quasi amici regia di Olivier Nakache, Eric Toledano Francia 2011
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quasi amici (2011)

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locandina del film QUASI AMICI

Titolo Originale: INTOUCHABLES

RegiaOlivier Nakache, Eric Toledano

InterpretiFrançois Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet, Alba Gaïa Kraghede Bellugi, Cyril Mendy, Christian Ameri, Grégoire Oestermann, Joséphine de Meaux

Durata: h 1.52
NazionalitàFrancia 2011
Generecommedia
Al cinema nel Febbraio 2012

•  Altri film di Olivier Nakache
•  Altri film di Eric Toledano

Trama del film Quasi amici

A seguito di un gravissimo incidente di parapendio, Philippe, ricco aristocratico, assume come aiuto domestico Driss, un giovane di periferia appena uscito dal carcere. In breve, la persona meno adatta per il lavoro. I due vanno a vivere insieme, così come potrebbero fare Vivaldi e il gruppo Earth, Wind & Fire. Due mondi si scontreranno, per dare poi vita, però, ad un'amicizia pazzesca, divertente e forte: inaspettatamente si creerà un rapporto unico e intoccabile.

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Voto Visitatori:   8,18 / 10 (369 voti)8,18Grafico
Miglior film dell'unione europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film dell'unione europea
Miglior attore protagonista (Omar Sy)
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior attore protagonista (Omar Sy)
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Voti e commenti su Quasi amici, 369 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/03/2012 19:14:57
   8 / 10
Sì il film è quello che realmente appare... meraviglioso, un vero inno alla vita. Philippe ha una dignità incomparabile, ma potete immaginare qualcosa di peggio di vivere nel lusso immobilizzati su una sedia a rotelle? Cosa te ne fai di tutto questo se dipendi sempre dagli altri? Ecco se dovessi affibbiare un oscar al film sceglierei gli oggetti, oscar alla ... dimora. Un palazzone dove potersi perdere aspettando gli amici che vengono a trovarti per dirti (che ipocrisia) che "ti vedono benissimo". Come commedia, è la più bella degli ultimi anni, e questo giustifica il mio 8. Avevo bisogno di un film che risollevasse il mio morale e tutto sommato l'ho trovato alla grande. Però due barriere opposte, handicap o no, sono difficili da infrangere. Davvero nella realtà può accadere tutto questo? Se il massimo della vita è la musica classica o l'arte contemporanea anzichè i ritmi di Philip Bailey e Maurice White, non è forse più rassicurante propendere per la seconda scelta? Insomma, ho l'impressione che la conoscenza "diretta" di Priss non sia dovuta soltanto alla "mancanza di pietà" con cui l'inesperto ricopre di vitalità il malcapitato e affascinante Philippe. C'è dell'altro... magari (suggerisco) il bisogno neanche tanto celato di educare e civilizzare il nero scaprestato e privo di cultura??? Proprio quelli che non possono permettersi i salotti per bene, ma potranno sempre ripassare il clichè del latin lover megadotato come Mama Africa concepì? Questi clichè irrompono in un meccanismo frugale dove la tensione sociale svanisce del tutto, le Banleiu sono un'invenzione giornalista, e W la vita e il volo in deltaplano sulle note magiche di una canzone di Nina Simone...
Gli interpreti sono fantastici e surclassano ogni dubbio, il film commuove senza spingersi al buonismo d'accatto, insomma il film è davvero magnifico su molti fronti e merita tutto il suo successo, ma siamo così sicuri che il vero disabile, per i registi e produttori, non sia questo bell'africano tutto fumo (d'erba) e molto arrosto?

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/04/2012 19.11.33
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chanty  @  02/03/2012 14:25:19
   9 / 10
Un film che fa sia sorridere che riflettere per la sua autentica semplicità.
Imperdibile!

andreapau  @  02/03/2012 11:44:48
   6½ / 10
Commedia ultraleggera ed edulcorata sul tema della disabilità, che sceglie di parlarne riducendo al minimo gli aspetti drammatici del problema.
E' certamente vero che sul piano divulgativo ha maggiore efficacia uno spot patinato rispetto ad un documentario, ma in questo film la presunta lievità evolve in superficialità.
Tutto è molto accattivante, levigato, innocuo ed innocente oltre i limiti della caricatura, che ammanta la malattia, il dolore, la povertà, la ricchezza, il bianco e il nero.
Ma anche rimanendo nell' ambito della commedia leggera, credo che si potesse fare di meglio e che la ossessiva ricerca di scorciatoie abbia portato infine a percorrere semplicemente una strada breve

