eraserhead regia di David Lynch USA 1977
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eraserhead (1977)

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locandina del film ERASERHEAD

Titolo Originale: ERASERHEAD

RegiaDavid Lynch

InterpretiJack Nance, Charlotte Stewart, Allen Joseph, Jeanne Bates, Judith Roberts, Laurel Near, V. Phipps-Wilson, Jack Fisk, Jean Lange, Thomas Coulson, John Monez, Darwin Joston, T. Max Graham, Hal Landon Jr., Jennifer Chambers Lynch, Brad Keeler, Peggy Reavey, Doddie Keeler, Gill Dennis, Toby Keeler, Jack Walsh

Durata: h 1,29
NazionalitàUSA 1977
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 1977

•  Altri film di David Lynch

Trama del film Eraserhead

Un uomo stralunato e con evidenti problemi psicologici concepisce un figlio insieme alla sua compagna. Il bambino risulta essere una creatura mostruosa, ma l'uomo cerca ugualmente di allevarla.

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Voto Visitatori:   8,44 / 10 (212 voti)8,44Grafico
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Voti e commenti su Eraserhead, 212 opinioni inserite

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Romi  @  20/03/2010 13:24:44
   1 / 10
Indubbiamente si tratta di un capolavoro, non sarò certo io, che non mi intendo di critica cinematografica, a smentire questa catalogazione . Ma per me non è un bel film, mi ha trasmesso solo angoscia e disgusto, se questi erano gli intenti del regista, ci è riuscito perfettamente e indubbiamente c'è genialità in questo, perchè ha saputo fare veramente un film notevolmente disturbante. Non metto in dubbio neanche il fatto che possa avere un significato profondo, ho letto delle recensioni abbastanza convincenti. Anche se certe scene disgustose rimangono imprensibili. Lo ritengo il prodotto di una mente si geniale ma anche un pò troppo contorta, per non dire un pò disturbata. Non è il mio genere insomma.

13 risposte al commento
Ultima risposta 29/06/2018 12.12.50
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/03/2010 10:41:28
   9 / 10
Il primo Lynch. Imperdibile. Esperienza visiva. Nulla da riferire.

The BluBus  @  26/02/2010 19:40:26
   9½ / 10
Difficile da valutare.. sicuramente uno dei film piu disturbanti di sempre

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/01/2010 16:08:41
   10 / 10
Lynch allo stato puro. Ossessionato dal desiderio di voler vedere i suoi angosciosi dipinti in movimento, Lynch decide di mettersi dietro la macchina da presa e di concepire tre corto-metraggi che preparano la strada all'incubo onirico ERASERHEAD. Senza essere influenzato da alcun canone o norma cinematografica, il regista butta giù un dipinto surreale carico di originalità e di angoscia. Non si può spiegare un film del genere, bisogna soltanto ammirarlo, subirlo, essere rapiti dalla sua forte carica emotiva. Bianco e Nero superlativo, inquadrature secche e volutamente scanzonate, dialoghi ridotti all'osso, scenografia spaventosamente efficace, visioni di ogni tipo, delirio disperato. Se questo è un film, allora tutti gli altri non lo sono. Se tutti gli altri sono film, questo è un non-film. Unico!

polbot  @  17/01/2010 17:53:49
   6 / 10
6 politico. Intuisco il valore del film, il suo essere un incubo delirante, ma prevale in me il disgusto. Un minuto di più e avrei mollato. Sequenze potenti, musiche e B/N efficaci.. ma non fa per me questa idea di cinema. Chiedo venia.

John Carpenter  @  12/01/2010 14:36:53
   7½ / 10
Incubo su pellicola, nonchè primo film di David Lynch. Film malato e sofferto con un pesante bianco e nero che aumenta ancora di più la drammaticità e la claustrofobia delle sequenze. Ammetto che mi è difficile vedere un tale delirio senza un appiglio di trama, quindi il voto non può essere più alto perchè apprezzo di più altri film di Lynch (su tutti Mulholland Drive e Elephant Man), comunque merita assolutamente di essere visto almeno una volta.
Sequenze memorabili che difficilmente si dimenticano, ottime musiche e grandi attori che contribuiscono alla riuscita del film. Sono contento di averlo visto.

John.

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Ultima risposta 04/04/2010 18.40.16
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kullaz  @  07/01/2010 22:50:48
   10 / 10
un capolavoro. niente da aggiungere.

pipizanzibar  @  26/12/2009 20:56:51
   10 / 10
jannakis  @  25/12/2009 02:19:08
   9 / 10
finalmente ho capito perchè lynch mi ha sempre dato sui nervi. e devo dargliene merito.
ecco lui ci scava dentro, scava e sconquassa, senza ritegno.
lo spettatore ritrova la sua prima inquietudine, lo spaventoso irrazionale senza nome che lo tormentava nel buio da bambino, nascosto magari dentro una piccola scatola di legno. L'angoscia, il senso di abbandono e smarrimento che ci trasmette eraserhead proviene direttamente dai nostri incubi personali, secondo lynch troppo comodamente rimossi.
Che dire di eraserhead...un iinferno meraviglioso, un capolavoro. ma ancora non posso fare a meno di chiedermi, (specialmente durante la scena del "taglio delle bende") "david perchè devi farci questo?"

suspirio  @  12/12/2009 02:20:12
   9 / 10
Lynch è unico. Uno dei miei film preferiti in assoluto.

Dr.Orgasmatron  @  09/12/2009 15:31:05
   9 / 10
Mostruosa ed allucinante questa opera prima di Lynch. La tramma è praticamente quasi indescrivibile, ma il regista punta tutto sulle sequenze surreali e gli incubi che si susseguono ininterrottamente. Sconsigliato ai deboli di stomaco, è un film geniale nel quale già si denotano le caratteristiche che farannogrande Lynch

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/11/2009 22:51:47
   9½ / 10
Un mondo distopico alieno e alienante in cui il concetto di normalità si confonde con quello della foliia pura e visionaria. Lynch ci immerge in un incubo pieno di simbolismi, misterioso e affascinante, dalla ricchezza visiva straordinaria e con un perfetto uso del sonoro che rende il contesto inquietante oltremisura. In un'ambientazione di questo tipo i personaggi e le situazioni sono fuori dal comune, la realtà si mescola al sogno sovrapponendosi a tal punto da renderli indistinguibili.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  02/11/2009 14:24:50
   8 / 10
Un Lynch acerbo ma dalle idee ben chiare.
Eraserhead è forse il film che ancora oggi meglio rappresenta la cinematografia del grande autore americano e forse la sua vera indole artistica
Parliamoci chiaro il Lynch in libertà dimostra di non amare troppo il cinema come mezzo di comunicazione classico ma vede nello schermo la tela dove manifestare la sua arte.
Qui abbiamo un regista più attento a creare un'opera da museo che una da sala e questo è limite e risorsa di questo film.
Sperimentale e visionario emoziona e inquieta ma è un unicum, difficilmente valutabile all'interno degli schemi classici , non a caso spermentalismo allo stato puro.
Per chi ama l'altro cinema un vero capolavoro per tutti gli altri comunque un film da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  04/10/2009 22:43:37
   10 / 10
Io ho avuto la fortuna di vederlo in sala, nel lontano 1980, in un cineforum. Ricordo ancora la sensazione di panico che le immagini, sempre più terribili, mi iniettavano. Cinema allo stato puro, malessere psichico allo stato puro, materializzazione delle più recondite (ma diffuse in ognuno di noi) fobie, insomma: solo un genio visionario poteva tanto! La scelta del bianco e nero, le musiche lievi in totale contrasto con la pesantezza delle immagini e degli insopportabili lamenti della "creatura", la non-trama che si blocca -come il protagonista- sulla "creatura", insomma... un incubo perfetto.

Geoff  @  04/10/2009 11:43:57
   8 / 10
paradossalmente cito un commento sottostante di Alex , che ha messo 1 come voto:"Un viaggio onirico senza un filo logico, con musiche e immagini atte a disturbare".
Per me , però, questo è (quasi sempre) positivo.
Non deve esserci per forza un filo logico a sorreggere un film.
A volte bastano immagini e suoni che sottolineano un'emozione.

edmond90  @  15/09/2009 18:20:41
   9 / 10
Un film pazzesco.Il capolavoro assoluto di Lynch

BlackNight90  @  28/08/2009 02:58:45
   10 / 10
Lynch riprende il surrealismo di Dalì e Bunuel di 'Un chien Andalou' e lo rielabora per poter dare una potenza mai vista alle immagini che provengono direttamente dalla sua imamaginazione e dare così forma e concretezza agli incubi.
La trama non conta molto, è più che un pretesto per sondare irrazionalmente le paure più profonde dell'uomo, la paura della paternità, gli impulsi sessuali che come la psicanalisi insegna sono parte fondamentale dell'inconscio e che sono testimoniati da sequenze disturbanti (gli spermatozoi e l'ovulo gigante, il sanguinamento del pollo, l'allattamento della cagna, l'atto sessuale e la relativa immersione in un liquido non precisato, ecc.), il fascino morboso della deformità...Ma tutte queste cose devono essere intuite più che capite, accolte nell'animo ma senza essere imbrigliate nelle reti della logica.
Per me Lynch ha colto in pieno l'essenza pura del Cinema, cioè il fatto di comunicare col solo l'ausilio delle sole immagini e dei suoni sensazioni ed emozioni come solo a Kubrick e pochi altri ho visto fare. Basta mi sono dilungato anche troppo, per me Eraserhead e da 10 punto e basta. Ho visto tutti i lungometraggi di Lynch, Eraserhead è il mio preferito e forse, dico forse il migliore.

