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un film che non raggiunge la sufficienza.....mezzo voto l'ho dato per gli attori orlando e placido...che hanno fatto quello che hanno potuto...il resto noia....
Film noioso, inutile, prevedibile e poco divertente. Le prove degli attori sono discrete, però il problema è nella trama che è piatta e inesistente. Non siamo ai livelli di amore 14, però non siamo nemmeno tanto lontani. SCONSIGLIATISSIMO!!!!
Veronesi può fare di meglio: con un cast di prim'ordine era lecito attendersi qualcosa di più. Situazioni stereotipate, poche risate, buonismo eccessivo. Il film non solo non regala nulla di nuovo ma attinge fin troppo da quanto già visto (la nonna che irrompe nel film, un brutto rapporto col figlio, la compicità con la nipote, la morte.... ecco una plateale scopiazzatura di 'Notte prima degli esami'). La coppia Littizzetto-Orlando funziona male, non si amalgama, qualcosa di meglio lo offre Placido, ma è comunque troppo poco. Insomma, l'idea di partenza era senz'altro interessante, ma lo sviluppo ed il risultato lasciano decisamente a desiderare.
Bel film che affronta con ironia e spensieratezza il tema genitori-figli. Grande prova di tutti gli attori: Silvio Orlando, Luciana Littizzetto, Michele Placido, Max Tortora, ecc... Bravissima anche la giovanissima Chiara Passarelli nei panni di Nina...
Zero aspettative iniziali, solo una curiosità morbosa di vedere come il cinema italiano si sta risvegliando sul piano delle commedie; e i risultati ci sono, partendo da Checco Zalone e finendo con l'ultimissimo "Nessuno mi può giudicare" con la Cortellesi protagonista, passando per questo interessante spaccato sul rapporto familiare genitori-figli... A me sinceramente queste commedie che l'italia cinematografica sta producendo mi piacciono... Questo qui è un film molto ben impostato, che narra con consapevolezza e professionalità questo dualismo contrapposto che è il rapporto genitori-figli, talvolta di complicità, talvolta di odio e rancore... Buon film ben recitato anche da Orlando, che in genere non mi piace moltissimo...
Pochi momenti divertenti e gli spunti di riflessione sono tutti abbastanza banali,uno dei tanti film sul rapporto genitori e figli,sull'adolescenza,sulla vecchiaia,roba vista e stravista.Da vedere a casa per occupare il tempo.
Questo film è un buco nell'acqua...cerca di affrontare dei temi importanti come il rapporto genitori-figli creando falsi miti e soffermandosi su cose futili... Commedia urlata con un buon cast sprecato... Sembra quasi che l'unico messaggio da seguire sia quello della nonna morente...per carita'!
altro vergognoso film italiano che racconta la vita di oggi (sicuramente centra in pieno l'argomento)con attori pessimi dove i cosidetti i GRANDI sono in disparte...a parte qualche eccezioni non si riesce a fare un degno film...
Devo dire che relativamente al genere mi sarei aspettato peggio. Si fa guardare senza troppi momenti noiosi e con qualche buona battuta. Da non scartare a prescindere.
Sembra un collage di storie più che una vera storia, ma è comunque carino e divertente. Se avesse approfondito leggermente di più, forse avrebbe giovato. Intrattiene in modo simpatico e per nulla volgare.
è un buon film valido,scorre senza problemi strappando qualche risatina. ti fa passare 1 ora e 50 minuti spensiarato,non annoia assolutamente. molto brava la litizzetto e orlando la ragazzina vergine l'ho vista un pò sotto tono la nonna è davvero molto simpatica. BEL FILM
luoghi comuni anche un po' tirati per i capelli ( un prof purtroppo guadagna 2000 euro solo a fine carriera!; non penso che per tutte le ragazzine di 14 anni l'esperienza sia un must-do-it), spento Orlando, brava la Littizzetto, finale decisamente così così...se proprio non si sa che fare la sera va bene
Vorrebbe essere una commedia con qualche pretesa di sfondo sociale, ma per quanto mi riguarda non graffia, non punge, non fa riflettere e soprattutto, cosa da tenere in debito conto, non fa nemmeno ridere. C'è il rimpianto di vedere buoni attori mal utilizzati, uno spunto discreto diventato terreno di banalità assortite e soprattutto il rimpianto di un'orca che invece di farsi una buona mangiata, si mette a fare solo quattro salti in piscina.
