masters of horror: sulle tracce del terrore regia di Takashi Miike USA, Giappone 2006
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masters of horror: sulle tracce del terrore (2006)

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locandina del film MASTERS OF HORROR: SULLE TRACCE DEL TERRORE

Titolo Originale: MASTERS OF HORROR: IMPRINT

RegiaTakashi Miike

InterpretiYouki Kudoh, Billy Drago, Michie, Toshie Negishi

Durata: h 1.03
NazionalitàUSA, Giappone 2006
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2006

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Trama del film Masters of horror: sulle tracce del terrore

Sul finire del XIX secolo, un attempato giornalista statunitense si reca presso un'isola-casino giapponese alla ricerca del suo amore di gioventù, Komomo, che aveva illuso con la promessa non mantenuta di una vita in America. Una prostituta sfigurata giocherà con lui, raccontandogli storie che nessun uomo vorrebbe mai dover ascoltare...

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Voti e commenti su Masters of horror: sulle tracce del terrore, 124 opinioni inserite

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Cinder  @  07/09/2024 00:57:46
   10 / 10
Capolavoro horror.

Boromir  @  13/09/2022 21:50:36
   7½ / 10
L'incursione di Takashi Miike in Masters of Horror, giudicata troppo estrema per la televisione americana, è una sorta di costola televisiva di Audition, che concentra in poco più di un'ora tutto ciò che più disturbante si possa concepire: fantasmi, freaks, pulsioni incestuose, infanzia violata ed esibizioni di crudeltà gratuita vanno ad arricchire l'ennesima storia d'amore malato tipica del cineasta giapponese, culminante in una scena di tortura insieme disturbante e toccante (almeno per me è stato davvero difficile trattenere le lacrime).
Limitato dal dover adattare la propria tecnica al format televisivo, Miike non si concede quasi mai al virtuosismo, anche se qualche notevole movimento di macchina piazzato al momento giusto c'è. La fotografia gioca molto sulla predominanza di colori saturi come in un dipinto Shunga, ma sa anche quando farsi nebbiosa, cupa e febbrile quando la narrazione lo richiede. L'unica nota dolente di uno spartito eseguito con rigore e professionalità: la pessima recitazione di Billy Drago.

horror83  @  08/07/2018 12:41:07
   9 / 10
Avevo voglia di vedermi le puntate di Masters of horror che non avevo ancora visto, e questo Imprint era una di quelle. L'avevo tralasciata perché avevo letto, in giro per il web, dei commenti scioccati dalla visione, di gente che sembrava che avesse visto chissà che cosa, e in qualche modo mi feci condizionare, e così mi dissi che questa puntata non l'avrei mai guardata! Che errore che feci. Ma ci ho rimediato guardandomela! Per adesso è la puntata più bella che abbia visto di tutta la serie di Masters of horror, ma mi mancano altre puntate. Mi è piaciuta veramente tanto. In un 1h di visione non mi sono mai annoiata (mentre in altre puntate ho fatto fatica ad arrivare alla fine), tecnicamente è fatta molto bene, la storia è macabra ma si lascia guardare, c'è qualche scena un po' troppo malsana ma niente di scioccante (per chi è abituato al genere horror), in più è ambientata nel Giappone antico. Nello spoiler dirò le scene che mi sono piaciute e quelle malsane:

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GianniArshavin  @  27/05/2016 09:43:53
   7½ / 10
Non c'è nulla da fare , quando Miike decide di girare un horror a modo suo (senza ,dunque, condizionamenti come nel commerciale The cell , legato alle logiche del j-horror) riesce sempre a confezionare prodotti di qualità estrema.
Miike , è risaputo , è un regista fuori di testa che oscilla pericolosamente fra genio e cattivo gusto , ed anche questo lavoro per la serie MOH non smentisce la fama del suo creatore: Imprint è un'opera malata e malsana , che incute timore e soggezione fin dai primi minuti grazie ad un'ambientazione isolata e desolata e ad un clima cupo e malefico quasi palpabile.
La storia procede in un crescendo lento e inarrestabile di terrore , dalla scelta della concubina alle relative rivelazioni di lei. Ovviamente il momento clou della vicenda sono le scene di tortura: tremende , esagerate , violentissime ed estreme , talmente immorali da costringere lo spettatore a voltare lo sguardo altrove.
Malgrado un tasso di violenza a tratti gratuita già abbondante , il cineasta nipponico continua la vicenda aggiungendo sequenze forti e temi scottanti buttando nel calderone incesto , feti e altre brutalità che ci conducono verso un delirante e, a mio parere, deludente finale che richiama La metà oscura di King e un film a caso di Henenlotter.
Tecnicamente il film pecca sulla fotografia (parliamo comunque di un prodotto tv) ed anche l'attore principale non convince , tuttavia la regia, gli effetti e le scenografie colmano le lacune appena citate.
Quindi , Miike non è un autore per tutti ma quando vuole sa come spaventare e inorridire. Il suo è un cinema a due facce, sempre in bilico fra arte e provocazione , innovazione e spazzatura.

Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  12/05/2016 01:59:01
   7½ / 10
Il film è incofutabilmente sadico e malvagio. Su questo non ci sono discussioni; possiamo discutere sulla scelta di alcune scene particolarmente riprovevoli, ma lo stile del regista è un assunto e Takashi Mike questa volta non fa alcuno sconto all'orrore, e alla violenza dei fatti. Il regista inoltre utilizza un espediente narrativo che si potrebbe accostare al "climax" letterario per cui la storia inizialmente raccontata in modo abbastanza digeribile viene riproposta aggiungendo dettagli sempre più violenti fino ad un finale che supera ampiamente il buon gusto occidentale.
Quello che però mi ha lasciato perplesso è il numero importante di vuoti di sceneggiatura, che nei film del regista è sempre molto solida.
Ad esempio

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Detto questo, è uno dei migliori della serie MOH, e uno degli horror più forti da me visti negli ultimi anni. Un punto in più per le ambientazioni originali che lanciano un messaggio di isolato, remoto nello spazio e nel tempo. Bella veramente la fotografia nei flashback.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  21/12/2015 22:04:47
   6 / 10
Molti indicano questo di Miike come l'episodio migliore della serie...io non sono di questa idea, anche se lo reputo interessante ma incompiuto.

