sole a catinelle (2013)

Vale la pena di vederlo se non altro per il tipico umorismo del protagonista che come consuetudine mette molto del suo nel reggere il film.Per passare una serata in allegria è l'ideale;da lodare anche la interpretazione del giovane dancs ,molto spontaneo alla sua prima apparizione

zalone ha il merita di saper far ridere e non e' poco,cmq non all'altezza dell'esordio ma leggermente meglio del secondo,la cosa insiegabile sono gli incassi

Capace di regalare qualche sorriso .

Il terzo film di Checco Zalone sinceramente non mi è parso all'altezza dei precedenti, specialmente del primo, e alcune delle battute migliori sono state già bruciate dal trailer (non vi aspettate sorprese, quindi).
Quindi un film piacevole, ma che fa al più sorridere e che fatico già a ricordarmi.

Non mi è piaciuto
E'un tipo di comicità che mi attira poco pur riconoscendo l'abilità di Zalone di reggere da solo un film sconclusionato come questo

proprio vero che in questo paese vanno avanti le *******te........
patetico

quando mi accingo a guardare un film, generalmente, mi aspetto altro.
cinque battute divertenti non possono giustificare una sufficienza.
molto meglio lo Zalone di Zelig. qui le sue canzoni diventano addirittura irritanti.
mi dispiace per Marco Paolini che, seppur arrivi a portare un contributo dignitoso, non esce indenne da questo film.

C'è gente che ha dato 10 a sto video, maremma spacco qualcosa.
Perché utilizzare tante parolacce? A che scopo? Un film dove i bambini vanno a guardarlo, ci sono altre parti che son davvero divertenti ma stop. C'erano gli spunti ma poi è diventato una *****.

Rivoglio Verdone.

SPOILER

Senza infamia e senza lode. ahimè nel panorama comico italiano è rimasto bene poco, ma Zalone si riconferma un buon attore del genere. Il livello è pressappoco lo stesso dei due film precedenti, la comicità non è delle più originali ma il prodotto finale è sicuramente buono. Le risate non mancano e si passano 90 minuti gradevoli.
6 +

...mediocre!

Nulla contro Zalone, ma il fatto che questo sia il film più visto di sempre in Italia la dice molto lunga sulla cultura, anche cinematografica, del belpaese.
Detto ciò veniamo al prodotto: film da divano e pop-corn in stile home-video per passare una serata abbastanza divertente. Nulla di più. Campionario di gag prevedibilissime e sempre dello stesso tipo (o freddure iperboliche o battute sui classici stereotipi tipo sesso,donne, religioni,culture,ecc..). Trama banale e scontata. Tutto già visto insomma. Decisamente inferiore al precedente. Come direbbe il grande Nanni Moretti: "Continuiamo così...facciamoci del male".

Rispetto per Zalone, ma il film mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. Parte ottimamente per quel che riguarda riguarda risate e intreccio, ma a una certa non fa altro che girare intorno, trascinarsi avanti in maniera ripetitiva e soprattutto, più ingenua che mai. Ok che l'ingenuità non dovrebbe costituire un'aggravante in film del genere (altrimenti, dove sarebbe la comicità?), ma essendo al terzo film del comico barese speravo in un qualcosa di più costruito e innovativo. Ad ogni modo, si ride.

SPOILER

Visto da meno di un mese e già non ricordo di cosa parla ... non ti lascia nulla ... d'accordo fa ridere ... ma ora scrivo il nome di uno che faceva ridere ma anche pensare ... CHAPLIN.

Sarà antidiluviana, però preferisco quel tipo di comicità, questa invece è vuota, fine a se stessa.

Checco Zalone fa centro un'altra volta e regala al pubblico il suo film più riuscito e "completo".
Rispetto alle pellicole precedenti "Sole a Catinelle" riesce anche a tenere banco con una storia non incentrata al 100% sul personaggio di Zalone.
Il bambino che recita la parte del figlio è straordinario e buona parte delle risate te le fai anche grazie a lui.

Che dire, una boccata d'ossigeno per il nostro cinema..senza orpelli chiccosi e snobbistici...ma con delle sane e panciose risate.

Consigliatissimo a chi piace la comicità di Zalone.

film molto divertente checco zalone è rimasto uno dei pochi che riesce ancora a far ridere la gente, film consigliato.

Rivoglio indietro i miei soldi.
Non si tratta di comicità di destra o di sinistra: il film fa schifo. E non fa ridere.
Come cavolo fanno a portarci i bambini, non lo so.

