masters of horror: jenifer - istinto assassino (2005)

Film per la TV americana che non fa paura, non inquieta, è privo di tensione. Anche le scene in cui Jenifer ci ciba delle sue vittime sono poca cosa ed il ricorso abbondante alle scene erotiche è del tutto gratuito. Il soggetto sarebbe anche interessante ma il modo in cui viene sviluppato è altamente deludente, per non dire delle solite incongruenze di trama e sceneggiatura ( strano, per dire, che Jenifer abbia sempre capelli ed unghie a posto… ). Si salva proprio poco da questo film...

Decisamente inferiore a Pelts, Argento si fa contaminare dall'horror di serie b in stile americano con tanto erotismo gratuito e uno splatter adolescenziale. Jenifer è una storia a circuito chiuso dove l'inizio coincide con un finale che spiega nuovamente l'inizio. i 50' minuti che intercorrono tra le due scene scorrono in fretta ma non raccontano una storia avvincente, anche perché a fine film non si capisce il perché ma soprattutto il "chi" e il "da dove" della protagonista che risulta essere un personaggio di cui si conosce solo il nome e il viso orribile.

La trasferta americana di Argento per la serie MOH ci regala questo prodotto di discreta fattura , un film interessante ,con qualche sbavatura ,che tuttavia credo sia stato bastonato eccessivamente dal pubblico.
Il regista tesse una trama accattivante (non priva di lacune,come di consueto)molto morbosa che mescola horror ed erotismo. Argento sembra voler strizzare l'occhio alla concezione horror americana (o ha solo voluto dare sfogo ad alcuni suoi pallini da noi soppressi dalla censura?) mixando tanto splatter e molto sesso , andando a creare un connubio insolito per lui.
La storia ruota tutto intorno a Jenifer , ragazza deforme molto misteriosa; sappiamo pochissimo di lei , ma l'effetto malato che ha sugli uomini potrebbe indicare una natura demoniaca (e spiegare alcune falle di scrittura). Il rapporto fra i due protagonisti è frettoloso ma marcio e ambiguo, e non è facile estrapolare il messaggio che l'autore voleva lanciare da questa scelta.
Nel complesso la trama regge malgrado qualche forzatura e il ritmo è buono.
Ovviamente il regista non è perfetto nella gestione della sceneggiatura (suo grande difetto da sempre) e anche in Jenifer ci sono alcuni passaggi a vuoto coperti da scene di sesso alla lunga monotone e uccisioni a tratti esagerate.
Tecnicamente Argento in regia svolge un compito sufficiente ma non esemplare. Ottime le note di Simonetti e superbi trucchi ed effetti.
Dunque questa prima parentesi per MOH di Argento è positiva , un horror più fulciano che argentiano ma dalle indubbie qualità. Peccato per alcuni difetti ,fortunatamente non cosi gravi.

La sceneggiatura è poco curata e buttata lì, il che non permette all'episodio di decollare.

Non male come idea anche se non mi ha fatto paura per niente e qualche pecca c e' eccome! Com mi aspettavo di peggio.....sufficienza meritata,il personaggoo mascchile nn mi e' piacciuto molto,brava lei! Buono il finale....

Sceneggiatura buttata lì contenente dialoghi e azioni incredibilmente sciocche, sarebbe potuto essere un bel film e con una bella idea, in particolare per via della protagonista deforme, personaggio molto affascinante, misterioso e inquietante, e invece niente viene spiegato e il tutto rimane in superficie. Il comportamento del poliziotto è semplicemente ridicolo, si lega troppo al mostro come se fosse posseduto, nonostante questi gli abbia ucciso il gatto, la bimba vicina di casa e rovinato la famiglia (ma poi la moglie e il figlio che fine fanno?), e al posto di ammazzarlo o irritarsi che fa? Lascia tutto, famigliari e amici, lavoro da detective, casa, per andare a vivere in una baracca (di chi è quella fatiscente baracca nel bosco? La sua o è stata trovata a caso?) e a mettersi a fare il facchino in un negozio di fiori (Mah!!!). Inoltre la donna deforme, che è stata testimone e vittima di un tentato omicidio, non dovrebbe essere presa in custodia dalla polizia? Era stata internata in un ospedale psichiatrico e dopo due ore la lasciano andare col poliziotto? Libera di andare in giro senza documenti e senza tante spiegazioni? Allora uno pensa che il graffio alla mano del protagonista sia una specie di rituale magico che lo lega e lo rende schiavo della donna e invece non c'entra nulla. La regia di Dario Argento è come al solito ottima ma è tutto il resto che non va da nessuna parte. Occasione sprecata.

Di buono c'è Jenifer, figura che raramente ho visto così inquietante. Però la devozione che il poliziotto ha per lei non sta realmente nè in cielo nè in terra, è una cosa ridicola all'estremo! Inoltre il finale è scontato.. in ogni caso inquietante, il che lo rende comunque per un certo verso positivo, nonostante le tante classiche incongruenze.

