c'era una volta il west (1968)

E' senza dubbio il mancato capolavoro western di Sergio Leone. Il prodotto finale non ha saputo reggere il confronto con l'ambizione dell'intero progetto. Il film è senz'altro epico ma in vari punti arriva a sfiorare, quasi a toccare, il mare della noia. Però lasciatevi dire la verità: il film è degno di appartenere alla collana dei film di Leone. La colonna sonora indimenticabile di Morricone si sposa come meglio non può con le inquadrature del regista. Basta seguire i primi 10 minuti di apertura per percepire la mano del maestro: 10 minuti di angoscioso e tormentato silenzio prima dell'entrata in scena di Charles Bronson. Henry Fonda è a dir poco delizioso nei panni del killer Frank. La differenza, però, la fa Claudia Cardinale. Per la prima volta, in un film di Leone, irrompe con prepotenza la figura di una donna forte. E' senza dubbio il primo segnale di un'America che sta progressivamente cambiando, dove la figura della donna pian piano comincia ad emergere. Il Far West comincia a svanire lentamente. L'entrata in scena del treno alla stazione di Sweet Wather è il chiaro saluto al Far West e ai pistoleri di un'America che ormai si avvia alla grande evoluzione..........i gangster di C'era una volta in America sono ormai alle porte.

La storia in sé è un western come tanti,forse non riesco ad apprezzarla perche non sono un amante del genere.. Ma non ho mai visto una regia di questo calibro
un lavoro minuzioso e magnifico sotto ogni punto di vista,quei giochi di sguardi e quei silenzi impentrabili non lasciano indifferenti nessuno,le musiche di morricone fanno da cornice ad una pellicola sospesa nel tempo. GENIALE

Tra i western più conosciuti, almeno da noi in Italia, ma non è tra i più belli in assoluto. I film di genere americani sono dieci spanne sopra, Leone però ha il merito di aver creato un sottogenere nel genere, lo spaghetti western. Meno "tamarro" della trilogia del dollaro, ma più western stile classico, anche se ripercorre l'antologia del genere in negativo. Tempi drammaturgici dilatati e "trasgressioni" spesso non concesse in pellicole western. Splendida Claudia Cardinale, superba la colonna sonora

un capolavoro. niente da aggiungere.

Dico subito che il film è bello e le musiche bellissime. Però trovo che Leone non sia riuscito a "legare" tutte le sequenze in maniera armonica. L'insieme risulta come "spezzettato" e di conseguenza non riesco a definirlo un grandissimo film. Insomma, un progetto ambizioso non del tutto riuscito, ma pur sempre ad un livello medio-alto.

Grande film.

Leone spiega il West con toni epici e lirici come nessun altro, tranne forse Peckinpah, è riuscito a fare con i western. C'era una volta il west è un capolavoro non solo del genere ma del Cinema (io non apprezzo particolarmente il genere ad esempio). Non sipuò non rimanere estasiati davanti all'incipit eccezionale,10 minuti che racchiudono la bravura del regista tecnicamente incredibile. La storia può non essere eccezionale nè originale ma Leone allarga i tempi,dilata il tempo di una scena o un azione come solo a Kubrick ho visto fare. Alcuni momenti sono letteralmente da pelle d'oca come il finale,l'arrivo di Claudia Cardinale con il treno o


SPOILER

L'omaggio del regista al west che racconta dell'inizio della fine di questo periodo come si evince dal finale.
Gli attori bravissimi, un Fonda cattivo che convince solo nel finale mentre Bronson allora sconosciuto se la cava benissimo. Claudia Cardinale molto brava ma per il resto è veramente incredibile,mai visto un concentrato di tanta bellezza in una sola donna. Le musiche di Morricone sono tra le più belle della storia del cinema. Lo devo aver scritto già un bel pò di volte ormai ma se un compositore del genere fa solo colonne sonore fantastiche può solo essere un genio. Quasi tre ore di film,un film lentissimo ma raramente tre ore passano cosi in fretta. Quasi ne vorresti ancora.

Non mi ha convinto, sia chiaro, a livello tecnico è davvero perfetto... Le musiche sono bellissime e la fotografia pure.
Però non mi ha appassionato come gli altri di Leone... Forse perchè l ho visto aspettandomi il suo capolavoro (come dicono in tanti)... Alla fine mi ha lasciato più la delusione e non mi rimarrà impresso come altri suoi capolavori.
La Cardinale è qualcosa di esplosivo! Con quel corpo e quel viso mi ha reso la visione più piacevole e invece il Bronson non mi è piaciuto per niente... Eastwood avrebbe fatto sicuramente di più...
Peccato

Un pò lento per certi versi, ma davvero un signor film!

SPOILER

Niente a che vedere con la trilogia del dollaro, dopo la quale, questa pellicola è solo peggio. Musica, scenografia, montaggio e fotografia sono perfetti ma il problema è il ritmo del film che non prende mai una svolta.
Troppo lento (ho visto la versione integrale)inoltre ritengo sia stato un errore dare a Bronson il ruolo principale, imparagonabile rispetto a Eastwood.

Aspetto di vedere "Giù la testa", speriamo di riuscire a dare un voto più dignitoso.

