qualsiasi cosa faccia!

film abbastanza carino il quale rappresenta le vite di una cerchia di amici

Le paranoie dei trentenni..che palle di film!

Visto tantissimo tempo fa. Sono dell'idea che un film veramente bello ti lascia sempre qualcosa impresso nella mente: fatta questa precisazione posso dire che questo film è inutile.
Per rispetto alla mia intelligenza finirei qui il commento,ma l'ho visto,quindi cercherò di approfondire questa mia opinione nei confronti di questo scempio.
Partiamo dalla trama, scontata fino all'assurdo più di quei film tv che tappano i buchi dei palinsesti; una sceneggiatura orripilante, fatta su misura per adolescenti brufolosi e/o futuri coatti alla uomini e donne,attori disastrosi (Giovanna cosa ci fai qui?!?!?! La Sandrelli che oramai si butta dappertutto,ed è veramente pesante dirlo da suo grandissimo estimatore, Accorsi odioso, non vado oltre,sono troppi); registicamente Muccino se la cava,ma di certo sa cosa piace al pubblico,e non osa oltre.

Dire brutto è poco.

Registicamente ben girato... copre solo in parte la superficialità della storia che per la verità forse neanche troppo velatamente strizza fin da subito l'occhio al pubblicio e perchè no... agli incassi. Rappresentazione troppo macchiettistica di una generazione che sembra sì su una crisi di nervi... ma così combinata fà solo venire da ridere... o da piangere?!?!

Personaggi e storie esagerate inframmezzate da buone qualità di Accorsi...non male ma un pò sull'onda delle crisi di mezza età e adolescenziali.

Costellato di personaggi isterici e sopra le righe, "L'ultimo bacio" si pone come ritratto dei trentenni di oggi. OAnzi, degli anni '00, come sarebbe più corretto dire, visto che gli stessi protagonisti sono oggi ripresi nel sequel "Baciami ancora".
Nonostante qualche momento interessante, è un film che non convince fino in fondo: sembra sempre troppo caricato e artefatto rispetto alle tinte del mondo reale, e alla fine gira su se stesso in una morale contraddittoria.

Bello.

Un film che non mi ha lasciato nulla.

disprezzo i vostri voti negativi

Solo stereotipi come già qualcuno ha scritto, urla belluine di ragazzine massificate e maschietti zerbini in crisi post adolescienziale, è isteria professionale, litigi coi coltelli in mano che definire enfatici è poco, col sottofondo perturbante del cellulare che squilla in continuazione per tutto il film, ok Muccino realista fino all'osso eh? Non sono riuscito a reggerlo tutto, ho spento dopo la prima ora, e non immagino che schifezza finocchiosa, vomitevole, asservita ai clichè imperanti, e poser possa esser stata la seconda parte del film, e tutti i critici li in coda a glorificarti Muccino, per elemosinare attenzioni. Un triste loop darwiniano coi controfiocchi, l' eterno ritorno della patina artistica per meri scopi fisiologici.
Muccino te mi ricordi il protagonista di "Uno ha letto" il libro di Gianluca Ponziani. Ti spiego la trama registuccolo globalizzato: due inutil c.og.lion.i si chiamano entrambi Luca, entrambi coltivano una qualche inutile tendenza artistica, entrambi pubblicano un libro, IL LIBRO E' IDENTICO NELLA SUA INSUPERABILE RETORICA E M.ERD.OSI.TA', uno dei due ha la possibilità di leggere quello dell' altro e dallo shock inizia un percorso esistenzialista sartreiano, l' altro creperà nel suo idillio di "ohh come sono unico e speciale". Muccino sei già nato e morto milioni di volte dalla nascita della storia del cinema lo capisci che non sei un beneamato c.azz.o di nessuno ? Lo capisci, che una volta che la terra ti ha c.ag.at.o, ti digerirà nelle sue budella e non lascerai nessuna impronta nella storia del cinema ? Tra cento anni tu non sarai mai nato, io l' ho capito, finiscila con ste scenette da eterni adolescenti, litigi sopra le righe, brividini vanitosi di innamoramenti emo da checche isteriche e piagnone falsi come le polo Nike vendute dai marocchini sotto il ponte degli Scalzi a Venezia, Muccino, dov'è finito l'uomo? dov'è finita la donna? Muccino vergognati per il contributo che stai dando per conto dell'elite globale ( i tuoi datori di lavoro) per tarare mentalmente tutti gli zombi globali, Muccino, ormai solo le infermierine si innamorano, dovresti saperlo, parti da quì allora per il tuo prossimo progetto, non pensare solo a fare cassa, evolviti se ne hai i mezzi, se sei una cane da tartufo darwiniano per scatole di cioccolatini a forma di organi sessuali, beh affari tuoi.