Film più che discreto diretto da Argento per la serie tv "Masters of horror".
Il film mi ha colpito da due punti vista uno positivo e l'altro purtroppo negativo.
Di positivo c'è una buonissima trama,abbastanza morbosa ed interessante che nonostante alcuni buchi di sceneggiatura e dei dialoghi tutt'altro che esaltanti si fa seguire fino alla fine senza annoiare mai.
Sono rimasto anche colpito anche dalla buona quantità di splatter e sesso presenti,inusuale per un prodotto televisivo.
Quello che mi ha piuttosto deluso è l'aspetto tecnico,il film è diretto discretamente certo, ma non si sente minimamente la mano d'Argento,la regia manca completamente di personalità,è piuttosto anonima.
Non mi ha particolarmente convinto la recitazione del protagonista,l'ho trovato inespressivo e poco adatto per un ruolo del genere,brava invece l'attrice che interpreta Jenifer.
Molto buono il trucco e gli effetti speciali.
Guardabile,sicuramente consigliato all'amante del genere,evitabile per tutti gli altri.

I commenti a Jenifer sono come la montagne russe, si passa dai 3 ai 10 senza razionalità o soluzione di continuità, mai vista prima una media con una varianza a prima vista così elevata. Un segno forse che nel giudizio si stanno concentrando fattori che nulla c'entrano con il film e sono influenzati da tutt'altro - infatti stupisce che molti parlino più del regista che non del prodotto Jenifer, addirittura alcuni si son messi a fare gara su chi è il miglior regista horror...ma dai non siamo mica all'asilo!
Io parlo di Jenifer.
Innanzitutto Jenifer non è un film ma un mediometraggio, con tutti i pregi e i difetti che ne possono derivare: non ha quindi il tempo materiale per riuscire a trattare troppo a fondo gli argomenti proposti, ma nel contempo non può esimersi dal proporre qualcosa che abbia un po' di spessore - e mi sembra che Jenifer stia dentro in pieno a questi due limiti: riesce a gettare abbastanza carne al fuoco e ci racconta una storia non banale pur durando per un tempo ridotto; dall'altro canto corre un po' veloce, ma senza lasciarsi appresso buchi imperdonabili. Il finale è molto prevedibile, ma del resto un finale simile è una parte imprescindibile per tessere il significato complessivo di un racconto che non potrebbe finire in maniera diversa.
Per quanto riguarda la storia, è vero, non è originale, ma non mi sembra che sia stata trattata molto spesso nel cinema horror, più che altro nella narrativa. Jenifer è la riproposizione del mito del Succubus (un sacco di commenti e non l'ha detto nessuno!?), il demone femminile che ammalia l'uomo e lo irretisce con la propria sensualità e menzogna fino a soggiogarlo, per estrarne le forze vitali ed indebolirlo (nella tradizione demoniaca, le forze vitali sono rappresentate dal seme, che viene poi rubato dal Succubus per generare figli demoniaci).