Un film dalla comicità prettamente televisiva, dove si va a ridere già sapendo come. Questo Zalone non è diverso da quelli che erano i film di Aldo Giovanni e Giacomo 10 anni prima di lui. Ci sarebbe pure una mezza trama che però alla fine viene semplicemente buttata via per concludere felicemente la vicenda. Qualche gag riuscita, molte altre meno.

Il solito Zalone, prendere o lasciare.
Resto convinto che la sua comicità sia più "adatta" (non che per gli altri non vada bene, sia chiaro) ad un pubblico prettamente pugliese, in quanto riesce sempre a cogliere bene i modi di fare e di "atteggiarsi" delle persone di quelle zone.

In questo caso il film cerca una via "particolare" affiancando al comico un ragazzino che deve sopportarlo o assecondarlo a seconda delle occasioni.
A tratti il film diverte e alcune battute sono decisamente riuscite, altre risultato forzate e un po' bambinesche.
Rispetto al primo film (e forse anche al secondo) si sceglie di semplificare ancora di più la trama e le ambizioni lasciando il campo a Checco, che riempie il film di battute e situazioni costruite soltanto per far scappare la risata.

Siamo insomma sicuramente una spanna sotto rispetto al primo film, anche se la sempre presente dose di humor politically scorrect

SPOILER e una confezione tutto sommato decorosa lo rendono sicuramente superiore a certi filmacci comici italiani che arrivano ultimamente nei cinema italiani.

Cinsigliato ai fan, strasconsigliato a chi non ha apprezzato i due precedenti film.

Il solito campianario di gag comiche di Zalone salvano un film che altrimenti non avrebbe ragione di esistere.Si radacchia

Credevo meglio, la trama è la solita semplice italianata, con situazioni improbabili e i soliti sentimenti da analizzare, le battute sono poche in più di quelle sentite nel trailer, anche se mi piace Zalone nei suoi film precedenti questo non supera il sei stretto.

Nulla di esilarante, l'ho trovato molto in linea con i precedenti. Nel secondo c'era anche una bozza di trama, che qua invece sparisce di nuovo per lasciare solo spazio a scenette comiche piu' o meno divertenti. Ogni tanto si sorride, ma certamente non si riesce a sbellicarsi dalle risate. Contenuti pressochè nulli.

Dei tre film di Zalone quest'ultimo magari non è il più esilarante ma decisamente è il più completo.
Una commedia godibile che richiama spesso e volentieri quelle di Sordi.
Il personaggio di Checco è il più convincente e divertente.
Le canzoni sono carine e sono la firma del comico di Zelig.
Intrattenimento più che sufficiente.

Zalone non stecca nemmeno sta volta, grazie alla sua simpatia leggera e genuina continua a collezionare record d'incassi.
Sulla linea d'onda dei suoi due precedenti lavori, Zalone mette in piedi una commedia divertente, non complicata, adatta ad un pubblico di qualsiasi età.
Straordinaria come sempre l'interpretazione di Checco, molto bravo anche il bambino.

P.S. Adoro Zalone, ma per favore non paragonatelo al Principe della risata

Piacevole come tutti gli altri anche se stavolta zalone e un pochino oscurato secondo me dalla bravura del bambino

Si ride di gusto in alcuni momenti, a denti stretti in altri, ma fa parte nel bene e nel male della comicità un pò demenziale (ma travolgente) di Zalone. In ogni caso da vedere !

Non sono un amante di questo genere di Film e sono entrato nella sala di proiezione con una aspettativa totalmente diversa da quella che ho adesso.
Il film tutto sommato mi è piaciuto, mi sono divertito e questo mi ha lasciato con una sensazione positiva e allegra. E' sempre bello smentire le proprie aspettative, ci si ricorda di quanto sono fragili a volte le nostre convinzioni su "certe cose" se queste "cose" non si vivono sulla propria pelle.
Fare ridere è difficile, nei film di questo genere è molto facile cadere nella volgarità o nella goliardia di battute stupide. Zalone riesce a valorizzare questo tipo di film che da stupidi diventano simpatici e piacevoli, con il suo atteggiamento da ingenuo e ignorante è uno dei pochi che riesce a toccare temi difficili da affrontare senza innescare quel famoso senso di disgusto che accumuna la critica intelligente. Zalone riesce a farsi perdonare battute al limite del razzismo, gesti volgari e parolacce. Zalone applica una comicità astuta, una comicità intelligente ma mascherata da un eccessiva semplicità, volgare senza mai apparire tale, una comicità popolare che riesce ad essere super partes e a far sorridere la maggioranza degli spettatori. Film leggero e molto ben riuscito!

