le regole dell'attrazione (2002)

Film da parte mia di difficile considerazione in quanto è stato uno di quelli che avevo apprezzato maggiormente nella mia fase adolescenziale. Se mi ritrovavo qui a suo tempo avrei sparato un 9 o un 10 (il 10 non credo perchè il finale non mi convinceva mai abbastanza), ma tutto il resto era trattato talmente in maniera inusuale ma funzionale che mi colpì parecchio..un mix tra commedia, sentimentale, dramma, senso dell'humour e il tutto mischiato con uno sfondo cupo e malinconico. Lo trovai molto originale. Rivisto oggi, nonostante sia prettamente rivolto ad un pubblico giovanile, devo ammettere che lo trovo tuttora abbastanza spassoso e drammatico nel suo essere diverso tra le altre pellicole. Certo alcune scene riviste oggi si rendono alquanto ridicole, per l'appunto il voto è giustamente più contenuto di quello che gli avrei concesso se avessi avuto 16/17 anni.
Poi per quanto io non sia un grande fan dell'attore James Van Der Beek, però in questo film l'ho trovato molto ispirato e adatto nella parte. Il resto del cast è formato da parecchi attori/attrici giovani che avranno successivamente una certa notorietà.
Diciamo che mi ha lasciato un bel ricordo, e che per questo motivo riesco ad apprezzarlo anche oggi. Non posso che concedergli un voto più che positivo.

Pellicola assolutamente sottovalutata da critica e pubblico. Roger Avary, coautore di "Pulp Fiction", porta il romanzo di Bret Easton Ellis sul grande schermo e probabilmente ne fa il suo miglior adattamento. Avary riesce ad adattare il romanzo, riportando lo spirito di una generazione senza ideali, unito ad uno stile registico notevole, mostrando virtuosismi tipo slow motion, split-screen e altre chicche, come il montaggio ultraveloce del viaggio in Europa di Victor, raccontato in pochissimi minuti, spettacolare.

Sorprendente la prova di James Van Der Beek nel ruolo Sean Bateman (fratello di Patrick Bateman, protagonsita di "American Psycho", altro splendido libro di Ellis), che si scrolla di dosso l'aria da bravo ragazzo celebre in "Dawson's Creek" e dimostra di essere un ottimo attore.

Si astenga chi si aspetta un film in stile "American Pie", "Le Regole dell'Attrazione" è un film non per tutti, ma quelli che lo apprezzeranno, lo faranno non di poco.


SPOILER

Questo film mi ricorda il grande peso che può avere tutta la componente soggettiva al cinema. Infatti con ogni probabilità si tratta di un film dalle tematiche sicuramente interessanti e con risvolti nichilisti e non per forza da lineare lieto fine, ma nel complesso non è un filmone.
Ma visto il tema ognuno può rapportarsi ad esso in base alle sue esperienze e vedere il film con occhi diversi.
A questo aggiungo il fatto che l'impostazione e il montaggio stesso ricorda lo stile tarantiniano : Le regole dell'attrazione è un collage di scene memorabili, con motivi estetici non da poco (basti vedere l'uso massiccio del rewind da parte di Avary. E che dire della scena cult del viaggio di Victor. E ancora, la scena del suicidio. E ancora (!) la scena al ristorante di Richard/Dick. E ce ne sono parecchie altre). Questo stile mi piace moltissimo, non si "sprecano" minuti di film giusto per inserire il dialogo che serve a mandare avanti il film.

Menzione a parte poi merita la colonna sonora. L'associazione tra canzoni e scene a mio parere è grandiosa. A parte la scena del suicidio con Without You versione di Harry Nilsson, il film è pieno zeppo di musiche che restano impresse proprio perchè sfruttate bene, migliorano per davvero il senso della scena.

Alcuni dialoghi sono ottimi, molti buoni e qualcuno carente.

Insomma nella sua imperfezione non dimenticherò questo Le regole dell'attrazione che mi ha dato certamente qualcosa, a dispetto di tanti tanti e tanti film passati inosservati ai miei occhi.

"Ho bisogno di erba, devo scòpare", questo il succo del film. Un film povero di contenuti, e dal co-sceneggiatore di Pulp Fiction sinceramente qualcosa di più me lo aspettavo sia sul piano dei dialoghi che della trama. Una regia molto particolare, soprattutto nelle scene iniziali molti virtuosismi che però alla lunga (ma neanche tanto lunga) stancano. Ha dalla sua il fatto di non annoiare, con qualche scena abbastanza divertente, ma il punto più alto lo raggiunge indubbiamente con l'unica scena drammatica del film, qualcosa di veramente inaspettato in quel contesto e dove la canzone "Without You" cantata da Harry Nilsson non potrebbe trovare immagini più appropriate.

