the experiment - cercasi cavie umane (2001)

Gran bel film (oltretutto si trova su youtube in italiano)
Visto anche il remake del 2010, ma questa versione tedesca risulta piu' coinvolgente.
Ottime le prove degli attori che ben caratterizzano i personaggi.
In questi giorni altri "personaggetti" (detto alla Crozza) son rinchiusi in una "casetta" a fare lo show, ovvero il grande fratello di Canale 5 (che evito come la peste): il confronto viene spontaneo...

Film tedesco dal chiaro messaggio sociologico di grande fattura e impatto , una sorpresa che non mi aspettavo.

Il film si basa su un'idea semplice ma vincente, che travolge lo spettatore e lo trascina nella barbarie più pura, con esseri umani in apparenza rispettabili che si tramutano nei più spietati predatori. Un ritmo incalzante ma non frenetico e una tensione che non cala mai per tutti i 120 minuti di durata rendono The experiment un titolo alta qualità nei contenuti e nella messa in scena.

Buona la regia ,cosi come la fotografia straniante e fredda. Di valore le interpretazioni , mai sopra le righe e sempre credibili.

Il tema scottante viene affrontato perfettamente nella prima parte , dove le reazioni dei vari personaggi sono coerenti e pertinenti al loro background, aspetto che rende la vicenda inizialmente molto realistica.
La seconda parte concede troppo spazio ad estremismi vari , perdendo in realismo, unico fattore negativo del titolo.

Il finale conclude in modo discreto la storia ma mi aspettavo di più. Tuttavia The experiment malgrado le esagerazioni della seconda parte è un'opera di primissimo piano da recuperare e vedere.

Che film. Che gran film questo Das Experiment di Oliver Hirschbiegel, un esordio coi contro******** prima di andare a morire a Hollywood (registicamente parlando), come accade a molti.

Come si fa a non apprezzarlo? Seriamente, è un film da usare come metro di paragone in una scelta del voto per spronare qualcuno a darsi anzi all'ippica. Registicamente è stupendo (nulla di rivoluzionario alla Orson Welles o Griffith, per carità); ogni regista esordiente che non sia un genio alla Bunuel e similari dovrebbe sperare e puntare a girare qualcosa di simile.

Se non bastassero le inquadrature, aggiungete un ritmo serrato che non crolla mai e una recitazione magnifica da parte di chiunque (vien da immedesimarsi in questa trasposizione dell'esperimento carcerario di Stanford anche solo grazie a questa).
Che una escalation simile della violenza sia assurda, come definita da qualcuno, vuol dire non conoscere l'esperimento in questione (che si trova su ogni manuale di Psicologia sociale). C'è anche chi, oltre a questa, critica la "presenza femminile" della ragazza, non si sa perché, come se tutto dovesse vertere sull'esperimento senza se e senza ma. Quando non solo l'incontro tra i due e la loro e la relazione che si viene a creare risulta delicata estremamente delicata e magnificamente resa, in quei pochi minuti che le sono dedicati, ma quando la sua funzione (della donna, intendo, ma del "vero" rapporto amoroso di coppia in generale) va ad occupare pure un evidente fine simbolico. Nuovamente, se non si è ciechi o pessimi osservatori (si ma allora diamoci anzi alla musica, su) non si può non notare cose come i secondi finali ad esempio, di due maglie contrapposte (nero lui, coi capelli rasati a sembrare un monaco buddista, bianca con pantaloni neri lei, quasi uno Yin e Yang) sedute in una spiaggia deserta in contemplazione dell'orizzonte sul mare, che taglia le loro teste (che poi io lo adoro per via di Kitano, quindi sono di parte).

Mi sento quasi di non premiarlo a sufficienza (in particolare se fosse un low budget); e se non son più largo di maniche è principalmente per una certa dose di assurdità che viene a crearsi nella seconda parte quando i secondini

SPOILER
Queste cose si che sono effettivamente troppo esagerate, ma non danneggiano affatto in modo critico.

Bravo Hirschbiegel, promettevi bene e il talento qui si vede.

nonostante sia stato scelto dalla mia ragazza e visto senza troppe pretese...il film mi ha interessato e nonostante l'eccessiva lunghezza si è lasciato guardare...
scene inaspettate, forse troppo violente, ma si sa....il potere logora chi non ce l'ha e una volta avuto, da alla testa!!!
carino nulla di più...