Jenifer non è però la mera proposizione di miti del passato, ma una attualizzazione degli stessi: il rapporto tra il protagonista Frank e la ragazza è più complesso e attuale di quello del "mito" tra Succubus e vittima e rappresenta gli elementi e le morbosità tipiche di alcuni innamoramenti attualissimi in cui accade che - secondo un linguaggio psicologico spiccio - un individuo "Infermiere" sviluppi nei confronti d un individuo "Malato" un rapporto simbiotico morboso. Per intenderci, alcune persone, spesso donne, ma anche uomini (come nel caso del film), a causa di mancanze di affetto e di problemi incontrati con i propri genitori nell'età infantile / adolescenziale, in età adulta finiscono per innamorarsi di persone sbagliate ("malate") che ripropongono purtroppo quegli stessi problemi e quelle stesse situazioni, in cui loro - Infermieri - ci si ri-buttano a capofitto…con l'insano bisogno di rendersi utili e con l'unico scopo di cambiare queste persone sbagliate. E' il caso ad esempio di una bambina che ha sofferto per anni la presenza di un padre alcolizzato, che poi da adulta anziché innamorarsi di un uomo con la testa sulle spalle finisce con l'andare con un uomo anch'egli alcolizzato, con la vana speranza di cambiarlo.
E' proprio questo il caso di Frank, il quale, di fronte alla povera, sfigurata, sola e totalmente abbandonata Jenifer, ne prova pena e sente l'irrefrenabile voglia di aiutarla in qualche modo. A nulla valgono le parole della moglie ("se è ridotta così, evidentemente c'è una ragione!") perché ormai lui è irretito da questa strana figura di donna Succube, totalmente priva di parola ma piena di lacrime e singhiozzi, con un volto mostruoso che però poggia su un corpo straordinario, sensuale oltre ogni immaginazione. Lei si comporta con lui come una serva, a volte addirittura cammina a quattro zampe come una cagna e gli lecca la mano. Tuttavia, l'esperienza insegna che innamorarsi di persone molto deboli, sfi.gate e assolutamente dipendenti (succubi, ma solo in apparenza) è un grosso errore, significa camminare sull'orlo di un burrone, perché prima o poi esse ti trascineranno nel baratro (anche etico / morale) che nascondono dentro di loro. La loro debolezza è solo apparente e induce persone deboli - non solo apparentemente ma anche nella sostanza - come Frank, a pensare di poterle in qualche modo tenere sotto controllo, di racchiuderle, come fossero bambole, sotto una campana di vetro, dalla quale esse, per istinto primordiale di autodeterminazione, continueranno a sgusciar fuori, compiendo cose atroci.
Né si potrà attribuire particolari colpe a Jenifer, perché essa non lo fa per scelta - è il suo istinto! Geniale il titolo del mediometraggio, "Istinto Assassino"...Mi viene in mente quella storia di una ragazza che trova un serpente ferito e lo cura; quando il serpente guarisce, la morde. Mentre lei muore, chiede al serpente: "Io ti ho salvato la vita, perché mi hai morso?" la risposta del serpente è terrificante almeno quanto ovvia: "Ti ho morso, perché sono un Serpente".
Frank oltrepassa presto il punto di non ritorno e viene a trovarsi in una posizione nella quale non c'è più scampo: non può incolpare la ragazza per gli omicidi che ella effettua, perché è la sua natura che le impone di uccidere; Frank dovrebbe forse incolpare più sé stesso, per aver ceduto alla tentazione, al fascino…ma è troppo tardi. Da integerrimo poliziotto quale era, lascia il proprio lavoro, per continuare a proteggere questa creatura che non merita di essere protetta, affogando i propri dubbi nell'alcolismo. Entra in quella sorta di Donward Spiral di Nineinchnailsiana memoria, una parabola discendente, una spirale verso il basso e verso l'autodistruzione, che non può che sfociare nel prevedibile finale.
Per restare in tema di Downward spiral, sembra che ci sia una strana sindrome secondo la quale, data la innegabile parabola discendente del regista Dario Argento, alcuni commentatori oggi quasi si vergognino di mettere un bel voto a questo film, per il solo motivo che è dell'"ex-Maestro". Ancor peggio, sembra che alcuni diano un voto negativo solo per partito preso (sciacquatevi la bocca con la carta igienica!).
Per onestà del vero, trovo che la regia di Dario Argento sia cambiata molto negli anni: un tempo era una regia protagonista, nel senso che era essa stessa parte della narrazione - contribuendo a raccontare la storia e a suscitare emozioni nello spettatore. Col tempo, la sua regia è diventata molto più sobria e distaccata - in una parola, è una regia anonima. Preferivo ovviamente il passato anche io come tanti, ma non è una buona ragione per affondare un prodotto con malafede certamente immotivata (e per alcuni anche inconsapevole).
Anche se condivido il fatto che siamo lontani anni luce dai capolavori del passato.

Non capisco proprio come si faccia a votare oltre 1 sufficienza stentata questo film...l idea di base non è male,faccia orrenda corpo bello,e chi si presta con le buone intenzioni a salvarla ed addirittura prendere coscienza di doversi immolare per questo"mostro" travestita da buono solo per poco..la metafora umana non manca,con chi si rovina totalmente in preda a situazioni orrende mascherate da buone occasioni,lo splatter è il tocco triste in quanto può in modo ostentato salvare le apparenze di un cortometraggio troppo lungo con pochi spunti e soprattutto quasi niente di prosa...non c è coinvolgimento,manca pathos agli attori,1 che piange sempre stratruccata con la maschera,l altro che è mono espressivo per tutto il film...i personaggi secondari hanno 2 battute contate e pure idiote( vedi il collega e il figlio...), la parte migliore verosimilmente la do al povero gatto,..colonna sonora inesistente,cast pessimo,locazione dozzinale,scenografie piatte,trama telefonata due ore prima della fine( prima di accedere la rv già avevo capito che lei non sarebbe morta uccisa, lui semmai nel tentativo di fare ciò che all inizio ha evitato,da 1 ennesimo "pollo" ignaro come sempre...) MALE.

SPOILER

SPOILER

Ennesima ciofeca firmata da Dario Argento, in caduta libera da tempo immemore. L'idea di base del film non è tutta da buttare: magari in un cortometraggio di 30 minuti avrebbe avuto senso. Purtroppo dura 60 minuti di noia, in cui il ritmo è lento e la storia prevedibile. Le scene di sesso e di violenza splatter sono l'ultimo appiglio di un regista senza più idee.

Senza ombra di dubbio il miglior film dagli anni 80 ad oggi del nostro ex maestro dell'orrore (ahinoi).

E se devo dire, tra i migliori dell'intera serie Masters of Horror.

