frantic regia di Roman Polanski USA 1988
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frantic (1988)

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locandina del film FRANTIC

Titolo Originale: FRANTIC

RegiaRoman Polanski

InterpretiHarrison Ford, Betty Buckley, John Mahoney, Emmanuelle Seigner

Durata: h 1.59
NazionalitàUSA 1988
Generethriller
Al cinema nel Settembre 1988

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Frantic

Il medico Richard Walker e sua moglie si recano a Parigi per una conferenza scientifica. Mentre Richard è sotto la doccia, la moglie scompare misteriosamente.

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Voto Visitatori:   7,01 / 10 (89 voti)7,01Grafico
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Voti e commenti su Frantic, 89 opinioni inserite

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Buba Smith  @  15/09/2024 21:01:49
   5 / 10
Visto oggi risulta veramente un film lento e noioso, con scarso interesse.

DogDayAfternoon  @  08/09/2024 16:07:29
   6 / 10
Per essere un thriller devo dire che è un po' troppo soporifero, soprattutto tutta la parte iniziale non crea la tensione e il mistero che dovrebbe: oltretutto il fatto che la moglie risulti piuttosto antipatica non aiuta, di una persona che mi sta antipatica poco mi interessano le sue sorti.

Buona parte dei risvolti della vicenda sono poi abbastanza confusi, e verso la fine ci sono diverse situazioni troppo assurde. Non nego però di aver visto delle belle scene, forse la migliore è il ballo sulle note di "I've seen that face before" di Grace Jones, e l'interpretazione di Harrison Ford è meritevole.

Complessivamente lo valuterei un film girato bene ma che prende poco e che potrebbe deludere.

pak7  @  28/06/2022 11:38:38
   8 / 10
Uno splendido Polanski nell'affascinante Parigi.
Basterebbe questo per invogliare le persone a vederlo.
Splendido thriller.

CyberDave  @  20/11/2020 23:12:42
   7 / 10
Bel trhiller di Polanski che riesce a creare una storia interessante tutta da seguire, mai un momento morto, si procede sempre verso la soluzione del mistero.
Una bellissima Parigi fà da sfondo a questa storia di spionaggio che ci porta nell'incubo del dottore che non trova più la moglie e si ritroverà coinvolto in un affare internazionale.
Finale abbastanza scontato che però chiude bene la vicenda.

antoeboli  @  16/08/2020 11:58:06
   7½ / 10
Un thriller dal fascino occidentale diretto magnificamente da un Polanski in grande spolvero.Ambientato nella sua Parigi,anche se con un cast made in Usa,il maestro ci fa vivere un intricata vicenda della sparizione della moglie di un medico,riuscendo però a catturare lo spirito e le bellezze della capitale transalpina.
Ottima prova di Ford,che regge l intero film dove il mistero rimane in attesa fino agli ultimi minuti e finale piu' interessante di quel che ci si aspetta.

marcogiannelli  @  10/04/2020 15:13:09
   8 / 10
Polanski prende dallo spionaggio Hitchcockiano e gira un film stupendo che si prende i suoi tempi per raccontare una storia semplice che si scopre pian piano.
Parigi fa da sfondo ad una vicenda di fraintendimenti in cui un dottore, interpretato da un Harrison Ford al top del suo picco di celebrità, giunge per una conferenza insieme alla propria moglie. In un contesto apparentemente normale, succede che la moglie sparisce.
E' bravissimo Polanski a farci entrare insieme al protagonista nella storia, con una prima fase successiva alla sparizione in cui le indagini sono rilassate, Richard è spaesato e cerca conforto nelle istituzioni.
E' proprio però alle istituzioni e alla macchina burocratica che Polanski rivolgerà le maggiori critiche, mostrando una inadeguatezza anche ai più alti vertici.
La regia è molto raffinata, anche se abbastanza derivativa del cineasta inglese. Non è necessariamente un problema ovviamente. Però anche il tema del trovarsi in mezzo ad un intrigo internazionale per puro caso, qualcosa più grande si quanto ci si aspetti, è, anche questo, tema caro a sir Alfred.
Nel suo percorso il dottore incontrerà Michelle, una femme fatale intrepretata da Emmanuelle Seigner degna dei film bondiani, in cui lo spettatore si perde e di cui a momenti ci si innamora perdendo quasi il fine ultimo della missione.
La tensione in molti punti della vicenda è palpabile, soprattutto a causa della solitudine di un protagonista abbandonato alle banlieu per provare a farsi giustizia da solo.
L'accompagnamento di Morricone, ma soprattutto di "I've Seen That Face Before" di Grace Jones fa da contorno ad una vicenda che Polanski pensa che possa succedere a chiunque.
Sono di più le inquadrature fisse e il non sapere a dare questa sensazione di angoscia che pervade la scena.
Non abbiamo bisogno necessariamente di azione adrenalinica, ma solo di una grande scrittura.

VincVega  @  31/07/2018 10:55:38
   7 / 10
Thriller del maestro Polanski, dove un Harrison Ford in grande forma, ricerca la moglie scomparsa in una Parigi ostile e pericolosa (curiosamente è la città natale del regista). Coinvolgente ma non originalissimo, ha dalla sua un'ambientazione azzeccata e un grande ritmo.

Max_74  @  15/07/2018 10:24:30
   8 / 10
Dodicesimo lungometraggio di Polanski e forse quello ritenuto minore e più 'commerciale'. In realtà, se pur non toccando i picchi e l'estro del periodo Sessanta-Settanta, siamo di fronte ad un gradevole e trascinante thriller che tiene alto l'interesse fino ai titoli di coda. Qualche ingenuità di sceneggiatura (SPOILER 1 ) ma quello che conta sono i dettagli, l'atmosfera, la tensione narrativa con qualche punta di ironia nei quali il regista è maestro, soprattutto nel confronto tra la compagna di disavventure (Seigner) e la moglie di Ford (SPOILER 2)
Harrison Ford in gran spolvero, reduce dalla doppia esperienza con Peter Weir, nel periodo in cui abbandonò per un attimo le vesti dell'aitante Indian Jones proponendo un personaggio indifeso e insicuro in un ambiente straniero ed ostile, in modo del tutto simile al protagonista (interpretato da Polanski stesso) de 'L'inquilino del terzo piano'. Emanuelle Seigner, invece, è alla sua prima esperienza con il regista, suo futuro marito.
Buone e azzeccate le musiche di Morricone e 'Strange' cantata da Grace Jones.
Una piccola perla che si riguarda sempre volentieri.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Thorondir  @  19/05/2018 12:26:57
   7 / 10
Buon thriller/mystery di spionaggio con un Polanski che poggia molto sulla regia data una sceneggiatura un po' raffazzonata qua e là e che tende a non far decollare il film. Gli attori sopperiscono e appunto la grande regia di un regista sempre geniale come Polanski.

Invia una mail all'autore del commento ciaco63  @  31/05/2017 05:54:23
   5½ / 10
Non ho visto molti film realizzati da Polanski, ma questo di sicuro non sarà il suo migliore. Dopo questo film, mi è capitato di rivedere "L'uomo che sapeva troppo" (1956) di A. Hitchcock e il film di Polanski, al confronto, ne esce maluccio.

