the mist regia di Frank Darabont USA 2007
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the mist (2007)

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locandina del film THE MIST

Titolo Originale: THE MIST

RegiaFrank Darabont

InterpretiThomas Jane, Marcia Gay Harden, Andre Braugher, Laurie Holden, Toby Jones, Jeffrey DeMunn, Frances Sternhagen, William Sadler, Nathan Gamble, Alexa Davalos, Sam Witwer, Chris Owen, Robert Treveiler, David Jensen

Durata: h 2.07
NazionalitàUSA 2007
Generehorror
Tratto dal libro "Nebbia" di Stephen King
Al cinema nell'Ottobre 2008

•  Altri film di Frank Darabont

Trama del film The mist

Un supermercato, trasformato in vera e propria prigione per gli sfortunati clienti, che per colpa di una malefica nebbia, densa e letale, si troveranno in preda a misteriosi versi che spalancano portoni pieni di dubbi.

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Voto Visitatori:   6,98 / 10 (478 voti)6,98Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su The mist, 478 opinioni inserite

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antonellina  @  13/10/2008 09:43:48
   6 / 10
la parte finale e' quella che mi e' piaciuta di piu'...

Hartigan81  @  13/10/2008 09:07:54
   6½ / 10
apparte il finale che mi lascia perplesso il film non mi dispiace troppo....tiene sempre alta la tensione e mostra il giusto.....

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/11/2008 09.27.12
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LEMING  @  13/10/2008 08:12:50
   9½ / 10
Devo premettere che avevo letto il racconto di King, per cui tutta la prima metà del film non l'ho assaporata come dovevo, e che la parte iniziale (sempre rispetto al libro) è un po frettolosa, ma ragazzi la seconda parte, quando la tensione sale è la follia dilaga, il film diventa semplicemente maestosa e poi il finale con la musica dei Dead Can Dance è meraviglioso!!
Consigliatissimo, però non per un pubblico giovanissimo (parlo di 14enni-15enni), che non saprebbero apprezzarlo appieno.
Lemming

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/02/2009 18.24.43
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zoscolo  @  13/10/2008 02:10:28
   9 / 10
film geniale

era parecchio che un film non mi dava da pensare cosi tanto

la rappresentazione del pensiero di stephen king poi è resa benissimo, misto tra realtà e mistero e fantasia.

il finale poi è qualcosa di superlativo

uno dei migliori film degli ultimi due mesi

da vedere assolutamente!

JORDY  @  13/10/2008 01:35:12
   8 / 10
L'ho appena visto, devo dire che mentre andava avanti la storia non potevo fare a meno di pensare quanto tutto potesse essere una metafora della guerra in Iraq e della crisi di valori negli USA. Io, come il pubblico in sala, sono stato molto coinvolto nonostante il film si svolga per quasi 2 ore in 80 metri quadri. Eppure molti alla fine sono rimasti delusi dal finale e più di uno ha inveito contro il regista. Io invece l'ho trovato estremamente coraggioso, molto poco americano... Tra l'altro vagamente simile al finale de "La Cosa"? Non a caso all'inizio del film si nota la riproduzione della locandina disegnata dal protagonista. Questo film mi ha lasciato un segno, non credevo! Grande la Gay Harden, tanto brava da essere applaudita in sala a più riprese

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER . Vero è che gli altri attori, seppur di valore, e parlo soprattutto del protagonista, secondo me non sono andati fino in fondo nel sostenere le proprie emozioni; così come gli effetti speciali che nella parte "tentacolare", all'inizio, mi sembravano un pò pioneristici (digitalmente parlando, s'intende!). Comunque un film che ti entra dentro e offre molti spunti di riflessione.

maen  @  13/10/2008 01:29:20
   9 / 10
Bellisssimo film..in sala applaudevano tutti!
Da vedere...

halflife  @  13/10/2008 00:51:53
   9 / 10
un film a cui non bisogna aggiungere o togliere nulla....voglio premiare le emozioni che fa provare...e il finale e'....quello che e'

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/10/2008 15.05.12
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DiReCtOr  @  13/10/2008 00:50:27
   9 / 10
Quando vidi il trailer tra me e me dicevo... beh, sarà la solita cavolata, la nebbia con dentro i mostri asassini che arriva e ammazza tutti.
1 ora 30 di solito horror banale che ormai non fa più paura a nessuno.
Invece, leggende qualche critica qua e la mi sn incuriosito e sono andato a vederlo al cinema.
Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso, su una base di una classica storia horror vista e rivista il regista, sapendo della banalità della storia, indaga più sulle persone e sui comportamenti umani in situazioni tragiche e apparentemente impossibili, tenendo mostri e quant' altro solo come pretesto.
La figura del commesso con gli occhiali secondo me è la migliore, non dico molto per non rovinare il film a chi ancora lo deve vedere ma in poche parole questo personaggio vuol dire che bisogna avere le palle! Saper decidere e pensare SOLO ed esclusivamente con la nostra testa.
Per il resto, che dire... mi è piaciuto in tutto a parte qualche cambio di scena spezzato banalmente con una dissolvenza sul nero, cosa che odio!
Anche se vedendolo in lingua originale ci sono pezzi che non mi spiego perchè abbiano tolto nella versione che vediamo noi al cinema, esempio il bacio tra il soldato e la cassiera che in italiano non c' è e non si capisce bene che rapporto ci sia trai due.
Ma la cosa più importante, la cosa che mi fa mettere 9 a questo film è il finale.

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kastalya  @  13/10/2008 00:14:02
   8 / 10
Da vedere!
Non è il classico film banale e dal finale scontato.....
SIcuramente, nel bene o nel male, vi lascerà qualcosa!

theruler881188  @  12/10/2008 22:51:52
   8 / 10
questo e un film davvero imperdibile...la trama e davvero originale e il colpo di scena finale e tra i piu belli che abbia mai visto...davvero da non perdere

Gruppo COLLABORATORI maxpayne230  @  12/10/2008 21:59:56
   8 / 10
Un bellissimo horror creato dalle due menti geniali di Darabont e di King, Darabont dimostra di sapersela cavare dietro la macchina da scrivere e quella da presa, creando un film inquietante, violento, con un finale struggente,scioccante

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Plauso a Marcia Gay Harden, complice di aver creato un personaggio che diventa sempre più minaccioso e inquietante di scena in scena, piccola ripresa a Thomas Jane, che , anche se per tutto il tempo riesce a reggere il peso del film, nel finale dà sfogo alle sue limitazioni interpretative, risultando in una recitazione leggermente comica

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Bellissima la fotografia, che ci dà una semi impressione documentaristica e tutto sommato buoni le effetti speciali.
Unica pecca, per me, il mancato bisogno di dover mettere un finale, bellissimo
senza dubbio e originale,ma eccessivo e troppo, troppo cattivo, mi ha dato l'impressione che il regista più che voler dirci qualcosa di moralistico, si è più incentrato sul voler distruggere il morale dello spettatore e sul volerlo scioccare (poi la musica apocalittica e angosciante non aiuta di certo)
Il miglior horror del anno, comunque, una luce di speranza che ci dica che il genere horror del 2000 può ancora essere salvato

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FairyWitch86  @  12/10/2008 21:28:13
   5½ / 10
Ero partita sperando che "The Mist" mi lasciasse la stessa tensione che mi ha lasciato 1408, ultima trasposizione cinematografica di un racconto di King.
Premettendo che nè dell'uno nè dell'altro ho letto la storia cartacea, il secondo non mi ha entusiasmata più di tanto, nè spaventata, nè esaltata, nulla insomma.

Troppi stereotipi, troppo banale; i personaggi vorrebbero staccarsi a tutti i costi dall'etichetta affibbiata loro dalla trama ma non riescono ad emergere e a caratterizzarsi senza cadere nella banalità. Di tanto in tanto sorprendono con qualche battuta o qualche azione, ma rimane un caso isolato.
Psicologia, ideologia religiosa e studio dell'animo umano non rivelano nulla che non fosse già trito e ritrito, offrendo pochi spunti di riflessione seriamente sorprendenti (la religione che ottenebra le menti umane inducendo alla omologazione delle idee, la paura dell'ignoto ed il dubbio amletico che giustificano l'attaccamento a superstizioni e predicazioni considerati dapprima follia, convertirsi ad idee che propongono salvezza...).
Insomma,il film adotta un messaggio e lo accompagna con una variegata simbologia (dalla nebbia in poi) ma non è un messaggio innovativo o trattato in modo innovativo.

Il terrore, quella sensazione di inquietudine e paura (sicuramente non quella provocata dalla visione di strane creature multiformi dallo spirito assassino) non l'ho avvertita se non in un paio di scene, il resto era scontato e molte azioni le avevo intuite prima che avvenissero.

Pochi spunti di meditazione concreti e una trama che non decolla pur avendo un'ottima base.

Mezzo voto in più per il finale, devastante, degno epilogo di una storia mal raccontata, lascia sulla pelle la gelida inquietudine e la macabra disperazione che il film non è riuscito a dare.