Leone ha voluto ripercorrere i successi della trilogia del dollaro, ma ha esagerato, soprattutto con la lentezza, e per fortuna che non ho visto la versione estesa, altrimenti rischiavo seriamente di addormentarmi durante i primi 10 minuti.

Non si capisce il motivo per cui Leone avrebbe dovuto scrivere un film sulla fine del west come se dopo di lui non si potesse scrivere nessun altro film del genere, non è che gli abbia preso un po’ la testa dopo il successo della trilogia del dollaro? Dopotutto quella trilogia raccontava storie semplici, non aveva nessun intento grandioso come questa pellicola, difatti Leone ha proprio esagerato, con idee anche buone ma messe giù male e troppo estese. Se le parti molto lente sono la forza di “il buono, il brutto, il cattivo” (ma c’erano anche scene decisamente dinamiche), in questo caso sono la sua debolezza, spezza totalmente la tensione, e poi è dura riprenderla. Ad un certo punto non vedevo l’ora che finisse, e questa sensazione non è bella quando si guarda un film.

Alcune cose della storia non sono chiare, non si capisce per esempio come Cheyenne sia scappato dopo che si è fatto arrestare, è possibile che il regista non abbia trovato 1 minuto su una durata complessiva di quasi 3 ore per spiegare come quel bandito riesca a liberarsi? Incomprensibile.

Bene le musiche di Morricone, personalmente preferisco quella cantata (o per meglio dire osannata), ma ne “il buono, il brutto, il cattivo” ha fatto un lavoro migliore, rimane comunque tra le più belle colonne sonore di sempre. Bene anche l’ambientazione, i paesaggi sono splendidi, ed in questo Leone non si smentisce.

Tra gli attori benino Bronson, che ha visto la sua carriera decollare proprio con questo film, ma non ditemi che ha anche solo un terzo del carisma di Eastwood. Fonda è stato un po’ meglio, ma anche lui cede al fascino dell’immobilismo. Decisamente migliore Robarts (Cheyenne), più attivo e più espressivo, e Ferzetti nel magnate storpio, le loro interpretazioni soprattutto durante le loro sofferenze sono convincenti. Bene anche la Cardinale, credibile nella donna dell’est che si ritrova a dover gestire una situazione più grande di lei. Questi ultimi tre attori hanno tenuto a galla un film che altrimenti sarebbe stato decisamente negativo.

Da vedere una volta per togliersi lo sfizio, ma se si vuole del buon western c’è sicuramente di meglio.

ma perché diluire così tanto alcune scene? Si sarebbe potuta sfiorare la perfezione, visti gli attori, la regia e le colonne sonore... fosse stato di 2 ore avrebbe preso 10.

Preannunciato da uno degli incipit più devastanti e affascinanti della storia del cinema occidentale (copiato o imitato da Ridley Scott o dall'ultimo Tarantino) è il film di Leone più anticonvenzionale e ambizioso, e probabilmente il suo assoluto capolavoro.
Un magnifico omaggio a John Ford ("Sentieri selvaggi") e a Anthony Mann, un film che rappresenta una lezione di cinema fatta con meno umiltà della "trilogia", ma arricchita da un cast internazionale (Fonda nei rarissimi panni del cattivo Frank è sorprendente) e dal grandissimo amore per il mezzo cinematografico.
E tanto tanto lirismo, poesia dell'immagine che una volta tanto non è neanche gratuita

Ennesimo ottimo western di Leone in cui si mischiano humor, vendette, tensioni ed un pizzico di sensualità impersonata degnamente da una Claudia Cardinale sempre magnifica.
Ambientazioni e dialoghi sfiorano la perfezione, sulla regia è superfluo soffermarsi ed il cast è di grande livello. Se dovessi fare un appunto lo farei sul ritmo non sempre elevatissimo, specialmente nella parte iniziale. Ma questo non inficia minimamente il giudizio più che positivo che questa pellicola trasmette.

L'eccellenza di questo film non si può descrivere.
Gran parte delle persone oggi si fanno due pall.e enormi a vedere i western, un genere, come spiega il film stesso, decaduto e non più risollevabile.
Personalmente lo ritengo invece il genere capace di regalare il più vasto campionario di emozioni.
C'era una volta il west, ci vuole poco a capirlo, è uno dei capisaldi.
Anche solo la sua lentezza basta a collocarlo tra i film atipici, contro ogni regola della dinamicità e fisicità propria del western.
Ma la parte più impressionante è l'inizio: 10 minuti di silenzio e rumori, lo sferragliare del treno che arriva come una tetra canzone di morte, le espressioni facciali dei tre killer (ma su tutti spicca Jack Elam, i suoi occhi indipendenti e la lotta con la mosca), un memorabile inno al cinema muto che già fanno del film un capolavoro.
Poi basta ricordare gli altri nomi coinvolti: Charles Bronson, Henry Fonda (magnifico cattivo), Claudia Cardinale (la donna più bella del creato), Paolo Stoppa e Jason Robards, figura ambigua che, proprio per questa parte a metà tra il bene e il male, è la più affascinante (proprio come Eli Wallach ne Il buono, il brutto e il cattivo).
Musiche di Morricone, come se ci fosse bisogno di ricordarlo.

LEONE....

