american beauty (1999)

rivisto a distanza di anni, risulta sempre affasciante e attuale.
tragico e malinconico affresco della società americana, laddove il sogno americano deve essere vissuto a tutti i costi, tutti devono conformarsi allo standard dei connazionali e contribuire in tutti i modi alla costruzione dell'immagine della famiglia felice. la pressione sull'individuo apre delle crepe dove si insinuano timori e paure, la voglia di evadere, liberarsi dall'opprimente peso dell'immagine che si è costretti a portare. vacillano le flebili certezze e tutto si dossolve. il crollo del castello di sabbia al primo alito di vento.

Memorabile interpretazione del grande Kevin Spacey in una sceneggiatura malinconica e drammatica al punto giusto. Ottima la regia e tutti gli attori principali notevolmente coinvolti nei loro personaggi. Fotografia sempre precisa e puntuale con una colonna sonora adattissima all'incipit della storia. Per me un capolavoro....

SPOILER

Film poetico, con attori bravissimi, dove spicca uno straordinario Kevin Spacey.
Questa commedia drammatica mi è piaciuta veramente tanto, perchè è profonda, divertente e intelligente.
Bellissima anche la fotografia e la sceneggiatura. Però il finale non mi ha fatto impazzire. CONSIGLIATO!!!

Mio Dio...come si fa a non definirlo un capolavoro??!!Considerando il genere a cui appartiene,la commedia drammatica,lo è eccome.Un film che scorre via in maniera estremamente coinvolgente,grazie sia a uno straordinario Spacey e una bellissima sceneggiatura fatta di tematiche e personaggi tutti interessantissimi e ben intrecciati e trattati in maniera mai banale....anche quelli in apparenza più comici.Insomma..a parer mio un film al quale non manca davveor nulla...e che lascia soddisfatti.Oscar meritatissimi tutti e 5!

Kevin Spacey fantastico il film ti prende una tragicommedia ben fatta

Da quando è diventata una moda parlar male di "American Beauty"? Io mi dissocio, l'ho adorato dal primo momento. Col senno di poi, alla luce delle opere successive, si capisce quanto l'esordiente Mendes avesse le idee chiare sullo spirito corrosivo con cui distruggere accuratamente ciò che restava del sogno americano, affidando la parte del leone ad un personaggio limite in cui si proiettavano tutte le ipocrisie e le insoddisfazione represse destinate ad esplodere violentemente.
Qui l'ago della disperazione è Lester Burnham, succssivamente sarà la Kate Winslet di "Revolutionary road".
Storie di mostruosa ed ordinaria (a)normalità si intrecciano in una splendida sceneggiatura a più voci (firmata Alan Ball, il creatore di "Six feet under") in cui anche i luoghi comuni, in quanto forme del reale, trovano una loro impeccabile funzionalità. La regia unisce il citazionismo 'old fashion' ad uno stile visivo che ha segnato l'immaginario del nuovo millennio, anche grazie all'incantevole fotografia di quel genio che fu Conrad Hall ed alla preziosa colonna sonora di Thomas Newman. E poi c'è un cast di attori spettacolari, ovviamente gli immensi Spacey e Bening in testa a tutti, ogni lode sarebbe incapace a definirne la bravura sovrumana.
Un grandissimo film, a distanza di anni conserva ancora tutto il suo veleno.

Mi unisco (in parte) alle critiche dei detrattori del film, ma non mi sento in ogni caso di bocciarlo. Se qualcuno mi chiedesse che significato ti ha trasmesso, risponderei "che l'apparenza inganna", e basta. In poche parole, si tratta di un ritratto della fine del "sogno americano" agrodolce ma furbo, ricco di eccessivi simbolismi, di dialoghi divisi tra l'intelligente e il banale, e di personaggi sopra le righe.
Tuttavia non mi è dispiaciuto affatto. Le crisi che colpiscono i singoli individui sono vere e credibili (chiunque volendo si può riconoscere nelle loro vite semplici e poco appaganti... certo, poi tutto viene ingigantito per fare spettacolo, ma vabè), la storia e il gioco di equivoci che si viene a creare tengono botta fino alla fine, il ritmo non cala mai, e gli attori sono decisamente bravi (Kevin Spacey su tutti).
Prima di guardarlo non avevo proprio idea dell'effetto che avrebbe avuto su di me (troppi apprezzamenti e troppe critiche allo stesso tempo), perciò l'ho visionato con il pretesto di non averne mai sentito parlare prima; ed è stato meglio così, niente aspettative. In questo modo, non mi ha nè deluso nè rapito... semplicemente, l'ho trovato piacevole da seguire dall'inizio alla fine (malgrado la vena finto-anarchica che si porta dietro). In definitiva, un buon film che vale sicuramente una visione; anche se è stato premiato con quattro Oscar di troppo.

quando ho finito di vedere questo film, ho capito tutto.....la mia conclusione è stata: "Bene...per vincere 5 premi Oscar, stava gareggiando da solo!!" nulla di innovativo, niente di che... se non ci fosse stato Kevin Spacey con la sua ottima performance questo film avrebbe vinto una cesta di banane!