Questo mi è piaciuto per un motivo preciso: cè horror,splatter, drammaticità, angoscia, malinconia.
Per Jenifer lo spettatore ha proprio un sentimento di amore ed odio. Finale prevedibile ma tutto sommato mi è piaciuto molto. Dei primi 5 episodi certamente il più bello.
ps. il Film "Splice" ha attinto diversi elementi da questa puntata.

Masters of horror contraddistinto da ottimo splatter, scene morbose e un curioso strano rapporto simbiotico tra la mostruosa Jennifer e il malcapitato di turno. Nonostante la trama ridotta ai minimi termini l'episodio coinvolge, soprattutto grazie alla protagonista femminile molto inquietante e allo stesso tempo sensuale. Peccato per il finale troppo telefonato.

questo è il secondo episodio che mi è piaciuto. mi sembra che abbiano fatto anche un film vero e proprio! cmq bella storia, molto interessante. make up della Jennifer fatto benissimo, belle scene splatter, insomma da vedere! finale prevedibile prima dei 5 minuti che finisce!

Dario Argento firma il terzo episodio che vedo di "master of horror".
Pure qua ho un dibattito personale sullo stesso film.
" jenifer- istinto assassino" sicuramente mi ha interessato ed ero curioso su come sarebbe finita la storia.
Negli ultimi minuti ho previsto la conclusione e sono rimasto un pò così..
la regia purtroppo è rimasta abbastanza anonima ed è cosa abbastanza strana.
Lo stesso splatter e scene violente ( fatte bene ) non mi hanno assolutamente fatto pensare ad Argento.
E di Argento ho visto pochissino anche nelle inquadrature, che sono riconoscibilissime .
Il binomio che si viene a creare tra uomo e creatura deformata ( e parecchio disturbata) sicuramente costruisce una spirale macabra abbastanza grottesca.
L'unico elemento abbastanza riconducibile ad Argento è proprio la protagonista.
Ma poi tutto il resto è secondo me trascurabile.
Diciamo che come porno funziona bene... :)
Dò un 6 per il semplice motivo che mi ha intrattenuto bene .
Ma tutti i pregi iniziano e terminano lì.

P.s = aspetto ancora una puntata di masters of horror che mi colpisca veramente.

Caro Argento, dove sei?
Caro Simonetti, deve sei?
Sono queste le frasi più sensate da dire. Argento si riconosce (molto poco) solo per il personaggio di jenifer, ma per i movimenti di camera, attori, lo splatter (che per argento non è inusuale ma per questo "Jenifer" è completamente diverso dai suoi splatter.
Non pensando che questo film sia di Argento, è un film dopotutto passabile, ma le musiche..mi è piaciuta di striscio la musica iniziale, in cui ho pensato, ok, ha iniziato leggermente peggio del solito ma poi nel corso del film si riprenderà..Non ho mai pensato ad una cosa più errata.
Io come fan di Argento gli potrei anche dare la sufficienza, ma con sceneggiatura bucherellata, musiche scarse, regia piatta..non ci riesco.

Molto splatter ma decisamente meno entusiasmante questo episodio firmato Argento. Si nota la volontà del regista di soffermarsi (per me troppo) sul lato erotico della vicenda e sulle sensazioni che Jenifer scatena nel protagonista.
In sostanza guardabile, ma nulla più!

Sensualità omicida e cannibale è la caratteristica principale di questo episodio diretto da Dario Argento che tende più a sottolineare il lato erotico rispetto a quello horror.
Il risultato è una storia gradevole, senza tanta enfasi e ben congeniata che seppure avara di sangue non rischia di annoiare e indispettire chi è alla ricerca di atmosfere pregne di pathos e tensione.

Dario Argento partecipa ai masters of horror e per creare il suo episodio al meglio si ispira ad un fumetto pulp. Nonostante gli evidenti scivoloni ( che analizzeremo meglio in seguito) , posso dire che questo suo episodio risulta comunque essere migliore di tanti degli ultimi lungometraggi del regista romano ( il fantasma dell'opera e il cartaio ).
La sceneggiatura scritta da Weber mostra dei limiti evidenti, principalmente in alcune vistose incongruenze di trama , essa presenta infatti parecchi buchi, ma soprattutto porta su strade già percorse e sin dall'inizio sappiamo già come il film andrà a finire.Sul tutto regna la noia e il piattume di un anonimo b-movie televisivo, mentre il regista si muove tra scene splatter per lui piuttosto inusuali e altre in cui regna il soft-core, altra componente nuova per i suoi film ma qui presente in dosi abbastanza massicce. Non c'è cura narrativa, non c'è tensione, non c'è, soprattutto, quel climax che dovrebbe essere componente essenziale di una storia di possessione.Nonostante tutto però posso dire che ho apprezzato abbastanza il personaggio di Jenifer (molto ma molto particolare), il suo make up (curato da Stivaletti), la sua ferocia ma anche e soprattutto la pena che ti riesce a trasmettere , complimenti all'attrice che l'ha interpretata ma è l'unica forse che recita veramente nel film.Le musiche di simonetti sono accettabili , ma il compositore personale di argento ci ha regalato melodie più belle in passato.La regia è piatta , non ci sono i soliti movimenti di telecamera di Argento , anzi questo film sembra proprio che non l'abbia girato lui da come è stata utilizzata la telecamera.In conclusione jenifer ci può stare nella serie dei masters of horror ma se viene preso come film a se stante non regala molte emozioni e delude vermante dato che per l'appunto Dario Argento ci ha dato film migliori in passato.
Regia:5
Attori:4,50
Trama:4,50
Musica:6
Evil Forces:6
Effetti Speciali:6
Longevità:5

due belle t.ette e poco più.

