into the wild regia di Sean Penn USA 2007
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into the wild (2007)

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locandina del film INTO THE WILD

Titolo Originale: INTO THE WILD

RegiaSean Penn

InterpretiEmile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker, Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook

Durata: h 2.28
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer
Al cinema nel Gennaio 2008

•  Altri film di Sean Penn

•  Link al sito di INTO THE WILD

Trama del film Into the wild

La vera storia di Christopher McCandless, detto Alex Supertramp. Dopo aver conseguito la laurea nel 1992, Christopher decide di abbandonare ogni cosa per andare a vivere tra i ghiacci dell'Alaska...

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Voto Visitatori:   8,02 / 10 (513 voti)8,02Grafico
Miglior canzone originale (Guaranteed - Eddie Vedder)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
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Voti e commenti su Into the wild, 513 opinioni inserite

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Adremingineb  @  12/02/2008 20:09:40
   3 / 10
L'unica cosa bella del film sono le musiche, condivido in parte l'idea del protagonista che siamo inglobati nella società, ma il suo approccio a come va vissuta la vita è totalmente deviato in conclusione non gli poteva finire diversamente.

14 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2008 21.31.46
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NeROeCRiSTaLLo  @  12/02/2008 19:51:57
   10 / 10
E voi non le sentite le mani della società che vi stringono il collo, voi che vi alzate, studiate, lavorate, uscite, voi dove andate? in cosa credete? Vi hanno battezzati, vi han fatto studiare, ora vi troverete un lavoro, e le vostre giornate saranno fotocopie in bianco e nero finché vi diranno che non servirete più e potrete spegnervi. Nel vostro mondo il sole sorge solo se conviene, vi han detto che quello che c’è vi basta, muoversi più velocemente possibile senza mai fermarsi, senza mai farsi raggiungere dai pensieri, correte, nascondetevi, non fatevi trovare. Nella vostra valle c’è tutto quello che vi serve, non siete mai saliti sulla collina, troppe coraggiose curve per raggiungere la vetta, non sapete che da quella cima si vedono altre vallate, il mondo inizia e finisce in quello a cui i vostri occhi sono costretti. Siete sempre in coda, ma non sapete per cosa, aspettate il verde per muovervi, non trovate più parcheggio al centro commerciale.
Mi chiedo se sia troppo chiedere rispetto per chi in un solo respiro ha avuto più coraggio di tutto quello che avrete nella vostra intera vita, voi che avete rinunciato a vivere prima ancora di nascere, chi ricorderà la forma del vostro viso, chi ricorderà la luce dei vostri occhi, chi ricorderà il suono della vostra voce, chi ricorderà il calore dei vostri abbracci, chi piangerà la vostra anima quando sarete solo polvere, il suo ultimo respiro riecheggia nell’eternità.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2008 18.40.41
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air09  @  12/02/2008 15:31:14
   10 / 10
penso sia dal mio punto di vista un capolavoro, paragonabile hai più blasonati della top 25 di tutti i tempi.
premetto che oltre che un film è un vero e proprio spot alla vita, nella mia vita ho viaggiato parecchio da solo, parigi new york e altre città in tutto il mondo, e molte volte con pochi spiccioli e per lo più senza programmare niente uscivo da scuola prendevo e partivo, senza una vera meta precisa, l'unica mia meta era scoprire e vivere nel rispetto del prossimo e di me stesso, mi sono ritrovato molto in questo film, ragazzi svegliatevi... non parlo nemmeno del film, della regia della fotografia, risulterebbe veramente inutile parlarne, i sapori gli odori i suoni che amana questo film sono sacri, film da vedere

pino08  @  12/02/2008 13:24:31
   7 / 10
Molto bella la storia, meno bello il modo in cui viene mostrata...vale cmq la pena vederlo.

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Vincent_86  @  12/02/2008 12:03:53
   5½ / 10
Bellissime la trama e le intenzioni, di meno il film, a mio parere mal riuscito.

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2008 18.51.24
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  12/02/2008 09:22:16
   9 / 10
E' inutile star qui a ripetere quanto altri hanno già detto molto meglio di quanto potrei scrivere io.
Posso solo aggiungere che questo Into the wild è uno di quei film che ti riconciliano con la stessa idea di cinema e ti fanno capire perchè lo ami, perchè ti ostini a perdere tempo ( e soldi) nelle sale buie o nei videonoleggi.
Ogni più piccolo elemento dell' opera di Penn è una lode al racconto per immagini, ogni inquadratura è una cospirazione che porta lo spettatore a innamorarsi perdutamente e irrevocabilmente della pellicola a cui si sta assistendo.
Qualche volta accade ancora di rimanere stupiti di fronte a un film come se si entrasse per la prima volta in vita nostra in una sala.

giovi888  @  12/02/2008 09:19:50
   9 / 10
Un film inaspettato,un sogno per tutti coloro che desiderano scappare da una società inquinata di superficialità e studipidità.Ma McCandless non scappa,solo,per lasciarsi alle spalle "le cose"che lo torturavano,ma fugge per abbandonare la sua famiglia (a malinquore anche la sorella)e la crisi che perviveva all'interno di essa.
Un viaggio che gli permette di scontrarsi con nuove realtà e provare molteplici esperienze che gli danno la possibilità di entrare in contatto con persone fantastiche.
Film ricco di meravigliose fotografie e di un'affascinante scenografia.

landmitch  @  12/02/2008 02:54:34
   8½ / 10
beppemi  @  12/02/2008 01:33:33
   9½ / 10
Devo premettere che amo l'Alaska e questo film trasmette le sensazioni del luogo... imperdibile!!!

viagem  @  11/02/2008 22:59:28
   8½ / 10
Certo, come molti hanno già commentato, fotografia e colonna sonora di questo film sono eccezionali, davvero su livelli che forse solo il miglior Wenders ha mai raggiunto in passato (consiglio a tutti l'acquisto dell'album di Eddie Vedder, impareggiabile, e di soffermarsi anche sui testi delle canzoni, profondi e così fedeli da sembrare essere stati scritti dal protagonista della storia). Ma ciò che rapisce (e che divide nel giudizio) sono le vicende del protagonista. La gente viaggia per i motivi più disparati, chi per conoscenza, chi per desiderio dell'ignoto, chi per fuggire da qualcuno o da qualcosa, chi per ricominciare. C'è chi prevede un ritorno, c'è chi non prevede una fine dei suoi viaggi. Christopher McCandless viaggia per rabbia, nei confronti della sua famiglia e del mondo, e scappa alla ricerca della verità, che per lui equivale alla libertà e quindi alla felicità. E' un viaggio morale, non una semplice fuga dalla società e un ritorno alla natura.
La sua storia schiva la banalità ed i clichè di tante esperienze hippie/new age arcinote, tanto quanto quelle pseudo-religiose all'insegna della semplice povertà e solidarietà. McCandless viaggia per se stesso ed il suo è un percorso di coscienza guidato dalle sfide che la natura selvaggia gli pone quotidianamente. E poco importa se il messaggio finale, la "verità" ci appare come banale. Importante è il viaggio che si è fatto per approdarvi.
Questo film ha il pregio di restare dentro lo spettatore sedimentandosi nel tempo e di ravvivare braci quasi spente di quelle anime sensibili tutt'ora a disagio nella palude di questa società, ma che non hanno mai trovato la forza per buttare tutto all'aria e ricominciare. L'augurio è quello di andare a vedere questo film e che questo film vi piaccia e vi riaccenda qualcosa dentro. In caso contrario non ci saranno vie di mezzo: lo troverete lungo e banale e compatirete il protagonista per le sue scelte. Ma anche voi, spenti e narcotizzati, non avete molto da stare allegri.