No, non arrivo neanche al 6.
Volevo dargli sei, ma sarebbe equivalso a riconoscere la grandezza di un film a cui sono arrivati i 4 premi Oscar più ignobili della storia. Sì perché è per Kevin Spacey che sto film sembra tutto sto capolavoro. Kevin Spacey è qualcosa di stante a sé rispetto al vuoto baraccone di personaggini insulsi (e di attori insulsi) che lo circonda con fracasso per tutta l'enorme durata del film. Kevin Spacey è uno degli attori più grandi della storia del cinema e il fatto che riesca a tirare fuori un'interpretazione del genere da un personaggio così scritto male ha del miracoloso.
Ma passiamo al film (oddio). Il solito filmetto di Sam Mendes (che comunque apprezzo) che narra un'America ipocrita, disagiata e fermentante nei suoi tentativi di uscire dalla palude di grigiore esistenziale che la attanaglia. E questo poiché è una cultura votata al materialismo e al vuoto piacere da fast-food. E quindi? E poi? Ok, di film così in giro ce ne sono a bizzeffe. Quello che detesto dei film americani è l'impostazione sempre uguale del complesso contenutistico: musichette evocative. Voce fuori campo che annuncia la propria imminente dipartita. Storiella che vorrebbe insegnare o semplicemente mostrare una morale accettabile? Mi dispiace fanno cilecca entrambe. Qualche *****tta (ci sta sempre bene). Qualche dialogo interessante. Una sportina che vola da cui ricaviamo la Bellezza, la Spiritualità e la Vita. Ah! Ma aspetta! Non sarà che il regista vuole giocare con la vacuità della metafora-sportina per indicare che questi vuoti e falsi personaggi hanno un concetto di bellezza sbagliato? E Mendes col suo cinema ce l'ha giusto? No.
Questo è un film scritto a tavolino per fare una montagna di soldi e per fare incetta di premi. E la cosa per cui più lo amo è che ha fregato un pubblico anche colto e solitamente intelligente. Grande Sam, Grazie Ball.
American Beauty è la storia del cinema da baraccone, è la storia di una sportina vuota e inutile che vola per aria senza senso, come per aria e senza senso sono tutti i dialoghi e gli eventi di questo film. La storia che tristemente gli americani cercano di spiegare da qualche decennio, ma di cui ormai non frega niente a nessuno. La storia del "grande ieri" americano di cui parla Guccini. La storia del perché ora si parla di "americanate" e non di Billy Wilder, Howard Hawks e Orson Welles. La storia dei film senza arte, senza parte, e senza midollo. La storia di un nulla, dietro un nulla, annacquato e allungato con nulla.

Film descrittivo del falso ideale di bellezza americana tramite forzate caratterizzazioni di figure retoriche: l'adolescente che non trova punti d'incontro con i genitori, il padre di famiglia apatico che si ritrova senza accorgersene a vivere una vita priva di stimoli, etc. Si tratta di una pellicola priva di eleganza che non lascia nulla all'arguzia dello spettatore, che ti dice cosa devi provare perché e quando senza lasciare in te un minimo di stimolo introspettivo tanto sono esplicite le condizioni dei personaggi. Si può considerare un facile approccio al cinema più "imperniato" per chi non è solito del genere. Ottima la colonna sonora e l'interpretazione di Spacey ma , nonostante questo, per me, non puo' arrivare alla sufficienza.

film originale,poetico e con uno spacey da favola...
fotografia bellissima e storia perfetta...
finale senza fiato...
uno dei più bei film drammatici che abbia mai visto

per chi vuole usare la testa e provare delle emozioni.
Fantastico.

Davvero un film bellissimo, da vedere.

bellissimo

Bellissimo e come sempre un bravissimo Kevin Spacey. Da vedere.

La bellezza americana è la patina che la pellicola in questione ama ritrovare nei suoi picchi d'ispirazione, o meglio "d'isperazione" retorica......non l'immagine di cui si fregia(va) il "sogno americano", che il film vorrebbe trasgredire e che è ben lungi dall'essere colpita, sfregiata, minimamente posta in questione. American Beauty, nella sua furbizia più o meno subliminale e assoluta non attendibilità, finisce col diventare davvero un'opera sull'ipocrisia e la crisi di una società, al caro prezzo di esserne contagiata e deturpata .

Questo è stato un film che mi ha colpito notevolmente.
Ho ripensato ad "American beauty" molto spesso dopo averlo visto perchè è un film che ti fa pensare molto.
Inizialmente è una commedia che sembra come tante altre...a parte l'inizio dove si vuol far credere che sia stato il ragazzo un pò "strano" ad uccidere il padre della famiglia.
All'inizio già sappiamo che il protagonista morirà a breve...un pò come nel film "Amore e Guerra" di Woody Allen.
Sembra tutto così scontato e banale ma poi finisce per trasformarsi in un vero e proprio capolavoro.
Si scopre che in realtà il ragazzo apparentemente "strano" è dotato di una enorme sensibilità dovuta alla rigidità con la quale è stato cresciuto da suo padre. Questo ragazzo va in giro filmando cose e persone (al limite del rispetto della privacy altrui) ma non è un cattivo,anzi.
La moglie del protagonista è la tipica donna stanca della quotidianità e un pò easurita che si innamora di un uomo affascinante che in realtà stava con lei solo per divertimento.
Un personaggio molto misterioso,forse quello che mi ha colpito di più è la madre del ragazzo,la moglie dell'ex marines che ha dei problemi mentali...non viene dedicato il giusto spazio secondo me a questo personaggiod avvero interessante,per esempio sarebbe stato bello scoprire il perchè di questo suo comportamento,di questa sua tristezza.