9 risposte al commento
Ultima risposta 08/11/2012 20.48.56
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cla800  @  02/03/2012 05:21:20
   10 / 10
secondo me è un bellissimo film, ben riuscito tratto da una storia vera e bravi anche gli attori protagonisti.

alescar84  @  02/03/2012 01:27:18
   9 / 10
Il commovente senso della vita. Film di una profondità unica che ti rimane attaccato alla pelle. BRIVIDI.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/03/2012 11:17:11
   8 / 10
Philippe (un immenso François Cluzet prodigo di sfumature) è tetraplegico. Due vertebre cervicali fratturate a seguito di un brutto incidente, vegeta da un letto a una sedia a rotelle; costretto a massaggi fisioterapici e cure continue da parte di un piccolo stuolo di infermieri e assistenti, vive in una casa lussuosa. Ha un perfetto uso della parola e crede ancora negli affetti.
Un giorno, fanno capolino nella sua esistenza un paio di scarpe da ginnastica logorate che, affiancate a paia di calzature più prestigiose e lucide, smuovono qualcosa nell'istinto dell'handicappato. Quelle scarpe vengono dai blocchi di cemento delle banlieues e sono indossate da Driss (la piacevole rivelazione Omar Sy), un senegalese alto, robusto, rustico e pragmatico, appena uscito dal carcere dove ha scontato una pena per rapina a mano armata. Il badante per eccellenza, insomma. La pellicola ci mette subito in relazione a confronti e trasposizioni (dal libro autobiografico di Philippe Pozzo di Borgo a cui il film si ispira) pressoché inverosimili, ma la cosa bella è che lasciano fuori ogni ipocrisia o remissività.
Il violino isolato del bianco ricco, che stravede per la musica classica erudita e raffinata, "quella che fa da colonna sonora negli uffici di collocamento", incontra la Dance/Soul degli Earth, Wind & Fire. Dal "Rêverie et Caprice" di Berlioz a "Boogie wonderland" il passo non è breve ma conciliabile.
Nei dintorni dell'appartamento parigino di Philippe c'è una Meg Ryan che non prova orgasmi a tavolino ma solo spaventi, ci si eccita quando le orecchie diventano rosse, si ha paura dei "dolori fantasma" perché sono quelli che ci impediscono di pensare. La sensazione di superficialità si sbriciola dietro a un impianto di commedia beffarda e salvifica, assolutamente spassosa, sorretta da una sceneggiatura che ricorre a un estro prospero e che si ripropone vergine a ogni sequenza regalando storielle pungenti, intuizioni felici e insolite dolcezze.
Se si tolgono alcune ovvietà che fanno capolino verso il finale, "Quasi amici" conferma la necessità di un cinema semplice che, mentre ci fa pensare in modo intelligente, colpisce direttamente al cuore. La strana coppia di attori è affiatata e amabile. Olivier Nakache ed Eric Toledano, gli autori, ci invitano a scalare tutti di un posto per vedere meglio ciò che è necessario e cosa no. Così si abbattono le barriere, e il violino solitario di prima può finalmente incontrare senza vergogna la sua orchestra.

Rockmauro  @  01/03/2012 03:24:27
   8 / 10
Bellissimo film con un'ottima colonna sonora; molto toccante,ma nonostante ciò mai banale e soprattutto spensierato!! Una vera chicca dalla Francia!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  29/02/2012 23:28:05
   8 / 10
Ma che bel film, davvero delizioso, una storia che diverte ed emoziona senza per questo risultare stucchevole. Grazie all'ottima prova dei protagonisti tutto appare naturale, sincero, quasi come immergersi in un'altra realtà per uscirne più sereni. Il livello qualitativo è alto, ancora di più considerato il genere; sopra di tutto svettano regia e colonna sonora. Infine una pregevolezza non facile da cogliere: il tributo a "Nighthawks".
Consigliato a chiunque.

daghy  @  29/02/2012 22:56:23
   10 / 10
Film magnifico, fantastico, uno dei più belli che abbia visto, una vera botta di allegria!!!

Sardello  @  29/02/2012 11:18:14
   8 / 10
Una commedia cinica e divertente che non cade mai in falsa retorica.

