l'allievo regia di Bryan Singer USA 1998
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l'allievo (1998)

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locandina del film L'ALLIEVO

Titolo Originale: APT PUPIL

RegiaBryan Singer

InterpretiIan McKellen, Elias Koteas, Brad Renfro, Heather McComb, Jan Triska, Joe Morton, Bruce Davison

Durata: h 1.51
NazionalitàUSA 1998
Generedrammatico
Tratto dal libro "Stagioni diverse (Un ragazzo sveglio)" di Stephen King
Al cinema nel Novembre 1998

•  Altri film di Bryan Singer

Trama del film L'allievo

Nel 1984 una meticolosa ricerca scolastica sul nazismo e la Shoah conduce il sedicenne californiano Todd (B. Renfro) a riconoscere in un anziano e distinto concittadino di origine tedesca il criminale di guerra Kurt Dussander, ricercato dal Mossad israeliano. Tra i due si instaura un rapporto perverso, una sorta di osmosi che arriva a un livello di reciproca complicità.

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (77 voti)7,28Grafico
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Voti e commenti su L'allievo, 77 opinioni inserite

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Filman  @  31/12/2022 15:45:22
   5½ / 10
Tutto ciò che ha dell'interessante sull'instabilità mentale e sul nazismo reconditi nei meandri americani, APT PUPIL lo demolisce per dar vita a questo strano rapporto tra due strani protagonisti che sfocia senza motivo apparente in un thriller.
Il malsano non trasuda quasi mai e anzi Bryan Singer invade la zona "pericolo trash" con disattenzione.

DogDayAfternoon  @  28/11/2021 20:53:53
   7 / 10
Buona trasposizione del racconto di Stephen King, e avendolo letto immediatamente prima di aver visto il film, l'accostamento è inevitabile.

Una delle cose più riuscite è sicuramente la scelta dell'attore che interpreta il ragazzo protagonista, il compianto Brad Renfro: una faccia che è il giusto compromesso tra il secchione e il ragazzo ribelle, proprio come me lo ero immaginato leggendo il libro. Diverso il discorso per l'altro protagonista, il vecchio nazista, ottimamente interpretato da Ian McKellen ma al quale è stata data una caratterizzazione forse fin troppo debole, il suo omologo cartaceo è indubbiamente molto più rude e di maggiore personalità, anche se pure nella versione di King mi ha lasciato qualche perplessità la facilità con cui si lascia ingabbiare da un ragazzino (stiamo parlando di un generale nazista che ha commesso i crimini più efferati e che è scappato alla cattura per decenni).

Singer limita poi notevolmente la violenza, a volte anche gratuita, presente nel romanzo, e se da un lato questo rende meno inquietante e disturbante la storia, dall'altro ho apprezzato il fatto che il ragazzino si rende partecipe ad un solo omicidio, tra l'altro quasi per legittima difesa: mi è sembrata una scelta più realistica rispetto alla sequenza di omicidi (rimasti poi impuniti) che si legge nel racconto di King.

Anche il finale viene affrontato in maniera diversa, e qui devo dire che mi hanno un po' deluso sia libro che film: l'epilogo di quest'ultimo in particolare mi è sembrato un po' ridicolo.



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Rimane comunque una trasposizione abbastanza fedele ed efficace, che si porta un po' dietro sia i pregi che i difetti del racconto di King, dove i primi comunque prevalgono sicuramente.



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alex94  @  17/11/2021 02:36:47
   7 / 10
Da uno dei racconti più morbosi di King,il talentuoso Singer riesce a trarne una pellicola di tutto rispetto.
Protagonisti azzeccati e che offrono una buona prova recitativa e regia fredda e priva di sensazionilismi.
L'orrore che si nasconde nel quotidiano,peccato solo per un finale che ho trovato deludente.

Goldust  @  05/11/2021 17:34:39
   6½ / 10
Era difficile riproporsi sugli standard qualitativi altissimi del precedente "I soliti sospetti" ed infatti la seconda fatica cinematografica di Singer non ne è all'altezza. Per quanto alla fine lo si possa considerare un lavoro più che dignitoso e per quanto avere alla base della storia un racconto di un maestro come Stephen King sia sempre un bel punto di partenza, lo svolgimento de "L'allievo" non convince fino in fondo, pur contando una prima ora a tratti eccellente. Esaurita però la fase di fascinazione per il fascismo da parte del giovane studente e la conoscenza diretta con il nazista oramai nascosto sotto mentite spoglie, l'azione imbocca la strada della violenza in modo un pò puerile senza risparmiarci alcune virate francamente ridicole

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Il regista si conferma tuttavia nella capacità di dirigere gli attori e di farli rendere al massimo: è ottimo infatti lo scontro generazionale tra Renfro e McKellen, complici di un rapporto quasi morboso che non sai mai dove porterà.

markos  @  25/06/2019 22:35:30
   7 / 10
Eccoci qua. Il film è abbastanza fedele al libro di King. Ovviamente è più bello il racconto che si legge, ci sono quelle cose in più nei personaggi che lo rendono migliore.
Consiglio di leggere il libro e poi vedere il film.

TheSorrow  @  09/04/2019 15:24:36
   7 / 10
Premetto di non aver letto il racconto di King, in ogni caso Apt Pupil è complessivamente un racconto coinvolgente ma con alcune ingenuità, tanto che in più di un passaggio mi è risultato persino poco credibile, mentre in altri casi pare scivolare volontariamente nella banalità, di modo tale da risultare digeribile alla maggior parte del pubblico.

Certamente la tematica e il soggetto oltre che molto interessanti, sono al medesimo tempo ostici e delicati da trattare; rimango convinto tuttavia che si potesse far di meglio, oltre che in fase di scrittura, anche nella resa visiva. Il finale, costruito ad hoc, è azzeccato ma tirato per i capelli. Buona invece la prova del cast, su tutti quella di un ottimo McKellen.