Il finale poi è sorprendente.
Ho vissuto quei momenti del finale con un ansia incredibile perchè questo film mi ha davvero catturato.
Stavo lì a cheidermi chi potesse uccidere il protagonista,ad un certo punto sono arrivata a pensare che potesse essere la sua stessa moglie in preda a una crisi di nervi e infatti si vedeva lei in auto con una pistola.
Poi però ho capito che non era lei perchè nel momento dello sparo lui stava guardando con affetto una foto della sua famiglia.
Poi si è anche capito che in realtà la donna voleva bene al marito,e secondo me il gesto di portare la pistola dentro casa era solo per riporla nell'armadio,secondo me lei aveva pensato al suicidio e non aveva intensione di uccidere il marito.

L'assassino è l'ex marines.
Ma perchè??
Sono stata a rifletterci perchè apparentemente non c'era un motivo vero e proprio visto che alla fine aveva scoperto che non aveva avuto rapporti con il figlio.
Sono arrivata a pensare che l'ex marines reprimesse un suo istinto omosessuale infatti ad un certo punto si vede lui che bacia il protagonista in garage,mentre piove ma viene rifiutato.
Secondo me in quel momento gli deve essere scattato qualcosa nella testa,la sua omosessualità era chiara e ha capito che doveva uccidere la persona che in realtà desiderava e che aveva fatto capire a se stesso la sua natura omosessuale che aveva represso per così tanti anni.

Con questo ho capito che questo film vuoel parlare implicitamente dell'omosessualità,anzi,dell'omofobia che rappresenta una omosessualità repressa.

Film profondo che a mio modesto parere ha meritato tutti i premi ricevuti.
è un film che parla di una famiglia normale,il problema è che spesso è proprio la normalità a farci paura...
Gli attori sono stati tutti molto bravi,soprattutto quelli maschili.

"American Beauty" è un ritratto quasi corale di più generazioni messe a confronto, strutturato su personaggi un po' scontati, ma riscattati da un'ottima interpretazione e da un intento caricaturale. Quello di Kevin Spacey è stato l'Oscar più meritato dei cinque che ha ricevuto.
Bel film.

Personaggi così finti da sembrare (involontariamente) caricaturali, addirittura dovremmo provare ammirazione per il ragazzo pazzoide che riprende di nascosto i vicini mentre si spogliano, sì perchè quella di filmare ogni cosa è espressione di rara sensibilità. Perchè il nostro Ricky non è morboso, è solo "curioso".


SPOILER

Un grande capolavoro che colpisce al cuore per il suo forte impatto visivo. 5 oscar meritati soprattutto quelli come miglior film, miglior regia e alla prova di Spacey. Da notare una splendida fotografia.

un film bellissimo...pieno di equivoci, di stranezze..ma quello che lo rende incredibile è il finale.............

SPOILER

sicuramente un bel film tra commedia e drammatico, affascina in vari frangenti, anche se stanca un po' sulla trequarti, per riprendersi sul finale. I 5 oscar sono un po' tanti per quello che è un film godibilissimo e satirico, ma i capolavori sono altri. Comunque valido.

Come da voto

Come al solito Kevin Spacey nel cast è sinonimo di gran film! una delle sue migliori interpretazioni,uno di quei film che rivedo volentieri senza che mi annoi mai...

Capolavoro! una rappresentazione fantastica della famiglia medio-borghese americana, trattana con irriverenza e in modo sferzante. All'apparenza semplice commedia, in profondità uno spaccato della società che ci fa pensare. Bellissimo il monologo finale, grandissimo Kevin Spacey..

Intenso spaccato dell'America degli anni '90, con tutte le contraddizioni, paure, perversioni, razzismi e manie che la rendono materia di studio cinematografico per questo eccellente sociologo mancato che è Mendes.
Spacey conquista un Oscar strameritato, così come per gli altri, ma è curioso e grottesco vedere come l'America abbia sostanzialmente osannato colui che ne ha ingratamente messo a nudo i vizi e le deviazioni.
Potere del cinema, quello vero

KEVIN SPACEY esagerato!! un film che mi è sempre piaciuto, realtà sempre attuale della famiglia americana e tanto più della società che ne consegue. Crudo nel suo realismo, un finale toccante che ci stava e che fa apprezzare il film a un pubblico più ampio, non un capolavoro ma quasi comunque.

Curioso, piacevole, intrigante. Spacey veramente ottimo, se vi piace il genere o vi incuriosisce la trama, guardatelo.

film carino , particolare ... direi "intrigante " !!

Wow... Ho passato 2 ore con un sorrisetto ebete davanti allo schermo! Questi per me sono i capolavori! I film che ti tengono impallato dall inizio alla fine, dialoghi avvincenti e recitazioni superbe!
Un Kevin Spacey nel massimo della sua forma con un Oscar che non è meritato ma di più!

Quante volte mi sono sentito oppresso come il personaggio in questione, Lester, un uomo stanco della monotonia di casa e delle persone che ha fianco e rivolta il tutto... E tutto grazie al fascino di una ragazzina che risveglia in lui un uomo vero! Un uomo con i controco.glioni!!!

Stupendo!

