the wolf of wall street regia di Martin Scorsese USA 2013
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the wolf of wall street (2013)

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locandina del film THE WOLF OF WALL STREET

Titolo Originale: THE WOLF OF WALL STREET

RegiaMartin Scorsese

InterpretiLeonardo DiCaprio, Jonah Hill, Jon Bernthal, Margot Robbie, Jean Dujardin, Justin Wheelon, Kyle Chandler, Rob Reiner, P.J. Byrne, Jon Favreau, Matthew McConaughey

Durata: -
NazionalitàUSA 2013
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2014

•  Altri film di Martin Scorsese

Trama del film The wolf of wall street

Jordan Belfort è un broker cocainomane e nevrotico nella New York degli anni Novanta. Assunto dalla L.F. Rothschild il 19 ottobre del 1987 e iniziato alla 'masturbazione' finanziaria da Mark Hanna, yuppie di successo col vizio della cocaina e dell'onanismo, è digerito e rigettato da Wall Street lo stesso giorno in seguito al collasso del mercato. Ambizioso e famelico, risale la china e fonda la Stratton Oakmont, agenzia di brokeraggio che rapidamente gli assicura fortuna, denaro, donne, amici, nemici e (tanta) droga. Separato dalla prima moglie, troppo rigorista per reggere gli eccessi del consorte, Jordan corteggia e sposa in seconde nozze la bella Naomi, che non tarda a regalare due eredi al suo regno poggiato sull'estorsione criminale dell'alta finanza e la ricerca sfrenata del piacere. Ma ogni onda cavalcata ha il suo punto di rottura. Perduti moglie, amici e rotta di navigazione, Jordan si infrangerà contro se stesso, l'inchiesta dell'FBI e la dipendenza da una vita 'tagliata' con cocaina e morfina.

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Voto Visitatori:   7,78 / 10 (289 voti)7,78Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior attore in un film commedia o musicale (Leonardo DiCaprio)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
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Voti e commenti su The wolf of wall street, 289 opinioni inserite

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CyberDave  @  22/07/2014 23:20:01
   8 / 10
Finalmente sono riuscito a vederlo, avevo un pò paura della durata, dato il tema trattato pensavo potesse annoiare un pochino invece assolutamente no.
Di Caprio ormai è nettamente il migliore qualunque parte faccia, in più questa del ricco e viziato gli si addice particolarmente.
Sesso, droga, donne stupende, in pratica il sogno americano portato all'eccesso, tutti lo abbiamo invidiato, soprattutto per la rapidità con la quale raggiunge il successo.
Poi ovviamente dopo un ascesa cosi rapida deve per forza arrivare anche la discesa, lenta ma inesorabile, un pò come accadde con Boston George.
Un film assolutamente da vedere e da gustare sotto ogni aspetto. Strepitoso.

Curiosity  @  20/07/2014 21:03:25
   6½ / 10
Di Caprio è eccezionale,siamo tutti d'accordo. Ma il film è trooooppo lungo e la storia essenzialmente anche abbastanza banale se ci si pensa.

Insomma l'american dream classico.

Il normale ragazzo, che diventa poi ricco, si s******* tuttto in donne, droga e stravizi e poi viene bevuto dall' IRS (la finanza) americana.

alanwake  @  16/07/2014 16:43:00
   8 / 10
Gran film, per me il migliore del solitamente un po' sopravalutato (seppur bravo)Scorsese (sempre secondo il mio punto di vista, ovviamente). Si fa fatica a credere che sia diretto da un così attempato regista, vista la verve, l'inventiva, il ritmo che permea questo film. Bravissimo Di Caprio, ma anche i comprimari non scherzano; cresce per me il rammarico che il film sulla vita del grande Steve Jobs non sia stato dato in mano al buon Martin, visti i risultati ottenuti con questo...

Invia una mail all'autore del commento brabus  @  11/07/2014 19:00:06
   9½ / 10
è perfetto!!!!!!!!

floyd80  @  10/07/2014 15:27:12
   8 / 10
Droga, sesso, soldi e ancora droga...
Un film viscerale, pieno di colori, che non si ferma mai, con un Leonardo Di Caprio in forma insieme a tutti i suoi comprimari (sorprendente J. Hill).
A tratti sembra "Quei bravi ragazzi" soprattutto quando il protagonista parla rivolto allo spettatore in direzione della telecamera.
La regia è un'inventiva dietro l'altra, sembra un film girato da un trentenne tanto che è adrenalinico e innovativo.
Un film grandioso, probabilmente il migliore del 2014.

osservator2000  @  09/07/2014 22:39:53
   7½ / 10
Tutta la volgarità, il materialismo e il cinismo, ma anche la forza irrefrenabile di un campione del capitalismo selvaggio, messa in scena con straordinaria forza estetica e visuale. Una storia che vuol essere simbolica, ovviamente, e ci riesce, per molti versi. Ancora una dimostrazione dell'indubbio talento cinematografico di Scorsese. Ma soprattutto, una ulteriore straordinaria prova delle qualità interpretative di Leonardo di Caprio.

Trixter  @  25/06/2014 21:19:06
   6½ / 10
Prima di questo film nessuno (o quasi) sapeva chi fosse Jordan Belfort. E a nessu no della vita, dell'ascesa e del declino di Belfort fregava un beneamato ciufolo. Scorsese, attraverso un Dicaprio in stato di grazia, ripercorre un pezzo di vita del broker, e lo fa nella maniera più urlata, sguaiata, kitch e pacchiana possibile.
Dopo tre ore abbondanti di visione saprete che Belfort, prima di tutto, è un drogato, cocainomane, sessuomane, festaiolo, segajolo, laido e truffatore. E con lui, lo stuolo di singolari personaggi che animeranno gli uffici della Stratton, le sue feste, le sue serate, continuamente riproposte dal regista.
Insomma, la pellicola vale una visione, quanto meno per godersi il one-man-show di Leo Di Caprio, ma non urlerei al capolavoro.

Charlie Firpo  @  21/06/2014 10:04:17
   10 / 10
Gran film di Scorsese sugli avidi lupi che sia aggirano a Wall Street, in particolare la storia vera dell'ascesa e declino e di nuovo ascesa di Jordan Belfort un broker sciacallo di scarse capacità tecniche e morali ma enormi capacità di imbonitore capace di vendere a peso d'oro anche il letame, interpretato magnificamente da un Di Caprio brillante e decisamente in palla, altro che oscar... la stupida statuetta assegnata dalle major non significa un caxxo e se fossi in lui quando decideranno di dargliela gli direi ficcatevela pure nel kulo.

Insomma assistiamo a una vita di sregolatezze, droga, tradimenti, fiumi di denaro, evasione e scopate da tutte le parti per non parlare del totale disprezzo dei poveri risparmiatori abbindolati e spesso rovinati senza alcun rimorso a riguardo. Quello che sorprende di più della fulminea cavalcata di questo Belfort è che dopo la caduta ha saputo risorgere dalle sue ceneri come la mitologica fenice e oggi dopo aver scontato una pena ridicola di circa 3 anni (si può dire una picolla vacanza nei petinenziari federali) è ritornato a macinare milioni su milioni di dollari in seminari e conferenze ammassando denaro come e più di prima. La morale è "chissenefrega delle regole, di una vita di sacrifici e di tutto il resto, tanto alla fine crepiamo tutti... quindi è meglio fare i soldi subito e spassarsela il più possibile in mezzo al lusso più sfrenato" e la redenzione di tale personaggio è una boiata, Belfort quello vero è sempre lo stesso, si è dato solamente una calmata per via dell' età non più giovanissima e per essere già stato pizzicato, ma un predatore rimane sempre un predatore è un' fatto istintivo che una persona si porta dentro e questi lupi in un modo o nell' altro non hanno nessun problema a squartare le sciocche pecore che gli si piazzano davanti ! Possiamo dire che in sostanza questo è il VERO avvertimento che trasmette il film, fate attenzione sempre e in ogni circostanza e in special modo in un' ambiente di squali qual' è la finanza.

In conclusione è sicuramente il miglior film dell' anno, dura la bellezza di 3 ore ma che scivolano via che è un vero piacere !!!


P.S il vero Jordan Belfort compare alla fine del film, è quello che introduce Di Caprio sul palco alla fine prima dei titoli di coda.

vale1984  @  08/06/2014 00:11:28
   7½ / 10
Un bel film, davvero ben fatto e con un protagonista che riesce a farsi odiare e amare contemporaneamente, un attore davvero magnifico che è cresciuto tanto e che adesso meriterebbe oscar ad ogni film che fa. Assurdo mondo fatto di soldi, donne, droga e adrenalina in una città che vive di eccessi...

likely  @  04/06/2014 05:59:11
   10 / 10
Un film magnifico. Bellissimo. La bravura di tutti gli attori, Di Caprio in primis, ovviamente, e lo straordinario talento di Scorsese, hanno reso una storia che, di per sé, sarebbe banale - un uomo che dal niente diventa ricco, vendendo fumo - ed anche poco interessante, trattando di un tema complesso e sconosciuto ai più quale è il mondo della finanza, assolutamente incredibile. Appassionante, emozionante, avvincente, capace di tenere incollato lo spettatore allo schermo per ben 180 fottuti, pazzeschi minuti. Non è solo il racconto di un agente di borsa, è l'ascesa di un mito, divorato dalla sete di vita; una sete che non si placa con i soldi, dannazione e divertimento al tempo stesso, un divertimento nero, cupo, fatto di droga, sesso occasionale, viaggi mentali, stati d'animo sfrenati e disinibiti. Una sete di vita libera, incondizionata, trascorsa a fregare gli altri e se stessi, ma così potente da spingere il protagonista, in fondo, a non redimersi e a non pentirsi mai delle proprie scelte. Perché forse toccare il fondo e poi risalire, è il fine di quest'uomo intelligente e scaltro, che si prende tutto ciò che di meglio l'esistenza può offrire, anche se per breve tempo. Questo film è la superba visione di un mondo che ti inghiotte con i suoi eccessi, con i suoi inganni, attraverso un lupo che Scorsese sembra amare ed idolatrare nonostante non persegua nobili fini. Forse è per questo che non gli hanno voluto dare l'oscar, perché in fondo non condanna veramente questa strabiliante ed incredibile vita. Ed hanno preferito rifilarlo a quella schifezza, seppur italiana, soporifera e terribilmente pesante de "La grande bellezza". Hanno seguito la scia di tutti coloro che qui si sono permessi di dare un voto basso a questo capolavoro; e al quale mi sento di dire, non venite qui a votare film di cui non capite un bel niente. Fate qualcosa di più adatto alla vostra portata. Di sicuro non guardare capolavori come questo.