Già "Killing Zoe" non mi aveva fatto impazzire, "Le regole dell'attrazione" si porta dietro un po' gli stessi difetti anche se il genere è diverso. Non una gran filmografia quella di Avary.

Non è affato male questa pellicola di Avary tratta da un romanzo di culto di Ellist autore tra l'altro di American Psycho che ha si diversi passaggi a vuoto e qualche caduta di stile non indifferente ma grazie a una bella messa in scena e un'efficace disamine sui giovani benestanti.
Per quanto riguarda le interpretazioni la pellicola sta a galla per poco se infatti la Sossamon offre un'ottima interpretazione la scelta di inserire Dawson e dargli un ruolo così importante è deleteria.

noioso e poco credibile filmetto da liceali americani, han tentato la novità impostando sequenze non lineari ma risultato pessimo

Un film che non è stato compreso. Se dovessi definirlo utilizzerei il termine cupo. L'inizio è veramente bello. Poi c'è una parte, in cui Sean è a casa degli spacciatori, troppo lunga e senza senso. Mi è piaciuto molto anche il racconto del ragazzo e del suo viaggio in Europa, realistico allo stato puro. Lascia una sorta di tristezza e insoddisfazione, per tutta la durata del film. Una piccola parte "gialla" è spiegata nello spoiler.

SPOILER

L'unica cosa che ho apprezzato di questo film è la regia audace e forse qualche interpretazione, per il resto non mi ha convinto. La storia di per se non mi è piaciuta, triste e... "senza capo ne coda"

Particolare, frenetico, forse un pò troppo.
Non è esattamente il genere di film che preferisco, e poi vedere il tipo di Dawson's Creek farsi le canne ubriacarsi ecc... è poco credibile :D

Film con alti e bassi, nel complesso non è poi così malvagio.

non ci siamo proprio, un film diretto male e recitato peggio. All'inizio mi sembrava potesse essere interessante, ma con l'andare avanti si è rivelato esser sempre più banale e inutile. Insulso nella trama, mal costruito e assurdo in maniera fastidiosa in alcune parti. I dialoghi son piatti e per niente frizzanti, i personaggi non hanno un minimo di caratterizzazione adeguata. Il tipo di Dawson's Creek è totalmente incapace come attore. Si salva qualche battuta divertente e un paio di scene ma nulla più

Salvo solo la parte in cui il tipo racconta il suo viaggio in Europa, arte allo stato puro!
Stendiamo un velo pietoso su Dawson che visto come ha recitato stava ancora pensando a Joey probabilmente.

Film piatto e insulso, da cui emergono e si ricordano (a parer mio) solo 3 scene, due delle quali fanno leva su elementi "forti" che risultano fuori luogo e volgari, rischiando di essere fraintese e mi sembrano essere state messe lì solo a fine sensazionalistico.
Piatto e insulso non tanto per il tema (non innovativo di certo, ma da cui si poteva tirar fuori qualcosa di meglio), quanto per la resa complessiva, per le scelte del regista.
Il film è diretto malissimo, le uniche sequenze degne di nota sono

SPOILER
Mi chiedo anche come scene del genere siano state concepite da chi ha diretto tutto il resto del film!

Andando con ordine:
Trama e racconto:
il SOLITO cliché dello studente americano festaiolo che pensa solo a sballarsi e a fare sesso. In che modo ce la propinano stavolta? Dal punto di vista dei 3 personaggi:
- Sean, interpretato da Dawson di Dawson's Creek
- Lauren
- Paul Denton, ragazzo gay
In un intreccio di amori e passioni non ricambiate.
I primi minuti si vede la stessa scena 3 volte, dai 3 diversi punti di vista dei protagonisti con rewind negli intermezzi, per poi passare ad flashback netto.