Film furbetto, accattivante, che strizza l'occhio all'intellighenzia per poi essere un prodotto di intrattenimento; film in equilibrio fra la commedia, il dramma, il macabro, la critica di costume... Tutte queste cose e altre ancora è 'American Beauty', ma è anche un film bellissimo.
Il fatto di essere furbo e cercare di abbracciare più generi e più pubblico non è necessariamente un difetto, quando le proporzioni vengono mantenute in solido equilibrio. Viene ritratta la provincia americana e la media classe borghese con i propri problemi, le proprie ansie e la normale voglia di rendere la propria vita migliore. E' ovvio che i problemi, le ansie e le aspirazioni di suddetta classe sono universali; è altrettanto ovvio che i personaggi rappresentati (e tutti interpretati magnificamente) appaiano come dei pazzi schizzati. L'unico che in tutto questo marasma mantiene una certa lucidità è proprio il ragazzino spacciatore figlio dei vicini che viene da tutti considerato uno psicopatico. Nella follia collettiva è chiaro che chi riesce a crearsi delle barriere di difesa e arginare lucidamente la pazzia degli altri venga considerato uno spostato. Mi chiedo quanto ci sia di noi in quei personaggi: la paura di invecchiare, la sensazione di aver sbagliato tutto e di aver buttato via la propria vita, la paura dell'incertezza (economica, affettiva, famigliare...), la brama sfrenata di successo che addormenta ogni altra pulsione, la necessità di ordinare e incasellare la propria vita e quella di chi ci sta accanto in modo da aver tutto sotto controllo, il terrore di essere una/o qualunque... si potrebbe andare avanti all'infinito. Alla fine il raggio di speranza viene incarnato dalla fuga dei due ragazzini che vanno verso il futuro, verso un domani pieno di incertezza ma tutto nelle loro mani. Il fallimento di una generazione che non ha saputo dare modelli solidi ai propri figli? Il fallimento storico di una classe sociale? L'ipocrisia che sta alla base delle convenzioni e delle facciate che costituiscono l'ossatura dell'ordinamento che conosciamo? Certo, tutto questo è 'American Beauty'... Si può solo sperare che la generazione successiva sia diversa dalla precedente (è dai tempi di Seneca che si auspica questo, e si continuerà ad auspicare sin che la terra darà abbastanza calore da poterci vivere...); si tratta quindi di una storia senza tempo che, comunque, porta un messaggio positivo: per quanto possa essere stata bizzarra, corta, piena di mer.da la propria vita, possiamo/dobbiamo esserne contenti... è l'unica che abbiamo, godiamocela fin quando c'è assaporandone ogni istante. Se la tragedia ci insegna qualcosa è che anche nei momenti più bui e tremendi vi è sempre un lato ironico!

Spettacoloso affresco di quella presunta normalità che in realtà nasconde infinite ombre. Fantastico

La cosa migliore di questo film è la scelta degli attori-attrici che sono perfetti nel loro ruolo. Quella più sorprendente, almeno che ciò che mi riguarda, è che solitamente ci si identifica con uno dei personaggi di un film - quello, non a caso, per cui si prova più simpatia o compassione - , qui invece mi sono rispecchiato in diversi aspetti dell'uno o dell'altro personaggio. Il che vuol dire, almeno credo, che il regista è stato abile a mostrare la complessità delle molte sfaccettature che si possono riscontrare in ciascuno di noi. Reale, soffocante sotto alcuni aspetti, furbo se volete, ma comunque da vedere.

L'ho visto x la prima volta solo 1anno e mezzo fa, dopo che tutti mi dicevano che era magnifico...beh avevano ragione, un CAPOLAVORO, mi è piaciuto un casino e poi Kevin Spacey è uno dei miei attori preferiti

SPOILER

Film veramente bello e ben fatto, scorre molto bene per tutta la durata senza mai annoiare, ottimo come al solito Kevin Spacey, voto recensione inspiegabile , solo 7 mi sembra troppo basso.

SPOILER

Ottima la recensione presente!
Film furbo e fintamente trasgressivo. Buono per intrattenere, simpatico e non stupido ma distantissimo dal potersi definire un capolavoro.

Buon film, anche se forse sopravvalutato, come succede per molti film che fanno incetta di oscar (vedi "The Hurt Locker"). Personaggi un po' troppo stereotipati, che comunque sono passabili grazie alle ottime interpretazioni di un po' tutto il cast. La regia è ottima e la scorrevolezza è buona.
Come già detto: buon film ma non un capolavoro!

Con cinque premi oscar vinti "American Beauty" è divenuto nel corso del tempo un film, cinematograficamente parlando, "prezioso" e metaforico.
Ma a distanza di oltre un decennio forse è opportuno scorticare la corteccia fastosa e di blasone che avvolge questa pellicola di Mendes.
Prima di tutto, comunque, vanno riconosciuti svariati meriti alla regia per aver confezionato un film davvero poco ordinario che bene o male un certo effetto fa, in tutto ciò grandi meriti al lavoro musicale che incide dannatamente, dalla prima scena, fino alla fine.
Le problematiche e i nei in "American Beauty" iniziano a prender forma dalla sceneggiatura.
E paradossalmente è proprio la sceneggiatura che ha mandato in farneticazione la massa, praticamente la storia, le dinamiche e i personaggi dal pubblico medio sono stati apprezzati in modo altamente robusto.

