hereafter regia di Clint Eastwood USA 2010
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hereafter (2010)

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locandina del film HEREAFTER

Titolo Originale: HEREAFTER

RegiaClint Eastwood

InterpretiMatt Damon, Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren, Thierry Neuvic

Durata: h 2.09
NazionalitàUSA 2010
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2011

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Hereafter

Il film racconta le storie parallele di tre persone, che in modi differenti hanno avuto a che fare con la morte. George Lonegan (Matt Damon) è un operaio ha una connessione speciale con la vita ultraterrena. Dall'altra parte del mondo, Marie (Cecile de France) è una giornalista francese sopravvissuta ad un'esperienza di vita e morte che ha sconvolto la sua realtà. Quando Marcus (Frankie/George McLaren),uno scolaro di Londra, perde la persona più vicina a lui, ha il disperato bisogno di risposte. Ognuno attraversa una strada per scoprire la verità, le loro vite si intrecceranno, e cambierà per sempre quello che pensano che esista – o deve esistere- nell'aldilà.

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Voto Visitatori:   6,73 / 10 (243 voti)6,73Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Hereafter, 243 opinioni inserite

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Goldust  @  16/03/2020 16:35:41
   5 / 10
Questa volta Clint si butta nel paranormale ed allestisce tre storie dolorose di perdite familiari che partono da punti diversi per poi ricongiungersi nella parte finale. Un campo, quello extrasensoriale, da sempre molto scivoloso che infatti Eastwood non riesce a tradurre in una efficace riflessione sul ruolo dell'Uomo nel Mondo e del suo relativo rapporto con l'aldilà. E nelle due ore di durata della pellicola lo sbadiglio si eleva spesso a compagno di viaggio non richiesto.

Jokerizzo  @  15/02/2020 12:19:04
   8½ / 10
L'ho trovato un ottimo film!

Filman  @  23/04/2019 19:37:25
   4½ / 10
Decidere che la storia sovrannaturale e metafisica di HEREAFTER debba essere raccontata ad ogni costo è già un primo problema perché si obbliga lo spettatore a credere in qualcosa che travalica la storia stessa, e invece che farlo lasciandogli libere interpretazioni lo fa dando per scontate tutte le credenze sulla vita ultraterrena. Ma la cosa peggiore di questo laccato e patinato film firmato addirittura da Clint Eastwood è il fatto che parli per tutto il tempo dell'aldilà, facendo commuovere i vivi parlando dei defunti, pur non avendo in realtà alcuna idea riguardo la vita e la morte. E con la paura di porsi troppe domande si rintana nella favoletta spirituale più facile che la storia dell'uomo conosca.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  02/11/2018 16:43:01
   6 / 10
Pellicola abbastanza inusuale da parte di un regista solitamente "con i piedi ben piantati per terra" ma che questa volta sconfina nella metafisica sia pure usata solamente a mo' di espediente per raccontare la vita di persone che, direttamente o indirettamente, hanno toccato da vicino la morte.
Ho avuto la netta sensazione che per queste storie convergenti Eastwood si sia ispirato alla "Trilogia della Morte" di Inarritu, il quale era riuscito a fare decisamente meglio. Il problema è che in "Hereafter" si avverte una sorta di sensazione di inconcludenza non capendo esattamente dove il buon Clint voleva puntare il dito.
La lentezza (unita alla delicatezza) invece non è assolutamente un problema, anzi aiuta la mente dello spettatore a navigare in quello stesso limbo in cui si trovano i protagonisti. Peccato che tutti i pregi si fermino qui lasciando ben poca traccia nella memoria.

Romi  @  22/06/2018 19:00:39
   10 / 10
Solo un regista schietto, senza fronzoli come Eastwood poteva trattare un tema cosi' delicato con estrema serieta' e senza inutili voli della fantasia. Chi si aspettava un film sdolcinato come "Ghost", oppure con fantasie favolistiche come "Al di la' dei sogni", e si potrebbe continuare con altri esempi sul genere...rimarra' sicuramente deluso.
Clint Eastwood realizza un toccante melodramma paranormale. Affronta argomenti con estrema prudenza e delicatezza rimanendo fedele alla realta' e cio' rende il film pregevole e onesto, un film che scalda il cuore.
E' uno dei film più intimi di Eastwood in cui non c'è nessuno che impugna un fucile, lancia una palla da rugby o indossa i guantoni, ma tutti i personaggi, a poco a poco, confrontano se stessi e superano le loro paure per tornare a riabbracciare la vita e trovare conforto in una morte che, forse, morte non e' e che risulta essere solo un passaggio.Un'altra standing ovation per il maestro Clint.