finale prevedibilissimo

non ho trovato nulla di entusiasmante questo film

Il tocco di Argento non si nota per niente, anzi, non sembra nemmeno essere un film italiano. Non proprio da buttare, ma sembra un pretesto per mostrare scene di sesso con la classica tipa da "sacchetto in testa"...

Caruccio, talmente tanto che non sembra neanche di Argento.
Brava l'attrice che impersona Jenifer, soprattutto dal collo in giù.

un horroruccio passabile e leggero

Rispettabile lungometraggio di Argento che sorprende, viste le putta.nate che ci ha propinato negli ultimi tempi.. Alcuen idee buone, per il resto un horror medio che scorre via senza troppe pretese, spesso privo di quell'inventiva e di quell'aura grottesca che gli avrebbe giovato. Tra i più riusciti della serie.

Il mostriciattolo avvenente che se la fa col poliziotto e gli distrugge la vita. No, alquanto sciocca e ridicola tutta la vicenda. E non basta un po' di splatter a salvare la pellicola. Molto meglio leggere un Dylan Dog.

Decisamente disturbante e molto splatter questo episodio di "Masters of Horror", sicuramente una delle cose migliori che Argento ci abbia regalato negli ultimi anni.

Appena sufficiente questo Argento che almeno ci va sanamente giù con lo splatter per compensare i risvolti abbastanza idioti della storia.
Considerando che è una delle poche cose buone che ha fatto negli ultimi 20 anni, quello che ne esce fuori è accettabile.

Discreto lavoro di Argento. Contando che per il cinema ha fatto di peggio, questo lavoro televisivo è tranquillamente guardabile.

Sembra quasi che quest'episodio voglia fare un ritratto ironico di uomo e donna. L'uomo (raffigurato nel protagonista) viene dipinto nella sua pochezza: bastano poche moine o del gran sesso perché si faccia farsi conquistare da una donna, per quanto lei possa essere orripilante. La donna (raffigurata in Jenifer) viene dipinta come ammaliatrice, che sa mostrarsi docile solo per ingannare e attirare a sé l'uomo vittima.
Al di là dell'aspetto ironico, questo è un ottimo episodio. Non è all'altezza dei capolavori di Argento e nemmeno al livello di altri episodi della serie, però è piuttosto convincente. Jenifer è un personaggio che resta impresso, metà animale e metà donna: infatti vive come una selvaggia, ma a tratti si mostra fragile, indifesa e sensibile, anche se lo fa col solo scopo di attirare a sé la vittima oppure qualcuno che la protegga. L'uomo che la prende con sé dovrà capire fino a che punto sarà disposto a sopportare la bestialità di Jenifer, che in cambio gli offre del sesso, anch'esso selvaggio e quindi accecante.
Unica pecca è forse la presenza di troppe scene di sesso. Per il resto, i personaggi, la storia e gli ottimi effetti speciali (dal viso di lei alle scene più crude) si mischiano in una storia interessante, di cui si può apprezzare anche il finale, che in verità non è un finale.

Dario Dario...ma che mi combini in america?
Meno male che sei tornato in Italia. Le tue città sono Torino e Roma, le ambientazioni dove si sentono le porte che si chiudono soffuse o a colpi forti, le tende rosse che si aprono al passare della protagonista stralunata, la voce che sussurra il racconto della storia, le tinte forti, le intuizioni.
Dario Dario...torna a Torino un periodo e gira un secondo profondo..., sei un uomo unico... che ce vai a fa in america?
resti comunque un grande Dario, ma "fatte fa le musiche da Simonetti" no!?

Argento firma uno dei migliori episodi dell'intera serie. Originale e inquietante.

Mmmm.. mi ha convinto davvero poco.
Il mediometraggio in questione porta la firma dell'ormai ex maestro dell'horror..e ciò vien dimostrato dal fatto che io non me ne sia proprio accorto che dietro la telecamera ci fosse un tizio chiamato Dario Argento.
Regia anonima, colonna sonora scialba, qualche bell'effettuccio splatter qua e là e..nulla di più. Solita recitazione "allarmante" degli attori, sceneggiatura sfilacciatissima, fotografia normale, storia stupidotta, battute stolide, situazioni da manuale dell'idiozia pura.
Le scenette gore e la breve durata lo salvano dallo scatafascio totale.