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Ultima risposta 29/08/2009 17.00.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  16/08/2009 18:51:56
   8½ / 10
Un sogno di cose oscure e inquietanti. Basterebbe questa definizione di Lynch per descrivere il suo primo film,a mio parere uno degli esordi più interessanti della storia del cinema. Raccontarlo o spiegarlo sarebbe inutile in quanto,come la maggior parte della filmografia del regista,Eraserhead è un film che ognuno interpreta in modo personale,quindi esaudendo il desiderio del regista che mira proprio a questo. Nance è bravissimo con la sua espressione disperata e stralunata ma la scena della cena a casa della fidanzata di Henry ci mostra la mia parte preferita del film,con quello che è il personaggio più folle di tutti,il padre di Mary X. C'è un senso di tensione e di repulsione per quasi tutta la durata del film,non a caso si dice che Kubrick amasse questo film e lo proiettasse in continuazione al cast di Shining per aumentare la tensione sul set. Insomma è un film straordinario e anche se non il mio preferito del regista è molto probabilmente il suo film più rappresentativo.

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Ultima risposta 17/08/2010 16.15.33
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  29/07/2009 17:34:11
   9 / 10
E' il 1977 quando David Lynch, dopo una lunga gestazione, termina le riprese di "Eraserhead". Il primo lungometraggio del regista americano è preceduto da una serie di corti per così dire propedeutici -alcuni molto riusciti, come "The Alphabet" e "The Grandmother", nei quali sono già ravvisabili i prodromi di quella vena altamente sperimentale che caratterizzerà quasi tutta la sua fortunata produzione successiva, nonché i germi di parte delle tematiche che connoteranno proprio "Eraserhead". Quelle paure e angosce, che erano state rappresentate nei succitati cortometraggi, troveranno pieno sfogo nel film del '77, approdando ad estremizzazioni di notevole impatto emotivo e visivo.
Con "Eraserhead" Lynch mette anzitutto in scena, nel contesto di una periferia industriale degradantissima, la famiglia americana di provincia, colta nel suo squallore più becero. Quattro componenti: il padre, la madre, la figlia e la nonna, che il regista tratteggia come personaggi involgariti e abbruttiti da un'esistenza grama e "routinaria", segnata dall'alienazione riveniente da lavori, abitudini e aspettative tragicamente mediocri. La famiglia stessa diventa un incubo per il personaggio principale della vicenda, Jack Nance: incubo che si perpetua, senza soluzione di continuità, tanto nella mente di questi quanto nella realtà. Finzione e verità, conscio e subconscio si fondono, diventando un "unicum" in cui è indiscernibile ciò che viene percepito a livello cosciente da ciò che è sognato o soltanto immaginato, in quanto entrambe gli aspetti attengono a stati emotivi che sono propri della condizione esistenziale del protagonista, e che promanano dalla sua "real life".
All'incombente minaccia di una famiglia opprimente si unisce pure l'angoscia legata alla paternità. Il neonato "mostrificato" è il simbolo di qualcosa di non voluto e non accettato, che pervade la vita del padre, ammorbandola in ogni suo momento: dall'esperienza pre-coniugale agli incontri con l'amante, fino ad arrivare alle visioni oniriche culminanti nella caduta della testa del protagonista che, raccolta da un ragazzino, viene portata in una sorta di laboratorio, dove si procede all'estrazione di materia cerebrale destinata alla fabbricazione di gomme per matite. La prova funziona: il tratto sul foglio viene cancellato, ma niente in realtà è definitivamente eliminato. Il pulviscolo formatosi in seguito all'uso della gomma è il segno di qualcosa che non può essere rimosso. La mente cancella, ma solo apparentemente: tutto ritorna, proprio come quel pulviscolo che, successivamente, si vedrà avvolgere il volto attonito del protagonista, per sempre condannato al rimorso per il misfatto perpetrato: l'assassinio del figlio. Atto che cortocircuita il sistema di un "regista" superiore: una sorta di "Dio minore" sfregiato, destinato ai soggetti più umili e miserabili, che ha il potere di determinare la nascita di un individuo (cfr. la sequenza in cui questi, dopo aver azionato alcune leve, attiva un percorso dello spermatozoo che si conclude con una luce bianca: il venire al mondo), ma a cui viene corrispondentemente tolto quello di deciderne la morte a causa della disumanità terrena.
Dunque, nella mente "allucinata" di Lynch, aldiquà e aldilà sarebbero speculari: quanto di triviale e disgustoso v'è nel primo si ritrova anche nel secondo, dove pure quello che sembrerebbe essere un potenziale paradiso si rivela abitato da un essere inquietante e deforme: una donna col viso mostruoso, che si esibisce sul proscenio di un immaginario teatro intonando una canzoncina proprio sul paradiso. Immagine che ricorrerà più volte, e con elementi sempre nuovi (come quello della caduta dall'alto di feti, destinati ad essere calpestati), fino ad arrivare al gesto conclusivo: l'abbraccio tra la stessa donna e Nance, seguito da un ultimo bagliore a suggello del trapasso finale.
Il talento visionario di Lynch, di cui già si era avuto un saggio nei cortometraggi della sua prima produzione, trova piena espressione in quest'opera. Notevoli le atmosfere decadenti riprodotte, nelle quali si denotano richiami a quelle delineate nel romanzo "Il Processo". Sembrerebbe di matrice kafkiana, infatti, lo squallore nel quale è immersa tutta la vicenda: dal personaggio della dirimpettaia, animata esclusivamente da un impulso sessuale (straordinario il primo-piano di lei che affiora nel buio) all'aridità degli esterni contrassegnati da palazzoni imponenti e inestetici, fino all'illuminazione cupa e grigia. A questi rimandi si aggiunge, ovviamente, la eccezionale capacità immaginifica (che affonda le sue radici nella pittura) del regista statunitense, la quale ha fatto di "Eraserhead" un'opera esemplare nell'ambito delle produzioni cinematografiche sperimentali e weird.

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Ultima risposta 05/10/2009 01.18.53
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carriebess  @  22/07/2009 15:55:09
   9 / 10
senza parole.
indimanticabile la faccia del protagonista e la sua espressione estraniata.

bulldog  @  16/07/2009 00:50:17
   10 / 10
Uno dei capolavori del cinema,lo sguardo alienato di Nance resterà negli annali.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  06/07/2009 06:53:12
   8½ / 10
Eraserhead è un incubo. Anzi no: è un groviglio di incubi, con tutto lo strascico d'aggettivi che essi si portano dietro. Un mostriciattolo ancora in fasce, un piccolo morbo che se tenti d'aprirlo è un pasticcio irrimediabile. E Lynch lo riaprirà nuovamente nei suoi film successivi.
Lo stile potrebbe ricondurre a cifre surrealiste. Ma qui ogni sorta di realtà è cancellata. Ogni possibilità d'interpretazione razionale vana. Decifrarne i simboli è impossibile, semplicemente non ne esistono.
Ma allora qual'è il senso del film? Non serve pensarci. E' sufficiente restare seduti sulla poltrona... al resto provvederà Lynch.

