parla con lei regia di Pedro Almodovar Spagna 2001
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parla con lei (2001)

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locandina del film PARLA CON LEI

Titolo Originale: HABLE CON ELLA

RegiaPedro Almodovar

InterpretiJavier Camara, Leonor Watling, Dario Grandinetti, Geraldine Chaplin

Durata: h 1.52
NazionalitàSpagna 2001
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2002

•  Altri film di Pedro Almodovar

Trama del film Parla con lei

Benigno e Marco sono due uomini molto diversi, uniti dal destino e dalla imprevista lunga convalescenza delle donne che amano o di cui comunque si occupano: Lydia e Alicia. La clinica "El Bosque" li vedrà fianco a fianco vivere una esperienza comune, tra passato e futuro, e scoprire un'amicizia e sentimenti non comuni a tutti...

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Voto Visitatori:   7,93 / 10 (136 voti)7,93Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Migliore sceneggiatura originale
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale
Miglior film dell'unione europea
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film dell'unione europea
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Parla con lei, 136 opinioni inserite

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Alpagueur  @  20/10/2020 18:40:04
   7½ / 10
Questo film, molto commovente, del regista spagnolo Pedro Almodóvar, è incentrato su due uomini; Benigno Martín e Marco Zuluaga. Si incontrano per la prima volta quando sono seduti uno accanto all'altro in un teatro; non si scambiano una parola ma Benigno nota la reazione emotiva di Marco al pezzo. Vediamo poi come Benigno lavora in una clinica dove si prende cura di Alicia, una ballerina, che è in coma da quattro anni. Nel frattempo Marco, un giornalista, sta cercando di assicurarsi un'intervista con Lydia, una torera. Diventano amici ma poi viene incornata nell'arena e finisce in coma; A Marco viene detto che non c'è quasi nessuna possibilità che si riprenda. Mentre la visita, incontra Benigno in clinica. Incoraggia Marco a parlare con Lydia ma non vede il punto. Negli eventi che seguono scopriamo segreti e gli eventi prendono una svolta sinistra mentre apprendiamo di più su uno degli uomini.
Come ci si aspetterebbe da Almodóvar, questo film parla più di personaggi che di eventi. Gli eventi che vediamo sono lì per far avanzare lo sviluppo della storia e riunire i due uomini. I due personaggi principali sono interessanti con Javier Cámara e Darío Grandinetti che impressionano rispettivamente Benigno e Marco. Nel corso del film i personaggi si evolvono in modi che non ci si potrebbe aspettare, poiché ci accorgiamo pian piano che quello che a prima vista sembra essere un tenero e innocente amore si trasforma in un'ossessione davvero pericolosa. Questo è tanto più inquietante poiché inizialmente siamo incoraggiati ad apprezzare il personaggio. Il film è girato in modo molto semplice e naturale, ma bisogna ammettere che nel film c'è del materiale che potrebbe turbare alcuni spettatori...in particolare le scene di corrida e un film all'interno del film che include una scena di un "uomo in miniatura" che si arrampica e poi entra nel corpo nudo di una donna (tutto finto, si nota). In generale, lo consiglierei ai fan degli altri film di Almodóvar, ma non è un film per tutti.

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Thorondir  @  15/08/2020 16:00:18
   8 / 10
Non si possono tracciare i limiti dell'amore (e neanche dell'amicizia). Almodovar gira un intero film per raccontarcelo, e al di là di qualsiasi interpretazione semiotica e di significato, "Parla con lei" è un film di pure emozioni, che arriva diretto al cuore dello spettatore con una storia di esseri umani e dei loro sentimenti, delle loro paure, della loro memoria.

Filman  @  05/06/2020 18:31:30
   9 / 10
L'unico difetto reale del bellissimo HABLE CON ELLA è forse quello di essere troppo quadrato e pulito, lasciando alla pura emozione, pur privo della retorica occidentale, il racconto di quella che è una storia d'amore semplicemente rivoluzionaria, folgorante e pazzesca.
Solo un folle liberale come Pedro Almodovar poteva naturalizzare qualcosa di così umanamente complicato ma solo un grande regista come lui, a maturità raggiunta, poteva trarci un grande film così tanto toccante.
Lasciato da parte il suo gusto per il perverso fine a sé stesso, l'autore spagnolo, uno dei più grandi del panorama europeo, raggiunge un grado di credibilità tale da poter fare questo capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento Rawley Wilkes  @  31/10/2019 23:07:45
   7½ / 10
Altro titolo di Almodovar incentrato sui drammi esistenziali dei protagonisti, che non raggiunge il livello di Tutto su mia madre ma si avvicina abbastanza.
Certo il finale fa un po' discutere, comunque non volgio dare spoiler e poi si tratta pur sempre di un film.
Ben girato, con le atmosfere indovinate e le caratterizzaizoni dei peronsaggi molto ben fatte.
Ho apprezzato anche diverse trovate ertoche inserite nel film, come lo spezzone con Paz Vega il sui marito diventa sempre più piccolo e alla fine entra nella sua vagina. Pura arte.

marimito  @  05/05/2019 09:57:35
   7½ / 10
Come sempre Almodovar trova una storia quasi assurda per il suo lungometraggio. Benigno è un folle, ma è anche un uomo che ama con una intensità disarmante e totalizzante; forse perchè solo i folli possono amare così. In fondo nonostante la follia del suo gesto lo spettatore fino alla fine è diviso fra la compassione verso quest'uomo e il desiderio di giustizia. Il suicidio di lui pone fine ad ogni dubbio. Al solito Almodovar sa tenere incollati allo schermo e coccolare con la tenerezza il cuore di chi lo guarda.