Bella sorpresa questo film,sfida tra "secondini" e "guardie" molto godibile, sceneggiatura buona e scorrevole.

un buon film che tiene bene la tensione e girato in modo ottimale. la sceneggiatura fila bene, la location e la regia azzeccati. consigliato

conosco da anni questo film ma l'ho sempre evitato credendolo un film underground ed un pò sperimentale (probabilmente per la sua provenienza tedesca) ed invece è molto più normale di come me lo aspettavo.
Le atmosfere e le location sono certamente opprimenti, la fotografia (simile a quella di "The Cube") giallo-verdastra da allo spettatore un senso di disagio aggiunto ma siamo comunque davanti ad uno stile ancora accettabile anche se abbastanza originale ed atipico.
Un esperimento psico-sociale, all'interno di un carcere, va fuori controllo ed i comportamenti umani raggiungono un'involuzione dagli esiti sconcertanti.
In piena nascita/evoluzione del fenomeno BIG BROTHERS il regista Oliver Hirschbiegel propone una sua idea di telecontrollo ma questo non è il concetto fondamentale su cui si fonda il film che vuole più che altro esplorare la psicologia umana.
Secondo me però non sono riusciti a dare realmente profondità ai personaggi che rimangono semplicemente "cavie da laboratorio" (protagonista compreso) sottrando quindi empatia allo spettatore.
Ciò che avviene tra le sbarre di questo carcere simulato, partendo dal presupposto che sono volontari pagati e che l'esperimento non dura poi molto, è poco plausibile...impossibile che questo "gioco di ruolo" infici sino a questo punto sulla stabilità mentale di entrambe le parti.
Il livello di violenza non è poi tanto alto e di sequenze stranianti non ce ne sono poi molte...insomma secondo me è un film innocuo che non dice poi molto e lo fa pure in modo ordinario.
Resta comunque interessante questo progetto, quantomeno come sguardo su come il senso di potere possa trasformare le persone!

Un buon film tedesco, che fa vedere come l'essere umano può diventare/cambiare, se messo in determinati ruoli. Molte volte i modi di fare di una persona dipendono anche dal ruolo che ha nella società (infatti quando le persone hanno più potere, e più soldi, diventano più fredde, distaccate, insensibili, strafottenti, malvagie, prepotenti, egoiste, e si allontanano da emozioni come empatia, sensibilità, umiltà e rispetto per gli altri). Interessante esperimento!
ps: ci sono anche delle immagini un pò forti!

SPOILER

Film tedesco di altissimo impatto emotivo e che coinvolge parecchio.
Se poi si aggiunge che la storia è parzialmente reale tutto diventa più angosciante: un gruppo di uomini rinchiusi in un carcere per un esperimento che riveli la poliedricità del comportamento umano e metta a nudo le debolezze e le nefandezze che la nostra razza è capace di compiere a seconda della posizione che occupa.

Oscuro e angosciante, non ha niente a che vedere con il suo rifacimento americano, non perdete tempo e mirate subito a questo.
Altro centro da parte della nostra Europa, ottima recitazione e musica minimal azzeccata che mi ha ricordato quasi Carpenter.

L'ho guardato pensando che fosse una storia vera dall'inizio alla fine...e mi sembrava assurdo...poi ho letto che era parzialmente vera...
Media un po' bassina a mio parere...

Un'opera sulla labilità della psiche umana. Molto essenziale come pellicola.

Questo film è un esperimento direi ben riuscito. Più la realtà è circoscritta più entriamo a far parte di ruoli stereotipati con annesse sfumature diverse dovute alle differenti personalità.

Questa pellicola di produzione tedesca è davvero notevole..è riuscita a mettermi una certa angoscia e mi ha coinvolto come non pensavo.
Trattasi di un film drammatico estremamente particolare che si concentra nell'analizzare determinate reazioni umane se messe in situazioni e contesti particolari...in questo caso simulando una "realtà fittizia" di un carcere ...
Si nota subito che non si tratta di una produzione americana,perchè non presenta nessun elemento commerciale e perchè nel mostrare alcune scene e reazioni delle vittime non si fa troppi problemi;un continuo peggiorare della situazione che coinvolge fino ai titoli di coda...inoltre conserva anche una buonissima regia...
Molto interessante....

"Per il ciclo Alta Tensione.............". Un bel film tedesco che secondo me deve molto al libro "Il Signore delle Mosche". Recitazioni a volte non convincentissime, ma non stiamo parlando di un budget holliwoodiano. Pensate come sarebbe stato con gente del calibro di Jack Nicholson o Morgan Freeman.... Buon film lo stesso.

Ben fatto con tanta tensione.

Un filmone intelligente e geniale nella sua apparente semplicità. Un viaggio nei meandri della mente e della follia umana. Una piccola perla.