Non mi ha fatto esaltare troppo. Storia non nelle corde di Argento, difatti potrebbe benissimo essere diretto da chiunque.

per perdere un'oretta può anche andare...non si spinge oltre un mediocre intrattenimento con qualche scena splatterosa...

Il film parte con buoni presupposti, ma si perde strada facendo, per sfociare in un finale prevedibile fin dall'inizio e ridicolo. Alcuni rimandi Cronenberghiani e una buona dose di splatter salvano in extremis il mediometraggio.
Regia anonima per un Dario Argento che abbiamo perso per strada già da parecchi anni.

6--

Personaggi privi di qualsiasi forma di intuito o intelligenza. Tipica regia essenziale per una commediola in cui l'horror sembra un'accidentale svista scenografica. Doppiaggio ridicolo.

Quest'episodio è una piccola chicca partorita dalla mente del Maestro Argento, dove la fosca inquietudine della reietta sociale si mescola brillantemente con un torbido erotismo sanguinolento. La barbara Jenifer è una vedova nera assetata di corpi, abile nel sublimare il suo splendido corpo al fine di appagare la brutalità e l'orrore del proprio essere animalesco.
E bravo il Nostro Dario!

Dario Argento come non si vedeva da tempo. Bella pellicola piena di citazioni, da Carpenter a Cronenberg e a Hithckock. La trama è davvero carina anche se alcune scene sono un po' tirate per i capelli.
Menzione d'onore per il record di scene di sesso, manco Brass avrebbe osato tanto.

PRO
L'Argento dei tempi migliori
Bella trama

CONTRO
40 e passa minuti di film e 5 scene di sesso...un record

Mah, a me è sembrato un porno vestito da horror. Non è che sia malvagio, ma è proprio il concetto di base del film che non mi è piaciuto. Speriamo che gli altri capitoli della serie siano un pò decenti, perchè fino ad ora si sta rivelando una delusione incredibile...

Per essere un episodio di 1 ora e non un lungometraggio, lo considero una piccola chicca. Dario riesce a creare un'atmosfera piuttosto tetra ed agghiacciante. Nettamente migliore di "Pelts"

Film scontato, come il finale prevedibilissimo. Le solite scene erotiche inutili, ogni tanto.

Interessante episodio proposto da Dario Argento che, tra qualche esagerazione e qualche buona trovata, riesce a fare più che dignitosamente il suo sporco lavoro.

Uno dei pochi episodi che ho visto di questi Master. Che dire, la storia di per sè è anche intrigante, interessante ma quel "manierismo" alla Argento del quale io ero succube (quello alla Inferno, Suspiria, Profondo rosso, Phenomena, L' uccello dalle piume.... tanto per intenderci) non funziona più, o quantomeno non come dovrebbe. E' un Argento che sebbene si impegni e dimostri tutto il suo "amore" per il cinema di genere (e in questo è senz' altro uno dei migliori), in pratica e senza soldoni non spaventa più.
La scena però nella quale Jennifer a notte inoltrata prende di mira il gatto è veramente notevole (la migliore). Quella invece quando il ragazzo le va vicino a lei che piange e si gira mostrando il suo bel faccino ricorda quella di Phenomena (ma qui siamo in un altro pianeta ehheehm). In conclusione nulla di chè ma se rapportato ad altre sue ultime opere, un bijoux.

Argento mostra che quando non è pigro e stupido riesce a stupirci con effetti speciali!
in questo caso questo horror classico ma non così scontato in cui la bellissima mostruosa e tterribile Jennifer ingabbia il protagonista, che non si accorge della dubbia moralità della ragazza mostruosa se non quando è troppo tardi, una scena è stata anche censurata, per il sottotesto sessulae. Buon mediometraggio, splatter e duro, sui sentimenti e l'animo umano, e il sesso.
Da vedere

L'Argento migliore dalla parentesi de Il gatto nero in Due occhi diabolici.
Jenifer mischia erotismo e horror in modo sapiente abbandonandosi a frequenti scene spinte che danno all'episodio un'aria ancora più malata.
Presenti notevoli effetti gore e splatter e il rapporto malato tra il protagonista e Jenifer è delineato molto bene.
Bellissima la nenia infantile e le musiche di Simonetti,inquietanti al punto giusto.
Scende un pò negli ultimi 10 minuti ma il finale ciclico rimane una degna chiusura dell'episodio anche se prevedibile.
Strano che Argento sia riuscito a tornare (solo a tratti,sia chiaro) ai fasti di tanti anni fa con qualcosa al di fuori del cinema. E in effetti deve ringraziare il fatto che MOH in media duri neanche un'oretta perché le idee scarseggiavano già dalla mezz'ora ma è riuscito ad allungare il brodo in maniera ottima anche se a tratti monotona.
Forse per il fatto di aver visto qualcosa di sorprendente dopo tanto tempo alzo di mezzo voto il 7.
Comunque è uno dei migliori episodi di MOH,serie discontinua capace di regalare chicche come questa o delusioni cocenti. Certo è difficile raggiungere il visionario e "metafilmico" Carpenter ma Argento confeziona un buon prodotto ed è già qualcosa.