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Ultima risposta 02/01/2010 08.29.38
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Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  28/06/2009 16:31:39
   10 / 10
Il lavoro di Lynch che preferisco.
Film Cult importantissimo per la storia del cinema come importante è anche il regista stesso; Un film a tratti surreale che possiede una notevole espressività senza l'utilizzo di molte parole.
La canzone "Lady In The Radiator Song" è decisamente una canzone-simbolo, potenzialmente perfetta per citare Lynch.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  22/06/2009 20:00:05
   9 / 10
Primo straordinario e inquietante lungometraggio di David Lynch. Era il 1929 quando un certo Luis Bunuel riversava del plasma come firma d' autore. Sono passati quasi 50 anni, mezzo secolo per vedere un altro gesto iniziatico (una sverginata per davvero se vogliamo) nel fluido che fuoriesce dal pollo meccanico. Un fluido che passa attraverso un buco. E un buco ricomparirà in tutte le opere lynchiane, stretto, scomodo, di difficile e non sempre certa accessibilità (a ben vedere dai voti che ogni tanto affiorano), portale di ingresso usato da questo grande surrealista con il quale ha sempre cercato di manipolare la ragione e di arrivare all' inconscio, forse il regista che sarebbe stato amato da Freud. Ma il paragone con Bunuel finisce lì, tra l' altro paragonabili sono i soli "Un Chien Andalou" e questo "Eraserhead" delle intere rispettive filmografie. Lynch con Bunuel non c' entra proprio nulla, Lynch è un artista che ha sempre (e solo, a parte le recenti critiche ad Hollywood)) cercato di dare vita a quel misterioso mondo che è il sogno; e l' incubo con diretta se non ovvia correlazione. Questa opera prima del Maestro Lynch non ha spiegazioni, e se Bunuel/Dalì continuamente dichiararono che è da idioti esaltare l' impossibilità di trovare un significato al loro primo lavoro, è altrettanto da idioti cercare invece di trovarne uno in "Eraserhead" (e di scemenze idiote qui se ne leggono). A conti fatti, resta il sol lasciarsi piacevolmente ingannare da questa non-logica degli eventi, dalla fotografia surreale, e di vivere questo incubo ad occhi aperti perché mai più se ne vedrà un altro uguale.

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Ultima risposta 29/07/2009 17.38.00
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Guy Picciotto  @  27/05/2009 20:16:46
   10 / 10
La misera e desolante condanna alla sopravvivenza è un incubo senza traccia di speranza: un abisso profondo nella mente dell’uomo che filtra, rielabora e cancella la realtà, caverna claustrofobica di insane follie castranti. La miseria della società, spazio vitale dell’uomo, è una prigione cui è impossibile sottrarsi e da cui è impossibile evadere, nemmeno il super-io può farci granchè dato che è castrante e schiavo di un senso di colpa eteronomamente indotto che, inevitabilmente, partorisce mostri amorfi. Lynch scatena tutta la sua poetica disturbante, in questo suo primo lungometraggio cupo, supremamente arty ed asfissiante, con protagonista la mente umana, esemplificata magnificamente dalla testa cilindriforme di Nance. La visione della vita è nera: essa è un morbo lacerante e canceroso, di fronte al quale non v’è alcuna speranza, se non quella che la nostra mente sia in grado di cancellare ogni orrore. Lo stile è già visionario e repulsivo, accattivante e straniante; il sommo maestro Davide Lynch dispensa carne larvale, logos come padre spirituale di, Come se, Anche quando, Mostro ma non dimostro, il pensiero umano che si fa mostro, l'ennesima formula che è un corollario, che è un teorema di gioco spirituale e non materiale.
Nel vicolo, dentro la strada, dietro il bancone. Risate come pressa metallica
, illuminazione, teatrino, mostruosità, musica industriale dissonante, effetti sonori fuori del comune, mdp che "chiude" il campo ed ingabbia la scena.
In heaven everything is fine...si, nel paradiso ogni cosa appare bella, per questo la mente cancella e cancella, l'allegoria della gomma per matite, per cancellare tutte le brutture della vita per tentare di andare avanti , appigliandosi solamente ad un sogno, a quell'heaven, rappresentato dalla ragazza del termosifone con le guancia tumorali, che schiaccia gli enormi spermatozoi, quasi a voler schiacciare il nulla della vita, che si prolunga solamente perchè si sogna un eldorado futuro.....eh c'è ne sarebbe da dire. Da dieci fisso, ai livelli di Dalì, di Matisse, di Francis Bacon.
Narra la leggenda (metropolitana) che questo fosse il film preferito di Stanley Kubrick

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Ultima risposta 04/10/2009 23.13.43
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private_joker  @  25/05/2009 17:29:27
   9 / 10
Veramente assurdo, disturbante e incomprensibile il primo lungometraggio di Lynch. Una galleria di personaggi incredibili, a partire dal protagonista, musiche che definire inquietanti è poco, compresa la canzone della ragazza nel termosifone. Certe scene sono parecchio fastidiose e difficili sia da capire che da sopportare. L'ho trovato veramente bello, ma non al livello di altri film del regista.

GodzillaZ  @  15/05/2009 13:51:05
   8 / 10
Ho avuto la fortuna di poter rivedere Eraserhead al cinema grazie ad una rassegna cinematografica proprio qualche giorno fa.
Che dire, film più unico che raro, sicuramente non per tutti, disturbante e di difficile interpretazione.
Si tratta di una visione piuttosto negativa sul matrimonio e sulla maternità.
Attraverso scene metaforiche si vedono i disagi di una vita reclusa e repressa a causa del legame di coppia forzato, quando arriva il figliolo (non previsto) inizia un' incubo ...la coppia si spacca, ogni libertà viene negata...e tutto quel poco di positivo lo si riesce a trovare (dentro un termosifone) in un piccolo spazio. Ma l' esasperazione fa compiere al protagonista un gesto estremo e liberatorio dopo il quale potrà rifugiarsi nel suo mondo...
Visionario e a tratti insostenibile...

Ps: solo una cosa non mi è chiarissima, qualcuno mi aiuti, chi rappresenta l' "uomo" che si vede all'inizio e alla fine, quello che tira le leve?

paride_86  @  27/04/2009 02:39:20
   7½ / 10
Pur essendo un grande fan del Maestro non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo "Eraserhead", che concettualmente e visivamente rappresenta la somma dei cortometraggi precedentemente girati dal regista.
La storia è quella di Henry, stralunato personaggio vittima/protagonista di un mondo orrorifico e post-industriale con cui Lynch rappresenta l'inquietante società moderna. Guardare "Eraserhead" è come sollevare la nostra società e guardarla al contrario, dal suo lato oscuro, e non è una bella visione.
Di sicuro è un film molto interessante, ma preferisco i successivi.

hellknight2  @  19/04/2009 13:36:25
   9 / 10
Un film pazzesco , terrificante e disturbante. Lynch giá con il suo primo film dimostra grande abilitá. Davvero stupefacente.

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TheLegend  @  15/04/2009 05:45:41
   9 / 10
non ha minimamente senso commentare un film del genere....
è semplicemente un sogno metaforico messo su una pellicola così da darci la possibilità di viverlo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  09/04/2009 15:55:55
   9 / 10
9! …e ‘sti caz.zi…!
Che gran capolavoro che ha concepito la mente perversa e straordinaria di Lynch! Una cosa inimmaginabile, incredibile, indigesta e quindi non per tutti… ma non può lasciare indifferenti! Con pochi mezzi, uno scarno bianco e nero, con suoni, immagini e trucchi fuori dall’ordinario Lynch ha creato questo incubo vero e proprio, spaventoso ma terribilmente affascinante… è molto lento, ma molto introspettivo, un film parlatissimo e che non si è ancora visto in una edizione italiana! :-( ma prima o poi secondo me lo distribuiscono… si parla di Lynch, mica di un pirla qualsiasi.
Non sembra neanche appartenere agli anni ’70. Dà l’impressione invece di venire direttamente dall’impressionismo tedesco degli anni ’20 e dal surrealismo alla Un Chien Andalou (secondo me Lynch è fan di questa corrente). Un film sperimentale quindi, ma riuscito in tutto e per tutto, e secondo me deve restare nell’underground.
A mio parere non è neanche così illogico, secondo me è fra i più comprensibili del regista… (spoiler) l’inizio, da quello che ho capito, rappresenta il concepimento, lo spermatozoo che incontra l’ovulo, il figlio di Mary che sta per nascere. Emblematiche sono le numerose inquadrature degli enormi fori che rappresentano la vagina. Il meccanico invece è colui che “costruisce” il mostro. Henry è un uomo fuori dal normale, con problemi psicologici e che non si pettina mai (dai, sto scherz…), che è invitato a cena dalla famiglia della sua fidanzata. Appena comprende che è nato suo figlio prematuramente, impazzisce e prendono vita i suoi incubi. Da lì la fidanzata lo molla ed è costretto ad avere cura del figlio da solo. La bambina deforme che schiaccia gli spermatozoi e lo stesso Henry che scaraventa i cordoni ombelicali (?) addosso il muro, sono evidenti simbologie del figlio che non ha voluto, e che alla fine ucciderà. Per lui sarà una liberazione. Ma quello che accade è un sogno da occhi aperti, un incubo, o la realtà? (fine spoiler) e’ proprio questo il dilemma: essere o non essere?
Straordinari sono pure i personaggi presentati: Henry, Mary, i genitori di lei fuori di testa, la bambina deforme del teatro che ispira simpatia e dolcezza e la misteriosa donna che chiede a lui di andare a letto insieme. Estenuanti e azzeccati i pianti del bambino nel sottofondo.
Qualcosa di unico e irripetibile.