sottopressione  @  17/10/2015 08:24:10
   7 / 10
Appena arrivato nella collezione guardo questo Master of Horror di Takashi Miike. Mediometraggio (1h) al solito girato con maestria, colori scintillanti, doppiaggio per fortuna buono, storia inquietante di fantasmi e prostitute che viene riscritta (e ri-raccontata)con sembianze sempre più malsane man mano che ci si avvia verso la conclusione, nella quale scopriamo la verità più malata ma ovviamente più logica. Bello, ma Miike ha fatto di meglio. 7

Danae77  @  17/10/2015 00:50:47
   9½ / 10
La vita buttata nel fiume, il marcio che dilaga dalle viscere fino agli angoli più estremi. Un gioco del vento per ogni bambino negato. Resistenza alla morte, terrore, orrore di un'infante nato doppio, macabro segreto per pochi. Violenza inaudita, menzogne, inganni...un capriccio che porta all'assurdo. Un dannatto, traghettato da Caronte, cerca l'amore e trova un passato che ritorna e, l'amata, in un'altra.

Vlad Utosh  @  29/08/2015 02:54:02
   8 / 10
Gran bel episodio di Masters of horror, sicuramente tra i migliori. Ottima la regia di Miike , nota di merito per fotografia e scenografie, capaci di ricreare ambienti e paesaggi surreali che ben si sposano con una sceneggiatura davvero buona e tortuosa.
La donna sfigurata –buoni il make-up e gli effetti speciali della "sorellina"- è un personaggio che lascia il segno, ambiguo e dai ragionamenti contorti, nel bene e nel male.
Molto forte la scena di tortura della povera Komomo che paga per la sua gentilezza.
Bravo Billy Drago in un ruolo tormentato.
Insomma, fra il tema del "diverso" e altri passaggi interessanti, il materiale su cui meditare non manca.
Da vedere.

topsecret  @  20/08/2015 14:07:21
   7 / 10
Uno dei migliori, ricercato e ben curato, delirante e disturbante quanto basta per assicurare una visione interessante e non priva di pathos. La scena del piquerismo è un valido esempio di tensione e raccapriccio.
Bene quasi tutto il cast e più che discreta la regia.

Oskarsson88  @  03/08/2015 17:35:55
   7 / 10
Meglio di molti altri della serie, molto cruento, anche se a tratti un po' confuso, specie nel finale. Però grande qualità registica!

alex94  @  14/07/2014 18:31:09
   8 / 10
Uno dei migliori episodi della prima stagione che ho visto, diretto da Takashi Miike.
La trama naturalmente è molto malata e disturbante soprattutto negli ultimi venti minuti,ottimo il finale.
Ottima naturalmente anche la regia e la recitazione (tra gli attori è presente anche il bravo Billy Drago,assolutamente perfetto nel ruolo del protagonista).
Buoni gli effetti speciali.

Junipher  @  15/09/2013 00:12:38
   7½ / 10
Dopo il finale c'è da chiedersi se gran parte di tutto quest'incubo sia stato partorito dalla mente malatissima del giornalista....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  07/09/2013 15:42:45
   4 / 10
Nono, qua assolutamente non ci siamo.
Buonissima atmosfera, location sicuramente azzeccata e particolare, nonchè poco comune in un film horror.
Per me i lati positivi terminano qui.
Non conoscevo questo regista, sennò me ne sarei stato alla larga.
Come per Laugier, così anche per Miike : la violenza ingiustificata non la tollero nella maniera più assoluta.
la storia promette nei primi 15 minuti, ma dopo si inizia ad assistere ad un festival della superficialità e banalità, condite da scene assurde e poco funzionali alla trama.
Miike non riesce a caratterizzare bene nessuno dei personaggi, che psicologicamente sono piatti quanto una tavola da surf.
Se non riesci a fare questo, allora devi ripiegare su altri escabotage per poter offrire allo spettatore una visione di " terrore".
Infatti il regista ha avuto la lodevole idea di far emergere la storia piano piano, ogni volta arricchendola di dettagli che volontariamente vengono omessi.

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Poi si assistono a tipo 3-4 flash-back sul passato della tipa sfigurata, dei quali ognuno va a confutare l'altro e non si riesce più a capire cosa sia successo.

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Le rivelazioni finali sono soltanto scene pressoccè inutili e che non riescono a districare la trama troppo confusionaria e che non riesce ad identificarsi nè come horror, nè come puntata di alta tensione, nè come torture-porn nel senso più letterale del genere.
Il finale non ha un senso ( almeno per me ) e nn mi sono neanche sforzato di capire cosa volesse dire.
NOn dò meno di quattro soltanto per la regia, per l'azzeccata location e per la fotografia che è comunque buona.
Il resto è veramente ignobile.

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Ultima risposta 12/06/2015 03.54.05
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leonida94  @  09/07/2013 19:46:10
   5½ / 10
Volutamente fastidioso e illecito. Il buon Miike ci prova in tutti i modi a disturbare, e ci riusce anche. Feti morti, sadiche torture (anche se l'essere appeso e infilzato è già stravisto nelle opere del regista), violenza gratuita su bimbi e donne, eccetera eccetera.
Questi metodi però, oltre che a disturbarmi, mi hanno infastidito mentalmente e stomacato, per il semplice fatto di essere fini a se stessi.
Diciamocelo, la storiella finale è stata creata "alla meglio" per sorreggere gli inutili sopprusi precedenti. Il finale non ha nulla di geniale, anzi risulta quasi ridicolo e anche mezzo già visto !

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Mi sento di salvare la sempre eccellente tecnica registica e la scelta di una locetion perfetta e inquietantissima.

Sarà un mio limite, ma oltre al senso di angoscia e timore iniziale, questo film non mi ha suscitato nulla. Il migliore della saga resta "Cigarette burns".

