I dirigenti di un grande magazzino devono trovare un Babbo Natale per la loro annuale sfilata. Si presenta un bel vecchio che svolge egregiamente il suo compito tanto da essere assunto. Il vecchio, che asserisce di essere veramente Babbo Natale, si fa ben volere da tutti e gli affari prosperano. Il medico della società però, lo trascina in tribunale dichiarandolo pazzo, ma...
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Veramente bellissimo, forse uno dei più belli film di Natale realizzati. Favola moderna e senza tempo (o fuori dal tempo), non è soltanto una garbata e graziosa commedia fantastica con protagonista il signor Babbo Natale (al secolo Kris Kringle, nome con cui gli americani chiamano Santa Claus), ma anche un clamoroso manifesto rooseveltiano che non stenterei ad associare alle stesse istanze del post-neorealismo. È straordinario come pur non avvalendosi del colore, il film è in bianco e nero, Seaton riesca a trasmettere tutta la magia del Natale, dimostrazione questa che spesso ciò che viene raccontato, se fatto nel modo giusto, allora finisce per essere anche più avvolgente di ciò che vediamo. Grazie anche alle ottime interpretazioni degli attori protagonisti la pellicola è entrata a far parte dell'immaginario collettivo come una tra le più belle ambientate nel periodo natalizio. Tra le interpretazioni spicca, senza dubbio, quella di Edmund Gwenn nei panni di Kris Kringle è sensazionale. Insomma tutti questi elementi, oltre alla capacità di intrattenere in modo poco pretenzioso ma molto appassionante, hanno fatto di Il miracolo della 34ª strada un classico natalizio, ho visto anche il remake del 1994, tutto sommato carino ma distante in tutto da questo.