a history of violence regia di David Cronenberg USA 2005
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a history of violence (2005)

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locandina del film A HISTORY OF VIOLENCE

Titolo Originale: A HISTORY OF VIOLENCE

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiViggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 2005
Generethriller
Tratto dal libro "A history of violence" di John Wagner e Vince Locke
Al cinema nel Dicembre 2005

•  Altri film di David Cronenberg

•  Link al sito di A HISTORY OF VIOLENCE

Trama del film A history of violence

Tom Stall vive felice con sua moglie e i loro due figli in una piccola cittadina dell'Indiana. Una serà però la loro esistenza idilliaca verrà a mancare quando Tom sventa un tentativo di furto nel suo ristorante uccidendo i due ladri...

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Voto Visitatori:   7,10 / 10 (392 voti)7,10Grafico
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Voti e commenti su A history of violence, 392 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  29/05/2006 18:05:51
   10 / 10
Probabilmente il film + bello che ho visto quest'anno questo Cronemberg è stato sicuramente sottovalutato dalla critica... (incompreso anche nella notte degli oscar).... forse per l'anomala operazione del regista, che ha voluto fare un film (normale).... ma suo malgrado ne è venuto fuori un film forte, malato, oscuro e drammatico. Viggo Mortensen dalla saga Tolkeniana si cambia d'abito e si trasforma nel mite Tom felicemente padre di una famiglia modello ma oppresso da un passato devastante con cui dovrà fare i conti definitivamente.
Ho amato e amo tutt'ora il delirio e la mutazione della carne, poetica somma del regista canadese ma questo film è incredibile e nessun altro oltre Lui avrebbe potuto imprimere tale inensità riguardo ad una tematica piuttosto ricalcata nel cinema.
Eccelso tutto il cast ma lo sguardo finale di Mortensen verso la moglie sigilla indelebilmente questo capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/05/2006 13:38:25
   6 / 10
di questo film mi rimarra il ricordo di alcune scene splatter e niente di piu...si perche tolto qualche effeto sanguinoso(e non sono nemmeno tanti)il film non offre nulla di nuovo e la mano di cronemberg si vede solamente nel finale...bravi i protagonisti...peccato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  25/05/2006 17:20:58
   8½ / 10
Da un genio come Cronenberg non c'era da sorprendersi che avrebbe partorito un film di rara bellezza. Ditemi quello che volete, ma a me Viggo Mortensen piace molto come attore e qua entra molto nella parte. Trama eccezionale, come al solito non c'è un punto in cui non si abbia un tocco di malessere e disagio interiore (come d'altronde tutti i film di Cronenberg). Le scene di violenza sono fatte molto bene, specie le inquadrature...
Non tralasciamo poi il lato umano di questo film. Il passato di un uomo che ritorna a farsi avanti e sebbene uno abbia cercato di dimenticarlo, non può essere dimenticato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/05/2006 18:46:45
   9 / 10
una storia di violenza,che dal passato ritorna e rientra prepotentemente nella vita di un uomo,che pensava di aver chiuso definitivamente un macabro capitolo della sua vita.violenza che permea ogni cosa,sesso,incontri,e dal timido tom stall intacca tutti i suoi affetti,fino a quel momento la cartolina della famiglia provinciale americana.eccezionale,per chi ama cronenberg,ma anche no,è imperdibile.

andalucia04  @  08/05/2006 19:43:15
   5½ / 10
devo essere sincera?guardatelo pure ma niente di che,giusto xdire l'ho visto

bastet1973  @  05/05/2006 13:09:06
   8½ / 10
Il mio voto sarebbe 8, quel mezzo punto in più per la bravura degli attori, soprattutto la Bello, molto carismatica e Mortensen che alterna stati di calma apparente, costringendo il suo vero io a non prevaricare e fredda follia omicida. Un po' truculento ma molto bello. Devo ammettere che all'inizio ho avuto un cattivo presagio, in quanto non parte molto bene , troppo lento all'inizio, ma probabilmente era volutamente inserito questo dualismo fra calma piatta e momenti di raptus omicida inspiegabile, in modo da rispecchiare il carattere e la vita del protagonista. Da vedere sicuramente

Beavis  @  02/05/2006 18:24:09
   6½ / 10
Film che si lascia vedere, la violenza non manca, ma qualcosa che entusiasmare il pubblico si. Io ci avrei messo anche una colonna sonora adeguata, invece non c'è. E' il primo film di questo regista che vedo, speriamo che gli altri siano meglio...

Full Nelson  @  02/05/2006 16:54:39
   7½ / 10
Bel film, intrigante come del resto lo sono quelli girati da Cronenberg, anche se è quasi una mosca bianca nella sua filmografia, in quanto abbastanza realistico.

Eldred  @  28/04/2006 16:43:27
   7 / 10
sinceramente mi aspettavo qualcosa di più da questo film...
rimane comunque carino e girato bene ma mi sembra ke alla fine non porti da nessuna parte...

markmattew  @  26/04/2006 10:15:41
   5½ / 10
Mi aspettavo molto di più, personaggi poco sviluppati, finale tirato per i capelli....non ci siamo!

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/05/2006 18.49.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  24/04/2006 00:29:23
   6 / 10
senza infamia e senza lode....trama semplice ma con un suo stile appagante...ma niente di piu!regista sopravvalutato..non ha un gram de repertorio ...diciamocielo.voto 6!ciao.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/01/2007 23.32.07
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Phelps  @  21/04/2006 22:45:59
   5 / 10
Non deve essere la fama del regista a suggerire un parere. il film parte bene e poi........!!!!! il nulla. assolutamente mediocre.

wuwazz  @  17/04/2006 19:37:19
   5 / 10
10 : 2 = 5.

Credete di capire Cronenberg?

Lui ci studia attraverso i suoi film.