Passiamo alla SCELTA e alla DIREZIONE degli attori. Qui il vero problema, secondo me!
In quanto spin-off di 'American Psycho', 'Le regole dell'attrazione' ha come protagonista il fratello di Cristian Bale (Patrick) di American Psycho.
Il Dawson festaiolo ne riprende anche alcune caratteristiche. Il problema è che Christian Bale è anche in grado di sostenere certi ruoli. Qui la recitazione è un insulto a chi guarda.
Il biondino di Dawson's Creek non ha talento, a parer mio. Ma, come se non bastasse, credo sia stato diretto in modo pietoso! Se vuoi qualcuno che sembri un precisino figlio di papà ma in realtà è uno psicopatico, non puoi evidentemente pretenderlo dal Van Der Beek, che non è capace di non infastidire con quelle sue smorfie da amplesso, le sue espressioni da duro per nulla credibili. E dai, già poco credibile come protagonista qualunque, non ha una mimica e un'espressività adatta al ruolo!
Tra gli attori del cast salvo la protagonista, con una buona espressività e credibilità; stesso dicasi per il Paul, il gay. Il resto dei ruoli e delle interpretazioni nuovo sotto il sole: la biondina svampita e arrivista, le matricole "sfigate", ecc… interpretazioni nella media.

Odioso sto "rock & roll" che il protagonista continua a ripetere, per nulla credibile nel modo di dirlo. Non vedo che differenza ci sia con il bimbominchiese.


Insomma, credo che se fosse stato diretto da qualcun altro, approfondendo meglio qualche aspetto, forse si sarebbe pure potuto cavare qualcosa di decente. Ma così è stato reso proprio scialbo e insignificante. Spero che un giorno qualche altro regista metta mano a questa sceneggiatura e ne ottenga un buon film.

Mi è sembrato un film vano, privo di spunti di riflessione.

A me il film è piaciuto molto; forse non approfondisce nulla di ciò che tratta, ma ciononostante i soliti giovinastri vuoti e vacui (ma molto ben vestiti e bellocci, attenzione), son al solito ben rappresentati, proprio come in Less than zero.

Un ottimo Van Der Beek smette per un pò i panni bonari del cinefilo Dawson e ci propina un cattivone convincente, peraltro fratello del Parick Bateman di American psycho; bene anche Biel, Dunaway (ancora piacente come donna) e Stoltz (la sua faccia che buca lo schermo è rimasta la stessa per fortuna), che per Avary lavorò già in Pulp fiction.

Molti i virtuosismi (riprese con tempi che van a ritroso, split screen che poi convergono, ecc.), script che sino al finale non è chiarissimo, molti gli spunti presi dal già citato Less than zero (seppur il film di Avary sia un pò più leggero e goliardico).

Più che buono, anche visivamente, e splendide le scene più psichedeliche, come il viaggio montato in modo forsennato.

media assolutamente ingiusta per un film con un'ottima sceneggiatura(a mio avviso simile allo stile di tarantino),attori che si calano bene nei ruoli(anche dawson creek) ed una regia direi ottima...
film più che buono...

Ero convinto di averlo già commentato.
Quando lo vidi a scuola non nego che mi fece un certo effetto; ma rivisto in tempi recenti, devo dire che mi ha lasciato abbastanza indifferente.
Ho apprezzato molto lo stile frenetico, spinto e fuori dagli schemi di Avary nell'intrecciare le vicende dei tre bravi protagonisti principali (zoomate, rewind velocissimi, intrecci che si incastrano con altri, titoli di testa al contrario con tanto di "Stop" degli Erasure in sottofondo), ma le storie, per quanto affrontino con una certa cattiveria distaccata le problematiche ed inadeguatezze adolescienziali, risultano esagerate (tipo certi dialoghi) e approfondite in modo molto superficiale (specie quella dell'omosessuale). Certo, il film prende, su questo non c'è dubbio (ribadisco il fascino dal punto di vista tecnico); ma è anche vero che, a fine visione, a parte un senso di depressione mischiato a disgusto che svanisce subito (molto forti alcune scene esplicite e non di sesso, droga, suicidi ecc...) il film lascia davvero poco.
Eppure rimane il fatto che ti prende... e questo è un merito di certo non indifferente.
Mi trovo molto combattuto nel dargli un voto numerico, visto che da adolescente lo vidi in un modo, da adulto in un'altro... perciò, farò una media delle emozioni tra la prima visione da sedicenne e la seconda da ventiquattrenne.

Quasi tutti perbenisti ipocriti in quessto sito, complimenti. Film incompreso dai benpensanti ed ignoranti borghesotti che credono che la loro opulenta società dia solo benessere e non generi disagio e nichilismo. Basterebbero solo i primi 15 minuti, da storia del cinema. Chapeaux.

Alziamo un pò la media....di sicuro non è un capolavoro ma questo film merita la sufficienza piena

Bella tecnica cinemtogarfica ma film mi ha lasciato poco a tratti esagerato con scene sessuali fini a se stesse . Storia banale di scene di vita sentimentale di ragazzi un pò riduttiva e poco reale.