kafka62  @  18/04/2018 12:02:58
   7 / 10
Clint Eastwood è un uomo estremamente modesto oppure estremamente astuto. L'aver inserito tra le passioni del protagonista, il sensitivo George, uno scrittore come Charles Dickens (in una scena contrapposto addirittura a William Shakespeare) è a mio avviso una vera e propria dichiarazione di intenti. A Eastwood, in buona sostanza, non interessa (o vuole far credere che non gli interessa) fare cinema "alto", cinema "d'autore", bensì cinema popolare, semplice, diretto, un'arte senza fronzoli proprio come quella dell'autore di "David Copperfield" e "Oliver Twist", che possa essere facilmente compreso dal pubblico senza per questo sacrificare la dignità estetica di un abile artigianato: in una parola, classico. "Hereafter" è quindi classico, e molto hollywoodiano, anche. Il soggetto (esiste un aldilà? E com'è? Anche se a dire il vero a Eastwood queste domande interessano meno delle ragioni che spingono la gente a porsele) è infatti molto "mainstream", basti pensare a un film recente come "Amabili resti"; inoltre l'universalità di personaggi, ambienti e situazioni facilmente riconoscibili e in grado di far scattare l'empatia in un vasto pubblico (anche se l'aver messo nella stessa pellicola lo tsunami asiatico e gli attentati di Londra grida vendetta!), e la trama, in cui i dolori e le sofferenze dei personaggi si stemperano nel lieto fine (sebbene le ultime scene – e in particolare il bacio tra il sensitivo e la giornalista francese – siano decisamente le più deboli e stucchevoli del film – mancava solo che il piccolo Marcus venisse adottato dalla nuova coppia!), sono quelle che si riscontrano in tante pellicole americane di livello medio. Di suo, Eastwood ci mette una morale nobile e non ambigua (è meglio dedicare la propria vita agli affetti terreni che inseguire i propri cari nell'aldilà: è la posizione espressa da George, che getta alle ortiche il proprio "dono", da lui considerato una "condanna", per fuggire dal fratello senza scrupoli per non dover tornare all'odiato lavoro di veggente), una sequenza iniziale (quella dello tsunami) da antologia per la sua incredibile verosimiglianza e per il suo pathos, e dei personaggi descritti con partecipazione ed affetto (a parte un unico stereotipo, il cuoco italiano). Fatta la tara dei suoi innegabili difetti, "Hereafter" rimane un buon film, anche se non all'altezza dei capolavori del regista americano. E non importa se con un soggetto del genere (in cui ha un'importanza ragguardevole il caso) Krzysztof Kieslowski avrebbe probabilmente girato una pellicola di ben diverso spessore: Clint Eastwood – non dimentichiamolo – non è uno Shakespeare, ma soltanto un onesto Dickens!

pernice89  @  29/06/2015 13:51:28
   7½ / 10
Come sempre si vede la regia di Eastwood, ottima come sempre. La trama è interessante, va a pescare molto nella psicologia umana: dalle reazioni di fronte alla morte di una persona cara alla credenza o meno dell'esistenza di un aldilà. E proprio legati da questa voglia di sapere, i tre protagonisti della vicenda, che hanno vissuto un proprio legame con la vita dopo la morte, alla fine s'incrociano, i loro destini verranno intrecciati. Molto brava, tra l'altro, Cécile de France. Consigliato.

fabio57  @  28/05/2015 10:05:31
   7 / 10
Il tema trattato da questo film è impegnativo e importante.E' vecchio come il mondo e non troverà mai risposte.Il regista lo gestisce con meticolosa cura,come è nelle sue corde,tuttavia il film non coinvolge, lascia,spiace dirlo, un pò freddi, come se ci si trovasse davanti ad un puro esercizio di stile, ma senza grande pathos.Naturalmente gli effetti e l'emozione che suscita un'opera comunque di rilievo, sono i più svariati a seconda di chi la guarda,probabilmente qualcun'altro l'ha trovato toccante,ma personalmente non sono riuscito a compenetrarmi nei personaggi e nella storia.
Estwood non si discute, ma questa digressione nell'al di là non è il suo lavoro migliore

Paolo70  @  01/03/2015 10:42:43
   7½ / 10
Film ben diretto e ottima la scenografia; la trama è ben ideata e articolata. Bravi i protagonisti. La storia del sensitivo prende e anche le vicende che ruotano attorno. Da vedere.

eliolu7  @  21/05/2014 15:51:14
   7½ / 10
Un buon film, vale la pena di vederlo.

simonssj  @  27/04/2014 09:31:35
   5 / 10
Fermo restando l'estrema difficoltà nel trattare un tema del genere senza scadere nel ridicolo o nel fantasy (e Clint c'è riuscito), è un film che rimane arroccato nella sua gelida bellezza risultando del tutto privo di empatia e di coinvolgimento dell'osservatore; e il cast, l'intero cast, è terribilmente fuori parte

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/04/2014 11:48:58
   7½ / 10
Buon film. Non un film sulla morte, quella è solo lo sfondo di ogni storia, l'argomento di cui nessuno può raccontare, il sensitivo del film parla coi morti, ma non sa cosa sia la morte. E' un film sulla vita, la vita che continua dopo aver preso consapevolezza che la morte c'è, che è l'inevitabile capolinea della nostra corsa.
Bravo Clint Eastwood, non era facile fare un film simile.

yellow78  @  18/04/2014 22:50:57
   8 / 10
Mi è piaciuto tantissimo, sarà perchè amo il grande Clint come regista...la storia dei gemelli mi ha straziato il cuore!

pak7  @  13/01/2014 02:48:59
   8 / 10
Confermo il mio parere positivo per questo progetto non appartenente agli standard eastwoodiani (si può dire?), diverso dal solito, un incontro con il paranormale, e la forza di credere in qualcosa che va "aldilà" della vita stessa; tre storie apparentemente slegate tra loro e un finale che è metafora dell'amore.

Trixter  @  22/10/2013 14:08:02
   6 / 10
La tematica trattata, di per sè, non è semplicissima, pertanto la resa finale ne risente e non poco. Hereafter è un film caratterizzato da una regia precisa, razionale, elegante ma, ahimè, risulta essere piuttosto spento, un pò fiacco. L'elemento peggiore, a mio parere, è la sceneggiatura, che non ha la capacità di regalare la poetica ed i sentimenti che, probabilmente, erano nell'animo del regista.
Un film molto "tranquillo", sussurrato, registicamente raffinato che, però, non riesce ad entrare nel cuore di chi guarda. Sufficienza senz'altro meritata (anche perchè la sequenza dello tsunami è davvero fantastica), ma Clint Eastwood, a mio parere, ha plasmato ben altre perle.