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Ultima risposta 12/09/2013 12.26.45
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  30/04/2013 16:16:36
   6½ / 10
Non male questo mediometraggio della serie MOH, firmato dal regista Takashi Miike.La storia è quella che è (un uomo americano giunge in un bordello giapponese) per fare visita alla sua amata Komomo.Non trovandola,viene ospito da una prostituta del posto, terribilmente sfigurata, che gli fa compagnia durante la notte e gli racconta storie terrificanti.All'inizio è bello, anche se un po' fiacco e presenta molte scene gore impressionanti (aghi sulla bocca, sulle unghie e via dicendo) però poi con lo sviluppo diventa ridicolo e scadente (brutta e inefficace la trovata della manina).Inoltre il finale è troppo confusionario e ripetitivo.
C'è da chiedersi però perché sia stato censurato dalla TV,se tutto sommato le scene disturbanti sono distribuite in modo equo e non nauseano lo spettatore (almeno non a me).Penso che ci siano stati interessi più che altri commerciali

Looklike  @  23/06/2012 21:04:27
   5 / 10
‎13° film della Master of Horror, saga coi suoi alti e bassi, e 178° di Takashi Miike (il numero lo tiro a indovinare ma molto probabilmente sia così) diabolico regista dalla filmografia imprevedibile. La prima mezz'ora è davvero davvero noiosa, la trama si sviluppa troppo lentamente, poi la seconda parte rianima lo spettatore col salubre sollazzo sadico del regista con una scena di tortura che dimenticherò difficilmente. Poi vabbè i soliti ingredienti che t'aspetti da uno come Miike: feti insanguinati che galleggiano in un torrente, stupri di bambine, mani parlanti che sbucano dalla testa, cervella sparpagliate, incesti e il tutto diventa quasi ripetitivo e prevedibile. Finale con parecchi interrogativi. Pregi: la breve durata. Se siete stati assuefatti dalla violenza di Hostel e Saw preparatevi a fronteggiare l'efferatezza di questo autore giapponese. Un folle.

Beefheart  @  01/04/2012 16:33:32
   7 / 10
Mediometraggio di un'oretta, girato per la televisione (e si vede), intengrante la prima stagione della serie "Masters of horror". La storia si svolge su due differenti piani temporali ricorrendo a lunghi e pregevoli flash-back, che poi risultano anche le parti più riuscite del film, molto molle invece nel suo presente scandito a suon di dialoghi un po verbosi ed insistiti. Billy Drago, americano alla corte di Miike, non mi convince per niente e forse proprio per come è diretto; più convincenti infatti le sue colleghe, loro si, orientali dirette all'orientale.
Anche se il soggetto della storia d'amore maledetta non sembra particolarmente stravagante, lo sviluppo, che ne fa il punto d'incontro tra Shakespear, Cenerentola e lo splatter, ha i suoi pregi: alcuni spunti, tanto forti quanto efficaci, sono memorabili per durezza e cattiveria, visiva e concettuale. Livelli ai quali solo i registi orientali possono assurgere.
Nel complesso è un prodotto interessante a tratti ammorbato da cadute di ritmo che rischiano di disinnescarne il potenziale.
Senz'altro migliore di "Cigarette Burns", l'unico altro episodio delle serie cho visto, firmato John Carpenter.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  09/03/2012 19:40:11
   1 / 10
"Imprint" è un film nato dalla mente di un regista malato. Molte scene fanno davvero schifo, in particolare quelle della tortura, sono rimasto stupito di leggere in alcuni commenti che le scene di tortura sono belle. In parte è anche colpa mia, ammetto di essere ignorante per quel che riguarda Miike e non mi aspettavo scene così crude. Una cosa è sicura: d'ora in avanti mi terrò bene alla larga dai lavori di questo regista.
Secondo me Miike non ha capito una cosa molto importante, un horror per essere considerato tale deve fare paura, non far venire la nausea!

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Ultima risposta 12/06/2015 04.17.23
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speXia  @  11/08/2011 23:39:20
   8 / 10
Il miglior episodio di Masters Of Horror! Macabro e crudele come solo Takashi sa essere! Molte cose nel film sono simboliche,come la famosa

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il lato tecnico è incantevole e la musichetta è ipnotica!
In poche parole,vieni portato in un mondo di crudeltà,da cui non c'è via di fuga!

CyberDave  @  17/06/2011 16:04:16
   4 / 10
Niente da fare, Takashi Miike non riesce proprio a piacermi.
Una storia di follia, crudele e sadica ma allo stesso tempo triste e malinconica, molto bello il colpo di scena verso la fine. Peccato che poi la follia dello stesso Miike prenda il sopravvento come sempre, rovinando a mio parere il film. La manina che spunta è ridicola, bastava far capire che c'era una gemella senza dover fare quella porcheria. No, non mi è piaciuto ed è un peccato perchè la storia si rivela molto interessante dopo i primi minuti soporiferi e dopo la scena della tortura (fatta bene e anche molto "dura") e mi aveva catturato.

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Ultima risposta 12/06/2015 04.19.36
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Riddler  @  28/04/2011 14:32:06
   6½ / 10
Interessante, non del tutto convinto.
Il film si frappone tra due contrari. Da una parte una violenza allucinante e quasi mistica (degna di Miike), definibile quasi misteriosa. Dall'altra la "poesia" dell'amore perduto, della ricerca della parte mancante e forse di sé stessi.
I flashback pero' non sono tutti interessanti. Pero' c'è da dire che la tecnica della bugia continua è meravigliosa, veramente ben utilizzata.
Ma il film sinceramente mi ha lasciato con poco. Un finale piuttosto anonimo e alcune scelte stilistiche (sempre verso la fine) esagerate e quasi "kitsch" non mi hanno convinto per nulla. Anche la violenza di alcune scene, troppo esagerata ed esplicita.
In sostanza comunque, un buon horror.

floyd80  @  05/04/2011 15:31:11
   7 / 10
Lugubre, malinconico e disturbante.
Una pellicola che si muove sui passi lenti del cinema giapponese e che inchioda lo spettatore con una storia tragica e inquietante.
Con meno colpi di scena sarebbe stato il miglior film della serie.

incubodimorte  @  27/03/2011 19:06:25
   8½ / 10
Il primo film di Miike che ho visto per la breve durata. Quindi ha un forte valore affettivo per me. Alla fine del film avevo un senso di sporco addosso e anche un po' di schifo per il genere umano. In questo film nessuno si salva, sono tutti sporchi dentro, e l'unica che non lo è muore tra atroci sofferenze. Una visione estremizzata del mondo reale insomma :D
La trovata della manina mi è piaciuta perchè rappresenta proprio l'avidità dell'uomo che per arraffare, è pronto ad ingannare, a tradire, a fare del male proprio alle persone che poco prima lo hanno aiutato.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/01/2011 15:55:43
   7½ / 10
Un film di Miike non lascia mai indifferenti, nel bene o nel male colpisce.
Ottimo questo prodotto televisivo censurato dalla tv stessa. La fotografia è ottima e la regia impeccabile.
La storia è particolare anche se condensata in appena un'ora. Certe scene fanno davvero storcere gli occhi.
Merita senz'altro una visione.