scoopy-doo  @  02/06/2014 11:45:13
   7½ / 10
film pieno di esagerazioni, ma si avverte anche un pochetto di noia in alcuni momenti.

marco10  @  01/06/2014 12:49:08
   9½ / 10
un capisco tutte queste critiche, in 3 ore non mi sono annoiato neanche per un secondo e probabilmente è il miglior film dell accoppiata scorzese di caprio

Mr. Threepwood  @  16/05/2014 21:38:49
   9 / 10
Davvero molto lungo (dura quasi 3 ore se non sbaglio) ma non annoia mai. E' un film che vale assolutamente la visione anche perchè va a collocarsi tra i top credo nel suo genere. Super Di Caprio

bluechip  @  03/05/2014 04:44:15
   9½ / 10
Il connubio tra Scorsese e Di Caprio continua ad essere di grande qualità anche in questo film. La vera storia di Jordan Belfort viene portata nella sua interezza (stando alle interviste al vero protagonista) senza troppi fronzoli. Una vita al massimo, con episodi al limite dell' inverosimile, ma comunque con una morale di fondo che si palesa interamente a fine film.
La tecnica di Scorsese è sempre perfetta, tre ore che scorrono velocemente e senza alcuna pesantezza, portando il realismo di una vita da sogno ma "malata" con una serie di colpi di scena. Ottima fotografia, buono e non azzardato il ricorso agli effetti speciali.

sagara89  @  28/04/2014 23:03:57
   7 / 10
una commedia divertente ma niente di piu..3 ore poi e' una vera esagerazione

krypton  @  27/04/2014 23:02:29
   5 / 10
Soldi, sesso e droga: ecco le tre parole magiche del cinema contemporaneo. Scorsese sembra averlo ben capito: prendiamo "Una notte da leoni", rivisitiamolo in salsa più glamour per attirare il pubblico più "maturo" ed il successo sarà garantito. Nessuna critica seria al discutibile sistema finanziario americano, nessun riferimento agli scandali di Wall Street (vedi Madoff)...il protagonista poteva essere un ricco avvocato, medico, diplomatico, nulla sarebbe cambiato. Solo e soltanto tre ore di soldi, sesso e droga.

Peccato non esista un Oscar alla superficialità, quello Scorsese l'avrebbe sicuramente vinto...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/04/2014 14:03:17
   6½ / 10
La prima ora e quaranta, ovvero pressapoco la durata media di un film normale, è a dir poco tremenda, nauseante, quasi inguardabile, sembra girata più che da Martin Scorsese regista di "Taxi Driver" e "Casinò" da un Martin Scorsese "wannabe": un collage interminabile, vuoto, ripetitivo, eccessivo, spossante e volgare oltremisura di alcool, droga, scòpate, pòmpini, battutacce e siparietti squallidi che fanno tutto tranne che ridere o divertire o interessare; io solitamente sono un amante degli eccessi, ma qui si è andati davvero troppo oltre primo per la maniera esagerata con cui vengono pompate le immagini ed estremizzate certe situazioni, secondo perchè dinamiche del genere sono interessanti all'inizio poi basta (ripeto, i primi cento minuti di film seguono tutti questa linea, sottolineo, cento minuti), terzo perchè la cosa ai fini della trama è rilevante fino ad un certo punto (e se così non fosse cento minuti sono comunque troppi) e quarto perchè la trama stessa viene completamente inghiottita da questa pseudo-pornografia che ribadisco sembra messa lì più per apparire che per necessità.
Niente emerge da questa prima parte, o meglio emergono gli eccessi ed i valori dei personaggi protagonisti, ma c'era davvero bisogno di allungare il brodo in maniera così tanto esplicita e ripetitiva quando lo stesso grande regista era riuscito vent'anni prima, con "Quei Bravi Ragazzi", a condensare magnificamente trent'anni di mafia parlando di tutto e di più in appena due ore scarse?
Davvero, un Martin Scorsese irriconoscibile, durante la visione si stenta a crederci che dietro la mdp ci sia lui. Poi però le cose cambiano, improvvisamente; finito il repertorio di tette e cùli vari (che per carità non mi dispiacciono affatto, ma se vado a vedere un film che si chiama "The Wolf of Wall Street" diretto da Scorsese e con protagonista Di Caprio, pretendere di più è lecito) la storia, che fino a prima era meno di un contorno, comincia finalmente ad emergere piano piano, e Scorsese torna ad essere il grande cantastorie che è sempre stato (al punto che pure la scena in cui Di Caprio e Hill assumono il flacone di tranquillanti, un'altra sequenza che in teoria si aggiungerebbe alle tante già viste fino a prima, risulta già meno inutile e più divertente). Nella rimanente ora e venti assistiamo al precipitarsi degli eventi (con il declino parziale del protagonista), i dialoghi cominciano a farsi molto più interessanti ed avvincenti, e Scorsese sfoggia tutta la sua maestria di narratore: inquadrature e piani sequenza bellissimi con un'attenzione maniacale per ogni minimo dettaglio, montaggio frenetico, colonna sonora non-stop, elementi che insieme alla recitazione dapprima standard e poi sensazionale di Di Caprio (vedere la scena con gli agenti nello yacht, il discorso in ufficio o la scena finale, giusto per citarne un paio) ipnotizzano lo spettatore per tutto il resto della durata per poi lasciarlo sui titoli di coda desideroso che il film fosse durato altre tre ore.
Suona strano certo, eppure è così: prima parte talmente vuota e noiosa che ti invoglia a spegnere, seconda parte invece che vorresti non finisse mai.

Ed è questo il problema: perchè fare un film di tre ore quando bastava una mezz'oretta con i vari eccessi e poi via con tutto il resto?
Io direi per accontentare un pubblico che ormai si diverte con poco, oppure il bisogno di trasgredire ad ogni regola per far parlare di sè e vendere ancor di più il prodotto. Ma davvero Martin Scorsese sentiva il bisogno di ricorrerea certi stratagemmi? Non direi proprio... quindi ancora non mi spiego questo temporaneo scivolone iniziale che, per quanto mi riguarda, da un regista come Scorsese è del tutto inaccettabile. Perchè credetemi se vi dico che in quei cento inutili minuti iniziali (non tutti, ma nel complesso) la mano del grande regista italo-americano proprio non esiste (se non nel costante cinismo) e anzi porta a domandarsi come mai si sia abbassato così tanto. Ripeto, la prima parte sembra girata da un'aspirante Scorsese/Tarantino qualunque.

Probabilmente tra dieci anni sarà considerato un capolavoro ancor più di adesso; io per ora mi limito a dire che è complessivamente un buon film (tutt'altro che un capolavoro) con una prima parte vomitevole e una seconda parte molto bella.
Ad ogni modo, Martin Scorsese è riuscito a vendere penne migliori.

Alla prossima visione.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  19/04/2014 16:23:03
   9½ / 10
Cito da Gli Spietati.it:

"In The Pervert's Guide to Ideology, uno scombiccherato Žižek spiega perché M*A*S*H, secondo lui, non è il film antimilitarista che tutti vanno dicendo. Per il filosofo, il fatto che i protagonisti del film di Altman siano dei burloni, prendano in giro le autorità, facciano scherzi goliardici e prendano tutto poco sul serio non mina la loro efficienza di soldati. Anzi, sono degli ottimi soldati proprio per quella ragione. L'oscenità e il distacco ironico sono parti essenziali, per Žižek, del funzionamento della macchina militare. Questa tesi sarebbe dimostrata anche da Full Metal Jacket di Kubrick: i canti osceni dei Marines, il linguaggio scurrile, l'umiliazione volgare non sono parentesi ludiche dell'addestramento militare, ma sue parti essenziali. Tant'è vero che è proprio il soldato Joker - il più distaccato e contradditorio, quello che ha "Born to Kill" e il simbolo della pace dipinti assieme sull'elmetto – a dimostrarsi il killer più preciso. Insomma, l'osceno è un elemento essenziale di un obbediente e efficiente servizio all'establishment. The Wolf of Wall Street sembra prendere quest'idea alla lettera e prova a raccontare il capitalismo finanziario dedicandosi interamente al suo cuore osceno. Il suono del denaro è fatto di parolacce, di oscenità. non vediamo gli investitori, non vediamo contratti o titoli azionari, non vediamo gli stabilimenti o gli uffici delle società comprate e vendute dai dipendenti di Jordan Belfort. Non vediamo, a pensarci bene, né operai né dirigenti, né produttori né consumatori. Non vediamo i politici, non vediamo i contestatori. Non vediamo un bel nulla, solo ******* e cocaina."

Potrebbero essere infinite le ragioni per cui considero The wolf of Wall Street il film dell'anno o del decennio, uno di quelli che lascia un segno indelebile sulla tua vita e sul tuo modo di pensare, a cominciare forse dal fatto che la prima ora al cinema è stata tra le più spassose che io ricordi: la frequenza ossessiva di situazioni estreme aveva innalzato a tal punto il testosterone nell'aria che il pubblico andava in delirio per ogni cosa e forse non aspettava altro che trasferire i festini dal grande schermo alla sala.
Ma comunque, a parte l'aspetto superficiale, The wolf of Wall Street dimostra di possedere un'anima nera che meritatamente (e fortunatamente) l'ha portato a mancare ogni statuetta per la quale era stato nominato.
E certo, Martin Scorsese è un grande signore di Hollywood - la sua mano si vede ancora una volta nella tipica virata verso il poliziesco inquisitorio - ma qui il messaggio finale, nonostante l'intrusione della giustizia, è uno e chiaro: il mito sta sopra ogni altra cosa e per gli Academy sarebbe stato davvero troppo premiare col massimo riconoscimento un film che è stato tacciato di idolatrare il criminale.