Kid_Red  @  30/04/2013 15:12:21
   1 / 10
Veramente orrendo. Uno dei film più brutti mai realizzati. Matt Damon bravo attore ma sprecato per un orrore del genere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/04/2013 15.18.58
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gemellino86  @  22/03/2013 17:07:24
   6 / 10
Per me è difficile dare un voto a questo film. Da un lato è troppo lento e noioso, dall'altro mostra comunque un certo interesse. Attori non all'altezza soprattutto Damon. Eastwood ha fatto decisamente di meglio.

topsecret  @  21/03/2013 11:13:50
   7 / 10
La regia di Eastwood è come sempre impeccabile nel dirigere un cast abile nel raccontare e trasmettere emozioni importanti e di grande interesse. La storia è visivamente ben costruita, riesce a coinvolgere per quasi tutto il tempo lo spettatore che si lascia cullare dalle emozioni profuse nel racconto di vita e morte che si intervallano con garbo e delicatezza. Unico mio personale fastidio la parte sottotitolata.
Un film di buon impatto emozionale che vale la pena vedere.

FurFante9  @  21/03/2013 10:37:16
   7 / 10
Come sotto:
"La prima cosa che ho pensato di scrivere é "interessante". Questo è un film interessante, molto lento ma riesce a toccare un tema molto delicato come quello dell'aldilà. Il film ti lascia con tante domande e poche risposte : Cosa c'è dopo la morte ? i sensitivi esistono veramente o sono solo ciarlatani ?
Un film da vedere."
PS. Ottimo il doppiaggio, peccato invece per i sottotitoli della coppia francese

Gruppo COLLABORATORI paul  @  21/03/2013 00:26:53
   9 / 10
Uno dei pochi del grande Clint che mi mancavano. Eccezionale.

pinnazza  @  05/03/2013 05:54:23
   7½ / 10
toccante e delicato. molto bello.
la sensazione di angoscia dura dall'inizio alla fine, soprattutto durante le scene con il piccolo markus

dils  @  25/02/2013 09:32:41
   7 / 10
Sicuramente non il miglior film di Eastwood, ma la tematica trattata mi è sembrata molto interessante e resa molto bene.
Bellissimi e letteralmente travolgenti i primi minuti..sembra di essere dentro il vortice del tragico Tsunami..Sono rimasta molto colpita dalla descrizione della vita dei due gemelli, la fotografia e l'espressione dei bambini riescono a trasmettere perfettamente un senso di desolazione e di abbandono che colpiscono nel profondo..
Consigliato.

Bacarospus  @  22/02/2013 17:55:50
   7 / 10
Bel film, vale la pena di vederlo...ma se avete visto i precedenti di Eastwood allora rimarrete un po' delusi

benzo24  @  07/01/2013 11:09:08
   3 / 10
Bellissimo l'inizio, lo tsunami che travolge tutto e tutti. Il film finisce lì purtroppo.

ferzbox  @  21/12/2012 14:12:10
   6½ / 10
Tre storie legate da un filo sottile...tre storie che cercano di mostrare il fascino ed il mistero di quello che può esserci dopo la morte...tre storie di vita quotidiana contaminate da tutto ciò che l'uomo non riesce a spiegarsi...
L'idea c'è..ed è anche carina...il problema sono le scelte che sono state fatte per lo sviluppo della sceneggiatura....
L'episodio della francese(a parte l'inizio) racconta molto e non racconta niente,arrivando al punto di sentirla inutile....
l'episodio dei due gemelli è un pochino più interessante...ma ninte di speciale...forse l'unico episodio coinvolgente è quello che vede per protagonista Matt Demon...ma da solo non riesce a reggere tutto il film...
Tuttavia queste considerazioni le ho fatte solo alla fine della visione del film;questo perchè fino all'ultimo minuto mi immaginavo che in un modo o in un altro si sarebbe vista una conclusione ben studiata che valorizzava la pellicola fino a quel momento...non è stato così;il finale si è dimostrarto assolutamente banale e stereotipato,buttando via qualunque fascino del mistero e sostituendolo solo con una buona dose di sentimentalismo..
Clint Eastwood è rinomato per come sa dar valore ai sentimenti nei suoi film e in altri suoi lavori ha saputo regalare qualcosa di veramente bello...non è questo il caso....tanto fumo per una conclusione,a mio avviso,decisamente banale.