commedia molto carina che rappresenta molto bene delle tematiche purtroppo frequenti della nostra società. Davvero fatto bene. consigliato!

Della serie: come un gruppo di pietosissimi trentenni riesca nell'impresa di trasformare la propria vita in un inferno.
Apparentemente una classica storia di corna e finte trasgressioni, nei fatti un autentica catastrofe familiare a forte rischio di ridicolo. Muccino vorrebbe mostrare uno spaccato reazionario di insoddisfazioni dell'Italia contemporanea ma si fa prendere troppo la mano dalla foga rivoluzionaria e ribellistica della vicenda, dirigendo male un gruppo di attori sbraitanti ed enfatici (Accorsi in primis). E a conti fatti, con quel finale cerchiobottista, palesa l'intento di stuzzicare senza mai offendere nessuno. Troppo facile. Comunque lo spettacolo c'è, fin troppo, e nel bene o nel male anche lo spettatore si lascia travolgere dagli eventi.
Un film che ha lasciato il segno nel panorama cinematografico italiano. contemporaneo.

io tendenzialmente repello i film italiani ma questo non mi è dispiaciuto più di tanto... ovviamente la recitazione di alcuni attori (giovanna mezzogiorno) non mi è piaciuta affatto... tutti quei respiri, ansimi...sembrava una partoriente... eccheddiamine... fintissima oltretutto... mah!!!

Vidi questo film parecchie volte anni fa, l'ho rivisto l'ultima volta ieri sera, data l'imminente uscita di "Baciami ancora", il sequel, che sono convinto che non potrà mai essere pari a questo.
Essendomi accorto di avere spoilerato tutto, racchiudo tutto in uno spoiler, anche se credo che in pochi ormai non avranno visto questo film.
Il film è un intreccio di storie d'amore fra 6 coppie, ognuna diversa dall'altra., forse i 6 lati principali delle storie d'amore:



SPOILER

Tutte queste storie d'amore si intrecciano costantemente, minuto dopo minuto, all'interno del film, creando una situazione di continuo "affannamento" dall'inizio alla fine.
Per essere un film italiano è uno dei migliori, certo parla del tema più diffuso nei film italiani, l'amore, ma qui secondo me è trattato davvero bene.
Una nota molto importante: GIOVANNA MEZZOGIORNO E' DA OSCAR.
Film da vedere

Film egregiamente diretto e (stranamente per un film italiano!) ben recitato. Storia molto sdolcinata, ma funzionale. Certo, la realtà è tutta un'altra cosa, ma accontentiamoci così. NN si può aver tutto dalla vita...

responsabilità, passeggini, mutui, famiglia, bambini... il film anti-romantico che ti mette di fronte alla realtà. Il film, seppur non eccelso come qualità, colpisce nel segno mostrando la realtà delle cose, le incertezze, le paure e i dubbi di fronte alle scelte della vita. Difficile non identificarsi in uno dei tanti personaggi dei film

Quando si guarda un film come questo, è veramente difficile non trovare paralleli con la propria vita, ed immedesimarsi, anche in piccola parte, con uno dei protagonisti. Ma purtroppo, la realtà è sempre peggio di come la dipinge l'Arte, ed anche i "finali lieti" a volte non sono affatto lieti.
Bel film non c'è che dire, colonna sonora ed interpreti principali delicati e poetici (Giovanna Mezzogiorno eleverebbe qualsiasi film anche senza aprire bocca), nonostante le frequenti urla che forse avrei evitato. La qualità a mio avviso elevata della pellicola però mette in rilievo il talento di Muccino che è poi giustamente esploso ad Hollywood con i due film-capolavoro "La ricerca della felicità" e "Sette anime".