10 risposte al commento
Ultima risposta 21/01/2009 15.00.33
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rasta  @  11/02/2008 18:24:32
   10 / 10
Un ottimo lavoro di Sean Penn alla regia! una bella storia, ricca di significato e di verità, raccontata egregiamente. bravo il protagonista, ma anke i personaggi ke gli ruotano attorno

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. la fotografia è straordinaria e ben curata, così come i dialoghi, il montaggio e la sceneggiatura, ricostruita capitolo x capitolo in magistrale ordine sparso. il messaggio ke questo film vuole far trasparire è quello di un mondo diverso, la ricerca di una realtà meno effimera possibile, lontana da babylonia. forse un mondo decisamente selvaggio, + crudo e violento ke mai, ma sempre volutamente forte e reale, tutto da vivere e da scoprire, anke a costo di sacrificare la propria esistenza. un piccolo grande capolavoro =)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  11/02/2008 17:48:06
   8½ / 10
è una sentita ed avvolgente esperienza cinematografica quella di penn, capace di delineare una forte empatia fra lo spettatore e il protagonista della storia. di far provare felicità quando alex la avverte, tristezza nei momenti di solitudine del nostro antieroe asceta, ma soprattutto un forte e riconciliante sguardo 'dell'uomo nell'uomo', nel suo essere e nella sua natura.
grande prova di ecletticità per hirsh, capace di riciclarsi nell'ultimo paio d'anni in ruoli del tutto agli antipodi.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  11/02/2008 12:18:27
   7 / 10
La vera storia di Alex Supertramp, al secolo Christopher McCandless, raccontata in maniera un pò (troppo?) romanzata da Sean Penn, si atteggia come una vera e propria parabola che si conclude con un chiaro messaggio finale.
La critica alla malata società moderna, ordinata su valori fallaci, inutili feticci, false necessità, menzogne e ipocrisie (su cui Penn, nella prima parte del film, sembra calcare la mano con una enfasi a volte eccessiva), si pone come il riflesso di un interiore dramma psicologico riveniente da un travagliato rapporto con i genitori. Di qui il rifiuto radicale da parte del protagonista di tutto ciò che si fonda sulla falsità e sugli artifizi, attraverso una fuga tesa a riconquistare il naturale ordine delle cose e il rapporto "genuino" con la natura. Ma in questo viaggio iniziatico verso l'ascesi Alex farà diversi incontri che segneranno la sua "nuova crescita", in una sorta di palingenesi che, tappa dopo tappa, arricchirà l'animo del nostro viandante in uno scambio reciproco di amore. Nonostante ciò, Alex seguiterà nel suo intento di raggiungere l’Alaska, luogo deputato alla sua solitaria riconciliazione con la natura e la vita. Ma proprio l’agognata mèta e l’agognata solitudine riveleranno il loro aspetto più crudele e beffardo ad Alex il quale, in mancanza di mezzi, di aiuti e nella impietosa indifferenza della fauna circostante rispetto al suo dolore, giungerà alla verità strenuamente perseguita fino a quel momento, ma al prezzo della propria vita.
L’apogeo della tragedia coincide con un finale conciliante che ci mostra il pensiero di un uomo (Sean Penn) in pace con il mondo: quantunque le relazioni interpersonali siano tragicamente segnate da incomprensioni, dolori e cattive azioni, l’uomo non può fare a meno dell’uomo, poichè solo nella”condivisione della felicità” risiede l’essenza della stessa felicità.

Inevitabile il confronto con il superiore “Grizzly man” di Herzog, dove qualsiasi proposito “moralistico” lascia il posto ad un crudo realismo che ti investe con un impeto e una veemenza senza eguali.

Eccellente l’interpretazione di Emile Hirsch.

Invia una mail all'autore del commento Derek M  @  11/02/2008 11:16:19
   7 / 10
Mi aspettavo tanto di piu'....forse perchè speravo che il personaggio rispecchiasse di più la mia persona.

però un film da vedere...che lascia un segno.

Speravo si incentrasse piu' sulla fuga dalla società che dalla famiglia...sui perchè della vita, sulla ricerca di quel qualcosa in grado di farci sentire completi...

Alex Supertramp cercava la felicità come del resto tutti....nn la vedeva nei soldi, nei vestiti nei locali notturni....la sentiva piu' vicina a sè nella natura...nella spensieratezza.

Ma a fine Film è inevitabile la domanda...

Christopher McCandless l'ha veramente trovata??

Derek J  @  11/02/2008 10:08:05
   9½ / 10
dal piacere di sempre x Sean, trovo questa pellicola poetica e attualissima.
denaro,auto,cell.,cose e cose,quel materiale che gli spiriti,i soggetti liberi sentono un abuso. anch'io mi ritrovo in una società con mancanza di valori, un gabbiano che vola nei sogni,essendo malata,nel Cielo,sola xchè gli altri non arrivano alla nobiltà dei sentimenti.
la ricerca del contatto con la natura, il cambio d'identità, l'amore reciproco con la sorella,la sofferenza di entrambi nella falsità,ipocrisia di genitori che non sanno ne'amarli ne'amarsi. la complicità della sorella che soffre x non averlo vicino,nemmeno notizie,ma ben consapevole che il fratello nel suo viaggio non ha bisogno di cose,bensì del contatto con la naura e con incontri verso una meta sotto l'immensità del Cielo con la bellezza della grandezza degli spazi,nei silenzi,nei suoni della natura alla ricerca di una libertà che ha il prezzo da pagare con la vita x un errore,una sicurezza che gli è costata la vita.
il bravissimo exribelle Sean Penn ha 'corteggiato' questa vita realmente vissuta x lunghi 10anni, ma ne è valsa la pena!
l'attesa è dipesa dalla mancanza di permesso dalla parte dei genitori che figurano di 'merde'.

ila

gringo80pt  @  11/02/2008 09:01:55
   6½ / 10
Cercarlo in un cinema di questi tempi non era semplice, ma la voglia di vederlo era grande, visto che la media dei voti parla chiaro.
Non son soddisfatto assolutamente: mi aspettavo di più e nn mi son calato nè nel personaggio, nè nella sua drastica decisione di allontanarsi dalla famiglia e soprattutto dalla sorella...6 e mezzo solo perchè c'è spazio alla bellissima natura americana!!!

