stand by me - ricordo di un'estate regia di Rob Reiner USA 1986
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stand by me - ricordo di un'estate (1986)

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locandina del film STAND BY ME - RICORDO DI UN'ESTATE

Titolo Originale: STAND BY ME

RegiaRob Reiner

InterpretiWil Wheaton, River Phoenix, Kiefer Sutherland, Richard Dreyfuss

Durata: h 1.36
NazionalitàUSA 1986
Generedrammatico
Tratto dal libro "Stagioni diverse (Il corpo)" di Stephen King
Al cinema nel Novembre 1986

•  Altri film di Rob Reiner

Trama del film Stand by me - ricordo di un'estate

Raggiunto dalla notizia della morte di un amico, uno scrittore ricorda un episodio dei suoi anni tra infanzia e adolescenza: insieme con alcuni coetanei si era inoltrato nei boschi dell'Oregon, seguendo la strada ferrata, per ritrovare il corpo di un ragazzo scomparso.

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Voto Visitatori:   8,29 / 10 (246 voti)8,29Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Stand by me - ricordo di un'estate, 246 opinioni inserite

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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  24/07/2023 23:51:07
   6½ / 10
Un buon film, invecchiato non benissimo

gabbiadini  @  24/04/2023 23:38:34
   10 / 10
Un film straordinario sul valore dell'amicizia e dell'affetto tra giovani adolescenti, incredibilmente reale e al tempo stesso crudo e malinconico, ti lascia dentro qualcosa di indelebile, il ricordo del tempo che fu ma soprattutto i ricordi degli amici più cari, quelli dell'infanzia e della giovinezza che sono quasi sempre quelli che ognuno di noi serba nel cuore e che pochi, in verità, siamo riusciti a conservare.
La storia è di per sé abbastanza semplice, quasi elementare, ma Rainer disegna le scene e i personaggi con grande attenzione colpendo nel segno lo spettatore con i dialoghi e le storie che ognuno di essi racconta. Consiglio viva visione a tutti, sinceramente non capisco i voti negativi probabilmente dovuti a insensibilità e arroganza

Godbluff2  @  28/08/2022 23:58:44
   8½ / 10
Film bellissimo, il mio preferito dell'eclettico Rob Reiner, impeccabile mestierante del cinema. "Stand By Me" è anche un film al quale sono particolarmente affezionato, che affronta temi e li racconta con toni che mi colpiscono e commuovono profondamente, ed è splendidamente tratto da uno dei racconti più belli di Stephen King, quel "The Body" che è una delle più brillanti dimostrazioni del fatto che King ha scritto alcune delle sue più belle pagine quando non ha scritto di horror propriamente detto.
Un racconto che si dimostra molto adatto ad una trasposizione su schermo, con un adattamento estremamente fedele e diretto di situazioni e dialoghi, in certe occasioni con alcuni cambiamenti di poca rilevanza (tranne un aspetto che dirò), in altre con una trasposizione copia-incolla del testo scritto, affidando il lavoro alla regia adattabile e professionale di Reiner, che conosce benissimo il suo lavoro e sa quale sia lo stile migliore con cui vestire questo o quell'altro film di volta in volta.
In "Stand By Me" il lavoro "di forma" alla mdp di Reiner è discreto e del tutto funzionale al lasciare spazio alla narrazione, uno stile pulito, discreto, classico, capace di far risaltare la grande godibilità di molte sequenze. Eccellente, e piuttosto faticoso, il suo lavoro di direzione dei quattro giovani attori protagonisti, a dire il vero privi di particolare talento naturale, fatta eccezione per River Phoenix ovviamente, e dal quale Reiner trasse il meglio possibile, anche con una certa severità (onestamente però, devo dire che rispetto alla versione originale, tre su quattro dei ragazzi ci guadagnano dall'ottimo doppiaggio del film).
Rob Reiner e i due sceneggiatori del film insomma accompagnano su grande schermo senza alcuna mania di protagonismo o stravolgimento la storia di King, racconto di formazione crudo e delicato in una volta sola e profondamente intriso di malinconia.
Il ricordo di quell'ultima estate dell'infanzia, caldissima nel Maine dei primi anni '60, scaturisce dall'improvvisa perdita dell'amico fraterno di quei giorni lontani e la memoria torna al viaggio di quei quattro amici alla ricerca del cadavere di un loro coetaneo, un ragazzo scomparso pochi giorni prima nei boschi non troppo distanti.
Tutto in "Stand by Me" è perfettamente ripreso dalle pagine di King, tutti i suoi topoi sono mantenuti: i quattro giovani amici sono, chi in un modo, chi nell'altro, degli emarginati, dei ragazzi considerati senza futuro, dei ragazzi che vivono in un mondo durissimo che sembra determinarne il fallimento già in partenza, con delle situazioni familiari estremamente disagiate e trovano conforto soltanto in quella profondissima, anche se in fondo effimera, amicizia che in quell'avventura d'estate troverà il suo culmine e il suo termine naturale. Gordie Lachance come alter-ego di King (uno dei tanti, Gordie in particolare è una prefigurazione chiara dell'altro alter-ego, Bill Denbrough, come tutta la banda qui anticipa i "Perdenti" di "It"), ovvero "lo scrittore", e tutte le altre tipiche caratteristiche autoriali di King.
Poi c'è molto, molto altro. "Stand by Me" non è un racconto horror propriamente detto, certo, ma è un racconto dove l'orrore, quello "normale" e non sovrannaturale, è onnipresente, ogni volta che si volta lo sguardo in qualche direzione. Castle Rock (chi conosce King, sa) qui è culla di orrori umanissimi e forse per questo più spaventosi di quelli ultraterreni che si troverà ad ospitare in altre occasioni. Dio, che vermi schifosi i genitori di Gordie.
Il film lo rende bene, rende bene le sequenze di maggior impatto emotivo, rende bene i forti conflitti interiori dei quattro ragazzini, la loro confusione, la loro paura, la loro forza, la loro debolezza, il loro tenersi uniti a vicenda. Rende bene le scene più iconiche ("Alle palle, Chopper!"), rende benissimo i due dialoghi più belli del libro, che lo diventano anche del film, entrambi tra Chris e Gordie, in due scene meravigliose (la prima, quando Chris incita Gordie a continuare a scrivere le sue storie, dialogo di grandissima profondità e di grande forza emotiva, a maggior ragione perché-come specificato dallo stesso King nel racconto- viene da un ragazzo di appena dodici anni, costretto a crescere fin troppo in fretta; la seconda, il racconto di Chris sul furto dei soldi del latte, orrori di squallore umano, orrori di tutti i giorni, i quali King tiene molto a raccontare) esaltate da un Phoenix già bravissimo. Rende benissimo, Reiner, il climax del ritrovamento di Ray Brower, punto di non ritorno, momento di crescita, di presa di coscienza, di confronto con i propri demoni, persino.
Il film rende persino meglio almeno un momento, quello del treno, molto più efficace cinematograficamente che su carta a mio avviso. Funziona nelle riduzioni e nei modellamenti che il cambio di media impone ed è un'ottima scelta quella di lasciare, tra i racconti di Gordie, quello della gara di torte, il più efficace da trasporre al cinema, anche se è un peccato che non si sia riuscito a far notare come questo racconto Gordie lo abbia poi, successivamente, pubblicato e in generale, per quanto si faccia capire tranquillamente come da adulto sia diventato uno scrittore, che si capisca ben poco quanto successo (tanto) abbia avuto come scrittore (l'ho detto, è King stesso), quanto Chris ci avesse visto lungo riguardo Gordie. Ma sono, tutto sommato, minuzie.
Funzionano alla grandissima anche le musiche, pieno così di perle pop dei primi '60 ("Everyday" di Buddy Holly, ad esempio) con l'immortale pezzo omonimo di Ben E. King, commovente, ad accompagnare le ultime battute e i titoli di coda.
Cosa non funziona più di tanto ? "Stand by Me" non ha il coraggio di essere crudo quanto avrebbe dovuto essere. Questa è l'unica cosa che non mi è piaciuta molto, rispetto al romanzo è molto più consolatorio, nonostante tutto. Certo, il destino beffardo di Chris è una pugnalata al cuore anche nel film e fa male, tuttavia





Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Si è scelto di edulcorare un po' soprattutto questo aspetto finale, per renderlo più fruibile come film per ragazzi, e in generale il tono è più leggero ma ci può stare, però è un peccato perché facendo questa scelta certe cose vanno perse, come il significato di quelle quattro croci uscite dal lancio delle monete, seguite, dopo un secondo lancio, da una testa (Gordie) e di nuovo tre croci per gli altri tre. Nel film quei lanci di monete diventano una gag così, che si perde un po' nel vuoto, non ha più, ovviamente, quel senso quasi sovrannaturale di inevitabile, mortale destino incombente, di malinconia dolorosa scaturita dal ricordo.
Ma al di là di questa scelta la trasposizione è tra le migliori in assoluto di uno scritto di King, a mio gusto seconda soltanto a "Shining" (che ha un'impostazione del tutto opposta, un genio del cinema alla regia e un adattamento molto più libero della traccia letteraria), ed è un film che trovo e troverò sempre splendido, dolorosamente, ma anche serenamente malinconico, come la fine dell'ultima estate dell'infanzia.

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Ultima risposta 29/08/2022 12.08.35
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Goldust  @  25/10/2021 16:23:00
   7½ / 10
Storia di educazione alla vita ( e alla morte ) di un gruppo di adolescenti accomunati da una forte volontà di conoscere e di stare insieme. Raccontato in flashback come un road movie sui generis e scandito da celeberrime canzoni anni '50 , è uno spaccato di vita vissuta che alterna risate e riflessioni giocando poi molto bene, sul finale ma anche durante il racconto off, la carta della nostalgia. Bravissimi i giovani attori protagonisti, alcuni dei quali faranno strada.

simonpietro92  @  25/03/2021 11:51:06
   7½ / 10
Vedere questo film è stato come tornare bambini. Le amicizie di quando hai 13 anni non le ritrovi più. Ma soprattutto non vivrai mai la vita allo stesso modo, con quella spensieratezza e pensando che le cose importanti sono, camminare, giocare, parlare di topolino e minnie, inventare storie in un bosco.
"quando siamo tornati la città ci sembrava più piccola"
la città era uguale, sono cresciuti loro

Trixter  @  20/01/2021 09:38:27
   6½ / 10
Film breve e godibile anche se molto scolastico. I personaggi, soprattutto, paiono troppo stereotipati, lineari, tagliati con l'accetta, ognuno con le proprie caratteristiche fin troppo marcate, nel bene e nel male. Ad ogni modo, la pellicola narra una bella avventura adolescenziale, una di quelle che entrano di diritto nel cassetto dei ricordi. Bravissimo il giovane Phoenix, convincente il bulletto Sutherland. E, ovviamente, un applauso alla colonna sonora.

metal_psyche  @  16/06/2020 09:46:18
   3 / 10
Incredibilmente sopravvalutato.

Forse visto negli anni '80, da ragazzino, può essere apprezzato, ma ora, a trentasette anni e con una certa esperienza cinematografica alle spalle, non lascia un bel ricordo.

Novanta minuti di piagnistei, litigi e s*****ttate tra bambini; il tutto contornato da dialoghi noiosi e sicuramente non avvincenti.

È bizzarro, ma gli unici momenti interessanti del film provengono dai bulli, capitanati dal maestoso Kiefer Sutherland, che però stanno in scena solo per pochi minuti.

I quattro onnipresenti protagonisti sono invece piuttosto fastidiosi:

- Gordie: sostanzialmente identico al personaggio di Bill Denbrough di It che già odiavo.

- Teddy: insopportabile dall'inizio alla fine nelle sue battute (che non fanno ridere) e nella sua smargiasseria.

- Chris: depresso e piagnone per tutto il tempo. Anche abbastanza anonimo.

- Vern: il classico personaggio ciccione che viene preso in giro dal suo gruppo di amici, ma che è ben voluto. Macchietta. Comunque il meno molesto tra i quattro.

Il problema è che non succede davvero nulla per tutto il film, se non negli ultimi dieci minuti dove finalmente c'è un po' di tensione e di climax; ma non è di certo sufficiente.

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Ultima risposta 16/06/2020 09.47.23
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Thorondir  @  01/02/2020 14:41:20
   6½ / 10
Rivisto pochi giorni fa dopo molto tempo. Sarà l'età ma mi ha lasciato molto tiepido. Oggi lo trovo un film incompiuto, un po' troppo figlio del suo tempo, direi addirittura datato per come tratta il tema dell'adolescenza tormentata, tenendo a stento a freno un sentimentalismo di fondo stucchevole. Mi ha fatto tutto un altro effetto rispetto a quando lo vidi per la prima volta.

Oibaf  @  18/10/2019 15:45:09
   8 / 10
Recuperato in una serata Amarcord, è una bella storia sull'amicizia di quattro giovani promesse del cinema che effettuano una lunga camminata alla ricerca di un cadavere. Molto bello.

john doe83  @  11/10/2019 13:02:52
   8 / 10
Bellissimo film, la narrazione dei "difficili" temi trattati è pressoché perfetta, attori bravissimi e una colonna sonora stupenda.
Anche rivisto dopo molti anni non perde minimamente lo smalto e rimane un cult da far vedere alle nuove generazioni.

The BluBus  @  25/01/2019 23:38:56
   9 / 10
Rivisto dopo un sacco di anni, invecchiato splendidamente, strepitoso sotto tutti i punti di vista. Crea un misto di emozioni in cui primeggia la nostalgia per un periodo della vita irripetibile.

Slich  @  20/03/2018 16:27:50
   6½ / 10
spoiler
belle potenzialità, sfruttate male.
Nel momento in cui decidi di girare una cosa del genere, potresti spingerti un po', e dopo una intrigantissima prima parte invece che decollare si atterra.
Penso che se vuoi raccontare e ricordare i 12 anni forse potresti trovare qualcosa di meglio di cui parlare, mentre se vuoi raccontare una storia drammatica dovevi sicuramente fare molto di più.
Per via di questo limbo la media mi sembra troppo alta.