E' un genio, ma non mi piace essere oggetto dei suoi esperimenti

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/04/2006 01.17.45
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HATEBREEDER  @  13/04/2006 13:43:51
   9 / 10
Cronenberg tira fuori un film geniale, senza ombra di dubbio!
La trama è piuttosto convenzionale (per uno come lui), ma lo stile tutt'altro.
Ci troviamo di fronte ad una parabola di violenza crescente man mano che il film procede, ma tutti gli stereotipi che siamo abituati a vedere nei film dove il protagonista si trova ad affrontare situazioni simili a quelle viste in "A history of violence", non sono minimamente presenti. Le reazioni dei vari personaggi sono sempre impreviste, in modo che lo spettatore non riesca a prevedere ciò che sta per succedere pochi attimi dopo.
COMPLIMENTI!

piernelweb  @  09/04/2006 21:57:01
   6½ / 10
Tratto da un fumetto di John Wagner il nuovo film di Cronenberg affronta e demolisce il mito, caro al popolo americano, della seconda opportunità: ogni uomo ha la possibilità di rifarsi un'esistenza, di dimenticare il passato doloroso e ricominciare da capo. Il regista Canadese è esplicito nel chiarificare il concetto che quando il debito non è saldato o quando gli errori commessi sono troppo gravi, inevitabilmente il passato riaffiora distruggendo rapidamente i labili equilibri faticosamente ricostruiti. "A history of violence" è senz'altro un film dai profondi significati, ma vacilla nella messa in scena, convenzionale e prevedibile, stringata ed incapace di esplicitare a pieno la drammaticità interiore dei protagonisti. Tra il portentoso cast da sottolineare la solida prova del sempre affidabile Ed Harris e della sorprendente Maria Bello. A mio avviso, giustamente relegato a due nominations all'oscar e nessun premio, il film può dirsi solo parzialmente riuscito perchè, pur partendo da una buona sceneggiatura, Cronenberg è incisivo nella sostanza ma non nella narrazione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  09/04/2006 02:18:32
   8½ / 10
Bello, veramente molto emozionante. Grandissimo Cronenberg!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  06/04/2006 10:49:40
   8 / 10
Torna il grande David Cronenberg e lo fa con una pellicola che all'apparenza puo' risultare atipica per le tematiche solitamente trattate dal geniale filmaker canadese,ma a voler approfondire le cose non stanno proprio cosi'.
Tratto da una graphic novel,dalla quale il film(pare)discostarsi abbondantemente,l'ultima fatica del regista è una storia che parla di violenza e mutazione,due temi cari all'autore che questa volta pero' inserisce in un contesto molto piu' quotidiano e sicuramente meno surreale od orrorifico.
La violenza viene affrontata come una sorta di elemento quotidiano della societa' americana,come un fatto che non sconvolge piu' di tanto ma viene dato per scontato...la trasformazione invece riguarda non l'aspetto fisico del protagonista,bensi' quella dell'identita',si puo' notare quindi che temi cari a Croneberg tornano eccome!
Inoltre anche il sesso è ben presente nella pellicola e chi conosce Cronenberg sa quanto questo sia importante nella sua filmografia ed anche metaforico,basti vedere come Mortensen e la Bello facciano l'amore ad inizio film(quando tutto è idilliaco)ed in seguito(quando le verita' nascoste sono affiorate).
Cronenberg è abilissimo a calarci in in uncubo che con il passare dei minuti attanaglia lo spettatore in una morsa d'angoscia sino al bellissimo finale sospeso,dove tutti veniamo liberati dal senso di oppressione.
L'autore inoltre ci propone sequenze forti mostrando sempre la violenza e non lasciandola mai fuori campo,se deve essere una storia di violenza che lo sia fino in fondo deve aver pensato...ed ecco allora che non lascia immagini invisibili, non si permette di edulcorare nulla fregandosene di un eventuale censura,affidandosi al realismo piu' puro...e se in passato Cronenberg ci aveva fatto sussultare con storie "malate" ma difficilmente verosimili stavolta lo fa raccontandoci la realta', ed il risulatto è ancor piu' disturbante.
Non mi ha convinto molto Mortensen nei panni del protagonista,non mi è sempre sembrato perfettamente in parte,bene invece il resto del cast,con Harris ed Hurt bravissimi a gigioneggiare nei panni dei malavitosi.
Un nuovo(?) Cronenberg che a me è piaciuto molto,vedremo col prossimo lavoro se tornera' nuovamente alle sue visionarie ed oniriche storie o trascinera' l'orrore su livelli piu' quotidiani.

carlinho82  @  30/03/2006 12:14:30
   7½ / 10
film fatto bene,buona la storia,molto belle alcune scene come quella iniziale o la rapina nel ristorante;putroppo gli attori non sono fantastici e il regista taglia corto in alcuni punti,quando sarebbe stato meglio rendere meno sbrigativo lo svolgimento della vicenda

markbaz  @  24/03/2006 07:37:12
   6½ / 10
Un po' un fumettone, reso credibile dalla grande prestazione di Montersen. Lo stesso Cronenberg sembra dedicare tutta la propria attenzione alla maniera di dirigere il protagonista. Ma complessivamente più che vedibile.

ninio-ciaparal  @  15/03/2006 21:37:25
   7½ / 10
Non è il mio film preferito di David Cronenberg, ma sicuramente è fatto benissimo e non scade mai di tensione.

stieve86  @  15/03/2006 10:44:23
   7 / 10
La scena iniziale è a dir poco da antologia, poi si perde un po'' secondo me per gli attori non proprio all''altezza

tatum  @  13/03/2006 15:34:08
   6 / 10
Non me la sento di dare un insufficenza ad uno dei miei mostri sacri ma questa volta Cronenberg non è riuscito a sconvolgermi. Sicuramente inferiore a Spider, nonostante la solita ottima regia, la sceneggiatura lascia a desiderare facendo rimpiangere la novella a fumetti decisamente (purtroppo) superiore. E' vero che il tema era difficile da trattare e da rendere realisticamente ma da un genio come Cronenberg(La Mosca, Il Pasto Nudo, Scanners tra i tanti) si ci può aspettare di più.

nnoise  @  05/03/2006 20:25:13
   9 / 10
Con HIstory of Violence il grande regista si discosta in parte rispetto ai suoi film precedenti, questo però non omette nessun suo lato geniale in questa grande produzione.
Qui si da per scontato quello che tutti aspettano dal film stesso, la violenza, come se il film fosse una parodia di tutti quei prodotti basati unicamente sulla violenza ingiustificata, diversamente Cronenberg la giustifica tramite la dolce poesia celata che fa da perfetto contrasto con il resto.
Vedere questo film senza nulla sapere del film stesso è la cosa migliore da fare, per così gustarsi tutti i bei riusciti colpi di scena.