kafka62  @  08/04/2018 12:20:50
   7½ / 10
Uno sconvolgente balletto di Pina Bausch, con i corpi di due donne che, come sonnambule, sbattono ripetutamente contro le pareti del palcoscenico per poi cadere a terra irrigidite (una anticipazione della trama del film?), e la più straziante versione di "Cucurucucu Paloma" (cantata da Caetano Veloso) che mi sia mai capitato di sentire, ma anche un divertentissimo "finto" film anni 20, in cui un uomo, perdutamente innamorato di una giovane scienziata, beve per lei una pozione dagli effetti collaterali sconosciuti, rimpicciolisce inopinatamente fino a diventare un uomo in miniatura, ma riesce ugualmente a coronare il suo sogno d'amore penetrando nel sesso gigantesco della donna addormentata (ancora un parallelo simbolico con la vicenda dell'infermiere Benigno, che "violenta" per amore Alicia, la ragazza in coma?): tutto questo è Almodovar, l'unico regista al mondo che sappia passare, anche nelle sequenze secondarie e nei dettagli più marginali, dal pianto al sorriso con una facilità prodigiosa, trascurando praticamente tutta la gamma delle emozioni intermedie. E' il melodramma allo stato puro, fatto di situazioni estreme, di agghiacciante dolorosità, e di sentimenti assoluti e in qualche modo eccessivi, ma miracolosamente controllati e raffreddati, ogni volta che il climax raggiunge l'apice della commozione (al di là del quale la sofferenza potrebbe diventare voyeuristica o emotivamente ricattatoria), grazie all'uso originalissimo dell'ironia e della leggerezza narrativa.
E' sufficiente sintetizzare il canovaccio di "Parla con lei" per comprendere la reale portata dell'operazione messa in piedi dal regista spagnolo: due giovani donne (una ballerina e una torera) ricoverate in ospedale in una situazione di coma irreversibile, due uomini (un infermiere e un giornalista) che le accudiscono con paziente abnegazione e che creano tra loro un rapporto di amicizia fraterna (che non pochi scambiano per omosessualità), la miracolosa guarigione della ballerina (rimasta nel frattempo incinta!), la morte della torera, il suicidio dell'infermiere e, forse, un nuovo amore a parti invertite. C'è materiale sufficiente non solo per un film, ma per una intera telenovela! Eppure "Parla con lei", pur appartenendo a tutti gli effetti al genere del melò, è un'opera psicologicamente credibile, con personaggi umani e realistici, persino sobria nella sua messa in scena, anche laddove, come nelle scene della pulizia della donna in coma, non disdegna di mostrare gli aspetti più prosaici e sgradevoli della malattia (anzi, le scene della vestizione e della preparazione del letto, con le forme inerti di Alicia che emergono da sotto il lenzuolo, diventano quasi, nelle mani di Almodovar, momenti di pura poesia). E quando si corre il rischio di cadere nel patetismo o nel sentimentalismo, ecco che, come si diceva più sopra, un piccolo tocco di humour interviene sempre a salvare la situazione. E' impossibile ad esempio non sorridere quando Benigno dice a Marco, che ha appena scoperto che Lydia, prima dell'incidente, si era riconciliata con il suo ex amante: «Allora avete rotto? Se devo essere sincero, avevo capito da tempo che tra voi due qualcosa non funzionava». E le lacrime che scorrono copiosamente sui volti dei personaggi maschili del film (svelando una volta di più la sensibilità "femminile" del regista) si alternano alle schiette risate che ispirano alcune macchiette tipicamente almodovariane, come l'intervistatrice televisiva o la portinaia. Dopo "Tutto su mia madre", "Parla con lei" è una splendida conferma della maturità artistica di Almodovar che, ormai lontanissimo dalle sgangheratezze kitsch degli esordi, è l'unico regista che sappia parlare di amour fou con tale naturalezza e intensità.

zeppelin  @  09/04/2015 17:16:38
   8 / 10
Secondo me, sicuramente uno dei migliori di Almodovar.
Personaggi interessanti e ben caratterizzati, storie che s'intrecciano senza forzature

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER , ospedali che non angosciano.
Un film a filo tra il drammatico e la commedia.

sharins  @  26/01/2015 22:39:49
   4½ / 10
Film decisamente grottesco, sostenitore di un messaggio inconcepibile nella società occidentale, nonostante tale messaggio sia stato "trasformato" in metafora dal regista, rimane comunque indigesto.
E' fuorviante la sceneggiatura perchè:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

E poi, dico la verità, è parecchio noioso.

Bocciato

Oskarsson88  @  03/03/2014 18:22:04
   8 / 10
Ottimo film, anche se molto romanzato. I personaggi maschili, in particolare Benigno, ma anche il suo amico, sono fatti molto bene ed hanno un ampio ventaglio di diversi sentimenti e contraddizioni. Bello, uno dei migliori di Almodovar, se non il migliore.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  15/09/2013 19:30:29
   10 / 10
"Parla con lei", per quanto uscito nel 2001, è uno dei film più importanti degli anni Novanta. Perlomeno chiude gli anni '90, chiude il primo secolo di storia del cinema (assumiamo manualisticamente il centennio) e lo fa all'insegna della narrazione di storie. Pedro Almodovar è forse il più grande regista romanzesco dell'intera cinematografia. Nessuno più di lui ha saputo realizzare così compiutamente il romanzesco nel cinema, l'arte narrativa propria delle parole, della letteratura. In lui la sceneggiatura e la visione sono una cosa sola, le sue storie sono incarnati che prendono una parte esatta dall'evocazione letteraria, un'altra parte dall'evocazione del cinema, dell'immagine, del visivo. Pedro Almodovar è l'arte del racconto per eccellenza. Del racconto, cinematografico. La sua statura di narratore nel cinema è paragonabile a quella di Tolstoj nella letteratura. La sua capacità di dipingere i personaggi, conferendogli un tratto di realismo e finzione in una miscela perfetta, è assoluta e indiscussa. Forse solo Sorrentino ne ha eguagliato la maestria, ma Sorrentino a differenza di Almodovar non è solo un narratore di storie. Almodovar non sarà mai in sé un autore. Non nel senso di Fellini o Chaplin o Altman. Ma sicuramente è qualcuno che ha saputo realizzare compiutamente e in maniera aristotelica quella supremazia del muthos (racconto) sulle altre componenti tecniche conferendo al narrato l'impressione di realtà, l'impressione di avere a che fare con carne viva e non finzione su pellicola. Almodovar è un maestro indiscusso della tessitura drammatica, della tecnica narrativa, del lirismo borghese, del dramma come lo concepiamo nell'Europa della modernità. La sua è una sublime messinscena teatrale, qualcosa in cui ogni arte si incontra, il corpo è al centro ed è la ghiandola pineale dove s'incontrano res cogitans e res extensa, il concetto visivo e il concetto della parola. Ogni aspetto concorre a rendere in maniera suprematica ciò che per Aristotele era per eccellenza mimesi della realtà, il Racconto. È impossibile fare un qualsiasi discorso su cinema classico e arte narrativa senza tenere conto di ciò che ha fatto Pedro Almodovar. E Parla con lei ne è forse l'espressione più compiuta ed esatta.