Decisamente prevedibile. Persino una storia d'amore inserita.
Il gioco di guardia e ladri, in uno spazio ristretto e comuqnue delimitato produce effetti particolarmente interessanti.
Un G.F. tematico.
Il film però manca di una trama meno prevedibile, può annoiare lo spettatore.


non sono certo, ma credo sia realmente stato fatto un esperimento simile e con stessi esiti, magari non così violenti, ma in cui si è notata la questione di identificazione da parte delle guardie ed anche dei galeotti, questo ancor più strano in un certo senso.

un prodotto migliore di molte americanate, anche abbastanza godibile ma piuttosto prevedibile in tutto il suo sviluppo fino al finale molto telefonato.
Sì ci sono scene che funzionano e d'impatto visivo,ma oltre a ciò si tende un po' a ripetere la stessa pasta, pur basandosi su un'idea originale.
Non annoia anche se è molto lungo,tuttavia ci sono molte cose che non so...non mi hanno lasciato convinto.
NOn intendo dire che ci sono buchi narrativi, anzi la storia è chiarissima,semplice e scorre in modo lineare.Il problema è che alla fine del film ti rimane quello stranissimo senso di amaro in bocca.
Comunque consigliabile e godibile.Confermo la media.

Le caratteristiche che circumnavigano i film claustrofobici sono diventate interessanti, e al contempo scoccianti, nell'ottica Cinema.
"The experiment", ad esempio, è stata una prima luce, alimentata poi dai "Saw", su film di questo genere, film che giocano sulla restrizione spaziale fra torture ed enigma. I risultati? Non sempre positivi.

Partorito nel 2001 dal regista Oliver Hirschbiegel (autore anche de "La caduta, Gli ultimi giorni di Hitler") "The experiment" è proprio il preludio al film 2004 dedicato alle dinamiche del kaiser tedesco, insomma la regia negli spazi chiusi riesce, sicuramente, ad improntare tensione ed attenzione, in effetti è questo quello che conta.
La drammaticità e il cinismo appaiono abbastanza chiari nel film del 2001, ma a mancare clamorosamente sono altre cose. Il soggetto in pratica è certamente buono ma l'analisi introspettiva e proiettiva intorno ad esso rimane precaria, molto debole.
"The experiment" si basa su una "raccolta" di diversi uomini da "testare" in due settimane in una sorta di carcere. Ma in tutto ciò, dall'inizio alla fine, non vien fuori nessuna morale. Si vive dunque sempre ed esclusivamente sull'azione delle scene violenti ed esasperate. Il finale non sa "parlare" e non va oltre il telefonato e riduttivo effetto visivo. Film senz'anima.

La visione, comunque, è da consigliare, le scene sono piuttosto potenti, la durata non breve del prodotto, ovviamente, tonifica maggiormente l'alone tremendo ed esaltato che offre al pubblico il regista.

Film Tedesco diventato un cult del genere "reality show" dove un gruppo di volontari si fa imprigionare per quindici giorni a solo scopo di lucro!
Il test serve a dimostrare come il potere logori anche l'uomo apparentemente piu' debole e tranquillo,figurarsi quello che ha gia' dei problemmi di autocontrollo come la sadica guardia che troviamo in questo film!
Due ore che passano velocemente grazie ad un ottimo lavoro del cast e una buona regia che si muove molto bene tra corridoi e stanze illuminate a dovere...
La presenza della ragazza innamorata rovina il voto...non se ne capisce il motivo e non aggiunge nulla al film!
Esperimento,comunque,riuscito...

"Cercasi volontari per un test. 4.000 marchi per un'esperimento che durerà 14 giorni in una finta prigione".
20 uomini, chi per un motivo o per l'altro, accettano.
Alcuni saranno scelti come guardie carcerarie e gli altri come carcerati.
Tutto incomincia come uno scherzo. Tutto è finto, no?

Il nostro beniamino, il n° 77, rimane refrattario a qualsiasi imposizione, fa il matto, è simpatico, ma finirà per creare e crearsi grossi problemi.

Secondo me il potere dà alla testa ai potenziali matti, che di potere non ne hanno mai avuto davvero. Scene da brivido, umiliazioni rivoltanti.
Un film che merita senz'altro di essere visto.

SPOILER

Ottimo thriller tedesco, con un bravissimo Moritz Bleibtreu.
La tensione regna sovrana per tutto il film, come anche la suspence che ti tiene letteralmente incollato alla poltrona.
Alcune scene sono veramente agghiaccianti, però il finale non mi è piaciuto particolarmente.
Nel complesso il film è sorprendente, crudo e tragico. CONSIGLIATO !!!!!!!