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Simmetria84  @  12/10/2008 18:55:55
   4½ / 10
"Sarebbe ottimo se fosse un videogioco" è stata la prima cosa che ho pensato. Come film però non mi ha entusiasmato più di tanto, i personaggi non son ben caratterizzati, risultano stereotipati, già visti, non a caso alcuni sembrano copia/incollati da alcune serie televisive recenti...personalmente ho trovato un pò anonimo il protagonista che ci regala una interpretazione poco convincente specialmente nel finale.
Per quanto riguarda la trama non spicca certo per originalità ma potrebbe comunque convincere se non fosse che sia ridicolizzata dalla visione di questi mostriciattoli da videogame, i quali garantiscono un ottimo effetto visivo solo quando sono immersi nella nebbia.
Riguardo lo "studio psicologico dell'animo umano" io non lo reputo così fine e arguto, è banale e sin troppo ostentato.
Finale prevedibile purtroppo, ma decisamente affrettato, tutti acconsentono senza fiatare o dire "mah aspettiamo e vediamo un pò che succede"

Purtroppo non posso mettere più di 4.5, per me non raggiunge la sufficienza, ma di sicuro è un film che può affascinare per alcune scene..non tanto per la suspance che in realtà è + un attesa...

VIDEOGIOCABILE

18 risposte al commento
Ultima risposta 15/10/2008 02.10.05
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Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  12/10/2008 17:21:05
   7 / 10
non ho letto ancora il testo di king ma il film non mi ha deluso.
la suspence c'è e va al di là del semplice horror, soffermando moltissimo sui veri mostri, le persone..
finale azzeccato a parte gli ultimi 30 secondi ridicoli
un gradino sopra le altre schifezze viste ultimamente, scade però negli effetti speciali (creature poco curate..)

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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  12/10/2008 16:49:05
   8½ / 10
Basandosi sull’impianto narrativo del racconto di Stephen King “La nebbia”, Frank Darabont, nel solco tracciato da Romero con la saga degli “zombies”, dà vita ad un’opera cinematografica nella quale si serve del genere “horror-fantascientifico” per enucleare una serie di profondissime riflessioni filosofiche sull’umanità.
Una cittadina americana è afflitta da un inspiegabile fenomeno: su di essa è calata una fitta cappa di nebbia. Si scoprirà ben presto che all’interno di essa si annidano ostili alieni, intenti a mietere vittime al fine di annientare il genere umano. Mentre l’invasione si sta compiendo, l’occhio del narratore si sofferma sulle vicende che si svolgono all’interno di un supermercato, nel quale si trova rinchiuso un gruppo di persone spaurite e disorientate.
A questo punto, Darabont si sofferma a delineare ed analizzare il progressivo sviluppo dei rapporti umani, determinato sulla scorta dell’influenza che esercita su di essi l’elemento della paura. In questo modo, il regista ha la possibilità di mettere in luce le divisioni, ma soprattutto i condizionamenti psicologici che ineluttabilmente si producono nel consorzio umano, simbolicamente rappresentato nel film dal microcosmo creatosi all’interno del supermercato: emblema di benessere di una società che seppur “civilizzata” mantiene in sé quegli stessi istinti primordiali che si perpetuano dai tempi dell’ominazione.
In questo contesto, personaggio cruciale è la predicatrice biblica: in essa si oggettiva l’influenza che sulla società occidentale ha determinato il cristianesimo che, facendo leva sugli istituti del peccato e del senso di colpa, ha fomentato nell’uomo quella paura che lo ha reso schiavo e servile nei confronti del Potentato della Chiesa. Dal terrore riviene poi l’obnubilamento delle menti, di cui è proiezione la nebbia che incombe sulla cittadina, nella quale si nascondono i mostri generati dalla ottusità di chi è stato plagiato dalle grandi menzogne delle false dottrine. Vittima della predicazione è la parte maggioritaria del gruppo, che assurge a emblema della massa oppressiva che demonizza i diversi, coloro che hanno idee divergenti; ma soprattutto che ha bisogno di un nemico tangibile da sacrificare in nome di convinzioni e principi che, proprio perché ostili alla vita, non ammettono contraddittorio (straordinaria quella sequenza nella quale il militare viene pugnalato ed espulso al di fuori dell’edificio, mentre tutti dall’altra parte assistono alla sua morte indifferenti). Dal buio della massificazione della maggioranza emerge la minoranza osteggiata e ostracizzata, che nel distacco dal resto del gruppo si inoltra nella nebbia “illuminando” la propria strada. All’interno di questa minoranza Darabont sembra voler focalizzare l’attenzione sulla ricostituzione di un nucleo familiare inteso nella sua accezione più lata, cioè trascendendo i vincoli delle convenzioni cattolico-borghesi (al padre e al figlio si aggiungono una donna e due anziani, che nei ruoli rispettivamente di madre e di nonni). E a questo punto avviene il colpo di scena spiazzante, che costituisce un vero e proprio ribaltamento del finale edulcorato che aveva caratterizzato “La guerra dei mondi” di Spielberg, sostituendosi alla “conciliante riconciliazione” la tragedia della disperazione e della rassegnazione, che in Darabont diviene una sorta di monito contro chi decide di “deporre le armi” e di non continuare a lottare fino in fondo. Proprio come ha fatto colei che, all’inizio del film, si è coraggiosamente arrischiata solitaria nella nebbia per accorrere dai figli, e che alla fine sfilerà sul carro dei militari davanti agli occhi di un padre lacerato dal rimorso. In questo finale pare riassumersi il destino di un’umanità che, nonostante tutto, va avanti animata dalla speranza, ma guidata –ahimè- da quei Potenti che sono allo stesso tempo carnefici e salvatori.
E’ davvero un film pregnante e ricco di riflessioni e spunti, che prendono le mosse da illustri precedenti. Moltissime le citazioni: da Carpenter a Scott, da H.G.Welles a E.A.Poe; ma soprattutto questo film è un palese omaggio a Romero, come dimostrano chiaramente l’ambientazione nel supermercato (“dawn of the dead”) e la sequenza finale (“night of the living dead”). Alle citazioni ed ai tributi si uniscono, però, le interessantissime idee e analisi di Darabont, che cosìfacendo ha nobilitato il racconto di Stephen King, così come fece in precedenza Stanley Kubrick in “Shining”.

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Ultima risposta 16/10/2008 15.49.01
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  12/10/2008 15:57:12
   7 / 10
Dopo un primo tempo da dimenticare, che sembra la carta carbone meteorologica dell'Alba dei morti viventi di Romero, Darabont aggiusta il tiro grazie al prezioso elemento del personaggio della bravissima Marcia Gay Harden, una predicatrice pazza e bigotta che mette in evidenza come la natura umana sia fragile nei momenti di panico, e soprattutto grazie ad un finale di un cinismo ineluttabile, bellissimo; Darabont paga però lo scotto di avere avuto a sua disposizione un budget di 10 euro e due arance, che emerge tutto nei pessimi effetti speciali: ridicola la prima apparizione dei "mostri", telefonate tutte le altre scene di tensione, che seguono cliché del genere ormai abusati.

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Ultima risposta 15/10/2008 12.07.27
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cinemanta  @  12/10/2008 15:30:32
   7½ / 10
Dunque, l'oorrore mostrato in tutto l'arco della pellicola è veramente efficace: la suspance è resa nei tempi e nei modi giusti, le ambientazioni sono indiscutibili.
Al disgusto visivo puro e semplice, si somma una più che doverosa componente psicologica dei personaggi che precipitano progressivamente nella rassegnata disperazionedi chi davanti a se non vede che un ineluttabile orrendo destino.
Il finale è l'unica cosa che posso giudicare eccessivo ed inappropriato, in quanto inaccettabile, oltre i limiti della decenza. EUFEMISTICAMENTE DESTABILIZZANTE