Film che personalmente non mi ha fatto ridere, tranne forse 2 battute. Comicità troppo bambinesca e neanche quando cerca di essere un po' più volgare strappa sorrisi. 82 minuti di idee buttate alla rinfusa, una dietro l'altra, pur nella sua breve durata l'ho trovato noioso... Poi le sue canzoni in sottofondo creano veramente un'atmosfera da film per bambini...

ChEcco arriva al terzo capitolo e pur rimanendo fedele al suo zotico personaggio si sa rinnovare liberandosi della gag sulla differenza nord-sud. La risata è sì spesso grassa, ma la gag spesso è sottile, sottointendo un farsi beffa di alcune manie dei nostri tempi. Aspettiamo il quarto!

Bravi tutti da Zalone, al bambino,la zia.....film ovviamente divertente, ma con parecchi spunti di riflessione. Secondo me al pari degli altri film di Zalone.

sulla scia dei primi 2 film che ho visto con piacere, zalone ci riprova ma già da subito si vede che è solo un operazione commerciale per fare cassa, strappa pochissimi sorrisi e quasi tutti scontati, mi stupisce che alcuni siano arrivati a definirlo un capolavoro, ma è un film senza arte ne parte, una trama inesistente basta sulla battute e le smorfie di zalone, veramente mediocre.

Meglio del secondo, alla pari del primo, risate incessanti, tuttavia storia poco credibile e forse troppo leggera.

Checco fa di nuovo centro. Il film è un must per chi ha voglia di divertirsi e svagarsi. Le battute e le sitazioni sono divertenti, i sorrisi e le risate sono assicurati.

Abbastanza in linea con i film precedenti di Checco Zalone, riesce a divertire con battute semplici e con l'umorismo tipico del protagonista, toccando anche tematiche particolari, certo in maniera leggera (nel primo film c'erano i gay, nel secondo religioni/diversità tra popoli, in questo crisi economica/finanziaria).

Ideale come passatempo senza pretese e, considerando il target del vasto pubblico, mi sono sembrati azzeccati i messaggi di ottimismo nonostante la congiuntura negativa che tanti problemi sta creando nel popolo italiano.

E un film comico ed io ho riso per tutta la durata del film.

Non sono riuscita a vederlo fino alla fine....una buona commedia....ma certe battute mi hanno un po' stancato....

Commedia all'italiano sulle righe, sole a catinelle ritrova un checco brillante anche se un pò meno delle edizioni passate.. non di certo un film d'essay ma il giusto compromesso per passare un paio d'ore in allegria e senza pretese.. è giusto che il cinema sia anche questo..

Sorrisi più che risate, Checco Zalone si è specializzato nel fare sempre lo stesso film e spacciarlo per nuovo.
Una gag continua che rende il risultato finale una enorme caricatura.
Le doti recitative di Checco Zalone sono limitate ad interpretare il suo personaggio, che personalmente mi ha stancato

Bravo Checco! Sole a Catinelle è un film semplice, a tratti un pò banale, sufficientemente demenziale ma senza dubbio divertente. Tante le battute che si susseguono, molti i sorrisi che riesce a strappare. Se, poi, ci aggiungi delle (inaspettate) splendide location e qualche canzoncina dal testo strampalato, ecco che il successo è assicurato. Caro Checco continua così...

Film che si mantiene ai livelli piu che buoni dei precedenti.La storia di per se sarebbe anche banale,ma Zalone ,con la sua comicità fa si che passi in secondo piano a dispetto delle sue battute che diventano le protagoniste...Alcune geniali....come il figlio...PROMOSSO a pieni voti !

Sto ancora ridendo.. che altro aggiungere? ahahah battute e canzoni da morire dal ridere... idolo checca!!!

SPOILER

Il solito, frizzantissimo Zalone ci offre la (solita) commedia semplice e dal divertimento assicurato, che si differenzia dagli altri cinepanettoni di genere proprio perché - almeno in alcuni momenti - riesce davvero a far ridere (a crepapelle).

Le frecciatine alla figura dello psicologo dell'adolescente, di cui si sottolinea con ferocia l'assoluta inutilità, la parte più riuscita dell'intera pellicola... un successo annunciato

Per quanto mi riguarda il voto di questo film è molto semplice:

Il film in sé è davvero banale, e non arriva alla sufficienza.