Non male, mi è piaciuto! Anche se la parte "esterna" (ruolo donna) nella sintassi del film non c'entra proprio nulla e sta li solo per allungare la solfa.
Cmq sia godibile e originale, con un buon ritmo. Una visione se la merita.
Piu che sufficiente. 6 1/2

Occasione sprecatissima! Un'idea agghiacciante e claustrofobica al massimo (presa in prestito da un fatto realmente accaduto) affrontata in maniera superficiale e a dir poco ridicola. Particolari come un protagonista di un'antipatia indescrivibile o la presenza inutilissima della figura femminile (di cui rimane del tutto incomprensibile il ruolo nella vicenda, tanto da farmi pensare che sia stata messa lì per forza) passano subito in secondo piano quando si parla dello sviluppo della storia, decisamente la pecca principale dell'intera opera: infatti, se all'inizio il film mette addosso la giusta tensione mentale data dalla situazione in cui si trovano invischiati i personaggi, dopo appena una ventina di minuti il gioco mostra tutti i suoi limiti scadendo in un campionario di violenze fisiche e psicologiche gratuite e del tutto inverosimili (persone/guardie semplici con moglie e figli che diventano - TUTTI! - dei sadici depravati e stupratori nel giro di poche ore, parti del "laboratorio" assenti - PERCHE'? - di videosorveglianza, scarsi controlli dall'esterno, nessuno che interviene ecc...); tutto questo per arrivare ad una conclusione prevedibile, frettolosa e del tutto insoddisfacente.
Oltre ai difetti sopracitati (come se non fosse già abbastanza) si aggiunge anche una scarsissima caratterizzazione dei personaggi principali (tra cui un clone di Ted Levine, che sarebbe il silenzioso compagno di cella del protagonista); forse un'analisi di un pelo più approfondita nei loro confronti (specie delle guardie) avrebbe portato a capire meglio il perchè dei loro crolli e delle loro azioni.
Di positivo si può dire che il regista riesce comunque a trasmettere una buona dose di tensione in più occasioni, e che riesce a narrare il tutto con un ritmo abbastanza costante; è anche vero però, che se questi si fosse concentrato di più sullo stress che deriverebbe da una situazione simile (come all'inizio) invece che solo su manganellate, sangue e piscio, il risultato finale sarebbe stato di gran lunga migliore. Insomma, più mente e meno grafica. Più thriller, meno action.
Peccato, peccato proprio...

L'idea è quella di un gioco di ruoli abbastanza tradizionale: guardia e ladri; portato però alle estreme conseguenze.
Questo film tedesco è abbastanza interessante e si lascia seguire, ciò che realmente manca è un forte approffondimento psicologico dei personaggi e anche della storia che sembra spesso scorrere col pilota automatico in maniera fin troppo prevedibile.
Un'occasione che avrebbe dovuto essere sviluppata meglio.

Bellissimo film, palesemente ispirato allo Stanford Prison Experiment del 1970. Fa davvero riflettere. Da non perdere.

Se il remake è bello, questo è magnifico!
Ben curato sotto tutti gli aspetti, si lascia seguire a meraviglia. Hai capito i tedeschi che gran film hanno tirato fuori? Complimenti!
L'attore protagonista è nato per fare l'attore.
Doppiaggio italiano perfetto.

Partito come un gioco che indaga sugli istinti umani, presto tutto sfocia nella follia più totale, tra crisi d'identità, brama di potere e uomini che cancellano ogni morale etica per prevalere sui suoi simili.
Un grande thriller tedesco ad altissima tensione. Claustrofobico, opprimente, crudo e malato, diretto da un grande regista e con protagonista un bravissimo Moritz Bleibtreu (già visto nel cult "Lola Corre").
Terrificante a dir poco (da una storia vera).

<<Nulla rivela meglio il carattere di un uomo quanto il suo modo di comportarsi quando detiene un potere sugli altri.>>
(Plutarco)

<<Il potere è l'afrodisiaco supremo.>>
(Henry Kissinger)


Guardie e ladri. Per gioco. Finché le guardie non ci prendono gusto e decidono di giocare sul serio.
Interessante esperimento sociologico tedesco, sente però inevitabilmente il peso degli anni.


<<Nessuno è adatto ad essere investito del potere. Chiunque abbia vissuto sa di quante follie e malvagità sia capace. Se non lo sa, non è adatto a governare altri. E se lo sa, sa anche che né a lui né a nessun altro dovrebbe essere permesso di decidere un solo destino umano.>>
(Charles Percy Snow)

grande film tedesco ad alta tensione!!!