L'iperbolica vita di eccessi sembra essere la via giusta per rappresentare il mondo dell'alta finanza o forse l'unica via che veramente coglie nel segno, perchè prima dell'efficienza nel lavoro c'è il controllo della propria immagine, la leadership, la consapevolezza in sè e nei propri mezzi, la lucidità quando occorre e la sconsideratezza nel restante tempo. E questa credo sia una regola che vale in generale.
Essere il mito dei festini ti permette di esserlo anche del tuo ambiente lavorativo, e viceversa, in un ciclo senza fine.
Diventa a questo punto fondamentale, come già evidenziato da molti, la comparsata dello smagrito e segnato McConaughey, che in breve riassume le esigenze primarie dei broker in pipp.e, droga e alcool, mentre si carica con un motivetto che è già diventato cult e conclude che la borsa è tutto un fugazi, una finzione, un complesso gioco di soldi virtuali in cui la vince il più carismatico, ossia chi riesce ad avere l'attenzione dell'altro.
Naturalmente, come tutte le storie dello stesso stampo, non si può non vedere il lato discendente della parabola, eppure alla fine Belfort è ancora lì a dispensare mestiere e a raccogliere l'ammirazione del pubblico: "vendimi questa penna".
Posto che non me ne frega assolutamente niente degli oscar, penso che escludere allo stesso tempo Di Caprio, ma soprattutto un monumentale Jonah Hill dalla vittoria sia stato il commento più lampante del loro valore.

Nella vita ci sono i Jordan Belfort e poi quelli che seguono un codice e inseguono un ideale, i più perchè non sono stati capaci di diventare dei Belfort.
C'è chi vive alterato e chi vive sobrio.
"Com' è essere sobri ?"
"Uno schifo Donnie".

Slich  @  08/04/2014 18:26:15
   4½ / 10
ma quanti voti alti.... un film che basa la sua forza sull'eccesso, fino a pomparlo all'ennesima potenza. sono rimasto stupito nel vederlo, ma alla fine dopo un po' che l'ho visto lo considero un film penoso. Talmente fuori le righe da diventare stucchevole, scorsese cerca sempre di stupire coi suoi film, questo in particolare, ma per me è davvero mediocre

alex25  @  30/03/2014 09:57:26
   7 / 10
la durata è eccessiva, diverse parti del film potevano essere tralasciate o almeno farle filare meglio. Non molto soddisfatto, gli ultimi Scorsese sono buoni film ma lontani dai capolavori che furono. Questo in particolare troppo troppo pompato. Di Caprio bravo, un pelino sopra il suo standard anche se l'olimpo dei grandi è lontano.

RDN92  @  27/03/2014 13:38:40
   7½ / 10
I cavalli di battaglia di Martin Scorsese sono quei film che raccontano la storia vera di personaggi bui e controversi, rappresentati nel momento dell'ascesa e, in fine, della caduta (vedesi grandi classici come "Toro Scatenato", "Goodfellas", "Casinò"). Non di meno quest'ultima fatica, che utilizza il canovaccio tipico del regista per mostrarci anche il mondo corrotto della finanza, lo yuppismo sfrenato degli anni 80, partito in America e arrivato anche qui in Italia, dove una delle icone più venerate era Gianni Agnelli. Giovani ambiziosi dediti al guadagno facile, smoderati giocatori in borsa con il sogno dell'American Dream nel cassetto: soldi, macchine e donne. Uno sogno che si avvera, ma attraverso il futile gesto della disonestà. Questa è la storia di Jordan Belfort, un uomo che non si è fatto scrupoli nello sfruttare il prossimo per arrivare al potere, per diventare ricco ed ottenere tutto ciò che bramava. Un lupo, che silenziosamente sbrana la sua preda. Questa è anche la storia di Wall Street, la capitale del capitalismo americano, La Mecca economica, la fabbrica di sogni dello yuppismo americano di quel periodo. Grande risalto viene dato alla droga all'interno di questo film, non tanto uno strumento d'evasione (avevano tutto, in fin dei conti da cosa dovevano evadere?), quanto la carica necessaria a reggere i ritmi di un mondo che prosegue a mille all'ora. Tutto scorre velocemente a Wall Street, e devi rispettare i tempi se non vuoi finire inghiottito. Su questo, la solida interpretazione di McConaughey ce ne da una spiegazione esauriente. Da non sottovalutare però, il ruolo che la droga investe nel mostrarci una realtà sparata ed esagerata ai limiti dell'impossibile. Il film si lascia facilmente guardare (malgrado le tre ore che potrebbero apparire pesanti) proprio perché il ritmo è sempre alto, veloce, sparato a mille per mostrarci come le vite di questi protagonisti fossero dissipate, esagerate, quasi paranormali per quanto riuscissero a comprare col denaro. Di Caprio è quello che più di tutti ce ne da un'ampia dimostrazione, e ahilui, questo era il ruolo buono per portarsi a casa l'ambita statuetta.

sahles  @  23/03/2014 13:27:08
   8 / 10
Vale assolutamente la pena di andarlo a vedere.
Di Caprio al momento è tra i migliori attori in circolazione, se non il migliore.

JackRock  @  20/03/2014 14:23:16
   9 / 10
Bè,una volta entrati nella mentalità malata,è fantastico.
Di Caprio da paura!

kako  @  19/03/2014 19:38:15
   8 / 10
è incredibile come Scorsese riesca a rinnovarsi e a innovare, non sbagliando mai un colpo e riuscendo ad essere sempre originale e ad azzeccare temi e tecniche. The Wolf of Wall Street è un gran film, delirante, ossessivo, che colpisce nel segno, mostrandoci uno spaccato eccezionale del mondo della finanza che porta all'estremo degli eccessi quanto esposto da Oliver Stone in Wall Street. Qui a differenza di quest'ultimo si punto più sull'aspetto "ludico" di questo mondo, esponendone i deliri tra sesso, droga, abusi vari e scialacquamenti iperbolici. Le tre ore, per quanto mi riguarda, volano e non risultano fuori luogo. La regia è come sempre magnifica, i dialoghi perfetti e il tutto risulta estremamente godibile, divertente con alcune scene che diverranno cult. Il cast poi impreziosisce decisamente il tutto, Di Caprio è eccezionale, un'interpretazione sublime calata perfettamente nel genere e nel personaggio, sapendosi destreggiare ottimamente dalle parti comico-deliranti a quelle più forti. Jonah Hill è azzeccatissimo come spalla, così come le piccole parti di Dujardin e il formidabile cameo di McConaughey (e se non fosse stato per lui in DBC che obiettivamente se lo meritava tutto quest'anno, Leo doveva essere da Oscar!). Ribadisco anche io, Scorsese e Di Caprio garanzia.

antoeboli  @  18/03/2014 00:22:32
   9½ / 10
Vergognoso ! Vergognoso è semplicemente l 'atteggiamento dei giudici dell'academy di fronte a uno dei momenti piu importanti di un attore .
Un leo di Caprio che ha dimostrato di celarsi dietro varie maschere , dietro a ruoli alterantivi, e the wolf of wall street rappresenta la vetta mai raggiunta da questo individuo .
Tre ore di altissimo cinema diretti da un laborioso Scorsese , con una regia come al solito magnifica , dove tutti gli stereotipi classici dell'americano business man , vanno a farsi friggere , per andare incontro ad ogni minima esagerazione , dove qualsiasi sogno può avverarsi di fronte a un immensa fama e ricchezza.
La trama riesce a tenere sempre saldo lo spettatore , senza annoiarlo nonostante la durata veramente lunga (credo sia il film più lungo di Scorsese ) ,e lo fa con temi pesanti come la borsa , che di certo non sono nelle menti di ogni italiano , ma anche con scene recitate girate in maniera perfetta , con una recitazione che vale per tutto il cast , dal citato prima di Caprio fino all ottima performance di Jonah Hill , personaggio chiave della trama.
Parlando di quest ultima , è si scritta bene ma non troppo , con qualche momento insensato ( vedi spoiler) , e qualche piccola esagerazione in stile titanic.
Molto simpatico il tema di Gloria di Tozzi tra le musiche del film , inaspettato come il celebre NO della giuria agli academy quando bisogna dare meritocrazia al mazzo che si fanno certi artisti per lunghi anni .
Vedetelo appena esce il dvd che è un maledetto capolavoro !

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ilcannibale  @  15/03/2014 23:08:26
   8 / 10
gran bel film, ben recitato, ben diretto e particolarmente divertente.
forse si tende ad idolatrare un personaggio e uno stile di vita non proprio ineccepibili.

alberto9  @  15/03/2014 09:03:45
   8 / 10
Sul fatto che il film é bello non c'é niente da dire, alcuni dicevano che dura troppo e non é vero, il film scorre benissimo però, anche se amo dicaprio non lo definerei il suo film migliore. Dicaprio resta comunque il numero 1 ed é uno scandalo che debba vincere un premio oscar. Scorsese + Dicaprio = top!

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2014 23.58.18
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giraldiro  @  15/03/2014 02:58:13
   6 / 10
Che dire di questa nuova opera di Scorsese... è un film che ha alti e bassi, poiché alterna momenti di inutile nonsense con scene di sesso e delirio collettivo a situazioni divertenti con battute e situazioni grottesche. Alcuni non ne hanno gradito la volgarità, ma quella fa parte del genere ed è giusto che ci sia. Il vero problema secondo me è questa alternanza di fasi, che in una durata veramente eccessiva finisce stancare.

Concludendo: non mi sento di criticare chi ha messo voti più alti del mio perché in fondo questo film ha il suo lato buono, ma neanche chi ha messo voti più bassi; io comunque non lo rivedrei.