Eccezionali i protagonisti, mentre i personaggi di contorno restano un po' troppo all'oscuro. Nonostante si tratti di una storia vera, in nessun modo è approfondito il rapporto tra i protagonisti e le rispettive famiglie (soprattutto tra Dustin e la figlia)... questa l'unico punto che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  29/02/2012 10:43:27
   9 / 10
"Io il cùlo non glielo svuoto" tuona Driss, un omone nero di 1,90, disoccupato delinquentello trovatosi catapultato d'amblè dalle strettezze e sporcizia della banlieu alllo sfarzo e alla pulizia di un villone aristocratico. Quel cùlo, tanto per essere chiari, è di Philippe, il padrone di quel villone, un uomo che ha tutto ma non ha niente, che preferirebbe perdere tutte le ricchezze che possiede in cambio di un corpo sano. Già, perchè Philippe è tetraplegico e non sente nulla dal collo in giù. Driss e Philippe sono tutto l'opposto, bianco e nero, sano e malato, alto e basso, sboccato e raffinato, povero e ricco, delinquente e persona tutta d'un pezzo, ma queste differenze non contano nulla quando si crea quella particolare chimica. Driss è un puro, uno che non ha sovrastrutture, uno che non ragiona, uno che agisce d'istinto (andatelo a chiedere al vicino di casa), uno che dice quello che pensa e non pensa quello che dice. Per questo l'ha scelto Philippe, perchè non ha bisogno di compassione e di qualcuno che lo comprenda ma di qualcuno che lo faccia vivere, che lo pigli per il sedere anche senza svuotarglielo, che lo faccia ridere ed uscire da quella prigione che non è soltanto il suo corpo ma anche tutto quello che gli sta intorno, di qualcuno che lo faccia andare più veloce, a costo di modificare il motore della carrozzina. Perchè l'umorismo è il sale della vita ed anche se quello di Driss è di grana grossa poco male. E di umorismo ce n'è tanto in questo capolavoro, qualsiasi lato tragico è schermato dalla leggerezza, dalla semplicità, dall'ironia. E il cùlo svuotato, tanto per tornare sempre sullo stesso punto, è protagonista di una gag di straordinaria vis comica, così potente da far dimenticare completamente la tragedia che tale espressione nasconde. C'è una grazia inusuale che aleggia nella pellicola, sarà l'immensa colonna sonora (curata da Ludovico Einaudi), saranno le straordinarie interpretazioni dei due protagonisti (con un Cluzet- appena visto dal sottoscritto nel bellissimo Non dirlo a nessuno- impressionante), sarà la capacità di creare situazioni comiche come dio comanda tipo il ragazzino che torna a portare le brioches col la molletta nei capelli o il thè bollente versato nelle gambe, sarà la capacità dissacrante che investe tutto, dall'Arte (con il quadro di Driss venduto a 11.000 euro) all' Opera ( spettacolare Driss "ma è un albero che canta! voi siete tutti impazziti..."), dall' Handicap (praticamente tutto il film) alla Musica Classica, sarà quello che volete ma è raro provare una piacevolezza così nel seguire un film.
Quando poi nelle scene precedenti il meraviglioso finale- che sarà pure telefonato ma non ce ne frega niente- (come quando da giovani innamorati squillava finalmente quel telefono, e per quanto potevamo aspettarcelo l'emozione era intatta), dicevo nelle scene precedenti ho avuto una visione. In Philippe rimasto con quei baffetti non ho visto il Fuhrer, ma chi il Fuhrer l'ha sbeffeggiato. Sono convinto che a lui sto film sarebbe piaciuto, che l'avrebbe voluto interpretare, perchè nessuno più di lui ci ha raccontato la tragedia e la gioia con la stessa grazia. Avrebbe posato bastone e bombetta in terra e si sarebbe messo su quella carrozzina, vecchio Verdoux riuscito finalmente a fregare la vedova giusta ma ad un prezzo troppo alto. E magari a spingere quella carrozzina poteva esserci Buster, pronto lì a prenderlo in giro e trattarlo male ma incapace questa volta, l'unica nella sua vita, di trattenere quel sorriso che mai ci ha mostrato quando finalmente avrebbe visto Charles incontrare la donna che amava.
Ma non è comunque qua l'anima di Quasi Amici.
E' in quel volo in parapendio.
E non solo perchè Philippe torna nel luogo del delitto, non solo perchè cerca di trarre linfa vitale in una cosa che la vita gliel'ha distrutta, non solo perchè è una liberatoria elaborazione di un lutto che, ahimè, non sarà mai del tutto elaborato ma lo accompagnerà fino alla fine.
No, perchè è la reificazione massima del volere è potere.
Perchè quel volo, magari sulle note indimenticabili di un Nessun Dorma, qualcuno l'aveva già fatto prima, ma un conto è sognarlo, un altro farlo davvero. Perchè se le sensazioni possono essere le stesse, anzi, forse addirittura amplificate dal sogno, poi però quando ti svegli è tutto diverso. Hai visto le stesse cose, hai sentito l'aria sbatterti sulla faccia allo stesso modo, ma non hai gli occhi diversi da prima, non hai la pelle arrossata da piccole punture di felicità.
E Philippe ha dimostrato che quel mare dentro può esserlo anche fuori.
E che non sempre devono essere distinti lo scafandro e la farfalla.
Che lo scafandro può essere una farfalla.