E poi c'è ancora qualcuno su questo sito che afferma che Dario Argento non è un genio!...Oramai ho visto quasi tutti questi Masters Of Horror (me ne mancano solo 3-4)è devo dire che questo Jenifer è di un'altro pianeta, tensione, splatter,storia intrigante, tutto! ed oltretutto e del 2005, cioè dell'ultimo periodo, quello per intenderci, che qualcuno considera del definitivo declino del Maestro!
Grazie Dario per emozionarci ancora ed agli altri....peste li colga!

Pure io una botta a sta Jenifer gliela davo pure... Uno dei migliori della prima serie insieme a cigarette burns e i sogni nella casa stregata!!

Ottima prova di un Argento occidentalizzato, non sottoposto a nessuna restrizione di censura, che quindi può dare il melgio di sè (in tutti i sensi e per sua stessa ammissione) sia ocme gore che come contneuti (nel film son ben presenti entrambe le cose).


L'idea alla base della sceneggiatura è molto buona ed originale, nonchè ben sfruttata nel corso dell'opera; un pò esploitative le scene di sesso (come in quasi tutti gli episodi comunque, come a vole dire, guardate, andiamo in onda via cavo e quindi ci possiamo permettere tutto) ma magari hanno anche un loro perchè in fondo in fondo.

La fine si ricongiunge con l'inizio, molto bravo Weber, buone le musiche di Simonetti.

Continua così Dario, di cuore.

Il livello si alza leggermente, passando dal voto 1 al voto 4. Buona, stavolta l'idea ed efficaci gli effetti speciali, davvero di ottima fattura. Però il protagonista che fa sesso con il mostro? Ma per favore...

l'episodio piu splatter che io abbia mai visto della serie"masters of horror"...argento sprofonda le mani nel gore piu assoluto confezionando un'opera brutale e disgustosa nel contempo......buone anche le scene erotiche.....

Il Darione internazionale si lancia anche lui sulla saga "Masters of horror".
Un buon film con il personaggio chiave (Jenifer) misterioso e interessante che cattura inesorabilmente.
Nel corso della pellicola, con le varie uccisioni, diventa un filo ripetitivo, ma grazie alla breve durata il tutto scorre bene.
Ci sono alcuni momenti di buona tensione che coprono la sceneggiatura demenziale.
Nulla di che ma un buon horror sorretto da una idea già sentita, ma comunque grandiosa.

Un buon episodio..molto bello il trucco di Jenifer..la storia è semplice e lineare ma fila via molto bene..peccato per quel finale altamente scontato che fa perdere qualcosa al voto finale..comunque un buon episodio di MOH.

Curato. In perfetto stile "Phenomena". Bel filmettino.

Trama banalissima e prevedibile.
Finale imbarazzante.

Potrebbe essere benissimo un albo di Dylan Dog...
Una "storiella" con dei messaggi nascosti (si fa per dire).
Ben realizzato.

raccapricciante..........il comportamento del poliziotto!!!

abbastanza irreale x quello, x il resto buon horror, raccapricciante x davvero, quella jennifer ti fa venire gli incubi la notte!!!

SPOILER

Un film molto attuale che dimostra quanto gli uomini non pensino conùl cervello, ma bensì con ........ Buoni gl' effeti speciali e la regia di Dario è superiore a molti dei suoi ultimi film.

brutto film che punta sulla violenza più becera ed insensata...privo di qualcosa di serio...

Film molto prevedibile, e di orrore non ci ho trovato nulla, anzi mi ha fatto sorridere sopratutto la scena del gatto, a tratti splatter, veramente un peccato anche xkè dietro la macchina da presa c'è Argento.

uno dei film che ultimamente mi ha disturbato di più,veramente terribile la figura di jenifer,molto intrigante la storia anche se il finale è prevedibile.consigliato
un bel horror

Pessimo film disturbante e perverso.

Buono anche Jenifer di Dario Argento (dei Masters of Horror ho visto solo questo e Cigarette Burns finora), la vicenda incuriosisce e lo splatter è fatto bene e disturba. Buone tutte le interpretazioni.

SPOILER

Veramente bello questo masters of horror di Argento, 58 minuti di vero e proprio orrore puro, con la protagonista Jennifer che da un lato fa una paura terribile (con una faccia così) e da l'altro invece un corpo bellissimo e perfetto che ti lascia senza parole. Insomma questo horror di Argento mi e piaciuto un sacco, scene fatte terribilmente bene che lasciano senza dubbio con il fiato sospeso, bellissima anche la colonna sonora.