SPOILER

Leone rivive quello che Ford prima e Peckinpah poi vivono. Ciò non di meno è un grandissimo film. La summa dei western di Leone e di tutta un'epoca. Si sprecano le citazioni (la Monument Valley prima di tutto come omaggio a chi il western l'aveva inventato e trasformato in una forma d'arte altissima), e tutto viene esasperato. Grande Robards e Fonda (un'altra citazione vivente utilizzata per contrasto); la Cardinale non ha mai saputo recitare, ma in mano a registi come Leone, Visconti o Fellini risulta brava anche lei. Bronson molto bene anche se Clint sarebbe stato tutta un'altra cosa (ma la storia non si fa coi 'se'...).
Un'elegia funebre dove tutto viene rivissuto come attraverso una lente opaca... Struggenti le musiche e grande la fotografia. Perché non dieci? Perché comunque non è Ford... e nemmeno Peckinpah.
Loro hanno un peso diverso: il peso di chi non ricrea una realtà che non conosce rendendola volutamente ironica, ma di chi ci mette di fronte alla vita vissuta. I film di Leone sono fumetti geniali e meravigliosi (per questo il 9 1/2 al film, che come film è straordinario), ma il vero western è tutta un'altra cosa. Questo è il programmatico canto del cigno (bellissimo, ripeto) di un genere che ha voluto scimiottare e prendere un po' in giro il western americano esagerandone i tic e gli stereotipi. Niente di male... ma Leone ha inventato un genere tutto suo, e che in fondo nessuno è mai riuscito ad imitare. Il western di Leone è l'esagerazione di un genio di trastevere che da ragazzo leggeva i fumetti di Tex e ci fantasticava su. 'C'era una volta il West' sta all' "Uomo che uccise Liberty Valance" come 'The Rake's progress' sta al "Trovatore", per intenderci. Ne è l'esasperazione voluta ed ironica. Non vorrei essere frainteso; ma il western di Leone è la rivisitazione in chiave grottesca del western classico: tutto vi è rappresentato all'eccesso tanto da divenire (volutamente, e qui sta la genialità del regista) una caricatura.

Leone.. che regista.. e questo e uno dei suoi capolavori. Forse la miglior colonna sonara di sempre.

Mah, è davvero un bel film, ma mi accodo a tutti quelli che ritengono che sia troppo trascinato in troppe scene, diluendo la sua bellezza.

Western fascinoso e coinvolgente, secondo lo stile ineguagliabile del maestro. Tuttavia ci sono opere del regista che reputo migliori di quest'ultima. Ciò non toglie che questo film ha dei momenti davvero straordinari, con alcune battute da antologia del cinema.

Sai contare fino a due?
(Dopo aver fatto rullare il tamburo della pistola) Anche fino a sei!

Più lo guardo e più mi convinco che sia il miglior western di Leone, superiore alla trilogia del dollaro. Non mi piace la presenza di Charles Bronson, anche se qua devo ammettere che fa una signora interpretazione

Non c'e'niente da fare,Sergio Leone e'il mio regista preferito in assoluto..come non amare questa perla rara di film?Un affresco grandioso e crepuscolare dell'epopea western,emozionante e intensissimo.Si sprecano le sequenze da antologia:dalla sequenza iniziale dell'attesa dei tre pistoleri a inizio film(capolavoro di tecnica di ripresa e inquadrazione),al duello finale tra frank e armonica,per non parlare dello struggente arrivo di Jill(una fantastica Claudia Cardinale)alla stazione accompagnato dalla musica indimenticabile di Morricone....in definitiva uno dei capolavori del genere western,fondamentale.......

Manifestazione dell'incontro ed intrinseco collegamento logico ed umano intercorrente fra il divenire delle vicende di una civiltà oramai sul punto di decadere e l'intervento provvidenziale della Storia ( di cui la bellissima Claudia Cardinale, qui, è la figura metaforica come lo fu Beatrice nella "Divina Commedia" per la teologia).

Una normale giornata; un padre e un figlio vanno a caccia mentre a casa si prepara la tavola per il pranzo. Tutto sembra tranquillo, anche se si è preda dell'amara consapevolezza della morte di una persona cara avvenuta anni prima. Solo il rumore delle cicale ci fanno capire la solitudine di quella famiglia.
Poi un botto...uccelli che volano...sguardi...un altro sparo...morte. All'orizzonte compare un gruppo di banditi, i loro volti non si vedono,l'inquietudine sale...il rumore delle ciclae si fa assordante anche quando non c'è...esce il figlio minore, la telecamera gira intorno al primo criminale e...compare henry fonda in tutta la sua malvagità. tanti sguardi, molta paura...una terribile consapevolezza, un botto...solo polvere.
Così inizia un film che è il non plus ultra dei western (accompagnato da tutti gli altri girati da Leone). Un inizio aspro come il territorio della selvaggia America centrale.
Veramente bello, girato magnificamente e con delle musiche bellissime.quando lei scende dal treno e si vede il paesaggio mi si è sciolto il cuore, la musica era emozionante e l'accostamento di suoni contrastanti è la prova che Morricone è un genio.
Molto bravo Henry Fonda, in una parte insolita per lui, ma che gli claza a pennello...non so perchè ma riesce a dare al personaggio quella sfumatura sadica che a me piace molto. Che altro posso dire...lo consiglio anche se in alcuni punti è molto lento e presenta i classici primi piani sui volti induriti degli attori, tecnica molto amata dai registi Western.

come western ha certamente il suo fascino,quei lunghi silenzi,quei primi piani di volti abbronzati e polverosi,le musiche e i paesaggi.riconosco che è un gran film per le cose citate prima,però non sono stato pienamente coinvolto,forse per alcune scene veramente troppo allungate che in alcune fasi possono deconcentrare lo spettatore.il western non è mai stato uno dei miei generi preferiti,e forse anche per questo ho risentito della lentezza della pellicola,e non come ne "Il buono,il brutto e il cattivo" che risulta più divertente e dinamico.sicuramente il western più maturo di Leone,però personalmente gli preferisco la trilogia del dollaro.