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Ultima risposta 26/04/2018 18.49.01
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jek93  @  03/12/2017 22:33:11
   8½ / 10
Temi difficili della vita analizzati dagli occhi di ragazzini dodicenni in modo geniale. Attori giovanissimi ma fantastici.

antoeboli  @  13/10/2017 12:51:32
   7 / 10
Film tratto da un racconto di King , contenuto nella raccolta di Stagioni diverse , la stessa dsa cui successivamente hanno attinto per 'ali della libertà'.
Cosa dire di questo film ?
Una pellicola del buon Rob Reiner , regista che ha diretto poche pellicole ma molte diventate cult , vedi questa , oppure harry ti presento sally , ma anche il film su Misery , sempre tratto da un best seller di King .
Un film che vuole rispecchiare i canoni dell amicizia quella vera , simbolo gia visto ad esempio in It , della voglia di esser giovani , andando alla scoperta di cose nuove , ma la storia principale è tutto un pretesto per tirar fuori un film per ragazzi ma che vuol essere un bel prodotto anche per adulti , viste alcune scene .
Cast fantastico , molto preso da altri film del periodo ...come ragazzi perduti , i goonies , quindi attori piccoli ma gia bravi di suo .Ost fatta interamente di brani anni 50 ' che a detta sono stati scelti perchè i preferiti del regista , tra cui proprio stand by me che fa da titolo al film .
Secondo me un buon prodotto ma che a tratti manca di mordente .

Hannibal  @  02/06/2017 19:58:19
   9 / 10
Un classico film che ho visto e rivisto tante volte da bambino e adolescente.....bello, emozionante e anche drammatico...Ancora oggi, riguardandolo con occhi da adulto, non trovo difetti in questo film, anzi......Grande regia, bella storia, bella colonna sonora, e ottime le interpretazioni dei giovani protagonisti. Un film per tutti.

alex94  @  28/03/2016 10:41:24
   7½ / 10
Ecco forse questo è il miglior film tratto da un racconto di KIng,la storia di un gruppo di ragazzi che si aggirano per i boschi alla ricerca del corpo di un coetaneo travolto ed ucciso dal treno..........storia sviluppata in modo lento dove succede poco o nulla,ma è veramente impossibile non sentirsi coinvolti da quest'ultima grande avventura di questo gruppo di ragazzini,ognuno con i propri fantasmi, che intraprendono il cammino sulla strada dell'età adulta,età adulta che "raggiungono" con la scelta finale.........
Un film malinconico ed intenso,da vedere e rivedere.

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Ultima risposta 29/03/2016 19.06.40
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fabio57  @  14/03/2016 11:50:49
   8½ / 10
Bel lavoro di Reiner che ispirandosi ad un racconto di S.King, gira un film veramente interessante. Ho sempre sostenuto che il miglior King non è quello horror e questa è l'ennesima conferma. Sappiamo per averlo letto che l'infanzia dell'autore più prolifico di tutti i tempi, fu abbastanza difficile e questo spiega in parte la ragione per cui si occupa spesso degli adolescenti,delle loro angosce esistenziali, delle paure, del disagio, del confronto con i più grandi,della voglia di crescere in fretta.Probabilmente e' un modo per mettersi a nudo ed esorcizzare i propri demoni interiori. Il film, che segue un gruppo di adolescenti in una meravigliosa avventura attraverso le montagne, racconta proprio questo e lo fa con grande maestria ,anche grazie a dei paesaggi veramente suggestivi che fanno da cornice alla storia.

sagara89  @  16/01/2016 17:26:26
   8 / 10
un film che lascia un senso di amaro e di dolce. Nostalgico ed avventuroso. La trama e' semplice e lineare. Il tema del viaggio e' al centro della storia. Viaggio reale e viaggio metaforico. Una strada unica che inevitabilmente portera' al fatidico bivio delle scelte della vita. Ognuno va per la sua strada. Ma il ricordo dell'amicizia unisce per sempre.

sweetyy  @  03/12/2015 22:06:53
   8½ / 10
Bellissimo film, un cult

vinicio  @  28/08/2015 14:23:01
   8 / 10
veramente molto bello, la storia di 4 ragazzini che vogliono trovare un cadavere, ma man mano il cadavere passa in secondo piano e le storie dei 4, i loro rimpianti e le loro paure la faranno da protagonista...
straconsigliato! ! un piccolo capolavoro del cinema!!!

Nic90  @  10/07/2015 11:39:14
   7 / 10
Sicuramente un buon film...veloce,malinconico,triste,ironico...e rappresenta personalmente un ritratto dell'adolescenza,dei problemi che ne conseguono e sul valore degli amici d'infanzia e in generale dell'amicizia nel tempo.


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InvictuSteele  @  12/05/2015 00:20:43
   8 / 10
Erano anni che non rivedevo Stand By Me, il tempo passa inesorabile ma le sensazioni restano le stesse. Un film sull'amicizia, sull'infanzia e sulla vita stessa. Visivamente accade poco, la trama è semplice e lineare, ma dal punto di vista emotivo il film rappresenta un vortice di emozioni in continua mutazione, evidenziando proprio quel momento in cui da fanciulli si cambia, si osserva il mondo con altri occhi, si matura e si comincia a vivere davvero.
Una metafora dell'età adulta, quando la vita picchia duro e mostra la realtà per quella che è, tralasciando l'innocenza infantile ma non i valori che ne fanno parte, come la sacralità di un amicizia o l'amore per la famiglia.
Un film di formazione tratto dal bellissimo racconto "The Body" di King e che, inevitabilmente, colpisce al cuore. Certo, vederlo per la prima volta in età adulta è diverso, gli occhi di un bambino riescono ad immedesimarsi maggiormente nei personaggi e a vivere la storia in profondità. Quando lo vidi io, per esempio, era uscito da poco, perciò è stato assorbito nella sua massima espressione. Ho amato questo film (e il relativo racconto), ho divorato le sue battute, le immagini, gli attori e, ovviamente, le emozioni che intendeva e intende suscitare.
E poi c'è quella maledetta nostalgia che ti lacera l'animo. La nostalgia per un tempo perduto, per la giovinezza perduta, per le amicizie perdute, per un mondo totalmente stravolto.
Una lacrimuccia può anche scapparci, perché gli anni trascorrono ma la magia rimane. La vita è tutta qui.

I ragazzi che fanno parte del cast sono diventati tutti famosi.

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Ultima risposta 13/05/2015 04.59.28
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hghgg  @  13/04/2015 13:03:25
   8 / 10
Non c'è niente da fare... La grandissima malinconia che "Stand By Me" mi lascia alla fine di ogni visione mi porta sempre alla commozione.

Questo gioiello diretto da Rob Reiner nel 1986 si impone come una delle più riuscite trasposizioni di un'opera di Stephen King, per quanto mi riguarda guadagnandosi un gradino del podio anche a scapito di film più quotati, e meno sinceri, come "Le ali della libertà".

Andando un po' più a fondo bisogna anche dire che l'ottimo lavoro di Reiner guadagna ulteriore considerazione se si pensa con quanto tatto e attenzione ha trasposto su schermo quelle che sono alcune tra le pagine più belle che King abbia mai scritto; la novella "The Body" (da "Stagioni diverse") è uno dei più brillanti esempi del talento di uno che, quando gli gira bene, è capace di grandi cose e assolutamente non esclusivamente nel genere horror. Perché quando King non ha trattato il genere horror spesso ha scritto cose stupende, come questa novella. E ne "Il Corpo" e così in "Stand By Me" di orrore non ce n'è affatto...