VincVega  @  09/11/2017 20:39:39
   6½ / 10
Non ho letto il racconto di Stephen King, quindi non posso fare paragoni e mi baso sulla visione del film, un thriller discreto, dall'ottimo ritmo ma abbastanza ordinario. Un grande Ian McKellen eleva la qualità generale, ma la seconda regia di Singer poteva essere qualcosa di più, come se non volesse andare troppo oltre. Questo fa di "L'Allievo", un passo indietro rispetto a "I Soliti Sospetti".

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  09/11/2017 08:43:48
   8 / 10
Rivisto ieri per l'ennesima volta, è uno dei film tratti dai libri di King che più amo. Lasciamo perdere il paragone libro-film, nessuno ha mai osato criticare Kubrick per shining, lo spunto della trama è intrigante. Un ragazzo della classe medio alta americana che subisce il fascino del male incarnato nel "vicino di casa " ex nazista.gli attori sono stupendi, tutti. Adoro la scena del gatto e quella alla fine col psicologo. Il non hai idea di cosa sono capace di fare è da brivido,sopratutto perché potrebbe capitare a ogni uno di noi

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/04/2017 23:10:03
   8 / 10
L'allievo è una delle migliori trasposizioni cinematografiche dai racconti di King. Per fare questo occorreva innanzitutto due attori in grado di formare un'alchimia speciale per descrivere questo rapporto che diventerà sempre più di mutua dipendenza. Renfro ha il volto giusto del bravo ragazzo americano con una famiglia perfetta, ma forse proprio per questo, per voler ribellarsi inconsciamente da tale ruolo diventa preda verso la fascinazione di un Male dormiente incarnato dall'ex nazista Dussander, il quale subisce inizialmente i voleri del ragazzo, ma quest'ultimo scopre il Vaso di Pandora, il Male cessa di essere dormiente e si manifesta senza che il ragazzo possa più controllarlo. Questi due attori, Renfro e un grande McKellen, sono il cardine centrale di un thriller psicologico molto raffinato, ben scritto e recitato. Il Male una volta scatenato si propaga ovunque, risvegliando istinti creduti sepolti e formando allo stesso tempo nuovi adepti. Un film più che riuscito di un ragista talentuoso come Singer.

fabio57  @  10/11/2016 15:23:10
   7½ / 10
S. King, di cui sono convinto ammiratore, è conosciuto e apprezzato come autore horror, tuttavia a mio modesto avviso, le cose migliori che ha scritto non appartengono a questo filone. E' il caso di questo racconto, da cui è tratto un film, molto intrigante e avvincente. Lo scrittore ha grandi capacità introspettive e una narrativa spigliata, semplice e al contempo profonda ed elegante.La trasposizione cinematografica è buona, ma bisogna leggersi il lavoro di King,per entrare nello spirito della storia, nella dimensione della perversione umana, che viene così brillantemente descritta dal famosissimo e prolifico autore

Crystal_89  @  09/06/2016 11:39:48
   6½ / 10
Un buon thriller: storia originale (merito di King) e cast convincente.
Tuttavia anche chi non ha letto il libro si accorge che il film è stata edulcorato, rendendolo meno scioccante ma anche più ordinario.

john doe83  @  15/04/2015 12:40:25
   7½ / 10
Buon thriller con trama coinvolgente, bravi gli attori. Singer però poteva osare di più, mi ha dato l'impressione di non puntare eccessivamente sulla cattiveria dei due protagonisti.

sagara89  @  20/09/2014 14:31:34
   7½ / 10
un buon film..un sempre grande mckellen

GianniArshavin  @  05/08/2014 02:17:10
   6 / 10
Tratto da un grande racconto di King , "L'allievo" di Bryan Singer ne ripercorre a grandi linee la storia e nel complesso riesce a rendere più o meno giustizia allo scritto originale senza però brillare. Quello che manca al film per spiccare davvero il volo è la perversa ed agghiacciante cattiveria che pervade tutta l'opera del Re, un crescendo di follia e deviazioni che trascinano letteralmente in un incubo i due protagonisti. Tutto ciò è assente nella pellicola di Singer ed anzi i toni vengono smorzati massicciamente amputando la storia della sua componente principale e riducendo il tutto ad un semplice thriller dal tema inusuale.
Il regista sceglie un approccio più indulgente e pacato ,gli eventi si sviluppano bene ma la vicenda manca di mordente, è palesemente monca e questo aspetto può compromettere parzialmente il film anche a chi non ha letto il racconto per quanto è lampante.
Altra nota non proprio positiva è la scelta degli attori: il pur bravo McKellen non è lo stesso Dussander sporco e sudicio del libro , e qui sa eccessivamente di bravo nonnino malgrado il grande impegno , mentre il Todd di Renfro è sin troppo spaesato e imbambolato , lontano dal cinico e bastardo protagonista della novella.
Nel complesso quindi un film godibile , che però soffre di incompiutezza e di una evidente paura di osare.

LordWotton  @  07/07/2014 22:29:06
   7½ / 10
non ho letto il racconto ma il film mi è piaciuto molto, geniale la resa del rapporto tra i protagonisti e l'evolversi della vicenda, da vedere

paride_86  @  09/12/2013 04:19:19
   7½ / 10
Una coppia di ottimi attori per un film che mette a fuoco la morbosità e l'attrazione che il male ha sullo spirito umano, specialmente in un'età delicata come l'adolescenza.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  14/11/2013 23:15:44
   6½ / 10
Non che Bryan Singer abbia la qualità della scorrevolezza nei suoi film. Non mi pare che abbia messo molto di suo, a parte il cambiamento del finale. Meglio leggersi il racconto. Comunque buone interpretazioni.