5 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2008 12.08.51
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Rask  @  11/02/2008 00:44:56
   9 / 10
L'uomo, solo. Alla ricerca di una qualche empatia con una natura aliena, ostile e seducente.
Si percorre un'ideale ontogenesi della specie e dello spirito dell'individuo in opposte direzioni e si torna a una forma antica e selvaggia di coscienza, prima di una società che converta sicurezze in assuefazioni, ancora prima, fino alla mancanza del simile a sé, del riconoscimento dell'altro, di una qualunque relazionalità alla pari. Prima, c'era la sensazione di un mondo nato non per l'uomo, un caos armonico senza valori in cui essere liberi di provare meraviglia e paura, e di morire soli.
Un'elegia dell'autenticità, del rigore morale nel guardare in faccia il vero, nel chiamare le cose col loro nome. Una serena reimmersione dell'uomo nell'utero della natura, a ricordarci che è nata senza di lui e senza di lui morirà. E la condivisione, come speranza di felicità, promessa di senso, che cerca disperatamente di convivere con un ritorno alle origini emotive che il mondo degli uomini ha dimenticato.
Per chi vive la regressione di Alex come una liberazione, Into the wild è un'esperienza religiosa.

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Ultima risposta 17/02/2008 17.20.39
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Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  10/02/2008 13:42:56
   9½ / 10
Semplicemente straordinario. Una fuga dalla monotonia della quotidianeità, da un mondo materialista indigesto al giovane McCandless, verso i ghiacci dell'Alaska, una terra inospitale, fredda, incontaminata dall'uomo. Ma più importante della meta, sarà il lungo e difficile viaggio che aiuterà Chris nella sua personale ricerca della felicità. Sean Penn eccelle alla regia filmando con maestria paesaggi di una bellezza unica e regalando più volte quel senso di libertà e di infinito che si prova standosene in piedi su un'altura ad ammirare il pesaggio circostante. E straordinario è anche tutto il cast, in primis ovviamente, Emile Hirsch. A volte incappa in qualche lungaggine di troppo, ma sono cose alle quali si può soprassedere visto che il film, nella sua totalità, è uno dei più belli che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.

Da&Le'  @  10/02/2008 12:01:29
   8 / 10
Davvero una bella storia, raccontata molto bene, tralasciando la meraviglia intrinseca che sta in una scelta come quella che il protagonista ha fatto: un uomo che non si è lasciato in un ufficio a morire, a incattivire da un sistema egocentrista ma che non guarda mai nessuno, per trovare un'po di finto sollievo dalla slitudine solo quando il sabato sera, tutto griffato, prende a pernate una sconosciuta in una disco che l'ha già data a tutti.

Peccato che alla fine gli è andata male ma come lui stesso ha scritto ha vissuto molto di più e meglio in quel periodo che in 5 delle sue vite adempiendo semplicemente alle bieche aspettative della società

vitocortesi  @  10/02/2008 10:50:22
   8½ / 10
Veramente un gran bel film ed anche molto triste ma è una storia vera.

SUGHETTO  @  10/02/2008 01:57:01
   7½ / 10
Sono andato a vederlo con buone aspettative. Sono uscito dalla sala consapevole di aver visto qualcosa che valeva la pensa di essere visto.
Si ha davanti una esperienza davvero distante dagli ideali moderni, e per questo resta forse un po' difficile viverla tutt'uno col protagonista e farsi trasportare completamente nonostante le ambientazioni mozzafiato e gli ottimi attori.
Almeno per me è valso questo (indubbiamente colpa mia), ecco forse è mancato qualcosa nello spiegare perchè un ragazzo nella situazione di Christopher sceglie di ribellarsi in maniera così radicale rispetto a quello che fanno molti ragazzi in situazioni simili.

Ma a parte questo... un bel filmazzo, magari non piacerà a tutti, ma a molti di sicuro sì

Mario Sapia  @  09/02/2008 09:42:16
   8 / 10
Gran bel film, condito con le spezie intramontabili dell'idealismo e della nostalgia. L'anima da antieroe di Sean Penn si vede tutta e pervade anche l'ottima interpretazione di Emile Hirsch, solo a tratti tradito dalla mancanza di scuola e di esperienza.
Paesaggi mozzafiato e piccole storie nella storia s'intrecciano confezionati da una bella mano di regia che ha rispettato l'impianto storiografico originale ed alla quale si può imputare solo un uso lievemente farraginoso dei flashback. Raffinata la scelta di una grana di pellicola tipo "documentario", quanto mai opportuna trattandosi di un film che deve narrare una vicenda realmente accaduta.
Tutti bravissimi gli attori, molti dei quali poco più che sconosciute comparse.

vivolamiavita  @  09/02/2008 02:26:31
   7 / 10
Buon film, ma non parliamo di capolavoro! Certo che i contenuti sono molto validi e affrontati in un modo sicuramente originale, ma la durata è eccessiva rispetto agli avvenimenti, diverse scene allungano ma non riempiono secondo me la pellicola, per il resto buona la prova di Emile Hirsch, sicuramente coinvolgente.

polbot  @  08/02/2008 22:28:53
   10 / 10
E' un capolavoro. Nel senso che il regista aveva un obbiettivo e secondo me l'ha raggiunto pienamente. E' il racconto di un viaggio molto particolare, che è un viaggio geografico e un viaggio esistenziale. Alla faccia del presunto ritmo lento, si viene catturati dalla vicenda di questo ragazzo... Splendida fotografia e musica originale, ma si sa...Eddie Vedder è una garanzia!!!

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Alex2782  @  08/02/2008 17:20:13
   7½ / 10
difficile dare un voto a questo film (sicuro positivo). facciamo un pò di mente locale : immagini e direzione direi ottima. emile hirsch molto bravo. la natura vista sotto un occhio diverso, da una persona che scappa e decide di andare da solo con l obiettivo dell'alaska, il nord!!. unica cosa un pò che mi ha turbato è stata l'eccessiva durata. 7 e mezzo!

isobel  @  08/02/2008 15:58:10
   5½ / 10
Film fatto di immagini , la suggestione dei bellissimi paesaggi statunitensi, luci e colori usati con sapienza, e la voce di Eddie Vedder ti culla sulle immagini. Ma non è abbastanza per farne un bel film, si avvicina di più ad un bel documentario, così come il fatto che sia ricalcato da una storia vera non lo migliora, una storia bisogna saperla raccontare....momenti di noia.....

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Ultima risposta 11/02/2008 20.13.27
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isabella  @  08/02/2008 13:15:47
   8 / 10
certamente è un capolavo,ma ci sono a mio parere vari tipi di capolavori..quelli adatti a tutti e quelli un po' meno..
bhè..che dire..questo l'ho trovato noioso..ho fatto fatica a vederlo intero...
di certo è fatto magistralmente e quindi non abbasso il voto solo perchè non è propriamente il mio genere..

misachan  @  08/02/2008 11:52:10
   7 / 10
Per la verità mi aspettavo di meglio...
Certo, è una delle migliori pellicole attualmente al cinema, sebbene non sia per tutti facilmente digeribile... ma non so, mi ha lasciato l'amaro in bocca, e non parlo del finale.
Mi è sembrato tutto un po' troppo forzato. Per tutta la durata del film poi ho subito il fastidio della candida voce narrante col suo perfetto loquire.
Insomma, mi è parso un film troppo innaturale, troppo volutamente perfetto.
Sean Penn non è riuscito a mascherare la sua figura dietro la regia... si finisce per guardare il film con occhi borghesi, e a sentirsi colpevoli per aver scelto di vivere una vita 'normale', come se una vita 'normale' non offrisse possibilità di rendersi speciale.
Avrei preferito una telecamera più volta a cogliere il punto di vista di Alex, che invece rimane figlio di un'alienazione poco comprensibile.
Da un titolo come 'Into the wild', che grida ad un riavvicinamento all'istintività della natura umana, ho sentito invece fin troppo presente l'ombra della razionalità.

ilcannibale  @  08/02/2008 08:32:52
   8½ / 10
Difficile trovare un perchè a questo voto, ma la sensazione di beatitudine che ti pervade durante il film è palpabile.