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shish  @  12/10/2008 15:30:10
   7 / 10
Tra i migliori interpreti di Stephen King nell'ambito cinematografico, sicuramente spicca il nome del franco-americano Frank Darabont. Tra le sue più prestigiose pellicole, Il miglio verde e Le ali della libertà sono le più ammirate. Quest'ultimo adattamento su pellicola, “The Mist”, è quanto di più angoscioso e disorientavo che il blasonato regista ha saputo fare.
Risvegliarsi dallo stato di shock dopo aver visto interamente un tale film profondamente psicologico e commentarlo è ritenuta una quasi impresa.
Partendo dal fatto che in un film bisogna giudicare i due tronchi che lo strutturano, ovvero la parte tecnica, costruita dai vari campi scenici e la parte didascalica, dove ricavare infine una morale, boccerei senza riguardi il primo dei canoni, in quanto incapace di dare il proprio contributo artistico (scenografia che presenta delle lacune, attori terrorizzati nel far emergere il proprio potenziale recitativo, creazione in computer grafica delle creature mediocre, colonna sonora inesistente, salvo che negli ultimi minuti di visione) e presterei particolarmente attenzione nel messaggio e nella visione del regista, includendo in pari modo l’influenza dello scrittore più rinomato del terrore, King: cosa succederebbe se un fenomeno sovrannaturale si percuotesse sulla Terra? Inizialmente si concretizzerebbe che ogni singola persona penserebbe a salvare la propria pelle senza badare più al prossimo. Se si volesse incrementare il sovraccarico di tensione, basterebbe incapsulare un qualsiasi gruppo si esseri umani, in un luogo delimitato, per esempio un supermercato come in questa situazione. Da qui incomincerebbero a germogliare i più oscuri e nascosti segreti di ogni persona, tenuti repressi per un intera vita. Questa di quella branchia che lo stato emotivo del film, è il ramo psicologico, che si sviluppa prevalentemente per una buona parte su tutta la durata di “The Mist”. Un secondo ramo germinato è quello religioso, o meglio quello sulla fede, affrontato in una maniera errata, presentando allo spettatore dei modelli inesatti: la predicatrice biblica (una sfavillante Marcia Gay Harden) che persuade attraverso un’interpretazione religiosa del tutto erronea, ma invita i terrorizzati ad avere fede in un dio vendicativo e apocalittico, e plagia i suoi ipnotizzati seguaci ad attendere la fine dei giorni. Contrariamente in visione opposta il protagonista David Drayton (un non convincente Thomas Jane) ha una fiducia terrena basata nelle proprie facoltà e azioni, tanto da coinvolgere un gruppo disposto a seguirlo, decidendo di affrontare i misteri che la nebbia cela, fuggendo dal supermercato, da un posto completamente annebbiato dal terrore e rafforzato dalla forza interna che questa “nuova setta religiosa” è venuta a crearsi.
Ciò che fa accendere i dibattiti sulla misticità e dogmaticità del film è sicuramente un finale shockante e inaspettato. Alimentando il fervore sulla domanda: basta avere una qualsiasi fede o speranza per sopravvivere? La risposta nelle vicissitudini del film. Questa a mio parere è del tutto errata, maldisposta e non del tutto chiara, lasciando a chi gusta con gli occhi questa visione un amaro in bocca, uno stato d’animo straziato e spento. Una sensazione inaspettata che aiuta a far riflettere, ma soffoca le fiamme vivide di una pellicola che sembrava ardere propriamente, facendo
aleggiare ancora una fitta nebbia che non svanirà.
Una trama con dei buchi che potrebbero essere tralasciati poiché si vuole evidenziare i caratteri psico-religiosi di ogni persona, ma risulta pur sempre un film poco convincente, e poco completo. Le sue proprietà da una discreto Horror sembra averle, dosando una giusta quantità di macabro per non cadere troppo nell’esagerazione, alternando punti di tensione ed orrore con parti piatte e dialogate.
Una pellicola che mantiene la firma di uno dei più acclamati registi allontanandosi in maniera vertiginosa da ciò che siamo abituati a vedere. Pur mantenendo l’originalità dei suoi lavori, lo sceneggiatore e regista de“Le ali della libertà” e “Il miglio verde” ha saputo creare questi capolavori plurinominati all’oscar, ma questa volta non si addentra più di quanto dovrebbe nella densa nebbia di “The Mist”.
Resta comunque una pellicola da vedere e da discutere…

edo88  @  12/10/2008 14:42:21
   7½ / 10
L'idea era buona, la regia si sente (basti pensare alla scena del filo o a quella finale), l'atmosfera è creata bene e le interpretazioni convincono, ma ho la netta sensazione che questo film sarebbe potuto essere davvero migliore, una sorta di Cloverfield (che ho amato alla follia).

Per intenderci, il film non sfrutta bene il materiale e ci sono diversi difetti qua e là soprattutto per quanto riguarda i buchi narrativi.

Mezza occasione sprecata; comunque un buon film, che gli amanti del genere non possono perdersi.

Shockante il finale (anche se il protagonista dà davvero il peggio di sè in quelle scene)!

Marione  @  12/10/2008 13:02:02
   6½ / 10
Per essere un horror tutto sommato non è malaccio, viste le "boiate" sul genere che ci sono spesso rifilate....peccato per alcune scelte piuttosto discutibili, tipo l'idiozia di alcuni personaggi(ma questa è una costante di tutti gli horror), il troppo spazio dato ad alcune situazioni, tipo l'esaltata religiosa, ed infine diverse recitazioni assolutamente mediocri e pooco credibili....
Allora perchè una sufficenza e non una secca bocciatura??...PErche la storia c'è ed è affascinante, e solamente per gli ultimi 10 minuti di film merita per me la sufficente.
Comunque un film che non ci ricorederemo negli anni come il miglio verde o le ali delle libertà...guardabile!

gRINGo  @  12/10/2008 12:02:43
   8 / 10
Un bel film. Quando è iniziato ho pensato "ok, è una ******". Non so bene perchè, forse il filtro della telecamera da fiction francese, i dialoghi...boh..

Poi (premetto che l'ho visto in lingua originale) invece si rifa...e sul finale di rifà di parecchio. A me è piaciuto, è un horror psicologico e riflessivo.

ErickCataclysm  @  12/10/2008 12:01:20
   6 / 10
Mi sono avvicinato a questo film colpito dalla splendida locandina. Leggendo le positivissime recensioni degli utenti su questo stesso sito, ho preferito non rimandare ancora e sono andato al cinema animato da una incontenibile curiosità. Il film ha tradito le mie aspettative. Io, purtroppo, questo capolavoro tanto decantato non l'ho trovato. La storia (non ho letto il libro quindi non so in quale misura sia stata ricalcata) l'ho trovata piatta e scialba. Mi aspettavo un orrore più sublime, dove a padroneggiare fossero le reazioni dei malcapitati del market di fronte all'ignoto e al terrore di ciò che poteva accadere. Mi aspettavo che il senso di tutto si incentrasse su una morale civile (o incivile) e religiosa fuori dagli schemi. Invece la nebbia è solo il pretesto per nascondere una sorta di zoo ambulante, un videogame dove ai nemici del primo livello, seguono i più potenti del secondo. Vedere un simpatico ragno inseguire e uccidere un uomo o una sorta di pterodattilo che crea confusione io non lo definirei horror. Orrore è quella ''cosa'' che spaventa e intimorisce proprio perchè non ha una spiegazione razionale. Orrore è quella ''cosa'' che spinge alla follia chi non immagina cosa possa accadere da un momento all'altro. La insulsa ciliegina del portale suona ridicola e fin troppo scontata. Ma voglio soffermarmi sulla morale biblica e civile del film... che io non ho trovato. La morale dov'era? Cosa doveva illustrare il film? Forse a cosa possono arrivare gli uomini quando la paura si fa strada? Io non ho trovato nulla di esaltante. La morale era scontata, spicciola, quella che si sente e si vede ovunque... morale stereotipata da quattro soldi che ormai strappa solo un sorriso, null'altro. Poi moltii personaggi erano fin troppo calcati, fino a diventare maschere di cera. All'estremo. Così come il senso biblico del film. Non dava nulla. Già si poteva immaginare cosa sarebbe accaduto. O quello che sarebbe stato detto. Non era la follia a farla da padrona. Montaggio di uno stereotipo che ormai stanca. Come il film , che scorre lento. E un pò annoia. A tratti riesce a far ridere, pur non essendo una commedia, ma a far paura, mai... tra una storia già vista e un senso che già ci ha istruito pedantemente negli anni, arriviamo alla fine del film, a mio parere l'unica parte davvero degna di nota. Contro ogni aspettativa, il finale mi è piaciuto. Mi ha dato qualcosa. Era l'unica soluzione possibile. Ed è qui che troviamo realmente un senso. La Condanna, ovvero il risultato di una scelta, la più ardua. E poi? Cosa fare? Come poter continuare a vivere consci del fatto che la scelta non è stata la più giusta? Come vivere, con il rimorso del sacrificio più grande? E il senso dell'attesa. Già, saper aspettare. Quello che tutti gli uomini dovrebbero fare. A volte l'attesa sa ripagare, come si deduce dalla scena finale, dove scortati dal camion i clienti del market guardano a lui, all'uomo che non ha saputo aspettare e aver fede. Perchè non hanno saputo aspettare? Lui ha scelto l'azione, lo stesso uomo che ora vive una condanna mille volte più dura. Ecco, grazie al finale il film mi guadagna un punto intero, altrimenti la valutazione non avrebbe superato il 5, dal momento che non ho trovato nulla di nuovo rispetto a un qualunque Cloverfield, tanto criticato ma che, a parer mio, non è molto diverso da questo film. Un film da vedere, sicuramente. Ma non il capolavoro che mi aspettavo. Il Miglio Verde, quello si che era un capolavoro. Qui, non superiamo la sufficienza.

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  12/10/2008 11:00:01
   6½ / 10
Un film che soddisfa per la suspance , gli effetti speciali e l'idea di fondo
E sinceramente quando decide di andare a vedere determinati film questo è piu che sufficiente perchè è quello che in fin dei conti voglio
Tuttavia la sceneggiatura è davvero mediocre e male sviluppata, nella trama ci sono molti buchi e gli eventi sembrano avvenire in maniera insensata.

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14 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2008 13.03.08
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Kiroshiya1  @  12/10/2008 10:52:54
   6½ / 10
Mettiamo insieme Lovecraft, Stephen King e i suoi personaggi maniaci religiosi -ci sono quasi sempre- un Darabont non proprio in forma e Abramo che deve sacrificare il figlio.
Tra religione e orrore cosmico c'è parecchia carne al fuoco, ma il regista preferisce lasciare un margine di ambiguità e tenere le carte celate.