James_Ford89  @  27/12/2010 04:17:00
   4 / 10
Comincio col dire che un horror non è. Un horror deve saper spaventare!
Non nego che l'angoscia che trasmette in un'ora (ma che sembrano almeno 3 ore) non ci sia, nè che le immagini forti non disturbino.
Ma a parte quello, non c'è nulla. Nulla di sensato nella storia, ci saranno mille significati, mille sfaccettature geniali ma a me non è piaciuto per niente.


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Ultima risposta 12/06/2015 04.23.54
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Stunter  @  20/11/2010 18:21:13
   6 / 10
Sto film mi stava piacendo , girato bene , idea abbastanza buona , scene realistiche e sadiche quanto basta , buone interpretazioni dei personaggi .... Finchè non sbuca quella "manina" che a parer mio rovina l'intero film , ridicola proprio ... se non fosse per questo elemento sarebbe tutto sommato un buon film , ma comunque sia non lo boccio .

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Ultima risposta 09/02/2011 14.08.10
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Mothbat  @  18/11/2010 03:45:29
   6½ / 10
Filmettino senza infamia e senza lode.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  27/10/2010 12:35:17
   5½ / 10
Visivamente è molto bello. E i pregi finiscono qui. Miike ci mette di tutto per provare a creare inquietudine, spiriti, racconti e luoghi maledetti, streghe, feti morti (forse il passaggio migliore), mostri, la solita tortura sadica e il solito frullato onirico privo di senso; ma non ci riesce nemmeno un po', almeno per conto mio. A livello narrativo verrebbe da pensare a Rashomon, se non fosse che la citazione è cretina. Pure, l'idea della mano-mostriciattolo che esce dal cranio, inserita in un film dove, se c'è, l'ironia non si avverte, è ridicola.
L'impressione è che Miike continui a mettere al centro dei suoi film un concetto, il dolore, fisico ancora più che mentale, che non conosce, e che tratta con la sensibilità artistica di un ragazzino patito di fumetti.

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Ultima risposta 30/10/2010 12.01.35
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Cannibal Bunny  @  10/10/2010 23:53:32
   7 / 10
Il miglior episodio dopo quello di Carpenter. Miike in ottima forma, visionario e crudele come non si vedeva da un po'.

BrundleFly  @  13/08/2010 10:51:54
   6½ / 10
Non saprei come valutare e definire questo film. Tecnicamente è perfetto e di fattura superiore rispetto agli altri MOH (forse perchè è stato prodotto a parte): fotografia, scenografie, costumi ed effetti speciali sono eccellenti. Peccato che non vengano accompagnati da una sceneggiatura degna, ma anzi, la storia mi ha coinvolto ben poco e la parte iniziale l'ho trovata piuttosto noiosa, per non parlare della scena della tortura che ho trovato del tutto inappropriata e disturbante.
In conclusione: sufficiente tecnicamente, ma insufficiente la storia.

amsterdam  @  25/07/2010 19:02:43
   2 / 10
Questo film non fa affatto paura, anzi...
In alcuni punti è terribilmente macabro... Molto meglio l'altro master giapponese

chem84  @  19/07/2010 14:12:14
   7½ / 10
Altro episodio molto interessante della serie MOH, questa volta targato Miike.
Qualche sequenza eccessiva tipica del regista giapponese fa da cornice ad una storia efficace, in cui il doppiaggio non all'altezza penalizza però oltremodo la prestazione degli attori presenti.

JOKER1926  @  15/07/2010 17:34:53
   5½ / 10
"Sulle tracce del terrore" è un film giapponese che ha riscontrato successo ed è stato fonte anche di discussioni.
Discussioni che non sono assolutamente sinonimo di interpretazioni per una pellicola ove primeggia la violenza, ove la narrazione e il significato sono solo approssimativamente accennati attraverso sfumature fin troppo astruse che si arrestano solo ad un invidiabile effetto suggestivo.

"Sulle tracce del terrore" è figlio della mente di uno dei registi più (sul piano cinematografico) violenti come Takashi Miike. Lecito dunque aspettarsi di tutto, per la gioia dei fan di questo cineasta.
Il film è dotato di una fotografia che livella la perfezione stilistica, sembra che i protagonisti siano rinchiusi in un quadro, fotografia dunque di livello positivamente terminale, ma non basta per elevare totalmente "Imprint".
La pellicola come accennato è orfana di una robusta e coerente solidità circa sceneggiatura e narrazione e quindi non tutti i passaggi sono eccezionali, si gioca sull'effetto della violenza; la tensione c'è (e come se c'è) ed è inutile elencare le tremende sequenze create dalla sadica regia, pellicola a tratti veramente imponente nel suo alone di crudezza ma un po' banale in determinati aneddoti quasi trash nel finale che in una abbozzata linea teorica rappresenterebbero uno sdoppiamento di personalità molto vago e non degno di studi e soggettive interpretazioni.
In definitiva film duro e visivamente diabolico, bello senz'anima.

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  14/07/2010 23:23:24
   9 / 10
In un vorticoso turbinìo di inquietanti costruzioni visive, il regista trasporta lo spettatore in un mondo malsano e fetido, annientando ogni razionalità in una poltiglia melmosa di violenza, avidità, povertà, ignoranza, incesto, costrizione fisica, tortura morale e materiale. Scioccante e teso come un filo di un rasoio, Imprint lascia inorriditi ed attoniti dinanzi ad un vorticoso scorrere di brutalità, disintegrando la natura umana e rivelandone l'intima perversione e la lucida follia.

bebabi34  @  01/07/2010 09:24:01
   8 / 10
Vietato ai non amanti del genere, perché raggiunge vette di malessere notevoli. Sconvolgente con continui colpi di scena terrificanti. In classico stile orientale ma con un ritmo incalzante. Da guardare lontano dai pasti.