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iugy01  @  08/02/2008 02:30:26
   9 / 10
Happiness is real only when shared.... che verità! si dovrebbe dirlo a quelle persone che quando trovano la felicità pensano di non meritarla e scappano cn la coda tra le gambe.

Il film è centrato in pieno, con una regia stilistica, ricercata e sempre efficace. Grande la fotografia (la nomination era d'obbligo) e gran colonna sonora.

Ciò che è imbattibile però è la storia. questo ragazzo è un grande, ancora un po e mi ricordava quasi san francesco... che coraggio e pensare che molti italiani mammoni non sono mai usciti dalla provincia e scrivono che questo ragazzo è un pazzo stupido o babbeo....

i babbei in questo caso sono proprio loro, quando devono prendere un aereo vanno nel panico!!!!

grazie sean, ci hai ricordato molte cose cn questa pietra miliare

bravo

Zoso87  @  07/02/2008 18:38:54
   6½ / 10
Il film sarebbe stato da 8 se non fosse stato, a mio parere, per alcune pecche. La durata è eccessivamente lunga, se confrontata con la storia del personaggio (l'intero film poteva essere ridotto di una buona mezzora, senza dilagare in inutili discorsi filosofici). Il film non decolla quasi mai, con un susseguirsi di azioni ed avventure pressochè identiche fra loro, ad eccezione del finale (davvero 20 minuti di grande cinema).
Mi spiace che tutto ciò conduca ad un giudizio negativo di un film di cui sono rimasto affascinato per la potenza delle immagini (i paesaggi statunitensi sono fantastici) e le musiche di Eddie Wedder (ex Pearl Jam). Tutto ciò è bello ma... Non vado al cinema per vedere un documentario.

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Ultima risposta 11/02/2008 20.21.17
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shiatsuka  @  07/02/2008 15:19:44
   8 / 10
Bellissimo, da oscar. Regia, interpretazione, fotografia... uno spettacolo. Sean Penn al massimo della sua forma. Sicuramente il miglior film visto quest'anno. Non perdetelo...

641660  @  07/02/2008 10:52:02
   6 / 10
Ho trovato una sola cosa sensata in tutto il film, che già sapevo e che è la dimostrazione della vita sprecata dal protagonista:"L'unica vera felicità è quella condivisa".STOP. Il resto è qualche bella immagine, colonna sonora simpatica, alcuni dialoghi intensi altri poco stimolanti. Un racconto del quale mi dimenticherò presto. Ero in attesa di paesaggi incredibili, ma sinceramente anche quelli visti nel film "rotti dietro in montagna" sono migliori.

Il colpo di scena finale è stato fin troppo forte! All'inizio un grande dispiacere, poi ho capito che la selezione naturale degli stupidi è cosa buona e giusta.

La famiglia del protagonista fa schifo sia nel film che nel mondo reale, vendere ad un produttore la vita di un figlio morto...che vergogna!


Un piccolo appunto a FS.
Certo che bisogna essere bastardi dentro per scrivere in sole tre righe di trama già la fine! Per fortuna non le avevo lette prima di andare a vedere il film.

31 risposte al commento
Ultima risposta 25/02/2009 17.29.21
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edegoal  @  07/02/2008 01:37:09
   10 / 10
Un capolavoro.Lasciatevi trasportare da questa lunga poesia audiovisiva.
Da gustare dal primo all'ultimo fotogramma!

Mitico Sean come al solito regali emozioni.

Da citare anche la magnifica colonna sonora firmata dal cantante dei pearl jeam.Azzeccata anche la scelta di mettere i sottotitoli alle canzoni.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  07/02/2008 01:16:56
   10 / 10
un capolavoro da amare.grazie sean penn

Glendhi  @  06/02/2008 21:14:40
   10 / 10
Per commentare questo film, ho deciso di citare le impressioni degli altri finito tutto.

"Gle, grazie di esistere."

Questo mi sono sentita dire alla fine del da un amico che non voleva venire con me al cinema.

"Volevo che non finisse mai."

"Ero lì dentro."

E invece io, ho pensato...

"Lo sapevo che questo tizio era segno acquario." (come me,ndr)

"..Pensa se fossi andata a vederlo da sola."E ho sorriso.
Per un semplice motivo:



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Grazie Sean, senza saperlo, mi hai fatto il miglior regalo di compleanno...per quest'anno.

10 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2008 15.28.18
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ReaDaniele85  @  06/02/2008 15:09:34
   6 / 10
Non condivido il voto altissimo su Filmscoop; il film è veramente molto lento ed in alcuni momenti "pesante" a dir poco che ti fanno venir la voglia di uscire dalla sala (soprattutto a metà film). Aggiungo che, nonostante questa prima parte molta dura del commento e il fatto che non condivido la morale del protagonista e del film in generale, il film consiglio di vederlo in quanto la sceneggiatura, la trama e la delicatezza di certi argomenti sono piacevoli da vedere e posso far riflettere...Ciao Spizz

Linus  @  06/02/2008 13:47:23
   9 / 10
Ho visto il film e letto il testo da cui è tratto (Jon Krakauer, "Nelle terre estreme", Corbaccio). E' uno dei pochi casi, credo, in cui il film supera il testo, senza nulla togliere a quest'ultimo. Il film si arricchische della lettura del regista (con la sapiente scansione delle fasi di vita-percorso fisico e interiore del protagonista) e del contributo fondamentale della colonna sonora: non un commento musicale, ma parte integrante del film. Fenomenali tutti gli attori. Non credo che la lunghezza pregiudichi la godibilità e la profondità del messaggio. Personalmente non enfatizzerei nè il contenuto critico nei confronti della società consumistica, nè il messaggio morale. Si tratta della descrizione molto fedele di un'esperienza reale, di una scelta di vita, di una testimonianza vera e in quanto tale degna di essere apprezzata e valorizzata, come credo sia l'intento del film. Ciò non toglie che poi non se ne approvi la radicalità. Ma il coraggio sì. Ho letto un commento che vi leggerebbe un'interpretazione in ottica di fede (si parla addirittura di Cristologia). Può essere, e di fatto molti elementi possono così essere interpretati (il "battesimo" nella Fase della nascita dove, in un bagno di una stazione di servizio si "lava il capo" e scrive il nuo nuovo nome "supertramp" con un rossetto sullo specchio; oppure quando viene scherzosamente definito Gesù Cristo, non cammina sulle acque ma compie il miracolo della riconciliazione; oppure la scena finale dove "con un forte grido" - drammaticamente rappresentato senza audio - "emisit Spiritum", tira l'ultimo respiro, con cui si conclude il film...). Potremmo continuare, ma non è la modalità corretta per leggere il film. L'unico elemento che può parlare di vera fede è la ricerca - ossessiva- della verità e l'anelito di un percorso-con tutte le rinunce possibili- verso una meta. I migliori complimenti per il sito e il contributo di tutti.