Interessantissimo film tedesco appena remaked dagli americani con nel cast prezzemolino Adrien Brody.
Pur nella sua tragicità, crudeltà e valore etico e sociologico, The Experiment non è altro che la trasposizione adulta, deviata, distorta, parossistica di uno dei giochi d'infanzia più classici, Guardie e Ladri. Probabilmente il taglio un pò televisivo (punto debole di certo cinema tedesco), sporco, è insieme un pregio e un difetto che può far storcere un pò il naso alle nuove generazioni amanti di atmosfere più lucenti e patinate, cinematografiche nel senso commerciale del termine.
Venti persone, in cambio di una cospicua somma di denaro, decidono di fare da cavie ad un'esperimento: 14 giorni in un carcere, alcuni guardie, alcuni prigionieri. Gli scienziati hanno l'obbiettivo di veder sia a che punto e a quali soprusi può portare una situazione di comando, sia dall'altra parte analizzare quanto la perdita di libertà e di diritti morali e civili possa condurre i carcerati alla ribellione, allo sconforto, alla pazzia. L'esperimento sfuggerà di mano ai medici e presto le guardie, totalmente immedesimate nel proprio ruolo, assumeranno il comando di tutto, giungendo alle peggiori barbarie, persino contro gli stessi scienziati.
Interessante notare come un gruppo di persone che parte alla pari durante i "provini" possa piano piano essere completamente scisso in dominatori e sottomessi. L'abuso di potere è, psicologicamente, una delle condizioni più forti e allettanti per portare l' Uomo ad un rapido cambiamento. In questo senso straordinaria l'interpretazione di Justus von Dohnányi nelle parti di Berus, un timido e disadattato impiegato che, approfittando della situazione, diventa un vero e proprio aguzzino, leader decisionale ed emotivo delle guardie. Supera addirittura in bravura l'ottimo Bleitbreu, attore formidabile, qui nei panni di Tarek, il protagonista.
Lampanti i rimandi della pellicola alla deriva del reality, una specie di Grande fratello privo di regole, e sottotraccia non mancano i riferimenti all'Olocausto, praticamente tara ineliminabile da un certo cinema tedesco d'impegno. Il riferimento però che più mi piace notare è quello con l'immenso Cecità di Saramago, probabilmente uno dei romanzi più potenti degli ultimi 50 anni. Anche lì, sebben per motivi completamente diversi, delle persone erano costrette in cattività in un luogo chiuso, senza possibilità di uscire e lasciate al proprio destino. Anche lì ben presto si formano due distinti gruppi di buoni e cattivi che porteranno all' inevitabile scontro per la supremazia e la sopravvivenza. Certo, non si raggiunge la profondità, acutezza e valore sociologico dell'opera del sommo portoghese, ma anche The Experiment nel suo piccolo può portare a più di una riflessione. Non ho amato per nulla la storia d'amore del protagonista, totalmente gratuita a mio parere, con l'unico obbiettivo di arrivare a una situazione di deus ex machina finale e, probabilmente, di dare delle note un pò più umane, romantiche e malinconiche ad un film che altrimenti sarebbe stato di un cinismo unico. Magari.

L'inizio promettente e ben costruito non salva questa pellicola claustrofobica e martellante dall'annichilamento della parte finale. Hirschbiegel parte col botto: il ritmo sostenuto e alcune invenzioni registiche ben oltre il normale non riescono a fondersi con una pellicola dall'inizio enigmatico e fattibile da un proseguo sempre più artificioso e violento del tutto immotivato. La fragile psiche umana quindi sempre destinata a rompersi in pochi giorni viene spiegata con una pressione costante e subdola, ma l'approccio del regista sembra fin troppo veloce e dettato da trovate che hanno l'unico scopo di rendere tutto sensazionale.

Versione iper romanzata dell'esperimento carcerario di Zimbardo. Il film non è male ma sapendo come in realtà sono andate le cose mi è sembrato troppo azzardato.