O forse si, perché a me pare chiaro che King consideri proprio la fine dell'infanzia, la maturazione verso l'adolescenza e l'età adulta come uno degli orrori più terribili, la perdita della purezza, di quella spensieratezza che nasceva anche in situazioni tanto difficili (tutti i ragazzi di King hanno situazioni familiari un tantino complicate...) di quel tipo di amicizia che diventa sempre più difficile da trovare e costruire con l'arrivo dell'età adulta.

Ed è splendido il modo in cui King e poi Reiner ci narrano di questo orrore attraverso uno dei più bei viaggi di formazione che io abbia mai visto.

Da notare come "Il corpo" è per certi versi un piccolo "antenato" di "It" il capolavoro maturo e più completo di King pubblicato proprio l'anno in cui "Stand By Me" usciva nei cinema. Almeno nel modo del raccontare la solidità e la purezza delle amicizie nate e fortificatesi in una certa età, in un certo periodo della vita.

Sul film non c'è molto da dire, assistiamo al viaggio di questi quattro giovani amici per vedere il cadavere di un ragazzo scomparso pochi giorni prima, alle loro peripezie, alla loro crescita e maturazione costante, fino ad arrivare al bellissimo finale dell'avventura, intenso e perfettamente in linea con il climax narrativo del film; e il finale vero e proprio, che dire, malinconia conclusione che in un certo senso è sia "serena" che straziante con le note di Ben E. King a chiudere il sipario.

Si ride e ci si commuove in questo equilibratissimo film, Reiner non sbaglia niente alla regia ed è bravissimo a sfruttare al massimo le capacità dei quattro giovani protagonisti, sempre affiatati, ben coordinati, spontanei e credibili.

Il ritmo è lento quasi sonnacchioso tanto da farti letteralmente respirare l'aria apatica di un'assolata fine d'Estate al tramonto degli anni '50 in un polveroso paesino del Maine e dei suoi vicini boschi e ferrovie (a questo proposito la fotografia è perfetta); il ritmo è lento perché non succede nulla se non quattro ragazzini che càzzeggiano in giro per boschi e rotaie ma proprio le loro avventure riescono ad evitare sempre la noia a coinvolgere lo spettatore, rendendo il film frizzante (anche la durata limitata aiuta) e Reiner alla regia si regala anche alcune sequenze veramente memorabili (la corsa sul ponte inseguiti dal treno ad esempio, e lo scontro finale con la banda di "Asso" per non parlare della scena notturna col dialogo tra Gordie e Chris).

La sceneggiatura non perde mai il filo del discorso i dialoghi sono sempre freschi e molto riusciti, divertenti e intensi a seconda del momento con un invidiabile equilibrio, la caratterizzazione dei quattro protagonisti è perfetta ed è indubbiamente uno dei punti di forza di questo film. I quattro ragazzi, Gordie, Chris, Verne e Teddy, sono personaggi vivi, credibili, con una psicologia studiata e ben sviluppata nel corso del film, sono figure al quale la sceneggiatura restituisce la forza che King aveva dato loro nella novella. Bellissime le musiche che ti trasportano ancora di più dritto dentro quegli anni e quell'epoca.

La riflessione finale, una volta trovato il cadavere, è la ciliegina sulla torta in un film delicatissimo, a quel punto la maturazione sarà raggiunta, l'infanzia messa da parte, l'Estate giunta al termine. I quattro si perderanno di vista, ognuno con il proprio destino, legati da ricordi indelebili ma non più da rapporti diretti ormai persi nel tempo. La molla, tremendamente malinconica, che da il via ai ricordi è quella che vediamo all'inizio e che poi ci viene ben spiegata alla fine del film dal Gordie adulto, dal narratore da quello che nei titoli di coda è semplicemente "The writer" (ennesimo alter ego poi di Stephen King, ovviamente).

Ed è giunto alla fine che questo film mi rompe sempre qualcosa dentro, maledettissima malinconia che "Stand By Me" si porta dietro in maniera indelebile.

Oltre che di King, dell'ottima regia di Reiner e della perfetta sceneggiatura la colpa di questa dannata malinconia è in parte anche di quel còglione di River Phoenix che qui è semplicemente eccezionale e che si confermerà talento puro, uno che avrebbe potuto essere tra i più grandi ma ha deciso di non essere più nulla, o almeno si è dato una bella spinta da solo. Povero lui e poveri noi che abbiamo perso un grande attore decisamente troppo presto. Almeno in eredità ci ha lasciato il fratello minore che ormai è diventato ciò che sarebbe potuto essere lui (e che in parte già era): un attore favoloso.

Grande River Phoenix, e bravissimi anche gli altri tre pischelletti a cui non voglio togliere nulla. C'è anche Kiefer Sutherland nei panni di "Asso" e poi Richard Dreyfuss che ci mette faccia e voce come narratore e simbolo dell'età adulta.

Ah "Stand By Me" che bellissimo film questo di Reiner, bravo a ripetersi sempre con King 4 anni dopo per "Misery". Ma questo gioiello malinconico mi ha lasciato dentro qualcosa di più. Splendido.

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Ultima risposta 14/04/2015 00.50.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR lastmik  @  20/01/2015 16:52:00
   8 / 10
Tratto dalla novella "il Corpo" di Stephen King, Stan by me si propone di narrare la storia di 4 coetanei in età pre adolescenziale che intraprendono un viaggio, reale e sopratutto metaforico, alla ricerca del cadavere di un loro amico. A differenza di molti film anni 80 in cui erano protagonisti i bambini e questi ultimi erano in mezzo a vicende eroiche e a lieto fine, in questo film accade esattamente il contrario. I 4 giovani si scontrano con la realtà, smascherando le illusioni di un mondo fantastico che spesso viene concepito a quell'età e con un finale tutt'altro che lieto. Tale viaggio si trasformerà da iniziale gioco ad una sorta di riflessione sulla vita di ogni personaggio. Stand By me ci mette di fronte alla realtà, nuda e cruda, ed è forse per questo che colpisce così a fondo.
Il tema del viaggio è preponderante, un viaggio verso la vita adulta che, però, non viene affrontato in solitudine, ma in compagnia degli amici. Ed è questo un altro tema importante che emerge:l'amicizia. Ed anche quest'ultima viene messa a dura prova in più di un'occasione, soprattutto nello scontro finale con gli adolescenti rivali. La visione di questo sentimento, soprattutto di King, è una visione cruda e amara: "Non ho mai più avuto amici, in seguito, come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, e voi?
Una storia poetica, nostalgica così reale da fare male. Una delle piu belle storie di King.

horror83  @  18/12/2014 18:43:00
   4½ / 10
Di questo film avevo un buon ricordo perchè me l'ero visto da bambina e mi era abbastanza piaciuto, però mi ricordo che se ne parlava sempre benissimo e forse
più che piacermi me l'ero fatto piacere perchè piaceva a tutti. Quindi quando mi sono messa a riguardarmelo, ero sicura che mi sarebbe piaciuto e che un sette gli e lo davo di sicuro ed invece.......delusione totale. non mi è proprio piaciuto (a questo punto penso che da bambina mi piaceva perchè mi ero fatta influenzare). la storia non è male, parla dell'amicizia, della morte (tramite il cadavere del ragazzino), del passaggio dall'età della pubertà all'età adulta, ma cavolo non succede quasi niente per tutto il film, l'ho trovato a tratti noioso e ho pure fatto fatica ad arrivare alla fine. è tratto da un racconto di King ma mi auguro che il racconto sia molto più bello. penso che in questo caso si tratti del classico caso dove una storia rende bene solo su carta (cioè in un libro), mentre se la si trasporta su un film, viene fuori un disastro. Almeno per me.