Però effettivamente ci sono svariate battute molto ben riuscite (di cui la maggior parte purtroppo già viste nelle varie anteprime), che strappano risate.

Film che fa abbastanza ridere, ma che nel complesso non è un gran film

sto ancora piangendo dal ridere!!!! Zalone....
BEST

andrò controcorrente, però questo per me è il migliore dei 3! Anche se un confronto forse rischia di sminuire parte del buon lavoro che sta facendo Checco!

Continua ad imbroccare film Checco Zalone, con la sua comicità semplice, efficace e nella giusta maniera furbetta, e sembra chiaro che questo è il suo momento dato che affossa gli incassi degli ormai deperiti cinepanettoni di De Sica-Boldi-Pieraccioni & company e delle striminzite ultime uscite di Verdone e AGG (che comunque nei loro periodi d'oro gli erano superiori).
La formula meteorologica del titolo, come una sorta di rito scaramantico, rimane invariata e stavolta si fa riferimento a un sole a catinelle che denuncia il furbissimo apparato ottimistico del film in tempi di crisi.
Zalone, che non è fesso, sapendo di attirare al cinema milioni di italiani, decide di mandarli a casa, oltre che col sorriso per le tipiche battute da ignorante meridionale, anche con la latente speranza che questa crisi un giorno si supererà, basta avere fiducia.
Il film comunque fa ridere, ed è quello che conta: storpiature dell'italiano di Totò-iana memoria, il solito confronto/scontro tra estrazioni diverse, una leggera riflessione sui Trimalcioni del nuovo millennio e due tre canzoni demenziali. Vale però lo stesso appunto fatto per Che bella giornata: attenzione a non abbassare la guardia e a non cullarci troppo sul ritratto, tutto sommato bonario, che si fa di noi italiani.
Una volta nelle commedie eravamo dei dongiovanni cinici e bastard.i, oggi siamo dei rincogl.ioniti analfabeti che si accontentano di tirare avanti.
Non ci rassegniamo agli stereotipi, cerchiamo di cambiarCi.

Buon film di Zalone, anche se c'e' da dire che le batute migliori son quelle del trailer.
A me personalmente quello che è piaciuto di più è il secondo.

Zalone si riconferma per la terza volta, è senza dubbio il comico italiano del momento, un fenomeno nazional popolare che ricalca in toto la condizione economica del paese, ovviamente, con la sua ironia da mediocre. La battuta finale vale da sola il prezzo del biglietto.

le battute e le risate non mancano, buchi sulla sceneggiatura qua e la, ma zalone centra l'argomento crisi e lo rappresenta in pieno recitando questo film.

Checco Zalone colpisce nel segno puntando forte sull'argomento CRISI.
Scherza sulla finanza e sullo schifo dell' Italia nel modo migliore e come solo lui e Crozza sanno fare al giorno d'oggi.

Terzo film "atmosferico" di Zalone che stavolta si mette a confronto con il figlio, costretti dagli eventi a fare un viaggio insieme...in Molise!
Classica sequela di gag dialettali quasi tutte riuscite.
La storia è ancora piu' debole delle precedenti e ad un certo punto sembra subire un arresto improvviso... si parlava di corruzione, la polzia era a conoscenza dei fatti, ci si poteva aspettare qualche nuovo malinteso finale...e invece i personaggi escono da dove sono entrati.
Per il momento Zalone riesce ancora a tenere in piedi il film...per il momento...

Zalone in questo film fa ridere come sempre: dalle sue espressioni facciali ad alcune battute davvero divertenti.

SPOILER
Insomma, film assolutamente piacevole, simpatico, uno Zalone che non delude.

Dopo Cado dalle Nubi, Zalone torna al cinema con una commedia che stravolge le tematiche sollevate nel suo precedente lavoro. Il pessimismo lascia spazio ad un ottimismo incarnato dal protagonista della sua nuova pellicola, che non perde mai il sorriso malgrado ogni sfera della propria vita vada a a rotoli. Struttura, organicità e trama si piegano davanti alla necessità di far divertire attraverso sketch riusciti, anche se inseriti in situazioni eccessivamente inverosimili. Acqua a Catinelle però, costringe anche lo spettatore più smaliziato a chiudere il proprio occhio critico e a "farsi una risata" con quel gusto mai volgare che alleggerisce il peso di tale cecità parziale. La forza del film risiede nella sua capacità di generare un'ondata di spensieratezza e semplicità che investe lo spettatore durante la visione. In un'epoca in cui qualsiasi cosa viene problematizzata, Zalone risponde con la sua ingenuità, riuscendo ad irridere i "santoni" del nostro tempo (economisti, psicologi, guru). Proprio quello che ci voleva...