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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  29/10/2012 20:10:16
   7 / 10
Ancor di più che analizzare la paura della morte, questa scomoda compagna di viaggio dell'intera esistenza, il film si sofferma sul timore della separazione definitiva. L'assoluta certezza di non rivedere mai più una persona la si ha soltanto quando questa muore, sembra un'ovvietà, ma ci si rende conto che esiste questa legge che ha imposto la natura soltanto quando ciò avviene.
La morte in se stessa non dovrebbe neanche interessare l'uomo essendo una condizione che non gli appartiene. Diversamente dal dolore, che viene vissuto sulla propria pelle, o della sofferenza, anch'essa sopportata spesso in modo drammatico, la morte non ha niente a che fare con l'esistenza, non interferisce in nessun modo se non quando assolve al suo compito, ripristinare una condizione che era stata abbandonata quando siamo venuti al mondo.
Passare il tempo a chiederci cosa c'è dopo la vita, ha lo stesso senso che ha passare il tempo a chiederci cosa c'era prima di essa , il niente a cui appartenevamo prima di venire alla luce è lo stesso che ci apparterrà quando non ci saremo più, nessun dolore, nessuna sofferenza, nulla. E allora cos'è che incuriosisce e spaventa ? Che fa scrivere tomi, fa nascere dottrine, fa gracchiare maghi, sensitivi, astrologhi ecc. per andare a scomodare il nulla?
Il timore dell'abbandono, del distacco, di ciò che è irreversibile, l'eterna ossessione dell'uomo di poter rimediare a questo evento terreno che ci separa dalle persone amate. La diciannovenne Mary Shelley, due secoli fa, accanto al fuoco di un camino, già rifiutava l'idea del distacco nella stesura del suo famoso romanzo. In qualche modo, qualsiasi, l'uomo deve avere la possibilità di ricongiungersi con chi ha amato in vita, in Frankenstein era ricreandolo con parti di altri corpi, in Hereafter la ricongiunzione avviene, con una stretta di mani, ascoltando le parole di uno sconosciuto, però sensitivo, che stabilisce il contatto.
L'assurdità dell'argomento trattato porterebbe quasi a collocare Hereafter nel genere fantastico, se si dovesse tralasciare il rispetto, che viene naturale, che si ha nei confronti della sofferenza e della morte, si potrebbe affermare di aver a che fare con un film che tratta un tema grottesco. Stabilire un contatto con i defunti è quanto di più assurdo si possa pensare, roba da medioevo, va da sé che analizzando le tre diverse esperienze di vita dei protagonisti, Eastwood, più che sul rapporto che ha l'uomo con la morte, si sofferma su quella che può considerarsi una ricerca sui misteri della vita, sul peso che il destino ha su ognuno di noi, su l'angoscia paralizzante che trasmette l'aldilà.
Il punto di domanda è: Ha senso la ricerca del dopo? Tutto questo dispendio di energie nel voler comprendere cose che vanno al di là della comprensione è inutile se non dannoso, lo dimostra il fatto che nessuno dei tre protagonisti del film vive la propria esperienza con serena armonia, andare a cercare quello che riserva l' incognita del futuro produce gli stessi risultati di quando si va a scomodare il passato ( vedi il tracollo del rapporto nascente tra George e la ragazza conosciuta al corso di cucina), la curiosità non deve tradursi in autolesionismo, il piccolo Marcus rifiuta di vivere la propria vita perché vuole sapere, Marie perde fidanzato e lavoro perché vuole sapere, c'è finalmente George a creare una frattura, lui sa di essere potenziale veicolo di questo sapere, lo rifiuta, immergendosi in un bacio sognato.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  05/10/2012 09:34:48
   6½ / 10
Damon molto bravo in un film davvero poco eastwoodiano. Non posso nascondere un po' di delusione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  10/09/2012 13:10:19
   5 / 10
Diciamo subito come la penso: non è il suo genere, stimo il maestro quasi ciecamente ma diciamo le cose come stanno o come penso che stiano, il genere non fa per lui e il suo approccio da casi umani, da "i fatti vostri" (si non chiedetemi perchè la mia mente malata mi ha fatto partorire il paragone con il programma di magalli ma il film me l 'ha fatto venire in mente) è francamente poco digeribile, un concentrato pesante di emotività e irrazionalità. Eastwood probabilmente nel tentativo di dare spessore, realismo e credibilità alla schiera di quelli che credono e sostengono ad occhi chiusi l'esistenza della vita dopo la morte e l'esperienze di premorte che suggeriscono il contatto con l'aldilà, riesce incredibilmente a svuotare il film di qualsiasi senso del mistero e affabulazione che più si addicono secondo me alla descrizioni di certe sensazioni e situazioni (del resto chiunque di noi nella vita crede di aver avuto delle esperienze del genere, anche banali, a meno che non si tratti di qualcuno che ci crede veramente tutti i giorni, le riporta più cone suggestioni/emozioni improvvise e spesso inspiegabili). Tralasciando poi il gioco di storie che convergono che francamente è uno schema che mi ha anche un po' stufato, il film sembra francamente un pelino ruffiano e di parte! Non discuto tecnicamente il film, sia chiaro, ma sono anche stufo di queste rappresentazioni dell'animo umano sempre in cerca di un segno dall'aldilà, non vorrei dire baggianate ma se è vero che tutti ci sperano non è ovvio che tutti ci credano. Specie chi cattolico e religioso non è. Non sono del tutto convinto quindi sulle buone intenzioni del maestro, ma devo dire che una caduta su certi argomenti c'era anche da aspettarsela.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2012 22.37.02
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gustavone  @  23/08/2012 14:28:05
   6 / 10
Il meno bello fra i film recenti di Eastwood.. bella la storia dei bambini..poco altro..

chissà perchè ci ha voluto raccontare una storia del genere!?!?

Risa  @  20/08/2012 17:39:54
   7½ / 10
Che dire di questo film, mi è piaciuto proprio tanto. Le tre diverse storie sono raccontate sapientemente senza mai annoiare, e si intrecciano in modo perfetto; inoltre la storia commuove in diversi punti, grazie anche all'ottimo cast scelto. Condivido pienamente la recensione di Giordano Biagio.

BlueBlaster  @  05/08/2012 21:35:36
   6½ / 10
Un Eastwood minore rispetto alle perle degli ultimi anni...tre belle storie ma nessuna convince appieno!

movieman  @  21/07/2012 02:22:35
   5 / 10
Un film deludente, sopratutto se si pensa che il regista è Clint Eastwood. Tre storie apparentemente collegate, che finiscono per intrecciarsi nel finale. Espediente usato in molti film e romanzi ma che qui non è stato sfruttato appieno. Tre storie francamente noiose, dove il tema della morte viene banalizzato enormemente. Attori inespressivi, e a peggiorare le cose quasi mezzo film in francese con sottotitoli. Film vuoto, senza anima.

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/07/2012 09.38.55
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junior86  @  26/04/2012 09:08:56
   6½ / 10
Il film scorre molto bene, non è pesante e ti prende molto, ma c'è comunque qualcosa che manca, e forse è una sceneggiatura un pochino scarna in certi punti.
Dato che tratta un argomento molto delicato, avrei sviluppato molte più scene riflessive... in particolare non mi è piaciuto molto il finale, ovvero l'incontro fra i tre protagonisti poteva essere sviluppato molto meglio.
Comunque un film da vedere. Matt Damon è abbastanza bravo!