Ma esaminiamo la cosa con calma…

"American Beauty" anzitutto ha un grosso difetto, il discorso potrebbe esser persino soggettivo, quello di non incarnare mai, in modo concreto, un genere.
Dunque si sbalza frequentemente fra il drammatico alla commedia, passando (addirittura) in alcuni momenti al thriller, il tutto intriso in un alone semiserio con pillole di ironia nera e di integrale delirio.
Da ciò emerge una pellicola confusa e lunatica che non riesce a farsi prender sul serio, e quando la regia forza con la drammaticità il tutto scade in un presunto e giustificato clima parodistico.
Proseguendo il discorso circa la sceneggiatura da criticare perennemente una anomala e azzardata caratterizzazione psicologica dei vari personaggi, insomma tutti forzati ed enfatizzati, quelli, come il ragazzo della figlia di Lester, un po' più "reali" sono intrappolati su un improbabile sfondo di ermetismo e chiusura mentale.

"American Beauty" invece, sul piano tecnico, riscontra le maggiori positività con una buona regia, con delle buone sequenze raffinate e colorate (con il rosso in pole position); scene che allegate a delle buone musiche ridestano il consenso dello spettatore.

Metafora, denuncia e paradosso
Sono tre cose che condizionano il film di Mendes, è facile percepire per accentuati sprazzi la vena ironica e dissacrante che avvolge "American Beauty", il messaggio è chiaro, il sistema, la società, la famiglia occidentale è derisa nel suo falso perfezionismo, nella sua sfacciata retorica; sequenze come quella dei gay, rappresentano a grossa voce allegorie, metafore circa il comportamento e l'ipocrisia americana affossata nel perbenismo, allo stesso tempo il tutto cade in questioni spiccatamente paradossali.
La denuncia non manca è si carpisce in diverse episodi, tirati in ballo, in modo non diretto, problemi (grossi) come la pedofilia, passando per la droga.

Questo mosaico pseudo sociale, politico è colmo, a giudizio Personale, di una demagogia tremenda e di un'astuzia rilevante, che porta il film a sfalsare il fantomatico galateo comportamentale screditando persino la famiglia.
Famiglia ed affetti poi tirati in ballo, in modo commovente nel finale, mica ingenuo il regista; pellicola che fa un grosso giro di aneddoti e paroloni, pellicola che alza una nebbia fitta di presunte denuncie facendosi forza su concetti particolari ed astrusi circa la bellezza (guarda da vicino), il senso della vita, tutto abbozzato, tutto ambiguo, interpretazioni al pubblico. Regia furba, ma anche questo, nel mondo del Cinema vale.

sicuramente un buonissimo film, ma non un capolavoro, anche se un Kevin Spacey del genere è veramente mostruoso.
un po' stereotipato e con troppa carne al fuoco, ma comunque godibile e incisivo, sia nelle parti drammatiche che in quelle più leggere.

Mezzo voto in più per la commovente scena finale..Film bellissimo,un dramma che fa anche sorridere in certi momenti,un inno alla vita alla fine nel monologo di Spacey..A proposito di Spacey, Oscar assolutamente meritato,un'interpretazione come solo lui sa fare:uno spaccato della nostra società,io non credo della società americana ma della nostra società in generale,in cui la gente si ama e si odia,in cui la gente cerca di tirare avanti come meglio può,anche se a volte non è moralmente giusto..La vita va vissuta nel modo migliore possibile,perlomeno nel modo in cui ognuno di noi ritiene il migliore possibile

decisamente sopravvalutato. se non avesse vinto questa valanga di oscar e non avesse avuto una media cosi alta sicuramente ci sarebbero state, da parte mia meno aspettative. qui mi trovo davanti sicuramente un bel film da guardare , un bravo spacey che solo con lo sguardo ti fa capire tutto , ma sinceramente niente di piu.

Decisamente sopravvalutato

5 oscar non li vale, ma è comunque un film discreto. forse vuol piacere a tutti i costi (e di stereotipi ce ne sono in effetti) però non lo casserei del tutto, anzi. in certe scene è sicuramente ben riuscito. Povera Mena Suvari, che dopo questo film non ha combinato niente...

Dal drammatico al comico e viceversa, American Beauty segna uno degli esordi più folgoranti di Hollywood, una maledizione che Mendes si porterà per l'intera sua carriera; regista che ha del talento, un dono che ha dimostrato di averlo non solo in questo film. 8/8.5

5 Oscar sono un'esagerazione per un film che, proponendosi come sferzante satira sociale, non riesce a segnare più punti di un qualsiasi episodio dei Simpson.
Personaggi tagliati con l'accetta, monolitici nelle proprie maschere, rendono difficilmente apprezzabile gran parte delle due ore di durata. Cresce e si salva nel finale

Non vale 5 premi oscar, l'unico meritato è per Kevin Spacey. E' comunque un film interessante e divertente, ma gli preferisco Revolutionary Road che tratta lo stesso tema.

Ottimo Spacey!

SPOILER

Ti colpisce. Forse perchè non ti aspetteresti da Hollywood un film del genere. E' un fattore positivo, intendiamoci, delle pacchianate solo apparenza ci siamo veramente stufati.
Un film in bilico tra l'ironia e il drammatico, perso probabilmente nell'unicità che questa sua posizione gli garantisce. Alcuni passaggi sono di un'intensità disarmante, sia quelli più divertenti che i più drammatici, non lasciano indifferenti e portano a riflettere; su cosa poi, non ha importanza.
Il cast è eccellente, ogni attore è funzionale alla storia, ed è ovvio che è stato scelto per determinate ragioni. Spicca ovviamente Kevin Spacey in una fenomenale interpretazione, giustamente premiata con l'oscar. Belle le musiche e fantastica la fotografia, regala quel tocco di stile in più.
Da vedere e rivedere, magari confrontandosi con altri. Questo film lo permette, e si sa, dove c'è confronto c'è cultura.

proprio un bel film,ottima interpretazione di spacey

American beauty è un film eccezzionale. In un America che sta rotolonado verso l'inferno, arida di valori e colma di contraddizioni ed ipocrisie, il paradosso è che una coppia di omosessuali è l'unica ad essere felice....
Il film è un mix di ironia, cinismo e drammaticità.
Da vedere e rivedere!!!!