Sufficiente film di Veronesi, la quale penso avesse come obiettivo più quello di mandare dei messaggi allo spettatore che di far ridere. Infatti, tranne alcune scene, si ride poco, e quel poco solo grazie alla coppia Orlando-Littizzetto; per quanto riguarda il resto del cast buona prova di Placido. Film da vedere per una serata tranquilla.
Che film pessimo... Cosa voleva raccontarci Veronesi con questa storia? Il rapporto tra Genitori e Figli? A tratti banale, a tratti noioso, a tratti ridicolo... Mi dispiace soltanto per gli attori, avrebbero meritato altro. Ma dire "NO", ogni tanto... no eh?
Filmetto da quattro soldi, in alcuni punti vuole far ridere, e ci riesce poco... In altri vuole comunicare dei messaggi, ma ci riesce male... L'unico lato positivo è che non annoia.
Veronesi a me piace molto, anche questo non ha tradito le aspettative, a tratti divertente, a tratti per riflettere, leggero e toccante allo stesso tempo. Uno dei film italiani più recente assolutamente da vedere!
...A me il cinema italiano molte volte piace..... so che è una frase che va in controtendenza, ma bisogna dire che non tutte le pellicole del bel paese puntano sulla volgarita farcita dall ignoranza totale che contraddistingue film di quale nn faccio i nomi. Questo film mi interessava perchè incuriosito da come Veronesi volesse raccontare il rapporto che i genitori e i figli hanno nella nostra società. Il film inizia molto bene con la coppia placido-margherita buy,quest ultima apprezzata molto da me nel film di Carlo Verdone " MALEDETTO IL GIORNO CHE T'HO INCONTRATO". Purtroppo la coppia littizzetto orlando non mi ha convinto molto ....forse perchè l attrice torinese non mi fa poi cosi morire dalle risate .... la vedo piu adatta su un palco come quello di ZELIG. Se ci si lascia prendere può regalare qualche leggera emozione perchè qualche scena che mi è piaciuta c è stata però ho avvertito circa dopo un ora del film un pizzico di noia che di certo bene al voto non fa!!!! Seppur marginale che fa da cornice al tutto ottimo Michele Placido nel ruolo del professore!!!!
Uno dei pochi registi decenti della nostra epoca che gira un film a metà strada tra gli aborti cinematografici per bimbeminkia di Moccia e la classica commediola all'italiana, tentativo fallito di ricopiare quelle americane, in cui c'é tutto: la bambina un po' sfigata ma intelligente, i genitori litigiosi, il matrimonio in crisi, gli amanti vari e il "figo" di turno. Senza contare ormai l'idea che si sono fatti i registi sulle ragazzine di 14 che prendono il ***** a destra e a sinistra (cosa che non rispetta la realtà, o almeno solo in piccola parte)!!! E' uno scandalo vedere sprecati dei bravi attori come Placido e la Buy in ruoli minori, mentre Silvio Orlando fa ridere (ma non per le battute) e la Littizzetto recita come un gallina. Gli do' 5 solo per le "decenti" recitazioni della bambina protagonista e del ragazzo, Vittorio Emanuele Propizio, e per l'idea originale del bambino razzista.
Ah, e alla domanda di Andrea Fachinetti al padre Michele Placido rispondo "sì" anch'io.
Quando Veronesi girò "Italians" aveva solo la pretesa di divertire; qui invece c'è qualche ambizione in più, cioè quella di voler raccontare il rapporto tra genitori e figli col registro di commedia. Questo film non riesce a parlare né dei genitori né dei figli, e il tutto si risolve in una serie di momenti, a volte divertenti, a volte più sentimentali, che magari toccano qualche tema importante ma lo lasciano lì, senza approfondirlo. Devo, inolre, ripetere una cosa che ho già scritto in diversi commenti: ultimamente nel cinema italiano si sta diffondendo una nuova figura, quella della nonna "amica". I nostri film ne sono pieni: ottuagenarie, più moderne di un genitore, sboccate, femministe, indipendenti, libere...ma solo io vedo quest'assurdità?