13 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2012 21.23.12
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peppepetru  @  29/02/2012 09:41:37
   8 / 10
Al termine di questo film ti senti quasi rinato, come se ti depurasse di tutte le stupidaggini di questo mondo e ti spalanca la porta verso ciò che è realmente importante. Gli attori sono straordinari e ottima anche la regia. Assolutamente da vedere.

Tautotes  @  29/02/2012 00:06:38
   9 / 10
Il voto e' meritato. Film notevole, da oscar. Ironia, drammaticita', esistenza autentica. Da vedere.

Darksyders77  @  28/02/2012 23:59:36
   9 / 10
Leggendo i vari commenti su filmscoop,immaginavo di trovarmi innanzi ad un'ottima pellicola,di fatto è,che le aspettative sono state enormemente superate.Recitazione dei due,fantastica,una commedia molto intensa e allo stesso tempo divertente,imperdibile.

Podo  @  28/02/2012 20:01:55
   8½ / 10
L'amicizia che supera le barriere sociali e le limitazioni fisiche.
L'amicizia quella vera e disinteressata.
Io ho un debole per i film ispirati a storie vere ma questo è veramente molto bello.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  28/02/2012 13:22:07
   7 / 10
E' giunto il momento di commentarlo, solo perchè Atticus prima di me ha già espresso tutto ciò che penso e posso comodamente rimandare al suo commento.
Il film, per l'appunto, ha una solida base, tratta da una storia vera, di molto facile presa; ma è vero che se ne poteva fare anche scempio, con la solita retorica e gli schematismi da cinema commerciale, e il fatto che non sia avvenuto è un merito che gli va riconosciuto.
Complici del successo, come hanno detto in molti, sono le straordinarie prove attoriali di Sy e Cluzet (uno strano incrocio tra Paolo Rossi e Dustin Hoffman), nonchè l'approccio cinico e sincero al tema della disabilità ("Se succedesse a me, mi sparerei").
Insomma si lascia guardare con grande piacere, lo consiglierei praticamente a tutti.

Ah, approposito. Il titolo italiano fa veramente cag.are.

11 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2012 13.11.09
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  28/02/2012 12:38:59
   7½ / 10
Decisamente facile l'estremizzazione tra i due protagonisti: bianco e nero, ricco e povero, depresso e vitale, classica e disco music ecc. Vero è che al cinema gli opposti si attraggono da sempre. Però è troppo facile far funzionare un film con una base simile, se fossero appartenuti entrambi alla stessa classe sociale (cosa molto più veritiera) ci sarebbero stati ben altri sviluppi, ben più tristi.
Va dato atto ai registi di aver messo a punto una cosa rara di questi tempi: l'aver (mal)trattato l'handicap senza la tipica moraletta buonista del dolore in carrozzella, anzi le sferzate di cinica ironia sono il vero valore aggiunto di un film che, per il resto, non propone grosse novità.
Scritto benissimo e interpretato meglio, un film squisito e socialmente utile.
Tristezza cosmica nel costatare la scomparsa della commedia amara nel nostro cinema, ormai dedito da anni all'accoppiata tette-****, come dimostrano Brizzi e soci: questi film, un tempo, li facevamo noi e il mondo era ai nostri piedi... Quanto dolore!