Goldust  @  10/09/2013 10:30:34
   8½ / 10
Delicato affresco di un amore impossibile e deviato, ed un grande saggio sulla difficoltà ( o facilità? ) di comunicazione tra le persone. Il rischio di scivolare nel patetismo c'era eccome, ma viene scongiurato dallo stile asciutto e dall'amore per il racconto del regista ( e dalle ricche contaminazioni esterne alla storia fatte di musica, ballo, teatro e soprattutto cinema, come dimostra il bizzarro corto in bianco e nero piazzato a metà film ). Ed è anche per questo che gli si può tranquillamente perdonare qualche eccesso di didascalismo, come ad esempio nella scena della prima visita di Marco in carcere.

Sayurisama  @  17/04/2013 22:59:15
   7½ / 10
Ogni volta che vedo un film di Almodovar, dal più brillante al meno, rimango sempre colpita. Quando guardo una sua pellicola colgo sempre un grande sentimento, una grande emozione. Questo film, dal razionale quasi irrazionale, porta con se un amore, magari un po' platonico, un po' costruito, un po' forzato, ma di una profondità immensa. E' più grande l'emozione che da ripensare al film che il film stesso. Ho apprezzato come il regista abbia dato una simmetria alla storia, aprendo e chiudendo allo stesso modo, e come il teatro dei corpi sia così drammatico e "difficile". Ne consiglio la visione, assolutamente per gli appassionati del genere.

Lory_noir  @  15/04/2013 23:13:59
   8 / 10
Un altro sorprendente Almodovar, dolce nella prima parte, molto incisivo nella seconda.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  11/02/2013 03:22:41
   9 / 10
Ho rivisto "Parla con lei" e ora lo amo anche di più. Credo che il genio di Almodovar sia una sorta di incoscienza. Pedro non ha paura di raccontare storie quasi inammissibili, né è divorato dall' ossessione del cin-eufonico. I personaggi parlano le parole della vita di tutti i giorni, anche se hanno una sostanza straordinaria e una forma mediocre. Questa sottrazione di artificiosa grazia genera miracolosamente bellezza. Non solo, permette che le emozioni viaggino in macchine narrative improbabili. Certo non basta sospendere l' incredulità, si deve accogliere l' assurdo, respirarlo, sentirlo prolungamento delle proprie minute o ingombranti contraddizioni.
Pochi avrebbero avuto l' audacia di creare un personaggio, quello di Benigno (nome emblematico), denso di una profondità tanto femminile. Penso soprattutto al suo senso pratico, alla gestualità disinvolta con cui medica Alicia, le cui membra inermi non producono in lui nessuna repulsione, nessun senso di alterità. Il meraviglioso film nel film "El amante menguante" mostra come la sessualità maschile sia per Benigno "solo" un viatico, l' unico accesso all' anima dell' amata.
Tutta virile è invece la psiche implosa di Marco. Sebbene più vissuto e raziocinante, egli è capace di curare solo attraverso un affanno puramente cerebrale. Marco ritiene che un corpo infermo sia privo di consistenza affettiva. Ma sembra avere lo stesso atteggiamento contegnoso anche verso gli individui visibilmente vivi, quasi sottovalutasse la loro ricettività. Benigno impartirà la sua lezione sentimentale, e anche se posso solo immaginare cosa accadrà a Marco e ad Alicia dopo la fine dello spettacolo, so che lui parlerà con lei.

Gioyest  @  05/10/2012 01:11:11
   10 / 10
Un capolavoro, andate a vederlo subito, appunto... per me vale 8 ma siccome qualche gran intenditore "analizza" invece di "sentire" abassando ingiustamente la media il 10 ci sta tutto.
Almodovar vola con grazia e legerezza estrema sul labile confino fra amore e passione. Da non perdere veramente...

genki91  @  23/09/2012 18:39:34
   9 / 10
Una tempesta d'emozioni su un filo narrativo eccelso.
L'impostazione di Almodòvar è, a mio avviso, puro intrattenimento per lo spettatore. L'intreccio, le storie dei personaggi definite dal titolo, la collocazione temporale di ognuna, sono il punto forte del film. Difficile il tema, o meglio, difficili i temi trattati, ma talmente ben personalmente resi da tenere lo spettatore attaccato alla poltrona.
Bellissimo.

baskettaro00  @  13/08/2012 17:09:41
   7½ / 10
originalissimo nella trama,almodovar riusa la tecnica flashback utilizzata in alcuni altri suoi film.da principio è un po' lentuccio e prende poco,dopo appassiona maggiormente.finale non eccelso,avrei preferito un colpaccio di scena.

Ciaby  @  30/07/2012 16:34:46
   8½ / 10
Non tra i suoi migliori, ma in grado di toccare vertici immensi (l'inserto del film muto) e di grande cinema. Riesce a commuovere, toccare, coinvolgere in modo silenziosamente naturale. Peccato per il finale, abbastanza deludente, comunque un film eccellente.

Clint Eastwood  @  03/06/2012 22:24:30
   7 / 10
L'unico per ora di Almodovar, tocca temi di non facile decisione da prendere per un personaggio o per altro. Un film che ti lascia pensare non poco sul destino sull'amore, sul caso anche. Meritevole.

7219415  @  03/06/2012 22:19:06
   8 / 10
Forse il migliore al momento tra quelli visti di Almodovar...un gradino sopra a tutto su mia madre...

ValeGo  @  02/06/2012 11:16:29
   8½ / 10
Uno dei film di Almodovar che mi è piaciuto di più!!!Bello bello..lo spezzone del film muto è bellissimo, la storia è originale, Benigno è un personaggio che ti fa commuovere...

gemellino86  @  24/02/2012 13:56:20
   10 / 10
Il capolavoro di Almodovar che tocca diversi temi di vita. Difficile trovare difetti in un'opera d'arte. Lo rivedrei moltissime volte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/12/2011 16:40:55
   8½ / 10
IL COMMENTO CONTIENE SPOILER

Mi era piaciuto già subito dopo i titoli di coda, ma riflettendoci a freddo posso affermare con una certa sicurezza che questo è il miglior film di Almodovar, almeno tra quelli che ho visto (e fino a Parla con Lei li ho visionati tutti).