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Momenti di panico di massa e orrore appena suggerito si alternato ad altri molto più teenager con strani mostri che sbucano da ogni dove. Vabbè, un film deve accontentare tutti, fortunatamente la sceneggiatura per lo più funzione e si regge in piedi. Ma la pecca è voler osare troppo senza trovare un focus principale da approfndire. Gli attori inoltre, a eccezione di Marcia Gay Harden, non fanno un gran lavoro, e Thomas Jane risulta spesso stucchevole e forzatamente "americano medio".
Da Darabont\King, solita coppia, mi aspettavo qualcosa di più...

3 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2008 11.33.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR niko  @  11/10/2008 23:31:33
   4 / 10
Il tema trattato poteva essere qualcosa che non è stato. Troppo spazio dato alla santona, che, per quanto personaggio chiave, ha finito per distruggere gli "avversari" e la loro caratterizzazione. Dura due ore, a questo punto potevano mettere 20 minuti in più ed approfondire meglio tutta la situazione. Non è un film per famiglie, ma non è neanche uno di quei film che riguarderesti decine di volte per la loro scorrettezza ed il loro essere diversi dal solito. Ogni tanto pare che si voglia osare, ma poi alla fine si tira la mano indietro e questo è male. O fai un film di un certo tipo, o nei fai un altro. Ciò è ampiamente sottolineato dal fatto che la prima ora sembra di assistere al classico horror squallosetto, quasi un nuovo the fog, mentre nella seconda c'è una virata verso un altro tipo di film. Risultato: La prima ora ti fai due maroni così apparte qualche scena ben costruita, e la seconda ti fai una risata perchè improvvisamente il cappellaio matto dice: Thò, adesso stupisco tutti con qualcosa di diverso dalle solite teen-******lle. Ed è un vero peccato, perchè l'essenza ed il tema del film erano sublimi. Non tanto per l'anti-religione (che francamente in questo film non esiste, ma dove la vedete?) quanto per il messaggio: Dio o non Dio, credere o non credere, alla fine l'uomo è il vero cancro e male e (forse......non c'è salvezza). Purtroppo però una sceneggiatura piatta, la poca caretterizzazione, e certe scene che fanno veramente ridere rovinano tutto. La goccia che fa traboccare il vaso? Nello spoiler. Molto coinvolgenti i minuti che riguardano il militare...uno dei pochi casi dove il film sembri dire "ehy, ci sono ancora". Molte situazioni risibili inoltre, ad iniziare dal fatto che il protagonista e l'avvocato di colore litighino dopo 30 secondi perchè in 5 lo prendono in giro, e dopo 2 minuti ha già il suo squadrone pronto ad andare all'avventura. Brava la santona, purtroppo però i primi minuti la rendono subito finta, troppo sopra le righe, salvo riprendersi nel prosieguo della storia. Se non fosse per il finale semi-drammatico, questo film sarebbe dimenticato dopo 5 giorni.

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corvo4791  @  11/10/2008 22:16:50
   9 / 10
Il film é da 8 e mezzo ma mezzo voto in più va al fatto che Darambont è riuscito a tirare fuori, da un racconto di Stephen King vecchio come il cucco e ormai visto e rivisto, un horror di alto livello riportando finalmente il genere ai fasti di un tempo.

Spero solo che finlamente facciano lo stesso con il genere fantascientifico classico che, negli ultimi anni, ha raggiunto le bassezze del genere horror.

Questa é la prova che, se ci si piazza un regista di alto livello, si ottengono film horror di altissimo livello. Una prova di questo furono Kubrick e Cronemberg, ma i produttori sembrano averlo dimenticato.

Bravissimo TOM JANE, ottima prova.

Finale da pelle d'oca.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/10/2008 21:10:43
   6 / 10
Personalmente mi è piaciuto, ma non lo trovo un horror che rimarrà memorabile. Il primo tempo è da dimenticare, la ripresa ha delle belle trovate ma tutto si limita all'ottima interpretazione di Marcia Gay harden (ma che fine aveva fatto?) e a qualche spavento. Buona l'idea di un mondo apocalittico e dell'egoismo e influenzabilità negativa degli uomini di fronte alla disperazione, ma tutto sa di già visto. Brutti effetti digitali..

asile1  @  11/10/2008 19:55:01
   6 / 10
Kissa cosa mi aspettavo dai voti,se non fosse x quel finale sarebbe da 5 scarso..

kiteneomare  @  11/10/2008 18:56:04
   7 / 10
Non ho visto The Majestic, ma stimo molto Frank Darabont.
Stavolta però il regista ha deciso di trattare una storia senza lieto fine, raccontando la tragedia di un padre, seppure in salsa fanta/horror.
Buono il cast e discreta suspence.
Da vedere!

RudyGonzo  @  11/10/2008 15:56:05
   8 / 10
Dove sta l'orrore contemporaneo? Dove la paura? Non certo nei mostri che popolano una lattiginosa nebbia arrivata da chissà dove, quanto dentro i nostri animi, sempre troppo pronti a cedere ai peggiori istinti e alle più tremende recessioni. Vedetelo così: la nebbia della ragione genera mostri. Il plot è forse abusato, qua in realtà mischiando insieme Romero, Cloverfield, addirittura Bunuel. E poi? Se la prima metà del film è un po' scontata e non priva di alcune cadute – vedi il primo palesarsi dei mostri, che come al solito fanno più paura se non si vedono – la seconda metà è un crescendo continuo che esplode nel capolavoro finale. E quel che fa sul serio paura non sono certo gli enormi insetti predatori, preistorico/alieni, venuti a far banchetto di noi poveretti persi nel nulla dell'assenza di corrente e nel silenzio dei cellulari, quanto il vero orrore di poter concepire, dal chiuso di un supermercato, un sacrificio umano per tener buono il demone che ci assedia. L'orrore che sta dentro di noi, nel nostro egoismo e nella nostra impreparatezza a sopravvivergli. E se anche chi ci sembra buono e positivo viene poi punito duramente, è semplicemente perchè, forse, la salvezza non la merita veramente nessuno.

Invia una mail all'autore del commento Atmosferico  @  11/10/2008 14:36:42
   10 / 10
...senza parole...

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  11/10/2008 14:13:22
   9 / 10
Uno dei più bei film dell'Horrore degli ultimi anni..
Non tanto per la paura, nè per gli effetti speciali.. Ma per la sua profondità..
Ebbene sì.."profondità"..difficile pensarlo in un film dell'horror eh?

Metti un gruppo di uomini speventati e teorririzzati in un piccolo luogo chiuso e vedi cosa può accadere..

Ve lo consiglio caldamente.

TheGame  @  11/10/2008 13:28:56
   4½ / 10
ormai ad hollywood quando si tratta di trasposizioni, che siano di libri, videogame o ke dir si voglia, qualcosa nn funziona + a dovere, nemmeno se vengono riproposte vecchie ed efficaci soluzioni! ne è la prova ke x la realizzazione di questo ennesimo film tratto da un romanzo di stephen king, venga riproposto dietro la macchina da presa frank darabont, uno ke anni orsono aveva dimostrato di saperci fare cn queste produzioni...ma ormai nella capitale cinematografica americana trovare uno sceneggiatore cn un minimo di sensibilità sembra esser diventata, salvo rari casi, un'utopia....e in questo vortice di personaggi caratterizzati cn l'uniposca, sequenze improbabili e involontariamente demenziali, questo "the mist" riesce a far riaffiorare nella mente dello spettatore il ricordo di altre pellicole del genere come "cloverfield", "la guerra dei mondi" e "e venne il giorno"....un ricordo terrificante....

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Ultima risposta 13/10/2008 19.35.13
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Titus  @  11/10/2008 12:43:27
   7 / 10
Un film fatto tutto sommato bene. L'idea è ottima, la nebbia improvvisa è davvero inquietante e indice di "sintomatico" mistero, mostruosità fatte bene, certo un po' si vede il computer...ma...questa è la tecnica attuale.

Recitazione della pazza e protagonista buone, analisi delle reazioni umane abbastanza giusta, secondo me, finale non scontato, mi sembra.

Un buon fantahorror.

Matis  @  11/10/2008 12:41:11
   6 / 10
Un film dal quale mi aspettavo sicuramente di più, visto lo spessore del regista e la trama di King...in effetti si parte benissimo, ottime interpretazioni, eccellenti dialoghi, horror che da "esterno" si sposta all'interno nell'analisi e nell'esasperazione della psicologia dei personaggi.
Il finale però mi ha davvero deluso...un finale scontato, che distrugge tuttoi ciò che di buono vi era stato.
Forse è solo colpa di King che, nei suoi ultimi romanzi, ha effettivamente perso un po' della sua enorme vena creativa :)

Poteva essere migliore..