Però...c'è un però, come ha detto anche qualcun'altro... (vedi spoiler)

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Xavier666  @  20/03/2012 22:57:13
   7 / 10
Uno di quei film che dividono gli spettatori. Io l'ho trovato particolare, delicato, quasi un film sussurrato con un gigantesco Matt Damon. Non me l'aspettavo dal buon vecchio Clint Eastwood!

kastaldi  @  19/03/2012 23:34:13
   6 / 10
Se devo essere onesto, l'unica cosa che mi ha deluso è stato il finale che ha rovinato un sette pieno. Forse mi aspettavo un altro Il Sesto Senso (o The Village) ma Clint non è Shyamalan e si vede. Forse bisogna cercare il significato nascosto come nel finale di Gran Torino, fatto sta che Hereafter evita un 5 e si salva in corner solo per la presenza di Clint alla regia e Damon come interprete principale.

ValeGo  @  21/02/2012 11:52:34
   5 / 10
Il peggior film che ho visto di Clint, peccato io l'ho amato come attore e apprezzato come regista ma questo film, pur trattando il tema sull'aldilà in modo non proprio banale, mi ha davvero deluso. Lento,noioso, in alcuni punti ridicolo. Nemmeno Damon mi è piaciuto. Peccato.

krystian  @  18/02/2012 07:41:01
   6 / 10
Deludente. Un film che tratta di un argomento attuale e originale, ma che non è riuscito né prendermi né a coinvolgermi, non mi sembrava nemmeno di guardare un film di Clint Eastwood, ho trovato la regia vuota e impersonale. Ritmo molto lento e a tratti uggioso, come troppi pezzi sottotitolati. Il finale mi ha lasciato perplesso e non mi ha trasmesso niente.
Clint oramai ha perso la patina …

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  06/02/2012 09:05:05
   7 / 10
film che tratta un tema difficile e insidioso:cosa c'è dopo la morte.è un argomento che affrontiamo tutti e eastwood un barlume di speranza ce lo vuole dare sia sotto forma della giornalista scampata allo tsunami, sia nelle vesti di un bambino che perde il suo gemello, sia in quello del protagonista su cui pesa questo "dono".il film trattando 3 storie, non sempre è lineare e mantiene l'attenzione sullo stesso livello,a volte ci sono delle cadute di ritmo veramente esasperanti.non sarà il solito clint a cui siamo abituati, ma avercene in italia di autori di questo calibro.bello

Teo_Kubrick  @  06/02/2012 01:17:12
   6½ / 10
L'idea di fondo è molto carina, l'intreccio attira l'attenzione dello spettatore, buone le recitazioni, Matt Damon bravo come al solito... Forse quel che manca di più in questo film di Eastwood è una fotografia di un certo impatto visivo, le visioni dell'aldilà sembrano provenire da un b movie. Il finale può deludere.

franzcesco  @  30/01/2012 03:22:21
   4½ / 10
Pochi spunti buoni in un lavoro che non sembra di Eastwood...
Si salvano gli attori in un film dove troppe cose sono già viste e riviste e riviste e riviste....
Delusione.

kako  @  14/01/2012 14:20:05
   7 / 10
il tema trattato non è banale e neanche semplice, è un argomento che non mi ha mai interessato ma devo dire che il film è molto carino e ben diretto (come logico aspettarsi da Clint Eastwood). Molto bravi Matt Damon e Cecile De France. Durante la pellicola ci sono alcuni momenti in cui cala l'attenzione, alcune parti un po' troppo rallentate ma nel complesso mi è piaciuto e l'ho guardato volentieri. Buono il finale

icedwithin  @  10/01/2012 01:33:08
   6 / 10
Non che mi abbia deluso ma..boh forse si. Non l'ho trovato all'altezza della tematica che voleva sviluppare, a tratti un po' forzato e non tanto originale, tuttavia riconosco la mano delicata del regista.

charles  @  08/01/2012 16:34:48
   6½ / 10
Questo film di Clint non sembra di essere al'altezza di altre sue opere.
L'obiettivo ambizioso di girare un film sull'aldilà si scontra con una visione probabilmente personale del regista, a sua volta piegata ad esigenze che appaiono commerciali. In particolare, non solo il tema appare banalizzato, ma anche mescolato con altri temi (il destino, gli affetti, il trauma dell'abbandono, l'insuccesso professionale ecc.) accuratamente scelti tra quelli di facile presa sul pubblico più "emotivo".
Inoltre, il film si sviluppa fin troppo lentamente, non senza momenti di noia.
Per il resto è ben recitato e diretto, ma da Clint possiamo aspettarci di megio.

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clint 85  @  04/01/2012 03:49:19
   8 / 10
Tratta un argomento particolare ma allo stesso tempo resta un film semplice.
La regia è superlativa, la bravura degli attori fuori discussione(Damon su tutti)
Un FILMONE!
Lo zio Clint non delude mai...

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James_Ford89  @  07/12/2011 03:06:14
   8 / 10
Gioiellino targato Eastwood.
Certo, ne abbiamo visti di migliori con questo marchio ma comunque parliamo di un tema molto difficile da affrontare. Lui lo narra con una semplicità e una complessità straordinarie. Impossibile non essere toccati dalla storia del piccolo Markus.
Dopo il trapasso quindi caro Clint..tu vedi questo?
Film toccante e ben costruito.

Fratuck89  @  01/12/2011 23:16:39
   7½ / 10
mi è piaciuta soprattuto la tematica della vita dopo la morte, in ogni caso il film è molto semplice e nella norma, ben sviluppato nell'idea di intrecciare le storie parallele, come a ribadire il concetto che tutto ciò che accade in vita dipende dal destino.

marcodinamo  @  22/11/2011 19:23:25
   6½ / 10
Nulla da fare. Eastwood non riesce proprio a convincermi. Ottima Cecile de France.

francesco81  @  21/10/2011 12:16:03
   4 / 10
Mr. Gran Torino (tanto per citare uno dei suoi ultimi capolavori) torna con un film pesantissimo, che nella sua bellezza visiva non contiene nulla, se non una storia noiosissima piena di fatti slegati tra di loro, con un Matt Damon nella parte di un medium che non vuole più utilizzare la sua potente dote... e che in effetti per tutto il film non usa! Un film che, se solo non fosse per i bellissimi primi 30 minuti, non lascia niente allo spettatore. E' solo un mega-mattone prodotto con milioni di dollari delle tasche del sempre (troppo) buono Steven Spielberg.