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Ultima risposta 23/05/2015 18.13.37
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marfsime  @  23/08/2014 20:09:29
   6 / 10
Film con una sua morale..soprattutto nella parte finale..che racconta la storia di 4 ragazzini amici per la pelle che si imbarcano in un'avventura (un po' macabra a dir la verità). Non brutto ma dalla media mi aspettavo qualcosa di meglio sinceramente.

GTX33guitar  @  03/05/2014 14:54:46
   9½ / 10
Malinconico...avventuroso...molto bello...ogni volta che ripenso a questo film in automatico lo associo ai pezzi più belli dei Pink Floyd...come già detto da altri bello il finale...ricordo di un estate...

_Hollow_  @  01/04/2014 20:30:13
   8 / 10
Decisamente carino. Premio soprattutto la frase finale, perché onestamente sul finire inizia a calare di interesse e ritmi e mantenere la concentrazione non è semplice. Ma quella frase merita.

Per il resto è un bel film, molto canonico e per nulla particolare, con un'ottima colonna sonora. Si fa comunque seguire molto bene per la maggior parte del tempo, grazie anche ai ragazzini.
C'è da dire che certi momenti "riflessivi" son fin troppo marcati e costruiti, certi discorsi a quell'età stonano un po'. Anche se il personaggio di Chris, grazie a quelli, diventa decisamente interessante e fortemente empatico.

Insomma decisamente carino ma nulla di trascendentale, artisticamente nulla di eccelso ma sentimentalmente meritevole. Non è 20th Century Boys (manga) ma, come detto, è più che consigliabile per il tema/idea del "road movie" pre-adolescenziale e considerazione finale. Non è da cineteca, ma nemmeno da ignorare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  15/01/2014 14:07:49
   7½ / 10
Per il 700esimo commento mi sono regalato la visione di questo film.
Apprezzando in maniera viscerale King, non potevo che rimanere soddisfatto anche da " Stand by me" di Reiner.
In verità io penso che questa pellicola rimanga più nel cuore a persone che l'hanno vista quando erano più piccoli, avendola vista a quasi 22 anni perde qualcosa.
Il film semplicemente narra dell'avventura intrapresa da 4 ragazzini ; un'avventura che li condurrà fino alla scoperta di un cadavere e che li farà crescere.
è sempre interessante notare che King utilizza un espediente comune per lui ( quello del gruppetto di ragazzi ) per raccontare invece un qualcosa che non si vede a prima vista.
L'amicizia pura e genuina di 4 ragazzi che stanno per affacciarsi al mondo adolescenziale , le loro promesse di eterna amicizia ( che poi purtroppo la vita in un modo o nell'altro costringe a infrangerle ), le paure riguardo al futuro e non sapere dove si va, chi si incontrerà, cosa ne sarà delle persone che fino a quel momento ti hanno accompagnato in avventure piccole, ma che sembravano grandi a quell'età...
QUalche passaggio forse risulta un pò ingenuo, ma la narrazione nel complesso funziona e ti permette di affezionarti ai 4 ragazzi ( interpretati veramente bene ).
Però rimango dell'idea che le vette toccate da King risiedano più in " it " , e mi riferisco più al libro che al film.
" il corpo" rimane un buonissimo racconto nella raccolta " Stand by me" e merita di essere letto.
La trasposizione rimane ottima, penso che Reiner non potesse far di più .

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Ultima risposta 16/01/2014 12.48.21
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blabla_89  @  22/12/2013 21:55:20
   7 / 10
visto su consiglio...non male come storia! ti lascia qualcosa!

alberto9  @  17/11/2013 20:47:56
   7½ / 10
Un classico del cinema. E' incredibile come un'avventura di 2 giorni abbia fatto maturare così tanto 4 ragazzi 12enni. Colonna sonora top così come anche il finale.

Hyogonosuke  @  29/10/2013 10:43:38
   7½ / 10
Uno dei film che a mio avviso meglio rappresenta l'amicizia nella fase preadolescenziale.
Il voto forse è un po' falsato dato che la mia prima visione di questo film risale alla mia infanzia.
Con quasi venti anni sul groppone probabilmente un'estraneo a questa pellicola darebbe almeno un punticino in meno.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  28/10/2013 22:27:56
   6½ / 10
Probabilmente se l'avessi visto da bambino il mio voto sarebbe stato più alto, mentre l'ho trovato un discreto film sul tema dell'amicizia. Finale che poteva essere migliore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR alexava  @  27/09/2013 01:58:11
   9 / 10
Ci sono romanzi che vanno letti al momento giusto. Il giovane Holden, ad esempio, va letto un mese prima che tu smetta di fare le caz.zate adolescenziali e cominci a mettere ordine nella tua vita. Se Harry Potter lo cominci a undici anni e lo finisci da ragazzo, sarà amore eterno.

Vale anche per i film. Ad esempio, il film dei miei sedici anni è Come Te Nessuno Mai di Gabriele Muccino, perché a quell'età io ero in quel modo.

E il film della preadolescenza?

Se fossi nato negli anni 2000, sarebbe stato senza ombra di dubbio Moonrise Kingdom. Meraviglioso.
Sono nato nel '90 e, ridete pure, il film della mia preadolescenza è stato Peter Pan di J P Hogan. Dolcissimo. Ha dei meriti artistici molto sottovalutati.

Beh tutto sto pistolotto è per dire che avrei avuto un folle desiderio di nascere negli anni 70 per far sì che il film della mia preadolescenza fosse stato Stand By Me.

Stand By Me è diverso, naturalmente: oltre al linguaggio e ai drammatici temi trattati, è diverso principalmente perché ti sbatte la vita in faccia e non si sente manco in colpa. Non ti permette di rifugiarti nei sogni o nei primi amori (come i film precedentemente citati). Parla della vita vera, quella dura, cinica, spietata.
Succede che un giorno ti svegli e tua mamma è diventata tua madre. Tutto il mondo è troppo grande, troppo duro, troppo stro.nzo per te. E hai solo voglia di tornartene tra quelle coperte che, ora che le guardi bene, non ricordavi così corte.
Stand by me ti prende a pugni come farebbe un bullo.