Quando l'arte si unisce al genio, il risultato non può essere che perfetto. Ecco le prime parole che mi sono venuto fuori dopo aver visto C'era una volta il west di Leone, e il voto non può essere che un 8 molto abbondante, e uno di quei film questo che quando finisce ti chiedi: ma è già finito? seppure si tratti di un film che dura quasi 3 ore, passa che è una meraviglia, e certamente per essere così non annoia nemmeno un filo.
Ma partiamo con ordine e cerchiamo di commentare questo capolavoro di indiscusso valore: direi di parlare subito della cosa che mi ha impressionato di più: cioè la bellissima sceneggiatura e la straordinaria ambientazione, che alla mia mente ha fatto ricordare Barry Lyndon di Kubrick, però gente non fraintendetemi! non voglio dire che questo film e identico al film di Kubrick, anzi i due film sono praticamente diversi! l'unica cosa però e che i paesaggi mi hanno fatto ricordare il capolavoro di Kubrick. Da sottolineare anche l'ottima interpretazione di tutti gli attori, ma certamente vedere un Charles Bronson a questi livelli sembra sovrastare tutti gli altri, veramente impeccabile e strepitoso, ma c'è anche da dire che la bellissima attrice Claudia Cardinale, che con la sua tremenda bellezza estetica riesce non solo ad imprigionare gli occhi dell'aspettatore ma riesce a dare anche quel tocco finale per rendere il quadro perfetto, ma comunque grande prova di tutti.
E infine, ma non per questo la cosa meno importante anzi, le bellissime e commoventi musiche dell'eccezionale Ennio Morricone, che magari adesso essendo nell'uforia nel commentare il film esagero, ma sicuramente le musiche di C'era una volta il West sono le più belle che abbia sentito fino adesso, sicuramente incisive nel voto finale.
Tirando le somme, c'è da dire che quando finisci di vedere un film di questo tipo, capisci quanto il vero cinema entri nella nostra anima per farci provare tantissime emozioni, una diversa da l'altra, ma senza dubbio bellissime e indimeticabili, e personalmente mi verrebbe voglia anche a me di prendere in mano una telelcamera e cominciare a girare, seguendo me stesso e quello che il mio cuore mi dice di seguire.
Infine, speriamo veramente che negli anni futuri, queste genere di pellicole vengano ancora ricordate, anche perchè hanno seganto una parte di cinema.
Da vedere per tutti gli amanti del cinema in generale.

Il crepuscolo del west raccontato in maniera struggente, romantica e poetica da Leone, uno dei suoi massimi capolavori anche se C'era una volta in America è irragiungibile.
La prima volta che lo vidi non mi conquistò, ora penso che valga quanto l'intera trilogia del dollaro: assieme a Giù la testa, credo che sia il film più maturo e completo di Sergio.
Leone, come suo solito, ci porta in un mondo immerso nella polvere popolato da personaggi privi di eroismi nobilitanti, ma anche di qualsiasi ipocrisia: i suoi personaggi sono così sporchi, veri, umani da essere reali e sinceri. Un mondo in bilico tra un presente che è solo il pallido ricordo dell'entusiasmo per un passato dominato dal mito della frontiera, e un futuro incerto in cui a dominare saranno la modernità e le macchine, privando l'uomo della libertà e del suo slancio vitale.
Eppure Leone non biasima questo difficoltoso passaggio di consegne, ma si limita a prenderne atto con amarezza e commozione.
La colonna più bella della storia del cinema si trova in questo film: è il trionfo di quello specialissimo connubio tra immagini, montaggio e musica che è quasi la cifra stilistica di Leone.

SPOILER
Il cinema deve molto a Leone, non solo per lo stile ormai riconosciuto da tutti, ma anche per l'uso che fa dei silenzi (di cui l'inizio è un magistrale esempio): pure registi come il mio amato Takeshi Kitano gli sono sicuramente debitori.

Daccordissimo con Neu! E' questo il miglior western di Sergio Leone, sicuramente più bello, sobrio e maturo rispetto alla trilogia del dollaro (bella ma un tantino troppo "tamarra"). Claudia Cardinale è di una bellezza stravolgente

Attori incredibbili e un film che è una leggenda. Un western d'altri tempi con musiche da capogiro e scene mozzafiato. Splendido.

per come la vedo io, il più bel western di Leone (attenzione, non il più bel film).
la trilogia del dollaro gli sta uno scalino (una scalinata?) sotto.