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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  13/05/2010 12:33:33
   8 / 10
Angosciante e disturbante discesa negli abissi della crudeltà insita nella natura umana. Ciò che avrebbe dovuto essere un paradiso del piacere dei sensi si manifesta fin da subito come un girone infernale fatto di carne e sangue, di sofferenza e crudeltà, di colpa ed espiazione.
L'umiliazione e la deformazione del corpo, che si riduce ad un ammasso di tessuti organici da manipolare a piacimento, ricordano attraverso l'annientamento della persona che il corpo è un confine ultimo, più che prigione dell'anima, gabbia della speranza.
Una regia favolosa e coinvolgente attenaglia lo stomaco dello spettatore senza nessuna pietà. Per essere un prodotto televisivo, è un'opera di altissimo livello stilistico che racchiude contenuti pofondi e spiazzanti.

trickortreat  @  16/03/2010 17:43:39
   7½ / 10
Takashi Miike è un folle, basti pensare al perverso Audition. Devo dire che Imprint è un buon horror, ma non un capolavoro. La tortura inferta alla ******* Komomo è la più bella che io abbia mai visto, però la trovata della "manina" non l'ho trovata particolarmente terrificante, più che altro fa quasi tenerezza! Nonostante ciò resta un film da vedere assolutamente. Meglio del già citato Audition.

MidnightMikko  @  15/02/2010 18:46:03
   2 / 10
Takeshi Miike avrà fatto tutti i capolavori che volete,ma questo film è davvero una grandissima ed insensata schifezza. Una trama senza senso,scene splatter senza senso,sangue a volontà. Il terrore è si tiene alla larga da un film comico come questo,dove addirittura si pensa di spaventare mostrando dei finti feti sanguinolenti.
Ma per piacere,schifezza oltre ogni limite.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  31/01/2010 23:09:36
   8 / 10
Lo avevo già visto su Sky qualche tempo fa,ma non ce la feci a guardarlo tutto. L'ho riguardato per completare tutta la prima serie di MOH e riconfermo che è il miglior film della prima stagione insieme a quello di Carpenter,che comunque preferisco di poco.

C'è poco da dire:disturbante e malato,ma quello che colpisce come un pugno è l'incredibile violenza del tutto. Miike (suo primo film che vedo) è bravissimo nel rappresentarla,forse pure troppo. Ma non c'è solo violenza,anche se quasi domina su tutto.
La bravura registica si vede in molte scene, che sembrano dei quadri. La fotografia di Imprint è meravigliosa e i colori sono usati in maniera incantevole. La messa in scena è sublime. La locations,sicuramente inquietante e malata,è splendida. La violenza è fine a sè stessa ma uno sa a cosa va incontro. La differenza è che l'episodio di Carpenter inquieta e fa riflettere,questo di Miike disturba a fa distogliere gli occhi.
Billy Drago non mi ha convinto appieno ma non è male,ottimi tutti gli altri attori,specie quelli completamente fuori di testa come quel nanetto cinese.

La storia perde qualcosa quando esce la tanto famigerata "manina". Comunque la storia (e le sue variazioni sul tema)sono un evidente richiamo a Rashomon di Kurosawa.

Censurato in America,dubito che la censura riguardi la violentissima scena con gli spilli. Più che altro sarà per il tema dell'aborto. Tra l'altro ad un certo punto c'è anche una battuta piuttosto allusiva che dice più o meno: So che anche voi americani lo praticate spesso (l'aborto).


Stilisticamente mi è piaciuto molto,certo però che se tutti i film del regista sono cosi violenti è meglio che lo lasci perdere. Per adesso vediamo Dead or alive...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  09/01/2010 20:34:56
   7½ / 10
Me l’aspettavo migliore, in tanti dicono che sia il miglior MOH, ma per me non è così. Il fatto è che il meccanismo è un po’ monotono: una storia raccontata più volte, ogni volta con sempre più particolari. Buona la scena della tortura, per cui ho dato mezzo voto in più.

VinLet  @  13/11/2009 13:23:19
   5 / 10
Avendo visto alcuni film della serie “Master of Horror”..ho deciso..data la durata minima..di visionare anche quello di Miike..per farmi un’idea maggiore..dopo Ichi e Audition (che non mi sono piaciuti)
Sebbene di un’ora..l’impressione è che sia molto più lungo
Inizialmente la storia è interessante..si lascia seguire..poi..comincia a perdersi nelle diverse versioni dei fatti..per degenerare con la trovata della manina..ridicola!
Ovviamente..non mancano le scene di tortura..abbastanza convincenti..ma fondamentali in ogni film..se no poi ci resti male
Il finale..come al solito..ambiguo

baskettaro00  @  13/10/2009 21:30:20
   6 / 10
dopo"ichi the killer"e"imprint"si può afferire con certezza che takashi miike e la violenza sono la stessa persona.
questo film è,infatti,un piccolo viaggio all'interno di essa,con scene che colpiscono lo spettatore come un pugno nello stomaco;scene piuttosto estreme che impressioneranno i più deboli e sazieranno il malato palato dei più esperti in campo.
difficile per me dare un voto a questo "imprint".
da un lato voglio premiare miike per essersi spinto oltre i limiti del sopportabile e da un altro voglio bocciarlo per il compiacimento che per me ha avuto nella violenza.
s'è soffermato troppo sui corpi straziati delle vittime anche quando si poteva evitare.
è anche vero che dare un'insufficienza al film tenendo conto della realisticità con la quale sono state fatte svariate scene è da incompetenti;
tuttavia,facendo finta di scordarmi la manina dentata che sbuca nel finale dalla testa della protagonista e avendo stampata in testa la realisticità e bravura usata per gli effetti speciali metto un 6 al film di miike.
ma sono sicuro che con una minore dose di violenza e lasciando più spazio alla sceneggiatura il regista può fare qualcosina in più.
rimane comunque un prodotto sicuramente adatto ai più forti e che,nonostante tutto,non mi sento di non consigliare.
del regista ho,però,preferito ichi the killer proprio per la sua verve comica e grottesca che imprint non ha.

godibile.

clone 1975  @  05/09/2009 05:20:51
   4½ / 10
salvo la scena bellissima della tortura ,il resto non mi è piaciuto specie la "mano" , magri se fosse stato un lunometraggio un pò più dettagliato avrebbe reso di più

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  28/08/2009 09:39:42
   6½ / 10
Il manico (registico, of course) di Miike è immenso, come il suo talento nel mostrare immagini forti; non mi hanno convinto del tutto la storia (soprattutto la trovata della "manina") ed il finale, che pur essendo una mazzata in faccia viene svolto troppo "frettolosamente" rispetto alla costruzione del film. Probabilmente questa brevità è voluta dal regista, per lasciare lo spettatore in balia delle elucubrazioni della propria mente, ma non mi ha soddisfatto in pieno.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/08/2009 11.36.13
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DarkRareMirko  @  24/08/2009 23:23:27
   9½ / 10
Puntata di altissimo livello, la migliore con Cigarettes burns (ma dopo Sick Girl).