Al di sopra delle mie aspettative.
Una commedia "sociale" leggera divertente ed intelligente.
Bravo Checco.

Vedo voti stratosferici! Commedia simpatica ma senza pretese, Zalone è simpatico ma non si va oltre la sufficienza piena.

Divertente ma inferiore ai primi due.

Inferiore al primo ma sicuramente meglio del secondo, Checco è sempre in gran forma, si ride dall'inizio alla fine.

Dopo un mediocre Cado dalle nubi, dopo un decente Che bella giornata, ecco che arriva un buon Sole a Catinelle.
A parere mio questo è il miglior film di Zalone fino ad adesso anche se la trama è molto più frammentaria rispetto ai suoi precedenti due film.
Si ride molto e di gusto anche di cose che non farebbero ridere di norma, questa è forse la forza più grande che possiede Zalone, rendere semplici le complicate vicende di tutti i giorni.
Inoltre la trama riguarda molte cose del nostro tempo: la crisi, la mancanza di lavoro, le problematiche famigliari. Cose che possiamo tutti identificarci, una scelta se vogliamo furba ma azzeccata.
Un merito ha l'attore che interpreta il figlio di Zalone; un'interpretazione magistrale, molto comica nella sua semplicità, di forte impatto sia sullo spettatore, sia sul personaggio di Checco.
Una commedia leggera e con una volgarità semplice e spontanea, non ricercata a tutti costi solo per strappare una risata come i cinepanettoni di Boldi e De Sica, un salvagente per gli incassi mediocri del cinema italiano di quest'anno.
Consigliatissimo, non rimarrete delusi.

Grandissimo checco ancque questa volta un bell'8 è più che meritato! ai criticoni: prima di sparlare dimostrate di saper fare di meglio! altrimenti è solo INVIDIA

Grande Checco ! Film assolutamente da vedere. Si ride dall' inizio alla fine !!

Da Checco Zalone non mi aspetto una trama complicata..mi aspetto che mi faccia divertire con le sue battute da italiano medio...mi ritengo più che soddisfatto

io non starei li a perdermi in concetti da filmografi,critici,esperti della settima arte, anzi lo dico alla zalone....e fatti due risate come si deve.
quello e' lo scopo del film e ci riesce perfettamente.
Bravo checco,spero che continui a saper far ridere cosi'

Carino e si ride. Però inferiore ai precedenti. Con quello che c'è in giro, specie di stampo italiano, è comunque oro che cola.

Sempre simpatico Checco. Film leggero e godibile

Cominciamo col dire che non aver messo nel sito la durata (82 minuti di orologio) a posteriori è stata una buona scelta; 82 minuti di film significa che non si ha nulla da dire e la si vuol fare finita in fretta, che è esattamente ciò che è successo.
Continuiamo col dire che questo film non è un film, nel senso che la "trama" che lega il vero protagonista di questo film (ovverosia gli sketch di Zalone) è talmente debole e ridicola che potevano direttamente fare a meno di metterla, comprese le prove attoriali imbarazzanti (buono il bambino tutto sommato).
Sugli sketch che si può dire....alcuni venuti bene, altri meno, ma la questione è molto soggettiva; io ero talmente demoralizzato dalla mancanza di un filo logico che obiettivamente non ero nelle migliori condizioni psicologiche per ridere assieme agli altri, per cui ho notato un interessante fenomeno sociologico: la gente che va a vedere Zalone è già mentalmente predisposta a ridere, per cui basta una spintarella, una battuta, un qualsiasi borbottio in dialetto a far partire la risata...se al posto del buon Checco ci fosse qualcun altro di sconosciuto che fa le stesse battute con le stesse facce, il risultato sarebbe molto diverso (e qui chiudo il mio excursus sul funzionamento di quella splendida macchina che è il cervello umano).
In conclusione...sarebbe stata una discreta prova attoriale da teatro, ma se devo valutarla come film questo "Sole a catinelle" è un'accozzaglia di delusioni, e il precipizio tecnico e qualitativo rispetto a "che bella giornata" è impressionante e francamente preoccupante, fermo restando la mia stima personale verso Nunziante e Zalone che considero due artisti di altissimo livello

Che dire bello ma dai commenti mi aspettavo qualcosa di più. La domanda che si fanno tutti è; é meglio o no degli altri 2? La risposta è no per me senza dubbi, però è da vedere merita...