Darione Argentolo (quello che dal 1985 propone al suo pubblico solo strashate) si ritramuta per un istante in Dario(one) Argento, il geniale regista autore di "Suspiria" e "Profondo Rosso", confezionando un horror decisamente superiore ai suoi ultimi "lavori" (o porcate, come volete definirli voi...), tutti ispirati al portentoso capolavoro di Andrea Marfori ("Il bosco 1").

"Jenifer" è sicuramente un mediometraggio inquietante ed interessante (il migliore della prima serie dei MOH è made in John Carpenter, un montato regista hollywoodiano (?) autore di spudorati plagi ai danni del nostro ex-(pseudo) maestro nazionale), che segna il ritorno del grande cineasta italiano.
Ehm...No, sarebbe meglio cancellare quest'ultima subordinata relativa: è datata 2007 l'uscita dell'ultimo portentoso capolavoro della trilogia delle madri, interpretato dall'adorabilissima Asiettabella.
Alleluja....

Un Dario Argento "americanizzato" confeziona un film (più che film è un cortometraggio) mediocre, oltre alla banlità di alcuni episodi c'è da evidenziare negativamente la prova degli attori, che a mio parere non sono sembrati ottimi...
Argento è lontano dal suo vero stile, il regista abusa eccessivamente con lo splatter, inconsciamente vuole avvicinarsi alla "cultura" americana, ovvero quella di fare film cruenti e con molte scene di sesso...
Il risultato è quindi scarso, con una colonna sonora di bassi livelli e con un finale infinitamente scadente.
Vorrei approfondire il tema dei difetti, e, parlando della mostruosa Jenifer vorrei capire quale uomo ha il coraggio di fare sesso con lei (per non parlare del rapporto orale!)...
Film che comunque presenta qualche piccola positività come l'originalità (punto fisso del regista) e qualche scena, come quella del gatto (a mio avviso inutilmente cruenta).
Film con parti molto forzate, improbabile e, ripeto, Argento esagera con lo splatter...

trovo molto carino, questo cortometraggio di Argento, molto superiore alle sue ultime uscite...

Buono questo "jenifer"... morboso... e il binomio sensualità mostuosità funziona alla grande... probabilmente Dario non riesce + a rendere come vorrebbe in un lungometraggio ma in uno short come questo si divincola molto bene... mezzo punto in + per la piacevole sopresa dopo le ultime opere imbarazzanti.

Un buon Dario Argento finalmente! la storia è interessante, buoni gli attori, ottimo il trucco della protagonista, una storia che scorre bene e che supera molti altri episodi della seria.

Uno dei miglior Master of Horror, a mio parere. L'idea - una donna animale dalla faccia orrenda e dal fisico esplosivo - è buona e genera una certa inquietudine, anche se dove porterà la discesa agli inferi del protagonista lo si intuisce abbastanza presto. Detto ciò - e sottolineato che il trucco del volto di Jenifer è davvero tirato via (e sì che sarebbe bastato un bel gioco di ombre) - questo telefilm è la cosa migliore che Dario Argento abbia fatto in 10 anni. Gli attori recitano discretamente e la regia va via liscia.
Il voto va paragonato con gli altri episodi della serie, non con i film veri e propri.

meglio di pelts

discreto come film horror, alla dario argento...
mi tengo nella attuale media con un 6e mezzo...
strano xkè nn avevo mai sentito parlare di questo film e di conseguenza pure di questa serie "master of horror", fino a diverso tempo fa...
mi informerò meglio allora...

Non ci siamo proprio, veramente noioso

infondo questo film funziona, riesce a rendere la figura della donna deformata inquietante, anche se ho trovato alcune scene di sesso abbastanza inutili! però a parte la scarsa dote recitativa del protagonista, il film scorre bene e incuriosisce, pur avendo una trama abbastanza sfruttata in precedenza!

Bè, rispetto ai suoi ultimi film, qui Argento è leggermente migliorato, anche se siamo ben lontani dai suoi capolavori. Non bellissimo ma comunque sopra la sufficienza. Aspetto di vedere Pelts e, naturalmente, La terza madre.

va bene sono d'accordo sul fatto che siamo lontani miglia e miglia dai suoi perecedenti lavori,d'accordo che è un pò ripetitivo e prevedibile ma fin dall'inizio questo jenifer suscita interesse e coinvolge comunque nonostante le sue visibilissime lacune,notevolissime le scene splatter e il trucco di jenifer per non parlare della maestosa regia.a me è piaciuto

monnezza esagerata,assolutamente da schivare come la peste.

storia che sta in piedi come un castello di carte con il bordo rovinato e la finestra aperta.

recitazione da attoruncoli porno.

dario argento?di male in peggio.è riuscito a superare la brutezza del suo precedente film "il cartaio".

finale di *****,un mucchio di pezzi vuoti durante la storia.

veramente scadente.

speriamo che la terza madre non sia come questo ma che dario ritorni a essere quello di una volta :'(

sinceramente non mi e piaciuto per niente,noioso,palloso e scontato dall'inizio alla fine