Lory_noir  @  11/10/2013 15:45:45
   4½ / 10
Mi aspettavo un film serio e psicologico mentre è un trhilleruncolo ingenuo che fraintende totalmente il fenomeno del nazismo riducendolo a un uomo pazzo che vuole arrostire un gatto e un ragazzino annoiato che vuole emularlo.

MonkeyIsland  @  22/07/2013 22:18:43
   7½ / 10
Non ho letto il libro di King ma devo dire che quest'adattamento è riuscito molto bene.
Lo sviluppo narrativo è abbastanza forzato e il film ci mette un po' a carburare ma il rapporto controverso tra il ragazzo e il vecchio nazista interpretato da un sontuoso McKellen è veramente interessante e ben fatto.

ferzbox  @  14/06/2013 12:51:35
   7½ / 10
Estrapolato dalla bellissima raccolta "Stagioni diverse" di Stephen King,"L'allievo" è la trasposizione del racconto "Un ragazzo sveglio".
Si parla di una delle raccolte di King non tendenti ai mostri del genere horror,ma a quelli della nostra società(anche "Le ali della libertà" era estrapolato dalla stessa raccolta).
Il film "L'allievo" è una trasposizione più che soddisfacente,rispecchia l'atmosfera del libro scrupolosamente e fedelmente,forse l'unico handicap è il finale forzatamente modificato per una miglior resa cinematografica(quello del racconto era decisamente più potente e d'impatto..nello spoiler l'accenno).
Sono un pò dispiaciuto per Bryan Singer che con questo film e "I soliti sospetti" ha dimostrato di essere un buon regista....ora invece ci tortura con escrementi commerciali come "Il cacciatore di giganti".......degrado allo stato puro....

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eletar  @  17/04/2013 13:28:13
   7 / 10
Non ho letto il libro ma gia il film l'ho trovato abbastanza inquietante..Pochissimi film si eran occupati delle conseguenze psicologiche che una guerra e l' immane tragedia dell' Olocausto avevan non solo in chi le aveva vissute ma anche in chi le ha sentite raccontare. Per questo la cosa più sconvolgente del racconto è come Todd si immedesimi sempre di più nei racconti di Dussander e cominci a far suoi certi aspetti cinici e violenti del vecchio al punto da diventare lui stesso il carnefice. L' inquietudine che pervade film per me è proprio dettata dal continuo chiedersi fino a che punto si spingerà Todd, fino a dove quei racconti hanno acceso in lui un' apparentemente insensata e gratuita violenza e voglia di uccidere. Tutto ciò dimostra come le parole e l' immaginazione possano davvero condizionare il comportamento umano al punto di spingere un uomo all' atto più violento possibile, ovvero l' omicidio. Parlando esclusivamente del film non posso che applaudire le interpretazioni di Brad Renfro e Ian McKellen.Renfro incarna perfettamente il ragazzo a modo ed educato cui basta una scintilla per far scattare un' esplosione di rabbia e violenza, forse repressa dal dover essere a tutti i costi "un bravo ragazzo cui si schiuderanno le porte del mondo". McKellen invece con le sue mezze smorfie trasmette inquietudine, soprattutto quando accenna un sorriso nel raccontare un tragico genocidio. Non so ancora se avrò il coraggio di leggere il libro...mah chissà mai dire mai

krueger419  @  31/01/2013 15:50:46
   9½ / 10
trama avvincente, Attori con la A maiuscola, ottima regia! l'unico difetto sta nel fatto che avrebbe coinvolto di più se fosse durato anche solo una mezzoretta in più, in modo da dare più spessore psicologico ai personaggi.. comunque ottimo film!

gianni1969  @  25/11/2012 22:40:07
   8½ / 10
dall'ennesimo racconto di stephen king un gran bel film sulla storia di un ex criminale nazista e di un giovane affascinato dai suoi racconti. da vedere

C.Spaulding  @  08/07/2012 12:35:13
   7 / 10
Buon film da un racconto Di Stephen King. La storia è abbastanza accattivante e coinvolge in pieno lo spettatore fino alla fine. Molto bella la descrizione del morboso rapporto tra il vecchio nazista e il ragazzo. In conclusione è un film da vedere.

guidox  @  14/11/2011 22:52:40
   7 / 10
il racconto di Stephen King è agghiacciante e disturbante e questo film non va neanche vicino a dare le stesse sensazioni, ma c'è da dire che quando il Re elabora storie del genere, che funzionano alla grande, difficilmente si può trovare chi sia in grado di riadattarle cinematograficamente, senza che si perda almeno un buon 50%.
quindi, decidendo di scindere il mio parere sul film da quello del libro, vedo un buon film, con degli ottimi interpreti, che in fondo riesce a trasmettere le vibrazioni giuste, nonostante ripeto: nel libro le vibrazioni sono veri e propri terremoti.