In heaven everything is fine…
In heaven everything is fine…
In heaven everything is fine…

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Ultima risposta 10/04/2009 13.40.08
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Bathory  @  04/04/2009 13:25:15
   10 / 10
Questo è uno di quei film in cui cercare un significato, un senso, un filo logico non si può e non si deve.
Il miglior esordio cinematografico di tutti i tempi, Eraserhead è un viaggio malato all'interno della psiche umana, un percorso delirante e disturbante, dal quale non si può far altro che uscirne tramortiti, spiazzati, distrutti.

A mio avviso il cinema avrebbe potuto fermarsi anche qui.

Quando la settima arte raggiunge la perfezione...

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Ultima risposta 15/04/2009 00.55.48
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Manu90  @  03/04/2009 20:44:04
   8 / 10
Inquietante; disturbante; terrificante; il primo film di Lynch e in assoluto uno dei migliori. Una parabola sulla vita dell'uomo moderno. Eccezzionale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  01/04/2009 15:28:20
   10 / 10
Incredibile, il film più sconvolgente della mia vita, questo micidiale Eraserhead è qualcosa di sbalorditivo, e dare dieci penso che sia il minimo.
Per realizzare una cosa del genere bisogna avere una mente di una visionarietà mostruosa, e l'unico che poteva realizzarlo chi poteva essere? quel pazzo regista di nome David Lynch! non ho parole, vi giuro sono letteralmente spiazzato.
Ora vi scrivo cosa mi è passato dalla mente durante la visione di questo straordinario, immaginabile e pazzo Eraserhead di Lynch: il tempo e fermo, la mia immagine e lontana, una delle mie paure più grandi mi si riverserà contro ad una realtà che tanto reale non é, ma dove mi stai portando? dove mi stai allontanando? non è qui che devo ricominciare? non ci capisco più nulla, non sono io ad avere paura, ma e la paura che a paura di me, cos'è questa realta? cos'è questa finzione? tutto gira intorno al sogno e alla realtà che ci affianca? o forse nemmeno quella? la mia mente e pervarsa di domande che all'apparenza sono sciocche, ma forse tanto sciocche non lo sono, la nostra paura e la nostra forza, ma sono stanco di farmi domande! dove mi stai portando? non mi vuoi lasciar andare? forse pure io sto vivendo un sogno alluncinato da un altro sogno, o forse sto solo seguendo quello che Lynch mi sta dicendo? non posso esserne certo, ma sono soltanto un sogno che appartiene ad un altro sogno.

Al termine di questo film, mi sono chiesto quale significato potessero avere per me tutte queste domande, ma un c..o di significato non c'è, e solo che ancora una volta, dopo l'intramontabile Inland Empire, e il devastante Mulholland Drive, il cinema di Lynch grazie allo straordinario Eraserhead mi ha preso ancora in una maniera che la definisco impossibile da capire, e personalmente credo che non lo capirò mai.
Per quanto riguarda il film, quello che vuole dire e molto semplice da dire ma quasi impossibile da capire, infatti io ritengo che dare un significato preciso a questo film penso che sia impossibile darlo, la mia opinione personale e che questo film e soltanto un sogno, dove la paura dell'essere umano si intrancia una con l'altra.
Invece per quanto riguarda la realizzazione, siamo veramente hai massimi livelli, si insomma alla fine Lynch ci ha sempre regalato il massimo, soprattutto dagli effetti sonori, tenebrosi e inquietanti come sempre, che ti regalano un'angoscia impossibile da digerire.
Insomma, non penso che ci sa da aggiungere altro per quanto riguarda questo strepitoso capolavoro di Lynch, e ormai si sta sempre più aggiudicando il titolo di "mio regista preferito", tra questo film e IE non so bene quale mi sia piaciuto di più, (che ho votato come 7, ma rivedendolo e 10 in assoluto) forse ho trovato più carino IE, ma questo mi ha sconvolto molto di più. Allucinante al massimo.

VikCrow  @  07/03/2009 12:53:25
   10 / 10
Tetre e cupe atmosfere per questo capolavoro del cinema. Lynch al suo vertice artistico.

castelvetro  @  26/02/2009 00:00:45
   10 / 10
strabiliato, sorpreso, scosso e felice.
ecco come mi sento dopo la visione di questo
film, mi aspettavo... non sò neanchio cosa mi aspettavo.
sò solo che mi ha sorpreso e affascinato attraverso i suoi
magici suoni e strabiliato nelle sue tetre atmosfere.

simone p  @  25/02/2009 21:35:01
   6 / 10
Film difficilissimo da commentare.
I pregi sono l'originalità, il talento visionario del regista e l'angoscia che ti trasmette.
I difetti sono la trama e l'esasperante lentezza di molte scene.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  11/02/2009 14:43:46
   8½ / 10
Tutto ebbe inizio da qui...Lynch ci aprì le porte della mente con "ERASERHEAD"...

Un pugno nello stomaco.

goodwolf  @  08/02/2009 01:38:14
   6 / 10
Quasi impossibile per me dare un voto ai film di Lynch.
Metto la sufficienza, perchè solo lui è capace di mettermi un'incredibile ansia con davvero poco. Di contro, questo film è senza nessuna trama, estremamente delirante, lentissimo ed eccede davvero con il nonsense.
Fate un pò voi.

Gruppo COLLABORATORI maxpayne230  @  17/01/2009 18:56:10
   10 / 10
Capolavoro del cinema metaforico! Un continuo flusso surreale di immagini angoscianti, protettori di significati ancora sconosciuti ai più.

P.S Consiglio di leggere l'autobiografia di Lynch "In Acque Profonde"....rivelatorio di parte delle cose che ha in mente questo pazzo geniale

Drugo.91  @  30/10/2008 20:11:24
   10 / 10
strabiliante cupo ossessivo disturbante...un gran film..peccato che sia raro

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Ultima risposta 23/04/2010 19.59.27
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gei§t  @  25/09/2008 10:58:32
   8 / 10
film da vedere, non da capire. Ambientazioni angoscianti, suoni fastidiosi, sogni disturbati e personaggi surreali. Un sogno/incubo creato da Lynch che colpisce lo spettatore attento.

pinhead88  @  14/09/2008 16:47:12
   8 / 10
molto particolare e intenso.. dalle atmosfere lente e oniriche tipiche alla Lynch
può essere interpretato in diversi modi, o bene o male..
Lynch ha uno stile tutto suo non c'è che dire
l'ho trovato un film piacevole sotto molti punti di vista, va seguito molto bene e comunque non è un film per tutti

marfsime  @  02/08/2008 17:53:32
   4 / 10
C'è poco da dire..le opere di Lynch o si odiano o si amano. A me personalmente questo regista mi fa andare sulle montagne russe..capolavori come Mulholland Drive e la serie tv Twin Peaks li ho apprezzati moltissimo (ho dato 10 per intenderci)..però questo Eraserhead no..non l'ho proprio digerito. Lynch sforna una pellicola visionaria..di difficilissima interpretazione tanto da apparire come una serie di immagini un po' no sense (sfido chiunque che non ne ha compreso alla prima visione il significato a dir di no)..dopo aver letto alcuni commenti ho anche capito l'intento del regista però in ogni caso questa pellicola non m'ha soddisfatto a pieno. Film lento..lentissimo..molto riflessivo ovviamente..dialoghi ridotti all'osso (in alcune circostanze la cosa è anche positiva) però che vi devo dire..non m'ha convinto proprio. Secondo me è un film geniale nonostante il voto negativo che gli ho messo..ma probabilmente è adatto ai cultori di un certo tipo di cinema..vicino all'espressionismo di alcuni film del cinema anni '30..mi spiace abbassare la media ma a me non è piaciuto.

eraserhead  @  17/07/2008 01:59:16
   10 / 10
Il nulla dell'uomo moderno immerso in un inferno di industrie
Basta così