6 risposte al commento
Ultima risposta 18/03/2014 22.41.22
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Jolly Roger  @  14/03/2014 00:33:30
   9 / 10
L'ho visto due mesi fa e da quel giorno ho letto qualsiasi cosa su questo film: le recensioni su internet, le opinioni, le reazioni. I commenti della critica. I commenti dei bloggers. I commenti degli utenti.
Ho letto pure la vera storia di Richard Belfort.
Ho letto quel che di vero c'è nel film e quel che invece è stato esagerato.
Ho letto di chi paragona questo film ad una bibbia - che scoperchierebbe il "coperchio del mondo marcio" dell'alta finanza (pensieri a dir la verità un po' schizofrenici… di chi ritiene che tutte le classi dirigenti davvero si comportino così).
E poi altri, invece, che arricciano le sopracciglia in espressioni arcigne, esclamando: "povero genere umano". Povere persone comuni, finanziariamente fregate dal sistema, che tuttavia vengono qui al cinema, a ridere a crepapelle vedendo Di Caprio drogato che ne combina di tutti i colori…ma sotto sotto ammirandolo, o, per meglio dire…invidiandolo, per quel che fa (soprattutto in ambito sessuale ;-)

No, non sono d'accordo. Con nessuno.
Se prendi The Wolf of Wolf Street e lo spremi…e lo spremi, e lo spremi….il succo che ti resta, alla fine, è quello di una commedia.
Niente di più che una semplice, banale commedia.
Tuttavia, è una commedia geniale, in qualsiasi punto, in qualsiasi secondo, in ogni fotogramma.
E' la Perfezione della Commedia.
Sento parlare di Tarantino…ma va! Il discorso dei nani lanciati come freccette è cinico…
Ma alla fine non fa male…Fa solo ridere!
La droga a quintali… non fa male, anzi…fa un sacco ridere: regala i 15 minuti più straordinariamente divertenti del film.
Il sesso sfrenato…sì, ma non è mai così esplicito, anzi…è volutamente esagerato, per fare ridere!
Le situazioni, le parolacce, i dialoghi…fanno ridere! E fanno ridere di gusto, lo giuro.
La segretaria che viene rasata a zero…fa ridere più di quanto possa scandalizzare.
Il pesce rosso mangiato vivo?
Ah ah! Fa ridere! Più di quanto possa scandalizzare :-)

Sento qualcuno parlare addirittura di Scarface…No, no, no. Qui non c'è quella intensità, quella gravità, quella maturazione travagliata del personaggio.
Jordan Belfort non matura di un grammo.
Alla fine del film, è rimasto la stessa mer.da che era all'inizio.
Pare addirittura che l'unica scena che, vagamente, potrebbe rappresentare la sua maturazione, la sua disperazione ed il suo cedimento psichico…

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sia in realtà l'unica scena inventata rispetto alla vita reale di J.B.
Il quale, sostanzialmente, è stato un venditore di fumo.
Cioè un venditore di nulla.
Anzi: egli è il nulla impersonificato.
The Wolf of Wall Street è un film che ben rappresenta le famose eccezioni (e, si badi, non la regola!) che i tempi correnti ci offrono: gentaglia falsa, talmente falsa da giurare di fronte a Dio di non essere falsa, ma totalmente incorreggibile….e allo stesso tempo talmente guascona, talmente simpatica…da risultar simpatica persino a chi, da essa, è stato fregato.
:-(

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Ultima risposta 15/03/2014 16.39.18
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antani  @  13/03/2014 15:23:16
   7½ / 10
Bel film, sopratutto per l'interpretazione di un Di Caprio eccezionale!
la coppia Di Caprio-Scorsese ormai è sinonimo di qualità!

francescot  @  13/03/2014 11:35:08
   9 / 10
stupendo! sono sparito dal mondo per 3 ore, che tra le altre cose sono volate via! per essere completamente assorbito da una trama avvincente, nessun tempo morto o sequenza fine a se stesa, film confezionato e girato da Dio e con un Dicaprio fantastico. uno di film più belli dell'ultimo anno.

Luther  @  13/03/2014 02:36:44
   9 / 10
Tre ore di SPETTACOLO PURO , mai vista una cosa del genere ! :-D
Grazie Martin Scorsese !! Grazie Leonardo DiCaprio e company !!!

Nessun Oscar per questo film , e forse ancora più scandaloso, nemmeno un Oscar per la straordinaria recitazione di DiCaprio .... e come se non bastasse,come ciliegina sulla torta,vedo degli Oscar REGALATI non si sa come a dei film tipo "La grande Schifezza"......

e come direbbe il buon Sgarbi .... " S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! S-C-A-N-D-A-L-O - !!! "

e noi confronti di chi ha fatto le votazioni per le vincite degli Oscar ..... " C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!! C-A-P-R-A - !!!!!!!!!! "

Giovans91  @  12/03/2014 18:26:04
   8½ / 10
Straordinario pellicola. Ormai sono diversi anni che DiCaprio e Scorsese lavorano insieme, regalando al pubblico sempre film di altissima qualità. Quest'ultimo lavoro è l'opera più controversa, scorretta e provocatoria degli ultima anni. Sicuramente è un film che non passerà inosservato e diventerà storia del cinema.
La storia parla di Jordan Belfort, un uomo di successo (Leonardo DiCaprio), che fin da ragazzino il suo sogno era quello di vivere una vita al massimo, da vero milionario. Questo sogno comincia ad essere reale, grazie ad una piccola impresa di brokeraggio che lui stesso ha fondato, riuscendo a coinvolgere insieme a lui centinaia di altre persone e diventando milionari, imbrogliando però migliaia di altre persone... Soldi, cocaina, donne, sesso e feste sempre al limite, questa è la vita di queste persone… Ovviamente tutto questo porterà Jordan Belfort e le persone che lo circondano alla pazzia totale, dimenticandosi i veri valori della vita: amicizia e famiglia su tutte…
Leonardo DiCaprio ci regala la sua miglior performance in assoluto, è riuscito per quasi 3 ore di film ad essere sempre credibile e passare da una recitazione comica a una drammatica senza problemi, (la scena di quando fa il drogato è da manuale, superlativo!). In questo film DiCaprio avrebbe meritato giustamente l'oscar come miglior attore protagonista, ma purtroppo anche quest'anno l'Accademy non lo ha premiato. (Comunque sono contento lo stesso che l'oscar l'abbia vinto Matthew McConaughey in "Dallas buyers club", perché ha recitato benissimo in quel film, ha dovuto addirittura dimagrire diversi chili per entrare in quel personaggio, una recitazione anche fisica. Poi devo ammettere che vederlo recitare anche per pochi minuti in "The Wolf of Wall Street" vicino a Leonardo DiCaprio, si è notata una piccola differenza recitativa tra i due attori e credo che questo piccolo siparietto –scena che diventerà un cult- abbia spianato a McConaughey la strada verso la gloriosa vittoria).
Insieme a Leonardo DiCaprio vediamo Jonah Hill, la sua recitazione mi ha fatto crepare dalle risate, è stato perfetto nel personaggio di spalla.
La regia di Martin Scorsese è sempre perfetta, nonostante la sua matura età è sempre giovane. Usa nei suoi film temi diversi e freschi in originalità. In "The Wolf of Wall Street", ha creato una pellicola unica, pieno di scene hard e nudo, senza alcuna censura! Situazioni sempre al limite… Sesso, droga e soldi. Follia pura!!
Il montaggio è pazzesco, Scorsese è riuscito a non far annoiare lo spettatore neanche per un minuto, non ti accorgi che sono passati ben 180 minuti e che il film è già finito! In più è arricchito da tante belle musiche e canzoni (la scena con la canzone "Gloria" di Umberto Tozzi, che accompagna l'arrivo degli italiani è veramente troppo delirante!!).
Il film è una vera bomba, una visione caotica per tutta l'intera durata. Lo spettatore vive e viene avvolto insieme ai protagonisti in questa grande confusione e delirio! Straordinario.
Leonardo DiCaprio è sempre il migliore!!

tnt.dan  @  12/03/2014 17:00:20
   8 / 10
Bel Film, ottimo direi fatto bene, regia impeccabile attori suprlativi non solo DiCaprio, a me è risultato appassionante, e da far irflettere in molti aspetti della vita, ma c'è un ma anche se una storia vera, non mi è sembrato diverso da altri film, quali esempio Blow, donne cocaina valnghe di soldi ancora donne ancora soldi ancora droga e via sempre di più bella vita e alla fine quando perdi tutto perdi anche la donna e a tradirti è sempre il migliore amico. Quindi è un qualcosa di già visto, anche se "purtroppo" è stata la vita reale del protagonista. Comunque film da vedere

peppepancaro  @  09/03/2014 16:32:40
   5½ / 10
Inizialmente sembra un film hard ( il che non è male)..e' decisamente un film troppo lento e lungo nonostante un Leonardo impeccabile

demarch  @  06/03/2014 20:07:29
   7½ / 10
Bel film si. Capolavoro no. film che ha molte cose belle ma anche cose brutte. Di caprio ormai si commenta da solo. Bravo ma non meritava l'oscar per questo film. Scorzy si conferma ottimo alla regia. Ma avrei snellito il film di almeno mezz'ora. Consigliato ma non imperdibile

Invia una mail all'autore del commento pikke71  @  06/03/2014 00:27:02
   8 / 10
Forse a tratti un po troppo sopra le righe, ma grandiosa cavalcata! E comunque Di Caprio fenomenale tocca tutti i registri della recitazione. Assolutamente da non perdere

guerro  @  05/03/2014 11:04:44
   10 / 10
C-A-P-O-L-A-V-O-R-O- !!
Un Di Caprio ormai ILLEGALE per come tiene la scena in ogni suo film !
Uno scandalo che uno come Leo non riesca a vincere un maledetto OSCAR......abolite l' Academy !!!

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Ultima risposta 06/03/2014 13.57.49
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Edredone  @  02/03/2014 17:47:40
   7½ / 10
Davvero un bel film che tratta i temi già visti in walStreet cui rifà il verso, in una maniera decisamente diversa ed eccessiva.

Consigliato.

TonyMontana  @  02/03/2014 00:32:30
   8 / 10
Il lupo di Wall Street non è altro che un fenomenale mix fra "Quei bravi ragazzi", "Wall Street" e "Paura e Delirio a Las Vegas". Il cast è notevole e Margot Robbie, la moglie di Belfort, è una dea.
La speranza è che l'amico Hugh Lefner riesca a farla spogliare per Playboy.

dagon  @  01/03/2014 20:35:56
   7½ / 10
Per raccontare questa storia di (stra)ordinaria amoralità, Scorsere attinge a piene mani a tutti gli artifici stilistici sperimentati nei suoi film precedenti (molti in "goodfellas"). FIlm tutto sopra le righe come il suo protagonista, gonfiato fino a durare 3 ore, troppe, per un film che da un certo punto diventa ripetitivo e, dunque, perde un po' della sua forza. Ottima performance di Di Caprio, a cui giova senza dubbio il sodalizio con il regista. Non tra i più memorabili di Martin, nondimeno da vedere

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  01/03/2014 17:14:41
   7 / 10
Bel film, anche se un pò eccessivo, incentrato sul mondo finanziario fine anni '80, che fa anche ridere in diverse situazioni.
Se fosse durato una mezzoretta in meno avrei preferito anche perché qualche scena è ripetitiva. Resta comunque un film da vedere!
Bravo di Caprio, bravissimo Jonah Hill, che meriterebbe l'Oscar.