Pura e semplice commedia italiana moderna... il che non è affatto un insulto. Non sono un amante di questo genere di film ma riconosco che ultimamente il nostro bel paese ha sfornato pellicole di buona fattura com "Ex", "Italians" e appunto questa... leggere e gradevoli per un'oretta e mezza di spensieratezza. Peccato che i temi trattati siano più o meno sempre li stessi vale a dire il rapporto conflittuale tra genitori e figli, marito e moglie e casini simili... alla lunga può risultare un pò ripetitivo ma pur sempre godibile. Dopotutto anche lo stile delle commedie "made in USA" è sempre lo stesso però apprezzo molto di più quelle di casa nostra nonostante siano gli americani i più grandi produttori di film di sempre. Il film di Veronesi scorre via bene e si lascia guardare fino in fondo senza annoiare pur non avendo di fatto neanche un minimo di colpo di scena o situazione particolarmente intricata, il tutto accompagnato dalla mitica voce della sempreverde Gianna Nannini (come fu per Manuale d'amore). Buono il cast dove spiccano ovviamente Placido e Orlando, perfetto quest'ultimo per questi ruoli (vedi anche Ex). Una sufficienza meritata che spero aiuti ad alzare una media decisamente troppo bassa. IL CARTAIO
Abbastanza gradevole e dinamico anche se non originalissimo, sul tema Virzì ha fatto molto meglio. Veronesi imbastisce una storia di genitori e figli, due mondi tanto distanti tra loro e quasi sempre in contrasto di vedute, ma quasi sempre complementari e indissolubilmente legati uno all'altro. La trama è semplice e non offre grandi colpi ad effetto, il cast è zeppo di nomi conosciuti ma la qualità interpretativa di alcuni non sempre è risultata all'altezza della fama, specialmente Silvio Orlando e soprattutto a Michele Placido, secondo me sono al di sotto dei loro standard. Molto simpatico invece Max Tortora. Tutto sommato sufficientemente godibile.
carino e divertente tratta le vite degli adolescenti e dei loro genitori in modo moderno ma simpatico, con una brava littizzetto dei panni della mamma...regala momenti dovertenti e scene che facco ridere parecchio...non capisco la media bassa, è un film leggero ma carino.
Secondo me la media è più bassa di quello che si meriterebbe; la storia è simpatica e gli sketch son veramente divertenti...il bambino è troppo forte, alcune scene son proprio forti...inoltre Margherita Buy è bravissima nella sua breve parte.
Obiettivamente,il film in se stesso non è cosi riprovevole come molti pensano. E' la classica commedia italiana senza infamia e senza lode,con pochi e buoni spunti ma notevoli buchi classici della regia nostrana.
Veronesi confeziona un film davvero bello, leggero ma toccante, realistico e con delle situazioni da commedia che non sempre riescono. siamo di fronte a un'opera lontana dai film d'intrattenimento vuoti e stupidi tipo quelli con vari attori comici e storie inconsistenti demenziali. qui gli attori hanno un peso determinante e non mancano momenti su cui riflettere, quelli che ci riportano ai temi che intridono la nostra società. veramente bello, scorrevole e di valido intrattenimento.
Allora, ho visto questo film pieno di pretese, pensando fosse un bel film invece ne sono rimasto deluso tanto che non ho finito di finire neanche il film, inizia bene ma poi diventa una ciofeca universale evitatelo!!
Che bella schifezza! Ragazzi, recentemente hanno girato un film della Auro nella mia città. Se aveste visto come li girano, le attrezzature, come e quante volte provano una scena, capireste che a vedere 'ste schifezze regalate solo soldi a persone ormai senza più uno straccio di professionalità.
Nonostante gli attori che offrono buone prove la commedia di Verionesi non riesce nè a graffiare nè a divertire. Poco riuscita la sceneggiatura, dialoghi banali e situazioni prevedibili. Il film scorre ma non lascia nulla, proprio nulla.
Io questa parte del cinema italiano dove si vuole a tutti i costi ficcare un argomento per attirare gli adolescenti..fargli pagare il biglietto..prenderli per i fondelli con zero sostanza e attori di media fama che continuano ad urlarsi a vicenda...proprio non l'ho sopporto.
Me ne sono dovuto andare dalla sala all'intervallo(lode all'intervallo in certi casi cinematografici)..e cosi' pure i miei amici che hanno scelto un film sbagliato. Si sono decisi una volta e per tutte che i film nelle prox volte li decido io.XD Fate scegliere a me dannazione..non fatevi prendere dalla massa di pecoroni che si aspettano chissa' che commediona all'italiana.Che caspita!