Un film che mi ha colpito non poco. Molto forte, intenso ed emozionate. Tragi-comico quasi. Profondo. E' proprio vero che le apparenze ingannano. Interpretazioni eccezionali, grande regia, sublime fotografia e bella colonna sonora. Capolavoro.

ottimo esordio per sam mendes. il film inizialmente pare una commedia banale e stereotipata, ma dopo 10 minuti si cambia idea.
é molto coinvolgente e ben strutturato, la regia è ottima, la sceneggiatura è una delle migliori che ho mai visto, e kevin spacey è veramente immenso, e anche gli altri membri del cast, quali thora birch e mena suvari, seppure non ai suoi livelli, fanno un' ottima interpretazione.
pecca solo un po' nel finale, bello e poetico ma malamente spiegato, e forse un po' troppo amaro.
impressione che meritasse qualche oscar ma non tutti quelli che ha preso, non so quali fossero gli altri film in concorso.

Era il mio film preferito fino ai 16-17 anni. A metà strada tra il cinema hollywoodiano(quello di classe che sia chiaro) e un certo cinema grottesco d'autore, è forse un pò troppo patetico(nell'accezione positiva del termine) ma riesce a tenere lontani falsi buonismi e melensità varie. Spacey dà la sua migliore prova(oscar strameritato), tutti gli altri attori bravi. Trama interessante. Se non fosse per quei tratti tipicamente hollywoodiani sarebbe un capolavoro assoluto. In ogni caso un grandissimo film. Mezzo voto in più per il fatto che ci sono affezionato e anche poichè l'ho visto innumerevoli volte.

Tra il grottesco e il drammatico. Un film che sembra ciò che non è. Evolve continuamente in situazioni diverse con protagonisti diversi. Molte storie che si intrecciano lo stretto necessario per farne risaltare le contrapposizioni. Trasmette una felicità disarmante.

Il bello americano non è altro che una subdola facciata di ipocrisia, una maschera che cela pochezza interiore e folli solitudini. Dialoghi studiati astutamente e personaggi, sebbene stereotipati, caratterizzati più che bene. Ottimo Spacey

Descrizione brillante della caduta dell'uomo moderno, del suo fallimento...solo la bellezza potrà salvarci.

Ritratto crudo e attuale, seppure volutamente esasperato, dell'America e non solo di oggi, dove la società arriva persino a far scindere dalla propria stessa personalità, e chi sta attorno non si sai mai cosa faccia o cosa pensi. Colonna sonora emozionante, film emozionante, Spacey emozionante. American beauty è come un quadro capace di emozionare e affliggere allo stesso tempo, e i nostri occhi non saranno più gli stessi dopo averlo guardato da vicino.

Commedia geniale,c'è tutta la tragedia della modernità.

Uno degli esordi più folgoranti della storia del Cinema quello di Sam Mendes e di Alan Ball.
Il fatto che American Beauty divida ancora oggi il pubblico dopo undici anni è sinonimo della sua particolarità e unicità.
La sceneggiatura di Alan Ball,anche lui come il regista alla sua prima esperienza cinematografica,è meravigliosa ma allo stesso tempo ogni singola scena è studiata per dire o mostrare qualcosa e in questo si perde un tantino di spontaneità che può irritare qualcuno (il sacchetto di carta che si muove nel vento,ad esempio).
D'altro canto questo capolavoro è anche una perla unica: il tono del film ha le situazioni e i toni di una commedia ma anche di un dramma,ma riesce a non essere nessuno dei due generi intessendo cosi una visione d'insieme alla tipica famiglia americana.
Tanto esagerato e surreale nelle sue componenti,da essere anche incredibilmente reale e doloroso.

Sono personaggi tipicamente americani, persone nevrotiche,represse,infelici.
Ai limiti del macchiettistico e dello stereotipo come nel caso dell'ex colonnello dei marines omofobo (e omosessuale represso). Che inseguono dei desideri tentando di tornare inutilmente giovani,ritrovandosi patetici (i genitori),che cercano una via d'uscita amandosi pur nelle loro diversità e nei problemi che derivano dalle loro famiglie (i figli).

è un America che rispecchia quella reale in maniera feroce: un'America ipocrita e di facciata,un piatto all'apparenza bellissimo ma che se lo volti ha una svastica,una scatola innocua che nasconde dell'erba,pistole bene ordinate in fila,violenza improvvisa.
Allora non è una esagerazione se i protagonisti della vicenda si innamorano solo di riflessi e di sogni: se un sacchetto di plastica senza vita può essere il massimo della bellezza,se un corpo morto di piccione o di uomo scatena il senso del bello,se una telecamera ci regala i riflessi di una realtà che ci sfugge troppo spesso.
Sono oggetti e cose senza anima,che recano solo tracce di una vita precedente ma che riescono ad essere più affascinanti di ogni altra cosa. è bello perché non c'è più nulla,se non la traccia.