JOKER1926  @  26/06/2008 21:18:12
   9½ / 10
I dubbi, l'incertezza, l'impossibile, l'incubo, il sogno trovano casa in "Eraserhead"...
Definita da molti la pellicola "maledetta"...
David Lynch si supera e confeziona uno dei film piu' grandi di tutti i tempi, nessuno mai riuscirà a riportare su una pellicola l'incubo visivo,metaforico del regista...
Il film è una bomba di metafore, il regista vuole mostrarci le difficoltà del parto, in linea di massima viene "trattato" il problema della maternità... (ma non solo...)
Film composto da una trama anomala: " Un uomo concepisce un figlio insieme alla sua compagna. Il bambino è una creatura mostruosa, ma l'uomo cerca ugualmente di allevarla..."
Le atmosfere di "Eraserhead" sono cupe , drammatiche, si respira un'area "fantastica", "surreale"...
Il film (saggiamente) è orfano della colonna sonora...
Film "macchinoso", molto lento e (come detto prima...) pieno di metafore..!
Una delle scene piu' belle è quella del pranzo, il pollo insanguinato è semplicemente unico, esso rappresenta in chiave metaforica una sverginazione contornata per l'appunto dal sangue... (questa scena si collega ovviamente al problema del sesso "giovanile", la donna nutre paura, il sangue quindi è un lampante "segno" di inquietudine...)
Ma David Lynch non si ferma qui è sublimerà il suo film con altre scene grandiosi, metaforiche...
Il regista mostra quindi allo spettatore la famiglia della ragazza-madre, nella casa di quest'ultima regna un'area "surreale" (ma in linea di massima le atmosfere saranno sempre le stesse...) con la "nonna" del "piccolo" che è in preda al panico... Bellissimo il dialogo (uno dei pochissimi dialoghi della pellicola) con protagonisti il padre del "bambino" e la nonna...
Quest'ultima invita,esorta l'uomo ad allevare il bambino (parto prematuro!)...
Il "bambino" avrà un ruolo importantissimo nella pellicola del regista statunitense, esso passivamente "muove" tutte le "pedine"...
Un complimento al regista per l'accurata selezione dei vari e importanti dettagli...
Il "bambino" è semplicemente inquietante, ottimo lavoro di David Lynch...!
Secondo alcune voci il "piccolo" fu "realizzato" con il corpo di un coniglio scuoiato (ma queste sono solo voci, David Lynch infatti non ha mai svelato questo segreto..!)
Dopo la presentazione dei "fatti" il regista mostra allo spettatore la "convivenza"dei tre pressoché impossibile, la donna ritornerà dai suoi…
Le responsabilità saranno solo ed unicamente del padre del "bambino", inizia una lunghissima, mostruosa, sconvolgente, devastante, impossibile, irreale, fantastica, disorientante odissea di pianti, di sogni impossibili e di allucinazioni…
I luoghi selezionati dal regista hanno una funzione metaforica, essi sono spazi "chiusi", spazi senza luce, il tutto è una vera è propria agonia, il tutto è una prigione…
Il buon uomo quindi è "intrappolato" e non ha via di scampo…
Tutte queste concezioni, verranno approfondite magnificamente nel corso dell'intera pellicola…
Come accennato prima il regista "sbalza" da un argomento all'altro (questi argomenti vengono esposti allo spettatore in chiave metaforica… ), David Lynch in pratica vuole mostrarci la mentalità giovanile del tempo ( è forse anche attuale) dei ragazzi che hanno un "rapporto" con il sesso molto "superficiale", astratto…
Ma le conseguenze purtroppo saranno tutto altro…
Secondo una mia particolare interpretazione del film il regista mette una metafora (addirittura!) nel look dell'uomo…
L'abbigliamento serio ed elegante potrebbe mostrare l'"apparenza", l'ipocrisia…
Mentre i capelli dell'uomo mostrano la "testa" schizzata, superficiale, stravagante ma allo stesso tempo si intrecciano nella "testa" dell'uomo sentimenti, paura e allucinazioni…
Sublime la locandina del film!
Il titolo del film è forse la cosa piu' importante e metaforica, "Eraserhead" (la mente che cancella)…
Il tutto puo' essere apprezzato, capito solo dopo un'accurata visione della pellicola, il regista dedicherà al titolo un terribile, mostruoso, irreale, sogno-incubo in cui potete notare come la testa dell'uomo è portata a "riparazione", con un processo di "cancellazione", di "correzione" il tutto si aggiusterà…
Il tutto non sarà mai esistito, ma cio' è solo un sogno-incubo che svanisce all'ennesimo pianto del "bambino" (cio' puo' essere letto come un ritorno alla realtà…)
Come accennato sopra il film è pieno di tanti dettagli significativi,metaforici…
Possiamo notare molte volte che l'uomo tenta di scappare, di "allontanarsi" dal "bambino", ma esso lo "richiama" col pianto, con i lamenti…
è inutile citare tutte le grandi scene del film, i sogni, le allucinazioni, gli incubi…
Nel film riveste un ruolo importante anche la famosa" donna del termosifone" che in pratica è il sogno "selvaggio", "primitivo" dell'uomo, la donna (vedi il suo viso) è malata, non puo' concepire figli e quindi è una donna "sicura" , una donna "garantita"…
Ritorno ad elogiare i vari luoghi "chiusi" del film, bellissime tutte le ambientazioni, si respira un area soprannaturale…
L'ultima parte del film è da manuale, il nostro uomo "cancellerà" tutti i suoi incubi e riuscirà a coronare il suo sogno… (sogno o realtà..? )
Film che supera i limiti del possibile, in esso il sogno, l'incubo si mescolano brutalmente, selvaggiamente…
Il regista si supera e confeziona un terrore psicologico e lo riporta su una pellicola, film metaforico che tratta anche (vedi il finale) la scarsa volontà dell'uomo di allevare un figlio, il gesto finale è un esempio…
In "Eraserhead" è difficile trovare una solida trama, non è semplice dare un determinato ruolo a tutti i protagonisti, secondo la mia interpretazione il vero personaggio del film è il bambino…
Film che è un pugno nello stomaco, pellicola impressionante terrificante e in alcuni momenti paradossalmente dolce…

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Ultima risposta 25/06/2009 21.03.59
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mr orange  @  24/06/2008 23:32:04
   10 / 10
che capolavoro. una serie di immagini dove i dialoghi sono pressochè nulli e l'aria è riempita da una serie di rumori angoscianti e inqualificabili. difficile trovare un senso a quello che si è visto, e anche se ci si prova sono troppe le interpretazioni a cui si può mirare. di sicuro bisogna partire da una base di follia pura e da lì incominciare a distinguere ciò che è reale da quello che non lo è, io ci ho provato ma di sicuro mi sono perso senza saperlo.

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satko  @  21/06/2008 10:40:46
   6 / 10
esclusivamente per amatori del genere

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  21/06/2008 08:46:26
   10 / 10
"Un sogno di cose oscure ed inquietanti" (David Lynch)
"L'unico film che avrei voluto girare io" (Stanley Kubrick)

Arte incommensurabile

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Max78  @  30/05/2008 20:34:53
   8 / 10
Intensa opera prima di Lynch, la pellicola trascende dai canoni classici e convenzionali del cinema, divenendo arte surrealista,
un bombardamento d'immagini , d'una mostruosa potenza visiva, come dal più celebre delle pellicole horror dell'espressionismo tedesco, Nosferatu, inserite in un contesto sonoro a dir poco ossessivo,
un portale dimensionale; attraversandolo si penetra nell'universo alternativo del regista, un buco nero in grado di inghiottire la luce e i colori, riducendo tutto nelle oscure tenebre.

Perchè 8? perchè non 7 o 9 se non addirittura 10?
Eraserhead mi ha colpito, ma non affondato,
Come da un incubo ti risvegli sudato,inquieto , confuso,non hai ben chiara la motivazione di alcune situazioni,ma comprendi che nel subconscio fanno parte delle tue paure,
e nel sogno, di quelle del protagonista.
Non nego in alcuni momenti di non aver retto propio la presenza di una nontrama , trovandomi a tu per tù con la noia.

Ciò che mi sorprende e che mi fà meditare, è la media altissima di questo film, non che sia brutto anzi, ma è un opera difficile da assimilare e da valutare,
pur non dubitando della buona fede di ogni singolo utente di filmscoop, mi chiedo se questa pioggia di votoni, tra i quali non si contano i 10 che fioccano come la neve, non sia il frutto,
di un'euforia generale per l'artista Lynch , e per una tendenza modaiola a dipingere il diverso,l'alternativo come un capolavoro a priori perchè fà molto fico.

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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  13/04/2008 11:37:04
   10 / 10
Pellicola onirica, un vero e proprio incubo. Una esperienza visiva che va al di là di film, grottesco e inquietante come solo un'opera di Lynch può essere, il punto di partenza di tutta la poetica del regista. O lo si ama o lo si odia, certe sequenze sono al limite del comprensibile, altre puramente geniali, ma questo è un film genuino, ne più ne meno di quello che vorrebbe essere.

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pino08  @  12/02/2008 16:13:45
   10 / 10
Un incubo dipinto su pellicola.

La ricotta  @  26/01/2008 19:49:56
   9 / 10
Un viaggio nei meandri del cervello. Onirico, bizzarro, ipnotico. Eccezionale.