p.s. va visto al cinema solo x la bionda :)

gabbiadini  @  28/02/2014 11:19:36
   9 / 10
Veramente un gran film con un eccezionale Di Caprio. Prima parte lenta, la seconda parte è spettacolare, azione e pathos continuo.
I film racconta la vita di Jordan Belforts, un uomo d'affari, fattosi da solo, col vizio del sesso sfrenato, della droga e dei soldi, valori comuni per la stragrande maggioranza degli uomini d'affari non solo americani.
I vizi e i ricatti a cui una persona col culto del potere è soggetto a trovare lungo il percorso di vita lo ridurranno alla solitudine e all'isolamento, perchè primo o poi (come dice suo padre) i "nodi vengono al pettine".
Ed infatti non appena Jordan viene beccato dall'FBI ,la sua vita cambia, perde tutto quello che ha e va in rotoli non gli rimane che rifugiarsi nel quel poco che gli rimane............
Film nudo e crudo, secondo me MISTO tra Casinò (sempre di Scorsese) e Quei bravi ragazzi, unico, merita l'Oscar soprattutto Di Caprio, davvero esemplare nel suo ruolo, direi quasi perfetto

TheShadow91  @  27/02/2014 00:20:07
   9 / 10
Esilarante,satirico,senza limiti.Questo è The Wolf of Wall Street.Mostra una Wall Street assurda,con la Stratton Oakmont che sembrava più il manicomio di Arkham..con Leonardo Di Caprio perfetto come il loro Joker.La trama per certi versi non si discosta molto dalla storia di Gekko e Buddy di circa 20 anni fa..ma è mostrata in maniera abbondantemente ironica,esagerata e soprattutto divertente.La genialità principale di Scorsese è stata quella di riuscire a narrare una buona trama,facendola andare a braccetto con tantissimi momenti fini semplicemente alla comicità (la scena "braccio di ferro",il finale dello spot pubblicitario e tante altre) ed anche nelle scene chiavi della trama non si abbandonava nemmeno per un secondo il perfetto stile da black comedy.Che dire..probabilmente il miglior lavoro delle collaborazioni Scorsese-Di Caprio,che hanno superato loro stessi con questo film originale ed estremamente intrattenitore

hghgg  @  24/02/2014 16:14:30
   8 / 10
Va bene, alla fine mi sono deciso a scrivere due paroline su questo nuovo lavoro di Martin Scorsese, nei secoli dei secoli uno dei miei tre registi preferiti, l'uomo che con "Taxi Driver" mi ha introdotto al Grande Cinema, l'uomo a cui devo la mia passione per la settima arte. Nonostante la mia immensa stima per Scorsese e per la maggior parte dei suoi film non sono mai stato tenero con la sua produzione successiva al 1995 ossia a quello che resta, ancora oggi, il suo ultimo capolavoro, "Casino"; Scorsese ha continuato a sperimentare, a trattare nuovi temi, a mutare stile e genere come aveva sempre fatto, solo che l'ispirazione è calata, calata tantissimo (non certo la voglia) le idee buone scarseggiavano e i risultati finali dei suoi film a partire da "Kundun" sono stati spesso, per me, deludenti, tanto che il suo miglior film negli anni '00 è stato un, indubbiamente valido, remake qual'è "The Departed".

Sono rimasto quindi davvero piacevolmente sorpreso guardando questa riuscita Black Comedy-Crime, che giudico ora il miglior film di Scorsese dal 1997 ad oggi. Continuo a pensare che l'otto come voto sia eccessivo eppure mi vien da pensare che un sette-e-mezzo sia troppo poco, non saprei e do quello più alto giusto per stima e riconoscenza verso Scorsese, so già che domani mi pentirò (si fa per dire) del voto eccessivo.
Però il film è bello, funziona, le tre ore si sentono poco (giusto nella parte centrale rallenta e diventa un po' zoppicante, diciamo subito dopo il dialogo col tizio dell'EfBiAi sullo Yacht, più o meno) grazie all'infallibile binomio regia-montaggio a nome Martin Scorsese e Thelma Schoonmaker, autrice di montaggi capolavoro come quelli di "Toro Scatenato" e "Goodfellas" due dei migliori dell'intera storia del cinema. Ovviamente lo stile registico e la tecnica e l'uso del montaggio di questo film si rifanno palesemente a quelli di "Goodfellas" (e, un po' meno, a "Casino"), ritmo indiavolato, stacchi rapidi, e scene che si susseguono frenetiche seguendo perfettamente il corso sempre più eccessivo e sfrenato della storia. Rapidità e scioltezza queste le parole d'ordine; la gestione del ritmo di Scorsese è sempre curatissima e perfetta, soprattutto nei suoi film di questa tipologia (gangster-crime-ascesa e caduta-biografico), al film ovviamente mancano le intuizioni rivoluzionarie e sconvolgenti di "Quei bravi ragazzi", insomma manca il "nuovo", l'effetto novità, è tutto già visto, è ormai lo Scorsese più classico, anche dal punto di vista del ritmo e del montaggio, è certamente scontato; manca anche la grandiosità di "Casino". Ma va bene così, in ogni caso il film è ben fatto, nulla di nuovo all'orizzonte ma resta un prodotto riuscito, con grandi cose alla regia, bel montaggio e buonissima gestione del ritmo.

Quello che forse manca davvero a "The Wolf of Wall Street" è una storia davvero valida da raccontare anzi forse è più esatto dire che la modalità di narrazione non è stata la migliore possibile. Dopo l'ascesa e la caduta di Henry Hill nel mondo della malavita italo-americana e dopo le grandi rapine di Las Vegas e affini questa volta Scorsese si concentra su di un'altra storia biografica, quella del broker e truffatore Jordan Belfort. Sceglie di raccontarcela con le modalità di una vera e propria commedia nera, smorzando al massimo i momenti drammatici ed esagerando totalmente quei geniali momenti di Black Comedy presenti nel capolavoro del 1990. "Goodfellas" però era un gangster drammatico, reso divertentissimo (nel senso del coinvolgimento) dal ritmo straordinario, e con geniali inserti di pura Black Comedy, questa volta divertenti nel senso di realmente spassosi. Fu una genialata; "The Wolf of the Wall Street" invece si getta nella commedia nuda e pura, commedia nerissima, commedia di eccessi ovviamente: eccessi visivi e tecnici ed eccessi narrativi anzi narrati, tra droghe, prostitute, alcool, vita sfrenata, soldi a palate, ecco forse alla fine tre ore risultano un po' eccessive per un film che non ha niente da dire se non mostrare svariate scene magari anche rese a meraviglia, magari anche molto divertenti, ma alla fine non è che una storia fatta di frammenti e scene che corrono sul filo della vita di Jordan Belfort senza quasi un filo conduttore vero e proprio. Mostra solo questo per tre ore, c'è da dire però che almeno lo fa molto, molto, molto bene. Non è un film intricato, non ha un intreccio, fila liscio come l'olio e come Black Comedy l'ho trovato piuttosto convincente. Diverte, non c'è dubbio. Per 70-75 minuti circa il film è perfetto, nel ritmo, nella regia, nel montaggio, nei dialoghi, nella fotografia, nelle interpretazioni, perfetto, non ha sbavature; poi, visto quanto già detto, il calo ovvio e fisiologico e una buona ripresa nel finale. Da notare, almeno nella sceneggiatura e nella maggior parte dei dialoghi come Scorsese, tornando allo stile più vicino al binomio "Goodfellas"-"Casino", abbia stavolta dovuto scontrarsi con l'influenza del suo allievo più celebre, tal Quentin Tarantino. L'eccesso grottesco di molte scene e di molti dialoghi, il portare all'estremo, certe comunanze stilistiche passate da maestro ad allievo e da allievo al maestro (maestro NON superato dall'allievo eh eh) il tipo particolare di commedia nera (genere che Scorsese aveva già affrontato anche prima di "Goodfellas" ma con tutt'altro stile, si pensi a "King of Comedy" e "Fuori Orario") rendono questo lavoro un film almeno parzialmente vicino allo stile di Tarantino, senza che si allontani troppo dall'essere un film, inconfondibile, di Martin Scorsese.
Ci sono scene memorabili e intuizioni eccellenti (altre un po' meno) ed il film risulta complessivamente un bel prodotto.
Per ultimo lascio le interpretazioni, di buon livello, con attori in palla e in parte. Lasciando da parte i per me puerili e inutili discorsi su oscar e non oscar, tommaso o alberto, mi fa piacere vedere il costante miglioramento di Leonardo Di Caprio, ormai fedelissimo di Scorsese e tranquillamente considerabile un bravo attore. Non è la sua prova migliore in assoluto forse, ma una delle migliori probabilmente si. Istrionico e coinvolgente, offre una prova solida, coinvolgente e divertente. Il miglioramento di McConaughey ha ancora più dell'incredibile, negli ultimi anni si è davvero trasformato in ottimo attore. Qui appare solo per una decina di minuti, nella prima parte del film, ed è il mattatore della scena forse più riuscita dell'intero film, annichilendo letteralmente Di Caprio, dando vita in pochissimo tempo al carattere più memorabile del film, protagonista escluso. Davvero un'interpretazione folgorante per lui, bravissimo. Buona anche la prova di Jonah Hill, spalla "comica" e motore della Black Comedy, una sorta di Joe Pesci meno talentuoso. Però bravo, in ogni caso. Rob Reiner (si, il regista di "Stand by Me" "Misery" "Harry ti presento Sally") convincente nei panni del padre del protagonista e infine una splendida Margot Robbie, autrice anche di una dignitosa prova d'attrice. Non ho trovato però in lei somiglianze con il personaggio interpretato dalla Stone in "Casino". Sono due donne realmente esistite e direi abbastanza diverse tra loro, in comune hanno certo i vizi e gli agi dovuti a ricchezze provocate da illegalità e malavita, ma come carattere e anche per stile recitativo delle due, hanno poco altro in comune (bellezza a parte, certo che la Stone in "Casino" oltre che bravissima era anche un qualcosa di...di...).

Be, in definitiva m'è piaciuto, è il film di Martin che m'è piaciuto di più tra tutti quelli da lui diretti dal 1997 ad oggi. Però lo so che dovevo stare più stretto, domani mi pentirò dell'8...

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Ultima risposta 24/02/2014 17.28.01
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dannybag  @  24/02/2014 11:42:08
   10 / 10
esagerato, irreale, esasperato...ti fa ridere, riflettere, preoccupare. Di Caprio mostruoso, cast mostruoso. Se non è un capolavoro poco ci manca.