ely80  @  04/03/2006 16:12:52
   7½ / 10
Film ben fatto e ben girato, anche se a tratti dà una certa sensazione di frettolosità
un po' esagerata la scena del castello con Viggo che fa fuori tutti da solo.. cmq

bravi attori, strepitoso Ed Harris

cepere  @  02/03/2006 19:39:32
   7½ / 10
Opera controversa come qualsi tutta la filmografia di Cronemberg.
Come osservato da molto ,il finale non è all'altezza del resto del film,ma il prodotto resta comunque di buon livello.
Nota di merito per Maria Bello e per Harris,di demerito per l'attore che interpreta il figlio e il fratello.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  02/03/2006 16:56:36
   7 / 10
ATTENZIONE: presenza di spoiler nel commento.

Ancora una volta il tema del doppio è centrale in Cronenberg; ma questa volta il regista canadese si lascia, a mio avviso, lusingare fin troppo dal discorso della violenza e del sesso, che diventano elementi meno "patologici" rispetto a quanto visto sinora nella sua opera, per farsi più diretti e spendibili (non oso dire più commerciali, ché non sarebbe giusto...). E’ innegabile il valore “ideologico” di tali elementi, ma nel complesso sembrano rimandare più alla composizione di un film d’azione (per altro di ottimo livello), che a quella di un film cui attraverso quegli stessi elementi voglia dissezionare i miti fondanti della provincia americana e del suo “sogno”.
Il film è piuttosto schematico nella costruzione narrativa del personaggio: inizialmente mette in scena, come fosse una ennesima puntata di Dawson’s Creek o simili, la vita tranquilla e normale di un brav'uomo lavoratore e buon padre di famiglia, perfetto marito innamorato della moglie e premuroso coi figli, preso nei suoi spaccati di vita modello nella provincia lontana, agreste, luogo eletto simbolo del sogno americano.
L’improvvisa esplosione di violenza riporta l’atmosfera del film a quella cruenta delle prime sequenze, rendendola via via più cupa e angosciante. L’incanto del sogno americano sta per infrangersi nel ritorno del “passato che non passa” di Tom. La sua anima nera riaffiora dalla falsa identità a turbare i piani di redenzione e la tranquilla esistenza del mondo perfetto faticosamente messo su.
Un bubbone pronto a esplodere sembra fondare quel mito americano della vita perfetta provinciale: non a caso la moglie del protagonista e lo sceriffo del paese (amico di famiglia) tendono a proteggere la famiglia e l'intera piccola comunità da qualsiasi intrusione pericolosa e ad allontanare dal loro contesto ogni elemento perturbante.
Dopo il sanguinoso (e lacerante) percorso a ritroso nel passato scomodo di Tom, la famiglia si ritrova ricomposta a tavola, luogo sacro deputato alle riunioni familiari nella casetta del sogno americano: è una ricomposizione formale, i cui fondamenti sono stati così violentemente svuotati e smascherati, ma, dopotutto, il sogno richiede solo la realizzazione di un tranquillo e semplice quadretto, meglio ancora se a riassestarlo è l’innocenza di una bella bambina che di quel sogno e di quel contesto “perfetto” è figlia.
Interpretazioni magnifiche di un inquietante Ed Harris e di William Hurt, qui nell’insolita veste – per lui – di uno spietato quanto perverso criminale.

bestref  @  27/02/2006 21:31:46
   6 / 10
Non saprei come descriverlo... direi che ci sono alcune riserve sul finale... sembra giusta una valutazione senza lode nè infamia.

gRINGo  @  27/02/2006 14:23:28
   6½ / 10
Un bel film... però non ha "spessore"....cioè è come quando ti raccontano una barzelletta che ha un bel preambolo ma alla fine ti fa soltanto sorridere... si avvicina al 7 secondo me...

Invia una mail all'autore del commento Mormegil Darkbl  @  25/02/2006 11:36:58
   6½ / 10
Un discreto film in cui Cronenberg ripropone il tema della metamorfosi a lui tanto caro. Belle le scene di azione condite con una buona dose di sangue. Se non fosse stato Cronenberg il regista, il voto sarebbe stato 7. Il mezzo voto in meno è dovuto al fatto che da lui è più che lecito aspettarsi anche di più.

ragno  @  23/02/2006 23:24:25
   6 / 10
un pò deluso. da cronenberg mi aspettao qualcosa di piu studiato o geniale. comunque non e male.

Nadir78  @  23/02/2006 19:53:01
   8 / 10
Gran bel film: trama intrigante, cast spettacolare, finale per niente banale. Viggo Mortensen dimostra di sapersela cavare anche con i thriller.
Consiglio di vederlo.

Roipy  @  18/02/2006 12:09:50
   6 / 10
A me è piaciuto, ma in sala non erano tutti del mio parere.
Come dice il titolo aspettatevi un film abbastanza violento, forse a tratti un po' troppo. Attori bravi ma non certamente le loro migliori prestazioni.
Vale la pena di affittarlo anche se i non amanti del genere non potranno amarlo e forse si addormenteranno.

bon_  @  16/02/2006 00:20:44
   7½ / 10
Un po' lento ma non male... ottimi attori

enzo.x.  @  07/02/2006 13:47:44
   7 / 10
Buon film e bel finale

Homer.J.S  @  04/02/2006 13:36:11
   7 / 10
non male , per passare un pomeriggio di pioggia , a casa magari nel divano con i pop corn ,e una tazza di thè freddo . il film ha una stoia non male , alcune scene violente però sembrano troppo sul finto.

claudihollywood  @  03/02/2006 23:33:32
   7 / 10
Allora, eccovi il commento di un simpatizzante del regista, autore di un capolavoro assoluto, chiamato La mosca. A history of violence ha un soggetto straordinario, delle interpretazionio eccezionali (su tutti Maria Bello e Ed Harris), un protagonista un po' insignificante e un'ottima regia. Però sono deluso, non saprei, non è affatto un capolavoro. si dimentica, anzi, presto.