Non necessita di essere visto alla giusta età. Perché quelle sensazioni sono assopite dentro di noi. Serve solo che qualcuno le risvegli.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/10/2014 01.56.46
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DogDayAfternoon  @  18/08/2013 14:41:54
   8 / 10
Uno dei migliori film con protagonisti principali dei bambini, che in questo caso per le loro capacità di recitazione nulla hanno da invidiare ad attori più navigati. "Stand by me" è un film piacevolissimo, intrigante che fa rinascere anche nell'adulto quello spirito di avventura e brivido per l'ignoto che con il tempo e l'aumento delle responsabilità inevitabilmente si va a perdere. Molte emozioni ed un pizzico di nostalgia, con la voglia di tornare ragazzi.

ferzbox  @  20/06/2013 16:57:48
   8 / 10
Altro racconto estrapolato da "Stagioni diverse" di Stephen King a cui è stata dedicata una pellicola cinematografica.
Il racconto in questione è "Il corpo",terzo dei quattro inseriti nella raccolta dell'autore.
Come ho già detto per "Le ali della libertà" e "L'allievo",questa raccolta non presentava nulla di palesemente orrorifico,ma era un tentativo da parte di King di raccontare storie che avessero per protagonisti mostri REALI e moderni appartenenti alla nostra società.
Sulle ali della libertà ci si confronta con il terribile ambiente dei carceri di massima sicurezza e sull'ingiustizia continuamente presente;sull'Allievo abbiamo un confronto diretto con un ex-nazista e sulla sua capacità di condizionare gli altri;su questo "Stand By Me" vediamo e palpiamo gli orrori che si possono vedere e toccare con mano a causa dell'incoscienza adolescenziale.
Il film ricalca egregiamente il libro ed oltre a trasmettere l'inquietudine dettata dalla trama principale,si fa apprezzare per il bellissimo stile anni 80 della regia(anche se la storia in realtà è ambientata durante la fine degli anni 50).
Probabilmente uno dei racconti del "Re del brivido" con una trasposizione cinematografica degna di nota...consigliato...

adrmb  @  15/05/2013 22:56:42
   7½ / 10
Un bel film sull'amicizia dal sapore d'altri tempi.
Storia lineare, ma nei temi non pecca di certo. Belle le sfaccettature di alcuni personaggi.
Peccato per quel pizzico di retorica e stereotipo.

7/8

Ermetico  @  15/04/2013 23:12:54
   8½ / 10
Ottimo film sull'adolescenza.

Niegghia92  @  05/04/2013 20:09:25
   8 / 10
Questo film lo vidi la prima volta per caso da piccolo mentre lo davano su Italia 1 e mi destò curiosità,proprio in un periodo di cui del cinema me ne importava relativamente e non avevo una visione "matura" per capirlo totalmente. Però mi piacque lo stesso. Rivedendolo giorni fa la storia non cambia,un film dalla trama e dalle tematiche tanto semplici quanto profonde,un prodotto per ragazzi solo all'apparenza perché in realtà ha dei connotati drammatici e "adulti". I 4 protagonisti della storia sono tutti caratterizzati alla perfezione. Il protagonista Gordie è un ragazzo confuso dalla situazione travagliata della famiglia che si è ritrovata ad affrontare un lutto come quello del fratello,dopo questa tragedia il ragazzo si ritroverà in una situazione di perenne conflitto con i genitori e soffrirà per questo. Chris Chambers forse è il personaggio più curioso e importante,quasi il vero protagonista del film,un ragazzo che si ritrova con una cattiva reputazione nel paese per via delle vicende familiari,quando in realtà lui stesso ammette che si comporta di conseguenza per via della sua etichetta,ma è più intelligente di quanto sembra e si comporta da fratello nei confronti di Gordie dandogli importanti consigli...per questo è il suo miglior amico. Teddy Duchamp è invece un ragazzino squilibrato per via dei maltrattamenti del padre insano di mente per via dei trascorsi poco sereni nella Guerra. Vern Tessio forse è una delle note dolenti del film,insopportabile. Comunque questo film mostra quanto l'amicizia proprio nel periodo adolescenziale riscontra la sua forma più pura e spensierata,il periodo migliore della vita perché le vere amicizie più le persone crescono cominciano ad affievolirsi,una fase che bene o male ogni umano affronta nella propria esistenza...uno dei tanti film grandiosi tratti da Stephen King.

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Ultima risposta 05/04/2013 20.12.22
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cervo  @  11/12/2012 22:06:25
   9 / 10
Da giovane appassionato di cinema,avevo sentito parlare di questo film da un bel pò di anni, ma non mi ero mai deciso a guardarlo, innanzitutto perchè credevo di essere "fuori tempo massimo" per un film del genere, e poi perchè sinceramente, dalla trama mi era parso una sorta di goonies parte 2... Invece, meraviglia delle meraviglie, pochi giorni fa hanno dato questo capolavoro in tv e l'ho guardato rimanendone così affascinato che i 90 minuti sono VOLATI nel vero senso della parola. Appena il film è terminato non ho avuto dubbi sul giudicare questo film, ma il fatto che dopo qualche giorno io ci stia ancora riflettendo su, vuol dire che davvero questo film mi ha colpito nel profondo. la trama è semplice, e per certi aspetti ricorda davvero i goonies (c'è anche corey feldman!), ma, detto questo, si tratta di due film che viaggiano su pianeti opposti. Stand by me, ad essere specifico, è un film senza tempo e che si può apprezzare a qualunque età a mio avviso. In verità penso che quando si è piu maturi si possa anche comprendere meglio quella che è la storia di un viaggio che rappresenta solo un minuscolo spicchio dell'esistenza di ogn'uno di noi ma che può cambiare la vita, anche se ce ne ricordiamo solo per pochi istanti. è questa la magia di Stand by me, ovvero l'immedesimarsi nei personaggi caratterizzati stupendamente da tutti gli attori (in particolare ho apprezzato wil wheaton, che aveva il personaggio piu difficile da interpretare a mio avviso) e guardare al passato attraverso una splendida fotografia che mette subito sui binari dei ricordi, senza tralasciare l'ambientazione desolata ma vivace grazie ai quattro ragazzini del film... insomma, un film drammatico rated r che però sento di poter consigliare ad adulti ma anche a bambini, ai quali piacerà la storia semplice ed appassionante. agli adulti, invece, resterà l'immagine di noi stessi da bambini, e i volti di chi magari non c'è piu

beppe.fadda  @  25/11/2012 10:45:43
   7 / 10
A me è piaciuto abbastanza, anche se mi aspettavo di più. Bravi River Phoenix e Will Wheaton, e anche Kiefer Sutherland. Ho odiato fin dall'inizio il ragazzo con gli occhiali.

genki91  @  13/10/2012 19:01:07
   7 / 10
Bello. Ma non un capolavoro, come invece sembra qui riconosciuto. Trattate molto bene le tematiche della lealtà e dell'amicizia. Un giovanissimo River Phoenix che inizia a sprizzare bravura da tutti i pori.

paride_86  @  12/10/2012 23:14:10
   7½ / 10
Bel film sull'adolescenza di quattro ragazzini che, confrontandosi con la morte, si avviano verso l'età adulta.
Bravissimi i ragazzi che lo interpretano, tra cui spiccano il compianto River Phoenix e il giovane Kiefer Sutherland.
Commovente nel finale.

BlueBlaster  @  24/07/2012 18:38:46
   7 / 10
Lo ricordavo meglio...comunque una bella favola sull'adolescenza e da una certa emozione vedere River Phoenix alla fine del film!
Comunque una pietra miliare dei film sull'adolescenza e sull'amicizia!

KRIS.K  @  19/06/2012 17:07:39
   7 / 10
Film nostalgico sul tema dell amicizia, bella la colonna sonora alcune scene mi colpirono molto quando lo vidi la prma volta,( ho letto il racconto tra l'altro) stà di fatto che rimane un piccolo cult movie.

C.Spaulding  @  26/05/2012 23:51:28
   10 / 10
Lo vidi da piccolo e me ne innamorai l'avro visto non so quante volte. Veramente un piccolo capolavoro.da un racconto di Stephen King (the body-il corpo)tratto da stagioni diverse. Il film comunque ha dei punti differenti dal racconto quindi vi consiglio di leggerlo prima di vedere il film.