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Ultima risposta 07/10/2009 11.03.05
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Invia una mail all'autore del commento Pascal74  @  11/10/2008 11:52:36
   8½ / 10
Bè la garanzia di S.King mi ha spinto di andare a vedere il film.
Che dire: correte.....
Ottima sceneggiatura, ottima ambientazione...certo ci sono un po di difetti sparsi qua e là..ad esempio i mostricciattoli mi sembravano tutti computerizzati e si vedevano che lo fossero.....
per il resto il finale.........
bè che dire: un mostro !!!!!!!!!!!!! nel senso che è spietato.....
a questo punto vi chiedo poichè non ho letto il libro mi potete dire o raccontare il racconto dello stesso ? è uguale ? cambia solo il finale ?
cos'è diverso ? vi aspetto nello spoiler.
Baci

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Ultima risposta 11/10/2008 12.07.36
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eletar  @  11/10/2008 01:41:06
   8 / 10
bellissimo horror... belli gli effetti speciali.. in gambissima come sempre thomas jane... peccato per il finale che è devastante.. ma merita lo stesso

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simonssj  @  11/10/2008 01:35:08
   7½ / 10
E' un film strano, e considerando che il papà dell'idea originale è Stephen King, c'era da aspettarselo...
Come in ogni opera del Re, l'elemento magico diventa una scusa per scavare a fondo nell'animo umano, nelle sue paure, nelle sue magagne, nelle sue follie; e così si deve avere il coraggio di spostare la nostra attenzione dal tentacolone affamato al crescente "sbarellamento" dei reclusi, sul quale il bigottismo della pazza trova terreno fertile. La sceneggiatura, molto buona, viene rovinata un pò dalla recitazione, molto forzata in alcuni punti, degli attori, eccezion fatta per il buon protagonista, per la bionda che lo accompagna e per la pazza scatenata, davvero tre buone prove; pessimo e sopra le righe l'avvocato, mediocri tutti gli altri. Bellissimo il finale, che dà un colpo di reni all'intera vicenda, accompagnato da una colonna sonora straziante. Da vedere, e da rifletterci bene prima di giudicarlo, perchè presuppone un ragionamento non così banale...

andrea9002  @  10/10/2008 00:22:05
   7½ / 10
Parte leggermente in sordina ma la tensione comincia a salire e non scende più fino alla fine, discutibili alcune decisione dei personaggi nonostante tutte le possibile attenuanti dovute alla situazione estrema.
Notevole come lo scorrere di una corda attraverso le mani possa incollare così allo schermo!

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Ultima risposta 11/10/2008 15.10.18
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ivan78  @  06/10/2008 20:53:44
   8½ / 10
Chi conosce Darabont non può essere stupito dalla notevole qualità di questo horror. Solitamente impegnato in ben altre tipologie di pellicole non ha alcuna difficoltà a mettere il suo zampino in questo nuovo progetto, ancora una volta ispirato da Stephen King. “The mist” eccelle praticamente in tutto, fotografia, montaggio, recitazione. Il clima di curiosità, ma soprattutto di tensione, è mantenuto alto dall’inizio alla fine grazie all’ottima sceneggiatura supportata da alcune trovate molto originali. E’ proprio l’originalità l’aspetto più difficile da riscontrare in horror come questi. Il tutto non si riduce nel mostrare la creatura infernale meglio riuscita, c’è un approfondimento molto intenso dei personaggi che acquisiscono, durante la visione, sempre più una loro dimensione ed una loro specifica caratterizzazione. Insomma Darabont difficilmente delude e questa ne è un’ulteriore prova.

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Ultima risposta 11/10/2008 10.29.30
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andre-o  @  02/10/2008 00:33:09
   8½ / 10
Un film che ho atteso per almeno 15 anni...e che non mi ha deluso,ripagandomi di tutto il tempo in cui l'ho sognato.Darabont dimostra di essere,ad oggi,l'unico che ha saputo riportare fedelmente il lavoro di King su schermo(Shining di Kubrick a parte,che comunque a King non è mai piaciuto),arrivando finalmente,dopo i due film "carcerari",nel campo dell'horror puro.L'angoscia e la paura che la pellicola trasmette sono palpabili e pur non andando troppo per il sottile,non si sfocia mai nello splatter che va tanto di moda oggi.Gli attori sono bravi e nessuno fuori ruolo,ma come ha già fatto notare qualcuno,il fatto che ci siano così tanti personaggi va a scapito dell'approfondimento degli stessi,ma tant'è...sempre di un film dell'orrore stiamo parlando. Una piccola chicca è la presenza di W.Sadler(Jim di Le ali della libertà)e di J.DeMunn(Harry de Il miglio verde),con cui il regista sembra voler creare un filo che unisce la sua trilogia "Kinghiana".Il finale che il regista ha elaborato per il film,toglie quel velo d'incertezza che il racconto lasciava nel lettore,sostituendolo(ma secondo me ampliandolo) con uno più "definitivo" e toccante.Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  01/10/2008 20:54:13
   8½ / 10
in ritardo uscirà anche in italia, da non perdere

All'inizio (nel retro del market per intenderci) gli effetti speciali mi avevano preoccupato un po...poi invece il film si riprende alla grande per arrivare ad un finale agghiacciante

Frank Darabont si cimenta ancora una volta nella trasposizione di un romanzo di S.King, la prima però nel genere horror riuscendoci alla grande

mr orange  @  21/09/2008 00:14:40
   9 / 10
un vero gioiello. mi ha intrattenuto come mai altro film aveva fatto prima. 2 ore piene di tensione e angoscia tra incubi provenienti dalla nebbia e dalla follia umana. in due ore di pellicola si assiste ad un crescendo di emozioni sempre all'apice, buone le realizzazioni grafiche, l'originalità delle creature viene rappresentata bene, la nebbia è molto inquietante e cosi via. le caratterizzazioni sono molto estremizzate, ma comunque anche in questi estremi durante il film ci sono stati degli ottimi sviluppi psicologici (non tutti) realizzando una buona figura della fanatica religiosa in modo da poter affrontare alcune buone tematiche e inoltre aggiungere parecchia angoscia claustrofobica. per la verita non tutte le caratterizzazioni sono credebili nella loro formazione, specie la figura dell'eroe alla fine del film probabilmente si discosta da quello che aveva mostrato fino a quel momento, ma siccome in questo modo si riesce a ricreare uno dei finali più sconvolgenti della storia ci si può soprassedere. la sceneggiatura è ottima, i dialoghi sono appropriati e mai banali, il ritmo è sempre costante e sempre molto alto, la voglia di vedere poi cosa si cela dentro la nebbia garantisce un'interesse costante, presente anche purtroppo qualche dettaglio un pò impreciso probabilmente causa del fatto che il film è tratto da un romanzo breve.


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come gia anticipato il finale è pazzescamente disturbante tuttavia:

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tra i migliori horror in circolazine.

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Ultima risposta 12/10/2008 21.45.58
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stica  @  20/09/2008 11:12:50
   7½ / 10
Il mio giudizio è viziato dal conoscere il racconto da cui è tratto il film, se avessi visto la pellicola senza sapere cosa aspettarmi, probabilmente il voto sarebbe stato più alto.
Diciamo che, rispetto agli altri film di Darabont tratti da racconti di King, qui c'è meno caratterizzazione dei personaggi, che, per quanto ben delineati, credibili, autentici, sono tropp numerosi, e per forza di cose la regia ha dovuto omettere alcuni particolari:


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Tutto poco plausibile nel film, forse addirittura ridicolo, ma da Darabont mi aspettavo l'impossibile, ovvero di far trasparire anche questo cinismo, questo attaccamento alla realtà, anche alle pulsioni più umane.

E poi il finale:

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anthony  @  04/09/2008 18:37:55
   9 / 10
Un film intelligente. Gran bel complimento per una pellicola horror,non c'è dubbio. L'abilissimo Frank Darabont è riuscito ancora una volta,dopo LE ALI DELLA LIBERTA' (Capolavoro) e IL MIGLIO VERDE (Opera di gran spessore) a regalarci una prova indiscutibile di come il cinema andrebbe fatto,sviluppato e inteso. Sceneggiatua buona (negli horror è alquanto raro questo fenomeno) ,più che discreta la performance degli attori (anche se quasi tutti esordienti),ottimo soggetto (un racconto del grande Stephen King). La scenografia è ben impostata..la fotografia è niente male a confronto delle ultime ciofeche del genere. The Mist spaventa..e non poco! I tanto temuti salti sulla poltrona sono assicurati. Un' inquietudine e un' angoscia di fondo accompagnano quest' opera per tutta la sua durata...fino al finale...ah! ecco!Ecco la ciliegina sulla torta! Un Finale con la F Maiuscola! La migliore conclusione che si potesse proporre in coda a un piccolo gioiello di questo genere...non fa strano dunque che ritengo questa pellicola dell'orrore la migliore (senza esagerare) degli ultimi 15 anni..e questo anche grazie (lo ripeto) al suo strepitoso epilogo. Questa autentica chicca cinematografica propone un'indagine psicologica molto profonda dei personaggi,dell'uomo e della società contemporanea in generale : I veri mostri si trovano dentro di noi,così come la follia,la cattiveria,l'oscurantismo (compreso quello religioso schematizzato impostoci dall'alto) ,le tenebre,il Buio,la Nebbia...The Mist...................Un Magnifico e illuminante esempio di come deve essere fatto un Film. DA VEDERE.