Film abbastanza buono e originale, anche se non mi ha coinvolto del tutto. Il protagonista poi è troppo antipatico...

un film veramente bello e stata una sopresa bastano quattro mura di un carcere finto gli attori giusti la regia giusta e diventa un buon thriller ha tutti gli effetti.
I carcerati che diventano vittime delle guardie che inebriate dal loro potere provocano dispiaceri e malessere alle loro vittime ma sapranno ribellarsi in grande stile un pò leggera la storia d'amore che poteva essere leggermente approfondita ma non intacca più di tanto la bonta del film consigliato

mmm..davvero un ottimo film, ma purtroppo non mi ha colpito particolarmente. Forse troppo prevedibile e ho trovato fuori luogo la storia d'amore del protagonista ( dall'incontro al finale ), troppo finta e poco comprensibile. Rimane comunque un prodotto più che discreto, da vedere magari in compagnia per poi discuterne. Comunque non lo ritengo un film imperdibile.

Geniale questa pellicola , anche se sta arrivando un remake , che si speri non aggravi il buon lavoro fatto dai tedeschi ! consigliato vivamente , tranne che ai psicopatici e gli esaltati !

Assunzione di ruoli, bestialità dell'uomo che si riassume in istinto di sottomissione e dominio sul proprio simile. Molta la carne al fuoco in questo film che mi colpì positivamente all'epoca in cui uscì al cinema. Costruito bene e dall'atmosfera opprimente, grazie alla quasi totale ambientazione in interni che ne fanno una black box più grande di quella reale usata nel carcere "fittizio". La buona resa degli attori inoltre contribuisce a dare un valore aggiunto all'intera pellicola, che gioca volutamente sui vari clichè di molte pellicole carcerarie.
Non è esente da difetti come il ruolo della ragazza appena accennato ed il finale poco coinciso che invece di raggiungere il climax della tensione, paradossalmente ne attenua la forza.

Idea originale,ma il film non coinvolge più di tanto se non nel tratto finale che comunque non lascia spazio a colpi di scena in quanto tutto si capisce gia dalle prime battute.Come thriller psicologico non sarebbe nemmeno da buttare soprattutto per quello che vuole far intendere ma come ogni buon thriller psicologico che si rispetti i momenti di lentezza e di stallo devono essere ben surrogati da scene che fanno presa sullo spettatore e suscitano interesse e in questo non avviene.Scarno!

Bah, il film nel complesso non è che mi abbia entusiasmato più di tanto, l'inizio è coivolgente, ma col passare del tempo sinceramente mi ha annoiato un pò.
Come qualcuno ha già evidenziato, anche io non sono riuscito a capire il significato della presenza della ragazza all'interno del film; comunque a parte questo l'idea è senz'altro da premiare, ma personalmente non riesco a dargli un voto più alto perchè mi aspettavo più suspance.

Un gran bel film....
Vedo che però molti anzi tutti non ne hanno colto la vera essenza....

Quello che il film voleva spiegare e far vedere è come la follia possa essere matrice globale, e possa portare tutti a seguire un UNICO PAZZO.
Quello che il film spiega è come possa aver attecchito e indotto ad una incredibile escalation di orrori avallata da tutti POPOLO TEDESCO COMPRESO in un incredibile e purtroppo reale follia globale...
Il film in pratica cerca di spiegare come gente "comune" e non facente parte del reich possa essere stata così facilmente coinvolta senza aver il coraggio di dire mai NO...ma solo NOI UBBIDIVAMO SOLO AGLI ORDINI...

Il film spiega (piu che spiega SIMULA) la follia del nazismo..........
geniale in tutto il suo ORRORE perchè mette a nudo la VERA natura dell'uomo...non del cattivo o del buono ma di TUTTI insita nel DNA UMANO.
Mette a nudo quanto l'uomo sia (e non possa essere ma SIA) essere CRUDERLE MALIGNO E SANGUINARIO nell'animo.
Davvero terribile...

Un film sulla follia umana e sulla denuncia del potere. Il film è semplicissimo, girato all'interno di 4 mura, ma è assolutamente geniale: ritmo alto, tanti temi di riflessione, personaggi caratterizzati benissimo, montaggio eccellente. Un gioiellino.

Più che dirigere, Hirschbiegel si limita all'osservazione. Si tratta di un'occhiata nella psiche umana... un'analisi delle reazioni agli abusi e alle umiliazioni. In fin dei conti è anche una rappresentazione sconvolgente della repressione che, se sguinzagliata, è delle più violente. Fotografia caratterizzata da luci fredde che giustamente mirano alla claustrofobia. Buono il cast... su tutti Bleibtreu

film con cui oliver hirshbiegel ha mostrato il suo talento, film bello, dal ritmo serrato. un piccolo cult.