edo88  @  03/02/2006 23:14:25
   8 / 10
Per me, magnifico.
Insomma una sceneggiatura che non scende mai nel pesante nè nel ridicolo. Lineare nonostante l'intreccio, appunto chiarissimo.
Molto bravi gli attori. Mi è sembrata ottima la regia.
Bella anche la fotografia in alcune scene.
Nel complesso un film godibile che non stanca mai, col *botto* finale e che regala ottimi elementi essenziali per far godere un film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/12/2007 13.34.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  02/02/2006 21:02:56
   9 / 10
masterpiece of david cronemberg!

non ho ancora visionato la sua intera filmografia, mi sono fermato ai suoi cosidetti "successi", ma questo ragazzi è un film da avere assolutamente:
VERO, CRUDO inzomma senza tante pippe un capolavoro

ianez  @  01/02/2006 18:58:39
   6½ / 10
braccino corto corto su questo film.
secondo me .. quando uno apprezza un regista non è che deve dargli 7/8 in ogni caso perchè lui è tanto tanto bravo
anzi proprio perchè pensi che è un grande devi essere più critico.

questo film alla fine mi è piaciuto l'ho trovato abbastanza ben fatto. nonostante una sceneggiatura di base già vista e rivista, interessante in alcuni spunti,
Cronenberg non ha resistito a metterci un po' di dettagli splatter dei suoi...
Però concordo con chi dice che ci sono delle scene quasi ridicole e alcune davvero prevedibili, il protagonista poi è troppo Commando vi ammazzo tutti e voi non mi fate niente,
ho come la sensazione che il film sia stato fatto in fretta soprattutto pensando al finale, mi piace pensare che Cronenberg abbia altro per la testa a cui tiene di più e che prestò metterà in giro.

hildenelbuio  @  31/01/2006 13:28:05
   8 / 10
Il titolo non lascia spazio alla fantasia. Violenza nuda e cruda.
Forse l'inizio film scioccante poteva essere messo come flashback dopo la strage nel bar di Tom, perchè così com'è si inaridisce la gola della sete di giustizia dello spettatore.
Nella violenza e nel tunnel della follia ricorda Elephant, altro capolavoro!
Sicuramente da non perdere
Molto attuale.

markc24  @  30/01/2006 09:28:54
   9 / 10
Grandissimo, sicuramente tra i migliori del 2005. Forse un Cronenberg diverso questo di "A History of Violence", qui non vi è nulla delle sue folli visioni e del suo mondo grottesco e informe, eppure il tema tanto caro della trasformazione è quanto mai presente anche in quest'opera. Una trasformazione questa volta interiore e dalla quale non sembra esserci scampo, come sempre.
Una trasformazione che avvertiamo anche nella famiglia che inizialmente lo approva (l'uomo che difende cona la forza i propri affetti è il mito americano per eccellenza), poi lo ripudia ma infine ne è quasi morbosamente attratto (la scena delle scale). Il punto è "riusciresti ancora ad accettare chi ti ha mentito per tantissimi anni?", ed emblematicamente la domanda che gli pone il figlio e che sugella un pò tutto il succo del film è "....e adesso come dovrei chiamarti?".
Sicuramente grande e degno di essere visto e rivisto più e più volte, come ogni film di Cronenberg. Se cercate azione e adrenalina statene alla larga (anche se alla fine della fiera ammazza più persone qui Viggo che Bruce Willis in "Trappola di Cristallo"), ma se ciò che cercate è un film drammatico e che posa farmi riflettere sulla violenza insite in ognuno di noi, allora sedetevi in poltrona e godetevi lo spettacolo che la bibita ve la offro io.
Ottimo senza dubbio, non gli do un 10 solo perchè da Cronenberg mi sarei aspettato qualcosa di meno convenzionle.


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Ultima risposta 01/02/2006 19.09.11
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/01/2006 00:26:04
   8 / 10
Al primo impatto, e tutto cio' mentre le immagini infondono una sorta di vibratile angoscia interiore, History of violence appartiene a quelle opere che, prendendo spunto dalla classicità corrente, impostano una barriera insormontabile assurgendo ad apoteosi o grottesca deformazione della realtà. Si potrebbe pensare a Rodriguez, al suo "dal tramonto all'alba", ma qui non siamo nei territori della parodia. Se fosse una musica rock, sarebbe esattamente il feedback che irrompe nella melodia di "don't fear the reaper" dei Blue Oyster Cult, provocando una lisergica perdizione sonora... In realtà torna tutto alla fine al modello prestabilito, ma attento a dimostrare che oltre il focolare c'è l'inferno, E' preservando il sogno disatteso che l'Uomo finisce invano per operare le sue scelte migliori. Ma nel sangue, nella vendetta, nel bisogno di recidere drammaticamente il cordone ombelicale: E' un po' il culto e post-mito dello Scanner rivisitato a distanza di vent'anni, mentre il gigionismo amaro di un fratello (Hurt) mastica sangue e lorda l'inevitabile retaggio del passato mai estinto.
E' in verità un Cronenberg diverso ma lo si riconosce: persi i dissensi tra umanità e cyborg contemporanei, sa che per poter raggiungere un discanto improvviso deve ricorrere, se necessario, a schemi prefissati. Di fatto, la dietrologia del passato scomodo che torna a galla gli serve per riportare quest'uomo, questo bravo cittadino di nome Tom (irriconoscibile tra altra brava gente detentrice di armi in ogni angolo di casa), al suo ruolo di padre, non certo a livello di Mendes e della sua carola nostalgica piena di melassa. C'è una certa tenerezza, una dolcezza retriva, in questa vicenda intrisa tuttavia di dolore e morte. E' il perbenismo di una "facciata" in un sobborgo dove la "buona condotta è premiata dalla comunità", è di rigore l'esemplificazione di un sogno che ci costringe a preservarlo per sempre, per difenderlo e proteggerlo da ogni difficoltà.
E' il senso dell'ereditarietà, il coraggio che esibisce più armi che veri gesti eroici, che patisce la fuga nell'immaginario collettivo o l'arma della paura fagocitata dagli states di questi anni
(esempio: Tom che uccide i rapinatori è un cittadino onesto che vuole proteggere la sua dipendente, Tom che uccide successivamente è quello che aveva celato la sua antica identità)
E' anche l'aberrante "suicidio" di uno scatto di autodifesa del cittadino moralmente rispettabile - appunto - sottoposto al sacrificio morale (ehm) della paura del male altrui.
Nondimeno artefice di un confronto aspro simile ai duelli western. o ai film di Tarantino, sembra sminuire l'impatto con la fortissima emotività che ci circonda, redarguendoci improvvisamente a non prendere sul serio questo film, che finora aveva sorpreso e ammaliato per la sua asciuttezza stilistica il suo rigore formale. E' invece il caso di dar retta a Cronenberg: le vaghe ma evidenti concessioni al fumetto da cui è tratto (il lungo viaggio notturno in macchina... come nei fumetti si colgono i pensieri dell'uomo, lo sfregiato e inquietante Ed "quando gli daranno finalmente un oscar?" Harris) non frenano piu' di tanto la ritualistica del classicismo d'autore mentre attende, con ovvia preveggenza, minaccia verità e una promessa di faticosa quiete. Pensiamo a quanto possa essere terribile tutto cio': tiriamo un sospiro di sollievo davanti all'incolumità e al trasformismo di questo Tom, disperato e inquietante doppiogiochista