Poesia assoluta.. Gli interpreti sono eccezionali, la fotografia anche, la classica regia di Leone ai massimi livelli, ma quello che rende il film unico è indimenticabile è la colonna sonora sensazionale scritta dal Maestro, musiche fantastiche, da sogno, di una bellezza sconvolgente che lascia senza fiato..
Una spettacolo irripetibile..

Dopo la strage della famiglia irlandese dei McBain (a proposito: sapevo che i cognomi scozzesi iniziano col Mc, mentre quelli irlandesi con O'...sbaglio?) saranno in parecchi, seppur per scopi diversi, a contendersi il terreno e la vedova (una bellissima Claudia Cardinale).
"C'era una volta il west" si ripropone di essere una sorta di antologia del genere western, ma in realtà ha solo un'asciutta sceneggiatura (firmata Dario Argento) che viene dilatata il più possibile, fino all'azzeramento dei ritmi e allo sfinimento dello spettatore.
Il film ha, comunque, parecchi bei momenti, ottime interpretazioni e una grandiosa colonna sonora targata Morricone, dalla quale, come in molte altre occasioni, i film di Leone non possono prescindere perché ne resterebbero mutilati.

I pregi maggiori sono: LA MUSICA, ovvero una delle colonne sonore PIU BELLE della storia del Cinema, non per niente è di Morricone, il Dio in terra dell’accompagnamento musicale; le riprese, che sono fatte molto bene; qualche genialità durante la narrazione, e tutto il cast, dalla bellissima Cardinale ai personaggi in minor presenza, tutti in parte. Per quanto riguarda la trama non è male, anche se non è del tutto chiara e forse c’è qualche lungaggine.
”C’era Una Volta Il West” è uno dei primissimi western che vedo, e comunque il primo di Leone, ed effettivamente ho sempre sottovalutato questo genere, penso che presto metterò a posto questo buco! Infatti credo di aver trascurato parecchi bei film come questo. Sono convinto però che questo western aveva tutte le potenzialità per fare in modo che io lo apprezzassi maggiormente; se mi avesse emozionato qualcosina di più non avrei esitato a definirlo un gran film. D’altro canto mi devo abituare al genere!

Davanti a certi film bisogna levarsi il cappello e inchinarsi di fronte allo splendore che emanano. Un capolavoro. Inutile sprecare aggettivi per lodarlo, la sua media, il suo cast e Leone parlano per lui. Una citazione per armonica l'uomo "che quando deve sparare suona e quando deve suonare spara".

Due garanzie Leone e Fonda

"Era proprio necessaria quella strage? Ti avevo detto solo di spaventarli"
"Chi muore è molto spaventato"

Dopo "Il buon il brutto il cattivo" fare meglio era impossibile per tutti. Non per Sergio Leone, che dirige un'opera indimenticabile e ricca di poesia. Connubio perfetto delle immagini-quadri di Leone e delle musiche ancora una volta incommensurabili di Morricone.
Ottimi attori nel complesso, dove spiccano un Henry Fonda perfetto (lo preferisco anche a Eastwood) e una Claudia Cardinale fantastica per sensualità e bravura.
Stupendo l'inizio e il finale e mille altre sequenze. La ferrovia è stato costruita, un'epoca è finita.
Film del genere non si faranno mai più.

"5000 dollari. La taglia di Cheyenne è 5000..."
"Giuda si è accontentato di 4970 dollari in meno..."
"Non c'erano i dollari allora..."
"Già, ma i figli di ******* sì...."

SPOILER

Forse il più bel incipit della storia del cinema, indimenticabile!
Sicuramente uno dei più bei western della storia del cinema!
Grazie Leone!

La fine del Mito. la fine del West...il vero West. Questo è il film Capolavoro con il quale il grandissimo Sergio Leone chiuderà un'epoca..che ha preso vita con "Per un Pugno di Dollari"...un'epoca conclusa, ma mai dimenticata! Leone analizza a 360 gradi la figura dell'antieroe, riconferma l'assenza di un cowboy buono,coraggioso e altruista...a favore di un West sporco,cinico,violento...giunto oramai all' anarchia più radicale, a un egoismo (anarchico) incontrollabile e senza più freni. Assistiamo con questo film all'estinzione del Mito della Frontiera e all' addio commosso di questo grande Artista al Mondo che per lui ha significato tanto...quasi tutto. L'ultima sequenza, nella quale Armonica (Bronson) - circondato dalle rovine del "mondo che fu" per fare spazio al nuovo,all'ignoto... - si allontana a cavallo, è da antologia..una delle sequenze più riuscite nella storia del cinema, viene quasi da piangere tanto è perfetta e geniale. Tecnicamente e stilisticamente la pellicola è superba,la fotografia è eccellente e il cast azzeccatissimo; stupende (come al solito) le musiche di Morricone. Il cinema senza Leone non sarebbe stato proprio cinema. Leone se ne è andato. Il SUO Cinema no. Grazie Leone.

Primi piani e musica da fare venire i brividi. Un film unico.

Uno dei 10 film più belli della storia del cinema.
Non c'è assolutamente niente da fare, Leone 2 anni dopo
il Buono il Brutto e il Cattivo sforna un'altro capolavoro.

Secondo me questo surclassa tutti i suoi precedenti film
non c'è storia. C'è Charles, a livello di recitazione, riprese
e colonna sonora siamo a livelli mai visti.

Una pietra miliare inamovibile.