Urasawa  @  23/02/2014 17:55:16
   10 / 10
Il 10 non si regala, ma ci ho pensato su e questo film lo merita. Lungo tutta la durata del film, senza eccezioni, a momenti alterni ho riso (molto), ho riflettuto, mi sono arrabbiato, mi sono spaventato, mi sono rattristato e sono rimasto stupito. Gli attori sono straordinari e tutto nel film è credibile, pur essendo incredibile. Se questo non basta a dare il voto massimo ad un prodotto di intrattenimento mi chiedo cos'altro serva.

CavaliereOscuro  @  23/02/2014 17:16:46
   8 / 10
Come parecchi commenti precedente al mio sostengono, il film ha la pecca di enfatizzare ed esasperare tutto. Ma a mio avviso questa è una scelta ricercata che impone un'impronta indelebile alla memoria dello spettatore. Sono proprio le scene esagerate a caratterizzare questo film e gli effetti non sarebbero stati gli stessi se gli attori non fossero stati all'altezza. Fortunatamente il cast è di prima fascia ed ognuno degli interpreti recita la sua parte in maniera impeccabile, oserei dire divertendosi. Il risultato finale è un gran film, psichedelico, lunatico e divertente, che malgrado la lunghezza infinita va ingollato tutto d'un fiato. Di Caprio al top.

frank193  @  19/02/2014 09:21:51
   5 / 10
concordo in pieno con chi ritiene sopravalutato questo film.
personalmente l'ho trovato noiosissimo!! e decisamente e inutilmente farcito di scene più consone ad un film hard...
da qui al capolavoro ce ne passano di kilometri di pellicola!!

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Ultima risposta 19/02/2014 19.02.04
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  18/02/2014 02:17:28
   8 / 10
Stavolta la qualità del film di Scorsese va al di là dell'aspetto puramente cinematografico, e sono una serie incessante di nette demarcazioni diciamo filosofiche o culturali, con la massiccia presenza dei media a sancire una sorta di sublime antologia (astratta, inedita, occulta) del Capitalismo occidentale degli ultimi decenni. Con Scorsese è difficile ormai essere obiettivi, essendo il suo cinema di oggi tutt'altro che privo di deja vu, vuoi per citazioni rimandi o per quella sua particolare Epica che rende personaggi tanto differenti piuttosto uguali tra loro. Pertanto l'escalation di Belford-Di Caprio non diverge poi tanto da quella di Ray Liotta in Goodfellas e le consorti sembrano le stesse di un tempo (v. Sharon Stone in Casinò). Ai vecchi gangsters à la De Niro Scorsese sostituisce questa sorta di metaforico e dannoso Napoleone dell'economia, mettendo in risalto (e soprattutto plagiando il senso critico dello spettatore, nelle sue velleità interiori) la bellezza appariscente del bene materiale.
Ne esce un ritratto distruttivo ma seducente, compiaciuto e vanitoso che potrebbe suggerire un qualunquismo amaro, che nella società del benessere l'unica ricetta per riempirsi le tasche passa per le strade affollate della disonestà.
Per questo mi sembra che il momento più bello di tutto il film sia quello del vero-finto congedo di Belford tra i suoi dipendenti. E' una sequenza ideologicamente molto ambigua, dove il regista non è né contro né in favore delle sue scelte. E' il richiamo a quella collettività che vorrebbe distruggere e incarcerare questi falsi Miti, ma al tempo stesso li esalta per le loro rocambolesche e ardite imprese. Forse Scorsese sceglie volutamente di non rappresentare il fallimento (quel paravento dietro gli specchi dorati) di tutti quelli che nelle mani del protagonista hanno visto sfumare migliaia di dollari, perché è un processo che premia chi sale sul carro del vincitore. In tre ore di pellicola veniamo rivestiti da un enorme bagaglio di sensazioni, ma malgrado tutto non siamo in grado di disprezzare il personaggio. Non è tutto carburato a dovere, e spesso sembra di ritrovare gli stessi vecchi film, perché Scorsese apre e chiude nel segno dei vecchi sogni, sulle mete da raggiungere ad ogni costo, sull'ambizione che profana ogni buon senso e ogni tipo di morale. A volte, corre la nostalgia se si pensa che un film come Fuori Orario (o Mean Streets magari) non lo vedremo mai più. Ma resta quel tacito dissenso che provoca disagio, quando e se il Castello di carte viene improvvisamente bruciato, come se tutto il desiderio di trionfo in questi difficili anni non contasse più. Sembra un personaggio à la Bret Easton Ellis, ma è la sua continuità, creativa e insieme distruttiva, a rincuorarci. Purtroppo o per fortuna?

Frank85  @  17/02/2014 16:49:01
   8 / 10
Straordinario!
Dico subito che ho apprezzato maggiormente la parte comica del film rispetto a quella drammatica (che cmq è di livello) ma in generale lo considero più un film "da ridere".
Tratto da una storia vera ed è proprio quello che lascia... un senso di realtà (niente moralismi o forzature) un uomo e la sua brama per il denaro.
Fantastica l'interpretazione di DiCaprio (oramai una sicurezza), ottima la colonna sonora (FooFighters baby,,,) e perchè no, anche l'occhio ne gioverà ;)
Da vedere.

PS Il pranzo con McConaughey è per ora "MyFavouriteMoment" del 2013.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR lastmik  @  16/02/2014 20:36:19
   9 / 10
Siamo di fronte ad un ritorno in grande stile per Scorzese, che ha ormai trovato in Dicaprio l'attore ideale che si plasma a pennello per le sue narrazioni. La storia che viene messa in scena è quella dell'ascesa e della caduta di Jordan Belfort, non certo un uomo dalla condotta etica delle più ammirabili. Un uomo ossessionato dal denaro che si arricchisce sulle spalle degli altri. Durante la narrazione lo spettatore viene catapultato in una realtà surreale, quasi demenziale, rappresentata in maniera schietta, fredda e intelligente. La scelta di mettere in scena quel tipo di realtà senza mezzi termini ha come risultato, non solo scene di sesso esplicite e droga a fiumi per tutta la durata del film, ma una presa in giro di quello stesso mondo con le stesse armi. Ed'è così che si ammira l'astuzia di Belfort così come la si condanna aspramente, per cadere, in molti casi, a ridere di gusto per scene a metà tra il ridicolo e l'incredibile, ma ancor prima, rappresentanti la realtà. Pare quindi inutile e ovvio sottolineare che l'intento di Scorzese non è certo esaltare quel tipo di ideali piuttosto che di idolatrare un falso mito.
La narrazione procede per tutto l'arco delle 3 ore in maniera fluida ed efficace, incollando sulla sedia lo spettatore straniato.

Non si puo' non parlare poi di un Dicaprio che sforna una delle sue più convincenti interpretazioni mai viste, sembra non abbia fatto altro per tutto il resto della sua vita che essere Belfort. Il tanto sospirato oscar, che a parer mio già meritava ampiamente in passato, potrebbe non arrivare solo per le tematiche del film non proprio consone all'accademy rispetto ad altri film in gara. Si scopre un Jonah Hill, in verità già visto Nell'arte di vincere, che sa fare molto bene il suo lavoro, anche se favorito da un personaggio molto vicino al suo modello "demenziale". E poi...sicuramente una delle scene meglio riuscite e memorabili risulta essere sicuramente il dialogo tra Dicaprio e un incredibile Matthew Mcconaughey che incredibilmente scopre di essere un attore e non solo il belloccio di turno.
Complessivamente un film ad altissimi livelli, Scorzese si conferma il genio del cinema all'Americana qual'è.

"Vendimi questa penna!"

asdrubale  @  16/02/2014 16:09:38
   8 / 10
Un gran film, con un Di Caprio in eccellente forma. Forse dura una mezz'ora di troppo nella parte centrale, ma rende l'idea degli eccessi del protagonista e del suo clan. Film da non perdere.

Sestri Potente  @  16/02/2014 13:49:59
   9 / 10
Grandi Di Caprio e Scorsese, davvero un filmone che passerà alla storia.
Il ritmo e le situazioni grottesche non fanno pesare una durata che potrebbe sembrare anche eccessiva.
Da vedere a tutti i costi

gemellino86  @  15/02/2014 13:08:29
   9½ / 10
Era da tempo che non vedevo un film del genere e dico che è molto vicino al capolavoro. Scorsese è più cinico del solito con una storia di droga, sesso e denaro e un protagonista spietato. DiCaprio è bravissimo a fare la parte di un personaggio cattivo e dipendente da stupefacenti. Le tre ore volano via e non si fanno sentire.

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NutriaDanzante  @  14/02/2014 21:56:37
   8 / 10
Vi faccio una domanda: quale attore, secondo voi, sarebbe riuscito ad interpretare il ruolo di Di Caprio come l'ha interpretato lui?
Risposta? NESSUNO.
Leonardo Di Caprio ineguagliabile.

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Ultima risposta 17/02/2014 20.51.22
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Botticciolo  @  14/02/2014 00:35:41
   7 / 10
Droga, sesso, denaro. The wolf of Wall Strett è questo, nulla di più. Non vuole e non deve essere nulla di più. Tuttavia, la superba regia di Scorsese e la straordinaria interpretazione di DiCaprio l'hanno comunque reso qualcosa di più.

greeg979  @  13/02/2014 12:48:49
   6 / 10
Vado a vederlo con una mia amica: primi 5 minuti pieni di volgarità e scene di sesso. "ma mi ha portato a vedere un film porno?" avrà pensato lei.
Ma dico io, ma c'e' proprio bisogno di tutta questa VOLGARITA' nei film?
Poi ci domandiamo come mai commedie pane e salame ma privi di parolacce e scene di sesso abbiano ancora successo oggi dopo 30 anni dalla loro uscita.

Tutto il film è un continuo "lecca qui, ,ciuccia li, infila qui, metti dentro li..."

Primo tempo noiosissimo privo di filo conduttore.
Secondo tempo il film inizia a svilupparsi ma ad un certo punto ti domandi "ma sto film non l'ho gia' visto? Come si chiamava.. ah si : QUEI BRAVI RAGAZZI... Capolavoro! (QUELLO)

Salvo il film non per le stagnocche, ma per la superba interpretazione di Di Caprio e i frequenti cambi di "velocità" di Scorzese.
In generale, non indimenticabile, non ho mai amato il grottesco.