TheJolker  @  10/12/2007 18:07:58
   10 / 10
Cn questa pellicola, si puo vivere la claustrofobia e la follia di un regista che è il piu onirico,si puo ammirare una spiazzante opera d'arte,si puo toccare e sentire la struggente vitalità dell'orrido mondo meraviglioso che questo regista ha creato.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  03/12/2007 08:03:59
   10 / 10
L'intelletto ha dei limiti, come tutte le cose che riguardano l'uomo, al di fuori di questi limiti sconfiniamo oltre l'umano, in un potetico limbo tra questi due orizzonti risiedono due realtà: il genio e la follia; a quali di queste due categorie appartiene David Lynch è impresa ardua comprenderlo. Certo, chiunque abbia avuto a che fare con questo eclettico regista questa domanda se la sarà sicuramente posta: Eraserhead in primis, passando per i primi cortometraggi per arrivare all'ultimo, incredibile, Inland Empire, sono opere frutto di un genio o di un folle? L'opinione è soggettiva, a me piace considerarlo un misto di tutte e due, un folle genio. Le perplessità che mi hanno lasciato i tre corti "The Grandmother, The Alphabet e The Amputee" lo collocano tra i folli, ma lavori come "Mulholland Drive, Strade Perdute e Elephant Man" mi hanno fatto pensare ad opere che solo un genio può realizzare, Eraserhead sta nel mezzo, completamente visionario e d'avanguardia il film immerge lo spettatore in un vuoto apparentemente incomprensibile composto da personaggi che si muovono oniricamente in un paesaggio desolante, grigio, tremendamente triste ed allucinato, ma se gli esterni trasmettono un'insopportabile angoscia, ancora più squallidi sono gli interni, il monolocale dove vive Henry Spencer (il protagonista), o la casa dove soggiorna la famiglia della sua fidanzata sono un incubo claustrofobico materializzato, nessuno spiraglio di luce, nessuno splendore, in questa tetraggine i due si amano, l'unione tra i due da vita ad un essere informe, inumano, confermando la predisposizione di Lynch ad essere attratto dalle deformità (Elephant Man). Il titolo del film è quanto di più delirante si possa immaginare: in un laboratorio, degli individui usano la materia cerebrale per costruire la gomma (appunto l'eraser) per le matite. L'insieme di situazioni assurde, pregne di simboliche metafore introducono lo spettatore in un surrealismo allucinato a tratti disturbante è qualcosa di più dell'horror, è indescrivibile, forse è anche questo il fascino di questa pellicola, la finzione del terrore quando ha una logica è sopportabile, la finzione del delirio illogico no, ma è un'insopportabilità incredibilmente coinvolgente e contagiosa, non si può fare a meno di subirla, è la sublimazione dell'orrore.
Cercare di ingabbiare il film all'interno di una trama è impossibile, equivarrebbe snaturarne la struttura, ereggere un confine ai sogni, un film carico di questa angoscia può essere pensato solo da chi questa angoscia la conosce, la vive; non stiamo qui a ripeterci sulle ossessioni che hanno albergato fin da piccolo nell'animo di Lynch, ma possiamo comprendere come la realizzazione di film come Eraserhead sia stata "facilitata" dalla totale immersione del contesto, Lynch anche a causa di problemi finanziari che lo hanno costretto ad abbandonare la propria abitazione, ha praticamente vissuto sul set, dormito nelle stanze dove girava gli interni (la stessa esperienza l'aveva provata già con The Grandmother, ma qui l'aveva fatto volontariamente), insomma la simbiosi con le sue creature è totale, d'altra parte l'inclinazione all'orrido, al macabro, all'aberrante oltre ad essere palesemente mostrata nei suoi film, la si evince anche dalla sua passione per la fotografia, i soggetti preferiti sono ospedali, camere mortuarie, obitori.
La curiosità ci porta alla conoscenza: dagli scritti veniamo a sapere che Lynch ha impiegato cinque anni per concludere le riprese del film, girava dall'imbrunire a notte fonda ed il giorno lavorava come distributore di giornali porta a porta; l'attore Jack Nance, protagonista del film, ha tenuto quell'improbabile capigliatura per tutti e cinque gli anni della durata della pellicola; il neonato informe sembra sia stato ricavato da un feto imbalsamato di vitello o da un coniglio scuoiato, Lynch ne ha sempre fatto mistero; Eraserhead era uno dei film preferiti del grande Stanley Kubrick. Un film che alla sua uscita molti definirono un prodotto con prospettive commerciali praticamente nulle ma che è diventato un cult movie. David Lynch è un genio folle, ma noi che lo ammiriamo che cosa siamo?.

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Ultima risposta 21/06/2008 18.23.03
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hitch1990  @  06/11/2007 22:39:59
   8 / 10
be se devo dire la verità questo film l'ho capito ben poco!!! ma cmq merita per l'atmosfera che crea...un'angoscia che ti prende dall'inizio fino alla fine...assurdo!!!complimenti a Sleeper83 che ci ha dato la spiegazione più vicina alla realtà del film a detta mia

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Ultima risposta 22/01/2008 20.37.27
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Schultz  @  28/09/2007 17:43:52
   7½ / 10
Non so, non mi ha convinto molto.
Il film è veramente ben fatto e sviluppa tematiche e tecniche cinematografiche già affrontate nel corto "The Grandmother" ma a tratti l'ho trovato veramente troppo lento e noioso.
Ho apprezzato molto di più il corto, più conciso e tagliente.

Glendhi  @  29/08/2007 16:25:57
   9½ / 10
Lynch fa paura. Fa paura da tanto è un genio. Fa paura da tanto è malato. Ma la cosa che fa più paura, è che la sua malattia è comune a tutti. Una malattia chiamata MENTE UMANA. Lui riesce nella geniale e perversa impresa di renderla sugli schermi. Per chi avesse la razionale tentazione di cercare un senso a questa serie di immagini che non oso chiamare film (perchè sarebbe troppo riduttivo) consiglio di rassegnarsi e, anzi, non provarci nemmeno. Sarebbe come voler parafrasare una poesia.
Questo non è un film da capire (eventualmente da interpretare). E', piuttosto, un film da guardare.

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Ultima risposta 08/04/2008 19.25.10
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FORZA NAPOLI  @  12/08/2007 19:03:49
   6½ / 10
IL FILM HA UN SUO SIGNIFICATO...
ERASERHEAD CERTAMENTE RESTA UN FILM DELUDENTE, MA CMQ CI SONO DELLE OTTIME SCENE, IL FILM TRASMETTE ANCHE UNA DISCRETA TENSIONE, CI SONO SIGNIFICATI NASCOSTI.
CMQ IL FILM E' LENTISSIMO, SI POTEVA FARE DI MEGLIO...

NON E' UN FILM DA BUTTARE, SICURAMENTE ERASERHEAD RESTA UN FILM ANGOSCIOSO E CIO' NON E' SOLO UN DIFETTO...

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Ultima risposta 29/10/2008 19.11.12
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divino  @  29/07/2007 08:11:15
   9 / 10
assolutamente un capolavoro visivo, gli interni sono angoscianti i personaggi completamente stralunati e l'atmosfera nel complesso è pazzesca e ti cala in un mondo cupo e grottesco. non cercate di farvi strani viaggi per tentare di capirlo perchè non si può! è uno di quei film che quando hai finito di vederlo accendi la luce ,ti guardi intorno e ti ci vogliono 10 minuti per riprenderti e focalizzare che sei nel salotto di casa tua .grandissimo lynch!

Sleeper83  @  23/06/2007 12:53:24
   9 / 10
Allora devo precisare ho dato 9 a questo film perchè è un film che spinge a riflettere ricco di sognificati, non ha una vera è propria trama ma il significato del film c' è eccome e non si puo ridurre ad " un susseguirsi di sequenze senza senso" come ho sentito dire da qualcuno....detto questo voglio rendervi partecipivi della mia interpretazione del film .....