Con la trilogia del Dollaro il più bel film western in assoluto.

Forse un po' lento, ma l'atmosfera e i personaggi prendono come in pochi film...

SPOILER

Sontuoso western di Leone, fotografia splendida, personaggi affascinanti interpretati da grandissimi attori (Stoppa troppo simpatico) e una colonna sonora da brividi (neanche a dirlo firmata da Morricone). Una storia semplice ma affascinante, presa letteralmente per le redini da una Claudia Cardinale bellissima e bravissima (i suoi incontri con Fonda sono il punto forte della pellicola), anche se ci sono un pò troppi punti morti che potrebbero far risultare il tutto un pò noioso.

L'entrata in scena dell'attrice italiana è uno dei momenti più belli dell'intero cinema di Leone, da commozione e felicità nello stesso tempo.

Dunque C’era una volta il west è il primo film di Mr Leone con cui la qui presente ha potuto cimentarsi. Rimasi fortemente impressionata dal film, che peraltro, poggiando su un titolo da fiaba apre tempi e spazi indeterminati e racconta tuttaltro che favolisticamente un brano di western.
In verità poi i personaggi sono pari pari quelli delle fiabe dato che c’è la bella (miii claudia cardinale da stupro che in mezzo a tutti questi cow-boy impolverati emerge ancora di più), l’eroe (che personalmente ho detestato, per una questione puramente estetica dato che ha la faccia da gibbone albino mammau che brutto charles bronson), il cattivo (il corrispettivo maschile di claudia, tant’è che il regista li fa accoppiare tanto sono fighi), l’aiutante burlone (che rimane il personaggio più meritevole da ohi punto di vista anche per il nome da nativo americano) e il morto (beh di morti ce ne sono un bel po’ tra cui, su tutti il bambino ramato
ecco quella è una delle scene che più m’è rimasta impressa
“e di questo che ne facciamo Frank?” “ora che hai detto il mio nome”
apparte le lapidarie battute, indiscutibilmente chiunque potrà notare nel film (nei film di Leone)
una potenza di primi piani che per intensità si marchia nella m(uuuu)emoria
e difatti quando penso a questo film mi viene subito in mente il primo piano di quel faccino lentigginoso con la zazzera dorata e gli occhioni nuvolosi
come mai i primi piani di Leone sono così azzeccati?

Ah pure l’incipit è da antalogia, i primi tre cowboy, il capostazione, la nativa, il treno…
mentre la storia…mah
per un soggetto argento bertolucci leone..

Bisogna dire che, questo film di S.Leone, si differenzia abbastanza rispetto ai prcedenti film della trilogia del dollaro.
Lo trovo molto più votato alla poetica, vi è probabilmente meno della componente di azione e avventura rispetto ai precedenti.
E' comunque un gran film, le musiche sono (come spesso accade quando sono di E.Morricone) da capolavoro, la regia è come al solito incredibile:
nel primo quarto d'ora di film non accade niente ossia c'è l'attesa che qualcosa accada e per tutto questo tempo ci si trova ugualmente incollati allo schermo, e questo è tutto merito del grande Leone.

Bel western di Sergio Leone, che con il suo stile inconfondibile segnò per sempre il cinema di genere. Buone le musiche!

Una ferrovia come simbolo della fine di un'epoca, una dichiarazione d'amore da parte del regista italiano per un genere cinematografico da lui tanto amato...C'era una volta il west.

Un film epico, malinconico, commovente, spettacolare.

che dire,un grande western,bellissima claudia cardinale,induco un sondaggio per dire la bellezza del secolo,per me vince lei,altro che la schiffer e compagnia,elabbiamo noi ,litalia dai che festeggiamo,e poi,il regista un genio,il leonardo da vinci del cinema,sicuroche con cera una volta in america firma il piu grande capolavoro della storia del cinema mondiale,e poi che dire,la piu bella colonna sonora di tutti i tempi,la migliore di morricone,e di conseguenza la migliore di sempre,che dire siamo italiani,dobbiamo essere o no orgogliosi,forza italiaaaaaaaaaaa

Il profondo pessimismo ma anche il romanticismo di Sergio Leone verso un epoca (il west americano) dipinta in maniera impeccabile da questo film enorme.
Il western del grande regista italiano che preferisco, scritto con Argento e Bertolucci.
Strepitoso il personaggio di Armonica.

Un ottimo western anche se non ai livelli della trilogia del dollaro. Consigliatissimo comunque....

Oh mi dispiace ma per quanto mi riguarda il peggiore di Leone, per lo meno non mi è piaciuto, l'ho trovato noioso, un western metafisico che di western ha quasi poco. Ottima la colonna sonora e scenografia degli interni, ma ho fatto veramente fatica a finirlo. Forse il titolo è quanto di più azzeccato per quello che voleva dirci Leone.

Per questo film il 10 è troppo poco.Anche qui il mix è da leggenda regista attori e colonna sonora roba da alieni ! Sergio Leone realizza un capolavoro da antologia.
I personaggi sono caratterizzati in maniera esemplare su tutti Charles Bronson,
il mitico Armonica , un duro impressionante ed Henry Fonda un cattivo mai visto
ma anche Ceyenne e Claudia Cardinale veramente bravissimi.
Film del genere purtroppo non li realizzeranno piu' perchè non ci sono più registi del suo livello e nemmeno attori di quel calibro.Clint Eastwood ,De Niro ed Al Pacino hanno ormai un'età e quelli giovani non raggiungono il loro carisma.