Dunque dunque.. Per non si sa quale ragione, un uggioso giorno di pioggia tale Hirschbiegel, reduce da un sestetto di film tv che fino ad allora aveva costellato la sua gloriosa carriera registica, decise di volersi ispirare ad un esperimento carcerario realizzato trent'anni prima a Stanford per l'esordio sul grande schermo.
Orbene, non essendoci chiaramente tracce di fedeltà alla storia, se non per pochi aspetti (peraltro riadattati nemmeno granché bene), il minimo che sia lecito attendersi da un film di questo tipo credo sia una lieve dose di fantasia nella sceneggiatura che non sfoci nella più totale e patetica sconclusionatezza. È evidente che il buon Oliver - coi tre stesori al seguito - non fosse dello stesso avviso: il suo Das Experiment è una romanzatissima rilettura di quella sperimentazione (poi divenuta una vera e propria simulazione) che dopo una quarantina di minuti pure caruccia si trasforma in una lunga, interminabile accozzaglia di cretinerie d'ogni sorta, fino a rasentare l'imbarazzante. Se non addirittura raggiungendolo eccome, in più e più occasioni.

Emblematico è l'utilizzo che vien fatto della tizia, stramba rappresentante d'una particolare branca di zoccòlaggine. Però nel film non ho idea della sua ragione d'essere, forse si voleva dare al protagonista una parvenza più umana e meno arrivista di quanto potesse sembrare inizialmente. Non sono neanche sicuro dell'effettiva utilità dei vari flash di lui & lei, in tutta sincerità. Ma soprattutto, non so se quei secondi finali che si staccano nettamente dalle due ore precedenti siano da plaudere (per un duplice motivo: sia per il discostamento, sia perché segnano finalmente il termine del film) o da condannare più di tutto il resto, che probabilmente avrà fatto vergognare il povero prof. Zimbardo e non escluderei la solidarietà con tanto di rivoltamento in tomba dell'esimio Le Bon...
Nel dubbio, regalo al finale mezzo punto.

Giusto se avete due ore da perdere.

A me è piaciuto abbastanza anche se in effetti la verosimiglianza di tutto diminuisce col passare dei minuti. La storia d'amore poteva anche non esserci proprio e il finale è un po'vuoto. I personaggi però non sono male e non lo sono nemmeno gli attori. E se certe cose erano ampiamente prevedibili, altre proprio non me le sarei aspettate.

Film claustrofobico che ci fa capire quanto la sete di potere distrugge un uomo perfettamente sano. Ottimo il cast a mio modesto parere.

azz la media è troppo bassa, merita di piu'.

un film strano che si svolge prettamente in un carcere.

l ho visto qualche anno fa per la seconda volta, ma è come se l avessi visto ieri.

da non perdere

Molto bello

cactus che bella sorpresa. certo che anche un impiegato di assicurazioni diventa una bestia quando mette fuori la bestialità che cela in sé.

Interessante l'idea e buono il cast. Un film che coinvolge a dispetto del ritmo non sempre scorrevole e di alcune lievi forzature che non pregiudicano la riuscita e l'opinione positiva che mi sono fatto.

esperimento riuscito.

Merita,ottimo esordio di Hirschbiegel.

Interessante e ben fatto, nonostante lo abbia visto a notte fonda ha saputo intrattenermi. Soffre di qualche piccolo difetto di sceneggiatura ma è poca cosa visto che intrattiene alla grande ed è parecchio avvincente.

Buonissimo film,innovativo e originale.
Dalla metà in avanti mi sono immerso completamente;film capace di suscitare forti emozioni e pensieri.

Considerando che già sapevo ( pensavo fosse cultura generale) dell'esistenza di questi esperimenti, e dei loro risultati, il film mi ha coinvolto più del previsto. sarà stata la bravura degli attori, l' unico tra i quali senza profondità era appunto quello che non doveva manifestarla: un soldato. Il protagonista perfetto, messo a nudo molto più nello spirito di quanto fosse stato denudato per davvero, il carnefice principale biondo un represso pronto a tuffarsi nel potere di una divisa (tipico emblema dell'ufficiale nazista, al limite del clichè).
alcuni punti forzati, alcune svolte troppo romanzate o accelerate. ma in generale un gran bel film!

film interessante...si distacca volutamente dal vero esperimento..però troppo...se fosse stato un po' più verosimile forse avrebbe colpito ancora di più...comunque svolge egragiamente il suo lavoro di thriller psicologico...

SPOILER

Non male...

Mi aspettavo di più da questo Experiment.
Parte in modo interessante e quasi scientifico poi si perde in una fiction non verosimile.

Ispirandosi a l'esperimento di Standford se ne distacca ben presto e a mio modesto avviso, TROPPO PRESTO.
La degenerazione viene raccontata solo per esigenze di spettacolo e qualsiasi pretesa sociologica va a farsi benedire.