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  06/02/2008 12:58:22
   5 / 10
A sentir le critiche, mi aspettavo molto di più.
Il film, molto lungo, scorre lento ed annoia. Cosa grave se si considera che si tratta del genere avventura.
Il messaggio moralistico lanciato nel film non viene condiviso dal sottoscritto.

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Ultima risposta 08/02/2008 18.56.00
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forzalube  @  06/02/2008 00:48:09
   9 / 10
Se non fosse per qualche abuso di "ralenti" (che mi fa tornare alla mente Mel Gibson e "The Passion") sarebbe quasi un capolavoro.

Film che fa riflettere e con molte citazioni interessanti.

A differenza di quanto ha scritto qualcuno " [...] non si tratta di un ritorno alla natura contro la barbarie della civiltà[...] né di un omaggio alla "cultura beat", [...] ma della storia di un giovane “arrabbiato” in grado di interpretare la realtà, [...] ma incapace di viverla. [...] Ricercando la solitudine, il protagonista, paradossalmente, (ri)scoprirà gli affetti ed al regista è questo aspetto, evidentemente, ad interessare di più: la rinascita del bisogno di vivere per essere percepiti, dal momento che la felicità è una mera illusione se non viene condivisa… "

[Mi scuso di aver usato il commento di altri, ma quando ne trovo uno che condivido pienamente non resisto]

Un plauso anche per la colonna sonora. Non mi sono piaciuti invece i font usati per i titoli di testa.

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  05/02/2008 20:57:57
   8 / 10
film imperdibile. la fotografia è a dir poco stupenda, mi ha davvero emozionato.
forse è solo un po troppo lunghino.
8 pieno cmq, sean ha fatto centro

Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  05/02/2008 15:02:13
   6 / 10
Il messaggio del film è chiaro fin dall'inizio: Il rifiuto della vita moderna del 21° secolo per vivere la vita allo stato "brado" a contatto solo con la natura.

Lasciando perdere ogni critica sul messaggio ( mi chiedo per esempio se non sia un pò esagerato vivere come un primitivo ignorando ogni progresso dell'umanità), quello che non mi è piaciuto è il come viene comunicato.
Dialoghi spesso retorici e pomposi fatti di frasi al limite dell'assurdo come ad esempio "se vuoi una cosa dalla vita allunga la mano e prendila" rapporti tra i personaggi troppo stereotipati, come il nonno senza più la famiglia che cerca nel protagonista il figlio che non c'è più, la ragazzina giovane e ingenua che cerca l'amore, la coppia di hippy che lo accoglie come un figlio.

In poche parole il film pecca di "americanismo", ma viene compensato dalle ambientazioni veramente stupende e dalla regia di Sean Penn assolutamente impeccabile (bellissimo il movimento di macchina finale).

6 quindi, che poteva essere molto di più se Penn avesse visto Grizzly Man e ne avesse fatto tesoro.

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Ultima risposta 07/02/2008 23.14.42
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Lizarazu  @  04/02/2008 21:43:14
   6 / 10
Certo il racconto è lento e impegnativo, ma l'intensità che ci mettono attore e regista si percepisce parecchio.

Il fatto è che è difficile comprendere ed affezionarsi più di tanto a questo McCandless... forse per questo è così dura arrivare lucidi fino alla fine....

antocucs  @  04/02/2008 21:34:26
   8 / 10
Il film e' molto bello, non c'e' dubbio, ti scalda il cuore e ti lascia una forte speranza di amore , io durante la visione ho odiato per un attimo la mia "triste" vita, devo ammetterlo, poi tornata alla realta' mi sono detta che e' compito del regista enfatizzare un pochino la storia al fine di renderala piu' cinematografica, e sono tornata nei miei panni di impiegatuccia con mutuo trentennale sulle spalle. :(
Belle le riprese, la fotografia, a volte un pochino stucchevoli i dialoghi gonfi di citazioni.
Ma e' un ottimo film e Sean Penn e' un regista da valorizzare.

amoreblu  @  04/02/2008 21:17:55
   9 / 10
All'inizio non è chiaro il motivo della fuga, sembra quasi la soluzione più facile, più egoista. Invece la storia prosegue e si capiscono molte cose, si entra nella testa di Supertramp e si comprendono il rifiuto del mondo, di una vita (forse) agiata, ma programmata e infelice...
La morale che emerge in conclusione è condivisibile e da torto al protagonista (che se ne rende conto) e da ragione a tutti coloro che incontra che quasi se ne "innamorano" (e lui non se ne rende conto, perchè accecato dal suo intento).
Un film splendido, diretto con maestria e mai banale.

albert72  @  04/02/2008 20:46:27
   8 / 10
gran bel film davvero

ingsissi  @  04/02/2008 20:03:51
   2 / 10
Che nervi!!!!!!Sarei dovuta uscire alla frase: "ma forse tu sei gesù cristo?", ma mi son detta, resisti, infondo Sean Penn è uno bravo, così ho tenuto duro fino al primo tempo. Poi però non ce lo fatta...
Le ambientazioni prese dalle foto scartate del national geografic o dalle cartoline che si trovano nei rifugi di montagna, che a pensarci bene a volte sono più belle.
Lui viziatissimo, moralista che non riesce a fare un discorso senza infilarci una citazione, così la sorella è costretta, come voce fuori campo, a raccontare questa storia di tremenda ribellione verso la società. Sappiamo tutti che se non fosse stato così idiota da fare quella fine, per altro a due passi da dove il tizo lo aveva accompagnato, sarebbe diventato tutto quello da cui lui fuggiva.
Sean Penn ha una vaga idea di chi è Herzog...?

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Ultima risposta 06/02/2008 00.04.25
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Pizz8missis  @  04/02/2008 19:54:49
   8 / 10
Film indubbiamente girato in modo magistrale; ottima la recitazione del protagonista, fotografia e primi piani pazzeschi, ma la narrazione risulta fin troppo pesante e in alcuni casi Penn pecca di eccessiva enfasi retorica con le voci fuori campo, sopratutto nella parte intemedia. Non c'entra ai fini della valutazione, è una considerazione personale: paradossalmente la situazione in cui Supertramp si va ad impegolare, la codardia del personagio e il suo odio solo parzialmente giustificato verso una famiglia in crisi -come ce ne sono tante- mi ha reso veramente antipatico il personaggio. Penn rappresenta il paradigma della libertà e dell'ignominia, e l'umana dissonanza che si viene a creare innalza il valore complessivo del film. 8 per la regia

saraceno12  @  04/02/2008 19:06:04
   8½ / 10
Film piacevole che pone interrogativi e riflessioni.
Un po' tutti si possono rivedere nella scelta di Supertramp, ma un po' tutti non hanno il suo stesso coraggio.
Quante persone incontra nel suo andare e quanta decisione nell'andare sempre via, alla ricerca........

max67  @  04/02/2008 14:34:11
   9 / 10
film bellissimo a un passo dal capolavoro forse solo leggermente lungo , fotografia da oscar per un regista che ti lascia sempre qualcosa dentro e che stupisce per la capacita' narrativa di tematiche dell'animo umano difficili da raccontare usando i paesaggi e il sorriso dell'attore protagonista.
da vedere assolutamente al cinema .

mart  @  04/02/2008 12:10:20
   10 / 10
Penso sia un vero e proprio capolavoro. Bellissimo tutto: fotografia, montaggio, musiche e attori! E' un film che rimane dentro, è commovente ed emozionante, profondo ed accattivante! Un grandissimo protagonista ed un eccezionale regista che conferma ancora una volta la sua grandezza. Film da vedere e su cui riflettere.