Orrendo.
Non saprei da dove cominciare...

Questo tizio si è preso un oscar condiviso per Pulp Fiction, ma ora mi viene da pensare che di meriti ne avesse ben pochi.
Ora è anche in galera, ma io ce l'avrei mandato per aver fatto una schifezza del genere...
C'è anche chi ha lodato la performance di Van Der Beek...
Ma dico, come si fa a dare a un attore del genere il ruolo del protagonista?
Dawson spacciatore...
Sembra una barzelletta.

Un film di una piattezza allucinante, vorrei trovare un pregio ma è proprio dura.
Mi sono ripromesso di non scendere mai sotto al tre per evitare di assomigliare ai quei protagonisti a cui piace sparare gli 1 a ca**o, ma stavolta ero tentato...

Non mi è piaciuto molto..alcune scene sono disgustose

Uno di quei film puramente di Regia. La trama non è niente di speciale, quasi non esiste, la vita sregolata dei ragazzi di un college con relative conseguenze. Già questi temi non solo non mi interessano, ma spesso mi danno fastidio, però qua si vede chiaramente la mano di chi dirige. Per tutta la durata si nota, a mio parere, un genio dietro la macchina da presa; non riesco veramente a capire come possa essere sconosciuto questo regista a giudicare da quello che ho visto.
Una nota a parte merita Van Der Beek che qui dimostra veramente di essere un grande attore, volutamente inserito in un carattere opposto dal suo Personaggio storico per dimostrare che può fare tutto. Purtroppo diventare grandi nel piccolo schermo significa spesso tagliarsi fuori dal Cinema, e ho paura che agli occhi dei fan sarà sempre intrappolato nei panni di Dawson. Peccato davvero perchè qui ha dimostrato di essere ampiamente sopra la media. Mezzo punto in più per lui. Vedere per credere...

Un film originale, con dei bravi attori, che descrive un mondo fatto di divertimenti autodistruttivi.

Non un brutto film ma nemmeno una visione obbligata.
Pellicola che miscela dramma, sentimento (leggasi sesso) e momenti di humor in maniera calibrata e abbastanza originale. Non si fa fatica a seguire e la prova degli attori sembra discreta.
Per quanto mi riguarda si merita la sufficienza.

Io sono un vampiro. Mi nutro delle emozioni degli altri.

se questo film l'avesse fatto tarantino staremmo a parlare di quasi capolavoro e i voti non erano così bassi. per me questo è un film strano cn una buona ripresa e con una buona morale..ottimo anche james van der beek in questo ruolo completamente diverso dal dawson che avevamo visto negli scorsi anni..un 7 pieno anche all'originalità e al coraggio.

Ci sono scene alquanto ridicole, ma tutto sommato c'è di peggio in giro. L'attore principale forse andava bene per Dawson's Creek ma certamente non incide essendo poco credibile in questo film e forse con un altro attore veniva fuori qualcosa di meglio. Non arriva al sei.

buon film,carino e divertente.vale la pena dargli un'occhiata

personalmente l'ho trovato interessante..non male!!la regia è buona,la trama è piuttosto originale e si sviluppa in modo intricato,gli attori non se la cavano male,alcune scene sono girate veramente bene!!ciò che non mi è piaciuto è l'eccessiva lentezza di alcuni momenti..un voto in più per l'attrice protagonista!!la migliore in assoluto secondo il sottoscritto..da vedere senza pagare..

grande film, tratto da un grande libro. molto buona la regia di avary. l'unica pecca la presenza di van der beek, brava e bellissima invece shannyn sossamon.

"La fortuna non centra niente,è tutto già scritto"(cit)
E' così che Roger Avary ci guida all'interno di quel mondo frammentato e cinico quale era il libro scritto da Breat Eston Ellis,che rappresentava la realtà come un mosaico di fatti in mondi paralleli coesistenti nel tempo. Proprio il tempo infatti,elemento predominante di questa pellicola,guida i personaggi della storia all'interno di essa come fossero pedine, facendoli avanzare e retrocedere nella loro disperata ricerca del nulla. La colonna sonora quanto mai azzeccata,specialmente per la bellissima sequenza iniziale, montaggio originale e perfettamente consono a tradurre lo stile narrativo del libro da cui è tratto. Purtroppo qualche pecca presente nella sceneggiatura toglie molto al film,specialmente nell'approfondire la relazione tra Sean e Lauren,anche se rispetto al libro alcuni cambiamenti della trama risultano molto azzeccati.
In sostanza non il solito filmetto superficiale sul college,anche se a prima vista può sembrare,e soprattutto non adatto a tutti.

ma come possono esserci voti superiori al cinque per questo film???..è una schifezza..io l'ho visto per sbaglio, spinta dalla noia, ma nonostante questo non sono riuscita a guardarlo tutto. Terribile. Attori incapaci, dialoghi senza senso, scene di sesso solo per attirare l'attenzione...film inutile.