Ennesimo tentativo di commedia a sfondo sociale che mette a confronto genitori e figli. Attori buttati via, nessuna idea registica, sceneggiatura scarsa. E' stato un ripiego, non avevo grandi aspettative ma Veronesi puo' fare sicuramente di meglio.
Piccolo film nonostante il cast altisonante, veramente molto mediocre. Il film ha fra i suoi temi principali la presunta condanna all'Italia dei reality, anche se il pubblico al quale probabilmente si rivolge, lo stesso che desolatamente ride in maniera sguaiata al cinema, è lo stesso. Un pubblico prettamente televisivo, che può anche trovare divertente questo patetico tentativo di fare una commedia di spessore, che in realtà è solo pretenziosa e probabilmente inutile. Lo testimoniano i vari siparietti, come la famiglia di Max Tortora, o voler lanciare tormentoni che cadono nel vuoto, come le incursioni razzistiche del figlio di Orlando. Dispiace veder coinvolti, per motivi, una volta si sarebbe detto "alimentari", alcuni dei ns. "migliori"attori, ma i contenuti e i messaggi che vorrebbe darci Veronesi sono di una banalità sconcertante e di allarmante qualunquismo. Eppure, soprattutto Placido, i protagonisti recitano in maniera spontanea e questo mi permette, in un eccesso di bontà, di non scendere oltre come votazione. Un altro rammarico lo da la giovane protagonista, alla quale auspichiamo di trovare più che un vero regista, Veronesi è comunque bravo e molto furbo, un autore più coraggioso, se le sarà permesso di cimentarsi ancora al cinema. Ha talento ed espressività e merita sicuramente un'altra possibilità. Possibilità che speriamo non venga data a Facchinetti, al quale attribuiamo uno dei momenti peggiori del film, la finta impresa nella vasca dell'orca. Non riesco a dire altro su questo "Virzi dei poveri"(di spirito) e il fatto comunque che abbia avuto un certo riscontro al botteghino, ahimè, non mi meraviglia neanche troppo. Dimenticavo, un pregio ce l'ha: mi rivaluta Mariano Laurenti e Neri Parenti, pecorecci fin quanto si vuole, i quali però non vogliono lanciare messaggi e non hanno la pretesa di andare oltre la risata grassa.
troppo banale, ma in italia film thriller, azione, fantasy, gialli, horror non ne sanno fare? e basta con ste solite, scontate e noiose commedie, certo in Italia si fanno film peggiori di questo (e con questo ho detto tutto), ma URGE un rinnovamento di idee, di trame di TUTTO!
Mah,solito inguardabile filmetto sulle crisi adolescenziali,i litigi,l'incomunicabilità tra adulti e ragazzi,stereotipato all'eccesso.Possibile che il cinema italiano sia solo questo?Tolti Garrone,Sorrentino e qualche autore della vecchia guardia come Avati(che però ormai appare bollito anche lui)e Bellocchio il resto è tutto da buttare.Intanto i cugini transalpini si godono un certo Jacques Audiard.....
è stata una delusione!cioè sapevo di non dovermi aspettare un film da oscar,ma pensavo almeno di ridere... non ho riso,mi sono annoiata! è vero vorrebbe parlare di problemi attuali ecc..ma fa un minestrone e basta! è un film scollegato! meno male che ho pagato solo 2 euro per vederlo!
Come avrebbe detto il grande regista "Renè Ferretti" : che film dimmm.. Accozzaglia di luoghi comuni e sponsor. Nonostante alcuni attori validi il film è veramente brutto.
A me è piaciuto. Parla di un tema molto attuale come il rapporto tra i figli e i genitori,e in maniera ben fatta a mio parere. Ci si fanno anche alcune risate ed il film non annoia neppure. Avrei messo qualche parolaccia in meno,soprattutto nella prima parte,ma vabbeh.
come ha già sottolineato qualcuno: "film riconosciuto come di interesse culturale??? Dopo esserci quasi riuscito anche con Natale a BH, ce la fa con questo film di Veronesi.... sorvoliamo. Siamo di fronte ad un mediocre prodotto italiano, di piattezza televisiva, interpretato stancamente e svogliatamente da attori che ripropongono per la miliardesima volta i loro ruoi canonici, la Buy fa la nevrotica, la Littizzeto urla, e così via.... ci potevano anche essere degli spunti decenti, ma Veronesi non ha nessunissimo interesse a svilupparne "seriamente" alcuno, mantenendosi ad un livello di superficialità disarmante. Ho rimpianto "Che ne sarà di noi".