Invia una mail all'autore del commento DonD  @  04/02/2008 01:21:32
   8 / 10
Vi dirò che in molte parti mi è salito lo sconforto e la noia, ma il pregio di questo film è essenzialmente il fatto che sia una storia vera e la fine lascia senza dubbio qualche cosa dentro.
Non fosse stata una storia vera credo gli avrei dato un voto decisamente + basso.

sestogrado  @  03/02/2008 23:27:17
   9 / 10
l'Alaska come frontiera dell'anima, meta di un percorso spirituale che si fa viaggio, nel cuore dell'America dei primi anni '90. una storia vera che commuove e che rende il protagonista (Chris McCandless) un piccolo vagabondo geniale che si confronta con l'immensità della natura, cercando di scoprire quale sia il significato della vita. La narrazione, affidata ai ricordi e alle speranze della sorella, scorre in modo piuttosto fluido, intrecciando le fasi della vita di Chris in Alaska con stralci del suo lunghissimo viaggio; dal punto di vista tecnico (non che io sia un esperto) mi è sembrato estremamente innovativo. la fotografia, superba, immortala scorci di alcuni dei paesaggi più maestosi d'America, sottolineando sempre il confronto tra l'apparente fragilità del singolo a cospetto di montagne insuperabili, fiumi impetuosi, boschi selvaggi o praterie sconfinate.
il soggetto del film si basa sul libro di Jon Krakauer, che ho letto quando avevo circa 16 anni; caratterizzato da un taglio fortemente documentaristico, esso ripercorre il viaggio di Chris attraverso testimonianze dirette di persone che l'hanno conosciuto, attraverso i profondi e incisivi passi del suo diario, attraverso interrogativi sul vero significato di questo viaggio catartico. un film indubbiamente lungo, che mette bene in risalto la vita di un uomo così breve, ma così vera.

alexp79  @  03/02/2008 23:13:24
   8½ / 10
i film si dividono in: quelli che quando esci dalla sala pensi a fari 2 chiacchiere con amici, buttarti sulla tua fidanzata o tornare di corsa a casa che domani ci si sveglia prestociuta la parte filosofica, la ricerca della felicità. Forse il protagonista fino alla fine capisce solo quello che non è la felicità (l'avere ed il consumismo). L'illuminazione finale arriva alla fine. Certo come hanno fatto tutti quegli incontri (tutta genete meraviglosa) a non farlo "illuminare" prima. Questo rimane un po difficile da immaginare per un ragazzo della sua sensibilità. Inoltre non mi è piaciuto il suo essere un po troppo perfetto, beneficenze ecc, mai un esitazione (la mora era stupenda), mai un dubbio. Sara che noi esseri umani comuni siamo un po più *******.
Comunque rimane un gran bel film..da vedere e da pensarci su, sopratutto per quelli che la sera sfrecciano con la loro auto sportiva e non potrebbero mai vivere 10 secondi senzo il loro telefonino

tesla  @  03/02/2008 18:24:30
   10 / 10
Simply Amazing.......

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  03/02/2008 18:05:29
   5½ / 10
Allora...la fotografia è molto bella (paesaggi incantevoli), cosi come una buona regia. Il film si presenta forse troppo lungo, con alcune scene forse un po troppo stucchevoli.
Non sono d'accordo con il pensiero del ragazzo ed il pentimento finale del ragazzo ne è una prova (riguardo la felicità condivisa ).Ed il fatto che tutti i personaggi con cui ha avuto a che fare nel suo tragitto sono rimasti delusi dal suo atteggiamento. A tratti il film pare un pochino forzato, quasi un documentario.

5 1/2

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Ultima risposta 12/02/2008 17.55.37
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alfrar  @  03/02/2008 17:53:15
   8 / 10
La natura con il suo fascino, la sua bellezza, il suo mistero, la sua imprevedibilita', la sua pericolosita', si incrocia con un ragazzo alla ricerca del suo io, della voglia di poter vivere al di fuori delle regole che l'umanita si e' imposta, proprio a contatto con la natura stessa., in un viaggio indimenticabile.

anna..bertozzi  @  03/02/2008 10:59:33
   8½ / 10
Bellissimo film, che fa restare incantanti nella contemplazione della natura selvaggia e che dà molti spunti per pensare e riflettere. Meriterebbe l'oscar per la fotografia e la colonna sonora!!

danistella  @  03/02/2008 01:43:43
   8½ / 10
Bellezza a parte, Un film duro...davvero duro...film che fa rilflettere sul perdono, sulla contrapposizione tra libertà e felicità...(tanto più sono libero tanto più sono felice?)....sull'amore vero, maturo, basato sulla condivisione, non sull'egoismo. Egoismo...ecco cosa: questo è un film che parla dell'egoismo...e fa riflettere.

cepere  @  03/02/2008 01:41:23
   9 / 10
stupendo film anticonvenzionalesull illusione di poter arrivare alla felicita senza contare sugli altri.
Il protagonista è stato una piacevole sorpresa,Sean Penn no...con lui ormai si va sul sicuro.Colonna sonora di Eddie Vedder azzeccatissima e toccante.

sildino77  @  03/02/2008 00:12:01
   8½ / 10
Davvero bel film, complimentoni a Sean Penn. Lì per lì all'uscita dal cinema ti lascia perplesso ma poi ripensando ad alcune frasi, rivedendo alcune immagini e riascoltando alcuni suoni (sono corso a comprare la colonna sonora di Eddie Vedder: mamma mia è da brividi!!), non mi vergogno di parlare di capolavoro assoluto. Da non perdere.

slint  @  02/02/2008 21:02:41
   9 / 10
bellissimo...
questo film lo dovrebbero vedere tutti,a cominciare dai 13enni gia' flippati per cellulari e occhiali griffati.
deprimente perche' ti ricorda che la direzione in cui andiamo è sicuramente la peggiore possibile.

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onda  @  02/02/2008 19:47:49
   8 / 10
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Dan of the KOB  @  02/02/2008 13:37:33
   9 / 10
Diventerà un MUST!

E' un viaggio alla ricerca di ciò che non si ha! Quel che non si ha non è un qualcosa di concreto e materiale però, non si hanno più valori, sentimenti, non si ha più il tempo di stare con se stessi!
E' la storia di un uomo al quale il signore ha dato un dono grandissimo, una forza di volontà unica, un coraggio disarmante e una voglia di vivere che pochi hanno!
Al di là che il film sia stato romanzato o meno, che la vera vita di John McCandless non sia esattamente quella riportata, magari sarà stata meno "poetica", al di là di tutto ciò, resta un film stupendo, un film che potrebbe essere uno stimolo per molti ad aprire gli occhi, quella spinta di cui a volte si ha bisogno per fare un grande passo!
Forse Sean Penn ha esagerato in alcuni esercizi stilistici, ma è stato comunque bravissimo nel complesso! Buona prova degli attori!