11 risposte al commento
Ultima risposta 11/03/2012 23.13.26
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TheLegend  @  28/02/2012 04:40:44
   7 / 10
Non metto in dubbio che sia un buon film ma devo ammettere che non mi ha emozionato nel modo in cui mi sarei aspettato leggendo i commenti precedenti.
Alla fine gli aspetti psicologici non sono per niente approfonditi nella maniera giusta.
In alcune parti commedietta.

gianni1969  @  28/02/2012 03:13:35
   9½ / 10
era da tempo che a fine proiezione non sentivo uno scroscio di applausi cosi'. un opera semplicemente meravigliosa,emozionante nella sua semplicita'. mi chiedo come sia possibile escluderlo dall'oscar;forse gli americani avevano terrore di una doppietta francese(ho visto una separazione,bello ma un poco inferiore a questo). mi duole ammetterlo ma onore alla francia che sta' sfornando un capolavoro dietro l'altro,mentre noi naufraghiamo in un mare di m****

Andrea Cisonkik  @  28/02/2012 02:19:33
   7 / 10
una storia commovente.un amicizia genuina che si instaura tra due persone diverse non solo per lo stato di salute,uno tetraplegico l'altro normodotato,ma anche per condizione sociale e culturale.un'amicizia priva di ciò che forse rende il disabile davvero "disabile" ovvero il pietismo,e quindi un'amicizia che rende entrambi i protagonisti uguali.film realizzato molto bene,con scene divertenti e dialoghi bizzari che rendono il film piacevole e toccante allo stesso tempo.questi film inoltre evidenzia un altro aspetto importante dell'amicizia ovvero che entrambe le persone imparano e si migliorano attraverso essa riuscendo a superare i propri limiti e trovare nuove strade e stimoli nella vita.davvero una piacevole visione

spankina8  @  28/02/2012 00:58:40
   9½ / 10
Non perdetelo ragazzi..film toccante e comico allo stesso tempo..

jimclark82  @  28/02/2012 00:19:40
   10 / 10
Semplicemente un Capolavoro.
Non saper cogliere la grandiosità di questo film vuole dire non capire nulla o poco di cinema, al di là del gusto, al di là delle proprie passioni, questa pellicola incanta il pubblico di ogni età.
Rara espressione cinematografica che coniuga tematiche toccanti e profonde con una originale comicità.

lampard8  @  27/02/2012 23:42:53
   10 / 10
Per la prima volta nella mia vita esco dal cinema e dopo 10 minuti avevo voglia di riutilizzare il biglietto x rivederlo.

Non ci sono parole nè tantomeno aggettivi per definirlo, è un esempio di grande, anzi grandissimo cinema signori.

Ho ancora i brividi

nextam  @  27/02/2012 20:14:47
   9½ / 10
un film che consiglio di vedere a tutti... due ore di sano divertimento, intensita' e commozione. ti fa sentire meglio ! veramente bello.

gringo80pt  @  27/02/2012 12:42:34
   9½ / 10
Drammaticamente comico e semplicemente meraviglioso...

TRIONFO DELLA SERENITA'

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  27/02/2012 09:19:10
   9½ / 10
Uno dei film più veri e autentici prodotti da molto tempo a questa parte. Ho avuto il privilegio di vederlo con gli occhi di chi, non più tardi di 3 anni fa, è stato su una sedia a rotelle. Certo, nel mio caso tutto si è risolto, tuttavia ho provato sulla mia pelle cosa significa dipendere da chiunque per qualunque cosa, ma soprattutto ho provato cosa significa sentirsi la pietà altrui addosso: inutile, fastidiosa ma soprattutto tremendamente umiliante. Nell'istituto in cui sono stato ricoverato ho avuto la fortuna di avere un team qualificatissimo di fisioterapisti senza alcun pelo sullo stomaco, determinati, a volte brutali, spietati: in neanche 3 mesi m'hanno fatto buttar via la sedia a rotelle. Ricordo la sferzante ironia con cui trattavo tutte le sofferenze mie e altrui, unico sistema per poter sopravvivere perché unico modo per prendere un minimo di distanza da esse; ricordo la gioia irrefrenabile quando ho potuto girare liberamente con la sedia a rotelle dopo un mese di perfetto immobilismo su un letto d'ospedale; ricordo con quale determinazione avrei voluto morire se fossi stato condannato a rimanerci, su quella sedia; da quando sono tornato a camminare ho una fame di vivere che non riesco mai a saziare, ho una voglia di godere di tutto ciò che mi offre la vita senza moderazione o ritegno alcuno.