JOKER1926  @  14/10/2011 02:01:27
   6½ / 10
Il punto di coesione e di innesco dell'ultimo lavoro del sapiente Clint Eastwood è quello, tanto poco agognato talaltro, della morte.
Morte intesa, nel film, come biglietto, "lasciapassare" temporale; c'è chi muore per sempre e chi fortunatamente o sfortunatamente ritorna indietro percorrendo lidi ignoti e del tutto paurosi.

La regia di Eastwood interseca vite travagliate di tre personaggi, un sensitivo, un bambino e una giornalista sopravvissuta ad una catastrofe naturale.
In "Hereafter" in effetti si respira sempre un'area abbastanza triste ove traspare silenziosamente un grigiore di animo che rappresenta per l'appunto la morte; le prodigiose inquadrature fanno il resto, cioè giocano un'altra carta, quella di innalzare al massimo l'alone mortuario del prodotto.
Dopo questa analisi però emergono anche i limiti del prodotto di Eastwood, insomma "Hereafter" pecca nella mancanza di enfasi e di spettacolarità utile e indispensabile (quasi sempre) nei film.
Da una regia blasonata dopotutto ci si aspetta maggiore "agonismo" e tempra, invece no.
Il regista americano decide per un film asciutto e poco "rumoroso" con sequenze afflitte e indolenti che svolgono funzioni precise nel lavoro cinematografico, esse devono "appesantire" l'umore di chi osserva il tutto.
"Hereafter" regala il meglio di se nel finale, quando le vite dei personaggi potranno, in qualche modo, trovare un punto di contatto e magari una prospettiva di luce nelle proprie menti, nei loro corpi...

"Hereafter" parla, se vogliamo, di vite parallele, di una religione "vaga" e non specificata, in primo piano un "destino" forse (addirittura) manipolato e corrotto, in senso benevolo anche da un misero cappellino, metafora di tante cose...

Nella cinematografia del cineasta americano generalmente si trovano film "universali" dotati di ritmo incalzante e di storie di grosso fascino mediatico, si può dire, tranquillamente, che "Hereafter" si allontana dalla sublime routine di Eastwood per approdare in campi di riflessione e di amarezza, film non per tutti.

chupas8  @  04/10/2011 17:57:06
   8 / 10
Here.After. Che devono comunque fare i conti con il passato.
Piccole realtà quotidiane che inesorabilmente si intrecciano, inserite nel contesto della dura esistenza dei nostri tempi, la perdita di certezze che la morte come sempre strappa via e la voglia di scoprirne di nuove, di sperare, di sognare. Piccolo gioiello della garanzia Eastwood!

Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  16/09/2011 04:04:38
   5 / 10
La "garanzia" Clint in questo caso non funziona... io ho trovato questo film piuttosto lento e noioso. Nonostante la bravura di Damon e della De France non riesco a dare la sufficienza.

Attila 2  @  06/09/2011 11:43:59
   5 / 10
Ora non e' che un film,solo perche' e' Di Clint Eastwood debba per forza essere un capolavoro.A me questo non me lo sembra proprio.Un film deve avere una trama che si sviluppa con l'andare della pellicola.QUa non si sviluppa niente.Tre storie parallele che aspetti per due ore che si incrocino,perche' hanno tutte e tre il punto comune della percezione dell'aldila'.Il ragazzino e la donna che ha rischiato di morire nella prima scena hanno delle domande,il personaggio di Matt Damon,forse delle risposte.Quindi si aspetta sempre che succeda qualcosa,qualche fatto che sviluppi la trama,che,come detto i tre si incontrino e succeda qualcosa.Ma avviene solo verso la fine .Questo film e' un racconto di tre vite con problematiche diverse,ma non succede NULLA.Sara' profondo,sara' intenso,io l'ho trovato noioso e lento.E dura addirittura deu ore,ma a che serve ??

BuDuS  @  30/08/2011 15:54:25
   7½ / 10
Sarà che mi piace Clint e Damon.
Direi che è un ottimo film.

dommm  @  30/08/2011 03:34:02
   8½ / 10
girato benissimo.

drobny85  @  22/08/2011 11:23:51
   7 / 10
Hereafter è un prodotto che va gustato lentamente, delicato e non banale.
Eastwood confeziona un film particolare con tocchi registici raffinati e di classe che solo lui (e pochissimi altri) sanno dare.
Nel cinema moderno c'è sempre meno spazio per pellicole di questo genere, Un breve viaggio nell'aldilà cercando dei punti di contatto seppur con estrema sofferenza.

DellaDuck  @  21/08/2011 13:38:46
   4 / 10
Lento, mooolto lento. Trama per nulla originale, cose viste e riviste.
Come sempre, ottimo Matt Damon.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  17/08/2011 09:19:07
   7 / 10
Film che racconta un delicato intreccio di storie volte alla compensazione di una perdita e ingabbiate nella solitudine. Eastwood ci regala uno squarcio di cinema di classe e raffinato seppur a tratti un po' prevedibile. Rimane un film che nella sua semplicità sa emozionare.

Rob83  @  03/08/2011 09:23:33
   4 / 10
Grandissima delusione. Troppo lento e noioso!