Goldust  @  30/05/2017 16:05:37
   5 / 10
Oltre ad alcune situazioni alla Hitchcock, alla buona volontà degli attori protagonisti e ad un inizio promettente - dove Polanski ben dipinge lo straniamento di un uomo che senza moglie si sente perso in una città straniera ed inospitale - l'ho trovato un thriller sopravvalutato, scarico per buona parte del tempo di tensione narrativa e spesso confuso nel mettere le carte in tavola. Qua e là c'è qualche buon passaggio, stemperato anche da dosi di humour che non ti aspetteresti, ma poi nel finale torna ad essere deludente. A livello contenutistico, forse uno dei peggiori del regista. Non lo consiglio.

ferzbox  @  21/01/2017 14:59:20
   6½ / 10
Sinceramente da Roman Polanski mi aspettavo un thriller molto più articolato e ricco di risvolti; cosa che purtroppo non è avvenuta a causa di una sceneggiatura veramente banale(se non per il rapimento della moglie inizialmente intrigante).
Il film non è altro che un susseguirsi di porte sbattute in faccia al povero medico interpretato da Harrison Ford, che non trova aiuto di alcun tipo ne dalle autorità francesi, ne tantomeno dall'ambasciata americana, facendo risultare i dialoghi al limite del ridicolo.
Non parliamo poi dell'entrata in scena del personaggio interpretato da Emanuelle Seigner, buttato li giusto per creare un minimo di corposità(forzata) ad una sceneggiatura che altro non è che il solito scambio tra vittima e rapitori.
Il finale poi non aiuta affatto, anzi continua a far risultare la pellicola alquanto scontata e prevedibile, oltre che nettamente inferiore ad una miriade di produzioni simili; poi se penso a "Rosemary Baby" o "La morte e la fanciulla" stiamo proprio su livelli decisamente più bassi; qui manco si sente la mano di Polanski, se non per la scelta della fotografia e di tanto in tanto qualche inquadratura.....ma per il resto veramente niente di che.....
...consigliato?
.... Ni.....

DarkRareMirko  @  12/08/2015 17:16:29
   6½ / 10
Mi ha deluso sinceramente, e la mano di Polanski si sente poco o nulla.

Discreti attori (c'è pure Yorgo Voyagis, l'attore che faceva il compagno della Muti ne I nuovi mostri), atmosfera ok ma la trama è banale ed il ritmo, strascicato, non aiutano una regia piatta ed uno svolgimento lento.

Credo si voglia fare il verso ad Hitchcock ma ho l'impressione che l'obiettivo sia stato comunque non centrato.

Pare quasi un film tv; non dico che sia faticoso arrivare alla fine ma qua e là la noia fa comunque capolino.

Discrete musiche di Morricone; in definitiva un film medio e molto sopravvalutato. Polanski lo ricordo per altro.

Charlie Firpo  @  19/01/2015 09:43:29
   7½ / 10
Un buon Thriller girato dal bravo Polanski ed ambientato nella Parigi degli anni 80, guardandolo ora risente in parte dell' invecchiamento della pellicola che viggia verso i 30 anni, ma purtuttavia è godibile, la storia intriga e invoglia lo spettatore a seguire i risvolti senza annoiarsi grazie alla curiosità di sapere come va a finire.

Brava la Seigner.

william sczrbia  @  09/01/2015 23:28:06
   8 / 10
horror83  @  18/12/2014 18:28:00
   7 / 10
Un buon film, con un bello e bravo Harrison Ford

hghgg  @  18/11/2014 16:46:17
   7 / 10
Una sorta di "Intrigo Internazionale" in versione polanskiana ma non altrettanto riuscito, più drammatico, decisamente meno ironico e molto più banale e forzato ma con all'interno cose interessanti (più che altro un interessante, per noi e per Polanski, debutto davanti alla macchina da presa). "Frantic" fa parte del "periodo di mezzo" di Polanski quello in assoluto meno conosciuto, che presenta alcuni gioielli di assoluto valore ("La morte e la fanciulla" su tutti) e alcuni flop davvero mediocri ("Pirati" in primis); questo si pone un po' a metà sia per tempistica che per risultato, secondo film di Polanski (il primo fu appunto "Pirati" nel 1986) a seguito del suo ritorno al cinema dopo 7 anni di inattività; fu "Tess" (ottimo film in costume per altro) nel 1979 a chiudere la seconda parte della carriera di Polanski (iniziata con "Macbeth"), quella segnata dalla "presenza" costante della memoria di Sharon Tate che in un modo o nell'altro ha accompagnato molti dei film del polacco, "Tess" compreso. "Frantic" fa parte della nuova fase della carriera di Polanski, dove finalmente la presenza della Tate si fa meno forte (ma non la voglia di Polanski di esorcizzare il passato, dopo ci arriverò) e pian piano scompare. La presenza in "Frantic" della 22enne e debuttante Emmanuelle Seigner ad oggi risulta quasi simbolica in fondo, visto che l'anno dopo lei e Polanski si sposeranno (un matrimonio un tantino più fortunato stavolta, visto che va ancora avanti, per fortuna della Seigner) e più di ogni altra cosa l'esordio della splendida francese in questo film quasi simboleggia un vero e proprio nuovo inizio per il genietto franco-polacco, nuova carriera e nuova vita (sentendomi poetico oggi ho volutamente omesso il fatto che nel frattempo Polanski non è che fosse stato esente da relazioni varie, sia sacrosante sia... meno, ehm...). Tornando alla Seigner... Ma 'sto maledetto nanetto malefico di Polanski come fa ? Certo che ne ha di buon gusto, bisogna ammetterlo. Togliendo il sottotesto personale di Polanski comunque ci troviamo di fronte ad un film, come detto, non particolarmente riuscito, valorizzato da alcune cose ma decisamente penalizzato da molte altre.

Certamente questo personale "omaggio" di Polanski allo stile thriller di Hitchcock e in generale al thriller americano non è tra i suoi lavori più belli, soprattutto a livello di scrittura, con una sceneggiatura poco appassionante e convincente nello sviluppo narrativo e negli intrecci e una sceneggiatura solida è la principale condizione per dirigere un gran film di questo genere, se manca quella o se comunque tentenna come in questo caso allora è ovvio che qualcosa nel risultato finale verrà a mancare.

Non c'è nemmeno un protagonista adatto a tappare i buchi perché diciamolo pure Harrison Ford non è certo l'attore del secolo e alla fine si limita a seguire gli alti e bassi della sceneggiatura con la sua espressione unica e imbambolata senza mai regalare qualcosa di suo e limitandosi ad una specie di compitino, ne troppo male ne troppo bene. Ford è uno che va bene quando tutto intorno a lui è perfetto ("Blade Runner") o in commedie avventurose, ironiche e leggere (sappiamo tutti a quali due saghe mi riferisco) ma in film del genere è sempre abbastanza scialbo. "Frantic" è un film non scritto e diretto particolarmente bene che avrebbe necessitato di un attore protagonista tanto abile da dare quel qualcosa in più.