Alex22g  @  13/02/2014 08:52:32
   10 / 10
CAPOLAVORO... e Di Caprio straordinario.
Il duo creato con Scorsese non sbaglia un colpo e questo film è un ulteriore perla della loro collaborazione .
Regia da oscar, musiche perfette ed una storia che per quanto eccessiva viene resa alla perfezione e con il giusto equilibrio tra l'arte del cinema e il racconto di una storia vera .
Un particolare plauso và anche a Matthew McConaughey e alla meravigliosa (ma davvero meravigliosa) Margot Robbie .
Diverse scene del film sono cosi'perfette da segnare dei nuovi standard di qualità nel genere :) . Che spettacolo insomma... Grazie ancora Scorsese, continui a rimanere nella mia top 5 dei migliori registi in assoluto .

heisenberg  @  13/02/2014 02:21:44
   3½ / 10
stupido,senza logica,dialoghi insensati e noiosi e pieno di volgarità

ho visto con tristezza il 9 rilasciato come recensione.......capisco allora perchè al cinema adesso escono melme una dietro l'altra.....il pubblico va accontentato....PURTROPPO

vado a rivedermi il sospetto,purtroppo di nuovo non c'è un quazzo di bello

voi ridete alla centesima scena in cui dicaprio sniffa cocaina e sullo sfondo orge di pagliacci vi prendono per il qulo

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Ultima risposta 10/03/2014 04.17.41
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Lucignolo90  @  13/02/2014 00:22:31
   8 / 10
Non sarà uno dei migliori Scorsese, non sarà un film da 10 oscar dite quello che volete ma è uno dei film piú divertenti e divertiti di Scorsese. Di Caprio è perfetto nel ruolo stavolta, non deve neanche strafare perchè il personaggio gli calza a pennello. Hill invece non insidierá mai Leto per gli oscar. Il film è un grande carnevale in un ambito che di gaudioso ha ben poco per chi lo vive da fuori, per le cosiddette vittime del sistema. La parabola per Belfort è la piú classica fiaba di Icaro, colui che troppo in alto vola finisce col precipitare a peso morto. La regia di Scorsese non manca di notevoli virtuosismi ma stavolta ho avuto l 'impressione volesse lasciare il centro dell 'arena agli attori. Il merito sta ovviamente nel non tediare lo spettatore nonostante i 180 minuti e la presenza di un paio di piani sequenza non facilissimi da gestire (Di caprio che striscia verso la macchina). Bravo McCounaghey anche se il cameo è molto breve.

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Ultima risposta 13/02/2014 10.43.04
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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  12/02/2014 16:04:33
   8½ / 10
Trip orgiastico, un iperbole di talento scorsesiano che trabocca lungo le 3 ore debordanti di analisi antropologica del mondo finanziario. Molto debordanti perchè il film è costruito fedelmente tramite la carta carbone del canovaccio di 'Quei Bravi Ragazzi', stessa narrazione onnisciente, stessi pertinenti allacciamenti sul mondo a cui mirano scalare (lì la famiglia mafiosa, qui il brokeraggio), stesse digressioni peccaminose, stesso turbillon di personaggi, che vanno e vengono, formativi, spalle, stessa vita messa sotto sopra, votata all'eccesso, Belfort che ci guida (abbattendo la quarta parete) lungo i suoi gironi infernali, la sua ingordigia, la sua cupidigia, il lusso, l'avidità, stessa sensazione di onnipotenza che sarà il contraltare di un rapido declino. 3 ore studiate a tavolino, condotte con il giusto dosaggio di leziosità e raffinatezza, minuziosa è in sala di montaggio la ricerca di una fluida scorrevolezza della pellicola (qua Russell dovrebbe prendere appunti), frenetico in origine per ripercorre le tappe della celere scalata del successo, più controllata e alleggerita da lunghe gag comiche (alcune un po pretenziose nella loro ricerca dell'humor tipo tra Jon Bernthal e Hill), altre sono poste mirabilmente in tutte e 3 le ore, la prima passa e non te ne accorgi, la 2° e la 3° necessitano di quei momenti di stasi per acquietare lo stress della visione. Soggetto ingigantito però impressiona come un 70enne che non finisce mai di rinnovarsi, sia in grado di ricamarci sopra, la fine e gli effetti del quaalude, qualità delle prostitute, della depilazione inguinale.. dicono con l'età si perda il senso dell'humor eppure la comicità si presenta in tutte le sue forme, nonsense, demenziale, scene di efficace ilarità come la paralisi cerebrale con effetto ritardato a cui dà seguito la citazione a Popeye con simmetrico effetto spinaci-cocaina son rare trovarle anche in film deliberatamente comici (alla Apatow per intenderci). Lancia Margot Robbie (e questa sfonda davvero) con un personaggio sulla falsariga della Stone di Casinò, medesima sequenza di nervi incontrollati tra le mura domestiche quale fu tra De Niro-Stone, Hill che si dimostra adatto ad un cinema più altilocato come spalla dopo l'ottima prova fornita con Pitt, McConaughey nella prova del 9, sembra assurdo affermarlo ma se in 10 minuti lasci uno strascico simile per tutto il film (e oltre) significa che hai raggiunto la piena ottimizzazione del tuo talento, arriva da un lustro in cui ha messo su una sequela di grandi performance. Anche Dujardin sempre più emancipato dal suo paese, ruoli sfornati con lo stampino che ormai gli van stretti, sta trovando l'appropriata collocazione in questi spazi secondari del cinema hollywoodiano, e poi Di Caprio che ha in pugno il film dal primo all'ultimo secondo, appunto che farei solo su Kyle Chandler, che dovrebbe specchiarsi sul Tom Hanks di Prova a prendermi, ma fatica ad ingranare la sua personalità nel film. Tributone ad Umberto Tozzi, e alla scanzonata 'Mrs. Robinson' qui arrangiata dai Lemonheads a guidare il blitz dell'FBI nella società di Belfort. Che dire... lunga vita a Scorsese.

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Ultima risposta 13/02/2014 00.33.23
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Nudols85  @  12/02/2014 01:27:45
   8 / 10
Reale, crudo in tutte le sue sfaccettature riprende sistematicamente tutte le sfaccettature del cinismo che vi è dietro il gioco di borsa ( loro sanno meglio come spendere i risparmi degli investitori ). Naturalmente questo comporta il dover tollerare scene fra tossici, alcolizzati, parolacce, sesso e chi più ne ha più ne metta che fanno da contorno ad un mondo di veri lupi all'assalto! Il film un pò lunghetto ma comunque intrattiene piacevolmente lo spettatore, Di Caprio bravo, Scorsese si conferma un regista grandioso e che è sempre in grado di mantenere alti livelli. Pregevole.

SANDROO  @  12/02/2014 00:13:43
   7 / 10
Il solito film lento e lungo di Scorsese. Di Caprio come sempre perfetto comunque ne vale la pena vederlo.
ASSURDO....

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Ultima risposta 12/02/2014 01.12.12
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  11/02/2014 22:32:48
   7 / 10
Non un capolavoro, ma certamente un film fatto con maestria. Cast non eccezionale.

Strix  @  11/02/2014 17:37:34
   7½ / 10
Lato tecnico ineccepibile. Regia e performance attoriale impeccabile.

Nel caso in cui qualcuno di voi non avesse ancora le idee chiare sul meccanismo del mercato azionario, qui viene descritto minuziosamente e in modo molto conciso per quello che è in realtà: una porcata immane. E questo è un enorme merito.
Di contro, c'è il fatto che il film è molto forzato sulle trasgressioni del protagonista (talvolta illogiche e per nulla verosimili), più che sulla genialità della truffa da lui attuata.
Inoltre, 3 ore sono davvero troppe, anche se pensavo di non reggerle alla fine mi sono passate in modo non troppo pesante, ma un tagliettino di 20 minutini avrebbe comunque giovato.

In sintesi, le potenzialità per un capolavoro c'erano tutte ma la realizzazione rimane buona, non ottima.

Di Caprio è un grande, sicuramente un oscar glielo darei, per carità, lo hanno preso attori peggiori di lui, ma ho paura che stia iniziando ad essere un po' troppo ripetitivo.

alejopetrelli  @  11/02/2014 13:00:09
   8 / 10
The Wolf of Wall Street è un gran film, un nuovo capolavoro di Scorsese e con un Di Caprio da Oscar! Un film eccessivo, come eccessivi erano gli anni 90 in america e specialmente il mondo di Wall Street. In questo articolo trovate le 10 regole del marketing secondo Jordan Belfort, molto carino e utile! http://bit.ly/1jqbUP8

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  11/02/2014 12:05:35
   8 / 10
The Wolf of Wall Street. Vieni dentro coi soldi sembra ripetere lo Hughes della finanza dalla reclusione della sua ossessione. Tre ore di montaggio orgiastico furente. Un delirio di rimandi, citazioni al proprio cinema, collage mistico nella religione del 567 volte fuck, cavalcata verso l'abisso, il mezzo del futuro schianto e la Farmacologia venerea del Potere. Scorsese, *****, ancora una volta una sniffata di Gran Cinema.

Kristkal  @  11/02/2014 09:28:23
   9 / 10
Uno dei film più belli, coinvolgenti ed appassionanti degli ultimi anni. L'aggettivo che userei per descriverlo è "diretto". In the wolf of wall Street c'è poco spazio per descrizioni superflue,

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il tutto è indirizzato letteralmente a travolgere e coinvolgere lo spettatore nel mondo di avidità e ricchezza di Jordan Belfort.

Non riesco a dare 10 solo per la durata, giusto mezz'ora credo potesse essere tolta nel finale. Di Caprio e Jonah Hill straordinari.

7edo7  @  10/02/2014 18:03:01
   6½ / 10
per me in due ore poteva anche venir fuori un gran film... peccato che ci sia un'ora di troppo che, nell'economia di un personaggio piatto senza alcuna evoluzione, diventa inutile (e a tratti irritante) ridondanza.