SPOILER

terribile,troppe scene che vogliono scioccare a tutti i costi senza però riuscirci minimamente,l'ambientazione in puro stile college americano non aiuta questo film ad acquisire mordente,dialoghi patetici.
imbarazzante dawson completamente fuori luogo nei panni dello spacciatore e del duro e sarei capacissimo di rivalutare un attore se solo se lo meritasse.
se avete altro da fare è meglio

nn sono nemmeno riuscita a vederlo fino alla fine.. fa veramente pena! da dimenticare! squallidissimo

La storia è ambientata tutta all'interno di un college.
L'originalita' del film tratto dal romanzo di Ellis sta nell'aver trasposto cinematograficamente gli eventi come fossero un mosaico le cui tessere che lo compongono sono le vite di vari personaggi (tre sono i principali),che ci vengono presentate attraverso le loro abitudini,i loro monologhi,le loro emozioni ed i loro gusti sessuali.
Tutto cio' è reso attraverso la tecnica del rewind.Avary,infatti,si serve spesso del riavvolgimento di molte scene sia nel video che nell'audio,dato che l'intreccio che lega i vari personaggi comincia da un comune punto di partenza.
La sceneggiatura purtroppo,pero',è molto squallida e per certi punti insensata.
Ci sono personaggi come "Dick" o il fattone al quale Sean va a chiedere i 500 dollari,che non hanno assolutamente senso e attinenza con la trama.
Senza contare che tanti dialoghi somiglianti a perle di saggezza sono solo parole buttate a caso da un drogato o da uno studente turbato e ubriaco.
La mancanza di un senso vero viene confermata dallo stesso Paul all'inizio del film.
Anche la recitazione degli attori lascia molto a desiderare,facendo un'eccezione per la sorpresa James van der Beek,famoso come ragazzo ingenuo e romanticone,protagonista della sfortunata e patetica serie tv Dawson's creek,che in questo film,invece,interpreta in modo ottimo lo spacciatore arrogante,istintivo,indifferente,sporco ed egoista.
Il regista è bravo a far pensare per tutto il film allo spettatore che Victor conosca in qualche modo Lauren,quando di fatto alla fine si scopre che non è cosi'; pero' l'accoglienza che gli fa al ritorno dall'Europa è poco credibile,essendo in realta' due estranei.
Poteva essere girato molto meglio,ma è comunque da apprezzare per i vari aspetti innovativi.

Bè alziamo un pò la media a questo capolavoro forza !!

Allora, regia geniale, con inquadrature e "rewind" strepitosi, musiche da capogiro messe al punto giusto come solo i grandi sanno fare.

Dialoghi che difficilmente si dimenticano, attori molto bravi, trama poco articolata ma è un film atipico e per questo "unico".

Se l'avesse fatto Tarantino staremmo qua a fare ovazioni..ma credetemi mi ha dato la stessa sensazione di quando ho visto per la prima volta Pulp Fiction.. e poi avrete una voglia matta di rivederlo..dai votiamo tutti dobbiamo alzare la media a questo capolavoro !!!!!

SPOILER

nel complesso un bel film, il genere poi è fra quelli che preferisco, alcuni trucchi della narrazione sono buoni, solamente la storia è un pò sconclusionata, nel senso che non si capisce dove vuole andare a parare (tipo un diario per intenderci) il finale non lo ho capito del tutto

Credo sia davvero molto difficile fare un film da un romanzo di Ellis, personalmente mi sarebbe piaciuto molto di più una trasposizione di "Meno di zero" (prequel de "Le regole dell'attrazione").

Ad ogni modo l'ho visto con piacere, ma andrebbero letti i due romanzi di cui sopra per apprezzarlo bene ;)

Tutto sommato divertente..
Poi Dawson che fa la spacciatore riesce a togliersi un pò di sfig.a che ha cucita addosso dal telefilm.
Alcune scene sono veramente grottesche, in più c'è Jessica BIel che è sempre un piacere da guardare.