La qualità registica di Miike è da rimaner sbigottiti, superba (lui poi sà trovarsi a suo agio con qualsiasi genere e qualsiasi trama, scandalosa o meno), la scelta degli attori, checchè altri dicano, è ottima (Drago su tutti, e anche qui il mio teorema faccia particolare e non anonima dell'attore=migliora bravura di quest'ultimo è ancora una volta risultato giusto), le scene di tortura son cattivissime come solo Miike sà fare e come unico difettuccio si potrebbe far notare una storia sin troppo sognante (non capace dell'equilibrio incontrato invece in Audition, seppur cinematograficamente inferiore a questo Imprint), che ad un certo punto passa sin troppo velocemente di palo in frasca senza chiarire quasi nulla nella mente dello spettatore.

Ma non ci si fà quasi caso di fronte a cotanto spessore cinematografico.

Da vedere.

bulldog  @  04/08/2009 20:39:35
   6½ / 10
Pessimismo sempre maggiore di Miike ma stavolta il film convince poco.
Le tematiche e gli intenti eran ottimi(disgregazione familiare,crudeltà umana,il reietto nella società) ma son state sviluppate in maniera forse troppo sbrigativa.
Imprint asssomiglia troppo a Gozu,violenza gratuita in eccesso e finale mediocre.

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  06/07/2009 15:59:35
   7½ / 10
Carina come Pellicola ma di qualità nettamente inferiore rispetto alla media Miikeana. La fotografia è il punto di maggiore rilevanza.

#Lou  @  05/07/2009 19:53:56
   7 / 10
Le atmosfere sono coinvolgenti, i colori bellissimi e lo è altrettanto Komomo.
Quando la prostituta ha rivelato la sua natura mi è scaduto un pò, però si riprende col finale:

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BlackNight90  @  19/04/2009 14:21:42
   8½ / 10
Miike ci prende per la "manina" e ci scaraventa in una favola infernale, un viaggio di sola andata, destinazione inferno.
Rivisto di recente mi ha impressionato in positivo, anche perché ho pututo vederne altri di questo folle regista, e devo dire che questo è il più malsano e spietato: non ci sono tracce di speranza, nè false illusioni di redenzione, c'è l'amore ma solo nel suo lato più oscuro. E non c'è traccia, almeno io non l'ho vista, di ironia che mitighi un po' il senso di morte che sucita il film, come se il male pendesse proprio sulla nostra testa: la manina, in questo senso, mi è sembrata un tentativo non proprio riuscito.
Ma Miike non rinuncia al suo tocco di classe, e alterna momenti di delicatezza alle sue immancabili torture, violando al suo solito i tabù (forse sono stati i feti, più che gli aghi, a essere il pretesto per la censura) e le certezze comuni, la famiglia, l'amore per i figli, l'altruismo. Miike inoltre si prende gioco dell'insensato bisogno dell'uomo di conoscere la verità.
Leggermente inferiore all'episodio di Carpenter, come quello però avrebbe avuto bisogno di più tempo per essere approfondito, soprattutto nel finale.
Sublime la fotografia, un po' meno il protagonista Billy Drago (applausi per il nome d'arte).
Dà la sensazione di essere un meraviglioso incubo, ma forse incompleto.

Max78  @  05/04/2009 22:03:57
   7½ / 10
La sequenza della tortura è degna del miglior Miike, il resto è normale amministrazione.
Fotografia diabolicamente sublime.

P.S.
La manina come ha già menzionato qualcuno ricorda molto da vicino Basket Case di Frank Henenlotter.

marfsime  @  05/04/2009 19:02:05
   7½ / 10
Buon episodio che basa tutto il suo essere sulle torture inflitte a Komomo. Molto buona la realizzazione..ottima regia e fotografia..la mano di Miike si fa sentire..uno dei migliori della prima serie dei MOF.

divino  @  04/04/2009 17:54:19
   8 / 10
Bellissimo! Il più bello di tutti gli episodi. Regista grandioso ,l'attrice che interpreta Momoko è bellissima, alcune scene sembrano dei quadri.

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GodzillaZ  @  22/03/2009 19:34:40
   6 / 10
Visivamente è il tipico film giapponese.
La trama è ritrita se seguite manga e anime...ma non per questo brutta.
Ma è tutto imperniato su sadismo e torture... l' orrore è quello di film tipo hostel o saw... e non mi piace per niente.
Comunque ben fatto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 31/03/2009 13.24.12
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  12/02/2009 15:25:52
   7½ / 10
Questo film non mi ha convinto. Ci sono soprattutto due cose che non mi sono piaciute: la recitazione degli attori, forse veramente troppo televisiva, e la trovata della manina. Questo, per quanto mi riguarda, fa abbassare un po' il voto...

A parte questo, posso dire senza ombra di dubbio che il film è un pugno nello stomaco. Fa male. Fanno male le torture, fa male la fotografia cupa e sporca, fanno male le immagini che non lasciano quasi nulla all'imaginazione. Le atmosfere sono perfette.

Non ho capito il finale (se qualcuno può me lo spiegasse) c'è qualche incongruenza nelle scelte ma di certo sto film non lascia indifferenti.