SPOILER

A me è piaciuto parecchio.
Molto meglio di altre *****te italiane...
Certo non è il Muccino della ricerca della felicità, ma è un gran Muccino.
Consigliato.

storia sui trentenni falliti, e in questo caso anche i cinquantenni loro genitori, tipico di muccino.

Un inchino alla Sandrelli, la sua recitazione vale il film.
Certo, il tutto risulta alquanto utopico, la scena finale, inoltre, lascia parecchi dubbi allo spettatore. Un dramma familiare ben recitato anche se eccessivamente esasperato (ed è riduttivo).
Ho trovato simpatico l'aver inserito, seppur per pochissimo, Carmen Consoli (anche se il film non è degno del nome che porta...).

Non mi aspettavo tanta adrenalina in una commedia del genere!
Questo film dura quasi 2 ore, ma sono 2 ore tirate che quasi non le senti!
Premio il tutto con un buon voto perchè nonostante le banalità e le demenzialità
il film regge con un ritmo sovrannaturale fino alla fine!

Scene da ricordare:
- quando l'amico di accorsi svela a giulia della tresca con la Stella
sulle scale
- la vecchia che guarda accordi sbattere le mani sulla porta
- tutta la sequenza in cui lei è adirata con accorsi che è appena tornato a casa
- il piano sequenza in steadycam al matrimonio di Favino

Scene trash (da scordare):
- i piercing ad anello (cioè ma io dico...)
- la scena in cui accorsi da l'addio alla stella (mammamia ke trash!)
- l'apparizione di carmen consoli
- la colonna sonora che incombe tutte le volte che appare la stella
(le musiche più la tresca va avanti più diventano trash)

Un pochino meglio di "Non male, potrebbe essere migliore". Un lavoro di G. Muccino che dopo l'adolescentesco e patetico "Come te nessuno mai" cerca di rappresentare i problemi degli adulti, come la crisi di coppia, convivenza, quella voglia di scappare dalla solita routine, evadere, morte, ecc ... con risultati discreti. Per quanto ho saputo, ha avuto più successo negli Stati Uniti che in patria, ma in fondo è lo stesso (forse per invidia). Ebbene il film inzia benino, l'idea di base regge ed alcuni monologhi sono accettabili, ma precipita quando iniziano i conflitti: la madre che sembra una bambina, nonostante tutto; i ragazzi troppo fuori di testa e poco credibili/originali; in più attori mediocri a parte la Mezzogiorno e Santamaria (un cane drogato - bravo), un pò meno Accorsi. Come regia direi che è valido, le inquadrature, qualche piano sequenza se non sbaglio.
Perchè vedere questo film ? Mah ... per prima cosa perchè c'è G. Mezzogiorno che mi piace anche come attrice, poi assistere a qualche scena/litigata (come quella di Carlo e Giulia, bellissima), vedere un pò di ... Martina Stella e compagnia bella e direi basta, e ... dimenticavo i monologhi del protagonista e la morale "persa".
Comunque sia, in una parola definirei questo film STRESSANTE per le tante litigate, urli, porte che sbattono, vasi che volano, cose che tirano, tutto un via vai che diventa pesante con pochi momenti rilassanti.
Almeno il finale (l'ultima sequenza) è imprevedibile, ma deducibile. ;)

Intriso fino all'osso di stereotipi, emozioni di plastica, situazioni e dialoghi che non hanno alcuna attinenza con la realtà.
Il solito muccino ipocrita, fastidioso e che si prende dannatamente sul serio.

Veramente snervante e ossessivo.
Un bel film certo, ma se siete deboli di cuore non guardatelo.
Qualche attore si salva, ma nel complesso la recitazione è mediocre.
Sconsigliato a chi cerca un filmetto per una serata tranquilla.

John.

l'ho visto con 9 anni di ritardo, forse mi sarei aspettato di più, viste le premesse, ma rimane una discreta commedia che tratta temi sempre attuali.
7-

un film fatto proprio bene! grande gabriele muccino!!