Kesson  @  11/08/2008 17:59:24
   9 / 10
Sono passati quasi dieci anni dall’ultima collaborazione fra Frank Darabont e Stephen King, collaborazione che diede alla luce uno dei film più apprezzati da pubblico e critica degli ultimi anni, “Il miglio Verde”. Questa volta Darabont sceglie una vecchia novella di Stephen King “The Mist” (la Nebbia), una svolta verso l’horror più puro, quella del regista, campo di azione proprio del Stephen “Il Maestro del Terrore” King.
Il mattino seguente ad una violenta tempesta, una cittadina del Maine, si risveglia con il lento avanzare dalla montagna di una misteriosa nebbia. Molte persone, comprese il nostro eroe David Dreyton e suo figlio Billy, si ritrovano cosi’ intrappolate in un supermarket, quando la nebbia, implacabile, inghiotte tutto il resto della città. Ci ritroviamo cosi’ intrappolati, fra dubbi e tensioni, in un supermarket, dall’enorme facciata in vetro, che volge il suo sguardo all’ignoto più assoluto, a cio’ che, ancora, non si puo’ vedere, alle paure più profonde, insite nell’uomo stesso. Darabont è abile nel raccontare le tensioni e i timori dei molti personaggi del suo film, caratterizzati davvero benissimo, e dei loro progressivi cambiamenti. Quando il nostro eroe avrà la certezza della natura soprannaturale della misteriosa nebbia, inizierà una lotta per la sopravvivenza, contro l’ignota minaccia fatta di inquietanti mostri, e soprattutto da alcune delle stesse persone intrappolate. Perché se la nebbia porta con se spietati mostri, questa cambierà inesorabilmente anche la psicologia di molti dei personaggi presenti nel supermarket. La paura lascerà spazio alla rabbia, all’odio, l’irrazionalità. Ed è proprio questo cambiamento che è reso benissimo, grazie, come detto, all'ottimo cast della pellicola. Si assisterà all'inesorabile sgretolarsi della psiche dei vari personaggi, i quali dal più debole al più forte, inesorabilmente cadranno tutti sotto i colpi del male e del terrore.
Bellissima la regia e la fotografia, che hanno davvero una firma autoriale, bilanciata ed elegante. Molto belle le musiche, e buoni gli effetti speciali.
Ma è il finale che lascia davvero un colpo durissimo con uno degli epiloghi più neri che si sia mai visto in un film di genere, finale che lascia davvero un senso di rabbia ed angoscia nello spettatore.
Darabont evidentemente ha voluto chiudere il cerchio, trovare un suo personale senso alla storia raccontata, epilogo che risulta invece decisamente aperto nel racconto di King. Ed è probabilmente questo finale che ha reso questo film un flop negli USA, e ne ha precluso l'uscita in Italia.
Un vero peccato, perchè questo è davvero un bellissimo film, incredibilmente intenso e coinvolgente, una vera e propria rappresentazione perfetta del racconto da cui è tratto, se si esclude, ovviamente, il finale.

10 risposte al commento
Ultima risposta 20/09/2008 10.16.55
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  10/08/2008 20:48:09
   9 / 10
Davvero bello!Non ho letto il libro,ma questa pellicola è fatta benissimo.Attori entrati nella parte alla grande,regia e sceneggiatura buone,e il finale a differenza di molti l'hò trovato geniale.Bellissimo!!!!

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Ultima risposta 25/10/2008 18.54.36
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goophex  @  04/08/2008 16:05:31
   7½ / 10
Era tanto che non vedevo un film così ben fatto e che sopratutto riuscisse a far provare quelle sensazioni che dovrebbero essere d'obbligo in racconti tipo questo.
Tecnicamente il film è realizzato benissimo e gli attori seppur sconosciuti ( perlomeno al sottoscritto) rendono ottimamente i personaggi. Che dire della location nella quale si svolge la maggior parte della storia, decisamente azzeccata, senza puntualizzare quanto renda nettamente di piu' ai fini della storia il gran numero di persone coinvolte.
Leggendo vari commenti sul finale devo dire che anche io sono rimasto un po' perplesso e forse mi schiero dalla parte di coloro che avrebbero preferito un finale aperto rimanendo oltretutto fedele al libro.
Comunque un film imperdibile per gli amanti del genere .

Flagg  @  09/07/2008 16:26:10
   6 / 10
Peccato. Mi è sembrato un gran film per un'ora e mezza abbondante. Horror ottimo, buona caratterizzazione dei personaggi, fedeltà rispetto al racconto originale, buoni effetti speciali, sequenze drammatiche ad alta emotività, recitazione ottima (era parecchio che non mi capitava di essere tanto coinvolto nella storia), persino un po' di easter eggs... insomma, aveva tutto. E si rovina sul finale.
Suddividerei il voto così:
- voto al film: 8
- voto alla risoluzione della storia: 3-3.5
Metto la sufficienza perché non voglio penalizzare novanta minuti di ottimo intrattenimento, ma resto comunque molto deluso.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 16/09/2008 12.03.46
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mainoz  @  04/07/2008 00:28:47
   6 / 10
Di certo tensione, splatter e coinvolgimento non mancano, ma cè un però...

King..questo sconosciuto...Eppure Darabont saprà pure chi è Stephen King....è già il terzo film che fa ispirato ad una sua storia..chi è il romanziere tra i due? allora mi domando perchè questo finale?

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Geoff  @  23/06/2008 17:20:39
   7½ / 10
ed il buon stephen, se preso bene, riesce ad essere cinematografizzato
(non credo che questa termine esista ma credo renda l'idea in un film decisamente bello.
Trama accattivante , personaggi (la predicatrice su tutti) ben delineati. suspence e finalone.
Un Horror.

popoviasproni  @  21/06/2008 13:02:28
   6½ / 10
Il gran finale di King non salva una buona pellicola purtroppo dal taglio decisamente troppo televisivo.

rapture  @  19/06/2008 00:16:59
   8 / 10
Mamma mia che film devastante! E quanti se ne trovano di blockbuster così poco mediatici? La sceneggiatura non è eccezionale, ma è decisamente convincente. Hanno esagerato nella formazione dei contrasti interni? secondo me ci sono andati anche sul leggero.. c'hanno messo un bel po' per tirar fuori le zanne.. Gli effetti speciali mi son piaciuti, l'attore protagonista è davvero scarso, la regia è a fasi alterne, certe riprese nel supermarket sono piattissime e la colonna sonora finale è totalmente fuori luogo.. Nonostante ciò.. 8, da vedere.

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Max78  @  16/06/2008 17:00:40
   8½ / 10
Dopo la nebbia di Carpenter fà la sua apparizione anche quella di Darabont, non meno malefica ma decisamente + mistica,

Horror davvero coinvolgente, incuriosisce da matti scorgere di volta in volta cosa si cela dietro quel muro misterioso di foschia.

Bravi gli attori, seppur le caratterizzazioni un po' stereotipate, finale shock!

Merita!

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Nudols  @  16/06/2008 02:19:56
   8½ / 10
Grandioso!!! Questo film rende veramente fede alla realtà...fà capire realmente come la mente umana (scossa dalla paura, dal terrore) a cosa si è portati a fare, a cosa si e disposti a credere!NO i soliti film inutili dove alla fine stai a chiederti...perchè non sono scappati? oppure ma dove sta la gente con tanto coraggio? (vere e proprie distorsione della realtà)
Invece questo è un film crudo e realistà al 100%...con atmosfere mozzafiato
Il voto in una parola.............Meritatissimo!

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  10/06/2008 19:16:35
   8 / 10
Stavo per dare 7 e mezzo ma da alcune riflessione che avete fatto mi avete convinto, questo film è fighissimo, quindi 8. Pensavo fosse una scopiazzatura di Carpenter invece non c'entra una mazza, però è ottimo. Le scene sono belle inquietanti, le atmosfere cupe altrettanto e

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Devo dire che il finale a sorpresa non mi è affatto dispiaciuto. Una bella sorpresa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  09/06/2008 00:58:23
   9 / 10
"E scese una voce dal tempio che disse ai sette angeli: Versate le ampolle della collera di Di0 sulla terra"

Emozionalmente darei 10. Pensandoci un minuto non posso per alcuni difettucci (spoiler). Ma sotto il punto di vista emotivo The Mist è un vero macigno. Un'ora e mezza di claustrofobica angoscia per poi sfociare in un beffardo e dolorosissimo finale che fa stringere il cuore e che rimarrà senza dubbio nella memoria.
Ah tanto per cambiare il film non è distribuito nelle nostre sale e qui si oltrepassa il clamoroso per sfociare nel vergognoso. Di fronte ad un prodotto del genere si sarebbe potuto puntare ad occhi socchiusi visti i precedenti del nostro amato Frank Darabont. Significa che i nostri cari distributori hanno ritenuto che un horror del regista di Il Miglio Verde, Le Ali della Libertà, The Majestic non valesse il lavoro associato alla distribuzione. Oh non credono nelle potenzialità di un prodotto mainstream così poco mainstream? (Scusate il gioco di parole). Perchè The Mist oltre ad angosciare e sconvolgere lo spettatore è un film profondo, critico. Darabont punta il dito sulla religione, fucina di superstizioni, di contraddizioni e paure. La critica è forte e dura ma soprattutto chiara, mai malcelata e velata. Religione rappresentata come alternativa alla ragione, ed in questo caso alla vita. Molte sequenze del film dimostrano ed evidenziano il pensiero di Darabont/King: non è Di0 a governare gli eventi ma bensì la casualità.
Il film è tratto dal racconto introduttivo della raccolta Scheletri di King. Darabont riadattando per il grande schermo (per la precisione piccolo schermo italico) un altra opera del grande scrittore dimostra così, se ce ne fosse stato bisogno, le sue grandi capacità. Ottima regia, e bellissime scene a cui va aggiunto il cast che fa il suo lavoro in modo buono.
Un film da recuperare se si riesce attendendo con ansia il prossimo film scartato dal nostro mercato che sarà senza dubbio un capolavoro.