Tratto dal secondo ed omonimo romanzo di Bret Easton Ellis, "Le regole dell'attrazione" è un film che racconta la decadente vita di un gruppo di studenti del college Candem. Ragazzi impegnati in qualsivoglia attività tranne in quelle prettamente scolastiche. Alcol, droghe di vario tipo, film porno, perversioni sessuali, ambiguità sessuali, orge (una scena è un omaggio ad "Eyes wide shut") e teneri biglietti con seduttive frasi d'amore, questo è ciò di cui parla il film. Probabilmente di solitudine, di disadattamento sociale, di superficialità, di sogno, di rock'&'roll... Un finale bizzarro per un film affascinante e difficile da realizzare.

Fare un film da un romanzo di B.E.Ellis è impossibile ed è difficile capirlo se non si ha letto il libro. Come American Psycho, diciamo che è il miglior film che poteva essere fatto da un libro del genere.
Oh Nasty!

Non è un film per tutti. Nel senso che non tutti possono capirlo perchè è la trasposizione di un romanzo e chi non ha letto il romanzo non può capire cose come la fine. Avary purtroppo ha, tra gli altri, questo difetto che, vedendo la storia di silent hill, a quanto pare sta diventando una patologia: quando trae un film da un romanzo ( o da un videogame o da una pubblcità o da non so che) tende a citare troppo spesso e in maniera troppo implicita la fonte, con la ovvia conseguenza che lo spettatore si ritrova disorientato e perplesso.
Questo regista ha un innegabile talento visivo, certe trovate sono tecnicamente geniali e gustosissime per l'occhio, ma dovrebbe cercare di girare (o scrivere) opere più autonome..

In conclusione.. un bel film, ma purtroppo non apprezzabile al 100%

Qualcosa va, qualcosa non va...nel complesso un pò deludente.

Strano è l'aggettivo giusto per questo film.

Ci sono dei buoni spunti (mi è piaciuto il fatto di narrare i pensieri oppure di rappresentarli con immagini per poi tornare alla realtà) ma il difetto del film è che questi sono proposti in maniera un pò sconclusionata durante il film...
Inoltre l'apparente "non scopo" (se non quello di raccontare ciò di cui già si conosce dall'inizio) del film lascia un pò con l'asciutto in bocca...

Davvero esilerante il pezzo di DICK!!!!! (solo per questo merita la sufficienza)

beh che dire...
Rock'n'Roll!

Questo film è talmente una boiata modaiola per teenagers americani che vorrebbero far festa invece che studiare ma purtroppo nella realtà devono farlo altrimenti papà si arrabbia e chi più ne ha più ne metta... dicevo: è talmente una boiata che sono riuscito a vederlo fino alla fine (date le grasse risate che mi sono fatto [Dawson über alles]), e per questo non sarei onesto a dargli meno di un 4... certo che, se io non fossi così "sensibile" alle "trashate", be', il voto scenderebbe ancora... tanto per darvi un'idea di che emerità schifezza sia questo "le regole dell'attrazione". E pensare che quell'infante in un corpo d'adulto di Ivory ancora se la tira per aver contribuito (e vorrei sapere come, nello specifico) alla sceneggiatura di "Pulp Fiction"... sarebbe da togliergli il diritto di parola... e alla "regia".

l'intera storia è cmq già vista ma per quanto riguarda il film ti rende partecipe fin dal primo momento...L'intreccio espediente utilissimo per rendere la trama assai complicata è obbligatorio dal momento in cui potrebbe rendere il film facile da comprendere..
Ma la tematica che poi rieccheggia tematica di fondo è la delusione e quindi ciò che ne deriva è il dolore , il dolore della vita che culmina nella parte finale con una accettazione stoica della realtà sia da parte di lauren sia da parte di paul entrambi innamoratidi sean..avrei dato anche di più se non fosse per un finale irriconoscibile senza senso e per un dawnson cattivo che fa veramente senso. Come valutzione globale ma mi fermo ad un 7 pieno proprio per le fantastiche ambientazioni e per le emozioni che trasmette.

bruttissimo e stranissimo!!!da nn vedere proprio...

magari non lascia niente,ma sono contento din aver visto questo film di avary.è originale,ben diretto,divertente.e pazienza se salti di palo in frasca parlando di tutto e non approfondendo niente,io mi sono divertito lo stesso.