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Ultima risposta 15/11/2011 23.14.27
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gemellino86  @  12/11/2011 16:53:18
   7½ / 10
Una piacevole sorpresa. Un buon film capace di creare la giusta tensione grazie a una regia attenta e a dei bravi attori compreso il ragazzo. Molto soddisfacente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/07/2011 12:27:49
   7½ / 10
Tratto da un racconto di King il film di Singer è un'analisi della ricerca del male e delle relazioni umane decisamente riuscita.
Ottime interpretazioni di Ranfro e McKellen, sapiente la regia di Singer per una storia inquietante, drammatica e angosciante.
Un film che non lascia un minuto di noia.
Consigliato.

clint 85  @  25/07/2011 03:50:15
   7 / 10
Ottima la trama, storia un po troppo superficiale nella prima parte (a mio parere vengono tralasciati diversi dettagli) compensata da una seconda parte ricca di suspance e tensione che fanno salire la qualità della pellicola!

junior86  @  14/05/2011 14:39:00
   6½ / 10
6 politico e qualcosa in più solamente perché la storia è tratta dal libro di Stephen King, ma siamo lontani anni luce dal romanzo. Diciamo che il regista c'è andato parecchio piano con gli omicidi e tutto il resto, nel libro c'è molta più perversione e molta più violenza raccontata in maniera molto psicologica.
Ian McKellen non mi è sembrato il massimo, forse perché ho costantemente davanti ai miei occhi l'immagine di lui con la barba e i capelli lunghi e bianchi... :-)
Il ragazzo invece recita abbastanza bene.
Tutto sommato un bel film, ma il racconto è qualcosa di molto più agghiacciante.

giraldiro  @  21/03/2011 20:21:25
   7 / 10
Film di medio livello ma piuttosto curioso. E' interessante il rapporto che si viene a creare tra i due.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/12/2010 00:06:52
   6 / 10
Se un film è tratto da un libro di solito tendo a separarne i contenuti,ma certo se il romanzo da cui sono tratti è di un certo spessore sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di decente.
L'allievo è tratto da un racconto (o novella,o romanzo breve che dir si voglia) del Re Stephen King,scrittore a cui sono molto affezionato ma che al cinema ha goduto di trasposizioni spesso mediocri alternate ad altre meravigliose. Kubrick è fuori gara,la sua è stata la rilettura personale di un romanzo francamente neanche tra i migliori dell'autore ed è venuto fuori un capolavoro horror. Ma certo non si può non citare Darabont perché i lavori migliori li sta facendo lui e non a caso l'ho citato: uno dei suoi film è il meraviglioso Le ali della libertà, preso proprio dalla raccolta Stagioni diverse in cui è contenuto pure questo Allievo. Darabont allunga il brodo ma si attiene alla pagina scritta e ne viene fuori un capolavoro. Singer invece manda tutto a farsi friggere mettendo in scena solo con superficialità quello che King raccontava con maestria nella sua storia.


ATTENZIONE: IL COMMENTO DA ADESSO IN POI CONTIENE SPOILER

Il romanzo è agghiacciante,nerissimo e profondamente disturbato,uno dei King migliori. Chiunque lo abbia letto sa come spesso sia stato ampiamente sopravvalutato per opere spesso mediocri e sottovalutato per alcune da considerarsi (senza timore di usare questo parolone) dei capolavori,ebbene L'allievo o Un ragazzo sveglio è uno di questi esempi.
è la storia di un ragazzo affascinato dall'olocausto e che si ritrova invischiato in un rapporto torbidissimo con un ex nazista. Nella prima parte del film di Singer questo,con pochissime differenze,è illustrato benissimo. Quando tutto dovrebbe farsi più serio e il film potrebbe diventare realmente indimenticabile tutto si perde in confusione e superficialità. La vicenda,nel romanzo, va avanti in un vortice di follia crescente: una pazzia ritrovata da parte del nazista e invece scoperta lentamente dal ragazzo che si ritrova a fare incubi e strani pensieri omicidi fino a quando non comincia ad uccidere i reietti della società,barboni e senzatetto perché di loro nessuno si preoccupa. E lo fa con ferocia. Ogni tanto imbraccia il suo fucile scarico e lo punta contro l'autostrada vicino casa sua,sparando (ma col caricatore vuoto) dopo aver mirato alle macchine di passaggio,resistendo almeno a questo impulso di uccidere veramente le persone ignare in macchina. Intanto anche il nazista Dussander ritrova le vecchie abitudini,inforna gatti vivi e li ammazza e pure lui adesca con una scusa barboni e li uccide per poi seppelirli in cantina. C'è una scena nel film in cui si capisce che Singer non voglia toccare il fondo come ha fatto invece King,limitandosi a dare un breve sguardo sull'abisso ma ritraendosi subito,ed è la scena in cui un McKellen in preda ad un raptus omicida tenta di spingere un gatto randagio nel suo forno acceso; il gatto riesce a fuggire. Nel libro il gatto fa una bruttissima fine e nel forno ci finisce davvero. Qui sta la differenza sostanziale e fondamentale tra quello che è riuscito a fare il Re e Singer: il primo disturba con il suo racconto e scava le psicologie dei personaggi spingendosi nella bestialità più disgustosa,il secondo invece non approfondisce,dirige bene e questo nessuno lo nega,costruisce scene ad ogni modo disturbanti (per quanto chi ha letto il racconto ne rimarrà turbato molto di meno) ma si sente nell'aria odore di occasione sprecata,e che occasione!
Le conclusioni a cui giungono le storie sono le stesse e in linea di massima dicono la stessa cosa ma il film lo fa in maniera clamorosamente più debole. Ci sono comunque sequenze di un certo impatto emotivo,merito anche di prove recitative al di sopra della media e come non citare McKellen,perfetto nel ruolo.
Poi,volendo,si potrebbe parlare del finale,vera delusione per i lettori non perché non sia fedele,ma perché ne sarebbe venuto fuori uno dei finali più scioccanti e sconvolgenti della storia.
Todd nel film si limita a prendere il passaggio di consegne di Dussander,avvelenato dal suo stesso male che lo aveva affascinato tanto a lungo. Nel romanzo Todd,divenuto il primo sospettato degli omcidi di barboni e del suo rapporto con Dussander,impazzisce totalmente e uccide French con il fucile; poi va a mirare le macchine sull'autostrada,stavolta con il fucile carico. Il racconto non dice nulla di più e si conclude bruscamente dicendo soltanto che ci vollero alcune ore per fermarlo.