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2 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2008 13.48.00
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phemt  @  05/06/2008 09:31:12
   7 / 10
E’ con un po’ di delusione che mi accingo a commentare The Mist film potenzialmente di livello mostruoso purtroppo in piccola parte rovinato da qualche difettuccio sparso qui e là…
Tratto da un racconto di King (che premetto di non aver letto quindi le critiche che faccio vanno al regista ma non so se alcune cose fossero così anche nello scritto originale) e adattato e diretto da Darabont (che con King aveva già avuto a che fare) The Mist è un originale ed innovativo monster movie che parte da un’idea di base a dir poco eccellente che se fosse stata sfruttata a dovere avrebbe dato vita ad un capolavoro (senza mezzi termini) del genere… L’assedio è una tematica vecchia come il mondo dall’indubbio fascino che ha portato alcuni registi di genere a dare il meglio di sé (Romero e Carpenter giusto per fare due nomi a caso dal mucchio) e Darabont può contare su un budget non certo povero, sulla computer grafica e sulle sue potenzialità… Da questo punto di vista stiamo lontani dalla perfezione perché ok insetti e ragni ma l’effetto sul movimento dei tentacoli è fatto abbastanza male, ma queste alla fine son quisquilie…
Si perché la tensione c’è, le idee pure e il film regge bene, intriga che è una bellezza, coinvolge a tutto tondo ed incolla lo spettatore al video… Purtroppo però non mancano alcuni difetti: prima di tutto una regia che a volte fa pensare più ad un prodotto destinato alla tv che al cinema, ma soprattutto il film pecca di alcune caratterizzazioni psicologiche troppo marcate e comportamenti insensati o al limite del ridicolo…
La scena del bacio nel ripostiglio non ha senso di esistere (ad un certo punto ho avuto paura nascesse anche una storia d’amore che nell’economia del film sarebbe stata totalmente inutile), il modo in cui si sprigiona l’incendio è degno di un film di Mr Bean e non mancano pause lunghissime davanti ai mostri o comportamenti poco logici…. E onestamente non capisco il perché di queste ingenuità…
Ma un problema ancor più grande sta in alcune caratterizzazioni e nello sviluppo di alcune tematiche… Perché far nascere subito apertamente un tale senso di ostilità e di malfiducia nelle persone intrappolate (mi riferisco al gruppo dell’avvocato di colore)? Non era meglio farlo nascere piano piano con il passare del tempo e avere così tre “fazioni” in lotta invece che due? La critica al genere umano avrebbe funzionato ugualmente se non di più…
Ma dove si vuole andare a parare con il personaggio della Garden? Di un fanatismo becero e fastidioso viene caratterizzata immediatamente per attirare le antipatie del pubblico (e la cosa è abbastanza lampante)… Ok la riflessione sull’integralismo e il fanatismo religioso e sul come una pazza che dice banalità e stupidaggini riesca a prendere mano all’interno di un gruppo in preda alla disperazione ma allora perché la si fa morire per mano dell’uomo e si indugia sul suo primo piano in mezzo al sangue in posizione da croce (con tanto di morte immediata e terribile di chi ci ha liberato dal fardello di sentire ancora i suoi deliri)? Ma Darabont ce la vuole far passare per un nuovo Messia o cos’altro? No perché su questo punto non ho le idee chiare non avendo letto il racconto di King… Nel film però non vedo una grande coerenza intorno a questo personaggio indubbiamente scomodo e sicuramente riuscito nella sua antipatia… Peccato che in un’ipotetica situazione reale sarebbe sparita dopo 15 minuti se tra la folla ci fossero state almeno il 10% di persone intelligenti…

Ci sarebbe poi un finale mostruosamente e clamorosamente beffardo che potrebbe esaltare come potrebbe far irritare ma purtroppo Darabont butta via quasi tutto con una colonna sonora che francamente non c’entra davvero una mazza (ma come gli è venuto in mente? Mah!)… Peccato perché (per quanto io preferisca sempre e comunque i finali aperti) l’idea era notevole e quanto di più anti-mainstream abbia mai visto in un film mainstream (certo che poteva aspettare un po’ di più per il “colpo” di scena invece del minuto scarso)…

Quindi film potenzialmente portentoso rovinato da qualche difettuccio poco grave (i comportamenti illogici), mediamente grave (la gestione del personaggio della Garden) o molto grave (la colonna sonora new age sul finale)… Davvero un grande peccato perché poteva essere il film horror del 2007, ma anche così si stramerita la sua visione da parte, anche, dei non appassionati al genere…

wuwazz  @  02/06/2008 01:31:10
   8 / 10
Bello, mi è piaciuto veramente tanto. Poi adoro questo genere di considerazioni sul genere umano: sarà cinico ma è vero. Io l'8 glielo do, ma porc@ putt@n@...

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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  30/05/2008 01:29:52
   9 / 10
questo film è dannatamente bello, è scandaloso che non sia distribuito in Italia. Frank Darabont è un regista e sceneggiatore ricco di talento, questa ne è l'ennesima dimostrazione. Uno dei film più interessanti e ben fatti del genere, fila via che è una bellezza. Personaggi delineati benissimo, attori bravissimi (su tutti la Harden), scene orrorifiche da urlo, finale agghiacciante. Non è il solito monster movie banale. Recuperatelo, ne vale veramente la pena

5 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2008 17.56.40
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  28/05/2008 00:26:37
   8½ / 10
Bell'horro, carico di tensione e brillante. I lati negativi non mancano (computer grafica, sceneggiatura traballante), ma il film tiene incollati allo schermo. Bellissimo il conflitto di fondo uomo vs uomo (irritante, in alcuni punti) e finale così cinico da far male!

Aztek  @  24/05/2008 18:53:51
   8 / 10
Bellissimo lavoro da parte di Darabont, film che ti mette addosso una tensione incredibile.
Consigliato.

lupin 3  @  22/05/2008 16:24:01
   5 / 10
Mi aspettavo di meglio...
Niente di speciale!

ide84  @  18/05/2008 23:19:05
   8½ / 10
Sostanzialmente il mio pensiero è in linea con gli altri commenti..quindi pure il voto, mi chiedo per quale motivo ci dobbiamo sorbire al cinema *******te del livello dei vanzina, oppure epic movie e compagnia bella..ma cavoli! Doppiate e distribuite questi film ! E invece no! Uno si deve fare in 4 per godersi un buon horror, consiglio grimm love, black sheep, the girl next door ( non il commedia )...ovviamente in lingua originale e basta si trovano... comunque questo è davvero un bel filmone horror. Visto di notte con le cuffie un paio di salti me li ha fatti fare, anche se un pò citofonati. Alcune note dolenti comunque ci sono.. a volte i mostri son fatti proprio bene, in altre scene son peggio del leone di jumanji!!! Quello era un pupazzone ma questi in computer grafica son anche peggio! E poi...vedi spoiler

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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  18/05/2008 11:02:58
   9 / 10
Allora, che la distribuzione italiana abbia rotto le palle da tempo, ormai è cosa assodata, quindi non mi in***** neanche più.
The Mist è un monster movie perfetto, teso avvincente, anche pauroso, che sfrutta molto bene la tipica situazione da assedio e riesce a non essere superficiale, ma a dare un certo approfondimento ai caratteri che agiscono sullo schermo, aiutato in questo dalle interpretazioni del cast, soprattutto da Marcia Gay Harden.
Questo per i primi tre quarti di film.
Dalla "gitarella in farmacia" in poi si trasforma in altro. E quello che era semplicemente un buon film, compie lo scatto che lo fa diventare quasi un capolavoro.
Uno dei finali più belli a cui abbia mai assistito, non consolatorio, beffardo, perfido, agghiacciante.
Da stare male per giorni.

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  12/05/2008 20:32:56
   8 / 10
Ancora una volta a Darabont va il merito di aver sfruttato a pieno le potenzialità di un racconto di King e di averne tratto un film davvero ottimo. The Mist è quanto di più promettente possa offire il mercato cinematografico horror degli ultimi anni (ovviamente ai distributori italiani non è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di distribuire il film pure da noi). Un gruppo di persone deve lottare per la sopravvivenza all'interno di un supermercato dopo che una nebbia aliena ha invaso il loro paese.. ma se il vero pericolo fosse all'interno dello stesso supermercato? Film intelligentissimo e mai banale, interpretato alla grande da tutto il cast dove spicca la bravissima e odiosa Marcia Gay Harden nel ruolo della fanatica religiosa, Mrs Carmody. Un film che affascina in più punti garzie anche alle ottime musiche, terrorizza e che lascia di stucco con una soluzione finale tra le più inaspettate (non a caso il finale di The Mist è stato inserito al primo posto tra i "most depressing movie endings ever"). Ed è forse il finale, per me troppo cinico, che non mi lascia la possibilità di alzare ulteriormente il voto. Se ne avete la possiblità, guardate questo film perchè chissà quanto tempo dovrà ancora passare prima di poterlo vedere nelle sale o in dvd.