Il protagonista,Lester,è l'unico che vuole e riesce ad essere sè stesso anche con gli altri sin dall'inizio,che tenta di riprendersi la sua vita. Non c'è da meravigliarsi se il simbolo della purezza che sogna per tutta la vicenda alla fine si rivela tale e lui non può prenderlo: è troppo,scoprire che il sogno è casto e pulito come lo immaginavamo. Non possiamo contaminarlo. C'è troppa bellezza,un giorno ce ne accorgeremo.
Lester si riprende la sua vita e come da regola deve pagare.

Regia eccezionale,ma attori colossali. Annette Bening forse pure troppo eccessiva,il suo doppiaggio non l'aiuta. I giovani sono eccezionali. Kevin Spacey semplicemente immenso,è l'unico che riesce ad interpretare il suo ruolo con un equilibrio tra paradossale e reale.
Colonna sonora splendida per un film che rimane sottopelle,che non si dimentica.

La Coca-Cola riprese l'immagine di Mena Suvari tra le rose,simbolo della purezza: esatto,è proprio quello il senso. Un'america buttata tra le rose rosse,invitante e finta. La Coca-Cola è uno dei petali che copre la Suvari.

Spacey dice cose talmente semplici nel suo monologo finale (bravissimo il doppiatore) che ha ragione.
Sta a noi volere guardare da vicino,sempre più da vicino,tanto da vicino che poi vogliamo allontanarcene. La bellezza,è vero,è dappertutto,pure in questo capolavoro.

Bellissimo. Esprime l'ipocrisia della società come pochi altri film. I personaggi sono profondi, difficile non entrare in empatia con loro.

Davvero molto bello e profondo. Niente è come sembra. Kevin Spacey Eccezionale.

Autentico capolavoro. Storia, personaggi, dialoghi, messaggio, regia e recitazione, tutto al massimo livello. Un film che fa riflettere e migliora chi lo guarda veramente.

C'è così tanta bellezza in questo film, che non riesco ad accettarla. Il mio cuore sta per franare...

Film unico nel suo genere. Riesce a creare un'atmosfera di "tragica ironia" superlativa. Lo amo.

P.S. Kevin Spacey è incommensurabile

Peter Griffin (vedendo il video della busta che svolazza) :-Oh guarda, sta danzando per me! E' come una forza incredibilmente benevola che mi vuole far sapere che non c'è nulla di cui aver paura...A volte c'è tanta di quella bellezza nel mondo che il cuore pare dovermi scoppiare!-
Dìo, sopra una nuvola, infuriato :-E' solo una cartaccia che vola nel vento! Hai una vaga idea di quanto sia complicato il tuo sistema circolatorio??-

L'american dream è stato distrutto già parecchio tempo fa. Ottime musiche ed uno Spacey fenomenale.
Buon film ma un tantino sopravvalutato. Si consiglia a proposito la perfetta recensione di Cagliostro.

5 statuette mi sembrano addirittura poche per questo esordio di Mendes che in futuro ci regalerà anche "Era mio padre" e "Revolutionary Road".
Si tratta di uomo che ha visto scivolare la sua vita tra le dita e cerca di riprenderla in mano svegliandosi da un lungo letargo. Di una donna assetata di fama e di successo e di un adolscente tipo, con tanta confusione nella testa.
Tanti,troppi significati in questo film:
-la bellezza del mondo
-il desiderio ossessivo di qualcosa
-lo scoprire che non è oro tutto ciò che luccica
-che odiamo quello che vorremmo essere
-che tutti in fondo abbiamo paura

Ce ne sarebbero molti altri ma mi voglio fermare per passare a cose tecniche.
Cioè..avete visto la sceneggiatura e il cast?? Spacey dovrebbe prendere ogni anno l'Oscar anche se non fa film! E' un grandissimo. Superlativi anche tutti gli altri con una menzione speciale per Gallagher.
SPETTACOLARE. DA VEDERE...IMMEDIATAMENTE SE NON L'AVETE ANCORA FATTO!!

SPOILER

questo film mi ha lasciata.. senza parole... un film abbastanza unico nel suo genere, da vedere!

Imprevedibile film dal titolo emblematico, è uno di quei film che dopo averlo visto ti rileggi il titolo e pensi che al di là che ci sia scritto doveva per forza chiamarsi così. Io devo dire che riesco con difficoltà ad apprezzare la cosidetta '"American Beauty", che è la stessa di Muccino nell'Ultimo Bacio e Baciami Ancora, di molti film di Woody Allen etc. etc., ma come Jane anch'io non riesco ad apprezzarla perché cerco nella bellezza un esmpio da seguire, un esempio che nessuno (e sottolineo nessuno...) di questi personaggi potrà mai darmi tuttavia penso che il titolo avvisi prontamente di cosa sta parlando.

Un film che se lo danno all'1 e 30 di notte su retequattro sicuramente il giorno dopo al lavoro non mi reggo in piedi!! Uno dei miei film preferiti...

Eccoci qua. Per chi segue i miei commenti ( i più recenti intendo, a quelli iniziali non do neanche peso...ero un abbastanza ignorante in merito, e continuo a mantenermi, seppur con buoni miglioramenti! :-) ), saprà che non sono dal 10 facile. Un film che non volevo nemmeno vedere, causa la mia insopportabile prevenzione, finisce col diventare il mio film preferito.
Un finale incommensurabilmente superbo, bellissimo.
Le fasi oniriche in cui si immerge il protagonista

SPOILER
valgono tantissimo, ma è l'insieme a essere davvero superlativo.
Uno Spacey immenso, una sceneggiatura allucinante, una regia magistrale.
Ma non solo: il film mi ha regalato bellissime emozioni...