E' con questo stato d'animo che ho assistito a questa pellicola semplicemente straordinaria, giusta, senza concessione alcuna. Temo che solo i francesi potevano trattare con tanta laica asciuttezza un soggetto altrimenti facile preda di pietismo e miracolismi vari (ho apprezzato moltissimo che non ci sia l'ombra di un religioso in questa storia: ho imparato a rispettare chi bestemmia, odia e disprezza seriamente Dio perché non ha avuto un solo minuto di vita normale, altro che bellezza del Creato; così come sono trasalito di fronte all'approccio superstizioso e utilitarista di chi si affidava ad immagini sacre con lo stesso animo con cui avrebbe raccomandato se stesso o un parente stretto per un favore qualsiasi anelando a impossibili miracoli), e solo loro potevano affrontare temi sociali scottanti con una leggerezza narrativa e semantica che non inficia in alcun modo una profondità d'analisi senza concessioni. Ho quindi un atavico terrore del paventato remake italiano (per non parlare di quello americano)...

Venendo più strutturalmente al film, va detto che esso parte da una storia vera narrata da una delle più sensibili giornaliste della televisione francese, Mireille Dumas, che tempo addietro realizzò un toccante documentario sulla vicenda di un imprenditore francese tetraplegico trasferitosi in Marocco e del suo badante maghrebino. Da questa vicenda, e con l'intenzione precisa di gettare uno sguardo diverso sulla menomazione, i registi Nakache e Toledano (che ne hanno curato la splendida sceneggiatura di cui ho apprezzato la straordinaria struttura circolare) trasferiscono la storia a Parigi mettendo in efficace contrapposizione due mondi distantissimi: l'alta aristocrazia parigina e il mondo delle banlieu, bianchi e neri, laici di cultura cristiana e musulmani importati, letterari acculturati autoreferenziali e ignoranti lobotomizzati dai mass-media, ipocriti benestanti con schietti disperati, "alti" moralisti con "bassi" dignitosi. François Cluzet e Omar Sy (quest'ultimo compensato con un César che forse sarebbe stato meglio dare a entrambi ex-aequo) si gettano anima e corpo in una prova attoriale che non si limita a un perfetto esercizio di stile ma che sa trasmettere emozioni ed empatia a qualunque tipo di pubblico. Non da meno i personaggi di contorno, importantissimi in una commedia.

Tutto funziona meravigliosamente in questo film: ritmi serrati, colonna sonora da urlo (sia la parte originale, scritta ed eseguita dal nostro Ludovico Einaudi, che gli inserti esterni che coniugano con geniale divertimento gli Earth Wind and Fire con Vivaldi, Bach, Haendel e Wagner!), montaggio semplicemente perfetto, una fotografia da documentario che non rinuncia però a una pulizia e a una brillantezza davvero spettacolari. E su tutto, una raffica di dialoghi pungenti, ficcanti, divertenti e divertìti, colti e accessibili allo stesso tempo: un vero piacere per l'intelligenza e per l'anima, da tempo non assistevo a una così brillante sintesi tra livelli semantici tanto diversi tra loro. Nakache e Toledano riescono dunque nella "mission impossible" di rendere straordinario e non banale un soggetto già ampiamente esplorato nella storia del cinema come quello dell'amicizia virile, sia pure con una particolarità così caratterizzante.

Nessuna pecca per questa pellicola, allora? Purtroppo qualche riflessione critica la devo sollevare: fatto salvo lo sforzo encomiabile (e riuscitissimo) degli autori di lanciare un messaggio assolutamente positivo rispetto a problematiche tanto dure, non ho fatto a meno di chiedermi se questo soggetto avrebbe potuto funzionare se il tetraplegico non fosse stato ricchissimo e aristocratico ma un semplice impiegato da 1000/1500 Euro al mese. E se il travolgente personaggio interpretato da Omar Sy fosse stato un banale approfittatore come tanti. Nonostante ci sia dietro una storia vera, non ho potuto fare a meno di considerare con amarezza che "gli happy end esistono solo nei film": io stavo in sala con i miei amici sani spostandomi liberamente, la maggior parte dei miei compagni di sventura quando ero ricoverato non si alzerà mai più dalla sedia a rotelle e non avrà a disposizione una servitù a riverirli, né il problema di adattare una Maserati biturbo per spostarsi, bensì il senso di colpa di condizionare irrimediabilmente la vita di chi sta loro vicino magari arrabattandosi per arrivare a fine mese.
Purtroppo nella realtà non basta metter su una canzone travolgente per riprendersi il gusto di vivere. Purtroppo.