Il film come horror merita la sufficienza e forse anche di più, non posso fare a meno però di rammaricarmi per l'occasione persa e per le aspettative andate in fumo

All'uscita di questo film, certi lo massacrarono. Per me rimane un buon film che porta qualcosa di nuovo e sotto certi aspetti interessante. Psicologico, forzato a volte, non ha nulla da invidiare a tante altre pellicole, anzi.

film tedesco abbastanza interessante con tocchi originali e graditi.
un buon thriller psicologico.

Il film è molto interessante.
Parte in sordina e non succede niente di che, ma poi il gioco si fa interessante.
Ottima trovata; thriller psicologico da non sottovalutare.

Film abbastanza particolare basato su un esperimento dello stesso genere condotto nella prigione di Stanford negli anni Settatnta.
Da ciò si evince anche il perchè di certi votacci: questo film o lo ami o lo odi.
Se lo si segue con un minimo di interesse si può vedere l'involuzione psicologica dei partecipanti, come le regole imposte dalla società vengono a poco poco cancellate e sostituite dagli istinti umani tanto da degenerare in torture, morti e pazzia. Lo considero un film che non deve mancare in ogni collezione che si rispetti.

Il film è interessante ma nel finale doveva essere piu' sanguinoso,piu' vendicativo nei confronti..

SPOILER

Pellicola convincente e autodistruttiva,pare su un evento realmente accaduto negli anni settanta.
Già dai primissimi minuti risulta interessante...di quelle pellicole che restano,ma che non sbalordiscono esageratamente!
Consiglio vivamente la visione a chiunque!

a me è piaciuto tantissimo!!!

Lo vidi molto tempo fa ma mi fece veramente un ottima impressione. Un thriller veramente ricco di tensione emotiva e claustrofobico visto che le vicende si concentrano all'interno di un carcere per l'effettuazione di un esperimento dove alcuni si fingono carcerieri ed altri detenuti. Io ve lo consiglio vivamente.. da vedere.

bellissimo

buona tensione e storia, peccato per gli attori mediocri e alcuni cali di tensione e ritmo nella storia.si poteva fare di meglio. resta comunque guardabilissimo

Non male, per me non un capolavoro ma guardabile, interessante se si pensa che è tratto da un vero esperimento. A me ha fatto irritare terribilmente, ho provato una rabbia terribile guardando questo film, cosa che mi è successa solo con Dogville. Se quindi lo scopo era questo tipo di catarsi, il film per lo più è riuscito anche se l'interpretazione, a mio modesto parere, in alcuni passaggi diventa comica!

Benissimo.

Un buon thriller con una trama veramente originale e con momenti di alta tensione.

film molto ben fatto. Non tanto per quanto riguarda la scenografia o gli attori (che pure erano ben scelti), ma più che altro per il risvolto psicologico. Credo che per riuscire a capire a fondo questo film ci sia bisogno di una minima conoscenza di base dell' argomento. C è stata un'esagerazione avventura\azione nel finale a mio parere ma in generale merita una valutazione molto positiva.

assolutamente inguardabile!!!

Inguardabile. Pessima storia, pessimi attori, pessima scenografia, pessima colonna sonora. Un film bruttissimo.

Film dalla trama veramente curiosa...bel film,vedere per credere.

Come in un meta-teatro pirandelliano, le maschere dei personaggi simulano consapevolmente l'aspra antinomia vigente fra carcerieri e reclusi, forzando sino al paradosso ed all'estremizzazione della psiche, i ruoli di ogni partecipante all'"esperimento".
Catapultato in un microcosmo al di fuori degli schemi e del controllo raziocinante della socialità, ogni uomo reagisce nei modi più impensati, stravolgendo le regole del vivere comune e forzando ogni minuto della propria esistenza in una strenua lotta per la sopravvivenza e la sopraffazione verso il più debole.
Fuori dalle regole, al di là delle leggi, nell'anarchia più totale, l' "homo homini lupus" hobbesiano si spinge sino al più brutale ed animalesco dei gesti, là dove viene meno ogni possibile confronto con le regole della ragione.
L'esperimento, apparentemente pianificato in modo oggettivo ed in tutti i suoi dettagli, viene improvvisamente travolto da quella marea vorticosa che è l'essere umano, posto dinanzi a situazioni estreme e ad uno stress psicologico insopportabile.

bruttino mi aspettavo qualcosa di più...

moooltooo bello...si si..vedetevelo se volete un thriller fatto bene