Se mi sono soffermato molto sulla trama della carta stampata è perché King mi ha colpito moltissimo con questa sua storia e con aspettative altissime mi aspettavo un film che rendesse giustizia al suo enorme lavoro. Invece si osa pochissimo ed è un vero peccato.
Questo,si,poteva essere un capolavoro e invece lo salvo solo per Renfro e McKellen.

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Ultima risposta 28/12/2010 14.41.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  20/12/2010 06:01:53
   7½ / 10
Tratta dal raggelante racconto "Un Ragazzo Sveglio" di Stephen King (una delle storie più folli, psicologiche, violente, disturbanti e sconvolgenti che mi sia mai capitato di leggere), una trasposizione cinematografica buona, tesa e pessimista come si deve, ma purtroppo (come mi aspettavo) totalmente priva della vera cattiveria, della morbosità e della claustrofobia che lo scrittore americano riusciva a trasmettere con la novella. La prima parte del film, a parte un paio di scene forti (la prova della divisa e il gatto) è lenta e poco coinvolgente (vengono omessi tutti gli scioccanti dettagli dei crimini di guerra compiuti dal vecchio, lo sviluppo del rapporto ammirazione/odio profondo tra i due appare troppo sbrigativo e approssimativo, e la follia mentale/sessuale/omicida di Todd, che nel libro faceva venire letteralmente i brividi per come prendeva forma, qui è superficiale e appena appena abbozzata). Fortunatamente tutto si risolleva nella seconda parte, quando il ricattatore diventa ricattato: nonostante il finale sia diverso da quello del racconto (un pugno allo stomaco tirato con forza sovraumana, un'esplosione di violenza e pazzia inaudita, leggere per credere), la vicenda si movimenta, il ritmo sale, e d'improvviso, si avverte una tensione che vi cattura e vi tiene incollati allo schermo fino alla fine (in ogni caso efficace).
Il bravo e compianto Renfro è perfetto nella parte di Todd Bowden; non mi ha convinto molto invece il bravissimo McKellen come Kurt Dussander (non è colpa sua, ma della sceneggiatura). Mi ha dato troppo l'impressione di caro nonnino che legge le favole ai nipotini (nel libro Dussander era un vecchio squallido, volgare, ubriacone e praticamente pezzente).
Forse sono stato troppo duro e ho fatto troppi paragoni con il racconto, lo so. Il film credetemi non è affatto male, e a me personalmente, specie nella seconda parte, non è dispiaciuto affatto. E' angosciante, ben girato e ben recitato. Ma, purtroppo, fare un confronto, in questo caso, è davvero più forte di me. Il film è bello, ma il libro fa accaponare la pelle pagina dopo pagina. Se volete passare una serata con un film buono ma non memorabile guardate questo. Se volete invece mangiarvi le mani, stare depressi, entrare nelle teste di due veri psicopatici, e passare un paio di notti insonni, puntate sul racconto.
Bel film, ma le pagine di King erano di ben altra potenza. Sicuramente lo apprezzerà di più chi non è partito prevenuto come me.
Voto in ogni caso meritato, anche se dal commento non sembrerebbe.

3 risposte al commento
Ultima risposta 16/11/2013 16.50.45
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ide84  @  03/08/2010 23:25:50
   6 / 10
Non male..la parte centrale è davvero soporifera, a tratti troppo lento. Per fortuna sul finale si riprende un pò. L'ho trovato troppo noioso comunque, la parte più interessante cioè i racconti di guerra è lasciata troppo in disparte. il libro non l'ho letto, ma non mi risulta difficile immaginare qualcosa di più piacevole. Peccato.

Parsifal  @  11/05/2010 23:29:38
   8 / 10
Duello Psicologico tra i due protagonisti che coinvolgono lo spettatore sino alla fine.
Ottima storia e ottimo film .

Burdie  @  10/05/2010 20:26:36
   7½ / 10
...valido (senza aver letto il libro...)

luketh81  @  20/04/2010 13:22:30
   8 / 10
Ottimo film sicuramente da vedere...la storia del nazista fa rabbrividire.

Rand  @  20/04/2010 12:15:24
   8 / 10
Singer riesce a tracciare la linea d'ombra della disumanità in questo film, notevole, che analizza la banalità del male, il nazismo e l'olocausto. Ian McKellen ovvero il vecchio nazista rifugiatosi negli Stati Uniti, Todd, il ragazzo che lo scopre e che mano a mano che ascolta i suoi racconti comincia a diventare come lui. Il racconto di King aveva un finale molto più duro, ma Singer riesce comunque a creare un altro finale, veramente coinvolgente. Il cast è di tutto rispetto, c'è anche Koteas, oltre a David Schimmer. L'atmosfera è tipicamente alla King, sembra di essere a Derry o a Castle Rock. La colonna sonora è cupa a tratti, opprimente. Sceneggiatura perfetta, senza sbavature, così come la regia, sobria ma efficace. Sinceramente dopo questo film Singer è peggiorato secondo me, un fine psicologo come lui è poco adatto a film con supereroi, a meno che non siano realistici!
Film da recuperare e rivedere.


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"Stai attento ragazzo, stai scherzando con il fuoco, e potresti bruciarti"
Alla fine il ricattato diventa il ricattatore.
Sottile gioco di psiche, tra due intelletti, uno giovane e ambizioso, mentre l'altro è vecchio ma esperto, anche nell'uccidere....

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  14/03/2010 09:53:48
   4 / 10
Non ho letto il libro di Stephen King, quindi giudico solo il film, che non mi ha coinvolto per tutta la sua durata e che ho trovato eccessivamente sotto ritmo.