9 risposte al commento
Ultima risposta 29/02/2012 12.49.33
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gantz88  @  27/02/2012 08:15:49
   7½ / 10
un buon film profondo, in qualke punto pecca ,peccato xkè avrebbe ricevuto qualke nomination

riccardo181  @  27/02/2012 01:43:47
   10 / 10
Un film straordinario.

Entra nella mia top ten dei film piu belli di sempre.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  27/02/2012 01:24:22
   9½ / 10
Non ci son parole, vi dico solo che finalmente dopo tempo un film che vale davvero la pena di vedere...Ve lo consiglio vivamente ;)

Giulio422  @  27/02/2012 01:20:56
   7½ / 10
quasi 2 ore di film volate in un attimo, la storia coinvolge e non ci accorge che passa, merito proprio di un ottima sceneggiatura, divertente e riflessiva allo stesso tempo.

Senza mai cadere nel sentimentalismo strappalacrime, si tocca cmq un argomento serio e delicato.

Alla fine che può volere dalla vita un uomo infermo e confinato su una sedia a rotelle ?? una ragione per continuare a vivere... ed ecco che il ragazzo di periferia sbandato ma con un gran cuore e senso di umorismo riesce a dargli, una speranza per il futuro.

bravi gli attori, pellicola consigliata

Sbrillo  @  27/02/2012 01:09:25
   8½ / 10
questo film è stata una piacevole sorpresa....
l'interpretazione dei protagonista davvero buona, la trama semplice ma ben confezionata, colonna sonora bellissima....
film toccante, ironico, divertente e che fa riflettere allo stesso tempo...
(il che è un gran pregio...)
se poi si tien conto che è ispirato ad una storia vera (e il rischio molte volte delle storie vere è che siano dei mattoni allucinanti...) e che è riuscito ad interessare fino alla fine... beh... PROMOSSO A PIENI VOTI....

thetruth34  @  26/02/2012 23:49:33
   7½ / 10
anche se non sono un amante dei film francesi devo ammettere che questo mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. a differenza delle solite pellicole transalpine sempre un pò lente e piatte questo film sa far ridere, riflettere ed emozionare allo stesso tempo, mi è piaciuta anche la prestazione del badante Omar Sy divertente e mai scontato.

gandyovo  @  26/02/2012 23:08:34
   7½ / 10
con tematiche totalmente differenti, il film mi ha ricordato il recente the help. Adatto ad un grande pubblico ma un film ben fatto e ben confezionato, in cui non manca niente: le risate, i momenti piu drammatici, un po' d'azione, le tematiche sociali. Persino la fotografia in alcune scene si fa ricordare. Azzeccato.

ste88  @  26/02/2012 11:47:21
   9½ / 10
Veramente indimenticabile

tumbleweed  @  26/02/2012 11:17:21
   8 / 10
Film divertentissimo. E' vero che alcuni personaggi avrebbero avuto bisogno di essere più disegnati, ma gli attori principali sono stati bravi. Storia vera, disabilità "importante" ma mai appesantita (nel film almeno, poi la realtà è sempre un tantino diversa). Titolo in italiano vergognoso, ma non pensiamoci e gustiamoci il film e le musiche!

jiko  @  26/02/2012 11:00:57
   9½ / 10
Un film che riesce a divertire, emozionare, commuovere, era da tempo che non vedevo un film di rara bellezza come questo, riesce ad alternare momenti drammatici a risate liberatorie. Peccato, nemmeno uno straccio di nomination agli Oscar, avrebbe meritato. Da vedere, consigliatissimo.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  26/02/2012 10:50:26
   9½ / 10
Il miglior film che ho visto in questo inizio 2012.Decisamente.
Purtroppo non si sa se guadagnera' tanto in Italia,pero' abbiamo capito il perche' e' riuscito ad essere il perfetto avversario del cult Giu'AL Nord in Francia.
Toccante,originale nel trattare un tema toccato da molti film DRAMMATICI sfiorando sempre la soglia della commedia irriverente e lontano dal politically correct.Eravamo stufi di affrontare malattie e problemi fisici con pellicole strappa-lacrime..gia' Questioni DI Cuore e Si Puo' Fare,grandi film italiani di questo inizio millennio e 50/50 di Jonathan Levine hanno capito cosa si deve fare per convincere il pubblico,anche questo Intouchables(e mantenete il titolo originale per la miseria!)rientra nella stretta cerchia di film commoventi grazie alle riuscite e coinvolgenti interpretazioni dei personaggi non grazie al furbo script che cerca di far presa allo spettatore o alla regia virtuosa che vuole catturare il momento giusto per far scendere la lacrima.