Geniale come al solito! Checco Zalone una garanzia.

Film azzecca le mie aspettative, fa ridere dall'inizio alla fine, certo leggero anche se non tanto dato gli argomenti trattati.
Poi certo chi non piace il genere o preferisce film seri il mio voto è troppo alto.

E' un film godibilissimo che conferma tutto sommato gli ingredienti di base delle altre pellicole di Zalone. Non ha la pretesa, nè la capacità (per ora) per rifondare la commedia all'italiana, quella vera, perchè non ne ha la cattiveria, malgrado gli spunti non manchino. Il personaggio di Zalone nella goffaggine e grettezza suscita simpatia e non la cialtroneria a volte spregevole dei personaggi sordiani. Però funziona, si ride per quell'ora e mezza in piena spensieratezza. A livello commerciale nulla da dire, la formula paga ancora bene, per ora.

divertente, non ripetitivo, non banale e una storia tenera. checco zalone ritorna al cinema in grande spolvero con un film che sicuramente sarà campione d'incassi. battute molto divertenti e attori molto bravi

Avevo visto 30 minuti del suo primo film e non mi era piaciuto per niente.
Con tutti i pregiudizi del caso sono andato a vedere questa sua 3a saga e sono rimasto ampiamente soddisfatto. Ripetersi non è facile ed inoltre si ride moltissimo (un paio di scene sono da delirio): scorre molto bene, non addormenta, trama veloce e comprensibile.

RICREDUTO

Un film gradevole che suscita tanti sorrisi, tuttavia inferiore ai precedenti. Bravo comunque Zalone con il suo personaggio che rispecchia e irride la realtà d'oggi.

è sempre un piacere vedere un film di Checco Zalone, divertente senza essere volgare.

inferiore ai precedenti, risate vere poche, piu che altro sorrisi

il buon Checco non si smentisce mai!!!!!

buon film, buone battute e la sua faccia da "scemo" è sempre la numero 1

inferiore al suo primo film Cado dalle nubi, al pari con il suo secondo

Sicuramente inferiore a "Che bella giornata", il film strappa qualche risata senza annoiare. Piacevole per trascorrere due spensierate. Niente di più.

non cercate in questo film profondi significati,come in molti schetch di zalone qui si ride de panza,con la battuta greve,che siamo abituati a conoscere e che apprezzo.

Al suo terzo film, Zalone sceglie una via comoda, diciamo all'acqua di rose, per affrontare certe tematiche sociali. Non c'è da stupirsi, però, se ricorda più Muccino che Pieraccioni. Non è un limite, ma rischia di esserlo. All'inizio sembra celebrare indirettamente il Sordi de "Il medico della mutua", poi pencola pericolosamente verso la commedia furbetta tipo padre s.f.i.g.a.t.o/ragazzino, fino a cercare una direzione più matura. Peccato per i siparietti canori, a volte imbarazzanti, perché il mondo dei vip in balìa di ipocrite serate di beneficenza è reso benissimo. Come del resto funziona questo mix di vecchio e nuovo, quel cauto ma non troppo ottimismo italico mentre affronta ogni sfida - e debito - pur di vivere comodamente.
Allegoria sui privilegi sbattuti in faccia in tempi di crisi, "Sole a catinelle" è meno compatto e convincente del precedente, regalando comunque momenti riusciti v. la parodia del comunismo - ehm sembra una Palombella rossa da box office - e lo sfottò del coming out per bocca di un bambino (per l'Italia è già molto).
Tra una canzone di Francois Hardy e uno smaccato meeting a Portofino, il finale gioca proprio sul disappunto di Zalone di non poter affrontare certi temi ad alto rischio per non perdere un pubblico affezionato più propenso a ridere che a pensare. Forse dovremmo spiegargli che la commedia all'italiana di una volta, di cui forse non sarà l'erede, sapeva far ridere pur essendo sarcastica, sardonica, satirica, insomma piuttosto fetente. "Sole a catinelle" dà l'impressione invece di un buon film mancato.
Ma è sicuramente più utile e realista del manierismo Chapliniano dell'ultimo Amelio, quando il sorriso di Albanese sì si spegne in bocca

Leggerissimo e mai tedioso. Risate assicurate, davvero aria fresca nel panorama delle commedie all'italiana. Promosso