Geniale

Uno dei migliori di Leone, nonchè uno dei migliori spaghetti western, con attori divini, musiche memorabili, trama intrigante diretta da una delle più esperte regie.

L'epica della frontiera di Leone questa volta è sottolineata dalla retorica. Peccato, perchè poteva essere il migliore in assoluto di Leone, per i temi della violenza che sottrae tutto ciò che ci appartiene (perchè lottare e scannarsi per un frammento di terra quando abbiamo a disposizione un immenso e fantastico spazio offertoci dalla natura attorno a noi? sembra chiedersi Leone) e della condizione femminile affrescati, più che affrontati, in questo western malinconico.
Ma per il resto è quanto di più ci si possa aspettare dal regista romano: regia e recitazione impeccabile e le musiche di Morricone sempre al top.

EPICO WESTERN TARGATO LEONE. L'HO TROVATO LEGGERMENTE SUPERIORE ALLA TRILOGIA DEL DOLLARO.

9!!!

Film che aveva tutte le carte in tavola per entrare negli annali del cinema: attori famosi e talentuosi, regia inossidabile ed Ennio Morricone.
Allora perchè all'epoca venne considerato da tutti un mezzo passo falso? Perchè Leone nel girare il film se ne frego' altamente dei canoni hollywoodiani, pur avendo i mezzi e un budget pressochè sconfinato rispetto ai suoi primi lavori, ha preferito creare il film così come lo aveva progettato senza cadere nella stretta morsa delle Major di hollywood.
Togliamo gli Indiani e i cowboy che giocano a guardie e ladri, gli sceriffi tutto d'un pezzo, gli eroi buoni che agiscono in nome della libertà e mettiamo al loro posto brutti ceffi puzzolenti e mal vestiti, (anti)eroi che agiscono per il loro fine personale e che non sono migliori delle persone che uccidono. Mettiamo poi il fatto che il film va via lento ed inesorabile proprio come il treno, il fulcro delle vicende, facendo storcere il naso a chi non è abituato.
C' èra una volta il west è come un lungo orgasmo, intenso ed emotivo, un orgasmo di quasi tre ore.

Tra i western di Leone quello che mi è piaciuto di meno. Non mi ha appasionato granchè anche se non mi è dispiaciuto de tutto. Fa strano vedere Fonda interpretare un delinquente di prima categoria come quello lì.

insieme a c era una volta in america e il buono, il brutto il cattivo è il migliore di sergio leone.
stupeda e da oscar la colonna sonora, bravissimi i tre mitici attori e sopratutto bellissima la cardinale.
i primi minuti sono di una maestria unica nel cinema
meraviglioso

una perla di squisita magnificenza.
Leone sfodera tutto il suo talento visivo, lo spreme tutto goccia a goccia lentamente come la filosofia del west e il risultato è questo C'era una volta il west, una apocalittica, estenuante, strabiliante summa dell'opera leoniana sul western. lo ammetto: quando è apparsa per la prima volta Claudia Cardinale (una delle mie predilette, stupenda, adorabile, sensuale, bravissima, indimenticabile) con quella musica straziante, ma imponente e gloriosa di Ennio così poco "western" ho trattenuto a stento le lacrime...forse è stato il pensare "questo è Il Cinema" oppure "che bello" oppure "grazie Leone", ma più probabilmente un misto di tutto, allora si pensa solo "***** quanto è bello che qualcosa riesca ancora a farci commuovere".
il film è ovvio ha i suoi difetti come la lunghezza e la lentezza estreme, veramente mi immaginavo "a questo punto finisce" e via che andava avanti per dieci altri minuti! inoltre non è proprio come la trilogia del dollaro, penso sia più profondo, un Sergio più maturo. gli interpreti trascendono la bravura, Fonda è semplicemente IMMENSO e Bronson è STRAORDINARIO!
C'era una volta il west è poesia, è cinema, è Arte.

Hollywood non è mai arrivata a tanto!
Spettacolare epopea di uomini al crepuscolo dei loro tempi schiacciati dalla ferrovia (la modernità) che avanza e si mangia il loro mondo.
Cast di stelle e musiche fra le più belle mai scritte per un film!
Il mio n° 1!!!!!!!!

Secondo solo a C'era una volta in America

Ho trovato eccessivamente lenta la prima parte del film, ma dopo recupera abbondantemente, grandiose le musiche di Morricone, complessivamente non mi è sembrato pienamente riuscito come "C'era una volta in America"

tra i migliori western che ho visto!
sergio leone dimostra ancora una volta la sua enorme classe!
molto bravi gli attori a cominciare da bronson ma anche la cardinale è sopra le righe.
e poi le musiche sono di una bellezza unica...........