SPOILER
Meritatissimi i 5 Oscar.
Insomma, un Capolavoro.

Un film che ho tremendamente adorato quando l'ho visto la prima volta. La storia narrata è coinvolgente psicologicamente incalzante.
La messa in scena ottima come la fotografia e la recitazione degl'interpreti.
Cosa dire la distruzione del sogno americano e della rotorica (solo per questo ha già l'approvazione della mia persona).
E' vero la figura del padre militare è eccessiva nella sua costruzione, troppo carica...
Gran film!

Non capisco ancora se sia un trattato sulla bellezza o piuttosto un racconto di formazione.

Ad ogni modo trovo esaltante il modo in cui il protagonista riesca a risvegliarsi dal proprio torpore. La biondina non e' il vero fine della rivoluzione che avviene nella sua vita ma piuttosto "il treno che fischia" e che lo fa destare di soprassalto. Infatti si vedra' nel finale come la ragazza sia stata un traguardo idealizzato, un ideale di riscossa verso cui muoversi,

SPOILER
Non e' che il protagonista sia una vera e propria "vittima" (aggettivo che ad un certo punto si trova prepotentemente nel film), o se non altro non merita una riscossa piu' degli altri. Certo, fa qualche passo per riconciliarsi con moglie e figlia, ma e' chiaro che alla fine non sia cosi' motivato.

Le altre storie fanno secondo me da corollario, e rappresentano un tentativo di trovare un equilibrio della propria vita; chi nel lavoro, chi cercando di sopravvivere ai propri padri. Nel primo caso si tratta di un approccio goffo e sbrigativo, ma poco remunerativo, mentre nel secondo caso l'appoggio di una seconda persona risulta fondamentale.

Il tema della "bellezza" viene a mio parere utilizzato come naturale spinta a vivere la propria vita pienamente, nel bene o nel male, facendo scelte che possono essere questionabili, ma sempre tenendo di mira il gusto per la vita.

SPOILER

Del resto bisogna anche essere coscienti di cosa la vita sia. Il ragazzo filma tutto con la sua telecamera, e interpreta le esperienze nel modo apparentemente corretto. Tuttavia si ripara dietro l'obiettivo e non viene mai toccato personalmente (negli affetti) dalla morte. Certo, la trova sempre interessante quando si tratti di elementi esterni, e la studia in modo quasi scientifico. Ma quando

SPOILER

Oscar meritatissimi.

Buona la storia, bravi gli attori (Spacey su tutti), bella la colonna sonora. Gli avrei dato un voto in più se non fosse per la figura del colonnello, retorica ed eccessivamente forzata.

Ruffianeria allo stato puro, tante pretese autoriali e poi si finisce per mostrare due ragazzini che si commuovono per un sacchetto di nylon mosso dal vento.
Mi spiace solo per Spacey, ottimo come sempre.

Consigliato per la sua originalità!
Veramente bello...si un pò strano...ma se non sei strano come fai ad essere originale?

davvero un bel film, forse costruito a tavolino ma costruito bene. i personaggi sembrano ben caratterizzati. merita la visione

Come sapientemente detto nella recensione, il tutto sembra davvero costruito a tavolino.
I personaggi risultano eccessivamente caricaturali per risultare reali o per dargli anche una piccola possibilità di redenzione.
I dialoghi pressochè scontati e di largo consumo.
Ciò nonostante la trama è ben elaborata e riesce ad incentivare e incuriosire lo spettatore a vedere piacevolmente il film fino al termine

Io non amo particolamente le commedie americane,ma con questo film credo che Mendes abbia fatto un autentico capolavoro, riuscendo ad amalgamare nello spaccato di vita di una normale(si fà per dire)famiglia americana,sarcasmo,odio ,follia,amore,cattiveria,bontà,drammaticità,debolezze dell'animo umano e tanto altro ancora.Gli attori gareggiano in bravura con un Kevin Spacey stratosferico...meritatissimi i 5 oscar. Poichè il film rasenta la perfezione non posso che votarlo con un 9,5......consigliatissimo!!!

Sono pochissimi i film degli ultimi 10 anni che si possono devinire capolavori e che rimarranno nella storia; questo è uno di quelli. Un film che fa riflette e carico di emozioni acompagnate da una solida sceneggiatura, un'ottima regia e un Kevin Spacey stratosferico.
5 statuette strameritate.

Un film meraviglioso, mi ha davvero colpito! In ogni momento mi attraversava una sottile angoscia che va in crescendo, si sente da subito che qualcosa destabilizza, qualcosa che riguarda nessuno in particolare, ma che si manifesta in ogni scena e in tutti i personaggi...Mai eccessivo, con uno dei finali più poetici e coinvolgenti cui abbia assistito.

Credevo di vedere una commedia ma invece mi sono trovato davanti a un film drammatico che si basa su vari personaggi della classe borghese con complesse personalità.
Il film scorre bene nel far vedere l'evoluzione caratteriale dei protagonisti e le loro vicende facendo notare i vizi delle cosidette "famiglie per bene" e la loro fragilità.
Un uomo stressato e depresso,una moglie nevrotica,una figlia insicura con un'amica libertina,un vicino intollerante e chiuso mentalmente e un giovane che..(beh il suo carattere è talmente strano che non so cosa dire).
Bel finale con alcuni colpi di scena.
Bravissimo Spacey