Non vedo l'ora di rivederlo....

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giulymovie  @  02/02/2008 12:07:19
   9½ / 10
Sicuramente uno dei più bei film. Poetico, musicale, raffinato in ogni suo punto.. una scenografia poi!! la fotografia mette veramente la pelle d'oca, dei quadretti idilliaci stupendi, forse anche perchè sempre accompagnati da una musica azzeccatissima.. un film che fa riflettere e al contempo ricorda la vicenda di un grande.. puro, commovente e drammatico, assolutamente da vedere.

ComfortablyNumb  @  02/02/2008 11:38:03
   9 / 10
Questo film fa male.
Fa male perchè sono un ragazzo con la voglia di viaggiare e le palle non così grosse da essere così radicale (per fortuna/purtroppo).
Fa male perchè ogni 20 minuti ripensi che la storia è vera,che quel ragazzo ha fatto,visto e conosciuto sul serio quelle cose.
Spesso mi ha infastidito la sua visione troppo da San Francesco perchè credo che nella vita vera ormai nessuno sia più così,ed anche per questo fa male.
Per me è un film da vedere assolutamente....magari prima di una bella vacanza in un villaggio turistico.

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ForrestGump88  @  01/02/2008 21:00:50
   10 / 10
Film favoloso, Hirsch da premio Oscar, una regia stupenda che dà l'effetto di vivere quest'avventura insieme al protagonista. Il film mi ricorda i Diari della motocicletta, ma qui c'è sopratutto un viaggio introspettivo del protagonista che cerca la vera felicità non semplicemente di tranqullità (come nel film di Muccino) bensì di pace con la natura e la libertà.
Direi senz'altro un capolavoro

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macs23  @  01/02/2008 10:15:12
   9 / 10
scritto, diretto e interpretato magnificamente e la fotografia è fantastica. la storia (VERA) è da pelle d'oca e fa capire che è esistito qualcuno che ha avuto il coraggio di essere coerente con le proprie idee e di non parlare a vuoto come fanno quasi tutte le persone. uno dei film più belli usciti negli ultimi anni.

cruccone  @  01/02/2008 00:34:35
   9 / 10
Mammamia che film!

Un capolavoro del film per gli amanti viaggiatori, alla ricerca di se stessi.

Mi aspettavo un genere come Cast Away, invece qua è ancora più forte, carico di significato. Complimenti alla regia, paesaggi mozzafiato, trama forte e consistente, personaggi vari e rappresentanti diversi momenti del protagonista.

Un viaggio da vivere!

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  31/01/2008 23:36:48
   9 / 10
Bellissimo, belli i discorsi semplici ma super incisivi, tutto chiaro e reale; credo rispecchi a fondo il senso di nausea che colpisce tante persone; il ritmo lento è azzeccatissimo e da una certa intensità alle azioni. Mi è piaciuto moltissimo.
L'unica pecca per i miei gusti, è la vena un po troppo estetica e distaccata di Supertramp, troppo artificiale. Banalmente ma non troppo: poteva anche trombare; non corrompeva di certo le sue idee

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Ultima risposta 01/02/2008 00.36.38
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Kobe  @  31/01/2008 11:39:21
   7 / 10
Consacrazione di Emilie Hirsch! Veramente una grande prova..ha interpretato il personaggio come meglio non si poteva. La storia è molto profonda e personalmente l'ho "capita" fino ad un certo punto. Nel senso che non accetto chi si butta via ad ogni costo anche se in fondo al suo cuore sa che non ne vale la pena e che si DEVE reagire. Molto triste il finale...ma è tratto da un libro e da una storia vera quindi alla fine mi vien da dire: cosi è la vita dura e cruda...

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Ultima risposta 31/01/2008 17.44.55
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LEMING  @  31/01/2008 11:16:44
   9 / 10
Questo film mi ha preso in maniera incredibile. Paesaggi mozzafiato, musiche eccellenti, interpretazioni sublimi. Devo dire che anch'io non sono del tutto
d'accordo con le idee del protagonista, ma con un film girato così bene, dove
si percepisce la passione che Sean ci ha messo, non posso che osannarlo.
Infine capisco che per qualquno meno sensibile risulti un pò indigesto, ma
addirittura vedo dei 3 (incredibile)
Lemming

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Ultima risposta 11/04/2008 19.44.19
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  31/01/2008 01:47:39
   5 / 10
Sarò severo ma non dovendo scrivere la recensione di questo film mi lascerò andare anche a critiche sui contenuti.

Into the wild è il solito prodotto formalmente perfetto ma che sostanzialmente cade nel deja vù.
E' come se Sean Penn oranizzasse una grande cena, imbandendo una tavola stupenda, con posate in argento e musica di sottofondo per poi rifilarci gli avanzi del giorno prima!
Non è che la "fuga verso la natura" sia un tema attuale, il rapporto fra civilità e stato di natura è stato la base della filosofia politica del 700 e se il film vuole analizzare questo rapporto, allora possiamo dire che funziona ma che risulta decisamente anacronistico.

Se invece il compito è di descrivere questo ragazzo allora le pecche diventano notevoli.
Se Christopher McCandless è quello racconto da Sean Penn, c'è qualcosa che non mi torna, quello che sorprende di un ragazzo socievole e di belle speranze non è tanto il fatto che scelga di andare a vivere in mezzo alla natura, piuttosto è la scelta della assoluta solitudine a lasciare perplessi.
Insomma il personaggio raccontato da Penn non è credibile, non ha segni particolari, non risulta la sua eccentricità, il film descrive bene la sua psicologia ma il personaggio che ci compare sullo schermo non sembra quello che ci viene raccontato.
E la colpa non è del notevole Emilie Hirtsh, piuttosto della regia che cerca in tutti i modi di accattivarsi la simpatia del pubblico.

Insomma più che un uomo che vuole fuggire dalla civiltà mi sembra un incosciente che si lascia morire per non dare questa sensazione e la natura dovrebbe essere uno sfondo,e la base i tormenti interirori.
Invece Penn sottolinea molto il rapporto con la natura, quasi patteggia per il suo personaggio ma così ne snatura la sua vera essenza e lo rende solo come un EGOISTA, VENDICATIVO INCOSCIENTE, perchè quello che appare sul grande schermo è solo un ragazzino viziato che vuole far soffrire la sua famiglia (NA TELEFONATA SE PUTEV FA!) incapace di trovare un equilibrio con la natura che alla fine lo vince.

Insomma mentre il film funziona ,anche se un pò troppo lungo e a tratti le abbondanti citazioni poetiche lo rendono un pò stucchevole, il profilo contenutistico e alquanto discutibile e Sean Penn non prende la giusta distanza dal protagonista, forse troppo impegnato a riprendere i paesaggi mozzafiato e a scegliere le splendide musiche di sottofondo.
Mi trovo d'accordo con l'Accademy di cui questa volta ho condiviso le scelte.