Meno bello di molti film di Miike (ma ci può stare, è un mediometraggio) e per me sicuramente al di sotto delle Bruciature di Sigarette di Carpenter...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  30/01/2009 00:42:46
   6½ / 10
Certamente un buonissimo masters of horror, ma personalmente non l'ho trovato così devastante e così pauroso da farmi morire.
Bè, parto dal fatto che mi è molto difficile commentare questo film (l'ho rivisto due volte), perchè in alcuni tratti fa veramente angosciare in maniera terribile, ma in molti casi l'ho trovato quasi noioso.
Le scene delle torture sono fatte in maniera a dir poco eccezionale, ti lasciano abbastanza sconvolto psicologicamente (valgono quasi tutto il voto), poi ci sono anche altre scene che ti lasciano un' inquietudine pazzesca, non c'è niente da dire, ma personalmente che non ho trovato altro per definire questo Imprint il migliore tra i masters of horror, poi il finale non mi è piaciuto per niente, e qualche dubbio sul film me l'ha lasciato.

Certamente e da vedere, però scondo me non è proprio nulla di speciale.

marco1309  @  28/01/2009 18:35:10
   7 / 10
7, xkè il finale non l'ho capito,ghgh

ki me lo spiega?

però per il resto fatto molto bene, trama contorta ma bella (sempre a parte il finale,eheh), ed è anke inquietante!!!


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Bathory  @  27/01/2009 20:46:01
   8½ / 10
Splendido. Un Miike all'ennesima potenza plasma uno dei più malati (se non il più malato) episodi delle due serie di Masters Of Horror.
Una fotografia sensazionale, in pieno stile nipponico, fa da sfondo ad un crescendo di violenze, torture terribilmente disturbanti, ma dannatamente affascinanti.

Il finale forse è leggermente affrettato, ma è solo un piccolo neo per questo piccolo gioiellino targato dal geniale Miike..

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  19/01/2009 14:51:25
   6½ / 10
Un Miike un po a corto d'idee... svolge un compitino sufficiente, senza acuti...
Alcune trovate un po fini a se stesse, stupenda invece la fotografia.
Ma da Miike è lecito aspettarsi di più

simone p  @  08/01/2009 20:38:46
   8 / 10
Ottimo questo Masters of Horror ricco di colpi di scena.
Girato benissimo con una fotografia molto suggestiva.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  04/01/2009 22:14:48
   8 / 10
Magnifico, finalmente un MOH veramente degno che eleva la serie! Non sto scherzando, Imprint uccide tutti gli altri mediometraggi, bisogna vederlo per ultimo perché fa sembrare gli altri ridicoli.
Il film di Miike è superiore proprio in tutti i sensi: la fotografia è una cosa incredibile, vi sono dei colori e dei particolari che rende il tutto un vero e proprio incubo, poi trucchi ed effetti speciali sono migliori di un qualsiasi film ad alto budget. Le attrici poi molto brave. Ma soprattutto questo film è realmente disturbante, l’agonia è ad un livello molto alto.
Ma questo Miike è pazzo. È fissato con le torture, e quando le mostra sullo schermo bisogna distogliere gli occhi perché non si possono guardare! E poi mi mette i sensi di colpa giacché sono incuriosito da queste efferatezze! Che sia un pazzo voyer pure io?
Comunque trovarne di horror così allucinati…

gasy  @  02/01/2009 15:23:01
   9 / 10
Film straordinario per la quantità di riflessioni che riesce a proporci nella sua breve durata. Regia, sceneggiatura, recitazione, fotografia, effetti visivi, scenografia e costumi perfetti. Ci si può vedere quello che si vuole. Privo di difetti nella sua crudeltà perchè è puro horror, ovvero crudele, spietato, senza mezze misure, visivamente tremendo (con la miglior scena di torura che io abbia mai visto per i punti del corpo scelti), inspiegabile perchè lo scopo dell' horror vero non darci risposte, ma farci porre delle domande. Miike riesce in tutto ciò e confeziona un capolavoro. Michie è bellissima.

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Ciaby  @  23/12/2008 17:21:20
   9 / 10
incredibile! iL GENio miike realizza il master of horror più bello della prima serie e lo fa con il suo incredibile estro magico dove la violenza diventa sopraffazione e il masochismo diventa una forma d'amore. Poetico, macabro, lungimirante

pinhead88  @  24/11/2008 11:05:36
   6½ / 10
lo stile e la tecnica sono ripresi da alcuni capolavori di Kurosawa senza dubbio,vedere Rashomon per convincersene,soprattutto per i vari flashback e si nota anche una somiglianza nella storia,la famosa ricerca della verità da parte del protagonista.a parte questo Miike non delude neanche questa volta con una storia dai tocchi onirici e inquietanti con il suo solito stile perverso e sadico che fa accapponare la pelle,stile inconfondibile.Miike ha dato il meglio di se in capolavori yakuza-movie del tipo Ichi,ma sicuramente anche questo MOH Miikiano vale sicuramente una visione,soprattutto per i fan di questo regista

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  01/11/2008 12:15:41
   7½ / 10
Visto due volte, anche se durante la prima ero sotto effetto alcolico quindi...Imprint, firmato da quello psicopatico di T.Miike, è sicuramente uno dei capitoli più riusciti della prima stagione dei Masters of Horror. Uno dei punti di forza è la fotografia, davvero ben curata. Non ai livelli di perversione dei vari Ichi o Audition, però qualche buono spunto è presente anche quì. Scandaloso il doppiaggio italiano. Consigliato soprattutto a chi conosce Miike.

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Ultima risposta 01/11/2008 13.42.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  01/11/2008 10:45:54
   9 / 10
Puro Miike applicato; ergo, un capolavoro.
Crudo e angosciante, onirico e malato; mai violenza fu più necessaria. Ed è proprio questo che mi stupisce: in tutti i suoi film non si (s)cade mai nell'eccesso, pur restando ancorati a quellla crudezza che li contraddistingue.
Meraviglioso.

6 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2008 18.20.29
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hellknight2  @  19/10/2008 20:07:18
   6½ / 10
Questo è l'episodio più violento della serie MoH e il più perverso di tutti.
A parte questo la fotografia è ottima, l'accoppiata oriente-horror è interessante e la storia è inquietante.
Il finale comunque non è granchè.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/10/2008 20.58.30
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laconico  @  04/10/2008 21:18:48
   8½ / 10
8 e mezzo per la malattia mentale che ha generato questo corto. Non era facile interpretare lo spirito del marchese de Sade con tanta dedizione. L'eccessivo sfoggio di violenza e il finale un po' grottesco mi impedisce di dare quel 10 che meriterebbero la regia e la fotografia assolutamente geniali. Forse non piacerà o farà ribrezzo ma è un capolavoro di una mente malata.