Mi sono già fatta una bella litigata per questo film quindi non c'è neanche bisogno di spiegare il voto..mi piace il genere,mi piace la storia e mi piace tantissimo Giovanna Mezzogiorno che in questo film è bravissima,soprattutto nella scena della sfuriata

Sinceramente non capisco come faccia a piacere tanto un film come questo.
La recitazione è pessima. Stefano Accorsi era simpatico giusto nelle pubblicità del MaxiBon.
Martina Stella sarà carina, ma il suo livello di recitazione è a dir poco imbarazzante.
La storia mi sembra un tema piuttosto banale e abusatissimo, quindi, piena di cliché.

Non basta certo qualche urlo e grido all'impazzata per renderlo interessante.


L'unica nota positiva (ma a me personalmente non ha mai fatto impazzire) è la canzone di Carmen Consoli.

Come riconoscere un film di Muccino? Tutti urlano. Il dramma dopotutto si può esprimere solo così....
Film con pretese di essere emblematico dei rapporti interpersonali nei tempi di oggi, ma risulta solo patetico. E' l'ennesimo emblema del cinema italiano di oggi, che mutua attori e situazioni ormai solo dalle fiction.
Paradossalmente questo film non è nemmeno il peggio a cui il cinema italiano ci ha abituato.
Regia non eccezionale, unico interprete che si salva è la Mezzogiorno, per il resto attori penosi, Accorsi è imbarazzante ma la Stella supera tutti. Trama scontata e fatta apposta per strappare lacrime facili ad un pubblico femminile.
Unica nota positiva è il finale ammiccante, unico tocco un pò più raffinato del regista, ma non basta a salvare il film.

Per fortuna che con "La ricerca della Felicità" Muccino si è un pò redento, ma film come questi restano comunque una colpa grave.

Io da brava sentimentale, ho adorato questo film che ho visto più volte e ho sempre pianto. (strano)
Questo film è quotidianità, fa sorridere, fa riflettere e fa piangere.
Insomma mi è molto caro e ho apprezzato l'interpretazione di tutti gli attori, eccezione per la Stella.
Questo è il Muccino che più mi è piaciuto e che più mi ha toccato.

Film che rispecchia in pieno le problematiche dei trentenni..ma soprattutto del rapporto di coppia
Appassiona..coinvolge..emoziona e...porta a riflettere

Chi non reagirebbe in quel modo..al posto della Mezzogiorno???

Gran Bel Film!!!

Non so se posso dirlo, ma Accorsi mi sta veramente sulle p.a.l.le.
Il film di per sè è un discreto prodotto commerciale, che descrive in maniera convincente le problematiche di trentenni smarriti e confusi, ma alla lunga risulta essere un tantino ovvio. Meno male che c'è la Mezzogiorno, che mi impedisce di dare quattro punti in meno al film per la presenza del pseudoattore citato prima.

Commedia sentimentale senza infamia né lode, che però non merita certo i 5 David di Donatello ricevuti

com'è che si dice?..ah sì: Al peggio non c'è mai fine!

Gradevolissimo film sentimentale dove i "NOSTRI" attori migliori danno il meglio di loro.
Bravissimi Santamaria e la Mezzogiorno (quest'ultima in una performance veramente esemplare), bravo Stefano Accorsi specie nell'ultima ora.
Le musiche sono azzeccatissime, e la regia di Muccino impeccabile come al solito.
NON SONO UN GRANDE ESTIMATORE DEL CINEMA ITALIANO MA QUESTO FILM E' STATO APPREZZATO MOLTO DI PIU' NEGLI USA CHE DA NOI... FORSE SAREBBE IL CASO DI FARCI DUE CONTI... CHI METTE 1 A QUESTO FILM E' DAVVERO UN COGLIO.NE REPRESSO CHE AVREBBE SICURAMENTE VOLUTO SFONDARE NEL CINEMA SENZA RIUSCIRCI...SIAMO VERAMENTE UN PAESE DI INETTI E DI INVIDIOSI E QUESTO SITO RACCOGLIE GRAN PARTE DEI FRUSTRATI.
MORALE DELLA FAVOLA......MUCCINO E' SBARCATO A HOLLYWOOD E CI HA DATO IN CU.LO A TUTTI....AHAHAH..AHAHAH

Qui ci sono ragazzi e adulti ben rappresentati! E' proprio la realisticità delle performance di recitazione di ogni attore che caratterizza il film. E poi si ride. Da vedere, non deluderà assolutamente.