Quel qualcosa in più invece riesce a darlo proprio la nuova coppa Polanski/Seigner, il primo alla regia, la seconda con la prima memorabile interpretazione della sua carriera. Nel primo caso il tocco "europeo" di Polanski riesce a farsi comunque sentire, unendo vaghe atmosfere da cosiddetto "polar" e comunque da thriller-poliziesco extra-americano al contesto appunto americano e/o hitchcockiano del film e regalando con un mestiere proprio dei grandi nei loro momenti meno brillanti alcune scene interessanti e abbastanza coinvolgenti, d'altronde ne classe, ne tecnica sono acqua, per un regista; la regia di Polanski riesce a mantenere il livello d'attenzione discretamente alto e non fa particolarmente annoiare; nel secondo caso, quello della Seigner, troviamo un'attrice al suo debutto che davvero riesce a prendersi la scena, mostrando talento, credibilità e una grande abilità nello sfruttare il suo corpo e la sua (pazzesca) bellezza, facendola divenire un tutt'uno con la sua interpretazione. Davvero brava, nonostante fosse chiusa in un personaggio che poteva e doveva venire meglio approfondito e che lascia alla fine una sensazione di "troppo abbozzato". Certo nella sua bella prova la Seigner è stata aiutata dalla regia e dalla direzione del futuro marito, in assoluto l'unico che abbia davvero saputo far fruttare il suo talento; la carriera della Seigner è infatti indissolubilmente legata a quella di Polanski: se nel resto della sua carriera la Seigner è sempre stata abbastanza "nulla", tutte quelle volte in cui è stata diretta dal marito ha saputo tirar fuori performance notevoli se non assolutamente splendide; insomma una vera e propria creatura forgiata da Roman Polanski. Questo è ovviamente il primo dei quattro film in cui la Seigner ha recitato diretta dal marito ed escludendo il flop totale de "La nona porta" (in cui lei ha ben poche colpe) negli altri tre titoli, "Frantic" compreso, ha sempre fatto vedere grandi cose, migliorando ogni volta di più (la sua interpretazione nel recente "Venere in pelliccia" è da incorniciare e di sicuro è la migliore della sua carriera) e soprattutto riuscendo sempre a dare al film del consorte quel "qualcosa in più" appunto, fondendo insieme talento e bellezza, bravura e presenza scenica, carisma interpretativo e sex-appeal; ogni film di Polanski in cui c'è lei si prende almeno un mezzo punto in più grazie alla sua presenza e alla sua interpretazione e "Frantic" che è il primo della coppia non fa eccezione.

Curioso come Polanski abbia, forse inconsciamente, attuato un vero e proprio passaggio di consegne tra le due consorti, visto che in questo film la Seigner alla fine


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ed è proprio per questo che parlavo di un'inconscia voglia di esorcizzare il passato, elemento che tornerà in maniera anche più forte nel successivo "Luna di fiele" sempre con la stupenda Emmanuelle grande protagonista.

Particolari a parte, dispiace invece che la sceneggiatura risulti spesso così forzata, banale, priva di mordente soprattutto nella parte finale che dovrebbe essere quella più serrata e invece risulta moscia e ancor peggio banalissima nella soluzione dell'intreccio e della vicenda tutta. Decisamente un lavoro fiacco per la coppia Polanski/Brach che insieme hanno realizzato capolavori di scrittura deviata, inquietante, sperimentale ma solida quali "Repulsion" "Rosemary's Baby" e "L'inquilino del terzo piano".

Un prodotto comunque discreto, valorizzato dal mestiere di Polanski alla regia e dalla sua nuova bellissima musa.

Immancabile e ovvia l'ambientazione parigina, d'altronde parlare di Polanski e Parigi è un po' come parlare di Martin Scorsese e New York o Michael Mann e Los Angeles.

Potenzialmente buono e complessivamente non più che discreto. In fondo però possiamo considerare "Frantic" già come un miglioramento visto che dopo la lunga pausa post-"Tess" la nuova fase della carriera del regista era iniziata con il mediocre "Pirati". Polanski risalirà definitivamente la china nella prima metà degli anni '90 per poi dirigere all'inizio degli anni '00 uno dei suoi più grandi e personali capolavori, confermandosi regista di primissima fascia in fatto di talento.

Woodman  @  06/08/2014 16:25:17
   7½ / 10
Godibilissimo thriller polanskiano, molto legato ai codici del thriller americano, ma con strizzatine al polar, in certi momenti, una sorta di respiro europeo.
Sì perchè Polanski, che a me piace il giusto, e fra i "grandi" viventi è uno di quelli che meno apprezzo, un pizzico di madrepatria ce la inietta sempre.

Darle della stupenda sarebbe eufemistico, dato che la Seigner non pare nemmeno di questo mondo, mentre Ford, sebbene imbambolato come sempre, se la cava egregiamente, è pure simpaticissimo.

La storia non è affatto nuova ed è anche poco interessante, ma l'indubbia grinta e precisione della regia coinvolgono ed incalzano a dovere, sebbene lascino alla fine l'amaro in bocca visti gli sviluppi conclusivi alquanto convenzionali.
Pessime alcune caratterizzazioni, trascurabili comunque dinanzi al divertente accoppiamento.
Sapiente mistura di suspence glaciale e buffoneria, da sottolineare a tal proposito l'emblematico punto dell'arrivo dei poliziotti nella camera d'albergo con tanto di Seigner e croissant, nonchè il momento dell'intrusione nel letto.
Il risultato è una miniodissea dai toni crepuscolari e rosei.

L'apparato tecnico è comunque ottimo, dalla fotografia al montaggio, più che altro funzionale al consueto, statico, ovattato modo di fare del regista, che si vorrebbe tenebroso e rarefatto, ma che io il più delle volte trovo irritante.

Da gustare fino in fondo, ad ogni modo, purchè le pretese non siano troppo alte. Consigliabile per intrattenersi e riempirsi la pancia.

GianniArshavin  @  21/04/2014 20:43:39
   6 / 10
Frantic è un thriller ole - style dai tanti richiami al cinema di Hitchcock diretto da Roman Polanski nel 1988.
Il film parte molto bene e il mistero intorno alla scomparsa della moglie del protagonista (un buon Harrison Ford) attira non poco. Purtroppo dalla mezz'ora in poi la pellicola perderà mordente , fra situazioni alquanto banali , una tensione latitante e una serie di lungaggini che appesantiscono la narrazione.
Fortunatamente il regista inserisce qua e la buone sequenze che risollevano la storia evitandole la trappola della noia e complessivamente l'intreccio , per quanto telefonato , spinge lo spettatore alla visione fino alla fine.
Bene invece la caratterizzazione dello smarrimento del protagonista , straniero in terra straniera, e la performance di Emanuelle Seigner , nonostante il suo personaggio non sia costruito benissimo.
Ricapitolando Frantic è un thriller discreto , lontano dai migliori lavori del genere e dai capolavori del regista polacco ma che tuttavia si lascia guardare senza eccessivi patemi.

deliver  @  21/10/2012 13:19:38
   5½ / 10
Non il migliore di Polanski, almeno comparandolo col resto della sua filmografia.
Non so, il film si perde tra un certo manierismo affine al genere ma senza alcun colpo di scena nel finale. La storia procede in modo prevedibile, senza offrire emozione di sorta almeno non come avveniene in altri film di Roman...

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  23/06/2012 10:53:06
   7 / 10
Ormai possiamo dire che è un classico.
Molto bello, anche se per i miei gusti si dilunga troppo in questa estenuante ricerca fino alla svolta che arriva solo verso la fine.