Ciaby  @  26/12/2009 19:22:24
   6½ / 10
Nulla di tanto osannabile.
Carino, si guarda, ma puzza di blockbusterata ispirata da un (ottimo) racconto di King.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  24/11/2009 18:03:09
   6½ / 10
Opera minore per Singer, tratta da Stephen King. L'idea di riflettere sui mali della storia associati alla perfidia dei giovani d'oggi poteva essere senz'altro sviluppata meglio, ma McKellen è a dir poco agghiacciante nella sua maschera di odio e il compianto Renfro al suo fianco offre una prova di alta intensità.

Marga80  @  18/11/2009 09:08:20
   6½ / 10
Solo ora scopro che è tratto da King.
Trama insolita per un film che rievoca il periodo del nazismo e di certo il finale è ben architettato.
Migliorabile.

outsider  @  28/10/2009 23:12:49
   8 / 10
amaramente drammatico. chi è cattivo e malvagio tale resta e quell'ideologia era il loro pane.
ben recitato.

DarkRareMirko  @  25/10/2009 23:54:07
   9 / 10
Altra genialata del grande King (che qui, al solito, appare in un veloce cameo) da cui è stata tratta l'ennesima ottima versione filmica.

Cattivissime certe sequenze (il lasciarsi andare ai particolari nelle camere a gas stile Shoah di Lanzman, la sequenza della quasi tortura al gatto, ecc.), inquietanti quelle che vorrebbero/avrebbero l'intenzione di essere ridicole (mcKellen, bravissimo, che sfila a parata travestito da ufficiale nazista), eccellente la regia di Singer in un film dove nessuno, ma proprio nessuno, può esser classificato come innocente/positivo**.

Nemmeno troppo stralunata l'idea di base (e per questo ancor più inquietante visto che, come dice Wiesenthal, gli assassini sono tra noi) per un film molto nichilista, molto riuscito.

Bravo anche Joshua Jackson; da non perdere.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Tuonato  @  26/08/2009 00:14:18
   6½ / 10
Buon film tratto da un romanzo da Stephen King.
Non si respira però il "male" che il re del brivido sa invece trasmettere.

Febrisio  @  12/03/2009 17:13:00
   7 / 10
Bella trama e il film scorre liscio fino alla fine. Le interpretazioni sia del vecchio che del ragazzo molto buone.Interessante la relazione tra ragazzo e vecchio insieme nel bene, e soprattutto nel male.

Non ho letto il libro di King, ma questo film è un film non da maestro dell'horror, ma è una storia di terrore a modo suo.

Ciò che non ho apprezzato è che il film porta con sè il messaggio:
- un nazista lo sarà per sempre, che lui lo vorrà oppure no, come una malattia o una dipendenza.
Ad un certo punto sembra di vedere un tossico che rivede dopo anni di disintossicazione la sua cocaina e non vede l'ora di riassaggiarla... finchè ad un certo punto del film guardando gli occhi del ragazzo, o iniziando a conoscerlo, il vecchio gli chiede:
- Cosa hai provato quando ti raccontavo le mie storie?... Fiero di conoscerne già la risposta perchè in fondo non distaccava tanto dalla sua di risposta...

Detto questo vorrei tornare che si tratta di una storia del terrore a modo suo, perchè non c'è cosa peggiore che nel vedere quanto una persona possa godere e compiacersi nel apprezzare che altre persone siano trattate male, massacrate in questo caso.
Non rifacendomi solo al caso dell'olocausto, ma semplicemnte alla nostra vita quotidiana, le cose che accadono attorno a noi, le cose che sentiamo da tv radio internet..., e pensare che possono accadere realmente, seppur in modo più pacato e nascosto.... sinceramene a me fa paura.

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Ultima risposta 12/03/2009 17.18.23
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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  17/02/2009 23:14:07
   7½ / 10
Bello...Contrariamente a molti a me il finale è piaciuto..Un film a suo modo crudo che scorre e non annoia. Promosso a pieni voti

sally-rossella  @  08/02/2009 00:00:13
   6½ / 10
Non fedele al racconto soprattutto nel finale...nel complesso però il film è da vedere soprattutto per la trama (e il merito va a Stephen King).Concordo pienamente la scelta degli attori :superba la recitazione di Ian McKellen e di Brad Renfro.Forse l'ossessione del ragazzo e la sua crudeltà sarebbero dovute essere maggiormente marcate nella parte centrale del film...complessivamente però non è da ritenere il peggior film tratto da racconti di King ,nè il migliore.

Invia una mail all'autore del commento Raging Bull 92  @  31/01/2009 20:16:33
   8 / 10
Un film molto bello, tratto dal romanzo di Stephen King.
Questa volta Stephen King non ha optato a scrivere un romanzo horror, ha scritto una storia drammatica quanto appassionante. Il film ne è la dimostrazione.
Film molto consigliato.

paolo80  @  30/01/2009 18:34:37
   8 / 10
Sicuramente é uno dei migliori film tratti dai romanzi e racconti di King.
Una pellicola ben diretta e recitata, con una trama molto interessante e ben trasposta dal racconto.
Da vedere.

topsecret  @  03/12/2008 16:00:17
   7 / 10
Ennesima trasposizione di un romanzo di Stephen King.Un film ben diretto ed interpretato con una trama interessante e coinvolgente. Una pellicola dalle forti emozioni.

popoviasproni  @  30/11/2008 18:00:07
   7½ / 10
Strepitoso soggetto sviluppato con occhio clinico e attento, dal finale duro e scontato.