Crazymo  @  21/05/2012 18:41:02
   9 / 10
Un film che tocca nel profondo del cuore. Malinconico, poetico e "reale" mi ricorda tanto me stesso, nemmeno troppi anni fa, ma in un qualche modo mi fa capire quanto sono cambiato. Bellissimo!

NotturnoInRosso  @  19/05/2012 14:52:52
   8 / 10
Nel libro "stagioni diverse" di Stephen King si trovano 4 racconti da cui sono stati tratti 3 film: Stand by me, Le ali della libertà, L'allievo. Il 4° racconto non so se sia diventato un film. Questa pellicola narra quella che per me è la migliore storia di amicizia mai scritta. Ci sono alcuni film che parlano di amicizia al maschile come "un mercoledi da leoni" o "il cacciatore" ma questo li batte secondo me. un film delicato in certi momenti e spietato in altri (anche se la spietatezza che caratterizza il finire del racconto un pò si perde nel film). Non solo: tutta la vicenda è una specie di rito di passaggio che segnerà per sempre i 4 ragazzi. Tornati a casa dopo aver trovato quello per cui erano partiti (il cadavere di un loro coetaneo) non saranno più gli stessi: la cittadina di Castle Rock sembrerà a tutti più piccola dopo aver affrontato un'avventura che si snoda a livello psicologico oltre che "geografico". Affascinanti anche le ambientazioni. Sembrerà di vedere "i goonies" all'inizio ma non è così. Un pò di malinconia a vedere River Phoenix vivo e vegeto. Comunque da vedere in tutti i modi.

kako  @  25/02/2012 14:21:22
   8 / 10
film molto famoso, che non avevo ancora mai visto, sull'infanzia e l'adolescenza. Una storia raccontata molto bene, in cui penso che quasi tutti possano rivedere almeno qualcosa del proprio passato. Realistico ma allo stesso tempo dolce ed emozionante. Un bel gioiellino!

franky83  @  12/02/2012 11:57:18
   7 / 10
Non mi ha entusiasmato

Alex21  @  03/01/2012 20:22:18
   10 / 10
Forse su un piano obiettivo esagerato come voto; non è un film da 10.
Ma sul piano soggettivo, e delle emozioni che è riuscito a suscitarmi, il 10 va stretto.
Il Mio film.
River Phoenix sopra le righe.
Da vedere comunque assolutamente.

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wallace'89  @  12/12/2011 20:26:40
   8 / 10
Uno dei migliori e più celebrati film di sempre sul mondo dell' infanzia. L'amicizia, la crescita e la presa di coscienza del mondo sono tematiche che trovano in questo film (e dal racconto di Stephen King da cui è tratto) un'ottima e sentita rappresentazione, sospesa tra nostalgia, divertimento e dolore. Con River Phoenix, giovane promessa stroncata di Hollywood.

thetruth34  @  26/10/2011 23:49:08
   9½ / 10
uno dei film che ha segnato la mia adolescenza l'avrò rivisto per una decina di volte ed ogni volta si riesce a cogliere sempre sfumature diverse. semplice ma profondo.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  21/09/2011 01:42:37
   8½ / 10
Esplicito rito di passaggio, dall'innocenza serena ad una consapevolezza maggiore. Un viaggio dalle mura domestiche, con i loro fantasmi e le loro sicurezze, verso il bosco e il suo tremendo segreto, palesato da questi amici e raccontato con nostalgia da un pur felice padre di famiglia. La regia lascia poco spazio allo spettatore, la voce fuori campo anticipa e descrive ogni risvolto possibile. Non si può però fare a meno di lasciarsi trascinare a fianco di questi notevoli attori lungo le traverse del treno, accamparsi nel sottobosco attorno al falò, ricordarsi di quei tempi e di quanto erano importanti "prima di scoprir le ragazze". Di quegli amici, poi più rivisti.

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Coraggioso il finale, da togliersi il cappello in segno di rispetto.

Kymmy  @  18/09/2011 21:32:03
   8½ / 10
un piccolo gioiello. River Phoenix bellissimo! Un cult delizioso dalle atmosfere inquietanti ma racchiuse dentro la meravigliosa leggerezza dell'adolescenza. A tratti nostalgico a tratti drammatico.. Scorre via che è un piscere e assomiglia a una favola. (o forse lo è:D).. Da vedere..

MARMELlata  @  16/09/2011 21:30:18
   9 / 10
un classico , di quei film che si guardano da ragazzini ma perchè no pure da grandi non dispiacciono affatto!!! CONSIGLIATISSIMO...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  07/09/2011 12:02:11
   7 / 10
Un buon film sulla gioventù (molto più genuina rispetto a quella dei giorni nostri) e sull'amicizia.
Devo però dire che visti i voti e le ottime critiche mi aspettavo qualcosa di molto meglio. Mi è piaciuto decisamente di più "I Goonies" che tratta degli stessi valori (anche se in modo decisamente meno realistico).

ifry  @  06/09/2011 11:02:51
   8 / 10
uno dei più bei film sull'adolescenza.
tratto da un racconto di king non aspettatevi colpi di scena finali, mostri o altro. è un profondo ritratto sul mondo pre adolescente.
4 ragazzini con ognuno la sua storia.
visto tantissimo tempo fa ed ogni volta ho il piacere di rivederlo....


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Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  28/08/2011 17:26:56
   7 / 10
Sicuramente se l'avessi visto da bambino il mio voto sarebbe stato più alto ma visto ieri pomeriggio per la prima volta non mi ha fatto impazzire, anche se non è un brutto film sicuramente non è da insufficienza per via delle ambientazioni e dei 4 ragazzini che sono davvero bravi, anche se il più bravo è stato River Phoenix. Anche gli altri 3 se la cavano più che bene anche se Corey Feldman lo preferisco nel ruolo di "mouth" nei goonies.
nel complesso un filmetto niente male con il tema dell'amicizia , anche se vista la media mi aspettavo un capolavoro.
Gli ho dato mezzo voto in meno per via del finale che non mi è piaciuto per niente.

bigio  @  24/08/2011 23:41:51
   4½ / 10
Come altri, anch'io l'ho guardato con speranza attirato dal voto alto. L'ho trovato noioso, stavo quasi addormentandomi. Il finale mi ha deluso tanto quanto il film. Sopratutto m'avrà fregato l'aspettativa che avevo riguardo a Stephen King, avendo appena visto Le ali della libertà e L'allievo. Mi aspettavo un colpo di scena perlomeno nel finale. E invece niente: piattezza dall'inizio alla fine. Sono impietoso, lo so, ma non vorrei che altri rimanessero delusi come me. Se invece state cercando un film che parli della preadolescenza, potrebbe piacervi. Buona visione comunque!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  12/08/2011 23:47:50
   7½ / 10
Ottima trasposizione, visione che scorre via in un baleno, finisce che neanche te ne accorgi.
I quattro ragazzi sono stati molto bravi, e anche Sutherland fa la sua figura.
King mette spesso trame di bullismo nelle sue opere…