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  24/04/2012 21:01:48
   7½ / 10
Thriller di singolare bellezza e originalità.
Ottima la direzione da parte del maestro Roman Polanski, il quale riesce a dare un tocco ancora più particolare al film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  16/10/2011 22:43:58
   6½ / 10
A mio parere non il migliore del maestro Polanski.
Buon ritmo ma una vicenda che non mi ha appassionato eccessivamente e non molto originale. La grigia Parigi metropolitana è un valore aggiunto, Ford un po' meno.

JOKER1926  @  03/10/2011 17:24:58
   6½ / 10
"Frantic" è un film che nasce in un ambito tecnico importante, ad "autografare" la pellicola americana c'è la regia imponente di Polanski e la firma di Ford come attore nella parte del protagonista cardine di "Frantic".
La trama del film ovviamente, sin dall'inizio, lascia presagire una discesa nel mistero, ed infatti è cosi, "Frantic" è un thriller che riserva impennate nell'investigazione e nell'azione.

Da una regia come quella di Polanski forse era lecito aspettarsi qualcosina in più, perché effettivamente "Frantic" e meno geniale di quello che si pensa, grande vanto però per il film di Polanski è che ha prestato parecchi spunti al film nato ultimamente, ovvero "Senza identità" con Neeson. in realtà, questo ultimo film del 2011 risulta migliore.
Ritornando al discorso che avvolge "Frantic" c'è da dire che il prodotto del 1988 merita visione e apprezzamenti anche se la sceneggiatura mostra qualche incongruenza abbastanza evidente, alle volte il film cincischia risultando quasi un po' confuso, sensazione però abbastanza temporanea. Il finale invece è drammatico ma senza particolare enfasi, manca in fondo un po' di originalità, il famigerato colpo di classe che non arriva mai…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/08/2011 13:14:20
   5½ / 10
Un thriller con uno degli intrecci più scadenti e banali mai concepiti, che se fosse stato diretto ed interpretato da due pinco pallino qualunque non si sarebbe filato nessuno. D'altronde dal regista Polanski non ci si poteva aspettare diversamente: ottime premesse, buon inizio, sviluppo fiacco (e qui questa caratteristica è ancora più accentuata del normale). L'inizio è, come detto da molti, stracarico di tensione (la scomparsa improvvisa della moglie); ma poi, man mano che la storia prosegue, il gioco mostra tutti i suoi limiti, con situazioni ridicole (mancanti della suspence creatasi all'inizio), e personaggi che agiscono nei modi più stupidi ed illogici possibili (se ne potrebbero elencare un'infinità, da Ford che si infila la droga su per il naso all'estenuante ed inutile avanti e indietro di lui e della ragazza tra casa e albergo... e mi fermo qui). Fino ad arrivare ad un finale che definire mediocre sarebbe solo un pallido eufemismo.
Che altro dire. Le interpretazioni di Ford (comunque simpatico) e Seigner sono buone (anche se, come detto, la caratterizzazione dei personaggi lascia davvero a desiderare: il primo appare disperato fin là e agisce spesso in maniera stupida ed irritante, mentre la seconda è di un'ambiguità disarmante, in quanto passa dal difendere Ford a dargli totalmente contro senza nessun motivo apparente), le musiche di Morricone così e così, la regia di Polanski semplice e lineare, e i francesi le solite macchiette (non ho poi ben capito dove sarebbe l'ostilità del paese riscontrata da molti... a me è sembrato che il protagonista non trovasse mai difficoltà nel muoversi e che tutti i personaggi che incontrava cooperassero senza tante storie).
Di positivo c'è che, nonostante tutto, il film non annoia e si lascia seguire con facilità. Per il resto, non credo proprio sia niente di così eclatante, anzi. I grandi thriller sono ben altri. Provate a guardare "Breakdown" con Kurt Russell di una decina di anni dopo... quello sì che è un marito disperato sul serio!

Ampiamente sopravvalutato.

10 risposte al commento
Ultima risposta 24/08/2011 20.09.17
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guidox  @  20/07/2011 00:45:36
   7 / 10
come già espresso da chi mi ha preceduto, una gran prima parte a cui fa da contraltare tutto il resto, che spegne pian piano l'iniziale entusiasmo.
si, perchè nelle prime battute il mistero ti prende, la storia è promettente e la ricerca della moglie è pressochè perfetta nel suo fascino.
purtroppo come si inizia a capirci qualcosa, si scade parecchio nella banalità e il film praticamente si addormenta.
comunque in fin dei conti un film che offre ottimi spunti e che si fa ricordare anche per le scene che aprono e chiudono il film, con una bellissima musica struggente in sottofondo.

bigfoot  @  19/06/2011 15:22:22
   6 / 10
Buona la prima parte che crea l'atmosfera giusta per un thriller, insufficiente la seconda che ho trovato parzialmente noiosa e poco affascinante. Il finale non è un granchè.
Vedibile, ma senza grandi pretese.

sweetyy  @  05/05/2011 04:36:56
   6 / 10
Ovviamente non tra i migliori film di Polanski comunque sia Frantic è un apprezzabile thriller. Buona l'interpretazione di Harrison Ford.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  12/03/2011 18:22:34
   7 / 10
Si tratta di un altro buon film di genere, egregiamente diretto da Polanski. Gli ingredienti del thriller ci sono tutti (suspence, avventura, mistero, il reale/banale che all'improvviso diventa speciale e unico), dosati nella giusta maniera. Il film idealmente più vicino a "Frantic" è "L'uomo che sapeva troppo" di Hitchcock. In entrambi ci troviamo di fronte ad un americano medio, comune, senza particolari risorse, rispettabile, attaccato al valore fondante della famiglia, che si trova suo malgrado invischiato in un gioco molto più grosso di lui e che coinvolge direttamente ciò che gli sta più caro. Entrambe le storie si svolgono in un ambiente estraneo, straniero, incomprensibile e quasi ostile.
Il problema di questo film è il fatto che è fin troppo aderente agli stilemi del genere e finisce per ritrarre caratteri e situazioni quasi stereotipati, tanto che a volte si ha il sospetto che Polaski li volesse usare volutamente per fare satira. Il protagonista infatti è fin troppo ingessato e convenzionale, nonché affetto dall'antipatica abitudine americana di ritenersi importantissimo. In molte circostanze fa la figura dell'ingenuo e del pirla (la scena della "signora bianca"). Porta con sé poi l'altra caratteristica americana di disinteressarsi dell'universalità e della politica e di badare esclusivamente al proprio privato (che scoppi la bomba atomica, nel frattempo mi riprendo la moglie). Anche gli altri caratteri francesi sono piuttosto tipizzati, ma in questo caso si tratta di personaggi minori e ci può stare la semplificazione. Pure in questo caso Polanski non risparmia le frecciate alla burocrazia e all'indolenza tipicamente francesi, nonché al modo di vivere più spigliato e anticonvenzionale. La polizia è quasi satireggiata nel suo essere secondaria, comica e pressocché ininfluente.
Il personaggio di Michelle (la giovane e bella francesina) è ridotto all'essenziale e rimane poco comprensibile (oscilla fra dolcezza, altruismo e l'attaccamento a volte fuori luogo per "la propria parte"). La si vuole rendere simpatica (e valevole dell'affetto e dell'amore del nobile protagonista) e "imperfetta" allo stesso tempo, ma la cosa appare un po' forzata.
Decisamente sbagliata la scelta di Harrison Ford per la parte del protagonista. Si rimane un po' basiti nel vedere un uomo bello e forte (sono diverse le scene in cui viene "mostrato"), eternamente legato alla figura atletica e vitale di Indiana Jones, rivelarsi imbranato e perdente nelle lotte. Un personaggio alla James Stewart sarebbe stato più adatto.
Insomma si tratta di un prodotto quasi datato nel suo restare fin troppo fedele a vecchi schemi che ormai hanno fatto il loro tempo. Rimane in ogni caso un film più che dignitoso e tecnicamente di qualità, adatto ad una serata senza tante pretese.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  21/02/2011 18:42:53
   7 / 10
Un grande inizio e uno sviluppo in calando fino al finale piuttosto deludente. Rimane comunque un buon thriller ma bisogna ridurre le aspettative derivanti dal nome del regista altrimenti si rischia una parziale delusione.