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Ultima risposta 14/09/2006 16.29.01
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serenella  @  28/01/2006 10:38:49
   2 / 10
sinceramente sono stupita da questi voti così alti...noiosissimo, recitato male, una sceneggiatura ridicola (e in sala siamo scoppiati a ridere in molti a causa di alcune assurdità) ed inverosimile, una musica ridondante (sembrava quella del Signore degli anelli!) e superflua, superficiale. di questo film penso tutto il peggio possibile. insieme a provincia meccanica e osama, il film più brutto che abbia visto negli ultimi anni. lo spunto era buono, ma santo cielo, quanto si è perso per strada...

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Ultima risposta 07/09/2016 00.46.25
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giancarlochille  @  27/01/2006 14:40:11
   7 / 10
Aspettavo con trepidazione l'uscita nelle sale di questo film: mi ha deluso. Comunque la storia fondamentalmente si salva, gli attori sono stati fantastici, soprattutto Ed Harris. Il finale abbassa di molto il voto, mi sembra il ritorno ai vecchi films con John Wayne in cui lui viene ferito da un pistolero e poi si vendica uccidento tutti gli altri attori del film. Forse sarebbe stato meglio curare di più la sceneggiatura, l'ambientazione è comunque ottima.

anardaggio  @  27/01/2006 14:01:06
   7½ / 10
Film da vedere che può far anche riflettere.
Saremmo disposti ad accettare il nostro coniuge se un giorno scoprissimo che il suo passato non è quello che pensavamo?

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  27/01/2006 00:53:29
   7½ / 10
Veramente un bel film!

principeste1  @  26/01/2006 15:24:56
   7 / 10
Il film non è male, la storia è carina e anche gli attori recitano discretamente, non male le scene di sangue, ma poco realistiche in alcune circostanze (il bar). Incapibile il comportamento dell'orbo, che rende tutto troppo finto.
Nel complesso il film scorre tranquillo e se vi è piaciuto kill bill questo non vi disturberà.

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Ultima risposta 10/02/2006 18.29.25
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Titto  @  26/01/2006 13:52:46
   7 / 10
Non mi aspettavo che la storia volgesse in quella direzione...

Il film si guarda bene, senza troppe pretese anche da parte di Cronemberg che sicuramente non si è impegnato troppo. Il risultato è comunque piacevole anche se il nome del regista è associato ad altri tipi di film... quelli che ti fanno uscire dalla sala ancora mezzo stordito e sconvolto, come Crash o Spider.
Da vedere tranquillamente anche se non si ama Cronemberg... qui di " suo" c'è poco.

giumig  @  25/01/2006 16:16:07
   9 / 10
Tra i piu' bei film dell'anno. Ritmo perfetto, storia riuscitissima, scene da brivido (penso a quando tom e sua moglie "litigano" sulle scale...stupenda!)

Ve lo consiglio vivamente, con un'avvertenza pero': dimenticatevi il Cronenberg del passato.

l'imbalsamatore  @  23/01/2006 13:15:12
   7 / 10
Film che parte alla grande, si mantiene bene (spettacolare le scene del giardino in cui vengono uccisi Fogarthy e i suoi scagnozzi). Per contro male alcuni clicè come il figlio s****to (che si ribella) e soprattutto la parte finale di Joy in versione "rambo" in casa del fratello, per la serie io da solo ammazzo tutti. Buona la scena finale. Ma nel complesso il film và visto, c'è poco da dire.

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Ultima risposta 25/01/2006 13.46.17
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No Mercy  @  22/01/2006 19:59:30
   5 / 10
Visti i voti(e soprattutto il regista)mi aspettavo sicuramente di piu'....la tensione va pian piano calando col passare dei minuti,presentando una carenza di colpi di scena e un Viggo Mortsen davvero fuori ruolo!La scena finale dove il protgonista si reca a casa del fratello mi e'sembrata abbastanza inverosimile,logico epilogo di un film secondo me abbastanza mediocre!

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Ultima risposta 22/01/2006 21.21.36
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slaytanic  @  22/01/2006 17:21:05
   7 / 10
non male come film, anche se le mie aspettative sono rimaste un pò deluse!
trama piuttosto avvincente, qualche colpo di scena, un pizzico di tensione.. non mi è piaciuto per niente Viggo Mortensen in versione Steven Seagal, è un pò troppo surreale dai!

carolina1984  @  21/01/2006 13:50:24
   7 / 10
carino ma la fine mi ha deluso..

frankyji  @  19/01/2006 10:57:49
   5½ / 10
....violenza allo stato puro con sangue ke skizza dappertutto...
...bella la regia ....ridicole le scene di sesso ke sembrano inserite solo per mantenere alto il livello di violenza del film....
è vero che è una storia di violenza, ma è anche una gran balla.
è un film da vedere (non è assolutamente brutto) ma i commenti entusiastici mi sembrano eccessivi...