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  02/08/2011 09:28:55
   7 / 10
Film alquanto complesso, dalle atmosfere quasi Baricchiane, mi verrebbe da dire, con un'ottima regia di Eastwood (a parte qualche piccolissimo errore durante la sequenza dello tsunami), con una sceneggiatura non troppo convincente ed a tratti molto, ma molto lenta, contornata da una discreta colonna sonora e da delle buone interpretazione (buona la prova di Matt Damon e stupenda quella di Cecile de France).
Quantunque il risultato non sia stato chissà cosa, dato il regista e dato ciò che ci si aspettava, vale la pena vederlo.

raffaelepr  @  29/07/2011 16:08:55
   10 / 10
Un altro capolavoro di Clint Eastwood.

sergiolandia  @  28/07/2011 13:30:25
   6½ / 10
Non il migliore di Clint Eastwood ma cmq piacevole da vedere. La trama affronta un tema profondo e controverso (come spesso fa Clint) come quello dei "sensitivi e dell'aldilà". Peccato che non ci sono veri e propri colpi di scena e tutto mi sembra piuttosto facile da capire.
Il finale è leggero e banale...ma forse era difficile concludere in altro modo.

alastar  @  28/07/2011 09:24:19
   7 / 10
Buon lavoro di Clint Eastwood anche se non siamo ai livelli di Million Dollar Baby o Gran Torino.Il tema del contatto con l'aldilà è stato nel tempo trattato spesso dal cinema e devo dire che in questo film lo si fa con delicatezza senza strafare.Un buon Matt Damon,finale un pò così ma non banale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  17/07/2011 17:31:44
   5 / 10
Questa volta il buon Clint ha fatto a mio avviso un buco nell'acqua. Ho avuto la sensazione che per tutta la durata del film non si sapesse proprio dove andare a parare, optando per una narrazione a tre storie davvero poco interessanti. Per non parlare poi della banalità con la quale viene rappresentato l'Aldilà. Sicuramente resta un film elegante, con la classica regia a cui Eastwood ci ha abituati da anni ma nel complesso non posso proprio dire di essere rimasto soddisfatto, anzi tutt'altro.
Qualcuno levi al bambino quell'espressione da ebete!

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  11/07/2011 22:37:56
   7 / 10
Un opera che va oltre la banalità media e che affronta con coraggio un tema delicato come quello della morte senza risultare stucchevole. Purtroppo per gli stessi motivi, trovandosi ad affrontare un compito arduo, il regista non sempre riesce a tenere le redini della storia, che manca di un certo spessore, di un'intensità necessari per poter considerare il film pienamente riuscito.
Sia chiaro che rimane una visione molto interessante.

Leonardo76  @  07/07/2011 20:55:10
   6½ / 10
per me è questo film è stato una mezza delusione. Alcuni bei momenti ma altri banali e coincidenze un po' forzate.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/07/2011 08:57:09
   6½ / 10
L'ultima fatica di Clint Eastwood non mi ha pienamente convinta.
L'intreccio di tre solitudini e di tre vite non è un'idea poi così originale, lo abbiamo visto in Babel, Crash... .
A parte questo sono d'accordo con molti sul fatto che il racconto sia portato avanti in maniera delicata, malinconica, poetica; ciò però non toglie che ci sono vari tempi morti (soprattutto nella sottotrama che ha per protagonista la giornalista francese) e lungaggini eccessive, il tutto però nel rispetto di una regia sobria ed elegante.
Bravo Damon, un attore che con il tempo pian piano inizio ad apprezzare.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/07/2011 09.01.07
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floyd80  @  27/06/2011 01:27:17
   7 / 10
Il film inizia con una delle scene più spettacolari ( e purtroppo attuali) che il cinema abbia mai conosciuto. Poi con il passare dei minuti rallenta e gli attori prendono le redini in mano. Un grande cast per una pellicola coraggiosa che osa parlare di un argomento che a tanti potrebbe risultare inutile e "di parte"
Eastwood però ha fatto di meglio.

Eratostene  @  25/06/2011 15:42:58
   7½ / 10
Commovente, come un film Eastwoodiano che si ripetti, ma troppo spezzato e lento secondo me. E' innegabile che qualcosa dentro lascia, l'eterna domanda cosa c'è dopo la morte, il voler non abbandonare persone che sono state importantissime per noi ed il sogno di sentirle. Poteva essere un altro capolavoro, invece è stato un bel film e nulla più.

Wolverine86  @  23/06/2011 00:19:56
   7½ / 10
Sono rimasto sorpreso da questo film che, pur essendo abbastanza lento e lungo, riesce a tenere viva l'attenzione dello spettatore.
L'argomento non è nuovo e in alcuni punti la trama è un po' forzata, ma ho apprezzato sia gli attori che la regia di eastwood.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  20/06/2011 15:24:57
   7 / 10
Buon film per l'ottimo grande Clint, che però ci ha abituati troppo bene e dunque la misurazione con il solito metro risulta alla fine un po' cortina.
Alcuni momenti inusualmente spettacolari e molto ben fatti, altri in cui il pugno nello stomaco arriva, ed altri in cui invece l'empatia viene ricercata troppo spudoratamente e per ciò provoca l'effetto opposto, quasi di fastidio.
Nel complesso comunque un buon modo per impegnare una serata.

everyray  @  18/06/2011 11:31:28
   9 / 10
Parto prevenuto...alcuni amici che lo hanno visto mi dicono quasi con aria schifata "no,delusione,non guardarlo,non è bello!!" IMPIETOSI,ma io preferisco giudicare da me. E faccio bene!
Clint Eastwood ha avuto una grande carriera da attore ed allo stesso tempo come regista ha raccontato le guerre,i far west,ci ha parlato della morte e dei suoi vari aspetti ed ora forse la domanda che si pone è..COSA C'E' DOPO LA MORTE?LA VITA E' SOLO UN PASSAGGIO O DOPO C'E' SOLAMENTE IL BUIO?
Domanda a cui nessuno può dare una risposta certa,ma il regista ci propone con occhio critico e quasi distaccato tre storie i cui cardini si intrecciano parallelamente..Mi perdo completamente e per quasi due ore sono immerso totalmente nella storia che a tratti mi emoziona parecchio.
Non mi faccio condizionare e faccio bene!
A me il film è piaciuto,con un solo limite,il finale è un pò pasticciato e inconcluso e devo per forza tenerne conto nel giudizio finale.