non credete ai voti negativi...andate a vederlo...è troppo carino, fa ridere (la scena della carota io invece la ho trovata originale...in fondo sono ragazzi di 14-15 anni...con cosa possono fare certi tentativi?..col cetriolo...forse??!!. chi poi scrive che si potrebbe sentire le urla tra genitori e figli anche sul balcone di casa, dico che a questo puinto ci sono una marea di film che rispecchiano situazioni del quotidiano...cosa fai non li vai a vedere??!! penso che come al solito i voti negativi sono di chi è prevenuto con i film italiani
Pessimo filmaccio che con la scusa di affrontare problemi sociali e molto sentiti di oggi (razzismo, sesso, strada facile per il successo) di fatto non ne affronta nessuno e rimane quasi a livello macchiettistico. Di una superficialità obbriobriosa, i personaggi si muovono all'interno di 2 generazioni (i "padri" e i "figli", con l'aggiunta della madre di Orlando) cercando di trovare un punto di incontro tra i loro, lontanissimi, mondi. Tanti temi appena accennati e abbandonati, un cast di buon livello (e tutto sommato delle buone recitazioni personali) che non riesce a fondersi come avrebbe dovuto e una scialbezza di fondo porta a ridere poco (almeno personalmente), a prevedere molto, ad annoiarsi abbastanza, a ragionare per niente. E mi riservo dei seri, serissimi dubbi sul "messaggio" che dovrebbe lanciare il film (se quello che ho colto è un messaggio, dopo tutto....).
Ah, un'ultima cosa....il voto vero sarebbe 4 (separiamo questo "Genitori e Figli" dalle Mocciate, per capirci....) ma mi sento di essere più cattivo a causa dell'imbarazzante, terribile dicitura "film di interesse culturale" proiettato all'inizio dei titoli...
Semplicemente, un compito superiore ai mezzi de regista. Il salto dall'episodio al film intero non riesce a Veronesi e non casca in piedi. Va detto a scanso di equivoci che il film sceglie la collaudata e azzeccata strada del film di costume (è qui che deve insistere il nostro cinema indigeno), ma qui non siamo di fronte a Monicelli e nemmeno a Virzì. Sceneggiatura ingenua e retorica, capacità di graffiare zero, attori fuori parte e poco convinti. (Ma quand'è che qualcuno si decide a dire a Silvio Orlando che non può rifare sempre lo stesso personaggio?). Si salva solo la Buy col mestiere. Compito a casa: rivedersi tutti i film di Risi e Monicelli e guardare per 4 volte di fila "La prima cosa bella". Un voto in più per il mitico cameo di Rubini che legge in pugliese stretto la sua cartella clinica al telefono.
Peccato!!!! Va Veronesi mi aspettavo di più, è come se dopo la metà del film fosse uscito dai binari, non riuscendo più a tenere lo spettatore. Bravi gli attori, anche se alcuni un po' sopra le righe, c'è la moda, ultimemente, di far URLARE gli attori, beh a lungo andare stanca.
Filmetto sboccato e pretenzioso,lento e ripetitivo in diverse situazioni,bravi attori sprecati come Orlando e Placido: la scena della carota ha imbarazzato anche me che pure non sono nè un moralista nè un bacchettone. Da evitare.
ho pagato 7 euro per vedere figli e genitori che litigano (basta che vado sul balcone e li sento gratis), un bambino degno erede di goebbels e calderoli e troiette 15enni che fanno a gara a chi spende più soldi di profilattici. come al solito una bella dose di spot pubblicitari e musica di terz'ordine. Se non siete costretti a vederlo (come io lo sono stato) statene il più possibile alla larga.
Una classica commedia italiana meno pecoreccia e più "intelligente",ma non basta avere buoni propositi per fare un film riuscito. Praticamente è una sit-com di quasi due ore leggera e passabile se non si hanno grandi pretese.Film che secondo me non vale la pena di vedere al cinema.