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Mpo1  @  19/01/2006 00:26:22
   7½ / 10
Cronenberg mi piace moltissimo, ma questo suo ultimo film non è da annoverare tra le sue opere migliori e importanti. Il film è formalmente perfetto (la regia di Cronenberg è sempre eccelsa, bella anche la fotografia), però è un po' troppo convenzionale rispetto ai film migliori di Cronenberg. Il tema della violenza che si annida in tutti noi e in tutti gli aspetti della vita può essere interessante, ma certo appare poca cosa rispetto all'originalità di molti altri film del regista canadese. Particolarmente banale è la parte che riguarda il figlio del protagonista.
Da notare il fatto che il film è stato bene accolto negli USA, dove di solito piacciono i film più mainstream di Cronenberg (mentre le sue opere migliori sono apprezzate soprattutto in Europa) e certo la violenza (esplicita sin dal titolo) non spaventa. Interessante è confrontare la reazione del pubblico medio di fronte a 2 film di Cronenberg come il capolavoro 'Crash' e 'A History of violence': mentre molti rimangono scandalizzati dalle tematiche sessuali di 'Crash', sembra che nessuno si scomponga più di tanto di fronte a certe scene crude e violente di 'A History of Violence'... Mah...

liu_mi  @  17/01/2006 22:35:29
   7 / 10
Commentare un film di C. non è facile (tra l'altro uno dei miei registi preferiti)
ed il numerino del voto è del tutto indicativo perchè, probabilmente, dopo una
seconda visione mi pentirò di avergli dato così poco. Ora come ora però
per me il film vale un 7 meritatissimo. L'idea è geniale e si esce al cinema
storditi; vuol far riflettere a tutti i costi (e ci riesce) ma a mio avviso lo fa a discapito della storia e dei personaggi che risultano alla fine troppo stereotipati.
Per intenderci, crea la famiglia perfetta per far risultare la violenza celata,
inaudita e sconvolgente, in netto contrasto ma il risultato non convince in pieno proprio perchè tutto pare confezionato per raggingere questo fine.
Fosse stato un altro regista, vabbè, ottimo film e via, ma da C. no.
Viggo è veramente molto bravo; la Bello, che fa la parte della mogliettina di
campagna è troppo palestrata; le scene di violenza esplodono all'improvviso
sono eccellenti, ma i personaggi di Hurt e compagni sembrano delle macchiette
non mi sono piaciuti. Forse sono troppo critica verso come è stato realizzato
e sto dando troppa importanza a particolari che tutto sommato sono secondari
ma mi aspettavo di più, anche perchè è interessantissima la riflessione sul male che esiste in tutti noi, il lato oscuro violento, e l'idea che possa affascinare e travolgere all'improvviso...


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davmus  @  17/01/2006 16:16:10
   6½ / 10
Certamente non male....ma alla fin fine la storia è niente di che.

FlatEric  @  16/01/2006 20:09:49
   8½ / 10
Wow, che botta :D Mi è piaciuto molto, un cast mitico, una storia niente male, forse in alcuni momenti è un po' freddo, ma resta un grande film con una fantastica regia

benzo24  @  16/01/2006 12:36:54
   10 / 10
Cronenberg gira un altro film straordinario, intenso e profondo, sorretto da una narrazione cinematografica perfetta che nulla lascia al caso.

Chemako  @  16/01/2006 06:35:43
   5½ / 10
All'inizio promette bene... poi mi sembra che si perda un poì.....
Mi aspettavo di meglio...

valtad  @  14/01/2006 20:48:16
   10 / 10
Capolavoro!
Praticamente perfetto
David Cronenberg è un regista incredibile

effe  @  14/01/2006 11:55:46
   7½ / 10
bello, inaspettatamente bello.
Storia un pò "cavata" dal solito, diretta bene e recitata più che dignitosamente da tutti.
Sarà che non mi aspettavo nulla ma mi è piaciuto.
Un pò in calando il finale, la storia del fratello eccetera, ma sicuramente un buon film.

Invia una mail all'autore del commento antua  @  14/01/2006 11:25:55
   7 / 10
Premesso che il film è prorio un film di denuncia, contro la violenza, si può dire che, colto con la giusta ottica è un gran film.

Lo scopo del regista è quello di mostrare l'accettazione della violenza nella vita di tutti i giorni, è voluto il contrasto eccessivo che si viene a creare, la vita tranquilla del protagonista nella sua cittadina, con una bella moglie e dei figli.

Ma poi il suo passato si ripresenta in maniera prepotente, e lui si ritrova nella spirale di violenza che credeva aver lasciato dietro di se.

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blugiannino  @  13/01/2006 19:17:43
   2 / 10
Se partite con l'idea di vedere un Western Fantasioso e poco Credibile...lo potreste giudicare anche carino....se invece andate al cinema per vedere un drammatico, non vi accostate proprio

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2006 10.43.32
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scarface=2pac  @  13/01/2006 17:46:55
   7 / 10
drammatico in molti versi ma anche incredibilmente quasi irreale per quanto riguarda la trama, e poi pensare che è reale mi fa uno strano effetto.

Invia una mail all'autore del commento catenanm  @  12/01/2006 14:43:02
   7½ / 10
Premetto che non conosco il regista e nn ho visto alcun film suo. Comunque il film è piuttosto carino anche se un pochino lento, Viggo Mortensen bravo, anche se nella maggior parte delle riprese ha la faccia da rimbambito (probabilmente a causa del taglio dei capelli e per l'abitudine a vederlo nei panni di Aragorn nel Signore degli Anelli). Sua moglie, che l'ho vista in altri film ma non l'ho mai focalizzata bene, è piuttosto bella e anche brava nella recitazione della sua parte (quando fa la parte della scolaretta soprattutto).
Anche Ed Harris mi piace come attore e qui non si smentisce