Gran parte del merito è di quello stile tanto naturale del buon Pedro, capace di prenderti per mano in un percorso che non sai mai dove ti vuol portare. Racconta storie tutt'altro che convenzionali con una convenzionalità unica, capace anche di non scandalizzare i benpensanti e da vero libertario qual'è, senza dare giudizi morali o etici.
è l'unico regista al mondo capace di prendere il melodramma è attualizzarlo nel mondo moderno, mettendoci dentro il gusto dell'eccesso: eccesso inteso come sessualità prima di tutto e soprattutto. Qui il confine del buon gusto, se si illustra la trama a parole sembra essere addirittura travalicato.
D'altronde come si può fare il tifo per un protagonista puro di cuore, certo, ma anche con qualche rotella fuori posto come Benigno? Un Benigno che tanto ricorda il Banderas di Legami, altro psicopatico d'amore che rapisce la donna dei suoi desideri fino a quando questa non si innamora di lui. è l'amore irrazionale messo in scena da Almodovar, in cui i rapporti non sono mai facili e ben più complessi di quello che si crede.
Con la tecnica del cinema muto, poi, unisce Bunuel e Bukowsky regalando una pagina di cinema memorabile e dubito che stupro sia mai stato illustrato con tanta coerenza narrativa del personaggio.
E poi va ricordata anche l'amicizia con lo spettro dell'omosessualità (o la paura da parte di Marco) che ogni tanto sembra aleggiare sopra il rapporto dei due protagonisti. Un Benigno che si dichiara gay per stare vicino alla donna che ama, in coma da 4 anni, quando poi tutto sembra propendere per dichiararlo tale: madre onnipresente nella sua vita, padre che scappa via, verginità... ma la sua storia d'amore con Alicia rimane sempre nell'ambito della purezza, anche dopo quel gesto estremo dello stupro che tanto ripugna e che nell'ambito del paradosso di Almodovar è anche la molla che fa scattare il risveglio. Anche se il suo con Alicia sembra più un soliloquio che un dialogo.
E allora per Almodovar, anticlericale fino al midollo (le battute sui missionari in Africa insegnano) questo Parla con Lei è anche un film sul miracolo e forse sul divino, capace di operare per vie imperscrutabili dall'ambito umano, eppure sempre da quest'ultimo provocate.
Le didascalie che illustrano le varie storie d'amore le portano tutte ad una fine drammatica, mentre rimane la speranza che l'ultima, irrealizzata e dove finisce il film, giunga a buon termine. D'altronde Marco ha fatto suoi gli errori di Benigno e il suo amore...
Insomma, Parla con Lei finisce sul più bello e dove doveva finire. Con ambiguità, come tutto il percorso di Almodovar che qui, lo ammetto, mi ha fatto pensare e non poco. E Cuccuruccuccu di Veloso è un momento di cinema dilaniante, eppur tu non sai perché...

Jumpy  @  14/03/2011 18:13:50
   7 / 10
Cinematograficamente mi è sembrato un eccellente esercizio di stile.
Il primo tempo del film è veramente molto emozionante e coinvolgente, è il secondo tempo, a mio parere, a rovinarlo: troppo artefatto, sceneggiatura disorganizzata, emozioni e sentimenti troppo forzatamente fasulli, perde progressivamente colpi fino ad un finale che dovrebbe lasciar di stucco ma, secondo me, non ci riesce.

elmoro87  @  05/03/2011 13:03:17
   9 / 10
Questo è un capolavoro di Almodovar... Un film profondissimo, che lascia di stucco... Bellissimo l'intreccio tra Benigno e Marco, due amici che diventano tali in una clinica perchè condividono la stessa sofferenza. Questo film è un vortice di emozioni, che dall'inizio alla fine ti trasportano e ti tormentano... Aspettative zero, sono rimasto senza parole!

charles  @  07/01/2011 22:46:16
   8 / 10
Il mio film preferito di Almodovar.
Un messaggio importante, un film intelligente, ben diretto e ben recitato.
Nonostante la trama semplice e il tema difficile, il film non conosce pause e coinvolge, la trovata del cortometraggio in b/n è spassosa e creativa.
Tutto il film è divertente e commovente, e ti lascia qualcosa quando finisce.

bulldog  @  09/10/2010 11:37:57
   3½ / 10
Che brutto.
Che Almodovar sia capacissimo a lavorare dietro la macchina da presa e montare alla grande le scene che ha in testa, non lo scopro certo io.
Ma il film in sé è socialmente buffo, sia nelle relazioni che nei comportamenti tra gli attori.
Tenta di essere etereo ed intenso ma non ci riesce e le musiche, sempre e costantemente a servizio dell’emotività, fanno venire il prurito su tutto il corpo.

Un prodottino profumato e autocelebrativo.
Che dire, oramai da quanto vedo è la moda degli ultimi anni, vedasi Sorrentino e Co, ovvero metter in scena “storie strane” montate ad effetto ma di un vuoto di fondo sconcertante.
L’inserto impressionista è il solito specchiettino per le allodole, è bastato quest’ultimo a far gridare alla genialità il cinefilo medio.

20 risposte al commento
Ultima risposta 31/01/2011 12.59.04
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  23/09/2010 01:00:36
   10 / 10
E' uno dei miei film da isola deserta.
Il film che più amo di un regista di cui stimo moltissimo sia l'immenso talento (drammaturgico, scenico, di direzione degli attori: Almodovar è un regista sublime sotto ogni aspetto), sia la grande, sottilissima sensibilità.

A chi poi vuole poi sapere perché mai a me abbia fatto venire in mente "Ordet" di Dreyer, e l'Idiota di Dostoevskij, non resta che...

...vedere la Recensione

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  29/03/2010 09:51:24
   8 / 10
Melodramma intenso perfettamente accompagnato da una splendida colonna sonora. Almodovar si avvale di un cast di attori semi-sconosciuti che però riescono a creare empatia con lo spettatore grazie alle loro particolareggiate caraterizzazioni.
Il film tocca temi morali importanti in maniera delicata e mai troppo provocatoria.
I sentimenti arrivano dritti allo spettatore, cosa non facile da realizzare.
Riuscita la parte onirica del film.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/03/2010 17:49:58
   7½ / 10
Molto bello questo film di Almodovar.
Film che affronta bene tematiche molto particolari. Personaggi ben disegnati, soprattutto Benigno.
Delizioso il micro-film muto all'interno del film. La storia dell'ometto che si rimpicciolisce e quello che fa poi, mi hanno ricordato 'Sei pollici', un racconto di Bukowski.
Film che merita una visione.

Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  16/03/2010 12:37:31
   2 / 10
A parte il fatto che è recitato da cani, il film si poggia sul nulla.
Mentre nelle altre opere di Almodovar le protagoniste sono le donne, ben caratterizzate, ben definite, ben analizzate, qui il regista cambia, ponendo come personaggi principali due uomini, ma assolutamente inutili e privi di spessore.
Non si può infatti essere coinvolti da due personaggi come uno schifoso psicopatico stupratore e un tizio che non si sa ben perchè diventa suo amico e lo vuole aiutare anche dopo essere venuto a conoscenza delle sue azioni, quando tutto il resto del mondo gli avrebbe augurato di marcire in galera per sempre.
Non ci si può nemmeno commuovere alla fine, come credo Almodovar vorrebbe, visto che

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Tra l'altro trovo male organizzata la sceneggiatura, visto che all'inizio tutta l'attenzione viene posta sulla torera (ben le sta a proposito... ALE' TORO!) e poi al momento della conoscenza tra i due protagonisti, viene praticamente liquidata in due passaggi come se nemmeno esistesse.
Si salva solamente la regia, ma non basta.

paride_86  @  13/02/2010 00:38:22
   8 / 10
"Parla con lei" è un film denso di sentimenti, una storia intima e lieve che sa emozionare lo spettatore, nonostante i risvolti talora "inaccettabili".
Oltre a questo, Almodovar si distingue per la regia perfetta e originale, e per le invenzioni e le metafore: una su tutte quella del film muto.
Un film da vedere.

TheLegend  @  29/01/2010 02:43:33
   7 / 10
Sicuramente un film molto curato e raffinato che però non mi ha emozionato moltissimo.
Comunque carina la storia e buone le interpretazioni.
Almodovar non riesce mai ad arrivarmi al cuore....

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/01/2010 17:28:09
   8 / 10
Film sublime di Almodovar che oscilla tra la forte amicizia dei due protagonisti e la loro solitudine, e fra i due poli si ritagliano spazio schizzi di amore morboso, tenera seppur agghicciante necrofilia e l'immancabile morte.

DarkRareMirko  @  05/01/2010 20:11:29
   10 / 10
Altro capolavoro di Almodovar, diretto benissimo ed interpretato altrettanto bene.

Per una volta, seppur la protagonista sia sempre una donna come spesso accade nei lavori di questo grandissimo regista, essendo quest'ultima in coma il lungometraggio si sofferma maggiormente su personaggi maschili, e che personaggi, vista la loro caratterizazione (ottima ad ogni modo anche la Chaplin, che spesso lavora coi registi più diversificati, ottima cosa).

E, trattando questo dramma, il film parla comunque anche di voyeurismo e di passione per il cienma, omaggiandolo; bellissime le sequenze surreali.

Un'opera perfetta, probabilmente persino la migliore in assoluto di questo regista spagnolo, in assoluto tra i migliori viventi.

gandyovo  @  05/01/2010 18:44:00
   8 / 10
sempre un almodovar "drammatico" a livelli altissimi

topsecret  @  04/12/2009 08:37:07
   7½ / 10
Interessante e carica di drammaticità ed emozioni la storia raccontata da Almodovar in questo PARLA CON LEI.
L'ho rivisto ieri sera e devo dire che mi ha infuso la stessa intensità emozionale che avvertii alla prima visione.
Gli interpreti sono perfetti, intensamente calati nel personaggio. Una personale, leggera preferenza mi spinge più verso Javier Càmara, perfetto nel suo ruolo di infermiere solo ed innamorato.
Consigliato.

dewolf  @  25/06/2009 03:34:47
   8½ / 10
Il tema dell'eutanasia è sempre di non facile trattazione, figurarsi se tale tema è accompagnato da atri che riguardano problemi psichici e violenza sessuale... Tuttavia il film che ne esce fuori è magnifico,toccante,mai noioso oltre che originale! Di questo va dato atto ad Almodovar che si conferma ad ottimi livelli dopo "Tutto su mia madre"! Bravissimi gli attori e ho anche apprezzato la colonna sonora!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  07/04/2009 21:12:17
   7½ / 10
Film di rara intensità emotiva, profondità e capace di ben delineare il disagio e l'emarginazione.

Una storia che fa trasparire tutta la sensibilità del regista spagnolo

Notevole anche se a tratti un pò prolisso

Gui80  @  30/03/2009 12:34:11
   7 / 10
Un film che ho apprezzato sempre di più col tempo. Tematica particolare, trattata da Almodovar a suo modo. Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  28/03/2009 22:28:58
   9 / 10
Che film ragazzi ! Indescrivibile.
Secondo di Almodovar che vedo e già il regista si ritaglia un posto tra i miei preferiti. Nessuno come lui sa giocare con i personaggi, come un burattinaio con le sue marionette, intrecciare le corde o scioglierne i nodi, ed inoltre è rimasto uno dei pochi capace ancora di creare un linguaggio cinematografico poetico, specie attraverso i corpi.
L'inserimento poi del pornofilm surrealista Amante Menguante (film che a questo punto è d'obbligo procurarsi) è un colpo di genio unico che consegna definitivamente Parla con lei alla storia, del cinema e dell'arte.
Non trovo altre parole. Meraviglioso.

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Ultima risposta 14/10/2010 12.32.30
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JOKER1926  @  14/03/2009 01:48:18
   6½ / 10
"Parla con lei" è un film che si cimenta (con retorica, humour nero, fantasia, drammaticità) nel mondo della sofferenza, nel mondo della dimensione "sconosciuta", le persone in coma sono in un limbo indecifrabile…
Il regista pone le basi, le redini del gioco in mano a due ragazzi diversi ma paradossalmente uguali…
Nasce una relazione di amicizia che porterà, darà luce a diversi e coinvolgenti scenari.
Trama del film ben fatta, dinamica ben strutturata a tratti irridente; fotografi buonissima e (soprattutto sul piano tecnico) è difficile segnalare clamorosi difetti.
Allo stesso tempo è molto arduo portare a termine la "missione" imperfezione sul piano concettuale, il film (non geniale ovviamente) non presenta imperfezioni, il tutto in linea di massima risulta indubbiamente gradevole.
Non mancheranno richiami (metaforici) al Cinema muto, si crea dunque un perfetto alone di "speranza", di drammaticità…
L'angoscia accompagnerà lo spettatore al capolinea, la sequenza ultima apre la strada a clamorosi risvolti…

"Parla con lei" è sicuramente un film da vedere, a volte ci saranno scene ridondanti (quasi grottesche) che comunque non violentano, non intaccano le positività del film, anzi la pellicola a tratti riesce ad attrarre ulteriormente lo spettatore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  13/03/2009 18:09:57
   7½ / 10
Credo che non sia facile giudicare questo film e credo sia facile restarne interdetti.
E' il primo che vedo di Almodovar perchè i suoi film non hanno mai attirato la mia attenzione.
Sicuramente sono rimasta male del finale, mi ha lasciato un pò a bocca asciutta.
Per quanto riguarda la storia, non penso che sia facile interpretare e capire il messaggio del film, dipende molto dalla linea di pensiero che ha una persona, in quanto il tema che tratta e specialmente lo svolgimento della storia sono molto delicati.
Comuque è un film da vedere.