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Ultima risposta 03/02/2008 17.37.38
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  22/06/2007 11:51:45
   7 / 10
sicuramente il primo lynch è qualcosa di assolutamente visionario, come le sue pellicole successive (strade perdute, m. drive, IE) ma non è riuscito come gli altri 3 a provocarmi lo stesso coinvolgimento alla pellicola!! comunque il lavoro è ottimo, lo si vede, e si vede pure come riesca ad incastrare il tutto alla perfezione e a creare immagini inquietanti (come l'ultima scena, o la tizia in teatro)!!
Lo ritengo dunque il primo passo verso quell'assoluto capolavoro che sarà in seguito strade perdute, dove esprimerà tutta la sua maturità di regista in una pellicola assolutamente superba!!

xolder  @  21/06/2007 22:35:28
   9 / 10
Allora da dove comincio.....
Questo film è folle,delirio allo stato puro le atmosfere cupe e opprimenti i suoni sempre meccanici e opprimenti x questo è da guardare,è un cult
(nello spoiler metto la mia intrpretazione del film quindi se nn l'avete mai visto nn leggetelo)

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AKIRA KUROSAWA  @  09/06/2007 11:44:27
   9 / 10
e grande maestro lynch. uno dei film piu strani ed inquietanti che abbia mai visto. la scena di quando sono a tavola dove il pollo si muove e sputa sangue è qualcosa di semplicemente straordinario. pochi dialoghi, giocato tutto sulle immagini un po come i film espressionisti degli anni 30. fantastico

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Ultima risposta 01/07/2007 17.59.47
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bischero  @  29/04/2007 09:57:48
   7 / 10
bel film e ottime interpretazioni di Nance e Steart

fare la pipì  @  25/04/2007 12:48:28
   10 / 10
Oddio che capolavoro!

raging bull  @  25/04/2007 12:46:12
   10 / 10
Grandioso. il genio di David Lynch si è elevato in tutta la sua straordinaria magnificenza già dall'inizio. la rappresentazione allegorica dell'Incubo, come già aveva fatto Bunuel

j.ascia  @  25/04/2007 12:40:43
   10 / 10
un viaggio nei meandri della mente umana, nell'orrido dell'inconscio. il film più bello della Storia del Cinema.

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Ultima risposta 30/05/2007 09.02.55
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  24/04/2007 14:26:09
   10 / 10
A stento riesco a scegliere quale fra IE ed Eraserhead è più bello. forse questo è il miglior film che abbia mai visto. Inland il più devastante.
per la prima volta mi trovo a provare a sviscerare un film di Lynch per capirne il succo e ritengo questo il meno complicato: la storia è di un'ora e mezza quindi la vastità delle tematiche surrealiste si riduce inevitabilmente, mentre per Strade Perdute, Mulholland Drive e IE ci si dilungava parecchio rendendone così impossibile la totale comprensione DENOTATIVA: rubo questo termine alla retorica per portarlo a Lynch, spiegare il significato denotativo di un suo film vuol dire semplicemente tirare fuori quel poco che c'è di sensato mettendo il montaggio in ordine cronologico...un esempio lo avete da Banchelli, un grandissimo utente di FS che ci ha illuminato su due film complicati come SP e MD (vedi sopra). rimettendo a posto il puzzle si capiscono molte cose, ma ovviamente si perde quella magica, orrida, straordinaria atmosfera del cinema di Lynch, uno dei più grandi registi che la storia ha concepito.
provo a dare un'interpretazione MIA: tutto ciò che è raccontato nel film è frutto di un sogno del protagonista (possiamo vedere come ad un certo punto egli si svegli), sogno che svela tutta la sua psiche malata attraverso la complessa rete di rapporti normali che l'Uomo affronta nella vita: famiglia, amore, figli, gli altri, se stessi. il rapporto malsano che ha con tutti è simboleggiato dall'essere mostruoso che nasce da quello obbligato con Mary in cui gli aguzzini e i mostri sono i genitori: nel sogno egli è il dominatore quindi modella tutto come vuole quindi raffigura la casa come un manicomio e i suoi componenti come pazzi (il padre sembra un pagliaccio, la madre una perversa sensitiva malvagia, la nonna un'automa, la ragazza stessa verso la quale comunque egli prova quasi affetto è schizofrenica). dopodichè la scena si sposta a casa dove si concretizza il rapporto marito-moglie e notiamo come Mary vada e venga nei momenti in cui all'uomo più fa comodo ovvero quando giace assieme all'altra donna: la sessualità perversa di lui repressa dal matrimonio è personificata nel complesso narrativo del teatro (che si ritroverà anche in MD) e della donna malformata. essa è un luogo di rifugio per lui, infatti provendo direttamente dall'inconscio tutto è sviluppato nelle cavità del termosifone e vediamo come ella pesti gli esseri abominevoli provenienti dall'alto (luogo di sofferenza per la presenza del coniglio-figlio), canti ritornelli rassicuranti come "In heaven everything is fine" e alla fine si congiunga con il protagonista. l'impossibile esistenza dell'uomo consapevole di ciò si tramuta in una censura verso la realtà (il mostro-figlio) mostruosa che lo circonda e di conseguenza egli avvia e porta a compimento un processo di cancellazione (eraserhead) verso il passato e il presente che infine lo terrà imprigionato nel sogno di felicità con la donna malformatamata.

PetaloScarlatto  @  24/04/2007 02:51:49
   10 / 10
a me non frega nulla se è di Lynch... questo E' un capolavoro... questo è uno di quei film che se li guardi come ho fatto io di notte ti sale su un'angoscia... ti sale su un qualcosa di indefinibile.. una nebbia fredda...

ci sono moltissime cose da ricordare... la pellicola, per come è stata girata, mi ricorda il cinema impressionista tedesco... le inquadrature... con quella nonna lasciata a amrcire su una sedia, con la sigaretta fra le labbra...

il pasto mai finito - una specie di fascino discreto della borghesia surreal - horror -, in cui un pollastro zampetta e perde sangue appena viene toccato...

la capigliatura del protagonista che, grazie a un sapientissimo uso delle luci, appare bicolore... !!!

i pochissimi dialoghi.... le pause... le lunghe camminate del protaginista...

la donna piena di tumori che le scarnificano la faccia.. che le masticano le guance... la donna che balla, schiacciando vermi dietro un frigorifero...


quel pianto... il pianto del bambinomostro, abbandonato dalla madre che commuove - non può far altro che impietosire, perchè anche la più orrenda delle creature ha biosgno della madre quando si sente sola e ha freddo di notte -

quel pianto... continuo... una cantilena straziante... che mi da letteralmente i brividi...

le cure amorevoli del padre, fino all'omicidio - eutanasia - grazia finale...

( essendo io favorevole all'eutanasia..................!!!!!!!!!!!!!!!!!!! )....

la sensazione di trovarsi di fronte a un film come pochi se ne fanno ( o, almeno, si trovano in giro!!! )...

rispetto le opinioni di tutti, anche io quando scrivo le mie poesie vengo a volte osannato e a volte oltraggiato...ma me ne frego...

le rispetto, però almeno due cose fondamentali biosgna dirle...

1 ) è un film che resterà... Lynch mi fa impazzire, un pò meno in "una storia vera" ( anche se riconosco alla pellicola un finale da poesia fra le nuvole senza euguali; un silenzio di attesa ). E' una pellicola che non può non restare. E' troppo stramba, intrigante, vomitevole, particolare per farsi scordare... Forse più in là dimenticheremo tanti films, ma questo proprio no. Nel bene o nel male c'è e ci sarà sempre...

2 ) è un film che colpisce... a chi bene, a chi male... Io mi ritengo abbastanza aperto da lasciarmi catturare da questo genere di pellicola e mi va benissimo così... Chi lo contesta libero di farlo, peccato per loro, perchè si perdono una delle meraviglie vestita da celluloide che uno dei M - ( MMMMMMMMM mmmm ) aestri de cinema moderno ci ha regalato!!

difficile che Lynch sbagli un film... e non c'entra la scarsa prolificità... E' proprio il suo modo di concepire il cinema a rendere ciò che dirige quasi sempre immortale...

Fillms come the elephant man, velluto blu, fuoco cammina con me, strade perdute, mullhund drive e twin peaks sono autentici capolavori...

un gradino più sotto i comunque eccellenti una storia vera e dune!!!

Inland empire non l'ho ancora visto, ma assicuro tutti che mi preme assolutamente darvi una prolungata e corposa occhiatella...

per concludere, il film può certo non piacere, però sono rari gli esordi così geniali ( nemmeno kubrick fece di meglio, il suo fear and desidere non ebbe la forza visivoconcettuale di questo eraserhead e stiamo parlando di Sir Stanley, uno che per me è la BIBBIA!!!

Gli esordi di Spielberg, dei Coen sono altrettante gemme da tenere strette...

neppure kusturica, che idolatro, ha saputo fare di più. il suo esordio "ti ricordi di dolly bell?", nonostante il titolo straordinariamente malinconico è uno dei suoi che meno preferisco...!!!

Per finire... Eraserhead resterà nella storia del cinema... Con buona pace per chi pensa che LYnch sia un povero pazzo visionario...