laconico  @  21/11/2008 00:24:23
   8 / 10
Non svegliare il nazista che dorme...
Ecco come ci si brucia giocando col fuoco, anche se il finale... beh, non si dice il finale. E' un bel film, con un'azzeccatissima colonna sonora wagneriana e una certa sontuosità di tecnica registica. A tratti magniloquente... ma con misura. Ottimi gli interpreti, davvero bella la storia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/03/2009 15.09.05
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  05/09/2008 21:09:11
   7½ / 10
Buon film tratto da uno dei più strepitosi racconti di King.
La mano di Singer c'è anche se mi sembra che il concetto di fondo sia tangente rispetto a quello sviluppato dallo scrittore: mentre l'analisi di King è pedagogica-caratteriale, quella di Singer mi pare più sociologica-relazionale. L'interesse sviluppato sopra il Male perde di spessore di conseguenza.
Rimane comunque ottimo, soprattutto per le decisive interpretazioni di Mckellen e Renfro.

mikland83  @  04/09/2008 22:41:45
   8 / 10
Difficile dimenticare un film del genere.
Una storia non tanto inverosimile quanto magari ci piacerebbe sperare.
Interpretazioni da brivido. Come dimenticare "la marcia" del vecchio nazista.Da brividi assolutamente.
Sul piano psicologico poi è assolutamente struggente....fino alla fine.
Da vedere

pinhead88  @  04/09/2008 21:15:10
   9 / 10
ottimo film interpretato molto bene...purtroppo essendo poco conosciuto se ne parla raramente.è un film perverso e crudo,entrambi i protagonisti sono fantastici in entrambi i ruoli...davvero bello

marfsime  @  30/06/2008 11:25:19
   8 / 10
Ottimo film che incarna perfettamente la trasformazione di un adolescente innocente in un assassino pronto a tutto pur di difendere se stesso e la sua vita (vedi epilogo finale). Un film diretto..a tratti molto forte..senza tanti giri di parole o fronzoli..non ho letto il libro ma la trasposizione cinematografica m'ha lasciato più che soddisfatto.

AMERICANFREE  @  08/03/2008 20:40:08
   7½ / 10
buon film molto intenso e curato! da vedere!! anche la recitazione da apprezzare!

giusss  @  08/03/2008 20:06:32
   7 / 10
La trama del film è bellissima.Peccato che la tensione e l'intensità dei personaggi non sia sempre all'altezza della storia.Il finale del film anche se diverso dal libro mi è comunque piaciuto.

Steiner  @  22/09/2007 17:07:52
   9 / 10
Originale storia di formazione. Il regista guida con mano sicura l'inquietante scoperta, da parte di un giovincello dell'alta borghesia americana, del male. Poco importa che ne sia istigatore un ex-ufficiale delle SS, il film sonda la parte oscura presente nell'animo umano e ne mette in luce tutta la barbarie insita quando questa viene rilasciata senza più il controllo della ragione. E viene dimostrato paradossalmente anche come la forza della comunicazione possa influenzare la nostra vita in maniera profonda.
A chi ama le storie raccontate senza fronzoli.

Cerfo  @  09/07/2007 20:36:55
   8 / 10
Non conoscendo il regista, posso confermare un 8 pieno a questo film veramente bello, che tramite una storia di realtà contemporanea, mette in evidenza la crudeltà della macchina nazista che non riconsce la morte nel tempo e nello spazio. Consogliato a tutti quelli che decidono di capire quanto perversa può essere l'influenza dell'uomo sul uomo. Non adatto a ragazzini.

elmoro87  @  18/06/2007 19:47:08
   7½ / 10
film crudo e inadatto per un pubblico sensibile, entusiasmante la storia molto diversa dei due protagonisti e, nello svolgersi del film, l'avvicinarsi quasi completo degli stessi con la complicità che sfocia in ricatto...

interpretazioni di renfro e mckellen stupende, buonissima anche la regia di singer che dimostra ancora di essere uno tra i registi piu validi!!!

Lagavulin70  @  15/04/2007 23:27:56
   8 / 10
se ne parla poco..... eppure è un gran bel film che conferma la bravura di Singer

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  27/03/2007 22:58:18
   7½ / 10
Bryan Singer, a mio parere, una delle promesse del cinema americano. Anzi mi correggo era una delle promesse. Dopo un buon esordio quale Public Access e dopo aver diretto il suo capolavoro, "I soliti sospetti", il talentuoso regista si è cimentato in questo film veramente buono, prima di vendersi al mercato, vedi Superman Returns.

Un film a tratti agghiacciante, duro, privo di retorica. Assolutamente da vedere, anche se fa rabbia vedere un così buon regista perdersi in questo modo.
Ottime anche le interpretazioni, incentrate sui 2 protagonisti in origine in antitesi anagrafica e nn solo, poi così vicini.

Un film la cui suspence progredisce fino al culmine finale.Questo permette allo spettatore di essere sempre più coinvolto dalla vicenda narrata e descritta cotanto bene da Singer.

Un film sulla perdita dell'innocenza e sul male che ci circonda ovunque.Un film privo di retorica di grande pessimismo.
Per terminare, un'ottima sorpresa, che mi ha coinvolto e soddisfatto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/03/2007 22:50:27
   6 / 10
insomma,sembra che faccia tanto rumore per nulla!ammetto che era difficile portare un romanzo come questo al cinema e infatti la trasposizione non mi sembra del tutto riuscita!
il finale ad esempio è un po ridicolo!

brunaldo  @  10/02/2007 12:28:52
   6½ / 10
Come al solito i film tratti dai romanzi di King sono semptre diversi dai libri, forse Il Miglio Verde è l'unica eccezzione. Comunque il film è carino, scorre veloce ed interessante, il finale è però troppo diverso dall'originale trama.
Non è comunque da buttare.