La commedia all'italiana sembra vivere una seconda giovinezza, complice lo sfacelo socio-politico-economico nel quale stiamo vivendo (naufragando?) e che da sempre ha costituito l'humus migliore per film che sono diventati col tempo dei classici. Beninteso, il film di Veronesi dubito che diventerà mai un "classico", tuttavia è l'ennesima buona sorpresa di un cinema italiano "tradizionale" che fa bene il suo mestiere di far ridere larghe platee facendo loro credere di distrarle mentre invece si parla e si racconta di cose serie (anzi, serissime). Come d'uopo nella commedia i personaggi sono caratterizzati (anzi caratterizzatissimi), ci sono molti stereotipi ma tutti sono filtrati dall'occhio -anzi dalla penna- davvero caustica e spietata di un'adolescente nella quale non credo si faccia fatica a esserci riconosciuti un po' tutti: chi di noi non ha giudicato gli adulti in quel modo a quell'età? Così, tra sogni familistici e sogni di carriere sfolgoranti passando per l'inevitabile tritacarne televisivo, tra bambini terribili che assorbono il peggio della nostra società (tremendo il "piccolo Hitler" che fa il giustiziere degli italiani!) e adulti frustrati da una realtà che li (ci) schiaccia ma che è senza via d'uscita, Veronesi semplifica lo scontro generazionale contrapponendo un professore di italiano al bellissimo figlio di fede ambientalista con ambizione di sfondare al Grande Fratello per diventare finalmente attore e una coppia scoppiata ai suoi due pargoli. Come accade sempre più nei film degli ultimi anni, adolescenti e infanti vengono descritti molto meno innocenti di come siamo abituati a rappresentarli nel nostro immaginario, e talora anche cattivi e spietati. In fondo è un'operazione-verità che sta sfondando un muro di ipocrisia: quanti di noi a quell'età erano davvero così candidi e liliari?... Nessuna sorpresa se i quindicenni di Veronesi parlano e fanno sesso con una libertà e un disincanto assoluti o se i bambini sono più razzisti dei loro genitori: è una triste realtà che viene messa in scena finalmente senza veli. La ricerca di qualcosa di più autentico c'è, ma sono sogni che si infrangono con una realtà ben più cruda e chiara e che lasciano questi ragazzi e queste ragazze con un pesante velo di disincanto che ne uccide i sogni. Veronesi è piuttosto pessimista o, se volete, eccessivamente realista, ma questo è un pregio. Spassose le figure comprimarie (su tutti il cammeo di Rubini, "infetto" nei cortili d'ospedale, ma che dire di Piera Degli Esposti che con autoironia dipinge il suo personaggio di sempre a confronto con l'adolescente protagonista?), gradevole la colonna sonora. Insomma, due ore di leggerezza con qualche sonora risata senza però disconnettere mai il cervello. Concedetevi questo film con gusto.
Nel commentare questo film secondo me va scisso il voto tra le due componenti principali della sceneggiatura ovvero la parte comica e la parte concernente la riflessione su un tema molto delicato. Per quanto riguarda la parte comica il mio voto è 5,5 in quanto gli attori non mi sono sembrati all'altezza delle loro performance abituali anzi direi che alcuni tipo la Littizzeto e Orlando mi sono sembrati piuttosto sottotono e si ride solo a tratti con qualche battutina (micidiale solo "l'infetto" S. Rubini...). La componente seria del film, ovvero il rapporto nella vita moderna tra genitori e figli, invece è affrontata in maniera discreta andando a centrare alcune tematiche, come la difficolta nell'educare i figli al rispetto del prossimo, in modo esaustivo. Per cui il mio voto a questo aspetto del film vale 7,5... Ho fatto una media dei due aspetti ed il voto è 6,5
Sul film non mi viene niente dai dire granchè... Si lascia guardare,anche con leggerezza...ma niente di trascendentale...solito plot di famiglie in crisi alle prese con deficit generazionali e tentativi di allineamento alle evoluzioni tecnologiche... Piu' che altro mi viene da fare una riflessione...
Visto gli stereotipi di questi attori,tra l'altro bravissimi... Ecco un'idea per un nuovo film: LAURA MORANTE,MARGHERITA BUY,GIOVANNA MEZZOGIORNO... STEFANO ACCORSI,SILVIO ORLANDO,PIERFRANCESCO FAVINO... in..."IL MANICOMIO"...