arpia  @  16/01/2011 07:39:37
   10 / 10
Un film capace di colpire gli spettatori i quali potranno vedere e rivedere molte cose diverse. Dunque dalle molte letture possibili. Personalmente e quindi soggettivamente ho riconosciuto l'ambientazione parigina da corte dei miracoli e, soprattutto, un sapore diabolico quale rinvenibile solo nella raffigurazione del princpes huius mundi nella mitica pala d'altare di Matthias Pacher nella chiesa di San Volfango a Vienna. Negata l'essenza superiore del Bene come del Male è il divaolo che va quindi di moda. Un diavolo che regge il messale della santa messa. Rapporto di coppia, rotta sino alla sua ricostituzione sul sacrificio di qualcun altro, come duale è l'essenza del diabolico. Ciò simboleggiando una idea di raggiungere lo stato divino solo attraverso atti di coraggio che vadano a sconfiggere l'elemento bestiale il quale però è tirato dentro di noi. Nel film il cui finale è drammatico malgrado le apparenze, poichè la coppia si ricostituisce in unicum con lo svuotamento di ben due cassonetti immondizie, proprio il finale rappresenta in termini sin poetici l'evento cosmico diabolico (cosmogologico) riflesso e dunque discendente e solo discendente in continuo fluire, nei singoli eventi personali e nella storia che continua secolo dopo secolo.

gemellino86  @  26/11/2010 17:43:24
   6½ / 10
Buon film di Polanski. Non mi ha particolarmente entusiasmato ma la storia mi è piaciuta. Ford funziona meglio in Indiana Jones.

ValeGo  @  22/11/2010 00:02:14
   7 / 10
Il film scorre bene e coinvolge..meriterebbe un sette ma il finale mi lascia dubbiosa e non mi è piaciuto

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7219415  @  21/11/2010 19:52:50
   7 / 10
Non male...mi ha un po' deluso la fine...

Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  @  26/10/2010 10:40:31
   8 / 10
Dopo aver visto i cosiddetti film "maggiori" di un regista, quel che resta è spesso deludente e indegno del genio di un artista.
Con Polanski questo non mi è(ancora)successo.
Dopo aver visionato le sue pluridecorate pellicole, "Chinatown", "The Tenant","Repulsion", "Il Pianista", "Rosemary's Baby", i meno amati(ma altrettanto validi)"Il coltello nell'acqua" e "Cul-de-sac", non mi restava che visionare i film minori del regista.
Dopo essermi cimentato nella visione di alcuni cortometraggi, che già lasciavano ben intravedere il talento di questo grande regista("Il grasso e il magro" e "Due uomini e un armadio" su tutti), mi sono dedicato a film come "Per favore... non mordermi sul collo", splendida commedia a metà strada tra fiaba gotica, film horror e rivistazione del genere horror stesso, e, per l'appunto, a questo film, "Frantic".
A partire dai titoli di testa, animati dall'inconfondibile stile musicale di E. Morricone, il film ha rivelato la sua validità.
Harrison Ford è lo sventurato protagonista del film, che potrebbe essere a suo agio anche in uno dei migliori film di Hitchcock(sembra quasi una comparsa di uno dei fortunati film del maestro, di cui "Intrigo Internazionale" o "Il club dei 39" potrebbero essere l'esempio più calzante).
Il paragone con Hitchcock non è frutto di mania personale o di amore incondizionato nei confronti del Polanski regista, ma vuole anzitutto essere un accostamento tematico e stilistico al tempo stesso.
Il protagonista del film è un affermato medico di S. Francisco in vacanza a Parigi con sua moglie, in occasione del loro ventennio di matrimonio, che si ritrova suo malgrado coinvolto in un intrigo(internazionale, per l'appunto)che gli porterà via la moglie in circostanze alquanto misteriose, che lui scoprirà essere stata rapita da terroristi alla ricerca di un oggetto smarrito(la cui utilità soltanto verso la fine del film verrà scoperta), a causa di un imprevisto scambio di valigie.
Harrison Ford interpreterà un uomo solo, costretto a proseguire le indagini autonomamente, denunciando l'inettitudine della polizia parigina, incapace di prendere sul serio il suo caso, interessata soltanto al lato burocratico della faccenda.
Investigando incontrerà una bellissima ragazza, Michelle, (Emmanuelle Seigner, moglie di Polanski)che lo aiuterà nelle indagini inizialmente per il proprio tornaconto(a lei era stato affidato il compito di consegna della valigia contenente il misterioso oggetto, di cui ignorava anch'essa la consistenza), poi finirà con l'innamorarsene, anche se non verrà mai detto esplicitamente.
Il dottore, personaggio hitchcockiano per eccellenza, sarà dunque costretto a scontrarsi con una realtà a lui ostile ed estranea, essendo tra l'altro a completo digiuno di francese, ma determinato a ritrovare sua moglie e a venire a capo di tutta questa faccenda.
Rintracciati i rapitori con l'aiuto della ragazza si tratterà allora di programmare lo scambio, dopo essere venuto a sapere che l'ordigno in questione altro non era che un pericolosissimo ed avanzatissimo marchingegno per detonare a distanza testate nucleari.
Alcune scene sono a dir poco meravigliose, come quella del ballo nel club dei rapitori, in cui Ford e Seigner sono "impegnati" ad attirare attenzione su di loro per essere rintracciati mentre danzano un tango sulle note della bellissima "I've seen that face before" di G. Jones.
Questa bellissima canzone l'ascolteremo in varie occasioni(la sentiamo anche quando il medico parla a telefono con i suoi figli, "assicurando" che tutto stava andando a meraviglia)ed è in qualche modo anche una sorta di "contaminazione generazionale".
Se la tensione è altissima durante tutto il film, in alcune sequenze, come quella del tetto o quella semi-ironica(parliamo sempre dell'ironia grottesca di Polanski, eh!)del confronto " a nudo" con i gangster in casa della bellissima Michelle.
Anche la circostanza della sparizione della moglie del medico è a dir poco grottesca, quasi una sorta di ironico omaggio a "Psyco".
Di nuovo vi è poi il tema polanskiano degli oggetti misteriosi, delle topiche dell'ignoto. Il mai-visto Katelbach di Cul-De-Sac(motore immobile dell'azione, quasi il Dio senza volto del film), gli "armadi protagonisti" del già citato cortometraggio, celanti misteri in "Rosemary's Baby", in "The Tenant" e in "Repulsion", il coltello ne "Il coltello nell'acqua", e così via...
Stavolta è un ordigno dalle capacità smisurate, in grado di destabilizzare gli equilibri di forze addirittura delle superpotenze internazionali.
Polanski mostra un uomo che ama con tutto se stesso la propria moglie e farebbe tutto per riportarla indietro(che si tratti di una sorta di manifestazione della sua volontà di riportare indietro Sharon Tate, che fu brutalmente assassinata in sua assenza?)e che non cede alle tentazioni della bellissima Michelle, che anche sembra rispettare pienamente i suoi sentimenti. La moglie poi, diciamolo, volutamente non è una grande bellezza, al contrario di Michelle, che anch'essa sembra uscita da un film di Hitchcock.
Ma al contrario di Hitchcock, in Polanski non vi è eroismo, né i personaggi sono già completi, ma si tratta di persone deboli ed in preda ai propri fantasmi e il dottore dovrà imparare rapidamente a cavarsela(in effetti all'inizio del film non sembra avere quella forza "emotiva" dei personaggi di alcuni film di Hitchcock, più tutti d'un pezzo).
Le situazioni grottesche poi non mancano, come il taxi costretto a fermarsi in seguito alla bucatura di una ruota, il medico che, scherzando con la moglie, mangia letteralmente un foglio di carta, oppure la già citata scena del confronto con i gangster.
Vi è poi il finale che è un chiaro riferimento a quello di Chinatown(attenzione al doppio spoiler, allora!).