Forse il più bel film western che ho visto, anche se ammetto di non essere un amante del genere.
Musiche bellissime, a tratti un pò lento ma per nulla noioso, azzeccatissima la scelta di Bronson nella parte di Armonica.
Indimenticabile la scena iniziale alla stazione.
Entrato di diritto nella schiera dei film Cult western

La musica di morricone ci accompagna lungo un western un po' stereotipato ma con un charles bronson al suo meglio in un personaggio azzeccatissimo.
non mi dispiace - non in senso fisico ovviamente, il che è scontato - neppure il ruolo e la recitazione della cardinale, solitamente a mio parere discutibile.
Il maestro leone colpisce ancora

peccato ke la prima ora del film annoia un pò altrimenti sarebbe stato un vero capolavoro......come sempre eccelsa la regia di leone e memorabili le musike di morricone

Rispettando il film culto che è e saltando direttamente ai difetti tralasciando le splendide colonne sonore, ambientazioni molto curate e via dicendo, direi che secondo me il migliore in campo qui è Bronson.
La ex-******* Cardinale mi sembra un po' buttata lì e secondo me stenta ad entrare nel personaggio. La vedo un po' "a se stante".
Mancano però le battute sagaci de IL BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO o meglio, lì sono più sagaci.

Scene eccezionali condite dalla sola fotografia, scenografia, colonna sonora, senza parole, sono inframmezzate da altre scene condite da primi piani eccessivamente lunghi (ne ho contato uno sulla Cardinale di 22 secondi!!!).

Per finire secondo me si poteva, tagliando qua e là, dare più risalto al bello del film, senza impastarlo.

Finalmente l'ho visto, questo mi mancava.

Ammazza che brutti ceffi abbondano in tutto il film, da paura.
"Abbiamo di menticato un cavallo" - "Ce ne sono due di troppo". Una stazione con un vecchietto memorabile. Aria secca, un sole rovente. Tipico west.
Una famigliola tranquilla: "E di questo che ne facciamo, Frank?" - "Ora che hai fatto il mio nome?".
Paesaggi incredibili e l'arrivo di una donna:
"Mi laverò come vi lavate voi".
"Siete fortunata. C'è giusto una tinozza d'acqua sul retro. Ci hanno fatto il bagno solo in tre".
"Tutti insieme o uno alla volta?".

La colonna sonora mitica.
Credo di non aver mai visto un western a cui sia stata tanta importanza ad una presenza femminile. E, secondo me, proprio qui sta il limite di questa pellicola. Claudia Cardinale non mi ha convinta per niente.
Per il resto: un ottimo film, forse un po' troppo lungo. Ottimo Charles Bronson, nei panni di armonica.

Veramente un grande film, sicuramente nn il migliore di Leone e nn a livello del Buono Brutto e Cattivo, ma pur sempre un gran bel film che presenta delle musiche splendide, neanche a dirlo di Ennio Morricone.
La sua definizione più appropriata è quella di un indimenticabile affresco dell'epopea western.

nn so cosa dire mi sono messo a paingere...da molti considerato inferiore all'altro c'era una volta(in america)...x me è ugualmente bello se nn di più...come al solito musiche straordinarie...leone chiude magistalmente la sua epopea western...nessuo come lui ha saputo raccontare il west e farci amare i suoi paesaggi(nn è cosa da poco x un italiano)!!

Epico e ambizioso film di Leone che forse è un pò troppo lungo. Eccellente cast per un film eccelso. Capolavoro però solo sfiorato (io preferisco "Giù la testa"). Indimenticabile l'inizio.

mi mancava solo questo del grande leone.
do mezzo punto in meno rispetto alla trilogia del dollaro perche questo film risulta alla lunga un po mieloso e troppo malinconico...
per il resto non mi sono affatto annoiato malgrado la lunghezza e ho anche apprezzato la scelta di rallentare qualsiasi cosa visto che era un epoca che si trascinava ormai verso il tramonto...non c'è modo migliore infatti per raccontare la fine di un mito la fine di quegli "uomini di vecchia razza" di cui parla il protagonista...il tutto infarcito in un ambientazione affascinante e con le solite musiche del maestro morricone...imperdibile

C'è poco da dire... un capolavoro

Il Leone che mi piace (relativamente) meno. Anche se vedere Fonda cattivo fa un certo effetto.

nn ne son sicuro al cento per cento,ma m sembra che alla sceneggiatura abbia contribuito anche DARIO IL MAESTRO, un film epocale,speriamo riesca a salire in top pure questo

tokkante... La fine dell'epoka western e l'avvento del matriarkato... sono senza parole...

Lentissimo: per me è stata un'impresa arrivare alla fine. Bellissime le musiche di Morricone, ben fatti i duelli/sparatorie; per il resto, non mi ha molto convinto, anche nel finale. Spero che almeno "Il buono, il brutto e il cattivo" sia veramente il capolavoro che sento dire...lo vedrò prossimamente!

Non era facile per Leone uscire con un film dopo l’incredibilmente eccezionale trilogia del dollaro e con C’era una Volta il West il regista romano non fa altro che completare la suddetta trilogia sia nei modi che nei tempi, andando a chiudere la sua personale visione del vecchio west… Con la sua solita impareggiabile regia (le scene memorabili sono a decine), con il solito splendido lavoro di Morricone, con dei dialoghi superlativi e con un cast autore di una prova maiuscola Leone ci regala un film toccante emozionante e profondo… Un finale da mozzare il fiato (stupendo il flashback esplicativo, più volte interrotto precedentemente), con Bronson che mentre se ne va vede finire l’epopea western… Imperdibile…

Uno dei più bei film di Leone. L'unico difettò è la lunghezza.