Neu!  @  11/03/2009 22:28:48
   9 / 10
penso sia il film di Almodovar che preferisco. bellissimo, e poi il mini film muto all'interno è un momento di altissimo cinema.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  08/02/2009 16:11:04
   7 / 10
Tema difficile trattato con eleganza. L'originalità di questo film è spiazzante. Non mi ha fatto impazzire, ma ti emoziona.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  01/02/2009 20:30:43
   7½ / 10
L' amore irrazionale secondo Pedro Almodovar. Mai banale.

Naked  @  25/11/2008 12:03:32
   9 / 10
Almodovar si riconferma avanguardista e profetico

Anche questo piccolo e raffinato capolavoro introspettivo, invita lo spettatore "bigotto" a revisionare (riscrivere) il proprio vocabolario etico.

Ora siamo nel 2008. Chi sono realmente gli "s****ti-deboli-disadattati-emarginati-perdenti-incompresi" ?


Nota: il voto - nove - è una summa del cinema secondo Almodovar

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  16/10/2008 11:31:43
   8½ / 10
Bello e struggente, e denso di rapporti umani descritti come raramente ho trovato in un film e come pochi sanno fare.
Ancora una volta un grande Almodovar, la sua impronta si sente, eccome.
Bravissimi gli attori, senza eccezioni.

pinnazza  @  01/10/2008 22:52:19
   8½ / 10
Un macigno che rimane nello stomaco e pesa sempre più con lo scorrere del film.
Curatissimo, straziante, difficile.

Lara°  @  05/06/2008 19:49:41
   8½ / 10
Bello bello bello!
mi piaca tantissimo Almodovar.. la sua originalità è a volte disarmante! da vedere assolutamente!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  14/03/2008 16:04:54
   9½ / 10
"Bisogna credere ai miracoli, altrimenti potrebbe capitarne uno e non ce ne accorgeremmo."
Il cinema di Almodovar ha il pregio di trattare le tematiche più complesse con grande stile ed eleganza, coinvolgendo, stupendo, emozionando. Una pellicola raffinata "Hable con ella", che mette in grande evidenza le abilità artistiche del nostro regista, capace di arrivare delicatamente al cuore dello spettatore senza dare sfoggio del solito campionario di retorica e buoni sentimenti. Lentamente ed inesorabilmente, istante dopo istante, tale meraviglia per gli occhi riesce ad entrarti dentro, a scatenare emozioni, a suscitare reazioni, a far pensare. Non si tratta di un'opera facilmente digeribile, né di una pellicola puramente fine a sè stessa, "Parla con lei" è una storia d'amore, di amicizia, di tradimenti, di dolori. Un film capace di tratteggiare splendidamente ogni singolo personaggio, capace di farcene innamorare, di renderci partecipi della sua storia, delle sue frustrazioni, dei suoi pensieri. "Hable con ella" da la parola a chi non può parlare, ma solo ascoltare, a chi non è cosciente, ma riesce a comunicare, a chi dorme, ma non può svegliarsi. Ecco il vero grande miracolo di Almodovar.
Pura poesia...

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Ultima risposta 24/06/2008 12.49.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  03/02/2008 13:45:28
   8 / 10
Film di non facile digestione, per via di un corpo moribondo messo in primo piano ed esibito in ogni particolare fino a divenire protagonista del film.

Numerose le questioni etiche e giudiziarie sollevate dal film, e tutte di non facile formulazione.

Il merito di Almodovar sta nel provocare pensieri elaborativi intorno a temi un po' rimossi dal senso comune per via del loro valore di scandalo.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  02/02/2008 11:03:23
   7 / 10
Altro bel film di Almodovar (è il terzo che vedo e ha tutti ho messo 7...si vede che per me è il voto che merita), a cui avrei potuto mettere anche qualcosina in più se il finale fosse stato migliore. Ad ogni modo consiglio di vederlo.

cinemamania  @  27/11/2007 11:23:22
   8 / 10
Primo film di Almodovar che vedo e sono stato pienamente soddisfatto bellissima la scena della caduta a terra con la pioggia e la cinepresa segue l'attore a terra e ti da il realismo della caduta.

sweetyy  @  21/11/2007 19:26:19
   8 / 10
Bel film di Almodovar,che qui tratta una tematica molto interessante.
Forse il regista tende un pò troppo a esagerare con la drammaticità ...
E' un film molto forte... c'è amore,amicizia, follia e tragedia.
Da vedere almeno una volta.

sonhador  @  01/11/2007 16:02:23
   8 / 10
molto bello e commovente..non il migliore di Almodovar ma da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  31/10/2007 16:06:36
   7 / 10
I contenuti di questo flm sono un pò forti. Vuole in qualche maniera dimostrare che un gesto d'amore anche apparentemene immorale può salvare vite umane. Sinceramente non so se sono pronto ad accettarlo per come viene espresso in questo film.

Rimane comunque un bel film che vale

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gei§t  @  29/06/2007 02:54:19
   9 / 10
film di una bellezza rara e dalle forti emozioni.
La pazzia di un uomo che non è altro che amore (o l'amore di un uomo che altro non se non pazzia), tanto assurda ma anche tanto normale se ce la racconta almodovar.
Come si puo rimanere indifferenti di fronte alla bellezza di Alicia e a non desiderare di starle a fianco come fa il povero Benigno.
Per quanto mi riguarda il miglior film di Almodovar che ho visto fino ad ora.
Bellissime canzoni, una su tutte quella interpretata da Caetano Veloso.
Geniale, infine, la piccola pellicola muta che possiamo vedere a metà del film, interpretata da una stupenda Paz Vega!

quaker  @  30/04/2007 16:02:36
   10 / 10
Mi pento di avere dato dieci a Tutto su mia madre, prima di avere visto Parla con lei, che considero il vero capolavoro di Almodovar. Un film praticamente perfetto.

davil  @  08/03/2007 11:13:20
   9 / 10
lo premio con un voto magari un po' alto, ma la sceneggiatura mi è piaciuta davvero moltissimo