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Macs  @  06/05/2008 22:45:38
   8 / 10
Davvero un bel lavoro questo di Darabont, che è vero si era già cimentato in King (con eccellenti risultati), ma mai con l'horror. Non mi succedeva da tempo di provare un autentico senso di angoscia. Recitato molto, ma molto bene da attori poco "navigati" - e in questo si sente la mano della regia. Il film non è privo di difetti (vedi SPOILER) ma ha davvero il potere di avvincere, terrorizzare, ma anche di far riflettere.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/05/2008 12:24:35
   7½ / 10
Mi accodo alla lunga serie di commenti positivi:The Mist è un horror riuscito,inquietante e dotato di uno dei finali più intensi,crudeli e visionari della storia del cinema.
La sceneggiatura (nata da un racconto di King) non è nulla di travolgente,il meccanismo narrativo è di quelli utilizzati un centinaio di volte e l'originalità latita per gran parte della pellicola,ma Darabont è un regista di spessore e pur usufruendo di un cast di semi-sconsciuti riesce a dirigere gli attori alla perfezione,creando un clima di paranoia crescente vero e propio motore della vicenda (vedi a tal proposito lo scontro tra religione e razionalità dei personaggi,costretti in uno spazio chiuso e divisi da decisioni spesso contrastanti).
L'unica cosa che davvero non mi ha convinto sono propio le creature:prive di fascino,ridicole e malamente gestite nelle sequenze degli attacchi;paradossalmente il film funziona molto di più nei vari scontri tra gli "abitanti del supermarket" con l'unica eccezione per quanto riguarda la straordinaria sequenza della farmacia....per il resto parliamo di un horror riuscito e inspiegabilmente snobbato dalla nostra distribuzione,con un finale che difficilmente vi lascierà indifferenti.

4 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2008 20.23.45
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gide  @  03/05/2008 23:44:16
   8½ / 10
questo è proprio il mio genere,veramente un bel horror.Spesso i film tratti dai romanzi di s.king sono una delusione ma questo merita davvero,appena esce in ita non perdetelo consigliatissimo

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/05/2008 22.47.33
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benzo24  @  02/05/2008 17:58:38
   7 / 10
Un bel film d'intrattenimento, impreziosito da un ottimo cast e con un finale veramente bello. L'unica cosa che non mi ha convinto è la regia, come al solito molto accademica.

Cliff72  @  01/05/2008 17:36:59
   9 / 10
Nonostante l'ho visto in lingua originale (in Italia non mi risulta sia uscito ed il perchè proprio non si capisce!!!), questo film mi ha coinvolto dall'inizio alla fine come da tempo non accadeva per film di questo genere (soprattutto dopo gli ultimi pietosi film horror usciti)!
E' pur vero che il film non brilla per originalità (anche se oggi è difficile in ambito horror inventarsi qualcosa di nuovo), tuttavia il regista è riuscito a creare un film avvincente, tenendo sempre alta la tensione pur senza esagerare nelle scene splatter! I dialoghi sono soddisfacenti come anche la prova del cast!
Preferisco non aggiungere altro ai precedenti validi commenti, ma concludo consigliando caldamente The mist agli amanti di un genere che si pone tra horror e fantascienza: sono convinto che non rimarrete delusi!

marfsime  @  29/04/2008 23:26:23
   8½ / 10
Ottimo film di Darabont che miscela abilmente fantascienza e horror creando una pellicola ricca di tensione e di spunti interessanti. Vengono usati diversi elementi già visti in altri film..c'è il classico "eroe" che guida il gruppo..una fanatica religiosa predicatrice ecc..il tutto viene abilmente miscelato ricavando anche note drammatiche all'interno della pellicola stessa che ha tra l'altro il gran merito di mantenere una tensione costante che va via via crescendo con l'arrivo della misteriosa nebbia..gli effetti speciali risultano essere a volte esagerati e troppo computerizzati ma questo non scalfisce la bellezza del film. Finale decisamente "cattivo" e drammatico..da vedere.

dagon  @  29/04/2008 14:12:18
   8 / 10
bello bello. Fino alla fine.

AMERICANFREE  @  24/04/2008 12:49:05
   10 / 10
Darabont dopo le ali della liberta' e' diventato il mio regista preferito questo film e' la conferma sublime atmosfere grande recitazione buoni effetti speciali nonostante il budget era basso e un finale straordinario! lo aspettavo da tempo dopo tanti film spazzatura.....e' un film che ci riconcilia all'horror! DA VEDERE sicuramente restera' uno dei piu' bei film horror degli ultimi anni!! che Dio ti benedica Frank!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  23/04/2008 19:43:48
   9 / 10
non posso davvero non ricollegarmi al discorso di click. negli ultimi anni sono uscite dozzine di horror mainstream da far abbandonare la sala a metà spettacolo fra conati di vomito. poi ne esce finalmente uno come si deve, di quelli che ti riconciliano col genere e che rispolverano l'autentica e originale funzione del film del terrore: quella della metafora, della valvola per far fuoriuscire le paure del reale, e che succede? assolutamente niente, ma nel vero senso del termine: il film esce in america nel novembre del 2007 e qui da noi ancora non se ne sa niente.
oltretutto è un film di frank darabont, non l'ultimo dei fessi, e tratto da un racconto di king. uno che (me l'hanno detto, ma non ne sono sicuro) ogni tanto un libro o due li riesce a vendere e quindi qualche spettatore potrebbe pure richiamarlo al cinema.
vabbè, lasciam perdere.
darabont mette in scena (molto fedelmente) un impietoso uomo-mangia-uomo dettato da pressioni esterne. un gruppo di persone è rinchiuso nel buio, assediato da una nebbia misteriosa e letale, e questo scopre la vera natura di marionette malvage e intimorite della maggior parte di essi, mentre solo un piccolo drappello cerca di rimanere ancorato alla civiltà e alla speranza della salvezza. il film offre veramente tutto quello che si possa necessitare: ottime interpretazioni, grandi momenti di tensione, buonissimi effetti speciali (e io non amo per niente la computer grafica di solito), una sceneggiatura mai lenta e perfettamente credibile nel dipingere le reazioni di queste persone in preda la panico ed una colonna sonora apocalittica e struggente allo stesso tempo.
e poi c'è il finale... totalmente diverso dal racconto, rappresenta uno dei più cinici e devastanti calci nelle palle che abbia visto on screen in vita mia. roba da farti scendere un brivido sulla spina dorsale per 10 minuti di fila e far alzare di un punto secco la mia valutazione.

10 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2008 13.41.17
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DarioArgento  @  23/04/2008 04:03:24
   9 / 10
stephen king - frank darabont un duo perfetto già dimostrato con il miglio verde e il spettacolare le ali della libertà.

ragno  @  23/04/2008 02:12:00
   8½ / 10
niente pubblicità per questo film...ma come!?? maa...be correte a guardarlo! l'atmosfera e quasi apocalittica dove il finale (forse e per questo che in italia non e stato pubblicizzato) e tra i piu crudi che io abbia mai visto. se vi son piaciuti i film alla silent hill o cloverfield questo fà per voi!....... bello.

Invia una mail all'autore del commento click  @  23/04/2008 01:37:40
   8 / 10
Bè bè.. come al solito la distribuzione italiana si perde i pezzi migliori per strada. The mist è un film sconvolgente. Non tanto per lo spunto iniziale(da un racconto di stephen king) che vede un gruppo di persone all'interno di un supermarket e minacciate da una misteriosa nebbia, ma per lo sviluppo della storia. Se da una parte infatti assisiamo ai soliti clichè del genere come le formazioni di fazioni estreme all'interno del gruppo, la fanatica religiosa, la consequenziale dipartita dei personaggi eccetera, dall'altra parte c'è un sovvertimento di tutte le regole filmiche. Darabont crea situazioni spiazzanti per lo spettatore che se non è aperto di mente difficilmente digerirà ( e infatti in America è stato un flop enorme). Questo determina coraggio estremo e una precisa scelta autoriale che tuttavia non manca di regalare momenti di tensione ( come la sequenza del retrobottega o quella della farmacia).

The mist non è solo un film horror, è qualcosa di più, è una riflessione psicologica sull'essere umano e sulla sua disperazione, è un film non privo di difetti, ma assolutamente da vedere se non altro per assistere a qualcosa di diverso in questo panorama cinematografico fatto di sequel e remake.

Elemento debole: gli effetto speciali. purtroppo sanno talmente tanto di computer grafica che ogni tanto sembra di vedere una sequenza animata di un videogame.


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7 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2008 18.25.24
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