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Lei e la moglie del medico indossano lo stesso abito, quasi come a suggerire uno scambio d'identità, a garantire una sorta di "ritorno" dei fantasmi del passato, come avveniva in Chinatown, alla cui protagonista(l'altrettanto bella, se non anche più bella, Faye Dunaway)

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E così, al medico ricongiuntosi con la moglie non resta altro che gettare in acqua l'oggetto ora desiderato dagli agenti del governo, oggetto maledetto alla base di tutte le loro sciagure, causa della morte di tante persone.
Ritorno in taxi, di nuovo insieme, al medico piangente non resta che confessare alla moglie di nuovo il suo amore.
Ottimo thriller, senza sbavature, né eccessivi sentimentalismi, ottima la suspense, Harrison Ford è poi a mio avviso perfettamentin parte. E' un uomo qualunque, in un contesto a lui del tutto estraneo, mosso dal solo amore per la moglie.
P.S.: Una piccola curiosità. Il meccanismo ricercato dai terroristi, che inizialmente si pensava essere soltanto una massiccia dose di droga nascosta in chissà quale angolo della valigia, è contenuto in un modellino della Statua della Libertà.
A me non sembra poi un riferimento così casuale: che dietro l'idea della libertà si celino ordigni di distruzione di massa, dunque di morte, beh, mi sembra alquanto inquietante e, devo dire, realistico. Non so se si tratta di un dettaglio puramente casuale o di un riferimento del regista. Dunque la libertà sarebbe solo di facciata, a celarsi dietro quest'idea è invece una sottile, quasi invisibile, linea che porta con sé morte e distruzione. E' allora questa la libertà che ci siamo guadagnati?

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Ultima risposta 26/10/2010 16.34.42
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Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  13/10/2010 18:02:49
   7½ / 10
Un thriller a Parigi, senza baci e senza velleità, diretto egregiamente da Polanski e sostenuto con maestria da H,Ford. Sublime la solitudine del protagonista, abbandonato dalle forze dell'ordine e ridotto a improvvisarsi detective per poter riabbracciare la moglie.

Paolo70  @  25/09/2010 15:00:26
   7 / 10
Un thriller con un pò di suspence ben interpretata da Harrison Ford che dietro la scomparsa della moglie cela un intrigo internzionale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  25/09/2010 11:25:06
   7 / 10
Un buon thriller firmato Roman Polanski.
Film pieno di tensione e di colpi di scena, con un ottimo Ford come protagonista.
Bellissima l'ambientazione in una Parigi cupa ed ostile.
Film da vedere tutto d'un fiato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  22/09/2010 18:51:17
   7 / 10
Buon thriller diretto da Polanski inquietante nella prima parte ricca di colpi di scena e un po' prevedibile e scialbo nel finale!
Ottimo Ford nell'impersonare il classico estraneo in difficolta' in terra straniera con tutti i problemi di ambientamento che ne derivano!
Buono

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  15/09/2010 13:40:09
   7 / 10
Buon thriller in perfetto stile Polanski...

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Ultima risposta 10/05/2012 11.27.53
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Valdak89  @  13/08/2010 15:04:40
   6½ / 10
Carino, non stupisce ma si lascia guardare. Certe scene, però, sono al limite del ridicolo a mio avviso...

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James_Ford89  @  15/03/2010 02:54:26
   7½ / 10
Buon film di Polanski, di cui ho solo visto "La nona porta" e spero di vedere presto "L'inquilino del terzo piano", "Rosemary's baby" e "Il pianista" semplciemente perchè già due film sopra il 7 vogliono dire che è un grandissimo regista.
Analizzo i punto ok e quelli negativi.

Ok:
-Sufficiente l'interpretazione di Ford, buonissima la Seigner che già avevo amato con "La nona porta".
-Trama ottima
-Colonna sonora iniziale e finale devastanti

In negativo:
-Location. Da parigi ci si aspetta di più, Polanski poteva usufruire meglio dell'atmosfera.
-Momenti ridicoli e alquanto patetici. Per dirne qualcuno Ford sulla terrazza di Michelle o quando sbatte la capoccia contro il muro
-Non saprò mai cosa ha detto la moglie in quella telefonata all'albergo.

Comunque si guarda benissimo e piace. Bravo Roman!

goodwolf  @  22/02/2010 23:28:34
   7 / 10
Il "maestro" stavolta non mi ha deluso. Sto vedendo tutta la sua filmografia e fino ad ora non ho trovato vie di mezzo: o i suoi film mi piacciono molto, oppure li odio. Stavolta ha colpito nel segno. Un bel thriller (che ne ispirerà tanti altri) con una bella storia e un bel ritmo. Prima parte meravigliosa, cala un pò nella seconda metà, ma rimane senza dubbio un bel film.

edmond90  @  10/02/2010 19:27:04
   8½ / 10
Polanski in salsa Hitchcock.Davvero bravo il regista polacco a ricreare il senso di solitudine e di angoscia di un uomo in difficoltà in terra straniera.Bravissima la Seigner e molto in parte anche Harrison Ford.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/02/2010 13:32:12
   8 / 10
Bellissimo thriller hitchcockiano di Polanski ambientato in una Parigi ostile ed ambigua.
Stavolta il protagonista è un bravo Harrison Ford che,proprio come un protagonista di un film di Hitchcock,si trova invischiato in un mistero che diventa un vero e proprio intrigo internazionale.
Molto bella la trama,sviluppata con la solita maestria da Polanski in quello che è un film forse più accessibile rispetto a quelli del passato,ma non per questo non riuscito. Anzi,Frantic è pieno di tensione e con un ritmo incalzante e alcune sequenze sono straordinarie (quella sul tetto e quella nel parcheggio in primis).
Brava anche la bellissima Seigner,moglie di Polanski.


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Le musiche sono di Morricone e si sente,specie nel finale,mentre è bellissimo il tango cantato da Grace Jones in alcune sequenze ottime del film.