Invia una mail all'autore del commento abacab  @  11/01/2006 00:06:54
   7 / 10
Bel western!
Lui è James Stewart ex pistolero diventato buono sposa la creaturina indifesa e va a vivere in un ranch e si riproduce.Un giorno arrivano i cattivi e lui a malincuore risfodera la colt e li fa fuori come faceva quando era anche lui "un cattivo" vestito di pelle nera.Come in tutti i western che si rispettino violenza chiama violenza e altri pistoleri vanno da lui per vedere se è davvero così veloce come dicono e lo sfidano ma lui li fa fuori e torna a casa a cena con i figli.
Ma dove sta la particolarità di questo film? Che è ambientato nei nostri giorni e che tutta questa violenza non dovrebbe più esserci.E invece c'è come i metal detector all'ingresso di tante scuole americane.E come sappiamo tutto quello che passa in america vent'anni dopo ce lo ritroviamo anche qui da noi. Dobbiamo tenerci pronti? Maria Bello è una brava attrice anche se poco nota e deve essere una donna intelligente dal momento che sicuramente è cosciente che se si fosse fatta siliconare il seno avrebbe lavorato di più.Ed è anche per questo che ha tutta la mia stima più incondizionata.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/01/2006 15:55:31
   7 / 10
Tra i film usciti in questo periodo, è uno tra i più interessanti. Io, scostandomi da qualche commento letto qua e là, ho notato un buon Viggo e una scadente Maria Bello (nella sua parte ci avrei visto meglio Nicole Kidman).

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sergiotrap  @  10/01/2006 00:42:31
   6 / 10
Viggo Mortensen: un po' imbambolato (avrei voluto vedere il Christopher Walken del Cacciatore nella sua parte)
Maria Bello: ok per la parte
Ed Harris: grande, un cattivo da "Sin City"!
William Hurt: come sopra, pronto per "Sin City 2"!
Ritmo dell'azione: qualche stonatura indefinibile
Coerenza della storia: alcune situazioni un po' "buttate" lì; insomma nove morti ammazzati (esclusi quelli del prologo) e nemmeno un poliziotto in giro a parte l'amico sceriffo?
Conclusioni: potabile per gli amanti del genere.

Caravita  @  09/01/2006 18:44:14
   7½ / 10
un buon film sicuramente uno tra i migliori di quest' ultimo natale lei troppo sexy mi ricorda una mia ex ragazza,( e chi se ne frega ) il film nel complesso è scorrevole ed avvincente anche se alcune parti chiave si capiscono quasi subito e poi contrariamente a quanto qualcuno ha detto le scene "erotiche" sono "per la mia esperienza" particolarmente azzeccate (scena sulle scale) nel complesso un film da vedere----;) ma lei ha quella bellezza che sta sfiorendo visto i suoi quasi 40 anni ma che la rende particolarmente affascinaNTE -----ehh mi sono innamorato

max.lig  @  09/01/2006 13:55:13
   7½ / 10
Un film molto bello, principalmente per la regia, per il ritmo lento quanto basta per intravedere la psicologia dei personaggi, ma allo stesso tempo scorrevole...

Oltre al tema dell'identità che forse è il principale mi è sembrato di vedere anche l'amore.

L'amore della moglie che difende il marito dal poliziotto, del figlio che a malincuore accetta l'amore incondizionato di un figlo per il padre a prescindere dall'identità, la figlia che coraggiosamente e con l'ingenuità priva di pregiudizi culturali che solo un bambino può avere, fa' la prima mossa per il ritorno all'accettazione del padre.

La scena d'amore sulle scale è memorabile, e anche questa significativa..

Lei sta scappando da lui, lui le tira una sberla, inizia una lite violenta, lei inizia a baciarlo e iniziano a fare l'amore selvaggiamente sulle scale, alla fine dell'amore lui vorrebbe fermarla ma non ci riesce non ha più voglia...
La violenza e l'amore che interagiscono, l'amore e l'odio, l'amore quello irrazzionale pazzo che si segue senza binari è quello più vero e pericoloso vedi i segni che lascia sulla schiena di lei....

Il film mi è piaciuto molto perchè non divide la personalità di Tom ma la sfuma facendo interagire le due persone a seconda dell'ambiente esterno, lui non'è mai ne l'uno ne l'altro ma è tutti e due....

Rimangono a mio avviso alcune lacune narrative, il poliziotto che se ne va' dopo che tutti quei morti, i media presenti stranamente solo dopo gli omocidi della rapina, e dopo?? ***** ne ha ammazzati altri tre....

kizo  @  09/01/2006 13:40:31
   9 / 10
Eccellente davvero..........Viggo da paura...troppo bravo!!!! Tanto sangue e tanta suspance

deus  @  09/01/2006 13:23:52
   7½ / 10
film interessante,con scene abbastanza cruenti, ma rispecchia il titolo in pieno. secondo me una mezza novità per il genere thriller insieme a saw l'enigmista, i film che più mi hanno colpito di questa categoria.

nest  @  09/01/2006 10:35:43
   4 / 10
decisamente sopravvalutato, soprattutto considerati i grandiosi precedenti del regista.
scene di sesso irritanti e fuori luogo
maria bello irritante e basta
viggo evanescente
non dico suspance ma almeno un po' di tensione, di ansia...
di cronenberg ho riconosciuto solo i dettagli morbosi delle facce spappolate dei cadaveri
e basta

boodis  @  09/01/2006 03:20:34
   9½ / 10
Scusate il voto altissimo ma , sinceramente , tra i film usciti a dicembre A History Of Violence è il film che di sicuro mi ha impressionato di più come film ( e non come tentativo di dare un film che piace ) era da tanto che non ero preso dalla macchina da presa , e in così tanti modi , nel senso che è bello il film ed è bello anche vedere il lavoro , pulitissimo , del regista e del fotografo in questo film .

Di sicuro Cronenberg è un autore che riesce a comporre in un modo molto vitale e forte scene caratteri e pellicole , purtroppo non sempre è alla portata di tutti . Certo usa pochi fronzoli , ha delle idee così chiare che rischia il surrealismo ; riprende sempre con un filo logico conduttore che va ben al di là del copione e che spesso gli serve solo da mezzo per fare cinema . Il suo film è di sicuro il più umanamente poetico e la produzione più originale e autentica visto nell'ultimo mese , poco compiaciuta di se , nella regia , nella recitazione , nella trama , insomma un bel film forte che non usa mezzo artificio retorico per splendere o per fare incasso ..