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  16/01/2007 22:02:49
   8 / 10
La vita di due uomini Benigno e Marco accomunati dallo stesso destino dopo che la fidanzata di quest'ultimo, Lidya, sarà ridotta in coma e raggiungerà nell'ospedale la ballerina, Alicia, a sua volta in coma da quattro anni della quale Benigno si prende cura.
Benigno insegnerà a Marco, che si limita soltanto a guardare Lidya a " parlare con lei".
Il film prende sentieri estremi che solo Almodovar riesce a controllare.
I temi trattati, la maternità della ragazza in coma, la solitudine, la malattia, la morte, sono temi che non tutti i registi saprebbero gestire.
Un cast di attori quasi sconosciuti ma con una forza espressiva che tanti divi di Hollyvood non si sognano neanche di avere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  04/01/2007 22:15:57
   7½ / 10
Chi, come me, lavora in ospedale, e persone in coma irreversibile o allo stadio terminale ne ha viste tante, conosce benissimo il concetto di "empatia" unito alla frustazione - talvolta dolorosa e impegnativa - di non riuscire a interagire con l''utente.
In questo contesto Almodovar realizza un melodramma atipico, condensando il suo cinema del passato (dove a ben vedere le immagini di morte erano ancora piu'' presenti v. matador, letteralmente splendido) con la funzione Sirkiana del suo cinema piu'' recente.
Il richiamo al melo'' classico rischia di confondere, anche se tecnicamente il film è uno sfoggio di bravura inarrivabile: l''excursus futurista (un''omaggio al Bunuel di "L''età dell''oro" e "un cane andaluso") del sogno "muto" è una sequenza di grande rilievo formale, cfr. esprime tutta la grandezza uterina di un''autore edipicamente rivolto alla grandezza/paura del corpo femminile (e del suo irrinunciabile potere materno).
Le coreografia di Pina Raush e la musica di Veloso sono straordinarie.

Le riserve riguardano lo sviluppo dello script che si sofferma sul dramma di Benigno e della sua ingiustificata "cura d''amore", dove l''autore specialmente nelle ultime sequenze scade davvero nel gratuitismo fine a se stesso.
Un''eccesso di drammatizzazione che rischia di apparire enfatica e furbetta.

In ogni caso, un film da vedere, anche se l''autore spagnolo ha fatto di meglio

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Silly  @  02/07/2006 19:59:26
   10 / 10
Amo Almodovar, vorrei aver fatto io i suoi film........ Lo amo xchè guardo i suoi capolavori e mi sembra di vedere persone comuni, vicine a tutti noi. Non ci sono supereroi con incredibili abilità. Ci sono persono normali che vivono storie terribili. Meraviglioso............

Invia una mail all'autore del commento sweetflashback  @  26/06/2006 15:01:31
   9 / 10
"Parla con lei" non è sicuramente un film adatto a tutti. E' un film drammatico e toccante che io ho amato da subito. Sicuramente non è neanche un film leggero, sia per il tema trattato che per i sentimenti che tira in ballo. E' poetico, anche quando cade nel grottesco. Riesce a non essere mai volgare, anche quando il limite è sottile e a caderci basterebbe poco. Merito di una grandissima regia.
Il film comincia e finisce con le immagini del "Café Muller", teatrodanza di Pina Bausch. Un tocco d'arte che rende il film lirico. E' in questo contesto che le vite di Benigno e Marco si incroceranno per la prima volta e riveleranno le loro diversità fin dal primo momento, permettendoci di delineare già dall'inizio i profili dei due protagonisti.
Da Benigno impareremo l'amore nella sua completa dedizione, un amore dettato dalla solitudine che lo porterà a varcare alcuni limiti e lo porterà a scelte al limite con la pazzia.
Da Marco impareremo il self control e la capacità di rialzarsi dai dolori della vita fuggendo lontano, ma soprattutto impareremo il valore dell'amicizia.
Il personaggio di Benigno è sicuramente la figura principale a cui ruota attorno tutto il film. La sua ingenuità e la sua completa dedizione ad Alicia non lo renderanno mai completamente colpevole di fronte agli occhi dello spettatore. La sua lettera indirizzata a Marco rappresenta il suo ultimo ed estremo tentativo per avvicinarsi alla sua Alicia.
Struggente Caetano Veloso nell'interpretazione della canzone "Cuccuruccucù Paloma".
Geniale e di un poetico che non sfiora mai il volgare, il film muto raccontato da Benigno.
Originale l'intreccio dei personaggi, caratterizzato dai nomi che appaiono sullo schermo, quasi a voler sottolineare un nuovo legame che nasce.
Un film che esalta l'importanza del dialogo in qualunque tipo di rapporto.
Un film da vedere con gli occhi della sensibilità.

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Ultima risposta 18/09/2007 01.46.37
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ely80  @  24/06/2006 17:28:34
   7½ / 10
Film intenso e duro nella sua drammaticità

carlitos  @  24/06/2006 11:27:11
   8 / 10
Duro,emozionante e commovente...in una parola sola:Almodovar!Ottima la regia che come sempre riesce a tirar fuori dagli attori il meglio...Bellissimo!

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  23/06/2006 10:40:07
   9 / 10
Forse il migliore film di Almodòvar, non ho ancora capito se lo preferisco a "Tutto su mia madre", certamente in questo c'è il personaggio almodovariano da me più amato, Benigno. Descritto con una delicatezza unica, la sua storia entra silenziosa dentro di noi e ci emoziona. Per la prima volta il regista ci racconta gli uomini, attraverso l'amicizia tra due di loro, nata casualmente per un comune destino di dolore-amore; per la prima volta questi uomini parlano, si confidano, si mostrano.
Film delicato e sconcertante, con sviluppi imprevedibili, ci offre due momenti sublimi: il muto, film dentro al film , e la Paloma di Veloso.

4 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2006 13.14.51
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  23/06/2006 08:17:53
   8 / 10
Il film è tutto nell'inserto espressionista, geniale, lucido e toccante.