Ritmo incalzante,personaggi ambigui (anche se meno del solito per un film del regista),splendida trama. Frantic è un bellissimo thriller che ha in sè le caratteristiche di un film di Hitchcock.
E quando, alla fine, il MacGuffin viene buttato come se non fosse niente di importante,ebbene è proprio così. Il MacGuffin non è niente di importante alla fine. Non lo è mai stato per i personaggiche ci interessano,ma questo si sa. Sembra Hitchcock ma è Polanski.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  11/01/2010 00:54:12
   9 / 10
Polanski con questo "Frantic" firma un capolavoro di thriller, teso e angosciante come pochi, riuscendo a sviluppare al meglio un canovaccio già ampiamente abusato come può esserlo quello di un rapimento, puntando sull'immersione del suo protagonista (un Harrison Ford splendido) in un universo alienante e sterile, fotografato in una Parigi da incubo. Un trionfo della paranoia in terra straniera, con una suspense magnifica che arriva a vette di inaspettata forza emotiva. Se poi ci mettiamo una colonna sonora memorabile di Ennio Morricone, a cui si aggiunge un mitico ballo al night della sensualissima Emanuelle Seigner sulle note di "Libertango" di Piazzolla riarrangiato con la voce di Grace Jones (il pezzo è "I've seen that face before"), ecco che otteniamo un cult perfetto che all'epoca non venne tanto capito da critica e pubblico ma che oggi dovrebbe rientrare con merito tra le cose migliori del genere.

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Ultima risposta 11/01/2010 07.57.47
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carriebess  @  23/07/2009 12:36:05
   3½ / 10
non riesco a concepire come polanski abbia potuto partorire un prodotto simile. senza senso.
harrison ford uno dei peggiori attori della storia, monoespressivo come pochi.

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Ultima risposta 24/07/2009 00.34.14
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bulldog  @  16/07/2009 01:04:25
   4 / 10
Male Polanski in questa scialba pellicola che nella prima mezz'ora pareva promettere bene.
Pessimo come sempre H.Ford.

LEMING  @  24/06/2009 10:02:31
   7½ / 10
Ottimo intreccio con atmosfere stupende, belle le scene d'azione, sufficienti le interpretazioni sopratutto di Ford, buona tensione, dunque buon film.
Polanski è sempre una garanzia

Dam182  @  24/06/2009 03:51:21
   7 / 10
lupin 3  @  18/04/2009 19:16:06
   6½ / 10
Poco più della sufficienza, niente di eclatante.

The Monia 84  @  23/01/2009 23:04:12
   7½ / 10
Elegantemente confezionato ( ciliegina sulla torta la voce calda e avvolgente di Grace Jones), il film richiama molti film di Hitchcock. Lui aveva Doris Day o Grace Kelly. Polanski ha Emanuelle Seigner, splendida nel recitare la parte di una fanciulla finita in un gioco più grande di lei. Harrison Ford funzionale nel ruolo di un uomo normale sull'orlo di una crisi di nervi. Mitico il tango.

topsecret  @  12/11/2008 17:10:18
   7 / 10
Buona la trama, convincente la prova degli attori, l'ambientazione parigina sempre affascinante e una buona dose di tensione, rendono questo film degno di essere visto almeno una volta.

Universegalaxy  @  05/10/2008 00:33:13
   7 / 10
Buon thriller ambientato in Francia,diretta da Polansky,.,,,con un discreto Ford.
L'inizio non mi è piaciuto molto,l'ho trovato 1 p0ò noioso... il resto del film è stato abb prevedibile...

harold  @  14/08/2008 13:37:21
   8½ / 10
Bel thriller in stile Hitchcock ben diretto dall'ottimo Polansky e con un ritmo
implacabile.Alcuni momenti sono angoscianti e indimenticabili.Cast d'alto
livello,con un Ford in splendida forma e una Seigner bellissima e in parte. Da
segnalare anche l'ottima colonna sonora. Un film tutto da gustare.

baghiero  @  02/07/2008 18:16:54
   3½ / 10
L'ho visto in 3 tempi diversi perchè non riuscivo a stare troppo tempo a guardarlo tanto dalla noia. Il regista mi è piaciuto molto per altri films (vedi Rosemary's baby) ma qui mi è proprio scaduto!

La trama è piuttosto banale ed è molto lento.

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Ultima risposta 02/07/2008 20.21.14
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everyray  @  19/06/2008 16:56:41
   7 / 10
Thriller ad alto ritmo che mantiene sempre una buona suspance grazie al bravissimo Ford...certo non è uno dei migliori film del regista (c'è ben di meglio!!)ma è comunque ben girato e con uno sfondo misterioso ed affascinante!!
Belle,bellissime le musiche!

Piotr  @  26/03/2008 18:35:01
   8½ / 10
Quanto mi piace questo film! Un thriller con i fiocchi, diretto da Polanski, che probabilmente quì ha raggiunto il suo apice nel genere. La storia ruota intorno al protagonista (Harrison Ford), e si snocciola con grande dinamicità; mirabile soprattutto la bravura con cui il regista mette uno dietro l'altro, tutti gli indizi e gli elementi atti a risalire ai mandanti e alle motivazioni del misterioso rapimento. Un thriller che per molti aspetti è geniale (a cominciare dall'affascinante ambientazione parigina degli anni 80), e che rimane tra i miei film preferiti in assoluto. Da non dimenticare infine, le stupende musiche di Morricone, che calzano a pennello, e caratterizzano ulteriormente la pellicola.

aleee  @  30/12/2007 21:45:03
   7½ / 10
bel film davvero...da vedere,anche se niente di eccezzionale si intende...

STE91  @  11/10/2007 21:57:39
   9½ / 10
un film eccellente. mi è piaciuto molto. Harrison ford è troppo un grande e poi Emmanuelle Seigner quanto è bona?? Grande la scena del ballo tra i due sotto il tango di Grace Jones "I've seen that face before".

addicted  @  04/10/2007 15:11:08
   7 / 10
Un buon Polanski di sapore hitchcockiano.
Da vedere.

Lory_noir  @  28/07/2007 11:16:38
   5 / 10
Ci poteva stare il fatto della valigia e del rapimento infatti la trama mi era subito piaciuta, nn mi è piaciuto daltronde come si svolge il film, secondo me in maniera trp lenta e scilaba. Non mi ha detto nnt, l'ho guardato nn con frustazione ma mi ha trasmesso poco più di nnt.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  27/07/2007 18:24:27
   7 / 10
Film storico....
Bella l ambientazione parigina, la colonna sonora e' di alto livello ..con la scena del ballo sulle musiche del "libertango" nel night oramai divenuta un cult.
Harrison ford veramente bravo, la seducente Emmanuelle Seigner e' nella parte in maniera ottima..peccato che non si veda piu recitare ad alto livello da anni, qlk film di ottimo livello l' ha interpretato.
Buono.7.

davil  @  27/07/2007 15:10:21
   7 / 10
discreto thriller del grande roman polanski. molto sensuale la seigner

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  27/07/2007 14:26:53
   7½ / 10
Come al solito Polanski non delude, nonostante questo film non sia certamente classificabile come capolavoro assoluto. Nell'impostazione, "Frantic", mi ricorda parecchio l'Hitchcock di "Intrigo internazionale", specie per quanto concerne il secondo tempo del film.
Ritmo sostenuto, ottima regia e una buona sceneggiatura garantiscono un paio d'ore di sano intrattenimento; ben caratterizzato il personaggio di Ford e molto sensuale la Seigner.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  25/07/2007 13:09:06
   7½ / 10
Un bel thriller di polansky che riesce perfettamente a calibrare le emozioni del pubblico su quelle del protagonista. La misteriosa scomparsa, i suoi dubbi, lo sgomento e la ricerca vengono vissute insieme un passo dopo l'atro.
Va poi citata la bella colonna sonora, in cui vi è il tocco di Morricone, che ci accompagna in una parigi misteriosa e intrigante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  24/07/2007 20:58:31
   7½ / 10
Discreto thriller di produzione americana ambientato a parigi e diretto da Roman Polaski.
Per dirla tutta, non è uno dei migliori del regista, ma Polaski è bravissimo a raccontare la storia di questo tizio (harrison Ford) che non capisce una parola di francese, nonostante una storia assurda.