El Piccio  @  10/02/2014 17:13:50
   8 / 10
Parte forte, poi cala un po' comunque un gran film!!

torino78  @  10/02/2014 15:18:22
   7 / 10
grande Leo... travolgente ed eccessivo... si.. forse l'aggettivo più giusto è "stupefacente"... di questo film si può dire tutto tranne che è drammatico, visto che una buona mezz'ora l'ho passata a ridere...

debaser  @  10/02/2014 13:10:26
   7½ / 10
Film eccessivo in tutti i sensi specialmente in una durata troppo ma troppo lunga piena di inutili ripetizioni di sesso droga ed onnipotenza dove a volte si sconfina nel voyerismo di bassa lega.Non basta un grande Di Caprio ed una splendida Margot Robbie a farne un capolavoro, ma resta sempre e comunque un bel film ma non certo ai livelli degli altri capolavoridi Scorsese

16 risposte al commento
Ultima risposta 19/06/2014 14.31.34
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FurFante9  @  10/02/2014 12:40:26
   8 / 10
Di Caprio sfodera una prestazione sopra le righe. La storia di un uomo senza scrupoli.
Scorsese cinico, grottesco, eccessivo

-Uskebasi-  @  10/02/2014 07:05:06
   8½ / 10
E' impossibile commentare The Wolf of Wall Street senza parlare di Di Caprio. Il film al 90% è solo lui, e Leo ha risposto con una prova indescrivibile, immensa, irripetibile. Se solo penso alla telefonata con il primo cliente della Stratton Oakmont mi vengono i brividi... ma è solo uno dei numerosi picchi della sua recitazione.
Se non vince l'Oscar questa volta, credo non potrà farlo più. Il mio nichelino lo punto su di lui.
E se non vince l'Oscar questa volta, sarà soltanto per "colpa" di McConaughey, che anche qua, in appena 10 minuti, ha dimostrato perché il dubbio è così grande.
Tolto lui, il resto del film è buono ma non eccezionale. La descrizione degli eccessi della vita di Belfort e delle sue bestie, con qualche dialogo memorabile come la tarantiniana discussione sui nani, e tante gag vincenti, in mezzo a un tripudio di fiche e droghe. Eccessivo soprattutto nella durata inspiegabile di 3 ore.
Io ritengo Scorsese un grande regista, ma non un gigante del campo. Mi sembra gli manchi un pizzico di classe. E per quanto indubbiamente si impegni, con le sue indiscutibili qualità e con montagne di dollari a disposizione, quel pizzico di classe mancherà sempre.
Prenderò come esempio il finale dove ritengo sbagliato l'utilizzo del vero Jordan Belfort, a cui ritaglia la parte del presentatore che annuncia l'ingresso di (se stesso) Di Caprio. Beh, se al suo posto ci fosse stato un attore qualunque a fare il presentatore, e il vero Jordan Belfort fosse stato messo tra il pubblico a ricevere la domanda finale di Leo "Vendimi questa penna!", con la telecamera a chiudere sul suo volto... allora si che sarebbe stato un epilogo con un pizzico di classe.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/02/2014 14.36.16
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werther  @  10/02/2014 01:56:17
   8 / 10
Di Caprio è il film e il film è Di Caprio. Ma non voglio parlare dell'attore, sul quale mi esprimerò ampiamente dopo,voglio iniziare dal film. Bellissimo! È un film volutamente eccessivo, mettendo ben in risalto la follia dilagante nelle menti di un gruppo di broker, devoti al loro Dio Belfort, completamente plagiati stile setta satanica. Bravo Scorsese a evidenziare gli eccessi di quel mondo con i suoi pro e contro ed esaltando ancora una volta Leonardo Di Caprio, alla sua ennesima prestazione superlativa. Probabilmente la più eccentrica. E venendo proprio all'attore principale,non ci sono più aggettivi. Il signor Leonardo Di Caprio merita l'oscar c'è poco da aggiungere. Lo merita per tutta la sua carriera costellata sempre o quasi da film di ottima fattura o kolossal di successo planetario, regge 3 ore di film da solo da leone più che da lupo, recitazione incredibile valorizzata dall'ormai compagno d'avventura Martin. Andatelo a vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Zazzauser  @  09/02/2014 23:56:56
   9 / 10
"Vendimi questa penna!"

Nulla da dire, gli americani potranno essere autocelebrativi quanto si vuole, ma quando ci si mettono dimostrano di saper bene come fare Cinema. E quando poi mettono le idee nelle mani di registi ambiziosi, coraggiosi e dalla forte carica autoriale, sanno proporre al Mondo del grande Cinema.
Scorsese sembrava aver perso qualche colpo dal 2006 in avanti. The Departed - venduto come il capitolo finale di un'ideale trilogia con Goodfellas e Casinò - è stato un buon film ma molto tradizionale, e lo stesso si può dire del thriller Shutter Island, decisamente troppo decantato; Cabret e i due documentari (Shine a Light e il film su George Harrison) sono state ottime parentesi, ma da Scorsese ci si aspettava una nuova uscita col botto che francamente tardava ad arrivare.

E' con The Wolf of Wall Street che Martin trova l'occasione di ritornare sulle scene davvero in grande stile e finalmente dà la riconferma di essere uno dei giganti del Cinema made in USA.
Con uno straordinario tono cinico e dissacrante Scorsese traccia un biopic perfetto sulla vita di Jordan Belfort, il "lupo di Wall Street", dal suo spaurito esordio nel mondo dell'alta finanza (il folgorante esordio con Matthew McConaughey) al declino nella sconcertante vita dell' "uomo qualunque" a cui non rimane nient'altro da fare che raccontare la propria storia.
Lungi dall'essere la celebrazione dell'avidità di un uomo deprecabile, The Wolf of Wall Street vuole invece gettare luce sugli scheletri nell'armadio di un mondo che lo spettatore - come l'individuo nella vita reale - non conosce, e dal quale si fa prima ammaliare e poi raggirare. E riesce a farlo prendendosi gioco sia dei propri protagonisti, sia di chi guarda, indeciso se ridere della stupida "tristezza" di Belfort, ammirare la sua furbizia, il suo pragmatismo, il suo senso pratico e farli propri, o metterlo alla gogna come parassita della società.
Non ho mai visto in sala tanto senso di straniamento e tante risate soffocate e poi riesplose come nella lunga sequenza del trip di Lemmon 714, quando DiCaprio si trascina verso la Lambo e Jonah Hill rischia di morire soffocato da un pezzo di prosciutto.

E' incredibile poi quanto certi episodi riflettano in modo veritiero (o perlomeno verosimile) la forte ambiguità nell'etica delle multinazionali odierne: quella sensazione di "comunione d'intenti" nella galvanizzazione collettiva, quell'approccio liturgico, quasi sacro di chi prende in mano il microfono e urla, decanta il Dio Denaro e non abbandona i "fedeli", anzi li abbraccia come un pastore in una chiesa battista, quel falso (o no?) altruismo di chi si emoziona - fino al pianto! - nel ricordo di coloro che ha aiutato e nell'oblio di coloro che ha fregato.

E' un film che analizza la realtà con una lucidità ed una freddezza terribile, e anzi si può dire che faccia proprio dell'ambiguità e dello straniamento l'elemento portante. Droga, denaro e f.iga a fiumi impregnano il mondo edonistico dei protagonisti, e tutto questo a scapito della "gente normale": non si può, oggettivamente, non condannare la condotta umana e lavorativa del Jordan Belfort di DiCaprio, ma ciononostante viene naturale simpatizzare con un self-made man che tira su dal fango una piccola agenzia di broker incapaci, con un uomo che ha portato lavoro, ricchezza e felicità ai suoi impiegati, con un "boss" che non si arrende e non tradisce, finendo per essere anzi tradito.

La gestione dei tempi filmici è praticamente perfetta, dilatando le sequenze e grazie ad una sceneggiatura attentissima all'efficacia dei dialoghi e delle interpellazioni Scorsese riesce a far scorrere 170 minuti come se fossero poco più di un'ora e mezza.
DiCaprio è perfetto per il ruolo, fisionomicamente ed attorialmente, e fornisce una delle migliori prove della sua recente carriera, che spero vivamente gli valga la vittoria dell'Oscar a Miglior Attore Protagonista (e sarebbe anche l'ora, dato che lo aspetta dai tempi di Buon compleanno Mr. Grape).
In sostanza, ad un passo dal capolavoro. Geniale.

"Non c'è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!"

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  09/02/2014 16:51:53
   5½ / 10
Mah.... tremendamente eccessivo e sostanzialmente lungo e ridondante. Un film troppo pieno volutamente. Una sorta di grande abbuffata del capitalismo americano. Sicuramente bravissimo Di Caprio ma ormai questa non è più una novità. Non lo so, probabilmente è un giudizio troppo negativo ma mi pare che malgado la spettacolarità il film in realtà non decolli mai. O magari mi sono perso appresso alla troppa "visività" della pellicola che me ne ha compromesso la fruibilità.

Eraser  @  09/02/2014 02:57:13
   6 / 10
Un Leonardo Di Caprio da oscar ed una storia piena di affari loschi, sesso e droga, con l'aggiunta di una discreta dose di ironia. Peccato per l'esasperato ed eccessivo uso di scene troppo spinte e poco utili ai fini del racconto. A mio avviso il taglio di qualcuna di esse avrebbe reso il film meno ripetitivo e volgare. Quindi il mio voto personale è la media tra un 8 per Di Caprio e 4 per il contorno.

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Ultima risposta 15/03/2014 02.13.39
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GianniArshavin  @  08/02/2014 23:41:46
   7½ / 10
Scorsese nemmeno a questo giro delude e sforna un altro grande film con l'ormai superlativo Di Caprio protagonista.
Il regista ci trascina nel mondo depravato di Jordan Belfort e della borsa di Wall Street,e il tutto è volutamente eccessivo,provocatorio,goliardico ed esasperato proprio per sottolineare il decadimento morale del personaggio e di quel tipo di ambiente.
La regia dinamica e frenetica di Scorsese rendono questo prodotto di ben 3 ore scorrevole e divertente,con una scelta di narrazione improntata sulla risata e sull'ironia atta a non appesantire una materia che poteva effettivamente risultare indigesta a molti.
Parecchie le sequenze memorabili, alcuni monologhi sono incredibili e la prestazione clamorosa di Di Caprio è super anche in questa occasione, visto che riesce a dare vita ad un personaggio tanto brillante e carismatico all'esterno quanto debole e povero all'interno.
Tanti gli eccessi e le volgarità,che però sono necessari per descrivere al meglio la bassezza morale dei protagonisti e dei loro squallidi obiettivi.
Quindi stiamo del capolavoro del nuovo ciclo di Scorsese? Non credo. Anche se,come detto,gli eccessi sono indispensabili ,forse il regista si lascia prendere troppo la mano donando moltissimo spazio agli svaghi e alle gozzoviglie dei personaggi relegando ad uno spazio marginale la fase della caduta e della "redenzione". Avrei preferito quindi più spazio per il lato drammatico della storia,escludendo ad esempio scene come quella della nave che,seppur divertenti, sono davvero troppo inverosimili.
Comunque The wolf of wall street è davvero un film da vedere,divertente,spassoso,in alcuni punti riflessivo e scorrevole nonostante la lunga durata. Scorsese e Di Caprio ormai sono una grande coppia,garanzia di successi e pellicole grandiose.

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