Insomma io sono rimasto colpito da questo film .. non chiedo che i film siano tutti così belli , ma uno al mese mi piacerebbe avesse questo taglio e questa concretezza cinematografica ..
Purtroppo la massa , almeno in Italia , non ha mezzi per comprendere bene l'arte cinematografica in genere , e per questo il film può passare abbastanza inosservato nelle sale , di sicuro sottotono .

Per fortuna che i prossimi mesi ci riservano sorprese decenti sul grande schermo .

Giskard  @  08/01/2006 12:11:24
   7½ / 10
Film molto bello, crudo e intenso così come tutti i film di Cronemberg.
Impressionante come la vita di una tranquilla famigliola di una sperduta cittadina americana si trasformi lentamente in un incubo senza fine.
Una sola cosa ho trovato irritante, ossia il fatto che il protagonista riesca a fronteggiare ed ammazzare i malavitosi armati con troppa facilità.

Ecio  @  07/01/2006 19:02:06
   7 / 10
Buon film vale la pena vederlo.
Inizialmente vorresti bombardare la tranquilla famigliola che fa colazione con i cornflakes e uscire dal cinema per il voltastomaco che fanno venire l'insieme delle sdolcinature.
Poi entra in scena Joey e il fim cambia. E capisci che l'inizio mieloso è tutta una farsa ben congeniata.
E capisci anche che in una piccola parte di noi c'è un po' di quel bastardo di Joey che ogni tanto vorrebbe saltar fuori!

Invia una mail all'autore del commento Axis  @  07/01/2006 18:52:48
   9 / 10
Difficilmente posso capire chi si annoia davanti a Spider o a A history of violence, ma non importa. Questo è il miglior Cronenberg..

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  07/01/2006 13:55:13
   9 / 10
Nel cinema di Cronenberg vivono fondamentalmente due ossessioni: la fusione dell’organico-inorganico e del corpo in generale, vissuto spesso come estraneo o nemico (La mosca, Videodrome, La covata malefica) e la tematica del doppio in diverse sue accezioni (M. Butterfly, Inseparabili, Spider) Ed è proprio quest’ultima il tema portante del film.
Altra abilità di Cronenberg è il lento sprofondare dalla normalità all’incubo, questo prendere per mano lo spettatore e condurlo verso l’allucinazione (in alcuni casi anche troppo profondamente: Il pasto nudo) quando insomma l’episodio a volte eclatante, a volte quasi banale, stravolge il presente mostrandolo sotto nuova luce. Con Una storia di violenza Cronenberg torna ai “vecchi fasti” in un modo più sottile, con una regia pulita e una scena pervasa da un’inquietudine crescente. E’ il regista delle origini, quello capace di risucchiarti nella storia e di spiazzarti lentamente, quello che ti mostra quale abisso possa essere l’animo umano.
Come sempre tutto sembra normale: un uomo tranquillo (Tom), moglie, 2 figli, una vita ordinaria nella provincia americana. Un giorno due sadici criminali entrano nella tavola calda dove Tom lavora con l’intenzione di rapinarlo. Solo nel momento in cui la cameriera viene minacciata di morte Tom reagisce e uccide entrambi. Normale, palese: legittima difesa. Tom è un eroe. Un eroe chiaramente turbato dall’essere stato costretto a reagire alla violenza con la violenza. E qui comincia la discesa nell’animo di questa brava persona, qui Cronemberg comincia a fare girare gli ingranaggi dello scandaglio psicologico, attraverso il meccanismo del doppio. Tom viene riconosciuto da un boss criminale come Joy, un killer abile e spietato scomparso anni prima. Pian piano sfumano i contorni di Tom, buon padre di famiglia e onesto lavoratore, e si formano quelli di Joy, killer dal passato oscuro e violento. E mentre Tom-Joy cerca di mantenere salde le redini della sua nuova vita tutto intorno a lui si sfascia a causa dell’ambiguità che la sua persona assume. Solo lui sa chi è, o meglio cosa ha cercato di essere, ma il contrasto è così folle e forte, così antitetico, che le persone che lo amano, pur difendendo, non sono in grado di accettarlo. L’evento del presente stravolge anche il passato. Per la moglie, per cui lui era “l’uomo più buono che avesse conosciuto”, per il figlio, a cui è stato insegnato a non applicare nessuna forma di violenza, non è possibile l’accettazione di Joy, lato oscuro ed esasperato della persona che amano e che non riconoscono. A Tom non resta che uccidere “fisicamente” il proprio passato, cosa che aveva fatto, fino a quel momento, solo a livello psicologico. L’incontro con il fratello (l’ennesimo doppio) l’ultimo capitolo dell’uomo che fu (che è?) e un incontro in un’atmosfera irradiata di rosso. Un incontro “animalesco” in cui i due si annusano e strofinano, fino a riconoscersi. E Joy torna per l’ultima volta pienamente se stesso e riconosciamo il killer, libero dalla vita ordinata in cui si era rifugiato e dalla quale tornerà (o cercherà di tornare), lavato dell’altro io, a essere un altro se stesso. Ma nulla sarà più come prima.
La cosa veramente ammirevole, solita di Cronenberg, è il suo astenersi da giudizi morali. Non gli interessa dirci se il buono è meglio del cattivo (qui dipinti nei loro eccessi e di pari intensità) ma mostrare la trasformazione e polverizzare qualunque certezza. La sua è una vera analisi, per metterci davanti agli occhi il mutamento e i suoi possibili effetti. Di come se una cosa muta (Tom, ma sarebbe meglio dire affiora) tutto intorno muta (la moglie, il figlio) per via della percezione diversa che si ha dell’altro, che in sostanza non è cambiato, si è solo mostrato. L’attenzione di Cronenberg alla psicologia è sempre stata alta, ma qui torna ad essere anche dinamica. Il film è compatto e quasi essenziale, giocato molto più sull’interpretazione che sulla regia. Il volto di Viggo ricorda quello dei suoi personaggi migliori (Wood e Irons), scavato e dagli occhi malinconici e tormentati, e Harris e Hurt quando appaiono riempiono letteralmente la scena.
Da vedere.

5 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2006 14.00.38
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auron84  @  07/01/2006 13:33:13
   6 / 10
tutto sommato decente.agghiacciante la scena iniziale della bambina,per il resto tutto senza infamia e senza lode

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