8 risposte al commento
Ultima risposta 29/06/2006 12.07.15
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piernelweb  @  22/06/2006 22:41:28
   7 / 10
Pur rimanendo perennemente vincolato a personaggi grotteschi e tragicamente fragili, Almodovar trova sempre nuove strade per raccontare il dolore, la solitudine, ed in particolare in questa pellicola l'amore incondizionato. "Parla con lei" è un film di estrema sensibilità, sovrabbondante di lacrime, con alcuni passaggi effettivamente geniali (il film muto sul sesso) o particolarmente emozionanti (Caetano Veloso che canta cuccuruccu Paloma) ed altri di mal celata faziosità omosessuale. Benigno è un personaggio surreale, incompreso ed incomprensibile capace di amare ed ardere di passione ma non in grado di gestire mente e corpo; Marco è un giramondo all'eterna ricerca di se stesso, brutalmente privato dell'unica persona in grado di desiderare. Il finale è di alta scuola: in un'atmosfera di atroce sofferenza i percorsi dei protagonisti si incrociano e si ribaltano fatalmente per un imprevedibile scherzo (o contrattempo) del destino.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  21/06/2006 23:53:25
   8 / 10
Ottimo, ottimo! Mi è piaciuto un ciccirin meno di Tutto su mia madre, ma resta (e non poteva non esserlo) un film straordinario. Sicuramente naviga su toni più drammatici e la famosa vena di umorismo di Almodovar è molto meno spessa. Una straordinaria storia di amicizia, di fede, di amore. Amore che va al di là di ogni ostacolo, travalica ogni legge morale e fisica. La storia di quattro persone molto diverse le cui vite si intrecciano in modo eccezionale. Il tutto interpretato molto bene e molto scorrevole.
Questa volta Almodovar ha optato per un film "bisex", cioè non incentrato solamente sulle donne, ed ha cercato una perfetta specularità fra la donna e l'uomo. "Dal soldato esce l'anima, che è quindi una ballerina".
Comunque non è giusto dire troppo di un film così, assolutamente da vedere. Bellissimo il finale, grandissimo Caetano Veloso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  21/06/2006 13:41:39
   8 / 10
una trama davvero originale,personaggi nuovi che ti sorprendono con ogni loro mossa,regia impeccabile insomma un film assolutamente da vedere...
come critica(piccolissima)direi che è un po lento a svilupparsi nella parte iniziale mentre poi corre nella parte finale dove succedono troppe cose...
grande almodovar

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Ultima risposta 23/06/2006 13.18.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  21/06/2006 13:24:01
   10 / 10
Dei film che ho visto di Almodòvar, questo è senz'altro tra i più belli (insieme a "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" e "Tutto su mia madre".

Per un attimo ho temuto che tutto il film si sarebbe svolto su tori, arene e ferimenti. Per fortuna non è stato così.

Due storie che si intrecciano, tragiche e commoventi. Una amicizia che travalica anche l'amore omosessuale, sempre latente.
"Tagliale i capelli corti" - "Glieli taglio come quando è entrata. Così quando si sveglia sarà come se niente fosse successo".
Quattro anni di coma... ma Benigno non perde mai la speranza. Di sicuro non è una persona 'normale', ma altrettanto certamente è innocente, pulito dentro, ingenuo e innamorato.
"Ma ha aperto gli occhi!" - "E quando sbadigliano? Un'impressione...".
Caetano Veloso offre una magnifica, intensissima interpretazione della canzone 'Cuccuruccucù Paloma'..."Ay, ay, ay cantava, ay ay ay es mia, de pasion non moria... che è una paloma triste...".
"Questi ultimi anni sono stati quelli più belli. Con Alicia" - "Io non riesco nemmeno a vederla così" - "Parla con lei...".
Bellissimo, e persino divertente, il film in bianco e nero che conduce Benigno...

Bravissimo Almodòvar nella scelta dei suoi personaggi e ottime le interpretazioni. Il tema, che poteva risultare pesante, è trattato con leggerezza, sempre con grande delicatezza. Il finale struggente. Qualche lacrima non è esclusa, ma non perché Almodòvar vada alla ricerca del pianto facile, solo per malinconia.

Da vedere assolutamente. Inutile cercare di descriverlo.

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9 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2006 14.13.25
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Living Dead  @  25/04/2006 21:17:40
   7 / 10
non mi piace almodòvar come regista..ma nonostante tutto questo è un buon film
meglio però donne sull'orlo di una crisi di nervi

Crimson  @  05/03/2006 12:24:34
   9 / 10
Dopo "tutto su mia madre" un altro grandissimo film di Almodovar, su temi quasi del tutto diversi. Ottima la sceneggiatura e i due protagonisti. Ripensavo a ciò che scriveva un utente a proposito del personaggio di Lola nel film precedente, mettendo in risalto giustamente come non si possa condannarla. Il discorso è simile per Benigno in questo film, in modo più marcato. Come facciamo a dire che è psicopatico? dall'alto di quale moralità possiamo condannare il suo gesto?
Almodovar spesso in passato aveva "giocato" con lo spettatore chiedendogli di riflettere sui suoi continui spostamenti dell'ordine morale che vige nella società contemporanea, ma mai aveva raggiunto un livello di profondità simile. Colpisce la critica neanche troppo nascosta della sanità e della giustizia nei confronti della vicenda. Non c'è giusto e sbagliato, normalità e follia, tutto è rimescolato. Chi ha ragione? tutti e nessuno. Che Benigno abbia trovato un senso della propria esistenza oppure si è comportato in modo grave non possiamo dirlo, ciò che invece è certo è che non è riuscito a resistere alla situazione che s'è creata in seguito al suo gesto.
E forse prima di tirare in ballo l'etica in modo superficiale e ridicolo (come soprattutto fà la chiesa..) la prossima volta possiamo rifletterci prima sù per un pò.
Al di là di questo, c'è il rapporto "con lei" che colpisce e entusiasma.

Anche se naturalmente non influisce sulla mia valutazione finale, personalmente ho trovato frammenti autobiografici in questo film e nel precedente. E per questo li amo ancora di più.

corry  @  21/12/2005 22:32:51
   10 / 10
film stupendo , il migliore in assoluto di almodovar !

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  29/11/2005 10:29:52
   9 / 10
Lirico, gentile e struggente.
Il miglior film di Almodovar, anche più bello di "Tutto su mia madre".
Un capolavoro lontano dallo stile caciarone del regista spagnolo, che gira un'opera complessa in modo asciutto e maturo.
La media non rende giustizia ad un'opera che merita sicuramente una considerazione maggiore e magari una seconda visione per apprezzarne a pieno le sfumature.
Bellissimo il finale.

Giulio R C  @  24/10/2005 20:25:43
   7 / 10
Uno dei migliori film di Almodovar. Bravi gli interpreti e una storia davvero emozionante.

lord vampire  @  18/10/2005 12:49:56
   9 / 10
eccellente in tutto come sempre i suoi film

volubilis  @  05/10/2005 14:05:00
   7 / 10
Come sempre personale, e passionale, l'approccio di Almodovar alle cose della vita.... per questo val la pena di rischiare di vedere i suoi film. C'è un momento di assoluta bellezza, quando cantano la serenata

Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  01/09/2005 00:28:58
   8 / 10
Beh, niente da dire. Gran film. Mi ero immaginato tutt'altro genere. Molto più parlato. Molto più lento. Molto più filosofico ed etico. Niente di tutto cio'. E' quasi più avvincente di un film Poliziesco. Con tutte le note però classiche di Almodovar. Bene i protagonisti. Davvero bene. Trama assolutamente inedita. Sceneggiatura ovviamente ottima.
Trasuda originalità, sentimento e colore.

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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