John Carpenter  @  15/09/2008 17:42:13
   7 / 10
Bè ammetto che mi ha lasciato l'amaro in bocca, però ripensadoci è un film da vedere più volte per capirlo fino in fondo.
Strano lo è, pazzo e violento pure... insomma mi è piaciuto, spero che gli altri Masters of Horror non mi deludano, perchè fin'ora mi sono piaciuti oltre a questo anche Cigarette Burns e Jenifer.
Sconsigliato agli stomaci deboli, è veramente di una follia unica nel suo genere (che oltretutto gli altri film del regista non li ho visti), ed è fatto anche molto bene, interpretazioni, regia e costumi e soprattutto la fotografia molto ben curata secondo me.

John.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/09/2008 13:16:56
   4 / 10
non ci trovo nulla di bello nel vedere la violenza tirata al massimo fino all'esasperazione!
scene cude che fanno venie solo ribrezzo!questo è horror?assolutamente no!
Miike prova ancora un volta a fare paura con i suoi effettacci ma non ci riesce!
Dovrebbe dimostrare di creare la storia intorno alla violenza e non al contrario!

ide84  @  10/09/2008 21:59:18
   10 / 10
Appena visionato in lingua italiana, la seconda volta, l'avevo già visionato in inglese...e tra le due ho dovuto far passare un bell'annetto. ( Tra l'altro per una volta complimenti alla distribuzione italiana, doppiato egregiamente e senza tagli ) Che dire...orrore allo stato pure..dura un'ora ragazzi ma sembra un'eternità: torture, stupri, incesti. Il tutto alla Miike, quindi con una massima cura hai dettagli. Dai vestiti agli ambienti tutto è perfetto ( persino meglio di memorie di una Gheisha ) regia impeccabile. Un film che non si scorda per anni non può che meritare 10. Non mi sento di dare precauzioni perchè credo che un film cosi primo non verrà mai trasmesso in TV ( mentre su SKY si proprio nel contesto MASTERS OF HORROR ) quindi difficilmente lo si visionerebbe per caso. Altrimenti, poveretto lui..

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  11/08/2008 12:05:12
   8 / 10
Un'ora di pure follia targata Miike. A fronte di una storia strana, malata, a tratti incomprensibile, Miike infarcisce il tutto con la sua bravura di proporci torture, violenza e deformazione.
Un'ora di immagini disturbanti che difficilmente lasceranno lo spettatore insensibile.

FinKill  @  03/08/2008 20:43:34
   10 / 10
Takashi Miike, regista giaponese già autore di Audition e Ichi the Killer ha diretto questa nuova pellicola per la serie Masters of Horror, totalmente brutalizzata dalla censura per le scene di estrema violenza.
In realtà Imprint è fondamentalmente un Capolavoro del cinema asiatico, così saturo di poesia e magia che vanno ad alternarsi a sadismo e feticismo.
Se avete amato la scena finale di Audition, questa pellicola vi farà godere!
Intelligente, sofisticato, poetico e maledettamente brutale.

mr orange  @  23/07/2008 17:21:23
   7½ / 10
alcune scene e la trama sono più che buone, alcune scene tipo la tortura sono inimitabili. la prima mezz'ora è da 9 poi qualcosa cambia con l'entrata di particolari ridicoli e un finale onirico di difficile comprensione.

vale comunque sempre la pena di vederlo perchè sfrutta egregiamente il tempo a sua disposizione, perchè ci sono varie scene da buon horror e le torture alla miike e perchè comunque è molto coinvolgente senza attimi di noia,

Cardablasco  @  27/06/2008 15:32:27
   4 / 10
Mi dispiace ma a me non è piaciuto affatto,le scene violente ci sono ma la storia non regge,poi la ragazza con la mano sulla testa.........

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1 risposta al commento
Ultima risposta 24/11/2008 11.20.07
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Invia una mail all'autore del commento King Of Pop  @  25/05/2008 00:22:22
   7½ / 10
Capolavoro da parte del regista giapponese che rappresenta con crudeltà,violenza e ogni genere di tortura la vera storia che si cela dietro la protagonista.Il sadismo non manca anche se diciamo che Billy Drago poteva fare decisamente meglio.Questa è la dimostrazione che il cinema orientale a volte supera quello americano..

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  10/03/2008 21:00:39
   9 / 10
Parte in sordina, con una ambientazione esotica e affascinante.... ma ad un certo punto deve sfogarsi, altrimenti non sarebbe lui..... e si lancia nelle torture.... Miike e così... prendere o lasciare... io prendo alla grande!

the saint  @  21/02/2008 00:53:23
   6 / 10
bè la prima cosa che mi viene da dire è: SCIOCCANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
cavolo takashi è un sadico o cosa?? deve aver subito qualche trauma da piccolo...
le scene di hostel a confronto sono roba da ragazzi... quindi preparatevi psicologicamente alla visione......
no è allucinante più che ci ripenso, uno scena non ce l'ho fatta proprio a guardarla!!!!!!!!(guardare spoiler..)
incredibile ancora non mi era mai successo di distogliere lo sguardo da un film, ma questo film c'è riuscito!!! ed è per questo che ho deciso di dargli la sufficenza! solo per questo però,
perchè la trama è assurda, è solo un binomio di violenza e sadismo allo stato puro, non riesco a vederci altro purtroppo...
a differenza invece dell'ottimo AUDITION!

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1 risposta al commento
Ultima risposta 23/03/2008 02.25.36
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PetaloScarlatto  @  03/02/2008 04:19:10
   10 / 10
Perfetto!!! Violentissimo, allucinante, compiaciuto della violenza e della poesia che porta con sé... Billy Drago, attore semi sconosciuto, qui nel suo ruolo - chiave!!! Da vedere...decisamente...

mainoz  @  31/01/2008 10:08:12
   7 / 10
Il migliore dei Masters of horror. Di film così cattivi e cruenti non ne avevo mai visti..è così disturbante, infinitamente sadico (fa star male fisicamente), un vero horror con una storia a dir poco originale. Il difetto è che manca un po di suspence.
Una curiosità: il protagonista è uno scagnozzo di Al Capone ne "Gli intoccabili"?

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/05/2008 14.22.19
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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