E per questo si becca il 9 e mezzo.Andatelo a vedere.

Leonardo76  @  26/02/2012 09:57:01
   9 / 10
Ottima commedia buonista quasi a livello "Il piccolo Lord"

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
senza raggiungere livelli di ruffianeria eccessivi. In parole povere è fatto molto bene e si merita il successo che ha avuto in patria (chissà se da noi raggiungerà i 10milioni d'incasso) . Classico film da vedere di tanto in tanto per stare bene.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

franzcesco  @  26/02/2012 02:23:22
   7½ / 10
Ennesima dimostrazione della superiorità dei francesi nel fare le commedie nei nostri confronti...
Fa molto pensare il fatto che in Francia questo film ha fatto incassi strepitosi da record, come da noi Checco Zalone....
Film delicato, intenso e divertente.
Consigliatissimo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/04/2012 16.52.22
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ansedonia  @  25/02/2012 21:47:52
   9 / 10
Film molto bello, gradevole e scorrevole! I personaggi sono tutti perfetti. Mi conferma che i francesi sanno fare bellissimi film senza essere volgari o scadere in "bassezze" italiane. Speriamo stiano alla larga da remake...

annibalo  @  25/02/2012 18:34:47
   9 / 10
come il fumetto francese...il migliore

PHOENIX85  @  25/02/2012 16:11:09
   9 / 10
film come non se ne vedeva in giro da un bel po,non capisco come non abbia ricevuto candidature all'oscar,molto divertente,tante scene esilaranti e spassose ma anche momenti di riflessione che non fanno male

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  25/02/2012 15:32:13
   7½ / 10
Gradevolissima commedia che alterna molti momenti in cui si ride di gusto ad alcuni momenti più riflessivi ma senza scadere mai nel patetico. Le storie dei personaggi di contorno potevano essere sviluppate meglio però non si può biasimare la scelta di concentrarsi soltanto sui due protagonisti e soprattutto sul personaggio di Driss, interpretato da Omar Sy, vero e proprio mattatore di questo film.

liga1976  @  25/02/2012 14:26:54
   9 / 10
Film che fa ridere di gusto, al contrario di molte "commedie" italiane ,che allo stesso tempo fa riflettere molto, ho trovato i due protagonisti veramente straordinari....un solo aggettivo BELLISSIMO!

Avatar  @  25/02/2012 12:54:35
   9½ / 10
film eccellente,molto divertente,si ride veramente di gusto e fa anche riflettere,i francesi non sbagliano un colpo,consigliatissimo

Cecchino  @  25/02/2012 10:33:20
   8 / 10
L'ho trovato molto divertente, a tratti spassoso, capace di far ridere con intelligenza e allo stesso tempo di far riflettere ed emozionare.

Il personaggio di Driss è riuscitissimo e conquista immediatamente il nostro cuore (ispirato ad una storia vera), ottime le interpretazioni e mi è sembrato buono anche il doppiaggio.

Assolutamente consigliato, non perdetelo!

Unica nota "dolente" - vedi spoiler

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

ascot  @  25/02/2012 10:26:22
   9 / 10
concordo con i precedenti.
un film completo! si lascia seguire tra pianti di risate e commozione. le commedie in genere nn sono dei colossal ma lo definirei il colossal delle commedie :) E BRAVI I FRANCESI..

rospo10  @  25/02/2012 01:09:41
   9 / 10
bello , divertente , toccante , quando vedremo un film italiano cosi'?

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2012 11.42.01
Visualizza / Rispondi al commento
Ethian  @  25/02/2012 00:39:33
   9 / 10
Un film bellissimo. Toccante, commovente, con due attori sensazionali.
Al contrario di quello che si può pensare, il film è veramente divertente, si ride di più in questo che nelle commedie italiane, e questo film non è una commedia!
Nella mia top ten.

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