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/08/2011 18.52.13
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/05/2011 20:48:56
   7½ / 10
Un buon film. Quattro ragazzini cercano un cadavere e finiscono con lo scoprire sé stessi.
Bravo Rob Reiner che ben dirige quattro bravi ragazzini in questo film sulla fine dell'infanzia e l'inizio dell'adolescenza.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  01/05/2011 18:31:26
   8 / 10
Molto bello, e fedele al libro.
E' un film che sonda profondamente le emozioni e le relazioni.
Bravissimi i ragazzi che interpretano.
Lo riguardo sempre volentieri.

david briar  @  28/04/2011 15:12:19
   8 / 10
Cult generazionale che non ha perso il suo smalto a 25 anni dalla sua uscita.
Con una storia molto semplice, riesce ancora ad emozionare, affascinare e divertire, raggiungendo vette di poesia che forse il regista non aveva neanche ambizione di toccare.
I quattro ragazzi protagonisti recitano molto bene, in modo spontaneo, Reiner è riuscito a tirare il massimo da loro: spicca l'incredibile talento di River Phoenix, che da al suo personaggio una profondità che un attore comune non sarebbe riuscito a dare.
Fra i difetti c'è forse il fatto che i personaggi secondari appaiono troppo macchiette, i classici bulleti superbi, in particolare il personaggio di Sutherland è stereotipato.
Nota di merito va a Will Wheaton, che ha forse il ruolo più difficile, ma lo interpreta in maniera convincente, senza mai scadere nel ridicolo.
"Stand by me" è uno di quei film che restano nel cuore, che non si dimenticano, ormai un vero e proprio classico, insieme alla bellissima canzone, tema musicale portante della pellicola, da cui prende il titolo.

Paolo70  @  27/04/2011 22:31:03
   5½ / 10
Film che non ha una trama originale almeno fino all'epilogo. Un film che secondo me ha poco da ricordare.

Lory_noir  @  04/04/2011 21:16:43
   7 / 10
Bel film sull'amicizia, ma sinceramente mi aspettavo di più avendone sentito parlare molto bene.

simo96  @  08/03/2011 15:08:08
   7½ / 10
Oskarsson88  @  15/01/2011 18:20:36
   7 / 10
e' un film valido non lo metto in discussione, ma avendo letto il libro non ho risperimentato tutte le emozioni, la poesia e il romanticismo che esprime la splendida novella di King!

superprunz  @  18/12/2010 13:33:59
   1 / 10
Mi ha letteralmente fregato la media voto di 8,50, mi sono detto : "a quanto pare sarà fantastico", ma quando mai, è stata un'ora e mezza assolutamente "piatta", è un semplicissimo (non banale) racconto di 4 amici che vanno alla ricerca di un cadavere, a parte il tema dell'amicizia e della spensieratezza adolescenziale, non c'è altro. La cosa positiva : la scenografia

p.s. Non ha senso inveire verso chi da dei voti bassi, i gusti sono personali e insidacabili

4 risposte al commento
Ultima risposta 18/12/2010 14.30.59
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Leonard Shelby  @  17/12/2010 23:58:36
   7 / 10
Dal racconto di Stephen King, Reiner trae questo bel film che scorre via che è una meraviglia.
La storia di quattro amici che, partiti per un viaggio alla ricerca dell'avventura, si troveranno a percorrere il sentiero che li porterà a crescere.
Notevole il clima che si respira, un clima che arriva a essere molto nostalgico nel finale...
Sempre un piacere vedere all'opera River Phoenix che già a sedici anni mostrava le sue grandi doti attoriali.
Non mi sembra il capolavoro di cui si parla (anche la media è esagerata) però per quanto riguarda temi come il passaggio dall'adolescenza alla maturità credo abbia pochi rivali.

guidox  @  22/11/2010 20:08:07
   8½ / 10
gran bel film tratto da The body di Stephen King.
così come il libro, anche la sua trasposizione cinematografica è un piccolo gioiello, che prendendo spunto dalla ricerca di un cadavere di un bambino, intesa come impresa per essere visti come degli eroi, porterà i quattro protagonisti ad affrontare un percorso che li porterà dall'infanzia all'adolescenza, in un susseguirsi di emozioni intensissime.

la parte finale mi ha sempre dato una fantastica malinconia.

anna_  @  22/11/2010 18:57:15
   9 / 10
Forse il voto obiettivo sarebbe 8, ma per ragioni affettive do un punto in più. Un film profondo e coinvolgente che riesce ad affrontare le vite dei personaggi in modo realistico e per niente banale. Quando l'ho visto per la prima volta avevo la stessa età dei protagonisti e ancora oggi lo rivedrei volentieri.

7219415  @  21/11/2010 19:23:49
   8 / 10
davvero bello questo film di Reiner

ValeGo  @  12/11/2010 00:21:17
   8½ / 10
Un film che ho guardato quasi per caso ma che mi è piaciuto davvero molto...paesaggi bellissimi e trama avvincente!

looking-glass  @  17/10/2010 12:11:41
   8 / 10
Un film che rappresenta un viaggio verso la maturità indagando tra i momenti spensierati e quelli più malinconici e amari. Intriso di nostalgia e magia grazie alla regia di Reiner e un buon cast tra cui spiccano Will Wheaton e il bravissimo River Phoenix. Un viaggio alla scoperta di se stessi, dell'amicizia e del mutamento degli eventi. il termine dell'estate rappresenta benissimo la fine di un periodo e il proseguimento della vita. Chiunque può ritrovarsi in ognuno dei quattro protagonisti. Magnifica scelta per la colonna sonora che da il titolo al film.

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Dante12  @  12/10/2010 15:11:39
   9 / 10
L'ho visto da ragazzo, e lo rivisto qualche giorno fa. A me è piaciuto molto, il voto che ho dato lo conferma. Bisogna anche dire che l'indice di gradimento in film emozionali come questo è molto soggettivo e varia in base alle nostre esperienze ed ai nostri ricordi.
Comunque in almeno un paio scene... sfido chiunque a non ridere :-)

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/10/2010 15.17.11
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cris_k  @  12/10/2010 12:52:50
   9½ / 10
Reiner ha diretto film memorabili, sicuramente Stand by me è tra questi. Un film che parla di bambini ma che non è per bambini. Bella la storia.
Stupenda la caratterizzazione dei personaggi. Dopo cinque minuti si è già coinvolti a pieno. Belle ed esilaranti alcune parentesi, come il racconto del futuro scrittore.
Anche i giovani attori sono straordinariamente convincenti!
Un film che riesce a non essere banale.
Incredibile. Novanta minuti piacevolissimi!

fedestip  @  17/09/2010 01:32:35
   8½ / 10
davvero un bel film!!!!

giraldiro  @  24/08/2010 18:19:26
   8 / 10
Veramente molto nostalgico. Di quei film che sanno farti tornare indietro nel tempo.
Bello (e anche di più).

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  06/07/2010 08:39:13
   8 / 10
King è King anche quando non vuole spaventare e in questo film ce lo dimostra ,anche se forse un miglior regista avrebbe saputo valorizzare di più il materiale: lo dimostra il fatto che pur essendo un film abbastanza corto, a me è parso un film lunghissimo. Forse ha avuto su di me un effetto ancor + nostalgico a causa della bella prova di River Phoenix (e del personaggio che interpreta). Come in molti film con bambini come protagonisti, è facile pensare a una malafede da parte dello scrittore. Ma per quel poco che ho letto di King, mi viene da pensare di no.

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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