Alcuni spunti sono interessanti, ma forse Avary ha osato troppo. Certe volte la volontà di essere originale a tutti i costi può far male. Il film comunque è carino nonostante in alcuni momenti diventi odioso. Discreto

discreto come film.. ma se avessero cambiato il finale sarei riuscita a dare anche 8... allora se qualcuno mi spiega che significa..

"l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era a ......."

nonostante il buon tentativo di riproporre uno spaccato di realtà giovanile alquanto depressa ed assuefata(in tutti i sensi..)a questo film manca qualcosa,quel pizzico di sale ke lo renderebbe più dirigibile.forse è volutamente poco entusiasmante,anke se è da evidenziare il cast,ke propone alcune tra le più importanti promesse del cinema americano

Mammamia che è stato brutto sto
film... Lento, noioso, inutile...

A me non è proprio piaciuto...

E' la prima volta da quando scrivo che metto un 1. Questo film mi ha veramente ma veramente annoiato, l'ho trovato lento nel racconto, noiso nel complesso e gli attori (Jessica Biel e James Van Der Beek) dovevano continuare a fare telefilm che era meglio, almeno non mettevano la faccia per una tale schifezza che gli è anche costata in termini di recitazione...PESSIMA

Un film veramente stupendo! Aspettavo Roger Avary dopo il pulpissimo Killing Zoe. Bellissimo e originale il montaggio e la sceneggiatura, i protagonisti sono caratterizzati in maniera molto reale e le situazioni sono bizzarre quanto basta. Un grande film che apprezzeranno solo quelli che di cinema ci capiscono qualcosa, gli altri possono continuare a vedere Harry Potter e non azzardarsi a dare l'insufficienza a questo gioiello di film.

A leggere i commenti degli altri mi aspettavo davvero poco e forse è per questa ragione che mi ha così tanto bene impressionato. Tante tante tante cose carine dal cast e dalla regia. Un film per gente che non si scandalizza facilmente, perfetto nelle sue esagerazioni, unico in certe parti...
Merita davvero, ma capisco che non tutti siano capaci di sopportare certe scene così forti! Peccato...
Jessica Biel esagerata nella sua bellezza...

l'unico film in tutta l mia vita che non sono riuscito a vedere intero, troppo brutto!!!
Peccato che meno di 1 non si può mettere.
Decente solo l'inizio!

un'indecenza....bisognerebbe intanto vietarlo ai minori ma non per le scene...qui e'normale che un adolescente conduca una tal vita....orribile sotto tutti i punti di vista.da dimenticare.

veramente bellino come film!

soprattutto "dawson" mi è piaciuto molto nel suo ruolo non propio da "bravo ragazzo".

Ma cos'è (non è una commedia ma un drammatico).... storie per niente interessanti che si intrecciano in un college di ragazzi cocainomani, eroinomani, cannati, arrapati, segaioli, froci, depressi, suicidi, spacciatori, tr.oie (e chi più ne ha più ne metta).
Ci sono impronte di stile qua e là, qualche bel dialogo, ma il film non regge.

In più, vedere in primo piano il viso di DAWSON che cerca di ottenere un orgasmo è davvero ridicolo...

L'idea non era male..ma il regista ha calcato troppo la mano, perdendo completamente di vista la trama.

LENTISSIMO E MOLTO MOLTO NOIOSO.. CI SI PUO DAVVERO ADDORMENTARE.. TANTA TANTA PUBBLICITA' PER QUESTO FILM.. MA CHE..VEDERLO NON NE VALE PER NIENTE LA PENA!

lento e noioso.continuavo a guardare quanto mancava alla fine.qualche scena era carina ma nel complesso è un 4.e poi c'era il tipo di dawson creek...che brutto che è!

Niente di eccezionale questo film, che si fregia solo di una certa originalità nel suo genere e della bella prova inaspettata di qualche suo interprete ( James Van Der Beek "Dawson"), che riescono a tenerlo a galla. Per il resto la regia non fa gridare al miracolo e la sceneggiatura è affossata da uno scarso coinvolgimento o interesse da parte dello spettatore. Buona la colonna sonora.