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Ultima risposta 05/03/2010 17.38.20
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carla80  @  31/01/2008 00:15:46
   7 / 10
La regia del film è notevole, la fotografia è straordinaria, lascia sognare...le inquadrature separate e contemporanee, sono interessanti, come le riprese in California, quasi psichedeliche....
La colonna sonora si commenta da sola...il protagonista è bravo nel rappresentare il ruolo richiesto dalla storia....ha il classico sguardo puro dell'adolescente, ancora non disilluso, pieno di ideali, con un grande senso della verità e della giustizia, tipicamente in guerra con un sistema riconosciuto malato, stretto,conformista e con nel cuore il classico odio per i genitori causato da un complesso edipico ancora in atto....almeno non si droga, parte....abbiamo il San Francesco del 2008...tutto rende l'idea della natura dall'ambientazione alla tipologia delle persone incontrate. Onestamente di orientale ci vedo poco, la simbologia della caccia, degli animali e della natura mi lascia pensare più agli indiani o agli uomini delle caverne, che nella loro regressione sapevano benissimi di essere animali sociali e di non poter sopravvivere senza il loro gruppo.
Oltre al tormento del giovane, nel film si potrebbe cogliere un altro messaggio diretto al mondo degli adulti...i genitori, dando per scontato che il loro è un mestiere complesso, potrebbero dare molta più fiducia a questi ragazzi, permettendo loro di inseguire la propria strada, gettano le basi per futuri uomini o donne con una grande autostima e personalità che li faccia partire non per sfuggire da una frustrazione ma per conquistare il mondo...

ziotom77  @  30/01/2008 21:58:41
   8 / 10
Fantastico, commovente, vero!!!
Poteva avere tutto dalla vita ma il suo unico obiettivo era la libertà... odiava la società in cui viveva, odiava il consumismo, i soldi e il finto buonismo dei genitori...
Per lui la libertà, o la felicità era l'unico vero valore della vita e parte alla ricerca del luogo in cui l'avrebbe trovata, l'Alaska appunto... e grazie ai consigli della gente che incontra lungo il suo cammino il suo desiderio di libertà cresce giorno dopo giorno!!!
ma come spesso succede nella vita, per essere liberi bisogna rinunciare a qualcosa, a volte anche alla propria vita, e lui questo lo sapeva fin dall'inizio o lo aveva messo in conto...
Che peccato però, l'alaska l'aveva a poche miglia di distanza ma il destino, o dio, ha voluto che non ci sarebbe andato e forse alla fine proprio in punto di morte si era reso conto che anche se ci fosse andato in alaska avrebbe solo appagato il suo desiderio di libertà, ma che poi non sarebbe stato felice, perchè come scrive nel diario "la felicità è reale solo se condivisa"...
ed è vero, perchè puoi essere felice quanto vuoi ma se non hai qualcuno con cui condivederla, o semplicemente dirlo è come se resti imprigionato nel suo stesso desiderio...

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Ultima risposta 04/02/2008 13.44.52
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Invia una mail all'autore del commento aeroboy85  @  30/01/2008 21:07:24
   8 / 10
Un film di una bellezza unica..
L'uomo e la natura..

Va visto consapevoli di non essere un film d'azione, comico o altro.. E' un docu-film sulla voglia di vivere ciò che l'uomo sta distruggendo: la natura!!

Bellissime le musiche, bravissimo lui (un pò fesso con la ragazzina :D) e paesaggi da brivido!!

bello bello bello...


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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  30/01/2008 17:59:47
   9 / 10
Chris MacCandless - "le cose vanno chiamate col loro vero nome" - è un sognatore, un utopista, un ragazzo brillante, un sorriso dolce.
Chris MacCandless è un raggio di speranza per anime salve, un elemento salvifico e rigenerante a costo della propria autodistruzione nichilista, un passante.
Chris MacCandless è la comprensione finale dell'essenza più intima della felicità, quella che si raggiunge solo quando ogni appiglio è perduto, quando tutt'attorno c'è solo il silenzio a farti compagnia.
Chris MacCandless è un'Idea prima ancora che un Uomo, è Calliope che sussurra all'orecchio di Sean Penn, di Eddie Vedder e di ogni interprete di questa girandola di emozioni che è "Into the wild", guidandoli verso un'implosione di umana compassione e sensibilità di struggente coinvolgimento emotivo.
Chris MacCandless ti entra dentro, rendendoti vittima inconsapevole della più profonda delle condivisioni.

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Ultima risposta 09/09/2009 18.15.28
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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  30/01/2008 16:14:15
   9 / 10
Sean Penn ci racconta il viaggio del tutto reale e per niente simbolico di un ventenne in fuga dall’ipocrisia di una società impregnata di superfluo e ce lo racconta come un’elegia della vita ( dalla nascita alla saggezza).
Il film appartiene in pieno a Sean Penn, lo fa suo in tutto, puro quanto il protagonista, della cui storia il regista si è sicuramente innamorato e si percepisce intensamente questa sua condivisione.

Un film sincero, narrato con il giusto equilibrio fra sensibilità e durezza, un film che non stanca nonostante le oltre due ore, perchè ci si adagia con piacere fra le pieghe del racconto mentre si è cullati dai meravigliosi scenari naturali, dolci ed aspri, e dalla splendida colonna sonora.
Un’elegia dell’esistenza autentica e toccante, assolutamente da non perdere.


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debaser  @  30/01/2008 16:13:09
   9 / 10
Eccellente film, leggero infarcito di poesia e di ottimismo diretto magistralmente da un Penn in gran spolvero che coglie perfettamente lo spirito del libro di Jon Krakauere la ricerca' disperata di felicita del povero Alex-Christopher. Sensazionali le riprese dei paesaggi e dei rapporti umani di un' america che media e politica tendono sempre a nasconderci e a negarci.Toccanti e bellissima la colonna sonora di un Eddie Vedder in gran forma. Commovente il messaggio finale che ci ha lasciato in eredita il povero McCandless.

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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  30/01/2008 12:36:15
   8 / 10
"Non ho mai trovato il compagno che mi facesse così buona compagnia come la solitudine."

Il mentore di Christopher/Alexander, Henry David Thoreau, con questa frase rappresenta bene l'animo del giovane fuggiasco che finì i suoi giorni in un autobus abbandonato in Alaska.
Christopher fugge da una realtà convenzionale ma, a ben guardare la sua non è una fuga, bensì un percorso verso qualcosa che risiede dentro di sè che che viene da lui trovato solo nel momento in cui la vita esala da lui. Cerca la verità, che gli è stata sempre negata da genitori troppo impegnati a odiarsi, da una società che vive di apparenze e di possesso.
Si può condividere o meno la scelta estrema di Christopher McCandless, che finì davvero i suoi giorni in Alaska, ma è affascinante seguire il suo percorso, attraverso le eterogenee personalità che incontra e imbevendosi degli splendidi paesaggi statunitensi: forse solo un regista senza compromessi come Sean Penn poteva girare questa storia, simile eppure diversa da tanti film di formazione "on the road".
Poetico e impetuoso, a mio avviso il film soffre a tratti di un'eccessiva "patinatura" e di qualche virtuosismo registico gratuito, ma riscatta questi piccoli difetti con l'interpretazione matura di Emile Hirsch, con una intensa colonna sonora e una fotografia a dir poco commovente.

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8 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2008 15.54.19
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