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/02/2007 15.52.34
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  09/09/2006 01:21:07
   6½ / 10
Mi ritrovo lontano dai commenti entusiastici che ho letto in giro su questo film. Essendo tratto da un romanzo di Stephen King, risulta quasi evidente che il film non è venuto granché perchè la trasposizione dal libro era difficile da fare mantenendo intatte le sue qualità. Io non l'ho letto, ma sicuramente rispetto al film approfondisce molto di più le tematiche.
Insomma, l'idea di King è molto interessante, soprattutto per l'analisi che ha fatto del rapporto ragazzo-vecchio, come viene detto nella trama e nei commenti che mi hanno preceduto "di reciproca complicità" perchè si vengono a creare situazioni in cui uno è nelle mani dell'altro, e per l'analisi della figura del ragazzo, 16 anni, un'età in cui si lascia definitivamente l'infanzia e si comincia a bramare la sensazione di potere, quel potere che ci fa vedere le cose dall'alto con indifferenza, esattamente come un generale delle SS. Egli sembra quasi avere una doppia personalità: una la lega al vecchio, l'altra al Mondo esterno.
Ed il vecchio? Colui che pensa di aver sotterrato il passato ed invece viene a trovarsi nella difficoltà di rivangarlo.

Idea buona, ma il film non risponde a tanti perchè, lascia in sospeso senza approfondire certe scene, non si sofferma sui particolari, lascia straniti, increduli, a volte indifferenti. [inizio parte di spoiler] Perchè Ian McKellen cerca di cucinare il gatto? Perchè lascia entrare il barbone e poi lo accoltella? Perchè rinchiude Renfro nello stanzino dove poi uccide definitivamente il barbone? E' un caso che egli non sia morto con la coltellata o McKellen lo sapeva ed ha fatto in modo che ad ucciderlo fosse proprio l'adolescente? La mia interpretazione tende più per la seconda opzione, ma avrebbe dovuto essere spiegato meglio. Ed in seguito: perchè Schwimmer si lascia intimorire così facilmente dal discorso di Renfro? Possibile che il sedicenne abbia raggiunto una tale potenza persuasiva dal poter manipolare le persone a proprio piacimento? Mi sembra un po' troppo fantastico ed assurdo... [fine parte di spoiler]
Nonostante tutto, prova degli attori ottima, Ian mcKellen su tutti, bravo anche Renfro, normale Schwimmer nel ruolo serio dello psicologo baffuto e occhialuto. Regia buona.
Idea buona, sviluppo del film mediocre. Comunque, non da buttare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  05/05/2006 08:47:36
   8 / 10
splendido film,pur non essendo troppo fedele al racconto da cui è tratto.
molto duro,non lascia spazio a banali moralismi.

KANE  @  27/04/2006 15:14:03
   7 / 10
bella idea tratta da n romanzo del grande King!!!
il film ripercorre il male e la violenza della mente umana che puo scaturire da periodi particolari della vita. la scoperta dell'ideologia nazzista e la voglia di provare le senzazioni di potenza esattamente come un ufficiale delle SS. cose certamente portate all'estremo, ma in qualche maniera riscontrabili nella vita di tutti.
gli attori riescono in un duetto appassionato a tenere il film senza far scendere l'attenzione o far calare l'intensità. buona anche la regia.

Invia una mail all'autore del commento diderot  @  03/03/2006 09:11:40
   6 / 10
Del romanzo di King c'è slo l'inizio, la parte migliore (la fine) è totalmente diversa è da un significato completamente diverso alla storia....
Sicuramente è molto meglio il romanzo...

gei§t  @  18/02/2006 11:45:01
   6 / 10
meglio il libro

daniele10  @  20/11/2005 13:55:32
   10 / 10
Filmone punto e basta.
Da cineteca.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/01/2011 12.38.05
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Sauron00  @  06/04/2005 23:38:20
   8 / 10
King è un grande. I film tratti dai suoi romanzi sono (QUASI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) sempre belli. questo non è tra le parentesi. trama piacevole e scorrimento liscio. Da vedere.

redblack  @  12/02/2005 18:07:11
   7 / 10
Di sicuro non e' un capolavoro, pero' il film e' intrigante e scorrevole. Non male neanche gli attori... Bello quando cerca di mettere il gatto nel forno!

marco86  @  27/01/2005 15:53:58
   7 / 10
Buona trasposizione del bellissimo racconto di Stephen king.Molto bravo Ian McKellen.Il film,però,al contrario del libro,non riesce ad approfondire appieno il rapporto ragazzo-vecchio,che nel racconto era molto più morboso.Inoltre hanno deciso di apportare delle modifiche all'idea di King che un pò mi hanno deluso.Ma visto che un film và giustamente commentato al di là del libro da cui è tratto,L'allievo si merita sicuramente il suo bel 7.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  08/12/2004 12:44:02
   9 / 10
davvero un bel film con una trama avvincente (mitico s.king!), l'evolversi del film non fa altro che aumentarne la bellezza e anche l'angoscia di arrivare al finale.

liu_mi  @  06/12/2004 21:03:37
   7 / 10
Un bel film, tratto da un racconto di S. King, in cui giganteggia un bravissimo McKellen. Anche se è veramente ben fatto, non a caso il regista è quello dei soliti sospetti, la morale finale lascia l’amaro in bocca.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/12/2004 13.39.13
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  29/11/2004 17:45:20
   9 / 10
E be', be', be'....
"Singer fa centro" ancora una volta, regalandoci questo filmone (quasi all'altezza de "I SOLITI SOSPETTI"), che personalmente reputo uno dei più "CATTIVI" mai realizzati.
Caratterizzato da alcune immagini "DA CINETECA" "L'ALLIEVO", descrive in maniera meticolosa il passaggio dall'innocenza alla perversione, dalla voglia di conoscenza alla morbosità.
Un film claustrofobico, che disgusta e atterrisce lo spettatore...

INDIMENTICABILE!

La morale non lascia spazio a libere interpretazioni: non c'è speranza; non esiste redenzione...

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