Bel film di denuncia anke se a volte è un pò troppo pessimistico e portato all'estremo. Raffigura perfettamente cmq le fragilità e le insicurezze dei giovani.

sconvolgente.. dalla pubblicità sembrava un film all'amirican pie.. invece nn e affatto un film trasch.. gli attori mi piacciono.. brava la biel e stranissimo vedere "dawson" (quello di dawson's creek) in questi panni trasgressivi-... il pezzo piu bello!? quando victor racconta la sua vacanza in europa.. molto veloce ma intensa.. un po' il ritratto dalla america bene.. che come si sa poi tanto bene nn e .. bello cmq!!!

ma siete matti? che è sta trafila di 10 per questo filmetto floscio ed incolore? Sì, vabbè, il regista (killing zoe) ha co-sceneggiato con tarantino l'episodio di pulp fiction con willi, ma allora? Un intrico di storie superficiali, che neanche alla fine trovano un approfondimento. come se qualcuno ci racontasse cose per sentito dire, senza che siano state vissute davvero. E con uno di quegli inizi irritanti, fatti per essere cool, ma che invece sono solo *****tti, vuoti e assolutamente inutili.
no, no, ma che è 'sta roba?

Gli attori facevano veramente schifo (soprattutto lo spacciatore) si salvava solo Ian Somerhalder ... cmq il film è stato carino anch'io voto 10 x alzare la media, x essere chiari non mi è piaciuta la fine insensata.

Appena finito di vedere, caruccio, la victorstory in europa è veramente ben fatta, gli attori non fanno schifo, e non ha nulla a che fare con american pie...per il genere non si merita l'insufficienza...alziamo la media dai dai dai su su su

esilarante, sconvolgente e per nulla banale.
sarebbe sbagliato etichettarlo come il solito teen-age movie in stile american-pye.
avary è riuscito a prendere spunto dall'omonimo libro di Ellis in maniera esemplare.

Di sicuro non merita 10 ma bisogna alzare la media... non la merita affatto questo film.
Troppo divertente... l'allievo supera il maestro, stavolta Avary ha superato Tarantino.
Uno dei film sull' adolescenza più belli di questi tempi!

Se non ci fosse stata la scena della ragazza nella vasca da bagno che si taglia le vene avrei messo meno di sette...quella scena mi ha fatto salire il cuore in gola...chissà che sensazione si prova a sentire la vita che ti scivola via!!?? Mi sono venuti i brividi...il resto del film vuole essere trasgressivo ma non ci riesce molto...la scena della protagonista che fa sesso con uno che le vomita addosso è disgustosa!

all inizio pensavo che non lo avrei visto fino alla fine poi le vicende hanno iniziato a snodarsi e non mi e' dispiaciuto anche se certe sequenze le avrei evitate soprattutto quando si cadeva involontariamente nella banalita'. e' da premiare il fatto che non si tratta assolutamente di uno dei tanti filmetti americani comici e demenziali che si concludono con il solito happy end moralista romantico scontato. questa pellicola rielabora il drammatico per parlare di sentimenti

A me non è dispiaciuto.

Alla fine non ha molto senso, ma comunque è completamente fuori dagli schemi. Avary usa spleet screen e rompe la linearità. Nel complesso il regista, co - scieneggiatore di "pulp fiction", gira bene, come d'altra parte ci aveva fatto vedere nel suo primo film, l'ottimo "killing Zoe".
Dalla trama sembra il solito "america pie" o simili, però è tutt'altro.

In questo film , poi, ci sono Camei di feye Dunaway e sopratutto di Eric Stolts, che qui fa il professore, in killing zoe era il protagonista e in pulp fiction lo spacciatore dove Vincent va a comprare la roba.
Molto bella la sequenza del racconto del viaggio in Europa.
Forse meriterebbe mezzo punto in più.

Malato e Autodistruttivo. Una tragicommedia da riguardare, ma che poteva sicuramente essere fatta meglio.

la storia del film...fa veramente skifo e gli attori pure.
le scene sono poco chiare...

è il suo voto secondo me.......è originale anke nella regia.....una sorta di tragicommedia. colpisce per la sua brutalità.....alcune scene tipo quella iniziale sono veramente forti ma nel complesso piacevole.....troppo bassi i voti ke avete dato nn è la stupidata ke avete detto anzi......

lasciamo perdere....

merita 7 ma alzo 1 po' la media. è abb. coinvolgente come film e senza quel giochino di avanti e indietro cn le immagini l'8 pieno sarebbe meritato...e nn solo x alzare la media

se volevano rappresentare quelli che sono i comportamenti abituali dei giovani hanno completamente toppato.l'idea era buona ma è stata completamente rovinata

Inquadrature originali e buona tecnica... ma sinceramente la trama e il film in sè non mi sono piaciuti... non finiva più, mi pareva fossero trascorse 4 ore anzichè 2! In ogni caso, lo consiglio solo a chi ama il genere... ingarbugliato!