SPOILER

Lo so che vi dà fastidio, ma è una buona commedia.
E fa pure ridere, tiè.
Che poi Accorsi sia un cane è un'altra questione.

bella commedia che lancia la stella
grande prova di giovanna mezzogiorno e accorsi

Questo "film" ha un pregio straordinario (ecco perciò il mezzo punto in più): in qualsiasi punto guardiate cinque minuti, comprendete all'istante di che si tratta, ovvero di una cosa da -43 sottozero. In effetti, avendo io dato 9 e mezzo ad Arancia Meccanica, dovrei dare -43 a questa roba qua. Do 1 e mezzo per colpa della scala di punteggio, a mio avviso troppo benevola. Aggiungo che ho veduto i cinque minuti, in Tv, durante il primo tempo di una partita di calcio dell'Italia e i cinque minuti di conferma della legge sopra esposta, durante il secondo tempo. Dieci minuti in cui avrei, ad esempio, potuto mangiarmi una mela guardando il soffitto in pace, invece.

Pessimo film lanciato dalle mode. Sdolcinato e sgradevole. Martina Stella impresentabile. I 5 david sono un insulto al vero cinema. Sconsigliato.

Quando uscii dal cinema, ero proprio condento di aver passato un paio di ore a vedere un film piacevole!Si, è vero, non ci saranno grandi scene, ma per un film che parla di tradimenti, amore e passione è pressochè impossibile averlo (se non in qualche capolavoro). "L'ultimo bacio" è stato uno dei migliori ultimi film di Accorsi...quando riproporrà un film alla sua altezza?

L'inizio della fine.

Ciao sono un ex giovane bolognese finto fan dei Sonic Youth che voleva fare il pornoattore, dopo aver fallito però l'audizione con Riccardo Schicchi a causa delle dimensioni del mio pene, mi sono dedicato a tutto tondo al mondo del cinema. Inizia così la mia grande carriera paragonabile solo a quella di Bob DeNiro e raggiungo subito l'apice degli apici della mia carriera con la pubblicità della Maxibon... du gust is megl che uan

Definito come il Brad Pitt dei poveri, i critici tutti mi presentarono all'unanimità come l'uomo che avrebbe segnato il cinema italiano per sempre, simile a una sgommata di me.r.da nelle mutande, ma per mia fortuna nessuno ascoltò quel grido di aiuto. Poliedrico, magnetico e scandalosamente bello sono il simbolo di almeno 4 generazioni diverse essendo risaputa la mia impossibilità biologica di invecchiare.

Dopo svariati successi mondiali mi ero ormai ritrovato a dover rifiutare parti anche piuttosto importanti. Nel 1999 David Fincher mi propose entrambi i ruoli per un film tratto da un libro il cui autore aveva un nome improponibile; rifiutai per la mia incapacità di pronunciarlo.

Alcuni mesi dopo incontrai presso un locale gay Gabriele Muccino e ci fu tra noi una pura folgorazione. Mi disse che aveva un ruolo scritto apposta per me e mi parlò della sceneggiatura de L'Ultimo Bacio, scritto da lui stesso durante la guerra del Vietnam, nei momenti di pausa quando gli era consentito andare in bagno. La storia che può apparentemente apparire banale e ovvia è quella di un triangolo amoroso, rebus dell'omosessualità celata del protagonista; a dimostrazione di ciò vi sono la folta simbologia fallica che costella l'intero film a cominciare dalla mi faccia. Ho mancato l'oscar per la mia interpretazione esclusivamente per ragioni politiche, nonchè per la mia eccessiva bellezza e perchè il film è stato considerato scomodo, polemico e politicamente scorretto.

Curiosità
-Alcuni sostengono che il discorso finale sia interamente tratto dai messaggini presenti nell'incartamento dei baci perugina di una scatola regalata da Muccino ad Accorsi.

Film che intende fotografare una generazione, ma che per buona parte appare scontato.

carino ma anche un po' noiosetto e banale.