TopoXL  @  17/06/2011 15:43:06
   9 / 10
non mi e' mai piaciuto clint......
fino a million dollar baby....
da li' in poi' un capolavoro dopo l'altro.
e poi e' uno dei pochi che non ha paura di mettersi in gioco con idee e visione della vita propri.
da vedere.

Runo  @  13/06/2011 00:14:58
   8 / 10
Film magnifico, regia impeccabile.. merita sicuramente di essere visto

Lory_noir  @  12/06/2011 02:04:16
   6 / 10
La regia è ottima ma il film mi è sembrato inconcludente. Mi dispiace, è il primo film firmato Eastwood che non mi sorprende in positivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  09/06/2011 14:32:00
   7 / 10
Aleggia un intenso senso di solitudine e morte sull'ultima fatica dell'immarcescibile Clint,pur evitando la creazione di condizioni eccessivamente angoscianti o depresse il regista/attore ci fornisce la propria percezione riguardo quel delicato confine che divide la vita terrena da un aldilà manifestato mediante un'espressione laica e rincuorante.
Tre personaggi in campo:una giornalista che dopo essere stata travolta da uno tsunami vive un'esperienza di morte provvisoria,un sensitivo che considera la sua capacità di comunicare con i trapassati come una condanna,un ragazzino che non vuole rassegnarsi alla perdita del fratello gemello.
E' quasi un percorso esorcizzante per Eastwood,di certo non più baldanzoso giovanotto e quasi trascinato a sviscerare il suo pensiero connesso ad un tema più volte ricorrente nelle sue ultime opere.Rispetto a queste è opportuno ammettere che "Hereafter" non tocchi vette artistiche sublimi,forse perché staccato da quella tipologia cinematografica classica di cui Eastwood si è fatto da tempo interprete magnifico.
Sin dalla scena d'apertura si fiuta un rinnovamento stilistico,gli effetti speciali per ricreare lo tsunami sono mezzi inusuali per l'autore che riesce comunque a girare una scena strabiliante per impatto drammatico.In seguito qualche dialogo tracima in uno sconfinamento verboso a tratti poco fluido,seppur l'oliata sceneggiatura solletichi l'interesse con garbata sensibilità.Commovente a più riprese,illuminato dalla bellezza minimalista di alcune scene come la reciproca apertura tra Damon e la sempre brava Bryce Dallas Howard o nell' ostinata impellenza conoscitiva del piccolo Marcus,"Hereafter" nelle sue imperfezioni appare comunque un film appassionato ed intelligente,figurazione il meno possibile traumatica del "dopo".
C'è da dire che la partitura a tre voci sembra far perdere a tratti di compattezza la pellicola,omogenea solo in un finale dove il fato,per molti altro grande mistero dell'esistenza umana,lascia che l'incontro catartico abbia luogo.

calso  @  06/06/2011 12:27:19
   6½ / 10
Ben fatto, storie pieni di angoscia e tristezza, ben intrecciate fra di loro...mi sono piaciuti molto anche gli attori, ma son rimasto un pò deluso dal finale...diciamo che alla fine son rimasto così, senza nulla dentro, con in testa una frase:<e quindi?>...insomma, coinvolgente ma non bellissimo come mi aspettavo...

corvo4791  @  05/06/2011 20:43:23
   10 / 10
Clint, quanto sarebbe povero il cinema se non ci fossi tu. Sei stato capace di regalarci una pellicola così delicata e sublime che anche un accanito ateo come me non ne può restare indifferente.
Sarebbe stato facile cadere in facili pietismi e infarcire il tutto con pseudo-morali ma tu no. Tu sei stato in grado di farci vivere questa esperienza senza inciampare nella religione e nella sua finta conoscenza nell'aldilà.
10, 10 ,10

vale1984  @  02/06/2011 16:00:02
   6 / 10
non è male ed è pieno di sentimenti, di paure, angosce, speranza...ma è piuttosto piatto e alla fine non lascia il giusto peso alla morale.
E' un film particolare, lento ma non sconvolgente sebbene le tre storie siano molto tristi...un peccato.

guidox  @  29/05/2011 21:17:11
   6½ / 10
un film globalmente da sufficienza piena, che però è solo una media della continua oscillazione fra il 5 e l'8 che ho percepito per tutto il film.
alcune cose da applausi, altre a mio avviso banali: l'inizio e il finale (ok, non è originale, ma l'intensità c'è tutta) le metto nelle cose da preservare, le varie storie con le loro vicissitudini e l'intreccio che le fa convergere non mi convincono..e sulla divisione a tre episodi...che dire, dopo Amores Perros mi era già venuto a noia anche Inarritu.
p.s. magari non c'entra una cippa, ma mi è venuto in mente 7 km da Gerusalemme; pensavo a come sarebbe venuto fuori col comparto tecnico di questo Hereafter.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2011 18.19.32
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7219415  @  29/05/2011 17:26:23
   5½ / 10
Sono un'amante di Eastwood e penso di non essere mai sceso sotto al 7(che tra l'altro ho dato solo a invictus)...ma a questo film non riesco proprio ad arrivare al 6...seppur l'intento di Clint era commuovere e far piangere per forza, mi dispiace ma a me pare che non ci riesca proprio...l'aldilà è dipinto con le solite ombre e sagome indistinguibili....l'argomento trattato è complicato, il racconto è scadente e stenta a decollare...le tre storie(davvero banali) si intrecciano in un modo davvero orrendo...uno rimane inarriDItu da come le tre storie finiscono per ricollegarsi(tra l'altro nel dvd che ho affittato io c'erano solo alcuni sottotitoli della storia in francese...quindi per parti di anche 10 minuti sono rimasto a guardare senza capire di che cavolo si parlasse...ma questo forse è successo solo a me...)...infine Matt Demon in quel ruolo non si può proprio vedere..
Con tutto il rispetto per clint...per me non arriva alla sufficienza...

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