Ottimo Thriller.

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Ultima risposta 26/07/2007 16.35.46
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  04/06/2007 11:48:05
   7 / 10
Discreto thriller con una buona regia e ottimo cast.
Si perde un pò verso la fine, ma comunque riesce a mantere un ritmo alto per quasi tutto il film. Non l'ho mai considerato un capolavoro a causa dei troppi clichè di genere da cui non riece a sganciarsi.
E' comunque un buon film.

sixx  @  20/02/2007 00:36:26
   7½ / 10
Gran bel film che non annoia.

Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  11/02/2007 19:14:43
   7 / 10
Un buon thriller diretto da Roman Polanski.
Un racconto costruito su una buona idea di base (pur se nel classico di genere) che trova nella ambientazione Parigina e nell’atmosfera di costante solitudine che accompagna il protagonista, i suoi due principali punti di forza ..il ritmo non è particolarmente incalzante soprattutto nella sua prima parte (dove si costruiscono le fondamenta del giallo), diventando, via via che il racconto scorrere (con sempre maggior chiarezza), decisamente più intenso e ricco di suspance.
L’ostilità del popolo francese, l’incapacità di comunicare, la freddezza degli ambienti, la curatissima colonna sonora (de maestro Ennio Morricone) sono le caratteristiche che saltano agli occhi dello spettatore, immerso in una storia che ha quasi i connotati di una “spy story” ..il finale, come diversi utenti hanno sottolineato, risulta confuso e sbrigativo, mancando di quella particolare intuizione che ci si sarebbe potuti giustamente attendere.
Buona l’interpretazione di Harrison Ford, apparso giustamente spaesato in un luogo poco ameno come il suo personaggio, ma da rilevare anche la positiva interpretazione della bellissima Emmanuelle Seigner ..una costante l’ottima direzione del bravo Roman Polanki, pur se in un genere ad esso non molto congeniale.
Un thriller di buona fattura ..consigliato!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  22/01/2007 14:44:48
   8 / 10
Pellicola di classe che fa venire subito voglia di partire per Parigi solo per chiedere informazioni ai parigini ;-)))
Il miglior Ford dopo Blade Runner deve affrontare il rapimento della moglie in uno scenario di guerra internazionale. L'aiuterà solo una donna più s****ta di lui. Il meraviglioso tango (il tango è la più bella invenzione del 900) di Piazzolla ballato da Ford e la Seigner è per me una delle scene più sensuali della storia del cinema recente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  31/12/2006 17:45:13
   8 / 10
Polanski omaggia Hitchcock in un thriller elegante e tesissimo fino all'ultima scena...tutte le ossessioni del regista sono racchiuse in un rebus dove spicca un'inedito Harrison Ford autore di una prova magistrale:il suo personaggio incarna per tutta del durata del film,quel senso di solitudine e dispersione in una Parigi fredda e schiva,dove solo l'instinto e una ragazza incontrata lungo il cammino,possono rappresentare una sorta d'appoggio.Perfetto il modo in cui Polanski mette in scena tutta l'arroganza e la sgradevolezza del popolo francese.Bellissime le musiche.

Hugolino  @  23/11/2006 14:01:04
   6½ / 10
Non è nel soilto stile di Polanski, invece è il solito film d'azione con l'eroe che salva la ragazza rapita... L'inizio è intrigante ma poi scende nel solito banale.

gennaro  @  21/11/2006 11:22:20
   5 / 10
film che non mi è proprio piaciuto.
bravo solo harrison ford.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR frine  @  30/09/2006 03:27:23
   8 / 10
Thriller di classe, ben costruito e diretto con ritmo mozzafiato. Il protagonista, un medico capitato a Parigi per un congresso e coinvolto suo malgrado in un pericoloso intrigo, diventa un po' per volta -sotto la spinta della necessità- un bravo investigatore. Certo non ha la sicurezza di un James Bond, ma proprio questo lo rende più credibile. L'intuito lo porta a fidarsi di una bellissima e ambigua ragazza, che di fatto lo accompagnerà fino alla soluzione dell'enigma.
Harrison Ford si attiene, con incredibilie duttilità, alle indicazioni del regista, costruendo un personaggio eccellente, fiducioso nei propri convincimenti ma pronto a mettersi continuamente in gioco quando gli eventi mettono in dubbio le sue labili certezze. La stupenda Emmanuelle Seigner gioca qui la parte del mentore...una volta tanto non fallace.
Il finale può lasciare un certo senso di delusione, ma fa parte del severo rigore etico della storia. La salvezza necessita di una vittima sacrificale: qualcuno deve morire perché le cose si aggiustino (spoiler)


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ds1hm  @  21/09/2006 11:01:10
   8 / 10
Frantic è un film che mi ha sempre affascinato.
Ford lo si trova accettabile nel suo ruolo. è un film dotato di ottimi ritmi, di una strana sensazione di suspense, accresciuta dalla difficoltà di comunicazione dei protagonisti in una città per loro straniera, resa viva da un buon Polanski.
La musica è troppo carina.
Forse la conclusione resta un pò scontata, mi da l'impressione di essere affrettata, troppo risolutiva.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/09/2006 11:37:23
   7½ / 10
Una Parigi glamour come non mai, uno script forse abbastanza sfruttato ma reso con tutta la lucidità e i virtuosismi tecnici di Polansky (memorabile la sequenza del tetto), un'ottimo Harrison Ford. Unico neo, il finale davvero sciapo e prevedibile.
Diciamolo pure, puo' essere credibile un'ultraquarantenne attaccato ai suoi doveri coniugali al punto di negare a un'Emanuelle Seigner la possibilità di insediare la moglie francamente bruttarella?
Ottimo anche come apologo generazionale: memorabile la conversazione al telefono con la figlia divagando di un brano di Grace Jones

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Ultima risposta 13/10/2010 14.43.10
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carlitos  @  14/06/2006 11:24:36
   6½ / 10
Trama interessante e appassionante(anche se a volte è un pò lenta) bravi gli attori(a proposito,bella e brava E.Seigner).Niente di eccezionale,ma comunque carino!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/06/2006 20:18:37
   6 / 10
Si poteva sviluppare un pò meglio.

Dick  @  13/06/2006 20:03:07
   7½ / 10
La storia non l' ho trovata sempre lineare, però la visione di Parigi ed Harrison Ford anche questa volta in campana rendono il film intrigante e gradevole da vedere.

1 risposta al commento
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