Beh, questo povero pazzo visionario, leone d'oro alla carriera, ci fa discutere di un suo film girato tre decadi fà... di notte... quando potremmo fare tutt'altro... ma siamo qua... per insultarlo o per elevarlo nell'olimpo dei films eterni.. ma siamo qua... Grazie, Mr. David

Buonanotte a te, ai tuoi incubi, che non riposino mai il tempo necessario per appiattirsi... il cinema ha biosgno di uno come te

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  23/04/2007 16:19:30
   10 / 10
Eraserhead: una seria di immagini e suoni apparentemente slegati tra di loro interpretabili in svariatissimi modi possibili e all'insegna della non-trama.
Dovrei assolutamente rivederlo per avere un'idea più chiara di questo affascinante film perchè sono troppe e disordinate le tematiche che si colgono alla prima visione.
Tutto il film è pervaso da un'idea di un destino inesorabile che, quasi obbligato, richiama le nostre menti ad un "passaggio costretto" su questa terra in una fitta rete di ascendenze di potere mentale su sè stessi e su gli altri e di una conseguente procreazione malsana di sentimenti, azioni e ideologie che si manifesta sotto forma del famoso mostriciattolo scuoiato partorito dalla fidanzata di Henry che verrà "distrutto" in una sorta di liberatorio annientamento della mente e del suo creato, tra cui la creazione di uno stesso, superiore, creatore, nato dal desiderio di un potenziale ordine che mai esisterà, ma che può essere compensato dal nulla o dalla, passatemi il termine, felliniana accettazione del spesso mostruoso e insondabile diverso e di sè stessi.

6 risposte al commento
Ultima risposta 25/05/2007 11.13.12
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Tom24  @  22/04/2007 21:02:22
   8½ / 10
Mi sembra eccessivo classificarlo come capolavoro.
Lynch dirige con incredibile maestria un film totalmente pazzo, pieno di situazioni paradossali, che riesce a turbare dall'inizio alla fine, anche con scene all'apparenza "normali" ma nel nostro inconscio profondamente inquietanti. Insomma, la magica atmosfera ricreata dal maestro avvolge totalmente la pellicola, ma stanca pesantemente lo spettatore, e in alcune parti risulta un pò eccessiva.
Non voglio mettere in discussione la straodinarietà della pellicola, ma non è un film che rivedrei spesso volentieri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  12/04/2007 09:43:19
   9 / 10
"Un incubo di cose oscure e inquietanti", questa la definizione che lo stesso Lynch diede al suo opus n. 1. Temevo di non dormire stanotte dopo aver visto questo film in divx al buio, ma per fortuna, avendo visto quasi tutti i film del maestro, ho acquisito potenti difese immunitarie. Delirante, allucinante, metafisico, surrealista, onirico. Lynch lo paragona a un quadro di Hopper. Io che sono molto più ignorante ho avuto come un flashback in una sequenza di un quadro (o forse più di uno) di Salvador Dalì. Il bimbo deforme è qualcosa di terrificante, ed è in fondo in quel modo che si vede il bravissimo Nance, come una persona disadattata e direi quasi aliena, fuori dal mondo. Ma tutti i personaggi del film sono in qualche modo alieni, oscuri, e sembrano rimandare alla parte più nascosta del ns. inconscio, quella che il Super-Io ci tiene a tenere sepolta per evitare grossi problemi alla parte cosciente e consapevole del nostro sè; e poi come non dimenticare il panormama industriale desolante come un paesaggio lunare (si vede che Lynch è anche un pittore). Continuo a ritenere Mulholland Dr. il miglior film di Lynch, l'unico da 10, ma se Eraserhead era il film preferito da Kubrik e il cult dei cult del cinema di mezzanotte qualche motivo ci deve pur essere.

4 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2007 16.22.12
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iosper  @  11/04/2007 00:40:12
   1½ / 10
Oh...mio...Dio...
Ma che roba è!?!?

Schifoso e irritante!!!

35 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2009 18.48.50
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Alex81  @  29/03/2007 15:10:01
   1 / 10
Insulso. Un'accozzaglia di metafore visionarie senza spiegazione alle quali vedo tutti dare milioni di spiegazioni diverse, sintomo del fatto che probabilmente la spiegazione non c'è, e se c'è NESSUNO la sa con esattezza. Non si può esprimere emozioni o sensazioni in un film senza metterci IL FILM. Un viaggio onirico senza un filo logico, con musiche e immagini atte a "disturbare" e basta NON FANNO UN FILM. Almeno in Strade Perdute e Mulholland Drive c'era una storia a giustificare tutto quello che Lynch ci costruiva attorno. Qui IL NULLA.

18 risposte al commento
Ultima risposta 29/10/2008 17.27.11
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lupin 3  @  27/03/2007 21:28:33
   7½ / 10
Sicuramente un buon film e vale la pena vederlo ma nulla toglie che il mio preferito resta MULHOLLAND DRIVE

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  24/03/2007 15:58:24
   8 / 10
Agghiacciante incubo visionario con il quale Lynch fece il suo esordio nel mondo del cinema. In un bianco e nero degradante, la storia di un minorato mentale che diviene padre (senza desiderarlo) di una creatura mostruosa della quale diverrà, a seguito della fuga della madre, l'unico responsabile. Sospeso tra il macabro grottesco e l'onirico delirante, Eraserhead è un inquietante viaggio nei meandri di una psiche malata, infarcito di simbolismi e di complesse sequenze metaforiche a più chiavi di lettura. La sua forza devastante sta nella capacità di stanare pensieri oscuri e insostenibili. Il suo completo pessimismo e distacco dal mondo reale può tuttavia precludere il coinvolgimento dello spettatore: come l'ultimo INLAND EMPIRE, il film è principalmente un'esperienza soggettiva lecitamente condivisibile o meno. In quest'ottica non si può parlare di capolavoro assoluto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  21/03/2007 12:42:57
   10 / 10
Onirico, visionario, il "vero" Lynch insomma. A differenza del tipo quì sotto io amo i suoi film e mi sento di considerare questa opera prima un vero capolavoro. Certo ognuno è libero di pensare ciò che vuole ma certa gente si ricordi che questo film è stato considerato un capolavoro anche da un certo Stanley Kubrick , e penso che lui qualcosina di cinema ne abbia capito nella sua vita...

3 risposte al commento
Ultima risposta 22/03/2007 22.00.03
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DocSerg1  @  21/03/2007 09:25:14
   1 / 10
Sono sicuro che il mio commento verrà subito bollato come provocatorio e utile solo ad abbassare la media, ma vi assicuro che non è così.

Incuriosito dalla posizione nella top 25 ho scaricato e visionata l'opera di Lynch giusto ieri sera.
Che dire?
La fotografia è meravigliosa, ed interessantissime le location esterne, ma tutto cio' non è sufficiente per non giudicare una CA-GA-TA assoluta questo NON-film.
Sono assolutamente stupefatto che una 50ina di persone abbiano potuto votare + di 3 questa MER-DA.
Lynch è solo un povero pazzo che si è convinto e ha convinto migliaia di persone di essere un artista.
Saro' ignorante io, saro' poco sensibile, ma il delirio sconnesso di un demente non puo' e non deve essere considerato arte ad ogni costo.

Francamente Lynch non mi è mai piaciuto e probabilmente non mi piacerà mai, ma in quest'opera prima tocca veramente il fondo.

D'accordo il film è evocativo, inquetante, onirico, sì certo, tutto quello che volete, ma non c'è storia, trama, significato.
E' nulla arrotolato su se stesso.

A volte ho l'impressione che si diano voti alti a deliri come questa solo per mostrare di aver capito un'arte che non c'è.

Assolutamente sconsigliato questo enorme spreco di cellulosa, a 'sto punto è meglio Natale a New York.

34 risposte al commento
Ultima risposta 26/09/2011 21.22.19
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quaker  @  18/03/2007 17:54:24
   10 / 10
Allucinazione cinematografica. Sperimentalismo, ma con un'idea del cinema molto particolare.
Opera prima, contiene motivi che saranno presenti nella maggior parte dei film successivi (Una storia vera è, naturalmente, un'opera a parte).
Tutti i canoni del cinema tradizionale vengono trascurati. Nello stesso tempo il film riprende il cinema espressionista degli anni '20, ma lo rivisita con uno stile personalissimo. Abat-jour, illuminazione, teatrino, mostruosità, musica dissonante, effetti sonori fuori del comune, mdp che "chiude" il campo ed ingabbia la scena. Lynch è assolutamente inimitabile, ha uno stile personalissimo. Nello stesso tempo è un regista ormai classico, studiato e copiato come pochi. Non sono un fanatico di questo autore, ne vedo i limiti, e, del resto, le sue opere sono sempre "aperte" e quindi ben lontane dalla perfezione (che del resto non ricerca mai).
Però è impossibile prescindere da Lynch, per apprezzare o semplicemente *guardare* e non solo vedere un film contemporaneo.
Su di lui occorre uno speciale al più presto!

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